Valutazione Ex Ante - POFESR Basilicata

Regione Basilicata
Valutazione ex ante
del PROGRAMMA OPERATIVO FESR 2014-2020
ai sensi del Reg. (UE) n. 1303/2013 artt. 54 e 55
RAPPORTO
VALUTAZIONE EX ANTE
Luglio 2014
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Regione Basilicata
Redazione del Rapporto di Valutazione Ex Ante
Riccardo Achilli
Biagio Perretti
Mario Rocco
Valeria Zaccagnino
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Regione Basilicata
PREMESSA E INDICE
Il presente rapporto di valutazione ex ante, redatto in conformità agli obblighi del Regolamento
1303/2013, e delle linee-guida sulla valutazione ex-ante (d’ora in poi chiamate “linee-guida”)
redatte nel 2013 dalla Commissione e tradotte in italiano dal Formez e dall’Uval, analizza il PO
FESR 2014-2020 della Regione Basilicata, inviato in data 22.07.2014 alla Commissione Europea.
In ottemperanza alle disposizioni regolamentari ed alle linee-guida, il presente rapporto è composto
dalle seguenti parti:
1.
STRATEGIA DEL PROGRAMMA .................................................................................................................. 5
1.1 CONGRUENZA DEGLI OBIETTIVI DEL PROGRAMMA................................................................................ 5
Congruenza con l’Accordo di Partenariato ................................................................................................ 5
Congruenza con le raccomandazioni specifiche per Paese nell’ambito dell’articolo 121(2) del Trattato e
dell’articolo 148(4) del Trattato ................................................................................................................ 6
Sfide e fabbisogni in relazione agli obiettivi di Europa 2020..................................................................... 6
Congruenza degli obiettivi di programma con le sfide ed i fabbisogni ................................................... 19
1.2 COERENZA INTERNA E ESTERNA DEL PROGRAMMA ............................................................................. 25
Coerenza interna ..................................................................................................................................... 25
relazione con altri strumenti di rilevanza ................................................................................................ 37
1.3 COLLEGAMENTI TRA LE AZIONI SOSTENUTE, GLI OUTPUT E I RISULTATI ATTESI ................................. 49
Asse Prioritario 1 – Ricerca, Sviluppo ed Innovazione............................................................................. 49
Asse prioritario 2: Agenda Digitale .......................................................................................................... 54
Asse prioritario 3: Competitività ............................................................................................................. 57
Asse prioritario 4: Energia e mobilità urbana .......................................................................................... 61
Asse 5: Adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi ...................... 64
Asse Prioritario 6: Tutela dell’ambiente ed uso efficiente delle risorse.................................................. 67
Asse prioritario 7: Sistemi di traporto ed infrastrutture di rete .............................................................. 71
Asse prioritario 8: Inclusione sociale e potenziamento del sistema dell’istruzione ............................... 74
Asse prioritario 9: Capacità istituzionale ................................................................................................. 76
1.4 PRINCIPI ORIZZONTALI .......................................................................................................................... 79
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Regione Basilicata
1.5 SINOSSI .................................................................................................................................................. 82
2.
INDICATORI, MONITORAGGIO E VALUTAZIONE ...................................................................................... 92
2.1 Pertinenza e chiarezza degli indicatori di programma .......................................................................... 95
2.2 Valori target ........................................................................................................................................... 96
2.3 capacità amministrativa, procedure per la rilevazione dati e valutazione............................................ 98
2.3.1 L’esperienza del passato ciclo di programmazione: lezioni apprese.............................................. 98
2.3.2 assistenza tecnica ........................................................................................................................ 100
2.3.3 il sistema di monitoraggio e le procedure per la raccolta dei dati ............................................... 101
2.3.4 Organizzazione dell'Autorità di gestione ...................................................................................... 103
2.3.5 Organizzazione del sistema di valutazione ................................................................................... 104
3.
CONGRUENZA DELLE RIPARTIZIONI FINANZIARIE ................................................................................. 106
4.
CONTRIBUTO ALLA STRATEGIA EUROPA 2020 ...................................................................................... 112
5.
CONCLUSIONI E RACCOMANDAZIONI ................................................................................................... 113
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1. STRATEGIA DEL PROGRAMMA
1.1 CONGRUENZA DEGLI OBIETTIVI DEL PROGRAMMA
Congruenza con l’Accordo di Partenariato
La congruenza con l’Accordo di Partenariato appare elevata, nella misura in cui, tranne alcuni
elementi piuttosto isolati, ed alcune differenziazioni perlopiù semantiche e non concettuali (ad
esempio per la denominazione delle priorità d’investimento a valere sull’OT 2), il PO riprende in
modo fedele obiettivi tematici, priorità d’investimento, risultati attesi e azioni contemplate nell’Adp
stesso. Sfide e fabbisogni individuati in sede di analisi di contesto appaiono congrui con quelli
identificati dall’Adp, in questo caso, ovviamente, su scala nazionale.
Vi sono però alcuni scostamenti concettuali dei quali tener conto:
a) L’OT 3 appare debole in materia di interventi di messa in rete delle PMI, che appaiono
piuttosto “mascherati”, pur essendo, il tema dell’aggregazione sistemica delle piccole
imprese lucane, un tema centrale. Di fatto, il networking appare fra le modalità possibili di
una sola azione;
b) Gli interventi a valere sull’OT 9, per la parte di competenza FESR, dovrebbero, secondo
l’Adp, essere mirati soprattutto all’infrastrutturazione dei servizi socio-assistenziali, per cui
interventi come il social housing escono un po’ dal campo strategico, pur essendo
ovviamente eleggibili.
La strategia territoriale prescelta dal PO FESR è anch’essa congrua rispetto alle indicazioni
dell’Adp, così come la scelta fra gli ITI e il CLLD (basata sulla capacità programmatica interna alla
regione, nelle aree più consolidate, dove gli interventi di sviluppo sono più semplici, e
nell’integrazione di progettualità privata, nelle aree più fragili, dove gli interventi di sviluppo
devono essere più complessi e multidimensionali) anche se essa andrebbe, a parere del valutatore,
integrata con le seguenti indicazioni:
- Descrivere meglio i meccanismi di supporto ai GAL che gestiranno i CLLD;
- Come espresso dall’Adp, ogni area interna ha una peculiarità, una specificità cui fare leva
per attivare processi di sviluppo. accanto alle aree interne indicate, sarebbe opportuno
fornire una sia pur generica indicazione di tali specificità;
- I settori di attivazione dei CLLD, scelti dal PO, sono coerenti con l’elenco fatto nell’Adp, e
tuttavia occorrerebbe fornire una motivazione per tale scelta.
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Regione Basilicata
Congruenza con le raccomandazioni specifiche per Paese nell’ambito dell’articolo 121(2) del
Trattato e dell’articolo 148(4) del Trattato1
Atteso che le raccomandazioni sulle politiche economiche e sulle politiche del lavoro contenute nel
Piano Nazionale di Riforma hanno un’impronta macroeconomica tipicamente rivolta allo Stato nel
suo insieme, il PO FESR è congruente con esse nella misura in cui:
- Stimola la spesa “atta a promuovere la crescita, ossia la spesa in ricerca e sviluppo,
innovazione, istruzione e progetti di infrastrutture essenziali”, come da raccomandazione per
il 2014-2015;
- È congruo, negli interventi previsti all’Asse 9, con la raccomandazione che segue:
“nell'ambito di un potenziamento degli sforzi intesi a far progredire l'efficienza della
pubblica amministrazione, precisare le competenze a tutti i livelli di governo; garantire una
migliore gestione dei fondi dell'UE con un'azione risoluta di miglioramento della capacità di
amministrazione, della trasparenza, della valutazione e del controllo di qualità a livello
regionale”; infatti, gli interventi dell’Asse 9 potenziano i sistemi di valutazione, controllo,
monitoraggio della PA, e prevede piani di miglioramento amministrativo;
- Promuove l’accesso delle PMI ai finanziamenti non bancari, tramite gli strumenti di
ingegneria finanziaria di cui all’Asse III;
- Potenzia l’accesso dei nuclei familiari a servizi socio-assistenziali, mediante l’Asse 8;
- Contribuisce a ridurre l’abbandono scolastico, mediante le misure di miglioramento
strutturale e strumentale delle scuole, sempre a valere sull’Asse 8;
- Contribuisce a potenziare l’efficienza e la digitalizzazione del sistema degli appalti pubblici,
tramite le azioni, a valere sull’Asse I, di public procurement.
Sfide e fabbisogni in relazione agli obiettivi di Europa 2020
La strategia Europa 2020 costituisce il cuore della programmazione 2014-2020, a cui devono
ispirarsi le strategie finalizzate all’attuazione delle politiche di coesione negli Stati Membri e la
relativa costruzione dei singoli Programmi Operativi. Diffusa nel marzo 2012, Europa 2020 mira
non solo a uscire dalla crisi che continua ad affliggere l’economia di molti paesi, ma anche a creare
le condizioni per un modello di sviluppo più competitivo e con un più alto tasso di occupazione;
nello stesso tempo, tale modello deve essere orientato al verso una crescita che sia maggiormente:
1
Cfr. il testo delle raccomandazioni su http://ec.europa.eu/europe2020/pdf/csr2014/csr2014_italy_it.pdf
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Regione Basilicata

intelligente, realizzando investimenti più efficaci sull’istruzione, la ricerca e
l’innovazione;

sostenibile, operando una decisa scelta a favore di un’economia a basse emissioni di
CO2 e della competitività dell’industria;

inclusiva (solidale), perché focalizzata sulla creazione di posti di lavoro e sulla
riduzione della povertà.
A tale scopo la strategia individua cinque obiettivi da raggiungere entro il 2020 – poi tradotti in
obiettivi nazionali ai fini di riflettere la situazione e le circostanze specifiche di ciascun Paese –
misurabili quantitativamente e riferiti ai campi di occupazione, ricerca e innovazione, clima ed
energia, istruzione, integrazione sociale e riduzione della povertà. Tutti i Programmi del 2014-2020
devono, già in fase di predisposizione, identificare e rendere esplicito il rispettivo concorso per il
conseguimento di tali obiettivi.
Il Programma “Horizon 2020” individua nella ricerca e nell’innovazione due fattori economici
imprescindibili per creare posti di lavoro, rendere più competitive le PMI, migliorare la qualità della
vita e, quindi, rispondere alle sfide imposte dalla globalizzazione e dalla società; gli investimenti in
questo settore creano, peraltro, importanti opportunità commerciali attraverso la creazione di
prodotti e servizi innovativi. Sebbene l’Unione sia un leader mondiale nel campo delle tecnologie,
“Horizon 2020” riconosce la necessità di far fronte a una concorrenza sempre più agguerrita da
parte dei concorrenti tradizionali e delle economie emergenti, quindi di migliorare le prestazioni in
termini di innovazione: questione già posta al centro dell’attenzione con la strategia Europa 2020
(fissando l’obiettivo di portare la spesa per R&S al 3% del PIL entro il 2020), e che viene ripresa
dall’iniziativa faro “L’Unione dell’innovazione” (che prevede un insieme completo di azioni volte a
potenziare le prestazioni in materia di ricerca e innovazione) di cui Orizzonte 2020 rappresenta un
essenziale strumento di implementazione. Horizon riunisce, inoltre, tutti i finanziamenti esistenti a
livello di Unione per la ricerca e l’innovazione, fra cui il VII Programma Quadro di Ricerca, le
attività in materia di innovazione del Programma Quadro per la Competitività e l’Innovazione e
l’Istituto europeo di innovazione e tecnologia (IET).
È con riferimento al contesto sopra descritto che l’Italia ha elaborato e diffuso, nel marzo 2013, il
documento finale “Horizon 2020 Italia” con lo scopo di evidenziare luci e ombre nel sistema
(italiano ed europeo) della ricerca e costituire la base per una programmazione settennale su ricerca
e innovazione all’interno di un Programma Quadro nazionale che sia allineato con l’Europa. “HIT
2020” fornisce il quadro strategico di medio-lungo periodo entro cui pianificare le svolte necessarie
a sostenere la transizione del sistema italiano verso la piena affermazione di un’economia basata
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Regione Basilicata
sulla conoscenza e a permettere al sistema italiano della ricerca e dell’innovazione di recuperare
competitività e tornare a giocare un ruolo di protagonista in Europa. In particolare, “Horizon 2020
Italia” pone l’attenzione sull’importanza per il sistema italiano di individuare rapidamente gli asset
su cui fare leva, le linee di ricerca su cui investire prioritariamente e i partenariati strategici da
favorire nel quadro della cooperazione internazionale per la ricerca e la tecnologia.
Un ulteriore punto di riferimento per i Programmi del periodo 2014-2020 è rappresentato dalle
Research and Innovation Strategies for Smart Specialisation, un’evoluzione di quanto già affermato
con il Consiglio Europeo di Lisbona (Verso un’Europa dell’innovazione e della conoscenza –
marzo 2000) in merito alla necessità di sostenere, a tutto campo e da parte di ogni Stato Membro, lo
sviluppo di una vera e propria “economia della conoscenza” dell’Europa. Più nello specifico,
l’Unione ha inteso definire, in coerenza con i principi di Europa 2020 e Horizon 2020, una strategia
di innovazione europea tale da costituire una valida alternativa al declino: ossia una strategia
condivisa di lungo periodo, che veda concentrare gli sforzi sulle iniziative a più alto valore aggiunto
e suscettibili di promuovere i necessari cambiamenti strutturali.
Negli ultimi anni, quindi, il concetto di smart specialisation ha assunto grande centralità nell’ambito
di tutte le politiche volte alla crescita e allo sviluppo economico a livello comunitario. Individuato
già nel Rapporto Barca “Un’agenda per una politica di coesione riformata”, il concetto di smart
specialisation è stato evidenziato dalla Commissione europea come uno dei pilastri centrali della
Strategia Europa 2020. È, dunque, con riferimento a tale contesto che le strategie (nazionali e
regionali) di ricerca e innovazione per la specializzazione intelligente possono essere interpretate
come veri e propri programmi di trasformazione economica, integrati tra loro e, soprattutto,
“centrati” sul territorio ai fini di consentire un utilizzo più efficiente dei Fondi strutturali. Tuttavia,
per essere realmente efficaci gli investimenti nella ricerca e nell’innovazione hanno bisogno di
fondarsi su strategie, da un lato, molto mirate e selettive (investire in segmenti e aree specifici) e,
dall’altro, riferite a dinamiche intersettoriali (diffusione, adozione e adattamento di tecnologie
abilitanti e trasversali, in primis TIC); tant’è che nelle proposte legislative per la politica di coesione
del periodo 2014-2020 il supporto a questo tipo di investimenti è stato individuato come una
condizione preliminare (Condizionalità ex ante) per poter accedere alle risorse FESR con
riferimento a due obiettivi chiave:

rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione (OT1);

migliorare l’accesso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC),
nonché l’impiego e la qualità delle stesse (OT2).
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Regione Basilicata
In coerenza con questa logica, la smart specialisation strategy mira anche a coinvolgere
direttamente i livelli locali (Regioni e Comuni europei, ma anche altri protagonisti e soggetti
portatori di interessi, conoscenze, expertise) sostenendoli a identificare le aree e i temi prioritari su
cui concentrare – in linea con gli obiettivi di Europa 2020 e attraverso un approccio sistemico – gli
interventi utili ad alimentare le loro strategie di sviluppo. In tal senso essa coniuga l’approccio
place-neutral della politica di coesione con l’approccio place-based che caratterizza la politica
regionale, e quindi deve tenere conto delle vocazioni e del potenziale innovativo dei territori,
nonché delle competenze disponibili a livello locale in quanto fonte di vantaggio competitivo
sostenibile: RIS3 spinge, infatti, i territori a identificare le specializzazioni che meglio si adattano al
loro potenziale di innovazione, quindi ad attivare collaborazioni tra imprese, centri di ricerca e
università che – a partire dalle risorse e dalle capacità già disponibili – contribuiscano a identificare
sia le aree più promettenti che gli ostacoli all’innovazione.
Il programma nazionale di riforma ha una valenza triennale, individuano le priorità accorpando in 3
macro aree le 24 linee guida: la prima parte riguarda le misure macroeconomiche e di politica di
bilancio, la seconda include le riforme strutturali e microeconomiche, la terza riguarda le politiche
del lavoro. La valutazione dei progressi compiuti nell’attuazione delle politiche descritte nei PNR è
effettuata dalla Commissione, sulla base di Rapporti sullo stato di attuazione dei PNR predisposti
annualmente dai singoli Stati. Dal 2011, esso è confluito dentro il Documento di Economia e
Finanza, costituendone la III parte. L’azione di riforma proposta dal PNR per il 2014 si impernia sui
seguenti aspetti:
istituzionale, con un vasto processo di riforma della legge elettorale, del Senato, e del
regionalismo, ovvero del Titolo V della Costituzione, ed in generale del sistema delle
autonomie locali, con il progressivo superamento delle Province, la creazione di dieci aree
metropolitane e una ulteriore spinta verso l’aggregazione dei Comuni più piccoli;
un programma economico basato sulla prosecuzione della fase di ristrutturazione del
bilancio pubblico (tramite una nuova spending review, e una nuova fase di privatizzazione
di quote di aziende pubbliche e di beni immobiliari pubblici) accanto a misure di stimolo
alla crescita, di tipo fiscale (abbassando la tassazione sui redditi più bassi e sui contributi
pagati dalle imprese, oltre che su alcune imposte pagate dal sistema imprenditoriale), di
spesa (restituzione dei debiti commerciali della P.A. nei confronti delle imprese,
investimenti in edilizia scolastica) e di riforma strutturale (semplificazioni amministrative,
maggiore uso del web per i rapporti fra P.A., cittadini ed imprese, la riforma della giustizia,
la semplificazione e ulteriore flessibilizzazione in entrata del mercato del lavoro, accanto a
nuovi strumenti di welfare to work, in parte già avviati tramite la Youth Guarantee).
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Regione Basilicata
Rispetto al Mezzogiorno ed alla politica di coesione, il PNR 2014 sottolinea i seguenti aspetti:
l’esigenza di far ripartire un nuovo ciclo di investimenti, pubblici e privati, materiali ed
immateriali, con particolare riferimento alle infrastrutture strategiche ed alla rete idrica, oltre
che alla banda larga, ma anche alle piccole opere locali di rapida cantierizzazione ed al
contrasto al rischio idrogeologico;
- la necessità di dare maggiore margine di manovra agli enti locali, tramite un allentamento
dei vincoli del Patto di Stabilità Interno;
- la riforma della governance, con la rapida istituzione dell’Agenzia per la Coesione
Territoriale ed un piano di miglioramento organizzativo da parte delle istituzioni che
gestiscono un PO;
- una rilevanza strategica assegnata alla capacità di polarizzazione e diffusione dello sviluppo
sia nelle strategie urbane, da un lato, che nella strategia nazionale per le Aree Interne,
dall’altro.
L’Accordo di Partenariato 2014-2020, per finire, prevede un chiaro quadro di priorità strategiche, a
valere sui diversi obiettivi tematici, che deve essere, ovviamente, rispettato anche a livello
territoriale, nei singoli programmi operativi, e che è sintetizzato dalla tabella che segue:
-
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Regione Basilicata
In estrema sintesi, dunque, la strategia nazionale e comunitaria sottesa all’utilizzo delle risorse
FESR, ed illustrata dall’Accordo di Partenariato, è mirata alla competitività di sistema dei tessuti
produttivi regionali. Sia gli interventi a favore dell’OT 3, che quelli relativi all’OT 1 ed all’OT 2,
intendono infatti supportare, sia all’interno del tessuto stesso, che dall’esterno, ovvero in termini di
contesto di riferimento, l’adeguamento strutturale del sistema produttivo alle mutate condizioni del
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Regione Basilicata
mercato, traducendo operativamente le cd. strategie di specializzazione intelligente, ma non ha il
significato della riproposizione di una strategia basata sulla mera incentivazione individuale
all’investimento. Infatti, accanto alla previsione di indirizzare le azioni anche a progetti più
collettivi e di rete, di rafforzamento o riposizionamento di sistemi territoriali e operazioni di
costruzione di beni pubblici dedicati, la strategia è funzionale anche a sostenere i progetti di
sviluppo locale delle aree interne, i processi di consolidamento delle filiere competitive nell’agenda
urbana e – come previsto dal Regolamento FESR – anche all’incremento dell’attività delle imprese
sociali e della dimensione dell’economia sociale. In termini di contesto, la strategia del FESR mira,
ancora una volta nel solco della smart specialisation, a valorizzare quei presidi (scientifici, di
ricerca, di istruzione e formazione) che meglio possano accompagnare le vocazioni produttive
emergenti del territorio, e che si leghino alle sue eccellenze innovative.
Smart specialisation significa anche sostenere le risorse culturali e dell’ambiente, in una logica di
sviluppo turistico, ma anche di sviluppo dell’industria culturale e dell’entertainment. Sostenendo, al
contempo, ed orizzontalmente, quell’infrastrutturazione, soprattutto immateriale e legata alla banda
larga, che è essenziale per fornire quei servizi e quella capacità di networking complessivo che è
oramai una precondizione ineludibile di qualsiasi processo di sviluppo.
D’altro canto, il FESR pone un accento particolare anche sulla dimensione di sostenibilità
ambientale dei processi di sviluppo, sia tramite il trasporto urbano sostenibile (per cui è possibile
soddisfare evidenti fabbisogni di miglioramento della mobilità collettiva urbana coniugando
l’azione con una efficace attenzione agli effetti ambientali in una logica di “comunità intelligente”
(smart city) sia tramite l’efficientamento energetico degli edifici pubblici in coerenza con gli
indirizzi comunitari. Sono anche previste azioni esplicitamente mirate al risparmio energetico nelle
imprese a complemento delle azioni per la riduzione degli impatti ambientali dei cicli produttivi
previste in OT3. Vi si prefigura inoltre, in particolare per le regioni meno sviluppate, un intervento
rilevante sulle cd. reti di distribuzione intelligente (smart grids).
Il tutto ha, in considerazione della gravità della crisi in atto, anche un risvolto importante in termini
sociali. Una delle rilevanti innovazioni del FESR di questa nuova programmazione dei fondi
strutturali è che la promozione dell’inclusione sociale non viene lasciata al solo FSE. Il FESR, in
particolare, deve intervenire su progetti mirati a forte connotazione territoriale e, in particolare per
le regioni meno sviluppate, al rafforzamento dell’infrastrutturazione per i servizi socio-assistenziali
e socio-sanitari territoriali.
Fatta tale ricognizione della documentazione rilevante, in sede valutativa si chiede di verificare "la
congruenza degli obiettivi tematici selezionati, delle priorità e dei relativi obiettivi dei programmi
con il Quadro Strategico Comune, il Contratto di Partenariato e le raccomandazioni specifiche per
Paese nell’ambito dell’Articolo 121(2) del Trattato e le raccomandazioni del Consiglio adottate
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Regione Basilicata
nell’ambito dell’Articolo 148(4) del Trattato" come previsto dall’Articolo 48(3)(d) dell’RdG. In
questa sede, si tratta di verificare se il programma regionale offra adeguato supporto agli sforzi
nazionali per il raggiungimento degli obiettivi Europa 2020, tenendo conto della realtà e dei
fabbisogni specifici regionali.
Congruenza con Europa 2020. Come è noto, Europa 2020 pone, a livello nazionale, degli specifici
target numerici per il raggiungimento dei suoi obiettivi. La congruenza degli obiettivi del PO FESR
Basilicata, in termini di sfide poste da Europa 2020, viene illustrata nella tabella che segue. Come è
possibile evidenziare, la congruenza è elevata, nel senso che tutte le sfide di Europa 2020, a livelli
diversi di intensità, trovano corrispondenza nella strategia del PO FESR. Anche quando l’intensità è
più bassa, come nel caso dell’aumento della quota di popolazione con istruzione terziaria, il PO
FESR, anche solo indirettamente, ha un impatto. Che è massimo sulle componenti della
competitività produttiva e sulle risultanti, in termini di allargamento della base produttiva ed
occupazionale.
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Regione Basilicata
Congruenza fra la strategia del PO FESR Basilicata e le sfide di Europa 2020
Obiettivo
Europa 2020
Congruenza
Target
Target
Valore
del
nazionale intermedio regionale PO/obiettivo
Tasso
occupazione
67-69
63
49,9
XX
Ricerca e
sviluppo/PIL
1,53%
1,40%
0,6
XX
Spiegazione
l'Asse III prevede interventi di ripartenza per l'allargamento della base
occupazionale, tramite le politiche di rafforzamento competitivo ed
ispessimento del tessuto produttivo. Ma anche l'Asse IV (per gl impatti
occupazionali nel settore del ciclo dei rifiuti), il VI (per quelli riferiti al
turismo), il VII (per gli interventi infrastrutturali), l'VIII (per gli
investimenti infrastrutturali nella scuola, ma anche per i posti di lavoro
che si possono creare nel sociale e nel no profit) e le strategie di
sviluppo urbano, proto urbano e rurale contribuiranno ad aumentare
l'occupazione
L'Asse I e II sono immediatamente correlati, ma interventi di
innovazione tecnologica nel settore idrico o in quello dei rifiuti sono
previsti nell'Asse IV, così come anche nel settore energetico è prevista
la creazione di reti distributive intelligenti, in quello idrico di sistemi
innovativi di monitoraggio, nell’Asse riferito ai rischi ambientali si
prevede l’innovazione nei sistemi di early warning; azioni di mobilità
sostenibile innovative (Infomobility) completano il quadro
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Regione Basilicata
Obiettivo
Europa 2020
Riduzione
consumo Co2
Energie
rinnovabili
Riduzione
consumi di
energia
Congruenza
Target
Target
Valore
del
nazionale intermedio regionale PO/obiettivo
-13%
17%
---
---
15,5
10,88
Mtep/anno Mtep/anno
Non
calcolabile
49,80%
---
Spiegazione
X
La previsione dell'Asse IV mira a politiche di efficientamento del
consumo di energia, anche se non vi è una priorità per i settori
"energivori", ad alto impatto sulle emissioni climalteranti, ed ulteriori
benefici proverranno da un ciclo dei rifiuti riorganizzato, per i
lsegmento die rifiuti industriali e speciali. Tuttavia, tale obiettivo
appare maggiormente legato all'azione del FEASR.
X
L'Asse IV prevede un incremento di produzione da fonti rinnovabili,
considerando però che la Basilicata è, già oggi, fra le regioni leader, in
Italia, per cui ulteriori incrementi non sono di facilissimo
conseguimento, e devono comunque rimanere entro le previsioni
programmatiche del PIEAR
X
L'Asse IV prevede azioni di riduzione del consumo energetico. Inoltre,
si prevederanno sistemi di smart grid per le città capoluogo, che
ridurranno ulteriormente i consumi
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Regione Basilicata
Obiettivo
Europa 2020
Abbandono
scolastico
Istruzione
terziaria
Riduzione
popolazione a
rischio povertà
o esclusione
sociale
Congruenza
Target
Target
Valore
del
nazionale intermedio regionale PO/obiettivo
Spiegazione
16%
17,30%
15,4%
X
26-27%
23,60%
23%
!
Gli interventi sull’imprenditoria sociale a valere sull'Asse III
prevederanno aiuti per imprese sociali operanti nel campo del
recupero scolastico dei NEET; inoltre, sull'Asse "Inclusione sociale"
sono previste azioni di potenziamento della dotazione scolastica che
hann oeffetti, però soltanto indiretti, sul tema in questione. Interventi
più incisivi potranno essere svolti, su base territoriale, dall’Agenda
Territoriale, ma il tema, in generale, sarà colpito maggiormente dal PO
FSE e da un apposito PON
Gli interventi di miglioramento strumentale dell’università potrebbero
avere un effetto, sia pur minimo, di incremento della sua attrattività.
Alcune tematiche potranno essere sviluppate in sede di bandi per il
sostegno ad imprese che assumano con contratti di apprendistato o
modalità di alternanza scuola/lavoro; altri potranno essere sviluppati
tramite Agenda Territoriale, ma il tema è di pertinenza più stretta del
FSE
X
Gli interventi di ampliamento della base occupazionale, consistenti,
come si è visto sopra, associati a quelli di contrasto all'esclusione
sociale previsti dall'apposito Asse, dovrebbero ottenere effetti
significativi sulla riduzione del bacino di esclusione sociale
-2200000
---
+60.000
(*)
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Regione Basilicata
(*) fra 2010 e 2012
Legenda:
XX: congruenza alta
X: congruenza significativa
!: congruenza perlopiù indiretta
!!: congruenza assente
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Regione Basilicata
La congruenza con gli altri documenti evidenziati è elevata. Particolare importanza assume il
potenziamento delle capacità di governance del programma, richiamata in particolare, come
esigenza fondamentale, dal PNR. In questo senso, la strategia per il potenziamento delle capacità
amministrative di gestione del programma corre il rischio di non essere allineata, temporalmente,
alle esigenze immediate di varo del programma e di avvio della sua attuazione. Infatti, detto
potenziamento dovrebbe passare per il tramite di un Piano di Rafforzamento Istituzionale ed
Amministrativo (PRIA) ancora non redatto, e illustrato solo per le sue linee generali.
La perdita di competenze professionali accusata, in questi anni, dalla Regione, come conseguenza di
processi di blocco del turn over e di spending review, peraltro non ancora esauriti nei loro effetti,
produce un assottigliamento del livello complessivo delle competenze disponibili, con la
conseguenza che la gestione del programma ne sarà influenzata negativamente. Sebbene la strategia
per il potenziamento delle capacità amministrative di gestione del programma preveda
esplicitamente azioni di potenziamento delle competenze di chi è presente in Regione, da un lato, e
di assunzione di nuovo personale qualificato, dall’altro, tali procedure andrebbero attivate
immediatamente, al fine di disporre delle risorse umane necessarie, al momento in cui il programma
partirà. Da questo punto di vista la strategia in questione è relativamente generica in ordine ai profili
professionali specificamente richiesti. Se è vero che occorre un team di assistenza tecnica a
supporto dell’Adg, è anche vero, ad esempio, che occorre ricostituire un nucleo di valutazione degli
investimenti per supportare la fondamentale attività valutativa del programma. Le stesse task force
di missione necessarie per supportare le condizionalità ex ante devono partire immediatamente,
altrimenti, come è noto, la mancata soddisfazione delle condizionalità comporterà anche la possibile
sospensione dei pagamenti.
Un altro elemento di forte integrazione rispetto alle previsioni del PNR e dell’Accordo di
Partenariato è la rilevanza della strategia per le aree interne. Le caratteristiche fisiche della
Basilicata fanno sì che praticamente tutto il territorio sia area interna, e che l’effetto-città sia molto
ridotto, stanti le dimensioni dei due capoluoghi. Però, la differenziazione effettuata al suo interno,
fra aree urbane, interne “più competitive” e interne più fragili, sarà funzionale ad una altrettanto
chiara gerarchizzazione degli interventi e della vision di sviluppo contemplata per ciascuna di
queste categorie. Con riferimento, poi, all’area-pilota che sarà selezionata per far parte della
sperimentazione nazionale, si suggerisce che tale area sia, fra le possibili candidate identificate,
relativamente grande, in termini di numero di Comuni, al fine di usufruire dell’assistenza nazionale
per avere un progetto in grado di impattare su un’area significativa della regione.
L’idea di smart specialisation che risiede dietro la strategia generale del PO FESR, come è espressa
dal documento “Verso la specializzazione intelligente della Basilicata”2 appare congrua e coerente,
2
Dipartimento Attività Produttive, Politiche dell’Impresa e del Lavoro, Innovazione Tecnologica, Febbraio 2014
18
Regione Basilicata
perché identifica correttamente le vocazioni principali della regione, e le azioni necessarie per la
loro valorizzazione. Detta strategia, infatti, individua le seguenti aree di specializzazione, che
appaiono coerenti con la strategia di sviluppo regionale suggerita dal documento preparatorio per il
PO FESR, redatto dalla Regione insieme al Ministero della Coesione Territoriale3:
-
Innovazione industriale
proseguire nelle politiche di sostegno alla creazione di start up e filiere produttive (cluster e reti di
imprese) e di ambiti tecnologici da sviluppare ove maggiore appare il potenziale competitivo
regionale (automotive, chimica verde, agrifood, polo del mobile imbottito, Industria culturale e
creativa legata in filiera al turismo, Energia e Ambiente) senza tralasciare quei settori emergenti che
potrebbero sviluppare il loro potenziale innovativo. Potranno, se del caso, essere valutate
aggregazioni attorno ad ulteriori piattaforme tecnologiche e di ricerca se in presenza di una concreta
domanda da parte delle imprese.
-
Innovazione sociale
favorire l’innovazione e la qualità dei servizi da offrire alla società civile, nell’ambito dei diversi
aspetti del welfare (socio assistenziale, sanitario, familiare).
-
Ecosistema innovativo e crescita digitale
Elementi trasversali rispetto alle due aree precedenti, che puntano alla realizzazione di un ambiente
favorevole allo sviluppo di una specializzazione regionale (sburocratizzazione, ambiente digitale,
internazionalizzazione, attrattività del territorio).
Congruenza degli obiettivi di programma con le sfide ed i fabbisogni
Il capitolo 1.1.1 evidenzia specificamente sfide, fabbisogni ed obiettivi di programma, con una
tabella che mette in relazione fabbisogni e strategie programmatiche. Si tratta di un’analisi molto
dettagliata, che per finalità valutative va raggruppata e sintetizzata. In particolare, i fabbisogni che
emergono dall’analisi di contesto del programma operativo possono essere così sintetizzati:
-
necessità di accrescere una competitività dal lato dei fattori di offerta particolarmente debole
e stagnante (la produttività del lavoro, assunta come indice sintetico di misurazione della
competitività dal lato dell’offerta, è infatti pari all’81,3% di quella nazionale nel 2012,
3
“Sketch of a Strategy for the Basilicata region - Towards an Operational Regional Development Program Basilicata
Region 2014-2020”, Ministero della Coesione Territoriale/Regione Basilicata, Marzo 2013.
19
Regione Basilicata
-
-
-
-
quando era dell’82% nel 1995) come risultante di un modello di specializzazione produttiva
troppo incentrato su settori tradizionali a basso valore aggiunto, eccessivo
sottodimensionamento delle imprese (persino rispetto ad un’economia nazionale incentrata
sulla piccola impresa; il 38,7% dei dipendenti dell’industria e dei servizi opera in imprese
con meno di 10 addetti ,a fronte del 25,7% nazionale) che crea ostacoli alla funzione di
investimento, una propensione all’innovazione troppo bassa, e peraltro guidata dalla
domanda pubblica, e non da quella privata (la spesa per R&S sul PIL è pari allo 0,6%,
contro l’1,3% nazionale, e solo lo 0,1% è effettuato da imprese private), la presenza di un
persistente digital divide sulla banda larga (20,5%, che colloca la Basilicata al penultimo
posto fra le regioni italiane) con evidenti implicazioni competitive (solo il 27,1% delle
imprese lucane utilizza Internet, a fronte del 37,5% nazionale) e l’assenza di servizi alle
imprese diffusi: l’indice Tagliacarne/Unioncamere sulla dotazione;
necessità di promuovere una maggiore internazionalizzazione, che è resa modesta dalla
bassa competitività di cui sopra, per cui si ha una propensione all’export più bassa di quella
nazionale (11%, contro il 24,9%) ed una debole capacità di attrazione di investimenti esteri
(0,6% del PIL, contro l’1,6% nazionale);
la necessità di preservare l’ambiente naturale lucano, asset ancora di grande eccellenza nel
panorama delle regioni italiane, ma al tempo stesso di valorizzarne economicamente le
risorse in modo molto più sistematico e approfondito di quanto fatto sinora;
processi di allentamento della coesione sociale più rapidi di quelli nazionali, ad iniziare da
quelli demografici e lavorativi: l’emigrazione lucana è composta essenzialmente da giovani
a medio/alto livello di scolarizzazione (il 28,7% degli emigrati lucani nel 2011 ha una
laurea, più di 5.400 lavoratori lucani operano fuori regione, pur mantenendo la residenza in
Basilicata). I problemi occupazionali raggiungono vette emergenziali, peggiori di quelle
nazionali, soprattutto nel comparto giovanile (il relativo tasso di disoccupazione è del
55,1%, addirittura al di sopra della media meridionale) producendo una disoccupazione
giovanile intellettuale (5.000 laureati lucani sono disoccupati) ed una crescita del fenomeno
dei NEET (che oramai sono 30.000 nella fascia 15-29 anni). Ma il mercato del lavoro lucano
evidenzia fenomeni di degrado particolari anche per altre fasce deboli: l’incidenza della
disoccupazione di lunga durata è del 64,1%, contro il 57% nazionale, indicando una
maggiore ampiezza del bacino di disoccupati che perdono le competenze lavorative di base
e non riescono più a rientrare nel mercato del lavoro; ma anche la rapida crescita del bacino
di lavoro nero ed irregolare, con il relativo tasso che dal 2006 diviene superiore anche alla
media meridionale;
un conseguente rapido impoverimento della società, con un allargamento di una forbice, in
termini redistributivi, già ampia. Il coefficiente del Gini, infatti, è superiore a quello
nazionale (0,35, a fronte dello 0,31 italiano e dello 0,30 comunitario) in un contesto in cui il
20
Regione Basilicata
-
-
valore medio del reddito disponibile per abitante è solo il 78,3% della media italiana.
Condizioni di deprivazione materiale severe colpiscono già il 25,1% della popolazione
(14,5% italiano) mentre un altro 47,7% è a rischio di caduta in povertà (29,9% nazionale);
un territorio caratterizzato dall’assenza di un effetto-città significativo, poiché il capoluogo
ha poco più di 66.000 abitanti, e non genera un hinterland particolarmente diffuso, se non in
pochi piccoli Comuni limitrofi (Tito, Picerno, Cancellara, Pignola) e la seconda città,
Matera, è ancor più piccola e con minore effetto di irraggiamento sui Comuni vicini. Le aree
proto urbane del Vulture-Melfese e del Metapontino richiedono, ancora, interventi di messa
in rete per poter decollare come “città diffuse”. Il resto del territorio è caratterizzato da una
elevata perifericità rispetto ai servizi essenziali, e da scarsa accessibilità logistica interna e di
collegamento agli hub ed alle reti TEN, e costituisce una grande “area interna”, peraltro con
differenziali di sviluppo piuttosto accentuati, fra le aree di corona, relativamente più
benestanti, ed il cuore del ritardo di sviluppo socio-economico, localizzato nelle aree centromeridionali della provincia di Potenza, nella Collina materana, nella zona delle Dolomiti
Lucane, nella fascia bradanica;
una elevata e diffusa fragilità idrogeologica e sismica del territorio, i cui elevati valori
ambientali e culturali non sono adeguatamente sfruttati in termini di potenzialità di sviluppo
endogeno.
A fronte di tali fabbisogni, le sfide essenziali che il PO FESR identifica sono le seguenti:
-
-
-
un sostegno a processi di rilancio competitivo basati sui fattori supply-side dell’innovazione
tecnologica, della connettività di banda larga e della qualità totale;
una evoluzione del modello di specializzazione produttiva in una logica di smart
specialisation, con le vocazioni produttive che il territorio già esprime e di quelle che può
sviluppare;
un sostegno alla crescita dimensionale e patrimoniale del tessuto produttivo, per renderlo più
resiliente a fattori di scarsità di liquidità, legati anche alla restrizione del credito bancario;
riportare l’output gap tendenzialmente verso lo zero, facendo ripartire investimenti ed
occupazione, cioè i fattori della produzione sottoutilizzati;
far ritrovare alla Basilicata un miglior posizionamento commerciale, per evitare un
ripiegamento eccessivo su contesti di mercato localistici ed a bassa potenzialità, e quindi per
accompagnare il sistema regionale verso quei mercati internazionali più dinamici in termini
di crescita dei consumi e di capacità di elevare il valore aggiunto dei prodotti regionali ivi
venduti;
riconsolidare la coesione sociale, riassorbendo i fenomeni di povertà ed esclusione sociolavorativa più gravi (con riferimento quindi ai giovani, ed in particolare ai NEET, ai
21
Regione Basilicata
-
-
-
disoccupati di età avanzata e lungo periodo, alla popolazione in povertà o a rischio di
povertà;
tutelare e valorizzare in chiave di sviluppo il patrimonio ambientale e culturale del territorio,
difendendone le specificità (habitat, paesaggi, beni culturali, bassa impronta antropica, basso
livello di emissioni climalteranti e di congestione in ambito urbano) e valorizzandole in
termini economici (energia, chimica verde, turismo ambientale e culturale, gestione e
processamento dei rifiuti e del ciclo idrico);
favorire un riequilibrio nei differenziali interni di sviluppo territoriale;
favorire una crescita dell’effetto-città mediante servizi avanzati e un rafforzamento delle reti
di città diffusa;
favorire una migliore connettività esterna ed interna, sul versante dei servizi e delle reti di
trasporto;
favorire una migliore prevenzione dei rischi territoriali (anche mediante sistemi di early
warning) e una maggiore manutenzione, preventiva, conservativa e successiva, degli
elementi territoriali più a rischio, e dei manufatti edilizi ed urbanistici che vi insistono.
Partenariato: la revisione partenariale del documento è stata eseguita, in due occasioni,
ovvero il 23 Maggio 2014, quando la Regione ha presentato al partenariato economicosociale un ragionamento sulla declinazione degli obiettivi tematici rispetto alla realtà lucana,
ed un primo catalogo di azioni possibili predisposto dai Dipartimenti regionali. Sulla base
delle risultanze di tale incontro, un secondo incontro si è tenuto in data 17 Giugno 2014. In
quella data, infatti, è stato presentato un primo documento programmatico generale, che
evidenzia l’analisi di contesto e l’articolazione del futuro PO per Assi prioritari, linee di
intervento, azioni e risultati attesi. Su tale bozza, dunque, è stata avviata la discussione con
tutti i partner sociali ed istituzionali intervenuti, evidenziando quindi le richieste di modifica,
integrazione e correzione alla strategia ivi proposta. Il livello di coinvolgimento del
partenariato, e quindi il requisito di rappresentatività di cui al Regolamento Delegato
240/2014 è da ritenersi soddisfacente, nella misura in cui sono stati coinvolti tutti i soggetti
rilevanti del partenariato istituzionale e di quello sociale (sono stati convocati i Comuni, le
Province, l’Università, i centri di ricerca, i Consorzi Industriali gli enti e le aziende sub
regionali, le ASL, gli enti-Parco, la Soprintendenza per i Beni Archeologici, le autonomie
funzionali, i sindacati confederali, le associazioni di categoria, le associazioni
rappresentative dei distretti industriali ed agroalimentari, ed organismi della società civile
come il CAI, l’Avis. Va tuttavia segnalato che, al fine di rispettare il suddetto Regolamento
Delegato, occorre: mettere a disposizione canali attraverso i quali i partner possono porre
domande, fornire contributi ed essere informati del modo in cui le loro proposte sono state
prese in considerazione (ad esempio tramite un apposito sito web, fornito di sezioni faq,
22
Regione Basilicata
-
forum e discussione); divulgare i risultati delle consultazioni (sempre attraverso il predetto
sito, ad esempio); disporre di designazioni formali
Best practice: la strategia è fondata su un documento preliminare, già richiamato, ovvero
“Sketch of a strategy for Basilicata Region” che è stato approntato, nel 2013, da un gruppo
di esperti internazionali, coordinato dal Ministero della Coesione Territoriale, nell’ambito
del progetto “Capacity Lab”, che ha prodotto ,a sostegno del disegno strategico poi adottato
dal PO FESR, numerosi casi di studio e pratiche di eccellenza di altre regioni europee e
mondiali (ad esempio, in materia di programmi di sviluppo industriale/reindustrializzazione
d’area, di sviluppo di cluster di imprese nel settore energetico, di valorizzazione dei parchi e
delle aree protette a fini turistici, di politiche sociali e di inclusione.
I fabbisogni si traducono, come è possibile vedere dalla tabella sottoriportata, nelle diverse sfide che
la strategia del PO contiene al suo interno, e tali sfide hanno, a loro volta, un riscontro
estremamente preciso sia negli obiettivi tematici che nelle priorità d’investimento previste dall’
Accordo di Partenariato. Pertanto, vi è elevata congruenza fra gli obiettivi del programma, le sfide
ed i fabbisogni identificati.
Diversi obiettivi tematici, come l’1 ed il 2, vanno a rispondere ad una pluralità di sfide e fabbisogni,
e ciò risulta coerente con l’approccio della smart specialisation per il quale una elevata capacità di
innovazione e di connessione di rete sono fattori trasversali all’intero assetto socio economico di un
territorio, ed alla competitività non solo economica, ma anche sociale e ambientale (intesa nel senso
di competitività di contesto). Anche l’obiettivo 11 compare in diversi ambiti, e ciò costituisce un
importante fattore di attenzione, nella misura in cui una adeguata capacità amministrativa e di
governance del soggetto pubblico è fondamentale sia per accompagnare il tessuto produttivo verso
una migliore capacità di presidio dei mercati, tramite servizi i supporto all’internazionalizzazione,
sia per accompagnarlo verso una maggiore capacità innovativa, poiché, come anche evidenziato
dall’analisi di contesto del PO, il sistema pubblico di ricerca è centrale nella realtà
scientifico/tecnologica regionale, sia per progettare ed attuare servizi e sistemi di protezione del
territorio e dell’ambiente, che per gestire asset ambientali pubblici (si pensi ai parchi naturali ed alle
aree protette).
Per quanto invece riguarda l’impatto finanziario dello sforzo che sarà dedicato ai diversi fabbisogni,
va rilevato che esso è meno intenso per quel che riguarda l’internazionalizzazione e la fragilità dei
territori. Tuttavia, sulla prima questione, occorre premettere che vi sono anche strumenti nazionali,
al di fuori dei fondi strutturali, a sostegno di tale intervento (ad es. le attività di Simest), e che esso
si va a complementare con le azioni infrastrutturali previste dall’OT 7, che forniscono la base
materiale per l’apertura internazionale del sistema, e con le azioni dell’OT 2, che ne forniscono la
base immateriale e telematica.
23
Regione Basilicata
Con riferimento alla fragilità dei territori, va detto che essa, a livello regionale, viene in larga
misura sostenuta anche tramite le azioni del FEASR, con riferimento alla funzione conservativa e
protettiva della forestazione e delle attività agricole. E’ inoltre previsto che il Governo destini quota
parte (senza specificarne l’ammontare) delle risorse del prossimo FSC al finanziamento degli
interventi di messa in sicurezza del territorio, di bonifica di siti d'interesse nazionale e di altri
interventi in materia di politiche ambientali; una parte andrà ovviamente anche alla Basilicata.
Fabbisogni
Sfide
Obiettivi
tematici
Priorità di
investimento
Impatto finanziario
1, 2, 3, 11
1.a), 1.b), 2.a),
2.b), 3.a), 3.b),
3.c), 3.d), 11
Impatto finanziario
molto elevato
3, 11
3.b), 3.d), 11
Meno rilevante
2, 9, 10
2,c), 9.a), 9.b),
9.c), 10
Impatto di medio
livello
Rilancio
dell'innovazione
tecnologica e
telematica
Accrescimento della
competitività supply
side
Evoluzione smart del
modello di
specializzazione
produttiva
Crescita dimensionale
imprese e
capitalizzazione
Ripartenza degli
investimenti
Ripartenza investimenti
(soprattutto Ide)
Maggiore
internazionalizzazione Miglior posizionamento
sui mercati e nella
catena del valore
Migliore coesione
demografica,
lavorativa e sociale
Ripartenza
dell'occupazione
lavorando sul capitale
umano
Riassorbimento dei
fenomeni più gravi di
esclusione sociale
24
Regione Basilicata
Difesa ambiente
Riduzione emissioni e
degli impatti antropici
sull’ambiente
4
4.a), 4.b), 4.c),
4.d), 4.e), 4.g)
Impatto medio-alto
1, 2, 6, 7, 11
1.a), 2.b), 6.a),
6.b), 6.c), 6.d),
6.e), 6.f), 6.g),
7.b), 7.d), 7.c), 11
Impatto rilevante
5, 11
5.a), 5.b), 11
Meno rilevante
Valorizzazione
economica dei fattori
ambientali e culturali
del territorio
Sviluppo territoriale
Riequilibrio dei
differenziali interni di
sviluppo territoriale
Crescita dell'effettocittà
Migliore connettività
logistica
Migliore tenuta assetti
idrogeologici ed
Fragilità del territorio
architettonici, early
warning dei rischi
1.2 COERENZA INTERNA E ESTERNA DEL PROGRAMMA
Coerenza interna
Relazione esistente tra gli obiettivi specifici.
Le linee-guida prevedono di analizzare complementarietà, potenziali sinergie, ma anche incoerenze,
fra gli obiettivi specifici, sia all’interno degli Assi, che fra Assi diversi. A tal fine, la tabella
sinottica sottoriportata fa emergere alcuni aspetti di interesse.
Le relazioni fra gli obiettivi specifici (cioè fra i risultati attesi) sono così analizzate:
25
Regione Basilicata
-
-
Contributo, quando cioè un obiettivo specifico (risultato atteso) contribuisce ad un altro in
modo unidirezionale; in questo caso, la relazione è rappresentata da una C (due C in caso di
contributo forte);
Sinergia, quando i due obiettivi specifici si influenzano l’uno con l’altro, in un feed back
reciproco. Tali situazioni sono marcate con la S (due S in caso di forte sinergia);
Duplicazione (D), quando due obiettivi specifici si sovrappongono l’uno all’altro, senza
però autoalimentarsi reciprocamente;
Incoerenza (I), quando due obiettivi si ostacolano l’uno con l’altro, o sono incongrui;
In assenza di effetti reciproci, positivi o negativi, la casella rimane in bianco.
L’elenco degli obiettivi specifici (risultati attesi) scelti dal PO FESR è il seguente:
1.1 Incremento dell’attività di innovazione delle imprese
1.2 Rafforzamento del sistema innovativo nazionale e regionale
1.3 Promozione di nuovi mercati per l’innovazione
1.4 Aumento dell’incidenza di specializzazioni innovative in perimetri applicativi ad alta intensità
di conoscenza
1.5 Potenziamento della capacità di sviluppare l’eccellenza nella R&I
2.1 Riduzione dei divari digitali nei territori e diffusione di connettività in banda ultra larga
2.2 Digitalizzazione dei processi amministrativi e diffusione di servizi digitali pienamente
interoperabili
2.3 Potenziamento della domanda di servizi digitali
3.1 Rilancio della propensione agli investimenti del sistema produttivo
3.2 Sviluppo occupazionale e produttivo in aree territoriali colpite da crisi diffusa delle attività
produttive
3.3 Consolidamento, modernizzazione e diversificazione dei sistemi produttivi territoriali
3.4 Incremento del livello di internazionalizzazione dei sistemi produttivi
3.5 Nascita e Consolidamento delle Micro, Piccole e Medie Imprese
3.6 Miglioramento dell’accesso al credito , del finanziamento delle imprese
26
Regione Basilicata
3.7 Diffusione e rafforzamento delle attività economiche a contenuto sociale
4.1 Riduzione dei consumi energetici negli edifici e nelle strutture pubbliche o ad uso pubblico,
residenziali e non residenziali e integrazione di fonti rinnovabili
4.2 Riduzione dei consumi energetici e delle emissioni nelle imprese e integrazione di fonti
rinnovabili
4.3 Incremento della quota di fabbisogno energetico coperto da generazione distribuita sviluppando
e realizzando sistemi di distribuzione intelligenti
4.4 Incremento della quota di fabbisogno energetico coperto da cogenerazione e trigenerazione di
energia
4.6 Aumento della mobilità sostenibile nelle aree urbane
5.1 Riduzione del rischio idrogeologico e di erosione costiera
5.3 Riduzione del rischio incendi e il rischio sismico
6.1: Ottimizzazione della gestione dei rifiuti urbani secondo la gerarchia comunitaria
6.2 Restituzione all'uso produttivo di aree inquinate
6.3 Miglioramento del servizio idrico integrato per usi civili e riduzione delle perdite di rete di
acquedotto
6.4 Mantenimento e miglioramento della qualità dei corpi idrici (Ra 6.4 nell’Adp)
6.5 Contribuire ad arrestare la perdita di biodiversità terrestre e marina, anche legata al paesaggio
rurale e mantenendo e ripristinando i servizi ecosistemici
6.6 Miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio nelle aree
di attrazione naturale
6.7 Miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio culturale,
nelle aree di attrazione
6.8 Riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche
7.1 Potenziamento dell’offerta ferroviaria e miglioramento del servizio in termini di qualità e tempi
di percorrenza
27
Regione Basilicata
7.3 Potenziamento ferroviario regionale, integrazione modale e miglioramento dei collegamenti
multimodali con i principali nodi
7.4 Rafforzamento delle connessioni con la rete globale delle aree interne
9.3 Aumento/ consolidamento/ qualificazione dei servizi e delle infrastrutture di cura socioeducativi rivolti ai bambini e dei servizi di cura rivolti a persone con limitazioni dell’autonomia
9.4 Riduzione del numero di famiglie con particolari fragilità sociali ed economiche in condizioni di
disagio abitativo
10.5 Innalzamento dei livelli di competenze, di partecipazione e di successo formativo
nell’istruzione universitaria e/o equivalente
10.7 Aumento della propensione dei giovani a permanere nei contesti formativi e miglioramento
della sicurezza e della fruibilità degli ambienti scolastici
11.6 Miglioramento della governance multilivello e delle capacità amministrativa e tecnica delle
pubbliche amministrazioni nei programmi d’investimento pubblico, anche per la coesione
territoriale.
