Letture quotidiane – settembre 2014 LA PAROLA DEL MESE DI SETTEMBRE 2014 Testi quotidiani delle Sacre Scritture secondo il calendario liturgico della Chiesa Cattolica con rito romano *** Questo eBook è pubblicato dai curatori del sito www.LaParola.it da dove può essere scaricata liberamente. L’opera non ha un prezzo, tuttavia ha un costo! Se trovi quest’opera di un certo interesse e desideri che continuiamo a pubblicarla mensilmente, considera la possibilità di inviarci una donazione. Per maggiori informazioni, visita la pagina web: www.laparola.it/ebooks.php *** Pag. 1/104 Letture quotidiane – settembre 2014 1 settembre 2014 – Lunedì S. Egidio abate 22.a tempo ordinario - II PREGHIERA DEL MATTINO “Ma egli, passando in mezzo a loro, se ne andò”. Per la prima volta, si vuole mandare a morte colui che è la vita, e, per di più, nel suo paese, perché i suoi non l’hanno riconosciuto. Tu passasti in mezzo a loro grazie alla sola forza della dolcezza di Figlio di Dio, tu passi come un angelo immateriale attraversando il mondo materiale. Non ti si prende la vita, perché te ne disfi tu stesso per offrirla in dono. Non è ancora giunto il tempo in cui tu debba essere consegnato nelle mani degli uomini. Concedici di non temere per la nostra vita, Signore, e di passare invece attraverso i pericoli con calma, sicuri della nostra fede. ANTIFONA D’INGRESSO Abbi pietà di me, Signore, perché ti invoco tutto il giorno: tu sei buono e pronto al perdono, sei pieno di misericordia con chi ti invoca. (Sal 86,3.5) COLLETTA O Dio, nostro Padre, unica fonte di ogni dono perfetto, suscita in noi l’amore per te e ravviva la nostra fede, perché si sviluppi in noi il germe del bene e con il tuo aiuto maturi fino alla sua pienezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA (1Cor 2,1-5) Vi annunciai Cristo crocifisso. Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi Io, fratelli, quando venni tra voi, non mi presentai ad annunciarvi il mistero di Dio con l’eccellenza della parola o della sapienza. Io ritenni infatti di non sapere altro in mezzo a voi se non Gesù Cristo, e Cristo crocifisso. Mi presentai a voi nella debolezza e con molto timore e trepidazione. La mia parola e la mia predicazione non si basarono su discorsi persuasivi di sapienza, ma sulla manifestazione dello Spirito e della sua potenza, perché la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza umana, ma sulla potenza di Dio. Parola di Dio. SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 118) R. Quanto amo la tua legge, Signore! Quanto amo la tua legge! La medito tutto il giorno. Il tuo comando mi fa più saggio dei miei nemici, perché esso è sempre con me. R. Pag. 2/104 Letture quotidiane – settembre 2014 Sono più saggio di tutti i miei maestri, perché medito i tuoi insegnamenti. Ho più intelligenza degli anziani, perché custodisco i tuoi precetti. R. Tengo lontani i miei piedi da ogni cattivo sentiero, per osservare la tua parola. Non mi allontano dai tuoi giudizi, perché sei tu a istruirmi. R. CANTO AL VANGELO (Lc 4,18) R. Alleluia, alleluia. Lo Spirito del Signore è sopra di me; mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio. R. Alleluia. VANGELO (Lc 4,16-30) Mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio… Nessun profeta è bene accetto nella sua patria. + Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo, Gesù venne a Nàzaret, dove era cresciuto, e secondo il suo solito, di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaìa; aprì il rotolo e trovò il passo dove era scritto: «Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi, a proclamare l’anno di grazia del Signore». Riavvolse il rotolo, lo riconsegnò all’inserviente e sedette. Nella sinagoga, gli occhi di tutti erano fissi su di lui. Allora cominciò a dire loro: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato». Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è costui il figlio di Giuseppe?». Ma egli rispose loro: «Certamente voi mi citerete questo proverbio: “Medico, cura te stesso. Quanto abbiamo udito che accadde a Cafàrnao, fallo anche qui, nella tua patria!”». Poi aggiunse: «In verità io vi dico: nessun profeta è bene accetto nella sua patria. Anzi, in verità io vi dico: c’erano molte vedove in Israele al tempo di Elìa, quando il cielo fu chiuso per tre anni e sei mesi e ci fu una grande carestia in tutto il paese; ma a nessuna di esse fu mandato Elìa, se non a una vedova a Sarèpta di Sidòne. C’erano molti lebbrosi in Israele al tempo del profeta Elisèo; ma nessuno di loro fu purificato, se non Naamàn, il Siro». All’udire queste cose, tutti nella sinagoga si riempirono di sdegno. Si alzarono e lo cacciarono fuori della città e lo condussero fin sul ciglio del monte, sul quale era costruita la loro città, per gettarlo giù. Ma egli, passando in mezzo a loro, si mise in cammino. Pag. 3/104 Parola del Signore. Letture quotidiane – settembre 2014 OMELIA “Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udito con i vostri orecchi”. Gesù si presenta. Egli è l’inviato, il Messia, colui sul quale è lo Spirito, colui che viene per liberare l’uomo. Non è più soltanto il figlio di Giuseppe. Non è un medico o un consolatore qualsiasi. Egli è il Cristo, l’Unto di Dio. È lui il Messia promesso e annunciato. La salvezza è giunta. E, quando Dio si rivela, l’uomo, ogni uomo assume una nuova dimensione. “Oggi si è adempiuta questa scrittura che voi avete udito con i vostri orecchi”. L’accoglienza del consacrato dallo Spirito Santo fa sì che l’uomo che accoglie la parola prenda parte a questa consacrazione. La rivelazione di Gesù nel suo ruolo di Messia e di Salvatore è la rivelazione dell’uomo giustificato dallo Spirito. L’uomo che accoglie la parola, che crede, diventa, in lui, a sua volta, ciò che egli è. Sì, oggi si è compiuta questa parola della Scrittura che voi avete ascoltato, può compirsi se credete che Gesù di Nazaret è colui che è stato inviato da Dio. PREGHIERA SULLE OFFERTE Santifica, Signore, l’offerta che ti presentiamo, e compi in noi con la potenza del tuo Spirito la redenzione che si attua nel mistero. Per Cristo nostro Signore. ANTIFONA ALLA COMUNIONE Quant’è grande la tua bontà, Signore! La riservi per quelli che ti temono. (Sal 31,20) PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE O Signore, che ci hai nutriti alla tua mensa, fa’ che questo sacramento ci rafforzi nel tuo amore e ci spinga a servirti nei nostri fratelli. Per Cristo nostro Signore. PREGHIERA DELLA SERA L’Agnello passa e nessuno può toccarlo. Che cosa vedono nel suo volto, che cosa leggono nel suo sguardo così da abbassare le loro mani, proprio come coloro che volevano lapidare la donna adultera? Gesù non è riconosciuto come profeta, ma come agnello, venuto nel suo paese non con la potenza dei miracoli, ma con la dolcezza dell’oblazione pasquale. In lui grida il sangue liberatore e quelli tacciono senza capire? La sua innocenza non ha messo in luce la loro violenza e il loro peccato? Agnello di Dio che togli il peccato del mondo, abbi pietà di noi. Pag. 4/104 Letture quotidiane – settembre 2014 2 settembre 2014 – Martedì S. Elpidio vescovo 22.a tempo ordinario - II PREGHIERA DEL MATTINO “Lo Spirito infatti scruta ogni cosa, anche le profondità di Dio”. Tu hai fatto di noi un popolo di profeti che riempi di Spirito Santo. Se solo prestiamo attenzione a questo mistero e se viviamo secondo lo Spirito, tu ci concedi di partecipare al piano divino. Sulle ali della preghiera noi giungiamo al cuore della Trinità; noi preghiamo infatti attraverso lo Spirito di Cristo. Così, in modo prodigioso, noi scrutiamo l’altezza, la profondità e tutta l’estensione del suo amore. Signore, fa’ di noi degli uomini come quelli di cui è scritto: Adonai non fa nulla senza prima parlarne ai suoi servi, i profeti. ANTIFONA D’INGRESSO Abbi pietà di me, Signore, perché ti invoco tutto il giorno: tu sei buono e pronto al perdono, sei pieno di misericordia con chi ti invoca. (Sal 86,3.5) COLLETTA O Dio, nostro Padre, unica fonte di ogni dono perfetto, suscita in noi l’amore per te e ravviva la nostra fede, perché si sviluppi in noi il germe del bene e con il tuo aiuto maturi fino alla sua pienezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA (1Cor 2,10b-16) L’uomo lasciato alle sue forze non comprende le cose dello Spirito di Dio; l’uomo mosso dallo Spirito, invece, giudica ogni cosa. Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi Fratelli, lo Spirito conosce bene ogni cosa, anche le profondità di Dio. Chi infatti conosce i segreti dell’uomo se non lo spirito dell’uomo che è in lui? Così anche i segreti di Dio nessuno li ha mai conosciuti se non lo Spirito di Dio. Ora, noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito di Dio per conoscere ciò che Dio ci ha donato. Di queste cose noi parliamo, con parole non suggerite dalla sapienza umana, bensì insegnate dallo Spirito, esprimendo cose spirituali in termini spirituali. Ma l’uomo lasciato alle sue forze non comprende le cose dello Spirito di Dio: esse sono follia per lui e non è capace di intenderle, perché di esse si può giudicare per mezzo dello Spirito. L’uomo mosso dallo Spirito, invece, giudica ogni cosa, senza poter essere giudicato da nessuno. Infatti chi mai ha conosciuto il pensiero del Signore in modo da poterlo consigliare? Ora, noi abbiamo il pensiero di Cristo. Parola di Dio. Pag. 5/104 Letture quotidiane – settembre 2014 SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 144) R. Giusto è il Signore in tutte le sue vie. Misericordioso e pietoso è il Signore, lento all’ira e grande nell’amore. Buono è il Signore verso tutti, la sua tenerezza si espande su tutte le creature. R. Ti lodino, Signore, tutte le tue opere e ti benedicano i tuoi fedeli. Dicano la gloria del tuo regno e parlino della tua potenza. R. Per far conoscere agli uomini le tue imprese e la splendida gloria del tuo regno. Il tuo regno è un regno eterno, il tuo dominio si estende per tutte le generazioni. R. Fedele è il Signore in tutte le sue parole e buono in tutte le sue opere. Il Signore sostiene quelli che vacillano e rialza chiunque è caduto. R. CANTO AL VANGELO (Lc 7,16) R. Alleluia, alleluia. Un grande profeta è sorto tra noi, Dio ha visitato il suo popolo. R. Alleluia. VANGELO (Lc 4,31-37) Io so chi tu sei: il santo di Dio! + Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo, Gesù scese a Cafàrnao, città della Galilea, e in giorno di sabato insegnava alla gente. Erano stupiti del suo insegnamento perché la sua parola aveva autorità. Nella sinagoga c’era un uomo che era posseduto da un demonio impuro; cominciò a gridare forte: «Basta! Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E il demonio lo gettò a terra in mezzo alla gente e uscì da lui, senza fargli alcun male. Tutti furono presi da timore e si dicevano l’un l’altro: «Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti impuri ed essi se ne vanno?». E la sua fama si diffondeva in ogni luogo della regione circostante. Parola del Signore. OMELIA “Che abbiamo a che fare con te, Gesù Nazareno?”. Perché Dio è venuto ad Pag. 6/104 Letture quotidiane – settembre 2014 immischiarsi nei nostri affari? La vita dell’uomo, bene o male, trova sempre un suo equilibrio. Ed ecco che Dio si immischia e sconvolge tale equilibrio: fa ciò con autorità, come se ne avesse il diritto. Infatti, anche nel peccato, l’uomo può dare un certo equilibrio alla propria vita. Perciò la fede, l’intervento di Dio nella vita dell’uomo creano sempre un movimento di reazione, paura. All’uomo non piace essere spinto. “Sei venuto a rovinarci?”. Solo la fede che si muove con fiducia può permettere di superare l’ostacolo, perché se Dio interviene, non lo fa solo per rompere l’equilibrio dell’uomo, ma per farlo partecipare alla sua pienezza. “E il demonio uscì da lui, senza fargli alcun male”. PREGHIERA SULLE OFFERTE Santifica, Signore, l’offerta che ti presentiamo, e compi in noi con la potenza del tuo Spirito la redenzione che si attua nel mistero. Per Cristo nostro Signore. ANTIFONA ALLA COMUNIONE Quant’è grande la tua bontà, Signore! La riservi per quelli che ti temono. (Sal 31,20) PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE O Signore, che ci hai nutriti alla tua mensa, fa’ che questo sacramento ci rafforzi nel tuo amore e ci spinga a servirti nei nostri fratelli. Per Cristo nostro Signore. PREGHIERA DELLA SERA “Taci, esci da costui!”. Quando è ormai giunto il momento della lotta, il dialogo non conta più, il certame oratorio con il diavolo, come sul monte della tentazione, è ormai superato. La guerra è apertamente dichiarata e tu, Signore, la porterai avanti fino a quando vedrai Satana cadere dal cielo come una stella, fino a quando potrai dire: “Tutto è compiuto”, fino a quando tu ci rivelerai: “Nel mondo dovrete soffrire, ma fatevi coraggio poiché ho vinto il mondo”. Noi viviamo in questa vittoria, di chi allora avremo paura? Pag. 7/104 Letture quotidiane – settembre 2014 3 settembre 2014 – Mercoledì S. Gregorio Magno (m) 22.a tempo ordinario - II PREGHIERA DEL MATTINO “Sul far del giorno uscì e si recò in un luogo deserto”. Hai passato tutta la notte a guarire, a dare conforto, a cacciare il demonio e vuoi ritirarti come se la tua umanità fosse stanca di questo lavoro di ri-creazione. E questo per riprendere forza, come si pensa spesso? Proprio come quando noi facciamo un ritiro per riprendere forza spirituale. Tu ti ritiri innanzi tutto per rendere a Dio la gloria che gli è dovuta. Tu fai salire al Padre, come ringraziamento, tutta la grazia manifestata nelle opere di misericordia, tutte le lodi del popolo guarito. La tua vita non è forse un’Eucaristia? ANTIFONA D’INGRESSO Abbi pietà di me, Signore, perché ti invoco tutto il giorno: tu sei buono e pronto al perdono, sei pieno di misericordia con chi ti invoca. (Sal 86,3.5) COLLETTA O Dio, nostro Padre, unica fonte di ogni dono perfetto, suscita in noi l’amore per te e ravviva la nostra fede, perché si sviluppi in noi il germe del bene e con il tuo aiuto maturi fino alla sua pienezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA (1Cor 3,1-9) Noi siamo collaboratori di Dio, e voi siete campo di Dio, edificio di Dio. Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi Io, fratelli, sinora non ho potuto parlare a voi come a esseri spirituali, ma carnali, come a neonati in Cristo. Vi ho dato da bere latte, non cibo solido, perché non ne eravate ancora capaci. E neanche ora lo siete, perché siete ancora carnali. Dal momento che vi sono tra voi invidia e discordia, non siete forse carnali e non vi comportate in maniera umana? Quando uno dice: «Io sono di Paolo», e un altro: «Io sono di Apollo», non vi dimostrate semplicemente uomini? Ma che cosa è mai Apollo? Che cosa è Paolo? Servitori, attraverso i quali siete venuti alla fede, e ciascuno come il Signore gli ha concesso. Io ho piantato, Apollo ha irrigato, ma era Dio che faceva crescere. Sicché, né chi pianta né chi irriga vale qualcosa, ma solo Dio, che fa crescere. Chi pianta e chi irriga sono una medesima cosa: ciascuno riceverà la propria ricompensa secondo il proprio lavoro. Siamo infatti collaboratori di Dio, e voi siete campo di Dio, edificio di Dio. Parola di Dio. Pag. 8/104 Letture quotidiane – settembre 2014 SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 32) R. Beato il popolo scelto dal Signore. Beata la nazione che ha il Signore come Dio, il popolo che egli ha scelto come sua eredità. Il Signore guarda dal cielo: egli vede tutti gli uomini. R. Dal trono dove siede scruta tutti gli abitanti della terra, lui, che di ognuno ha plasmato il cuore e ne comprende tutte le opere. R. L’anima nostra attende il Signore: egli è nostro aiuto e nostro scudo. È in lui che gioisce il nostro cuore, nel suo santo nome noi confidiamo. R. CANTO AL VANGELO (Lc 4,18) R. Alleluia, alleluia. Il Signore mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione. R. Alleluia. VANGELO (Lc 4,38-44) È necessario che io annunci la buona notizia del regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato. + Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagòga, entrò nella casa di Simone. La suocera di Simone era in preda a una grande febbre e lo pregarono per lei. Si chinò su di lei, comandò alla febbre e la febbre la lasciò. E subito si alzò in piedi e li serviva. Al calar del sole, tutti quelli che avevano infermi affetti da varie malattie li condussero a lui. Ed egli, imponendo su ciascuno le mani, li guariva. Da molti uscivano anche demòni, gridando: «Tu sei il Figlio di Dio!». Ma egli li minacciava e non li lasciava parlare, perché sapevano che era lui il Cristo. Sul far del giorno uscì e si recò in un luogo deserto. Ma le folle lo cercavano, lo raggiunsero e tentarono di trattenerlo perché non se ne andasse via. Egli però disse loro: «È necessario che io annunci la buona notizia del regno di Dio anche alle altre città; per questo sono stato mandato». E andava predicando nelle sinagòghe della Giudea. Parola del Signore. OMELIA “Chinatosi su di lei, intimò alla febbre, e la febbre la lasciò”. Gesù arriva direttamente al male che rode il cuore dell’uomo. La sua diagnosi è Pag. 9/104 Letture quotidiane – settembre 2014 chiara. È il peccato e, attraverso il peccato, l’Avversario che è il male dell’uomo. È a lui che Gesù si rivolge. Egli va direttamente allo scopo. E interviene con autorità. L’Avversario non si sbaglia. Il suo regno nel cuore dell’uomo è effimero. Non resiste alla presenza di Gesù. Dio è più forte del male. Dio è al di là del male. “Da molti uscivano demoni gridando: ‘‘Tu sei il Figlio di Dio!’’”. Se l’uomo riconosce che il suo male ha un nome, che si chiama “peccato”, che è il rifiuto della salvezza, se proclama: “Tu sei il Figlio di Dio”, la salvezza lo raggiunge nel più profondo dell’essere. PREGHIERA SULLE OFFERTE Santifica, Signore, l’offerta che ti presentiamo, e compi in noi con la potenza del tuo Spirito la redenzione che si attua nel mistero. Per Cristo nostro Signore. ANTIFONA ALLA COMUNIONE Quant’è grande la tua bontà, Signore! La riservi per quelli che ti temono. (Sal 31,20) PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE O Signore, che ci hai nutriti alla tua mensa, fa’ che questo sacramento ci rafforzi nel tuo amore e ci spinga a servirti nei nostri fratelli. Per Cristo nostro Signore. PREGHIERA DELLA SERA Al termine di questa giornata, vorrei, Signore, alzare le mani verso di te, verso la tua santa dimora perché tu hai visitato il tuo popolo, tu hai ascoltato le nostre preghiere, anche quelle che non vediamo ancora esaudite. Non ci siamo dati da fare invano perché il tuo Spirito opera fino alla fine del mondo. Tu hai reso fecondi i nostri poveri sforzi. Benedetto sei tu, Signore, Padre Onnipotente. Tuo è il regno, la potenza e la gloria nei secoli dei secoli. Pag. 10/104 Letture quotidiane – settembre 2014 4 settembre 2014 – Giovedì S. Rosalia 22.a tempo ordinario - II PREGHIERA DEL MATTINO Tu manifesti la tua gloria e la tua potenza e Simon Pietro esclama: “Signore, allontanati da me che sono un peccatore”. La tua luce risplende, non per schiacciarci e spingerci di nuovo verso le tenebre, ma per trasfigurarci con te. La tua risposta al primo degli apostoli significa: non guardare te stesso, poiché, se è vero che tu sei indegno, non c’è nessuno che non lo sia. Non guardare la tua miseria: volgi invece a me il tuo sguardo e io ti farò pescatore di uomini. Le reti sono nelle nostre mani: fa’ che distogliamo lo sguardo da noi stessi perché tu possa mostrarci l’immensità del compito da svolgere. ANTIFONA D’INGRESSO Abbi pietà di me, Signore, perché ti invoco tutto il giorno: tu sei buono e pronto al perdono, sei pieno di misericordia con chi ti invoca. (Sal 86,3.5) COLLETTA O Dio, nostro Padre, unica fonte di ogni dono perfetto, suscita in noi l’amore per te e ravviva la nostra fede, perché si sviluppi in noi il germe del bene e con il tuo aiuto maturi fino alla sua pienezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA (1Cor 3,18-23) Tutto è vostro! Ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio. Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi Fratelli, nessuno si illuda. Se qualcuno tra voi si crede un sapiente in questo mondo, si faccia stolto per diventare sapiente, perché la sapienza di questo mondo è stoltezza davanti a Dio. Sta scritto infatti: «Egli fa cadere i sapienti per mezzo della loro astuzia». E ancora: «Il Signore sa che i progetti dei sapienti sono vani». Quindi nessuno ponga il suo vanto negli uomini, perché tutto è vostro: Paolo, Apollo, Cefa, il mondo, la vita, la morte, il presente, il futuro: tutto è vostro! Ma voi siete di Cristo e Cristo è di Dio. Parola di Dio. SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 23) R. Del Signore è la terra e quanto contiene. Del Signore è la terra e quanto contiene: il mondo, con i suoi abitanti. È lui che l’ha fondato sui mari e sui fiumi l’ha stabilito. R. Pag. 11/104 Letture quotidiane – settembre 2014 Chi potrà salire il monte del Signore? Chi potrà stare nel suo luogo santo? Chi ha mani innocenti e cuore puro, chi non si rivolge agli idoli. R. Egli otterrà benedizione dal Signore, giustizia da Dio sua salvezza. Ecco la generazione che lo cerca, che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe. R. CANTO AL VANGELO (Mt 4,19) R. Alleluia, alleluia. Venite dietro a me, dice il Signore, vi farò pescatori di uomini. R. Alleluia. VANGELO (Lc 5,1-11) Lasciarono tutto e lo seguirono. + Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo, mentre la folla gli faceva ressa attorno per ascoltare la parola di Dio, Gesù, stando presso il lago di Gennèsaret, vide due barche accostate alla sponda. I pescatori erano scesi e lavavano le reti. Salì in una barca, che era di Simone, e lo pregò di scostarsi un poco da terra. Sedette e insegnava alle folle dalla barca. Quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo e gettate le vostre reti per la pesca». Simone rispose: «Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla; ma sulla tua parola getterò le reti». Fecero così e presero una quantità enorme di pesci e le loro reti quasi si rompevano. Allora fecero cenno ai compagni dell’altra barca, che venissero ad aiutarli. Essi vennero e riempirono tutte e due le barche fino a farle quasi affondare. Al vedere questo, Simon Pietro si gettò alle ginocchia di Gesù, dicendo: «Signore, allontànati da me, perché sono un peccatore». Lo stupore infatti aveva invaso lui e tutti quelli che erano con lui, per la pesca che avevano fatto; così pure Giacomo e Giovanni, figli di Zebedèo, che erano soci di Simone. Gesù disse a Simone: «Non temere; d’ora in poi sarai pescatore di uomini». E, tirate le barche a terra, lasciarono tutto e lo seguirono. Parola del Signore. OMELIA “Ma sulla tua parola getterò le reti”. E il miracolo si compì. Che miracolo? Una pesca inattesa, certo, ma soprattutto una trasformazione, un cambiamento radicale della vita di questi rudi pescatori della Galilea. “D’ora in poi sarai pescatore di uomini”. Si tratta di un gioco di parole, ma lo stesso termine ha qui un senso pregnante. Significa il passaggio da una vita a Pag. 12/104 Letture quotidiane – settembre 2014 misura d’uomo a una vita a misura di Dio. Dall’orizzonte umano all’orizzonte divino. Perché Dio nutre sempre più ambizioni sull’uomo di quanto l’uomo possa nutrire sulla sua esistenza. “Sulla tua parola”. Perché vivente è la parola di Dio. Se io acconsento a gettare le reti ogni giorno, ogni giorno diventerà un “d’ora in poi” e la mia vita assumerà orizzonti divini. PREGHIERA SULLE OFFERTE Santifica, Signore, l’offerta che ti presentiamo, e compi in noi con la potenza del tuo Spirito la redenzione che si attua nel mistero. Per Cristo nostro Signore. ANTIFONA ALLA COMUNIONE Quant’è grande la tua bontà, Signore! La riservi per quelli che ti temono. (Sal 31,20) PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE O Signore, che ci hai nutriti alla tua mensa, fa’ che questo sacramento ci rafforzi nel tuo amore e ci spinga a servirti nei nostri fratelli. Per Cristo nostro Signore. PREGHIERA DELLA SERA Signore, tu ci hai fatto a tua immagine e somiglianza. In questa notte che sta per giungere, non lasciare che soccombiamo alle tenebre del peccato e della morte; sollevaci come hai fatto con Pietro; la tua grazia ci inondi, la tua dignità ci avvolga, la tua umiltà e la tua misericordia ci pervadano nel sonno. Fa’ che arriviamo nella gioia fino al tuo mattino eterno, fino al giorno eterno in cui canteremo senza fine la lode del tuo nome santissimo. Pag. 13/104 Letture quotidiane – settembre 2014 5 settembre 2014 – Venerdì S. Vittorino vescovo 22.a tempo ordinario - II PREGHIERA DEL MATTINO Signore, padrone della messe, sposo delle nozze, tu inebri i tuoi invitati perché i tuoi moti d’amore sono migliori del vino. Noi ci inginocchiamo di fronte alla tua maestà. Primogenito di tutte le creature, primizia dei risorti dai morti, tua è la priorità in ogni cosa. Vero uomo e amico degli uomini, amante della loro anima e vero Dio tornato nella gloria del Padre, noi ci avviciniamo a te con la familiarità amorosa degli amici dello Sposo il cui solo timore è quello di essere separati da lui. ANTIFONA D’INGRESSO Abbi pietà di me, Signore, perché ti invoco tutto il giorno: tu sei buono e pronto al perdono, sei pieno di misericordia con chi ti invoca. (Sal 86,3.5) COLLETTA O Dio, nostro Padre, unica fonte di ogni dono perfetto, suscita in noi l’amore per te e ravviva la nostra fede, perché si sviluppi in noi il germe del bene e con il tuo aiuto maturi fino alla sua pienezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA (1Cor 4,1-5) Il Signore manifesterà le intenzioni dei cuori. Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi Fratelli, ognuno ci consideri come servi di Cristo e amministratori dei misteri di Dio. Ora, ciò che si richiede agli amministratori è che ognuno risulti fedele. A me però importa assai poco di venire giudicato da voi o da un tribunale umano; anzi, io non giudico neppure me stesso, perché, anche se non sono consapevole di alcuna colpa, non per questo sono giustificato. Il mio giudice è il Signore! Non vogliate perciò giudicare nulla prima del tempo, fino a quando il Signore verrà. Egli metterà in luce i segreti delle tenebre e manifesterà le intenzioni dei cuori; allora ciascuno riceverà da Dio la lode. Parola di Dio. SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 36) R. La salvezza dei giusti viene dal Signore. Confida nel Signore e fa’ il bene: abiterai la terra e vi pascolerai con sicurezza. Cerca la gioia nel Signore: esaudirà i desideri del tuo cuore. R. Pag. 14/104 Letture quotidiane – settembre 2014 Affida al Signore la tua via, confida in lui ed egli agirà: farà brillare come luce la tua giustizia, il tuo diritto come il mezzogiorno. R. Sta’ lontano dal male e fa’ il bene e avrai sempre una casa. Perché il Signore ama il diritto e non abbandona i suoi fedeli. R. La salvezza dei giusti viene dal Signore: nel tempo dell’angoscia è loro fortezza. Il Signore li aiuta e li libera, li libera dai malvagi e li salva, perché in lui si sono rifugiati. R. CANTO AL VANGELO (Gv 8,12) R. Alleluia, alleluia. Io sono la luce del mondo, dice il Signore; chi segue me avrà la luce della vita! R. Alleluia. VANGELO (Lc 5,33-39) Quando lo sposo sarà loro tolto, allora in quei giorni digiuneranno. + Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo, i farisei e i loro scribi dissero a Gesù: «I discepoli di Giovanni digiunano spesso e fanno preghiere; così pure i discepoli dei farisei; i tuoi invece mangiano e bevono!». Gesù rispose loro: «Potete forse far digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro? Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora in quei giorni digiuneranno». Diceva loro anche una parabola: «Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per metterlo su un vestito vecchio; altrimenti il nuovo lo strappa e al vecchio non si adatta il pezzo preso dal nuovo. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo spaccherà gli otri, si spanderà e gli otri andranno perduti. Il vino nuovo bisogna versarlo in otri nuovi. Nessuno poi che beve il vino vecchio desidera il nuovo, perché dice: “Il vecchio è gradevole!”». Parola del Signore. OMELIA Essere invitato alle nozze, essere ammesso al banchetto nuziale: questa è la vocazione dell’uomo, questa è la situazione del battezzato. Perché Dio ha pensato, nel suo amore, di aprire a tutti coloro che vogliono il banchetto delle nozze di suo Figlio con l’umanità. Pag. 15/104 Letture quotidiane – settembre 2014 A Cana, il Figlio di Dio celebra ciò che la sua Incarnazione significava e realizzava, ma teneva nascosto: le nozze di Dio con l’umanità tutta e con ogni singolo uomo. “Beati gli invitati alla mensa del Signore”. Nell’Eucaristia, l’ora di Cristo, si ha il banchetto sempre aperto, a cui ogni uomo è invitato, il banchetto in cui lo Sposo, Cristo, è con loro. Allora tutto si rinnova. Dio non ha strappato un pezzo da un vestito nuovo per attaccarlo a un vestito vecchio. L’uomo è invitato a bere il vino nuovo della Nuova Alleanza. La profezia di Isaia si è realizzata. “Il Signore degli eserciti preparerà su questo monte un banchetto di grasse vivande, per tutti i popoli... Rallegriamoci, esultiamo per la sua salvezza” (Is 25,6.9). PREGHIERA SULLE OFFERTE Santifica, Signore, l’offerta che ti presentiamo, e compi in noi con la potenza del tuo Spirito la redenzione che si attua nel mistero. Per Cristo nostro Signore. ANTIFONA ALLA COMUNIONE Quant’è grande la tua bontà, Signore! La riservi per quelli che ti temono. (Sal 31,20) PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE O Signore, che ci hai nutriti alla tua mensa, fa’ che questo sacramento ci rafforzi nel tuo amore e ci spinga a servirti nei nostri fratelli. Per Cristo nostro Signore. PREGHIERA DELLA SERA Gesù, ci rallegriamo di dividere le delizie del banchetto e di festeggiare la presenza del nostro dolce Sposo. Gesù, ci rallegriamo anche di digiunare nella speranza della tua venuta nella gloria, di digiunare preparandoci al banchetto escatologico, di digiunare perché la sposa sia bella, senza macchie né rughe per quando tu apparirai. Come potremmo essere tristi? Tu hai piantato l’albero della croce e noi con gioia attingiamo l’acqua alla sorgente della salvezza. Possa la nostra gioia dimorare in tutti, di fronte al mondo. Pag. 16/104 Letture quotidiane – settembre 2014 6 settembre 2014 – Sabato S. Petronio 22.a tempo ordinario - II PREGHIERA DEL MATTINO “Noi stolti a causa di Cristo, voi sapienti in Cristo”. Signore, rinnova la tua Chiesa con veri e propri “stolti a causa di Cristo”, con uomini ebbri di te, che accettino di essere dati in spettacolo agli uomini e agli angeli. Mandaci gli apostoli degli ultimi tempi. Concedi a tutti quelli che hanno ricevuto l’incarico di apostoli nella Chiesa di diventare per il nostro tempo veri e propri imitatori di Paolo. Da’ forza ai vescovi e, in particolare, a quelli che soffrono la fame e il freddo, la povertà, la violenza e la mancanza di libertà. ANTIFONA D’INGRESSO Abbi pietà di me, Signore, perché ti invoco tutto il giorno: tu sei buono e pronto al perdono, sei pieno di misericordia con chi ti invoca. (Sal 86,3.5) COLLETTA O Dio, nostro Padre, unica fonte di ogni dono perfetto, suscita in noi l’amore per te e ravviva la nostra fede, perché si sviluppi in noi il germe del bene e con il tuo aiuto maturi fino alla sua pienezza. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA (1Cor 4,6b-15) Soffriamo la fame, la sete, la nudità. Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi Fratelli, imparate [da me e da Apollo] a stare a ciò che è scritto, e non vi gonfiate d’orgoglio favorendo uno a scapito di un altro. Chi dunque ti dà questo privilegio? Che cosa possiedi che tu non l’abbia ricevuto? E se l’hai ricevuto, perché te ne vanti come se non l’avessi ricevuto? Voi siete già sazi, siete già diventati ricchi; senza di noi, siete già diventati re. Magari foste diventati re! Così anche noi potremmo regnare con voi. Ritengo infatti che Dio abbia messo noi, gli apostoli, all’ultimo posto, come condannati a morte, poiché siamo dati in spettacolo al mondo, agli angeli e agli uomini. Noi stolti a causa di Cristo, voi sapienti in Cristo; noi deboli, voi forti; voi onorati, noi disprezzati. Fino a questo momento soffriamo la fame, la sete, la nudità, veniamo percossi, andiamo vagando di luogo in luogo, ci affatichiamo lavorando con le nostre mani. Insultati, benediciamo; perseguitati, sopportiamo; calunniati, confortiamo; siamo diventati come la spazzatura del mondo, il rifiuto di tutti, fino ad oggi. Non per farvi vergognare vi scrivo queste cose, ma per ammonirvi, come figli miei carissimi. Potreste infatti avere anche diecimila pedagoghi in Cristo, ma non certo molti padri: sono io che vi ho generato in Cristo Gesù mediante il Pag. 17/104 Vangelo. Parola di Dio. Letture quotidiane – settembre 2014 SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 144) R. Il Signore è vicino a chiunque lo invoca. Giusto è il Signore in tutte le sue vie e buono in tutte le sue opere. Il Signore è vicino a chiunque lo invoca, a quanti lo invocano con sincerità. R. Appaga il desiderio di quelli che lo temono, ascolta il loro grido e li salva. Il Signore custodisce tutti quelli che lo amano, ma distrugge tutti i malvagi. R. Canti la mia bocca la lode del Signore e benedica ogni vivente il suo santo nome, in eterno e per sempre. R. CANTO AL VANGELO (Gv 14,6) R. Alleluia, alleluia. Io sono la via, la verità e la vita, dice il Signore. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. R. Alleluia. VANGELO (Lc 6,1-5) Perché fate in giorno di sabato quello che non è lecito? + Dal Vangelo secondo Luca Un sabato Gesù passava fra campi di grano e i suoi discepoli coglievano e mangiavano le spighe, sfregandole con le mani. Alcuni farisei dissero: «Perché fate in giorno di sabato quello che non è lecito?». Gesù rispose loro: «Non avete letto quello che fece Davide, quando lui e i suoi compagni ebbero fame? Come entrò nella casa di Dio, prese i pani dell’offerta, ne mangiò e ne diede ai suoi compagni, sebbene non sia lecito mangiarli se non ai soli sacerdoti?». E diceva loro: «Il Figlio dell’uomo è signore del sabato». Parola del Signore. OMELIA “Il Figlio dell’uomo è Signore del sabato” e ha il potere di perdonare i peccati sulla terra. In quanto pienamente dipendente dalla volontà del Padre, Cristo è pienamente indipendente da ogni istituzione, sia pure divina come il sabato, da ogni male, compreso il peccato. Nella sua adesione alla volontà del Padre, suo “cibo”, Gesù trova la fonte della Pag. 18/104 Letture quotidiane – settembre 2014 perfezione e della libertà, prerogativa essenziale dell’uomo. Perché la vera ragione di ogni asservimento, di ogni schiavitù si situa nel cuore dell’uomo piuttosto che nel contesto della sua esistenza. Egli è venuto a liberare proprio il cuore dell’uomo. L’uomo trova la sua libertà solo se aderisce, come Gesù, alla volontà del Padre, perché aderire alla volontà del Padre significa amare Dio, gli altri e se stessi con il cuore libero di Dio. Libertà, amore e volontà del Padre sono complementari e sono per l’uomo la sola fonte di vera gioia, così come lo furono per Gesù, che non esitò a lasciare che i suoi discepoli cogliessero e sfregassero le spighe di grano nonostante fosse sabato, sapendo che il loro cuore era fisso in Dio. È la sola cosa che conti, è il solo comandamento che libera perché è il comandamento dell’amore. PREGHIERA SULLE OFFERTE Santifica, Signore, l’offerta che ti presentiamo, e compi in noi con la potenza del tuo Spirito la redenzione che si attua nel mistero. Per Cristo nostro Signore. ANTIFONA ALLA COMUNIONE Quant’è grande la tua bontà, Signore! La riservi per quelli che ti temono. (Sal 31,20) PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE O Signore, che ci hai nutriti alla tua mensa, fa’ che questo sacramento ci rafforzi nel tuo amore e ci spinga a servirti nei nostri fratelli. Per Cristo nostro Signore. PREGHIERA DELLA SERA Gioia di tutti gli afflitti, avvocato di chi subisce ingiustizie e persecuzioni, di chi è imprigionato, bastone dei ciechi, città di rifugio e terra d’asilo, noi ti invochiamo, noi ti imploriamo, gementi e piangenti in questa valle di lacrime. Madre, tu che sei stata colmata di gioia nel mattino di Pasqua, aiutaci a celebrare la vittoria del tuo Figlio nelle sofferenze e nelle privazioni, in tutto ciò che i suoi servi devono sopportare a causa del suo bel nome. Pag. 19/104 Letture quotidiane – settembre 2014 7 settembre 2014 – Domenica S. Regina 23.a tempo ordinario - III PREGHIERA DEL MATTINO Concedi, o Dio onnipotente, che la venuta gloriosa del Salvatore lavi i nostri peccati e porti al tuo popolo consolazione e perdono. Amen. ANTIFONA D’INGRESSO Tu sei giusto, Signore, e sono retti i tuoi giudizi: agisci con il tuo servo secondo il tuo amore. (Sal 119,137.124) COLLETTA O Padre, che ci hai donato il Salvatore e lo Spirito Santo, guarda con benevolenza i tuoi figli di adozione, perché a tutti i credenti in Cristo sia data la vera libertà e l’eredità eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA (Ez 33,1.7-9) Se tu non parli al malvagio, della sua morte domanderò conto a te. Dal libro del profeta Ezechiele Mi fu rivolta questa parola del Signore: “O figlio dell’uomo, io ti ho posto come sentinella per la casa di Israele. Quando sentirai dalla mia bocca una parla , tu dovrai avvertirli da parte mia. Se io dico al malvagio: “Malvagio, tu morirai”, e tu non parli perché il malvagio desista dalla sua condotta, egli, il malvagio, morirà per la sua iniquità, ma della sua morte io domanderò conto a te. Ma se tu avverti il malvagio della sua condotta perché si converta ed egli non si converte dalla sua condotta, egli morirà per la sua iniquità, ma tu ti sarai salvo”. Parola di Dio. SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 94) R. Ascoltate oggi la voce del Signore. Venite, cantiamo al Signore, acclamiamo la roccia della nostra salvezza. Accostiamoci a lui per rendergli grazie, a lui acclamiamo con canti di gioia. R. Entrate: prostrati, adoriamo, in ginocchio davanti al Signore che ci ha fatti. E’ lui il nostro Dio, e noi il popolo del suo pascolo, il gregge che egli conduce. R. Pag. 20/104 Letture quotidiane – settembre 2014 Se ascoltate oggi la sua voce! “Non indurite il cuore, come a Meriba, come nel giorno di Massa nel deserto, dove mi tentarono i vostri padri: mi misero alla prova, pur avendo visto le mie opere”. R. SECONDA LETTURA (Rm 13,8-10) Pienezza della Legge è la carità. Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani Fratelli, non siate debitori di nulla a nessuno, se dell’amore vicendevole; perché chi ama l’altro ha adempiuto la Legge. Infatti: “Non commetterai adulterio, non ucciderai, non rubarai, non desidererai”, e qualsiasi altro comandamento, si ricapitola in questa parola: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. La carità non fa alcun male al prossimo: pienezza della Legge in tutti è la carità. Parola di Dio. CANTO AL VANGELO (cf. 2Cor 5,19) R. Alleluia, alleluia. Dio ha riconciliato a sé il mondo in Cristo, affidando a noi la parola della riconciliazione. R. Alleluia. VANGELO (Mt 18,15-20) Se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello. + Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Se il tuo fratello commetterà una colpa contro di te, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ti ascolterà, prendi ancora con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà costoro, dillo alla comunità; e se non ascolterà neanche la comunità, sia per te come il pagano e il pubblicano. In verità io vi dico: tutto quello che legherete sulla terra sarà legato in cielo, e tutto quello che scioglierete sulla terra sarà sciolto in cielo. In verità io vi dico ancora: se due di voi sulla terra si metteranno d’accordo per chiedere qualunque cosa, il Padre mio che è nei cieli gliela concederà. Perché dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro”. Parola del Signore. OMELIA In questa pagina del Vangelo di Matteo vengono riferiti alcuni “loghia”, ossia alcune parole o sentenze, così come furono autenticamente pronunciate da Pag. 21/104 Letture quotidiane – settembre 2014 Gesù. Esse sono poste all’interno del discorso elaborato da Matteo sul modo di comportarsi dei cristiani in seno alla comunità. Per comprenderlo, questo discorso deve essere collegato alla frase conclusiva della sezione precedente, in cui si afferma: “Dio non vuole che neppure uno di questi piccoli si perda”. È un monito a chi dirige la comunità, di non escludere nessuno, senza prima aver tentato ogni mezzo per correggerlo dal suo errore o dal suo peccato. Niente, infatti, è più delicato della correzione fraterna. La regola data da Cristo per la vita e la conduzione della comunità è quella di tenere presente la gradualità del procedere. Ognuno deve lasciarsi guidare dalla preoccupazione di salvaguardare, con ogni cura, la dignità della persona del fratello. Il primato è dato, perciò, alla comunione. Deve essere salvata ad ogni costo, perché la comunione è tale solo se mette in opera ogni tentativo atto a convertire il peccatore. Se il fratello persiste nell’errore, non sarà il giudizio della comunità in quanto tale a condannarlo, bensì il fatto che lui stesso si autoesclude dall’assemblea dei credenti. Così avviene nella scomunica pronunciata dalla Chiesa; essa non fa altro che constatare una separazione già avvenuta nel cuore e nel comportamento di un cristiano. PREGHIERA SULLE OFFERTE O Dio, sorgente della vera pietà e della pace, salga a te nella celebrazione di questo mistero la giusta adorazione per la tua grandezza e si rafforzi la fedeltà e la concordia dei tuoi figli. Per Cristo nostro Signore. ANTIFONA ALLA COMUNIONE “Se tuo fratello commette una colpa, va’ e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolta avrai guadagnato tuo fratello”. (Mt 18,15) PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE O Padre, che nutri e rinnovi i tuoi fedeli alla mensa della parola e del pane di vita, per questi doni del tuo Figlio aiutaci a progredire costantemente nella fede, per divenire partecipi della sua vita immortale. Per Cristo nostro Signore. MEDITAZIONE La correzione fraterna s’impone nella vita cristiana. Modalità e stile devono essere quelli della carità. Senza di essa la pretesa e la presunzione nei confronti del fratello e l’impazienza di chi vuole “tutto e subito” dagli altri, prima che da se stesso, diventano inevitabili. La necessità, squisitamente ecclesiale, della correzione fraterna, valida in ogni periodo della storia della Chiesa, diventa particolarmente attuale nei momenti di grandi fermenti innovatori o di offuscamento, nelle coscienze, dell’essenza stessa dell’evento cristiano. In queste circostanze il dovere della correzione fraterna non può essere eluso, Pag. 22/104 Letture quotidiane – settembre 2014 perché il pericolo che venga divisa la tunica di Cristo, che è la sua Chiesa, si fa più grande. Ognuno deve allora interrogarsi se è stata la dinamica della comunione ad avere in lui il sopravvento, oppure se si è lasciato guidare da sentimenti e criteri mondani. Scandita nella triplice attenzione alla persona: ammoniscila tra te e lei; poi davanti a due o tre testimoni e solo alla fine - esaurita ogni altra risorsa - porta la questione davanti all’assemblea, esclude la possibilità di legittimare qualsiasi violenza e ingiustizia, qualsiasi calunnia e sopruso, qualsiasi imprudente ricorso all’opinione pubblica, fosse pure perpetrato in nome di una pretestuosa urgenza di trasparenza. La conflittualità, nella Chiesa, teorizzata con il pretesto di affermare la libertà di opinione, è sempre la maschera negativa della mancanza di quella comunione, che sempre “sopporta, scusa, copre, gioisce e spera” (cf. 1Cor 13,1). + EUGENIO CORECCO Pag. 23/104 Letture quotidiane – settembre 2014 8 settembre 2014 – Lunedì Natività della B.V. Maria (mf) 23.a tempo ordinario - P PREGHIERA DEL MATTINO Alla tua nascita, o Purissima, Gioacchino e Anna, figli di Abramo e di Sara, sono stati liberati dal disonore di una vita spirituale apparentemente sterile, divenendo la fonte di una nuova generazione di uomini e di donne. O Immacolata, Adamo ed Eva vedono levarsi l’alba dell’affrancamento dalla corruzione e dalla morte. Il tuo popolo, che festeggia questa nascita, liberato dal peso del peccato, grida verso di te: colei che era sterile ha messo al mondo la madre di Dio, nutrice della nostra vita. La tua nascita, o Madre di Dio, ha annunciato la gioia a tutto l’universo, poiché da te si è levato il Sole di giustizia, Cristo nostro Dio che, togliendo la maledizione e annientando la morte, ci ha donato la vita eterna. ANTIFONA D’INGRESSO Celebriamo con gioia la Natività della beata Vergine Maria: da lei è sorto il sole di giustizia, Cristo, nostro Dio. COLLETTA Donaci, Signore, i tesori della tua misericordia e poiché la maternità della Vergine ha segnato l’inizio della nostra salvezza, la festa della sua Natività ci faccia crescere nell’unità e nella pace. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA (Mi 5,1-4) Partorirà colei che deve partorire. Dal libro del profeta Michea E tu, Betlemme di Efrata così piccola per essere fra i villaggi di Giuda, da te uscirà per me colui che deve essere il dominatore in Israele; le sue origini sono dall’antichità, dai giorni più remoti. Perciò Dio li metterà in potere altrui, fino a quando partorirà colei che deve partorire; e il resto dei tuoi fratelli ritornerà ai figli di Israele. Egli si leverà e pascerà con la forza del Signore, con la maestà del nome del Signore suo Dio. Abiteranno sicuri perché egli allora sarà grande fino agli estremi confini della terra. Egli stesso sarà la pace! Parola di Dio. SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 12) R. Gioisco pienamente nel Signore. Guarda, rispondimi, Signore, mio Dio, conserva la luce ai miei occhi. R. Pag. 24/104 Letture quotidiane – settembre 2014 Io nella tua fedeltà ho confidato; esulterà il mio cuore nella tua salvezza, canterà al Signore, che mi ha beneficato. R. CANTO AL VANGELO R. Alleluia, alleluia. Beata sei tu, o Vergine Maria, e degna d’ogni lode: da te è nato il sole di giustizia, Cristo nostro Dio. R. Alleluia. VANGELO (Mt 1,1-16.18-23) Qil bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. + Dal Vangelo secondo Matteo Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo. Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esrom, Esrom generò Aram, Aram generò Aminadab, Aminadab generò Naasson, Naasson generò Salmon, Salmon generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, Iesse generò il re Davide. Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Uria, Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abia, Abia generò Asaf, Asaf generò Giosafat, Giosafat generò Ioram, Ioram generò Ozia, Ozia generò Ioatam, Ioatam generò Acaz, Acaz generò Ezechia, Ezechia generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosia, Giosia generò Ieconia e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia. Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconia generò Salatiel, Salatiel generò Zorobabele, Zorobabele generò Abiud, Abiud generò Eliacim, Eliacim generò Azor, Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliud, Eliud generò Eleazar, Eleazar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù chiamato Cristo. [Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto. Mentre però stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio: a lui sarà dato il nome di Emmanuele, che significa Dio con noi] Parola del Signore. Pag. 25/104 Letture quotidiane – settembre 2014 OMELIA Spesso meditiamo l’annunciazione dell’angelo a Maria e la risposta di totale consenso alla parola di Dio: “Sia fatta la tua volontà”. Raramente meditiamo l’annuncio fatto a Giuseppe, che la liturgia ci propone in questa festa della Natività della Vergine. Eppure le due annunciazioni, a Giuseppe ed a Maria, riflessi di un’unica realtà, sono ugualmente importanti, per farci capire quale deve essere la vera fede. In un certo modo il Vangelo è una profezia di ciò che dobbiamo vivere a partire da ora, e di ciò che Cristo ci promette per il compimento della nostra vita e della storia degli uomini. Qual è dunque il senso dell’annuncio fatto a Giuseppe? Il Vangelo secondo san Matteo comincia con una genealogia di Gesù. Essa termina così: “Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù, chiamato Cristo”. L’evangelista ci mostra allora come Giuseppe, uomo giusto, cioè santo, fedele a Dio, obbediente alla sua parola, osi accogliere questo dono della grazia che è la Vergine Maria, e in lei il bambino venuto dallo Spirito, l’Emanuele annunciato dai profeti. Poiché Giuseppe non vuole sposare la Vergine Maria per non appropriarsi del figlio che vive in lei e che viene da Dio, Giuseppe, il giusto, vive nel rispetto di Dio e nell’obbedienza. Come potrebbe essere suo figlio, il Figlio concepito dallo Spirito Santo? Poiché non siamo noi uomini che generiamo Dio. Non siamo noi uomini che offriamo la parola di Dio. Non siamo noi uomini che creiamo Dio a nostra immagine. Non siamo noi uomini che facciamo sbocciare la verità e la giustizia dalla terra: esse scendono dall’alto dei cieli. Dobbiamo sempre riconoscere il dono di Dio. Giuseppe non vuole impadronirsi di ciò che appartiene a Dio e a Dio solo, di questo tempio sacro che è la Vergine Maria, di questa dimora della gloria di Dio ancora nascosta nel segreto. È il motivo per cui l’angelo gli risponde: “Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. Essa partorirà per te (dicono alcuni manoscritti) un figlio e tu lo chiamerai Gesù”. La tua missione è di accogliere questo dono e di farlo tuo. Attraverso la bocca di Giuseppe, anche noi diamo a Gesù il suo nome: “il Signore salva, Emanuele, Dio-con-noi” (Is 7,14), secondo la stessa espressione di Gesù prima di lasciare i suoi discepoli: “Ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” (Mt 28,20). Dobbiamo accogliere il dono che Dio ci fa di suo Figlio. Ma vi sono molti modi di prenderlo. Il modo dei soldati, che arrestano Gesù e gli mettono le mani addosso. Il modo degli apostoli che lo seguono e l’abbandonano. Il modo dei poveri, dei malati, che tendono la mano supplicando: “Abbi pietà di me, Signore... Se potessi toccarti!... Apri i miei occhi!”