Mozione Pedersoli - Partito Democratico di Bergamo

Unire ed allargare
Mozione segreteria cittadina
Partito Democratico Città di Bergamo
Federico Pedersoli
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Unire ed allargare
Indice generale
1. Analisi del voto amministrative/europee di giugno in città............................................4
2. La vittoria in Provincia....................................................................................................5
3.Unire................................................................................................................................ 6
4. Allargare.........................................................................................................................6
5. Il ruolo del Partito in città...............................................................................................7
6. La funzione dei circoli.....................................................................................................8
7. La funzione dell'assemblea cittadina..............................................................................9
8. Il ruolo del segretario e della segreteria.........................................................................9
9. In sintesi.......................................................................................................................10
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1. Analisi del voto amministrative/europee di giugno in città
L'esito elettorale combinato europee amministrative nel Comune di Bergamo è il dato sul quale
aprire la riflessione politica.
La vittoria di giugno del partito democratico nella competizione europea con consenso su base
proporzionale al 43% in città va così letto.
Si e' evidenziato uno spostamento dell'elettorato moderato (talvolta da interpretare come fiducia a
tempo) verso il partito in chiave di risposta all'anti-europeismo e all'anti-politica di Grillo e alla sua
campagna elettorale smodata nei toni e controversa nei contenuti (una deriva populista e
demagogica mal digerita dal voto tradizionalmente centrista). Hanno giocato a favore l'assenza di
alternative credibili nel centro destra frammentato e la campagna elettorale della Lega addirittura
ammiccante i contenuti della destra xenofoba.
L'analisi dei flussi di voto attesta anche un compatto consenso dell'elettorato tradizionale di sinistra
verso il PD; la campagna elettorale è stata unitaria ed ha superato o quanto meno accantonato le
diversità interne anche prossime alle elezioni tra le molte sensibilità ed aree culturali di riferimento.
La caratterizzazione del voto europeo come referendum pro o contro l'Europa ha sicuramente
aiutato a canalizzare consenso verso il PD.
Sono conversi inoltre elementi di favore quali l'essere alla vigilia della presidenza del semestre
europeo, il convincente ingresso del partito nel PSE, la dichiarata volontà di perseguire politiche di
allentamento del rigore dei vincoli europei, in una al coniugare
politiche di sostegno dei redditi
medio-bassi e di spostamento della tassazione dal lavoro alla rendita.
L'analisi del voto europeo comparata al dato amministrativo consente poi di riflettere sul dato
cittadino: l'ottima e contagiosa campagna elettorale di Giorgio Gori in città, sostenuto da tutto il
partito con grande impegno, ha convinto l'elettorato tradizionale di sinistra, inizialmente timido
verso la figura del neo Sindaco e ha consentito di raccoglier ampio successo in tutti i quartieri
periferici più popolosi peraltro profondamente delusi dai 5 anni di amministrazione di centro destra;
la somma delle percentuali raccolte dalle liste civiche più il PD è all'incirca pari al voto del PD in
Europa e consente comunque di allargare il consenso verso un voto di opinione del ceto moderato
attratto da un programma di rilancio della città sul piano dell'economia e della cultura (si pensi alle
partite perse dalla precedente amministrazione con riguardo all'assenza di uno sportello per i fondi
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europei per non parlare del flop della candidatura a Bergamo capitale 2019 con il mancato ingresso
nella short list).
Il recupero di Tentorio di circa 7 punti rispetto alle europee al primo turno è da interpretare come
consenso personale dell'ex Sindaco sulla sua persona, ma non è sufficiente a mettere a rischio la
vittoria nel ballottaggio, dove pur con un calo ulteriore di 10 punti di affluenza il distacco si
attestato in 7 punti di scarto. Il voto dei ceti più abbienti in città alta ed in centro è in parte di
contrarietà al cambio di passo; ciò deve indurre a riflettere sul conservatorismo resistente di ampi
pezzi dell'elettorato bergamasco, che non va sottovalutato in chiave di gestione dei prossimi 5 anni
di governo e di modalità di conduzione del cambiamento . L'affermazione molto importante nei
quartieri periferici è frutto di un lavoro di squadra eccellente tra loro rappresentanze e neo sindaco e
ad esso deve conseguire una particolare attenzione della nuova giunta per realizzare una
riqualificazione progressiva degli stessi, per lo sviluppo di una città multicentrica che vada oltre il
pur importante necessario e strategico rilancio del centro piacentiniano.