Come è possibile constatare, il livello di coerenza interna fra i diversi obiettivi del PO è elevato, e
non si riscontrano mai casi di incoerenza. I legami logici interni al programma, in termini di smart
specialisation e quindi di forte preferenza trasversale per l’innovazione, nonché di recupero in
termini evolutivi di vocazioni e caratteristiche specifiche del territorio e del sistema socio
economico regionale (ambientali, turistiche, socio-solidaristiche, di forte presenza delle PMI) e di
messa in rete, dentro un progetto di sviluppo unitario, dei soggetti rilevanti (imprese, PA, banche,
terzo settore, ecc.) sono molto forti, e quindi evidenziano una prima, ancora parziale, possibile
descrizione della teoria politica del programma, in termini di nessi logici e consequenziali, e di
compattezza degli obiettivi perseguiti.
D’altro canto, alcuni obiettivi specifici più delimitati, in termini di azioni che si intendono portare
avanti, come in particolare il 6.2, il 6.4, il 6.5, il 9.4 hanno molte caselle vuote, cioè interagiscono
con pochi altri obiettivi specifici del programma, ed in numerosi casi l’interazione è debole ed
unilaterale. Mentre 6.2 e 6.4, hanno un forte connotato specialistico, che agisce su asset
fondamentali (come l’acqua e l’inquinamento di aree territoriali e di falde), e quindi sono obiettivi
fondamentali, rispondenti a bisogni importanti, per tali due ultimi obiettivi specifici, dunque, si
suggerisce al programmatore di verificare l’effettiva utilità di un inserimento nel PO che rischia di
lasciarli in una posizione “periferica” rispetto al “core” della strategia programmatica. E quindi, al
fine di concentrare maggiormente le risorse su obiettivi specifici più trasversali, più in grado di
28
Regione Basilicata
mobilitare altre componenti del programma, e meno “confinati”, di verificare se sia possibile
portare la realizzazione di interventi di edilizia sociale ecc. su altri strumenti di finanziamento,
almeno in parte (ad es. le politiche nazionali di “social housing”) così come demandare il tema della
biodiversità all’operato del FEASR, che appare molto più “ferrato” in tal senso.
29
Regione Basilicata
1.1
1.1
1.2
1.3
1.4
1.5
2.1
2.2
2.3
3.1
1.2
1.3
1.4
2.2
2.3
3.1
3.2
3.3
3.4
3.5
3.6
SS
SS
1.5
SS
2.1
SS
SS
SS
SS
S
S
S
C
S
CC
SS
SS
SS
SS
SS
S
C
C
S
CC
S
CC
C
C
SS
SS
SS
SS
SS
CC
C
S
S
SS
CC
C
C
SS
SS
SS
SS
SS
S
SS
CC
SS
CC
SS
SS
SS
S
C
S
CC
CC
CC
SS
SS
CC
C
CC
CC
S
C
SS
3.7
4.1
4.2
C
CC
C
4.3
C
4.4
4.6
C
5.1
C
C
C
S
SS
S
C
SS
C
SS
CC
C
C
C
SS
C
C
S
C
S
CC
CC
CC
CC
C
CC
CC
CC
C
CC
C
C
CC
SS
SS
SS
SS
CC
C
C
3.2
CC
S
S
C
C
3.3
SS
SS
CC
C
C
C
3.5
3.6
CC
C
S
C
C
3.4
CC
S
C
C
6.2
6.3
6.4
SS
S
SS
S
C
CC
CC
C
CC
CC
S
S
SS
SS
CC
C
C
C
CC
4.2
6.6
C
6.7
C
CC
S
C
CC
S
C
C
C
S
CC
C
CC
C
S
S
S
CC
C
SS
S
C
C
C
C
S
S
SS
C
C
C
C
S
C
CC
SS
SS
C
C
C
SS
CC
C
CC
CC
CC
SS
CC
CC
SS
SS
SS
SS
CC
CC
CC
C
C
C
C
C
CC
CC
CC
CC
CC
SS
C
C
SS
CC
CC
SS
SS
C
C
C
C
CC
C
SS
CC
S
C
C
5.3
CC
CC
S
CC
6.1
CC
CC
C
S
C
SS
S
C
S
S
SS
S
C
C
C
11.6
S
SS
S
CC
30
C
C
CC
6.3
10.7
CC
C
C
4.6
6.2
10.5
S
C
CC
C
C
SS
CC
S
S
5.1
9.4
CC
S
S
9.3
S
S
S
S
4.4
C
S
S
S
C
CC
C
C
S
S
S
S
7.4
C
S
C
4.3
S
C
S
7.3
C
CC
C
7.1
C
S
CC
6.8
C
C
C
C
3.7
4.1
6.5
C
S
CC
6.1
C
C
C
5.3
CC
C
C
C
CC
S
C
SS
C
SS
SS
CC
S
CC
C
C
SS
Regione Basilicata
SS
6.4
CC
SS
6.5
6.6
6.7
6.8
7.1
7.3
SS
SS
C
C
C
S
C
CC
C
CC
S
C
CC
C
CC
CC
CC
CC
S
S
C
CC
CC
S
7.4
C
C
9.3
C
CC
9.4
C
CC
C
CC
S
SS
10.5
SS
10.7
S
11.6
31
Regione Basilicata
Le linee-guida chiedono anche si stimare la coerenza fra strategia di sviluppo di un territorio
coperto da ITI e ed obiettivi specifici di ogni Asse di priorità. Al momento in cui si chiude tale
rapporto di valutazione ex-ante, però, le strategie con cui sono definiti gli ITI non hanno ancora
raggiunto un livello di maturazione e dettaglio sufficiente per eseguire tale analisi. In linea di
massima, il PO prevede l’attivazione di ITI nelle due aree urbane di Potenza e Matera, in due aree
interne particolarmente critiche, quanto a spopolamento, livello di sviluppo ed accesso ai servizi
(Mercure/Alto Sinni/Val Sarmento e Montagna Materana) ed in alcune aree di interesse strategico
regionale.
Un abbozzo di strategia, per quanto minimale, esiste solo per gli ITI in area urbana, posto che:
-
-
Matera porrà in essere attività riconducibili ad un programma di valorizzazione culturale,
sostenute da interventi, anche di potenziamento della dotazione infrastrutturale, funzionali al
programma di valorizzazione territoriale. In questo quadro di azioni il FESR oltre a
sostenere la valorizzazione del patrimonio culturale in stretta relazione con l’industria
creativa, sosterrà la mobilità sostenibile, punterà al miglioramento delle condizioni di
accessibilità immateriale e dei servizi digitali in una logica di “smart community”, alla
sperimentazione di soluzioni avanzate in materia di efficientamento energetico, alla
creazione di nuove imprese innovative e al miglioramento dei servizi collettivi. Nel
medesimo quadro strategico il FSE potrà elevare l’offerta di istruzione e di formazione
connessa all’industria creativa e alla gestione di percorsi di valorizzazione culturale e
turistica, nonchè consentire l’attivazione di percorsi di innovazione sociale.
Il sostegno allo sviluppo urbano di Potenza è invece improntato alla logica di connotazione
della città come “polo funzionale” nel quale, in ragione della concentrazione di agenzie
pubbliche e soggetti privati, si producono servizi avanzati ed innovazioni trasferibili su tutto
il territorio regionale. La presenza dell’Università di Basilicata, delle sedi degli enti
pubblici, di imprese di terziario, la confluenza quotidiana nella città di un elevato numero di
“utilizzatori” induce ad una strategia che garantisca sostegno alle attività innovative legate
all’economia della conoscenza, assicuri supporto alle imprese in grado di assicurare servizi
avanzati, promuovi la mobilità e la logistica sostenibile, rafforzi il sistema dei servizi di
istruzione terziaria e dell’alta formazione, attui la digitalizzazione dei servizi e dei processi
per la fruibilità urbana, elevi i servizi di assistenza funzionali ad elevare i livelli di vivibilità
cittadina, il tutto con un riparto di competenze tra FESR e FSE indicato dai regolamenti e
dall’AP.
Di seguito, quindi, per i due ITI urbani, si delinea, in termini molto generici, un’analisi di coerenza
interna con gli Assi del PO. Laddove c’è coerenza fra un risultato atteso ed una componente
strategico degli ITUI urbani, c’è una croce. Tale analisi può servire anche per evidenziare quali
32
Regione Basilicata
siano le azioni che possono essere attivate sui due ITI urbani, che essenzialmente sono quelle
dell’Asse 1, dell’Asse 2, quelle dell’Asse 3 che si riferiscono al sostegno alla nascita di nuove
imprese, quelle dell’Asse 4 riferite all’efficienza energetica, l’Asse 5, per quanto riguarda le
innovazioni in materia di sistemi di early warning e di contrasto ai rischi ambientali, le Misure
dell’Asse 6 che valorizzano il turismo culturale (soprattutto per Matera), quelle dell’Asse 7, con
riferimento all’accessibilità ferroviaria al capoluogo regionale, e dell’Asse 9, con riferimento ai
servizi per la qualità della vita, oltre che per la riqualificazione delle strutture scolastiche ed
universitarie.
33
Regione Basilicata
Coerenza interna fra ITI urbani e risultati attesi del PO FESR
ITI Matera
Patrimonio Industria Mobilità
culturale creativa sostenibile
Banda
larga
Servizi
digitali
Efficienza
energetica
Nuove
imprese
hi-tech
1.1
1.2
1.3
1.4
X
1.5
2.1
X
2.2
2.3
X
X
X
X
ITI Potenza
Imprese di
Innovazione
servizi
Logistica/
Qualità
Economia
Mobilità
e trasf
avanzati,
accessibil
della
conoscenza
sostenibile
tecnologico
anche
ità fisica vita/servizi
nuove
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
3.1
3.2
3.3
X
X
X
3.4
3.5
X
X
3.6
3.7
X
X
X
X
X
34
Regione Basilicata
ITI Matera
Patrimonio Industria Mobilità
culturale creativa sostenibile
4.1
Banda
larga
Servizi
digitali
Efficienza
energetica
Nuove
imprese
hi-tech
ITI Potenza
Imprese di
Innovazione
servizi
Logistica/
Qualità
Economia
Mobilità
e trasf
avanzati,
accessibil
della
conoscenza
sostenibile
tecnologico
anche
ità fisica vita/servizi
nuove
X
X
X
4.2
4.3
X
4.4
4.6
X
X
5.1
X
X
5.3
6.1
X
X
X
X
X
X
6.2
6.3
6.4
X
6.5
6.6
6.7
X
X
6.8
X
X
7.1
X
7.4
35
Regione Basilicata
ITI Matera
Patrimonio Industria Mobilità
culturale creativa sostenibile
Banda
larga
Servizi
digitali
Efficienza
energetica
Nuove
imprese
hi-tech
9.3
ITI Potenza
Imprese di
Innovazione
servizi
Logistica/
Qualità
Economia
Mobilità
e trasf
avanzati,
accessibil
della
conoscenza
sostenibile
tecnologico
anche
ità fisica vita/servizi
nuove
X
9.4
10.5
X
10.7
X
X
X
11.6
36
X
X
Regione Basilicata
RELAZIONE CON ALTRI STRUMENTI DI RILEVANZA
Coerenza con il documento programmatico regionale generale per il nuovo ciclo 204-2020 (Bozza
di una Strategia per la Regione Basilicata Verso un programma di sviluppo operativo regionale
della Regione Basilicata 2014-2020, Marzo 2013)
In tale Sezione, si chiede di verificare la coerenza fra il programma ed altri strumenti programmatici
rilevanti a livello comunitario, nazionale e regionale. A livello regionale, procederemo ad una più
puntuale verifica della coerenza interna del sistema di obiettivi tematici e risultati attesi, utilizzando
una matrice in cui vengono riportati, su ciascuna riga e sulla colonna corrispondente, gli obiettivi
tematici e risultati attesi del PO FESR 2014/2020 e i quattro pilastri individuati dalla Bozza di una
Strategia per la Regione Basilicata Verso un programma di sviluppo operativo regionale della
Regione Basilicata 2014-2020, che rappresenta il documento programmatico di base sul quale, nel
2013, è stata impostata la strategia regionale mirata alla nuova programmazione.
Nelle caselle poste all’incrocio fra le righe e le colonne, si attribuiscono punteggi che esprimono il
livello della relazione di compatibilità e/o di sinergia di ciascun obiettivo con tutti gli altri (matrice
di coerenza interna tra obiettivi) sulla base di tre gradi di intensità: modesta, media, elevata.
Obiettivi Tematici
1. RAFFORZARE LA
RICERCA, LO SVILUPPO
TECNOLOGICO E
L'INNOVAZIONE
2. MIGLIORARE L'ACCESSO
ALLE TECNOLOGIE
DELL'INFORMAZIONE E
DELLA COMUNICAZIONE,
NONCHÉ L'IMPIEGO E LA
QUALITÀ DELLE MEDESIME
3. PROMUOVERE LA
Pilastri
1
2
3
competitività ambiente, Energia
regionale,
turismo e
innovazione prodotti
e sviluppo
agricoli
cluster-based
(o
distrettuale)
XXX
***
***
XXX
**
**
*
XXX
37
4
istruzione e
formazione
professionale,
servizi sociali
e mobilità in
supporto
dello
sviluppo
regionale e
del welfare
***
Regione Basilicata
COMPETITIVITÀ DELLE
PICCOLE E MEDIE IMPRESE,
IL SETTORE AGRICOLO E IL
SETTORE DELLA PESCA E
DELL’ACQUACOLTURA
4. SOSTENERE LA
TRANSIZIONE VERSO
UN’ECONOMIA A BASSE
EMISSIONI DI CARBONIO IN
TUTTI I SETTORI
5. PROMUOVERE
L’ADATTAMENTO AL
CAMBIAMENTO CLIMATICO,
LA PREVENZIONE E LA
GESTIONE DEI RISCHI
6. TUTELARE L'AMBIENTE E
PROMUOVERE L'USO
EFFICIENTE DELLE RISORSE
7. PROMUOVERE SISTEMI DI
TRASPORTO SOSTENIBILI ED
ELIMINARE LE
STROZZATURE NELLE
PRINCIPALI
INFRASTRUTTURE DI RETE
8. PROMUOVERE
UN’OCCUPAZIONE
SOSTENIBILE E DI QUALITA’
E SOSTENERE LA MOBILITA’
DEI LAVORATORI
9. PROMUOVERE
L’INCLUSIONE SOCIALE,
COMBATTERE LA POVERTÀ
E OGNI FORMA DI
DISCRIMINAZIONE
10. INVESTIRE
NELL’ISTRUZIONE, NELLA
FORMAZIONE E NELLA
FORMAZIONE
PROFESSIONALE PER LE
COMPETENZE E
L’APPRENDIMENTO
PERMANENTE
11. RAFFORZARE LA
***
*
38
XXX
Regione Basilicata
CAPACITÀ ISTITUZIONALE
DELLE AUTORITÀ
PUBBLICHE E DELLE PARTI
INTERESSATE E
UN’AMMINISTRAZIONE
PUBBLICA EFFICIENTE
Si ritiene di poter rilevare un certo grado di interrelazione tra almeno 8 degli undici obiettivi
tematici.
Coerenza con Horizon 2020
Con riferimento al livello programmatico comunitario, in una logica di coerenza con Europa 2020,
occorre analizzare la coerenza rispetto al programma Horizon 2020, che è composto da tre pilastri e
cinque programmi trasversali, come da immagine sotto riportata.
39
Regione Basilicata
“Eccellenza Scientifica" è il primo dei tre pilastri del nuovo Programma Quadro Horizon 2020. Il
suo obiettivo generale è elevare il livello di eccellenza della base scientifica europea e garantire una
produzione costante di ricerca a livello mondiale per assicurare la competitività dell'Europa a lungo
termine. Vuole sostenere le idee migliori, sviluppare i talenti in Europa, dare ai ricercatori accesso
ad infrastrutture di ricerca prioritarie e fare dell'Europa un luogo attraente per i migliori ricercatori
del mondo.
Si articola in quattro programmi:
1 European Research Council: sostiene gli individui più talentuosi e creativi e le loro equipe nello
svolgere ricerche di frontiera di altissima qualità;
40
Regione Basilicata
2 Tecnologie future ed emergenti: finanzia la ricerca collaborativa per aprire nuovi promettenti
campi di ricerca e di innovazione;
3 Azioni Marie Sklodowska Curie: offre ai ricercatori eccellenti opportunità di formazione e di
carriera sostenendo la mobilità;
4 Infrastrutture di Ricerca: garantisce che l'Europa disponga di infrastrutture di ricerca (comprese
le infrastrutture elettroniche in rete) di livello mondiale accessibili a tutti i ricercatori in Europa e in
altri paesi.
Il secondo Pilastro di Horizon 2020 intende fare dell'Europa un luogo più attraente per investire
nella ricerca e nell'innovazione (compresa l'innovazione ecologica), promuovendo attività
strutturate dalle aziende. Vuole portare grandi investimenti in tecnologie industriali essenziali,
incentivare il potenziale di crescita delle aziende europee fornendo loro livelli adeguati di
finanziamento e aiutare le PMI innovative a trasformarsi in imprese leader a livello mondiale.
Si articola in tre Programmi:
1. Leadership nelle tecnologie abilitanti e industriali: fornisce un sostegno mirato alla ricerca, allo
sviluppo e alla dimostrazione delle seguenti priorità: ICT, biotecnologie, nanotecnologie, materiali
avanzati, biotecnologie, fabbricazione e trasformazione avanzate, Tecnologia Spaziale.
2. Accesso al capitale di rischio: mira a superare i disavanzi della disponibilità di crediti e fondi per
il settore R&S, le imprese e i progetti innovativi in tutte le fasi di sviluppo. Congiuntamente agli
strumenti di finanza di rischio il Programma per la competitività delle imprese (COSME), nasce con
l’obiettivo di sostenere lo sviluppo di capitale di rischio a livello europeo.
3. L'innovazione nelle PMI: promuove tutte le forme di innovazione nelle PMI, con un interesse
specifico per quelle dotate del potenziale di crescita suscettibile di internazionalizzazione sul
mercato unico e oltre. Nella attività non si prevede ricerca ma finanziamenti per azioni di supporto
alla ricerca.
Il terzo pilastro rispecchia le priorità strategiche della strategia Europa 2020 e affronta grandi
preoccupazioni condivise dai cittadini europei e di altri paesi. Si intendono coprire attività che
spaziano dalla ricerca alla commercializzazione, incentrandosi su quelle connesse all'innovazione,
quali i progetti pilota, la dimostrazione, i banchi di prova e il sostegno agli appalti pubblici e
all'adozione commerciale. Si istituiranno collegamenti con le attività dei partenariati europei per
l'innovazione. Il finanziamento è incentrato sui seguenti Programmi:
1
Salute, cambiamento demografico e benessere
41
Regione Basilicata
2
Sicurezza alimentare, agricoltura sostenibile, ricerca marina e marittima nonché bioeconomia
3
Energia sicura, pulita ed efficiente
4
Trasporti intelligenti, verdi e integrati
5
Azione per il clima, efficienza delle risorse e materie prime
6
Europe in a changing world – inclusive, innovative, reflective societies
7
Secure societies – Protecting freedom and security of Europe and its citizens
Il modo con cui è stata costruita la strategia del PO FESR riflette una elevata coerenza rispetto alle
strategie di Horizon 2020, dando quindi la possibilità di sfruttare numerose sinergie. Inoltre, una
specifica linea di intervento a valere sull’OT 1, denominata “PMI- Ricerca per partecipazione a
piattaforme europee (Horizon 2020)” mira specificamente a sostenere i partenariati di progetto
necessari per accedere ai bandi del programma Horizon.
Vi è però anche il rischio di duplicazione di finanziamenti sugli stessi oggetti. Nello specifico,
poiché Horizon 2020 si focalizza, in termini di tecnologie abilitanti, proprio su quelle che
dovrebbero costituire la specializzazione scientifica della Basilicata (tecnologie spaziali e di
osservazione della Terra, biotecnologie, con riferimento a quelle agricole, Ict, ma anche trasporti
intelligenti e verdi, che rappresentano una componente importante della Strategia Urbana del PO
FESR, ed energia pulita ed efficiente, che rappresenta uno degli asset strategici dell’Asse Prioritario
4) si ritiene opportuno sfruttare maggiormente le opportunità finanziarie di Horizon 2020,
prevedendo quindi che le azioni finanziate dal PO FESR siano perlopiù mirate a creare condizioni
di contesto e strutturali/infrastrutturali idonee a favorire i progetti presentati a valere su Horizon
2020, evitando di aprire, sugli stessi temi di ricerca ed innovazione, bandi per progetti che
replichino le opportunità offerte da Horizon 2020.
In questa direzione, poiché una parte del programma, in particolare l’OT 1, prevede la realizzazione
di sistemi di public procurement per rafforzare e qualificare la domanda di innovazione della PA.,
progetto già presente fra quelli cofinanziati contemplati da Horizon 2020, sarà fondamentale che la
linea di intervento sia definita in modo da prevedere il finanziamento per azioni complementari, e
non sovrapponentesi, con quelle di Horizon 2020.
Infine, va notato che una migliore capacità di coordinamento fra Horizon 2020 ed il PO FESR passa
anche tramite una più diffusa conoscenza, fra le PMI ed i centri di ricerca lucani, delle opportunità
del primo programma. In questo senso, si suggerisce di realizzare strumenti di conoscenza e di
supporto tecnico alla partecipazione ai bandi di Horizon, anche a valere su azioni di sistema previste
42
Regione Basilicata
o prevedibili nell’OT 1, tramite uno sportello regionale dedicato ad Horizon ed agli strumenti
nazionali di sostegno alla R&S ed all’innovazione tecnologica.
Coerenza con i programmi nazionali e regionali sulla banda larga
Con riferimento all’OT 2, il PO FESR incrocia le previsioni programmatiche del Piano Regionale
No-Digital Divide, varato ad inizio 2009. Il Piano si prefigge l'obiettivo di superare il digital divide
sul territorio per cittadini e imprese e di assicurare nel contempo adeguata connettività agli Enti e
alle sedi della Pubblica Amministrazione, pianificando una serie di interventi destinati:
-
Al superamento del digital divide attraverso l'estensione della banda larga tramite tecnologie
ADSL e/o tecnologie alternative (wireless, satellitari, mobili);
All'estensione delle reti ad alta capacità (maggiore capillarità della fibra ottica) per garantire
la migrazione verso i servizi di connettività basati sulle reti di nuova generazione;
All'incentivazione e allo sviluppo della domanda di servizi a banda larga al fine di sostenere
gli investimenti autonomi degli operatori di telecomunicazioni nelle aree in digital divide.
Le aree oggetto dell'intervento regionale interessano 68 comuni lucani per un totale di 28,5 milioni
di euro.
Inoltre, va considerato anche il Piano Nazionale Banda Larga, un aiuto di stato mirato al riequilibrio
territoriale dell’accesso ai servizi di connettività a banda larga di base nelle aree a fallimento di
mercato del Paese. A valere su tale Piano, la Basilicata dispone di 55 Meuro, dei quali 18,6, ovvero
il 34% circa, sono stati spesi entro il 31.12.2013, per una copertura di 67.714 abitanti, sui 128.630
previsti.
A ciò si aggiunge il Piano Strategico per la Banda Larga, che, attraverso il Piano di Azione e
Coesione, e quindi il cofinanziamento attraverso i fondi strutturali regionali del 2007-2013
rimodulati, ha dato il via, a Febbraio 2013, ad un bando, che coinvolge le aree in fallimento di
mercato della regione, al fine di garantire l’accesso alla banda ultralarga al 40% della popolazione
lucana.
La Regione Basilicata, poi, ha pubblicato, a valere sulle proprie risorse 2007-2013, un altro bando,
finalizzato a nuove infrastrutture ottiche passive per le reti NGAN, per 53,5 Meuro.
Tutti questi programmi sono, naturalmente, coerenti con l’Asse prioritario 2, che prevede interventi
di miglioramento dell’infrastruttura, mirando specificamente agli interventi di riduzione dei divari
43
Regione Basilicata
digitali previsti da Agenda Digitale e dai programmi sopra esposti sulla banda larga. Per molti versi,
il PO FESR va anche oltre i programmi nazionali, prevedendo altresì interventi di sviluppo della
domanda di banda larga, di alfabetizzazione digitale, di potenziamento dei servizi on line offerti alla
cittadinanza. Quindi, non solo si integra con la programmazione di settore, ma la complementa ed
arricchisce. Fra l’altro, proprio al fine di rendere perfettamente coerenti tutte le azioni su tale fronte,
la Basilicata ha costituito una task force, coordinata dall’Assessore allo sviluppo, lavoro,
formazione e ricerca, attraverso la quale allineare tutte le azioni in corso e future all’Agenda
Digitale Italiana che detta gli assi di sviluppo che si dipanano tra identità digitale e i servizi
innovativi per i cittadini, amministrazione, istruzione e la sanità digitale, banda larga e ultralarga,
moneta e fatturazione elettronica.
La coerenza del programma è pressoché totale rispetto alla Smart Specialisation Strategy regionale,
con riferimento ai sistemi agevolativi per le imprese mirati alle specifiche difficoltà finanziarie
incontrate dal sistema produttivo lucano (che prevedono la costituzione di un Fondo Specializzato,
che abbia anche una funzione di sostegno all’accesso al credito) che ai settori di riferimento
(Automotive, mobile imbottito, Osservazione della Terra, Energia, Turismo balneare, industria
culturale) ed alle aree di specializzazione.
Anche gli interventi di sviluppo turistico previsti a valere sull’Asse 6 sono coerenti con le
indicazioni della smart specialisation strategy, riguardo alla selezione delle aree basata sulla
vocazione turistica specifica, alla logica di rete e distretto ed alla combinazione di interventi di
sostegno ai servizi ed al contesto, con azioni di miglioramento e promozione dell’offerta.
Coerenza con il PON nazionale “Impresa e Competitività”.
Al momento in cui è redatto il presente rapporto di valutazione ex-ante, è disponibile solo una
bozza non ancora approvata dalla Commissione di tale programma (aggiornata al 25 giugno 2014)
che ancora non contiene tutti gli elementi per poter effettuare una valutazione efficace e completa
della coerenza con il PO FESR regionale, perché non è ancora chiaro, nemmeno a livello
finanziario, come le misure del PON saranno ripartite fra le diverse regioni. In linea generale e di
principio, si può solo dire che vi sono aree di possibile, e teorica, sovrapposizione, fra i due
documenti programmatici. In particolare:
Aiuti per supporto a micro e piccole imprese (RA 3.5). IL PON prevede aiuti sia per lo start
up che per le imprese esistenti, per il finanziamento di attività relative a:
44
Regione Basilicata
L’intervento successivo, prevede invece la digitalizzazione delle imprese, ovvero
1.
connettività a banda ultralarga per le imprese nelle aree industriali;
2.
soluzioni integrate per l’e–commerce;
3.
cloud computing e sicurezza informatica;
4.
open data e big data.
In pratica, queste due azioni si sovrappongono con quelle previste nel PO FESR a valere sul RA 3.5
(incentivazioni per gli start up e incentive a soluzioni Ict nei processi produttivi e commerciali).
Il terzo intervento riguarda le aree di crisi (Ra 3.2), definite come da decreto legislativo 152/2006.
L’intervento, negoziale, coinvolge solo le amministrazioni “centrali, locali” ed il partenariato. Le
Regioni sembrano quindi tagliate fuori, anche se occorre capire se, fra le aree di cui al decreto
legislativo in questione, sono ricomprese aree della Basilicata o no; nel secondo caso, sarebbe
possibile attivare la 3.2 dentro il PO FESR, solo per azioni di contorno, di tipo integrativo e di
supporto a quelle del PON.
Poi, c’è un intervento a valere sul RA 3.3, che riguarda i sistemi produttivi vitali ed in transizione,
basato su un intervento nazionale su settori come l’automotive ed il legno-arredo, per citarne due
che interessano la Basilicata. In questo senso, dunque, sarebbe meglio lasciare alla responsabilità
prevalente nazionale l’azione 3.3.1 (sostegno al riposizionamento competitivo ed alla
riqualificazione dei sistemi imprenditoriali) e dentro il PO FESR concentrarsi, su tale RA, sulle
azioni 3.3.2, 3.3.3 e 3.3.4, che non sembrano essere dentro il perimetro del PON.
Per l’internazionalizzazione (RA 3.4) sono previste misure per
a.
formazione e informazione;
b.
promozione, incoming, specie su distretti identificati, fiere ed eventi settoriali e
partenariali, su settori specifici (tra i quali, di interesse della Basilicata, l’agroalimentare,
l’automotive, il legno-arredo, l’ambiente, le energie rinnovabili, le costruzioni); interventi di
attrazione di investimenti esteri
45
Regione Basilicata
c.
affiancamento e consulenza, in termini di fornitura, da parte dell’ICE, di servizi per
l’internazionalizzazione, e di aiuti alle PMI per acquistare servizi, nonché attività di incubazione
all’estero curate da ICE;
d.
supporto operativo e finanziario: voucher per l’acquisto di servizi di
internazionalizzazione, da parte di PMI singole o associate:
Anche in questo caso, specie le azioni 3.4.2 e 3.4.3 del PO FESR appaiono presumibilmente coperte
dal PON, e in questo caso sarebbe errato riprodurle; lo stesso rilancio dello sportello regionale per
l’internazionalizzazione Sprint, che è uno degli obiettivi del PO FESR, va reso compatibile con gli
interventi del PON.
Sul RA 3.1, sono previsti aiuti per investimenti in macchinari, impianti e beni intangibili e
accompagnamento dei processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale, sulle seguenti voci:
ità produttiva;
Ai fini dell’accompagnamento dei processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale potranno
essere oggetto di finanziamento i servizi di consulenza e di supporto. Evidentemente, anche in
questo caso tale azione si sovrappone sulla azione 3.1.1 prevista dal PO FESR regionale.
Sul RA 3.6, si prevede un potenziamento del Fondo Centrale di Garanzia, così come la
partecipazione ad un fondo di capitale di rischio ed a una attività di venture capital che
espressamente dovrà avere una dimensione territoriale sovraregionale. Anche in questo caso, una
simile previsione mette in difficoltà l’idea prevista dall’azione 3.6.4 del PO FESR, che diviene
pressoché incompatibile con un fondo di venture capital di dimensioni meridionali, che esclude
quella regionale in modo esplicito.
C’è poi un intervento sulle smart grids, che va sul RA 4.3. Le aree di intervento prioritarie saranno
individuate in base al grado attuale di criticità della rete di bassa e media tensione e a quello
previsto. Nello specifico, si prenderanno in considerazione le aree in cui risulta presente una
saturazione della rete e le aree in cui è previsto, al 2020, un incremento sostanziale del numero di
46
Regione Basilicata
impianti connessi alla stessa. Ciò significa che difficilmente sarà presa in considerazione la
Basilicata. D’altra parte, siccome le aree di intervento saranno decise sulla base di un’analisi
costi/benefici, sarebbe opportuno verificare, in sede di PO FESR, se gli interventi previsti sulle
smart grids nella regione in questione siano effettivamente positivi, in termini di benefici e costi.
In sostanza: sembra esservi una sovrapposizione fra PON e PO FESR regionale su 3.1
(segnatamente l’azione 3.1.1 del PO FESR), 3.2 (a meno che non si identifichino aree in Basilicata),
3.3 (con riferimento all’azione 3.3.1 del PO FESR), 3.4 (con riferimento alle azioni 3.4.2 e 3.4.3),
l’intero 3.5., mentre sul 3.6 creare un venture capital regionale cozza contro la previsione del PON
di evitare fondi regionali, e di concentrare tutto su fondi perlomeno di livello meridionale. Così
come il fondo regionale di garanzia va armonizzato con il previsto potenziamento di quello centrale.
In questi casi di sovrapposizione, il suggerimento del valutatore, trasmesso al programmatore, è
quello di evitare di prevedere nel PO FESR la relativa azione (o l’intero RA) oppure,
eventualmente, prevedere che le azioni del PO FESR possano essere complementari, integrative, di
contorno e di supporto a quelle del PON.
Coerenza con il settimo programma d’azione comunitario per l’ambiente (PAA)
Con riferimento al settimo programma d’azione comunitario per l’ambiente (PAA), esso si
focalizza su nove obiettivi prioritari da realizzare:
1. proteggere, conservare e migliorare il capitale naturale dell´Unione;
2. trasformare l´Unione in un´economia a basse emissioni di carbonio, efficiente nell’impiego
delle risorse, verde e competitiva;
3. proteggere i cittadini da pressioni e rischi ambientali per la salute e il benessere;
4. sfruttare al massimo i vantaggi della legislazione dell’Unione in materia di ambiente;
5. migliorare le basi scientifiche della politica ambientale;
6. garantire investimenti a sostegno delle politiche in materia di ambiente e clima e farlo al giusto
prezzo;
7. migliorare l´integrazione ambientale e la coerenza delle politiche;
8. migliorare la sostenibilità delle città dell´Unione;
47
Regione Basilicata
9. aumentare l´efficacia dell´azione UE nell´affrontare le sfide ambientali a livello regionale e
mondiale.
Il PO FESR, con le azioni a valere sull’Asse Prioritario sulle Utilities, e con le azioni per la
biodiversità, può rispondere agli obiettivi 1 (con bassa intensità), 2 (con intensità medio-alta), 3
(con media intensità), 5 (con medio-alta intensità, considerando le azioni mirate allo sviluppo della
ricerca scientifica in materia di tutela dei rischi ambientali) ed 8 (con media intensità, considerando
le azioni previste per la mobilità sostenibile nelle città di Potenza e Matera).
Coerenza con il PON Inclusione Sociale
Non sembrano esservi, perlomeno dall’illustrazione del PON in questione effettuata a fine Giugno
dal Ministero, problemi significativi di sovrapposizione con il PON Inclusione Sociale. Sarebbe
opportuno coordinare gli interventi, previsti a valere sul PO FESR, su social housing e strutture
sociali, con gli interventi di inclusione attiva previsti dal PON Inclusione tramite il potenziamento
del SIA.
Coerenza con il PON Infrastrutture e Reti
Informalmente, è stato reso noto al valutatore che detto PON dovrebbe occuparsi delle seguenti
azioni, di stretto interesse regionale:
Finalizzazione dell’aeroporto di Pontecagnano (SA) che diverrà lo scalo aereo di riferimento
per la Basilicata;
- Realizzazione di una piattaforma logistica a Ferrandina, specializzata nell’agroalimentare;
- Sistemi di bigliettazione integrata nei servizi di trasporto regionali.
Detta strategia, qualora confermata, dovrebbe spingere il PO FESR ad occuparsi maggiormente di
questioni riferite all’infrastrutturazione interna, al potenziamento dei servizi ferroviari non
Trenitalia (quindi FAL), alla mobilità in ambito urbano, al potenziamento del servizio di traporto
pubblico verso gli hub extraregionali, ed in particolare proprio Pontecagnano.
-
48
Regione Basilicata
1.3 COLLEGAMENTI TRA LE AZIONI SOSTENUTE, GLI OUTPUT E I RISULTATI
ATTESI
Si richiede specificamente una stima della logica di intervento del programma, e di ogni Asse,
anche tramite la ricostruzione di un quadro logico di programma, che rappresenta, dunque, il primo
output di questo paragrafo. In prima approssimazione generale, il paragrafo 1.1.1 del PO FESR
richiama, sulla scorta dell’analisi di contesto e dell’analisi SWOT condotte, i fabbisogni di
sviluppo, le sfide che vi si collegano, e le strategie, in termini di Assi prioritari e priorità
d’investimento identificate.
In precedenza è stata analizzata la congruenza fra tali elementi del programma, che è stata ritenuta
adeguata, e in linea con la logica fondamentale del programma, richiamata dalla sua vision, ovvero
un sostegno al rilancio competitivo basato sui fattori dell’innovazione e della qualità totale,
valorizzando, in una logica di smart specialisation, le vocazioni produttive che il territorio già
esprime e che può sviluppare, sulla base dei fattori di sviluppo trasversali (ambiente, cultura,
infrastrutture materiali e immateriali, servizi e utilities), riducendo l’output gap e contribuendo a
ridurre le sperequazioni sociali e territoriali, ed a mantenere, in questo sforzo di sviluppo, una
elevata compatibilità ambientale, che valorizzi l’ambiente stesso anche come fattore di sviluppo,
difendendolo dai rischi (idrogeologici ,sismici, di incendio) che lo minacciano.
Asse Prioritario 1 – Ricerca, Sviluppo ed Innovazione
L’Asse 1 è uno dei cuori della smart specialisation strategy, ed è, chiaramente, orientato a rispettare
la massima coerenza con tale documento. La costruzione logica di tale Asse parte dalla
constatazione (contenuta nell’analisi di contesto) che il sistema regionale della ricerca, forte in
alcuni, ben determinati ambiti (ad es. monitoraggio dei rischi ambientali, osservazione della Terra,
biotech, ecc.) è guidato essenzialmente dalla domanda pubblica, stante la debolezza del sistema
delle PMI regionali, poco dimensionate per fare innovazione, ed un rapporto con le banche
particolarmente critico.
La rilevanza del collegamento con la smart specialisation, peraltro, impone anche una revisione
della Strategia Regionale per la Ricerca, al fine di renderla coerente con la S3 stessa. In questo
modo, anche dal punto di vista programmatico, la Regione si potrà dotare di tutta la strumentazione
necessaria per agire in coerenza con la strategia dell’Asse in oggetto.
49
Regione Basilicata
Più nel dettaglio, dall’analisi del quadro logico dell’Asse Prioritario 1 emerge che si intendono
colpire cinque risultati attesi (RA 1.1, 1.2, 1.3, 1.4 e 1.5) con 11 azioni. In particolare, RA 1.1,
ovvero l’incremento dell’attività innovativa delle imprese, viene soddisfatto mediante:
-
Aiuti per facilitare la mobilità dei ricercatori dentro le imprese;
Voucher per l’acquisto di servizi per l’innovazione;
Aiuti per attività di R&S ed innovazione tecnologica di tipo collaborativo fra imprese e
centri pubblici di ricerca, su determinate aree coerenti con la smart specialisation regionale;
Aiuti lungo la filiera della ricerca e dell’innovazione aziendale (sperimentazione, linee
pilota, dimostrazione, validazione precoce, industrializzazione).
Il raggiungimento dell’obiettivo specifico sotteso al RA 1.1 tramite tali azioni appare piuttosto
completo, nella misurai n cui si finanzia sia il trasferimento di competenze umane, sia
l’acquisizione dei servizi di sostegno, prevedendo anche un rafforzamento “in loco” dell’offerta di
tali servizi, anche se si consente alle imprese di cercarli, tramite il voucher, anche in altre regioni o
all’estero, laddove cioè esistano le eccellenze scientifiche. Detto questo, andrebbe rilevato che tale
strategia, per quanto completa, potrebbe non massimizzare i suoi effetti, se, in fase attuativa, non si
prestasse la dovuta attenzione agli interventi previsti di collaborazione e ricerca extraregionale dei
bacini di competenza scientifico-tecnologica richiesti dalle imprese.
Mentre il RA 1.1 si occupa dell’innovazione privata, i tre risultati attesi che seguono sviluppano, da
un lato, la ricerca ed innovazione pubblica (Ra 1.2 e Ra 1.5) legata ad una domanda pubblica in
funzione di “utente evoluto” (Ra 1.3). Con riferimento al RA 1.2, ovvero al rafforzamento del
sistema innovativo regionale e delle reti di collaborazione, le azioni riguardano:
-
La specializzazione del sistema della ricerca regionale coerentemente con le vocazioni di cui
al S3;
Il sostegno di progetti di internazionalizzazione tecnologica e messa in rete di tutti gli attori
del sistema regionale, pubblici e privati.
Il Ra 1.5 si basa sullo sviluppo di infrastrutture di ricerca, in termini di competenze, dotazione
strumentale, capacità di collaborazione e di creazione di reti con altre strutture.
Il R.A. 1.3 (promozione di nuovi mercati per l’innovazione) si realizza attraverso una sola azione:
-
Utilizzare la domanda pubblica come leva per stimolare processi di innovazione
tecnologica;
La prima azione è pienamente coerente con la natura stessa del processo innovativo in Basilicata,
che poggia su una domanda di utenti pubblici evoluti, su settori, chiaramente identificati, coerenti
50
Regione Basilicata
con le vocazioni di ricerca degli enti, quindi è una base fondamentale della strategia di innovazione
che passa tramite il nuovo PO.
Il RA 1.4 è soddisfatto dall’azione:
-
Erogazione di aiuti (spese di investimento + spese al funzionamento per i primi due anni)
per la creazione di nuove imprese ad alto contenuto di conoscenza ed elevato potenziale
innovativo;
Nell’insieme, la strategia sottesa all’OT 1 si configura come un mix equilibrato e completo di azioni
sul versante dell’offerta e della domanda, con le opportune azioni di carattere infrastrutturale e
strutturale, e con le azioni di networking e collaborazione necessarie a realizzare un sistema
regionale della ricerca completo.
Tuttavia, alcuni indicatori di output mancano. Ne consegue che alcune azioni, la 1.2.1, la 1.2.3 e la
1.4.1, non abbiano un output specifico, il che, oltre ad essere un problema in sede di valutazione del
sistema degli indicatori, è anche un problema di misurazione dell’azione e di collegamento logico
dell’azione ad un possibile esito fisico.
E’ infine necessario che il programmatore faccia un ulteriore sforzo per specificare meglio i legami
che, da alcuni interventi strutturali (centri di sviluppo ed infrastrutture di ricerca) conducono a
risultati di miglioramento del sistema regionale dell’innovazione, e tali legami possono derivare
solo da una migliore specificazione delle aree e dei settori innovativi prioritari cui tali interventi
strutturali vogliono dare risposta.
Come è possibile vedere dall’immagine sottoriportata, output e azioni sono fortemente correlati fra
loro, apparendo coerenti con una strategia complessiva che mira a potenziare l’offerta di ricerca ed
innovazione pubblica, le reti di collaborazione pubblico/privato, nonché ad ispessire il tessuto
produttivo hi-tech della regione (sia stimolando un maggior investimento innovativo da parte delle
imprese esistenti, sia puntando sullo start up e lo spin off) ed al contempo la domanda pubblica
evoluta di soluzioni tecnologiche, al fine di aumentare il potenziale innovativo regionale
(misurabile ad es. tramite il numero di brevetti, o l’indice di specializzazione produttiva) e di
migliorare la competitività del tessuto produttivo, spostandolo verso un modello di competizione
basato su produzioni ad alto valore aggiunto, ed evitando una fallimentare strada “bassa” per la
competitività, basata sui costi di produzione di prodotti tradizionali ed a basso margine di redditività
unitaria.
L’azione relativa allo sviluppo di infrastrutture di ricerca appare potenzialmente in grado di attivare
molti più legami con i diversi output attesi, ma anche di intervenire trasversalmente a sostegno di
51
Regione Basilicata
tutti i risultati attesi, per cui sembra essere una azione di tipo strategico, che richiederebbe, dunque,
una attenta specificazione degli ambiti e dei settori di ricerca cui è orientata.
In generale, gli output legati ad una messa a sistema di tipo cooperativo fra i soggetti della ricerca,
soprattutto attivando reti pubblico/private, e quelli legati all’innovazione finalizzata al mercato,
sono quelli che derivano dal maggior numero di azioni previste, e ciò denota un chiaro orientamento
strategico: favorire le reti e le forme cooperative fra pubblico e privato, con una finalizzazione
commerciale e competitiva.
Va tuttavia rilevato che tale azione fortemente spostata sul versante delle imprese e della
competizione, per avere successo, richiede una forte integrazione con gli interventi, a valere
sull’Asse III, che mirano alla crescita dimensionale e patrimoniale delle imprese regionali, ad oggi,
spesso, troppo piccole, troppo sottocapitalizzate e troppo elementari sotto il profilo organizzativo
per poter sostenere processi innovativi costosi e richiedenti competenze specifiche che
l’imprenditore non ha. Diversamente, l’assetto produttivo attuale della micro e piccola impresa
lucana non riuscirà a sostenere il livello di ambizione degli obiettivi posti dal programmatore per
l’Asse I.
52
Regione Basilicata
Collegamenti fra output (cerchi), azioni (quadrati) e risultati attesi (triangoli) dell’Asse 1
ricercatori che
operano in
infrastrutture di
ricerca migliorate
1.1.1
1.1.2
Partenariati di
ricerca attivati
1.1
1.1.3
Nuovi ricercatori in
enti sostenuti
1.1.4
1.2
Reti e partenariati
pp
1.2.1
Progetti pilota
1.3
Potenziamento
infrastrutture centri
ricerca
1.2.3
Imprese con sostegni
1.4
1.3.1
Imprese sostenute per
introdurre nuovi
prodotti che
costituiscono una novità
1.3.2
Innovazione
tecnologica e
laboratori
1.5
Precommercial Public
Procurement e
Procurement
dell’innovazione
1.4.1
Innovazione sociale
1.5.1
53
Regione Basilicata
Logica delle forme di supporto: l’intera attuazione dell’Asse 1 può avvenire, secondo quanto
evidenzia il PO FESR, tramite sovvenzioni a lungo termine, oppure strumenti di ingegneria
finanziaria, in particolare di partecipazione al capitale di rischio.
Nel dettaglio, il valutatore ritiene che le azioni denominate da 1.1.1 a 1.1.5 dovrebbero essere
effettuate con sovvenzioni, possibilmente in conto interesse, tramite fondi rotativi, mentre l’azione
1.5.1 dovrebbe effettuarsi mediante una combinazione fra ingegneria finanziaria (cioè tramite un
fondo di venture capital) e sovvenzioni, nella misura in cui lo strumento finanziario, come da
Regolamento Finanziario della Ue, è inteso a ovviare a situazioni di investimento carenti o non
ottimali, che si sono dimostrate finanziariamente sostenibili ma che non danno luogo a un
finanziamento sufficiente da parte delle fonti di mercato. Infatti, la tradizionalità del sistema
bancario lucano lo porta a sottovalutare la finanziabilità di progetti di nuova impresa o di spin off
validi sotto il profilo tecnico e della redditività prospettica, ma non dotati di sufficienti livelli di
garanzie reali. In questo senso, l’apporto di capitale di un socio di rischio potrebbe ovviare a tale
problematica.
Anche le misure riferite alla priorità di investimento 1.1 andrebbero finanziate mediante
sovvenzioni, tranne che per la misura di rafforzamento della domanda di innovazione della PA e di
introduzione di sistemi di public procurement, rispetto alla quale sarebbe utile, per l’innovatività
intrinseca di tale misura, prevedere forme di assistenza tecnica rimborsabile. Un accompagnamento
potrebbe essere utilizzato anche per i living labs, per via del forte connotato innovativo che tali
strumenti hanno.
Asse prioritario 2: Agenda Digitale
L’insieme delle azioni messe in campo con tale Asse copre l’intero spettro degli interventi previsti
dall’Accordo di Partenariato su tale Asse. Quindi, presenta caratteristiche di completezza rispetto
alla strategia sottesa all’OT 2, finanziando sia le infrastrutture, che i servizi pubblici on line, che gli
interventi di digitalizzazione ed alfabetizzazione informatica della popolazione, sia, infine, i
processi interni della PA e le strutture di governance.
Evidentemente, una tale ricchezza di interventi ha, come contropartita, una certa dispersione delle
risorse, anche se esse si concentrano soprattutto nelle azioni a valere sul Ra 2.2, cioè sui processi di
digitalizzazione interna della PA, e di fornitura on line di servizi della PA a cittadini ed imprese,
focalizzando quindi il ruolo del soggetto pubblico come attore centrale dei meccanismi di sviluppo
della società dell’informazione nella regione, e come utente evoluto in grado di stimolare
l’allargamento del mercato per tale settore.
54
Regione Basilicata
Alla luce delle risorse già disponibili sui Piani Nazionale e Strategico per la banda larga, nonché
sulle risorse del 2007-2013, le risorse da appostare per azioni infrastrutturali come la 2.1.1 vanno
coordinate con le altre fonti finanziarie.
I driver della strategia sono i seguenti:
-
Completamento dell’infrastrutturazione e dei servizi in banda larga comune su tutto il
territorio regionale, ed avvio dell’infrastrutturazione in banda super-larga;
Potenziamento dei servizi pubblici on-line per cittadini ed imprese;
Migliore interoperabilità telematica interna all’Amministrazione;
Potenziamento delle competenze Ict delle imprese regionali;
Potenziamento delle competenze Ict dei cittadini (questi due ultimi driver sono mirati a
superare la componente culturale del digital divide).
Tali driver devono quindi contribuire a superare il digital divide (Ra 2.1), costruire una
amministrazione pubblica digitale (Ra 2.2), potenziare la domanda di servizi Ict sul versante delle
imprese e dei cittadini (Ra 2.3). In particolare, rispetto a quest’ultimo risultato atteso, e rispetto al
format dell’Accordo di Partenariato, c’è un’azione aggiuntiva, che riguarda specificamente i
cittadini, e la separazione rispetto alle imprese appare particolarmente giustificata, anche alla luce
della diversità delle azioni di alfabetizzazione informatica da condurre.
I legami logici interni appaiono dunque adeguati, e l’azione sull’interoperabilità delle banche-dati
pubbliche appare molto rilevante. In questo senso, l’azione appare addirittura basilare rispetto alla
strategia di potenziamento della PA digitale contenute nell’Asse in questione, perché non c’è
possibilità di erogare servizi on line efficaci senza l’interoperabilità e senza strumenti di governance
digitale integrata fra gli enti. E peraltro, con quasi 39 Meuro di dotazione finanziaria, detto risultato
atteso è il più importante nella strategia dell’Asse II, in coerenza con una filosofia che permea un
po’ tutti gli interventi innovativi del PO FESR, che mira ad utilizzare la funzione di utente evoluto
della PA per trainare la domanda e quindi l’offerta (in una logica di innovation-push) di soluzioni
innovative.
Naturalmente, è necessario massimizzare (come del resto le azioni previste specificano) le
interazioni con i piani nazionali esistenti in materia, sfruttando al massimo lo strumento di
coordinamento della task force regionale per l’Ict.
I legami logici fra output, azioni e risultati attesi sono sintetizzati nel grafico sottoriportato. La
numerazione di output e azioni è coerente con il quadro logico dell’Asse II, riportato in allegato in
forma completa.
55
Regione Basilicata
Collegamenti fra output (cerchi), azioni (quadrati) e risultati attesi (triangoli) dell’Asse 2
2.1.1
Numero di
imprese che
ricevono
sostegno
2.1
Numero di
comuni che
ospitano sedi
della PA collegate
a banda larga
2.2.1
Banche-dati
coinvolte
2.2.2
2.2
Numero di scuole
incluse in processi
di inclusione
digitale
2.2.3
Numero di data
center realizzati
Numero di
applicativi e
sistemi
informatici
realizzati
2.3.1
2.3
Unità abitative
addizionali con
accesso alla
banda larga di
almeno 30 Mbps
Logica delle forme di supporto: l’Asse 2 potrebbe essere attuato mediante una combinazione di
strumenti finanziari (ad es. prestiti alla Regione Basilicata) per le azioni infrastrutturali di
completamento della banda larga, sovvenzioni, ad imprese e cittadini, per le azioni di superamento
del digital divide, mirate all’alfabetizzazione informatica, e di assistenza rimborsabile per le azioni
56
Regione Basilicata
rivolte alle pubbliche amministrazioni, per la digitalizzazione dei processi, l’erogazione dei servizi
di e government, per la creazione di data center e di sistemi di interoperabilità fra banche-dati
pubbliche.
Asse prioritario 3: Competitività
L’Asse prioritario 3 è fortemente caratterizzato da una visione strategica mirata verso la
promozione di un nuovo modello competitivo, fondato cioè su settori emergenti sui mercati, e sui
fattori strutturali della competitività dal lato dell’offerta. Tale forte impostazione strategica si vede
anche dalla ripartizione finanziaria a livello di risultati attesi. Infatti, le linee mirate ai settori
emergenti, come la 3.3, valgono finanziariamente più di quelle dedicate ai settori/aree in crisi (3.2).
I fattori supply-side riguardano l’internazionalizzazione, il potenziamento delle soluzioni Ict per le
imprese (in questo collegandosi con l’Asse II, dove una specifica azione sollecita lo sviluppo della
domanda di tali soluzioni, ed in questa sede si risponde con l’offerta), la ricapitalizzazione e il
migliore accesso al credito delle PMI, afflitte in modo specifico da un problema di credit crunch
nella nostra regione, al fine di far ripartire gli investimenti.
Accanto a tale sforzo, uno sforzo meno rilevante in termini finanziari, è mirato alla difesa
dell’esistente, tramite interventi sulle aree di crisi (che dovranno necessariamente connettersi con
quelli previsti dal PON Impresa e Competitività), e tramite azioni di consolidamento del tessuto
produttivo esistente.
Relativamente marginale, anche perché forse colpita da altri interventi (a valere sul FSE) è poi
l’azione di sostegno all’impresa sociale ed al no-profit.
Il processo logico che dagli output conduce ai risultati attesi è il seguente: l’incentivazione
finanziaria in varie forme (in conto interessi, in conto garanzia, ecc.) e non finanziaria (in molte
azioni, sono previsti sostegni non finanziari, di tipo formativo, di assistenza tecnica, ecc.)
colpiscono, per le imprese esistenti, i principali fattori di competitività (riassunti dentro le azioni):
innovazione di processo ed organizzativa, innovazione dei sistemi Ict, internazionalizzazione. E per
le nuove imprese, agiscono in termini di sostegno alla nascita di unità produttive che contengono
già, nel loro progetto iniziale, elementi di forte innovazione. Il sostegno occupazionale è garantito,
indirettamente, da numerose misura, ma soprattutto da quella che agisce sulle aree di crisi
industriale, che evidentemente mettono in luce rilevanti rischi di perdita di occupazione.