. Il modo di quegli uomini e quelle donne dal cuore duro, che Cristo toccherà con il perdono. Il modo del bambino morto che egli prenderà per mano, per rimetterlo in piedi. E poi il modo di tutti coloro che prenderanno il suo corpo, come Cristo ci dice di fare: “Prendete e mangiatene tutti: questo è il mio Corpo. Prendete e bevetene tutti: Pag. 26/104 Letture quotidiane – settembre 2014 questo è il mio Sangue”. Anche per noi ci sono molti modi di prendere: dal modo del ladro, che si impadronisce con violenza e cupidigia, fino al modo di colui che accetta di essere amato e che, ricevendo questo dono d’amore, apre il suo cuore e ama a sua volta. Allora diventa un fratello nella famiglia dei figli di Dio. È necessario dunque che Giuseppe accolga Maria, che accolga questo dono di Dio. Del bambino concepito dallo Spirito Santo Giuseppe deve fare suo figlio, il figlio di Davide, il figlio promesso dai profeti di Israele e donato a tutta l’umanità. Noi cantiamo a Natale, riprendendo le parole di Isaia: “Poiché un bambino è nato per noi, ci è stato dato un figlio. Eterna è la sua forza”. È così anche per noi, è necessario che anche noi l’accogliamo. Ecco il senso dell’annuncio a Giuseppe. Salaun, cioè Salomone, quest’uomo la cui vita leggendaria ha dato origine al perdono, quest’uomo troppo semplice che i suoi contemporanei non prendevano troppo sul serio, “il folle” che non sapeva dire che: “Ave Maria, Ave Maria, Ave Maria, O Maria, O Maria, O Maria!”, quest’uomo aveva nel cuore la giusta fede, che sa riconoscere il dono di Dio. Accogliendo Maria, egli accoglieva il dono di Dio in Maria. Accogliendo la Vergine, egli accoglieva la casa di Dio tra gli uomini, Cristo stesso. Era della stirpe di Giuseppe, il Giusto, il vostro Salaun. PREGHIERA SULLE OFFERTE Ci soccorra, o Padre, l’immenso amore del tuo unico Figlio, che nascendo dalla Vergine non diminuì, ma consacrò l’integrità della Madre, e liberandoci da ogni colpa ti renda gradito il nostro sacrificio. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. ANTIFONA ALLA COMUNIONE Ecco: la Vergine darà alla luce un Figlio, che salverà il popolo dai suoi peccati. (Is 7,14; Mt 1,21) PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE Esulti la tua Chiesa, Signore, rinnovata da questi santi misteri, nel ricordo della Natività di Maria Vergine, speranza e aurora di salvezza al mondo intero. Per Cristo nostro Signore. PREGHIERA DELLA SERA Dio di Davide, hai mandato Samuele a Betlemme di Efrata per ungere Davide, figlio di lesse, affinché fosse il nuovo re di Israele. Davide governò il tuo popolo con saggezza e ne fece una grande nazione. Quando il tuo popolo era oppresso, hai mandato Gesù, il tuo Unto, il tuo Figlio Unigenito, nato da Maria. Egli insegnò al popolo le tue vie e regnò come re dalla croce. Guidaci nel seguire il nostro Re e conservaci fedeli a lui, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen. Pag. 27/104 Letture quotidiane – settembre 2014 9 settembre 2014 – Martedì S. Pietro Claver (mf) 23.a tempo ordinario - III PREGHIERA DEL MATTINO Eccomi di fronte a quest’alternativa: sarò oggi ben radicato e fondato in te, saldo nella fede... abbondando nell’azione di grazie? O sarò invece prigioniero dei vani sogni del mondo? Mi lascerò guidare dal suo spirito menzognero? Con il battesimo sono divenuto tuo figlio, Padre. Io ho così optato per la vita, per Cristo in cui “abita corporalmente tutta la pienezza della divinità”. Non dico nulla di più, essendo stretto al vuoto: dove andrò io, povero vagabondo che non ha casa? Ma ecco che tu mi prepari all’imprevedibile: tutto andrà bene perché tu, con Cristo, mi hai dato la vita. ANTIFONA D’INGRESSO Tu sei giusto, Signore, e sono retti i tuoi giudizi: agisci con il tuo servo secondo il tuo amore. (Sal 119,137.124) COLLETTA O Padre, che ci hai donato il Salvatore e lo Spirito Santo, guarda con benevolenza i tuoi figli di adozione, perché a tutti i credenti in Cristo sia data la vera libertà e l’eredità eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA (1Cor 6,1-11) Un fratello viene chiamato in giudizio dal fratello, e per di più davanti a non credenti! Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi Fratelli, quando uno di voi è in lite con un altro, osa forse appellarsi al giudizio degli ingiusti anziché dei santi? Non sapete che i santi giudicheranno il mondo? E se siete voi a giudicare il mondo, siete forse indegni di giudizi di minore importanza? Non sapete che giudicheremo gli angeli? Quanto più le cose di questa vita! Se dunque siete in lite per cose di questo mondo, voi prendete a giudici gente che non ha autorità nella Chiesa? Lo dico per vostra vergogna! Sicché non vi sarebbe nessuna persona saggia tra voi, che possa fare da arbitro tra fratello e fratello? Anzi, un fratello viene chiamato in giudizio dal fratello, e per di più davanti a non credenti! È già per voi una sconfitta avere liti tra voi! Perché non subire piuttosto ingiustizie? Perché non lasciarvi piuttosto privare di ciò che vi appartiene? Siete voi invece che commettete ingiustizie e rubate, e questo con i fratelli! Non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non illudetevi: né immorali, né idolatri, né adùlteri, né depravati, né sodomìti, Pag. 28/104 Letture quotidiane – settembre 2014 né ladri, né avari, né ubriaconi, né calunniatori, né rapinatori erediteranno il regno di Dio. E tali eravate alcuni di voi! Ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e nello Spirito del nostro Dio. Parola di Dio. SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 149) R. Il Signore ama il suo popolo. Cantate al Signore un canto nuovo; la sua lode nell’assemblea dei fedeli. Gioisca Israele nel suo creatore, esultino nel loro re i figli di Sion. R. Lodino il suo nome con danze, con tamburelli e cetre gli cantino inni. Il Signore ama il suo popolo, incorona i poveri di vittoria. R. Esultino i fedeli nella gloria, facciano festa sui loro giacigli. Le lodi di Dio sulla loro bocca: questo è un onore per tutti i suoi fedeli. R. CANTO AL VANGELO (Gv 15,16) R. Alleluia, alleluia. Io ho scelto voi, dice il Signore, perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga. R. Alleluia. VANGELO (Lc 6,12-19) Passò tutta la notte pregando e scelse dodici ai quali diede anche il nome di apostoli. + Dal Vangelo secondo Luca In quei giorni, Gesù se ne andò sul monte a pregare e passò tutta la notte pregando Dio. Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede anche il nome di apostoli: Simone, al quale diede anche il nome di Pietro; Andrea, suo fratello; Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso; Giacomo, figlio di Alfeo; Simone, detto Zelota; Giuda, figlio di Giacomo; e Giuda Iscariota, che divenne il traditore. Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C’era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidòne, che erano venuti per ascoltarlo ed essere guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti impuri venivano guariti. Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una Pag. 29/104 forza che guariva tutti. Parola del Signore. Letture quotidiane – settembre 2014 OMELIA “Gesù se ne andò sulla montagna a pregare e passò la notte in orazione”. Che cosa aveva da chiedere a Dio, lui che era il Figlio di Dio, il Figlio dell’uomo, signore del sabato e che poteva perdonare il peccato? Temeva forse di sbagliarsi nella scelta degli apostoli, prevista per l’indomani? Doveva chiedere consiglio al Padre suo? In queste domande proiettiamo la debolezza della nostra preghiera. In questo momento, capitale nella realizzazione della sua missione (scegliere i Dodici significa infatti posare le fondamenta della Chiesa), la preghiera di Gesù è preghiera di comunione e di contemplazione del Padre. Gesù si ritira: Luca situa spesso quest’atteggiamento prima di un avvenimento importante. Tale atteggiamento è testimonianza della comunione di Gesù col Padre. La preghiera di Gesù è gratuita: è contemplazione, ammirazione del Padre. È espressione del suo slancio d’amore in quanto Figlio. Seguiamo allora i suoi passi e, nonostante la nostra debolezza, impariamo a “ritirarci”, per ascoltarci, per voler essere figli, con Gesù, in uno slancio d’amore per il Padre. “Padre...”: ecco la preghiera di Gesù e la nostra preghiera. PREGHIERA SULLE OFFERTE O Dio, sorgente della vera pietà e della pace, salga a te nella celebrazione di questo mistero la giusta adorazione per la tua grandezza e si rafforzi la fedeltà e la concordia dei tuoi figli. Per Cristo nostro Signore. ANTIFONA ALLA COMUNIONE Come il cervo anela ai corsi d’acqua, così l’anima mia anela a te, o Dio: l’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente.(Sal 42,2-3) PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE O Padre, che nutri e rinnovi i tuoi fedeli alla mensa della parola e del pane di vita, per questi doni del tuo Figlio aiutaci a progredire costantemente nella fede, per divenire partecipi della sua vita immortale. Per Cristo nostro Signore. PREGHIERA DELLA SERA Gesù, quante volte ti ho accolto, nell’Eucaristia, con cuore poco devoto! Senza averti desiderato a lungo nell’orazione e per tutto il giorno, invocandoti a gran voce, come la folla che invocava la tua misericordia cercando di toccarti con fiducia. Da te usciva infatti una forza che sanava tutti. Di’ soltanto una parola e io sarò salvato! Il mio cuore vuole essere solidale con te e si pente della sua debolezza, veleno dell’anima. Tutto il mio essere si lascerà allora colpire e salvare da te. Pag. 30/104 Letture quotidiane – settembre 2014 10 settembre 2014 – Mercoledì S. Nicola da Tolentino 23.a tempo ordinario - III PREGHIERA DEL MATTINO In questa vita nascosta in Dio, io sono già seduto alla destra del Padre. Il mio spirito è già attratto verso le cose di lassù e tu mi hai spogliato dell’uomo vecchio e mi hai rivestito dell’uomo nuovo. Non ci sei che tu, Cristo, tutto in tutti. Ti prego, questa mattina: radicami per sempre in quella vita che rifiuta di essere tributaria dello spirito malvagio, degli inganni molteplici della tentazione. Perché prolungare la mia vita di peccatore, quando la tua voce dolce mi chiama a una vita pura, secondo il Vangelo? Ogni giorno io voglio benedire e lodare il tuo nome, ora e sempre. ANTIFONA D’INGRESSO Tu sei giusto, Signore, e sono retti i tuoi giudizi: agisci con il tuo servo secondo il tuo amore. (Sal 119,137.124) COLLETTA O Padre, che ci hai donato il Salvatore e lo Spirito Santo, guarda con benevolenza i tuoi figli di adozione, perché a tutti i credenti in Cristo sia data la vera libertà e l’eredità eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA (1Cor 7,25-31) Ti trovi legato a una donna? Non cercare di scioglierti. Sei libero da donna? Non andare a cercarla. Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi Fratelli, riguardo alle vergini, non ho alcun comando dal Signore, ma do un consiglio, come uno che ha ottenuto misericordia dal Signore e merita fiducia. Penso dunque che sia bene per l’uomo, a causa delle presenti difficoltà, rimanere così com’è. Ti trovi legato a una donna? Non cercare di scioglierti. Sei libero da donna? Non andare a cercarla. Però se ti sposi non fai peccato; e se la giovane prende marito, non fa peccato. Tuttavia costoro avranno tribolazioni nella loro vita, e io vorrei risparmiarvele. Questo vi dico, fratelli: il tempo si è fatto breve; d’ora innanzi, quelli che hanno moglie, vivano come se non l’avessero; quelli che piangono, come se non piangessero; quelli che gioiscono, come se non gioissero; quelli che comprano, come se non possedessero; quelli che usano i beni del mondo, come se non li usassero pienamente: passa infatti la figura di questo mondo! Parola di Dio. Pag. 31/104 Letture quotidiane – settembre 2014 SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 44) R. Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio. Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio: dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre; il re è invaghito della tua bellezza. E’ lui il tuo Signore: rendigli omaggio. R. Entra la figlia del re: è tutta splendore, tessuto d’oro è il suo vestito. È condotta al re in broccati preziosi; dietro a lei le vergini sue compagne a te sono presentate. R. Condotte in gioia ed esultanza sono presentate nel palazzo del re. Ai tuoi padri succederanno i tuoi figli; li farai principi di tutta la terra. R. CANTO AL VANGELO (Lc 6,23ab) R. Alleluia, alleluia. Rallegratevi ed esultate, dice il Signore, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. R. Alleluia. VANGELO (Lc 6,20-26) Beati i, poveri. Guai a voi, ricchi. + Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo, Gesù, alzati gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: “Beati voi, poveri, perché vostro è il regno di Dio. Beati voi, che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi, che ora piangete, perché riderete. Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo. Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti. Ma guai a voi, ricchi, perché avete già ricevuto la vostra consolazione. Guai a voi, che ora siete sazi, perché avrete fame. Guai a voi, che ora ridete, perché sarete nel dolore e piangerete. Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti”. Parola del Signore. OMELIA Le Beatitudini? Il culmine dell’insegnamento di Gesù, l’annuncio della Nuova Legge... Certo, ma ancor di più la proclamazione, oserei dire, la “descrizione” del nostro Dio. Il nostro Dio è un Dio beato perché è la pienezza, l’Amore, la Trinità, cioè la famiglia. Ancora di più: egli è povero d’amore, ha fame e sete Pag. 32/104 Letture quotidiane – settembre 2014 d’amore: ecco perché in Gesù, suo Figlio, egli piangerà, sarà odiato, insultato e cacciato. Eppure anche in ciò egli esulta di gioia, si rallegra perché c’era bisogno della croce, delle lacrime e delle sofferenze di un Dio per invitare l’uomo alla beatitudine divina. Il nostro Dio è pienezza della beatitudine e della gioia. La nostra vocazione è di partecipare a tale beatitudine, a tale gioia: se davanti a lui noi siamo poveri e affamati, allora la nostra gioia sarà perfetta. PREGHIERA SULLE OFFERTE O Dio, sorgente della vera pietà e della pace, salga a te nella celebrazione di questo mistero la giusta adorazione per la tua grandezza e si rafforzi la fedeltà e la concordia dei tuoi figli. Per Cristo nostro Signore. ANTIFONA ALLA COMUNIONE “Io sono la luce del mondo, dice il Signore, “chi segue me non cammina nelle tenebre, ma avrà la luce della vita”. (Gv 8,12) PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE O Padre, che nutri e rinnovi i tuoi fedeli alla mensa della parola e del pane di vita, per questi doni del tuo Figlio aiutaci a progredire costantemente nella fede, per divenire partecipi della sua vita immortale. Per Cristo nostro Signore. PREGHIERA DELLA SERA Dio mio, abbi pietà questa sera di coloro che hanno vissuto secondo i criteri dello spirito del mondo, disprezzando, perché ricchi, i poveri, sempre più numerosi. Abbi pietà per coloro che sono schiavi di ogni sorta di vizi, che distruggono la dignità dell’uomo. Abbi pietà per coloro che hanno affari ben avviati, che hanno buona reputazione e dicono male degli altri, fomentando il male nel loro cuore. Per loro pronunci con le tue sante labbra queste parole: “Guai a voi... perché sarete afflitti e piangerete”. Ascolta le nostre preghiere per tutti e lascia che ripetiamo con il santo: “Dio mio! Che cosa ne sarà dei peccatori, di cui io sono il primo?”. Pag. 33/104 Letture quotidiane – settembre 2014 11 settembre 2014 – Giovedì S. Diomede martire 23.a tempo ordinario - III PREGHIERA DEL MATTINO Dio mio, insegnami, nel tuo Figlio, icona perfetta della tua bontà, ad essere dolce, buono, umile, mite e paziente. Egli perdoni per me coloro da cui ho subito ingiustizia, se io non so farlo. Egli mi insegni ciò che mi sembra impossibile e mi spinga verso i fratelli che ho ferito. Padre, fa’ che io, come il tuo servo san Francesco d’Assisi, ami la pace e la gioia, ed esprima la mia lode in canti e intima riconoscenza. Allora, al di sopra di tutto, vi sarà la carità, che è “il vincolo della perfezione”. ANTIFONA D’INGRESSO Tu sei giusto, Signore, e sono retti i tuoi giudizi: agisci con il tuo servo secondo il tuo amore. (Sal 119,137.124) COLLETTA O Padre, che ci hai donato il Salvatore e lo Spirito Santo, guarda con benevolenza i tuoi figli di adozione, perché a tutti i credenti in Cristo sia data la vera libertà e l’eredità eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA (1Cor 8,1b-7.11-13) Ferendo la coscienza debole dei fratelli, voi peccate contro Cristo. Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi Fratelli, la conoscenza riempie di orgoglio, mentre l’amore edifica. Se qualcuno crede di conoscere qualcosa, non ha ancora imparato come bisogna conoscere. Chi invece ama Dio, è da lui conosciuto. Riguardo dunque al mangiare le carni sacrificate agli idoli, noi sappiamo che non esiste al mondo alcun idolo e che non c’è alcun dio, se non uno solo. In realtà, anche se vi sono cosiddetti dèi sia nel cielo che sulla terra – e difatti ci sono molti dèi e molti signori –, per noi c’è un solo Dio, il Padre, dal quale tutto proviene e noi siamo per lui; e un solo Signore, Gesù Cristo, in virtù del quale esistono tutte le cose e noi esistiamo grazie a lui. Ma non tutti hanno la conoscenza; alcuni, fino ad ora abituati agli idoli, mangiano le carni come se fossero sacrificate agli idoli, e così la loro coscienza, debole com’è, resta contaminata. Ed ecco, per la tua conoscenza, va in rovina il debole, un fratello per il quale Cristo è morto! Peccando così contro i fratelli e ferendo la loro coscienza debole, voi peccate contro Cristo. Per questo, se un cibo scandalizza il mio fratello, non mangerò mai più carne, per non dare scandalo al mio fratello. Parola di Dio. Pag. 34/104 Letture quotidiane – settembre 2014 SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 138) R. Guidami, Signore, per una via di eternità. Signore, tu mi scruti e mi conosci, tu conosci quando mi siedo e quando mi alzo, intendi da lontano i miei pensieri, osservi il mio cammino e il mio riposo, ti sono note tutte le mie vie. R. Sei tu che hai formato i miei reni e mi hai tessuto nel grembo di mia madre. Io ti rendo grazie: hai fatto di me una meraviglia stupenda; meravigliose sono le tue opere. R. Scrutami, o Dio, e conosci il mio cuore, provami e conosci i miei pensieri; vedi se percorro una via di dolore e guidami per una via di eternità. R. CANTO AL VANGELO (1Gv 4,12) R. Alleluia, alleluia. Se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l’amore di lui è perfetto in noi. R. Alleluia. VANGELO (Lc 6,27-38) Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. + Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «A voi che ascoltate, io dico: amate i vostri nemici, fate del bene a quelli che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi trattano male. A chi ti percuote sulla guancia, offri anche l’altra; a chi ti strappa il mantello, non rifiutare neanche la tunica. Da’ a chiunque ti chiede, e a chi prende le cose tue, non chiederle indietro. E come volete che gli uomini facciano a voi, così anche voi fate a loro. Se amate quelli che vi amano, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori amano quelli che li amano. E se fate del bene a coloro che fanno del bene a voi, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, quale gratitudine vi è dovuta? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e la vostra ricompensa sarà grande e sarete figli dell’Altissimo, perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi. Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso. Pag. 35/104 Letture quotidiane – settembre 2014 Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio». Parola del Signore. OMELIA Che audacia quella di Gesù! Ma conosce il mondo in cui viviamo? Chi non si difende viene ben presto schiacciato. E, inoltre, molto presto non lo si terrà più in considerazione. Sono i forti, quelli che sanno lottare, che vengono rispettati. “Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano”. È posta qui la questione della potenza dell’amore. È l’odio più forte dell’amore? Sì, eccetto che nel mondo dei figli dell’Altissimo, poiché essi hanno in se stessi l’amore di Dio per poterne vivere e per poterne essere testimoni; è un dono che ci è stato fatto, che ci viene da Dio, ed è la presenza stessa dell’amore di Dio nel cuore dell’uomo, amore che dobbiamo lasciare crescere. Amare con il cuore di Dio: ecco quanto possono realizzare coloro che, tramite il battesimo, sono figli dell’Altissimo. Dio ama ogni uomo, Gesù ha amato anche coloro che lo condussero a morte. Tramite il battesimo, all’uomo “giustificato” viene dato l’amore stesso di Dio in tutta la sua potenza, la sua forza, la sua bontà. Ciò che Cristo domanda a noi, figli dell’Altissimo, non è al di sopra delle nostre forze: lasciare che il suo amore traspaia nella nostra vita. Allora il nostro mondo sarà il mondo dell’amore. PREGHIERA SULLE OFFERTE O Dio, sorgente della vera pietà e della pace, salga a te nella celebrazione di questo mistero la giusta adorazione per la tua grandezza e si rafforzi la fedeltà e la concordia dei tuoi figli. Per Cristo nostro Signore. ANTIFONA ALLA COMUNIONE Come il cervo anela ai corsi d’acqua, così l’anima mia anela a te, o Dio: l’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente. (Sal 41,2-3) PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE O Padre, che nutri e rinnovi i tuoi fedeli alla mensa della parola e del pane di vita, per questi doni del tuo Figlio aiutaci a progredire costantemente nella fede, per divenire partecipi della sua vita immortale. Per Cristo nostro Signore. PREGHIERA DELLA SERA Solo la bontà non può morire. Niente può rovinarla: essa è intoccabile. Niente esaurisce la sua fonte, che è sempre in offerta. Tale è il cuore del mio Signore che, tramite il Verbo che si è fatto carne, mi insegna la sovrabbondanza del suo Pag. 36/104 Letture quotidiane – settembre 2014 amore: amare i propri nemici, pregare per i propri calunniatori, offrirsi sempre totalmente, non fare mai del male, amare coloro che non ci amano, essere miti con tutti. O infinita tenerezza di Dio, che ci dici di non giudicare né condannare, ma di donare e di perdonare! Trascinami in questa pienezza di vita fin da quaggiù. Pag. 37/104 Letture quotidiane – settembre 2014 12 settembre 2014 – Venerdì Ss. Nome di Maria (mf) 23.a tempo ordinario - III PREGHIERA DEL MATTINO Questa mattina, per mezzo del tuo instancabile apostolo Paolo, tu mi ripeti: guai a te se non predicassi il Vangelo! In seguito al battesimo tu sei sacerdote, profeta e re, e, in seguito alla cresima, tu porti il sigillo indelebile che ti fa testimone di Dio fino alla morte. Ogni battezzato deve testimoniare con la parola e con la sua vita. Rifiuterai il mio invito? La mia parola è spada di fuoco, conforto dei deboli, luce nelle tenebre che si fa strada anche fra le brutture del peccato. Se tu tieni per te ciò che sai, chi parlerà? Se nessuno parla, chi mi amerà, chi mi conoscerà? ANTIFONA D’INGRESSO Tu sei giusto, Signore, e sono retti i tuoi giudizi: agisci con il tuo servo secondo il tuo amore. (Sal 119,137.124) COLLETTA O Padre, che ci hai donato il Salvatore e lo Spirito Santo, guarda con benevolenza i tuoi figli di adozione, perché a tutti i credenti in Cristo sia data la vera libertà e l’eredità eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA (1Cor 9,16-19.22b-27) Mi sono fatto tutto per tutti, per salvare a ogni costo qualcuno. Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi Fratelli, annunciare il Vangelo non è per me un vanto, perché è una necessità che mi si impone: guai a me se non annuncio il Vangelo! Se lo faccio di mia iniziativa, ho diritto alla ricompensa; ma se non lo faccio di mia iniziativa, è un incarico che mi è stato affidato. Qual è dunque la mia ricompensa? Quella di annunciare gratuitamente il Vangelo senza usare il diritto conferitomi dal Vangelo. Infatti, pur essendo libero da tutti, mi sono fatto servo di tutti per guadagnarne il maggior numero; mi sono fatto tutto per tutti, per salvare a ogni costo qualcuno. Ma tutto io faccio per il Vangelo, per diventarne partecipe anch’io. Non sapete che, nelle corse allo stadio, tutti corrono, ma uno solo conquista il premio? Correte anche voi in modo da conquistarlo! Però ogni atleta è disciplinato in tutto; essi lo fanno per ottenere una corona che appassisce, noi invece una che dura per sempre. Io dunque corro, ma non come chi è senza mèta; faccio pugilato, ma non come chi batte l’aria; anzi tratto duramente il mio corpo e lo riduco in schiavitù, perché non succeda che, dopo avere predicato agli altri, io stesso venga Pag. 38/104 squalificato. Parola di Dio. Letture quotidiane – settembre 2014 SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 83) R. Quanto sono amabili le tue dimore, Signore! L’anima mia anela e desidera gli atri del Signore. Il mio cuore e la mia carne esultano nel Dio vivente. R. Anche il passero trova una casa e la rondine il nido dove porre i suoi piccoli, presso i tuoi altari, Signore degli eserciti, mio re e mio Dio. R. Beato chi abita nella tua casa: senza fine canta le tue lodi. Beato l’uomo che trova in te il suo rifugio e ha le tue vie nel suo cuore. R. Perché sole e scudo è il Signore Dio; il Signore concede grazia e gloria, non rifiuta il bene a chi cammina nell’integrità. R. CANTO AL VANGELO (Gv 17,17) R. Alleluia, alleluia. La tua parola, Signore, è verità; consacraci nella verità. R. Alleluia. VANGELO (Lc 6,39-42) Può forse un cieco guidare un altro cieco? + Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola: «Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutti e due in un fosso? Un discepolo non è più del maestro; ma ognuno, che sia ben preparato, sarà come il suo maestro. Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? Come puoi dire al tuo fratello: “Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio”, mentre tu stesso non vedi la trave che è nel tuo occhio? Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello». Parola del Signore. OMELIA Potremmo pensare che il brano sia in contraddizione con l'invito ad esercitare Pag. 39/104 Letture quotidiane – settembre 2014 la correzione fraterna; non lo è: ci sollecita solamente ad esercitarla con regole corrette. Un cieco ha le capacità motorie funzionanti; gli manca solamente la facoltà di orientamento. Un cristiano senza carità possiede la capacità materiale di correggere i fratelli peccatori; ma fallisce il bersaglio, per mancanza di orientamento. Se non siamo guidati dall'amore di Cristo, quando riprendiamo il nostro prossimo, anziché aiutarlo a togliere la pagliuzza del peccato, la facciamo penetrare ancora più in profondità nel suo animo esacerbato, per il nostro poco tatto e l'immensa ipocrisia. Riconosciamo, prima di tutto, di essere noi stessi poveri peccatori e ammettiamolo apertamente, e in modo sincero, davanti al fratello da correggere; proponiamogli di fare assieme un cammino di rispettiva conversione. I successi saranno certamente migliori. PREGHIERA SULLE OFFERTE O Dio, sorgente della vera pietà e della pace, salga a te nella celebrazione di questo mistero la giusta adorazione per la tua grandezza e si rafforzi la fedeltà e la concordia dei tuoi figli. Per Cristo nostro Signore. ANTIFONA ALLA COMUNIONE “Io sono la luce del mondo, dice il Signore, “chi segue me non cammina nelle tenebre, ma avrà la luce della vita”. (Gv 8,12) PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE O Padre, che nutri e rinnovi i tuoi fedeli alla mensa della parola e del pane di vita, per questi doni del tuo Figlio aiutaci a progredire costantemente nella fede, per divenire partecipi della sua vita immortale. Per Cristo nostro Signore. PREGHIERA DELLA SERA Questa sera mi rivolgo a te spossato. Ho raccolto argomentazioni, ho voluto assolutamente aver ragione e non ho saputo frenare la mia lingua. Mi è sembrato di vedere una pagliuzza nell’occhio di mio fratello, e invece offuscato era il mio sguardo. Sono cieco, mi prostro davanti a te: sono un peccatore, ti ringrazio di mostrarmi il mio spirito indomito. Mi inginocchio davanti a te, l’“Ecce Homo” che io avrei dovuto riconoscere nel mio fratello sofferente. Perdonami se mi sono atteggiato a giudice quando invece tu volevi da me uno sguardo innocente e ti aspettavi che appoggiassi il lembo del tuo mantello sul male. Pag. 40/104 Letture quotidiane – settembre 2014 13 settembre 2014 – Sabato S. Giovanni Crisostomo (m) 23.a tempo ordinario - III PREGHIERA DEL MATTINO Tu sei venuto per me, sei venuto per i peccatori. Che parola indicibile per trovare la pace! “Per me” che ho commesso tali peccati. Io te li ho affidati piangendo nella confessione, e, attraverso il tuo sacerdote, tu mi hai perdonato. Mi basta sapere che tu sei qui “per me”, peccatore, perché il mio deserto fiorisca di nuovo. Tu ci sei, e questo implica che io devo seguirti come Pietro dopo il tradimento e il pentimento. Nessuna prostrazione nella mia vita fatta di debolezza e, insieme, di amore, di tenerezza verso chi ha versato il suo sangue per la nostra salvezza. ANTIFONA D’INGRESSO Tu sei giusto, Signore, e sono retti i tuoi giudizi: agisci con il tuo servo secondo il tuo amore. (Sal 119,137.124) COLLETTA O Padre, che ci hai donato il Salvatore e lo Spirito Santo, guarda con benevolenza i tuoi figli di adozione, perché a tutti i credenti in Cristo sia data la vera libertà e l’eredità eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA (1Cor 10,14-22) Noi siamo, benché molti, un solo corpo: tutti infatti partecipiamo all’unico pane. Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi Miei cari, state lontani dall’idolatria. Parlo come a persone intelligenti. Giudicate voi stessi quello che dico: il calice della benedizione che noi benediciamo, non è forse comunione con il sangue di Cristo? E il pane che noi spezziamo, non è forse comunione con il corpo di Cristo? Poiché vi è un solo pane, noi siamo, benché molti, un solo corpo: tutti infatti partecipiamo all’unico pane. Guardate l’Israele secondo la carne: quelli che mangiano le vittime sacrificali non sono forse in comunione con l’altare? Che cosa dunque intendo dire? Che la carne sacrificata agli idoli vale qualcosa? O che un idolo vale qualcosa? No, ma dico che quei sacrifici sono offerti ai demòni e non a Dio. Ora, io non voglio che voi entriate in comunione con i demòni; non potete bere il calice del Signore e il calice dei demòni; non potete partecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei demòni. O vogliamo provocare la gelosia del Signore? Siamo forse più forti di lui? Parola di Dio. Pag. 41/104 Letture quotidiane – settembre 2014 SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 115) R. A te, Signore, offrirò un sacrificio di ringraziamento. Che cosa renderò al Signore per tutti i benefici che mi ha fatto? Alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del Signore. R. A te offrirò un sacrificio di ringraziamento e invocherò il nome del Signore. Adempirò i miei voti al Signore davanti a tutto il suo popolo. R. CANTO AL VANGELO (cf. Gv 14,23) R. Alleluia, alleluia. Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore, e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui. R. Alleluia. VANGELO (Lc 6,43-49) Perché mi invocate: “Signore, Signore!” e non fate quello che dico? + Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non vi è albero buono che produca un frutto cattivo, né vi è d’altronde albero cattivo che produca un frutto buono. Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dagli spini, né si vendemmia uva da un rovo. L’uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae fuori il bene; l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male: la sua bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda. Perché mi invocate: “Signore, Signore!” e non fate quello che dico? Chiunque viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi mostrerò a chi è simile: è simile a un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sulla roccia. Venuta la piena, il fiume investì quella casa, ma non riuscì a smuoverla perché era costruita bene. Chi invece ascolta e non mette in pratica, è simile a un uomo che ha costruito una casa sulla terra, senza fondamenta. Il fiume la investì e subito crollò; e la distruzione di quella casa fu grande». Parola del Signore. OMELIA “L’uomo buono trae fuori il bene dal buon tesoro del suo cuore”. Perché prendiamo queste e molte altre parole di Cristo come massime di buona condotta, o come meri consigli che Gesù ci ha dato e che noi dovremmo sforzarci di seguire? Perché diciamo: “Signore, Signore”, ma non facciamo Pag. 42/104 Letture quotidiane – settembre 2014 quanto ci dice Gesù? Ora, Gesù ci dice che, in lui, con lui e tramite lui, noi siamo figli di Dio. C’è in noi un tesoro posto da Dio stesso. Questo tesoro è la vita stessa di figli. La similitudine dell’albero buono che dà spontaneamente buoni frutti dovrebbe farci capire. Gesù ci chiede di produrre buoni frutti, perché sa da che albero proveniamo, sa di che vite noi siamo i tralci. Questo albero, questa vite è lui. La sua vita è in noi. Le parole di Gesù non sono massime o semplici consigli: noi siamo davvero figli di Dio. La nostra vita di uomini cristiani, perché sia costruita solidamente, deve essere costruita su questa vita, su questo tesoro posto in noi nel giorno del battesimo, tesoro che chiede di essere arricchito. Gesù sa che noi possiamo produrre buoni frutti, se viviamo la sua vita. “Chi viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica...”. Andare verso Gesù tramite la preghiera e i sacramenti. Andiamo verso Gesù per ascoltare la sua parola di verità e produrremo buoni frutti. Il tesoro è in noi grazie alla potenza dello Spirito che ci è stato donato. PREGHIERA SULLE OFFERTE O Dio, sorgente della vera pietà e della pace, salga a te nella celebrazione di questo mistero la giusta adorazione per la tua grandezza e si rafforzi la fedeltà e la concordia dei tuoi figli. Per Cristo nostro Signore. ANTIFONA ALLA COMUNIONE “Io sono la luce del mondo, dice il Signore, “chi segue me non cammina nelle tenebre, ma avrà la luce della vita”. (Gv 8,12) PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE O Padre, che nutri e rinnovi i tuoi fedeli alla mensa della parola e del pane di vita, per questi doni del tuo Figlio aiutaci a progredire costantemente nella fede, per divenire partecipi della sua vita immortale. Per Cristo nostro Signore. PREGHIERA DELLA SERA Maria, aurea dimora, costruita sulla roccia: le onde possono irrompere contro di te, l’Immacolata, i torrenti possono rifluire per inghiottirti, tu sei mantenuta intatta nel tuo Figlio, sei al di là delle forze del Maligno. Per te, come per tutti quelli che si rifugiano in te, non c’è nessun pericolo. Non andremo alla deriva. L’usura del tempo non potrà erodere la nostra vitalità. Tu sei la dimora verginale in cui il nostro cuore si posa. Le tempeste hanno imperversato nel corso dei secoli, i più esperti in guerra non hanno potuto distruggerti, esercito schierato in ordine di battaglia! Benedetta sii tu, riparo sicuro che si offre a noi! Pag. 43/104 Letture quotidiane – settembre 2014 14 settembre 2014 – Domenica Esaltazione della S. Croce 24.a tempo ordinario - P PREGHIERA DEL MATTINO Signore Gesù, tu hai accolto la croce come un letto nuziale poiché là sono stati versati l’acqua e il sangue delle nozze di una nuova Cana. Ti hanno coricato nudo, come Noè nel giorno della sua ebbrezza, ti hanno coricato affinché tu ti addormentassi nella morte, ebbro d’amore, nel torchio della croce. Essa è ora il segno della riconciliazione che abbraccia il mondo celeste e il mondo terreno in una sola amicizia. Quale invenzione del tuo amore, quando le parole dei profeti, che gridavano l’amore del Padre, erano inchiodate alle loro bocche dai colpi e dal disprezzo di un popolo adultero. Gesù “con la tua croce tu hai distrutto la morte, hai aperto il paradiso ai ladroni, hai asciugato le lacrime delle donne sante; hai mandato i tuoi apostoli a predicare la tua risurrezione, Cristo Dio, dando al mondo la tua grande misericordia”. ANTIFONA D’INGRESSO Di null’altro mai ci glorieremo se non della Croce di Gesù Cristo, nostro Signore: egli è la nostra salvezza, vita e risurrezione; per mezzo di lui siamo stati salvati e liberati. (cf. Gal 6,14) COLLETTA O Padre, che hai voluto salvare gli uomini con la Croce del Cristo tuo Figlio, concedi a noi che abbiamo conosciuto in terra il suo mistero di amore, di godere in cielo i frutti della sua redenzione. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA (Nm 21,4-9) Chiunque sarà stato morso e guarderà il serpente, resterà in vita. Dal libro dei Numeri In quei giorni, il popolo non sopportò il viaggio. Il popolo disse contro Dio e contro Mosè: «Perché ci avete fatto salire dall’Egitto per farci morire in questo deserto? Perché qui non c’è né pane né acqua e siamo nauseati di questo cibo così leggero». Allora il Signore mandò fra il popolo serpenti brucianti i quali mordevano la gente, e un gran numero d’Israeliti morì. Il popolo venne da Mosè e disse: «Abbiamo peccato, perché abbiamo parlato contro il Signore e contro di te; supplica il Signore che allontani da noi questi serpenti». Mosè pregò per il popolo. Il Signore disse a Mosè: «Fatti un serpente e mettilo sopra un’asta; chiunque sarà stato morso e lo guarderà, resterà in vita». Mosè allora fece un serpente di bronzo e lo mise sopra l’asta; quando un serpente aveva morso qualcuno, se Pag. 44/104 Letture quotidiane – settembre 2014 questi guardava il serpente di bronzo, restava in vita. Parola di Dio. SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 77) R. Non dimenticate le opere del Signore! Ascolta, popolo mio, la mia legge, porgi l’orecchio alle parole della mia bocca. Aprirò la mia bocca con una parabola, rievocherò gli enigmi dei tempi antichi. R. Quando li uccideva, lo cercavano e tornavano a rivolgersi a lui, ricordavano che Dio è la loro roccia e Dio, l’Altissimo, il loro redentore. R. Lo lusingavano con la loro bocca, ma gli mentivano con la lingua: il loro cuore non era costante verso di lui e non erano fedeli alla sua alleanza. R. Ma lui, misericordioso, perdonava la colpa, invece di distruggere. Molte volte trattenne la sua ira e non scatenò il suo furore. R. SECONDA LETTURA (Fil 2,6-11) Cristo umiliò se stesso, per questo Dio lo esaltò. Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi Cristo Gesù, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l’essere come Dio, ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini. Dall’aspetto riconosciuto come uomo, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce. Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome, perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua proclami: «Gesù Cristo è Signore!», a gloria di Dio Padre. Parola di Dio. CANTO AL VANGELO R. Alleluia, alleluia. Noi ti adoriamo, o Cristo, e ti benediciamo, perché con la tua croce hai redento il mondo. R. Alleluia. VANGELO (Gv 3,13-17) Bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo. + Dal Vangelo secondo Giovanni Pag. 45/104 Letture quotidiane – settembre 2014 In quel tempo, Gesù disse a Nicodèmo: «Nessuno è mai salito al cielo, se non colui che è disceso dal cielo, il Figlio dell’uomo. E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna. Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui». Parola del Signore. OMELIA L’esaltazione della santa Croce ci fa conoscere un aspetto del suo cuore che solo Dio stesso poteva rivelarci: la ferita provocata dal peccato e dall’ingratitudine dell’uomo diventa fonte, non solo di una sovrabbondanza d’amore, ma anche di una nuova creazione nella gloria. Attraverso la follia della Croce, lo scandalo della sofferenza può diventare sapienza, e la gloria promessa a Gesù può essere condivisa da tutti coloro che desideravano seguirlo. La morte, la malattia, le molteplici ferite che l’uomo riceve nella carne e nel cuore, tutto questo diventa, per la piccola creatura, un’occasione per lasciarsi prendere più intensamente dalla vita stessa di Dio. Con questa festa la Chiesa ci invita a ricevere questa sapienza divina, che Maria ha vissuto pienamente presso la Croce: la sofferenza del mondo, follia e scandalo, diventa, nel sangue di Cristo, grido d’amore e seme di gloria per ciascuno di noi. PREGHIERA SULLE OFFERTE Ci purifichi, o Padre, da ogni colpa il sacrificio del Cristo tuo Figlio, che sull’altare della Croce espiò il peccato del mondo. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. ANTIFONA ALLA COMUNIONE “Chi crede nel Figlio di Dio, non muore, ma ha la vita eterna”, dice il Signore. (cf. Gv 3,16) PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE Signore Gesù Cristo, che ci hai nutriti alla mensa eucaristica, fa’ che il tuo popolo, redento e rinnovato dal sacrificio della Croce, giunga alla gloria della risurrezione. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. PREGHIERA DELLA SERA Questa sera mi rivolgo a te spossato. Ho raccolto argomentazioni, ho voluto assolutamente aver ragione e non ho saputo frenare la mia lingua. Mi è sembrato di vedere una pagliuzza nell’occhio di mio fratello, e invece offuscato Pag. 46/104 Letture quotidiane – settembre 2014 era il mio sguardo. Sono cieco, mi prostro davanti a te: sono un peccatore, ti ringrazio di mostrarmi il mio spirito indomito. Mi inginocchio davanti a te, l’“Ecce Homo” che io avrei dovuto riconoscere nel mio fratello sofferente. Perdonami se mi sono atteggiato a giudice quando invece tu volevi da me uno sguardo innocente e ti aspettavi che appoggiassi il lembo del tuo mantello sul male. Pag. 47/104 Letture quotidiane – settembre 2014 15 settembre 2014 – Lunedì B.V. Maria Addolorata (m) 24.a tempo ordinario - P PREGHIERA DEL MATTINO Signore, degnati di rinnovare nella loro elezione coloro che tu hai scelto come papa, cardinali, vescovi, sacerdoti, diaconi, così come ogni responsabile di comunità, affinché, ben provvisti di guide, possiamo servirti con animo pacificato e gioioso. Per mezzo della spada della tua parola, si ergano contro gli abusi e vigilino perché nessuno sia tratto in errore. Ricreino delle vie alla pace e all’unità. Ricoprili della tua unzione, così come Eliseo ricevette il mantello d’Elia e i due terzi del suo spirito. O Spirito Santo, guida la tua Chiesa! ANTIFONA D’INGRESSO Simeone disse a Maria: “Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione, e anche a te una spada trafiggerà l’anima”. (Lc 2,34-35) COLLETTA O Padre, che accanto al tuo Figlio, innalzato sulla croce, hai voluto presente la sua Madre Addolorata: fa’ che la santa Chiesa, associata con lei alla passione del Cristo, partecipi alla gloria della risurrezione. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA (Eb 5,7-9) Imparò l’obbedienza e divenne causa di salvezza eterna. Dalla lettera agli Ebrei Cristo, nei giorni della sua vita terrena egli offrì preghiere e suppliche, con forti grida e lacrime, a Dio che poteva salvarlo da morte e, per il suo pieno abbandono a lui, venne esaudito. Pur essendo Figlio, imparò l’obbedienza da ciò che patì e, reso perfetto, divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che gli obbediscono. Parola di Dio. SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 30) R. Salvami, Signore, per la tua misericordia. In te, Signore, mi sono rifugiato, mai sarò deluso; difendimi per la tua giustizia. Tendi a me il tuo orecchio. R. Vieni presto a liberarmi. Sii per me una roccia di rifugio, Pag. 48/104 Letture quotidiane – settembre 2014 un luogo fortificato che mi salva. Perché mia rupe e mia fortezza tu sei, per il tuo nome guidami e conducimi. R. Scioglimi dal laccio che mi hanno teso, perché sei tu la mia difesa. Alle tue mani affido il mio spirito; tu mi hai riscattato, Signore, Dio fedele. R. Ma io confido in te, Signore; dico: «Tu sei il mio Dio, i miei giorni sono nelle tue mani». Liberami dalla mano dei miei nemici e dai miei persecutori. R. Quanto è grande la tua bontà, Signore! La riservi per coloro che ti temono, la dispensi, davanti ai figli dell’uomo, a chi in te si rifugia. R. CANTO AL VANGELO R. Alleluia, alleluia. Beata la Vergine Maria, perché senza morire meritò, sotto la croce, la palma del martirio. R. Alleluia. VANGELO (Gv 19,25-27) Ecco tuo figlio! Ecco tua madre! + Dal Vangelo secondo Giovanni In quel tempo, stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé. Parola del Signore. OMELIA L’obbedienza! Al giorno d’oggi, a pochi piace sentir parlare di obbedienza, specialmente quando questa è intesa nel senso di sottomissione ad una autorità superiore. Il padre dice al figlio: «Fa’ quello che ti dico io». «Perché non puoi obbedire al tuo professore?», dice il preside allo studente che gli è stato mandato. Dopo aver fatto spostare la macchina al lato della strada, il poliziotto chiede all’autista: «Lo sa che non ha obbedito al limite di velocità?». Sottomettersi al comando di un altro è sempre una cosa dura nella nostra epoca gelosa della Pag. 49/104 Letture quotidiane – settembre 2014 libertà personale, dell’indipendenza religiosa e dell’individualità psicologica. Diviene ancora più difficile annunciare l’obbedienza di Gesù, Figlio di Dio. Eppure, fu obbediente. Gesù fu obbediente alla volontà di Dio, sempre, fino alla croce. A motivo della sua umanità - un aspetto che si dimentica facilmente - Gesù ha sofferto, come tutti. Ha conosciuto la solitudine, lo sconforto, la sete, la fame, il tradimento degli amici, ecc. Attraverso le sue sofferenze umane, ha imparato l’obbedienza alla volontà di Dio. È stata la sua obbedienza a renderlo perfetto. Maria, la Madre di Gesù, un essere umano anche lei, ha conosciuto la sofferenza. Nella sua vita sperimentò ben presto il dolore. Ancora ragazza, non sposata e incinta, non fu risparmiata dalla sofferenza. Ha conosciuto le sofferenze della povertà alla nascita di Gesù, l’angoscia, la solitudine, la morte. Però, come suo Figlio, anche Maria attraverso le sue sofferenze ha imparato l’obbedienza alla Parola di Dio. Dare a Maria il titolo di «Addolorata» significa riconoscerla capace di essere solidale con chi soffre. Mentre l’obbedienza richiama all’uomo d’oggi aspetti negativi, essa merita invece un’attenta riflessione. Se il Figlio di Dio fu obbediente al Padre suo, se Maria, la Madre di Dio, fu anch’essa obbediente al Padre, perché allora non si può anche oggi imparare l’obbedienza attraverso la sofferenza? PREGHIERA SULLE OFFERTE Accetta, Dio misericordioso, per la gloria del tuo nome, le preghiere e le offerte della Chiesa, nel devoto ricordo della beata Vergine Maria, data a noi come madre dolcissima presso la croce di Cristo, tuo Figlio. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. ANTIFONA ALLA COMUNIONE Maria, la Madre di Gesù stava presso la croce. (Gv 19,25) PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE O Signore, che nella memoria della beata Vergine Addolorata ci hai fatto partecipi dei sacramenti della nostra redenzione, aiutaci a completare in noi, per la santa Chiesa, ciò che manca alla passione di Cristo, tuo Figlio. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. PREGHIERA DELLA SERA Dio del dolore, non hai allontanato l’agonia del Figlio tuo mentre era appeso alla croce. Non hai neanche evitato il dolore alla Madre sua durante la sua vita. Bevendo profondamente al calice della sofferenza, Gesù e Maria hanno imparato ad essere obbedienti alla tua parola. Insegnaci la stessa obbedienza attraverso il dolore. Aiutaci a conoscere la tua volontà, ad abbracciarla, e a compierla nella nostra vita. Te lo chiediamo per il Figlio tuo, Gesù Cristo, che vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Amen. Pag. 50/104 Letture quotidiane – settembre 2014 16 settembre 2014 – Martedì Ss. Cornelio e Cipriano (m) 24.a tempo ordinario - IV PREGHIERA DEL MATTINO Signore, degnati di rinnovare nella loro elezione coloro che tu hai scelto come papa, cardinali, vescovi, sacerdoti, diaconi, così come ogni responsabile di comunità, affinché, ben provvisti di guide, possiamo servirti con animo pacificato e gioioso. Per mezzo della spada della tua parola, si ergano contro gli abusi e vigilino perché nessuno sia tratto in errore. Ricreino delle vie alla pace e all’unità. Ricoprili della tua unzione, così come Eliseo ricevette il mantello d’Elia e i due terzi del suo spirito. O Spirito Santo, guida la tua Chiesa! ANTIFONA D’INGRESSO Da’, o Signore, la pace a coloro che sperano in te; i tuoi profeti siano trovati degni di fede; ascolta la preghiera dei tuoi fedeli e del tuo popolo, Israele. (cf. Sir 36,15-16) COLLETTA O Dio, che hai creato e governi l’universo, fa’ che sperimentiamo la potenza della tua misericordia, per dedicarci con tutte le forze al tuo servizio. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA (1Cor 12,12-14.27-31a) Voi siete corpo di Cristo e, ognuno secondo la propria parte, sue membra. Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi Fratelli, come il corpo è uno solo e ha molte membra, e tutte le membra del corpo, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche il Cristo. Infatti noi tutti siamo stati battezzati mediante un solo Spirito in un solo corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi; e tutti siamo stati dissetati da un solo Spirito. E infatti il corpo non è formato da un membro solo, ma da molte membra. Ora voi siete corpo di Cristo e, ognuno secondo la propria parte, sue membra. Alcuni perciò Dio li ha posti nella Chiesa in primo luogo come apostoli, in secondo luogo come profeti, in terzo luogo come maestri; poi ci sono i miracoli, quindi il dono delle guarigioni, di assistere, di governare, di parlare varie lingue. Sono forse tutti apostoli? Tutti profeti? Tutti maestri? Tutti fanno miracoli? Tutti possiedono il dono delle guarigioni? Tutti parlano lingue? Tutti le interpretano? Desiderate invece intensamente i carismi più grandi. Parola di Dio. SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 99) R. Noi siamo suo popolo, gregge che egli guida. Pag. 51/104 Letture quotidiane – settembre 2014 Acclamate il Signore, voi tutti della terra, servite il Signore nella gioia, presentatevi a lui con esultanza. R. Riconoscete che solo il Signore è Dio: e gli ci ha fatti e noi siamo suoi, suo popolo e gregge del suo pascolo. R. Varcate le sue porte con inni di grazie, i suoi atri con canti di lode, lodatelo, benedite il suo nome. R. Perché buono è il Signore, il suo amore è per sempre, la sua fedeltà di generazione in generazione. R. CANTO AL VANGELO (Lc 7,16) R. Alleluia, alleluia. Un grande profeta è sorto tra noi: Dio ha visitato il suo popolo. R. Alleluia. VANGELO (Lc 7,11-17) Ragazzo, dico a te, alzati. + Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo, Gesù si recò in una città chiamata Nain e con lui camminavano i suoi discepoli e una grande folla. Quando fu vicino alla porta della città, ecco, veniva portato alla tomba un morto, unico figlio di una madre rimasta vedova; e molta gente della città era con lei. Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione per lei e le disse: «Non piangere!». Si avvicinò e toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: «Ragazzo, dico a te, àlzati!». Il morto si mise seduto e cominciò a parlare. Ed egli lo restituì a sua madre. Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio, dicendo: «Un grande profeta è sorto tra noi», e: «Dio ha visitato il suo popolo». Questa fama di lui si diffuse per tutta quanta la Giudea e in tutta la regione circostante. Parola del Signore. OMELIA In questo brano, Luca ci parla di “Gesù” dicendo che si reca a Nain, ma “Gesù” diviene “il Signore” nel momento in cui incontra il corteo funebre. Questo cambiamento di denominazione ci spinge a vedere in Gesù il Signore della vita. La morte, la sconfitta dell’uomo risultano insopportabili a Dio, poiché lo scacco dell’uomo è anche lo scacco di Dio. Dio ha fatto l’uomo per la vita, poiché egli è Vita. In Gesù Cristo, egli ci rivela che la morte non solo gli è insopportabile, ma anche che egli è in grado di far sorgere la vita dalla morte stessa. Pag. 52/104 Letture quotidiane – settembre 2014 La pietà del Signore della Vita non è qui un vago sentimento umano, anche se nella sua natura umana Gesù di Nazaret soffre di vedere la vedova di Nain piangere il proprio figlio: la sua pietà esprime un grido profondo del Vivente in grado di trasformare in vita ciò che il peccato dell’uomo ha fatto sì che divenisse morte. Per Dio la morte è un sonno: “Dico a te, alzati!”. La nostra speranza è in questa fede che fa sì che Gesù sia per noi il Signore. Dio è più forte del male e della stessa morte. Il Signore è in grado di fare di ogni situazione una risurrezione. PREGHIERA SULLE OFFERTE Accogli con bontà, Signore, i doni e le preghiere del tuo popolo, e ciò che ognuno offre in tuo onore giovi alla salvezza di tutti. Per Cristo nostro Signore. ANTIFONA ALLA COMUNIONE Il calice della benedizione che noi benediciamo è comunione con il sangue di Cristo; e il pane che spezziamo è comunione con il corpo di Cristo. (cf. 1Cor 10,16) PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE La potenza di questo sacramento, o Padre, ci pervada corpo e anima, perché non prevalga in noi il nostro sentimento, ma l’azione del tuo Santo Spirito. Per Cristo nostro Signore. PREGHIERA DELLA SERA Signore, ti lodo perché hai detto alla vedova di Nain: “Non piangere!”. Capisco così che tu hai compassione di tutte le lacrime. La tua pietà di uomo di Dio non si limita a qualche parola buona, ma tu tocchi le nostre bare, ed ecco il miracolo: ciò che è morto nei nostri deserti freddi e muti si rialza vivo. Una letizia senza nome si prepara a risalire dalle profondità delle nostre amarezze e si dispiega liberamente in lode della tua gloria. Questa sera, tocca ancora ciò che sembra irrimediabilmente morto, ma che segretamente spera l’indicibile fruscio della tua divina presenza di Verbo fatto carne. Pag. 53/104 Letture quotidiane – settembre 2014 17 settembre 2014 – Mercoledì S. Roberto Bellarmino (mf) 24.a tempo ordinario - IV PREGHIERA DEL MATTINO Sii benedetto per la tua Chiesa indivisa, “colonna e sostegno della verità”. In essa la nostra fede è confortata, la speranza ravvivata, la carità infiammata. In essa riceviamo il Corpo e il Sangue prezioso dell’Agnello, che ci preservano dal portare amari frutti e riempiono invece la nostra vita della realtà gioiosa della risurrezione. Chiesa, Corpo di Cristo, fonte inesauribile di gioia, Chiesa senza macchie né difetti, Chiesa uscita dal Cuore dell’Unigenito, in te io respiro profondamente; di te io dico senza reticenza che sei santa e bella e che nel tuo grembo materno io ricevo il puro dono venuto dal cielo, lo Spirito Santo. ANTIFONA D’INGRESSO Da’, o Signore, la pace a coloro che sperano in te; i tuoi profeti siano trovati degni di fede; ascolta la preghiera dei tuoi fedeli e del tuo popolo, Israele. (cf. Sir 36,15-16) COLLETTA O Dio, che hai creato e governi l’universo, fa’ che sperimentiamo la potenza della tua misericordia, per dedicarci con tutte le forze al tuo servizio. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA (1Cor 12,31- 13,13) Rimangono la fede, la speranza, la carità; ma la più grande di tutte è la carità. Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi Fratelli, desiderate invece intensamente i carismi più grandi. E allora, vi mostro la via più sublime. Se parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità, sarei come bronzo che rimbomba o come cimbalo che strepita. E se avessi il dono della profezia, se conoscessi tutti i misteri e avessi tutta la conoscenza, se possedessi tanta fede da trasportare le montagne, ma non avessi la carità, non sarei nulla. E se anche dessi in cibo tutti i miei beni e consegnassi il mio corpo per averne vanto, ma non avessi la carità, a nulla mi servirebbe. La carità è magnanima, benevola è la carità; non è invidiosa, non si vanta, non si gonfia d’orgoglio, non manca di rispetto, non cerca il proprio interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell’ingiustizia ma si rallegra della verità. Tutto scusa, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. La carità non avrà mai fine. Le profezie scompariranno, il dono delle lingue Pag. 54/104 Letture quotidiane – settembre 2014 cesserà e la conoscenza svanirà. Infatti, in modo imperfetto noi conosciamo e in modo imperfetto profetizziamo. Ma quando verrà ciò che è perfetto, quello che è imperfetto scomparirà. Quand’ero bambino, parlavo da bambino, pensavo da bambino, ragionavo da bambino. Divenuto uomo, ho eliminato ciò che è da bambino. Adesso noi vediamo in modo confuso, come in uno specchio; allora invece vedremo faccia a faccia. Adesso conosco in modo imperfetto, ma allora conoscerò perfettamente, come anch’io sono conosciuto. Ora dunque rimangono queste tre cose: la fede, la speranza e la carità. Ma la più grande di tutte è la carità! Parola di Dio. SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 32) R. Beato il popolo scelto dal Signore. Lodate il Signore con la cetra, con l’arpa a dieci corde a lui cantate. Cantate al Signore un canto nuovo, con arte suonate la cetra e acclamate. R. Perché retta è la parola del Signore e fedele ogni sua opera. Egli ama la giustizia e il diritto, dell’amore del Signore è piena la terra. R. Beata la nazione che ha il Signore come Dio, il popolo che si è scelto come sua eredità. Su di noi sia il tuo amore, Signore, come da te noi speriamo. R. CANTO AL VANGELO (cf. Gv 6,63c.68c) R. Alleluia, alleluia. Le tue parole, Signore, sono spirito e sono vita: tu hai parole di vita eterna. ma ascoltate la voce del Signore. R. Alleluia. VANGELO (Lc 7,31-35) Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non avete pianto. + Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo, il Signore disse: “A chi posso paragonare la gente di questa generazione? A chi è simile? È simile a bambini che, seduti in piazza, gridano gli uni agli altri così: “Vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, abbiamo cantato un lamento e non avete pianto!”. È venuto infatti Giovanni il Battista, che non mangia pane e non beve vino, e Pag. 55/104 Letture quotidiane – settembre 2014 voi dite: “È indemoniato”. È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e voi dite: “Ecco un mangione e un beone, un amico di pubblicani e di peccatori!”. Ma la Sapienza è stata riconosciuta giusta da tutti i suoi figli”. Parola del Signore. OMELIA Siamo degli stolti. Per tutta la nostra vita, per tutto il giorno, Dio ci chiama e noi non ci accorgiamo di nulla. Siamo degli stolti. Per la strada, la vecchia che fa fatica a portare le borse della spesa. Nel nostro palazzo, i bambini a cui prestiamo la nostra attenzione solo per dire loro che fanno troppo rumore. Al lavoro, l’uomo che arriva un mattino più felice del solito. Sono tutti figli di Dio per mezzo dei quali Dio ci fa un cenno. I segni di Dio sono sempre inattesi e provocano stupore. Solo raramente corrispondono a quello che ci possiamo aspettare. “È venuto infatti Giovanni il Battista che non mangia pane e non beve vino, e voi dite: ha un demonio. È venuto il Figlio dell’uomo che mangia e che beve, e voi dite: Ecco un mangione e un beone...”. I segni di Dio sono altrettante grazie, doni gratuiti di Dio. Noi chiediamo: “Dacci oggi il nostro pane quotidiano”. Dio è là, ogni giorno egli ci fornisce nutrimento per la nostra fede e noi passiamo oltre senza accorgerci di nulla. Cerchiamo allora di non comportarci più come degli stolti e stiamo invece più attenti. Dio ci conceda la sapienza, il suo modo di vedere tutto e tutti, il suo modo di vedere la nostra stessa vita. Infatti la sapienza è Dio stesso in azione, Dio che si rivela nel suo disegno d’amore. Concedimi, Signore, la sapienza che siede accanto a te. PREGHIERA SULLE OFFERTE Accogli con bontà, Signore, i doni e le preghiere del tuo popolo, e ciò che ognuno offre in tuo onore giovi alla salvezza di tutti. Per Cristo nostro Signore. ANTIFONA ALLA COMUNIONE Il calice della benedizione che noi benediciamo è comunione con il sangue di Cristo; e il pane che spezziamo è comunione con il corpo di Cristo. (cf. 1Cor 10,16) PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE La potenza di questo sacramento, o Padre, ci pervada corpo e anima, perché non prevalga in noi il nostro sentimento, ma l’azione del tuo Santo Spirito. Per Cristo nostro Signore. PREGHIERA DELLA SERA Signore, concedimi di vedere in te il Figlio di Dio, l’Altissimo rivestito della nostra carne, che fu disprezzato e coperto di ingiurie. Con le tue braccia Pag. 56/104 Letture quotidiane – settembre 2014 inchiodate sulla croce hai dato le dimostrazioni più evidenti dell’amore del tuo cuore, Agnello sacrificato. Molti si sono rifiutati di vedere in te il Signore. Fa’ che io non mi fermi alle apparenze per quanto riguarda il tuo purissimo corpo, la Chiesa composta di peccatori. Nessuno nutra nei suoi confronti una diffidenza irriducibile. Concedici invece di entrare nel movimento d’amore che, in essa, ci conduce a te. Pag. 57/104 Letture quotidiane – settembre 2014 18 settembre 2014 – Giovedì S. Sofia martire 24.a tempo ordinario - IV PREGHIERA DEL MATTINO Questa mattina mi inviti a non trascurare il dono della grazia che è in me. Grazia del battesimo, grazia della cresima, grazia di tante riconciliazioni e comunioni, grazia di pietre vive della Chiesa, miei fratelli, grazia della tua parola fecondatrice, infinite grazie segrete che solo il Re conosce e dono ricevuto per mezzo dei profeti. Tu vuoi che tutti si accorgano dei miei progressi. Dio, preservami dalla tiepidezza! Fammi riprendere slancio affinché i tuoi doni copiosi possano svilupparsi, raggiungendo una pienezza finora sconosciuta. ANTIFONA D’INGRESSO Da’, o Signore, la pace a coloro che sperano in te; i tuoi profeti siano trovati degni di fede; ascolta la preghiera dei tuoi fedeli e del tuo popolo, Israele. (cf. Sir 36,15-16) COLLETTA O Dio, che hai creato e governi l’universo, fa’ che sperimentiamo la potenza della tua misericordia, per dedicarci con tutte le forze al tuo servizio. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA (1Cor 15,1-11) Così predichiamo e così avete creduto. Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi Vi proclamo, fratelli, il Vangelo che vi ho annunciato e che voi avete ricevuto, nel quale restate saldi e dal quale siete salvati, se lo mantenete come ve l’ho annunciato. A meno che non abbiate creduto invano! A voi infatti ho trasmesso, anzitutto, quello che anch’io ho ricevuto, cioè che Cristo morì per i nostri peccati secondo le Scritture e che fu sepolto e che è risorto il terzo giorno secondo le Scritture e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici. In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti. Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli. Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto. Io infatti sono il più piccolo tra gli apostoli e non sono degno di essere chiamato apostolo perché ho perseguitato la Chiesa di Dio. Per grazia di Dio, però, sono quello che sono, e la sua grazia in me non è stata vana. Anzi, ho faticato più di tutti loro, non io però, ma la grazia di Dio che è con me. Pag. 58/104 Letture quotidiane – settembre 2014 Dunque, sia io che loro, così predichiamo e così avete creduto. Parola di Dio. SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 117) R. Rendete grazie al Signore perché è buono. Rendete grazie al Signore perché è buono, perché il suo amore è per sempre. Dica Israele: «Il suo amore è per sempre». R. La destra del Signore si è innalzata, la destra del Signore ha fatto prodezze. Non morirò, ma resterò in vita e annuncerò le opere del Signore. R. Sei tu il mio Dio e ti rendo grazie, sei il mio Dio e ti esalto. R. CANTO AL VANGELO (Mt 11,28) R. Alleluia, alleluia. Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro, dice il Signore. R. Alleluia. VANGELO (Lc 7,36-50) Sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha molto amato. + Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo, uno dei farisei invitò Gesù a mangiare da lui. Egli entrò nella casa del fariseo e si mise a tavola. Ed ecco, una donna, una peccatrice di quella città, saputo che si trovava nella casa del fariseo, portò un vaso di profumo; stando dietro, presso i piedi di lui, piangendo, cominciò a bagnarli di lacrime, poi li asciugava con i suoi capelli, li baciava e li cospargeva di profumo. Vedendo questo, il fariseo che l’aveva invitato disse tra sé: «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi è, e di quale genere è la donna che lo tocca: è una peccatrice!». Gesù allora gli disse: «Simone, ho da dirti qualcosa». Ed egli rispose: «Di’ pure, maestro». «Un creditore aveva due debitori: uno gli doveva cinquecento denari, l’altro cinquanta. Non avendo essi di che restituire, condonò il debito a tutti e due. Chi di loro dunque lo amerà di più?». Simone rispose: «Suppongo sia colui al quale ha condonato di più». Gli disse Gesù: «Hai giudicato bene». E, volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato l’acqua per i piedi; lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i suoi capelli. Tu non mi hai dato un bacio; lei invece, da quando sono entrato, non ha cessato di baciarmi i piedi. Tu non hai unto con olio il mio capo; lei invece mi ha cosparso i piedi di profumo. Per questo io ti dico: sono perdonati i suoi molti peccati, perché ha Pag. 59/104 Letture quotidiane – settembre 2014 molto amato. Invece colui al quale si perdona poco, ama poco». Poi disse a lei: «I tuoi peccati sono perdonati». Allora i commensali cominciarono a dire tra sé: «Chi è costui che perdona anche i peccati?». Ma egli disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va’ in pace!». Parola del Signore. OMELIA La misericordia, la gioia di Dio che ama fino al perdono, la gioia di Dio che vede questa donna compiere un atto di fede nel suo amore. Credere all’amore. Credere alla misericordia per essere testimoni dell’amore, della misericordia, perché il nostro mondo ha bisogno proprio di questa testimonianza. Il nostro mondo è duro. Non crede all’amore gratuito, all’amore che si fa dono, alla misericordia. Nel dire ciò noi non ci lamentiamo della durezza dei tempi perché la misericordia di Dio è operante. Io ne sono la prova vivente, perché per me Cristo ridice di nuovo la storia della peccatrice. Essere consapevoli di essere frutto della misericordia di Dio. Cristo ci ha dato un segno della sua dolce misericordia col sacramento della penitenza. È per noi abitualmente fonte di vita? Lasciamo regolarmente a Cristo la gioia di perdonarci? Questo è infatti il sacramento della penitenza: un atto di fede nell’amore. Molto spesso ci teniamo lontani da questo sacramento. Noi pensiamo innanzi tutto alla confessione dei nostri peccati: la confessione è certamente di capitale importanza. È un’azione dell’uomo libero che si riconosce povero e peccatore di fronte a Dio. Dovremmo invece pensare di più alla gioia di Dio che, ogni volta che un uomo, in un atto libero e bello della sua volontà, si rivolge a lui per essere perdonato, si vede riconoscere Amore misericordioso. Grazie al sacramento della penitenza, il battezzato si sente divenire oggetto del perdono e potrà allora essere soggetto della misericordia. Potrà testimoniare che Dio è amore, se lui stesso si lascia rigenerare nell’amore. Il sacramento della penitenza è la realizzazione della profezia: “Vi darò un cuore nuovo”. La penitenza è un cambio di cuori. L’uomo dà a Dio il proprio cuore indurito dal peccato e Dio lo rigenera, lo riscalda con il perdono. Il battezzato potrà allora amare e a sua volta perdonare. PREGHIERA SULLE OFFERTE Accogli con bontà, Signore, i doni e le preghiere del tuo popolo, e ciò che ognuno offre in tuo onore giovi alla salvezza di tutti. Per Cristo nostro Signore. ANTIFONA ALLA COMUNIONE Quanto è preziosa la tua misericordia, o Dio! Gli uomini si rifugiano all’ombra delle tue ali. (Sal 36,8) PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE Pag. 60/104 Letture quotidiane – settembre 2014 La potenza di questo sacramento, o Padre, ci pervada corpo e anima, perché non prevalga in noi il nostro sentimento, ma l’azione del tuo Santo Spirito. Per Cristo nostro Signore. PREGHIERA DELLA SERA Oppresso dal peso dei miei peccati, mi inginocchio davanti a te e, proprio come la peccatrice, ti bacio i piedi. Ah! Concedimi questa sera le lacrime copiose del suo pentimento, lacrime nate da un grande amore, dal rimorso infinito di aver offeso te che sei la bellezza, l’unica gioia che sazia. Voglio cancellare il mio passato carico di peccati, voglio offrirtelo come olio profumato mescolato alle lacrime. Mi stavo perdendo e tu sei venuto, Dio mio, e la mia miseria è stata riassorbita dal tuo cuore che perdona tutto. Alleluia! Pag. 61/104 Letture quotidiane – settembre 2014 19 settembre 2014 – Venerdì S. Gennaro (mf) 24.a tempo ordinario - IV PREGHIERA DEL MATTINO Padre, tu mi chiedi di fuggire l’amore per il guadagno, per il denaro, “radice di tutti i mali”, di fuggire come un serpente “la febbre di cavilli e di questioni oziose” e di tendere “alla giustizia, alla pietà, alla fede, alla carità, alla pazienza, alla mitezza”, combattendo “la buona battaglia della fede”. Fa’ che io non abbia un cuore falso, che il mio amore non si spenga, poiché tu ci chiedi di essere radicali nel dono, qualunque sia la nostra condizione di vita. Tu mi dici di non rifiutare nulla del tuo Vangelo: “Ascolta, Israele, uno è il Signore, e tu l’amerai con tutte le tue forze”. ANTIFONA D’INGRESSO Da’, o Signore, la pace a coloro che sperano in te; i tuoi profeti siano trovati degni di fede; ascolta la preghiera dei tuoi fedeli e del tuo popolo, Israele. (cf. Sir 36,15-16) COLLETTA O Dio, che hai creato e governi l’universo, fa’ che sperimentiamo la potenza della tua misericordia, per dedicarci con tutte le forze al tuo servizio. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA (1Cor 15,12-20) Se Cristo non è risorto vana è la vostra fede. Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi Fratelli, se si annuncia che Cristo è risorto dai morti, come possono dire alcuni tra voi che non vi è risurrezione dei morti? Se non vi è risurrezione dei morti, neanche Cristo è risorto! Ma se Cristo non è risorto, vuota allora è la nostra predicazione, vuota anche la vostra fede. Noi, poi, risultiamo falsi testimoni di Dio, perché contro Dio abbiamo testimoniato che egli ha risuscitato il Cristo mentre di fatto non lo ha risuscitato, se è vero che i morti non risorgono. Se infatti i morti non risorgono, neanche Cristo è risorto; ma se Cristo non è risorto, vana è la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati. Perciò anche quelli che sono morti in Cristo sono perduti. Se noi abbiamo avuto speranza in Cristo soltanto per questa vita, siamo da commiserare più di tutti gli uomini. Ora, invece, Cristo è risorto dai morti, primizia di coloro che sono morti. Parola di Dio. Pag. 62/104 Letture quotidiane – settembre 2014 SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 16) R. Ci sazieremo, Signore, contemplando il tuo volto. Ascolta, Signore, la mia giusta causa, sii attento al mio grido. Porgi l’orecchio alla mia preghiera: sulle mie labbra non c’è inganno. R. Io t’invoco poiché tu mi rispondi, o Dio; tendi a me l’orecchio, ascolta le mie parole, mostrami i prodigi della tua misericordia, tu che salvi dai nemici chi si affida alla tua destra. R. Custodiscimi come pupilla degli occhi, all’ombra delle tue ali nascondimi. Ma io nella giustizia contemplerò il tuo volto, al risveglio mi sazierò della tua immagine. R. CANTO AL VANGELO (cf. Mt 11,25) R. Alleluia, alleluia. Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno. R. Alleluia. VANGELO (Lc 8,1-3) C’erano con lui i Dodici e alcune donne che li servivano con i loro beni. + Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo, Gesù se ne andava per città e villaggi, predicando e annunciando la buona notizia del regno di Dio. C’erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria, chiamata Maddalena, dalla quale erano usciti sette demòni; Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode; Susanna e molte altre, che li servivano con i loro beni. Parola del Signore. OMELIA “Il cristiano, testimone della risurrezione”: ecco il titolo che potremmo dare a questo breve brano di Luca. La risurrezione è infatti la vita di Dio nel cuore dell’uomo, che lo deve portare alla sua completa trasformazione, fino al giorno in cui i nostri corpi diverranno simili al suo, come dice san Paolo. Ma questo passaggio alla vita di Dio nell’uomo è già operante in noi. Gesù per le strade di paesi e città annuncia il lieto messaggio del regno di Dio nel cuore dell’uomo. E, rischiando di provocare sorpresa, non esita a farsi accompagnare da donne, e precisamente da donne che erano state guarite dal peccato. Le avevano viste possedute da spiriti malvagi; ecco che Cristo le ha ormai liberate. Così Pag. 63/104 Letture quotidiane – settembre 2014 partecipano ora alla vita di libertà e di gioia in Cristo, vita che Cristo può estendere a chiunque si unisca a lui nella fede e nell’amore. Queste donne sono già testimoni della risurrezione, della vita nuova. Testimoniano che la parola di Gesù è una realtà, che il regno è già presente, che è possibile all’uomo. Io le vedo risplendere della gioia che Dio pone nel cuore dell’uomo quando lo fa vivere della sua vita. Accompagnare Gesù Cristo, testimoniare la sua parola di vita, grazie alla gioia dell’uomo liberato, che ognuno di noi è. PREGHIERA SULLE OFFERTE Accogli con bontà, Signore, i doni e le preghiere del tuo popolo, e ciò che ognuno offre in tuo onore giovi alla salvezza di tutti. Per Cristo nostro Signore. ANTIFONA ALLA COMUNIONE Il calice della benedizione che noi benediciamo è comunione con il sangue di Cristo; e il pane che spezziamo è comunione con il corpo di Cristo. (cf. 1Cor 10,16) PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE La potenza di questo sacramento, o Padre, ci pervada corpo e anima, perché non prevalga in noi il nostro sentimento, ma l’azione del tuo Santo Spirito. Per Cristo nostro Signore. PREGHIERA DELLA SERA Chi troverà la donna perfetta? Benedette siano le donne che erano con te e con gli apostoli quando percorrevi città e villaggi proclamando il lieto messaggio del regno di Dio. Lodato sii per tutte le donne, spose o consacrate, che ti hanno servito e ti servono nei poveri, nella tua Chiesa, senza mai rinunciare alla loro offerta primordiale, nell’estrema carità del cuore in cui culmina la compassione della madre. Concedi a ogni donna gli occhi della Theotokos, la madre di Dio, per vedere su tutta la superficie della terra i volti muti e strazianti della miseria. Pag. 64/104 Letture quotidiane – settembre 2014 20 settembre 2014 – Sabato Ss. Andrea Kim Taegon, Paolo Chong Hasang e compagni (m) 24.a tempo ordinario - IV PREGHIERA DEL MATTINO Padre, gloria a te, che ti prepari a far nascere Cristo nel tempo stabilito. Gloria a te, Signore unico e beato, Re dei re, Signore dei dominanti, che, solo, sei immortale. Concedici, quando Gesù verrà, di abitare con lui nella tua luce inaccessibile che si aprirà per noi grazie alla tua misericordia. Venga infine il giorno in cui tu ci giudicherai e ci deificherai. Padre, nella tua bontà, concedici il desiderio di restare irreprensibili e saldi per il giorno della sua venuta. Maranatha! ANTIFONA D’INGRESSO Da’, o Signore, la pace a coloro che sperano in te; i tuoi profeti siano trovati degni di fede; ascolta la preghiera dei tuoi fedeli e del tuo popolo, Israele. (cf. Sir 36,15-16) COLLETTA O Dio, che hai creato e governi l’universo, fa’ che sperimentiamo la potenza della tua misericordia, per dedicarci con tutte le forze al tuo servizio. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA (1Cor 15,35-37.42-49) È seminato nella corruzione, risorge nell’incorruttibilità. Dalla prima lettera di san Paolo apostolo ai Corinzi. Fratelli, qualcuno dirà: «Come risorgono i morti? Con quale corpo verranno?». Stolto! Ciò che tu semini non prende vita, se prima non muore. Quanto a ciò che semini, non semini il corpo che nascerà, ma un semplice chicco di grano o di altro genere. Così anche la risurrezione dei morti: è seminato nella corruzione, risorge nell’incorruttibilità; è seminato nella miseria, risorge nella gloria; è seminato nella debolezza, risorge nella potenza; è seminato corpo animale, risorge corpo spirituale. Se c’è un corpo animale, vi è anche un corpo spirituale. Sta scritto infatti che il primo uomo, Adamo, divenne un essere vivente, ma l’ultimo Adamo divenne spirito datore di vita. Non vi fu prima il corpo spirituale, ma quello animale, e poi lo spirituale. Il primo uomo, tratto dalla terra, è fatto di terra; il secondo uomo viene dal cielo. Come è l’uomo terreno, così sono quelli di terra; e come è l’uomo celeste, così anche i celesti. E come eravamo simili all’uomo terreno, così saremo simili all’uomo celeste. Parola di Dio. Pag. 65/104 Letture quotidiane – settembre 2014 SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 55) R. Camminerò davanti a Dio nella luce dei viventi. Si ritireranno i miei nemici, nel giorno in cui ti avrò invocato; questo io so: che Dio è per me. R. In Dio, di cui lodo la parola, nel Signore, di cui lodo la parola, in Dio confido, non avrò timore: che cosa potrà farmi un uomo? R. Manterrò, o Dio, i voti che ti ho fatto: ti renderò azioni di grazie, perché hai liberato la mia vita dalla morte, i miei piedi dalla caduta. R. CANTO AL VANGELO (cf. Lc 8,15) R. Alleluia, alleluia. Beati coloro che custodiscono la parola di Dio con cuore integro e buono e producono frutto con perseveranza. R. Alleluia. VANGELO (Lc 8,4-15) Il seme caduto sul terreno buono sono coloro che custodiscono la Parola e producono frutto con perseveranza. + Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo, poiché una grande folla si radunava e accorreva a lui gente da ogni città, Gesù disse con una parabola: «Il seminatore uscì a seminare il suo seme. Mentre seminava, una parte cadde lungo la strada e fu calpestata, e gli uccelli del cielo la mangiarono. Un’altra parte cadde sulla pietra e, appena germogliata, seccò per mancanza di umidità. Un’altra parte cadde in mezzo ai rovi e i rovi, cresciuti insieme con essa, la soffocarono. Un’altra parte cadde sul terreno buono, germogliò e fruttò cento volte tanto». Detto questo, esclamò: «Chi ha orecchi per ascoltare, ascolti!». I suoi discepoli lo interrogavano sul significato della parabola. Ed egli disse: «A voi è dato conoscere i misteri del regno di Dio, ma agli altri solo con parabole, affinché vedendo non vedano e ascoltando non comprendano. Il significato della parabola è questo: il seme è la parola di Dio. I semi caduti lungo la strada sono coloro che l’hanno ascoltata, ma poi viene il diavolo e porta via la Parola dal loro cuore, perché non avvenga che, credendo, siano salvati. Quelli sulla pietra sono coloro che, quando ascoltano, ricevono la Parola con gioia, ma non hanno radici; credono per un certo tempo, ma nel tempo della prova vengono meno. Quello caduto in mezzo ai rovi sono coloro che, dopo aver ascoltato, strada facendo si lasciano soffocare da Pag. 66/104 Letture quotidiane – settembre 2014 preoccupazioni, ricchezze e piaceri della vita e non giungono a maturazione. Quello sul terreno buono sono coloro che, dopo aver ascoltato la Parola con cuore integro e buono, la custodiscono e producono frutto con perseveranza. Parola del Signore. OMELIA Essere una terra buona! Questa parabola del seme colpisce perché è esigente. Ma cerchiamo di non cadere in falsi problemi. Certo, noi dobbiamo chiederci in quale tipo di terra ci poniamo. Ma non è qui che troveremo il dinamismo necessario per divenire terra buona in cui la parola produrrà cento frutti da un solo seme. Piuttosto guardiamo, ammiriamo e contempliamo la volontà di Dio, che vuole seminare i nostri cuori. La semente è abbondante: “Il seminatore uscì a seminare la sua semente”. Il Figlio di Dio è uscito, è venuto in mezzo agli uomini per questo, per effondere la vita di Dio e per seminare in abbondanza. Sapersi oggetto della sollecitudine di Dio, che vede la nostra vita come un campo da fecondare. Il nostro Dio è un Dio esigente perché è un Dio generoso. E la sua generosità arriva ancora più in là. Dio è il solo a poter preparare il campo del nostro cuore perché sia pronto ad accogliere la sua parola. Certo, dobbiamo essere vigili per evitare le trappole del tentatore, per eliminare le pietre e le spine, ma solo la nostra fiducia, il nostro rivolgerci fiduciosi a Dio dal quale deriva ogni bene, ce lo permetterà. Dio vuole fecondare la nostra vita. Possa egli preparare anche il nostro cuore. Noi siamo poveri di fronte a lui e solo l’invocazione rivolta a lui dal profondo della nostra miseria può far sì che diveniamo “terra buona”. PREGHIERA SULLE OFFERTE Accogli con bontà, Signore, i doni e le preghiere del tuo popolo, e ciò che ognuno offre in tuo onore giovi alla salvezza di tutti. Per Cristo nostro Signore. ANTIFONA ALLA COMUNIONE Quanto è preziosa la tua misericordia, o Dio! Gli uomini si rifugiano all’ombra delle tue ali. (Sal 36,8) PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE La potenza di questo sacramento, o Padre, ci pervada corpo e anima, perché non prevalga in noi il nostro sentimento, ma l’azione del tuo Santo Spirito. Per Cristo nostro Signore. PREGHIERA DELLA SERA Ti ringrazio, mio Signore, per Maria, nostra madre, che, custode amorosa della tua parola, medita nel suo cuore immacolato l’abbondanza delle tue grazie. A volte noi rifiutiamo questa o quella esigenza espressa nel tuo Vangelo, limitandoci a conservare soltanto quanto è di nostro gradimento; lei invece, la Pag. 67/104 Letture quotidiane – settembre 2014 madre tua e madre nostra, è il modello perfetto della fedeltà che ha conservato nel suo cuore il seme e il Verbo. Maria ci aiuti a farci trapassare dalla spada che recide quanto appartiene alla carne destinata alla morte. Allora il grano potrà germogliare nella terra buona e fruttare cento volte tanto, il nostro cuore produrrà frutto grazie alla sua perseveranza. Pag. 68/104 Letture quotidiane – settembre 2014 21 settembre 2014 – Domenica S, Matteo (f) 25.a tempo ordinario - I PREGHIERA DEL MATTINO Grazie, Signore, di avermi chiamato a lavorare nella tua vigna, oggi, con i problemi, le difficoltà, le sfide e le speranze di questo tempo che è il tuo tempo. Signore, nella tua vigna c’è spazio per tutti e tu chiami ad ogni ora; che io non mi erga mai a giudice di nessuno e di nessuna situazione ma sappia invece godere dei doni che riservi ai miei fratelli e sorelle. Signore, rendimi capace di vivere e testimoniare l’universale vocazione alla santità nella mia concreta condizione di vita. ANTIFONA D’INGRESSO “Io sono la salvezza del popolo”, dice il Signore, “in qualunque prova mi invocheranno, li esaudirò, e sarò il loro Signore per sempre”. COLLETTA O Padre, giusto e grande nel dare all’ultimo operaio come al primo, le tue vie distano dalle nostre vie quanto il cielo dalla terra; apri il nostro cuore all’intelligenza delle parole del tuo Figlio, perché comprendiamo l’impagabile onore di lavorare nella tua vigna fin dal mattino. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA (Is 55,6-9) I miei pensieri non sono i vostri pensieri. Dal libro del profeta Isaia Cercate il Signore, mentre si fa trovare, invocatelo, mentre è vicino. L’empio abbandoni la sua via e l’uomo iniquo i suoi pensieri; ritorni al Signore che avrà misericordia di lui e al nostro Dio che largamente perdona. Perché i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le vostre vie non sono le mie vie. Oracolo del Signore. Quanto il cielo sovrasta la terra, tanto le mie vie sovrastano le vostre vie, i miei pensieri sovrastano i vostri pensieri. Parola di Dio. SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 144) R. Il Signore è vicino a chi lo invoca. Ti voglio benedire ogni giorno, lodare il tuo nome in eterno e per sempre. Grande è il Signore e degno di ogni lode; senza fine è la sua grandezza. R. Pag. 69/104 Letture quotidiane – settembre 2014 Misericordioso e pietoso è il Signore, lento all’ira e grande nell’amore. Buono è il Signore verso tutti, la sua tenerezza si espande su tutte le creature. R. Giusto è il Signore in tutte le sue vie e buono in tutte le sue opere. Il Signore è vicino a chiunque lo invoca, a quanti lo invocano con sincerità. R. SECONDA LETTURA (Fil 1,20c-27a) Per me il vivere è Cristo. Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi Fratelli, Cristo sarà glorificato nel mio corpo, sia che io viva sia che io muoia. Per me infatti il vivere è Cristo e il morire un guadagno. Ma se il vivere nel corpo significa lavorare con frutto, non so davvero che cosa scegliere. Sono stretto infatti fra queste due cose: ho il desiderio di lasciare questa vita per essere con Cristo, il che sarebbe assai meglio; ma per voi è più necessario che io rimanga nel corpo. Comportatevi dunque in modo degno del vangelo di Cristo. Parola di Dio. CANTO AL VANGELO (cf. At 16,14) R. Alleluia, alleluia. Apri, Signore, il nostro cuore e accoglieremo le parole del Figlio tuo. R. Alleluia. VANGELO (Mt 20,1-16) Sei invidioso perché io sono buono? + Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: “Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all’alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. Si accordò con loro per un denaro al giorno e li mandò nella sua vigna. Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano in piazza, disoccupati, e disse loro: “Andate anche voi nella vigna; quello che è giusto ve lo darò”. Ed essi andarono. Uscì di nuovo verso mezzogiorno, e verso le tre, e fece altrettanto. Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano lì e disse loro: “Perché ve ne state qui tutto il giorno senza far niente?”. Gli risposero: “Perché nessuno ci ha presi a giornata”. Ed egli disse loro: “Andate anche voi nella vigna”. Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: “Chiama i lavoratori e da’ loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi”. Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. Quando arrivarono i Pag. 70/104 Letture quotidiane – settembre 2014 primi, pensarono che avrebbero ricevuto di più. Ma anch’essi ricevettero ciascuno un denaro. Nel ritirarlo, però, mormoravano contro il padrone dicendo: “Questi ultimi hanno lavorato un’ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo”. Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: “Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse concordato con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene. Ma io voglio dare anche a quest’ultimo quanto a te: non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?”. Così gli ultimi saranno primi e i primi, ultimi”. Parola del Signore. OMELIA Gesù ci svela quanto la sua logica sia diversa dalla nostra e la superi. Nella sua vigna c’è spazio per tutti e ogni ora può essere quella giusta. Così come ogni nostra situazione di vita deve essere la vigna che ci è affidata per curarla e metterla in grado di portare molto frutto e questo non per rinchiuderci egoisticamente in un ambito ristretto ma per riconoscerci, a partire dal concreto dell’esistenza, “lanciati sulle frontiere della storia”, per essere cioè veri evangelizzatori e missionari. Siamo tutti pronti a riconoscerci tra gli operai che hanno accettato l’invito della prima ora, ma quale potrà essere la chiamata che il Signore ci riserva per l’ultima ora, per la sera della nostra vita? Riconoscersi tra i chiamati alla salvezza deve significare renderci disponibili ad accogliere ogni chiamata, anche la meno gratificante, la più difficile e dolorosa. PREGHIERA SULLE OFFERTE Accogli, o Padre, l’offerta del tuo popolo e donaci in questo sacramento di salvezza i beni nei quali crediamo e speriamo con amore di figli. Per Cristo nostro Signore. ANTIFONA ALLA COMUNIONE “Gli ultimi saranno i primi, e i primi gli ultimi”, dice il Signore. (Mt 20,6) PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE Guida e sostieni, Signore, con il tuo continuo aiuto il popolo che hai nutrito con i tuoi sacramenti, perché la redenzione operata da questi misteri trasformi tutta la nostra vita. Per Cristo nostro Signore. MEDITAZIONE “Andate anche voi nella mia vigna!”. Fratelli, vi domandate forse perché non si fanno venire tutti questi operai nella vigna del Signore allo stesso tempo? Vi risponderò che il disegno di Dio era di chiamarli tutti allo stesso tempo. Ma essi non vogliono venire alla prima chiamata, e ciò dipende dal rifiuto di coloro Pag. 71/104 Letture quotidiane – settembre 2014 che sono chiamati. È il motivo per cui Dio stesso viene a chiamarli personalmente, alcuni al mattino presto, altri alle tre, alle sei, alle nove, gli ultimi infine alle undici. Cioè all’ora in cui egli pensa che essi rispondano al suo invito e si rechino a lui. È ciò che nota chiaramente l’apostolo Paolo nel suo caso: “Quando Dio si compiacque di scegliermi fin dal seno di mia madre” (Gal 1,15). Quando ciò è piaciuto a Dio, se non quando ha visto che Paolo rispondeva alla sua chiamata? Dio avrebbe voluto chiamarlo, certo, fin dall’inizio della sua vita; ma poiché Paolo non avrebbe risposto alla sua voce, Dio ha preso la decisione di non chiamarlo fino a quando ha visto che lui gli avrebbe risposto. È così che Dio ha chiamato il buon ladrone all’ultima ora, anche se avrebbe potuto farlo più presto, se avesse previsto che quest’uomo avrebbe risposto alla sua chiamata. Perché, se questi operai dicono che nessuno li ha assunti, bisogna ricordarsi della pazienza di Dio; sono gli operai che lo affermano, e non il padre di famiglia che non vuole turbarli nel loro lavoro. Egli dimostra di aver fatto, da parte sua, tutto ciò che ha potuto affinché essi possano venire sin dalla prima ora del giorno: “Egli uscì all’alba per prenderli a giornata”. Così la parabola di Gesù ci dimostra, nel suo svolgimento, che gli uomini si danno a Dio in età diverse. E Dio vuole a tutti i costi impedire ai primi chiamati di disprezzare gli ultimi. SAN GIOVANNI CRISOSTOMO Pag. 72/104 Letture quotidiane – settembre 2014 22 settembre 2014 – Lunedì S. Maurizio martire 25.a tempo ordinario - I PREGHIERA DEL MATTINO Il sole sorge all’orizzonte. All’inizio di questa nuova giornata, unisco la mia lode ai canti dei pellegrini, lodo il tuo nome, o Gesù Cristo, luce per l’uomo d’oggi, che vieni sulla terra per tutti i poveri che sperano. Giungi fino a me e risana la mia cecità; tocca i miei occhi affinché possano vedere verso quale amore tu ci guidi. ANTIFONA D’INGRESSO “Io sono la salvezza del popolo”, dice il Signore, “in qualunque prova mi invocheranno, li esaudirò e sarò il loro Signore per sempre”. COLLETTA O Dio, che nell’amore verso di te e verso il prossimo hai posto il fondamento di tutta la legge, fa’ che osservando i tuoi comandamenti meritiamo di entrare nella vita eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA - (Pr 3,27-35) Il Signore ha in orrore il perverso. Dal libro dei Proverbi Figlio mio: non negare un bene a chi ne ha il diritto, se hai la possibilità di farlo. Non dire al tuo prossimo: «Va’, ripassa, te lo darò domani», se tu possiedi ciò che ti chiede. Non tramare il male contro il tuo prossimo, mentre egli dimora fiducioso presso di te. Non litigare senza motivo con nessuno, se non ti ha fatto nulla di male. Non invidiare l’uomo violento e non irritarti per tutti i suoi successi, perché il Signore ha in orrore il perverso, mentre la sua amicizia è per i giusti. La maledizione del Signore è sulla casa del malvagio, mentre egli benedice la dimora dei giusti. Dei beffardi egli si fa beffe e agli umili concede la sua benevolenza. Parola di Dio. SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 14) R. Il giusto abiterà sulla tua santa montagna, Signore. Colui che cammina senza colpa, pratica la giustizia e dice la verità che ha nel cuore, non sparge calunnie con la sua lingua. R. Non fa danno al suo prossimo Pag. 73/104 Letture quotidiane – settembre 2014 e non lancia insulti al suo vicino. Ai suoi occhi è spregevole il malvagio, ma onora chi teme il Signore. R. Non presta il suo denaro a usura e non accetta doni contro l’innocente. Colui che agisce in questo modo resterà saldo per sempre. R. CANTO AL VANGELO (Mt 5,16) R. Alleluia, alleluia. Risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro. R. Alleluia. VANGELO (Lc 8,16-18) La lampada si pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce. + Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo, Gesù disse alla folla: «Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la mette sotto un letto, ma la pone su un candelabro, perché chi entra veda la luce. Non c’è nulla di segreto che non sia manifestato, nulla di nascosto che non sia conosciuto e venga in piena luce. Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha, sarà dato, ma a chi non ha, sarà tolto anche ciò che crede di avere». Parola del Signore. OMELIA Luce. Parola semplice, parola meravigliosa. Per ognuno di noi è una parola carica di ricordi... Il lampo nella notte fa paura, i primi raggi del sole all’alba ridanno coraggio e speranza. C’è forse uno spettacolo più bello, un momento più esaltante di quando si raggiunge la cima di una montagna mentre spunta il sole? Come ogni avvenimento importante anche questo è preceduto da alcune prove. Dapprima la notte, una notte buia e fredda, a volte glaciale, resa ancora più penosa dai venti. Il momento tanto atteso tarda a giungere, bisogna aspettare, bisogna saper aspettare. Mentre le stelle sbiadiscono lentamente, l’orizzonte lontano si copre dolcemente di un alone chiaro, che si fa rosa col passare del tempo. Il momento atteso arriva, infine, quando una riga rossa sottile si staglia nel cielo e si ingrandisce a vista d’occhio verso l’est. Si leva il giorno. La luce della fede, questa luce preziosa, si accende nelle nostre anime allo stesso modo, se sappiamo aspettarla, sollecitarla con la preghiera. E la grazia segue la luce, la luce diventa grazia. Dio è presente. Pag. 74/104 Letture quotidiane – settembre 2014 Con il battesimo noi abbiamo ricevuto questa piccola luce nel nostro cuore, nell’intimo della nostra anima. Ma può capitare che, col passare degli anni, la fiamma di questa piccola torcia diminuisca e tenda a spegnersi. Dobbiamo allora fare molta attenzione, vegliare e non accettare che si spenga definitivamente. Dobbiamo ravvivarla e conservarla sempre al centro della nostra vita in balia di dubbi e domande. Dobbiamo proteggerla e tenerla sempre accesa affinché possa illuminarci, guidarci nelle nostre scelte, nelle nostre decisioni o nelle nostre azioni, ed inondi tutta la nostra vita. Dobbiamo proteggerla e tenerla sempre accesa affinché la nostra vita sia essa stessa una luce per tutti quelli che incontriamo e che, come noi, cercano Cristo, fonte di ogni vera luce grazie al suo Amore infinito. PREGHIERA SULLE OFFERTE Accogli, o Padre, l’offerta del tuo popolo e donaci in questo sacramento di salvezza i beni nei quali crediamo e speriamo con amore di figli. Per Cristo nostro Signore. ANTIFONA ALLA COMUNIONE “Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore, e le mie pecore conoscono me”, dice il Signore. (Gv 10,14) PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE Guida e sostieni, Signore, con il tuo continuo aiuto il popolo che hai nutrito con i tuoi sacramenti, perché la redenzione operata da questi misteri trasformi tutta la nostra vita. Per Cristo nostro Signore. PREGHIERA DELLA SERA “Mehr Licht...”, “Più luce!”, esclamava Goethe, il grande poeta tedesco in punto di morte. Reclamava che aprissero le finestre perché non voleva morire nell’incertezza della penombra. Sentendo ormai prossimo il crepuscolo della sua vita, il poeta voleva vedere, capire... Signore Gesù, stammi vicino, sii misericordioso: concedimi la luce eterna della fede, che mi illumini e mi conduca a te durante tutta la mia vita. E, quando scenderà per me l’ultima notte, la tua luce mi conduca alla casa del Padre. Pag. 75/104 Letture quotidiane – settembre 2014 23 settembre 2014 – Martedì S. Pio da Pietrelcina (m) 25.a tempo ordinario - I PREGHIERA DEL MATTINO “Mia madre e i miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica”. Eppure, a chi potremmo rivolgerci se non a te, Vergine Maria, Madre di Dio e degli uomini, quando cerchiamo di fare la volontà di Dio mettendo in pratica l’insegnamento di suo Figlio? Tu, Madre degli uomini, hai saputo trovare a Cana le parole giuste per attirare l’attenzione di tuo Figlio sulla mancanza di vino, affinché nessuna ombra turbasse la luminosa felicità dei giovani sposi, alle soglie di una nuova vita. Sii nostra interprete presso tuo Figlio, nostro Signore. Chiedigli di guardarci con occhi comprensivi. Veda la nostra miseria, perdoni le nostre debolezze, ci sostenga con la sua grazia nei nostri sforzi per diventare suoi veri discepoli. ANTIFONA D’INGRESSO “Io sono la salvezza del popolo”, dice il Signore, “in qualunque prova mi invocheranno, li esaudirò e sarò il loro Signore per sempre”. COLLETTA O Dio, che nell’amore verso di te e verso il prossimo hai posto il fondamento di tutta la legge, fa’ che osservando i tuoi comandamenti meritiamo di entrare nella vita eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA (Pr 21,1-6.10-13) Proverbi di carattere vario. Dal libro dei Proverbi Il cuore del re è un corso d’acqua in mano al Signore: lo dirige dovunque egli vuole. Agli occhi dell’uomo ogni sua via sembra diritta, ma chi scruta i cuori è il Signore. Praticare la giustizia e l’equità per il Signore vale più di un sacrificio. Occhi alteri e cuore superbo, lucerna dei malvagi è il peccato. I progetti di chi è diligente si risolvono in profitto, ma chi ha troppa fretta va verso l’indigenza. Accumulare tesori a forza di menzogne è futilità effimera di chi cerca la morte. L’anima del malvagio desidera fare il male, ai suoi occhi il prossimo non trova pietà. Quando lo spavaldo viene punito, l’inesperto diventa saggio; egli acquista scienza quando il saggio viene istruito. Il giusto osserva la casa del malvagio e precipita i malvagi nella sventura. Chi chiude l’orecchio al grido del povero invocherà a sua volta e non otterrà risposta. Parola di Dio. SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 118) Pag. 76/104 Letture quotidiane – settembre 2014 R. Guidami, Signore, sul sentiero dei tuoi comandi. Beato chi è integro nella sua via e cammina nella legge del Signore. Fammi conoscere la via dei tuoi precetti e mediterò le tue meraviglie. R. Ho scelto la via della fedeltà, mi sono proposto i tuoi giudizi. Dammi intelligenza, perché io custodisca la tua legge e la osservi con tutto il cuore. R. Guidami sul sentiero dei tuoi comandi, perché in essi è la mia felicità. Osserverò continuamente la tua legge, in eterno, per sempre. R. CANTO AL VANGELO (cf. Lc 11,28) R. Alleluia, alleluia. Beati coloro che ascoltano la parola di Dio e la osservano. R. Alleluia. VANGELO (Lc 8,19-21) Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica. + Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo, andarono da Gesù la madre e i suoi fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla. Gli fecero sapere: «Tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e desiderano vederti». Ma egli rispose loro: «Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica». Parola del Signore. OMELIA L’amore è uno dei più grandi misteri della vita dell’uomo, se non il più grande. È indispensabile a tal punto che una vita senza amore non è più una vita. Il Vangelo celebra spesso la grandezza dell’amore. Con la sua presenza alle nozze di Cana, Cristo ha benedetto l’unione di una giovane coppia. La sua compassione per i malati, la sua simpatia per i poveri occupano tutte le pagine dei Vangeli. Il suo amore per gli uomini l’ha condotto al sacrificio supremo nell’obbedienza al Padre. Questa obbedienza ha le sue radici nell’amore. L’amore di Gesù per sua madre ci è rivelato alla croce, quando, prima di morire, l’affida a Giovanni, il discepolo prediletto. Eppure, nel brano che abbiamo letto del Vangelo di Luca, Gesù sembra “rinnegare” sua Pag. 77/104 Letture quotidiane – settembre 2014 madre. Ma lo fa davvero? No: si tratta di altro. In realtà la frase chiave: “Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica” è la sintesi dell’amore supremo che egli ci insegna. Dio è Amore. Colui che professa quest’amore e lo mette in pratica fa già parte della grande famiglia di Cristo, del suo regno sulla terra, regno che sta per annunciare e costruire con il suo insegnamento e con il suo esempio, Vangelo vivo. Gesù non rinnega allora la famiglia, ma la ingrandisce, l’allarga. Di qui l’importanza del secondo elemento della sua affermazione: “e la mettono in pratica”, in cui si riferisce a coloro che traducono la parola di Dio in atti, che la vivono quotidianamente, costruendo giorno dopo giorno il regno di Dio, la cui legge fondamentale è l’amore. L’amore non può allora essere un mero slogan di qualche ideologia, né una teoria bella ma senza realtà. L’amore è vita. Grazie all’amore ogni vita comincia, cresce, si arricchisce e si compie. San Paolo, più tardi, avrebbe celebrato la gloria dell’amore. PREGHIERA SULLE OFFERTE Accogli, o Padre, l’offerta del tuo popolo e donaci in questo sacramento di salvezza i beni nei quali crediamo e speriamo con amore di figli. Per Cristo nostro Signore. ANTIFONA ALLA COMUNIONE “Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore, e le mie pecore conoscono me”, dice il Signore. (Gv 10,14) PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE Guida e sostieni, Signore, con il tuo continuo aiuto il popolo che hai nutrito con i tuoi sacramenti, perché la redenzione operata da questi misteri trasformi tutta la nostra vita. Per Cristo nostro Signore. PREGHIERA DELLA SERA Ecco giunta l’ora di chiudere la nostra giornata. Ci viene in mente l’immagine della Vergine Maria quando ascolta suo Figlio e questo ci invita alla preghiera. Pregheremo con san Francesco d’Assisi: “Salve Maria, Regina, Santa Madre di Dio. Tu sei la Vergine divenuta Chiesa, scelta dal Padre nei cieli, consacrata da lui, come un tempio, con il suo Figlio prediletto e con lo Spirito Paraclito... Guidaci a tuo Figlio. Amen”. Pag. 78/104 Letture quotidiane – settembre 2014 24 settembre 2014 – Mercoledì S. Pacifico da Sanseverino Marche 25.a tempo ordinario - I PREGHIERA DEL MATTINO Il nostro cuore è assetato della tua parola, Signore. Tu hai dato agli apostoli il compito esaltante di proclamare la tua parola e quello di condurci al tuo regno. Questa mattina, concedici la grazia che le nostre orecchie siano attente e i nostri cuori sensibili, affinché nessuna delle tue parole si perda. Fa’ che l’insegnamento da esse proclamato cada nel terreno delle nostre anime e vi produca frutti spirituali, garanzie di eternità. ANTIFONA D’INGRESSO “Io sono la salvezza del popolo”, dice il Signore, “in qualunque prova mi invocheranno, li esaudirò e sarò il loro Signore per sempre”. COLLETTA O Dio, che nell’amore verso di te e verso il prossimo hai posto il fondamento di tutta la legge, fa’ che osservando i tuoi comandamenti meritiamo di entrare nella vita eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA (Pr 30,5-9) Non darmi né povertà né ricchezza, ma fammi avere il mio pezzo di pane. Dal libro dei Proverbi Ogni parola di Dio è purificata nel fuoco; egli è scudo per chi in lui si rifugia. Non aggiungere nulla alle sue parole, perché non ti riprenda e tu sia trovato bugiardo. Io ti domando due cose, non negarmele prima che io muoia: tieni lontano da me falsità e menzogna, non darmi né povertà né ricchezza, ma fammi avere il mio pezzo di pane, perché, una volta sazio, io non ti rinneghi e dica: «Chi è il Signore?», oppure, ridotto all’indigenza, non rubi e abusi del nome del mio Dio. Parola di Dio. SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 118) R. Lampada per i miei passi, Signore, è la tua parola. Tieni lontana da me la via della menzogna, donami la grazia della tua legge. Bene per me è la legge della tua bocca, più di mille pezzi d’oro e d’argento. R. Per sempre, o Signore, la tua parola è stabile nei cieli. Pag. 79/104 Letture quotidiane – settembre 2014 Tengo lontani i miei piedi da ogni cattivo sentiero, per osservare la tua parola. R. I tuoi precetti mi danno intelligenza, perciò odio ogni falso sentiero. Odio la menzogna e la detesto, amo la tua legge. R. CANTO AL VANGELO (Mc 1,15) R. Alleluia, alleluia. Il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo. R. Alleluia. VANGELO (Lc 9,1-6) Li mandò ad annunciare il regno di Dio e a guarire gli infermi. + Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo, Gesù convocò i Dodici e diede loro forza e potere su tutti i demòni e di guarire le malattie. E li mandò ad annunciare il regno di Dio e a guarire gli infermi. Disse loro: «Non prendete nulla per il viaggio, né bastone, né sacca, né pane, né denaro, e non portatevi due tuniche. In qualunque casa entriate, rimanete là, e di là poi ripartite. Quanto a coloro che non vi accolgono, uscite dalla loro città e scuotete la polvere dai vostri piedi come testimonianza contro di loro». Allora essi uscirono e giravano di villaggio in villaggio, ovunque annunciando la buona notizia e operando guarigioni. Parola del Signore. OMELIA “Egli allora chiamò a sé i Dodici e diede loro potere e autorità su tutti i demoni e di curare le malattie. E li mandò ad annunziare il regno di Dio e a guarire gli infermi”. Ecco qual è la missione dei dodici apostoli, secondo quanto ha stabilito Cristo duemila anni fa. Dopo la morte e la risurrezione di Cristo, sotto l’impulso dello Spirito Santo, i Dodici si sono messi all’opera. Poi, dopo un certo tempo, si sono dati dei successori, che a loro volta hanno trasmesso il loro potere e il loro dovere di conservare e di proclamare la fede. I successori degli apostoli, con a capo il successore di Pietro, continuano ancor oggi l’evangelizzazione del mondo e formano la gerarchia della Chiesa. Ma i poteri e i doveri sono rimasti gli stessi. Fa bene, ogni tanto, ricordare queste verità elementari, poiché l’opinione diffusa - e spesso anche la nostra vorrebbe attribuire ai pastori della Chiesa altri compiti che appaiono più utili o più urgenti. È incontestabile che alcune deviazioni sono oggi molto alla moda. L’opinione pubblica, il famoso “parere della maggioranza”, si esprime nei voti o nei Pag. 80/104 Letture quotidiane – settembre 2014 sondaggi, e tende a considerare questi risultati come “verità”. Ma la verità è raramente il frutto dei voti di una maggioranza già nella vita corrente, e non lo è mai in materia di religione o di fede. La Chiesa di Cristo non è una repubblica parlamentare. Le sue leggi non vengono dal consenso dei suoi componenti, ma da Dio e dall’insegnamento di suo Figlio, che noi ritroviamo nei Vangeli. I vescovi, successori degli apostoli, hanno ricevuto in consegna questo insegnamento con il duplice incarico di serbarlo puro e di proclamarlo, a qualsiasi prezzo. Molti sono coloro che hanno pagato con la loro vita questa fedeltà. Nell’esercizio del loro apostolato, sacerdoti e vescovi meritano la nostra stima e il nostro rispetto. Noi siamo solidali con loro nella proclamazione nell’annuncio - della parola di Dio. Siamo tutti chiamati a quest’opera, ognuno secondo il proprio carisma. La differenza stessa dei carismi mostra che dobbiamo essere complementari e non opposti in questo incarico. La cooperazione è la nostra forza, la divisione sarà la nostra rovina. Il nostro motto deve allora essere: “Viribus unitis”, con tutte le nostre forze unite nel servizio del regno. Ma è davvero sempre così? PREGHIERA SULLE OFFERTE Accogli, o Padre, l’offerta del tuo popolo e donaci in questo sacramento di salvezza i beni nei quali crediamo e speriamo con amore di figli. Per Cristo nostro Signore. ANTIFONA ALLA COMUNIONE “Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore, e le mie pecore conoscono me”, dice il Signore. (Gv 10,14) PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE Guida e sostieni, Signore, con il tuo continuo aiuto il popolo che hai nutrito con i tuoi sacramenti, perché la redenzione operata da questi misteri trasformi tutta la nostra vita. Per Cristo nostro Signore. PREGHIERA DELLA SERA Signore, tu che hai dato agli apostoli il potere di conservare e di proclamare fedelmente il Vangelo su tutta la terra, a tutti i popoli, concedici un cuore docile e un’anima attenta affinché, ascoltando il loro insegnamento, lo viviamo fedelmente durante tutta la nostra vita, per avere, nella dimora del Padre, il posto che hai promesso ai servi fedeli. Amen. Pag. 81/104 Letture quotidiane – settembre 2014 25 settembre 2014 – Giovedì S. Aurelia 25.a tempo ordinario - I PREGHIERA DEL MATTINO Lascia che ci rivolgiamo a te, Signore Dio, con le parole del salmista; inonda, questa mattina, i nostri cuori del tuo amore, affinché passiamo la nostra giornata nella gioia e nella lode al tuo nome. “Sia su di noi la bontà del Signore, nostro Dio: rafforza per noi l’opera delle nostre mani, l’opera delle nostre mani rafforza” (Sal 90,17). Perché questa terra sia più bella e gli uomini diventino migliori, fa’ di noi, Signore, degli strumenti della tua pace. ANTIFONA D’INGRESSO “Io sono la salvezza del popolo”, dice il Signore, “in qualunque prova mi invocheranno, li esaudirò e sarò il loro Signore per sempre”. COLLETTA O Dio, che nell’amore verso di te e verso il prossimo hai posto il fondamento di tutta la legge, fa’ che osservando i tuoi comandamenti meritiamo di entrare nella vita eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA (Qo 1,2-11) Non c’è niente di nuovo sotto il sole. Dal libro del Qoelet Vanità delle vanità, dice Qoèlet, vanità delle vanità: tutto è vanità. Quale guadagno viene all’uomo per tutta la fatica con cui si affanna sotto il sole? Una generazione se ne va e un’altra arriva, ma la terra resta sempre la stessa. Il sole sorge, il sole tramonta e si affretta a tornare là dove rinasce. Il vento va verso sud e piega verso nord. Gira e va e sui suoi giri ritorna il vento. Tutti i fiumi scorrono verso il mare, eppure il mare non è mai pieno: al luogo dove i fiumi scorrono, continuano a scorrere. Tutte le parole si esauriscono e nessuno è in grado di esprimersi a fondo. Non si sazia l’occhio di guardare né l’orecchio è mai sazio di udire. Quel che è stato sarà e quel che si è fatto si rifarà; non c’è niente di nuovo sotto il sole. C’è forse qualcosa di cui si possa dire: «Ecco, questa è una novità»? Proprio questa è già avvenuta nei secoli che ci hanno preceduto. Nessun ricordo resta degli antichi, ma neppure di coloro che saranno si conserverà memoria presso quelli che verranno in seguito. Parola di Dio. SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 89) R. Signore, tu sei stato per noi un rifugio di generazione in Pag. 82/104 Letture quotidiane – settembre 2014 generazione. Tu fai ritornare l’uomo in polvere, quando dici: «Ritornate, figli dell’uomo». Mille anni, ai tuoi occhi, sono come il giorno di ieri che è passato, come un turno di veglia nella notte. R. Tu li sommergi: sono come un sogno al mattino, come l’erba che germoglia; al mattino fiorisce e germoglia, alla sera è falciata e secca. R. Insegnaci a contare i nostri giorni e acquisteremo un cuore saggio. Ritorna, Signore: fino a quando? Abbi pietà dei tuoi servi! R. Saziaci al mattino con il tuo amore: esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni. Sia su di noi la dolcezza del Signore, nostro Dio: rendi salda per noi l’opera delle nostre mani, l’opera delle nostre mani rendi salda. R. CANTO AL VANGELO (Gv 14,6) R. Alleluia, alleluia. Io sono la via, la verità e la vita, dice il Signore. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. R. Alleluia. VANGELO (Lc 9,7-9) Giovanni, l’ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire queste cose? + Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo, il tetràrca Erode sentì parlare di tutti questi avvenimenti e non sapeva che cosa pensare, perché alcuni dicevano: «Giovanni è risorto dai morti», altri: «È apparso Elìa», e altri ancora: «È risorto uno degli antichi profeti». Ma Erode diceva: «Giovanni, l’ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire queste cose?». E cercava di vederlo. Parola del Signore. OMELIA Erode, tetrarca della Galilea, venne a sapere quanto accadeva e non sapeva che cosa pensare... Nel suo animo sorgevano pensieri contraddittori sull’identità e sulla missione di Cristo. La comparsa di Cristo nella sua vita lo sconvolge e lo Pag. 83/104 Letture quotidiane – settembre 2014 devia. Non capisce e vorrebbe invece conoscere la verità. Gli piacerebbe anche capire: sa, sente che la verità gli è vicina, ma lui non riesce ad afferrarla. Se si trattasse di Giovanni Battista, mandato a morte da lui, che ora è risorto, Erode non potrebbe evitare la propria condanna. Se si trattasse, invece, di Elia, la posizione di Erode non sarebbe comunque migliore: Elia fu profeta di Dio, le sue parole devono essere considerate parole di Dio. Erode si chiede allora come potrebbe giustificarsi davanti a Dio. Se, infine, si trattasse di un altro degli antichi profeti tornato nella persona di Gesù, ancora una volta Erode si troverebbe in una situazione delicata, perché, in ogni modo, dovrebbe rendere conto delle sue azioni nel nome della verità. L’interesse di Erode nei confronti di Cristo è risvegliato e guidato dalla curiosità, ma anche dal timore che si scopra la sua responsabilità nell’assassinio di Giovanni Battista. Egli ne serba sempre un certo rimorso; del resto come potrebbe liberarsene? L’irruzione di Cristo nella nostra vita provoca anche in noi delle domande fondamentali. La sua vita e, soprattutto, il suo insegnamento, le sue leggi, i suoi principi, le sue esigenze morali non possono lasciare nessuno indifferente e insensibile. Cristo ci interpella e ci spinge a cercare la nostra verità. Ci incita ad un esame di coscienza severo riguardo la nostra posizione e il nostro comportamento di fronte a lui e al suo insegnamento. Noi non possiamo rimanere inattivi e muti. Prima di formulare una risposta, dobbiamo sapere se vogliamo rimanere nell’ambito di una curiosità puramente intellettuale, teorica, o se vogliamo andare più a fondo nelle cose cercando di scoprire, dietro il legislatore-filosofo, il Figlio di Dio venuto fra noi a portare il lieto messaggio, promotore di una Nuova Alleanza, ma anche costruttore del regno di Dio, fondato sulla pietra angolare dell’amore. Siamo capaci di seguirlo su questa via? PREGHIERA SULLE OFFERTE Accogli, o Padre, l’offerta del tuo popolo e donaci in questo sacramento di salvezza i beni nei quali crediamo e speriamo con amore di figli. Per Cristo nostro Signore. ANTIFONA ALLA COMUNIONE “Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore, e le mie pecore conoscono me”, dice il Signore. (Gv 10,14) PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE Guida e sostieni, Signore, con il tuo continuo aiuto il popolo che hai nutrito con i tuoi sacramenti, perché la redenzione operata da questi misteri trasformi tutta la nostra vita. Per Cristo nostro Signore. PREGHIERA DELLA SERA Concedici, Signore, la sapienza e il coraggio dei tuoi profeti, fa’ che riconosciamo l’amore di tuo Figlio e, ascoltando il suo insegnamento, vivendo Pag. 84/104 Letture quotidiane – settembre 2014 secondo il Vangelo, imitando il suo amore, fa’ che contribuiamo con i nostri modesti mezzi, alla diffusione del suo insegnamento, alla costruzione del tuo regno e a preparare così il nostro posto nella dimora eterna. Pag. 85/104 Letture quotidiane – settembre 2014 26 settembre 2014 – Venerdì Ss. Cosma e Damiano (mf) 25.a tempo ordinario - I PREGHIERA DEL MATTINO “Manda la tua verità e la tua luce; siano esse a guidarmi, mi portino al tuo monte santo e alle tue dimore” (Sal 43,3). Era già una preghiera del tuo salmista. Signore, tu ci hai insegnato, nella vita e tramite la vita del tuo Figlio diletto, che su questa montagna fu eretta una croce e che il cammino che porta ad essa è pieno di sofferenze. Concedici, Signore, la luce della tua verità, affinché essa ci illumini in mezzo alle menzogne e alle tentazioni del mondo e vinca le nostre debolezze, perché possiamo percorrere il cammino che conduce a te senza cadute e senza tradimenti. ANTIFONA D’INGRESSO “Io sono la salvezza del popolo”, dice il Signore, “in qualunque prova mi invocheranno, li esaudirò e sarò il loro Signore per sempre”. COLLETTA O Dio, che nell’amore verso di te e verso il prossimo hai posto il fondamento di tutta la legge, fa’ che osservando i tuoi comandamenti meritiamo di entrare nella vita eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA (Qo 3,1-11) Ogni evento ha il suo tempo sotto il cielo. Dal libro del Qoelet Tutto ha il suo momento, e ogni evento ha il suo tempo sotto il cielo. C’è un tempo per nascere e un tempo per morire, un tempo per piantare e un tempo per sradicare quel che si è piantato. Un tempo per uccidere e un tempo per curare, un tempo per demolire e un tempo per costruire. Un tempo per piangere e un tempo per ridere, un tempo per fare lutto e un tempo per danzare. Un tempo per gettare sassi e un tempo per raccoglierli, un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci. Un tempo per cercare e un tempo per perdere, un tempo per conservare e un tempo per buttar via. Un tempo per strappare e un tempo per cucire, un tempo per tacere e un tempo per parlare. Un tempo per amare e un tempo per odiare, un tempo per la guerra e un tempo per la pace. Che guadagno ha chi si dà da fare con fatica? Pag. 86/104 Letture quotidiane – settembre 2014 Ho considerato l’occupazione che Dio ha dato agli uomini perché vi si affatichino. Egli ha fatto bella ogni cosa a suo tempo; inoltre ha posto nel loro cuore la durata dei tempi, senza però che gli uomini possano trovare la ragione di ciò che Dio compie dal principio alla fine. Parola di Dio. SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 143) R. Benedetto il Signore, mia roccia. Benedetto il Signore, mia roccia, mio alleato e mia fortezza, mio rifugio e mio liberatore, mio scudo in cui confido. R. Signore, che cos’è l’uomo perché tu l’abbia a cuore? Il figlio dell’uomo, perché te ne dia pensiero? L’uomo è come un soffio, i suoi giorni come ombra che passa. R. CANTO AL VANGELO (Mt 10,45) R. Alleluia, alleluia. Il Figlio dell’uomo è venuto per servire e dare la propria vita in riscatto per molti. R. Alleluia. VANGELO (Lc 9,18-22) Tu sei il Cristo di Dio. Il Figlio dell’uomo deve soffrire molto. + Dal Vangelo secondo Luca Un giorno Gesù si trovava in un luogo solitario a pregare. I discepoli erano con lui ed egli pose loro questa domanda: «Le folle, chi dicono che io sia?». Essi risposero: «Giovanni il Battista; altri dicono Elìa; altri uno degli antichi profeti che è risorto». Allora domandò loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Pietro rispose: «Il Cristo di Dio». Egli ordinò loro severamente di non riferirlo ad alcuno. «Il Figlio dell’uomo – disse – deve soffrire molto, essere rifiutato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, venire ucciso e risorgere il terzo giorno». Parola del Signore. OMELIA I pareri della massa sulla vera identità di Gesù sono molto diversi. Alcuni lo considerano Giovanni Battista risorto, altri Elia o uno degli antichi profeti. Dopo avere ascoltato questi pareri, Cristo si rivolge direttamente agli apostoli: “Ma voi chi dite che io sia?”. La risposta di Pietro è pronta e sicura: “Il Cristo di Dio”. Pag. 87/104 Letture quotidiane – settembre 2014 Possiamo supporre che la condizione stessa di Pietro gli offriva molte possibilità di rispondere subito e senza alcuna esitazione. Noi, come tutti i nostri contemporanei, non abbiamo sempre un atteggiamento così sicuro, una convinzione così assoluta. I dubbi ci avvolgono. Inoltre, bisogna dirlo, nella maggior parte dei casi i nostri contemporanei non hanno convinzione alcuna in proposito. Si perdono nella folla degli “ismi” di moda. Eppure la questione di chi sia Cristo viene posta continuamente e ha ancora tutta la sua importanza. Il nostro mondo non è certo pronto a dare una risposta chiara ed esauriente. E questa incapacità si fa via via più grande. Perché? L’insegnamento filosofico delle nostre scuole ne è la causa nella maggior parte dei casi. Un tale insegnamento ci fornisce infatti strumenti atti alla ricerca, che si rivelano però inefficaci se applicati a questa questione. Esso ci insegna a porci infinite domande, al punto che finisce per porre tutto in dubbio, compresi i valori più antichi che pure sembravano immutabili. Si arriva al punto di porci talmente tante domande, che ci si dimentica della ragione che le aveva generate e del fine stesso della nostra indagine. L’insegnamento dei maestri d’oggi semina il dubbio nei nostri cuori al punto che ne dimentichiamo la verità. Limitando il nostro sguardo alla terra e ai suoi confini, trascuriamo il soprannaturale, giungendo anzi a negarlo. Disumanizziamo e, peggio, despiritualizziamo la vita umana. L’uomo d’oggi ha la sensazione di essere condannato a non poter soddisfare il suo desiderio di verità. Bisogna tornare alla fonte, interrogare di nuovo il Vangelo e la tradizione della Chiesa che contengono il “deposito” della fede. Le domande e i dubbi non devono farci paura. Dobbiamo saper cercare la verità dove essa è stata rivelata. Non corriamo dietro ai falsi profeti e ai dottori della legge che si sono autoproclamati tali: solo le parole di Vita possono fornirci le risposte giuste. Ritorniamo a Gesù Cristo e al suo Vangelo. PREGHIERA SULLE OFFERTE Accogli, o Padre, l’offerta del tuo popolo e donaci in questo sacramento di salvezza i beni nei quali crediamo e speriamo con amore di figli. Per Cristo nostro Signore. ANTIFONA ALLA COMUNIONE “Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore, e le mie pecore conoscono me”, dice il Signore. (Gv 10,14) PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE Guida e sostieni, Signore, con il tuo continuo aiuto il popolo che hai nutrito con i tuoi sacramenti, perché la redenzione operata da questi misteri trasformi tutta la nostra vita. Per Cristo nostro Signore. Pag. 88/104 Letture quotidiane – settembre 2014 PREGHIERA DELLA SERA Il nostro cuore è inquieto, Signore, e non potrà trovare pace se non in te. Mostraci il tuo volto, pacifica i nostri cuori, illumina i nostri spiriti. Fa’ che le nostre orecchie siano attente alla tua voce che ci chiama, fa’ che sappiano distinguere la tua voce da quella dei falsi profeti che ci stanno intorno e che cercano di allontanarci da te, che sei Verità e Vita. Nella nostra disperazione, vienici in aiuto. Pag. 89/104 Letture quotidiane – settembre 2014 27 settembre 2014 – Sabato S. Vincenzo de' Paoli (m) 25.a tempo ordinario - I PREGHIERA DEL MATTINO Ogni mattina è come una finestra aperta sull’ignoto. Noi abbiamo, certo, dei progetti, delle speranze e dei sogni da realizzare in questa parte di vita che è una giornata. Tuttavia resta una parte importante di ignoto e di inatteso. Noi ti preghiamo, Signore, toglici quest’angoscia di fronte all’ignoto, al futuro, e dacci la forza di porre tutta la nostra fiducia in Dio. ANTIFONA D’INGRESSO “Io sono la salvezza del popolo”, dice il Signore, “in qualunque prova mi invocheranno, li esaudirò e sarò il loro Signore per sempre”. COLLETTA O Dio, che nell’amore verso di te e verso il prossimo hai posto il fondamento di tutta la legge, fa’ che osservando i tuoi comandamenti meritiamo di entrare nella vita eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA (Qo 11,9 - 12,8) Ricòrdati del tuo Creatore nei giorni della tua giovinezza, prima che ritorni la polvere alla terra e il soffio vitale torni a Dio. Dal libro del Qoèlet Godi, o giovane, nella tua giovinezza, e si rallegri il tuo cuore nei giorni della tua gioventù. Segui pure le vie del tuo cuore e i desideri dei tuoi occhi. Sappi però che su tutto questo Dio ti convocherà in giudizio. Caccia la malinconia dal tuo cuore, allontana dal tuo corpo il dolore, perché la giovinezza e i capelli neri sono un soffio. Ricòrdati del tuo creatore nei giorni della tua giovinezza, prima che vengano i giorni tristi e giungano gli anni di cui dovrai dire: «Non ci provo alcun gusto»; prima che si oscurino il sole, la luce, la luna e le stelle e tornino ancora le nubi dopo la pioggia; quando tremeranno i custodi della casa e si curveranno i gagliardi e cesseranno di lavorare le donne che macinano, perché rimaste poche, e si offuscheranno quelle che guardano dalle finestre e si chiuderanno i battenti sulla strada; quando si abbasserà il rumore della mola e si attenuerà il cinguettio degli uccelli e si affievoliranno tutti i toni del canto; quando si avrà paura delle alture e terrore si proverà nel cammino; quando fiorirà il mandorlo e la locusta si trascinerà a stento e il cappero non avrà più effetto, poiché l’uomo se ne va nella dimora eterna e i piagnoni si aggirano per la strada; prima che si spezzi il filo d’argento e la lucerna d’oro s’infranga e si rompa l’anfora alla fonte e la carrucola cada nel pozzo, e ritorni la polvere alla terra, com’era prima, e il soffio vitale torni a Dio, che lo ha dato. Vanità delle Pag. 90/104 Letture quotidiane – settembre 2014 vanità, dice Qoèlet, tutto è vanità. Parola di Dio. SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 89) R. Signore, tu sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione. Tu fai ritornare l’uomo in polvere, quando dici: «Ritornate, figli dell’uomo». Mille anni, ai tuoi occhi, sono come il giorno di ieri che è passato, come un turno di veglia nella notte. R. Tu li sommergi: sono come un sogno al mattino, come l’erba che germoglia; al mattino fiorisce e germoglia, alla sera è falciata e secca. R. Insegnaci a contare i nostri giorni e acquisteremo un cuore saggio. Ritorna, Signore: fino a quando? Abbi pietà dei tuoi servi! R. Saziaci al mattino con il tuo amore: esulteremo e gioiremo per tutti i nostri giorni. Sia su di noi la dolcezza del Signore, nostro Dio: rendi salda per noi l’opera delle nostre mani, l’opera delle nostre mani rendi salda. R. CANTO AL VANGELO (2Tm 1,10) R. Alleluia, alleluia. Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo. R. Alleluia. VANGELO (Lc 9,43b-45) Il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato. Avevano timore di interrogarlo su questo argomento. + Dal Vangelo secondo Luca In quel giorno, mentre tutti erano ammirati di tutte le cose che faceva, Gesù disse ai suoi discepoli: «Mettetevi bene in mente queste parole: il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini». Essi però non capivano queste parole: restavano per loro così misteriose che non ne coglievano il senso, e avevano timore di interrogarlo su questo argomento. Parola del Signore. Pag. 91/104 Letture quotidiane – settembre 2014 OMELIA Cristo annuncia agli apostoli la Passione: “Mettetevi bene in mente queste parole: il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato in mano degli uomini”. All’annuncio di questa disgrazia, gli apostoli restano senza parole: “Avevano paura a rivolgergli domande su tale argomento”, dice l’evangelista. L’oppressione, la persecuzione dei giusti, la loro morte risulta sempre incomprensibile. Eppure questa ingiustizia è sempre attuale. Per le nostre origini, per la creazione, noi siamo tutti fratelli, creature e figli dello stesso Padre, chiamati ad un alto destino, poiché l’uomo è la corona della creazione. Come accettare allora che l’uomo possa diventare un pericolo per il proprio fratello? “Homo homini lupus”, dicevano gli antichi, cioè l’uomo è lupo per il suo simile. Quando si disprezza l’uomo fino a perseguitarlo e a minacciarlo di morte, si nega la creazione, si disonora la parola di Dio. Rinnegando un fratello, l’uomo rinnega la sua dignità di uomo. È un tradimento del proprio destino. Cristo, Figlio di Dio - e nostro fratello - è venuto fra noi per correggere questa grave corruzione dei rapporti interpersonali. Egli accetta le sofferenze della croce per riparare l’offesa a Dio, arrecata da questo grave attentato alla sua creazione e per darci l’esempio supremo dell’amore fraterno dando la vita per i fratelli. Insegnamento ed esempio: alla violenza Cristo oppone la dolcezza, alla collera la sopportazione, all’odio l’amore, alla morte la vita. Il Padre ha manifestato il suo amore tramite la creazione e nella creazione. Il suo amore è la garanzia stessa della vita. Il Figlio, per amore, è divenuto solidale degli uomini. Dio è amore e carità. Con questo duplice impegno il Figlio ha riscattato l’uomo caduto e ha rinnovato la vita, facendo il bene, ovunque sia passato nella sua vita terrena. La sofferenza del povero, per lo più provocata dall’uomo, resta sempre inammissibile ed incomprensibile, ed anzi intollerabile. In questo ambito si impone un cambiamento radicale. L’ispirazione ci deve venire dall’insegnamento e dall’esempio di Cristo. Anche a costo di sacrifici. Certo, ciò richiede un certo superamento di se stessi, un superamento dell’umano. L’inno alla carità cantato da san Paolo può darcene precise indicazioni. Ogni infelice mediti su Geremia. Questo profeta deve dare l’esempio di un uomo che, colpito dalla sofferenza, è spinto a ribellarsi contro Dio, ma che finisce poi per abbandonarsi a colui che solo allora, tramite la sofferenza, egli giunge a conoscere. PREGHIERA SULLE OFFERTE Accogli, o Padre, l’offerta del tuo popolo e donaci in questo sacramento di salvezza i beni nei quali crediamo e speriamo con amore di figli. Per Cristo nostro Signore. Pag. 92/104 Letture quotidiane – settembre 2014 ANTIFONA ALLA COMUNIONE “Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore, e le mie pecore conoscono me”, dice il Signore. (Gv 10,14) PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE Guida e sostieni, Signore, con il tuo continuo aiuto il popolo che hai nutrito con i tuoi sacramenti, perché la redenzione operata da questi misteri trasformi tutta la nostra vita. Per Cristo nostro Signore. PREGHIERA DELLA SERA È bene ricordarci delle parole di un canto parrocchiale: “Se la speranza ti ha fatto avanzare più della paura, avrai gli occhi aperti. Allora, potrai resistere fino al sole del nuovo giorno”. Un detto popolare assicura che dopo ogni inverno arriva la primavera, o che dopo il venerdì santo c’è sempre una Pasqua... Concedimi, Signore, questa speranza perché, in mezzo alle prove e alle sofferenze, i miei occhi non ti abbandonino mai e possano vedere il tuo sole e la tua grazia. Pag. 93/104 Letture quotidiane – settembre 2014 28 settembre 2014 – Domenica S. Venceslao (mf) 26.a tempo ordinario - II PREGHIERA DEL MATTINO Padre del mio Signore e Salvatore Gesù Cristo, nulla esiste in me di valido e di santo, se non quando tu abiti, con il tuo amore, nel mio cuore. Dirigi i miei passi sul sentiero della vita e concedi che questo nuovo giorno sia un tempo nel quale io possa fare, con profonda libertà, l’esperienza di una grande affezione filiale verso di te. ANTIFONA D’INGRESSO Signore, tutto ciò che hai fatto ricadere su di noi l’hai fatto con retto giudizio; abbiamo peccato contro di te, non abbiamo dato ascolto ai tuoi precetti; ma ora glorifica il tuo nome e opera con noi secondo la grandezza della tua misericordia. (Dn 3,31.29.30.43.42) COLLETTA O Padre, sempre pronto ad accogliere pubblicani e peccatori appena si dispongono a pentirsi di cuore, tu prometti vita e salvezza a ogni uomo che desiste dall’ingiustizia: il tuo Spirito ci renda docili alla tua parola e ci doni gli stessi sentimenti che sono in Cristo Gesù. Egli è Dio, e vive e regna con te... PRIMA LETTURA (Ez 18,25-28) Se il malvagio si converte dalla sua malvagità, egli fa vivere se stesso. Dal libro del profeta Ezechiele Così dice il Signore: «Voi dite: “Non è retto il modo di agire del Signore”. Ascolta dunque, casa d’Israele: Non è retta la mia condotta o piuttosto non è retta la vostra? Se il giusto si allontana dalla giustizia e commette il male e a causa di questo muore, egli muore appunto per il male che ha commesso. E se il malvagio si converte dalla sua malvagità che ha commesso e compie ciò che è retto e giusto, egli fa vivere se stesso. Ha riflettuto, si è allontanato da tutte le colpe commesse: egli certo vivrà e non morirà». Parola di Dio. SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 24) R. Ricordati, Signore, della tua misericordia. Fammi conoscere, Signore, le tue vie, insegnami i tuoi sentieri. Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi, perché sei tu il Dio della mia salvezza; in spero in te tutto il giorno. R. Pag. 94/104 Letture quotidiane – settembre 2014 Ricordati, Signore, della tua misericordia e del tuo amore, che è da sempre. I peccati della mia giovinezza e le mie ribellioni, non li ricordare: ricordati di me nella tua misericordia, per la tua bontà, Signore. R. Buono e retto è il Signore, indica ai peccatori la via giusta; guida i poveri secondo giustizia, insegna ai poveri la sua via. R. SECONDA LETTURA (Fil 2,1-11) Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù. Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi [Fratelli, se c’è qualche consolazione in Cristo, se c’è qualche conforto, frutto della carità, se c’è qualche comunione di spirito, se ci sono sentimenti di amore e di compassione, rendete piena la mia gioia con un medesimo sentire e con la stessa carità, rimanendo unanimi e concordi. Non fate nulla per rivalità o vanagloria, ma ciascuno di voi, con tutta umiltà, consideri gli altri superiori a se stesso. Ciascuno non cerchi l’interesse proprio, ma anche quello degli altri. Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù]: egli, pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l’essere come Dio, ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, diventando simile agli uomini. Dall’aspetto riconosciuto come uomo, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e a una morte di croce. Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome, perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra, e ogni lingua proclami: «Gesù Cristo è Signore!», a gloria di Dio Padre. Parola di Dio. CANTO AL VANGELO (Gv 10,27) R. Alleluia, alleluia. Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore, e io le conosco ed esse mi seguono. R. Alleluia. VANGELO (Mt 21,28-32) Pentitosi andò. I pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. + Dal Vangelo secondo Matteo In quel tempo, Gesù disse ai capi dei sacerdoti e agli anziani del popolo: «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli. Si rivolse al primo e disse: “Figlio, oggi va’ a lavorare nella vigna”. Ed egli rispose: “Non ne ho voglia”. Ma poi si pentì e Pag. 95/104 Letture quotidiane – settembre 2014 vi andò. Si rivolse al secondo e disse lo stesso. Ed egli rispose: “Sì, signore”. Ma non vi andò. Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Risposero: «Il primo». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: i pubblicani e le prostitute vi passano avanti nel regno di Dio. Giovanni infatti venne a voi sulla via della giustizia, e non gli avete creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi, al contrario, avete visto queste cose, ma poi non vi siete nemmeno pentiti così da credergli». Parola del Signore. OMELIA C’è una frase conclusiva, comune alle due parabole della XXVI e XXVII domenica, che svela il segreto intendimento del discorso complessivo di Gesù: “Perciò vi dico: vi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che lo farà fruttificare” (Mt 21,41). La domanda posta da Gesù è la seguente: “Chi è allora il vero destinatario della promessa, il vero credente?”. Anche la parabola dei due figli deve essere letta in questa prospettiva. Molte volte, infatti, può verificarsi una forma di sintonia solo apparente, perché ultimamente interessata, tra la nostra volontà e quella del Padre. Siamo capaci di dirgli dei “sì” speciosi e superficiali, non maturati al sole di quella vera obbedienza interiore, che può solamente essere il frutto di una profonda conversione a Dio. Una forma di obbedienza disobbediente perché non tocca le radici del nostro cuore e non cambia la nostra esistenza. In questa ipotesi è vero che, pur immersi in una vita ancora disordinata, coloro che hanno deciso di seguire Cristo, senza reticenze e senza cercare in ultima analisi il loro interesse, si riscatteranno e avranno la precedenza nel regno dei cieli. La parabola ci fa capire quanto sia anche per noi reale il pericolo di partecipare, con apparente docilità, durante tutta la nostra vita, alle celebrazioni liturgiche e alle attività della Chiesa, senza mai diventare veri cristiani. PREGHIERA SULLE OFFERTE Accogli, Padre misericordioso, i nostri doni, e da quest’offerta della tua Chiesa fa’ scaturire per noi la sorgente di ogni benedizione. Per Cristo nostro Signore. ANTIFONA ALLA COMUNIONE “È venuto Giovanni Battista e i peccatori gli hanno creduto” (cf. Mt 21,32) PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE Questo sacramento di vita eterna ci rinnovi, o Padre, nell’anima e nel corpo, perché, comunicando a questo memoriale della passione del tuo Figlio, Pag. 96/104 Letture quotidiane – settembre 2014 diventiamo eredi con lui nella gloria. Per Cristo nostro Signore. MEDITAZIONE Qualcuno potrebbe pensare che Gesù preferisca la categoria dei pubblicani e delle prostitute, mentre sarebbe più reticente con coloro che non lo sono. È facile riferire a se stessi questa presunta preferenza di Gesù. Essa ha il potere di conferirci una sicurezza, che ci soddisfa e tranquillizza, perché ci fa credere di essere perdonati e accolti dal maestro buono, come se fosse poco esigente e sempre disposto a chiudere un occhio sulle nostre debolezze. In realtà non è esattamente così! Gesù non scusa nessuno che pretenda continuare nel male. Quando incontra il nostro pentimento e ci rialza dal peccato ci ingiunge sempre, come nel Vangelo, una raccomandazione: “Va’ e non peccare più!”. I pubblici peccatori e le prostitute non sono amati da Cristo per il semplice fatto di essere “gli ultimi”, ma perché ha scoperto in loro, più che negli altri, il desiderio di cambiare e di obbedire alla sua parola di salvezza. L’esempio del secondo figlio della parabola, quello che, per finire, ha cambiato atteggiamento, Cristo l’ha proposto a tutti, pubblicani e farisei, e vale anche per noi. Il figlio disobbediente che diventa obbediente, se da una parte mette in luce tutta la nostra iniziale resistenza all’invito del Signore, esprime altresì il cammino, spesso faticoso, della libera e reale consegna della nostra persona a lui. + EUGENIO CORECCO Pag. 97/104 Letture quotidiane – settembre 2014 29 settembre 2014 – Lunedì Ss. Arcangeli Michele, Gabriele E Raffaele (f) 26.a tempo ordinario - P PREGHIERA DEL MATTINO Signore, tu ci hai dato come esempio un bambino, perché solo se saremo umili e semplici entreremo nel tuo regno. Allontana da noi ogni tentazione dell'orgoglio e concedici di vedere il tuo volto in ogni uomo, affinché lo serviamo con amore. ANTIFONA D’INGRESSO Benedite il Signore, voi tutti suoi Angeli, potenti esecutori dei suoi comandi, pronti al suono della sua parola. (Sal 103,20) COLLETTA O Dio, che chiami gli Angeli e gli uomini a cooperare al tuo disegno di salvezza, concedi a noi pellegrini sulla terra la protezione degli spiriti beati, che in cielo stanno davanti a te per servirti e contemplano la gloria del tuo volto. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA (Dn 7,9-10.13-14) Mille migliaia lo servivano. Dal libro del profeta Daniele Io continuavo a guardare, quand’ecco furono collocati troni e un vegliardo si assise. La sua veste era candida come la neve e i capelli del suo capo erano candidi come la lana; il suo trono era come vampe di fuoco con le ruote come fuoco ardente. Un fiume di fuoco scorreva e usciva dinanzi a lui, mille migliaia lo servivano e diecimila miriadi lo assistevano. La corte sedette e i libri furono aperti. Guardando ancora nelle visioni notturne, ecco venire con le nubi del cielo uno simile ad un figlio di uomo; giunse fino al vegliardo e fu presentato a lui. Gli furono dati potere, gloria e regno; tutti i popoli, nazioni e lingue lo servivano: il suo potere è un potere eterno, che non finirà mai, e il suo regno non sarà mai distrutto. Parola di Dio. SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 137) R. Cantiamo al Signore, grande è la sua gloria. Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore: hai ascoltato le parole della mia bocca. Non agli dei, ma te voglio cantare, mi prostro verso il tuo tempio santo. R. Pag. 98/104 Letture quotidiane – settembre 2014 Rendo grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua fedeltà: hai reso la tua promessa più grande del tuo nome. Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto, hai accresciuto in me la forza. R. Ti renderanno grazie, Signore, tutti i re della terra quando ascolteranno le parole della tua bocca. Canteranno le vie del Signore, grande è la gloria del Signore! R. CANTO AL VANGELO (Sal 103,21) R. Alleluia, alleluia. Benedite il Signore, voi tutte sue schiere, suoi ministri, che eseguite la sua volontà. R. Alleluia. VANGELO (Gv 1,47-51) Vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo. + Dal Vangelo secondo Giovanni In quel tempo, Gesù, visto Natanaele che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c’è falsità». Natanaele gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto l’albero di fichi».Gli replicò Natanaele: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d’Israele!». Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto l’albero di fichi, tu credi? Vedrai cose più grandi di queste!». Poi gli disse: «In verità, in verità io vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell’uomo». Parola del Signore. OMELIA “Vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell’uomo”. Il sogno di Giacobbe (Gen 28,10-17), la scala misteriosa su cui salgono e scendono gli angeli del Signore, si realizza pienamente in Cristo quando viene “elevato” (Gv 3,14) in croce. La croce diventa la scala che unisce il cielo alla terra mentre abbraccia l’intera umanità, il ponte, secondo l’immagine cara a santa Caterina da Siena, gettato dall’infuocato amore di Dio per raggiungere l’uomo. L’originaria, paradisiaca comunicazione fra il Creatore e la creatura viene ristabilita sulla croce. Dalla croce, come da fonte inesauribile, sgorga il flusso divino che purifica e divinizza l’uomo. Dalla croce Cristo manda lo Spirito che rinnova la faccia della terra. Dio ha tracciato in Cristo la via maestra per Pag. 99/104 Letture quotidiane – settembre 2014 giungere fino a noi e l’uomo la percorre riconoscente pieno di stupore. Su questa via camminiamo insieme, preceduti da Cristo, confortati dalla tenerezza della Madre di Dio, sostenuti dalla intercessione dei santi, accompagnati dagli angeli, da san Michele, “forza di Dio”, da san Raffaele, “medicina di Dio”, da san Gabriele “l’inviato di Dio” per annunciare anche a noi oggi che Dio ha posto la sua tenda fra noi. PREGHIERA SULLE OFFERTE Accogli, Signore, l’offerta della tua Chiesa; fa’ che per le mani dei tuoi Angeli sia portata davanti a te e diventi per tutti gli uomini sorgente di perdono e di salvezza. Per Cristo nostro Signore. ANTIFONA ALLA COMUNIONE “Vedrete il cielo aperto e gli Angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell’uomo”. (Gv 1,51) PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE Fortifica, o Dio, il nostro spirito con la potenza misteriosa del pane eucaristico e con l’aiuto dei tuoi Angeli fa’ che avanziamo con rinnovato vigore nella via della salvezza. Per Cristo nostro Signore. PREGHIERA DELLA SERA Signore, guarisci tutti gli individui e tutti i popoli che vogliono imporsi agli altri per dominarli e renderli schiavi. Ti prego per tutti i popoli oppressi. Concedi inoltre agli oppressori la grazia della conversione. Pag. 100/104 Letture quotidiane – settembre 2014 30 settembre 2014 – Martedì S. Girolamo (m) 26.a tempo ordinario - II PREGHIERA DEL MATTINO Signore, spesso il nostro cuore è chiuso alle tue visite, è ferito dal peccato, dalle tentazioni egoistiche e peccaminose. Mandaci il tuo Spirito affinché possiamo sempre accorgerci quando giunge la tua grazia e quando ci chiami possiamo sentire, e rispondere con un cuore aperto e generoso. ANTIFONA D’INGRESSO Signore, tutto ciò che hai fatto ricadere su di noi l’hai fatto con retto giudizio; abbiamo peccato contro di te, non abbiamo dato ascolto ai tuoi precetti: ma ora glorifica il tuo nome e opera con noi secondo la grandezza della tua misericordia. (Dn 3,31.29.30.43.42) COLLETTA O Dio, che riveli la tua onnipotenza soprattutto con la misericordia e il perdono, continua a effondere su di noi la tua grazia, perché, camminando verso i beni da te promessi, diventiamo partecipi della felicità eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo... PRIMA LETTURA (Gb 3,1-3.11-17.20-23) Perché dare la luce a un infelice? Dal libro del profeta Giobbe Giobbe aprì la bocca e maledisse il suo giorno. Prese a dire: «Perisca il giorno in cui nacqui e la notte in cui si disse: “È stato concepito un maschio!”. Perché non sono morto fin dal seno di mia madre e non spirai appena uscito dal grembo? Perché due ginocchia mi hanno accolto, e due mammelle mi allattarono? Così, ora giacerei e avrei pace, dormirei e troverei riposo con i re e i governanti della terra, che ricostruiscono per sé le rovine, e con i prìncipi, che posseggono oro e riempiono le case d’argento. Oppure, come aborto nascosto, più non sarei, come i bambini che non hanno visto la luce. Là i malvagi cessano di agitarsi, e chi è sfinito trova riposo. Perché dare la luce a un infelice e la vita a chi ha amarezza nel cuore, a quelli che aspettano la morte e non viene, che la cercano più di un tesoro, che godono fino a esultare e gioiscono quando trovano una tomba, a un uomo, la cui via è nascosta e che Dio ha sbarrato da ogni parte?». Parola di Dio. SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 87) R. Giunga fino a te la mia preghiera, Signore. Pag. 101/104 Letture quotidiane – settembre 2014 Signore, Dio della mia salvezza, davanti a te grido giorno e notte. Giunga fino a te la mia preghiera, tendi l’orecchio alla mia supplica. R. Io sono sazio di sventure, la mia vita è sull’orlo degli inferi. Sono annoverato fra quelli che scendono nella fossa, sono come un uomo ormai senza forze. R. Sono libero, ma tra i morti, come gli uccisi stesi nel sepolcro, dei quali non conservi più il ricordo, recisi dalla tua mano. R. Mi hai gettato nella fossa più profonda, negli abissi tenebrosi. Pesa su di me il tuo furore e mi opprimi con tutti i tuoi flutti. R. CANTO AL VANGELO (Mc 10,45) R. Alleluia, alleluia. Il Figlio dell’uomo è venuto per servire e dare la propria vita in riscatto per molti. R. Alleluia. VANGELO (Lc 9,51-56) Prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme. + Dal Vangelo secondo Luca Mentre stavano compiendosi i giorni in cui sarebbe stato elevato in alto, Gesù prese la ferma decisione di mettersi in cammino verso Gerusalemme e mandò messaggeri davanti a sé. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per preparargli l’ingresso. Ma essi non vollero riceverlo, perché era chiaramente in cammino verso Gerusalemme. Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». Si voltò e li rimproverò. E si misero in cammino verso un altro villaggio. Parola del Signore. OMELIA La seconda parte del Vangelo di Luca comincia da qui, dal versetto 51 del nono capitolo: Gesù si avvia a Gerusalemme. Bisogna innanzi tutto notare l’importanza che Luca attribuisce alla città santa di Gerusalemme. È il luogo in cui Gesù porterà a compimento la sua missione, con la redenzione di tutto il mondo. È per questo che il Vangelo di Luca Pag. 102/104 Letture quotidiane – settembre 2014 comincia a Gerusalemme (con l’annuncio della nascita di Giovanni Battista a Zaccaria nel tempio) e termina a Gerusalemme (con la preghiera dei discepoli al tempio dopo l’ascensione di Gesù). Durante il cammino di Gesù verso Gerusalemme, san Luca riferisce i diversi avvenimenti e i diversi insegnamenti di Gesù, primo fra tutti il rifiuto dei Samaritani di ascoltare l’annuncio della “Buona Novella”. Gesù calma le violente reazioni dei discepoli e si dirige verso un altro villaggio. Sant’Agostino dice: “Temi Dio che passa una volta e non fa più ritorno!”. Sì, nella nostra vita spirituale, è molto importante accorgersi della venuta della grazia di Dio ed essere pronti ad accoglierla. “Deus non deserit nisi desertatur”. “Dio non abbandona se non viene abbandonato”. Ancora oggi nel mondo, quanti rifiutano la “Buona Novella”. Nel mondo quante menzogne, calunnie, attacchi e critiche ingiuste si sono fatte e si fanno contro il Papa e il Vaticano, contro tutto ciò che è cattolico. Ma la Chiesa cattolica e la Santa Sede non rispondono. Si comportano come Gesù nei confronti dei Samaritani. Perché la verità non ha bisogno di essere difesa: si difende da sola. PREGHIERA SULLE OFFERTE Accogli, Padre misericordioso, i nostri doni, e da quest’offerta della tua Chiesa fa’ scaturire per noi la sorgente di ogni benedizione. Per Cristo nostro Signore. ANTIFONA ALLA COMUNIONE Da questo abbiamo conosciuto l’amore di Dio: egli ha dato la sua vita per noi, e anche noi dobbiamo dar la vita per i fratelli. (1Gv 3,16) PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE Questo sacramento di vita eterna ci rinnovi, o Padre, nell’anima e nel corpo, perché, comunicando a questo memoriale della passione del tuo Figlio, diventiamo eredi con lui nella gloria. Per Cristo nostro Signore. PREGHIERA DELLA SERA Signore, ti preghiamo per i nostri fratelli separati specialmente per quelli fra i quali vi è chi si rende colpevole di diffidenza e malvagità nei confronti della Chiesa cattolica. Mandaci il tuo Spirito affinché possiamo fondare una Chiesa davvero ecumenica, con una vera e propria carità cristiana. Pag. 103/104 Letture quotidiane – settembre 2014 Riferimenti Questo eBook è pubblicato dai curatori del sito www.LaParola.it da dove può essere scaricata liberamente. L’opera non ha un prezzo, tuttavia ha un costo! Se trovi quest’opera di un certo interesse e desideri che continuiamo a pubblicarla mensilmente, considera la possibilità di inviarci una donazione. 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