Piano di Assestamento forestale Esperti al lavoro

E’ stata firmata nei giorni scorsi la Convenzione tra l’Agenzia Regionale per le
Attività Irrigue e Forestali e il Dipartimento di Scienze Agro-Ambientali e
Territoriali dell’Università degli studi di Bari finalizzata allo studio e ad una
successiva redazione del Piano di Assestamento Forestale.
Di durata in linea generale decennale, il documento è una sorta di “Pug” delle foreste e
dei pascoli appartenenti al demanio pugliese e in gestione all’Arif. Si tratta di uno
strumento che avrà valore di natura amministrativa e programmatoria e che disciplinerà
con cadenza regolare i diversi interventi sui circa quindicimila ettari di patrimonio
boschivo e forestale della terra di Puglia.
Avendo come riferimento legislativo la legge quadro in tema forestale - il Regio
Decreto 3267 del 1923 -, lo strumento di pianificazione avrà come obiettivo l’analisi
complessiva della situazione attuale, la suddivisione delle aree in “particelle” rispetto
alle quali sarà prevista anno dopo anno la priorità degli interventi, lo studio degli
interventi colturali rispetto ai parametri biometrici che rivengono dall’analisi dei terreni,
gli interventi strutturali di messa in sicurezza e possibilità di accesso di mezzi e persone.
In ultimo anche la rendicontazione del legname riveniente dai lavori di potatura.
Punto focale del piano di assestamento forestale sarà la ridefinizione dei cosiddetti
“Sistemi di paesaggio”: si tratta in sostanza, una volta suddiviso in particelle l’intero
patrimonio boschivo e forestale, dell’assegnazione a ciascuna area di una tipologia
colturale: pascolo, macchia mediterranea, bosco misto, faggeto, querceto, etc.
Via Luigi Corigliano, 1 – Bari – www.arifpuglia.it - Addetto Stampa: Alessandra Lezzi
Grazie al Piano di assestamento forestale saranno quindi stabiliti anno per anno
azioni e procedure di intervento selvi-colturale e non solo: dalla messa in sicurezza
attraverso le necessarie potature alla realizzazione di sentieri, dalla sistemazione
delle costruzione rurali esistenti alla fabbricazione di rifugi e aree per l’igiene e la
ricreazione.
Grazie alla collaborazione con gli esperti e i ricercatori del Dipartimento di Scienze
Agro-Ambientali dell’ateneo barese, i tecnici, i professionisti e le maestranze di Arif
porteranno avanti uno studio che avrà come obiettivo la pianificazione generale di
questo importante strumento.
In seguito alla raccolta della documentazione catastale e con l’ausilio di strumenti per
l’elaborazione dei dati si definiranno i confini e le principali peculiarità delle diverse
superfici. Saranno poi studiati parametri biometrici e processi dinamici sia dei boschi
“naturali” che di quelli ottenuti attraverso “impianto”.
Per ogni “sistema di paesaggio” sarà costruita una rete di “martelloscopi”, ossia dei
laboratori altamente tecnologici all’interno dei quali - attraverso una ricostruzione in
3D del bosco - si deciderà prima di effettuare i tagli quali piante potare e quali
abbattere per consentire una crescita migliore all’intera area.
In ultimo, tra i compiti dei dottori forestali impegnati in questo studio anche la
quantificazione del prodotto legno riveniente dai tagli.
Obiettivo: la presentazione del Piano di assestamento forestale entro quattro anni.
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