57
Regione Basilicata
Il rischio esogeno che tale programma comporta è che la crisi economica, ancora in atto, non
produca quegli effetti fondamentali di ripresa della domanda per consumi, il che, probabilmente,
non pregiudica le azioni del programma rivolte ai settori emergenti, ed alle imprese più in grado di
esportare, quanto piuttosto quelle di consolidamento dell’esistente, e di recupero delle aree di crisi,
dove insistono imprese che raramente esportano, e vivono del mercato domestico.
Il successo delle azioni di attrazione di investimenti esterni, dal canto suo, dipende dal buon
funzionamento del sistema nazionale di attrazione, quindi da un rilancio dell’operatività di Invitalia,
nonché da un successo trasversale di tutto il programma operativo nel creare le precondizioni, i
fattori localizzativi, per l’attrazione (quindi il buon funzionamento dell’OT 1 nel mettere a
disposizione servizi di sostegno all’innovazione, dell’OT 2 nel creare reti e servizi a banda larga,
dell’OT 4 per realizzare utilities idriche, energetiche e dei rifiuti efficienti ed a basso costo).
La strategia di attrazione di investimenti avrà poi successo soprattutto se si selezioneranno poche
aree industriali realmente in grado di trascinare un interesse degli investitori, e non sarà realizzata in
modo generico, o a macchia di leopardo.
Una integrazione ottimale, senza sovrapposizioni, duplicazioni o incoerenze, fra l’Asse III e gli
interventi a valere sul PON Competitività è considerata essenziale per il successo di tale Asse (cfr.
supra).
L’analisi delle relazioni esistenti fra output, azioni e risultati attesi (cfr. il grafico sottoriportato)
rivela il peso molto importante assunto dagli aiuti finanziari, ed in particolare dalle sovvenzioni,
uno strumento piuttosto elementare e della cui addizionalità si è spesso dibattuto in termini critici,
che anche la politica industriale nazionale sta cercando di superare. L’idea del programmatore è
però quella di utilizzare fondi rotativi, cioè sovvenzioni in conto interessi, e non fondo perduto, in
modo da responsabilizzare l’impresa per la restituzione, ma anche da superare il grave gap di
finanziamento bancario che affligge l’economia lucana (cfr. analisi di contesto del PO FESR). E’
una scelta che il valutatore ritiene ragionevole.
Tuttavia, dall’esame del quadro logico dell’Asse, si enucleano numerose criticità, che vanno
segnalate:
-
-
Il collegamento con la smart specialisation è spesso dichiarato in modo generico e debole, al
massimo richiamando i settori, ma non, come invece esplicitamente richiesto dall’Adp in
alcune azioni, anche in termini di aree territoriali specifiche, sulle quali concentrare gli
sforzi, e che la S3 dovrebbe identificare, insieme ai settori;
L’azione 3.6.4, per la creazione di fondi di capitale di rischio, si riferisce soltanto alle startup, per cui è improprio parlare di intervento a sostegno della ricapitalizzazione d’impresa,
58
Regione Basilicata
-
-
-
-
per le imprese già esistenti, e peraltro non è possibile utilizzarla per finanziare incentivi al
reinvestimento degli utili, una modalità che non andrebbe dunque menzionata;
Sulle azioni di internazionalizzazione e di attrazione di investimenti, l’azione 3.4.1 va
rifocalizzata, in coerenza con l’Adp, sull’erogazione di servizi ad insiemi aggregati di
imprese, non quindi ad imprese singole, anche perché indagini recenti4 mostrano con
chiarezza come la sfida, molto difficile per le PMI, di internazionalizzazione, consegua
risultati migliori quando è effettuata in forma aggregata con altri partner imprenditoriali.
Infine, gli incontri business-to-business non sono finanziabili dalla 3.4.1, ma dalla 3.4.3, che
si suggerisce di attivare;
Sempre in materia di internazionalizzazione, si suggerisce di attivare l’azione 3.4.4, per la
realizzazione di basi-dati per l’internazionalizzazione, un supporto informativo
fondamentale;
Gli interventi previsti dall’azione 3.1.1. “Consolidamento della base produttiva esistente”
prevedono anche interventi di mitigazione dell’impatto ambientale, che però sono
finanziabili sull’azione 3.1.2;
Dentro il contesto dell’imprenditoria sociale, potrebbe essere di un qualche interesse attivare
l’azione 3.7.3 “messa a disposizione di spazi fisici”, per creare contenitori entro i quali
sviluppare il volontariato ed il terzo settore, che spesso, proprio per
l’indisponibilità/onerosità degli spazi fisici, non valorizza alcune iniziative, anche pregevoli.
Infine, il sistema degli output non prevede alcuni indicatori di realizzazioni obbligatorie (ad
esempio, “combinazione investimenti privati e pubblici”, oppure “numero imprese che ricevono
sostegni non finanziari”, ecc.). Ciò, di fatto, rende non robusto il processo logico di costruzione
dell’Asse, nella misura in cui manca una misurazione delle realizzazioni dell’azione 3.1.1 e della
3.3.2. Ma, soprattutto, ciò è sintomatico del fatto che il programmatore non ha tenuto conto di tutto
lo spettro possibile degli output della sua strategia di Asse, e quindi non potrà gestire, in fase
attuativa, tutte le ricadute della spesa generata.
4
Cfr. OBI/SRM “Rapporto Imprese e Competitività 2013”, Giannini Editore
59
Regione Basilicata
Collegamenti fra output (cerchi), azioni (quadrati) e risultati attesi (triangoli) dell’Asse 3
Numero di
imprese che
ricevono
sostegno fin
diverso da sovv
3.1.1
3.1
3.1.3
Numero di
imprese che
ricevono
sovvenzioni
3.2.1
3.2
3.3.1
3.3.2
3.3
3.4.1
Numero di nuove
imprese che
ricevono
sostegno
3.4.2
3.4
3.5.1
3.5
Imprese
sostenute per
introdurre nuovi
prodotti per il
mercato
3.6.1
3.6
3.6.4
3.7.1
3.7
Imprese che
ricevono un
sostegno non
finanz.
Logica delle forme di supporto: l’azione di supporto alla nascita di nuove imprese può attuarsi
mediante una sovvenzione (un fondo rotativo con contributo in c/interessi) combinata a formazione
ed assistenza rimborsabile allo start-up, finalizzata all’acquisizione delle competenze
imprenditoriali, legali ed amministrative di base.
L’azione 3.5.1, in particolare, appare molto idonea per l’utilizzo del fondo regionale di
microcredito.
60
Regione Basilicata
l’azione sull’imprenditoria sociale può risolversi nell’erogazione di sovvenzioni, ancora una volta
mediante fondo rotativo;
le azioni di rilancio dei settori in crisi e di sostegno a quelli vitali sono di tipo negoziale, quindi
possono prevedere una ampia combinazione di sovvenzioni alle imprese, formazione professionale
per gli addetti, interventi infrastrutturali basati su appalti pubblici;
l’azione di internazionalizzazione si basa su sovvenzioni, assistenza rimborsabile per la
partecipazione a fiere o eventi promozionali, formazione all’impresa ed agli addetti alle attività
internazionali della stessa;
l’azione di consolidamento della base produttiva può effettuarsi mediante sovvenzioni e, per gli
investimenti innovativi, forme di compartecipazione al capitale di rischio (strumento finanziario)
inteso a ovviare a situazioni di investimento carenti o non ottimali, che si sono dimostrate
finanziariamente sostenibili ma che non danno luogo a un finanziamento sufficiente da parte delle
fonti di mercato. Infatti, la tradizionalità del sistema bancario lucano lo porta a sottovalutare la
finanziabilità di progetti di nuova impresa o di spin off validi sotto il profilo tecnico e della
redditività prospettica, ma non dotati di sufficienti livelli di garanzie reali. In questo senso,
l’apporto di capitale di un socio di rischio potrebbe ovviare a tale problematica.
L’attrazione di investimenti si potrebbe effettuare mediante una combinazione di sovvenzioni in
conto interessi e di assistenza tecnica alle procedure di insediamento ed avvio dell’attività
produttiva, oltre che di formazione degli addetti.
Asse prioritario 4: Energia e mobilità urbana
Questo Asse si focalizza sulle applicazioni energetiche della green economy, ed è quindi un Asse
fondamentale, per le prospettive di sviluppo dell’economia regionale. La logica che è preordinata a
tale Asse è quella di aggredire tutta la filiera della green energy, iniziando, a monte, dalla
produzione, tramite un potenziamento dello sfruttamento sostenibile delle bioenergie, che è
particolarmente adatto al contesto regionale, in cui, grazie alla dotazione forestale ed agricola, la
presenza di biomasse valorizzabili è molto abbondante. Si sostiene anche la produzione di energia
da cogenerazione e trigenerazione, anche in collegamento con le azioni sulla raccolta differenziata
di cui all’Asse 6, per colmare un gap tecnologico di cui soffre la regione in sede di produzione di
energia, e per non dipendere eccessivamente dall’eolico (che ha alcuni effetti secondari spiacevoli)
e dal fotovoltaico (già ampiamente sfruttato).
61
Regione Basilicata
Segue la grande tematica dell’efficienza energetica, che viene affrontata, in primis, tramite le reti di
distribuzione intelligenti (smart grids), tema legato alla grande dispersione dell’utenza elettrica su
un territorio vasto, e che comporta, con le reti tradizionali, grandi sprechi. Efficienza che poi
riguarda anche gli interventi di efficientamento di edifici pubblici e di opifici industriali, tema,
quest’ultimo, che ha grande rilevanza competitiva, considerando il fatto che il grosso del sistema
produttivo lucano è composto da PMI, e che, come noto, il costo della bolletta energetica delle PMI
italiane è molto superiore a quello delle concorrenti europee.
Infine, il terzo grande blocco di priorità riguarda il tema del congestionamento da traffico nelle due
aree urbane, con connessi effetti di inquinamento acustico e da emissioni, soprattutto in
considerazione di un parco-mezzi, per il trasporto pubblico, piuttosto obsoleto, e della totale assenza
di sistemi di trasporto condiviso ed intelligente, anche nelle pratiche quotidiane della popolazione,
oltre che di sistemi di integrazione, tariffaria ed infrastrutturale, del sistema regionale dei trasporti.
Ciò, quindi, giustifica le azioni scelte dall’Asse in questione, nonché la strategia complessiva.
Peraltro, tale strategia fornisce un contributo evidente alla riduzione delle emissioni climalteranti.
Ci sono alcune osservazioni puntuali:
-
-
-
L’azione 4.2.1, di riduzione dei consumi energetici delle imprese andrebbe, a giudizio del
valutatore, specializzata (usando un apposito criterio di selezione delle operazioni) rispetto
alle aree industriali che saranno scelte, anche in base alla smart specialisation, come priorità
per l’attrazione di investimenti, in modo da fornire un intervento che possa costituire un
beneficio aggiuntivo per eventuali investitori esterni;
Gli interventi di realizzazione sulle smart grids hanno senso in base ad un’analisi
costi/benefici. Il modesto livello di consumi elettrici di una regione poco popolata e con
poche industrie energivore, come la Basilicata, comporta l’opportunità di verificare, in sede
di PO FESR, se gli interventi previsti sulle smart grids nella regione in questione siano
effettivamente positivi, in termini di benefici e costi, ed abbiano quindi un senso;
L’azione 4.6.4, che di fatto va a costituire infrastrutture per il charging hub elettrico è, a
giudizio del valutatore, di poco utile attivazione, tenuto conto del basso numero di veicoli
elettrici a disposizione delle aziende urbane e regionali di trasporto pubblico, a meno che
non si riesca a rendere eleggibile dentro tale azione l’acquisto di mezzi di tale tipo, cosa che
appare piuttosto dubbiosa. Si consiglia quindi di disattivare l’azione.
La relazione fra output, azioni e risultati attesi è sintetizzata nel diagramma sottostante (dove la
numerazione di azioni e risultati attesi è leggibile nel quadro logico completo, riferito a tale
Asse, e riportato in appendice), dove si vede un buon livello di interrelazione logica fra tutte le
componenti dell’Asse.
62
Regione Basilicata
Collegamenti fra output (cerchi), azioni (quadrati) e risultati attesi (triangoli) dell’Asse 4
Capacità
addizionale di
produzione di
energia da fonti
rinnovabili
4.1.1
4.1
Numero di unità
abitative con
classificazione del
consumo energetico
migliorata
4.2.1
4.2
4.3.1
Numero di impianti
realizzati
Numero di utenti di
energia addizionali
collegati a reti
intelligenti
4.4.1
4.3
4.5.2
Sistema di
bigliettazione
integrata
4.4
4.6.1
Num. Impianti
trigen/cogener
4.5
Numero di imprese
con un sostegno
4.6.3
Lunghezza totale delle
linee tramviarie e
metropolitane nuove o
migliorate
4.6.4
4.6
Sistemi di
teleriscaldam/teleraffres
cam
Logica delle forme di supporto: la promozione dell’eco-efficienza energetica nelle strutture ed
edifici pubblici può realizzarsi tramite sovvenzioni a fondo perduto, accompagnate da azioni di
formazione degli operatori mirate ai comportamenti di risparmio energetico;
la promozione dell’eco-efficienza energetica nelle imprese dovrebbe essere una sovvenzione
accompagnata da azioni di formazione degli operatori mirate ai comportamenti di risparmio
energetico. Eventualmente, sarebbe utile pensare anche ad interventi di assistenza gestionale per la
configurazione di cicli di lavoro ad elevato risparmio energetico; analoghi strumenti di sovvenzione
63
Regione Basilicata
possono essere utilizzati per la promozione di impianti di cogenerazione e trigenerazione di energia
nelle imprese, accanto ad interventi di formazione degli addetti;
la realizzazione di smart grids può avvenire con sovvenzioni a fondo perduto, nell’ambito di
strategie territoriali di intervento, basate su ITI o CLLD;
per finire, gli interventi sulla mobilità sostenibile, effettuati in ambito urbano, potrebbero essere
supportati da uno strumento finanziario come Jessica. Ciò avrebbe il vantaggio di utilizzare un
fondo supportato da esperti di finanze per le politiche di sviluppo urbano, consentire maggiore
leverage, e di coinvolgere operatori privati.
Asse 5: Adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi
Tale Asse, connesso con l’obiettivo tematico 5, è specificamente dedicato alle azioni di
prevenzione/manutenzione dai principali rischi ambientali che il territorio lucano affronta, e
correttamente identificati, dal programmatore, sulla base degli indicatori disponibili e dell’analisi di
contesto, in:
-
Rischio idrogeologico, che riguarda circa il 2% della popolazione;
Rischio sismico, presente in tutti i Comuni lucani, con valori che oscillano da un minimo di
0,24 ad un massimo di 19,49 (cioè di rischio elevatissimo).
Le azioni di prevenzione dai rischi sono, altrettanto correttamente, poste in stretta sinergia con le
possibilità innovative che il CNR-IMAA di Tito (PZ) sviluppa, nell’ambito del distretto tecnologico
regionale sui rischi ambientali, quindi con una specializzazione scientifica fondamentale del sistema
regionale della ricerca.
Il legame logico che tiene insieme gli interventi e gli obiettivi di tale Asse va, quindi, dal sostegno
alla ricerca applicata sui sistemi di early warning, alle azioni di prevenzione e manutenzione, fino
agli obiettivi di riduzione della superficie territoriale esposta ai suddetti rischi.
In questo, quindi, le azioni di sostegno alla ricerca sui sistemi di early warning hanno una
trasversalità, perché si collegano con alcune azioni a valere sull’Asse 1, ed in particolare in
riferimento al Risultato Atteso 1.3, poiché la domanda pubblica per sistemi e soluzioni di
prevenzione ed allerta sui rischi ambientali si connette in forma molto forte con le azioni dell’Asse
in esame.
64
Regione Basilicata
Il legame fra azioni, output e risultati attesi è sintetizzato nel grafico sottoriportato, in cui la
numerazione delle azioni e dei risultati attesi è quella che si trova nel quadro logico completo di tale
Asse, che è illustrato più avanti. Da notare come il rischio-incendi viene affrontato esclusivamente
mediante lo sviluppo di sistemi di early warning e di coordinamento operativo veloce, lasciando ad
altre fonti di finanziamento (ed in particolare, a quelle che finanziano la Protezione Civile) gli altri
interventi rilevanti per tale aspetto.
Evidentemente, il successo delle azioni di tale Asse è influenzato anche da fattori esogeni, di cui
occorrerà tener conto nelle fasi di attuazione e monitoraggio intermedio del programma, ed in
particolare l’ulteriore peggioramento della situazione complessiva in termini di effetto-serra ed
emissioni climalteranti, che può generare cambiamenti climatici e dei regimi di precipitazione
dannosi per il territorio. Così come le azioni di contrasto al rischio di desertificazione, di
competenza del FEASR e quindi del PSR, non potranno non avere effetti anche sul raggiungimento
degli obiettivi di riduzione del rischio idrogeologico e da erosione costiera. In questo senso, dunque,
sarà necessario prevedere uno stretto raccordo operativo fra le azioni dell’Asse in esame, e quelle
previste dal PSR.
65
Regione Basilicata
Collegamenti fra output (cerchi), azioni (quadrati) e risultati attesi (triangoli) dell’Asse 5
5.1.1
Popolazione beneficiaria
di misure di protezione
contro le alluvioni
5.1
5.1.2
Superficie suoli riabilitati
5.1.3
Edifici oggetto di
intervento
5.1.4
Superficie degli habitat
beneficiari di un intervento
volto a raggiungere un
migliore stato di
conservazione
5.3.1
5.3.2
5.3
Sistemi informativi e
applicativi
5.3.3
Studi di microzonazione
Logica delle forme di supporto: l’intero Asse può realizzarsi mediante sovvenzioni, su bandi
pubblici, per i soggetti che saranno selezionati per gli interventi di prevenzione e manutenzione, o
per la fornitura di sistemi tecnologici di early warning.
66
Regione Basilicata
Asse Prioritario 6: Tutela dell’ambiente ed uso efficiente delle risorse
Tale Asse, legato all’Obiettivo Tematico 6, in base a come è costruito tale obiettivo tematico, deve
tutelare e difendere le risorse naturali e culturali in una logica che è anche quella di valorizzazione
economica. Il ciclo dei rifiuti può produrre posti di lavoro a valle, nell’impiantistica; il ciclo idrico
può attivare risparmi e razionalizzazioni nell’uso della risorsa, che hanno effetti sui costi, oltre che
sull’ambiente; il recupero di aree inquinate è da vedere in stretta relazione con la riattivazione di
progetti produttivi ad impatto occupazionale; la biodiversità, vista, oltre che come elemento di
tutela dell’ambiente, anche come veicolo di valorizzazione economica del territorio, tramite forme
di turismo legate all’ecosistema. In quanto tale, quindi, detto Asse coinvolge risultati attesi, come il
6.6 ed il 6.7, che mirano, rispettivamente, a valorizzare a fini turistici le risorse naturali e culturali,
nell’ambito di un più generale intervento di riposizionamento competitivo dell’offerta turistica
locale (Ra 6.8).
L’analisi dei fabbisogni ambientali alla base delle proposte è effettuata in modo corretto, dentro il
PO. Per i rifiuti, si specifica che Nonostante il netto incremento degli ultimi anni, i rifiuti urbani
differenziati sono ancora il 22% del totale, a fronte del 26,5% meridionale e del 40% della media
nazionale. Inoltre, non esiste ancora nessuna capacità autonoma di compostaggio della frazione
umida a fronte del 42,3% nazionale. Nell’idrico, si specifica, in base all’analisi di contesto, che si
sono fatti assi avanti nell’efficienza della erogazione, mentre il vero gap, rispetto alla media
nazionale, risiede nella depurazione. Così come sottolinea la necessità di una difesa del corpo
idrico, tanto più importante considerando che la Basilicata è esportatrice di acqua. Così come è ben
motivato l’intervento sui siti da bonificare, atteso che, come da analisi di contesto del PO,
rimangono 390 micrositi (2010) con problemi legati all’attività petrolifera, industriale, ed allo
smaltimento dei rifiuti. A ciò va ad aggiungersi alcune aree già mappate che indicano la presenza di
zone in cui affiorano rocce contenenti amianto, oggetto di pregresse attività estrattive e che ancor
oggi costituiscono un pericolo per la salute pubblica.
Anche l’azione di valorizzazione turistica ha un senso piuttosto compiuto, in termini di visione
programmatica. Proseguendo sul solco dei PIOT della precedente programmazione turistica
regionale, ovvero nel solco delle aree integrate di programmazione turistica, cioè in una logica di
integrazione areale delle risorse turistiche, si opera per aree-distretto caratterizzate da vocazioni
turistiche omogenee e combinabili fra loro.
Nello specifico, la valorizzazione turistica avviene tramite azioni, così descritte:
67
Regione Basilicata
-
-
-
Per i distretti-natura, la tutela e la valorizzazione di aree di attrazione naturale, lo sviluppo di
attività economiche e produttive complementari, l’attivazione di servizi e/o sistemi
innovativi di fruizione delle risorse, lo svolgimento di azioni formative di qualificazione
delle competenze degli operatori del settore;
Per i distretti-cultura, interventi di natura infrastrutturale per la tutela e la valorizzazione di
selezionate aree di attrazione di rilevanza culturale primaria, con emergenze culturali tali da
consolidare e promuovere processi di sviluppo, combinate con una azione di aiuto alle
imprese mirata a sviluppare servizi innovativi per la fruizione del beni culturali materiali.
(es. prenotazioni on line realtà virtuale, allestimenti tecnologicamente avanzati);
Sostegno alla competitività delle imprese turistiche mediante interventi di qualificazione
dell’offerta e innovazione di prodotto/servizio, supporto al ri-orientamento strategico ed
organizzativo, sostegno ai processi di aggregazione ed integrazione tra imprese, sostegno
della fruizione integrata delle risorse culturali e naturali; promozione all’estero, ecc.
La strategia di sviluppo turistico, dunque, oltre che essere basata su una logica distrettuale e
reticolare, mira a promuovere un ambiente turistico competitivo, mediante l’offerta di servizi
innovativi di fruizione, di difesa e tutela degli asset di base (siano essi risorse naturali o beni
culturali) ed una maggiore attenzione alla fase di promozione sui mercati-target.
La tutela della biodiversità (Ra 6.5) segue anch’essa una logica di valorizzazione economica di tipo
turistico, oltre che di interventi direttamente connessi alla sua difesa. Essa si estrinseca mediante
due azioni, con interventi:
-
-
Di protezione conservativa e di fruizione sostenibile dei ‘siti’ e degli ‘habitat’ inseriti nella
Rete Natura 2000 quali presidi della biodiversità animale e vegetale in Basilicata attraverso
un complesso organico di operazioni – coerenti con i piani di gestione o nelle misure di
conservazione e, laddove esistenti, nei “Prioritized Action Framework” (PAF);
Di riduzione della frammentazione degli habitat e di collegamento ecologico e
funzionale dei siti, attraverso azioni di messa in rete degli stessi, attraverso un continuum
territoriale e paesaggistico in grado di contrastare il trend alla semplificazione ed
omologazione del paesaggio.
Dentro questa articolazione strategica così descritta (e sostanzialmente condivisibile), però, vi sono
alcuni elementi che non sembrano del tutto coerenti, oppure proceduralmente/amministrativamente
corretti, e che danno luogo a raccomandazioni valutative.
Con riferimento al ciclo dei rifiuti, va precisato che una condizionalità ex-ante, come la stesura del
piano di gestione dei rifiuti, non è adempiuta ancora completamente (tale documento è in
redazione). Ciò evidentemente crea un problema di tipo amministrativo sulle azioni afferenti, ed un
68
Regione Basilicata
problema di carattere programmatico, perché manca ancora lo strumento per programmare in modo
completo l’intero ciclo, fino all’impiantistica a valle. E’ quindi ovviamente di estrema urgenza
portare ad approvazione il redigendo piano, al fine di poter operare. Anche con riferimento
all’impiantistica di riciclo, tale strumento programmatico potrà, infatti, fornire informazioni più
precise circa il bacino di mercato e la redditività delle iniziative imprenditoriali che dovranno
gestire tali impianti in Basilicata.
Per quanto riguarda la tutela della biodiversità (azioni 6.5.1 e 6.5.2), la mancata approvazione del
PAF, per quanto non sia uno strumento vincolante, priva la Regione di uno strumento
programmatico utile per portare a sistema le numerose azioni che si vogliono intraprendere, anche
perché, tra l’altro, lo spettro degli interventi delle azioni 6.5.1 e 6.5.2 è molto ampio.
Inoltre, tale spettro si interseca quasi perfettamente con alcuni interventi previsti dall’azione 6.6.1,
come ad esempio interventi di tutela e salvaguardia degli habitat naturali, di restauro paesaggistico,
interventi per migliorare l’accesso e la fruizione delle aree di attrazione naturale e di sostegno ad
iniziative e servizi eco-sistemici, considerando anche che la 6.6.1 e l’azione sulla biodiversità
insistono sugli stessi areali (quelli di Natura 2000).
Infine, alcune modalità delle azioni 6.5.1 e 6.5.2 appaiono più afferenti la valorizzazione
competitiva sui mercati turistici apparendo in parte non coerenti con la strategia complessiva del Ra
(che mira a proteggere la biodiversità e mettere in collegamento gli areali). Infatti, l’indicatore
comune di realizzazione, per la biodiversità, riguarda il miglioramento dello stato di conservazione
degli habitat oggetto di intervento, e non la fruizione/valorizzazione economica degli stessi. In tale
direzione muove anche l’indicatore di risultato pertinente al Ra 6.5.
Per tutti i motivi sopra esposti, si ritiene quindi che tali azioni potrebbero essere meglio perseguite
nell’ambito del PSR, più che del PO FESR, anche sfruttando il fatto che esse debbono, da Accordo
di Partenariato, trovare comunque punti di contatto con il FEASR stesso.
Vi sono altri interventi che suscitano alcune osservazioni di dettaglio:
-
5
L’azione di bonifica delle aree inquinate dovrebbe, stante l’ampia superficie già bonificata e
svincolata, soprattutto sul SIN della Valbasento5, puntare in modo deciso alla sua seconda
gamba, ovvero alla “realizzazione di infrastrutture per l’insediamento delle imprese”.
Tuttavia, la descrizione dell’azione non fa alcuna menzione a specifici progetti di sviluppo e
di occupazione su tali aree (anche perché, si presume dall’analisi di contesto, la maggior
parte di esse sono micro-aree, o aree legate ad insediamenti estrattivi, non idonee cioè ad
accogliere nuovi investimenti) o, quantomeno, ad una mappatura, fra le aree da disinquinare,
Cfr. “Relazione sullo stato dell’ambiente”, 2013, Regione Basilicata.
69
Regione Basilicata
-
di quelle potenzialmente idonee ad accogliere tali progetti, e ciò riduce, obiettivamente,
l’impatto di tale azione;
L’analisi di contesto sottolinea come la priorità, fra gli interventi destinati alla rete idrica, sia
da assegnare alla depurazione. Ci si aspetta, dunque, che anche in termini finanziari, tale
priorità vada rispettata, pur nell’esigenza di effettuare interventi lungo tutta la filiera idrica,
come da specifica scelta del programmatore. In questo senso, probabilmente, l’intervento di
convogliamento e stoccaggio delle acque pluviali, contenuta dentro l’azione 6.3.1, potrebbe
essere tralasciata, in modo da destinare più risorse alla depurazione, considerando
l’abbondanza di acqua che già la regione ha naturalmente, ed il potenziamento dei sistemi di
invaso previsti da altra azione.
Logica delle forme di supporto: gli interventi di tutela della biodiversità (anche se si suggerisce di
demandarla al PSR), per la complessità, la diversità tipologica degli interventi specifici, e l’elevato
livello di competenze spesso necessarie, dovrebbero attuarsi nel modo che segue:
-
Per le operazioni a carattere infrastrutturale e le attività di animazione/comunicazione è
prevista l’erogazione di sovvenzioni a fondo perduto, così come per le attività a contorno e
servizi di supporto.
- Per le attività di qualificazione manageriale e professionale e la formazione delle maestranze
si intendono attivare formazione (a valere sul FSE);
- Le attività ed i servizi eco-sistemici potrebbero essere affidate a nuove imprese o start-up,
con il che si renderebbero necessarie azioni di combinazione fra sovvenzioni e assistenza
allo sviluppo dell’idea imprenditoriale, in materia legale, amministrativa e di competenze
imprenditoriali di base.
In materia di valorizzazione turistica di tipo culturale e naturale, vale lo stesso discorso, mentre per
quanto riguarda l’azione relativa al consolidamento dei sistemi turistici e alle destinazioni turistiche
di pregio, il supporto al riorientamento strategico delle attività, così come alla formazione di reti e
partenariati di imprese turistiche, si attiveranno specifiche sovvenzioni (per le reti, riferite ai costi
sostenuti dalle imprese aderenti per scouting ed identificazione dei partner, costruzione della rete,
sottoscrizione del contratto di rete, ecc.) e servizi di assistenza: di tipo aziendale/competitivo nel
primo caso (diagnosi e check up aziendale, fornitura di counseling strategico per lo sviluppo
competitivo d’impresa), di supporto allo scouting, ed alla costruzione di un progetto comune di rete
e di partenariato, nel secondo.
Per le operazioni a carattere infrastrutturale e le attività di animazione/comunicazione è prevista
l’erogazione di sovvenzioni a fondo perduto, mentre la necessaria formazione manageriale e
professionale sarà evidentemente oggetto del FSE.
70
Regione Basilicata
il potenziamento della dotazione impiantistica per il riciclo e riutilizzo dei materiali da raccolta
differenziata dei rifiuti può avvenire mediante una sovvenzione sugli investimenti dell’impresa che
decide di operare. Altri strumenti, come l’assistenza, appaiono poco utili, nella misura in cui le
imprese che operano sono già specializzate nel settore;
la realizzazione dei sistemi di raccolta differenziata e dei centri di raccolta avviene mediante una
sovvenzione a fondo perduto, per gli enti pubblici beneficiari;
la bonifica di aree inquinate avviene mediante sovvenzioni a soggetti imprenditoriali specializzati
nell’attività. il riutilizzo produttivo delle aree bonificate, poi, dovrebbe essere soggetto al mix di
strumenti finanziari già analizzato per il rilancio delle aree di crisi ,nell’Asse III (sovvenzioni
mediante fondo rotativo, associate a formazione degli assunti ed a assistenza tecnica per le attività
di insediamento ed avvio della produzione);
l’efficientamento del servizio idrico integrato e il recupero/miglioramento dei corpi idrici avviene
mediante una sovvenzione destinata all’autorità unica regionale che sovrintenderà al settore.
Asse prioritario 7: Sistemi di traporto ed infrastrutture di rete
L’Asse 7 è legato all’OT 7. E’ costruito attorno ad alcuni fabbisogni specifici:
-
La scarsa connessione fra rete interna e rete TEN/hub extraregionali;
Lo stato molto carente dei collegamenti ferroviari, in termini di qualità del materiale e
dell’infrastruttura;
Le difficili condizioni orografiche e di dispersione della popolazione regionale, che
accentuano i problemi di collegamento;
Una scarsa integrazione fra trasporto ferroviario regionale e trasporto su gomma, regionale
ed urbano, per via dell’assenza di sistemi di bigliettazione integrata.
In base a tali fabbisogni, e tenuto conto dell’integrazione rispetto alle azioni già previste in sede di
PON Trasporti, l’Asse persegue una strategia che può essere così indicata:
-
-
Superamento della perifericità della regione tramite la connessione con gli hub e le reti TEN
limitrofe, tramite un potenziamento delle reti ferroviarie che collegano al regione con i
territori limitrofi;
Miglioramento della connessione stradale delle aree rurali ed agroalimentari regionali, che
poi costituiscono, nella pressoché totalità dei casi, aree interne;
Bigliettazione ferroviaria integrata ed elettronica.
71
Regione Basilicata
Questa strategia di Asse viene perseguita mediante quattro azioni, che incidono su tre risultati attesi.
Il grafico sottoriportato esamina le relazioni fra output, azioni e risultati attesi.
Come evidenziato, i sistemi di collegamento fra il territorio e gli hub/reti TEN extraregionali, di
tipo soprattutto ferroviario (rispetto al quale, anche per gli aspetti ambientali, vi è una particolare
priorità
nella
strategia
regionale)
ma
anche
viario
si
concentrano
sull’ammodernamento/ristrutturazione delle reti già esistenti, piuttosto che sulla creazione di nuove
strade o reti ferroviarie, che appare, peraltro, oltre che costoso, inutile. Il problema di connettività
esterna della regione risiede infatti nella qualità delle reti esistenti, spesso obsolete, non nella
necessità di crearne di nuove.
Dal punto di vista finanziario, l’ammodernamento/potenziamento delle infrastrutture viarie di
ricucitura delle aree rurali regionali è prioritario, in ciò riconfermando l’assetto essenzialmente su
gomma del trasporto regionale, un assetto che produce rilevanti costi esterni (da inquinamento,
traffico ed incidentalità) ma che, per certi versi, è il frutto di ciò che è stato realizzato in passato, e
che per poter essere cambiato richiederebbe investimenti di ristrutturazione del sistema totalmente
proibitivi, tali da assorbire più della disponibilità dell’intero PO FESR.
Evidentemente, in termini di scenario generale esogeno alla regione, le azioni proposte hanno un
senso soprattutto se alcuni elementi strategici verranno realizzati, tramite il PON e programmi
nazionali, ovvero:
-
L’aeroporto di Pontecagnano, che potrebbe divenire lo scalo aereo di riferimento della
regione, e sul quale la regione avrebbe un interesse ad investire;
La realizzazione dei lavori di Alta Capacità Napoli-Bari, che potrebbero diventare
importanti per dare uno sfogo trasportistico al sistema produttivo della Basilicata del nord
(Vulture-Melfese).
Inoltre, il valutatore ritiene fondamentale che l’integrazione del tema della viabilità dentro la
strategia nazionale per le aree interne sia esplicitamente prevista. Infatti, le aree agricole ed
agroalimentari regionali da collegare meglio sono esclusivamente aree interne.
Rileva, infine, che l’azione 7.3.2 ha un senso soprattutto se collegata con l’interporto di Ferrandina,
e quindi potrebbe essere superata dal PON Trasporti, qualora questo prevedesse al suo interno
l’attuazione di detto intervento. In questo caso, la 7.3.2 potrebbe essere usata per interventi di
sostegno e di contorno al PON.
72
Regione Basilicata
Collegamenti fra output (cerchi), azioni (quadrati) e risultati attesi (triangoli) dell’Asse 7
Lunghezza totale
delle linee
ferroviarie
ricostruite o
rinnovate
7.1.1
7.1
7.3.1
7.3.2
Lunghezza totale
delle strade di
nuova
costruzione
7.3
7.4.1
7.4
Lunghezza totale
delle strade
ricostruite o
rinnovate
Logica delle forme di supporto: gli interventi infrastrutturali dovranno consistere in sovvenzioni a
fondo perduto agli enti beneficiari, considerando anche che gli scarsi volumi id traffico tipici della
rete viaria e ferroviaria lucana rendono difficili, se non impossibili, forme di PPP, o di project
financing.
Per quanto riguarda la mobilità sostenibile urbana, ancora una volta ci sono interventi
infrastrutturali, da finanziare con sovvenzioni a fondo perduto, così come gli interventi di
acquisizione di mezzi di trasporto pubblico o di sistemi di tariffazione elettronica. Tali sistemi, per
la loro complessità, richiederanno, probabilmente, anche azioni di formazione alle aziende
municipalizzate che li utilizzeranno, e di assistenza all’implementaizone del sistema complessivo,
per la complessità.
73
Regione Basilicata
Asse prioritario 8: Inclusione sociale e potenziamento del sistema dell’istruzione
L’Asse è l’unico a raccogliere due obiettivi tematici diversi (9 e 10). Tale logica parte da un
approccio teorico di contrasto all’esclusione sociale simile a quello di A. Sen, ovvero basato sulle
“capacitazioni”, intese nel senso di fornitura di servizi di base in grado di generare uguaglianza di
accesso alle opportunità sociali ed esistenziali6. Per ciò stesso, tale impostazione non può che
prendere in considerazione l’intero spettro dei servizi “capacitanti” (ovviamente a patto che siano
finanziabili dal FESR). Di conseguenza, l’Asse è costruito su due obiettivi tematici, il 9 ed il 10, al
fine di tenere insieme interventi su sanità, sociale, scuola ed università, avendo come fattore
unificante l’individuo, nei suoi diversi bisogni sociali. E’ in fondo la filosofia della “presa in carico
integrale”, che informa il sistema regionale delle politiche sociali, come disegnato dalla L.R.
4/2007.
Se la logica d’insieme che tiene l’Asse è quindi giustificabile, alcuni aspetti di dettaglio sono invece
fonte di dubbio:
-
-
-
-
6
è difficilmente comprensibile il motivo per il quale si finanzia il no-profit sulle attività
relative alla prima infanzia, quando l’Asse III prevede già interventi per il no-profit. Si
ritiene preferibile spostare su quest’ultimo Asse tutti gli interventi di questo genere, anziché
tenerli divisi su due Assi distinti, generando un frazionamento delle risorse disponibili e
rischi di scarso coordinamento operativo;
per opportunità di concentrazione del programma e delle relative risorse, si ritiene che
l’intervento sul contrasto al disagio abitativo andrebbe finanziato con risorse diverse dal
FESR. Peraltro, l’assegnazione finanziaria (15 Meuro) non sembra congrua per effettuare le
azioni previste dall’azione, anche di tipo molto innovativo (come il borgo assistito) e per
un’azione vasta di recupero del patrimonio immobiliare pubblico, e contestualmente di
adattamento di quello privato per esigenze di non autosufficienza. Nello specifico, il FIA,
fondo gestito dalla CCDDPP, è in grado di attivare, nel solo 2013, 450 Meuro di nuove
sottoscrizioni ai fondi immobiliari locali, per interventi di social housing, dei quali 70 alle
Regioni del Mezzogiorno;
l’attivazione degli interventi per la scuola e l’università andrebbe fatta in coerenza con le
politiche attive di recupero dei NEET (come, in parte, è anche la Youth Guarantee) ed i
progetti di alternanza scuola/lavoro portati avanti dalla Direzione Scolastica Regionale;
non tutti gli indicatori di output comuni sono stati presi in considerazione, per cui alcune
azioni non hanno, nel quadro logico (cfr. grafico sottoriportato) una misurazione in termini
Cfr. A. Sen, “Collective Choice and Social Welfare”, New York, North-Holland, 1979
74
Regione Basilicata
di realizzazioni, e ciò denota una certa carenza di visione complessiva dell’intero spettro
delle ricadute fisiche dell’attuazione dell’Asse.
Collegamenti fra output (cerchi), azioni (quadrati) e risultati attesi (triangoli) dell’Asse 8
Capacità
infrastruttura
assistenza
infanzia/istruzione
9.3.1
9.3
9.3.2
Popolazione
coperta da
migliori servizi
sanitari
9.3.5
9.4
9.3.8
Numero di nuove
imprese che
ricevono un
sostegno
9.4.1
10.5
9.4.4
Edifici pubblici o
commerciali
costruiti o
ristrutturati in zone
urbane
10.5.7
10.5.8
Abitazioni
ripristinate in zone
urbane
10.7.1
75
10.7
Regione Basilicata
Logica delle forme di supporto: gli interventi di carattere infrastrutturale e strumentale devono
essere affrontati con sovvenzioni, mentre sarebbe opportuno prevedere sovvenzioni, ai cittadini
destinatari, sotto forma di voucher per l’accesso ai servizi socio-assistenziali, socio-sanitari e socioeducativi che tali strutture offriranno.
L’azione di social housing, ammesso che si voglia mantenere (scelta che il valutatore sconsiglia, per
i motivi sopra illustrati), dovrebbe avere una attuazione tramite uno strumento finanziario analogo
ai fondi immobiliari locali sostenuti, a livello centrale, dal FIA della CDDPP, gestito da un
operatore specializzato in finanza immobiliare. le azioni sul patrimonio immobiliare privato
dovrebbero invece andare tramite sovvenzione. Si suggerisce anche di sperimentare una forma di
sovvenzione a fondo perduto per la riduzione del canone di affitto per categorie di affittuari a basso
reddito.
Le azioni di sostegno alle imprese sociali, ammesso che si vogliano mantenere in questo Asse (il
che è sconsigliato da chi scrive) dovrebbero essere una combinazione di sovvenzioni in conto
interesse per le imprese sociali esistenti, e di strumenti finanziari di venture capital, per lo start up di
nuove imprese sociali, cui affiancare un’assistenza per l’acquisizione delle competenze
imprenditoriali di base nei primi 1-2 anni dalla nascita dell’impresa stessa.
Asse prioritario 9: Capacità istituzionale
Detto Asse nasce sulla base di fabbisogni di potenziamento tecnico di un’Amministrazione che, per
i noti vincoli di finanza pubblica e di dimagrimento delle strutture burocratiche, ha depauperato
competenze e risorse per la programmazione, valutazione, monitoraggio ed attuazione delle
politiche pubbliche, anche di quelle europee, e dall’esigenza, più volte riconosciuta in tutte le sedi,
di accelerare l’attuazione finanziaria dei programmi europei, piuttosto lenta nelle nostre
amministrazioni, aumentandone efficacia e qualità. E peraltro tiene conto esplicitamente dei
processi di riforma in atto, che stanno abrogando interi livelli amministrativi (ad es. le Province)
con una redistribuzione delle competenze e dei ruoli, che richiederà un efficientamento complessivo
della macchina amministrativa.
Detto Asse, quindi, è ambizioso, perché, nella molteplicità delle azioni che intende mettere in
campo sembra quasi voler abbracciare un ampio campo degli interventi necessari per mettere la
macchina burocratica in condizioni di funzionare: dal potenziamento della programmazione alla
valutazione delle politiche all’accompagnamento delle riforme degli enti locali subregionali, fino
alla riorganizzazione e miglioramento dell’apparato coinvolto nella gestione dei fondi strutturali,
76
Regione Basilicata
senza dimenticare l’attuazione del modello europeo di partenariato economico e sociale,
implementando il relativo codice di condotta.
Al valutatore sembra che questa ambizione sia eccessiva, anche in relazione alle risorse finanziarie
appostate, ed in relazione al fatto che molti interventi saranno effettuati, su base nazionale, dal PON
Governance. L’azione riferita all’accompagnamento della riforma degli EELL andrà quindi, a
giudizio del valutatore, riferita strettamente ad interventi che consentano un miglioramento della
attuazione dei fondi strutturali ed a una progettazione ad essi dedicata, lasciando che aspetti più
ampi di tale processo siano trattati dal livello nazionale.
Peraltro, nel sistema degli indicatori di realizzazione non vengono indicati molti di quelli
obbligatori, che andrebbero quindi integrati.
77
Regione Basilicata
Collegamenti fra output (cerchi), azioni (quadrati) e risultati attesi (triangoli) dell’Asse 9
Giornate-uomo
11.6.3
11.6.5
Analisi/studi
realizzati
11.6
11.6.6
Azioni realizzate
Piani per il
miglioramento
tecnicoamministrativo
realizzati
11.6.10
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Regione Basilicata
1.4 PRINCIPI ORIZZONTALI
Nel Regolamento UE 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013
relativo al FESR, al punto (13) delle considerazioni iniziali, si ribadisce che “..L’Unione dovrebbe
mirare a eliminare le ineguaglianze e promuovere la parità tra uomini e donne e a integrare l’ottica
di genere, nonché a combattere le discriminazioni fondate su sesso, razza o origine etnica, religione
o convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale…, con particolare attenzione per
l’accessibilità per le persone con disabilità, nonché dell’articolo 5, paragrafo 2, della Carta dei diritti
fondamentali che stabilisce che nessuno può essere costretto a compiere un lavoro forzato o
obbligatorio. Ciò comporta che la programmazione, in tutte le sue fasi, deve orientare le scelte
strategiche tenendo in debito conto del principio delle pari opportunità, poiché, unitamente allo
sviluppo sostenibile, rappresenta uno dei fondamenti dell’intervento pubblico nella UE.
Obiettivo della valutazione ex ante è dunque misurare il modo in cui l’uguaglianza tra uomini e
donne e questioni di non discriminazione siano state opportunamente considerate nel PO FESR
Basilicata 2014-2020. In tal senso si rileva come nel documento programmatico la tutela delle pari
opportunità sia un obiettivo trasversale a tutta la strategia regionale delineata (rilancio della
competitività del sistema produttivo regionale); essa, infatti, è volta anche a sostenere processi di
sviluppo quantitativo e qualitativo dell’occupazione con particolare riguardo all’ottica di genere e di
non discriminazione nei confronti di soggetti svantaggiati.
L’analisi di contesto del PO contiene un paragrafo riconoscibile in cui vengono ben evidenziate le
caratteristiche e le dinamiche del mercato del lavoro regionale lette in un’ottica di genere; a fronte
di una partecipazione femminile nell’industria lucana più elevata del valore medio nazionale,
permangono comunque elevati gender gap, sia in termini di tassi di attività che di disoccupazione ed
occupazione (segnalato peraltro come specifico punto di debolezza nell’analisi SWOT) e anche in
termini di precarizzazione dei rapporti di lavoro.
Un richiamo specifico viene fatto anche riguardo al quadro occupazionale nella componente di
origine straniera: i dati evidenziano che gli immigrati sono inseriti soprattutto nel settore industriale
e nell’agricoltura, mentre il fenomeno è meno radicato nel terziario. Per quanto siano prevalenti gli
occupati immigrati di sesso maschile, nella regione si registra un dato significativo riguardo alla
presenza di imprenditrici femminili straniere (prevalenza di donne di nazionalità cinese, albanese,
rumena e ucraine).
In risposta ai bisogni individuati, nel PO viene dedicata una parte specifica all’integrazione del
principio nella strategia. Riguardo la politica del mainstreaming di genere, in particolare nei temi
legati al miglioramento della competitività del sistema produttivo (OT 3), il rispetto del principio
verrà assicurato ponendo attenzione alle donne (residenti e immigrate) interessate allo sviluppo
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Regione Basilicata
economico del territorio (ad esempio nel caso di creazione di imprese femminili anche innovative);
per cui nel caso di progetti indirizzati alle imprese, è intenzione del programmatore prevedere
possibili facilitazioni nell’accesso al credito e agli strumenti innovativi all’utenza femminile e, con
riferimento a tutti gli assi, in fase attuativa introdurre opportuni criteri di premialità nella redazione
dei bandi e nella selezione delle proposte progettuali.
Le pari opportunità di genere, in conclusione, anche se si connotano per aspetti meno emergenziali
rispetto ad altre regioni (il tasso di disoccupazione maschile è infatti superiore a quello femminile,
l’occupazione femminile ha mostrato segnali di negli anni pre-crisi ,e di minore decrescita in quelli
di crisi) sono opportunamente declinate dentro la strategia territoriale e l’Asse Inclusione Sociale,
dove sono previsti interventi mirati allo sviluppo di servizi di conciliazione casa/lavoro, sia dal
punto di vista quantitativo che della qualità, ma anche il potenziamento dell’edilizia abitativa per
fasce deboli, fra cui esplicitamente citate sono le famiglie monoparentali (spesso costituite dalla
madre come unico genitore). Anche l’Asse III prevede, nell’azione “estendere la base produttiva”
interventi di sostegno all’autoimprenditorialità femminile. L’azione “sostegno all’imprenditoria in
ambito sociale” prevede interventi di supporto alla nascita di imprese sociali che curino
l’inserimento socio-lavorativo di donne e disabili, e la cura dei non autosufficienti, interventi di
sostegno alle ragazze-madri. Le azioni di cui alla priorità di investimenti 3.1 prevedono, come
criterio di selezione premiante, la presenza di donne nel progetto imprenditoriale o nel capitale delle
imprese sostenute, così come il coinvolgimento di donne (e nel secondo caso anche di disabili,
immigrati, ecc.) è criterio di selezione per le azioni “consolidamento base produttiva” e
“imprenditoria sociale” oltre che nelle azioni di capitalizzazione delle PMI.
Peraltro, nella logica di integrazione del principio delle pari opportunità di genere nel programma,
la consigliera regionale delle Pari Opportunità è stata invitata a partecipare al partenariato in fase di
costruzione del programma.
L’Asse VIII, prevede, all’azione “rafforzamento della rete territoriale di interventi
socioassistenziali” la creazione di asili e servizi per l’infanzia, in una logica di conciliazione
casa/lavoro, e servizi (centri diurni, residenze, ecc,) per i disabili. Prevede l’erogazione di voucher
ai nuclei familiari per l’accesso, ancora una volta in una logica di conciliazione, alla rete dei servizi
socio-educativi a ciclo diurno, oltre che ai servizi sociosanitari, per i nuclei che abbiano disabili o
non autosufficienti in casa. Gli interventi di social housing guardano con particolare attenzione alle
esigenze dei disabili. Analogamente, gli interventi di riqualificazione strutturale dei siti universitari
sono mirati anche alle esigenze dei disabili, per fornire loro pari opportunità nell’attività di
frequenza ai corsi.
Questo per quanto riguarda le azioni specifiche. Per quello che attiene al mainstreaming, nella
predisposizione dell’analisi e della strategia si è tenuto conto specificamente della prospettiva di
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Regione Basilicata
genere (ad es. nei dati di mercato del lavoro), così come si è adottato un impegno specifico, da parte
del programmatore, per includere la prospettiva di genere in forma sistematica in tutte le analisi
valutative che saranno fatte durante il ciclo di attuazione del PO FESR, al fine di evidenziare
l’impatto di genere che gli interventi produrranno;
Le pari opportunità di etnia sono invece più sfumate, per quanto anche gli immigrati possano fruire
degli interventi di sostegno all’autoimpiego previsti dall’Asse III, oppure gli interventi di edilizia
sociale. Ciò probabilmente deriva anche dalla modesta incidenza del fenomeno di immigrazione
nella regione in esame: gli stranieri rappresentano infatti solo il 2,6% della popolazione residente in
Basilicata.
Sviluppo sostenibile: La strategia per lo sviluppo sostenibile definita a Goteborg integra l’impegno
politico dell’Unione per il rinnovamento economico e sociale, aggiungendo alla strategia di Lisbona
una terza dimensione, quella ambientale, e stabilendo un nuovo approccio alla definizione delle
politiche.
Lo sviluppo sostenibile, inteso come soddisfazione dei bisogni dell’attuale generazione senza la
compromissione di quelli delle generazioni future, è un obiettivo fondamentale fissato dai trattati e
funge da cardine dell’attuale fase dei fondi strutturali; in tal senso i programmi cofinanziati
assicurano l’approccio integrato e sinergico alle politiche economiche, sociali e ambientali.
Le modalità di attuazione di detta strategia hanno permesso l’individuazione di obiettivi chiari e
stabili per lo sviluppo sostenibile, anche allo scopo di offrire opportunità economiche significative,
soprattutto in termini di sostegno all’innovazione tecnologica ed agli investimenti, generatori di
crescita e di occupazione.
Dentro il PO FESR, l’analisi di contesto fornisce chiare indicazioni di sviluppo sostenibile
relativamente alle questioni dell’energia, dei rifiuti, del ciclo idrico, e degli assetti territoriali. A
livello operativo, in rispondenza agli spunti offerti dall’analisi di contesto, l’Asse Public Utilities è
destinato ad uno sviluppo e riqualificazione del ciclo energetico, idrico e dei rifiuti, finalizzati a
minimizzare le perdite, gli sprechi, gli effetti inquinanti, ed al tempo stesso a valorizzare tali asset in
termini di sviluppo sostenibile (la chiusura del ciclo dei rifiuti dovrà dare luogo ad impiantistica
specifica). Inoltre, è prevista la prosecuzione degli interventi di bonifica delle aree inquinate, per
fornire loro sviluppi produttivi. L’Asse riferito alla Valorizzazione Ambientale prevede interventi di
tutela e potenziamento delle infrastrutture verdi ed eco sistemiche, ed a azioni di tutela della
biodiversità. La valorizzazione turistica prevista dall’Asse VI contempla la realizzazione di distrettinatura, nei quali la fruizione turistica delle emergenze naturali regionali è associata ad interventi
attivi di tutela. Persino nell’Asse III, settori coerenti con la smart specialisation, come la chimica
verde, o la green economy, sono valorizzati come settori prioritari di intervento, che coniugano
difesa ambientale e sviluppo. L’Asse VII prevede interventi di mobilità sostenibile, specificamente
mirati a ridurre le emissioni, così come gli interventi di manutenzione del territorio previsti dalle
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Regione Basilicata
azioni di contrasto ai rischi ambientali migliorano la tenuta di arenili, alvei fluviali, ecc., e quindi
hanno anche una valenza di difesa ambientale.
1.5 SINOSSI
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Il programma dimostra una elevata congruenza con la struttura e l’articolazione
dell’Accordo di Partenariato, al netto di alcune dizioni diverse sotto il profilo linguistico, ma
non sostanziale. Vi sono solo alcuni scostamenti sull’OT3, che non punta, ad avviso del
valutatore, in modo sufficientemente determinato sulle reti di impresa, pur essendo questo
un tema fondamentale, per superare l’isolamento ed il frazionamento di un tessuto
produttivo di micro unità. Solo l’azione di rilancio dei settori vitali contempla modalità
possibili di networking, che però sarebbero necessarie oltremodo anche ai settori
tradizionali, dove si annida la micro impresa a modesta competitività.
Un problema generale riguarda l’elevata numerosità di azioni attivate, che rischia di
annacquare, e rendere meno visibile, la strategia del programma, così come è stata delineata.
