Regione Basilicata Valutazione ex ante del PROGRAMMA OPERATIVO FESR 2014-2020 ai sensi del Reg. (UE) n. 1303/2013 artt. 54 e 55 RAPPORTO VALUTAZIONE EX ANTE Luglio 2014 1 Regione Basilicata Redazione del Rapporto di Valutazione Ex Ante Riccardo Achilli Biagio Perretti Mario Rocco Valeria Zaccagnino 2 Regione Basilicata PREMESSA E INDICE Il presente rapporto di valutazione ex ante, redatto in conformità agli obblighi del Regolamento 1303/2013, e delle linee-guida sulla valutazione ex-ante (d’ora in poi chiamate “linee-guida”) redatte nel 2013 dalla Commissione e tradotte in italiano dal Formez e dall’Uval, analizza il PO FESR 2014-2020 della Regione Basilicata, inviato in data 22.07.2014 alla Commissione Europea. In ottemperanza alle disposizioni regolamentari ed alle linee-guida, il presente rapporto è composto dalle seguenti parti: 1. STRATEGIA DEL PROGRAMMA .................................................................................................................. 5 1.1 CONGRUENZA DEGLI OBIETTIVI DEL PROGRAMMA................................................................................ 5 Congruenza con l’Accordo di Partenariato ................................................................................................ 5 Congruenza con le raccomandazioni specifiche per Paese nell’ambito dell’articolo 121(2) del Trattato e dell’articolo 148(4) del Trattato ................................................................................................................ 6 Sfide e fabbisogni in relazione agli obiettivi di Europa 2020..................................................................... 6 Congruenza degli obiettivi di programma con le sfide ed i fabbisogni ................................................... 19 1.2 COERENZA INTERNA E ESTERNA DEL PROGRAMMA ............................................................................. 25 Coerenza interna ..................................................................................................................................... 25 relazione con altri strumenti di rilevanza ................................................................................................ 37 1.3 COLLEGAMENTI TRA LE AZIONI SOSTENUTE, GLI OUTPUT E I RISULTATI ATTESI ................................. 49 Asse Prioritario 1 – Ricerca, Sviluppo ed Innovazione............................................................................. 49 Asse prioritario 2: Agenda Digitale .......................................................................................................... 54 Asse prioritario 3: Competitività ............................................................................................................. 57 Asse prioritario 4: Energia e mobilità urbana .......................................................................................... 61 Asse 5: Adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi ...................... 64 Asse Prioritario 6: Tutela dell’ambiente ed uso efficiente delle risorse.................................................. 67 Asse prioritario 7: Sistemi di traporto ed infrastrutture di rete .............................................................. 71 Asse prioritario 8: Inclusione sociale e potenziamento del sistema dell’istruzione ............................... 74 Asse prioritario 9: Capacità istituzionale ................................................................................................. 76 1.4 PRINCIPI ORIZZONTALI .......................................................................................................................... 79 3 Regione Basilicata 1.5 SINOSSI .................................................................................................................................................. 82 2. INDICATORI, MONITORAGGIO E VALUTAZIONE ...................................................................................... 92 2.1 Pertinenza e chiarezza degli indicatori di programma .......................................................................... 95 2.2 Valori target ........................................................................................................................................... 96 2.3 capacità amministrativa, procedure per la rilevazione dati e valutazione............................................ 98 2.3.1 L’esperienza del passato ciclo di programmazione: lezioni apprese.............................................. 98 2.3.2 assistenza tecnica ........................................................................................................................ 100 2.3.3 il sistema di monitoraggio e le procedure per la raccolta dei dati ............................................... 101 2.3.4 Organizzazione dell'Autorità di gestione ...................................................................................... 103 2.3.5 Organizzazione del sistema di valutazione ................................................................................... 104 3. CONGRUENZA DELLE RIPARTIZIONI FINANZIARIE ................................................................................. 106 4. CONTRIBUTO ALLA STRATEGIA EUROPA 2020 ...................................................................................... 112 5. CONCLUSIONI E RACCOMANDAZIONI ................................................................................................... 113 4 Regione Basilicata 1. STRATEGIA DEL PROGRAMMA 1.1 CONGRUENZA DEGLI OBIETTIVI DEL PROGRAMMA Congruenza con l’Accordo di Partenariato La congruenza con l’Accordo di Partenariato appare elevata, nella misura in cui, tranne alcuni elementi piuttosto isolati, ed alcune differenziazioni perlopiù semantiche e non concettuali (ad esempio per la denominazione delle priorità d’investimento a valere sull’OT 2), il PO riprende in modo fedele obiettivi tematici, priorità d’investimento, risultati attesi e azioni contemplate nell’Adp stesso. Sfide e fabbisogni individuati in sede di analisi di contesto appaiono congrui con quelli identificati dall’Adp, in questo caso, ovviamente, su scala nazionale. Vi sono però alcuni scostamenti concettuali dei quali tener conto: a) L’OT 3 appare debole in materia di interventi di messa in rete delle PMI, che appaiono piuttosto “mascherati”, pur essendo, il tema dell’aggregazione sistemica delle piccole imprese lucane, un tema centrale. Di fatto, il networking appare fra le modalità possibili di una sola azione; b) Gli interventi a valere sull’OT 9, per la parte di competenza FESR, dovrebbero, secondo l’Adp, essere mirati soprattutto all’infrastrutturazione dei servizi socio-assistenziali, per cui interventi come il social housing escono un po’ dal campo strategico, pur essendo ovviamente eleggibili. La strategia territoriale prescelta dal PO FESR è anch’essa congrua rispetto alle indicazioni dell’Adp, così come la scelta fra gli ITI e il CLLD (basata sulla capacità programmatica interna alla regione, nelle aree più consolidate, dove gli interventi di sviluppo sono più semplici, e nell’integrazione di progettualità privata, nelle aree più fragili, dove gli interventi di sviluppo devono essere più complessi e multidimensionali) anche se essa andrebbe, a parere del valutatore, integrata con le seguenti indicazioni: - Descrivere meglio i meccanismi di supporto ai GAL che gestiranno i CLLD; - Come espresso dall’Adp, ogni area interna ha una peculiarità, una specificità cui fare leva per attivare processi di sviluppo. accanto alle aree interne indicate, sarebbe opportuno fornire una sia pur generica indicazione di tali specificità; - I settori di attivazione dei CLLD, scelti dal PO, sono coerenti con l’elenco fatto nell’Adp, e tuttavia occorrerebbe fornire una motivazione per tale scelta. 5 Regione Basilicata Congruenza con le raccomandazioni specifiche per Paese nell’ambito dell’articolo 121(2) del Trattato e dell’articolo 148(4) del Trattato1 Atteso che le raccomandazioni sulle politiche economiche e sulle politiche del lavoro contenute nel Piano Nazionale di Riforma hanno un’impronta macroeconomica tipicamente rivolta allo Stato nel suo insieme, il PO FESR è congruente con esse nella misura in cui: - Stimola la spesa “atta a promuovere la crescita, ossia la spesa in ricerca e sviluppo, innovazione, istruzione e progetti di infrastrutture essenziali”, come da raccomandazione per il 2014-2015; - È congruo, negli interventi previsti all’Asse 9, con la raccomandazione che segue: “nell'ambito di un potenziamento degli sforzi intesi a far progredire l'efficienza della pubblica amministrazione, precisare le competenze a tutti i livelli di governo; garantire una migliore gestione dei fondi dell'UE con un'azione risoluta di miglioramento della capacità di amministrazione, della trasparenza, della valutazione e del controllo di qualità a livello regionale”; infatti, gli interventi dell’Asse 9 potenziano i sistemi di valutazione, controllo, monitoraggio della PA, e prevede piani di miglioramento amministrativo; - Promuove l’accesso delle PMI ai finanziamenti non bancari, tramite gli strumenti di ingegneria finanziaria di cui all’Asse III; - Potenzia l’accesso dei nuclei familiari a servizi socio-assistenziali, mediante l’Asse 8; - Contribuisce a ridurre l’abbandono scolastico, mediante le misure di miglioramento strutturale e strumentale delle scuole, sempre a valere sull’Asse 8; - Contribuisce a potenziare l’efficienza e la digitalizzazione del sistema degli appalti pubblici, tramite le azioni, a valere sull’Asse I, di public procurement. Sfide e fabbisogni in relazione agli obiettivi di Europa 2020 La strategia Europa 2020 costituisce il cuore della programmazione 2014-2020, a cui devono ispirarsi le strategie finalizzate all’attuazione delle politiche di coesione negli Stati Membri e la relativa costruzione dei singoli Programmi Operativi. Diffusa nel marzo 2012, Europa 2020 mira non solo a uscire dalla crisi che continua ad affliggere l’economia di molti paesi, ma anche a creare le condizioni per un modello di sviluppo più competitivo e con un più alto tasso di occupazione; nello stesso tempo, tale modello deve essere orientato al verso una crescita che sia maggiormente: 1 Cfr. il testo delle raccomandazioni su http://ec.europa.eu/europe2020/pdf/csr2014/csr2014_italy_it.pdf 6 Regione Basilicata intelligente, realizzando investimenti più efficaci sull’istruzione, la ricerca e l’innovazione; sostenibile, operando una decisa scelta a favore di un’economia a basse emissioni di CO2 e della competitività dell’industria; inclusiva (solidale), perché focalizzata sulla creazione di posti di lavoro e sulla riduzione della povertà. A tale scopo la strategia individua cinque obiettivi da raggiungere entro il 2020 – poi tradotti in obiettivi nazionali ai fini di riflettere la situazione e le circostanze specifiche di ciascun Paese – misurabili quantitativamente e riferiti ai campi di occupazione, ricerca e innovazione, clima ed energia, istruzione, integrazione sociale e riduzione della povertà. Tutti i Programmi del 2014-2020 devono, già in fase di predisposizione, identificare e rendere esplicito il rispettivo concorso per il conseguimento di tali obiettivi. Il Programma “Horizon 2020” individua nella ricerca e nell’innovazione due fattori economici imprescindibili per creare posti di lavoro, rendere più competitive le PMI, migliorare la qualità della vita e, quindi, rispondere alle sfide imposte dalla globalizzazione e dalla società; gli investimenti in questo settore creano, peraltro, importanti opportunità commerciali attraverso la creazione di prodotti e servizi innovativi. Sebbene l’Unione sia un leader mondiale nel campo delle tecnologie, “Horizon 2020” riconosce la necessità di far fronte a una concorrenza sempre più agguerrita da parte dei concorrenti tradizionali e delle economie emergenti, quindi di migliorare le prestazioni in termini di innovazione: questione già posta al centro dell’attenzione con la strategia Europa 2020 (fissando l’obiettivo di portare la spesa per R&S al 3% del PIL entro il 2020), e che viene ripresa dall’iniziativa faro “L’Unione dell’innovazione” (che prevede un insieme completo di azioni volte a potenziare le prestazioni in materia di ricerca e innovazione) di cui Orizzonte 2020 rappresenta un essenziale strumento di implementazione. Horizon riunisce, inoltre, tutti i finanziamenti esistenti a livello di Unione per la ricerca e l’innovazione, fra cui il VII Programma Quadro di Ricerca, le attività in materia di innovazione del Programma Quadro per la Competitività e l’Innovazione e l’Istituto europeo di innovazione e tecnologia (IET). È con riferimento al contesto sopra descritto che l’Italia ha elaborato e diffuso, nel marzo 2013, il documento finale “Horizon 2020 Italia” con lo scopo di evidenziare luci e ombre nel sistema (italiano ed europeo) della ricerca e costituire la base per una programmazione settennale su ricerca e innovazione all’interno di un Programma Quadro nazionale che sia allineato con l’Europa. “HIT 2020” fornisce il quadro strategico di medio-lungo periodo entro cui pianificare le svolte necessarie a sostenere la transizione del sistema italiano verso la piena affermazione di un’economia basata 7 Regione Basilicata sulla conoscenza e a permettere al sistema italiano della ricerca e dell’innovazione di recuperare competitività e tornare a giocare un ruolo di protagonista in Europa. In particolare, “Horizon 2020 Italia” pone l’attenzione sull’importanza per il sistema italiano di individuare rapidamente gli asset su cui fare leva, le linee di ricerca su cui investire prioritariamente e i partenariati strategici da favorire nel quadro della cooperazione internazionale per la ricerca e la tecnologia. Un ulteriore punto di riferimento per i Programmi del periodo 2014-2020 è rappresentato dalle Research and Innovation Strategies for Smart Specialisation, un’evoluzione di quanto già affermato con il Consiglio Europeo di Lisbona (Verso un’Europa dell’innovazione e della conoscenza – marzo 2000) in merito alla necessità di sostenere, a tutto campo e da parte di ogni Stato Membro, lo sviluppo di una vera e propria “economia della conoscenza” dell’Europa. Più nello specifico, l’Unione ha inteso definire, in coerenza con i principi di Europa 2020 e Horizon 2020, una strategia di innovazione europea tale da costituire una valida alternativa al declino: ossia una strategia condivisa di lungo periodo, che veda concentrare gli sforzi sulle iniziative a più alto valore aggiunto e suscettibili di promuovere i necessari cambiamenti strutturali. Negli ultimi anni, quindi, il concetto di smart specialisation ha assunto grande centralità nell’ambito di tutte le politiche volte alla crescita e allo sviluppo economico a livello comunitario. Individuato già nel Rapporto Barca “Un’agenda per una politica di coesione riformata”, il concetto di smart specialisation è stato evidenziato dalla Commissione europea come uno dei pilastri centrali della Strategia Europa 2020. È, dunque, con riferimento a tale contesto che le strategie (nazionali e regionali) di ricerca e innovazione per la specializzazione intelligente possono essere interpretate come veri e propri programmi di trasformazione economica, integrati tra loro e, soprattutto, “centrati” sul territorio ai fini di consentire un utilizzo più efficiente dei Fondi strutturali. Tuttavia, per essere realmente efficaci gli investimenti nella ricerca e nell’innovazione hanno bisogno di fondarsi su strategie, da un lato, molto mirate e selettive (investire in segmenti e aree specifici) e, dall’altro, riferite a dinamiche intersettoriali (diffusione, adozione e adattamento di tecnologie abilitanti e trasversali, in primis TIC); tant’è che nelle proposte legislative per la politica di coesione del periodo 2014-2020 il supporto a questo tipo di investimenti è stato individuato come una condizione preliminare (Condizionalità ex ante) per poter accedere alle risorse FESR con riferimento a due obiettivi chiave: rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l’innovazione (OT1); migliorare l’accesso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC), nonché l’impiego e la qualità delle stesse (OT2). 8 Regione Basilicata In coerenza con questa logica, la smart specialisation strategy mira anche a coinvolgere direttamente i livelli locali (Regioni e Comuni europei, ma anche altri protagonisti e soggetti portatori di interessi, conoscenze, expertise) sostenendoli a identificare le aree e i temi prioritari su cui concentrare – in linea con gli obiettivi di Europa 2020 e attraverso un approccio sistemico – gli interventi utili ad alimentare le loro strategie di sviluppo. In tal senso essa coniuga l’approccio place-neutral della politica di coesione con l’approccio place-based che caratterizza la politica regionale, e quindi deve tenere conto delle vocazioni e del potenziale innovativo dei territori, nonché delle competenze disponibili a livello locale in quanto fonte di vantaggio competitivo sostenibile: RIS3 spinge, infatti, i territori a identificare le specializzazioni che meglio si adattano al loro potenziale di innovazione, quindi ad attivare collaborazioni tra imprese, centri di ricerca e università che – a partire dalle risorse e dalle capacità già disponibili – contribuiscano a identificare sia le aree più promettenti che gli ostacoli all’innovazione. Il programma nazionale di riforma ha una valenza triennale, individuano le priorità accorpando in 3 macro aree le 24 linee guida: la prima parte riguarda le misure macroeconomiche e di politica di bilancio, la seconda include le riforme strutturali e microeconomiche, la terza riguarda le politiche del lavoro. La valutazione dei progressi compiuti nell’attuazione delle politiche descritte nei PNR è effettuata dalla Commissione, sulla base di Rapporti sullo stato di attuazione dei PNR predisposti annualmente dai singoli Stati. Dal 2011, esso è confluito dentro il Documento di Economia e Finanza, costituendone la III parte. L’azione di riforma proposta dal PNR per il 2014 si impernia sui seguenti aspetti: istituzionale, con un vasto processo di riforma della legge elettorale, del Senato, e del regionalismo, ovvero del Titolo V della Costituzione, ed in generale del sistema delle autonomie locali, con il progressivo superamento delle Province, la creazione di dieci aree metropolitane e una ulteriore spinta verso l’aggregazione dei Comuni più piccoli; un programma economico basato sulla prosecuzione della fase di ristrutturazione del bilancio pubblico (tramite una nuova spending review, e una nuova fase di privatizzazione di quote di aziende pubbliche e di beni immobiliari pubblici) accanto a misure di stimolo alla crescita, di tipo fiscale (abbassando la tassazione sui redditi più bassi e sui contributi pagati dalle imprese, oltre che su alcune imposte pagate dal sistema imprenditoriale), di spesa (restituzione dei debiti commerciali della P.A. nei confronti delle imprese, investimenti in edilizia scolastica) e di riforma strutturale (semplificazioni amministrative, maggiore uso del web per i rapporti fra P.A., cittadini ed imprese, la riforma della giustizia, la semplificazione e ulteriore flessibilizzazione in entrata del mercato del lavoro, accanto a nuovi strumenti di welfare to work, in parte già avviati tramite la Youth Guarantee). 9 Regione Basilicata Rispetto al Mezzogiorno ed alla politica di coesione, il PNR 2014 sottolinea i seguenti aspetti: l’esigenza di far ripartire un nuovo ciclo di investimenti, pubblici e privati, materiali ed immateriali, con particolare riferimento alle infrastrutture strategiche ed alla rete idrica, oltre che alla banda larga, ma anche alle piccole opere locali di rapida cantierizzazione ed al contrasto al rischio idrogeologico; - la necessità di dare maggiore margine di manovra agli enti locali, tramite un allentamento dei vincoli del Patto di Stabilità Interno; - la riforma della governance, con la rapida istituzione dell’Agenzia per la Coesione Territoriale ed un piano di miglioramento organizzativo da parte delle istituzioni che gestiscono un PO; - una rilevanza strategica assegnata alla capacità di polarizzazione e diffusione dello sviluppo sia nelle strategie urbane, da un lato, che nella strategia nazionale per le Aree Interne, dall’altro. L’Accordo di Partenariato 2014-2020, per finire, prevede un chiaro quadro di priorità strategiche, a valere sui diversi obiettivi tematici, che deve essere, ovviamente, rispettato anche a livello territoriale, nei singoli programmi operativi, e che è sintetizzato dalla tabella che segue: - 10 Regione Basilicata In estrema sintesi, dunque, la strategia nazionale e comunitaria sottesa all’utilizzo delle risorse FESR, ed illustrata dall’Accordo di Partenariato, è mirata alla competitività di sistema dei tessuti produttivi regionali. Sia gli interventi a favore dell’OT 3, che quelli relativi all’OT 1 ed all’OT 2, intendono infatti supportare, sia all’interno del tessuto stesso, che dall’esterno, ovvero in termini di contesto di riferimento, l’adeguamento strutturale del sistema produttivo alle mutate condizioni del 11 Regione Basilicata mercato, traducendo operativamente le cd. strategie di specializzazione intelligente, ma non ha il significato della riproposizione di una strategia basata sulla mera incentivazione individuale all’investimento. Infatti, accanto alla previsione di indirizzare le azioni anche a progetti più collettivi e di rete, di rafforzamento o riposizionamento di sistemi territoriali e operazioni di costruzione di beni pubblici dedicati, la strategia è funzionale anche a sostenere i progetti di sviluppo locale delle aree interne, i processi di consolidamento delle filiere competitive nell’agenda urbana e – come previsto dal Regolamento FESR – anche all’incremento dell’attività delle imprese sociali e della dimensione dell’economia sociale. In termini di contesto, la strategia del FESR mira, ancora una volta nel solco della smart specialisation, a valorizzare quei presidi (scientifici, di ricerca, di istruzione e formazione) che meglio possano accompagnare le vocazioni produttive emergenti del territorio, e che si leghino alle sue eccellenze innovative. Smart specialisation significa anche sostenere le risorse culturali e dell’ambiente, in una logica di sviluppo turistico, ma anche di sviluppo dell’industria culturale e dell’entertainment. Sostenendo, al contempo, ed orizzontalmente, quell’infrastrutturazione, soprattutto immateriale e legata alla banda larga, che è essenziale per fornire quei servizi e quella capacità di networking complessivo che è oramai una precondizione ineludibile di qualsiasi processo di sviluppo. D’altro canto, il FESR pone un accento particolare anche sulla dimensione di sostenibilità ambientale dei processi di sviluppo, sia tramite il trasporto urbano sostenibile (per cui è possibile soddisfare evidenti fabbisogni di miglioramento della mobilità collettiva urbana coniugando l’azione con una efficace attenzione agli effetti ambientali in una logica di “comunità intelligente” (smart city) sia tramite l’efficientamento energetico degli edifici pubblici in coerenza con gli indirizzi comunitari. Sono anche previste azioni esplicitamente mirate al risparmio energetico nelle imprese a complemento delle azioni per la riduzione degli impatti ambientali dei cicli produttivi previste in OT3. Vi si prefigura inoltre, in particolare per le regioni meno sviluppate, un intervento rilevante sulle cd. reti di distribuzione intelligente (smart grids). Il tutto ha, in considerazione della gravità della crisi in atto, anche un risvolto importante in termini sociali. Una delle rilevanti innovazioni del FESR di questa nuova programmazione dei fondi strutturali è che la promozione dell’inclusione sociale non viene lasciata al solo FSE. Il FESR, in particolare, deve intervenire su progetti mirati a forte connotazione territoriale e, in particolare per le regioni meno sviluppate, al rafforzamento dell’infrastrutturazione per i servizi socio-assistenziali e socio-sanitari territoriali. Fatta tale ricognizione della documentazione rilevante, in sede valutativa si chiede di verificare "la congruenza degli obiettivi tematici selezionati, delle priorità e dei relativi obiettivi dei programmi con il Quadro Strategico Comune, il Contratto di Partenariato e le raccomandazioni specifiche per Paese nell’ambito dell’Articolo 121(2) del Trattato e le raccomandazioni del Consiglio adottate 12 Regione Basilicata nell’ambito dell’Articolo 148(4) del Trattato" come previsto dall’Articolo 48(3)(d) dell’RdG. In questa sede, si tratta di verificare se il programma regionale offra adeguato supporto agli sforzi nazionali per il raggiungimento degli obiettivi Europa 2020, tenendo conto della realtà e dei fabbisogni specifici regionali. Congruenza con Europa 2020. Come è noto, Europa 2020 pone, a livello nazionale, degli specifici target numerici per il raggiungimento dei suoi obiettivi. La congruenza degli obiettivi del PO FESR Basilicata, in termini di sfide poste da Europa 2020, viene illustrata nella tabella che segue. Come è possibile evidenziare, la congruenza è elevata, nel senso che tutte le sfide di Europa 2020, a livelli diversi di intensità, trovano corrispondenza nella strategia del PO FESR. Anche quando l’intensità è più bassa, come nel caso dell’aumento della quota di popolazione con istruzione terziaria, il PO FESR, anche solo indirettamente, ha un impatto. Che è massimo sulle componenti della competitività produttiva e sulle risultanti, in termini di allargamento della base produttiva ed occupazionale. 