Analisi swot per l’inserimento territoriale dell’Asi nella programmazione 2007/2013 PUNTI DI DEBOLEZZA • Scarso inserimento nei distretti produttivi • Vetustà del P.R.T. la cui revisione è in corso • Inadeguatezza qualitativa delle aree per gli insediamenti produttivi • Assenza di un centro di ricerca • Mancanza di risorse per la progettazione • Mancanza di risorse interne per l’erogazione di servizi reali alle imprese PUNTI DI FORZA • Natura consortile a partenariato interno, ontologicamente concertativo • Infrastrutture di trasporto (porto-isola, scalo ferroviario, aeroporto di Comiso) • Esperienze maturate con gli strumenti di programmazione negoziata • Integrazione statutaria per formazione e servizi reali alle imprese • Sinergie con lo stabilimento petrolchim. • Disponibilità di aree infrastrutturate nel nucleo di Gela e, con il redigendo PRT, anche negli altri Comuni consorziati. • Sostenibilità ambientale • Concentrazione MINACCE-RISCHI OPPORTUNITA’ • • • Parossistica ostatività dei vincoli ambientali Tagli al contributo regionale Riscossione coattiva dei debiti pregressi della Cassa per il Mezzogiorno • • • • • • Risanamento ambientale Nuove infrastrutture trasporto Accordo di programma per la chimica Effetti indiretti della Zona franca urbana Progetti CAPSDA ed Europe point Riutilizzo delle aree bonificate Analisi swot per l’inserimento territoriale di Gela nella programmazione 2007/2013 PUNTI DI DEBOLEZZA PUNTI DI FORZA • Scarso inserimento nei distretti • Piano strategico territoriale produttivi • Risorse (umane, archeologiche, agricole, • Mancata definizione del P.R.G. turistiche, naturalistiche) • Insufficienza ed inadeguatezza delle aree • Esperienze maturate con gli strumenti di per gli insediamenti produttivi programmazione negoziata (contratto d’area, patto territoriale) e di sviluppo • Assenza di un polo universitario integrato locale (sovvenzione globale, • Scarsa concertazione locale Pit) • Insufficiente marketing territoriale • Forte Associazione Antiracket • Messa in liquidazione dell’organismo • Accessibilità agli interventi per lo intermedio “Gela-sviluppo” (pg.234 Porsviluppo urbano sostenibile sicilia) • MINACCE-RISCHI • • • • • • Soppressione degli strumenti integrati di sviluppo locale (pg.249 Por-Sicilia) Mancanza di organicità negli interventi di sviluppo economico Chiusura e campanilismi da e verso la Provincia Maggiore attrattività da parte di altri luoghi anche nelle immediate vicinanze Scarso livello di comunicazione strategica con le aree limitrofe (su piani, programmi e progetti) Lentezza burocratica OPPORTUNITA’ • • • • • • • Risanamento ambientale Nuove infrastrutture trasporto Accordo di programma per la riqualificazione del polo petrolchimico Zona franca urbana Efficace strategia territoriale di contrasto alla criminalità Posizionamento strategico rispetto ai mercati del bacino del mediterraneo Riqualificazione e potenziamento del porto. Realizzazione dell’aeroporto di Comiso LO SVILUPPO DELL’ATTIVITA’ CONSORTILE NELL’AMBITO DELLA PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA 2007-2013 FATTORI DI FORZA/DEBOLEZZA 1-PARTENARIATO Al Consorzio Asi (soggetto pubblico di autonomia funzionale sub-regionale) partecipano tutti i soggetti istituzionali e sociali agenti nei processi di sviluppo economico-industriale (Comuni di Gela, Niscemi, Butera e Mazzarino; Api ed Assindustria; sindacati dei lavoratori). Tutti sono rappresentati negli organi di gestione (Presidenza, Comitato direttivo e Consiglio generale). Si realizza cosi’, in modo naturale ma ben strutturato, un’ adeguata e forte concertazione partenariale, tipica degli enti di autonomia funzionale. La concertazione in materia