In particolare, fra le azioni che si suggerisce di rivedere per una eventuale eliminazione,
sull’OT9, così come è configurato strategicamente nell’Adp, l’azione sul social housing
appare lievemente marginale in termini strategici, seppur eleggibile, e forse può essere
eliminata, considerando i cospicui fondi alternativi disponibili per questa tematica, ad es.
tramite il FIA della CDDPP, ed anche considerando la scarsa “trasversalità” che il suo
risultato atteso di riferimento attiva rispetto al resto dei risultati attesi del PO FESR. Sempre
sull’OT9, si rileva la questione dell’attivazione dell’azione 9.3.2, che eroga aiuti per le
imprese del no-profit, quando già l’Asse III, sulle medesime tematiche, eroga aiuti alla
stessa platea. Al fine di evitare duplicazioni, quindi, si suggerisce di spostare tutto il carico
degli aiuti al no-profit per le attività sociali identificate a valere sull’azione dell’Asse III,
oppure, se si preferisce, su quella dell’Asse 10;
Anche la linea sulla biodiversità, composta da due azioni, presenta numerosi spunti per una
sua possibile riconsiderazione, almeno parziale. La mancata approvazione del PAF, per
quanto non sia uno strumento vincolante, priva la Regione di uno strumento programmatico
utile per portare a sistema le numerose azioni che si vogliono intraprendere, anche perché,
tra l’altro, lo spettro degli interventi è molto ampio. Inoltre, tale spettro si interseca quasi
perfettamente con alcuni interventi previsti dall’azione 6.6.1, come ad esempio interventi di
tutela e salvaguardia degli habitat naturali, di restauro paesaggistico, interventi per
migliorare l’accesso e la fruizione delle aree di attrazione naturale e di sostegno ad iniziative
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Regione Basilicata
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e servizi eco-sistemici, considerando anche che la 6.6.1 e l’azione sulla biodiversità
insistono sugli stessi areali (quelli di Natura 2000). Infine, alcune modalità delle azioni 6.5.1
e 6.5.2 appaiono più afferenti la protezione conservativa o la valorizzazione competitiva sui
mercati turistici apparendo in parte non coerenti con la strategia complessiva del Ra (che
mira a proteggere la biodiversità e mettere in collegamento gli areali). Infatti, l’indicatore
comune di realizzazione, per la biodiversità, riguarda il miglioramento dello stato di
conservazione degli habitat oggetto di intervento, e non la fruizione/valorizzazione
economica degli stessi. In tale direzione muovono anche i due indicatori di risultato
pertinenti al Ra 6.5. Per tutti i motivi sopra esposti, si ritiene quindi che tali azioni
potrebbero essere meglio perseguite nell’ambito del PSR, più che del PO FESR, anche
sfruttando il fatto che esse debbono, da Accordo di Partenariato, trovare comunque punti di
contatto con il FEASR stesso. Ancora: con riferimento al ciclo idrico, l’analisi di contesto
sottolinea come la priorità, fra gli interventi destinati alla rete idrica, sia da assegnare alla
depurazione. Ci si aspetta, dunque, che anche in termini finanziari, tale priorità vada
rispettata, pur nell’esigenza di effettuare interventi lungo tutta la filiera idrica, come da
specifica scelta del programmatore. In questo senso, probabilmente, l’intervento di
convogliamento e stoccaggio delle acque pluviali, contenuto dentro l’azione 6.3.1, potrebbe
essere tralasciato, in modo da destinare più risorse alla depurazione, considerando
l’abbondanza di acqua che già la regione ha naturalmente, ed il potenziamento dei sistemi di
invaso previsti da altra azione;
L’azione 7.3.2 ha senso soprattutto se il centro intermodale di Ferrandina (opera comunque
strategica, perché consente di movimentare la produzione agroalimentare del Metapontino)
non sarà realizzato attraverso il PON Trasporti. Diversamente, essa potrà essere usata solo
per alcuni interventi di supporto all’azione del PON Trasporti sull’infrastruttura in
questione.
Altre azioni andrebbero meglio specializzate e focalizzate, oppure meglio descritte. Ad
esempio: l’azione riferita alle infrastrutture di ricerca, nell’Asse I, appare realmente
strategica, perché in grado di mettere in campo piattaforme di ricerca e di condivisione
tecnologica e, dall’analisi del quadro logico di Asse, è in grado di attivare una molteplicità
di relazioni con obiettivi attesi dell’Asse I. In questo senso, sarebbe consigliabile una
dettagliata specificazione, nella descrizione dell’azione, degli ambiti e dei settori di ricerca
nei quali si intende investire per infrastrutture di ricerca. Ancora: l’azione 3.6.4, per la
creazione di fondi di capitale di rischio, si riferisce soltanto alle start-up, per cui è improprio
parlare di intervento a sostegno della ricapitalizzazione d’impresa, per le imprese già
esistenti, e peraltro non è possibile utilizzarla per finanziare incentivi al reinvestimento degli
utili, una modalità che non andrebbe dunque menzionata. Sulle azioni di
internazionalizzazione e di attrazione di investimenti, l’azione 3.4.1 va rifocalizzata, in
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coerenza con l’Adp, sull’erogazione di servizi che, secondo l’Adp stesso, mirano
esclusivamente ad insiemi aggregati di imprese, non quindi ad imprese singole. Peraltro, gli
incontri business-to-business non sono finanziabili dalla 3.4.1, ma dalla 3.4.3, e quindi tale
modalità andrebbe espunta dalla descrizione della 3.4.1; così come dalla descrizione della
3.1.1 andrebbero tolti i sostegni alla mitigazione dell’impatto ambientale, che sono previsti
dalla 3.1.2. Ancora: l’azione 4.2.1, di riduzione dei consumi energetici delle imprese
andrebbe, a giudizio del valutatore, specializzata (usando un apposito criterio di selezione
delle operazioni) rispetto alle aree industriali scelte, anche in base alla smart specialisation,
come priorità per l’attrazione di investimenti, in modo da fornire un intervento che possa
costituire un beneficio aggiuntivo per eventuali investitori esterni; gli interventi di
realizzazione sulle smart grids hanno senso in base ad un’analisi costi/benefici. Il modesto
livello di consumi elettrici di una regione poco popolata e con poche industrie energivore,
come la Basilicata, comporta l’opportunità di verificare, in sede di PO FESR, quali
interventi previsti sulle smart grids nella regione in questione possano realmente essere
realizzati. L’azione di bonifica delle aree inquinate dovrebbe puntare in modo deciso anche
alla sua seconda gamba, ovvero alla “realizzazione di infrastrutture per l’insediamento delle
imprese”. Tuttavia, la descrizione dell’azione non fa alcuna menzione a specifici progetti di
sviluppo e di occupazione su tali aree (anche perché, si presume dall’analisi di contesto, la
maggior parte di esse sono micro-aree, o aree legate ad insediamenti estrattivi, non idonee
cioè ad accogliere nuovi investimenti) o, quantomeno, ad una mappatura, fra le aree da
disinquinare, di quelle potenzialmente idonee ad accogliere tali progetti, e ciò riduce,
obiettivamente, l’impatto di tale azione. L’azione 11.6.10 andrebbe riferita strettamente ad
interventi di miglioramento della capacità di progettazione/attuazione dei fondi strutturali da
parte degli enti locali, evitando altre azioni di accompagnamento, che sono perlopiù di
competenza nazionale
La strategia territoriale andrebbe meglio focalizzata e dettagliata. Di fatto, è stato possibile
effettuare soltanto un abbozzo di analisi di coerenza fra alcuni elementi molto generici della
strategia dei due previsti ITI urbani di Matera e Potenza, ma non degli ITI che si prevede di
attivare sulle aree interne. Detti interventi di carattere territoriale dovrebbero indicare in
modo più dettagliato i meccanismi di supporto ai GAL, le peculiarità-forza, attorno cui
costruire un progetto di sviluppo, delle possibili aree interne identificate, e una motivazione
per la scelta dei settori di attivazione dei CLLD e degli ITI;
La fase di approfondimento del programma, e quella attuativa, dovranno concentrarsi
maggiormente sulle relazioni con gli altri fondi strutturali, che il PO, in questa fase, si limita
a citare in modo generico. Evidentemente, ciò è anche frutto dell’insufficiente
approfondimento sugli strumenti di integrazione di cui sopra (ITI e CLLD) che
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Regione Basilicata
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rappresentano i momenti più importanti della connessione progettuale fra FESR, FSE e
FEASR.
La congruenza con le raccomandazioni specifiche del Consiglio Europeo nell’ambito degli
articoli 121(2) e 148(4) del Trattato è senz’altro elevata;
La congruenza con la strategia Europa 2020 delle sfide e dei fabbisogni del programma è
assicurata dal fatto che il PO colpisce tutti gli obiettivi di detta strategia. Quelli
occupazionali, mediante l’Asse III, l’Asse VI (il turismo è labor intensive), ma anche l’Asse
IV (per gli interventi strutturali sugli edifici, per l’efficienza energetica), il VI (per la
chiusura del ciclo dei rifiuti) il VII (per le infrastrutture) e l’VIII (per gli interventi strutturali
sulle scuole) sono evidentemente mirati ad aumentare il tasso di occupazione. L’aumento
del tasso di ricerca ed innovazione è ampiamente garantito dagli interventi sull’Asse I e 2,
ma anche da quelli per lo sviluppo di sistemi innovativi di early warning in materia
ambientale. La riduzione del CO2, le energie rinnovabili e la riduzione dei consumi
energetici sono obiettivi colpiti dagli Assi 4 e 6, ma anche dall’Asse 3 (per lo sviluppo di
settori produttivi ecosostenibili, come l’industria della green energy e la chimica verde). Gli
obiettivi di abbandono scolastico sono affrontati, nell’Asse 8, da interventi di
riqualificazione delle scuole, per renderle più attrattive, ma anche, nell’Asse 3, dagli
interventi di imprenditoria sociale, mirati proprio al contrasto ai NEET. Il contrasto
all’esclusione sociale, dentro l’Asse 8, prende la forma di interventi di tipo socioassistenziale e socio-educativo, oltre che socio-sanitario, e nell’Asse 3 sotto la forma di
imprenditoria sociale mirata anche agli interventi di inclusione sociale. Rimane un po’ dietro
l’angolo l’obiettivo di promuovere l’istruzione terziaria, che peraltro è di competenza del
FSE. Ma gli interventi di edilizia universitaria, previsti dal PO (azione 10.5.8) possono
comunque contribuire a rendere l’Ateneo lucano più attrattivo, e quindi .
La congruenza con l’insieme dei documenti rilevanti è elevata. In particolare, il PO FESR
appare ben allineato rispetto alla smart specialisation strategy, che informa lo spirito
strategico di tutto il documento, anche se, come detto dianzi, spesso le azioni sorvolano in
modo troppo generico la S3, anziché sviluppare in maggior dettaglio settori ed aree
territoriali di intervento, richiamandosi all’analisi del documento S3.
Attenzione va posta, inoltre, sulla coerenza con il PON Competitività, perché la
sovrapposizione fra PON e Asse III (ma anche interventi di smart grids) è veramente molto
diffusa. In questo senso, il PO FESR non sembra aver sviluppato una adeguata analisi di
integrazione con il PON, anche in ragione del modesto livello di elaborazione del PON
stesso, nel momento in cui il PO FESR veniva redatto. Il valutatore segnala, come punti di
attenzione specifica, le azioni sulle aree di crisi e quelle sui settori emergenti, che prevedono
strumenti negoziali, che, per impatto finanziario e possibilità di sviluppare progetti integrati
di larga scala, sembrano più idonee ad una conduzione nazionale, con la Regione che può
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Regione Basilicata
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intervenire a supporto. Il valutatore segnala anche la questione dei fondi di rischio, ed in
generale degli strumenti finanziari, che, secondo il PON, dovrebbero avere una scala
sovraregionale. Tale previsione appare condivisibile, nella misura in cui fondi di dimensione
sovraregionale hanno un leverage maggiore, e quindi un impatto potenziale più elevato.
L’internazionalizzazione e l’attrazione di investimenti esterni è basata, sulla scala nazionale,
su agenzie specializzate e strumenti tecnici già operativi, per cui, anche in tale sede, le
azioni di internazionalizzazione previste dal PO FESR, così come l’attrazione di nuovi
investimenti, dovrebbero collocarsi ad un livello secondario e di supporto, rispetto alla
strategia nazionale, al limite anche riducendo il peso finanziario assegnato a tale risultato
atteso (comunque non elevatissimo). Anche in materia di strumenti finanziari, il valutatore
non giudica opportuno attivare strumenti regionali di partecipazione al rischio e di garanzia
pubblica (potendo al limite fare affidamento su un potenziamento dei Confidi, in questo
caso) perché il PON nazionale richiama esplicitamente una dimensione sovraregionale per
tali fondi, per ovvi motivi di massa critica delle risorse, e quindi di efficacia. Con
riferimento alle smart grids regionali, si richiama l’importanza di adottare lo stesso metodo
del PON, ovvero di decidere gli interventi in base ad una valutazione di costo/beneficio
puntuale.
La coerenza esterna, ovvero la relazione con altri strumenti di rilevanza, è elevata, sia per
strumenti programmatici interni alla Regione, come la Bozza di Strategia Verso un
programma di sviluppo operativo regionale per il 2014-2020, del 2013, sia con i documenti
programmatici comunitari, ad iniziare da Horizon 2020, anche se tale programma si
focalizza proprio su settori tipici del sistema della ricerca lucana o su settori tipici della sua
smart specialisation strategy (osservazione dallo spazio, biotech agricolo, Ict, energia green,
ecc.) per cui sarà, in fase attuativa, di fondamentale importanza curare le sinergie operative e
finanziarie fra PO e bandi di Horizon 2020 che si dedicassero a settori tipici della S3
regionale, anche promuovendo una maggiore conoscenza di Horizon, e dei suoi bandi,
presso le PMI lucane, in modo da evitare che vadano tutte a confluire sul solo PO FESR.
Vi è coerenza anche con i documenti nazionali e regionali per lo sviluppo della banda larga,
e per molti verso il PO FESR li integra, andando anche a stimolare la domanda ed a
affrontare il digital divide culturale. In questo senso, una azione di coordinamento ed
integrazione da parte della task force regionale per l’Ict appare fondamentale, in sede
attuativa.
Con riferimento al PON Infrastrutture, la congruenza è massima nella misura in cui il PON
si occupa delle infrastrutture strategiche, ed il POR dei collegamenti alle stesse, anche se
occorre, al momento in cui tale rapporto è stato prodotto, sciogliere ancora alcuni nodi,
come il potenziamento del centro intermodale di Ferrandina o il cofinanziamento dello scalo
aereo di Pontecagnano. Anche la coerenza con il PON Inclusione Sociale appare buona.
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La congruenza fra obiettivi, sfide e fabbisogni è anch’essa elevata come mostra una analisi
sintetica, che raggruppa per macro-categorie i fabbisogni emersi dall’analisi di contesto,
mettendoli in relazione con le sfide della stessa, e con le priorità di investimento selezionate
dal programmatore. C’è un impatto finanziario relativamente meno importante per le azioni
legate all’internazionalizzazione del sistema produttivo, anche se tale intervento non
riguarda solo l’Asse 3, perché viene trattato in una logica di sistema, attraverso le azioni
dell’Asse 7, che aumentano l’accessibilità e la connessione materiale, e quelle dell’Asse 2,
che migliorano la connettività immateriale. E’ debole anche l’impatto finanziario degli
interventi di difesa dai rischi ambientali, ma tale intervento viene perseguito anche dal
FEASR, ed è quindi relativamente secondario nella strategia FESR. La non elevatissima
assegnazione finanziaria sull’Asse 9, infine, suggerisce di prestare attenzione, specie sulle
azioni di accompagnamento alle riforme degli enti locali, ma anche nell’elaborazione dei
piani di miglioramento amministrativo, a quegli interventi strettamente connessi con la
realizzazione dei fondi strutturali
La coerenza interna del programma è molto alta, nella misura in cui non vi sono azioni o
obiettivi specifici in contrasto l’uno con l’altro, o evidenti duplicazioni. Va però rilevato che
il risultato atteso legato agli interventi di edilizia sociale attiva pochissimi collegamenti di
filiera con altri risultati attesi, quindi ha una scarsa capacità di mobilitazione di altre parti del
programma. In questo senso, quindi, e considerato che vi sono altre fonti finanziarie per il
social housing (come il FIA della CDDPP) e ricordando che anche nell’Adp tale intervento è
marginale rispetto alla strategia dell’OT9, più focalizzata sui servizi socio-assistenziali, si
suggerisce di togliere dal programma tale azione. Inoltre, poiché sia l’Asse 3 che l’Asse 8
attivano incentivi per lo sviluppo di imprese sociali, sarebbe meglio unificare tale azione
interamente a capo dell’Asse 3, onde evitare problemi di duplicazione, scarso
coordinamento interno, spreco di risorse;
I collegamenti fra azioni sostenute, output e risultati attesi sono stati analizzati mediante la
ricostruzione di quadri logici per Asse, come peraltro suggerito dalle Linee-Guida per la
valutazione ex ante. Tale ricostruzione non produce risultati negativi, nel senso che i legami
fra fabbisogni, azioni, output e risultati attesi appaiono robusti sotto il profilo della logica di
programmazione. Si verificano solo alcuni dubbi specifici, di seguito indicati:
- La strategia di Asse I, fortemente spostata sul versante delle imprese e della
competizione, per avere successo, richiede una forte integrazione con gli
interventi, a valere sull’Asse III, che mirano alla crescita dimensionale e
patrimoniale delle imprese regionali, ad oggi, spesso, troppo piccole, troppo
sottocapitalizzate e troppo elementari sotto il profilo organizzativo per poter
sostenere processi innovativi costosi e richiedenti competenze specifiche che
l’imprenditore non ha.
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- L’asse 3 è in qualche modo “avvolto” da un rischio esogeno di eccessiva
lentezza della ripresa dei consumi e della crescita, che evidentemente riguarda
soprattutto le imprese più tradizionali, e la parte di azioni a loro riservata.
Occorrerà evidentemente tenerne conto, anche in fase di attuazione del
programma. La strategia di attrazione di investimenti, al netto di quanto già
detto riguardo all’integrazione con l’omonima azione del PON Competitività,
dovrà basarsi su una razionale selezione di poche aree industriali, più
attrattive e più collegate con la domanda di infrastrutture ed utilities delle
imprese da attrarre, e non potrà quindi essere a pioggia.
Sull’Asse 4, si richiama l’attenzione circa i rischi di ritardo attuativo delle
misure legate alla raccolta differenziata (il piano regionale è ancora in fase di
aggiornamento). Si raccomanda di ampliare le azioni di sostegno alla mobilità
sostenibile anche al di fuori del mero contesto urbano dei due capoluoghi,
interessando anche il sistema di trasporti regionale, garantendo la massima
integrazione fra azione 4.6.3 e azione 7.3.1;
Sull’Asse 8, l'attivazione degli interventi per la scuola e l'università andrebbe
fatta in coerenza con le politiche attive di recupero dei NEET (come, in parte,
è anche la Youth Guarantee) ed i progetti di alternanza scuola/lavoro portati
avanti dalla Direzione Scolastica Regionale.
Il partenariato è un altro punto su cui prestare attenzione: esso è stato convocato ed ascoltato
lungo la fase di costruzione del programma, ma mancano alcuni aspetti richiamati dal
Regolamento Delegato sul partenariato, ovvero l’attivazione di canali “in continuo” di
consultazione del documento e confronto, e di divulgazione dei risultati delle consultazioni.
Mancano anche le designazioni formali dei rappresentanti da parte degli enti coinvolti nel
processo partenariale;
La coerenza con i principi orizzontali è garantita, sia in termini puntuali, ovvero di
definizione di azioni specificamente mirate alla parità uomo/donna, o di criteri di selezione
che privilegiano l’imprenditoria femminile, sia in termini sistemici, ovvero di
mainstreaming: dalla fase di partenariato, alla costruzione dell’analisi di contesto e della
strategia programmatica, infatti, il criterio di pari opportunità di genere è stato preso
esplicitamente in considerazione. Più sfumate sono le pari opportunità di etnia o religione,
anche perché i modesti flussi di immigrazione in Basilicata rendono meno spinoso il
problema. Purtuttavia, interventi in tal senso possono rinvenirsi nell’Asse 8, in termini di
servizi sociali messi a disposizione;
La logica delle forme di supporto appare generalmente condivisibile, con qualche
osservazione molto puntuale (ad es., si richiama l’opportunità di utilizzare il fondo regionale
per il microcredito a valere sulla misura 3.5.1);
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Regione Basilicata
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La strategia generale del programma, per come emerge in modo chiaro, sia pur fra tutte le
osservazioni sopra elencate, sembra non tener conto di alcune azioni che, a giudizio del
valutatore, andrebbero attivate, sostituendole di fatto a quelle che suggerisce di disattivare
(cfr. supra). In particolare, si suggerisce di attivare l’azione 3.7.3, che consentirebbe di
mettere a disposizione spazi fisici per il terzo settore regionale, il cui mancato sviluppo
dipende spesso proprio dall’assenza di tali spazi, che potrebbero evolvere verso incubatori
sociali o fab-lab, o spazi di creatività per l’integrazione sociale, anche con attività
laboratoriali; si suggerisce di attivare l’azione 3.4.3, per disporre di strumenti per gli incontri
business-to-business, e la 3.4.4, per la realizzazione di basi-dati a supporto delle attività di
internazionalizzazione, che oggi sono carenti proprio di informazioni, anche banali (ad es.,
sulle imprese straniere che cercano partnership con imprese locali).
Da tutta l’analisi effettuata, emerge un assetto di teoria politica del programma abbastanza chiaro.
In particolare, dai nessi interni fra gli obiettivi specifici, detta teoria politica di programma può così
essere sintetizzata7:
Cambiamento atteso: la crisi economica in cui ancora la Basilicata si trova impone dei piccoli
cambiamenti di dettaglio, né una politica dei piccoli passi. Il PO FESR, fortemente incentrato su
una strategia di specializzazione intelligente dove l’innovazione, su più livelli, è centrale, intende
attivare una vera e propria rottura del paradigma. Una trasformazione complessiva del sistema socio
economico regionale sull’asse dell’innovazione (come dimostra anche la distribuzione finanziaria e
l’importanza assunta da Assi molto dettagliati e ricchi di azioni, come il primo), non solo
scientifico/tecnologica, ma anche sociale (come si evince dal ruolo che viene attribuito alle politiche
sociali ed al terzo settore) che coinvolge imprese, banche, pubblica amministrazione, settore no
profit e singoli cittadini, chiamati ad interagire meglio, anche grazie ad una spinta evidente verso il
superamento definitivo del digital divide e la creazione di reti telematiche, valorizzando però
vocazioni e caratteristiche preesistenti, in una logica evolutiva (per cui anche le vocazioni più
critiche, ad es. le aree di crisi industriale, vengono affrontate con interventi mirati ad una loro
preservazione evolutiva, rimettendole in linea con la frontiera competitiva).
Tale cambiamento atteso viene alimentato anche da una migliore integrazione esterna, sia di tipo
commerciale, sia di tipo trasportistico ed infrastrutturale (dove per infrastrutturale si intendono le
7
Si utilizza in questa sede l’approccio di Rossi, Freeman e Lipsey (2004) secondo cui la teoria politica del programma è
costituita da due componenti:
a) la prima è la teoria dell’impatto (impact theory) che, in fase di valutazione ex-ante, quando cioè gli impatti non sono
ancora misurabili, si riferisce alla descrizione del cambiamento atteso in seguito al programma secondo una catena di
eventi e nessi causali (dall’azione A ci si aspetta un risultato B);
b) la seconda è la teoria di processo (process theory) che descrive i passaggi, le attività da compiere
nell’organizzazione e nell’implementazione degli interventi, ed i soggetti che operano nel processo.
89
Regione Basilicata
reti logistiche, a anche quelle digitali e di banda larga) che in materia di progetti e piattaforme di
ricerca (superando una certa autoreferenzialità storica del sistema regionale della ricerca), in modo
da superare la tradizionale chiusura del sistema, che ha impedito di ricevere i giusti stimoli al
cambiamento.
Dentro questo cambiamento di paradigma, le questioni ambientali sono primarie, non solo in una
logica di tutela, ma anche di messa a valore economico, attraverso il turismo, attraverso
l’impiantistica per chiudere il ciclo dei rifiuti, attraverso l’efficienza energetica, che consente di
recuperare competitività di costo e creare nuovi posti di lavoro, mediante azioni di difesa del
territorio, che rilanciano anche opportunità di innovazione tecnologica (nei sistemi di early warning
e di coordinamento della Protezione Civile).
Teoria del processo: il programma mostra dei nessi interni forti, in termini di numerosi casi di
contributo e di sinergia fra gli obiettivi specifici, con riferimento, soprattutto, a quelli “trasversali”,
che supportano tutto il sistema, ovvero l’innovazione tecnologica diffusa, la connettività di banda
larga ed i relativi servizi, la connettività infrastrutturale interna al territorio (la trama interna delle
connessioni e dei servizi di trasporto), l’efficienza della pubblica amministrazione e della sua
capacità di gestire i programmi operativi, il miglioramento del contesto scolastico, educativo ed
universitario. Tali obiettivi specifici hanno infatti una elevatissima numerosità di situazioni di
“contributo” e di “sinergia” con il resto del programma, e la loro esplicita previsione dentro il PO
garantisce, dunque, la forte “connettività” interna (e cioè la forte coerenza interna al programma ed
ai suoi obiettivi).
Dai risultati attesi alle azioni, la coerenza è molto forte, consentendo di rispondere adeguatamente ai
risultati attesi (e, d’altra parte, la coerenza fra azioni e risultati attesi esiste già a monte, essendo il
PO FESR basato sull’Accordo di Partenariato). Viceversa, sia pur se in un quadro
complessivamente positivo, vi sono casi in cui gli output non sembrano efficacemente individuati
rispetto alle azioni, e che potrebbero quindi essere sintomatici di difficoltà logiche di traduzione
dell’azione nei suoi possibili effetti fisici. Ci si riferisce in particolare all’Asse I, dove la mancata
identificazione di indicatori di realizzazione rende le azioni 1.2.1, 1.2.3 e 1.4.1 prive di una
misurazione specifica, che, però, sono proprio le azioni di “frontiera” fra ricerca e mercato (azioni
di cooperazione internazionale, di partenariato, start up e spin off innovative). Ciò potrebbe
riflettere una certa genericità di identificazione dei legami fra produzione di innovazione e sua
valorizzazione sul mercato, che poi è il problema fondamentale del sistema innovativo lucano. Così
come la genericità di individuazione dei settori di attività delle infrastrutture di ricerca può essere
collegato a tale problematica, nella misura in cui c’è difficoltà ad identificare filiere che dalla
ricerca applicata vadano fino all’industrializzazione, filiere sulle quali poggerebbero dette
90
Regione Basilicata
infrastrutture. Ed in un certo senso, anche l’assenza di misurazione degli output dell’azione 10.5.8,
che è mirata ad un potenziamento, seppur meramente strutturale, dell’Università.
I soggetti centrali del programma sono, evidentemente, le imprese (protagoniste, oltre che dell’Asse
3, di parti rilevanti degli Assi 1, 2, 4, 6, ma anche di interventi di contesto sulle infrastrutture, sulla
logistica, sulla rete informatica, sul capitale umano. A seguire, vi sono i cittadini, destinatari di
interventi di digitalizzazione, di servizio on line, di servizi e politiche socio-sanitarie e socioeducative, di potenziamento di alcuni servizi urbani primari (ad es. i trasporti) di utilities (rifiuti,
acqua) e di difesa da rischi ambientali, come per l’Asse 5.
Un terzo soggetto, più defilato, è l’Amministrazione Pubblica, destinataria di interventi di
miglioramento/efficientamento organizzativo ed operativo, a valere sull’Asse 9, di azioni di
digitalizzazione e messa on line, sull’Asse 2, e di riqualificazione strutturale (per il sistema
educativo) nell’Asse 8. Tuttavia, come anche il partenariato ha fatto notare, la complessità della
strategia del PO FESR richiede un altissimo livello di efficientamento e di capacitazione
amministrativa, per il quale la dotazione finanziaria dell’Asse 9 appare insufficiente, e per il quale
occorre creare azioni di sistema anche con interventi che esulano dai fondi strutturali. Piuttosto
lontani e trascurati appaiono, infine, soggetti come le banche, che in qualche modo la strategia cerca
di “bypassare”, con la messa a disposizione di strumenti finanziari innovativi o di fondi rotativi,
oppure cerca di coinvolgere attraverso il sistema delle garanzie pubbliche, che però richiederebbe
una riflessione approfondita circa il suo sostanziale fallimento nel precedente ciclo di
programmazione, e forse un redesign, chiamando maggiormente in causa i Confidi, oppure le
banche stesse, per ideare strumenti finanziari anche non necessariamente pensati dal
programmatore.
Ciò che però manca ai soggetti identificati e resi protagonisti dal PO FESR è un approccio di rete
più esplicito, cioè un approccio collaborativo: fra imprese e sistema della ricerca, come si è detto,
seppure le azioni mirino all’integrazione ed alla collaborazione, alcuni passaggi di processo, per
creare tale cooperazione, non sono ancora chiariti. Fra imprese ed imprese: gli approcci di rete, che
sono fondamentali per superare situazioni di sottodimensionamento, vengono quasi “occultati”, e
poco citati. Fra imprese e cittadini, su aspetti specifici (ad es. il superamento della sindrome di
Nimby su alcune azioni ambientali, come la creazione di impiantistica per il recupero dei rifiuti).
Tutto ciò richiede, all’interno stesso del processo di attuazione del programma, una più forte
implementazione del processo partenariale, come anticipato in precedenza, e di azioni di
comunicazione e promozione del programma presso le comunità locali.
91
Regione Basilicata
2. INDICATORI, MONITORAGGIO E VALUTAZIONE
Le linee-guida richiedono di valutare il sistema degli indicatori di risultato e realizzazione, sotto la
duplice lente:
-
Della pertinenza e chiarezza;
Dei target.
A tal fine, è stato utilizzato uno strumento di analisi di tipo matriciale che, per ogni indicatore, ha
consentito di apporre dei voti, e dei giudizi sintetici, circa i principali parametri di valutazione degli
indicatori. Lo strumento viene qui riportato, in forma illustrativa, per evidenziarne le caratteristiche.
Rispetto al primo blocco valutativo, ovvero la pertinenza e chiarezza:
Pertinenza
Indicatori di risultato
Rappresentatività
campione (in
Chiarezza Robustezza
caso di indicatori
da survey)
(voto e breve
commento)
Indicatori di output
Voti:
XXX
XX
X
elevata
buona, ma con alcune
prescrizioni
inadeguata
92
Disponibilità
fonti
Regione Basilicata
Rispetto al secondo blocco, ovvero la quantificazione dei target:
Realismo del
target
Indicatori di risultato
Target
qualitativi
riflettono gli
effetti attesi?
Pertinenza
dei
milestones
Realismo
del
milestone
Metodologia di
calcolo del target
degli indicatori di
output
(voti e brevi
descrizioni e
commenti)
Indicatori di output
Voti:
XXX
XX
X
elevata
buona, ma con alcune
prescrizioni
inadeguata
Alcune precisazione preliminari, però vanno fatte, prima di entrare nel merito dei singoli indicatori.
In numerosi Assi, mancano alcuni indicatori di realizzazione obbligatori. In altri casi, non si
prevedono indicatori aggiuntivi che potrebbero specificare e misurare l’output di determinate azioni
ed in altri casi, infine, il sistema degli indicatori aggiuntivi identificati dal programmatore appare
troppo pesante, ed andrebbe sfoltito.
Procedendo per ordine, nell’Asse 1:
-
Mancano gli indicatori di risultato per il Ra 1.5, anche se per tale indicatore la banca-dati del
Dps non indica nemmeno la modalità di calcolo, ed alcuni indicatori sono sbagliati sul Ra
1.2: gli addetti Imprese che hanno svolto attività di R&S in collaborazione con enti di
93
Regione Basilicata
ricerca pubblici e privati, infatti, non esistono nell’ultima versione del database del Dps,
sostituiti dall’incidenza della spesa in R&S sul PIL, separatamente per pubblico e privato;
Nell’Asse 2:
-
Mancano alcuni indicatori di realizzazione comuni, come “investimenti privati combinati a
sostegni pubblici” e “popolazione in zone con strategia urbana integrata”;
Viceversa, l’indicatore aggiuntivo “numero di scuole incluse in processi di inclusione
digitale” appare troppo riduttivo per misurare l’azione 2.3.1, che, per come appare dalla sua
descrizione nel PO, ha uno spettro di azione molto ampio, ed anche sul settore dei servizi
pubblici digitali, prevede molte azioni, non solo quelle riferite ai servizi didattico/scolastici.
Potrebbe quindi essere eliminato;
Nell’Asse 3:
-
-
Manca l’indicatore di risultato “investimenti di rischio ed early stage” nel risultato atteso
3.6, ma tale indicatore non è quantificato, come baseline, per la Basilicata, quindi è di
difficile e dubbio utilizzo;
Manca l’indicatore di realizzazione “investimenti privati combinati al sostegno pubblico”;
Nell’Asse 4:
-
Alcuni indicatori di risultato sono stati omessi, perché non dotati di quantificazione del
baseline, in aderenza con indicazioni del Dps;
Nell’Asse 5:
-
L’indicatore di risultato sul rischio incendio è stato omesso, perché non esistono obiettivi
specifici in tal senso;
Nell’Asse 6:
-
-
Mancano alcuni indicatori di realizzazione comuni: “popolazione addizionale beneficiaria
del trattamento delle acque reflue potenziato” e “numero di imprese sostenuto per introdurre
nuovi prodotti che costituiscono una novità per il mercato”;
Fra gli indicatori di realizzazione aggiuntivi, l’indicatore “numero di reti idriche” appare di
scarso interesse informativo;
Nell’Asse 7:
94
Regione Basilicata
-
Nell’obiettivo specifico 7.1, sono stati omessi alcuni indicatori di risultato che non hanno
ancora quantificazione del baseline, in linea con le indicazioni del Dps;
Mancherebbero gli indicatori di risultato riferito all’obiettivo specifico 7.3, ma al momento
detto obiettivo specifico ha un solo indicatore di risultato, il cui baseline non è stato ancora
quantificato.
Nell’Asse 8:
-
Manca l’indicatore di realizzazione comune “numero di imprese che ricevono un sostegno
finanziario diverso dalle sovvenzioni”;
Si suggerisce di inserire un indicatore di realizzazione aggiuntivo per l’azione 10.5.8, ad
esempio “numero di interventi realizzati”.
Nell’Asse 9:
-
L’indicatore di realizzazione aggiuntivo “giornate-uomo” appare di povero contenuto
informativo, e si suggerisce di eliminarlo, magari sostituendolo con “numero di azioni”.
Viceversa, tale indicatore assume importanza nell’Asse Assistenza Tecnica, dove è
correttamente presente e quantificato.
mento Generale Fondi QSC
2.1 Pertinenza e chiarezza degli indicatori di programma
In allegato 2, si riporta l’analisi di dettaglio degli aspetti riferiti a pertinenza, chiarezza, robustezza e
disponibilità delle fonti dell’intero sistema di indicatori del PO. Rispetto alle indicazioni sopra
riportate, si aggiungono le seguenti:
Fra gli indicatori di risultato:
-
-
Va rilevato che la “Specializzazione produttiva nei settori ad alta intensità di conoscenza” ha
una quantificazione disponibile a date troppo lontane per poter essere utile, ad es. per attività
valutative, perché il gap temporale fra disponibilità e interventi è troppo alta (per la
Basilicata, l’ultimo dato disponibile è infatti al 2009);
L’indicatore di risultato “Notifiche trasmesse in formato digitale nel processo civile,
tributario e penale” non ha una definizione della cadenza temporale di disponibilità, né una
baseline definita al momento. Poiché il Ra 2.2 ha altri due indicatori di risultato operativi, si
suggerisce di non utilizzate tale indicatore, a meno che le incertezze sulla sua
quantificazione non siano rapidamente risolte;
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Regione Basilicata
-
-
-
Gli indicatori “Ricercatori occupati nelle imprese sul totale degli addetti” e “Tasso di
natalità delle imprese nei settori ad alta intensità di conoscenza” richiederanno attenzione in
fase di interpretazione delle loro evoluzioni. Infatti, la bassa numerosità iniziale potrebbe
indurre variazioni molto alte percentuale, a fronte di incrementi in valore assoluto modesti.
Una considerazione analoga vale per gli indicatori “Copertura con banda larga ad almeno 30
Mbps” e “a 100 Mbps”, in quanto il baseline è zero (quindi piccoli incrementi di
popolazione potrebbero influire in modo notevole sulla variazione percentuale);
L’indicatore “Addetti alle imprese e alle istituzioni non profit che svolgono attività a
contenuto sociale” è di tipo censuario per cui, a meno che l’Istat non produca innovazioni
nell’aggiornamento intercensuario dei suoi indicatori, esso sarà aggiornato solo nel 2021,
potendo quindi avere una utilità soltanto in sede di valutazione ex-post del programma. Si
suggerisce, dunque, di utilizzare indicatori alternativi, quali ad esempio il numero di unità
locali nei settori tipici del no-profit, di fonte Unioncamere-Infocamere;
Gli indicatori “popolazione a rischio frane/alluvione” hanno cadenza di aggiornamento
quinquennale, e sono quindi difficilmente utilizzabili per un monitoraggio in continuo dei
risultati dei programmi, anche se difficilmente possono essere cambiati con indicatori
alternativi;
Con riferimento agli indicatori di realizzazione:
-
Alcuni indicatori connessi alla società della conoscenza, come “Numero di Data center
realizzati” o “Numero di applicativi e sistemi informativi realizzati” appaiono on
universalmente comprensibili da parte di tutti i target di riferimento (cittadini) per gap di
conoscenza informatica. Si raccomanda di declinare meglio il titolo dell'indicatore nella fase
di comunicazione dello stesso.
2.2 Valori target
Con riferimento alla quantificazione dei target e dei milestone (cfr. allegato 2 per la griglia di
valutazione completa), pur confermando la correttezza metodologica generale dell’approccio, e
considerando però che molti target non son ostati calcolati dal programmatore, nel momento in cui
si redige il presente rapporto di valutazione ex ante, si pongono alcune osservazioni critiche di
carattere specifico.
Con riferimento ai target degli indicatori di risultato:
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Regione Basilicata
-
-
-
“Copertura a 100 mbps”: una copertura pari alla metà della popolazione residente appare
eccessivamente ambiziosa, anche considerando gli ostacoli orografici e naturali alla
penetrazione della banda larga nel territorio regionale: si suggerisce di ridurre il target;
“Addetti alle imprese e alle istituzioni non profit che svolgono attività a contenuto sociale”:
il target appare poco ambizioso, e si suggerisce di aumentarlo, anche considerando il fatto
che su tale target inciderà una crescita “fisiologica” del ricorso al terzo settore nei prossimi
anni, per l’effetto combinato di una crisi economica che prosegue e di un welfare pubblico
che si riduce;
“Impieghi bancari delle imprese non finanziarie sul PIL”: Alla luce di un credit crunch
ancora in atto, il target appare sovradimensionato, in termini di crescita, e si suggerisce di
ridurlo.
Con riferimento ai target degli indicatori di realizzazione:
-
-
-
-
-
-
“Numero di nuovi ricercatori nelle entità sostenute”: Il target appare irrealistico:
significherebbe un raddoppio rispetto ai ricercatori che operano già nelle strutture di ricerca
migliorate. Si suggerisce di ridurlo;
“Numero di unità abitative addizionali con accesso alla banda larga di almeno 30 Mbps”: Il
target appare eccessivo, prevedendo oltre il 100% di copertura a fine programma (le
abitazioni in Basilicata sono 227.000 nel 2011). Si suggerisce di ridurlo perlomeno fino al
numero di abitazioni esistente, e, meglio ancora, un po’ più in basso rispetto a tale numero;
“Numero di imprese che ricevono un sostegno”: quando misurato sull’Asse I e soprattutto
sull’Asse III, il target appare eccessivamente prudenziale, rispetto alla dotazione finanziaria
ed alla pluralità di azioni di sostegno alle imprese. Si suggerisce una più attenta valutazione
delle risorse finanziarie disponibili;
“Numero di imprese che ricevono un sostegno finanziario diverso dalle sovvenzioni”: il
target, misurato sull’Asse III, appare sottodimensionato, rispetto alla strategia di puntare su
numerosi strumenti finanziari (garanzie, microcredito, fondi rischi). Si suggerisce di
guardare a casi di studio di strumenti finanziari attivati in aree e regioni analoghe, sotto
l’azione dei fondi strutturali;
“Numero di impianti per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti realizzati”: Il target
appare forse troppo ambizioso per le piccole dimensioni del bacino regionale, che
difficilmente può sostenere molti impianti di questo genere, in termini di quantità di rifiuti
conferiti e di economicità dell’iniziativa. Forse, un numero compreso fra 1 e 2 andrebbe
meglio;
“Popolazione coperta dai servizi sanitari migliorati”: il target appare sottodimensionato, alla
luce del fatto che l’intervento cui si riferisce ambisce a ristrutturare il servizio sanitario
97
Regione Basilicata
-
territoriale a beneficio di tutta la popolazione, e non ad una quota, seppur importante, di
essa: si suggerisce, quindi, di aumentare il target fino ad un livello non di molto lontano da
quello totale della popolazione regionale prevista al 2020 (cfr. modello previsionale Istat);
“analisi-studi realizzati”: il target appare decisamente sottodimensionato, considerando il
fatto che solo le attività di valutazione, nell’intero periodo 2014-2020, saranno ben più di 4;
probabilmente, un valore attorno al 10 sarebbe più realistico.
2.3 CAPACITÀ AMMINISTRATIVA, PROCEDURE PER LA RILEVAZIONE DATI E
VALUTAZIONE
2.3.1 L’esperienza del passato ciclo di programmazione: lezioni apprese
L’intento del valutatore è stato quello di studiare l’esperienza attuativa 2007-13, evidenziandone
aspetti virtuosi e criticità, con la finalità di valutare l’adeguatezza dell’attuale sistema rispetto agli
standard richiesti dal Ciclo 2014-20 e conseguentemente, in un’ottica di gap analysis, individuare le
correzioni necessarie per garantire una struttura organizzativa in grado di favorire un’efficace
attuazione del futuro PO.
Le principali evidenze emerse dalla valutazione (condotta oltre che tramite analisi desk, anche
attraverso interviste ai funzionari regionali) sono:
–
lo studio dei nuovi regolamenti ha effettivamente evidenziato una serie di innovazioni che
dovranno essere tenute in grande considerazione nel definire i futuri modelli attuativi: la
concentrazione tematica delle risorse; la raccomandazione di implementare strumenti di sviluppo
locale partecipativo; l’introduzione delle condizionalità ex ante ed ex post; l’obbligo di
comunicazione elettronica per tutti gli scambi di informazioni tra beneficiari e AdG, AdC e AdA; la
possibilità di sospensione dei pagamenti in caso di gravi carenze nei sistemi di gestione e controllo
e di monitoraggio; l’introduzione dell’onere di redigere i bilanci annuali per l’Autorità di
Certificazione;
–
in termini di adeguatezza delle risorse umane si è potuto constatare positivamente una
qualità elevata delle risorse impiegate, e un’efficace collocazione rispetto alle differenti funzioni.
Tuttavia, si è rilevata la mancanza di un percorso di accompagnamento dei funzionari nell’arco del
Ciclo di Programmazione finalizzato a mantenere nel tempo a un buon livello di aggiornamento le
dimensioni informative e formative e di contrastare la frequente estraneità riscontrata tra i
funzionari rispetto al processo complessivo di attuazione e agli obiettivi unitari delle policies. Delle
figure di raccordo potrebbero apportare profonde migliorie;
98
Regione Basilicata
–
nell’ambito dell’implementazione del Por FESR e alla luce di alcune criticità emerse sia nel
caso degli Avvisi pubblici, si raccomandano un maggiore sforzo nella semplificazione dei
dispositivi attuativi, nell’individuazione di meccanismi di selezione volti a premiare la qualità
progettuale e nella riduzione degli oneri amministrativi;
–
in merito al sistema dei controlli di I livello si è riscontrato nel corso dell’attuazione uno
sviluppo evolutivo considerevole, sia in termini di organizzazione che di quantità di strutture e
personale coinvolti. Ciò è potuto avvenire anche grazie all'implementazione dei Sistemi Informativi
e all'indipendenza che l'Ufficio è riuscito a garantire. Un elemento critico è invece rappresentato
dalla informatizzazione del sistema di archiviazione e condivisione delle informazioni che risulta
essere solo parziale e che, ha reso più complesse e onerose le operazioni di controllo, rilevandosi
solo parzialmente adeguato al quadro regolamentare 2014-20;
per quanto concerne il sistema di monitoraggio dei dati, l’analisi dell’esperienza 2007-13 fa
registrare un’adeguata definizione dei contenuti, dei processi e delle procedure per il monitoraggio,
così come la predisposizione di un’ampia e varia strumentazione per la reportistica necessaria al
controllo e alla gestione del programma. Tali fattori rappresentano chiari elementi di replicabilità.
La completa adeguatezza del sistema di monitoraggio all’impostazione della programmazione
2014-20 è vincolata all’entrata in funzione del sistema unico di monitoraggio per rendere elettronici
tutti i flussi di dati tra beneficiari e autorità responsabili della gestione e del controllo dei
programmi, nonché tra le autorità e la CE (ex articoli 15, 6374, 122 e 142 del Regolamento UE n.
1303/2013). La centralità della produzione delle informazioni nel processo di governo e controllo
del Programma, avviata nell’arco della programmazione 2007-13, oltre che al massimo
coinvolgimento delle strutture regionali connesse al processo di attuazione, rappresenta un efficace
punto di partenza per la programmazione 2014-20;
–
in termini di semplificazione degli oneri amministrativi, l’analisi dell’esperienza attuativa
della Regione Basilicata ha delineato un quadro composto da timidi esperimenti. Fra i più
significativi si registra la prosecuzione dei servizi connessi alla convenzione con la società Gazzetta
Amministrativa per fornire gratuitamente, a tutto il personale politico-amministrativo ed a quello
degli Enti Locali una serie di servizi a carattere giuridico fruibili sul sito web
www.gazzettaamministrativa.it. Il servizio è accessibile dalla home page del sito istituzionale della
Regione Basilicata e risulta essere molto apprezzato dalle amministrazioni locali poiché oltre al
beneficio di essere a titolo non oneroso per tutte le amministrazioni, comporta un significativo
passo in avanti verso i processi di semplificazione. Un'altra operazione significativa è stata quella di
avviare la gara per il potenziamento e la messa in sicurezza del Data Center regionale per ospitare
applicazioni e servizi cloud per le Pubbliche Amministrazioni (Anagrafe, Tributi, Catasto,
Protocollo, Albo pretorio, Gestione del Personale, Pagamenti della PA, Sito web). Tale operazione
–
99
Regione Basilicata
consente la messa in sicurezza e l’attivazione dei servizi di disaster recovery e continuità operativa
per assicurare la protezione dei dati di valore strategico e la relativa gestione, consente inoltre la
realizzazione di un’infrastruttura per la gestione virtualizzata dei sistemi applicativi comunali e
l'erogazione dei servizi in modalità cloud computing. Contestualmente ha preso avvio una
sperimentazione, su 30 Comuni, per la definizione degli studi fattibilità tecnica ex. art. 50 bis del
Codice Amministrazione Digitale per la Continuità Operativa dei dati delle Pubbliche
Amministrazioni. È stato altresì avviato nel 2013 il sistema di Posta Elettronica Certificata. La
Regione Basilicata è iscritta nell’elenco dei Gestori di PEC del DigitPA per rilasciare una casella di
PEC a tutti i cittadini che fanno richiesta, con le seguenti caratteristiche: Casella di 1 GB; Valore
legale delle comunicazioni; dimensione massimo dei messaggi 30 MB e numero massimo di
destinatari 50. A luglio 2013 è stato avviato il servizio di distribuzione dei token che contengono la
firma digitale e la carta nazionale dei Servizi (necessaria per accedere ai servizi della PA nazionale).
L’operazione prevede la distribuzione di 25.000 token nei primi tre anni. Solo nell’ultimo trimestre
2013, periodo di effettivo avvio in esercizio dell’operazione, sono stati distribuiti 3841 token. Si
evidenzia anche la realizzazione del nuovo Portale dei Servizi della Regione Basilicata, realizzando
nuovi strumenti e metodi di comunicazione 2.0. Nell’ambito dell’operazione sono stati
implementati nuovi servizi per la trasparenza amministrativa che tramite il sistema open data
consentono di visualizzare, ad esempio, i pagamenti della PA nei confronti dei beneficiari pubblici e
privati. È stato attivato inoltre, il progetto “Conservazione sostitutiva” che prevede la
dematerializzazione e conservazione, con conseguente eliminazione del cartaceo, dei dati clinici ed
amministrativi della Regione Basilicata e del Servizio Sanitario Regionale.
Da un punto di vista infrastrutturale, nell'ultimo anno di programmazione, molto è stato fatto per
favorire le forme d’integrazione tra i sistemi informativi attraverso l’interoperabilità e la
cooperazione applicativa. L’innalzamento della qualità dei servizi on line è stato orientato sia a una
digitalizzazione dell’attività amministrativa sia ad un potenziamento qualitativo e quantitativo dei
servizi al cittadino.
2.3.2 ASSISTENZA TECNICA
L’assistenza tecnica è erogata attraverso 17 Esperti Senior e 26 Esperti della Task Force Controlli
che nel corso del 2013 hanno svolto attività inerenti la gestione, il monitoraggio, la certificazione e i
controlli sulle attività del PO, e 58 unità, di cui 3 dislocate presso il comune di Potenza, che si sono
occupati di Risorse Liberate.
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Regione Basilicata
Gli esperti senior hanno supportato i Responsabili di Linea di Intervento nella gestione e
monitoraggio dei progetti che nel corso del 2012 sono aumentati, in termini numerici, del 22%
rispetto al 2012.
Nel SIMIP sono stati registrati 236 nuovi progetti per una spesa complessiva maggiore di
110.944.436 euro e maggiori IGV (impegni) di 106,61 milioni di euro rispetto al 31/12/2012.
Le attività di controllo hanno visto impegnati quasi tutti gli esperti della Task Force Controlli
nonché alcuni Senior che hanno effettuato 1.130 controlli amministrativi, per un importo di 134,84
milioni di euro.
La spesa campionata, a seguito dell’operazione di campionamento, ammonta a 16,41 milioni di
euro. In particolare, il 100% delle operazioni campionate nel 2013 è stato oggetto di controlli in
loco.
2.3.3 IL SISTEMA DI MONITORAGGIO E LE PROCEDURE PER LA RACCOLTA DEI DATI
All’interno della struttura organizzativa dell’AdG è prevista una specifica posizione organizzativa
denominata “Monitoraggio e reporting”. Le posizioni organizzative sono assegnate a personale di
categoria “D” e “richiedono, con assunzione diretta di elevata responsabilità di prodotto e di
risultato, lo svolgimento di funzioni di direzione di unità organizzative di particolare complessità,
caratterizzate da elevato grado di autonomia gestionale e organizzativa”. In particolare la PO
“Monitoraggio e reporting” gestisce un team di 6 esperti di Assistenza Tecnica, di cui tre a diretto
supporto della struttura AdG e altri tre dislocati operativamente presso i dipartimenti regionali
responsabili dell’attuazione del programma. Il raccordo tra la struttura AdG, i dipartimenti e gli
stessi beneficiari è garantito da una serie di iniziative gestite dal gruppo “Monitoraggio e
reporting”, volte alla diffusione e condivisione delle informazioni, attraverso la predisposizione di
circolari, cloud condivisi, azioni di accompagnamento alle procedure adottate.
Le procedure relative all’area “Monitoraggio e reporting” risultano codificate e condivise in
maniera puntuale e tempestiva, attraverso una manualistica esaustiva che comprende oltre al
“Manuale sulle procedure di rendicontazione della spesa, monitoraggio e reporting” (Allegato C al
SiGeCo), anche la “Direttiva delle procedure e degli adempimenti connessi all’ammissione a
finanziamento e alla realizzazione di operazioni a carattere infrastrutturale cofinanziate dal PO
FESR Basilicata 2007/2013” e il “Manuale d’uso del Sistema Informativo di Monitoraggio (SIMIP)
per i beneficiari delle operazioni di appalti pubblici a regia regionale finanziate dal PO FESR
101
Regione Basilicata
Basilicata 2007/2013”. In un’ottica di semplificazione normativa, tale documentazione assicura il
coordinamento tra la normativa comunitaria, nazionale e regionale. Tutta la manualistica inoltre è
continuamente aggiornata e resa accessibile attraverso il sito gestito dall’AdG.
La conoscenza delle procedure da parte di tutti gli operatori coinvolti, ha permesso inoltre nel corso
della passata programmazione di assicurare la tempestività della raccolta dei dati del sistema di
monitoraggio, che sono tendenzialmente aggiornati in tempo reale. Infatti, grazie ad un sistema
integrato all’interno del sistema di monitoraggio regionale, che replica i controlli sulla qualità e la
coerenza dei dati di monitoraggio previsti dall’IGRUE a livello nazionale, gli operatori rilevano
immediatamente un’anomalia o un errore di scarto. Questo permette l’aggiornamento dei dati fino
all’ultimo momento utile per l’invio degli stessi. Come si evince dai report IGRUE relativi alla
validazione dei dati del PO FESR Basilicata 2007/2013 sulla piattaforma MONIT, la trasmissione
dei dati di monitoraggio attraverso il protocollo unico di colloquio è sempre avvenuta nei tempi utili
per il consolidamento bimestrale degli stessi.Alcuni problemi tecnici emersi inizialmente nell’uso
del sistema regionale di monitoraggio da parte di alcuni operatori che utilizzavano macchine a
64bit, sono stati superati evidenziando le rispettive risoluzioni all’interno della pagina di accesso
alla procedura.