13 Regione Basilicata Congruenza fra la strategia del PO FESR Basilicata e le sfide di Europa 2020 Obiettivo Europa 2020 Congruenza Target Target Valore del nazionale intermedio regionale PO/obiettivo Tasso occupazione 67-69 63 49,9 XX Ricerca e sviluppo/PIL 1,53% 1,40% 0,6 XX Spiegazione l'Asse III prevede interventi di ripartenza per l'allargamento della base occupazionale, tramite le politiche di rafforzamento competitivo ed ispessimento del tessuto produttivo. Ma anche l'Asse IV (per gl impatti occupazionali nel settore del ciclo dei rifiuti), il VI (per quelli riferiti al turismo), il VII (per gli interventi infrastrutturali), l'VIII (per gli investimenti infrastrutturali nella scuola, ma anche per i posti di lavoro che si possono creare nel sociale e nel no profit) e le strategie di sviluppo urbano, proto urbano e rurale contribuiranno ad aumentare l'occupazione L'Asse I e II sono immediatamente correlati, ma interventi di innovazione tecnologica nel settore idrico o in quello dei rifiuti sono previsti nell'Asse IV, così come anche nel settore energetico è prevista la creazione di reti distributive intelligenti, in quello idrico di sistemi innovativi di monitoraggio, nell’Asse riferito ai rischi ambientali si prevede l’innovazione nei sistemi di early warning; azioni di mobilità sostenibile innovative (Infomobility) completano il quadro 14 Regione Basilicata Obiettivo Europa 2020 Riduzione consumo Co2 Energie rinnovabili Riduzione consumi di energia Congruenza Target Target Valore del nazionale intermedio regionale PO/obiettivo -13% 17% --- --- 15,5 10,88 Mtep/anno Mtep/anno Non calcolabile 49,80% --- Spiegazione X La previsione dell'Asse IV mira a politiche di efficientamento del consumo di energia, anche se non vi è una priorità per i settori "energivori", ad alto impatto sulle emissioni climalteranti, ed ulteriori benefici proverranno da un ciclo dei rifiuti riorganizzato, per i lsegmento die rifiuti industriali e speciali. Tuttavia, tale obiettivo appare maggiormente legato all'azione del FEASR. X L'Asse IV prevede un incremento di produzione da fonti rinnovabili, considerando però che la Basilicata è, già oggi, fra le regioni leader, in Italia, per cui ulteriori incrementi non sono di facilissimo conseguimento, e devono comunque rimanere entro le previsioni programmatiche del PIEAR X L'Asse IV prevede azioni di riduzione del consumo energetico. Inoltre, si prevederanno sistemi di smart grid per le città capoluogo, che ridurranno ulteriormente i consumi 15 Regione Basilicata Obiettivo Europa 2020 Abbandono scolastico Istruzione terziaria Riduzione popolazione a rischio povertà o esclusione sociale Congruenza Target Target Valore del nazionale intermedio regionale PO/obiettivo Spiegazione 16% 17,30% 15,4% X 26-27% 23,60% 23% ! Gli interventi sull’imprenditoria sociale a valere sull'Asse III prevederanno aiuti per imprese sociali operanti nel campo del recupero scolastico dei NEET; inoltre, sull'Asse "Inclusione sociale" sono previste azioni di potenziamento della dotazione scolastica che hann oeffetti, però soltanto indiretti, sul tema in questione. Interventi più incisivi potranno essere svolti, su base territoriale, dall’Agenda Territoriale, ma il tema, in generale, sarà colpito maggiormente dal PO FSE e da un apposito PON Gli interventi di miglioramento strumentale dell’università potrebbero avere un effetto, sia pur minimo, di incremento della sua attrattività. Alcune tematiche potranno essere sviluppate in sede di bandi per il sostegno ad imprese che assumano con contratti di apprendistato o modalità di alternanza scuola/lavoro; altri potranno essere sviluppati tramite Agenda Territoriale, ma il tema è di pertinenza più stretta del FSE X Gli interventi di ampliamento della base occupazionale, consistenti, come si è visto sopra, associati a quelli di contrasto all'esclusione sociale previsti dall'apposito Asse, dovrebbero ottenere effetti significativi sulla riduzione del bacino di esclusione sociale -2200000 --- +60.000 (*) 16 Regione Basilicata (*) fra 2010 e 2012 Legenda: XX: congruenza alta X: congruenza significativa !: congruenza perlopiù indiretta !!: congruenza assente 17 Regione Basilicata La congruenza con gli altri documenti evidenziati è elevata. Particolare importanza assume il potenziamento delle capacità di governance del programma, richiamata in particolare, come esigenza fondamentale, dal PNR. In questo senso, la strategia per il potenziamento delle capacità amministrative di gestione del programma corre il rischio di non essere allineata, temporalmente, alle esigenze immediate di varo del programma e di avvio della sua attuazione. Infatti, detto potenziamento dovrebbe passare per il tramite di un Piano di Rafforzamento Istituzionale ed Amministrativo (PRIA) ancora non redatto, e illustrato solo per le sue linee generali. La perdita di competenze professionali accusata, in questi anni, dalla Regione, come conseguenza di processi di blocco del turn over e di spending review, peraltro non ancora esauriti nei loro effetti, produce un assottigliamento del livello complessivo delle competenze disponibili, con la conseguenza che la gestione del programma ne sarà influenzata negativamente. Sebbene la strategia per il potenziamento delle capacità amministrative di gestione del programma preveda esplicitamente azioni di potenziamento delle competenze di chi è presente in Regione, da un lato, e di assunzione di nuovo personale qualificato, dall’altro, tali procedure andrebbero attivate immediatamente, al fine di disporre delle risorse umane necessarie, al momento in cui il programma partirà. Da questo punto di vista la strategia in questione è relativamente generica in ordine ai profili professionali specificamente richiesti. Se è vero che occorre un team di assistenza tecnica a supporto dell’Adg, è anche vero, ad esempio, che occorre ricostituire un nucleo di valutazione degli investimenti per supportare la fondamentale attività valutativa del programma. Le stesse task force di missione necessarie per supportare le condizionalità ex ante devono partire immediatamente, altrimenti, come è noto, la mancata soddisfazione delle condizionalità comporterà anche la possibile sospensione dei pagamenti. Un altro elemento di forte integrazione rispetto alle previsioni del PNR e dell’Accordo di Partenariato è la rilevanza della strategia per le aree interne. Le caratteristiche fisiche della Basilicata fanno sì che praticamente tutto il territorio sia area interna, e che l’effetto-città sia molto ridotto, stanti le dimensioni dei due capoluoghi. Però, la differenziazione effettuata al suo interno, fra aree urbane, interne “più competitive” e interne più fragili, sarà funzionale ad una altrettanto chiara gerarchizzazione degli interventi e della vision di sviluppo contemplata per ciascuna di queste categorie. Con riferimento, poi, all’area-pilota che sarà selezionata per far parte della sperimentazione nazionale, si suggerisce che tale area sia, fra le possibili candidate identificate, relativamente grande, in termini di numero di Comuni, al fine di usufruire dell’assistenza nazionale per avere un progetto in grado di impattare su un’area significativa della regione. L’idea di smart specialisation che risiede dietro la strategia generale del PO FESR, come è espressa dal documento “Verso la specializzazione intelligente della Basilicata”2 appare congrua e coerente, 2 Dipartimento Attività Produttive, Politiche dell’Impresa e del Lavoro, Innovazione Tecnologica, Febbraio 2014 18 Regione Basilicata perché identifica correttamente le vocazioni principali della regione, e le azioni necessarie per la loro valorizzazione. Detta strategia, infatti, individua le seguenti aree di specializzazione, che appaiono coerenti con la strategia di sviluppo regionale suggerita dal documento preparatorio per il PO FESR, redatto dalla Regione insieme al Ministero della Coesione Territoriale3: - Innovazione industriale proseguire nelle politiche di sostegno alla creazione di start up e filiere produttive (cluster e reti di imprese) e di ambiti tecnologici da sviluppare ove maggiore appare il potenziale competitivo regionale (automotive, chimica verde, agrifood, polo del mobile imbottito, Industria culturale e creativa legata in filiera al turismo, Energia e Ambiente) senza tralasciare quei settori emergenti che potrebbero sviluppare il loro potenziale innovativo. Potranno, se del caso, essere valutate aggregazioni attorno ad ulteriori piattaforme tecnologiche e di ricerca se in presenza di una concreta domanda da parte delle imprese. - Innovazione sociale favorire l’innovazione e la qualità dei servizi da offrire alla società civile, nell’ambito dei diversi aspetti del welfare (socio assistenziale, sanitario, familiare). - Ecosistema innovativo e crescita digitale Elementi trasversali rispetto alle due aree precedenti, che puntano alla realizzazione di un ambiente favorevole allo sviluppo di una specializzazione regionale (sburocratizzazione, ambiente digitale, internazionalizzazione, attrattività del territorio). Congruenza degli obiettivi di programma con le sfide ed i fabbisogni Il capitolo 1.1.1 evidenzia specificamente sfide, fabbisogni ed obiettivi di programma, con una tabella che mette in relazione fabbisogni e strategie programmatiche. Si tratta di un’analisi molto dettagliata, che per finalità valutative va raggruppata e sintetizzata. In particolare, i fabbisogni che emergono dall’analisi di contesto del programma operativo possono essere così sintetizzati: - necessità di accrescere una competitività dal lato dei fattori di offerta particolarmente debole e stagnante (la produttività del lavoro, assunta come indice sintetico di misurazione della competitività dal lato dell’offerta, è infatti pari all’81,3% di quella nazionale nel 2012, 3 “Sketch of a Strategy for the Basilicata region - Towards an Operational Regional Development Program Basilicata Region 2014-2020”, Ministero della Coesione Territoriale/Regione Basilicata, Marzo 2013. 19 Regione Basilicata - - - - quando era dell’82% nel 1995) come risultante di un modello di specializzazione produttiva troppo incentrato su settori tradizionali a basso valore aggiunto, eccessivo sottodimensionamento delle imprese (persino rispetto ad un’economia nazionale incentrata sulla piccola impresa; il 38,7% dei dipendenti dell’industria e dei servizi opera in imprese con meno di 10 addetti ,a fronte del 25,7% nazionale) che crea ostacoli alla funzione di investimento, una propensione all’innovazione troppo bassa, e peraltro guidata dalla domanda pubblica, e non da quella privata (la spesa per R&S sul PIL è pari allo 0,6%, contro l’1,3% nazionale, e solo lo 0,1% è effettuato da imprese private), la presenza di un persistente digital divide sulla banda larga (20,5%, che colloca la Basilicata al penultimo posto fra le regioni italiane) con evidenti implicazioni competitive (solo il 27,1% delle imprese lucane utilizza Internet, a fronte del 37,5% nazionale) e l’assenza di servizi alle imprese diffusi: l’indice Tagliacarne/Unioncamere sulla dotazione; necessità di promuovere una maggiore internazionalizzazione, che è resa modesta dalla bassa competitività di cui sopra, per cui si ha una propensione all’export più bassa di quella nazionale (11%, contro il 24,9%) ed una debole capacità di attrazione di investimenti esteri (0,6% del PIL, contro l’1,6% nazionale); la necessità di preservare l’ambiente naturale lucano, asset ancora di grande eccellenza nel panorama delle regioni italiane, ma al tempo stesso di valorizzarne economicamente le risorse in modo molto più sistematico e approfondito di quanto fatto sinora; processi di allentamento della coesione sociale più rapidi di quelli nazionali, ad iniziare da quelli demografici e lavorativi: l’emigrazione lucana è composta essenzialmente da giovani a medio/alto livello di scolarizzazione (il 28,7% degli emigrati lucani nel 2011 ha una laurea, più di 5.400 lavoratori lucani operano fuori regione, pur mantenendo la residenza in Basilicata). I problemi occupazionali raggiungono vette emergenziali, peggiori di quelle nazionali, soprattutto nel comparto giovanile (il relativo tasso di disoccupazione è del 55,1%, addirittura al di sopra della media meridionale) producendo una disoccupazione giovanile intellettuale (5.000 laureati lucani sono disoccupati) ed una crescita del fenomeno dei NEET (che oramai sono 30.000 nella fascia 15-29 anni). Ma il mercato del lavoro lucano evidenzia fenomeni di degrado particolari anche per altre fasce deboli: l’incidenza della disoccupazione di lunga durata è del 64,1%, contro il 57% nazionale, indicando una maggiore ampiezza del bacino di disoccupati che perdono le competenze lavorative di base e non riescono più a rientrare nel mercato del lavoro; ma anche la rapida crescita del bacino di lavoro nero ed irregolare, con il relativo tasso che dal 2006 diviene superiore anche alla media meridionale; un conseguente rapido impoverimento della società, con un allargamento di una forbice, in termini redistributivi, già ampia. Il coefficiente del Gini, infatti, è superiore a quello nazionale (0,35, a fronte dello 0,31 italiano e dello 0,30 comunitario) in un contesto in cui il 20 Regione Basilicata - - valore medio del reddito disponibile per abitante è solo il 78,3% della media italiana. Condizioni di deprivazione materiale severe colpiscono già il 25,1% della popolazione (14,5% italiano) mentre un altro 47,7% è a rischio di caduta in povertà (29,9% nazionale); un territorio caratterizzato dall’assenza di un effetto-città significativo, poiché il capoluogo ha poco più di 66.000 abitanti, e non genera un hinterland particolarmente diffuso, se non in pochi piccoli Comuni limitrofi (Tito, Picerno, Cancellara, Pignola) e la seconda città, Matera, è ancor più piccola e con minore effetto di irraggiamento sui Comuni vicini. Le aree proto urbane del Vulture-Melfese e del Metapontino richiedono, ancora, interventi di messa in rete per poter decollare come “città diffuse”. Il resto del territorio è caratterizzato da una elevata perifericità rispetto ai servizi essenziali, e da scarsa accessibilità logistica interna e di collegamento agli hub ed alle reti TEN, e costituisce una grande “area interna”, peraltro con differenziali di sviluppo piuttosto accentuati, fra le aree di corona, relativamente più benestanti, ed il cuore del ritardo di sviluppo socio-economico, localizzato nelle aree centromeridionali della provincia di Potenza, nella Collina materana, nella zona delle Dolomiti Lucane, nella fascia bradanica; una elevata e diffusa fragilità idrogeologica e sismica del territorio, i cui elevati valori ambientali e culturali non sono adeguatamente sfruttati in termini di potenzialità di sviluppo endogeno. A fronte di tali fabbisogni, le sfide essenziali che il PO FESR identifica sono le seguenti: - - - un sostegno a processi di rilancio competitivo basati sui fattori supply-side dell’innovazione tecnologica, della connettività di banda larga e della qualità totale; una evoluzione del modello di specializzazione produttiva in una logica di smart specialisation, con le vocazioni produttive che il territorio già esprime e di quelle che può sviluppare; un sostegno alla crescita dimensionale e patrimoniale del tessuto produttivo, per renderlo più resiliente a fattori di scarsità di liquidità, legati anche alla restrizione del credito bancario; riportare l’output gap tendenzialmente verso lo zero, facendo ripartire investimenti ed occupazione, cioè i fattori della produzione sottoutilizzati; far ritrovare alla Basilicata un miglior posizionamento commerciale, per evitare un ripiegamento eccessivo su contesti di mercato localistici ed a bassa potenzialità, e quindi per accompagnare il sistema regionale verso quei mercati internazionali più dinamici in termini di crescita dei consumi e di capacità di elevare il valore aggiunto dei prodotti regionali ivi venduti; riconsolidare la coesione sociale, riassorbendo i fenomeni di povertà ed esclusione sociolavorativa più gravi (con riferimento quindi ai giovani, ed in particolare ai NEET, ai 21 Regione Basilicata - - - disoccupati di età avanzata e lungo periodo, alla popolazione in povertà o a rischio di povertà; tutelare e valorizzare in chiave di sviluppo il patrimonio ambientale e culturale del territorio, difendendone le specificità (habitat, paesaggi, beni culturali, bassa impronta antropica, basso livello di emissioni climalteranti e di congestione in ambito urbano) e valorizzandole in termini economici (energia, chimica verde, turismo ambientale e culturale, gestione e processamento dei rifiuti e del ciclo idrico); favorire un riequilibrio nei differenziali interni di sviluppo territoriale; favorire una crescita dell’effetto-città mediante servizi avanzati e un rafforzamento delle reti di città diffusa; favorire una migliore connettività esterna ed interna, sul versante dei servizi e delle reti di trasporto; favorire una migliore prevenzione dei rischi territoriali (anche mediante sistemi di early warning) e una maggiore manutenzione, preventiva, conservativa e successiva, degli elementi territoriali più a rischio, e dei manufatti edilizi ed urbanistici che vi insistono. Partenariato: la revisione partenariale del documento è stata eseguita, in due occasioni, ovvero il 23 Maggio 2014, quando la Regione ha presentato al partenariato economicosociale un ragionamento sulla declinazione degli obiettivi tematici rispetto alla realtà lucana, ed un primo catalogo di azioni possibili predisposto dai Dipartimenti regionali. Sulla base delle risultanze di tale incontro, un secondo incontro si è tenuto in data 17 Giugno 2014. In quella data, infatti, è stato presentato un primo documento programmatico generale, che evidenzia l’analisi di contesto e l’articolazione del futuro PO per Assi prioritari, linee di intervento, azioni e risultati attesi. Su tale bozza, dunque, è stata avviata la discussione con tutti i partner sociali ed istituzionali intervenuti, evidenziando quindi le richieste di modifica, integrazione e correzione alla strategia ivi proposta. Il livello di coinvolgimento del partenariato, e quindi il requisito di rappresentatività di cui al Regolamento Delegato 240/2014 è da ritenersi soddisfacente, nella misura in cui sono stati coinvolti tutti i soggetti rilevanti del partenariato istituzionale e di quello sociale (sono stati convocati i Comuni, le Province, l’Università, i centri di ricerca, i Consorzi Industriali gli enti e le aziende sub regionali, le ASL, gli enti-Parco, la Soprintendenza per i Beni Archeologici, le autonomie funzionali, i sindacati confederali, le associazioni di categoria, le associazioni rappresentative dei distretti industriali ed agroalimentari, ed organismi della società civile come il CAI, l’Avis. Va tuttavia segnalato che, al fine di rispettare il suddetto Regolamento Delegato, occorre: mettere a disposizione canali attraverso i quali i partner possono porre domande, fornire contributi ed essere informati del modo in cui le loro proposte sono state prese in considerazione (ad esempio tramite un apposito sito web, fornito di sezioni faq, 22 Regione Basilicata - forum e discussione); divulgare i risultati delle consultazioni (sempre attraverso il predetto sito, ad esempio); disporre di designazioni formali Best practice: la strategia è fondata su un documento preliminare, già richiamato, ovvero “Sketch of a strategy for Basilicata Region” che è stato approntato, nel 2013, da un gruppo di esperti internazionali, coordinato dal Ministero della Coesione Territoriale, nell’ambito del progetto “Capacity Lab”, che ha prodotto ,a sostegno del disegno strategico poi adottato dal PO FESR, numerosi casi di studio e pratiche di eccellenza di altre regioni europee e mondiali (ad esempio, in materia di programmi di sviluppo industriale/reindustrializzazione d’area, di sviluppo di cluster di imprese nel settore energetico, di valorizzazione dei parchi e delle aree protette a fini turistici, di politiche sociali e di inclusione. I fabbisogni si traducono, come è possibile vedere dalla tabella sottoriportata, nelle diverse sfide che la strategia del PO contiene al suo interno, e tali sfide hanno, a loro volta, un riscontro estremamente preciso sia negli obiettivi tematici che nelle priorità d’investimento previste dall’ Accordo di Partenariato. Pertanto, vi è elevata congruenza fra gli obiettivi del programma, le sfide ed i fabbisogni identificati. Diversi obiettivi tematici, come l’1 ed il 2, vanno a rispondere ad una pluralità di sfide e fabbisogni, e ciò risulta coerente con l’approccio della smart specialisation per il quale una elevata capacità di innovazione e di connessione di rete sono fattori trasversali all’intero assetto socio economico di un territorio, ed alla competitività non solo economica, ma anche sociale e ambientale (intesa nel senso di competitività di contesto). Anche l’obiettivo 11 compare in diversi ambiti, e ciò costituisce un importante fattore di attenzione, nella misura in cui una adeguata capacità amministrativa e di governance del soggetto pubblico è fondamentale sia per accompagnare il tessuto produttivo verso una migliore capacità di presidio dei mercati, tramite servizi i supporto all’internazionalizzazione, sia per accompagnarlo verso una maggiore capacità innovativa, poiché, come anche evidenziato dall’analisi di contesto del PO, il sistema pubblico di ricerca è centrale nella realtà scientifico/tecnologica regionale, sia per progettare ed attuare servizi e sistemi di protezione del territorio e dell’ambiente, che per gestire asset ambientali pubblici (si pensi ai parchi naturali ed alle aree protette). Per quanto invece riguarda l’impatto finanziario dello sforzo che sarà dedicato ai diversi fabbisogni, va rilevato che esso è meno intenso per quel che riguarda l’internazionalizzazione e la fragilità dei territori. Tuttavia, sulla prima questione, occorre premettere che vi sono anche strumenti nazionali, al di fuori dei fondi strutturali, a sostegno di tale intervento (ad es. le attività di Simest), e che esso si va a complementare con le azioni infrastrutturali previste dall’OT 7, che forniscono la base materiale per l’apertura internazionale del sistema, e con le azioni dell’OT 2, che ne forniscono la base immateriale e telematica. 