2. La vittoria in Provincia
Il quadro complessivo della stagione elettorale 2014 si è definito con l'elezione di secondo livello
del Presidente della Provincia e il cerchio si è chiuso positivamente per il nostro partito. La vittoria
di Matteo Rossi è importante perché segna un cambio di passo che non era niente affatto scontato
alla vigilia anche nel tessuto provinciale dopo decenni di governo di lega e centro destra. Il successo
va calibrato sulla riforma Del Rio, sulle sue imperfezioni , sull'aperta fase costituente, sulle
difficoltà finanziarie del nuovo Ente di Area vasta, tanto più alla luce degli ulteriori rischi di tagli di
risorse previsti nella prossima legge di stabilità. In ogni caso esiste l'indicazione di una direttrice di
lavoro ineludibile nell'individuazione di aree omogenee, tra cui il tema della Grande Bergamo
dovrà trovare vigore.
D'altro canto nel programma di Gori per la città si era valorizzato la necessità di creazione di una
città metropolitana ed europea da attivare da subito sul piano della mobilità territoriale della rete di
servizi dei parchi d'impresa e di un nuovo welfare metropolitano. L'ingresso di Gori e Vergalli nel
consiglio provinciale con deleghe importanti ( expo turismo marketing territoriale formazione) oltre
che nella commissione per lo statuto consentirà di svolgere un lavoro sinergico tra politiche
comunali e sovra comunali.
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Non si puo non partire da qui anche se non puo essere il dato elettorale l'unico termometro di
riferimento per il partito cittadino e per il dibattito congressuale: lo sono certamente anche i
temi nazionali legati alla politica del governo il tema delle riforme strutturali ed istituzionali e
il loro risvolto complessivo sulla politica del partito anche in città e ovviamente la scelta
dell'indirizzo politico del partito cittadino con sguardo al ruolo di governo della città in cui il
Pd è protagonista.
3.Unire
3.Unire
Il successo delle elezioni di giugno/settembre comunque aiuta a comprendere un dato fondamentale
di cui far tesoro in un grande partito di governo e di nuova costruzione, nato solo 7 anni fa da una
sintesi di culture diverse estremamente attente alla contaminazione: la capacità di essere plurale ed
aperto consente di allargare orizzonti di consenso e di parlare con forza agli elettori; la capacità di
fare sintesi intorno ai contenuti e ad una figura di riferimento autorevole, soprattutto in ambito
amministrativo, è fondamentale per legare programmi ai cittadini ed al territorio.
Ergo la chiave del successo è certamente il principio di unità del partito anche di fronte alle sfide
più complesse sul piano nazionale, oltre che per la nostra città.
Unire non significa peraltro appiattire le diverse anime ma garantire voci divergenti e tenerne conto,
fare sintesi attraverso l'ascolto del territorio e dei circoli.
4. Allargare
Non di meno la forza di un grande partito anche in ambito locale è quella di raccogliere la sfida
dell'allargamento dei propri tradizionali confini di consenso, senza rinunciar alla propria tradizione,
al proprio portato sul piano dei principi valoriali. Per una sinistra moderna che fa tesoro della
propria storia e del proprio passato essi sono e saranno sempre il perseguire l'ampliamento dei diritti
(lavoro e casa su tutti) l'uguaglianza non solo delle opportunità (e quindi la lotta alle
disuguaglianza), la ricerca del benessere della comunità nel suo complesso attraverso politiche di
integrazione culturale e di solidarietà e di incentivazione dello sviluppo sostenibile. Queste sfide
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oggi sono maggiormente comprese dall'elettorato giovanile da ampi pezzi di società civile più
aperta a recepire il messaggio di una sinistra moderna, che mira ad ampliare la propria
rappresentanza sociale e a sconfiggere nepotismo clientelismo e illegalità; anzi si può certamente
dire che la crisi economica la nascita di nuove povertà la necessità di fare rete e sistema
(tradizionalmente capacità intrinseca alla sinistra) siano tematiche in grado di sensibilizzare e
canalizzare consenso nuovo verso il PD.