di sviluppo economico è ampiamente consolidata nel comprensorio. Le prime positive esperienze risalgono ai protocolli di legalità stipulati per il contratto d’area, il Patto territoriale ed il PIT. 2. DISTRETTI PRODUTTIVI A Gela, ma anche nel resto della provincia di Caltanissetta, non è stato riconosciuto nessun distretto produttivo. Non ci risulta, per altro, che siano state avanzate proposte ad eccezione del Patto di sviluppo della filiera ortofrutticola di cui si sconoscono gli esiti né che ve ne siano in itinere. Ci risulta altresi’ che sono pochissime le realtà produttive locali che hanno aderito a distretti promossi in altri territori. L’Asse 5 del POR-Sicilia (Sviluppo imprenditoriale e competitività dei sistemi produttivi locali e del turismo) introduce la nozione di sistema produttivo locale che declina in “distretti e gruppi d’imprese” (obiettivo specifico 5.1) ed ulteriormente (obiettivo operativo 5.1.1) in “sostenere lo sviluppo e il rafforzamento di distretti produttivi e gruppi di imprese e realizzare i servizi comuni volti a superare deficit conoscitivi e relazionali delle imprese”. Stante questo tipo di programmazione bisognerebbe recuperare in questo settore, quanto meno, promuovendo l’adesione delle unità produttive locali ai distretti già approvati ed operanti e la nascita di consorzi d’impresa. 3.PIANIFICAZIONE TERRITORIALE La mancata adozione del Piano regolatore territoriale del Nucleo (quello vigente risale al 1964) è per un verso un fattore negativo che, tuttavia, stante il buon avanzamento della revisione in corso, potrebbe costituire un opportunità anche per la realizzazione dei nuclei di Butera, Niscemi e Mazzarino. 4.SERVIZI REALI ALLE IMPRESE L’Asi ha recentemente introdotto nel proprio Statuto (e la variazione è stata ratificata con Decreto del Presidente della Regione) la possibilità di erogare formazione e servizi reali alle imprese. Rimosso l’ostacolo burocratico e dato atto dell’ambizione, resta il problema dell’adeguatezza del suo personale e delle sue strutture al perseguimento reale di quest’obiettivo. La strategia in atto è quella di acquisire finanziamenti e competenze per riconvertire parte del personale in questa direzione. E’ per questo che si è candidata alla costruzione e gestione di un Centro di accesso ai servizi digitali avanzati per le imprese (CAPSDA) e di un Centro d’informazione della rete Europe direct. 5.-CONCENTRAZIONE AMBIENTALMENTE SOSTENIBILE (delocalizzazione) POR-Sicilia ASSE 5- SVILUPPO IMPRENDITORIALE E COMPETITIVITA’ DEI SISTEMI PRODUTTIVI LOCALI OBIETTIVO SPECIFICO 5.1: Consolidare e potenziare il tessuto imprenditoriale siciliano (…) rafforzando le agglomerazioni esistenti con la riqualificazione delle aree industriali e produttive… OBIETTIVO OPERATIVO 5.1.2: Realizzare nuove infrastrutture e servizi nelle aree di sviluppo industriale ed in quelle artigianali esistenti e nei contesti ancora sprovvisti finalizzati all’incremento della concentrazione. “L’intenzione è quella di accompagnare gli eventuali processi virtuosi di concentrazione e delocalizzazione delle attività produttive all’interno delle aree attrezzate ed infrastrutturale” (pg.199) Attraverso l’infrastrutturazione fisica e tecnologica delle aree industriali si vuole favorire un processo di delocalizzazione e concentrazione che determini una maggiore fruibilità dei servizi collettivi e, in definitiva, una maggiore competitività ed attrattività del sistema imprenditoriale locale. 6-SINERGIE ED IMPLEMENTAZIONE delle infrastrutture di trasporto (forza) Posizione strategica nel bacino del Mediterraneo Possibilità di realizzazione di una piattaforma intermodale nell’area Asi che colleghi: retro-porto industriale; scalo merci di Piana del signore; Autostrada SR-Gela e viabilità secondaria per Catania, Enna, Agrigento; aeroporto di Comiso. 