23 Regione Basilicata Con riferimento alla fragilità dei territori, va detto che essa, a livello regionale, viene in larga misura sostenuta anche tramite le azioni del FEASR, con riferimento alla funzione conservativa e protettiva della forestazione e delle attività agricole. E’ inoltre previsto che il Governo destini quota parte (senza specificarne l’ammontare) delle risorse del prossimo FSC al finanziamento degli interventi di messa in sicurezza del territorio, di bonifica di siti d'interesse nazionale e di altri interventi in materia di politiche ambientali; una parte andrà ovviamente anche alla Basilicata. Fabbisogni Sfide Obiettivi tematici Priorità di investimento Impatto finanziario 1, 2, 3, 11 1.a), 1.b), 2.a), 2.b), 3.a), 3.b), 3.c), 3.d), 11 Impatto finanziario molto elevato 3, 11 3.b), 3.d), 11 Meno rilevante 2, 9, 10 2,c), 9.a), 9.b), 9.c), 10 Impatto di medio livello Rilancio dell'innovazione tecnologica e telematica Accrescimento della competitività supply side Evoluzione smart del modello di specializzazione produttiva Crescita dimensionale imprese e capitalizzazione Ripartenza degli investimenti Ripartenza investimenti (soprattutto Ide) Maggiore internazionalizzazione Miglior posizionamento sui mercati e nella catena del valore Migliore coesione demografica, lavorativa e sociale Ripartenza dell'occupazione lavorando sul capitale umano Riassorbimento dei fenomeni più gravi di esclusione sociale 24 Regione Basilicata Difesa ambiente Riduzione emissioni e degli impatti antropici sull’ambiente 4 4.a), 4.b), 4.c), 4.d), 4.e), 4.g) Impatto medio-alto 1, 2, 6, 7, 11 1.a), 2.b), 6.a), 6.b), 6.c), 6.d), 6.e), 6.f), 6.g), 7.b), 7.d), 7.c), 11 Impatto rilevante 5, 11 5.a), 5.b), 11 Meno rilevante Valorizzazione economica dei fattori ambientali e culturali del territorio Sviluppo territoriale Riequilibrio dei differenziali interni di sviluppo territoriale Crescita dell'effettocittà Migliore connettività logistica Migliore tenuta assetti idrogeologici ed Fragilità del territorio architettonici, early warning dei rischi 1.2 COERENZA INTERNA E ESTERNA DEL PROGRAMMA Coerenza interna Relazione esistente tra gli obiettivi specifici. Le linee-guida prevedono di analizzare complementarietà, potenziali sinergie, ma anche incoerenze, fra gli obiettivi specifici, sia all’interno degli Assi, che fra Assi diversi. A tal fine, la tabella sinottica sottoriportata fa emergere alcuni aspetti di interesse. Le relazioni fra gli obiettivi specifici (cioè fra i risultati attesi) sono così analizzate: 25 Regione Basilicata - - Contributo, quando cioè un obiettivo specifico (risultato atteso) contribuisce ad un altro in modo unidirezionale; in questo caso, la relazione è rappresentata da una C (due C in caso di contributo forte); Sinergia, quando i due obiettivi specifici si influenzano l’uno con l’altro, in un feed back reciproco. Tali situazioni sono marcate con la S (due S in caso di forte sinergia); Duplicazione (D), quando due obiettivi specifici si sovrappongono l’uno all’altro, senza però autoalimentarsi reciprocamente; Incoerenza (I), quando due obiettivi si ostacolano l’uno con l’altro, o sono incongrui; In assenza di effetti reciproci, positivi o negativi, la casella rimane in bianco. L’elenco degli obiettivi specifici (risultati attesi) scelti dal PO FESR è il seguente: 1.1 Incremento dell’attività di innovazione delle imprese 1.2 Rafforzamento del sistema innovativo nazionale e regionale 1.3 Promozione di nuovi mercati per l’innovazione 1.4 Aumento dell’incidenza di specializzazioni innovative in perimetri applicativi ad alta intensità di conoscenza 1.5 Potenziamento della capacità di sviluppare l’eccellenza nella R&I 2.1 Riduzione dei divari digitali nei territori e diffusione di connettività in banda ultra larga 2.2 Digitalizzazione dei processi amministrativi e diffusione di servizi digitali pienamente interoperabili 2.3 Potenziamento della domanda di servizi digitali 3.1 Rilancio della propensione agli investimenti del sistema produttivo 3.2 Sviluppo occupazionale e produttivo in aree territoriali colpite da crisi diffusa delle attività produttive 3.3 Consolidamento, modernizzazione e diversificazione dei sistemi produttivi territoriali 3.4 Incremento del livello di internazionalizzazione dei sistemi produttivi 3.5 Nascita e Consolidamento delle Micro, Piccole e Medie Imprese 3.6 Miglioramento dell’accesso al credito , del finanziamento delle imprese 26 Regione Basilicata 3.7 Diffusione e rafforzamento delle attività economiche a contenuto sociale 4.1 Riduzione dei consumi energetici negli edifici e nelle strutture pubbliche o ad uso pubblico, residenziali e non residenziali e integrazione di fonti rinnovabili 4.2 Riduzione dei consumi energetici e delle emissioni nelle imprese e integrazione di fonti rinnovabili 4.3 Incremento della quota di fabbisogno energetico coperto da generazione distribuita sviluppando e realizzando sistemi di distribuzione intelligenti 4.4 Incremento della quota di fabbisogno energetico coperto da cogenerazione e trigenerazione di energia 4.6 Aumento della mobilità sostenibile nelle aree urbane 5.1 Riduzione del rischio idrogeologico e di erosione costiera 5.3 Riduzione del rischio incendi e il rischio sismico 6.1: Ottimizzazione della gestione dei rifiuti urbani secondo la gerarchia comunitaria 6.2 Restituzione all'uso produttivo di aree inquinate 6.3 Miglioramento del servizio idrico integrato per usi civili e riduzione delle perdite di rete di acquedotto 6.4 Mantenimento e miglioramento della qualità dei corpi idrici (Ra 6.4 nell’Adp) 6.5 Contribuire ad arrestare la perdita di biodiversità terrestre e marina, anche legata al paesaggio rurale e mantenendo e ripristinando i servizi ecosistemici 6.6 Miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio nelle aree di attrazione naturale 6.7 Miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio culturale, nelle aree di attrazione 6.8 Riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche 7.1 Potenziamento dell’offerta ferroviaria e miglioramento del servizio in termini di qualità e tempi di percorrenza 27 Regione Basilicata 7.3 Potenziamento ferroviario regionale, integrazione modale e miglioramento dei collegamenti multimodali con i principali nodi 7.4 Rafforzamento delle connessioni con la rete globale delle aree interne 9.3 Aumento/ consolidamento/ qualificazione dei servizi e delle infrastrutture di cura socioeducativi rivolti ai bambini e dei servizi di cura rivolti a persone con limitazioni dell’autonomia 9.4 Riduzione del numero di famiglie con particolari fragilità sociali ed economiche in condizioni di disagio abitativo 10.5 Innalzamento dei livelli di competenze, di partecipazione e di successo formativo nell’istruzione universitaria e/o equivalente 10.7 Aumento della propensione dei giovani a permanere nei contesti formativi e miglioramento della sicurezza e della fruibilità degli ambienti scolastici 11.6 Miglioramento della governance multilivello e delle capacità amministrativa e tecnica delle pubbliche amministrazioni nei programmi d’investimento pubblico, anche per la coesione territoriale. Come è possibile constatare, il livello di coerenza interna fra i diversi obiettivi del PO è elevato, e non si riscontrano mai casi di incoerenza. I legami logici interni al programma, in termini di smart specialisation e quindi di forte preferenza trasversale per l’innovazione, nonché di recupero in termini evolutivi di vocazioni e caratteristiche specifiche del territorio e del sistema socio economico regionale (ambientali, turistiche, socio-solidaristiche, di forte presenza delle PMI) e di messa in rete, dentro un progetto di sviluppo unitario, dei soggetti rilevanti (imprese, PA, banche, terzo settore, ecc.) sono molto forti, e quindi evidenziano una prima, ancora parziale, possibile descrizione della teoria politica del programma, in termini di nessi logici e consequenziali, e di compattezza degli obiettivi perseguiti. D’altro canto, alcuni obiettivi specifici più delimitati, in termini di azioni che si intendono portare avanti, come in particolare il 6.2, il 6.4, il 6.5, il 9.4 hanno molte caselle vuote, cioè interagiscono con pochi altri obiettivi specifici del programma, ed in numerosi casi l’interazione è debole ed unilaterale. Mentre 6.2 e 6.4, hanno un forte connotato specialistico, che agisce su asset fondamentali (come l’acqua e l’inquinamento di aree territoriali e di falde), e quindi sono obiettivi fondamentali, rispondenti a bisogni importanti, per tali due ultimi obiettivi specifici, dunque, si suggerisce al programmatore di verificare l’effettiva utilità di un inserimento nel PO che rischia di lasciarli in una posizione “periferica” rispetto al “core” della strategia programmatica. E quindi, al fine di concentrare maggiormente le risorse su obiettivi specifici più trasversali, più in grado di 28 Regione Basilicata mobilitare altre componenti del programma, e meno “confinati”, di verificare se sia possibile portare la realizzazione di interventi di edilizia sociale ecc. su altri strumenti di finanziamento, almeno in parte (ad es. le politiche nazionali di “social housing”) così come demandare il tema della biodiversità all’operato del FEASR, che appare molto più “ferrato” in tal senso. 29 Regione Basilicata 1.1 1.1 1.2 1.3 1.4 1.5 2.1 2.2 2.3 3.1 1.2 1.3 1.4 2.2 2.3 3.1 3.2 3.3 3.4 3.5 3.6 SS SS 1.5 SS 2.1 SS SS SS SS S S S C S CC SS SS SS SS SS S C C S CC S CC C C SS SS SS SS SS CC C S S SS CC C C SS SS SS SS SS S SS CC SS CC SS SS SS S C S CC CC CC SS SS CC C CC CC S C SS 3.7 4.1 4.2 C CC C 4.3 C 4.4 4.6 C 5.1 C C C S SS S C SS C SS CC C C C SS C C S C S CC CC CC CC C CC CC CC C CC C C CC SS SS SS SS CC C C 3.2 CC S S C C 3.3 SS SS CC C C C 3.5 3.6 CC C S C C 3.4 CC S C C 6.2 6.3 6.4 SS S SS S C CC CC C CC CC S S SS SS CC C C C CC 4.2 6.6 C 6.7 C CC S C CC S C C C S CC C CC C S S S CC C SS S C C C C S S SS C C C C S C CC SS SS C C C SS CC C CC CC CC SS CC CC SS SS SS SS CC CC CC C C C C C CC CC CC CC CC SS C C SS CC CC SS SS C C C C CC C SS CC S C C 5.3 CC CC S CC 6.1 CC CC C S C SS S C S S SS S C C C 11.6 S SS S CC 30 C C CC 6.3 10.7 CC C C 4.6 6.2 10.5 S C CC C C SS CC S S 5.1 9.4 CC S S 9.3 S S S S 4.4 C S S S C CC C C S S S S 7.4 C S C 4.3 S C S 7.3 C CC C 7.1 C S CC 6.8 C C C C 3.7 4.1 6.5 C S CC 6.1 C C C 5.3 CC C C C CC S C SS C SS SS CC S CC C C SS Regione Basilicata SS 6.4 CC SS 6.5 6.6 6.7 6.8 7.1 7.3 SS SS C C C S C CC C CC S C CC C CC CC CC CC S S C CC CC S 7.4 C C 9.3 C CC 9.4 C CC C CC S SS 10.5 SS 10.7 S 11.6 31 Regione Basilicata Le linee-guida chiedono anche si stimare la coerenza fra strategia di sviluppo di un territorio coperto da ITI e ed obiettivi specifici di ogni Asse di priorità. Al momento in cui si chiude tale rapporto di valutazione ex-ante, però, le strategie con cui sono definiti gli ITI non hanno ancora raggiunto un livello di maturazione e dettaglio sufficiente per eseguire tale analisi. In linea di massima, il PO prevede l’attivazione di ITI nelle due aree urbane di Potenza e Matera, in due aree interne particolarmente critiche, quanto a spopolamento, livello di sviluppo ed accesso ai servizi (Mercure/Alto Sinni/Val Sarmento e Montagna Materana) ed in alcune aree di interesse strategico regionale. Un abbozzo di strategia, per quanto minimale, esiste solo per gli ITI in area urbana, posto che: - - Matera porrà in essere attività riconducibili ad un programma di valorizzazione culturale, sostenute da interventi, anche di potenziamento della dotazione infrastrutturale, funzionali al programma di valorizzazione territoriale. In questo quadro di azioni il FESR oltre a sostenere la valorizzazione del patrimonio culturale in stretta relazione con l’industria creativa, sosterrà la mobilità sostenibile, punterà al miglioramento delle condizioni di accessibilità immateriale e dei servizi digitali in una logica di “smart community”, alla sperimentazione di soluzioni avanzate in materia di efficientamento energetico, alla creazione di nuove imprese innovative e al miglioramento dei servizi collettivi. Nel medesimo quadro strategico il FSE potrà elevare l’offerta di istruzione e di formazione connessa all’industria creativa e alla gestione di percorsi di valorizzazione culturale e turistica, nonchè consentire l’attivazione di percorsi di innovazione sociale. Il sostegno allo sviluppo urbano di Potenza è invece improntato alla logica di connotazione della città come “polo funzionale” nel quale, in ragione della concentrazione di agenzie pubbliche e soggetti privati, si producono servizi avanzati ed innovazioni trasferibili su tutto il territorio regionale. La presenza dell’Università di Basilicata, delle sedi degli enti pubblici, di imprese di terziario, la confluenza quotidiana nella città di un elevato numero di “utilizzatori” induce ad una strategia che garantisca sostegno alle attività innovative legate all’economia della conoscenza, assicuri supporto alle imprese in grado di assicurare servizi avanzati, promuovi la mobilità e la logistica sostenibile, rafforzi il sistema dei servizi di istruzione terziaria e dell’alta formazione, attui la digitalizzazione dei servizi e dei processi per la fruibilità urbana, elevi i servizi di assistenza funzionali ad elevare i livelli di vivibilità cittadina, il tutto con un riparto di competenze tra FESR e FSE indicato dai regolamenti e dall’AP. Di seguito, quindi, per i due ITI urbani, si delinea, in termini molto generici, un’analisi di coerenza interna con gli Assi del PO. Laddove c’è coerenza fra un risultato atteso ed una componente strategico degli ITUI urbani, c’è una croce. Tale analisi può servire anche per evidenziare quali 32 Regione Basilicata siano le azioni che possono essere attivate sui due ITI urbani, che essenzialmente sono quelle dell’Asse 1, dell’Asse 2, quelle dell’Asse 3 che si riferiscono al sostegno alla nascita di nuove imprese, quelle dell’Asse 4 riferite all’efficienza energetica, l’Asse 5, per quanto riguarda le innovazioni in materia di sistemi di early warning e di contrasto ai rischi ambientali, le Misure dell’Asse 6 che valorizzano il turismo culturale (soprattutto per Matera), quelle dell’Asse 7, con riferimento all’accessibilità ferroviaria al capoluogo regionale, e dell’Asse 9, con riferimento ai servizi per la qualità della vita, oltre che per la riqualificazione delle strutture scolastiche ed universitarie. 33 Regione Basilicata Coerenza interna fra ITI urbani e risultati attesi del PO FESR ITI Matera Patrimonio Industria Mobilità culturale creativa sostenibile Banda larga Servizi digitali Efficienza energetica Nuove imprese hi-tech 1.1 1.2 1.3 1.4 X 1.5 2.1 X 2.2 2.3 X X X X ITI Potenza Imprese di Innovazione servizi Logistica/ Qualità Economia Mobilità e trasf avanzati, accessibil della conoscenza sostenibile tecnologico anche ità fisica vita/servizi nuove X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X 3.1 3.2 3.3 X X X 3.4 3.5 X X 3.6 3.7 X X X X X 34 Regione Basilicata ITI Matera Patrimonio Industria Mobilità culturale creativa sostenibile 4.1 Banda larga Servizi digitali Efficienza energetica Nuove imprese hi-tech ITI Potenza Imprese di Innovazione servizi Logistica/ Qualità Economia Mobilità e trasf avanzati, accessibil della conoscenza sostenibile tecnologico anche ità fisica vita/servizi nuove X X X 4.2 4.3 X 4.4 4.6 X X 5.1 X X 5.3 6.1 X X X X X X 6.2 6.3 6.4 X 6.5 6.6 6.7 X X 6.8 X X 7.1 X 7.4 35 Regione Basilicata ITI Matera Patrimonio Industria Mobilità culturale creativa sostenibile Banda larga Servizi digitali Efficienza energetica Nuove imprese hi-tech 9.3 ITI Potenza Imprese di Innovazione servizi Logistica/ Qualità Economia Mobilità e trasf avanzati, accessibil della conoscenza sostenibile tecnologico anche ità fisica vita/servizi nuove X 9.4 10.5 X 10.7 X X X 11.6 36 X X Regione Basilicata RELAZIONE CON ALTRI STRUMENTI DI RILEVANZA Coerenza con il documento programmatico regionale generale per il nuovo ciclo 204-2020 (Bozza di una Strategia per la Regione Basilicata Verso un programma di sviluppo operativo regionale della Regione Basilicata 2014-2020, Marzo 2013) In tale Sezione, si chiede di verificare la coerenza fra il programma ed altri strumenti programmatici rilevanti a livello comunitario, nazionale e regionale. A livello regionale, procederemo ad una più puntuale verifica della coerenza interna del sistema di obiettivi tematici e risultati attesi, utilizzando una matrice in cui vengono riportati, su ciascuna riga e sulla colonna corrispondente, gli obiettivi tematici e risultati attesi del PO FESR 2014/2020 e i quattro pilastri individuati dalla Bozza di una Strategia per la Regione Basilicata Verso un programma di sviluppo operativo regionale della Regione Basilicata 2014-2020, che rappresenta il documento programmatico di base sul quale, nel 2013, è stata impostata la strategia regionale mirata alla nuova programmazione. Nelle caselle poste all’incrocio fra le righe e le colonne, si attribuiscono punteggi che esprimono il livello della relazione di compatibilità e/o di sinergia di ciascun obiettivo con tutti gli altri (matrice di coerenza interna tra obiettivi) sulla base di tre gradi di intensità: modesta, media, elevata. Obiettivi Tematici 1. RAFFORZARE LA RICERCA, LO SVILUPPO TECNOLOGICO E L'INNOVAZIONE 2. MIGLIORARE L'ACCESSO ALLE TECNOLOGIE DELL'INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE, NONCHÉ L'IMPIEGO E LA QUALITÀ DELLE MEDESIME 3. PROMUOVERE LA Pilastri 1 2 3 competitività ambiente, Energia regionale, turismo e innovazione prodotti e sviluppo agricoli cluster-based (o distrettuale) XXX *** *** XXX ** ** * XXX 37 4 istruzione e formazione professionale, servizi sociali e mobilità in supporto dello sviluppo regionale e del welfare *** Regione Basilicata COMPETITIVITÀ DELLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE, IL SETTORE AGRICOLO E IL SETTORE DELLA PESCA E DELL’ACQUACOLTURA 4. SOSTENERE LA TRANSIZIONE VERSO UN’ECONOMIA A BASSE EMISSIONI DI CARBONIO IN TUTTI I SETTORI 5. PROMUOVERE L’ADATTAMENTO AL CAMBIAMENTO CLIMATICO, LA PREVENZIONE E LA GESTIONE DEI RISCHI 6. TUTELARE L'AMBIENTE E PROMUOVERE L'USO EFFICIENTE DELLE RISORSE 7. PROMUOVERE SISTEMI DI TRASPORTO SOSTENIBILI ED ELIMINARE LE STROZZATURE NELLE PRINCIPALI INFRASTRUTTURE DI RETE 8. PROMUOVERE UN’OCCUPAZIONE SOSTENIBILE E DI QUALITA’ E SOSTENERE LA MOBILITA’ DEI LAVORATORI 9. PROMUOVERE L’INCLUSIONE SOCIALE, COMBATTERE LA POVERTÀ E OGNI FORMA DI DISCRIMINAZIONE 10. INVESTIRE NELL’ISTRUZIONE, NELLA FORMAZIONE E NELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE PER LE COMPETENZE E L’APPRENDIMENTO PERMANENTE 11. RAFFORZARE LA *** * 38 XXX Regione Basilicata CAPACITÀ ISTITUZIONALE DELLE AUTORITÀ PUBBLICHE E DELLE PARTI INTERESSATE E UN’AMMINISTRAZIONE PUBBLICA EFFICIENTE Si ritiene di poter rilevare un certo grado di interrelazione tra almeno 8 degli undici obiettivi tematici. Coerenza con Horizon 2020 Con riferimento al livello programmatico comunitario, in una logica di coerenza con Europa 2020, occorre analizzare la coerenza rispetto al programma Horizon 2020, che è composto da tre pilastri e cinque programmi trasversali, come da immagine sotto riportata. 