Il sistema informativo di monitoraggio del POR FESR 2007-2013 è il SIMIP (Sistema Informativo
di Monitoraggio degli Investimenti Pubblici), implementato a seguito della reingegnerizzazione del
sistema informatico di monitoraggio “Catasto Progetti” già in uso presso la Regione Basilicata per
la programmazione FESR e FEOGA 2000-2006.
In via più generale, e come si evince dalla “Proposta di SI.GE.CO 2014/2020, l’Autorità di
Gestione si avvale di procedure e strumenti idonei a garantire la legalità e la regolarità delle
operazioni finanziate. Tali procedure sono adeguatamente formalizzate e divulgate anche nei
confronti degli eventuali Organismi Intermedi del programma e dei Beneficiari. La propria attività,
nonché metodologie e le procedure standard sono codificate in apposita manualistica. Utilizza,
inoltre, un sistema di contabilità separata o una codificazione contabile adeguata per tutte le
transazioni relative a un intervento qualora l’Autorità di gestione sia anche un beneficiario
nell’ambito del programma operativo. Nei rapporti con i beneficiari, utilizza procedure telematiche
assicurando una informativa completa sulle opportunità offerte dai fondi e sulle relative procedure
di gestione e controllo. D’intesa con l’Autorità di certificazione del programma, prevede misure
specifiche di prevenzione delle irregolarità, nonché procedure per il recupero delle risorse
indebitamente versate ai beneficiari. Utilizza adeguate procedure di archiviazione dei documenti
102
Regione Basilicata
riguardanti le operazioni gestionali, anche su supporti elettronici, in modo da assicurare la
tracciabilità dell’iter delle operazioni e la reperibilità dei relativi atti.
Un’area di miglioramento può riguardare l'informatizzazione del fascicolo di progetto all’interno
dei Sistemi Informativi regionali che, consentirebbe un notevole snellimento delle procedure di
socializzazione della documentazione, fatto salvo quanto disposto dai Regolamenti in materia di
conservazione e tenuta del fascicolo di progetto. I benefici sarebbero notevoli in termini di
tempestività e tracciabilità di tutti gli atti riguardanti l’operazione finanziata. Naturalmente, in tale
circostanza, occorrerebbe rivedere i requisiti di sicurezza e di accessibilità per le utenze specifiche.
Come detto in precedenza, infatti, sono state attivati account personalizzati per le Unità
dell’Autorità di gestione, per gli eventuali Organismi Intermedi, per l’Autorità di certificazione,
L'Autorità di audit e per le funzionalità specifiche connesse al ruolo di Beneficiario.
2.3.4 Organizzazione dell'Autorità di gestione
Il numero di unità dell'Ufficio dell'Autorità di Gestione è di 93 persone di cui solo il 5% circa è
formato da personale interno all'amministrazione regionale. Tale percentuale può essere giustificata
considerando che le posizioni organizzative dell'ufficio dell'Adg richiedono “l'assunzione diretta di
elevata responsabilità di prodotto e di risultato, lo svolgimento di funzioni di direzione di unità
organizzative di particolare complessità, caratterizzate da elevato grado di autonomia gestionale e
organizzativa” (art.8, par.1, CCNL del personale del comparto delle Regioni e delle autonomie
locali del 31.3.1999).
Si ritiene, ad ogni buon conto, che tale numero debba considerarsi perlomeno esiguo vista la
tipologia di attività che l'ufficio svolge. Si tratta, infatti, di una struttura in continuo aggiornamento
e perfezionamento in termini di competenze, per loro natura estremamente tecniche, che non può
contare, per più del 90%, di personale esterno e precario. Basti solo pensare al tema dell’eredità dei
saperi, della trasmissione delle conoscenze e della condivisione del valore delle pratiche.
Le perplessità del valutatore riguardano anche l'evidenza di come alcune competenze non siano
state intercettate in modo del tutto completo, specialmente in un ufficio strategico come quello del
Monitoraggio e Reporting: si fa riferimento alle competenze di tipo prettamente statistico, piuttosto
carenti. In particolare, nella nuova programmazione, si dovrà fare fronte ad una domanda sempre
maggiore di informazioni trasversali, sempre meno collegate a specifiche rilevazioni e indagini di
tipo esclusivamente quantitativo, dove l’attività statistica si presenta come valore aggiunto sia a
103
Regione Basilicata
livello decisionale sia nel rilevare la risposta e il grado di soddisfazione del beneficiario e dei
destinatari finali. In tal senso, consapevoli dell'importanza che la disponibilità di informazioni
statistiche riveste per la formulazione e la valutazione delle politiche e per la gestione dei servizi e
delle funzioni pubbliche, si auspica, nella nuova programmazione, una maggiore interazione con
l'ufficio “Ufficio Sistema Informativo Regionale e Statistica”.
In merito alla questione del personale, si vuole, inoltre, evidenziare come per lo svolgimento delle
attività connesse al raggiungimento degli obiettivi indicati nel PO, all'esecuzione di adempimenti ed
obblighi fissati da disposizioni comunitarie, nonché per esigenze di attuazione di politiche ed
interventi comunitari, l'Adg potrà ricorrere, come è già accaduto nelle precedenti programmazioni, a
personale regionale assegnato ad altri uffici, previo assenso del dirigente titolare dell'Ufficio presso
la quale detto personale presta servizio. In via più generale, si evidenzia come più di 20 strutture,
anche se solo parzialmente, lavorano in modo stabile, all'attuazione, alla gestione e alla
rendicontazione del PO FESR. Fra queste, un ruolo rilevante lo svolgono alcuni uffici dei
dipartimenti regionali. A tal proposito si vuole rendere evidente un'ulteriore aspetto relativo al
coordinamento degli interventi: si propone la condivisione delle informazioni relative ai singoli
interventi in un'ottica di socializzazione degli obiettivi raggiunti, attraverso la redazione di un
report, magari semestrale, che non sia un “RAE intermedio”, ma piuttosto, una evidenza
dell’attività che stanno svolgendo i diversi uffici coinvolti nell’attuazione del PO, al fine di
evidenziare possibili aree di duplicazione, sovrapposizione, oppure cooperazione.
2.3.5 Organizzazione del sistema di valutazione
Al momento in cui si redige il presente Rapporto, la Regione Basilicata è temporaneamente
sprovvista del Nucleo Regionale di Verifica e Valutazione degli Investimenti Pubblici, il cui
incarico è infatti scaduto a Febbraio 2014. Al fine di poter redigere tale rapporto, la Regione si è
avvalsa di un esperto senior del vecchio NRVVIP, il cui incarico è stato assegnato il 23 giugno
2014, con contratto nr. Rep-15629, con scadenza il 23 ottobre 2014. Accanto all’esperto senior del
vecchio NRVVIP, sono stati assegnati tre esperti esterni.
Le prospettive di ricostituzione del nuovo NRVVIP sono affidate alla DGR nr. 529 del 12.05.2014,
con la quale si prevede l’attivazione di una procedura di evidenza pubblica per la selezione di un
nuovo NRVVIP in cui, accanto al Direttore, sarà previsto un coordinatore e due esperti senior.
Tale configurazione delle cose pone alcune preoccupazioni:
104
Regione Basilicata
-
-
-
-
La procedura di evidenza pubblica, ancora non attivata, rischia di creare molti ritardi
nell’entrata in servizio del nuovo NRVVIP, che si tradurrebbero inevitabilmente in ritardi di
attuazione di alcuni obblighi comunitari, come ad esempio la redazione del piano di
valutazione per il ciclo 2014-2020, e l’assistenza all’Adg per le attività valutative
conseguenti;
Ad ogni modo, peri l momento, si configura una “vacatio” rispetto ad un organo
obbligatoriamente previsto da una legge nazionale (L. 144/1999) e quindi una inadempienza
a carico della Regione;
Un Nucleo composto da due soli senior operativi (oltre ad un coordinatore) sembra troppo
ridotto numericamente per assorbire tutte le competenze necessarie ad una struttura di
valutazione, e richieste sia dalla normativa nazionale che regionale in materia di NRVVIP
(competenze di programmazione europea e nazionale, analisi statistico-economica,
valutazione ambientale, studi di fattibilità, ecc.);
Tale considerazione è accresciuta dal fatto che, come dimostra l’esperienza storica, il
NRVVIP regionale non è mai stato beneficiario di interventi di formazione continua ed
aggiornamento professionale dei suoi componenti.
Il rischio è quindi quello di dotarsi di una struttura troppo piccola e scarsamente funzionale alle
esigenze di valutazione della Regione. In tal senso, si suggerisce di rivedere la citata Delibera,
incrementare di almeno due unità la composizione del Nucleo, prevedere un budget per la
formazione, e nel frattempo realizzare una proroga-ponte, fino all’entrata in servizio della nuova
struttura, al fine di evitare una vacatio non lecita, oltre che pericolosa.
Quanto al suo posizionamento, evidentemente il nuovo NRVVIP non dovrebbe, a giudizio di chi
scrive, essere attesto alla Direzione che si occupa di programmazione e finanze, ma, per necessità di
indipendenza funzionale, presso il Dipartimento Presidenza.
Come suggerisce l’esperienza del passato, molta attenzione dovrà essere posta ai compiti che il
Nucleo dovrà svolgere, evitando scrupolosamente che esso sia riassorbito nell’attività ordinaria
dell’ente, oppure su progetti specifici, in funzione impropria di consulenza, ma che sia preservata la
sua funzione strategica di assistenza tecnico/metodologica alla programmazione e valutazione di
piani, programmi e progetti.
In questo senso, la previsione di un nuovo NRVVIP che duri in carica solo 24 mesi, come da DGR
sopra citata, appare poco funzionale alla piena esplicazione delle funzioni del Nucleo stesso,
chiamato, oltre che a redigere il piano di valutazione, anche a seguirne l’attuazione lungo il ciclo di
programmazione. Pertanto, un incarico di durata almeno doppia, che porterebbe tale struttura a
ridosso della fine del periodo di programmazione, sarebbe più idoneo.
105
Regione Basilicata
3. Congruenza delle ripartizioni finanziarie
La valutazione ex ante sulla coerenza delle allocazioni finanziarie è rivolta innanzitutto alla
identificazione della relazione logica tra bisogni, sfide di sviluppo, obiettivi della strategia del
programma da un lato, e dall’altro lato le allocazioni finanziarie decise.
Sono poi stati considerati altri aspetti, quali la proporzionalità tra allocazioni finanziarie e distanza
tra gli obiettivi della strategia Europa 2020, il rispetto dei vincoli di concentrazione delle risorse
stabiliti dal regolamento sul fondo sociale, la adeguatezza delle risorse destinate alle strategie di
intervento attraverso i nuovi strumenti, come gli ITI.
Allocazione finanziaria per Assi ed Obiettivi tematici.
Come discusso in altre parti del rapporto di valutazione, la strategia del programma ha portato alla
attivazione di 9 assi, più quello dedicato alla assistenza tecnica.
Dei nove assi, i primi sette sono dedicati ad un solo obiettivo tematico, la cui numerazione
corrisponde a quella degli OT come definita nel regolamento generale, l’ottavo asse si rivolge agli
obiettivi tematici 9 e 10, sulla base di una logica di azione discussa altrove nel presente rapporto, e
l’ultimo asse tematico, il 9, si rivolge all’obiettivo tematico 11.
Il programma, coerentemente al contenuto tematico ed agli orientamenti strategici al livello europeo
e nazionale, non dedica risorse al solo obiettivo tematico 8, di competenza esclusiva del fondo
sociale.
La allocazione finanziaria massima è destinata all’asse 3, che si rivolge all’OT3 promozione della
competitività, con circa 69 Meuro di risorse FESR (al netto del cofinanziamento nazionale). Il
minimo è destinato all’asse 9, che si rivolge all’OT 11 per la promozione della Capacità
istituzionale, con circa 5 Meuro.
Tutti gli altri assi ricevono una allocazione finanziaria tra il 9 ed il 15 % del totale.
La decisione di attivare assi in direzione di quasi tutti gli obiettivi tematici ha prodotto una relativa
frammentazione della allocazione finanziaria, e richiederà un particolare sforzo da parte delle
autorità di gestione del programma per stabilire un sistema efficiente ed effettivo di attuazione e di
controllo.
Di seguito sono discussi nel dettaglio i punti fondamentali.
106
Regione Basilicata
Proporzionalità con la intensità dei bisogni identificata nella analisi della situazione economica e
sociale regionale.
La scelta di attivare quasi tutti gli Obiettivi Tematici è adeguatamente supportata nella analisi
strategica, dove si dimostra che le aree critiche di ritardo si possono osservare in tutte le aree
identificate dal regolamento, dalla capacità di innovazione, alla estensione del digital divide, alla
insufficienza dello sviluppo del sistema delle piccole e medie imprese, alle questioni ambientali ed
infrastrutturali.
Di conseguenza, le allocazioni finanziarie per asse sembrano correttamente definite. In alcuni casi
sembra essere relativamente meno adeguata la relazione tra bisogni identificati ed allocazioni
finanziarie, come succede per l’OT6, che sembra relativamente sovra dotato rispetto ai bisogni
descritti nella analisi, rispetto all’OT9 che sembra relativamente sotto-dotato.
Proporzionalità con la distanza riscontrata tra la situazione regionale e gli obiettivi strategici di
Europa 2020.
Le allocazioni finanziarie sembrano adeguate rispetto alla situazione osservata nella direzione degli
obiettivi strategici di Europa 2020 per i quali la Basilicata registra i ritardi più sostanziali.
In particolare riguardo all’obiettivo di una crescita intelligente. Anche in questo caso si può citare
un modesto sbilanciamento rispetto agli obiettivi di una crescita sostenibile, ed inclusiva, con gli
OT 9 e 10 che potrebbero richiedere una attenzione relativamente più adeguata al fabbisogno. In
questo caso tuttavia si deve tenere conto anche dell’intervento programmato con il Fondo Sociale.
Nonostante i miglioramenti conseguiti ed i programmi in atto, la Basilicata ha ancora un consistente
ritardo nell’accesso alla rete. Il digital divide rispetto alla banda larga è del 20,5% in rete fissa (tale
dato è il secondo più grave fra tutte le regioni italiane) mentre quasi l’11% dell’utenza viene coperta
solo in modalità wireless.
Soddisfazione dei vincoli di concentrazione tematica stabiliti dal regolamento 1301/2013, in
particolare per gli obiettivi della crescita intelligente e il sostegno alla creazione di una economia
a bassa emissione di carbonio.
Analizzando la allocazione finanziaria decisa per i primi quattro OT, si può concludeere che Il PO
FESR Basilicata contribuisce in modo adeguato alla soddisfazione degli obblighi di concentrazione
tematica delle risorse, stabiliti al livello nazionale e per la categoria di regioni in ritardo di sviluppo
dal regolamento 1301/2013, art 4, e concordati al livello nazionale con l’Accordo di Partenariato.
107
Regione Basilicata
Allocazioni finanziarie per la attuazione dei nuovi strumenti di investimento territoriale integrato.
La Regione Basilicata ha scelto di utilizzare anche il nuovo strumento ITI (investimenti territoriali
integrati) per l’attuazione della strategia del PO FESR (art.36 reg. 1303/2013) Si prevedono ITI in
complementarietà e sinergia con la strategia per le aree interne, ed ITI a sostegno della crescita
intelligente nelle due aree urbane regionali.
La allocazione finanziaria prevede la destinazione alla attuazione degli ITI di una quota delle
risorse per ciascun asse.
Le risorse destinate sembrano relativamente proporzionate alla strategia decisa, che richiederà la
attuazione di interventi integrati da tutte le aree del programma.
Tra i rischi e /o difficoltà che si possono associare a questa scelta si possono identificare la
eccessiva complessità di gestione degli interventi, che richiederanno la creazione di strutture di
gestione complesse, per operazioni infrastrutturali, aiuti di stato per lo sviluppo di iniziativa privata,
operazioni di formazione di capacità istituzionali.
Nella tabella che segue sono sintetizzate le valutazioni sulla adeguatezza della allocazione
finanziaria decisa.
108
Regione Basilicata
Analisi sinottica della coerenza delle allocazioni finanziarie
Asse
1
Ricerca,
sviluppo
2
Agenda
digitale
3
Competitività
4
Energia e
Mobilità
Urbana
Obiettivo Tematico
OT1
rafforzare la ricerca, lo sviluppo
tecnologico e l'innovazione;
OT2
migliorare l'accesso alle TIC,
nonché l'impiego e la qualità
delle medesime;
promuovere la competitività
delle PMI
sostenere la transizione verso
un'economia a basse emissioni di
carbonio …
promuovere l'adattamento al
cambiamento
climatico,
la
prevenzione e la gestione dei
rischi;
preservare e tutelare l'ambiente e
promuovere l'uso efficiente delle
risorse;
OT3
OT4
5
Adattamento OT5
al
cambiamento
climatico
6
Tutela
OT6
dell'ambiente
ed uso
efficiente delle
risorse
Allocazione
FESR (solo
quota UE)
MEuro
47,950
% per
OT
Criteri di valutazione di coerenza.
Alta:++ Media + Bassa – Insufficiente - analisi
Strategia
obblighi di
Strategie di
strategica dei Europa 2020 concentrazione sviluppo
bisogni
art. 4 reg 1301
ITI
11,61%
++
++
++
-
49,150
11,90%
++
++
++
-
68,950
16,69%
+
++
++
-
67,200
16,27%
+
+
++
++
10,500
2,54%
++
+
++
67,350
16,31%
+
+
++
109
Regione Basilicata
Analisi sinottica della coerenza delle allocazioni finanziarie
Asse
7
Sistemi di
trasporto ed
infrastrutture
di rete
Obiettivo Tematico
OT7
promuovere sistemi di trasporto
sostenibili …
Criteri di valutazione di coerenza.
Alta:++ Media + Bassa – Insufficiente - analisi
Strategia
obblighi di
Strategie di
strategica dei Europa 2020 concentrazione sviluppo
bisogni
art. 4 reg 1301
ITI
Allocazione
FESR (solo
quota UE)
MEuro
% per
OT
33,500
8,11%
++
+
0,00%
NA
NA
31,960
7,51%
+
+
+
15,040
3,87%
++
++
+
4,916
1,19%
+
NA
NA
++
OT8
promuovere
un'occupazione
sostenibile e di qualità e
sostenere la mobilità dei
lavoratori; (obiettivo non attivato
in PO FESR)
OT9 promuovere l'inclusione sociale e
combattere la povertà e ogni
Inclusione
discriminazione;
sociale e
OT10 investire nell'istruzione, nella
8
potenziamento
formazione e nella formazione
istruzione
professionale per le competenze
e l'apprendimento permanente;
9 Capacità
OT11 rafforzare
la
capacità
istitutionale
istituzionale
delle
autorità
pubbliche …
-
110
NA
NA
Regione Basilicata
Analisi sinottica della coerenza delle allocazioni finanziarie
Asse
Obiettivo Tematico
Totale
10 Assistenza
Tecnica
AT
Totale complessivo
Allocazione
FESR (solo
quota UE)
MEuro
396,516
% per
OT
16,5
4,00%*
Criteri di valutazione di coerenza.
Alta:++ Media + Bassa – Insufficiente - analisi
Strategia
obblighi di
Strategie di
strategica dei Europa 2020 concentrazione sviluppo
bisogni
art. 4 reg 1301
ITI
100%
413,016
* % sul totale complessivo
Concentrazione art. 4. 1.C.i reg
1301/2013
Concentrazione art. 4. 1.C.i.i reg
1301/2013
58,82%
16,95%
111
++
++
Regione Basilicata
4. Contributo alla strategia Europa 2020
E’ previsto che i valutatori stimino il contributo del programma alla Strategia Europa 2020. In
particolare, le linee-guida suggeriscono di utilizzare un quadro logico che correli i risultati attesi
con gli obiettivi di Europa 2020, declinati sulla scala nazionale. Naturalmente, una prima
considerazione è quella della portata finanziaria del programma. Con 826 Meuro di dotazione
finanziaria, il PO FESR della Basilicata pesa per circa l’1,1% sul totale dei fondi strutturali
assegnati all’Italia per l’obiettivo “Investimenti ed occupazione”. Evidentemente, su questa base,
l’impatto complessivo del PO FESR sul raggiungimento, a livello nazionale, degli obiettivi di
Europa 2020 assegnati al nostro Paese è del tutto marginale, pressoché impalpabile.
All’interno di questo modestissimo impatto complessivo, ovviamente, il programma impatta
maggiormente su alcuni obiettivi di Europa 2020 e meno su altri. Di seguito, quindi, viene esposto
un quadro logico che cerca di dare conto degli effetti differenziali sui singoli obiettivi. Fatto pari a
100 l’impatto globale del programma sull’insieme della Strategia Europa 2020, si sono stimati
dunque, anche sulla base dei dati finanziari, gli impatti relativi sui diversi obiettivi. Evidentemente,
anche per sua stessa natura, il PO FESR impatta soprattutto sull’innalzamento del tasso di ricerca ed
innovazione e sul tasso di occupazione. In misura secondaria, si evidenzia un impatto sulla
riduzione delle emissioni climalteranti, mentre gli obiettivi di natura più sociale e sul capitale
umano, essendo una competenza principale del FSE, ricevono un contributo più debole da parte del
PO FESR.
Matrice dei contributi differenziali del PO FESR sui diversi obiettivi di Europa 2020
Obiettivi nazionali di Europa 2020
R&S/PIL: (1,5%)
Istruzione universitaria: (26%)
Abbandono scolastico: 15,4% (15%)
Consumo energie rinnovabili: 49,8%
(17%)
Risultati attesi che vi si riferiscono
principalmente
1.1, 1.2, 1.3, 1.4, 1.5, 2.1, 2.2, 2.3, 3.5, 4.6,
5.1, 5.3
10.5
10.7, 9.3, 9.4, 3.7
4.2, 4.4, 4.6, 6.1
4.1, 4.2, 4.3, 4.4, 4.6, 6.1, 6.5, 6.6
Riduzione tasso di CO2 (-13%)
3.1, 3.2, 3.3, 3.5, 3.6, 3.7, 5.1, 6.1, 6.2, 6.6,
Tasso di occupazione: 49,9% (67-69%)
6.7, 6.8
Persone a rischio povertà: +60.000 (2,2 milioni)
3.7, 9.3, 9.4
Impatto differenziale
Molto forte
Debole
Medio-debole
Medio
Medio-alto
Molto forte
Medio-debole
112
Regione Basilicata
5. Conclusioni e raccomandazioni
In questo capitolo si sintetizzano i principali risultati della valutazione condotta, e le
raccomandazioni del valutatore al programmatore, riprendendo le varie parti di cui si compone il
presente rapporto.
1. Strategia di programma
Dall’esame del programma nel suo insieme, e delle strategie dei singoli Assi, emerge una strategia
completa nelle sue componenti principali, ovvero in termini di cambiamento atteso, processo,
soggetti protagonisti e il sistema di relazioni fra detti soggetti. Emerge cioè una teoria politica del
programma, così sintetizzabile (cfr. par. 1.1.6 per maggiori dettagli):
cambiamento atteso: una evoluzione complessiva del sistema socio economico regionale sull’asse
dell’innovazione, non solo scientifico/tecnologica, ma anche sociale (come si evince dal ruolo che
viene attribuito alle politiche sociali ed al terzo settore) e di comunicazione e relazione (come
emerge dal ruolo centrale del potenziamento di rete e servizi Ict, ma anche dalle azioni di
proiezione della regione nei contesti esterni – internazionalizzazione e potenziamento logistico e
trasportistico) anche grazie ad una spinta evidente verso il superamento definitivo del digital divide,
valorizzando però vocazioni, eccellenze e caratteristiche preesistenti nel sistema-regione, in una
logica evolutiva, non meramente conservativa. Il che significa, anche, far evolvere asset naturali e
culturali in una logica di migliore valorizzazione competitiva, oltre che di più efficace tutela.
Processi e soggetti: la congruenza fra fabbisogni, sfide e priorità d’investimento prescelte è
generalmente elevata, così come i risultati attesi scelti in base a dette priorità sono generalmente
coerenti con le azioni, e queste con gli output, al netto di alcuni problemi specifici di cui si riferirà
nel prosieguo. La coerenza interna fra i risultati attesi è elevata, non essendovi casi palesi di
duplicazione, incoerenza o contraddittorietà. La coerenza esterna con i principali documenti di
rilievo è, tranne osservazioni specifiche, generalmente soddisfacente, ad iniziare dal documento di
smart specialisation8, ma anche per quanto riguarda la congruenza con la strategia Europa 2020 (che
però, stante la dimensione finanziaria del programma, apporta un contributo debole alla
realizzazione, su scala nazionale, dei target quantitativi imposti), il PNR, le raccomandazioni
8
In presenza di due documenti di smart specialisation in circolazione, non unificati nel momento in cui si redige il
presente rapporto, ci si riferisce a quello più recente, datato a febbraio, prodotto dal Dipartimento Attività Produttive.
113
Regione Basilicata
“country specific” del Consiglio Europeo all’Italia sul PNR e il programma di stabilità italiano, il
position paper della Commissione Europea sull’Italia, la programmazione comunitaria, i PON
rilevanti (per la parte che si è potuto investigare, poiché molti PON erano ancora in uno stato
preliminare di definizione, al momento della redazione del presente rapporto), la programmazione
regionale rilevante (ovvero il documento “Sketch of a strategy for Basilicata Region”, prodotto dal
Capacity Lab nel 2013, e la relazione programmatica del Presidente della Giunta Regionale per la
sessione comunitaria del Consiglio Regionale, di giugno 2014). La filiera logica che presiede alla
struttura programmatica è quindi sufficientemente robusta.
Anche la logica delle forme di supporto appare generalmente condivisibile, con qualche
osservazione molto puntuale (si richiama l’opportunità di utilizzare il fondo regionale per il
microcredito a valere sulla misura 3.5.1).
Il sistema di gestione e monitoraggio ha assorbito in modo soddisfacente le lezioni dei passati cicli
di programmazione, affidandosi anche alla stessa filosofia organizzativa dei cicli passati (una Adg
per ogni fondo strutturale, un sistema di monitoraggio composto da personale esterno coordinato da
esperti, ecc.) ed appare dunque relativamente “rodato”, al netto di osservazioni specifiche che
saranno illustrate di qui a breve. La semplificazione organizzativa dell’ente-Regione, con
l’accorpamento di alcuni Assessorati, dovrebbe rendere più semplice ed efficace la gestione del
programma, soprattutto sul versante dei primi tre Assi (di competenza di un unico Assessorato) e
del loro rapporto con altri fondi, soprattutto con il FSE. Un problema più serio riguarda invece il
sistema di valutazione (cfr. infra).
I soggetti centrali del programma sono, evidentemente, le imprese (protagoniste, oltre che dell’Asse
3, di parti rilevanti degli Assi 1, 2, 4, 6, ma anche di interventi di contesto sulle infrastrutture, sulla
logistica, sulla rete informatica, sul capitale umano. A seguire, vi sono i cittadini, destinatari di
interventi di digitalizzazione, di servizio on line, di servizi e politiche socio-sanitarie e socioeducative, di potenziamento di alcuni servizi urbani primari (ad es. i trasporti) di utilities (rifiuti,
acqua) e di difesa da rischi ambientali, come per l’Asse 5.
Un terzo soggetto è l’Amministrazione Pubblica, destinataria di interventi di
miglioramento/efficientamento organizzativo ed operativo, a valere sull’Asse 9, di azioni di
digitalizzazione e messa on line, sull’Asse 2, e di riqualificazione strutturale (per il sistema
educativo) nell’Asse 8. Tuttavia, come anche il partenariato ha fatto notare, la complessità della
strategia del PO FESR richiede un altissimo livello di efficientamento e di capacitazione
amministrativa, per il quale la dotazione finanziaria dell’Asse 9 appare insufficiente, e per il quale
occorre creare azioni di sistema anche con interventi che esulano dai fondi strutturali. Piuttosto
lontani e trascurati appaiono, infine, soggetti come le banche, che in qualche modo la strategia cerca
di “bypassare”, con la messa a disposizione di strumenti finanziari innovativi o di fondi rotativi,
114
Regione Basilicata
oppure cerca di coinvolgere attraverso il sistema delle garanzie pubbliche, che però richiederebbe
una riflessione approfondita circa il suo sostanziale fallimento nel precedente ciclo di
programmazione, e forse un redesign, chiamando maggiormente in causa i Confidi, oppure le
banche stesse, per ideare strumenti finanziari anche non necessariamente pensati dal
programmatore.
Se quindi la teoria del programma, nei suoi principali gangli, è relativamente robusta ed è quella che
è sopra illustrata, vi sono però diversi aspetti, ad iniziare dalla strategia vera e propria, che meritano
di essere guardati con più attenzione critica.
Intanto, ciò che manca ai soggetti identificati e resi protagonisti dal PO FESR è un approccio di rete
più esplicito, cioè un approccio collaborativo: fra imprese e sistema della ricerca, come si è detto,
seppure le azioni mirino all’integrazione ed alla collaborazione, alcuni passaggi di processo, per
creare tale cooperazione, non sono ancora chiariti. Fra imprese ed imprese: gli approcci di rete, che
sono fondamentali per superare situazioni di sottodimensionamento, vengono quasi “occultati”, e
poco citati. Fra imprese e cittadini, su aspetti specifici (ad es. il superamento della sindrome di
Nimby su alcune azioni ambientali, come la creazione di impiantistica per il recupero dei rifiuti).
Tutto ciò richiede, all’interno stesso del processo di attuazione del programma, una più forte
implementazione del processo partenariale, come anticipato in precedenza, e di azioni di
comunicazione e promozione del programma presso le comunità locali.
Un problema generale riguarda l’elevata numerosità di azioni attivate, che rischia di annacquare, e
rendere meno visibile, la strategia del programma, così come è stata delineata. In particolare, fra le
azioni che si suggerisce di rivedere per una eventuale eliminazione, sull’OT9, così come è
configurato strategicamente nell’Adp, l’azione sul social housing appare lievemente marginale in
termini strategici, seppur eleggibile, e forse può essere eliminata, considerando i cospicui fondi
alternativi disponibili per questa tematica, ad es. tramite il FIA della CDDPP, ed anche
considerando la scarsa “trasversalità” che il suo risultato atteso di riferimento attiva rispetto al resto
dei risultati attesi del PO FESR. Sempre sull’OT9, si rileva la questione dell’attivazione dell’azione
9.3.2, che eroga aiuti per le imprese del no-profit, quando già l’Asse III, sulle medesime tematiche,
eroga aiuti alla stessa platea. Al fine di evitare duplicazioni, quindi, si suggerisce di spostare tutto il
carico degli aiuti al no-profit per le attività sociali identificate a valere sull’azione dell’Asse III,
oppure, se si preferisce, su quella dell’Asse 10;
Anche la linea sulla biodiversità, composta da due azioni, presenta numerosi spunti per una sua
possibile riconsiderazione parziale. La mancata approvazione del PAF, per quanto non sia uno
strumento vincolante, priva la Regione di uno strumento programmatico utile per portare a sistema
le numerose azioni che si vogliono intraprendere, anche perché, tra l’altro, lo spettro degli interventi
è molto ampio. Inoltre, tale spettro si interseca con alcuni interventi previsti dall’azione 6.6.1.
115
Regione Basilicata
Infine, alcune modalità delle azioni 6.5.1 e 6.5.2 appaiono più afferenti la valorizzazione
competitiva sui mercati turistici apparendo in parte non coerenti con la strategia complessiva del Ra
(che mira a proteggere la biodiversità e mettere in collegamento gli areali). Infatti, l’indicatore
comune di realizzazione, per la biodiversità, riguarda il miglioramento dello stato di conservazione
degli habitat oggetto di intervento, e non la fruizione/valorizzazione economica degli stessi. In tale
direzione muovono anche i due indicatori di risultato pertinenti al Ra 6.5. Per tutti i motivi sopra
esposti, si ritiene quindi che tali azioni potrebbero essere meglio perseguite nell’ambito del PSR,
più che del PO FESR, anche sfruttando il fatto che esse debbono, da Accordo di Partenariato,
trovare comunque punti di contatto con il FEASR stesso.
Con riferimento al ciclo idrico, l’analisi di contesto sottolinea come la priorità, fra gli interventi
destinati alla rete idrica, sia da assegnare alla depurazione. Ci si aspetta, dunque, che anche in
termini finanziari, tale priorità vada rispettata, pur nell’esigenza di effettuare interventi lungo tutta
la filiera idrica, come da specifica scelta del programmatore. In questo senso, probabilmente,
l’intervento di convogliamento e stoccaggio delle acque pluviali, contenuto dentro l’azione 6.3.1,
potrebbe essere tralasciato, in modo da destinare più risorse alla depurazione, considerando
l’abbondanza di acqua che già la regione ha naturalmente, ed il potenziamento dei sistemi di invaso
previsti da altra azione.
L’azione 7.3.2 ha senso soprattutto se il centro intermodale di Ferrandina (opera comunque
strategica, perché consente di movimentare la produzione agroalimentare del Metapontino) non sarà
realizzato attraverso il PON Trasporti. Diversamente, essa potrà essere disattivata o definanziata
parzialmente, operando solo alcuni interventi di supporto all’azione del PON Trasporti
sull’infrastruttura in questione.
In cambio delle azioni che si suggerisce di rivedere, integralmente o parzialmente, altre azioni
dovrebbero, a giudizio del valutatore, essere attivate, perché coerenti con la strategia di programma,
come sopra definita. Ci si riferisce all’azione 3.7.3, che consentirebbe di mettere a disposizione
spazi fisici per il terzo settore regionale, il cui mancato sviluppo dipende spesso proprio
dall’assenza di tali spazi, che potrebbero evolvere verso incubatori sociali o fab-lab, o spazi di
creatività per l’integrazione sociale, anche con attività laboratoriali; si suggerisce di attivare
l’azione 3.4.3, per disporre di strumenti per gli incontri business-to-business, e la 3.4.4, per la
realizzazione di basi-dati a supporto delle attività di internazionalizzazione, che oggi sono carenti
proprio di informazioni, anche banali (ad es., sulle imprese straniere che cercano partnership con
imprese locali).
Altre azioni andrebbero meglio specializzate e focalizzate, oppure meglio descritte. Ad esempio:
l’azione riferita alle infrastrutture di ricerca, nell’Asse I, appare realmente strategica, perché in
grado di mettere in campo piattaforme di ricerca e di condivisione tecnologica e, dall’analisi del
116
Regione Basilicata
quadro logico di Asse, è in grado di attivare una molteplicità di relazioni con obiettivi attesi
dell’Asse I. In questo senso, sarebbe consigliabile una dettagliata specificazione, nella descrizione
dell’azione, degli ambiti e dei settori di ricerca nei quali si intende investire per infrastrutture di
ricerca. Ancora: l’azione 3.6.4, per la creazione di fondi di capitale di rischio, non può essere
utilizzata come incentivo al reinvestimento degli utili, una modalità che non andrebbe dunque
menzionata. Sulle azioni di internazionalizzazione e di attrazione di investimenti, l’azione 3.4.1 va
rifocalizzata, in coerenza con l’Adp, sull’erogazione di servizi che, secondo l’Adp stesso, mirano
prevalentemente ad insiemi aggregati di imprese, non quindi ad imprese singole. Peraltro, gli
incontri business-to-business non sono finanziabili dalla 3.4.1, ma dalla 3.4.3, e quindi tale modalità
andrebbe espunta dalla descrizione della 3.4.1; così come dalla descrizione della 3.1.1 andrebbero
tolti i sostegni alla mitigazione dell’impatto ambientale, che sono previsti dalla 3.1.2. L’azione
4.2.1, di riduzione dei consumi energetici delle imprese andrebbe, a giudizio del valutatore,
specializzata (usando un apposito criterio di selezione delle operazioni) rispetto alle aree industriali
scelte, anche in base alla smart specialisation, come priorità per l’attrazione di investimenti, in
modo da fornire un intervento che possa costituire un beneficio aggiuntivo per eventuali investitori
esterni; gli interventi di realizzazione sulle smart grids hanno senso in base ad un’analisi
costi/benefici. Il modesto livello di consumi elettrici di una regione poco popolata e con poche
industrie energivore, come la Basilicata, comporta l’opportunità di verificare, in sede di PO FESR,
quali interventi previsti sulle smart grids nella regione in questione possano realmente essere
realizzati. L’azione di bonifica delle aree inquinate dovrebbe puntare in modo deciso anche alla sua
seconda gamba, ovvero alla “realizzazione di infrastrutture per l’insediamento delle imprese”.
Tuttavia, la descrizione dell’azione non fa alcuna menzione a specifici progetti di sviluppo e di
occupazione su tali aree (anche perché, si presume dall’analisi di contesto, la maggior parte di esse
sono micro-aree, o aree legate ad insediamenti estrattivi, non idonee cioè ad accogliere nuovi
investimenti) o, quantomeno, ad una mappatura, fra le aree da disinquinare, di quelle
potenzialmente idonee ad accogliere tali progetti, e ciò riduce, obiettivamente, l’impatto di tale
azione. L’azione 11.6.10 andrebbe riferita strettamente ad interventi di miglioramento della capacità
di progettazione/attuazione dei fondi strutturali da parte degli enti locali, evitando altre azioni di
accompagnamento, che sono perlopiù di competenza nazionale
La strategia territoriale andrebbe meglio focalizzata e dettagliata. Di fatto, è stato possibile
effettuare soltanto un abbozzo di analisi di coerenza fra alcuni elementi molto generici della
strategia dei due previsti ITI urbani di Matera e Potenza, ma non degli ITI che si prevede di attivare
sulle aree interne. Detti interventi di carattere territoriale dovrebbero indicare in modo più
dettagliato i meccanismi di supporto ai GAL, le peculiarità-forza, attorno cui costruire un progetto
di sviluppo, delle possibili aree interne identificate, e una motivazione per la scelta dei settori di
attivazione dei CLLD e degli ITI.
117
Regione Basilicata
La fase attuativa dovrà concentrarsi maggiormente sulle relazioni con gli altri fondi strutturali, che
il PO, in questa fase, si limita a citare in modo generico. Evidentemente, ciò è anche frutto
dell’insufficiente approfondimento sugli strumenti di integrazione di cui sopra (ITI e CLLD) che
rappresentano i momenti più importanti della connessione progettuale fra FESR, FSE e FEASR.
L’assenza di un documento unico di smart specialisation ha reso oggettivamente molto difficile
l’analisi di coerenza con il PO, e, probabilmente, ha indebolito anche il PO, che si richiama, spesso,
a tale strategia, in modo generico e poco approfondito.
Attenzione va posta, inoltre, sulla coerenza con il PON Competitività (che però al momento della
stesura del PO aveva ancora un livello di definizione piuttosto generico), perché la sovrapposizione
fra PON e Asse III (ma anche interventi di smart grids) è veramente molto diffusa. In questo senso,
il valutatore segnala, come punti di attenzione specifica, le azioni sulle aree di crisi e quelle sui
settori emergenti, che prevedono strumenti negoziali, che, per impatto finanziario e possibilità di
sviluppare progetti integrati di larga scala, sembrano più idonee ad una conduzione nazionale, con
la Regione che può intervenire a supporto. Il valutatore segnala anche la questione dei fondi di
rischio, ed in generale degli strumenti finanziari, che, secondo il PON, dovrebbero avere una scala
sovraregionale. Tale previsione appare condivisibile, nella misura in cui fondi di dimensione
sovraregionale hanno un leverage maggiore, e quindi un impatto potenziale più elevato.
L’internazionalizzazione e l’attrazione di investimenti esterni è basata, sulla scala nazionale, su
agenzie specializzate e strumenti tecnici già operativi, per cui, anche in tale sede, le azioni di
internazionalizzazione previste dal PO FESR, così come l’attrazione di nuovi investimenti,
dovrebbero collocarsi ad un livello secondario e di supporto, rispetto alla strategia nazionale, al
limite anche riducendo il peso finanziario assegnato a tale risultato atteso (comunque non
elevatissimo).
A livello più specifico di Asse:
- La strategia di Asse I, fortemente spostata sul versante delle imprese e della competizione,
per avere successo, richiede una forte integrazione con gli interventi, a valere sull’Asse III, che
mirano alla crescita dimensionale e patrimoniale delle imprese regionali, ad oggi, spesso,
troppo piccole, troppo sottocapitalizzate e troppo elementari sotto il profilo organizzativo per
poter sostenere processi innovativi costosi e richiedenti competenze specifiche che
l’imprenditore non ha;
- La strategia di attrazione di investimenti, al netto di quanto già detto riguardo
all'integrazione con l'omonima azione del PON Competitività, dovrà basarsi su una
razionale selezione di poche aree industriali, più attrattive e più collegate con la domanda di
infrastrutture ed utilities delle imprese da attrarre, e non potrà quindi essere a pioggia.
118
Regione Basilicata
-
-
Sull'Asse 4, si richiama l'attenzione circa i rischi di ritardo attuativo delle misure legate alla
raccolta differenziata (il piano regionale è ancora in fase di aggiornamento). Si raccomanda
di ampliare le azioni di sostegno alla mobilità sostenibile anche al di fuori del mero contesto
urbano dei due capoluoghi, interessando anche il sistema di trasporti regionale, garantendo
la massima integrazione fra azione 4.6.3 e azione 7.3.1;
Sull'Asse 8, l'attivazione degli interventi per la scuola e l'università andrebbe fatta in
coerenza con le politiche attive di recupero dei NEET (come, in parte, è anche la Youth
Guarantee) ed i progetti di alternanza scuola/lavoro portati avanti dalla Direzione Scolastica
Regionale.
Il partenariato è un altro punto su cui prestare attenzione: esso è stato convocato ed ascoltato lungo
la fase di costruzione del programma, ma mancano alcuni aspetti richiamati dal Regolamento
Delegato sul partenariato, ovvero l’attivazione di canali “in continuo” di consultazione del
documento e confronto, e di divulgazione dei risultati delle consultazioni. Mancano anche le
designazioni formali dei rappresentanti da parte degli enti coinvolti nel processo partenariale
2. Indicatori, monitoraggio e valutazione
Il sistema degli indicatori presenta ancora alcune (in verità poche) omissioni, nel senso di indicatori
non calcolati, ed alcune (anche in questo caso poche) quantificazioni di target sulle quali il
valutatore ha fatto alcuni rilievi critici (cfr. paragrafo in questione per maggiori dettagli). Anche
sugli indicatori di realizzazione aggiuntivi, i rilievi del valutatore (in termini soprattutto di indicatori
da eliminare, al fine di non rendere troppo pesante il sistema) sono piuttosto contenuti.
Nell’insieme, al netto delle poche osservazioni fatte, il sistema appare pertinente, chiaro, robusto
statisticamente, ed il calcolo di target e milestone è condivisibile. Anche la procedura utilizzata dal
programmatore, ovvero la condivisione dei target con i Dipartimenti interessati dalle diverse linee
di attività del PO, è condivisibile metodologicamente. Va tuttavia rilevato, anche se ciò deriva da un
problema a monte nella base-dati degli indicatori di risultato prodotta dal Dps, che ancora molti
indicatori rimangono senza quantificazione, in alcuni casi senza descrizione del metodo di calcolo.
Il sistema di gestione, controllo e monitoraggio appare adeguato e “sperimentato” storicamente,
come detto dianzi. Vi sono però alcune osservazioni:
-
Il sistema di monitoraggio fa affidamento su un ristretto numero di persone con competenze
statistico-quantitative, che andrebbero quindi potenziate, anche con una formazione ad hoc;
119
Regione Basilicata
-
-
-
L’ufficio statistica della Regione non ha rapporti sistematici con l’ufficio di monitoraggio,
che invece andrebbero implementati, al fine di trasferire competenze e fornire assistenza
specialistica;
L’informatizzazione del sistema di archiviazione e condivisione delle informazioni,
nell’ambito dei controlli di I livello, risulta essere solo parziale, ed andrebbe completata,
così come l'informatizzazione del fascicolo di progetto consentirebbe un notevole
snellimento delle procedure di socializzazione della documentazione
Il sistema di valutazione, al momento della redazione del presente rapporto, non si basa su
un nucleo di valutazione degli investimenti, come configurato dalla l.144/99. La procedura
di evidenza pubblica, ancora non attivata, rischia di creare molti ritardi nell'entrata in
servizio del nuovo NRVVIP, che si tradurrebbero inevitabilmente in ritardi di attuazione di
alcuni obblighi comunitari, come ad esempio la redazione del piano di valutazione per il
ciclo 2014-2020, e l'assistenza all'Adg per le attività valutative conseguenti. Per il momento,
si configura una "vacatio" rispetto ad un organo obbligatoriamente previsto da una legge
nazionale (L. 144/1999). Un Nucleo composto da due soli senior operativi (oltre ad un
coordinatore) come quello previsto dalla Regione per il prossimo futuro sembra troppo
ridotto numericamente per assorbire tutte le competenze necessarie ad una struttura di
valutazione, e richieste sia dalla normativa nazionale che regionale in materia di NRVVIP.
Tale considerazione è accresciuta dal fatto che, come dimostra l'esperienza storica, il
NRVVIP regionale non è mai stato beneficiario di interventi di formazione continua ed
aggiornamento professionale dei suoi componenti. Il rischio è quindi quello di dotarsi di una
struttura troppo piccola e scarsamente funzionale alle esigenze di valutazione della Regione.
In tal senso, si suggerisce di incrementare di almeno due unità la composizione del Nucleo,
prevedere un budget per la formazione, e nel frattempo realizzare uno strumento-ponte, fino
all'entrata in servizio della nuova struttura, al fine di evitare una vacatio.
3. Piano finanziario
La decisione di attivare assi in direzione di quasi tutti gli obiettivi tematici ha prodotto una relativa
frammentazione della allocazione finanziaria, e richiederà un particolare sforzo da parte delle
autorità di gestione del programma per stabilire un sistema efficiente ed effettivo di attuazione e di
controllo.
Anche l’efficientamento della PA, a fronte della gestione di un programma così complesso, avrebbe
forse meritato qualche risorsa finanziaria in più a valere sull’Asse 9.
120
Regione Basilicata
Detto questo, le allocazioni finanziarie per asse sembrano, in generale, correttamente definite, ed
adeguate rispetto alla situazione osservata nella direzione degli obiettivi strategici di Europa 2020
per i quali la Basilicata registra i ritardi più sostanziali. Inoltre, il PO FESR Basilicata contribuisce
in modo adeguato alla soddisfazione degli obblighi di concentrazione tematica delle risorse, stabiliti
al livello nazionale e per la categoria di regioni in ritardo di sviluppo dal regolamento 1301/2013,
art 4, e concordati al livello nazionale con l’Accordo di Partenariato.
121
Regione Basilicata
Allegato 1: i quadri logici dei singoli Assi prioritari
122
Regione Basilicata
Strategia Asse I
Indicatori Asse I
123
Condizioni programmatiche ed esogene
Regione Basilicata
Strategia Asse I
Visione
sostegno al rilancio competitivo basato sui fattori supply-side
dell’innovazione e della qualità totale, valorizzando, in una logica
di smart specialisation, le vocazioni produttive che il territorio già
esprime e quelle che può sviluppare, sulla base dei fattori di
sviluppo trasversali (ambiente, cultura, infrastrutture materiali e
immateriali, servizi e utilities), territorio, riducendo l’attuale
output gap e contribuendo a ridurre le sperequazioni sociali e
territoriali.
Indicatori Asse I
Indicatori di impatto che saranno decisi in sede
nazionale
124
Condizioni programmatiche ed esogene
Che le principali sfide emerse in sede di analisi di contesto
vengano gestite, ovvero:
-un sostegno a processi di rilancio competitivo basati su
innovazione tecnologica, connettività di banda larga, reti e
qualità;
- una evoluzione del modello di specializzazione produttiva;
- un sostegno alla crescita dimensionale e patrimoniale del
tessuto produttivo, per renderlo più resiliente a fattori di scarsità
di liquidità, legati anche alla restrizione del credito bancario;
- un miglior posizionamento commerciale, per evitare un
ripiegamento eccessivo su contesti di mercato localistici,
accompagnando il sistema regionale verso quei mercati
internazionali più dinamici;
- riconsolidare la coesione sociale, riassorbendo i fenomeni di
esclusione socio-lavorativa più gravi (con riferimento quindi ai
giovani, ed in particolare ai NEET, ai disoccupati di lungo periodo,
alla popolazione in povertà o a rischio);
- tutelare e valorizzare in chiave di sviluppo il patrimonio
ambientale e culturale del territorio;
- favorire un riequilibrio nei differenziali interni di sviluppo
territoriale;
- favorire una crescita dell’effetto-città mediante servizi avanzati
e un rafforzamento delle reti di città diffusa;
- favorire una migliore connettività esterna ed interna, sul
versante dei servizi e delle reti di trasporto;
- prevenzione dei rischi territoriali e manutenzione degli
elementi territoriali più a rischio, e dei manufatti edilizi ed
urbanistici che vi insistono.
Regione Basilicata
Strategia Asse I
Indicatori Asse I
Condizioni programmatiche ed esogene
Indicatori di impatto che saranno decisi in sede
nazionale
Aggiornamento della SRI; utilizzazione maggiore delle strutture
regionali (SB e BI) per rafforzare i legami fra ricerca pubblica ed
imprese, in un sistema come quello regionale, in cui la domanda
di ricerca è essenzialmente pubblica, tramite la creazione di
un'Agenzia per l'Innovazione Regionale; messa a sistema delle
tante riforme nazionali dell'Università e dei centri pubblici di
ricerca, al fine di formare competenze nel settore della ricerca e
dell'innovazione e del suo trasferimento alle imprese (figura
mancante), evoluzione del sistema creditizio/finanziario al fine di
sostenere meglio la R&S. I e il TT. Crescita dimensionale
patrimoniale PMI (tramite Asse III) per poter investire in R&S
Obiettivi
tematici
1. Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione
125
Regione Basilicata
Strategia Asse I
Risultati
attesi
Indicatori Asse I
RA 1.1, Incremento dell’attività di innovazione delle imprese,
RA 1.2 Rafforzamento del sistema innovativo regionale e
nazionale
RA 1.3 Promozione di nuovi mercati per l’innovazione,
RA 1.4 Aumento dell’incidenza di specializzazioni innovative in
perimetri applicativi ad alta intensità di conoscenza
RA 1.5 Potenziamento della capacità di sviluppare l’eccellenza
nella R&I
-
Incidenza della spesa totale per R&S sul PIL
Ricercatori occupati nelle imprese
N° imprese che hanno svolto attività R&S intra
muros in collaborazione con soggetti
esterni.(In % su totale imprese)
Imprese che hanno svolto attività di R&S in
collaborazione con soggetti esterni
Specializzazione produttiva nei settori ad alta
intensità di conoscenza
Tasso di natalità delle imprese nei settori ad
alta intensità di conoscenza
126
Condizioni programmatiche ed esogene
Regione Basilicata
Strategia Asse I
Indicatori Asse I
1.1.1 Incentivi a imprese per impiego ricercatori
1.1.2 Sostegno acquisto servizi per l'innovazione tecnologica,
organizzativa, commerciale ecc. (voucher)
1.1.3 Sostegno alla valorizzazione economica dell’innovazione
- Numero di partenariati permanenti attivati
attraverso la sperimentazione e l’adozione di soluzioni
innovative nei processi, nei prodotti e nelle formule
organizzative, nonché attraverso il finanziamento
dell’industrializzazione dei risultati
Azioni
Risorse
1.1.4 Sostegno ad attività collaborative di R&S
1.2.1 Azioni di sistema per il sostegno alla partecipazione degli
attori dei territori a piattaforme di concertazione e reti nazionali
di specializzazione tecnologica
1.2.3 Progetti complessi di attività coerenti con S3
(specializzazione centri di ricerca)
1.3.1 Rafforzamento alla domanda di innovazione P.A. (public
procurement)
1.3.2 Innovazione sociale (living labs)
1.4.1 sostegno a start up innovative e spin off di ricerca coerenti
con i settori di S3
1.5.1 Sostegno ad infrastrutture di ricerca cruciali (integrazione in
circuiti e reti internaz., potenziamento strumentale e del capitale
umano)
95,9 Meuro
-
Infrastrutture oggetto di potenziamento e
aggiornamento tecnologico
Rei e partenariati pubblico-privati attivati
Interventi per l’innovazione tecnologica,
laboratori di settore
Azioni di Precommercial Public Procurement e
di Procurement dell’innovazione
progetti di innovazione sociale e di elevato
contenuto tecnologico
progetti pilota
Imprese che ricevono un sostegno
Numero di nuovi ricercatori negli enti
sostenuti
Numero di ricercatori che operano in
infrastrutture di ricerca migliorate
127
Condizioni programmatiche ed esogene
Regione Basilicata
Strategia Asse II
Indicatori Asse II
128
Condizioni programmatiche ed esogene
Regione Basilicata
Strategia Asse II
Indicatori Asse II
Visione
sostegno al rilancio competitivo basato sui fattori supply-side
dell’innovazione e della qualità totale, valorizzando, in una logica di
smart specialisation, le vocazioni produttive che il territorio già
esprime e quelle che può sviluppare, sulla base dei fattori di sviluppo
trasversali (ambiente, cultura, infrastrutture materiali e immateriali,
servizi e utilities), territorio, riducendo l’attuale output gap e
contribuendo a ridurre le sperequazioni sociali e territoriali.