7-ESPERIENZA PREGRESSA NELLA GESTIONE DI FONDI COMUNITARI (Sovvenzione globale, singoli progetti infrastrutturali) PROGRAMMAZIONE NEGOZIATA (Patto territoriale, Contratto d’area) 8- MANCANZA DI FONDI PER LA PROGETTAZIONE Per il P.R.T. si sta operando un grosso sforzo sinergico con i Comuni per la redazione interna dello strumento. Ma l’impegno che, inevitabilmente, cio’ comporta, sottrae risorse preziose alla possibilità di ulteriore progettazione interna. Quella esterna è inaccessibile per assoluta mancanza di fondi. 9-MANCANZA DI CENTRI DI RICERCA A tutto il settore delle TCI, della ricerca e dell’innovazione mancano nel territorio strutture di riferimento sulle quali operare l’effetto leva dei finanziamenti. Bisognerebbe collegare il territorio con le attività di ricerca nello stabilimento petrolchimico ed accelerare l’apertura del Centro di analisi per la qualità della Provincia. 10-DISPONIBILITà DI AREE INDUSTRIALI L’insediabilità nel nord-2 ha reso disponibili le relative aree che sarebbe opportuno utilizzare al più presto perché, in mancanza, non disporremo di un adeguato indice di saturazione (70/80%) per accedere a finanziamenti per altre infrastrutturazioni (nord-3) SINERGIE CON ACCORDO DI PROGRAMMA PER LA CHIMICA- PROGRAMMA DI RISANAMENTO AMBIENTALE- RIUTILIZZO DELLE AREE DISMESSE E BONIFICATE ALL’INTERNO DELLO STABILIMENTO PETROLCHIMICO 11- ZONA FRANCA URBANA Alle imprese che si localizzassero nella ZFU saranno assicurate condizioni di fiscalità di vantaggio attraverso un mix di agevolazioni. Sotto l’aspetto contributivo, ad esempio, verrà applicato un credito d’imposta sulla nuova occupazione creata, in grado di ridurre significativamente il costo del lavoro. Per quanto riguarda l’aspetto fiscale, invece, avverrà un esonero (per almeno 5 anni) delle imposte sul reddito d’impresa e dell’imposta sui fabbricati, nonché la concessione di agevolazioni allo start up. Cio’ dovrebbe determinare un’ importante pressione allocativa da utilizzare sinergicamente con le altre leve dello sviluppo locale. Effetti positivi, benché indiretti stante l’attuale perimetrazione, potrebbero derivarne anche per l’area industriale. Analisi swot per l’inserimento territoriale dell’Asi nella programmazione 2007/2013 PUNTI DI DEBOLEZZA • Scarso inserimento nei distretti produttivi • Vetustà del P.R.T. la cui revisione è in corso • Inadeguatezza qualitativa delle aree per gli insediamenti produttivi • Assenza di un centro di ricerca • Mancanza di risorse per la progettazione • Mancanza di risorse interne per l’erogazione di servizi reali alle imprese PUNTI DI FORZA • Natura consortile a partenariato interno, ontologicamente concertativo • Infrastrutture di trasporto (porto-isola, scalo ferroviario, aeroporto di Comiso) • Esperienze maturate con gli strumenti di programmazione negoziata • Integrazione statutaria per formazione e servizi reali alle imprese • Sinergie con lo stabilimento petrolchim. • Disponibilità di aree infrastrutturate nel nucleo di Gela e, con il redigendo PRT, anche negli altri Comuni consorziati. • Sostenibilità ambientale • Concentrazione MINACCE-RISCHI OPPORTUNITA’ • • • Parossistica ostatività dei vincoli ambientali Tagli al contributo regionale Riscossione coattiva dei debiti pregressi della Cassa per il Mezzogiorno • • • • • • Risanamento ambientale Nuove infrastrutture trasporto Accordo di programma per la chimica Effetti indiretti della Zona franca urbana Progetti CAPSDA ed Europe point Riutilizzo delle aree bonificate
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