39 Regione Basilicata “Eccellenza Scientifica" è il primo dei tre pilastri del nuovo Programma Quadro Horizon 2020. Il suo obiettivo generale è elevare il livello di eccellenza della base scientifica europea e garantire una produzione costante di ricerca a livello mondiale per assicurare la competitività dell'Europa a lungo termine. Vuole sostenere le idee migliori, sviluppare i talenti in Europa, dare ai ricercatori accesso ad infrastrutture di ricerca prioritarie e fare dell'Europa un luogo attraente per i migliori ricercatori del mondo. Si articola in quattro programmi: 1 European Research Council: sostiene gli individui più talentuosi e creativi e le loro equipe nello svolgere ricerche di frontiera di altissima qualità; 40 Regione Basilicata 2 Tecnologie future ed emergenti: finanzia la ricerca collaborativa per aprire nuovi promettenti campi di ricerca e di innovazione; 3 Azioni Marie Sklodowska Curie: offre ai ricercatori eccellenti opportunità di formazione e di carriera sostenendo la mobilità; 4 Infrastrutture di Ricerca: garantisce che l'Europa disponga di infrastrutture di ricerca (comprese le infrastrutture elettroniche in rete) di livello mondiale accessibili a tutti i ricercatori in Europa e in altri paesi. Il secondo Pilastro di Horizon 2020 intende fare dell'Europa un luogo più attraente per investire nella ricerca e nell'innovazione (compresa l'innovazione ecologica), promuovendo attività strutturate dalle aziende. Vuole portare grandi investimenti in tecnologie industriali essenziali, incentivare il potenziale di crescita delle aziende europee fornendo loro livelli adeguati di finanziamento e aiutare le PMI innovative a trasformarsi in imprese leader a livello mondiale. Si articola in tre Programmi: 1. Leadership nelle tecnologie abilitanti e industriali: fornisce un sostegno mirato alla ricerca, allo sviluppo e alla dimostrazione delle seguenti priorità: ICT, biotecnologie, nanotecnologie, materiali avanzati, biotecnologie, fabbricazione e trasformazione avanzate, Tecnologia Spaziale. 2. Accesso al capitale di rischio: mira a superare i disavanzi della disponibilità di crediti e fondi per il settore R&S, le imprese e i progetti innovativi in tutte le fasi di sviluppo. Congiuntamente agli strumenti di finanza di rischio il Programma per la competitività delle imprese (COSME), nasce con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo di capitale di rischio a livello europeo. 3. L'innovazione nelle PMI: promuove tutte le forme di innovazione nelle PMI, con un interesse specifico per quelle dotate del potenziale di crescita suscettibile di internazionalizzazione sul mercato unico e oltre. Nella attività non si prevede ricerca ma finanziamenti per azioni di supporto alla ricerca. Il terzo pilastro rispecchia le priorità strategiche della strategia Europa 2020 e affronta grandi preoccupazioni condivise dai cittadini europei e di altri paesi. Si intendono coprire attività che spaziano dalla ricerca alla commercializzazione, incentrandosi su quelle connesse all'innovazione, quali i progetti pilota, la dimostrazione, i banchi di prova e il sostegno agli appalti pubblici e all'adozione commerciale. Si istituiranno collegamenti con le attività dei partenariati europei per l'innovazione. Il finanziamento è incentrato sui seguenti Programmi: 1 Salute, cambiamento demografico e benessere 41 Regione Basilicata 2 Sicurezza alimentare, agricoltura sostenibile, ricerca marina e marittima nonché bioeconomia 3 Energia sicura, pulita ed efficiente 4 Trasporti intelligenti, verdi e integrati 5 Azione per il clima, efficienza delle risorse e materie prime 6 Europe in a changing world – inclusive, innovative, reflective societies 7 Secure societies – Protecting freedom and security of Europe and its citizens Il modo con cui è stata costruita la strategia del PO FESR riflette una elevata coerenza rispetto alle strategie di Horizon 2020, dando quindi la possibilità di sfruttare numerose sinergie. Inoltre, una specifica linea di intervento a valere sull’OT 1, denominata “PMI- Ricerca per partecipazione a piattaforme europee (Horizon 2020)” mira specificamente a sostenere i partenariati di progetto necessari per accedere ai bandi del programma Horizon. Vi è però anche il rischio di duplicazione di finanziamenti sugli stessi oggetti. Nello specifico, poiché Horizon 2020 si focalizza, in termini di tecnologie abilitanti, proprio su quelle che dovrebbero costituire la specializzazione scientifica della Basilicata (tecnologie spaziali e di osservazione della Terra, biotecnologie, con riferimento a quelle agricole, Ict, ma anche trasporti intelligenti e verdi, che rappresentano una componente importante della Strategia Urbana del PO FESR, ed energia pulita ed efficiente, che rappresenta uno degli asset strategici dell’Asse Prioritario 4) si ritiene opportuno sfruttare maggiormente le opportunità finanziarie di Horizon 2020, prevedendo quindi che le azioni finanziate dal PO FESR siano perlopiù mirate a creare condizioni di contesto e strutturali/infrastrutturali idonee a favorire i progetti presentati a valere su Horizon 2020, evitando di aprire, sugli stessi temi di ricerca ed innovazione, bandi per progetti che replichino le opportunità offerte da Horizon 2020. In questa direzione, poiché una parte del programma, in particolare l’OT 1, prevede la realizzazione di sistemi di public procurement per rafforzare e qualificare la domanda di innovazione della PA., progetto già presente fra quelli cofinanziati contemplati da Horizon 2020, sarà fondamentale che la linea di intervento sia definita in modo da prevedere il finanziamento per azioni complementari, e non sovrapponentesi, con quelle di Horizon 2020. Infine, va notato che una migliore capacità di coordinamento fra Horizon 2020 ed il PO FESR passa anche tramite una più diffusa conoscenza, fra le PMI ed i centri di ricerca lucani, delle opportunità del primo programma. In questo senso, si suggerisce di realizzare strumenti di conoscenza e di supporto tecnico alla partecipazione ai bandi di Horizon, anche a valere su azioni di sistema previste 42 Regione Basilicata o prevedibili nell’OT 1, tramite uno sportello regionale dedicato ad Horizon ed agli strumenti nazionali di sostegno alla R&S ed all’innovazione tecnologica. Coerenza con i programmi nazionali e regionali sulla banda larga Con riferimento all’OT 2, il PO FESR incrocia le previsioni programmatiche del Piano Regionale No-Digital Divide, varato ad inizio 2009. Il Piano si prefigge l'obiettivo di superare il digital divide sul territorio per cittadini e imprese e di assicurare nel contempo adeguata connettività agli Enti e alle sedi della Pubblica Amministrazione, pianificando una serie di interventi destinati: - Al superamento del digital divide attraverso l'estensione della banda larga tramite tecnologie ADSL e/o tecnologie alternative (wireless, satellitari, mobili); All'estensione delle reti ad alta capacità (maggiore capillarità della fibra ottica) per garantire la migrazione verso i servizi di connettività basati sulle reti di nuova generazione; All'incentivazione e allo sviluppo della domanda di servizi a banda larga al fine di sostenere gli investimenti autonomi degli operatori di telecomunicazioni nelle aree in digital divide. Le aree oggetto dell'intervento regionale interessano 68 comuni lucani per un totale di 28,5 milioni di euro. Inoltre, va considerato anche il Piano Nazionale Banda Larga, un aiuto di stato mirato al riequilibrio territoriale dell’accesso ai servizi di connettività a banda larga di base nelle aree a fallimento di mercato del Paese. A valere su tale Piano, la Basilicata dispone di 55 Meuro, dei quali 18,6, ovvero il 34% circa, sono stati spesi entro il 31.12.2013, per una copertura di 67.714 abitanti, sui 128.630 previsti. A ciò si aggiunge il Piano Strategico per la Banda Larga, che, attraverso il Piano di Azione e Coesione, e quindi il cofinanziamento attraverso i fondi strutturali regionali del 2007-2013 rimodulati, ha dato il via, a Febbraio 2013, ad un bando, che coinvolge le aree in fallimento di mercato della regione, al fine di garantire l’accesso alla banda ultralarga al 40% della popolazione lucana. La Regione Basilicata, poi, ha pubblicato, a valere sulle proprie risorse 2007-2013, un altro bando, finalizzato a nuove infrastrutture ottiche passive per le reti NGAN, per 53,5 Meuro. Tutti questi programmi sono, naturalmente, coerenti con l’Asse prioritario 2, che prevede interventi di miglioramento dell’infrastruttura, mirando specificamente agli interventi di riduzione dei divari 43 Regione Basilicata digitali previsti da Agenda Digitale e dai programmi sopra esposti sulla banda larga. Per molti versi, il PO FESR va anche oltre i programmi nazionali, prevedendo altresì interventi di sviluppo della domanda di banda larga, di alfabetizzazione digitale, di potenziamento dei servizi on line offerti alla cittadinanza. Quindi, non solo si integra con la programmazione di settore, ma la complementa ed arricchisce. Fra l’altro, proprio al fine di rendere perfettamente coerenti tutte le azioni su tale fronte, la Basilicata ha costituito una task force, coordinata dall’Assessore allo sviluppo, lavoro, formazione e ricerca, attraverso la quale allineare tutte le azioni in corso e future all’Agenda Digitale Italiana che detta gli assi di sviluppo che si dipanano tra identità digitale e i servizi innovativi per i cittadini, amministrazione, istruzione e la sanità digitale, banda larga e ultralarga, moneta e fatturazione elettronica. La coerenza del programma è pressoché totale rispetto alla Smart Specialisation Strategy regionale, con riferimento ai sistemi agevolativi per le imprese mirati alle specifiche difficoltà finanziarie incontrate dal sistema produttivo lucano (che prevedono la costituzione di un Fondo Specializzato, che abbia anche una funzione di sostegno all’accesso al credito) che ai settori di riferimento (Automotive, mobile imbottito, Osservazione della Terra, Energia, Turismo balneare, industria culturale) ed alle aree di specializzazione. Anche gli interventi di sviluppo turistico previsti a valere sull’Asse 6 sono coerenti con le indicazioni della smart specialisation strategy, riguardo alla selezione delle aree basata sulla vocazione turistica specifica, alla logica di rete e distretto ed alla combinazione di interventi di sostegno ai servizi ed al contesto, con azioni di miglioramento e promozione dell’offerta. Coerenza con il PON nazionale “Impresa e Competitività”. Al momento in cui è redatto il presente rapporto di valutazione ex-ante, è disponibile solo una bozza non ancora approvata dalla Commissione di tale programma (aggiornata al 25 giugno 2014) che ancora non contiene tutti gli elementi per poter effettuare una valutazione efficace e completa della coerenza con il PO FESR regionale, perché non è ancora chiaro, nemmeno a livello finanziario, come le misure del PON saranno ripartite fra le diverse regioni. In linea generale e di principio, si può solo dire che vi sono aree di possibile, e teorica, sovrapposizione, fra i due documenti programmatici. In particolare: Aiuti per supporto a micro e piccole imprese (RA 3.5). IL PON prevede aiuti sia per lo start up che per le imprese esistenti, per il finanziamento di attività relative a: 44 Regione Basilicata L’intervento successivo, prevede invece la digitalizzazione delle imprese, ovvero 1. connettività a banda ultralarga per le imprese nelle aree industriali; 2. soluzioni integrate per l’e–commerce; 3. cloud computing e sicurezza informatica; 4. open data e big data. In pratica, queste due azioni si sovrappongono con quelle previste nel PO FESR a valere sul RA 3.5 (incentivazioni per gli start up e incentive a soluzioni Ict nei processi produttivi e commerciali). Il terzo intervento riguarda le aree di crisi (Ra 3.2), definite come da decreto legislativo 152/2006. L’intervento, negoziale, coinvolge solo le amministrazioni “centrali, locali” ed il partenariato. Le Regioni sembrano quindi tagliate fuori, anche se occorre capire se, fra le aree di cui al decreto legislativo in questione, sono ricomprese aree della Basilicata o no; nel secondo caso, sarebbe possibile attivare la 3.2 dentro il PO FESR, solo per azioni di contorno, di tipo integrativo e di supporto a quelle del PON. Poi, c’è un intervento a valere sul RA 3.3, che riguarda i sistemi produttivi vitali ed in transizione, basato su un intervento nazionale su settori come l’automotive ed il legno-arredo, per citarne due che interessano la Basilicata. In questo senso, dunque, sarebbe meglio lasciare alla responsabilità prevalente nazionale l’azione 3.3.1 (sostegno al riposizionamento competitivo ed alla riqualificazione dei sistemi imprenditoriali) e dentro il PO FESR concentrarsi, su tale RA, sulle azioni 3.3.2, 3.3.3 e 3.3.4, che non sembrano essere dentro il perimetro del PON. Per l’internazionalizzazione (RA 3.4) sono previste misure per a. formazione e informazione; b. promozione, incoming, specie su distretti identificati, fiere ed eventi settoriali e partenariali, su settori specifici (tra i quali, di interesse della Basilicata, l’agroalimentare, l’automotive, il legno-arredo, l’ambiente, le energie rinnovabili, le costruzioni); interventi di attrazione di investimenti esteri 45 Regione Basilicata c. affiancamento e consulenza, in termini di fornitura, da parte dell’ICE, di servizi per l’internazionalizzazione, e di aiuti alle PMI per acquistare servizi, nonché attività di incubazione all’estero curate da ICE; d. supporto operativo e finanziario: voucher per l’acquisto di servizi di internazionalizzazione, da parte di PMI singole o associate: Anche in questo caso, specie le azioni 3.4.2 e 3.4.3 del PO FESR appaiono presumibilmente coperte dal PON, e in questo caso sarebbe errato riprodurle; lo stesso rilancio dello sportello regionale per l’internazionalizzazione Sprint, che è uno degli obiettivi del PO FESR, va reso compatibile con gli interventi del PON. Sul RA 3.1, sono previsti aiuti per investimenti in macchinari, impianti e beni intangibili e accompagnamento dei processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale, sulle seguenti voci: ità produttiva; Ai fini dell’accompagnamento dei processi di riorganizzazione e ristrutturazione aziendale potranno essere oggetto di finanziamento i servizi di consulenza e di supporto. Evidentemente, anche in questo caso tale azione si sovrappone sulla azione 3.1.1 prevista dal PO FESR regionale. Sul RA 3.6, si prevede un potenziamento del Fondo Centrale di Garanzia, così come la partecipazione ad un fondo di capitale di rischio ed a una attività di venture capital che espressamente dovrà avere una dimensione territoriale sovraregionale. Anche in questo caso, una simile previsione mette in difficoltà l’idea prevista dall’azione 3.6.4 del PO FESR, che diviene pressoché incompatibile con un fondo di venture capital di dimensioni meridionali, che esclude quella regionale in modo esplicito. C’è poi un intervento sulle smart grids, che va sul RA 4.3. Le aree di intervento prioritarie saranno individuate in base al grado attuale di criticità della rete di bassa e media tensione e a quello previsto. Nello specifico, si prenderanno in considerazione le aree in cui risulta presente una saturazione della rete e le aree in cui è previsto, al 2020, un incremento sostanziale del numero di 46 Regione Basilicata impianti connessi alla stessa. Ciò significa che difficilmente sarà presa in considerazione la Basilicata. D’altra parte, siccome le aree di intervento saranno decise sulla base di un’analisi costi/benefici, sarebbe opportuno verificare, in sede di PO FESR, se gli interventi previsti sulle smart grids nella regione in questione siano effettivamente positivi, in termini di benefici e costi. In sostanza: sembra esservi una sovrapposizione fra PON e PO FESR regionale su 3.1 (segnatamente l’azione 3.1.1 del PO FESR), 3.2 (a meno che non si identifichino aree in Basilicata), 3.3 (con riferimento all’azione 3.3.1 del PO FESR), 3.4 (con riferimento alle azioni 3.4.2 e 3.4.3), l’intero 3.5., mentre sul 3.6 creare un venture capital regionale cozza contro la previsione del PON di evitare fondi regionali, e di concentrare tutto su fondi perlomeno di livello meridionale. Così come il fondo regionale di garanzia va armonizzato con il previsto potenziamento di quello centrale. In questi casi di sovrapposizione, il suggerimento del valutatore, trasmesso al programmatore, è quello di evitare di prevedere nel PO FESR la relativa azione (o l’intero RA) oppure, eventualmente, prevedere che le azioni del PO FESR possano essere complementari, integrative, di contorno e di supporto a quelle del PON. Coerenza con il settimo programma d’azione comunitario per l’ambiente (PAA) Con riferimento al settimo programma d’azione comunitario per l’ambiente (PAA), esso si focalizza su nove obiettivi prioritari da realizzare: 1. proteggere, conservare e migliorare il capitale naturale dell´Unione; 2. trasformare l´Unione in un´economia a basse emissioni di carbonio, efficiente nell’impiego delle risorse, verde e competitiva; 3. proteggere i cittadini da pressioni e rischi ambientali per la salute e il benessere; 4. sfruttare al massimo i vantaggi della legislazione dell’Unione in materia di ambiente; 5. migliorare le basi scientifiche della politica ambientale; 6. garantire investimenti a sostegno delle politiche in materia di ambiente e clima e farlo al giusto prezzo; 7. migliorare l´integrazione ambientale e la coerenza delle politiche; 8. migliorare la sostenibilità delle città dell´Unione; 47 Regione Basilicata 9. aumentare l´efficacia dell´azione UE nell´affrontare le sfide ambientali a livello regionale e mondiale. Il PO FESR, con le azioni a valere sull’Asse Prioritario sulle Utilities, e con le azioni per la biodiversità, può rispondere agli obiettivi 1 (con bassa intensità), 2 (con intensità medio-alta), 3 (con media intensità), 5 (con medio-alta intensità, considerando le azioni mirate allo sviluppo della ricerca scientifica in materia di tutela dei rischi ambientali) ed 8 (con media intensità, considerando le azioni previste per la mobilità sostenibile nelle città di Potenza e Matera). Coerenza con il PON Inclusione Sociale Non sembrano esservi, perlomeno dall’illustrazione del PON in questione effettuata a fine Giugno dal Ministero, problemi significativi di sovrapposizione con il PON Inclusione Sociale. Sarebbe opportuno coordinare gli interventi, previsti a valere sul PO FESR, su social housing e strutture sociali, con gli interventi di inclusione attiva previsti dal PON Inclusione tramite il potenziamento del SIA. Coerenza con il PON Infrastrutture e Reti Informalmente, è stato reso noto al valutatore che detto PON dovrebbe occuparsi delle seguenti azioni, di stretto interesse regionale: Finalizzazione dell’aeroporto di Pontecagnano (SA) che diverrà lo scalo aereo di riferimento per la Basilicata; - Realizzazione di una piattaforma logistica a Ferrandina, specializzata nell’agroalimentare; - Sistemi di bigliettazione integrata nei servizi di trasporto regionali. Detta strategia, qualora confermata, dovrebbe spingere il PO FESR ad occuparsi maggiormente di questioni riferite all’infrastrutturazione interna, al potenziamento dei servizi ferroviari non Trenitalia (quindi FAL), alla mobilità in ambito urbano, al potenziamento del servizio di traporto pubblico verso gli hub extraregionali, ed in particolare proprio Pontecagnano. - 48 Regione Basilicata 1.3 COLLEGAMENTI TRA LE AZIONI SOSTENUTE, GLI OUTPUT E I RISULTATI ATTESI Si richiede specificamente una stima della logica di intervento del programma, e di ogni Asse, anche tramite la ricostruzione di un quadro logico di programma, che rappresenta, dunque, il primo output di questo paragrafo. In prima approssimazione generale, il paragrafo 1.1.1 del PO FESR richiama, sulla scorta dell’analisi di contesto e dell’analisi SWOT condotte, i fabbisogni di sviluppo, le sfide che vi si collegano, e le strategie, in termini di Assi prioritari e priorità d’investimento identificate. In precedenza è stata analizzata la congruenza fra tali elementi del programma, che è stata ritenuta adeguata, e in linea con la logica fondamentale del programma, richiamata dalla sua vision, ovvero un sostegno al rilancio competitivo basato sui fattori dell’innovazione e della qualità totale, valorizzando, in una logica di smart specialisation, le vocazioni produttive che il territorio già esprime e che può sviluppare, sulla base dei fattori di sviluppo trasversali (ambiente, cultura, infrastrutture materiali e immateriali, servizi e utilities), riducendo l’output gap e contribuendo a ridurre le sperequazioni sociali e territoriali, ed a mantenere, in questo sforzo di sviluppo, una elevata compatibilità ambientale, che valorizzi l’ambiente stesso anche come fattore di sviluppo, difendendolo dai rischi (idrogeologici ,sismici, di incendio) che lo minacciano. Asse Prioritario 1 – Ricerca, Sviluppo ed Innovazione L’Asse 1 è uno dei cuori della smart specialisation strategy, ed è, chiaramente, orientato a rispettare la massima coerenza con tale documento. La costruzione logica di tale Asse parte dalla constatazione (contenuta nell’analisi di contesto) che il sistema regionale della ricerca, forte in alcuni, ben determinati ambiti (ad es. monitoraggio dei rischi ambientali, osservazione della Terra, biotech, ecc.) è guidato essenzialmente dalla domanda pubblica, stante la debolezza del sistema delle PMI regionali, poco dimensionate per fare innovazione, ed un rapporto con le banche particolarmente critico. La rilevanza del collegamento con la smart specialisation, peraltro, impone anche una revisione della Strategia Regionale per la Ricerca, al fine di renderla coerente con la S3 stessa. In questo modo, anche dal punto di vista programmatico, la Regione si potrà dotare di tutta la strumentazione necessaria per agire in coerenza con la strategia dell’Asse in oggetto. 