Indicatori di impatto che saranno decisi in sede nazionale
129
Condizioni programmatiche ed esogene
Che le principali sfide emerse in sede di analisi di contesto
vengano gestite, ovvero:
-un sostegno a processi di rilancio competitivo basati su
innovazione tecnologica, connettività di banda larga, reti e
qualità;
- una evoluzione del modello di specializzazione produttiva;
- un sostegno alla crescita dimensionale e patrimoniale del
tessuto produttivo, per renderlo più resiliente a fattori di
scarsità di liquidità, legati anche alla restrizione del credito
bancario;
- un miglior posizionamento commerciale, per evitare un
ripiegamento eccessivo su contesti di mercato localistici,
accompagnando il sistema regionale verso quei mercati
internazionali più dinamici;
- riconsolidare la coesione sociale, riassorbendo i fenomeni
di esclusione socio-lavorativa più gravi (con riferimento
quindi ai giovani, ed in particolare ai NEET, ai disoccupati di
lungo periodo, alla popolazione in povertà o a rischio);
- tutelare e valorizzare in chiave di sviluppo il patrimonio
ambientale e culturale del territorio;
- favorire un riequilibrio nei differenziali interni di sviluppo
territoriale;
- favorire una crescita dell’effetto-città mediante servizi
avanzati e un rafforzamento delle reti di città diffusa;
- favorire una migliore connettività esterna ed interna, sul
versante dei servizi e delle reti di trasporto;
- prevenzione dei rischi territoriali e manutenzione degli
elementi territoriali più a rischio, e dei manufatti edilizi ed
urbanistici che vi insistono.
Regione Basilicata
Strategia Asse II
Indicatori Asse II
Adozione di un approccio integrato alla questione del digital
divide, per cui accanto alle necessarie azioni infrastrutturali,
occorre inserire azioni educative e formative all'uso della
banda larga, azioni di stimolo alla sua utilzizazione, e servizi
on-line più diversificati e utili; utilizzare appieno le risorse
finanziarie nazionali già esistenti (come quelle appostate sul
Piano Nazionale per la Banda Larga), sviluppo didorsali
infrastrutturali esterne alla regione cui connettersi
Obiettivi
tematici
2. Migliorare l'accesso alle tecnologie dell'informazione e della
comunicazione, Nonché l'impiego e la qualità delle medesime
Risultati
attesi
Ra 2.1 "Riduzione dei divari digitali nei territori e diffusione di
connettività in banda ultra larga"
RA 2.2 "Digitalizzazione dei processi amministrativi e diffusione di
servizi digitali pienamente interoperabili "
RA 2.3 "Potenziamento della domanda di ICT di cittadini e imprese in
termini di utilizzo dei servizi online, inclusione digitale e
partecipazione in rete"
Condizioni programmatiche ed esogene
-
-
Copertura con banda larga ad almeno 30 Mbps
Copertura con banda larga a 100 Mbps .
- Grado di utilizzo di Internet nelle famiglie
Imprese che hanno utilizzato servizi offerti online
dalla PA
- Comuni con servizi pienamente interattivi
Cittadini che hanno utilizzato il Fascicolo Sanitario
Elettronico*
Notifiche trasmesse in formato digitale nel processo
civile, tributario e penale*
130
Regione Basilicata
Azioni
Risorse
Strategia Asse II
2.1.1 CONTRIBUTO ALL’ATTUAZIONE DEL “PROGETTO STRATEGICO
AGENDA DIGITALE PER LA BANDA ULTRALARGA” E DI ALTRI
INTERVENTI PROGRAMMATI PER ASSICURARE NEI TERRITORI UNA
CAPACITÀ DI CONNESSIONE AD ALMENO 30 MBPS, ACCELERANDONE
L’ATTUAZIONE NELLE AREE PRODUTTIVE, NELLE AREE RURALI E
INTERNE, NEL RISPETTO DEL PRINCIPIO DI NEUTRALITÀ
TECNOLOGICA E NELLE AREE COSENTITE DALLA NORMATIVA
COMUNITARIA.
2.2.1 SOLUZIONI TECNOLOGICHE PER LA DIGITALIZZAZIONE E
L’INNOVAZIONE DEI PROCESSI INTERNI DEI VARI AMBITI DELLA
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE NEL QUADRO DEL SISTEMA PUBBLICO
DI CONNETTIVITÀ
2.2.2 SOLUZIONI TECNOLOGICHE PER LA REALIZZAZIONE DI SERVIZI
DI E-GOVERNMENT INTEROPERABILI, INTEGRATI (JOINED-UP
SERVICES) E PROGETTATI CON CITTADINI E IMPRESE, E SOLUZIONI
INTEGRATE PER LE SMART CITIES AND COMMUNITIES
2.2.3 INTERVENTI PER ASSICURARE L’INTEROPERABILITÀ DELLE
BANCHE DATI PUBBLICHE
2.3.1 SOLUZIONI TECNOLOGICHE PER L’ALFABETIZZAZIONE E
L’INCUSIONE DIGITALE, PER L’ACQUISIZIONE DI COMPETENZE
AVANZATE DA PARTE DELLE IMPRESE E LO SVILUPPO DI NUOVE
COMPETENZE ICT (E-SKILLS), NONCHÉ PER STIMOLARE LA
DIFFUSIONE E L’UTILIZZO DEL WEB, DEI SERVIZI PUBBLICI DIGITALI E
DEGLI STRUMENTI DI DIALOGO, LA COLLABORAZIONE E
PARTECIPAZIONE CIVICA IN RETE
98,3 Meuro
Indicatori Asse II
- Numero di unità abitative addizionali con accesso alla banda larga di
almeno 30 mbps
- Numero di imprese che ricevono un sostegno
- Numero di scuole coinvolte in progetti di inclusione digitale
- Numero di Data center realizzati
- Numero di applicativi e sistemi informativi realizzati
- Numero di banche dati coinvolte
131
Condizioni programmatiche ed esogene
Regione Basilicata
Strategia Asse III
Indicatori Asse III
132
Condizioni programmatiche ed esogene
Regione Basilicata
Strategia Asse III
Visione
Indicatori Asse III
Condizioni programmatiche ed esogene
Che le principali sfide emerse in sede di analisi di contesto
vengano gestite, ovvero:
-un sostegno a processi di rilancio competitivo basati su
innovazione tecnologica, connettività di banda larga, reti e
qualità;
- una evoluzione del modello di specializzazione produttiva;
- un sostegno alla crescita dimensionale e patrimoniale del
tessuto produttivo, per renderlo più resiliente a fattori di
scarsità di liquidità, legati anche alla restrizione del credito
bancario;
- un miglior posizionamento commerciale, per evitare un
ripiegamento eccessivo su contesti di mercato localistici,
accompagnando il sistema regionale verso quei mercati
internazionali più dinamici;
- riconsolidare la coesione sociale, riassorbendo i fenomeni
di esclusione socio-lavorativa più gravi (con riferimento
quindi ai giovani, ed in particolare ai NEET, ai disoccupati di
lungo periodo, alla popolazione in povertà o a rischio);
- tutelare e valorizzare in chiave di sviluppo il patrimonio
ambientale e culturale del territorio;
- favorire un riequilibrio nei differenziali interni di sviluppo
sostegno al rilancio competitivo basato sui fattori supply-side
territoriale;
dell’innovazione e della qualità totale, valorizzando, in una logica
- favorire una crescita dell’effetto-città mediante servizi
di smart specialisation, le vocazioni produttive che il territorio già
avanzati e un rafforzamento delle reti di città diffusa;
esprime e quelle che può sviluppare, sulla base dei fattori di
- favorire una migliore connettività esterna ed interna, sul
sviluppo trasversali (ambiente, cultura, infrastrutture materiali e
versante dei servizi e delle reti di trasporto;
immateriali, servizi e utilities), territorio, riducendo l’attuale
- prevenzione dei rischi territoriali e manutenzione degli
output gap e contribuendo a ridurre le sperequazioni sociali e
elementi territoriali più a rischio, e dei manufatti edilizi ed
territoriali.
Indicatori di impatto che saranno decisi in sede nazionale urbanistici che vi insistono.
133
Regione Basilicata
Strategia Asse III
Indicatori Asse III
Condizioni programmatiche ed esogene
Superamento della fase più acuta dell'attuale crisi, al fine di
avere un minimo di ripresa dei consumi sui mercati, riordino
del sistema nazionale degli incentivi alle imprese,
dell'attrazione di investimenti esterni e del sostegno
all'internazionalizzazione, riduzione del carico fiscale sulle
imprese, mitigazione del Patto di stabilità interno sugli
investimenti in grado di trainare anche i soggetti privati e sui
pagamenti della PA alle imprese; riforma del mercato del
lavoro orientata a flessibilità, ma anche a miglioramento
delle competenze richieste dalle imprese ed all'avvio
effettivo della Youth Guarantee; condizioni di contesto
(infrastrutturali, di servizio reale alle imprese, localizzative,
amministrative, di formazione del capitale umano)
necessarie per sostenere la crescita competitiva
3. Promuovere la competitività delle piccole e medie imprese, il
settore agricolo e il settore della pesca e dell’acquacoltura
134
Regione Basilicata
Strategia Asse III
Risultati
attesi
RA 3.1 Rilancio della propensione agli investimenti del sistema
produttivo
RA 3.2 Sviluppo occupazionale e produttivo in aree territoriali
colpite da crisi diffusa delle attività produttive
RA 3.3 Consolidamento, modernizzazione e diversificazione dei
sistemi produttivi territoriali
RA 3.4 Incremento del livello di internazionalizzazione dei sistemi
produttivi
RA 3.5 Nascita e Consolidamento delle Micro, Piccole e Medie
Imprese
RA 3.6 Miglioramento dell’accesso al credito , del finanziamento
delle imprese
RA 3.7 Diffusione e rafforzamento delle attività economiche a
contenuto sociale
Indicatori Asse III
Tasso di innovazione del sistema produttivo
Addetti nelle unità locali dei sistemi locali del lavoro
definiti in crisi rispetto a inizio periodo
Investimenti privati sul PIL Grado di apertura commerciale
del comparto manifatturiero
Addetti occupati nelle unità locali delle imprese italiane a
controllo estero
Addetti delle nuove imprese
Quota valore fidi globali fra 30.000 e 500.000 euro utilizzati
dalle imprese
Impieghi bancari delle imprese non finanziarie sul PIL
Addetti alle imprese e alle istituzioni non profit che
svolgono attività a contenuto sociale
135
Condizioni programmatiche ed esogene
Regione Basilicata
Strategia Asse III
3.1.1 Consolidamento competitivo base produttiva esistente
3.1.3 Attrazione di investimenti
3.2.1 Rilancio sistemi produttivi in crisi
3.3.1 Specializzazione sistemi produttivi vitali
3.3.2 Supporto allo sviluppo di prodotti e servizi
Azioni
complementari alla valorizzazione di identificati attrattori
culturali e naturali del territorio
3.4.1 Promozione export e attraz. Investimenti
3.4.2 Internazionalizzazione PMI
3.5.1 Sostegno a nascita di nuove imprese
3.6.1 Attivazione fondi rotativi e di garanzia
3.6.4 Contributo allo sviluppo del mercato dei fondi di
capitale di rischio per lo start-up
3.7.1 Imprenditorialità sociale
Risorse
Indicatori Asse III
Numero di nuove imprese che ricevono un sostegno
Numero di imprese sostenute per introdurre nuovi
prodotti che costituiscono una novità per il mercato
Numero di imprese che ricevono sovvenzioni
Numero di imprese che ricevono un sostegno finanziario
diverso dalle sovvenzioni
137,9 Meuro
136
Condizioni programmatiche ed esogene
Regione Basilicata
Strategia Asse IV
Indicatori Asse IV
137
Condizioni programmatiche ed esogene
Regione Basilicata
Strategia Asse IV
Indicatori Asse IV
Visione
sostegno al rilancio competitivo basato sui fattori supply-side
dell’innovazione e della qualità totale, valorizzando, in una logica di
smart specialisation, le vocazioni produttive che il territorio già
esprime e quelle che può sviluppare, sulla base dei fattori di sviluppo
trasversali (ambiente, cultura, infrastrutture materiali e immateriali,
servizi e utilities), territorio, riducendo l’attuale output gap e
contribuendo a ridurre le sperequazioni sociali e territoriali.
Indicatori di impatto che saranno decisi in sede nazionale
138
Condizioni programmatiche ed esogene
Che le principali sfide emerse in sede di analisi di contesto
vengano gestite, ovvero:
-un sostegno a processi di rilancio competitivo basati su
innovazione tecnologica, connettività di banda larga, reti e
qualità;
- una evoluzione del modello di specializzazione produttiva;
- un sostegno alla crescita dimensionale e patrimoniale del
tessuto produttivo, per renderlo più resiliente a fattori di
scarsità di liquidità, legati anche alla restrizione del credito
bancario;
- un miglior posizionamento commerciale, per evitare un
ripiegamento eccessivo su contesti di mercato localistici,
accompagnando il sistema regionale verso quei mercati
internazionali più dinamici;
- riconsolidare la coesione sociale, riassorbendo i fenomeni di
esclusione socio-lavorativa più gravi (con riferimento quindi ai
giovani, ed in particolare ai NEET, ai disoccupati di lungo
periodo, alla popolazione in povertà o a rischio);
- tutelare e valorizzare in chiave di sviluppo il patrimonio
ambientale e culturale del territorio;
- favorire un riequilibrio nei differenziali interni di sviluppo
territoriale;
- favorire una crescita dell’effetto-città mediante servizi
avanzati e un rafforzamento delle reti di città diffusa;
- favorire una migliore connettività esterna ed interna, sul
versante dei servizi e delle reti di trasporto;
- prevenzione dei rischi territoriali e manutenzione degli
elementi territoriali più a rischio, e dei manufatti edilizi ed
urbanistici che vi insistono.
Regione Basilicata
Strategia Asse IV
Obiettivi
tematici
Risultati
attesi
Indicatori Asse IV
4. SOSTENERE LA TRANSIZIONE VERSO UN’ECONOMIA A BASSE
EMISSIONI DI CARBONIO IN TUTTI I SETTORI
6. TUTELARE L'AMBIENTE E PROMUOVERE L'USO EFFICIENTE DELLE
RISORSE
4.1 Riduzione dei consumi energetici negli edifici e nelle strutture
pubbliche o ad uso pubblico
4.2 Riduzione dei consumi energetici e delle emissioni nelle imprese
e integrazione di fonti rinnovabili
4.3 Incremento della quota di fabbisogno energetico coperto da
generazione distribuita sviluppando e realizzando sistemi di
distribuzione intelligenti
4.4 Incremento della quota di fabbisogno energetico coperto da
cogenerazione e trigenerazione di energia
4.5 Aumento sfruttamento sostenibile delle bioenergie
4.6 Mobilità sostenibile nelle aree urbane
Consumi di energia elettrica della PA per unità di lavoro
Consumi di energia elettrica per illuminazione pubblica
per superficie dei centri abitati
Consumi di energia elettrica delle imprese dell’industria
Consumi di energia elettrica delle imprese private del
terziario (esclusa la PA)
Consumi di energia elettrica coperti da fonti rinnovabili
(escluso idro)
Consumi di energia coperti da cogenerazione
Consumi di energia elettrica coperti con produzione da
bioenergie
Utilizzo di mezzi pubblici di trasporto da parte di occupati,
studenti, scolari e utenti di mezzi pubblici
Passeggeri trasportati dal TPL nei Comuni capoluogo di
provincia
139
Condizioni programmatiche ed esogene
Raccordo stretto con gli interventi previsti a titolo di FEASR su
forestazione; rispetto a livello nazionale degli obiettivi della
Conferenza di Rio e gli obiettivi prioritari del Settimo
Programma d'Azione comunitario sull'Ambiente, approvato a
novembre 2013; attento monitoraggio delle attività estrattive
rispetto alle falde acquifere sotterranee; presenza di un bacino
di di mercato di idmensioni suffiicenti per giustificare la
sostenibilità di impianti di trattamento/riciclo dei rifiuti
differenziati ubicabili in Basilicata.
Regione Basilicata
Strategia Asse IV
Azioni
Risorse
dell’eco-efficienza e riduzione di consumi di
energia primaria negli edifici e strutture pubbliche
4.2.1 Incentivi finalizzati alla riduzione dei consumi energetici e
delle emissioni di gas climalteranti delle imprese e delle aree
produttive compresa l'installazione di impianti di produzione di
energia da fonte rinnovabile per l'autoconsumo
4.3.1 Realizzazione di reti intelligenti di distribuzione dell’energia
(smart grids) e interventi sulle reti di trasmissione strettamente
complementari, introduzione di apparati provvisti di sistemi di
comunicazione digitale
4.4.1: Promozione dell’efficientamento energetico tramite
teleriscaldamento e teleraffrescamento e l’installazione di
impianti di cogenerazione e trigenerazione
4.5.2: Realizzazione di impianti di trattamento, sistemi di
stoccaggio, piattaforme logistiche e reti per la raccolta da filiera
corta delle biomasse
4.6.1: Realizzazione di infrastrutture e nodi di interscambio
finalizzati all’incremento della mobilità
4.6.3: Sistemi di trasporto intelligenti
4.6.4: Sviluppo delle infrastrutture necessarie all’utilizzo del
mezzo a basso impatto ambientale anche attraverso iniziative di
charginghub
Indicatori Asse IV
4.1.1 Promozione
Numero di impianti realizzati
Numero di imprese che ricevono un sostegno
Capacità addizionale di produzione di energia da fonti
rinnovabili
Numero di unità abitative con classificazione del
consumo energetico migliorata
Numero di utenti di energia addizionali collegati a reti
intelligenti
Lunghezza totale delle linee tramviarie e metropolitane
nuove o migliorate
Sistema di bigliettazione integrata
Numero di impianti di cogenerazione e trigenerazione
realizzati
numero di impianti oggetto di intervento
Sistemi teleriscaldamento e teleraffrescamento
realizzati
134,4 Meuro
140
Condizioni programmatiche ed esogene
Regione Basilicata
Strategia Asse V
Indicatori Asse V
141
Condizioni programmatiche ed esogene
Regione Basilicata
Strategia Asse V
Indicatori Asse V
Visione
sostegno al rilancio competitivo basato sui fattori supply-side
dell’innovazione e della qualità totale, valorizzando, in una logica di
smart specialisation, le vocazioni produttive che il territorio già
esprime e quelle che può sviluppare, sulla base dei fattori di sviluppo
trasversali (ambiente, cultura, infrastrutture materiali e immateriali,
servizi e utilities), territorio, riducendo l’attuale output gap e
contribuendo a ridurre le sperequazioni sociali e territoriali.
Indicatori di impatto che saranno decisi in sede nazionale
142
Condizioni programmatiche ed esogene
Che le principali sfide emerse in sede di analisi di
contesto vengano gestite, ovvero:
-un sostegno a processi di rilancio competitivo basati su
innovazione tecnologica, connettività di banda larga,
reti e qualità;
- una evoluzione del modello di specializzazione
produttiva;
- un sostegno alla crescita dimensionale e patrimoniale
del tessuto produttivo, per renderlo più resiliente a
fattori di scarsità di liquidità, legati anche alla
restrizione del credito bancario;
- un miglior posizionamento commerciale, per evitare
un ripiegamento eccessivo su contesti di mercato
localistici, accompagnando il sistema regionale verso
quei mercati internazionali più dinamici;
- riconsolidare la coesione sociale, riassorbendo i
fenomeni di esclusione socio-lavorativa più gravi (con
riferimento quindi ai giovani, ed in particolare ai NEET,
ai disoccupati di lungo periodo, alla popolazione in
povertà o a rischio);
- tutelare e valorizzare in chiave di sviluppo il
patrimonio ambientale e culturale del territorio;
- favorire un riequilibrio nei differenziali interni di
sviluppo territoriale;
- favorire una crescita dell’effetto-città mediante servizi
avanzati e un rafforzamento delle reti di città diffusa;
- favorire una migliore connettività esterna ed interna,
sul versante dei servizi e delle reti di trasporto;
- prevenzione dei rischi territoriali e manutenzione
degli elementi territoriali più a rischio, e dei manufatti
edilizi ed urbanistici che vi insistono.
Regione Basilicata
Strategia Asse V
Obiettivi
tematici
Indicatori Asse V
5. Promuovere l’adattamento al cambiamento climatico, la
prevenzione e la gestione dei rischi
Risultati
attesi
5.1 Riduzione del rischio idrogeologico e di erosione costiera
5.3 Riduzione del rischio incendi e rischio sismico
Popolazione esposta a rischio frane
Popolazione esposta a rischio alluvione
Indice di rischio sismico
143
Condizioni programmatiche ed esogene
Raccordo stretto con gli interventi previsti a titolo di
FEASR su forestazione; rispetto a livello nazionale degli
obiettivi della Conferenza di Rio e gli obiettivi prioritari
del Settimo Programma d'Azione comunitario
sull'Ambiente, approvato a novembre 2013; sviluppo di
reti scientifiche e tecnologiche con le eccellenze
mondiali in materia di monitoraggio ed early warning
dei rischi; utilizzo pieno delle risorse nazionali (ad es.
del FSC) relative alla messa in sicurezza del territorio e
destinazione di maggiori risorse a tali fini
Regione Basilicata
Strategia Asse V
Indicatori Asse V
Azioni
5.1.1 Interventi di messa in sicurezza e per l’aumento della resilienza delle
infrastrutture nei territori più esposti a rischio idrogeologico e di erosione
costiera
5.1.2 Manutenzione straordinaria del reticolo idraulico, delle reti discolo e
sollevamento acque, laminazione delle piene e stabilizzazione delle pendici,
utilizzando , ove possibile, infrastrutture verdi
5.1.3 Interventi di realizzazione, manutenzione e rinaturalizzazione di
infrastrutture verdi e servizi ecosistemici
5.1.4 Integrazione e sviluppo di sistemi di prevenzione, anche attraverso
meccanismi e reti digitali interoperabili di allerta precoce
5.3.1 Integrazione e sviluppo di sistemi di prevenzione, anche attraverso reti
digitali interoperabili di coordinamento operativo precoce
5.3.2 Interventi di microzonazione e di messa in sicurezza sismica degli edifici
strategici e rilevanti pubblici/privati ubicati nelle aree maggiormente a rischio
5.3.3 Recupero e allestimento degli edifici pubblici strategici destinati ai Centri
funzionali e operativi
Superficie totale dei suoli riabilitati
Superficie degli habitat beneficiari di un intervento volto a
raggiungere un migliore stato di conservazione
Numero di sistemi e applicativi informatici
Numero di edifici oggetto di intervento
Studio di microzonazione
144
Condizioni programmatiche ed esogene
Regione Basilicata
Strategia Asse V
Risorse
Indicatori Asse V
21 Meuro
145
Condizioni programmatiche ed esogene
Regione Basilicata
Strategia Asse VI
Indicatori Asse VI
146
Condizioni programmatiche ed esogene
Regione Basilicata
Strategia Asse VI
Indicatori Asse VI
Visione
sostegno al rilancio competitivo basato sui fattori supply-side
dell’innovazione e della qualità totale, valorizzando, in una logica di
smart specialisation, le vocazioni produttive che il territorio già
esprime e quelle che può sviluppare, sulla base dei fattori di sviluppo
trasversali (ambiente, cultura, infrastrutture materiali e immateriali,
servizi e utilities), territorio, riducendo l’attuale output gap e
contribuendo a ridurre le sperequazioni sociali e territoriali.
Indicatori di impatto che saranno decisi in sede nazionale
147
Condizioni programmatiche ed esogene
Che le principali sfide emerse in sede di analisi di
contesto vengano gestite, ovvero:
-un sostegno a processi di rilancio competitivo basati su
innovazione tecnologica, connettività di banda larga,
reti e qualità;
- una evoluzione del modello di specializzazione
produttiva;
- un sostegno alla crescita dimensionale e patrimoniale
del tessuto produttivo, per renderlo più resiliente a
fattori di scarsità di liquidità, legati anche alla
restrizione del credito bancario;
- un miglior posizionamento commerciale, per evitare
un ripiegamento eccessivo su contesti di mercato
localistici, accompagnando il sistema regionale verso
quei mercati internazionali più dinamici;
- riconsolidare la coesione sociale, riassorbendo i
fenomeni di esclusione socio-lavorativa più gravi (con
riferimento quindi ai giovani, ed in particolare ai NEET,
ai disoccupati di lungo periodo, alla popolazione in
povertà o a rischio);
- tutelare e valorizzare in chiave di sviluppo il
patrimonio ambientale e culturale del territorio;
- favorire un riequilibrio nei differenziali interni di
sviluppo territoriale;
- favorire una crescita dell’effetto-città mediante servizi
avanzati e un rafforzamento delle reti di città diffusa;
- favorire una migliore connettività esterna ed interna,
sul versante dei servizi e delle reti di trasporto;
- prevenzione dei rischi territoriali e manutenzione
degli elementi territoriali più a rischio, e dei manufatti
edilizi ed urbanistici che vi insistono.
Regione Basilicata
Strategia Asse VI
Obiettivi
tematici
Risultati
attesi
Indicatori Asse VI
Integrazione massima con gli interventi del PSR
destinati alla biodiversità; azioni efficaci di promozione
turistica dei siti naturali e culturali presso target di
mercato ben selezionati, in particolare su mercati esteri
specifici; adozione di un approccio equilibrato fra
promozione turistica dei siti naturali e culturali ed
eccessivi flussi in ingresso, che comporterebbero un
degrado dei siti stessi; azioni promosse con altre regioni
limitrofe per attivare itinerari transregionali.
6. Tutelare l'ambiente e promuovere l'uso efficiente delle risorse
Ra 6.1: Ottimizzazione gestione rifiuti urbani secondo la gerarchia
comunitaria
Ra 6.2: Restituzione all'uso produttivo di aree inquinate
Ra 6.3: Miglioramento del servizio idrico integrato
Ra 6.4: Mantenimento e miglioramento della qualità dei corpi idrici
Ra 6.5: Contribuire ad arrestare la perdita di biodiversità terrestre e
marina, anche legata al paesaggio rurale e mantenendo e
ripristinando i servizi ecosistemici;
Ra 6.6: Miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e
fruizione del patrimonio nelle aree di attrazione naturale;
Ra 6.7: Miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e
fruizione del patrimonio culturale, nelle aree di attrazione;
Ra 6.8: Riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche
Condizioni programmatiche ed esogene
Raccolta differenziata dei rifiuti urbani
Rifiuti urbani smaltiti in discarica per abitante
Aree bonificate su totale delle aree
Popolazione equivalente urbana servita da depurazione
Dispersione della rete di distribuzione
Corpi idrici in buono stato di qualità
Percentuale di superficie degli habitat con un migliore
stato di conservazione
Tasso di turisticità nei parchi nazionali e regionali
Indice di domanda culturale del patrimonio statale
Indice di domanda culturale del patrimonio statale e non
statale
Turismo nei mesi non estivi
148
Regione Basilicata
Azioni
Strategia Asse VI
Indicatori Asse VI
6.1.1 Realizzare le azioni previste nei piani di prevenzione e promuovere la
diffusione di pratiche di compostaggio domestico e di comunita’
6.1.2 Realizzare i migliori sistemi di raccolta differenziata ed un’adeguata rete
di centri di raccolta
6.1.3 Rafforzare le dotazioni impiantistiche per il trattamento e per il
recupero anche di energia ai fini della chiusura del ciclo di gestione
6.2.1 Bonifica di aree inquinate e realizzazione di infrastrutture per
l’insediamento di imprese da collegare a progetti di sviluppo e occupazione
6.3.1 Potenziare le infrastrutture di captazione, adduzione, distribuzione,
fognarie e depurative per usi civili
6.3.2 Interventi di miglioramento\ripristino delle capacità di invaso
6.3.3 Installazione dei sistemi di monitoraggio delle perdite di rete e di
contabilizzazione dei consumi
6.4.1 Misure innovative in materia di risparmio idrico, depurazione per il
contenimento dei carichi inquinanti, riabilitazione dei corpi idrici degradati
attraverso un approccio ecosistemico
6.4.2 Integrazione e rafforzamento dei sistemi informativi di monitoraggio
della risorsa idrica
6.4.3 Infrastrutture per il pretrattamento, stoccaggio e riutilizzo delle acque
reflue depurate
6.4.4 Infrastrutture per il convogliamento e lo stoccaggio delle acque pluviali
6.5.1 Azioni previste nei Prioritized Action Framework (PAF) e nei Piani di
gestione della Rete Natura 2000
6.5.2 Interventi per ridurre la frammentazione degli habitat e mantenere il
collegamento ecologico e funzionale
6.6.1 Interventi per la tutela e la valorizzazione di aree di attrazione naturale
di rilevanza strategica
6.7.1 Interventi per la tutela, la valorizzazione e la messa in rete del
patrimonio culturale, materiale e immateriale
6.8.1 Sostegno alla diffusione della conoscenza e alla fruizione del patrimonio
culturale, materiale e immateriale
Capacità addizionale di riciclaggio dei rifiuti
Numero di centri di raccolta realizzate
Numero di impianti per il trattamento e lo smaltimento
dei rifiuti realizzati
Popolazione addizionale servita dall'approvvigionamento
idrico potenziato
Numero di reti idriche realizzate
Numero di interventi di monitoraggio della risorsa idrica
Numero di interventi in materia di risparmio idrico e
depurazione
Numero di applicativi e sistemi informatici realizzati
Numero di infrastrutture per il pretrattamento e
stoccaggio
Aree oggetto di intervento
Numero di imprese che ricevono un sostegno
Superficie degli habitat beneficiari di un intervento volto a
raggiungere un migliore stato di conservazione
Aree oggetto di intervento
Risorse
149
Condizioni programmatiche ed esogene
Regione Basilicata
Strategia Asse VII
Indicatori Asse VII
150
Condizioni programmatiche ed esogene
Regione Basilicata
Strategia Asse VII
Indicatori Asse VII
Visione
sostegno al rilancio competitivo basato sui fattori supply-side
dell’innovazione e della qualità totale, valorizzando, in una logica
di smart specialisation, le vocazioni produttive che il territorio già
esprime e quelle che può sviluppare, sulla base dei fattori di
sviluppo trasversali (ambiente, cultura, infrastrutture materiali e
immateriali, servizi e utilities), territorio, riducendo l’attuale
output gap e contribuendo a ridurre le sperequazioni sociali e
territoriali.
Indicatori di impatto che saranno decisi in sede nazionale
151
Condizioni programmatiche ed esogene
Che le principali sfide emerse in sede di analisi di contesto
vengano gestite, ovvero:
-un sostegno a processi di rilancio competitivo basati su
innovazione tecnologica, connettività di banda larga, reti e
qualità;
- una evoluzione del modello di specializzazione produttiva;
- un sostegno alla crescita dimensionale e patrimoniale del
tessuto produttivo, per renderlo più resiliente a fattori di
scarsità di liquidità, legati anche alla restrizione del credito
bancario;
- un miglior posizionamento commerciale, per evitare un
ripiegamento eccessivo su contesti di mercato localistici,
accompagnando il sistema regionale verso quei mercati
internazionali più dinamici;
- riconsolidare la coesione sociale, riassorbendo i fenomeni di
esclusione socio-lavorativa più gravi (con riferimento quindi ai
giovani, ed in particolare ai NEET, ai disoccupati di lungo
periodo, alla popolazione in povertà o a rischio);
- tutelare e valorizzare in chiave di sviluppo il patrimonio
ambientale e culturale del territorio;
- favorire un riequilibrio nei differenziali interni di sviluppo
territoriale;
- favorire una crescita dell’effetto-città mediante servizi
avanzati e un rafforzamento delle reti di città diffusa;
- favorire una migliore connettività esterna ed interna, sul
versante dei servizi e delle reti di trasporto;
- prevenzione dei rischi territoriali e manutenzione degli
elementi territoriali più a rischio, e dei manufatti edilizi ed
urbanistici che vi insistono.
Regione Basilicata
Strategia Asse VII
Indicatori Asse VII
Condizioni programmatiche ed esogene
La Regione dipende, per la sua accessibilità, da hub strategici e
reti TEN collocate fuori dalla regione stessa, ma limitrofe. Il
successo dell'OT dipende in modo cruciale dal potenziamento e
sviluppo degli hub e delle reti TEN extraregionali di riferimento
per la regione (hub portuali ed aeroportuali di Napoli, Salerno,
Pontecagnano, Bari, Taranto, Gioia Tauro, rete di Alta Capacità
NA-BA, sviluppo di snodi intermodali a servizio anche della
Basilicata) Dentro i due capoluoghi, adozione di un approccio
integrato all'intero metabolismo urbano, e, fra i diversi Comuni
della regione, di un approccio di rete, che fornisca sistemi di
trasporto sostenibile ad una rete di realtà, superando una
eccessiva focalizzazione sul baricentro dei due Comuni
capoluogo, e favorendo maggiori collegamenti intermedi.
Obiettivi
tematici
7. Promuovere sistemi di trasporto sostenibili ed eliminare le
strozzature nelle principali infrastrutture di rete
152
Regione Basilicata
Strategia Asse VII
Indicatori Asse VII
Risultati
attesi
Ra 7.1: Potenziamento dell’offerta ferroviaria e miglioramento
del servizio in termini di qualità e tempi di percorrenza
Ra 7.3: Potenziamento ferroviario regionale, integrazione modale
e miglioramento dei collegamenti multimodali con i principali
nodi
Ra 7.4: Rafforzamento delle connessioni con la rete globale delle
aree interne
Traffico ferroviario generato da porti, interporti e aeroporti
Capacità potenziale treni/giorno
Tempi effettivi di percorrenza
Passeggeri trasportati
Indice del traffico di merci
Indice di accessibilità: Tempi di percorrenza verso i nodi
urbani per tipologia di area
153
Condizioni programmatiche ed esogene
Regione Basilicata
Strategia Asse VII
7.1.1: Completare
Azioni
Risorse
le infrastrutture strategiche relative agli archi
e ai nodi della rete centrale europea ed in particolare i
“Grandi Progetti” ferroviari
7.3.1 Potenziare i servizi di trasporto pubblico regionale ed
interregionale su tratte dotate di domanda potenziale
significativa
7.3.2 Potenziare i collegamenti plurimodali di porti, aeroporti
e interporti con la rete globale (“ultimo miglio”) e favorendo
una logica di unitarietà del sistema
7.4.1 Rafforzare le connessioni dei centri agricoli e
agroalimentari
Indicatori Asse VII
- Lunghezza totale delle linee ferroviarie ricostruite o
rinnovate;
- Lunghezza totale delle strade ricostruite o rinnovate;
- Numero sistemi bigliettazione integrata
67 Meuro
154
Condizioni programmatiche ed esogene
Regione Basilicata
Strategia Asse VIII
Indicatori Asse VIII
155
Condizioni programmatiche ed esogene
Regione Basilicata
Strategia Asse VIII
Indicatori Asse VIII
Visione
sostegno al rilancio competitivo basato sui fattori supply-side
dell’innovazione e della qualità totale, valorizzando, in una logica di
smart specialisation, le vocazioni produttive che il territorio già
esprime e quelle che può sviluppare, sulla base dei fattori di
sviluppo trasversali (ambiente, cultura, infrastrutture materiali e
immateriali, servizi e utilities), territorio, riducendo l’attuale
output gap e contribuendo a ridurre le sperequazioni sociali e
Indicatori di impatto che saranno decisi in sede
territoriali.
nazionale
156
Condizioni programmatiche ed esogene
Che le principali sfide emerse in sede di analisi di contesto
vengano gestite, ovvero:
-un sostegno a processi di rilancio competitivo basati su
innovazione tecnologica, connettività di banda larga, reti e
qualità;
- una evoluzione del modello di specializzazione produttiva;
- un sostegno alla crescita dimensionale e patrimoniale del
tessuto produttivo, per renderlo più resiliente a fattori di
scarsità di liquidità, legati anche alla restrizione del credito
bancario;
- un miglior posizionamento commerciale, per evitare un
ripiegamento eccessivo su contesti di mercato localistici,
accompagnando il sistema regionale verso quei mercati
internazionali più dinamici;
- riconsolidare la coesione sociale, riassorbendo i fenomeni di
esclusione socio-lavorativa più gravi (con riferimento quindi ai
giovani, ed in particolare ai NEET, ai disoccupati di lungo
periodo, alla popolazione in povertà o a rischio);
- tutelare e valorizzare in chiave di sviluppo il patrimonio
ambientale e culturale del territorio;
- favorire un riequilibrio nei differenziali interni di sviluppo
territoriale;
- favorire una crescita dell’effetto-città mediante servizi
avanzati e un rafforzamento delle reti di città diffusa;
- favorire una migliore connettività esterna ed interna, sul
versante dei servizi e delle reti di trasporto;
- prevenzione dei rischi territoriali e manutenzione degli
elementi territoriali più a rischio, e dei manufatti edilizi ed
urbanistici che vi insistono.
Regione Basilicata
Strategia Asse VIII
Obiettivi
tematici
Risultati
attesi
Indicatori Asse VIII
Condizioni programmatiche ed esogene
9. Promuovere l’inclusione sociale, combattere la povertà e ogni
forma di discriminazione
Utilizzo efficace delle risorse nazionali attuali (ad es. social
card sperimentale) e di quelle potenziali (ad esempio, il
progetto di Naspi contenuto nel Jobs Act) mettendole a
sistema . Revisione dei programmi di inclusione sociale
regionale (cioè del vecchio Copes) alla luce dei loro risultati e
della loro compatibilità con le nuove politiche 2014-2020 dei
fondi strutturali, orientandoli, dunque, verso un maggior
contenuto attivo e di occupabilità/inserimento lavorativo.
10. Investire nell’istruzione, formazione e formazione
professionale, per le competenze e l’apprendimento permanente
Utilizzo ed integrazione con il programma FESR delle risorse
nazionali per il piano-scuola; integrazione efficace con le
misure previste dal FSE; revisione del sistema di formazione
ed orientamento professionale in coerenza con le prescrizioni
dello Youth Guarantee
Ra 9.3: Aumento/ consolidamento/ qualificazione dei servizi e delle
infrastrutture di cura socio-educativi rivolti ai bambini e dei servizi
di cura rivolti a persone con limitazioni dell’autonomia
Ra 9.4: Riduzione del numero di famiglie con particolari fragilità
sociali ed economiche in condizioni di disagio abitativo
Ra 10.5: Innalzamento dei livelli di competenze, di partecipazione e
di successo formativo nell’istruzione universitaria e/o equivalente
Ra 10.7: Aumento della propensione dei giovani a permanere nei
contesti formativi e miglioramento della sicurezza e della fruibilità
degli ambienti scolastici
Bambini tra zero e fino al compimento dei 3 anni che
hanno usufruito dei servizi per l’infanzia
Anziani trattati in assistenza domiciliare socioassistenziale
Famiglie in condizioni di disagio abitativo
Tasso di istruzione universitaria
Quota di edifici in possesso del documento di
valutazione dei rischi
157
Regione Basilicata
Strategia Asse VIII
9.3.1 Finanziamento piani di investimento per Comuni associati
Azioni
Risorse
per realizzare nuove infrastrutture o recuperare quelle esistenti
(asili nido, centri ludici, servizi integrativi prima infanzia,
ludoteche e centri diurni per minori, comunità socioeducative)
9.3.2 Aiuti per sostenere gli investimenti nelle strutture di
servizi socio educativi per la prima infanzia
9.3.5 Piani di investimento in infrastrutture per Comuni
associati e aiuti per sostenere gli investimenti privati nelle
strutture per anziani e persone con limitazioni nell’autonomia
9.3.8 Finanziamento investimenti per la riorganizzazione e il
potenziamento dei servizi territoriali sociosanitari, di assistenza
primaria e sanitari non ospedalieri
9.4.1 Interventi di potenziamento del patrimonio pubblico e
privato esistente e di recupero di alloggi di proprietà dei
Comuni e ex IACP per incrementare la disponibilità di alloggi
sociali
9.4.4 Sostegno all’adeguamento infrastrutturale per il
miglioramento dell’abitare a favore di persone con disabilità e
gravi limitazioni nell’autonomia
10.5.7 Interventi infrastrutturali per l’innovazione tecnologica e
laboratori di settore e per l’ammodernamento delle sedi
didattiche
10.5.8 Intervento per l’edilizia universitaria – campus, tra cui
l’accessibilità alle persone con disabilità
10.7.1 Interventi di riqualificazione degli edifici scolastici
Indicatori Asse VIII
Capacità dell'infrastruttura per l'assistenza all'infanzia o
l'istruzione sostenuta
Popolazione coperta dai servizi sanitari migliorati
Numero di imprese che ricevono un sostegno
Edifici pubblici o commerciali costruiti o ristrutturati in
zone urbane
Abitazioni ripristinate in zone urbane
Capacità dell’infrastruttura per l’assistenza all’infanzia o
istruzione sostenuta
94 Meuro
158
Condizioni programmatiche ed esogene
Regione Basilicata
Strategia Asse IX
Indicatori Asse IX
159
Condizioni programmatiche ed esogene
Regione Basilicata
Strategia Asse IX
Indicatori Asse IX
Visione
sostegno al rilancio competitivo basato sui fattori supply-side
dell’innovazione e della qualità totale, valorizzando, in una
logica di smart specialisation, le vocazioni produttive che il
territorio già esprime e quelle che può sviluppare, sulla base
dei fattori di sviluppo trasversali (ambiente, cultura,
infrastrutture materiali e immateriali, servizi e utilities),
territorio, riducendo l’attuale output gap e contribuendo a
ridurre le sperequazioni sociali e territoriali.
Indicatori di impatto che saranno decisi in sede
nazionale
160
Condizioni programmatiche ed esogene
Che le principali sfide emerse in sede di analisi di contesto
vengano gestite, ovvero:
-un sostegno a processi di rilancio competitivo basati su
innovazione tecnologica, connettività di banda larga, reti e qualità;
- una evoluzione del modello di specializzazione produttiva;
- un sostegno alla crescita dimensionale e patrimoniale del tessuto
produttivo, per renderlo più resiliente a fattori di scarsità di
liquidità, legati anche alla restrizione del credito bancario;
- un miglior posizionamento commerciale, per evitare un
ripiegamento eccessivo su contesti di mercato localistici,
accompagnando il sistema regionale verso quei mercati
internazionali più dinamici;
- riconsolidare la coesione sociale, riassorbendo i fenomeni di
esclusione socio-lavorativa più gravi (con riferimento quindi ai
giovani, ed in particolare ai NEET, ai disoccupati di lungo periodo,
alla popolazione in povertà o a rischio);
- tutelare e valorizzare in chiave di sviluppo il patrimonio
ambientale e culturale del territorio;
- favorire un riequilibrio nei differenziali interni di sviluppo
territoriale;
- favorire una crescita dell’effetto-città mediante servizi avanzati e
un rafforzamento delle reti di città diffusa;
- favorire una migliore connettività esterna ed interna, sul
versante dei servizi e delle reti di trasporto;
- prevenzione dei rischi territoriali e manutenzione degli elementi
territoriali più a rischio, e dei manufatti edilizi ed urbanistici che vi
insistono.
Regione Basilicata
Strategia Asse IX
Indicatori Asse IX
Depauperamento di risorse professionali nelle PPAA dovuto ai
processi di blocco del turn over e alle conseguenze del Patto di
stabilità; Tempi lunghi per l'acquisizione di risorse fresche, dovuti
a procedure concorsuali; scarsa chiarezza in ordine alle
competenze ed ai ruoli, attribuibile al processo di riforma delle
istituzioni, del Titolo V della Costituzione e della riforma degli enti
locali. Ritardi nell'entrata in operatività dell'Agenzia nazionale per
la Coesione, che porterebbero a ritardi di coordinamento con le
REgioni ed i Ministeri titolari di PO
Obiettivi
tematici
11. RAFFORZARE LA CAPACITÀ ISTITUZIONALE DELLE
AUTORITÀ PUBBLICHE E DELLE PARTI INTERESSATE E
UN'AMMINISTRAZIONE PUBBLICA EFFICIENTE
Risultati
attesi
Ra 11.6: Miglioramento della governance multilivello e delle
capacità degli organismi coinvolti nella attuazione e gestione
dei programmi operativi
Condizioni programmatiche ed esogene
- Progetti e interventi cofinanziati che rispettano
i crono-programmi di attuazione e un tracciato
unico completo
- Quota di interventi con tempi di attuazione
superiori ai valori di riferimento indicati da VISTO
161
Regione Basilicata
Strategia Asse IX
Indicatori Asse IX
11.6.3 Azioni di rafforzamento della trasparenza e della
Azioni
Risorse
capacità di accompagnamento e attuazione dei programmi
e delle strategie S3
11.6.5 Implementazione dei “Piani di miglioramento
tecnico-amministrativo”
11.6.6 Miglioramento, diffusione e l’applicazione di
metodi di valutazione appropriati (ex-ante, in itinere ed
ex-post) e il rafforzamento delle competenze e le capacità
del Sistema Nazionale di Valutazione e dei Nuclei di
Valutazione
11.6.10 Accompagnamento del processo di riforma degli
Enti locali anche attraverso azioni per la riqualificazione
del personale amministrativo degli enti coinvolti
- Giornate-uomo
- Rapporti di valutazione prodotti
- Piani per il miglioramento tecnicoamministrativo realizzati
- Azioni realizzate
9,8 Meuro
162
Condizioni programmatiche ed esogene
Regione Basilicata
Allegato 2: la griglia di valutazione degli indicatori di programma
-
Valutazione di pertinenza, chiarezza, robustezza e delle fonti
Pertinenza
Chiarezza
Robustezza
Disponibilità fonti
Indicatori di risultato
1.A.1.2
Incidenza della
spesa totale per
R&S sul PIL
ASSE I- XXX
L'indicatore permette di
verificare l'influenza diretta
delle azioni realizzate [
supporto partecipazione alle
piattaforme e reti di ricerca]
sull'obiettivo specifico
[accrescere la propensione alla
R&S]
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
inequivocabilmente
definito.
1.A.1.2
ASSE I- XXX
L'indicatore permette di
Addetti Imprese
verificare l'influenza diretta
che hanno svolto
delle azioni realizzate [
attività di R&S in
supporto partecipazione alle
collaborazione con
piattaforme e reti di ricerca]
enti di ricerca
sull'obiettivo specifico
pubblici e privati (*)
[accrescere la propensione alla
R&S]
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
inequivocabilmente
definito.
1.B.1.1
ASSE I- XXX
L'indicatore permette di
verificare l'influenza diretta
Ricercatori occupati delle azioni realizzate [
nelle imprese sul
accrescere i progetti di ricerca
totale degli addetti da parte delle imprese]
sull'obiettivo specifico
[rafforzare l'investimento in
R&S da parte delle imprese]
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
inequivocabilmente
definito.
1.B.1.1
ASSE I- XXX
L'indicatore permette di
verificare l'influenza diretta
delle azioni realizzate [
accrescere i progetti di ricerca
da parte delle imprese]
sull'obiettivo specifico
[rafforzare l'investimento in
R&S da parte delle imprese]
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
inequivocabilmente
definito.
Imprese che hanno
svolto attività di
R&S in
collaborazione con
soggetti esterni
163
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
XX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
discreto. La piccola
base occupazionale di
addetti alla R&S
aziendali potrebbe
però far oscillare
notevolmente
l'indicatore, anche a
fronte di piccole
variazioni asoslute
XX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
discreto. La piccola
base occupazionale di
addetti alla R&S
aziendali potrebbe
però far oscillare
notevolmente
l'indicatore, anche a
fronte di piccole
variazioni asoslute
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
XXX
La
disponibilità delle
fonti ha cadenza
annuale
XXX
La
disponibilità delle
fonti ha cadenza
annuale
XXX
La
disponibilità delle
fonti ha cadenza
annuale
XXX
La
disponibilità delle
fonti ha cadenza
annuale
Regione Basilicata
Pertinenza
Chiarezza
Robustezza
Disponibilità fonti
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
inequivocabilmente
definito.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
X La
quantificazione per
la Basilicata non è
disponibile a
cadenze
sufficientemente
aggiornate
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
XX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
discreto. La piccola
numerosità delle
imrpese nei settorii n
questione potrebbe
però far oscillare
notevolmente
l'indicatore, anche a
fronte di piccole
variazioni assolute
XX Non esiste
ancora una
quantificazione,
anche se secondo
il Dps dal 2015 tale
indicatore avrà
aggiornamento
annuale
XX
Poiché la baseline è
zero, l'indicatore, nei
primi anni, potrebbe
avere incrementi
esplosivi, a fronte di
piccoli numeri di
popolazione servita
XXX
La
disponibilità delle
fonti ha cadenza
annuale
XX
Poiché la baseline è
zero, l'indicatore, nei
primi anni, potrebbe
avere incrementi
esplosivi, a fronte di
piccoli numeri di
popolazione servita
XXX
La
disponibilità delle
fonti ha cadenza
annuale
Indicatori di risultato
1.B.1.3
1.B.1.4
2..A.2.1
2.A.2.1
Specializzazione
produttiva nei
settori ad alta
intensità di
conoscenza**
Tasso di natalità
delle imprese nei
settori ad alta
intensità di
conoscenza*
ASSE I- XXX
L'indicatore permette di
verificare l'influenza diretta
delle azioni realizzate [
accrescere i progetti di ricerca
da parte delle imprese]
sull'obiettivo specifico
[rafforzare l'investimento in
R&S da parte delle imprese]
ASSE I- XXX
L'indicatore permette di
verificare l'influenza diretta
delle azioni realizzate [
accrescere i progetti di ricerca
da parte delle imprese]
sull'obiettivo specifico
[rafforzare l'investimento in
R&S da parte delle imprese]
Copertura con
banda larga ad
almeno 30 Mbps
ASSE II - XXX
L'indicatore permette di
verificare l'influenza diretta
delle azioni realizzate [
infrastutturazione di rete]
sull'obiettivo specifico
[riduzione del digital divide]
Copertura con
banda larga a 100
Mbps
ASSE II - XXX
L'indicatore permette di
verificare l'influenza diretta
delle azioni realizzate [
infrastutturazione di rete]
sull'obiettivo specifico
[riduzione del digital divide]
XX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
iniequivocabilmente
definito, ma appare
non universalmente
comprensibile da parte
di uno dei target di
riferimento (cittadini)
per gap di conoscenza
informatica. Si
raccomanda di
declinare il titolo
dell'indicatore nella
fase di comunicazione
dello stesso.
XX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
iniequivocabilmente
definito, ma appare
non universalmente
comprensibile da parte
di uno dei target di
riferimento (cittadini)
per gap di conoscenza
informatica. Si
raccomanda di
declinare il titolo
164
Regione Basilicata
Pertinenza
Chiarezza
Robustezza
Disponibilità fonti
Indicatori di risultato
dell'indicatore nella
fase di comunicazione
dello stesso.
2.B.2.3
2.B.2.3
2.C.2.2
2.C.2.2
Grado di utilizzo di
Internet nelle
famiglie
Imprese che hanno
utilizzato servizi
offerti online dalla
PA
Comuni con servizi
pienamente
interattivi
Cittadini che hanno
utilizzato il
Fascicolo Sanitario
Elettronico
ASSE II - XXX
L'indicatore permette di
verificare l'influenza diretta
delle azioni realizzate
sull'obiettivo specifico. La
riduzione gap di partecipazione
alla società dell'informazione
delle famiglie, infatti,
rappresenta un buon indicatore
per valutare il potenziamento in
termini di partecipazione, di
inclusione digitale e di accesso
ai servizi on line.
Asse II
XXX
L'indicatore permette di
verificare l'influenza diretta
delle azioni realizzate
sull'obiettivo specifico. La
diffusione dei servizi PA da
parte delle imprese, infatti,
presenta un buono strumento
informativo per valutare il
potenziamento in termini di
competitività (es. e-commerce)
e di adeguatezza al mercato
globale delle stesse.
ASSE II - XXX
L'indicatore permette di
verificare l'influenza diretta
delle azioni realizzate [
iperoparatività dei sistemi]
sull'obiettivo specifico
[iperoparatività dei servizi].
ASSE II - XXX
L'indicatore permette di
verificare l'influenza diretta
delle azioni realizzate [
iperoparatività dei sistemi]
sull'obiettivo specifico
[iperoparatività dei servizi].
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
XXX
La
disponibilità delle
fonti ha cadenza
annuale
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
XXX
La
disponibilità delle
fonti ha cadenza
annuale
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
165
XXX
La
disponibilità delle
fonti ha cadenza
annuale.
XX Non esiste
ancora una
quantificazione,
anche se secondo
il Dps dal 2015 tale
indicatore avrà
aggiornamento
Regione Basilicata
Pertinenza
Chiarezza
Robustezza
Disponibilità fonti
Indicatori di risultato
annuale
2.C.2.2
ASSE II - XXX
L'indicatore permette di
verificare l'influenza diretta
delle azioni realizzate
[iperoparatività dei sistemi]
sull'obiettivo specifico
[iperoparatività dei servizi]. E'
da osservare che tale indicatore
Notifiche trasmesse permette di verificare la
in formato digitale diffusione della cultura del
nel processo civile, digitale sia all'interno di classi
tributario e penale professionali specifiche (es.
avv., dott. comm., etc.), per le
quali appare più agevole la
promozione degli stumenti
digitali, sia tra i singoli cittadini
(es. autotutela in ambito
tributario), per i quali si registra
una maggiore difficoltà di
approccio.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
3.A.3.1
ASSE III - XXX
L'indicatore permette di
Addetti delle nuove verificare la ricaduta in termini
imprese
di natalità imprendioriale e di
nuova occupazione delle azioni
realizzate.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
3.A.3.2
Quota dei
lavoratori che
percepiscono
sussidi di politica
del lavoro passiva.