Il programma della giunta Gori raccoglie tutti i temi della socialità condivisa ( si pensi anche alla
nuovo tema della partecipazione e dei delegati di quartieri come sistema di rete sociale ) ed
aggiunge particolare attenzione al rilancio economico e culturale di Bergamo partendo da una
gestione della macchina comunale assolutamente trasparente e il più possibile efficiente anche in
termini di risparmio di risorse.
5. Il ruolo del Partito in città
città
Occorre una visione intermedia del ruolo del partito tra quella tradizionale e quello eccessivamente
liquido personalistico ( si pensi all'utilizzo sfrenato autoreferenziale dei social network che va a
discapito di una visione più collettiva della rappresentanza)
Il partito come mero spazio politico è sicuramente insufficiente a coagulare la sintesi di un grande
partito democratico con funzione di governo in Italia e di guida nel PSE.
Il partito come comunità chiusa è altrettanto insufficiente perché rischia di arrotolarsi su se stesso e
di costruire una classe dirigente non all'altezza.
Occorre invece una struttura di militanza in ambito locale fluida ma radicata nel territorio e capace
di raccogliere le esperienze dei singoli cittadini e delle diverse entità e rappresentanze sul territorio.
Un partito con desiderio di essere contaminato e di contaminare: una continua relazione biunivoca
che porta al consenso e alla condivisione di priorità e obbiettivi.
La riflessione che porterà sia il gruppo dirigente locale del partito sia gli istituzionali alla scelta
politica definitiva dovrà dunque tener conto delle segnalazioni e dei suggerimenti provenienti dalla
base.
E la scelta politica finale dovrà essere coraggiosamente spiegata: non esiste buona politica se non si
giunge in tempi contenuti rispetto al momento della individuazione del tema alla soluzione. Essa
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potrà essere anche provvisoria oppure radicale purché spiegata e condivisa; potrà essere anche
scomoda o non di facile comprensione in chiave di popolarità nei confronti di tutti i diversi attori
interessati alla decisione, ma condivisa se utile o necessaria.
La politica condivisa e spiegata è l'obbiettivo di un partito democratico ambizioso anche in ambito
locale.
6. La funzione dei circoli
In questo solco di riflessione rientra la valorizzazione della fondamentale funzione di raccordo tra
partito e territorio dei circoli: lì la militanza anche dell'iscritto deve assurgere ad alto valore di
rappresentanza (anche con riferimento alle competenze e al desiderio d'impegno – è utile
sottolineare come molti degli attuali consiglieri comunali ed assessori provengono dai circoli e da
un percorso di crescita svolto al loro interno -) soprattutto all'esterno nei quartieri e nei luoghi
sensibili di tutta la comunità.
Circoli come piccoli elaboratori di sintesi dei problemi delle criticità ma anche delle risorse dei
quartieri ove sono insediati e non solo come luogo della scelta caduta dal vertice.
Il percorso di partecipazione dovrà necessariamente confluire in termini di scambio continuo tra
territorio e vertice.
La struttura dei sette circoli cittadini è sicuramente sufficiente a rappresentare il partito nei suoi
ambiti di quartiere . Sufficiente ma non esaustiva del loro ruolo.
Occorre ipotizzare gruppi di lavoro permanenti fra circoli per ambiti tematici generali ( diritti casa e
lavoro – cultura innovazione – urbanistica mobilità riqualificazione urbana) o per argomenti
specifici (aeroporto, verde, università., integrazione). Gruppi di lavoro anche interconnessi tra loro e
in grado di organizzare eventi dibattiti a tema con interventi e contributi autorevoli di persone e
competenze non necessariamente legate al partito. E' necessario che l'esperienza dei tavoli tematici
non si areni e produca in tempi certi risultati completi elaborati anche strategici che siano portati in
assemblea e che producano documenti politici di indirizzo da comunicare ai ruoli istituzionali,
perché ne tengano conto.