49 Regione Basilicata Più nel dettaglio, dall’analisi del quadro logico dell’Asse Prioritario 1 emerge che si intendono colpire cinque risultati attesi (RA 1.1, 1.2, 1.3, 1.4 e 1.5) con 11 azioni. In particolare, RA 1.1, ovvero l’incremento dell’attività innovativa delle imprese, viene soddisfatto mediante: - Aiuti per facilitare la mobilità dei ricercatori dentro le imprese; Voucher per l’acquisto di servizi per l’innovazione; Aiuti per attività di R&S ed innovazione tecnologica di tipo collaborativo fra imprese e centri pubblici di ricerca, su determinate aree coerenti con la smart specialisation regionale; Aiuti lungo la filiera della ricerca e dell’innovazione aziendale (sperimentazione, linee pilota, dimostrazione, validazione precoce, industrializzazione). Il raggiungimento dell’obiettivo specifico sotteso al RA 1.1 tramite tali azioni appare piuttosto completo, nella misurai n cui si finanzia sia il trasferimento di competenze umane, sia l’acquisizione dei servizi di sostegno, prevedendo anche un rafforzamento “in loco” dell’offerta di tali servizi, anche se si consente alle imprese di cercarli, tramite il voucher, anche in altre regioni o all’estero, laddove cioè esistano le eccellenze scientifiche. Detto questo, andrebbe rilevato che tale strategia, per quanto completa, potrebbe non massimizzare i suoi effetti, se, in fase attuativa, non si prestasse la dovuta attenzione agli interventi previsti di collaborazione e ricerca extraregionale dei bacini di competenza scientifico-tecnologica richiesti dalle imprese. Mentre il RA 1.1 si occupa dell’innovazione privata, i tre risultati attesi che seguono sviluppano, da un lato, la ricerca ed innovazione pubblica (Ra 1.2 e Ra 1.5) legata ad una domanda pubblica in funzione di “utente evoluto” (Ra 1.3). Con riferimento al RA 1.2, ovvero al rafforzamento del sistema innovativo regionale e delle reti di collaborazione, le azioni riguardano: - La specializzazione del sistema della ricerca regionale coerentemente con le vocazioni di cui al S3; Il sostegno di progetti di internazionalizzazione tecnologica e messa in rete di tutti gli attori del sistema regionale, pubblici e privati. Il Ra 1.5 si basa sullo sviluppo di infrastrutture di ricerca, in termini di competenze, dotazione strumentale, capacità di collaborazione e di creazione di reti con altre strutture. Il R.A. 1.3 (promozione di nuovi mercati per l’innovazione) si realizza attraverso una sola azione: - Utilizzare la domanda pubblica come leva per stimolare processi di innovazione tecnologica; La prima azione è pienamente coerente con la natura stessa del processo innovativo in Basilicata, che poggia su una domanda di utenti pubblici evoluti, su settori, chiaramente identificati, coerenti 50 Regione Basilicata con le vocazioni di ricerca degli enti, quindi è una base fondamentale della strategia di innovazione che passa tramite il nuovo PO. Il RA 1.4 è soddisfatto dall’azione: - Erogazione di aiuti (spese di investimento + spese al funzionamento per i primi due anni) per la creazione di nuove imprese ad alto contenuto di conoscenza ed elevato potenziale innovativo; Nell’insieme, la strategia sottesa all’OT 1 si configura come un mix equilibrato e completo di azioni sul versante dell’offerta e della domanda, con le opportune azioni di carattere infrastrutturale e strutturale, e con le azioni di networking e collaborazione necessarie a realizzare un sistema regionale della ricerca completo. Tuttavia, alcuni indicatori di output mancano. Ne consegue che alcune azioni, la 1.2.1, la 1.2.3 e la 1.4.1, non abbiano un output specifico, il che, oltre ad essere un problema in sede di valutazione del sistema degli indicatori, è anche un problema di misurazione dell’azione e di collegamento logico dell’azione ad un possibile esito fisico. E’ infine necessario che il programmatore faccia un ulteriore sforzo per specificare meglio i legami che, da alcuni interventi strutturali (centri di sviluppo ed infrastrutture di ricerca) conducono a risultati di miglioramento del sistema regionale dell’innovazione, e tali legami possono derivare solo da una migliore specificazione delle aree e dei settori innovativi prioritari cui tali interventi strutturali vogliono dare risposta. Come è possibile vedere dall’immagine sottoriportata, output e azioni sono fortemente correlati fra loro, apparendo coerenti con una strategia complessiva che mira a potenziare l’offerta di ricerca ed innovazione pubblica, le reti di collaborazione pubblico/privato, nonché ad ispessire il tessuto produttivo hi-tech della regione (sia stimolando un maggior investimento innovativo da parte delle imprese esistenti, sia puntando sullo start up e lo spin off) ed al contempo la domanda pubblica evoluta di soluzioni tecnologiche, al fine di aumentare il potenziale innovativo regionale (misurabile ad es. tramite il numero di brevetti, o l’indice di specializzazione produttiva) e di migliorare la competitività del tessuto produttivo, spostandolo verso un modello di competizione basato su produzioni ad alto valore aggiunto, ed evitando una fallimentare strada “bassa” per la competitività, basata sui costi di produzione di prodotti tradizionali ed a basso margine di redditività unitaria. L’azione relativa allo sviluppo di infrastrutture di ricerca appare potenzialmente in grado di attivare molti più legami con i diversi output attesi, ma anche di intervenire trasversalmente a sostegno di 51 Regione Basilicata tutti i risultati attesi, per cui sembra essere una azione di tipo strategico, che richiederebbe, dunque, una attenta specificazione degli ambiti e dei settori di ricerca cui è orientata. In generale, gli output legati ad una messa a sistema di tipo cooperativo fra i soggetti della ricerca, soprattutto attivando reti pubblico/private, e quelli legati all’innovazione finalizzata al mercato, sono quelli che derivano dal maggior numero di azioni previste, e ciò denota un chiaro orientamento strategico: favorire le reti e le forme cooperative fra pubblico e privato, con una finalizzazione commerciale e competitiva. Va tuttavia rilevato che tale azione fortemente spostata sul versante delle imprese e della competizione, per avere successo, richiede una forte integrazione con gli interventi, a valere sull’Asse III, che mirano alla crescita dimensionale e patrimoniale delle imprese regionali, ad oggi, spesso, troppo piccole, troppo sottocapitalizzate e troppo elementari sotto il profilo organizzativo per poter sostenere processi innovativi costosi e richiedenti competenze specifiche che l’imprenditore non ha. Diversamente, l’assetto produttivo attuale della micro e piccola impresa lucana non riuscirà a sostenere il livello di ambizione degli obiettivi posti dal programmatore per l’Asse I. 52 Regione Basilicata Collegamenti fra output (cerchi), azioni (quadrati) e risultati attesi (triangoli) dell’Asse 1 ricercatori che operano in infrastrutture di ricerca migliorate 1.1.1 1.1.2 Partenariati di ricerca attivati 1.1 1.1.3 Nuovi ricercatori in enti sostenuti 1.1.4 1.2 Reti e partenariati pp 1.2.1 Progetti pilota 1.3 Potenziamento infrastrutture centri ricerca 1.2.3 Imprese con sostegni 1.4 1.3.1 Imprese sostenute per introdurre nuovi prodotti che costituiscono una novità 1.3.2 Innovazione tecnologica e laboratori 1.5 Precommercial Public Procurement e Procurement dell’innovazione 1.4.1 Innovazione sociale 1.5.1 53 Regione Basilicata Logica delle forme di supporto: l’intera attuazione dell’Asse 1 può avvenire, secondo quanto evidenzia il PO FESR, tramite sovvenzioni a lungo termine, oppure strumenti di ingegneria finanziaria, in particolare di partecipazione al capitale di rischio. Nel dettaglio, il valutatore ritiene che le azioni denominate da 1.1.1 a 1.1.5 dovrebbero essere effettuate con sovvenzioni, possibilmente in conto interesse, tramite fondi rotativi, mentre l’azione 1.5.1 dovrebbe effettuarsi mediante una combinazione fra ingegneria finanziaria (cioè tramite un fondo di venture capital) e sovvenzioni, nella misura in cui lo strumento finanziario, come da Regolamento Finanziario della Ue, è inteso a ovviare a situazioni di investimento carenti o non ottimali, che si sono dimostrate finanziariamente sostenibili ma che non danno luogo a un finanziamento sufficiente da parte delle fonti di mercato. Infatti, la tradizionalità del sistema bancario lucano lo porta a sottovalutare la finanziabilità di progetti di nuova impresa o di spin off validi sotto il profilo tecnico e della redditività prospettica, ma non dotati di sufficienti livelli di garanzie reali. In questo senso, l’apporto di capitale di un socio di rischio potrebbe ovviare a tale problematica. Anche le misure riferite alla priorità di investimento 1.1 andrebbero finanziate mediante sovvenzioni, tranne che per la misura di rafforzamento della domanda di innovazione della PA e di introduzione di sistemi di public procurement, rispetto alla quale sarebbe utile, per l’innovatività intrinseca di tale misura, prevedere forme di assistenza tecnica rimborsabile. Un accompagnamento potrebbe essere utilizzato anche per i living labs, per via del forte connotato innovativo che tali strumenti hanno. Asse prioritario 2: Agenda Digitale L’insieme delle azioni messe in campo con tale Asse copre l’intero spettro degli interventi previsti dall’Accordo di Partenariato su tale Asse. Quindi, presenta caratteristiche di completezza rispetto alla strategia sottesa all’OT 2, finanziando sia le infrastrutture, che i servizi pubblici on line, che gli interventi di digitalizzazione ed alfabetizzazione informatica della popolazione, sia, infine, i processi interni della PA e le strutture di governance. Evidentemente, una tale ricchezza di interventi ha, come contropartita, una certa dispersione delle risorse, anche se esse si concentrano soprattutto nelle azioni a valere sul Ra 2.2, cioè sui processi di digitalizzazione interna della PA, e di fornitura on line di servizi della PA a cittadini ed imprese, focalizzando quindi il ruolo del soggetto pubblico come attore centrale dei meccanismi di sviluppo della società dell’informazione nella regione, e come utente evoluto in grado di stimolare l’allargamento del mercato per tale settore. 54 Regione Basilicata Alla luce delle risorse già disponibili sui Piani Nazionale e Strategico per la banda larga, nonché sulle risorse del 2007-2013, le risorse da appostare per azioni infrastrutturali come la 2.1.1 vanno coordinate con le altre fonti finanziarie. I driver della strategia sono i seguenti: - Completamento dell’infrastrutturazione e dei servizi in banda larga comune su tutto il territorio regionale, ed avvio dell’infrastrutturazione in banda super-larga; Potenziamento dei servizi pubblici on-line per cittadini ed imprese; Migliore interoperabilità telematica interna all’Amministrazione; Potenziamento delle competenze Ict delle imprese regionali; Potenziamento delle competenze Ict dei cittadini (questi due ultimi driver sono mirati a superare la componente culturale del digital divide). Tali driver devono quindi contribuire a superare il digital divide (Ra 2.1), costruire una amministrazione pubblica digitale (Ra 2.2), potenziare la domanda di servizi Ict sul versante delle imprese e dei cittadini (Ra 2.3). In particolare, rispetto a quest’ultimo risultato atteso, e rispetto al format dell’Accordo di Partenariato, c’è un’azione aggiuntiva, che riguarda specificamente i cittadini, e la separazione rispetto alle imprese appare particolarmente giustificata, anche alla luce della diversità delle azioni di alfabetizzazione informatica da condurre. I legami logici interni appaiono dunque adeguati, e l’azione sull’interoperabilità delle banche-dati pubbliche appare molto rilevante. In questo senso, l’azione appare addirittura basilare rispetto alla strategia di potenziamento della PA digitale contenute nell’Asse in questione, perché non c’è possibilità di erogare servizi on line efficaci senza l’interoperabilità e senza strumenti di governance digitale integrata fra gli enti. E peraltro, con quasi 39 Meuro di dotazione finanziaria, detto risultato atteso è il più importante nella strategia dell’Asse II, in coerenza con una filosofia che permea un po’ tutti gli interventi innovativi del PO FESR, che mira ad utilizzare la funzione di utente evoluto della PA per trainare la domanda e quindi l’offerta (in una logica di innovation-push) di soluzioni innovative. Naturalmente, è necessario massimizzare (come del resto le azioni previste specificano) le interazioni con i piani nazionali esistenti in materia, sfruttando al massimo lo strumento di coordinamento della task force regionale per l’Ict. I legami logici fra output, azioni e risultati attesi sono sintetizzati nel grafico sottoriportato. La numerazione di output e azioni è coerente con il quadro logico dell’Asse II, riportato in allegato in forma completa. 55 Regione Basilicata Collegamenti fra output (cerchi), azioni (quadrati) e risultati attesi (triangoli) dell’Asse 2 2.1.1 Numero di imprese che ricevono sostegno 2.1 Numero di comuni che ospitano sedi della PA collegate a banda larga 2.2.1 Banche-dati coinvolte 2.2.2 2.2 Numero di scuole incluse in processi di inclusione digitale 2.2.3 Numero di data center realizzati Numero di applicativi e sistemi informatici realizzati 2.3.1 2.3 Unità abitative addizionali con accesso alla banda larga di almeno 30 Mbps Logica delle forme di supporto: l’Asse 2 potrebbe essere attuato mediante una combinazione di strumenti finanziari (ad es. prestiti alla Regione Basilicata) per le azioni infrastrutturali di completamento della banda larga, sovvenzioni, ad imprese e cittadini, per le azioni di superamento del digital divide, mirate all’alfabetizzazione informatica, e di assistenza rimborsabile per le azioni 56 Regione Basilicata rivolte alle pubbliche amministrazioni, per la digitalizzazione dei processi, l’erogazione dei servizi di e government, per la creazione di data center e di sistemi di interoperabilità fra banche-dati pubbliche. Asse prioritario 3: Competitività L’Asse prioritario 3 è fortemente caratterizzato da una visione strategica mirata verso la promozione di un nuovo modello competitivo, fondato cioè su settori emergenti sui mercati, e sui fattori strutturali della competitività dal lato dell’offerta. Tale forte impostazione strategica si vede anche dalla ripartizione finanziaria a livello di risultati attesi. Infatti, le linee mirate ai settori emergenti, come la 3.3, valgono finanziariamente più di quelle dedicate ai settori/aree in crisi (3.2). I fattori supply-side riguardano l’internazionalizzazione, il potenziamento delle soluzioni Ict per le imprese (in questo collegandosi con l’Asse II, dove una specifica azione sollecita lo sviluppo della domanda di tali soluzioni, ed in questa sede si risponde con l’offerta), la ricapitalizzazione e il migliore accesso al credito delle PMI, afflitte in modo specifico da un problema di credit crunch nella nostra regione, al fine di far ripartire gli investimenti. Accanto a tale sforzo, uno sforzo meno rilevante in termini finanziari, è mirato alla difesa dell’esistente, tramite interventi sulle aree di crisi (che dovranno necessariamente connettersi con quelli previsti dal PON Impresa e Competitività), e tramite azioni di consolidamento del tessuto produttivo esistente. Relativamente marginale, anche perché forse colpita da altri interventi (a valere sul FSE) è poi l’azione di sostegno all’impresa sociale ed al no-profit. Il processo logico che dagli output conduce ai risultati attesi è il seguente: l’incentivazione finanziaria in varie forme (in conto interessi, in conto garanzia, ecc.) e non finanziaria (in molte azioni, sono previsti sostegni non finanziari, di tipo formativo, di assistenza tecnica, ecc.) colpiscono, per le imprese esistenti, i principali fattori di competitività (riassunti dentro le azioni): innovazione di processo ed organizzativa, innovazione dei sistemi Ict, internazionalizzazione. E per le nuove imprese, agiscono in termini di sostegno alla nascita di unità produttive che contengono già, nel loro progetto iniziale, elementi di forte innovazione. Il sostegno occupazionale è garantito, indirettamente, da numerose misura, ma soprattutto da quella che agisce sulle aree di crisi industriale, che evidentemente mettono in luce rilevanti rischi di perdita di occupazione. 57 Regione Basilicata Il rischio esogeno che tale programma comporta è che la crisi economica, ancora in atto, non produca quegli effetti fondamentali di ripresa della domanda per consumi, il che, probabilmente, non pregiudica le azioni del programma rivolte ai settori emergenti, ed alle imprese più in grado di esportare, quanto piuttosto quelle di consolidamento dell’esistente, e di recupero delle aree di crisi, dove insistono imprese che raramente esportano, e vivono del mercato domestico. Il successo delle azioni di attrazione di investimenti esterni, dal canto suo, dipende dal buon funzionamento del sistema nazionale di attrazione, quindi da un rilancio dell’operatività di Invitalia, nonché da un successo trasversale di tutto il programma operativo nel creare le precondizioni, i fattori localizzativi, per l’attrazione (quindi il buon funzionamento dell’OT 1 nel mettere a disposizione servizi di sostegno all’innovazione, dell’OT 2 nel creare reti e servizi a banda larga, dell’OT 4 per realizzare utilities idriche, energetiche e dei rifiuti efficienti ed a basso costo). La strategia di attrazione di investimenti avrà poi successo soprattutto se si selezioneranno poche aree industriali realmente in grado di trascinare un interesse degli investitori, e non sarà realizzata in modo generico, o a macchia di leopardo. Una integrazione ottimale, senza sovrapposizioni, duplicazioni o incoerenze, fra l’Asse III e gli interventi a valere sul PON Competitività è considerata essenziale per il successo di tale Asse (cfr. supra). L’analisi delle relazioni esistenti fra output, azioni e risultati attesi (cfr. il grafico sottoriportato) rivela il peso molto importante assunto dagli aiuti finanziari, ed in particolare dalle sovvenzioni, uno strumento piuttosto elementare e della cui addizionalità si è spesso dibattuto in termini critici, che anche la politica industriale nazionale sta cercando di superare. L’idea del programmatore è però quella di utilizzare fondi rotativi, cioè sovvenzioni in conto interessi, e non fondo perduto, in modo da responsabilizzare l’impresa per la restituzione, ma anche da superare il grave gap di finanziamento bancario che affligge l’economia lucana (cfr. analisi di contesto del PO FESR). E’ una scelta che il valutatore ritiene ragionevole. Tuttavia, dall’esame del quadro logico dell’Asse, si enucleano numerose criticità, che vanno segnalate: - - Il collegamento con la smart specialisation è spesso dichiarato in modo generico e debole, al massimo richiamando i settori, ma non, come invece esplicitamente richiesto dall’Adp in alcune azioni, anche in termini di aree territoriali specifiche, sulle quali concentrare gli sforzi, e che la S3 dovrebbe identificare, insieme ai settori; L’azione 3.6.4, per la creazione di fondi di capitale di rischio, si riferisce soltanto alle startup, per cui è improprio parlare di intervento a sostegno della ricapitalizzazione d’impresa, 58 Regione Basilicata - - - - per le imprese già esistenti, e peraltro non è possibile utilizzarla per finanziare incentivi al reinvestimento degli utili, una modalità che non andrebbe dunque menzionata; Sulle azioni di internazionalizzazione e di attrazione di investimenti, l’azione 3.4.1 va rifocalizzata, in coerenza con l’Adp, sull’erogazione di servizi ad insiemi aggregati di imprese, non quindi ad imprese singole, anche perché indagini recenti4 mostrano con chiarezza come la sfida, molto difficile per le PMI, di internazionalizzazione, consegua risultati migliori quando è effettuata in forma aggregata con altri partner imprenditoriali. Infine, gli incontri business-to-business non sono finanziabili dalla 3.4.1, ma dalla 3.4.3, che si suggerisce di attivare; Sempre in materia di internazionalizzazione, si suggerisce di attivare l’azione 3.4.4, per la realizzazione di basi-dati per l’internazionalizzazione, un supporto informativo fondamentale; Gli interventi previsti dall’azione 3.1.1. “Consolidamento della base produttiva esistente” prevedono anche interventi di mitigazione dell’impatto ambientale, che però sono finanziabili sull’azione 3.1.2; Dentro il contesto dell’imprenditoria sociale, potrebbe essere di un qualche interesse attivare l’azione 3.7.3 “messa a disposizione di spazi fisici”, per creare contenitori entro i quali sviluppare il volontariato ed il terzo settore, che spesso, proprio per l’indisponibilità/onerosità degli spazi fisici, non valorizza alcune iniziative, anche pregevoli. Infine, il sistema degli output non prevede alcuni indicatori di realizzazioni obbligatorie (ad esempio, “combinazione investimenti privati e pubblici”, oppure “numero imprese che ricevono sostegni non finanziari”, ecc.). Ciò, di fatto, rende non robusto il processo logico di costruzione dell’Asse, nella misura in cui manca una misurazione delle realizzazioni dell’azione 3.1.1 e della 3.3.2. Ma, soprattutto, ciò è sintomatico del fatto che il programmatore non ha tenuto conto di tutto lo spettro possibile degli output della sua strategia di Asse, e quindi non potrà gestire, in fase attuativa, tutte le ricadute della spesa generata. 4 Cfr. OBI/SRM “Rapporto Imprese e Competitività 2013”, Giannini Editore 59 Regione Basilicata Collegamenti fra output (cerchi), azioni (quadrati) e risultati attesi (triangoli) dell’Asse 3 Numero di imprese che ricevono sostegno fin diverso da sovv 3.1.1 3.1 3.1.3 Numero di imprese che ricevono sovvenzioni 3.2.1 3.2 3.3.1 3.3.2 3.3 3.4.1 Numero di nuove imprese che ricevono sostegno 3.4.2 3.4 3.5.1 3.5 Imprese sostenute per introdurre nuovi prodotti per il mercato 3.6.1 3.6 3.6.4 3.7.1 3.7 Imprese che ricevono un sostegno non finanz. Logica delle forme di supporto: l’azione di supporto alla nascita di nuove imprese può attuarsi mediante una sovvenzione (un fondo rotativo con contributo in c/interessi) combinata a formazione ed assistenza rimborsabile allo start-up, finalizzata all’acquisizione delle competenze imprenditoriali, legali ed amministrative di base. L’azione 3.5.1, in particolare, appare molto idonea per l’utilizzo del fondo regionale di microcredito. 60 Regione Basilicata l’azione sull’imprenditoria sociale può risolversi nell’erogazione di sovvenzioni, ancora una volta mediante fondo rotativo; le azioni di rilancio dei settori in crisi e di sostegno a quelli vitali sono di tipo negoziale, quindi possono prevedere una ampia combinazione di sovvenzioni alle imprese, formazione professionale per gli addetti, interventi infrastrutturali basati su appalti pubblici; l’azione di internazionalizzazione si basa su sovvenzioni, assistenza rimborsabile per la partecipazione a fiere o eventi promozionali, formazione all’impresa ed agli addetti alle attività internazionali della stessa; l’azione di consolidamento della base produttiva può effettuarsi mediante sovvenzioni e, per gli investimenti innovativi, forme di compartecipazione al capitale di rischio (strumento finanziario) inteso a ovviare a situazioni di investimento carenti o non ottimali, che si sono dimostrate finanziariamente sostenibili ma che non danno luogo a un finanziamento sufficiente da parte delle fonti di mercato. Infatti, la tradizionalità del sistema bancario lucano lo porta a sottovalutare la finanziabilità di progetti di nuova impresa o di spin off validi sotto il profilo tecnico e della redditività prospettica, ma non dotati di sufficienti livelli di garanzie reali. In questo senso, l’apporto di capitale di un socio di rischio potrebbe ovviare a tale problematica. L’attrazione di investimenti si potrebbe effettuare mediante una combinazione di sovvenzioni in conto interessi e di assistenza tecnica alle procedure di insediamento ed avvio dell’attività produttiva, oltre che di formazione degli addetti. Asse prioritario 4: Energia e mobilità urbana Questo Asse si focalizza sulle applicazioni energetiche della green economy, ed è quindi un Asse fondamentale, per le prospettive di sviluppo dell’economia regionale. La logica che è preordinata a tale Asse è quella di aggredire tutta la filiera della green energy, iniziando, a monte, dalla produzione, tramite un potenziamento dello sfruttamento sostenibile delle bioenergie, che è particolarmente adatto al contesto regionale, in cui, grazie alla dotazione forestale ed agricola, la presenza di biomasse valorizzabili è molto abbondante. Si sostiene anche la produzione di energia da cogenerazione e trigenerazione, anche in collegamento con le azioni sulla raccolta differenziata di cui all’Asse 6, per colmare un gap tecnologico di cui soffre la regione in sede di produzione di energia, e per non dipendere eccessivamente dall’eolico (che ha alcuni effetti secondari spiacevoli) e dal fotovoltaico (già ampiamente sfruttato). 