ASSE III - XXX
L'indicatore permette di
misurare con una certa
precisione gli effetti di riduzione
dell'area della crisi industriale
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
Investimenti privati
sul PIL
ASSE III - XXX
L'indicatore permette di
verificare la ricaduta in termini
di modernizzazione e
diversificazione delle azioni
realizzate.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
3.B.3.3
166
X
Non è diponibile la
cadenza delle fonti
informative
XX Non esiste
ancora una
quantificazione,
anche se secondo
il Dps dal 2015 tale
indicatore avrà
aggiornamento
annuale
XX Non esiste
XXX
ancora una
Il grado di robustezza
quantificazione,
dell'indicatore appare
anche se secondo
buono. Non si ravvisa
il Dps dal 2015 tale
alcuna criticità rispetto
indicatore avrà
alla possibilità di
aggiornamento
indebita influenza.
annuale
XXX
Il grado di robustezza
XXX
La
dell'indicatore appare
disponibilità delle
buono. Non si ravvisa
fonti ha cadenza
alcuna criticità rispetto
annuale.
alla possibilità di
indebita influenza.
Regione Basilicata
Pertinenza
Chiarezza
Robustezza
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
XX
L'indicatore ha un
titolo chiaro, anche se
è difficile discriminare,
fra gli addetti del noprofit, quelli che
svolgono
effettivamente attività
sociali ,e quelli che
invece svolgono
attività di supporto
(ad. amministrazione).
Per cui, l'indicatore è
una proxy, anche se
affidabile,
dell'effettivo bacino
occupazionale del
terzo settore
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
Disponibilità fonti
Indicatori di risultato
3.B.3.4
Grado di apertura
commerciale del
comparto
manifatturiero
ASSE III - XXX
L'indicatore permette di
verificare la ricaduta in termini
apertura ai mercati esteri e di
internazionalizzazione delle
azioni realizzate.
3.A.3.4
Addetti occupati
nelle unità locali
delle imprese
italiane a controllo
estero
ASSE III - XXX
L'indicatore permette di
verificare la ricaduta in termini
apertura ai mercati esteri e di
internazionalizzazione delle
azioni realizzate.
3.A.3.1
Tasso di
innovazione del
sistema produttivo
ASSE III - XXX
L'indicatore permette di
verificare la ricaduta in termini
di propensione all'investimento
delle azioni realizzate.
3.A.3.7
Addetti alle
imprese e alle
istituzioni non
profit che svolgono
attività a contenuto
sociale
ASSE III - XXX
L'indicatore permette di
verificare la ricaduta in termini
di capacità occupazionale nel
settore dei servizi alla persona
delle azioni realizzate.
3.A.3.6
Quota valore fidi
globali fra 30.000 e
500.000 euro
utilizzati dalle
imprese
ASSE III - XXX
L'indicatore permette di
verificare la ricaduta in termini
di dinamiche creditizie nel
mercato locale delle azioni
realizzate.
3.A.3.6
Impieghi bancari
delle imprese non
finanziarie sul PIL
ASSE III - XXX
L'indicatore permette di
verificare la ricaduta in termini
di dinamiche creditizie nel
167
XXX
La
disponibilità delle
fonti ha cadenza
annuale.
XXX
La
disponibilità delle
fonti ha cadenza
annuale.
XX
La
disponibilità delle
fonti ha cadenza
triennale.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
X
La
disponibilità delle
fonti ha cadenza
decennale.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
XXX
La
disponibilità delle
fonti ha cadenza
annuale.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
XXX
La
disponibilità delle
fonti ha cadenza
annuale.
Regione Basilicata
Pertinenza
Chiarezza
Robustezza
Disponibilità fonti
Indicatori di risultato
mercato locale delle azioni
realizzate.
4.B.4.2
Consumi di energia
elettrica coperti
con produzione da
bioenergie
4.B.4.2
Consumi di energia
elettrica delle
imprese
dell’industria
4.B.4.2
Consumi di energia
elettrica delle
imprese private del
terziario (esclusa la
PA)
4.C.4.1
Consumi di energia
elettrica della PA
per unità di lavoro
Asse IV
XXX
L'indicatore permette di
verificare l'influenza diretta
delle azioni realizzate
sull'obiettivo specifico. Il livello
dei consumi rinvenienti da
biomasse, infatti, presenta un
buono strumento informativo
per la riduzione le emissioni di
gas climalteranti.
Asse IV
XXX
L'indicatore permette di
verificare l'influenza diretta
delle azioni realizzate
sull'obiettivo specifico. Il livello
dei consumi parte delle imprese
industriali, infatti, presenta un
buono strumento informativo
per la riduzione degli stessi e
delle emissioni di gas
climalteranti.
Asse IV
XXX
L'indicatore permette di
verificare l'influenza diretta
delle azioni realizzate
sull'obiettivo specifico. Il livello
dei consumi parte delle imprese
terziarie, infatti, presenta un
buono strumento informativo
per la riduzione degli stessi e
delle emissioni di gas
climalteranti.
Asse IV
XXX
L'indicatore permette di
verificare l'influenza diretta
delle azioni realizzate
sull'obiettivo specifico. Il livello
dei consumi parte della PA in
relazione alla produttività di
servizi pubblici, infatti, presenta
un buono strumento
informativo per la riduzione
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
XXX
La
disponibilità delle
fonti ha cadenza
annuale.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
XXX
La
disponibilità delle
fonti ha cadenza
annuale.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
XXX
La
disponibilità delle
fonti ha cadenza
annuale.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
XXX
La
disponibilità delle
fonti ha cadenza
annuale.
168
Regione Basilicata
Pertinenza
Chiarezza
Robustezza
Disponibilità fonti
Indicatori di risultato
degli stessi e le emissioni di gas
climalteranti.
4.C.4.1
4.D.4.3
4.E.4.6
Asse IV
XXX
L'indicatore permette di
verificare l'influenza diretta
Consumi di energia
delle azioni realizzate
elettrica per
sull'obiettivo specifico. Il livello
illuminazione
dei consumi per pubblica
pubblica per
illuminazione in relazione alla
superficie dei centri
superficie servita, infatti,
abitati
presenta un buono strumento
informativo per la riduzione
degli stessi e le emissioni di gas
climalteranti.
Asse IV
XXX
L'indicatore permette di
verificare l'influenza diretta
Consumi di energia delle azioni realizzate
elettrica coperti da sull'obiettivo specifico. Il livello
fonti rinnovabili
dei consumi rinvenienti da fonti
(escluso idro)
rinnovabili, infatti, presenta un
buono strumento informativo
per il grado di realizzazione di
sistemi integrati e di
distribuzione intelligente.
Asse IV
XXX
Utilizzo di mezzi
L'indicatore permette di
pubblici di
verificare l'influenza diretta
trasporto da parte
delle azioni realizzate
di occupati,
sull'obiettivo specifico. Il livello
studenti, scolari e
di occupazione per tipologie di
utenti di mezzi
viaggiatori dei mezzi pubblici
pubblici
permette di conoscere il grado
di mobilità urbana intermodale.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
XXX
La
disponibilità delle
fonti ha cadenza
annuale.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
XXX
La
disponibilità delle
fonti ha cadenza
annuale.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
XXX
La
disponibilità delle
fonti ha cadenza
annuale.
169
Regione Basilicata
Pertinenza
Chiarezza
Robustezza
Disponibilità fonti
Indicatori di risultato
4.E.4.6
4.G.4.4
5.A.5.1
5.A.5.1
5.B.5.3
Passeggeri
trasportati dal TPL
nei Comuni
capoluogo di
provincia
Consumi di energia
coperti da
cogenerazione*
Asse IV
XXX
L'indicatore permette di
verificare l'influenza diretta
delle azioni realizzate
sull'obiettivo specifico. Il livello
di occupazionedel TPL permette
di conoscere il grado di mobilità
urbana intermodale in termini
di sostenibilità.
Asse IV
XXX
L'indicatore permette di
verificare l'influenza diretta
delle azioni realizzate
sull'obiettivo specifico. Il livello
dei consumi rinvenienti da
cogenerazione, infatti, presenta
un buono strumento
informativo per l'utilizzo di
energia ad alto rendimento.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
XXX
La
disponibilità delle
fonti ha cadenza
annuale.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
XXX
La
disponibilità delle
fonti ha cadenza
annuale.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
Popolazione
esposta a rischio
frane
ASSE V - XXX
L'indicatore permette di
verificare la ricaduta in termini
riduzione del rischio
idrogeologico.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
Popolazione
esposta a rischio
alluvione
ASSE V - XXX
L'indicatore permette di
verificare la ricaduta in termini
riduzione del rischio
idrogeologico.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
ASSE V - XXX
L'indicatore permette di
verificare la ricaduta in termini
riduzione del rischio sismico.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
Indice di rischio
sismico*
170
X
La
disponibilità delle
fonti ha cadenza
quinquennuale,
rendendo tale
indicatore utile,
perlopiù, per
valutazioni ex post
X
La
XXX
disponibilità delle
Il grado di robustezza
fonti ha cadenza
dell'indicatore appare
quinquennuale,
buono. Non si ravvisa
rendendo tale
alcuna criticità rispetto
indicatore utile,
alla possibilità di
perlopiù, per
indebita influenza.
valutazioni ex post
X
La
XXX
disponibilità delle
Il grado di robustezza
fonti ha cadenza
dell'indicatore appare
quinquennuale,
buono. Non si ravvisa
rendendo tale
alcuna criticità rispetto
indicatore utile,
alla possibilità di
perlopiù, per
indebita influenza.
valutazioni ex post
Regione Basilicata
Pertinenza
Chiarezza
Robustezza
Disponibilità fonti
Indicatori di risultato
6.A.6.1
6.A.6.1
6.B.6.3
6.B.6.3
6.B.6.4
Raccolta
differenziata dei
rifiuti urbani
Rifiuti urbani
smaltiti in discarica
per abitante
Popolazione
equivalente urbana
servita da
depurazione
Dispersione della
rete di
distribuzione
Corpi idrici in
buono stato di
qualità*
ASSE VI- XXX
L'indicatore permette di
verificare l'influenza diretta
delle azioni realizzate di
promozione del riuso e della
raccolta differenziata
sull'obiettivo specifico
[incremento di pratiche di
compostaggio domestico e di
comunità]
ASSE VI- XXX
L'indicatore permette di
verificare l'influenza diretta
delle azioni per l'introduzione
del Green Public Procurement
sull'obiettivo specifico
[incremento di pratiche di
compostaggio domestico e di
comunità]
ASSE VI- XXX
L'indicatore permette di
verificare l'influenza diretta
delle azioni di potenziamento
infrastutturale nel settore
dell'acqua reflue sull'obiettivo
specifico [uso efficiente della
risorsa idrica]
ASSE VI- XXX
L'indicatore permette di
verificare l'influenza diretta
delle azioni di potenziamento
infrastutturale e di
monitoraggio nel settore
dell'acqua sull'obiettivo
specifico [uso efficiente della
risorsa idrica]
ASSE VI- XXX
L'indicatore permette di
verificare l'influenza diretta
delle azioni di convogliamento e
stoccaggio il risparmio idrico
sull'obiettivo specifico [uso
efficiente della risorsa idrica].
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
XXX
La
disponibilità delle
fonti ha cadenza
annuale.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
XXX
La
disponibilità delle
fonti ha cadenza
annuale.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
XX
La
disponibilità delle
fonti ha cadenza
triennale.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
XX
La
disponibilità delle
fonti ha cadenza
triennale.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
XXX
La
disponibilità delle
fonti ha cadenza
annuale.
171
Regione Basilicata
Pertinenza
Chiarezza
Robustezza
Disponibilità fonti
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
XX
La
disponibilità delle
fonti ha cadenza
annuale, anche se
al momento la
baseline non è
definita
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
XXX
La
disponibilità delle
fonti ha cadenza
annuale.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
XX
La
disponibilità delle
fonti ha cadenza
triennale.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
XXX
La
disponibilità delle
fonti ha cadenza
annuale.
Indicatori di risultato
6.C.6.6
6.C.6.7
6.C.6.7
Tasso di turisticità
nei parchi nazionali
e regionali **
Indice di domanda
culturale del
patrimonio statale
Indice di domanda
culturale del
patrimonio statale
e non statale
6.C.6.8
Turismo nei mesi
non estivi
6.D.6.5
Percentuale di
superficie degli
habitat con un
migliore stato di
conservazione **
6.E.6.2
Aree bonificate su
totale delle aree
ASSE VI- XXX
L'indicatore permette di
verificare l'influenza diretta
delle azioni di valorizzazione del
patrimonio naturale
sull'obiettivo specifico [tutela
ambientale attraverso la
valorizzazione turistica ed
economica].
ASSE VI- XXX
L'indicatore permette di
verificare l'influenza diretta
delle azioni di valorizzazione del
patrimonio storico-culturale
sull'obiettivo specifico [tutela
del patrimonio culturale
attraverso la messa in rete e la
valorizzazione].
ASSE VI- XXX
L'indicatore permette di
verificare l'influenza diretta
delle azioni di valorizzazione del
patrimonio storico-culturale
sull'obiettivo specifico [tutela
del patrimonio culturale
attraverso la messa in rete e la
valorizzazione].
ASSE VI- XXX
L'indicatore permette di
verificare l'influenza diretta
delle azioni tese alla
reealizzazione dei sistemi
turistici sull'obiettivo specifico
[tutela del patrimonio culturale
attraverso la messa in rete e la
valorizzazione].
ASSE VI- XXX
L'indicatore permette di
verificare l'influenza diretta
delle azioni di salvaguardia
ambientale sull'obiettivo
specifico [tutela della
biodiversità].
ASSE VI- XXX
L'indicatore permette di
verificare l'influenza diretta
delle azioni di recupero dei siti
inquinati sull'obiettivo specifico
[riqualificazione ambientale].
X
L'indicatore non è
definito, nella bancadati del Dps, in termini
di formula di calcolo
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
172
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
XX
La
disponibilità delle
fonti ha cadenza
annuale, anche se
al momento la
baseline non è
definita
XXX
La
disponibilità delle
fonti ha cadenza
annuale.
Regione Basilicata
Pertinenza
Chiarezza
Robustezza
Disponibilità fonti
X
L'indicatore non è
definito, nella bancadati del Dps, in termini
di formula di calcolo
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
X I dati non sono
disponibili.
L'indicatore
rientra tra quelli
individuati dal DPS,
ma non sono
disponibili ulteriori
informazioni.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
XXX
La
disponibilità delle
fonti ha cadenza
annuale
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
XXX
La
disponibilità delle
fonti ha cadenza
annuale
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
XXX
La
disponibilità delle
fonti ha cadenza
annuale
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
XXX
La
disponibilità delle
fonti ha cadenza
annuale
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
XXX
La
disponibilità delle
fonti ha cadenza
annuale
Indicatori di risultato
7.B.7.4
Indice di
accessibilità: Tempi
di percorrenza
verso i nodi urbani
per tipologia di
area*
7.D.7.1
ASSE VII - XXX
L'indicatore permette di
Indice del traffico di verificare la ricaduta in termini
merci
di logistica interna regionale e
di collegamento alle 4 direttrici
prioritarie.
ASSE VII - XXX
L'indicatore permette di
verificare la ricaduta in termini
mobilità interna regionale.
ASSE VIII - XXX
L'indicatore permette di
Bambini tra zero e
verificare l'influenza diretta
fino al compimento
9.A.9.3 e
delle azioni realizzate [
dei 3 anni che
9.C.9.3
aumento dei servizi alla
hanno usufruito dei
persona] sull'obiettivo specifico
servizi per l’infanzia
[miglioramento dei servizi di
cura e di conciliazione]
ASSE VIII - XXX
L'indicatore permette di
Anziani trattati in
verificare l'influenza diretta
9.A.9.3 e assistenza
delle azioni realizzate [
9.C.9.3 domiciliare socioaumento dei servizi alla
assistenziale
persona] sull'obiettivo specifico
[miglioramento dei servizi di
cura e di conciliazione]
ASSE VIII - XXX
L'indicatore permette di
verificare l'influenza diretta
Famiglie in
9.B.9.4 e
delle azioni realizzate [
condizioni di
9.C.9.3
sperimentazione di nuove
disagio abitativo
forme abitative] sull'obiettivo
specifico riduzione del diagio
abitativo]
ASSE VIII - XXX
L'indicatore permette di
verificare l'influenza diretta
delle azioni realizzate [
Tasso di istruzione
10:00
investimenti infrastutturali in
universitaria
edifici scolastici e formativi]
sull'obiettivo specifico
[promozione di ogni forma di
apprendimento]
173
Regione Basilicata
Pertinenza
Chiarezza
Robustezza
Disponibilità fonti
Indicatori di risultato
10:00
Quota di edifici in
possesso del
documento di
valutazione dei
rischi
ASSE VIII - XXX
L'indicatore permette di
verificare l'influenza diretta
delle azioni realizzate [
investimenti infrastutturali in
edifici scolastici e formativi]
sull'obiettivo specifico
[promozione di ogni forma di
apprendimento]
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
Disponibile entro il
buono. Non si ravvisa
2015
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
Progetti e
interventi
cofinanziati che
rispettano i crono11:11:06
programmi di
attuazione e un
tracciato unico
completo*
ASSE IX - XXX
L'indicatore permette di
verificare l'influenza diretta
delle azioni realizzate [ attività
di accompangamento, ricerca e
studi] sull'obiettivo specifico
[rafforzamento della capacità
istituzionale]
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
XXX
L'indicatore,
basandosi sul
sistema di
XXX
monitoraggio che
Il grado di robustezza
sarà popolato dai
dell'indicatore appare
dati
buono. Non si ravvisa
dell'avanzamento
alcuna criticità rispetto
di attuazione, sarà
alla possibilità di
aggiornato just in
indebita influenza.
time e
direttamente
disponibile da
parte dell'AdG.
Quota di interventi
con tempi di
attuazione
11:11:06
superiori ai valori di
riferimento indicati
da VISTO*
ASSE IX - XXX
L'indicatore permette di
verificare l'influenza diretta
delle azioni realizzate [ attività
di accompangamento, ricerca e
studi] sull'obiettivo specifico
[rafforzamento della capacità
istituzionale]
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
Non ancora
buono. Non si ravvisa
disponibile.
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
Indicatori di output
1.A- 1.B
Numero di imprese
che cooperano con
istituti di ricerca
ASSE I - XXX
L'indicatore comune appare
pertinente all'azione, in quanto
permette di monitorare la
propensione alla ricerca da
parte delle imprese del
territorio.
174
XXX
L'indicatore,
basandosi sul
sistema di
XX
monitoraggio che
Il grado di robustezza
sarà popolato dai
dell'indicatore appare
dati
buono. Non si ravvisa
dell'avanzamento
alcuna criticità rispetto
di attuazione, sarà
alla possibilità di
aggiornato just in
indebita influenza.
time e
direttamente
disponibile da
parte dell'AdG.
Regione Basilicata
Pertinenza
Chiarezza
Robustezza
Disponibilità fonti
Indicatori di risultato
Numero di
ricercatori che
operano in
infrastrutture di
ricerca migliorate
ASSE I - XXX
L'indicatore comune appare
pertinente all'azione, in quanto
permette di monitorare il grado
di attrattività delle strutture di
ricerca e la propensione
all'integrazione in circuiti
internazionali ed europei.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
1.B
Numero di nuovi
ricercatori nelle
entità sostenute
ASSE I - XXX
L'indicatore comune appare
pertinente all'azione, in quanto
permette di monitorare il grado
di attrattività delle strutture di
ricerca e la propensione
all'integrazione in circuiti
internazionali ed europei.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
1.B
Numero di imprese
sostenute per
introdurre nuovi
prodotti che
costituiscono una
novità per il
mercato
ASSE I - XXX
L'indicatore comune appare
pertinente all'azione, in quanto
permette di monitorare il
processo di sviluppo indistriale
e di valorizzazione economica
delle attività di ricerca.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
1.B
Investimenti privati
combinati al
sostegno pubblico
in progetti di R&S o
innovazione*
ASSE I - XXX
L'indicatore comune appare
pertinente all'azione, in quanto
permette di monitorare la
propensione alla realizzazione
di partnariati pubblico-privati
nel settore della ricerca.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
1.A
175
XXX
L'indicatore,
basandosi sul
sistema di
monitoraggio che
sarà popolato dai
dati
dell'avanzamento
di attuazione, sarà
aggiornato just in
time e
direttamente
disponibile da
parte dell'AdG.
XXX
L'indicatore,
basandosi sul
sistema di
monitoraggio che
sarà popolato dai
dati
dell'avanzamento
di attuazione, sarà
aggiornato just in
time e
direttamente
disponibile da
parte dell'AdG.
XXX
L'indicatore,
basandosi sul
sistema di
monitoraggio che
sarà popolato dai
dati
dell'avanzamento
di attuazione, sarà
aggiornato just in
time e
direttamente
disponibile da
parte dell'AdG.
XXX
L'indicatore,
basandosi sul
sistema di
monitoraggio che
sarà popolato dai
dati
dell'avanzamento
Regione Basilicata
Pertinenza
Chiarezza
Robustezza
Disponibilità fonti
Indicatori di risultato
di attuazione, sarà
aggiornato just in
time e
direttamente
disponibile da
parte dell'AdG.
2.A.
2.B
Numero di unità
abitative
addizionali con
accesso alla banda
larga di almeno 30
Mbps
ASSE II - XXX
L'indicatore comune appare
pertinente all'azione, in quanto
permette di monitorare il
processo di evoluzione e di
ampliamento dell'infrastruttura
di rete a banda larga e/o ultralarga
Numero di imprese
che ricevono un
sostegno
ASSE II
XXX
L'indicatore permette di
monitorare adeguatamente
l'avanzamento dell'azione,
dando informazioni
siginificative circa la copertura
dei segmenti indicati nella
descrizione dell'azione.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
176
XXX
L'indicatore presenta
un buon grado di
robustezza, in quanto
la sua quantificazione
dipende dalla
concentrazione di
unità abitative sul
territorio regionale,
che, escluse le due
città capoluogo e pochi
altri centri,non
presenta valori elevati
. Nelle aree a più alto
tasso di
concentrazzione di
unità abitative
l'accesso alla banda
larga è già di almeno
30 Mbps. Per tale
ragione appare
evidente che
l'indicatore non potrà
essere indebitamente
influenzato da outlier
o da valori estremi.
XXX
L'indicatore,
basandosi sul
sistema di
monitoraggio che
sarà popolato dai
dati
dell'avanzamento
di attuazione, sarà
aggiornato just in
time e
direttamente
disponibile da
parte dell'AdG.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
XXX
L'indicatore,
basandosi sul
sistema di
monitoraggio che
sarà popolato dai
dati
dell'avanzamento
di attuazione, sarà
Regione Basilicata
Pertinenza
Chiarezza
Robustezza
Disponibilità fonti
Indicatori di risultato
1.B
3.A/3.B/
3.C
4.B.
6.C
ASSE I
XXX
L'indicatore permette di
monitorare adeguatamente
l'avanzamento delle azioni
correlate, in quanto offre
significative indicazioni in
merito al sostegno in termini
di propensione alla ricerca da
parte delle imprese del
territorio.
ASSE III
XXX
L'indicatore comune permette
di monitorare adeguatamente
l'avanzamento delle azioni
correlate, in quanto offre
significative indicazioni in
merito al sostegno in termini
di creazione, di riorganizzazione
e di consolidamento del tessuto
produttivo regionale.
ASSE IV
XXX
L'indicatore permette di
monitorare adeguatamente
l'avanzamento delle azioni
correlate, in quanto offre
significative indicazioni in
merito al sostegno in termini
di efficienza energetica e di
utilizzo di energie rinnovabili da
parte delle imprese.
ASSE VI
XXX
L'indicatore permette di
monitorare adeguatamente
l'avanzamento delle azioni
correlate, in quanto offre
significative indicazioni in
merito al sostegno in termini
di ampliamento e
diversificazione dell'offerta
turistica.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
177
aggiornato just in
time e
direttamente
disponibile da
parte dell'AdG.
Regione Basilicata
Pertinenza
Chiarezza
Robustezza
Disponibilità fonti
Indicatori di risultato
9.C.
2.B
2.C.
Numero di scuole
coinvolte in
progetti di
inclusione digitale
Numero di Data
center realizzati
ASSE VIII
XXX
L'indicatore permette di
monitorare adeguatamente
l'avanzamento delle azioni
correlate, in quanto offre
significative indicazioni in
merito al sostegno in termini
di miglioramento delle
performance delle imprese
sociali (operatori privati).
ASSE II - X
L'indicatore permette di
monitorare compiutamente la
partecipazione dei singoli
Istituti Scolastici tesa
all'aumento
dell'alfabetizzazione e delle
competenze informatiche
presso le giovani genrazioni.
Tuttavia, appare troppo
riduttivo per misurare l’azione
2.3.1, che, per come appare
dalla sua descrizione nel PO, ha
uno spettro di azione molto
ampio, ed inoltre non fornisce
alcune indicazioni rispetto i
target specifici dei cittadini
svantaggiati e dei residenti nelle
aree rurali.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
XX
L'indicatore ha un
ASSE II - XX
titolo chiaro,
L'indicatore indicato
iniequivocabilmente
rappresenta adeguatamente
definito, ma appare
l'avanzamento verso il risultato non universalmente
previsto in termini
comprensibile da parte
infrastrutturali. Si segnala che
di tutti i target doi
non è previsto alcun indicatore riferimento (cittadini)
che possa dare indicazioni circa per gap di conoscenza
la diffusione dell'identità
informatica. Si
digitale per l'intera popolazione, raccomanda di
condizione necessaria per
declinare il titolo
l'accesso ai servizi interattivi.
dell'indicatore nella
fase di comunicazione
dello stesso.
178
XXX
L'indicatore,
basandosi sul
sistema di
XXX
monitoraggio che
Il grado di robustezza
sarà popolato dai
dell'indicatore appare
dati
buono. Non si ravvisa
dell'avanzamento
alcuna criticità rispetto
di attuazione, sarà
alla possibilità di
aggiornato just in
indebita influenza.
time e
direttamente
disponibile da
parte dell'AdG.
XXX
L'indicatore,
basandosi sul
XXX
sistema di
Il grado di robustezza
monitoraggio che
dell'indicatore appare sarà popolato dai
buono. Non si ravvisa dati
alcuna criticità rispetto dell'avanzamento
alla possibilità di
di attuazione, sarà
indebita influenza.
aggiornato just in
[valore obiettivo 1]
time e
direttamente
disponibile da
parte dell'AdG.
Regione Basilicata
Pertinenza
Chiarezza
Robustezza
Disponibilità fonti
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono.
XXX
L'indicatore,
basandosi sul
sistema di
monitoraggio che
sarà popolato dai
dati
dell'avanzamento
di attuazione, sarà
aggiornato just in
time e
direttamente
disponibile da
parte dell'AdG.
Indicatori di risultato
ASSE II - XXX
L'indicatore permette di
monitorare adeguatamente
l'avanzamento dell'azione,
dando informazioni
siginificative circa la copertura
dei segmenti indicati nella
descrizione dell'azione.
XX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
iniequivocabilmente
definito, ma appare
non universalmente
comprensibile da parte
di tutti i target doi
riferimento (cittadini)
per gap di conoscenza
informatica. Si
raccomanda di
declinare il titolo
dell'indicatore nella
fase di comunicazione
dello stesso.
ASSE V - XXX
Numero di
L'indicatore appare pertinente
applicativi e sistemi
2.C.
in quanto offre indicazioni in
/5.B/6.B
informativi
meritoall'implementazione
realizzati
della dotazione tecnologico di
sistemi di prevenzione e
monitoraggio.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
ASSE VI - XXX
L'indicatore appare pertinente
in quanto offre indicazioni in
merito al miglioramento del
monitoraggio della rete idrica.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
179
XXX
L'indicatore,
basandosi sul
sistema di
XXX
monitoraggio che
Il grado di robustezza
sarà popolato dai
dell'indicatore appare
dati
buono. Non si ravvisa
dell'avanzamento
alcuna criticità rispetto
di attuazione, sarà
alla possibilità di
aggiornato just in
indebita influenza.
time e
direttamente
disponibile da
parte dell'AdG.
XXX
L'indicatore,
basandosi sul
sistema di
XXX
monitoraggio che
Il grado di robustezza
sarà popolato dai
dell'indicatore appare
dati
buono. Non si ravvisa
dell'avanzamento
alcuna criticità rispetto
di attuazione, sarà
alla possibilità di
aggiornato just in
indebita influenza.
time e
direttamente
disponibile da
parte dell'AdG.
Regione Basilicata
Pertinenza
Chiarezza
Robustezza
Disponibilità fonti
Indicatori di risultato
2.C.
3.B
3.B/3.C
Numero di banche
dati coinvolte
ASSE II - XXX
L'indicatore risulta essere
pertinente in qunto misura il
numero di servizi di egovernment coinvolti nel
processo di integrazione e
interoperabilità e, quindi,
fornisce indicazioni circa la
complessità e la completezza
del sistema di servizi che si
realizza.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
Numero di imprese
sostenute per
introdurre nuovi
prodotti che
costituiscono una
novità per il
mercato
ASSE III
XXX
L'indicatore permette di
monitorare adeguatamente
l'avanzamento delle azioni
correlate, in quanto offre
significative indicazioni in
merito al sostegno
all'internazionalizzazione del
tessuto produttivo regionale.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
Numero di imprese
che ricevono
sovvenzioni
ASSE III
XXX
L'indicatore comune permette
di monitorare adeguatamente
l'avanzamento delle azioni
correlate, in quanto offre
significative indicazioni in
merito alla capacità di
innovazione e di
internazionalizzazione del
tessuto produttivo regionale.
180
XXX
L'indicatore,
basandosi sul
sistema di
monitoraggio che
XXX
sarà popolato dai
Il grado di robustezza
dati
dell'indicatore appare dell'avanzamento
buono.
di attuazione, sarà
aggiornato just in
time e
direttamente
disponibile da
parte dell'AdG.
XXX
L'indicatore,
basandosi sul
sistema di
XXX
monitoraggio che
Il grado di robustezza
sarà popolato dai
dell'indicatore appare
dati
buono. Non si ravvisa
dell'avanzamento
alcuna criticità rispetto
di attuazione, sarà
alla possibilità di
aggiornato just in
indebita influenza.
time e
direttamente
disponibile da
parte dell'AdG.
XXX
L'indicatore,
basandosi sul
sistema di
XXX
monitoraggio che
Il grado di robustezza
sarà popolato dai
dell'indicatore appare
dati
buono. Non si ravvisa
dell'avanzamento
alcuna criticità rispetto
di attuazione, sarà
alla possibilità di
aggiornato just in
indebita influenza.
time e
direttamente
disponibile da
parte dell'AdG.
Regione Basilicata
Pertinenza
Chiarezza
Robustezza
Disponibilità fonti
Indicatori di risultato
Numero di imprese
che ricevono un
sostegno
finanziario diverso
dalle sovvenzioni
ASSE III
XXX
L'indicatore comune permette
di monitorare adeguatamente
l'avanzamento delle azioni
correlate, in quanto offre
significative indicazioni in
merito al sostegno in termini
di creazione, di riorganizzazione
e di consolidamento del tessuto
produttivo regionale.
Numero di impianti
realizzati
ASSE IV
XXX
L'indicatore appare pertinente
poichè offre significative
indicazioni in merito alla
realizzazione di impianti di
produzione di bioenergie, in
particolare quelli da biomasse.
4.C.
Capacità
addizionale di
produzione di
energia da fonti
rinnovabili
ASSE IV
XXX
L'indicatore comune appare
pertinente poichè offre
significative indicazioni in
merito alla realizzazione di
impianti di produzione di
bioenergie, in particolare quelli
da biomasse.
XX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono, anche se
dipende dal
dimenzionamento
degli impianti realizzati
4.C.
Numero di unità
abitative con
classificazione del
consumo
energetico
migliorata
ASSE IV
XXX
L'indicatore comune appare
pertinente, in quanto offre
indicazioni sul patrimonio
edilizio pubblico a titolarietà
regionale con miglioramente
della classificazione energetica.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
3.B/3.D
4.A.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
inequivocabilmente
definito.
181
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
XXX
L'indicatore,
basandosi sul
sistema di
monitoraggio che
sarà popolato dai
dati
dell'avanzamento
di attuazione, sarà
aggiornato just in
time e
direttamente
disponibile da
parte dell'AdG.
XXX
L'indicatore,
basandosi sul
sistema di
monitoraggio che
sarà popolato dai
dati
dell'avanzamento
di attuazione, sarà
aggiornato just in
time e
direttamente
disponibile da
parte dell'AdG.
XXX
L'indicatore,
basandosi sul
sistema di
monitoraggio che
sarà popolato dai
dati
dell'avanzamento
di attuazione, sarà
aggiornato just in
time e
direttamente
disponibile da
parte dell'AdG.
XXX
L'indicatore,
basandosi sul
sistema di
monitoraggio che
sarà popolato dai
dati
dell'avanzamento
Regione Basilicata
Pertinenza
Chiarezza
Robustezza
Disponibilità fonti
Indicatori di risultato
di attuazione, sarà
aggiornato just in
time e
direttamente
disponibile da
parte dell'AdG.
4.D.
4.E.
4.E.
ASSE IV
XXX
Numero di utenti di L'indicatore comune appare
energia addizionali pertinente poichè offre
collegati a reti
significative indicazioni in
intelligenti
merito all'accesso a sistemi
energetici locali fondati su
tecniche avanzate ITC.
Lunghezza totale
delle linee
tramviarie e
metropolitane
nuove o migliorate
ASSE IV
XXX
L'indicatore appare pertinente
poichè offre significative
indicazioni in merito alla
realizzazione di linee di
trasporto locale/urbano
accessibili, meno impattanti
sotto il profilo ambientale e
intermodali.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
Sistema di
bigliettazione
integrata
ASSE IV
XXX
L'indicatore appare pertinente
poichè offre significative
indicazioni in merito allo
sviluppo di TPL integrati.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
182
XXX
L'indicatore,
basandosi sul
sistema di
XXX
monitoraggio che
Il grado di robustezza
sarà popolato dai
dell'indicatore appare
dati
buono. Non si ravvisa
dell'avanzamento
alcuna criticità rispetto
di attuazione, sarà
alla possibilità di
aggiornato just in
indebita influenza.
time e
direttamente
disponibile da
parte dell'AdG.
XXX
L'indicatore,
basandosi sul
sistema di
XXX
monitoraggio che
Il grado di robustezza
sarà popolato dai
dell'indicatore appare
dati
buono. Non si ravvisa
dell'avanzamento
alcuna criticità rispetto
di attuazione, sarà
alla possibilità di
aggiornato just in
indebita influenza.
time e
direttamente
disponibile da
parte dell'AdG.
XXX
L'indicatore,
basandosi sul
sistema di
XXX
monitoraggio che
Il grado di robustezza
sarà popolato dai
dell'indicatore appare
dati
buono. Non si ravvisa
dell'avanzamento
alcuna criticità rispetto
di attuazione, sarà
alla possibilità di
aggiornato just in
indebita influenza.
time e
direttamente
disponibile da
parte dell'AdG.
Regione Basilicata
Pertinenza
Chiarezza
Robustezza
Disponibilità fonti
Indicatori di risultato
Numero di impianti
di cogenerazione e
trigenerazione
realizzati
ASSE IV
XXX
L'indicatore appare pertinente
in relazione al persiguimento
della priorità connessa
all'incremento della quota di
fabbisogno energetico coperto
da cogenerazione.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
4.G
Numero di impianti
oggetto di
intervento
ASSE IV
XXX
L'indicatore appare pertinente
in relazione al persiguimento
della priorità connessa
all'incremento della quota di
fabbisogno energetico coperto
da cogenerazione.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
4.G
ASSE IV
XXX
L'indicatore appare pertinente
Sistemi
in relazione al persiguimento
teleriscaldamento e
della priorità connessa alla
teleraffrescamento
realizzazione di sistemi
realizzati
alimentati da energie in linea
con le innovazioni tecnologiche
più avanzate.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
4.G
5.A
Superficie totale
dei suoli riabilitati
ASSE V - XXX
L'indicatore comune appare
pertinente in quanto offre
indicazioni in merito
all'abbattimento del rischio
idrogeologico e di erosione
costiera.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
183
XXX
L'indicatore,
basandosi sul
sistema di
monitoraggio che
sarà popolato dai
dati
dell'avanzamento
di attuazione, sarà
aggiornato just in
time e
direttamente
disponibile da
parte dell'AdG.
XXX
L'indicatore,
basandosi sul
sistema di
monitoraggio che
sarà popolato dai
dati
dell'avanzamento
di attuazione, sarà
aggiornato just in
time e
direttamente
disponibile da
parte dell'AdG.
XXX
L'indicatore,
basandosi sul
sistema di
monitoraggio che
sarà popolato dai
dati
dell'avanzamento
di attuazione, sarà
aggiornato just in
time e
direttamente
disponibile da
parte dell'AdG.
XXX
L'indicatore,
basandosi sul
sistema di
monitoraggio che
sarà popolato dai
dati
dell'avanzamento
Regione Basilicata
Pertinenza
Chiarezza
Robustezza
Disponibilità fonti
Indicatori di risultato
di attuazione, sarà
aggiornato just in
time e
direttamente
disponibile da
parte dell'AdG.
5.A/6.D
5.B
5.B
Superficie degli
habitat beneficiari
di un intervento
volto a raggiungere
un migliore stato di
conservazione
ASSE V - XXX
L'indicatore comune appare
pertinente in quanto offre
indicazioni in merito
all'abbattimento del rischio
idrogeologico e di erosione
costiera.
ASSE VI - XXX
L'indicatore appare pertinente
in quanto offre indicazioni in
merito alla corretta fruizione
dei siti di interesse naturalistico.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
Numero di edifici
oggetto di
intervento
ASSE V - XXX
L'indicatore appare pertinente
in quanto offre indicazioni in
merito alla riduzione del rischio
sismico.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
Studio di
microzonazione
ASSE V - XXX
L'indicatore appare pertinente
in quanto offre indicazioni in
merito alla riduzione del rischio
sismico.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
184
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
XXX
L'indicatore,
basandosi sul
sistema di
monitoraggio che
sarà popolato dai
dati
dell'avanzamento
di attuazione, sarà
aggiornato just in
time e
direttamente
disponibile da
parte dell'AdG.
XXX
L'indicatore,
basandosi sul
sistema di
XXX
monitoraggio che
Il grado di robustezza
sarà popolato dai
dell'indicatore appare
dati
buono. Non si ravvisa
dell'avanzamento
alcuna criticità rispetto
di attuazione, sarà
alla possibilità di
aggiornato just in
indebita influenza.
time e
direttamente
disponibile da
parte dell'AdG.
XXX
L'indicatore,
basandosi sul
sistema di
XXX
monitoraggio che
Il grado di robustezza
sarà popolato dai
dell'indicatore appare
dati
buono. Non si ravvisa
dell'avanzamento
alcuna criticità rispetto
di attuazione, sarà
alla possibilità di
aggiornato just in
indebita influenza.
time e
direttamente
disponibile da
parte dell'AdG.
Regione Basilicata
Pertinenza
Chiarezza
Robustezza
Disponibilità fonti
Indicatori di risultato
6.A
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
ASSE VI - XXX
L'indicatore comune appare
Capacità
pertinente in quanto offre
addizionale di
indicazioni in merito alla
riciclaggio dei rifiuti
riduzione della produzione di
rifiuti urbani non differenziati.
ASSE VI - XXX
L'indicatore appare pertinente
in quanto offre indicazioni in
merito alla riduzione della
produzione di rifiuti urbani non
differenziati.
6.A
Numero di centri di
raccolta realizzate
6.A
ASSE VI - XXX
L'indicatore appare pertinente
Numero di impianti
in quanto offre indicazioni in
per il trattamento e
meritoal miglioramento in
lo smaltimento dei
termini di trattamento e
rifiuti realizzati
smaltimento dei rifuiri solidi
urbani.
6.B
Popolazione
addizionale servita
dall'approvigionam
ento idrico
potenziato*
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
ASSE VI - XXX
L'indicatore comune appare
pertinente in quanto offre
indicazioni in merito alla qualità
del servizio di erogazione idrica.
185
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
XXX
L'indicatore,
basandosi sul
sistema di
monitoraggio che
sarà popolato dai
dati
dell'avanzamento
di attuazione, sarà
aggiornato just in
time e
direttamente
disponibile da
parte dell'AdG.
XXX
L'indicatore,
basandosi sul
sistema di
monitoraggio che
sarà popolato dai
dati
dell'avanzamento
di attuazione, sarà
aggiornato just in
time e
direttamente
disponibile da
parte dell'AdG.
XXX
L'indicatore,
basandosi sul
sistema di
monitoraggio che
sarà popolato dai
dati
dell'avanzamento
di attuazione, sarà
aggiornato just in
time e
direttamente
disponibile da
parte dell'AdG.
XXX
L'indicatore,
basandosi sul
sistema di
monitoraggio che
sarà popolato dai
dati
dell'avanzamento
Regione Basilicata
Pertinenza
Chiarezza
Robustezza
Disponibilità fonti
Indicatori di risultato
di attuazione, sarà
aggiornato just in
time e
direttamente
disponibile da
parte dell'AdG.
Numero di reti
idriche realizzate
ASSE VI - XXX
L'indicatore appare pertinente
in quanto offre indicazioni in
merito al miglioramento della
rete idrica in termini di
riduzione perdite, capacità di
accumulo e qualità del servizio.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
6.B
Numero di
interventi di
monitoraggio della
risorsa idrica
ASSE VI - XXX
L'indicatore appare pertinente
in quanto offre indicazioni in
merito al miglioramento della
rete idrica in termini di
riduzione perdite, capacità di
accumulo e qualità del servizio.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
6.B
Numero di
interventi in
materia di
risparmio idrico e
depurazione
ASSE VI - XXX
L'indicatore appare pertinente
in quanto offre indicazioni in
merito al miglioramento della
rete idrica in termini di
riduzione perdite, capacità di
accumulo e qualità del servizio.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
6.B
186
XXX
L'indicatore,
basandosi sul
sistema di
XXX
monitoraggio che
Il grado di robustezza
sarà popolato dai
dell'indicatore appare
dati
buono. Non si ravvisa
dell'avanzamento
alcuna criticità rispetto
di attuazione, sarà
alla possibilità di
aggiornato just in
indebita influenza.
time e
direttamente
disponibile da
parte dell'AdG.
XXX
L'indicatore,
basandosi sul
sistema di
XXX
monitoraggio che
Il grado di robustezza
sarà popolato dai
dell'indicatore appare
dati
buono. Non si ravvisa
dell'avanzamento
alcuna criticità rispetto
di attuazione, sarà
alla possibilità di
aggiornato just in
indebita influenza.
time e
direttamente
disponibile da
parte dell'AdG.
XXX
L'indicatore,
basandosi sul
sistema di
XXX
monitoraggio che
Il grado di robustezza
sarà popolato dai
dell'indicatore appare
dati
buono. Non si ravvisa
dell'avanzamento
alcuna criticità rispetto
di attuazione, sarà
alla possibilità di
aggiornato just in
indebita influenza.
time e
direttamente
disponibile da
parte dell'AdG.
Regione Basilicata
Pertinenza
Chiarezza
Robustezza
Disponibilità fonti
Indicatori di risultato
6.B
6.C /6.E
7.B
/.c
Numero di
infrastrutture per il
pretrattatmento e
stoccaggio
ASSE VI - XXX
L'indicatore appare pertinente
in quanto offre indicazioni in
meritoal miglioramento della
risorsa idrica.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
Aree oggetto di
intervento
ASSE VI - XXX
L'indicatore appare pertinente
in quanto offre indicazioni in
meritoal miglioramento in
termini di trattamento e
smaltimento dei rifuiri solidi
urbani.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
Lunghezza totale
delle strade di
nuova costruzione
ASSE VII
XXX
L'indicatore comune appare
pertinente in quanto permette
il monitoraggio in termini
infrastutturali tesi al
rafforzamento delle connessioni
tra le aree interne e la rete
globale.
Sistema di
bigliettazione
integrata
ASSE VII
XXX
L'indicatore appare pertinente
poichè offre significative
indicazioni in merito allo
sviluppo di TPL integrati.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
187
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
XXX
L'indicatore,
basandosi sul
sistema di
monitoraggio che
sarà popolato dai
dati
dell'avanzamento
di attuazione, sarà
aggiornato just in
time e
direttamente
disponibile da
parte dell'AdG.
XXX
L'indicatore,
basandosi sul
sistema di
monitoraggio che
sarà popolato dai
dati
dell'avanzamento
di attuazione, sarà
aggiornato just in
time e
direttamente
disponibile da
parte dell'AdG.
XXX
L'indicatore,
basandosi sul
sistema di
monitoraggio che
sarà popolato dai
dati
dell'avanzamento
di attuazione, sarà
aggiornato just in
time e
direttamente
disponibile da
parte dell'AdG.
XXX
L'indicatore,
basandosi sul
sistema di
monitoraggio che
sarà popolato dai
dati
Regione Basilicata
Pertinenza
Chiarezza
Robustezza
Disponibilità fonti
Indicatori di risultato
definito.
7.D
9.A/10
9.A
Lunghezza totale
delle linee
ferroviarie
ricostruite o
rinnovate
Capacità
dell'infrastruttura
per l'assistenza
all'infanzia o
l'istruzione
sostenuta
Popolazione
coperta dai servizi
sanitari migliorati
ASSE VII
XXX
L'indicatore comune appare
pertinente in quanto permette
il monitoraggio in termini
infrastutturali tesi al
rpotenziamento dell'offerta
ferroviaria.
ASSE VIII
XXX
L'indicatore comune permette
di monitorare adeguatamente
l'avanzamento delle azioni
correlate, in quanto offre
significative indicazioni in
merito alla risposta ai bisogni di
particolari target di
popolazione.
ASSE VIII - XXX
L'indicatore comune appare
pertinente all'azione, in quanto
permette di monitorare le
attività migliorative degli
ambienti scolastici in termini di
dotazione didattica e di
accessibilità per gli studenti con
abilità ridotta.
ASSE VIII
XXX
L'indicatore comune permette
di monitorare adeguatamente
l'avanzamento delle azioni
correlate, in quanto offre
significative indicazioni in
merito all'accesso ai servizi
188
indebita influenza.
dell'avanzamento
di attuazione, sarà
aggiornato just in
time e
direttamente
disponibile da
parte dell'AdG.
XXX
L'indicatore,
basandosi sul
sistema di
XXX
monitoraggio che
Il grado di robustezza
sarà popolato dai
dell'indicatore appare
dati
buono. Non si ravvisa
dell'avanzamento
alcuna criticità rispetto
di attuazione, sarà
alla possibilità di
aggiornato just in
indebita influenza.
time e
direttamente
disponibile da
parte dell'AdG.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
XXX
L'indicatore,
basandosi sul
sistema di
monitoraggio che
sarà popolato dai
dati
dell'avanzamento
di attuazione, sarà
aggiornato just in
time e
direttamente
disponibile da
parte dell'AdG.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
XXX
L'indicatore,
basandosi sul
sistema di
monitoraggio che
sarà popolato dai
dati
dell'avanzamento
Regione Basilicata
Pertinenza
Chiarezza
Robustezza
Disponibilità fonti
Indicatori di risultato
sanitari di territorio.
9.B.
9.B.
11
di attuazione, sarà
aggiornato just in
time e
direttamente
disponibile da
parte dell'AdG.
Edifici pubblici o
commerciali
costruiti o
ristrutturati in zone
urbane
ASSE VIII
XXX
L'indicatore comune permette
di monitorare adeguatamente
l'avanzamento delle azioni
correlate, offrendo indicazioni
circa la dotazione di edifici
pubblici da destinare a forme
innovativie di alloggio, anche a
carattere assistenziale
Abitazioni
ripristinate in zone
urbane
ASSE VIII
XXX
L'indicatore comune permette
di monitorare adeguatamente
l'avanzamento delle azioni
correlate, offrendo indicazioni
circa la dotazione di edifici
pubblici da destinare a forme
innovativie di alloggio, anche a
carattere assistenziale
Giornate/uomo
ASSE IX - X
L'indicatore appare pertinente
all'azione, ma appare di scarso
contenuto informativo rispetto
all'avanzamento fisico delle
azioni cui le giornate-uomo si
riferiscono.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
189
XXX
L'indicatore,
basandosi sul
sistema di
XXX
monitoraggio che
Il grado di robustezza
sarà popolato dai
dell'indicatore appare
dati
buono. Non si ravvisa
dell'avanzamento
alcuna criticità rispetto
di attuazione, sarà
alla possibilità di
aggiornato just in
indebita influenza.
time e
direttamente
disponibile da
parte dell'AdG.
XXX
L'indicatore,
basandosi sul
sistema di
XXX
monitoraggio che
Il grado di robustezza
sarà popolato dai
dell'indicatore appare
dati
buono. Non si ravvisa
dell'avanzamento
alcuna criticità rispetto
di attuazione, sarà
alla possibilità di
aggiornato just in
indebita influenza.
time e
direttamente
disponibile da
parte dell'AdG.
XXX
L'indicatore,
basandosi sul
sistema di
XXX
monitoraggio che
Il grado di robustezza
sarà popolato dai
dell'indicatore appare
dati
buono. Non si ravvisa
dell'avanzamento
alcuna criticità rispetto
di attuazione, sarà
alla possibilità di
aggiornato just in
indebita influenza.
time e
direttamente
disponibile da
parte dell'AdG.
Regione Basilicata
Pertinenza
Chiarezza
Robustezza
Disponibilità fonti
Indicatori di risultato
11
11
11
AT-X
Piani di
miglioramento
tecnicoamministrativo
implementati
ASSE IX - XXX
L'indicatore appare pertinente
all'azione, in quanto permette
di monitorare le attività di
potenziamento delle
competenze delle
amministrazione coinvolte
nell'attuazione del programma.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
Analisi/studi
realizzati
ASSE IX - XXX
L'indicatore appare pertinente
all'azione, in quanto permette
di monitorare la realizzazione di
attività di valutazione degli
effetti e dei risultati attesi degli
interventi.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
Azioni realizzate
ASSE IX - XXX
L'indicatore appare pertinente
all'azione, in quanto permette
di monitorare le azioni volte a
integrare in modo ottimale le
opportunità oltre che quelle
tese alla riqualificazione del
personale interno.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
indebita influenza.
Sistemi
informativi/Banche
dati realizzate
ASSE AT - XXX
L'indicatore appare pertinente
all'azione, in quanto permette
di monitorare le attività di
monitoraggio nell'attuazione
del programma.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
XXX
Il grado di robustezza
dell'indicatore appare
buono. Non si ravvisa
alcuna criticità rispetto
alla possibilità di
190
XXX
L'indicatore,
basandosi sul
sistema di
monitoraggio che
sarà popolato dai
dati
dell'avanzamento
di attuazione, sarà
aggiornato just in
time e
direttamente
disponibile da
parte dell'AdG.
XXX
L'indicatore,
basandosi sul
sistema di
monitoraggio che
sarà popolato dai
dati
dell'avanzamento
di attuazione, sarà
aggiornato just in
time e
direttamente
disponibile da
parte dell'AdG.
XXX
L'indicatore,
basandosi sul
sistema di
monitoraggio che
sarà popolato dai
dati
dell'avanzamento
di attuazione, sarà
aggiornato just in
time e
direttamente
disponibile da
parte dell'AdG.
XXX
L'indicatore,
basandosi sul
sistema di
monitoraggio che
sarà popolato dai
dati
Regione Basilicata
Pertinenza
Chiarezza
Robustezza
Disponibilità fonti
Indicatori di risultato
AT-X
AT-X
Rapporti di
Valutazione
prodotti/ Studi e
Ricerche
Campagne di
comunicazione
integrate
ASSE AT - XXX
L'indicatore appare pertinente
all'azione, in quanto permette
di monitorare le attività di
monitoraggio nell'attuazione
del programma.
ASSE AT - XXX
L'indicatore appare pertinente
all'azione, in quanto permette
di monitorare le attività di
comunicazione e di diffusione
del programma.
definito.
indebita influenza.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
XXX
L'indicatore,
basandosi sul
sistema di
XXX
monitoraggio che
Il grado di robustezza
sarà popolato dai
dell'indicatore appare
dati
buono. Non si ravvisa
dell'avanzamento
alcuna criticità rispetto
di attuazione, sarà
alla possibilità di
aggiornato just in
indebita influenza.
time e
direttamente
disponibile da
parte dell'AdG.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
XXX
L'indicatore,
basandosi sul
sistema di
XXX
monitoraggio che
Il grado di robustezza
sarà popolato dai
dell'indicatore appare
dati
buono. Non si ravvisa
dell'avanzamento
alcuna criticità rispetto
di attuazione, sarà
alla possibilità di
aggiornato just in
indebita influenza.
time e
direttamente
disponibile da
parte dell'AdG.
191
dell'avanzamento
di attuazione, sarà
aggiornato just in
time e
direttamente
disponibile da
parte dell'AdG.
Regione Basilicata
Pertinenza
Chiarezza
Robustezza
Disponibilità fonti
Indicatori di risultato
AT-X
AT-X
Voti:
XXX
XX
X
Azioni di
informazione e
comunicazione
realizzate ai diversi
livelli istituzionali
Giornate uomo
ASSE AT - XXX
L'indicatore appare pertinente
all'azione, in quanto permette
di monitorare le attività di
comunicazione e di diffusione
del programma.