I circoli che rappresentano realtà periferiche potranno/dovranno trovare spazi di dialogo e
condivisione tematica con i circoli delle realtà locali confinanti, ove necessariamente, per
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omogeneità di area, i temi quali ad esempio l'integrazione dei servizi, le soluzioni urbanistiche e di
mobilità, quelle di sostegno a politiche di natura sovra comunale dovranno essere congiuntamente
trattati.
Occorre infine che tramite segreteria e circoli anche in modo coordinato il partito cittadino apra i
propri confini attraverso piccole forme di mobilitazione (gazebo eventi in piazza), brevi ma
approfonditi momenti di incontro con la città . È da ripensare una festa PD cittadina ed anche più
piccole feste di circolo nei quartieri in modo da instaurare una sorta di campagna elettorale
permanente non solo per il tesseramento o per le effettive scadenze elettorali.
7. La funzione dell'assemblea cittadina
Il nuovo regolamento per l'elezione della segreteria cittadina giustamente rivitalizza il ruolo degli
iscritti (chiamati ad eleggere il segretario) e dell'assemblea cittadina aperta agli iscritti che “delibera
e svolge funzione di direzione politica”.
Ne fanno parte permanente con diritto di voto i coordinamenti dei circoli.
Essa assurge a luogo principe del dibattito e dell'elaborazione politica cittadina stabilendone
l'indirizzo politico.
La sua convocazione trimestrale è utile e necessaria ma non è detto che non debbano essere più
numerose le convocazioni dell'assemblea proprio per ridare centralità al percorso di partecipazione
della base .
8. Il ruolo del segretario e della segreteria
Il ruolo di rappresentanza del segretario e di responsabilità oltre che di coordinamento con i circoli
significa che lo stesso oltre che organizzatore del partito e delle sue iniziative in città svolgerà una
funzione essenziale sul piano esecutivo in stretto contatto con la segreteria per la realizzazione
dell'indirizzo politico. Dovrà giocoforza essere presente alle riunione del gruppo consiliare pd anche
per svolgere quella necessaria funzione di raccordo tra istituzionali e territorio.
La segreteria dovrà avere la costante partecipazione del capogruppo e del referente di giunta oltre
che la fattiva collaborazione di 4 figure che aiutino la segreteria cittadina anche per deleghe
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tematiche all'esecuzione dell'indirizzo politico. Oltre alla questione di genere occorrerà individuare
profili di persone da un lato altamente disponibili dall'altra con competenza e ove possibili con un
tratto di gioventù necessaria per investire nella costruzione della futura classe dirigente locale del
partito.
9. In sintesi
Si crede ci sia un grosso lavoro da fare; un partito moderno in grado di parlare da sinistra a tutti i
cittadini di Bergamo non potrà che esprimere una segreteria cittadina capace di farsi sentire, anche
con puntualità rispetto alle questioni che, di volta in volta, si manifesteranno essere centrali per la
vita della comunità.
Una segreteria, quella che ipotizza chi scrive, che sarà di stimolo e pungolo per la compagine del pd
che è al governo della città non lesinando critiche costruttive (essenziale per l'efficacia dell'azione
della Giunta in un'ottica di visione lungimirante nella sfida al cambio di passo in città); che si
promette di essere innovativa rispetto ai modi di elaborare soluzioni ai problemi che emergeranno.
Una segreteria forte per un partito unito e forte, nel suo essere plurale e in grado di veicolare un
messaggio di cambiamento della politica, parola bellissima che occorre riabilitare nella sua più alta
accezione di concreta partecipazione alla vita democratica del proprio Paese.
La segreteria cittadina che verrà avrà bisogno del contributo di tutti gli iscritti. Sarà la segreteria di
tutti i militanti. Per un partito democratico rivolto al futuro.
Bergamo, 14 Novembre 2014
Federico Pedersoli
Candidato segreteria cittadina PD città di Bergamo
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