61 Regione Basilicata Segue la grande tematica dell’efficienza energetica, che viene affrontata, in primis, tramite le reti di distribuzione intelligenti (smart grids), tema legato alla grande dispersione dell’utenza elettrica su un territorio vasto, e che comporta, con le reti tradizionali, grandi sprechi. Efficienza che poi riguarda anche gli interventi di efficientamento di edifici pubblici e di opifici industriali, tema, quest’ultimo, che ha grande rilevanza competitiva, considerando il fatto che il grosso del sistema produttivo lucano è composto da PMI, e che, come noto, il costo della bolletta energetica delle PMI italiane è molto superiore a quello delle concorrenti europee. Infine, il terzo grande blocco di priorità riguarda il tema del congestionamento da traffico nelle due aree urbane, con connessi effetti di inquinamento acustico e da emissioni, soprattutto in considerazione di un parco-mezzi, per il trasporto pubblico, piuttosto obsoleto, e della totale assenza di sistemi di trasporto condiviso ed intelligente, anche nelle pratiche quotidiane della popolazione, oltre che di sistemi di integrazione, tariffaria ed infrastrutturale, del sistema regionale dei trasporti. Ciò, quindi, giustifica le azioni scelte dall’Asse in questione, nonché la strategia complessiva. Peraltro, tale strategia fornisce un contributo evidente alla riduzione delle emissioni climalteranti. Ci sono alcune osservazioni puntuali: - - - L’azione 4.2.1, di riduzione dei consumi energetici delle imprese andrebbe, a giudizio del valutatore, specializzata (usando un apposito criterio di selezione delle operazioni) rispetto alle aree industriali che saranno scelte, anche in base alla smart specialisation, come priorità per l’attrazione di investimenti, in modo da fornire un intervento che possa costituire un beneficio aggiuntivo per eventuali investitori esterni; Gli interventi di realizzazione sulle smart grids hanno senso in base ad un’analisi costi/benefici. Il modesto livello di consumi elettrici di una regione poco popolata e con poche industrie energivore, come la Basilicata, comporta l’opportunità di verificare, in sede di PO FESR, se gli interventi previsti sulle smart grids nella regione in questione siano effettivamente positivi, in termini di benefici e costi, ed abbiano quindi un senso; L’azione 4.6.4, che di fatto va a costituire infrastrutture per il charging hub elettrico è, a giudizio del valutatore, di poco utile attivazione, tenuto conto del basso numero di veicoli elettrici a disposizione delle aziende urbane e regionali di trasporto pubblico, a meno che non si riesca a rendere eleggibile dentro tale azione l’acquisto di mezzi di tale tipo, cosa che appare piuttosto dubbiosa. Si consiglia quindi di disattivare l’azione. La relazione fra output, azioni e risultati attesi è sintetizzata nel diagramma sottostante (dove la numerazione di azioni e risultati attesi è leggibile nel quadro logico completo, riferito a tale Asse, e riportato in appendice), dove si vede un buon livello di interrelazione logica fra tutte le componenti dell’Asse. 62 Regione Basilicata Collegamenti fra output (cerchi), azioni (quadrati) e risultati attesi (triangoli) dell’Asse 4 Capacità addizionale di produzione di energia da fonti rinnovabili 4.1.1 4.1 Numero di unità abitative con classificazione del consumo energetico migliorata 4.2.1 4.2 4.3.1 Numero di impianti realizzati Numero di utenti di energia addizionali collegati a reti intelligenti 4.4.1 4.3 4.5.2 Sistema di bigliettazione integrata 4.4 4.6.1 Num. Impianti trigen/cogener 4.5 Numero di imprese con un sostegno 4.6.3 Lunghezza totale delle linee tramviarie e metropolitane nuove o migliorate 4.6.4 4.6 Sistemi di teleriscaldam/teleraffres cam Logica delle forme di supporto: la promozione dell’eco-efficienza energetica nelle strutture ed edifici pubblici può realizzarsi tramite sovvenzioni a fondo perduto, accompagnate da azioni di formazione degli operatori mirate ai comportamenti di risparmio energetico; la promozione dell’eco-efficienza energetica nelle imprese dovrebbe essere una sovvenzione accompagnata da azioni di formazione degli operatori mirate ai comportamenti di risparmio energetico. Eventualmente, sarebbe utile pensare anche ad interventi di assistenza gestionale per la configurazione di cicli di lavoro ad elevato risparmio energetico; analoghi strumenti di sovvenzione 63 Regione Basilicata possono essere utilizzati per la promozione di impianti di cogenerazione e trigenerazione di energia nelle imprese, accanto ad interventi di formazione degli addetti; la realizzazione di smart grids può avvenire con sovvenzioni a fondo perduto, nell’ambito di strategie territoriali di intervento, basate su ITI o CLLD; per finire, gli interventi sulla mobilità sostenibile, effettuati in ambito urbano, potrebbero essere supportati da uno strumento finanziario come Jessica. Ciò avrebbe il vantaggio di utilizzare un fondo supportato da esperti di finanze per le politiche di sviluppo urbano, consentire maggiore leverage, e di coinvolgere operatori privati. Asse 5: Adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi Tale Asse, connesso con l’obiettivo tematico 5, è specificamente dedicato alle azioni di prevenzione/manutenzione dai principali rischi ambientali che il territorio lucano affronta, e correttamente identificati, dal programmatore, sulla base degli indicatori disponibili e dell’analisi di contesto, in: - Rischio idrogeologico, che riguarda circa il 2% della popolazione; Rischio sismico, presente in tutti i Comuni lucani, con valori che oscillano da un minimo di 0,24 ad un massimo di 19,49 (cioè di rischio elevatissimo). Le azioni di prevenzione dai rischi sono, altrettanto correttamente, poste in stretta sinergia con le possibilità innovative che il CNR-IMAA di Tito (PZ) sviluppa, nell’ambito del distretto tecnologico regionale sui rischi ambientali, quindi con una specializzazione scientifica fondamentale del sistema regionale della ricerca. Il legame logico che tiene insieme gli interventi e gli obiettivi di tale Asse va, quindi, dal sostegno alla ricerca applicata sui sistemi di early warning, alle azioni di prevenzione e manutenzione, fino agli obiettivi di riduzione della superficie territoriale esposta ai suddetti rischi. In questo, quindi, le azioni di sostegno alla ricerca sui sistemi di early warning hanno una trasversalità, perché si collegano con alcune azioni a valere sull’Asse 1, ed in particolare in riferimento al Risultato Atteso 1.3, poiché la domanda pubblica per sistemi e soluzioni di prevenzione ed allerta sui rischi ambientali si connette in forma molto forte con le azioni dell’Asse in esame. 64 Regione Basilicata Il legame fra azioni, output e risultati attesi è sintetizzato nel grafico sottoriportato, in cui la numerazione delle azioni e dei risultati attesi è quella che si trova nel quadro logico completo di tale Asse, che è illustrato più avanti. Da notare come il rischio-incendi viene affrontato esclusivamente mediante lo sviluppo di sistemi di early warning e di coordinamento operativo veloce, lasciando ad altre fonti di finanziamento (ed in particolare, a quelle che finanziano la Protezione Civile) gli altri interventi rilevanti per tale aspetto. Evidentemente, il successo delle azioni di tale Asse è influenzato anche da fattori esogeni, di cui occorrerà tener conto nelle fasi di attuazione e monitoraggio intermedio del programma, ed in particolare l’ulteriore peggioramento della situazione complessiva in termini di effetto-serra ed emissioni climalteranti, che può generare cambiamenti climatici e dei regimi di precipitazione dannosi per il territorio. Così come le azioni di contrasto al rischio di desertificazione, di competenza del FEASR e quindi del PSR, non potranno non avere effetti anche sul raggiungimento degli obiettivi di riduzione del rischio idrogeologico e da erosione costiera. In questo senso, dunque, sarà necessario prevedere uno stretto raccordo operativo fra le azioni dell’Asse in esame, e quelle previste dal PSR. 65 Regione Basilicata Collegamenti fra output (cerchi), azioni (quadrati) e risultati attesi (triangoli) dell’Asse 5 5.1.1 Popolazione beneficiaria di misure di protezione contro le alluvioni 5.1 5.1.2 Superficie suoli riabilitati 5.1.3 Edifici oggetto di intervento 5.1.4 Superficie degli habitat beneficiari di un intervento volto a raggiungere un migliore stato di conservazione 5.3.1 5.3.2 5.3 Sistemi informativi e applicativi 5.3.3 Studi di microzonazione Logica delle forme di supporto: l’intero Asse può realizzarsi mediante sovvenzioni, su bandi pubblici, per i soggetti che saranno selezionati per gli interventi di prevenzione e manutenzione, o per la fornitura di sistemi tecnologici di early warning. 66 Regione Basilicata Asse Prioritario 6: Tutela dell’ambiente ed uso efficiente delle risorse Tale Asse, legato all’Obiettivo Tematico 6, in base a come è costruito tale obiettivo tematico, deve tutelare e difendere le risorse naturali e culturali in una logica che è anche quella di valorizzazione economica. Il ciclo dei rifiuti può produrre posti di lavoro a valle, nell’impiantistica; il ciclo idrico può attivare risparmi e razionalizzazioni nell’uso della risorsa, che hanno effetti sui costi, oltre che sull’ambiente; il recupero di aree inquinate è da vedere in stretta relazione con la riattivazione di progetti produttivi ad impatto occupazionale; la biodiversità, vista, oltre che come elemento di tutela dell’ambiente, anche come veicolo di valorizzazione economica del territorio, tramite forme di turismo legate all’ecosistema. In quanto tale, quindi, detto Asse coinvolge risultati attesi, come il 6.6 ed il 6.7, che mirano, rispettivamente, a valorizzare a fini turistici le risorse naturali e culturali, nell’ambito di un più generale intervento di riposizionamento competitivo dell’offerta turistica locale (Ra 6.8). L’analisi dei fabbisogni ambientali alla base delle proposte è effettuata in modo corretto, dentro il PO. Per i rifiuti, si specifica che Nonostante il netto incremento degli ultimi anni, i rifiuti urbani differenziati sono ancora il 22% del totale, a fronte del 26,5% meridionale e del 40% della media nazionale. Inoltre, non esiste ancora nessuna capacità autonoma di compostaggio della frazione umida a fronte del 42,3% nazionale. Nell’idrico, si specifica, in base all’analisi di contesto, che si sono fatti assi avanti nell’efficienza della erogazione, mentre il vero gap, rispetto alla media nazionale, risiede nella depurazione. Così come sottolinea la necessità di una difesa del corpo idrico, tanto più importante considerando che la Basilicata è esportatrice di acqua. Così come è ben motivato l’intervento sui siti da bonificare, atteso che, come da analisi di contesto del PO, rimangono 390 micrositi (2010) con problemi legati all’attività petrolifera, industriale, ed allo smaltimento dei rifiuti. A ciò va ad aggiungersi alcune aree già mappate che indicano la presenza di zone in cui affiorano rocce contenenti amianto, oggetto di pregresse attività estrattive e che ancor oggi costituiscono un pericolo per la salute pubblica. Anche l’azione di valorizzazione turistica ha un senso piuttosto compiuto, in termini di visione programmatica. Proseguendo sul solco dei PIOT della precedente programmazione turistica regionale, ovvero nel solco delle aree integrate di programmazione turistica, cioè in una logica di integrazione areale delle risorse turistiche, si opera per aree-distretto caratterizzate da vocazioni turistiche omogenee e combinabili fra loro. Nello specifico, la valorizzazione turistica avviene tramite azioni, così descritte: 67 Regione Basilicata - - - Per i distretti-natura, la tutela e la valorizzazione di aree di attrazione naturale, lo sviluppo di attività economiche e produttive complementari, l’attivazione di servizi e/o sistemi innovativi di fruizione delle risorse, lo svolgimento di azioni formative di qualificazione delle competenze degli operatori del settore; Per i distretti-cultura, interventi di natura infrastrutturale per la tutela e la valorizzazione di selezionate aree di attrazione di rilevanza culturale primaria, con emergenze culturali tali da consolidare e promuovere processi di sviluppo, combinate con una azione di aiuto alle imprese mirata a sviluppare servizi innovativi per la fruizione del beni culturali materiali. (es. prenotazioni on line realtà virtuale, allestimenti tecnologicamente avanzati); Sostegno alla competitività delle imprese turistiche mediante interventi di qualificazione dell’offerta e innovazione di prodotto/servizio, supporto al ri-orientamento strategico ed organizzativo, sostegno ai processi di aggregazione ed integrazione tra imprese, sostegno della fruizione integrata delle risorse culturali e naturali; promozione all’estero, ecc. La strategia di sviluppo turistico, dunque, oltre che essere basata su una logica distrettuale e reticolare, mira a promuovere un ambiente turistico competitivo, mediante l’offerta di servizi innovativi di fruizione, di difesa e tutela degli asset di base (siano essi risorse naturali o beni culturali) ed una maggiore attenzione alla fase di promozione sui mercati-target. La tutela della biodiversità (Ra 6.5) segue anch’essa una logica di valorizzazione economica di tipo turistico, oltre che di interventi direttamente connessi alla sua difesa. Essa si estrinseca mediante due azioni, con interventi: - - Di protezione conservativa e di fruizione sostenibile dei ‘siti’ e degli ‘habitat’ inseriti nella Rete Natura 2000 quali presidi della biodiversità animale e vegetale in Basilicata attraverso un complesso organico di operazioni – coerenti con i piani di gestione o nelle misure di conservazione e, laddove esistenti, nei “Prioritized Action Framework” (PAF); Di riduzione della frammentazione degli habitat e di collegamento ecologico e funzionale dei siti, attraverso azioni di messa in rete degli stessi, attraverso un continuum territoriale e paesaggistico in grado di contrastare il trend alla semplificazione ed omologazione del paesaggio. Dentro questa articolazione strategica così descritta (e sostanzialmente condivisibile), però, vi sono alcuni elementi che non sembrano del tutto coerenti, oppure proceduralmente/amministrativamente corretti, e che danno luogo a raccomandazioni valutative. Con riferimento al ciclo dei rifiuti, va precisato che una condizionalità ex-ante, come la stesura del piano di gestione dei rifiuti, non è adempiuta ancora completamente (tale documento è in redazione). Ciò evidentemente crea un problema di tipo amministrativo sulle azioni afferenti, ed un 68 Regione Basilicata problema di carattere programmatico, perché manca ancora lo strumento per programmare in modo completo l’intero ciclo, fino all’impiantistica a valle. E’ quindi ovviamente di estrema urgenza portare ad approvazione il redigendo piano, al fine di poter operare. Anche con riferimento all’impiantistica di riciclo, tale strumento programmatico potrà, infatti, fornire informazioni più precise circa il bacino di mercato e la redditività delle iniziative imprenditoriali che dovranno gestire tali impianti in Basilicata. Per quanto riguarda la tutela della biodiversità (azioni 6.5.1 e 6.5.2), la mancata approvazione del PAF, per quanto non sia uno strumento vincolante, priva la Regione di uno strumento programmatico utile per portare a sistema le numerose azioni che si vogliono intraprendere, anche perché, tra l’altro, lo spettro degli interventi delle azioni 6.5.1 e 6.5.2 è molto ampio. Inoltre, tale spettro si interseca quasi perfettamente con alcuni interventi previsti dall’azione 6.6.1, come ad esempio interventi di tutela e salvaguardia degli habitat naturali, di restauro paesaggistico, interventi per migliorare l’accesso e la fruizione delle aree di attrazione naturale e di sostegno ad iniziative e servizi eco-sistemici, considerando anche che la 6.6.1 e l’azione sulla biodiversità insistono sugli stessi areali (quelli di Natura 2000). Infine, alcune modalità delle azioni 6.5.1 e 6.5.2 appaiono più afferenti la valorizzazione competitiva sui mercati turistici apparendo in parte non coerenti con la strategia complessiva del Ra (che mira a proteggere la biodiversità e mettere in collegamento gli areali). Infatti, l’indicatore comune di realizzazione, per la biodiversità, riguarda il miglioramento dello stato di conservazione degli habitat oggetto di intervento, e non la fruizione/valorizzazione economica degli stessi. In tale direzione muove anche l’indicatore di risultato pertinente al Ra 6.5. Per tutti i motivi sopra esposti, si ritiene quindi che tali azioni potrebbero essere meglio perseguite nell’ambito del PSR, più che del PO FESR, anche sfruttando il fatto che esse debbono, da Accordo di Partenariato, trovare comunque punti di contatto con il FEASR stesso. Vi sono altri interventi che suscitano alcune osservazioni di dettaglio: - 5 L’azione di bonifica delle aree inquinate dovrebbe, stante l’ampia superficie già bonificata e svincolata, soprattutto sul SIN della Valbasento5, puntare in modo deciso alla sua seconda gamba, ovvero alla “realizzazione di infrastrutture per l’insediamento delle imprese”. Tuttavia, la descrizione dell’azione non fa alcuna menzione a specifici progetti di sviluppo e di occupazione su tali aree (anche perché, si presume dall’analisi di contesto, la maggior parte di esse sono micro-aree, o aree legate ad insediamenti estrattivi, non idonee cioè ad accogliere nuovi investimenti) o, quantomeno, ad una mappatura, fra le aree da disinquinare, Cfr. “Relazione sullo stato dell’ambiente”, 2013, Regione Basilicata. 69 Regione Basilicata - di quelle potenzialmente idonee ad accogliere tali progetti, e ciò riduce, obiettivamente, l’impatto di tale azione; L’analisi di contesto sottolinea come la priorità, fra gli interventi destinati alla rete idrica, sia da assegnare alla depurazione. Ci si aspetta, dunque, che anche in termini finanziari, tale priorità vada rispettata, pur nell’esigenza di effettuare interventi lungo tutta la filiera idrica, come da specifica scelta del programmatore. In questo senso, probabilmente, l’intervento di convogliamento e stoccaggio delle acque pluviali, contenuta dentro l’azione 6.3.1, potrebbe essere tralasciata, in modo da destinare più risorse alla depurazione, considerando l’abbondanza di acqua che già la regione ha naturalmente, ed il potenziamento dei sistemi di invaso previsti da altra azione. Logica delle forme di supporto: gli interventi di tutela della biodiversità (anche se si suggerisce di demandarla al PSR), per la complessità, la diversità tipologica degli interventi specifici, e l’elevato livello di competenze spesso necessarie, dovrebbero attuarsi nel modo che segue: - Per le operazioni a carattere infrastrutturale e le attività di animazione/comunicazione è prevista l’erogazione di sovvenzioni a fondo perduto, così come per le attività a contorno e servizi di supporto. - Per le attività di qualificazione manageriale e professionale e la formazione delle maestranze si intendono attivare formazione (a valere sul FSE); - Le attività ed i servizi eco-sistemici potrebbero essere affidate a nuove imprese o start-up, con il che si renderebbero necessarie azioni di combinazione fra sovvenzioni e assistenza allo sviluppo dell’idea imprenditoriale, in materia legale, amministrativa e di competenze imprenditoriali di base. In materia di valorizzazione turistica di tipo culturale e naturale, vale lo stesso discorso, mentre per quanto riguarda l’azione relativa al consolidamento dei sistemi turistici e alle destinazioni turistiche di pregio, il supporto al riorientamento strategico delle attività, così come alla formazione di reti e partenariati di imprese turistiche, si attiveranno specifiche sovvenzioni (per le reti, riferite ai costi sostenuti dalle imprese aderenti per scouting ed identificazione dei partner, costruzione della rete, sottoscrizione del contratto di rete, ecc.) e servizi di assistenza: di tipo aziendale/competitivo nel primo caso (diagnosi e check up aziendale, fornitura di counseling strategico per lo sviluppo competitivo d’impresa), di supporto allo scouting, ed alla costruzione di un progetto comune di rete e di partenariato, nel secondo. Per le operazioni a carattere infrastrutturale e le attività di animazione/comunicazione è prevista l’erogazione di sovvenzioni a fondo perduto, mentre la necessaria formazione manageriale e professionale sarà evidentemente oggetto del FSE. 70 Regione Basilicata il potenziamento della dotazione impiantistica per il riciclo e riutilizzo dei materiali da raccolta differenziata dei rifiuti può avvenire mediante una sovvenzione sugli investimenti dell’impresa che decide di operare. Altri strumenti, come l’assistenza, appaiono poco utili, nella misura in cui le imprese che operano sono già specializzate nel settore; la realizzazione dei sistemi di raccolta differenziata e dei centri di raccolta avviene mediante una sovvenzione a fondo perduto, per gli enti pubblici beneficiari; la bonifica di aree inquinate avviene mediante sovvenzioni a soggetti imprenditoriali specializzati nell’attività. il riutilizzo produttivo delle aree bonificate, poi, dovrebbe essere soggetto al mix di strumenti finanziari già analizzato per il rilancio delle aree di crisi ,nell’Asse III (sovvenzioni mediante fondo rotativo, associate a formazione degli assunti ed a assistenza tecnica per le attività di insediamento ed avvio della produzione); l’efficientamento del servizio idrico integrato e il recupero/miglioramento dei corpi idrici avviene mediante una sovvenzione destinata all’autorità unica regionale che sovrintenderà al settore. Asse prioritario 7: Sistemi di traporto ed infrastrutture di rete L’Asse 7 è legato all’OT 7. E’ costruito attorno ad alcuni fabbisogni specifici: - La scarsa connessione fra rete interna e rete TEN/hub extraregionali; Lo stato molto carente dei collegamenti ferroviari, in termini di qualità del materiale e dell’infrastruttura; Le difficili condizioni orografiche e di dispersione della popolazione regionale, che accentuano i problemi di collegamento; Una scarsa integrazione fra trasporto ferroviario regionale e trasporto su gomma, regionale ed urbano, per via dell’assenza di sistemi di bigliettazione integrata. In base a tali fabbisogni, e tenuto conto dell’integrazione rispetto alle azioni già previste in sede di PON Trasporti, l’Asse persegue una strategia che può essere così indicata: - - Superamento della perifericità della regione tramite la connessione con gli hub e le reti TEN limitrofe, tramite un potenziamento delle reti ferroviarie che collegano al regione con i territori limitrofi; Miglioramento della connessione stradale delle aree rurali ed agroalimentari regionali, che poi costituiscono, nella pressoché totalità dei casi, aree interne; Bigliettazione ferroviaria integrata ed elettronica. 