ASSE AT - XXX
L'indicatore appare pertinente
all'azione, in quanto permette
di monitorare le attività di
monitoraggio nell'attuazione
del programma.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
XXX
L'indicatore,
basandosi sul
sistema di
XXX
monitoraggio che
Il grado di robustezza
sarà popolato dai
dell'indicatore appare
dati
buono. Non si ravvisa
dell'avanzamento
alcuna criticità rispetto
di attuazione, sarà
alla possibilità di
aggiornato just in
indebita influenza.
time e
direttamente
disponibile da
parte dell'AdG.
XXX
L'indicatore ha un
titolo chiaro,
facilmente
comprensibile ed è
iniequivocabilmente
definito.
XXX
L'indicatore,
basandosi sul
sistema di
XXX
monitoraggio che
Il grado di robustezza
sarà popolato dai
dell'indicatore appare
dati
buono. Non si ravvisa
dell'avanzamento
alcuna criticità rispetto
di attuazione, sarà
alla possibilità di
aggiornato just in
indebita influenza.
time e
direttamente
disponibile da
parte dell'AdG.
elevata
buona, ma con
alcune
prescrizioni
inadeguata
192
Regione Basilicata
-
Valutazione dei target
Indicatori
Realismo del target
Pertinenza dei
milestones
Realismo
del
milestone
Metodologia di
calcolo del
target degli
indicatori di
output
Indicatori di risultato
1.A.1.2
1.A.1.2
1.B.1.1
1.B.1.1
1.B.1.3
1.B.1.4
3.A.3.7
2.A.2.1
ASSE I
XXX
Incidenza della spesa totale Il target appare realistico
per R&S sul PIL
sulla base delle azioni, della
dotazione finanziaria e delle
azioni previste
Addetti Imprese che hanno
svolto attività di R&S in
ASSE I
collaborazione con enti di
Non calcolato
ricerca pubblici e privati (*)
ASSE I
XXX
Ricercatori occupati nelle
Il target appare realistico
imprese sul totale degli
sulla base delle azioni, della
addetti
dotazione finanziaria e delle
azioni previste
Imprese che hanno svolto
ASSE I
attività di R&S in
X XX
collaborazione con soggetti
Il target appare realistico
esterni
Specializzazione produttiva
nei settori ad alta intensità
di conoscenza**
Tasso di natalità delle
imprese nei settori ad alta
intensità di conoscenza*
Non applicabile
ASSE I
XXX
Il calcolo del target è
Non applicabile
basato sulla serie
storica
dell'indicatore.
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
ASSE I
Non calcolato
ASSE I
XXX
Il calcolo del target è
Non applicabile
basato sulla serie
storica
dell'indicatore.
ASSE I
XXX
Il calcolo del target è
Non applicabile
basato sulla serie
storica
dell'indicatore.
ASSE I
Non calcolato
Non applicabile
Non applicabile
ASSE I
Non calcolato
ASSE I
Non calcolato
Non applicabile
Non applicabile
ASSE I
Non calcolato
Non applicabile
ASSE II
XXX
Il calcolo del target è
Non applicabile
basato sulla serie
storica
dell'indicatore.
Non applicabile
ASSE II
XXX
Non applicabile Il calcolo del target è
basato sulla serie
storica
Copertura con banda larga
ad almeno 30 Mbps
ASSE II
XXX
Il target appare realistico
sulla base delle azioni, della
dotazione finanziaria e degli
investimenti medi necessari al
raggiungimento del target.
Copertura con banda larga
a 100 Mbps
ASSE II
XX
Il target appare piuttosto
sovradimensionato
193
Regione Basilicata
Indicatori
Realismo del target
Pertinenza dei
milestones
Realismo
del
milestone
Metodologia di
calcolo del
target degli
indicatori di
output
dell'indicatore.
2.B.2.3
ASSE II
XXX
Grado di utilizzo di Internet
Il target appare realistico
nelle famiglie
sulla base delle azioni e della
dotazione finanziaria.
Non applicabile
2.B.2.3
Imprese che hanno
utilizzato servizi offerti
online dalla PA
ASSE II
XXX
Il target appare realistico
sulla base delle azioni e della
dotazione finanziaria.
Non applicabile
Comuni con servizi
pienamente interattivi
ASSE II
XXX
Il target appare realistico
sulla base delle azioni e della
dotazione finanziaria.
Non applicabile
Cittadini che hanno
utilizzato il Fascicolo
Sanitario Elettronico
ASSE II
XX
Il target appare abbastanza
realistico sulla base delle
azioni e della dotazione
finanziaria, anche se non
sconta pienamente la
composizione della
popolazione residente che
2.C.2.2
2.C.2.2
194
Non applicabile
ASSE II
XXX
Il calcolo del target è
basato sulla serie
storica
dell'indicatore, sulla
Non applicabile crescita delle
competenze digitali
della popolazione e
sull'incremento del
procedure
amministrative on
line (es. CUD on line)
ASSE II
XXX
Il calcolo del target è
basato sulla serie
storica
dell'indicatore, sulla
crescita delle
Non applicabile
competenze digitali
della popolazione e
sull'incremento del
procedure
amministrative on
line (es. richieste
certificati)
ASSE II
XXX
Il calcolo del target è
Non applicabile
basato sulla serie
storica
dell'indicatore.
ASSE II
XXX
Il calcolo del target è
Non applicabile
sulla crescita delle
competenze digitali
della popolazione.
Regione Basilicata
Indicatori
Realismo del target
Pertinenza dei
milestones
Realismo
del
milestone
Metodologia di
calcolo del
target degli
indicatori di
output
appare sempre più anziana.
2.C.2.2
3.A.3.1
3.A.3.2
3.B.3.3
3.B.3.4
3.A.3.4
3.A.3.1
Notifiche trasmesse in
formato digitale nel
processo civile, tributario e
penale
Addetti delle nuove
imprese
Addetti nelle unità locali
dei sistemi locali del lavoro
definiti in crisi rispetto a
inizio periodo
ASSE II
XXX
Il target appare realistico
sulla base delle azioni e della
dotazione finanziaria.
Non applicabile
ASSE III
Non calcolato
Non applicabile
ASSE III
Non calcolato
Non applicabile
ASSE III
XXX
Il target appare realistico
Investimenti privati sul PIL
sulla base delle azioni, della
dotazione finanziaria e degli
interventi previsti,
ASSE III
XXX
Grado di apertura
Il target appare realistico
commerciale del comparto
sulla base delle azioni, della
manifatturiero
dotazione finanziaria e degli
interventi previsti.
ASSE III
XXX
Addetti occupati nelle unità
Il target appare realistico
locali delle imprese italiane
sulla base delle azioni, della
a controllo estero
dotazione finanziaria e degli
interventi previsti.
ASSE III
XXX
Tasso di innovazione del
Il target appare realistico
sistema produttivo
sulla base delle azioni, della
dotazione finanziaria e degli
interventi previsti.
195
ASSE II
XXX
Il calcolo del target è
Non applicabile
sulla crescita delle
competenze digitali
della popolazione.
ASSE III
Non applicabile
Non calcolato
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
ASSE III
Non calcolato
ASSE III
XXX
Il calcolo del target è
basato sulla serie
storica
dell'indicatore.
ASSE III
XXX
Il calcolo del target è
basato sulla serie
storica
dell'indicatore.
ASSE III
XXX
Il calcolo del target è
basato sulla serie
storica
dell'indicatore.
ASSE III
XXX
Il calcolo del target è
basato sulla serie
storica
dell'indicatore.
Regione Basilicata
Indicatori
3.A.3.7
Addetti alle imprese e alle
istituzioni non profit che
svolgono attività a
contenuto sociale
Realismo del target
Asse III
XX
Il
target appare poco ambizioso,
alla luce del più che probabile
incremento che il Terzo
Settore avrà nei prossimi anni,
parallelamente
all'impoverimento della
società
3.A.3.6
ASSE III
XXX
Quota valore fidi globali fra
Il target appare realistico
30.000 e 500.000 euro
sulla base delle azioni, della
utilizzati dalle imprese
dotazione finanziaria e degli
interventi previsti.
3.A.3.6
Impieghi bancari delle
imprese non finanziarie sul
PIL
ASSE III
XX
Alla luce di un credit crunch
ancora in atto, il target appare
sovradimensionato
Consumi di energia
elettrica coperti con
produzione da bioenergie
ASSE IV
XXX
Il target appare realistico
sulla base delle azioni, della
dotazione finanziaria e
dell'integrazione con il fondo
FEASR per la valorizzazione
della filiera bosco-legnoenergia.
4.B.4.2
196
Pertinenza dei
milestones
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
Realismo
del
milestone
Metodologia di
calcolo del
target degli
indicatori di
output
ASSE III
XXX
Il calcolo del target è
Non applicabile
basato sulla serie
storica
dell'indicatore.
ASSE III
XXX
Il calcolo del target è
basato sulla serie
storica
dell'indicatore alla
Non applicabile
luce delle misure
messe in campo a
diverso livello per
facilitare l'accesso al
credito da parte
delle PMI.
ASSE III
XXX
Il calcolo del target è
basato sulla serie
storica
dell'indicatore alla
Non applicabile
luce delle misure
messe in campo a
diverso livello per
facilitare l'accesso al
credito da parte
delle PMI.
ASSE IV
XXX
Il calcolo del target è
Non applicabile
basato sulla serie
storica
dell'indicatore.
Regione Basilicata
Indicatori
4.B.4.2
4.B.4.2
4.C.4.1
4.C.4.1
4.D.4.3
4.E.4.6
4.E.4.6
Realismo del target
ASSE IV
XXX
Il target appare realistico
Consumi di energia
sulla base delle azioni, della
elettrica delle imprese
dotazione finanziaria e della
dell’industria
concentrazione degli
interventi nelle agglomerati
industriali.
ASSE IV
Consumi di energia
XXX
elettrica delle imprese
Il target appare realistico
private del terziario
sulla base delle azioni, della
(esclusa la PA)
dotazione finanziaria e degli
interventi previsti.
ASSE IV
XXX
Consumi di energia
Il target appare realistico
elettrica della PA per unità
sulla base delle azioni, della
di lavoro
dotazione finanziaria e degli
interventi previsiti.
ASSE IV
Consumi di energia
XXX
elettrica per illuminazione Il target appare realistico
pubblica per superficie dei sulla base delle azioni, della
centri abitati
dotazione finanziaria e degli
interventi previsiti.
ASSE IV
XXX
Consumi di energia
Il target appare realistico
elettrica coperti da fonti
sulla base delle azioni, della
rinnovabili (escluso idro)
dotazione finanziaria e degli
interventi previsiti.
ASSE IV
XXX
Utilizzo di mezzi pubblici di
Il target appare realistico
trasporto da parte di
sulla base delle azioni, della
occupati, studenti, scolari e
dotazione finanziaria e dal
utenti di mezzi pubblici
grado di interoperatività dele
azione previste.
ASSE IV
XXX
Passeggeri trasportati dal
Il target appare realistico
TPL nei Comuni capoluogo sulla base delle azioni, della
di provincia
dotazione finanziaria e dal
grado di interoperatività dele
azione previste.
197
Pertinenza dei
milestones
Non applicabile
Realismo
del
milestone
Metodologia di
calcolo del
target degli
indicatori di
output
ASSE IV
XXX
Il calcolo del target è
Non applicabile
basato sulla serie
storica
dell'indicatore.
ASSE IV
XXX
Il calcolo del target è
basato sulla serie
storica
dell'indicatore.
ASSE IV
XXX
Il calcolo del target è
basato sulla serie
storica
dell'indicatore.
ASSE IV
XXX
Il calcolo del target è
basato sulla serie
storica
dell'indicatore.
ASSE IV
XXX
Il calcolo del target è
basato sulla serie
storica
dell'indicatore.
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
ASSE IV
XXX
Il calcolo del target è
Non applicabile
basato sulla serie
storica
dell'indicatore.
Non applicabile
ASSE IV
XXX
Il calcolo del target è
Non applicabile
basato sulla serie
storica
dell'indicatore.
Regione Basilicata
Indicatori
Realismo del target
Pertinenza dei
milestones
Realismo
del
milestone
Metodologia di
calcolo del
target degli
indicatori di
output
Consumi di energia coperti
da cogenerazione*
ASSE IV
Non calcolato
Non applicabile
Non applicabile
Popolazione esposta a
rischio frane
ASSE V
XXX
Il target appare realistico
sulla base delle azioni, della
dotazione finanziaria e la
densità di popolazione
residente nell aree più a
rischio.
Non applicabile
Non applicabile
5.A.5.1
Popolazione esposta a
rischio alluvione
ASSE V
XXX
Il target appare realistico
sulla base delle azioni, della
dotazione finanziaria e la
densità di popolazione
residente nell aree più a
rischio.
Non applicabile
Non applicabile
5.B.5.3
Indice di rischio sismico*
ASSE V
Non calcolato
Non applicabile
Non applicabile
Raccolta differenziata dei
rifiuti urbani
ASSE VI
XXX
Il target appare realistico
sulla base delle azioni e della
dotazione finanziaria
Non applicabile
Non applicabile
6.A.6.1
Rifiuti urbani smaltiti in
discarica per abitante
ASSE VI
XXX
Il target appare realistico
sulla base delle azioni e della
dotazione finanziaria
Non applicabile
Non applicabile
6.B.6.3
ASSE VI
XXX
Il target appare realistico
Popolazione
equivalente
sulla base delle azion, della
urbana
servita
da
dotazione finanziaria, della
depurazione
concentrazione della
popolazione residente e del
costo medio delle operazioni.
Non applicabile
ASSE VI
XXX
Il calcolo del target è
Non applicabile
basato sulla serie
storica
dell'indicatore
4.G.4.4
5.A.5.1
6.A.6.1
198
ASSE IV
Non calcolato
ASSE V
XXX
Il calcolo del target è
basato delle azioni,
della dotazione
finanziaria e la
densità di
popolazione
residente nelle aree
più a rischio.
ASSE V
XXX
Il calcolo del target è
basato delle azioni,
della dotazione
finanziaria e la
densità di
popolazione
residente nelle aree
più a rischio.
ASSE V
Non calcolato
ASSE VI
XXX
Il calcolo del target è
basato sulla serie
storica
dell'indicatore
ASSE VI
XXX
Il calcolo del target è
basato sulla serie
storica
dell'indicatore
Regione Basilicata
Indicatori
6.B.6.3
6.B.6.4
6.C.6.6
6.C.6.7
6.C.6.7
6.C.6.8
6.D.6.5
6.E.6.2
7.B.7.4
Realismo del target
ASSE VI
XXX
Dispersione della rete di Il target appare realistico
distribuzione
sulla base delle azion, della
dotazione finanziaria e del
costo medio delle operazioni.
Corpi idrici in buono stato
ASSE VI
di qualità*
Non calcolato
Tasso di turisticità nei
ASSE VI
parchi nazionali e regionali
Non calcolato
**
ASSE VI
XXX
Indice
di
domanda
Il target appare realistico
culturale del patrimonio
sulla base delle azioni, della
statale
dotazione finanziaria e del
trend di domanda turistica.
ASSE VI
XXX
Indice
di
domanda
Il target appare realistico
culturale del patrimonio
sulla base delle azioni, della
statale e non statale
dotazione finanziaria e del
trend di domanda turistica.
ASSE VI
XXX
Il target appare realistico
Turismo nei mesi non estivi sulla base delle azioni, della
dotazione finanziaria e del
trend di destagionalizzazione
della domanda turistica.
Percentuale di superficie
degli habitat con un
ASSE VI
migliore stato di
Non calcolato
conservazione **
ASSE VI
XXX
Aree bonificate su totale
Il target appare realistico
delle aree
sulla base delle azion, della
dotazione finanziaria e del
costo medio delle operazioni.
Indice di accessibilità:
Tempi di percorrenza verso ASSE VII
i nodi urbani per tipologia
Non calcolato
di area*
199
Pertinenza dei
milestones
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
Realismo
del
milestone
Metodologia di
calcolo del
target degli
indicatori di
output
ASSE VI
XXX
Il calcolo del target è
Non applicabile
basato sulla serie
storica
dell'indicatore
ASSE VI
Non applicabile
Non calcolato
Non applicabile
ASSE VI
Non calcolato
ASSE VI
XXX
Il calcolo del target è
Non applicabile
basato sulla serie
storica
dell'indicatore
ASSE VI
XXX
Il calcolo del target è
Non applicabile
basato sulla serie
storica
dell'indicatore
Non applicabile
ASSE VI
XXX
Il calcolo del target è
Non applicabile
basato sulla serie
storica
dell'indicatore
Non applicabile
Non applicabile
Non applicabile
ASSE VI
XXX
Il calcolo del target è
Non applicabile
basato sulla serie
storica
dell'indicatore
Non applicabile
Non applicabile
ASSE VI
Non calcolato
ASSE VII
Non calcolato
Regione Basilicata
Indicatori
Realismo del target
Pertinenza dei
milestones
Realismo
del
milestone
7.D.7.1
Indice del traffico di merci
ASSE VII
XXX
Il target appare realistico
sulla base delle azioni e della
dotazione finanziaria.
9.A.9.3 e
9.C.9.3
Bambini tra zero e fino al
compimento dei 3 anni che
hanno usufruito dei servizi
per l’infanzia
ASSE VIII
XXX
Il target appare realistico
sulla base delle azioni e della
dotazione finanziaria.
Non applicabile
Non applicabile
9.A.9.3 e
9.C.9.3
Anziani trattati in
assistenza domiciliare
socio-assistenziale
ASSE VIII
XXX
Il target appare realistico
sulla base delle azioni e della
dotazione finanziaria.
Non applicabile
Non applicabile
Famiglie in condizioni di
disagio abitativo
ASSE VIII
XXX
Il target appare realistico
sulla base delle azioni e della
dotazione finanziaria.
Non applicabile
Non applicabile
9.B.9.4 e
9.C.9.3
200
Non applicabile
Non applicabile
Metodologia di
calcolo del
target degli
indicatori di
output
ASSE VII
XXX
Il calcolo del target è
basato sulla serie
storica
dell'indicatore,
rettificato dalla
anadata a regime
degli interventi
realizzati in materia
a valere sul PO FESR
2007/2013.
ASSE VIII
XXX
Il calcolo del target è
basato sulla serie
storica
dell'indicatore e sulla
rilevazione delle
richieste di iscrizione
non soddifatte negli
ultimi anni.
ASSE VIII
XXX
Il calcolo del target è
basato sulla serie
storica
dell'indicatore,
corretta dalla
valutazione della
presnza di
comparteciapazione
economica da parte
degli utenti in
situazione di povertà
crescente nella
popolazione over 65.
ASSE VIII
XXX
Il calcolo del target è
basato sulla serie
storica
dell'indicatore.
Regione Basilicata
Indicatori
10:00
10:00
11:11:06
11:11:06
AT
Tasso di istruzione
universitaria
Quota di edifici in possesso
del documento di
valutazione dei rischi
Progetti e interventi
cofinanziati che rispettano i
crono-programmi di
attuazione e un tracciato
unico completo*
Quota di interventi con
tempi di attuazione
superiori ai valori di
riferimento indicati da
VISTO*
Progetti e interventi
cofinanziati che rispettano i
crono-programmi di
attuazione e un tracciato
unico completo*
Realismo del target
Pertinenza dei
milestones
Realismo
del
milestone
Metodologia di
calcolo del
target degli
indicatori di
output
ASSE VIII
XXX
Il target appare realistico
sulla base delle azioni e della
dotazione finanziaria.
Non applicabile
ASSE VIII
XXX
Il calcolo del target è
basato sulla serie
storica
dell'indicatore,
Non applicabile rettificato dai dai
delle
immatricolazioni e
dalle istanze di
richiesta di borse di
studio da parte degli
student in Basilicata.
ASSE VIII
Non calcolato
Non applicabile
Non applicabile
ASSE VIII
Non calcolato
ASSE IX
Non calcolato
Non applicabile
Non applicabile
ASSE IX
Non calcolato
ASSE IX
Non calcolato
Non applicabile
Non applicabile
ASSE IX
Non calcolato
ASSE IX
Non calcolato
Non applicabile
Non applicabile
ASSE IX
Non calcolato
Non applicabile
ASSE I
XXX
Il calcolo del target è
basato sulla
rilevazione delle
Non applicabile
imprese
potenzialmente
cooperanti con
istituti di ricerca per
settore di attività.
Indicatori di output
1.A- 1.B
Numero di imprese che
cooperano con istituti di
ricerca
ASSE I
XXX
Il target appare realistico
sulla base delle azioni e della
dotazione finanziaria.
201
Regione Basilicata
Indicatori
Realismo del target
1.A
ASSE I
Numero di ricercatori che
XXX
operano in infrastrutture di Il target appare realistico
ricerca migliorate
sulla base delle azioni e della
dotazione finanziaria.
1.B
ASSE I
X
Il target appare irrealistico:
Numero di nuovi ricercatori
significherebbe un raddoppio
nelle entità sostenute
rispetto ai ricercatori che
operano già nelle strutture di
ricerca migliorate
1.B
Numero di imprese
sostenute per introdurre
nuovi prodotti che
costituiscono una novità
per il mercato
ASSE I
XXX
Il target appare realistico
sulla base delle azioni e della
dotazione finanziaria.
202
Pertinenza dei
milestones
Realismo
del
milestone
Metodologia di
calcolo del
target degli
indicatori di
output
ASSE I
XXX
Il calcolo del target è
basato sulla
rilevazione dei
Non applicabile
Non applicabile
ricercatori
potenzialmente
impegnati nei centri
di ricerca oggetto
degli interventi.
ASSE I - XXX
ASSE I - XXX
Il dato appare
L'indicatore
realistico e, in
appare pertinente, quanto tale,
in quanto esprime può essere
ASSE I
lo stato di
raggiunto in
XXX
avanzamento e il
sede di
Il calcolo del target è
grado di
riesame. Si
basato sulla
avvicinamento ai
osserva,
rilevazione dei
target dell'Asse I.
inoltre, che
ricercatori
Lo stesso, infatti,
essendo
potenzialmente
esprime un buon
disponibile il
impegnati nei centri
indicatore del
dato in modo
di ricerca oggetto
grado di capacità
continuativo lo degli interventi.
in R&S,
stesso può
innovazione
orientare le
especializzazione. fasi centrali del
riesame.
ASSE I - XXX
ASSE I - XXX
L'indicatore
Il dato appare
appare pertinente, realistico e, in
in quanto esprime quanto tale,
ASSE I
lo stato di
può essere
XXX
avanzamento e il
raggiunto in
Il calcolo del target è
grado di
sede di
basato sulla
avvicinamento ai
riesame. Si
ponderazione della
target dell'Asse I.
osserva,
dotazione
Lo stesso, infatti,
inoltre, che
finanziariacon
esprime un buon
essendo
l'investimento medio
indicatore del
disponibile il
da parte di ogni
capacità da parte
dato in modo
singola impresa nel
delle imprese in
continuativo lo
settore.
termini di
stesso può
innovazione sia nei orientare le
prodotti sia nei
fasi centrali del
mercati.
riesame.
Regione Basilicata
Indicatori
1.B
2.A.
2.B
1.B
Investimenti privati
combinati al sostegno
pubblico in progetti di R&S
o innovazione*
Realismo del target
ASSE I
Non calcolato
Pertinenza dei
milestones
Non applicabile
ASSE II - XXX
L'indicatore
appare pertinente,
in quanto esprime
ASSE II
lo stato di
X
Numero di unità abitative
avanzamento e il
Il target appare eccessivo,
addizionali con accesso alla
grado di
prevedendo oltre il 100% di
banda larga di almeno 30
avvicinamento ai
copertura a fine programma
Mbps
target dell'Asse II.
(le abitazioni in Basilicata sono
Lo stesso, infatti,
227.000 nel 2011)
esprime un buon
indicatore della
riduzione dei divari
digitali territoriali.
ASSE II
Non applicabile
Non calcolato
Numero di imprese che
ricevono un sostegno
ASSE I
X Il target appare
sottodimensionato, rispetto
alla dotazione finanziaria ed
alla pluralità di azioni di
sostegno alle imprese
dell'Asse I
203
ASSE I - XXX
L'indicatore
appare pertinente,
in quanto esprime
lo stato di
avanzamento e il
grado di
avvicinamento ai
target dell'Asse I.
Lo stesso, infatti,
esprime un buon
indicatore del
capacità da parte
delle imprese in
termini di
innovazione.
Realismo
del
milestone
Metodologia di
calcolo del
target degli
indicatori di
output
Non applicabile
ASSE I
Non calcolato
ASSE II - X
Il dato appare
sovradimensio
nato.
ASSE II
XXX
Il calcolo del target è
basato sulla
rilevazione delle
unità abitative
censite sul territorio
Non applicabile
ASSE II
Non calcolato
ASSE I - XXX
Il dato appare
realistico e, in
quanto tale,
può essere
raggiunto in
sede di
riesame. Si
osserva,
inoltre, che
essendo
disponibile il
dato in modo
continuativo lo
stesso può
orientare le
fasi centrali del
riesame.
ASSE I
XXX
Il calcolo del target è
basato sulla
ponderazione della
dotazione
finanziariacon
l'investimento medio
da parte di ogni
singola impresa nel
settore.
Regione Basilicata
Indicatori
3.A/3.B/3.C
4.B.
6.C
Realismo del target
Pertinenza dei
milestones
Realismo
del
milestone
Metodologia di
calcolo del
target degli
indicatori di
output
ASSE III
X
Il target appare
sottodimensionato, rispetto
alla dotazione finanziaria ed
alla pluralità di azioni di
sostegno alle imprese
dell'Asse III
ASSE III - XXX
L'indicatore
appare pertinente,
in quanto esprime
lo stato di
avanzamento e il
grado di
avvicinamento ai
target dell'Asse III.
Lo stesso, infatti,
esprime un buon
indicatore del
capacità da parte
delle imprese in
termini di
competitività e
internazionalizzazi
one.
ASSE III - XXX
Il dato appare
realistico e, in
quanto tale,
può essere
raggiunto in
sede di
riesame. Si
osserva,
inoltre, che
essendo
disponibile il
dato in modo
continuativo lo
stesso può
orientare le
fasi centrali del
riesame.
ASSE III
XXX
Il calcolo del target è
basato sulla
ponderazione della
dotazione finanziaria
con l'investimento
medio da parte di
ogni singola impresa
nel settore.
ASSE IV
XXX
Il target appare realistico
sulla base delle azioni, della
dotazione finanziaria e
dell'investimento medio da
parte di ogni singola impresa.
Non applicabile
ASSE VI
XXX
Il target appare realistico
sulla base delle azioni, della
dotazione finanziaria e
dell'investimento medio da
parte di ogni singola impresa.
ASSE VI - XXX
L'indicatore
appare pertinente,
in quanto esprime
lo stato di
avanzamento e il
grado di
avvicinamento ai
target dell'Asse VI.
Lo stesso, infatti,
esprime un buon
indicatore del
capacità da parte
delle imprese in
termini di
efficienza
energetica.
204
ASSE IV
XXX
Il calcolo del target è
basato sulla
ponderazione della
Non applicabile dotazione
finanziariacon
l'investimento medio
da parte di ogni
singola impresa nel
settore.
ASSE VI - XXX
Il dato appare
realistico e, in
quanto tale,
ASSE VI
può essere
XXX
raggiunto in
Il calcolo del target è
sede di
basato sulla
riesame. Si
ponderazione della
osserva,
dotazione
inoltre, che
finanziariacon
essendo
l'investimento medio
disponibile il
da parte di ogni
dato in modo
singola impresa nel
continuativo lo settore.
stesso può
orientare le
fasi centrali del
Regione Basilicata
Indicatori
Realismo del target
Pertinenza dei
milestones
Realismo
del
milestone
Metodologia di
calcolo del
target degli
indicatori di
output
riesame.
ASSE VIII - XXX
L'indicatore
appare pertinente,
in quanto esprime
lo stato di
avanzamento e il
grado di
avvicinamento ai
target dell'Asse
VIII. Lo stesso,
infatti, esprime un
buon indicatore
del capacità da
parte delle
imprese sociali in
termini di
innovazione.
9.C.
ASSE VIII
XXX
Il target appare realistico
sulla base delle azioni, della
dotazione finanziaria e
dell'investimento medio da
parte di ogni singola impresa.
2.B
ASSE II
Numero di scuole coinvolte XXX
in progetti di inclusione
Il target appare realistico
digitale
sulla base delle azioni e della
dotazione finanziaria.
Non applicabile
2.C.
ASSE II
XXX
Il target appare realistico
sulla base delle azioni e della
dotazione finanziaria.
Non applicabile
Numero di Data center
realizzati
205
ASSE VIII - XXX
Il dato appare
realistico e, in
quanto tale,
può essere
raggiunto in
sede di
riesame. Si
osserva,
inoltre, che
essendo
disponibile il
dato in modo
continuativo lo
stesso può
orientare le
fasi centrali del
riesame.
ASSE VIII
XXX
Il calcolo del target è
basato sulla
ponderazione della
dotazione
finanziariacon
l'investimento medio
da parte di ogni
singola impresa nel
settore.
ASSE II
XXX
Il calcolo del target è
Non applicabile basato sulla
rilevazione degli
Istituti scolastici
censite sul territorio.
ASSE II
XXX
Il calcolo del target è
pari ad 1 e
Non applicabile
rappresenta la
precondizione per la
realizzazione di altre
azioni collegate.
Regione Basilicata
Indicatori
Realismo del target
ASSE II
XXX
Il target appare realistico
sulla base delle azioni e della
dotazione finanziaria.
2.C.
/5.B/6.B
Numero di applicativi e
sistemi informativi
realizzati
Pertinenza dei
milestones
Realismo
del
milestone
Metodologia di
calcolo del
target degli
indicatori di
output
ASSE II - XXX
L'indicatore
appare pertinente,
in quanto esprime
lo stato di
avanzamento e il
grado di
avvicinamento ai
target dell'Asse II.
Lo stesso, infatti,
esprime un buon
indicatore del
livello di
digitalizzazione e di
interoperatività dei
processi
amministrativi.
ASSE II - XXX
Il dato appare
realistico e, in
quanto tale,
può essere
raggiunto in
sede di
riesame. Si
osserva,
inoltre, che
essendo
disponibile il
dato in modo
continuativo lo
stesso può
orientare le
fasi centrali del
riesame.
ASSE II
XXX
Il calcolo del target è
basato sulla
previsione del
numero di strumenti
di dialogo nessari
alla realizzazione
dell'interopratività
tra le banche dati.
ASSE V
XXX
Il target appare realistico
sulla base delle azioni, della
dotazione finanziaria e la
densità di popolazione
residente nell aree più a
rischio.
Non applicabile
ASSE VI
XXX
Il target appare realistico
sulla base delle azioni, della
dotazione finanziaria e del
costo dell'intervento medio.
Non applicabile
206
ASSE V
XXX
Il calcolo del target è
basato sulla
previsione del
Non applicabile
numero di strumenti
di dialogo nessari
alla realizzazione
dell'interopratività
tra le banche dati.
ASSE VI
XXX
Il calcolo del target è
basato sulla
Non applicabile previsione del
numero di strumenti
di dialogo nessari
alla realizzazione
dell'obiettivo.
Regione Basilicata
Indicatori
2.C.
3.B
Realismo del target
Pertinenza dei
milestones
ASSE II - XXX
L'indicatore
appare pertinente,
in quanto esprime
lo stato di
avanzamento e il
grado di
avvicinamento ai
target dell'Asse II.
Lo stesso, infatti,
esprime un buon
indicatore del
livello di
digitalizzazione e di
interoperatività dei
processi
amministrativi.
Numero di banche dati
coinvolte
ASSE II
XXX
Il target appare realistico
sulla base delle azioni e della
dotazione finanziaria.
Numero di imprese
sostenute per introdurre
nuovi prodotti che
costituiscono una novità
per il mercato
ASSE III - XXX
L'indicatore
appare pertinente,
in quanto esprime
lo stato di
ASSE III
avanzamento e il
XXX
grado di
Il target appare realisticosulla avvicinamento ai
base delle azioni, della
target dell'Asse III.
dotazione finanziaria e
Lo stesso, infatti,
dell'investimento medio da
esprime un buon
parte di ogni singola impresa. indicatore del
capacità da parte
delle imprese in
termini di
competitività e
innovazione.
207
Realismo
del
milestone
ASSE II - XXX
Il dato appare
realistico e, in
quanto tale,
può essere
raggiunto in
sede di
riesame. Si
osserva,
inoltre, che
essendo
disponibile il
dato in modo
continuativo lo
stesso può
orientare le
fasi centrali del
riesame.
ASSE III - XXX
Il dato appare
realistico e, in
quanto tale,
può essere
raggiunto in
sede di
riesame. Si
osserva,
inoltre, che
essendo
disponibile il
dato in modo
continuativo lo
stesso può
orientare le
fasi centrali del
riesame.
Metodologia di
calcolo del
target degli
indicatori di
output
ASSE II
XXX
Il calcolo del target è
basato sulla
rilevazione delle
banche dati
disponibili da
rendere
interoperative.
ASSE III
XXX
Il calcolo del target è
basato sulla
ponderazione della
dotazione finanziaria
con l'investimento
medio da parte di
ogni singola impresa
nel settore.
Regione Basilicata
Indicatori
Realismo del target
Pertinenza dei
milestones
Numero di imprese che
ricevono sovvenzioni
ASSE III - XXX
L'indicatore
appare pertinente,
in quanto esprime
lo stato di
avanzamento e il
ASSE III
grado di
XXX
avvicinamento ai
Il target appare realisticosulla
target dell'Asse III.
base delle azioni, della
Lo stesso, infatti,
dotazione finanziaria e
esprime un buon
dell'investimento medio da
indicatore del
parte di ogni singola impresa.
capacità da parte
delle imprese in
termini di
competitività e
internazionalizzazi
one.
Numero di imprese che
ricevono un sostegno
finanziario diverso dalle
sovvenzioni
ASSE III
X
Il target appare
sottodimensionato, rispetto
alla strategia di puntare su
numerosi strumenti finanziari
(garanzie, microcredito, fondi
rischi)
Non applicabile
4.A.
Numero di impianti
realizzati
ASSE IV
XXX
Il target appare realistico
sulla base delle azioni, della
dotazione finanziaria e del
costo dell'intervento medio.
Non applicabile
4.C.
Capacità addizionale di
produzione di energia da
fonti rinnovabili
ASSE IV
Non calcolato
Non applicabile
3.B/3.C
3.B/3.D
208
Realismo
del
milestone
Metodologia di
calcolo del
target degli
indicatori di
output
ASSE III - XXX
Il dato appare
realistico e, in
quanto tale,
può essere
raggiunto in
sede di
riesame. Si
osserva,
inoltre, che
essendo
disponibile il
dato in modo
continuativo lo
stesso può
orientare le
fasi centrali del
riesame.
ASSE III
XXX
Il calcolo del target è
basato sulla
ponderazione della
dotazione finanziaria
con l'investimento
medio da parte di
ogni singola impresa
nel settore.
ASSE III
XXX
Il calcolo del target è
basato sulla
ponderazione della
Non applicabile
dotazione finanziaria
con l'investimento
medio da parte di
ogni singola impresa
nel settore.
ASSE IV
XXX
Il calcolo del target è
pari ad 1, basato
Non applicabile sulla parametrazione
della dotazione
finanziaria e del
costo di un
intervento medio.
Non applicabile
ASSE IV
Non calcolato
Regione Basilicata
Indicatori
Realismo del target
Pertinenza dei
milestones
Realismo
del
milestone
Metodologia di
calcolo del
target degli
indicatori di
output
ASSE IV
XXX
Il target appare realistico
sulla base delle azioni, della
dotazione finanziaria e del
costo dell'intervento medio.
ASSE IV - XXX
L'indicatore
appare pertinente,
in quanto esprime
lo stato di
avanzamento e il
grado di
avvicinamento ai
target dell'Asse IV.
Lo stesso, infatti,
offre informazioni
circa il
miglioramento in
termini energetici
del patrimonio
abitativo pubblico
e privato.
ASSE IV - XXX
Il dato appare
realistico e, in
quanto tale,
può essere
raggiunto in
sede di
riesame. Si
osserva,
inoltre, che
essendo
disponibile il
dato in modo
continuativo lo
stesso può
orientare le
fasi centrali del
riesame.
ASSE IV
XXX
Il calcolo del target è
basato sulla
parametrazione delle
unità abitative
censite sul territorio
e la dotazione
finanziaria.
4.C.
Numero di unità abitative
con classificazione del
consumo energetico
migliorata
4.D.
ASSE IV
XXX
Numero di utenti di energia Il target appare realistico
addizionali collegati a reti
sulla base delle azioni, della
intelligenti
dotazione finanziaria e del
costo dell'intervento medio
per rete intelligente.
Non applicabile
ASSE IV
XXX
Lunghezza totale delle linee
Il target appare realistico
tramviarie e metropolitane
sulla base delle azioni, della
nuove o migliorate
dotazione finanziaria e sul
costo medio per Km.
ASSE IV - XXX
L'indicatore
appare pertinente,
in quanto esprime
lo stato di
avanzamento e il
grado di
avvicinamento ai
target dell'Asse IV.
Lo stesso, infatti,
permette di
analizzare
l'aumento della
mobilità in ambito
urbano.
4.E.
209
ASSE IV
XXX
Il calcolo del target è
basato sulla
Non applicabile
popolazione
residente nei
territorio collegati a
reti intelligenti.
ASSE IV - XXX
Il dato appare
realistico e, in
quanto tale,
può essere
raggiunto in
ASSE VI
sede di
XXX
riesame. Si
Il calcolo del target è
osserva,
basato sulla
inoltre, che
dotazione finanziaria
essendo
rispetto al costo
disponibile il
medio per Km.
dato in modo
continuativo lo
stesso può
orientare le
fasi centrali del
riesame.
Regione Basilicata
Indicatori
4.E.
4.G
4.G
4.G
5.A
Sistema di bigliettazione
integrata
Numero di impianti di
cogenerazione e
trigenerazione realizzati
Numero di impianti
oggetto di intervento
Sistemi teleriscaldamento e
teleraffrescamento
realizzati
Superficie totale dei suoli
riabilitati
Realismo del target
Pertinenza dei
milestones
Realismo
del
milestone
Metodologia di
calcolo del
target degli
indicatori di
output
ASSE IV
XXX
Il target appare realistico
sulla base delle azioni e della
dotazione finanziaria.
Non applicabile
ASSE IV
XXX
Il calcolo del target è
pari ad 1 e
Non applicabile
rappresenta la
precondizione per il
conseguimento
dell'obiettivo.
ASSE IV
Non calcolato
ASSE IV - XXX
L'indicatore
appare pertinente,
in quanto esprime
lo stato di
avanzamento e il
grado di
avvicinamento ai
target dell'Asse IV.
Lo stesso, infatti,
esprime un buon
indicatore sul
percorso
intrapreso teso ad
accrescere della
quota del
fabbisogno
energetico
soddisfatta da
cogenerazione.
ASSE IV - XXX
Il dato appare
realistico e, in
quanto tale,
può essere
raggiunto in
sede di
riesame. Si
osserva,
ASSE IV
inoltre, che
Non calcolato
essendo
disponibile il
dato in modo
continuativo lo
stesso può
orientare le
fasi centrali del
riesame.
ASSE IV
Non calcolato
Non applicabile
Non applicabile
ASSE IV
Non calcolato
ASSE IV
Non calcolato
Non applicabile
Non applicabile
ASSE IV
Non calcolato
ASSE V
XXX
Il target appare realistico
sulla base delle azioni, della
dotazione finanziaria e del
costo dell'intervento medio.
ASSE V - XXX
L'indicatore
appare pertinente,
in quanto esprime
lo stato di
avanzamento e il
grado di
avvicinamento ai
target dell'Asse V.
Lo stesso, infatti,
esprime un buon
indicatore sul
percorso
ASSE V - XXX
Il dato appare
realistico e, in
quanto tale,
può essere
raggiunto in
sede di
riesame. Si
osserva,
inoltre, che
essendo
disponibile il
dato in modo
ASSE V
XXX
Il calcolo del target è
basato sulla
parametrazione della
dotazione finanziaria
e del costo
dell'intervento
medio.
210
Regione Basilicata
Indicatori
Realismo del target
Pertinenza dei
milestones
intrapreso teso alla
prevenzione dei
rischi e alla
mitigazione dei
cambiamenti
climatici.
5.A/6.D
Superficie degli habitat
beneficiari di un intervento
volto a raggiungere un
migliore stato di
conservazione
ASSE V
XXX
Il target appare realistico
sulla base delle azioni, della
dotazione finanziaria e del
costo dell'intervento medio.
ASSE VI
XXX
Il target appare realistico
sulla base delle azioni, della
dotazione finanziaria e del
costo dell'intervento medio.
211
Realismo
del
milestone
Metodologia di
calcolo del
target degli
indicatori di
output
continuativo lo
stesso può
orientare le
fasi centrali del
riesame.
ASSE V - XXX
L'indicatore
appare pertinente,
in quanto esprime
lo stato di
avanzamento e il
grado di
avvicinamento ai
target dell'Asse V.
Lo stesso, infatti,
esprime un buon
indicatore sul
percorso
intrapreso teso alla
prevenzione dei
rischi e alla
mitigazione dei
cambiamenti
climatici.
ASSE V - XXX
Il dato appare
realistico e, in
quanto tale,
può essere
raggiunto in
sede di
riesame. Si
osserva,
inoltre, che
essendo
disponibile il
dato in modo
continuativo lo
stesso può
orientare le
fasi centrali del
riesame.
Non applicabile
ASSE V
XXX
Il calcolo del target è
basato sulla
Non applicabile parametrazione della
dotazione finanziaria
e del costo
dell'intervento
medio.
ASSE V
XXX
Il calcolo del target è
basato sulla
parametrazione della
dotazione finanziaria
e del costo
dell'intervento
medio.
Regione Basilicata
Indicatori
5.B
5.B
6.A
6.A
Realismo del target
Pertinenza dei
milestones
Numero di edifici oggetto
di intervento
ASSE V
XXX
Il target appare realistico
sulla base delle azioni, della
dotazione finanziaria e la
densità di popolazione
residente nell aree più a
rischio.
Non applicabile
Studio di microzonazione
ASSE V
XXX
Il target appare realistico
sulla base delle azioni e della
dotazione finanziaria.
Non applicabile
Capacità addizionale di
riciclaggio dei rifiuti
ASSE VI
XXX
Il target appare realistico
sulla base delle azioni, della
dotazione finanziaria e della
disponibilità di rifiuti
reciclabili.
ASSE VI - XXX
L'indicatore
appare pertinente,
in quanto esprime
lo stato di
avanzamento e il
grado di
avvicinamento ai
target dell'Asse VI.
Lo stesso, infatti,
offre informazioni
circa il
miglioramento
della gestione del
ciclo dei rifiuti.
Numero di centri di
raccolta realizzate
ASSE VI
XXX
Il target appare realistico
sulla base delle azioni, della
dotazione finanziaria e del
costo dell'intervento medio.
Non applicabile
212
Realismo
del
milestone
Metodologia di
calcolo del
target degli
indicatori di
output
ASSE V
XXX
Il calcolo del target è
basato sulla
Non applicabile rilevazione delle
unità abitative
censite sui territori
maggiormente a
rischi specifici.
ASSE V
XXX
Il calcolo del target è
Non applicabile pari ad 1 e
rappresenta la
precondizione per
altri piani collegati.
ASSE VI - XXX
Il dato appare
realistico e, in
quanto tale,
può essere
raggiunto in
ASSE VI
sede di
XXX
riesame. Si
Il calcolo del target è
osserva,
basato sulla capacità
inoltre, che
degli impianti e sui
essendo
dati disponibili di
disponibile il
rifiuti reciclabili
dato in modo
continuativo lo
stesso può
orientare le
fasi centrali del
riesame.
ASSE VI
XXX
Il calcolo del target è
basato sulla
parametrazione della
dotazione finanziaria
Non applicabile
e del costo
dell'intervento
medio, al netto dei
tempi necessari per
tutto l'iter di
realizzazione.
Regione Basilicata
Indicatori
Realismo del target
Pertinenza dei
milestones
Realismo
del
milestone
Metodologia di
calcolo del
target degli
indicatori di
output
6.A
Numero di impianti per il
trattamento e lo
smaltimento dei rifiuti
realizzati
ASSE VI
X
Il target appare forse troppo
ambizioso per le piccole
dimensioni del bacino
regionale
Non applicabile
ASSE VI
XXX
Il calcolo del target è
basato sulla
parametrazione della
dotazione finanziaria
Non applicabile
e del costo
dell'intervento
medio, al netto dei
tempi necessari per
tutto l'iter di
realizzazione.
6.B
Popolazione addizionale
servita
dall'approvigionamento
idrico potenziato*
ASSE VI
Non calcolato
Non applicabile
Non applicabile
ASSE VI
Non calcolato
ASSE VI - XXX
L'indicatore
appare pertinente,
in quanto esprime
lo stato di
avanzamento e il
grado di
avvicinamento ai
target dell'Asse VI.
Lo stesso, infatti,
offre informazioni
circa il
miglioramento
della gestione del
ciclodell'acqua.
ASSE VI - XXX
Il dato appare
realistico e, in
quanto tale,
può essere
raggiunto in
sede di
riesame. Si
osserva,
inoltre, che
essendo
disponibile il
dato in modo
continuativo lo
stesso può
orientare le
fasi centrali del
riesame.
ASSE VI
XXX
Il calcolo del target è
basato sulla
parametrazione della
dotazione finanziaria
e del costo
dell'intervento
medio.
Non applicabile
ASSE VI
XXX
Il calcolo del target è
basato sulla
Non applicabile parametrazione della
dotazione finanziaria
e del costo
dell'intervento
medio.
6.B
6.B
Numero di reti idriche
realizzate
Numero di interventi di
monitoraggio della risorsa
idrica
ASSE VI
XXX
Il target appare realistico
sulla base delle azioni, della
dotazione finanziaria e del
costo dell'intervento medio.
ASSE VI
XXX
Il target appare realistico
sulla base delle azioni, della
dotazione finanziaria e del
costo dell'intervento medio.
213
Regione Basilicata
Indicatori
6.B
6.B
6.C /6.E
Realismo del target
Pertinenza dei
milestones
Numero di interventi in
materia di risparmio idrico
e depurazione
ASSE VI
XXX
Il target appare realistico
sulla base delle azioni, della
dotazione finanziaria e del
costo dell'intervento medio.
Non applicabile
Numero di infrastrutture
per il pretrattatmento e
stoccaggio
ASSE VI
XXX
Il target appare realistico
sulla base delle azioni, della
dotazione finanziaria e del
costo dell'intervento medio.
Non applicabile
Aree oggetto di intervento
ASSE VI
XXX
Il target appare realistico
sulla base delle azioni, della
dotazione finanziaria e del
costo dell'intervento medio.
Non applicabile
214
Realismo
del
milestone
Metodologia di
calcolo del
target degli
indicatori di
output
ASSE VI
XXX
Il calcolo del target è
basato sulla
parametrazione della
dotazione finanziaria
Non applicabile
e del costo
dell'intervento
medio, al netto dei
tempi necessari per
tutto l'iter di
realizzazione.
ASSE VI
XXX
Il calcolo del target è
basato sulla
parametrazione della
dotazione finanziaria
Non applicabile
e del costo
dell'intervento
medio, al netto dei
tempi necessari per
tutto l'iter di
realizzazione.
ASSE VI
XXX
Il calcolo del target è
basato sulla
parametrazione della
dotazione
Non applicabile
finanziaria, del costo
dell'intervento
medio e della
superficie
potenzialemente
interessata.
Regione Basilicata
Realismo del target
Pertinenza dei
milestones
Realismo
del
milestone
Metodologia di
calcolo del
target degli
indicatori di
output
ASSE VII
XXX
Lunghezza totale delle
Il target appare realistico
strade di nuova costruzione sulla base delle azioni, della
dotazione finanziaria e sul
costo medio per Km.
ASSE VII - XXX
L'indicatore
appare pertinente,
in quanto esprime
lo stato di
avanzamento e il
grado di
avvicinamento ai
target dell'Asse VII.
Lo stesso, infatti,
esprime un buon
indicatore del
livello di
rafforzamento dei
collegamenti alle
reti principali di
traporto.
ASSE VII - XXX
Il dato appare
realistico e, in
quanto tale,
può essere
raggiunto in
sede di
riesame. Si
osserva,
inoltre, che
essendo
disponibile il
dato in modo
continuativo lo
stesso può
orientare le
fasi centrali del
riesame.
ASSE VIII
XXX
Il calcolo del target è
basato sulla
dotazione finanziaria
rispetto al costo
medio per Km.
Indicatori
7.B
7.C
215
Regione Basilicata
Realismo del target
Pertinenza dei
milestones
ASSE VII
XXX
Lunghezza totale delle linee
Il target appare realistico
ferroviarie ricostruite o
sulla base delle azioni, della
rinnovate
dotazione finanziaria e sul
costo medio per Km.
ASSE VII - XXX
L'indicatore
appare pertinente,
in quanto esprime
lo stato di
avanzamento e il
grado di
avvicinamento ai
target dell'Asse VII.
Lo stesso, infatti,
esprime un buon
indicatore del
livello di
completamento
della rete
ferroviaria
interoperativa.
Indicatori
7.D
9.A/10
9.A
Capacità dell'infrastruttura
per l'assistenza all'infanzia
o l'istruzione sostenuta
ASSE VIII
XXX
Il target appare realistico
sulla base delle azioni e della
dotazione finanziaria.
Popolazione coperta dai
servizi sanitari migliorati
ASSE VIII
X
Il target appare
sottodimensionato, alla luce
dell'estensione territoriale
regionale che i nuovi servizi
sanitari territoriali dovranno
avere
216
Realismo
del
milestone
ASSE VII - XXX
Il dato appare
realistico e, in
quanto tale,
può essere
raggiunto in
sede di
riesame. Si
osserva,
inoltre, che
essendo
disponibile il
dato in modo
continuativo lo
stesso può
orientare le
fasi centrali del
riesame.
ASSE VIII - XXX
ASSE VIII - XXX
Il dato appare
L'indicatore
realistico e, in
appare pertinente,
quanto tale,
in quanto esprime
può essere
lo stato di
raggiunto in
avanzamento e il
sede di
grado di
riesame. Si
avvicinamento ai
osserva,
target dell'Asse
inoltre, che
VIII. Lo stesso,
essendo
infatti, offre
disponibile il
informazioni circa
dato in modo
il miglioramento
continuativo lo
del livello di servizi
stesso può
destinati
orientare le
all'istruzione e alla
fasi centrali del
conciliazione.
riesame.
Non applicabile
Metodologia di
calcolo del
target degli
indicatori di
output
ASSE VIII
XXX
Il calcolo del target è
basato sulla
dotazione finanziaria
rispetto al costo
medio per Km.
ASSE VIII
XXX
Il calcolo del target è
basato sulla serie
storica
dell'indicatore e sulla
popolazione target.
ASSE VIII
XXX
Il calcolo del target è
Non applicabile
basato sulla
popolazione
residente target.
Regione Basilicata
Indicatori
Realismo del target
Pertinenza dei
milestones
Realismo
del
milestone
Metodologia di
calcolo del
target degli
indicatori di
output
ASSE VIII - XXX
L'indicatore
appare pertinente,
in quanto esprime
lo stato di
avanzamento e il
grado di
avvicinamento ai
target dell'Asse
VIII. Lo stesso,
infatti, offre
informazioni circa
il miglioramento
del livello di servizi
destinati ai servizi
alla persona.
ASSE VIII - XXX
Il dato appare
realistico e, in
quanto tale,
può essere
raggiunto in
sede di
riesame. Si
osserva,
inoltre, che
essendo
disponibile il
dato in modo
continuativo lo
stesso può
orientare le
fasi centrali del
riesame.
ASSE VIII
XXX
Il target è pari ad
una porzione della
consistenza degli
edifici pubblici da
destinare ad attività
di inclusione sociale.
Edifici pubblici o
commerciali costruiti o
ristrutturati in zone urbane
ASSE VIII
XXX
Il target appare realistico
sulla base delle azioni e della
dotazione finanziaria.
Abitazioni ripristinate in
zone urbane
ASSE VIII
XXX
Il target appare realistico
sulla base delle azioni e della
dotazione finanziaria.
Non applicabile
11
Giornate/uomo
ASSE IX
XXX
Il target appare realistico
sulla base delle azioni e della
dotazione finanziaria.
Non applicabile
11
Piani di miglioramento
tecnico-amministrativo
implementati
ASSE IX
XXX
Il target appare realistico
sulla base delle azioni e della
dotazione finanziaria.
Non applicabile
Analisi/studi realizzati
ASSE IX
XXX
Il target appare realistico
sulla base delle azioni e della
dotazione finanziaria.
9.B.
9.B.
11
217
Non applicabile
ASSE VIII
XXX
Il calcolo del target è
Non applicabile basato sulla
rilevazione degli
alloggi privati in aree
urbane.
ASSE IX
XXX
Il calcolo del target è
Non applicabile basato sulla
rilevazione costo
lordo giornaliero per
unità lavorativa.
ASSE IX
XXX
Il calcolo del target è
basato sulla
Non applicabile rilevazione del
fabbisogno di
miglioramento
tecnicoamministrativo.
ASSE IX
XXX
Non applicabile Il calcolo del target è
basato sulla
rilevazione del
Regione Basilicata
Indicatori
Realismo del target
Pertinenza dei
milestones
Realismo
del
milestone
Metodologia di
calcolo del
target degli
indicatori di
output
fabbisogno di
miglioramento
tecnicoamministrativo.
11
Azioni realizzate
ASSE IX
XXX
Il target appare realistico
sulla base delle azioni e della
dotazione finanziaria.
218
Non applicabile
ASSE IX
XXX
Il calcolo del target è
basato sulla
Non applicabile rilevazione del
fabbisogno di
miglioramento
tecnicoamministrativo.