71 Regione Basilicata Questa strategia di Asse viene perseguita mediante quattro azioni, che incidono su tre risultati attesi. Il grafico sottoriportato esamina le relazioni fra output, azioni e risultati attesi. Come evidenziato, i sistemi di collegamento fra il territorio e gli hub/reti TEN extraregionali, di tipo soprattutto ferroviario (rispetto al quale, anche per gli aspetti ambientali, vi è una particolare priorità nella strategia regionale) ma anche viario si concentrano sull’ammodernamento/ristrutturazione delle reti già esistenti, piuttosto che sulla creazione di nuove strade o reti ferroviarie, che appare, peraltro, oltre che costoso, inutile. Il problema di connettività esterna della regione risiede infatti nella qualità delle reti esistenti, spesso obsolete, non nella necessità di crearne di nuove. Dal punto di vista finanziario, l’ammodernamento/potenziamento delle infrastrutture viarie di ricucitura delle aree rurali regionali è prioritario, in ciò riconfermando l’assetto essenzialmente su gomma del trasporto regionale, un assetto che produce rilevanti costi esterni (da inquinamento, traffico ed incidentalità) ma che, per certi versi, è il frutto di ciò che è stato realizzato in passato, e che per poter essere cambiato richiederebbe investimenti di ristrutturazione del sistema totalmente proibitivi, tali da assorbire più della disponibilità dell’intero PO FESR. Evidentemente, in termini di scenario generale esogeno alla regione, le azioni proposte hanno un senso soprattutto se alcuni elementi strategici verranno realizzati, tramite il PON e programmi nazionali, ovvero: - L’aeroporto di Pontecagnano, che potrebbe divenire lo scalo aereo di riferimento della regione, e sul quale la regione avrebbe un interesse ad investire; La realizzazione dei lavori di Alta Capacità Napoli-Bari, che potrebbero diventare importanti per dare uno sfogo trasportistico al sistema produttivo della Basilicata del nord (Vulture-Melfese). Inoltre, il valutatore ritiene fondamentale che l’integrazione del tema della viabilità dentro la strategia nazionale per le aree interne sia esplicitamente prevista. Infatti, le aree agricole ed agroalimentari regionali da collegare meglio sono esclusivamente aree interne. Rileva, infine, che l’azione 7.3.2 ha un senso soprattutto se collegata con l’interporto di Ferrandina, e quindi potrebbe essere superata dal PON Trasporti, qualora questo prevedesse al suo interno l’attuazione di detto intervento. In questo caso, la 7.3.2 potrebbe essere usata per interventi di sostegno e di contorno al PON. 72 Regione Basilicata Collegamenti fra output (cerchi), azioni (quadrati) e risultati attesi (triangoli) dell’Asse 7 Lunghezza totale delle linee ferroviarie ricostruite o rinnovate 7.1.1 7.1 7.3.1 7.3.2 Lunghezza totale delle strade di nuova costruzione 7.3 7.4.1 7.4 Lunghezza totale delle strade ricostruite o rinnovate Logica delle forme di supporto: gli interventi infrastrutturali dovranno consistere in sovvenzioni a fondo perduto agli enti beneficiari, considerando anche che gli scarsi volumi id traffico tipici della rete viaria e ferroviaria lucana rendono difficili, se non impossibili, forme di PPP, o di project financing. Per quanto riguarda la mobilità sostenibile urbana, ancora una volta ci sono interventi infrastrutturali, da finanziare con sovvenzioni a fondo perduto, così come gli interventi di acquisizione di mezzi di trasporto pubblico o di sistemi di tariffazione elettronica. Tali sistemi, per la loro complessità, richiederanno, probabilmente, anche azioni di formazione alle aziende municipalizzate che li utilizzeranno, e di assistenza all’implementaizone del sistema complessivo, per la complessità. 73 Regione Basilicata Asse prioritario 8: Inclusione sociale e potenziamento del sistema dell’istruzione L’Asse è l’unico a raccogliere due obiettivi tematici diversi (9 e 10). Tale logica parte da un approccio teorico di contrasto all’esclusione sociale simile a quello di A. Sen, ovvero basato sulle “capacitazioni”, intese nel senso di fornitura di servizi di base in grado di generare uguaglianza di accesso alle opportunità sociali ed esistenziali6. Per ciò stesso, tale impostazione non può che prendere in considerazione l’intero spettro dei servizi “capacitanti” (ovviamente a patto che siano finanziabili dal FESR). Di conseguenza, l’Asse è costruito su due obiettivi tematici, il 9 ed il 10, al fine di tenere insieme interventi su sanità, sociale, scuola ed università, avendo come fattore unificante l’individuo, nei suoi diversi bisogni sociali. E’ in fondo la filosofia della “presa in carico integrale”, che informa il sistema regionale delle politiche sociali, come disegnato dalla L.R. 4/2007. Se la logica d’insieme che tiene l’Asse è quindi giustificabile, alcuni aspetti di dettaglio sono invece fonte di dubbio: - - - - 6 è difficilmente comprensibile il motivo per il quale si finanzia il no-profit sulle attività relative alla prima infanzia, quando l’Asse III prevede già interventi per il no-profit. Si ritiene preferibile spostare su quest’ultimo Asse tutti gli interventi di questo genere, anziché tenerli divisi su due Assi distinti, generando un frazionamento delle risorse disponibili e rischi di scarso coordinamento operativo; per opportunità di concentrazione del programma e delle relative risorse, si ritiene che l’intervento sul contrasto al disagio abitativo andrebbe finanziato con risorse diverse dal FESR. Peraltro, l’assegnazione finanziaria (15 Meuro) non sembra congrua per effettuare le azioni previste dall’azione, anche di tipo molto innovativo (come il borgo assistito) e per un’azione vasta di recupero del patrimonio immobiliare pubblico, e contestualmente di adattamento di quello privato per esigenze di non autosufficienza. Nello specifico, il FIA, fondo gestito dalla CCDDPP, è in grado di attivare, nel solo 2013, 450 Meuro di nuove sottoscrizioni ai fondi immobiliari locali, per interventi di social housing, dei quali 70 alle Regioni del Mezzogiorno; l’attivazione degli interventi per la scuola e l’università andrebbe fatta in coerenza con le politiche attive di recupero dei NEET (come, in parte, è anche la Youth Guarantee) ed i progetti di alternanza scuola/lavoro portati avanti dalla Direzione Scolastica Regionale; non tutti gli indicatori di output comuni sono stati presi in considerazione, per cui alcune azioni non hanno, nel quadro logico (cfr. grafico sottoriportato) una misurazione in termini Cfr. A. Sen, “Collective Choice and Social Welfare”, New York, North-Holland, 1979 74 Regione Basilicata di realizzazioni, e ciò denota una certa carenza di visione complessiva dell’intero spettro delle ricadute fisiche dell’attuazione dell’Asse. Collegamenti fra output (cerchi), azioni (quadrati) e risultati attesi (triangoli) dell’Asse 8 Capacità infrastruttura assistenza infanzia/istruzione 9.3.1 9.3 9.3.2 Popolazione coperta da migliori servizi sanitari 9.3.5 9.4 9.3.8 Numero di nuove imprese che ricevono un sostegno 9.4.1 10.5 9.4.4 Edifici pubblici o commerciali costruiti o ristrutturati in zone urbane 10.5.7 10.5.8 Abitazioni ripristinate in zone urbane 10.7.1 75 10.7 Regione Basilicata Logica delle forme di supporto: gli interventi di carattere infrastrutturale e strumentale devono essere affrontati con sovvenzioni, mentre sarebbe opportuno prevedere sovvenzioni, ai cittadini destinatari, sotto forma di voucher per l’accesso ai servizi socio-assistenziali, socio-sanitari e socioeducativi che tali strutture offriranno. L’azione di social housing, ammesso che si voglia mantenere (scelta che il valutatore sconsiglia, per i motivi sopra illustrati), dovrebbe avere una attuazione tramite uno strumento finanziario analogo ai fondi immobiliari locali sostenuti, a livello centrale, dal FIA della CDDPP, gestito da un operatore specializzato in finanza immobiliare. le azioni sul patrimonio immobiliare privato dovrebbero invece andare tramite sovvenzione. Si suggerisce anche di sperimentare una forma di sovvenzione a fondo perduto per la riduzione del canone di affitto per categorie di affittuari a basso reddito. Le azioni di sostegno alle imprese sociali, ammesso che si vogliano mantenere in questo Asse (il che è sconsigliato da chi scrive) dovrebbero essere una combinazione di sovvenzioni in conto interesse per le imprese sociali esistenti, e di strumenti finanziari di venture capital, per lo start up di nuove imprese sociali, cui affiancare un’assistenza per l’acquisizione delle competenze imprenditoriali di base nei primi 1-2 anni dalla nascita dell’impresa stessa. Asse prioritario 9: Capacità istituzionale Detto Asse nasce sulla base di fabbisogni di potenziamento tecnico di un’Amministrazione che, per i noti vincoli di finanza pubblica e di dimagrimento delle strutture burocratiche, ha depauperato competenze e risorse per la programmazione, valutazione, monitoraggio ed attuazione delle politiche pubbliche, anche di quelle europee, e dall’esigenza, più volte riconosciuta in tutte le sedi, di accelerare l’attuazione finanziaria dei programmi europei, piuttosto lenta nelle nostre amministrazioni, aumentandone efficacia e qualità. E peraltro tiene conto esplicitamente dei processi di riforma in atto, che stanno abrogando interi livelli amministrativi (ad es. le Province) con una redistribuzione delle competenze e dei ruoli, che richiederà un efficientamento complessivo della macchina amministrativa. Detto Asse, quindi, è ambizioso, perché, nella molteplicità delle azioni che intende mettere in campo sembra quasi voler abbracciare un ampio campo degli interventi necessari per mettere la macchina burocratica in condizioni di funzionare: dal potenziamento della programmazione alla valutazione delle politiche all’accompagnamento delle riforme degli enti locali subregionali, fino alla riorganizzazione e miglioramento dell’apparato coinvolto nella gestione dei fondi strutturali, 76 Regione Basilicata senza dimenticare l’attuazione del modello europeo di partenariato economico e sociale, implementando il relativo codice di condotta. Al valutatore sembra che questa ambizione sia eccessiva, anche in relazione alle risorse finanziarie appostate, ed in relazione al fatto che molti interventi saranno effettuati, su base nazionale, dal PON Governance. L’azione riferita all’accompagnamento della riforma degli EELL andrà quindi, a giudizio del valutatore, riferita strettamente ad interventi che consentano un miglioramento della attuazione dei fondi strutturali ed a una progettazione ad essi dedicata, lasciando che aspetti più ampi di tale processo siano trattati dal livello nazionale. Peraltro, nel sistema degli indicatori di realizzazione non vengono indicati molti di quelli obbligatori, che andrebbero quindi integrati. 77 Regione Basilicata Collegamenti fra output (cerchi), azioni (quadrati) e risultati attesi (triangoli) dell’Asse 9 Giornate-uomo 11.6.3 11.6.5 Analisi/studi realizzati 11.6 11.6.6 Azioni realizzate Piani per il miglioramento tecnicoamministrativo realizzati 11.6.10 78 Regione Basilicata 1.4 PRINCIPI ORIZZONTALI Nel Regolamento UE 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 relativo al FESR, al punto (13) delle considerazioni iniziali, si ribadisce che “..L’Unione dovrebbe mirare a eliminare le ineguaglianze e promuovere la parità tra uomini e donne e a integrare l’ottica di genere, nonché a combattere le discriminazioni fondate su sesso, razza o origine etnica, religione o convinzioni personali, disabilità, età o orientamento sessuale…, con particolare attenzione per l’accessibilità per le persone con disabilità, nonché dell’articolo 5, paragrafo 2, della Carta dei diritti fondamentali che stabilisce che nessuno può essere costretto a compiere un lavoro forzato o obbligatorio. Ciò comporta che la programmazione, in tutte le sue fasi, deve orientare le scelte strategiche tenendo in debito conto del principio delle pari opportunità, poiché, unitamente allo sviluppo sostenibile, rappresenta uno dei fondamenti dell’intervento pubblico nella UE. Obiettivo della valutazione ex ante è dunque misurare il modo in cui l’uguaglianza tra uomini e donne e questioni di non discriminazione siano state opportunamente considerate nel PO FESR Basilicata 2014-2020. In tal senso si rileva come nel documento programmatico la tutela delle pari opportunità sia un obiettivo trasversale a tutta la strategia regionale delineata (rilancio della competitività del sistema produttivo regionale); essa, infatti, è volta anche a sostenere processi di sviluppo quantitativo e qualitativo dell’occupazione con particolare riguardo all’ottica di genere e di non discriminazione nei confronti di soggetti svantaggiati. L’analisi di contesto del PO contiene un paragrafo riconoscibile in cui vengono ben evidenziate le caratteristiche e le dinamiche del mercato del lavoro regionale lette in un’ottica di genere; a fronte di una partecipazione femminile nell’industria lucana più elevata del valore medio nazionale, permangono comunque elevati gender gap, sia in termini di tassi di attività che di disoccupazione ed occupazione (segnalato peraltro come specifico punto di debolezza nell’analisi SWOT) e anche in termini di precarizzazione dei rapporti di lavoro. Un richiamo specifico viene fatto anche riguardo al quadro occupazionale nella componente di origine straniera: i dati evidenziano che gli immigrati sono inseriti soprattutto nel settore industriale e nell’agricoltura, mentre il fenomeno è meno radicato nel terziario. Per quanto siano prevalenti gli occupati immigrati di sesso maschile, nella regione si registra un dato significativo riguardo alla presenza di imprenditrici femminili straniere (prevalenza di donne di nazionalità cinese, albanese, rumena e ucraine). In risposta ai bisogni individuati, nel PO viene dedicata una parte specifica all’integrazione del principio nella strategia. Riguardo la politica del mainstreaming di genere, in particolare nei temi legati al miglioramento della competitività del sistema produttivo (OT 3), il rispetto del principio verrà assicurato ponendo attenzione alle donne (residenti e immigrate) interessate allo sviluppo 79 Regione Basilicata economico del territorio (ad esempio nel caso di creazione di imprese femminili anche innovative); per cui nel caso di progetti indirizzati alle imprese, è intenzione del programmatore prevedere possibili facilitazioni nell’accesso al credito e agli strumenti innovativi all’utenza femminile e, con riferimento a tutti gli assi, in fase attuativa introdurre opportuni criteri di premialità nella redazione dei bandi e nella selezione delle proposte progettuali. Le pari opportunità di genere, in conclusione, anche se si connotano per aspetti meno emergenziali rispetto ad altre regioni (il tasso di disoccupazione maschile è infatti superiore a quello femminile, l’occupazione femminile ha mostrato segnali di negli anni pre-crisi ,e di minore decrescita in quelli di crisi) sono opportunamente declinate dentro la strategia territoriale e l’Asse Inclusione Sociale, dove sono previsti interventi mirati allo sviluppo di servizi di conciliazione casa/lavoro, sia dal punto di vista quantitativo che della qualità, ma anche il potenziamento dell’edilizia abitativa per fasce deboli, fra cui esplicitamente citate sono le famiglie monoparentali (spesso costituite dalla madre come unico genitore). Anche l’Asse III prevede, nell’azione “estendere la base produttiva” interventi di sostegno all’autoimprenditorialità femminile. L’azione “sostegno all’imprenditoria in ambito sociale” prevede interventi di supporto alla nascita di imprese sociali che curino l’inserimento socio-lavorativo di donne e disabili, e la cura dei non autosufficienti, interventi di sostegno alle ragazze-madri. Le azioni di cui alla priorità di investimenti 3.1 prevedono, come criterio di selezione premiante, la presenza di donne nel progetto imprenditoriale o nel capitale delle imprese sostenute, così come il coinvolgimento di donne (e nel secondo caso anche di disabili, immigrati, ecc.) è criterio di selezione per le azioni “consolidamento base produttiva” e “imprenditoria sociale” oltre che nelle azioni di capitalizzazione delle PMI. Peraltro, nella logica di integrazione del principio delle pari opportunità di genere nel programma, la consigliera regionale delle Pari Opportunità è stata invitata a partecipare al partenariato in fase di costruzione del programma. L’Asse VIII, prevede, all’azione “rafforzamento della rete territoriale di interventi socioassistenziali” la creazione di asili e servizi per l’infanzia, in una logica di conciliazione casa/lavoro, e servizi (centri diurni, residenze, ecc,) per i disabili. Prevede l’erogazione di voucher ai nuclei familiari per l’accesso, ancora una volta in una logica di conciliazione, alla rete dei servizi socio-educativi a ciclo diurno, oltre che ai servizi sociosanitari, per i nuclei che abbiano disabili o non autosufficienti in casa. Gli interventi di social housing guardano con particolare attenzione alle esigenze dei disabili. Analogamente, gli interventi di riqualificazione strutturale dei siti universitari sono mirati anche alle esigenze dei disabili, per fornire loro pari opportunità nell’attività di frequenza ai corsi. Questo per quanto riguarda le azioni specifiche. Per quello che attiene al mainstreaming, nella predisposizione dell’analisi e della strategia si è tenuto conto specificamente della prospettiva di 80 Regione Basilicata genere (ad es. nei dati di mercato del lavoro), così come si è adottato un impegno specifico, da parte del programmatore, per includere la prospettiva di genere in forma sistematica in tutte le analisi valutative che saranno fatte durante il ciclo di attuazione del PO FESR, al fine di evidenziare l’impatto di genere che gli interventi produrranno; Le pari opportunità di etnia sono invece più sfumate, per quanto anche gli immigrati possano fruire degli interventi di sostegno all’autoimpiego previsti dall’Asse III, oppure gli interventi di edilizia sociale. Ciò probabilmente deriva anche dalla modesta incidenza del fenomeno di immigrazione nella regione in esame: gli stranieri rappresentano infatti solo il 2,6% della popolazione residente in Basilicata. Sviluppo sostenibile: La strategia per lo sviluppo sostenibile definita a Goteborg integra l’impegno politico dell’Unione per il rinnovamento economico e sociale, aggiungendo alla strategia di Lisbona una terza dimensione, quella ambientale, e stabilendo un nuovo approccio alla definizione delle politiche. Lo sviluppo sostenibile, inteso come soddisfazione dei bisogni dell’attuale generazione senza la compromissione di quelli delle generazioni future, è un obiettivo fondamentale fissato dai trattati e funge da cardine dell’attuale fase dei fondi strutturali; in tal senso i programmi cofinanziati assicurano l’approccio integrato e sinergico alle politiche economiche, sociali e ambientali. Le modalità di attuazione di detta strategia hanno permesso l’individuazione di obiettivi chiari e stabili per lo sviluppo sostenibile, anche allo scopo di offrire opportunità economiche significative, soprattutto in termini di sostegno all’innovazione tecnologica ed agli investimenti, generatori di crescita e di occupazione. Dentro il PO FESR, l’analisi di contesto fornisce chiare indicazioni di sviluppo sostenibile relativamente alle questioni dell’energia, dei rifiuti, del ciclo idrico, e degli assetti territoriali. A livello operativo, in rispondenza agli spunti offerti dall’analisi di contesto, l’Asse Public Utilities è destinato ad uno sviluppo e riqualificazione del ciclo energetico, idrico e dei rifiuti, finalizzati a minimizzare le perdite, gli sprechi, gli effetti inquinanti, ed al tempo stesso a valorizzare tali asset in termini di sviluppo sostenibile (la chiusura del ciclo dei rifiuti dovrà dare luogo ad impiantistica specifica). Inoltre, è prevista la prosecuzione degli interventi di bonifica delle aree inquinate, per fornire loro sviluppi produttivi. L’Asse riferito alla Valorizzazione Ambientale prevede interventi di tutela e potenziamento delle infrastrutture verdi ed eco sistemiche, ed a azioni di tutela della biodiversità. La valorizzazione turistica prevista dall’Asse VI contempla la realizzazione di distrettinatura, nei quali la fruizione turistica delle emergenze naturali regionali è associata ad interventi attivi di tutela. Persino nell’Asse III, settori coerenti con la smart specialisation, come la chimica verde, o la green economy, sono valorizzati come settori prioritari di intervento, che coniugano difesa ambientale e sviluppo. L’Asse VII prevede interventi di mobilità sostenibile, specificamente mirati a ridurre le emissioni, così come gli interventi di manutenzione del territorio previsti dalle 81 Regione Basilicata azioni di contrasto ai rischi ambientali migliorano la tenuta di arenili, alvei fluviali, ecc., e quindi hanno anche una valenza di difesa ambientale. 1.5 SINOSSI - - - Il programma dimostra una elevata congruenza con la struttura e l’articolazione dell’Accordo di Partenariato, al netto di alcune dizioni diverse sotto il profilo linguistico, ma non sostanziale. Vi sono solo alcuni scostamenti sull’OT3, che non punta, ad avviso del valutatore, in modo sufficientemente determinato sulle reti di impresa, pur essendo questo un tema fondamentale, per superare l’isolamento ed il frazionamento di un tessuto produttivo di micro unità. Solo l’azione di rilancio dei settori vitali contempla modalità possibili di networking, che però sarebbero necessarie oltremodo anche ai settori tradizionali, dove si annida la micro impresa a modesta competitività. Un problema generale riguarda l’elevata numerosità di azioni attivate, che rischia di annacquare, e rendere meno visibile, la strategia del programma, così come è stata delineata. In particolare, fra le azioni che si suggerisce di rivedere per una eventuale eliminazione, sull’OT9, così come è configurato strategicamente nell’Adp, l’azione sul social housing appare lievemente marginale in termini strategici, seppur eleggibile, e forse può essere eliminata, considerando i cospicui fondi alternativi disponibili per questa tematica, ad es. tramite il FIA della CDDPP, ed anche considerando la scarsa “trasversalità” che il suo risultato atteso di riferimento attiva rispetto al resto dei risultati attesi del PO FESR. Sempre sull’OT9, si rileva la questione dell’attivazione dell’azione 9.3.2, che eroga aiuti per le imprese del no-profit, quando già l’Asse III, sulle medesime tematiche, eroga aiuti alla stessa platea. Al fine di evitare duplicazioni, quindi, si suggerisce di spostare tutto il carico degli aiuti al no-profit per le attività sociali identificate a valere sull’azione dell’Asse III, oppure, se si preferisce, su quella dell’Asse 10; Anche la linea sulla biodiversità, composta da due azioni, presenta numerosi spunti per una sua possibile riconsiderazione, almeno parziale. La mancata approvazione del PAF, per quanto non sia uno strumento vincolante, priva la Regione di uno strumento programmatico utile per portare a sistema le numerose azioni che si vogliono intraprendere, anche perché, tra l’altro, lo spettro degli interventi è molto ampio. Inoltre, tale spettro si interseca quasi perfettamente con alcuni interventi previsti dall’azione 6.6.1, come ad esempio interventi di tutela e salvaguardia degli habitat naturali, di restauro paesaggistico, interventi per migliorare l’accesso e la fruizione delle aree di attrazione naturale e di sostegno ad iniziative 82 Regione Basilicata - - e servizi eco-sistemici, considerando anche che la 6.6.1 e l’azione sulla biodiversità insistono sugli stessi areali (quelli di Natura 2000). Infine, alcune modalità delle azioni 6.5.1 e 6.5.2 appaiono più afferenti la protezione conservativa o la valorizzazione competitiva sui mercati turistici apparendo in parte non coerenti con la strategia complessiva del Ra (che mira a proteggere la biodiversità e mettere in collegamento gli areali). Infatti, l’indicatore comune di realizzazione, per la biodiversità, riguarda il miglioramento dello stato di conservazione degli habitat oggetto di intervento, e non la fruizione/valorizzazione economica degli stessi. In tale direzione muovono anche i due indicatori di risultato pertinenti al Ra 6.5. Per tutti i motivi sopra esposti, si ritiene quindi che tali azioni potrebbero essere meglio perseguite nell’ambito del PSR, più che del PO FESR, anche sfruttando il fatto che esse debbono, da Accordo di Partenariato, trovare comunque punti di contatto con il FEASR stesso. Ancora: con riferimento al ciclo idrico, l’analisi di contesto sottolinea come la priorità, fra gli interventi destinati alla rete idrica, sia da assegnare alla depurazione. Ci si aspetta, dunque, che anche in termini finanziari, tale priorità vada rispettata, pur nell’esigenza di effettuare interventi lungo tutta la filiera idrica, come da specifica scelta del programmatore. In questo senso, probabilmente, l’intervento di convogliamento e stoccaggio delle acque pluviali, contenuto dentro l’azione 6.3.1, potrebbe essere tralasciato, in modo da destinare più risorse alla depurazione, considerando l’abbondanza di acqua che già la regione ha naturalmente, ed il potenziamento dei sistemi di invaso previsti da altra azione; L’azione 7.3.2 ha senso soprattutto se il centro intermodale di Ferrandina (opera comunque strategica, perché consente di movimentare la produzione agroalimentare del Metapontino) non sarà realizzato attraverso il PON Trasporti. Diversamente, essa potrà essere usata solo per alcuni interventi di supporto all’azione del PON Trasporti sull’infrastruttura in questione. Altre azioni andrebbero meglio specializzate e focalizzate, oppure meglio descritte. Ad esempio: l’azione riferita alle infrastrutture di ricerca, nell’Asse I, appare realmente strategica, perché in grado di mettere in campo piattaforme di ricerca e di condivisione tecnologica e, dall’analisi del quadro logico di Asse, è in grado di attivare una molteplicità di relazioni con obiettivi attesi dell’Asse I. In questo senso, sarebbe consigliabile una dettagliata specificazione, nella descrizione dell’azione, degli ambiti e dei settori di ricerca nei quali si intende investire per infrastrutture di ricerca. Ancora: l’azione 3.6.4, per la creazione di fondi di capitale di rischio, si riferisce soltanto alle start-up, per cui è improprio parlare di intervento a sostegno della ricapitalizzazione d’impresa, per le imprese già esistenti, e peraltro non è possibile utilizzarla per finanziare incentivi al reinvestimento degli utili, una modalità che non andrebbe dunque menzionata. Sulle azioni di internazionalizzazione e di attrazione di investimenti, l’azione 3.4.1 va rifocalizzata, in 83 Regione Basilicata - - coerenza con l’Adp, sull’erogazione di servizi che, secondo l’Adp stesso, mirano esclusivamente ad insiemi aggregati di imprese, non quindi ad imprese singole. Peraltro, gli incontri business-to-business non sono finanziabili dalla 3.4.1, ma dalla 3.4.3, e quindi tale modalità andrebbe espunta dalla descrizione della 3.4.1; così come dalla descrizione della 3.1.1 andrebbero tolti i sostegni alla mitigazione dell’impatto ambientale, che sono previsti dalla 3.1.2. Ancora: l’azione 4.2.1, di riduzione dei consumi energetici delle imprese andrebbe, a giudizio del valutatore, specializzata (usando un apposito criterio di selezione delle operazioni) rispetto alle aree industriali scelte, anche in base alla smart specialisation, come priorità per l’attrazione di investimenti, in modo da fornire un intervento che possa costituire un beneficio aggiuntivo per eventuali investitori esterni; gli interventi di realizzazione sulle smart grids hanno senso in base ad un’analisi costi/benefici. Il modesto livello di consumi elettrici di una regione poco popolata e con poche industrie energivore, come la Basilicata, comporta l’opportunità di verificare, in sede di PO FESR, quali interventi previsti sulle smart grids nella regione in questione possano realmente essere realizzati. L’azione di bonifica delle aree inquinate dovrebbe puntare in modo deciso anche alla sua seconda gamba, ovvero alla “realizzazione di infrastrutture per l’insediamento delle imprese”. Tuttavia, la descrizione dell’azione non fa alcuna menzione a specifici progetti di sviluppo e di occupazione su tali aree (anche perché, si presume dall’analisi di contesto, la maggior parte di esse sono micro-aree, o aree legate ad insediamenti estrattivi, non idonee cioè ad accogliere nuovi investimenti) o, quantomeno, ad una mappatura, fra le aree da disinquinare, di quelle potenzialmente idonee ad accogliere tali progetti, e ciò riduce, obiettivamente, l’impatto di tale azione. L’azione 11.6.10 andrebbe riferita strettamente ad interventi di miglioramento della capacità di progettazione/attuazione dei fondi strutturali da parte degli enti locali, evitando altre azioni di accompagnamento, che sono perlopiù di competenza nazionale La strategia territoriale andrebbe meglio focalizzata e dettagliata. Di fatto, è stato possibile effettuare soltanto un abbozzo di analisi di coerenza fra alcuni elementi molto generici della strategia dei due previsti ITI urbani di Matera e Potenza, ma non degli ITI che si prevede di attivare sulle aree interne. Detti interventi di carattere territoriale dovrebbero indicare in modo più dettagliato i meccanismi di supporto ai GAL, le peculiarità-forza, attorno cui costruire un progetto di sviluppo, delle possibili aree interne identificate, e una motivazione per la scelta dei settori di attivazione dei CLLD e degli ITI; La fase di approfondimento del programma, e quella attuativa, dovranno concentrarsi maggiormente sulle relazioni con gli altri fondi strutturali, che il PO, in questa fase, si limita a citare in modo generico. Evidentemente, ciò è anche frutto dell’insufficiente approfondimento sugli strumenti di integrazione di cui sopra (ITI e CLLD) che 84 Regione Basilicata - - - rappresentano i momenti più importanti della connessione progettuale fra FESR, FSE e FEASR. La congruenza con le raccomandazioni specifiche del Consiglio Europeo nell’ambito degli articoli 121(2) e 148(4) del Trattato è senz’altro elevata; La congruenza con la strategia Europa 2020 delle sfide e dei fabbisogni del programma è assicurata dal fatto che il PO colpisce tutti gli obiettivi di detta strategia. Quelli occupazionali, mediante l’Asse III, l’Asse VI (il turismo è labor intensive), ma anche l’Asse IV (per gli interventi strutturali sugli edifici, per l’efficienza energetica), il VI (per la chiusura del ciclo dei rifiuti) il VII (per le infrastrutture) e l’VIII (per gli interventi strutturali sulle scuole) sono evidentemente mirati ad aumentare il tasso di occupazione. L’aumento del tasso di ricerca ed innovazione è ampiamente garantito dagli interventi sull’Asse I e 2, ma anche da quelli per lo sviluppo di sistemi innovativi di early warning in materia ambientale. La riduzione del CO2, le energie rinnovabili e la riduzione dei consumi energetici sono obiettivi colpiti dagli Assi 4 e 6, ma anche dall’Asse 3 (per lo sviluppo di settori produttivi ecosostenibili, come l’industria della green energy e la chimica verde). Gli obiettivi di abbandono scolastico sono affrontati, nell’Asse 8, da interventi di riqualificazione delle scuole, per renderle più attrattive, ma anche, nell’Asse 3, dagli interventi di imprenditoria sociale, mirati proprio al contrasto ai NEET. Il contrasto all’esclusione sociale, dentro l’Asse 8, prende la forma di interventi di tipo socioassistenziale e socio-educativo, oltre che socio-sanitario, e nell’Asse 3 sotto la forma di imprenditoria sociale mirata anche agli interventi di inclusione sociale. Rimane un po’ dietro l’angolo l’obiettivo di promuovere l’istruzione terziaria, che peraltro è di competenza del FSE. Ma gli interventi di edilizia universitaria, previsti dal PO (azione 10.5.8) possono comunque contribuire a rendere l’Ateneo lucano più attrattivo, e quindi . La congruenza con l’insieme dei documenti rilevanti è elevata. In particolare, il PO FESR appare ben allineato rispetto alla smart specialisation strategy, che informa lo spirito strategico di tutto il documento, anche se, come detto dianzi, spesso le azioni sorvolano in modo troppo generico la S3, anziché sviluppare in maggior dettaglio settori ed aree territoriali di intervento, richiamandosi all’analisi del documento S3. Attenzione va posta, inoltre, sulla coerenza con il PON Competitività, perché la sovrapposizione fra PON e Asse III (ma anche interventi di smart grids) è veramente molto diffusa. In questo senso, il PO FESR non sembra aver sviluppato una adeguata analisi di integrazione con il PON, anche in ragione del modesto livello di elaborazione del PON stesso, nel momento in cui il PO FESR veniva redatto. Il valutatore segnala, come punti di attenzione specifica, le azioni sulle aree di crisi e quelle sui settori emergenti, che prevedono strumenti negoziali, che, per impatto finanziario e possibilità di sviluppare progetti integrati di larga scala, sembrano più idonee ad una conduzione nazionale, con la Regione che può 85 Regione Basilicata - - - intervenire a supporto. Il valutatore segnala anche la questione dei fondi di rischio, ed in generale degli strumenti finanziari, che, secondo il PON, dovrebbero avere una scala sovraregionale. Tale previsione appare condivisibile, nella misura in cui fondi di dimensione sovraregionale hanno un leverage maggiore, e quindi un impatto potenziale più elevato. L’internazionalizzazione e l’attrazione di investimenti esterni è basata, sulla scala nazionale, su agenzie specializzate e strumenti tecnici già operativi, per cui, anche in tale sede, le azioni di internazionalizzazione previste dal PO FESR, così come l’attrazione di nuovi investimenti, dovrebbero collocarsi ad un livello secondario e di supporto, rispetto alla strategia nazionale, al limite anche riducendo il peso finanziario assegnato a tale risultato atteso (comunque non elevatissimo). Anche in materia di strumenti finanziari, il valutatore non giudica opportuno attivare strumenti regionali di partecipazione al rischio e di garanzia pubblica (potendo al limite fare affidamento su un potenziamento dei Confidi, in questo caso) perché il PON nazionale richiama esplicitamente una dimensione sovraregionale per tali fondi, per ovvi motivi di massa critica delle risorse, e quindi di efficacia. Con riferimento alle smart grids regionali, si richiama l’importanza di adottare lo stesso metodo del PON, ovvero di decidere gli interventi in base ad una valutazione di costo/beneficio puntuale. La coerenza esterna, ovvero la relazione con altri strumenti di rilevanza, è elevata, sia per strumenti programmatici interni alla Regione, come la Bozza di Strategia Verso un programma di sviluppo operativo regionale per il 2014-2020, del 2013, sia con i documenti programmatici comunitari, ad iniziare da Horizon 2020, anche se tale programma si focalizza proprio su settori tipici del sistema della ricerca lucana o su settori tipici della sua smart specialisation strategy (osservazione dallo spazio, biotech agricolo, Ict, energia green, ecc.) per cui sarà, in fase attuativa, di fondamentale importanza curare le sinergie operative e finanziarie fra PO e bandi di Horizon 2020 che si dedicassero a settori tipici della S3 regionale, anche promuovendo una maggiore conoscenza di Horizon, e dei suoi bandi, presso le PMI lucane, in modo da evitare che vadano tutte a confluire sul solo PO FESR. Vi è coerenza anche con i documenti nazionali e regionali per lo sviluppo della banda larga, e per molti verso il PO FESR li integra, andando anche a stimolare la domanda ed a affrontare il digital divide culturale. In questo senso, una azione di coordinamento ed integrazione da parte della task force regionale per l’Ict appare fondamentale, in sede attuativa. Con riferimento al PON Infrastrutture, la congruenza è massima nella misura in cui il PON si occupa delle infrastrutture strategiche, ed il POR dei collegamenti alle stesse, anche se occorre, al momento in cui tale rapporto è stato prodotto, sciogliere ancora alcuni nodi, come il potenziamento del centro intermodale di Ferrandina o il cofinanziamento dello scalo aereo di Pontecagnano. Anche la coerenza con il PON Inclusione Sociale appare buona. 86 Regione Basilicata - - - La congruenza fra obiettivi, sfide e fabbisogni è anch’essa elevata come mostra una analisi sintetica, che raggruppa per macro-categorie i fabbisogni emersi dall’analisi di contesto, mettendoli in relazione con le sfide della stessa, e con le priorità di investimento selezionate dal programmatore. C’è un impatto finanziario relativamente meno importante per le azioni legate all’internazionalizzazione del sistema produttivo, anche se tale intervento non riguarda solo l’Asse 3, perché viene trattato in una logica di sistema, attraverso le azioni dell’Asse 7, che aumentano l’accessibilità e la connessione materiale, e quelle dell’Asse 2, che migliorano la connettività immateriale. E’ debole anche l’impatto finanziario degli interventi di difesa dai rischi ambientali, ma tale intervento viene perseguito anche dal FEASR, ed è quindi relativamente secondario nella strategia FESR. La non elevatissima assegnazione finanziaria sull’Asse 9, infine, suggerisce di prestare attenzione, specie sulle azioni di accompagnamento alle riforme degli enti locali, ma anche nell’elaborazione dei piani di miglioramento amministrativo, a quegli interventi strettamente connessi con la realizzazione dei fondi strutturali La coerenza interna del programma è molto alta, nella misura in cui non vi sono azioni o obiettivi specifici in contrasto l’uno con l’altro, o evidenti duplicazioni. Va però rilevato che il risultato atteso legato agli interventi di edilizia sociale attiva pochissimi collegamenti di filiera con altri risultati attesi, quindi ha una scarsa capacità di mobilitazione di altre parti del programma. In questo senso, quindi, e considerato che vi sono altre fonti finanziarie per il social housing (come il FIA della CDDPP) e ricordando che anche nell’Adp tale intervento è marginale rispetto alla strategia dell’OT9, più focalizzata sui servizi socio-assistenziali, si suggerisce di togliere dal programma tale azione. Inoltre, poiché sia l’Asse 3 che l’Asse 8 attivano incentivi per lo sviluppo di imprese sociali, sarebbe meglio unificare tale azione interamente a capo dell’Asse 3, onde evitare problemi di duplicazione, scarso coordinamento interno, spreco di risorse; I collegamenti fra azioni sostenute, output e risultati attesi sono stati analizzati mediante la ricostruzione di quadri logici per Asse, come peraltro suggerito dalle Linee-Guida per la valutazione ex ante. Tale ricostruzione non produce risultati negativi, nel senso che i legami fra fabbisogni, azioni, output e risultati attesi appaiono robusti sotto il profilo della logica di programmazione. Si verificano solo alcuni dubbi specifici, di seguito indicati: - La strategia di Asse I, fortemente spostata sul versante delle imprese e della competizione, per avere successo, richiede una forte integrazione con gli interventi, a valere sull’Asse III, che mirano alla crescita dimensionale e patrimoniale delle imprese regionali, ad oggi, spesso, troppo piccole, troppo sottocapitalizzate e troppo elementari sotto il profilo organizzativo per poter sostenere processi innovativi costosi e richiedenti competenze specifiche che l’imprenditore non ha. 87 Regione Basilicata - - - - L’asse 3 è in qualche modo “avvolto” da un rischio esogeno di eccessiva lentezza della ripresa dei consumi e della crescita, che evidentemente riguarda soprattutto le imprese più tradizionali, e la parte di azioni a loro riservata. Occorrerà evidentemente tenerne conto, anche in fase di attuazione del programma. La strategia di attrazione di investimenti, al netto di quanto già detto riguardo all’integrazione con l’omonima azione del PON Competitività, dovrà basarsi su una razionale selezione di poche aree industriali, più attrattive e più collegate con la domanda di infrastrutture ed utilities delle imprese da attrarre, e non potrà quindi essere a pioggia. Sull’Asse 4, si richiama l’attenzione circa i rischi di ritardo attuativo delle misure legate alla raccolta differenziata (il piano regionale è ancora in fase di aggiornamento). Si raccomanda di ampliare le azioni di sostegno alla mobilità sostenibile anche al di fuori del mero contesto urbano dei due capoluoghi, interessando anche il sistema di trasporti regionale, garantendo la massima integrazione fra azione 4.6.3 e azione 7.3.1; Sull’Asse 8, l'attivazione degli interventi per la scuola e l'università andrebbe fatta in coerenza con le politiche attive di recupero dei NEET (come, in parte, è anche la Youth Guarantee) ed i progetti di alternanza scuola/lavoro portati avanti dalla Direzione Scolastica Regionale. Il partenariato è un altro punto su cui prestare attenzione: esso è stato convocato ed ascoltato lungo la fase di costruzione del programma, ma mancano alcuni aspetti richiamati dal Regolamento Delegato sul partenariato, ovvero l’attivazione di canali “in continuo” di consultazione del documento e confronto, e di divulgazione dei risultati delle consultazioni. Mancano anche le designazioni formali dei rappresentanti da parte degli enti coinvolti nel processo partenariale; La coerenza con i principi orizzontali è garantita, sia in termini puntuali, ovvero di definizione di azioni specificamente mirate alla parità uomo/donna, o di criteri di selezione che privilegiano l’imprenditoria femminile, sia in termini sistemici, ovvero di mainstreaming: dalla fase di partenariato, alla costruzione dell’analisi di contesto e della strategia programmatica, infatti, il criterio di pari opportunità di genere è stato preso esplicitamente in considerazione. Più sfumate sono le pari opportunità di etnia o religione, anche perché i modesti flussi di immigrazione in Basilicata rendono meno spinoso il problema. Purtuttavia, interventi in tal senso possono rinvenirsi nell’Asse 8, in termini di servizi sociali messi a disposizione; La logica delle forme di supporto appare generalmente condivisibile, con qualche osservazione molto puntuale (ad es., si richiama l’opportunità di utilizzare il fondo regionale per il microcredito a valere sulla misura 3.5.1); 88 Regione Basilicata - La strategia generale del programma, per come emerge in modo chiaro, sia pur fra tutte le osservazioni sopra elencate, sembra non tener conto di alcune azioni che, a giudizio del valutatore, andrebbero attivate, sostituendole di fatto a quelle che suggerisce di disattivare (cfr. supra). In particolare, si suggerisce di attivare l’azione 3.7.3, che consentirebbe di mettere a disposizione spazi fisici per il terzo settore regionale, il cui mancato sviluppo dipende spesso proprio dall’assenza di tali spazi, che potrebbero evolvere verso incubatori sociali o fab-lab, o spazi di creatività per l’integrazione sociale, anche con attività laboratoriali; si suggerisce di attivare l’azione 3.4.3, per disporre di strumenti per gli incontri business-to-business, e la 3.4.4, per la realizzazione di basi-dati a supporto delle attività di internazionalizzazione, che oggi sono carenti proprio di informazioni, anche banali (ad es., sulle imprese straniere che cercano partnership con imprese locali). Da tutta l’analisi effettuata, emerge un assetto di teoria politica del programma abbastanza chiaro. In particolare, dai nessi interni fra gli obiettivi specifici, detta teoria politica di programma può così essere sintetizzata7: Cambiamento atteso: la crisi economica in cui ancora la Basilicata si trova impone dei piccoli cambiamenti di dettaglio, né una politica dei piccoli passi. Il PO FESR, fortemente incentrato su una strategia di specializzazione intelligente dove l’innovazione, su più livelli, è centrale, intende attivare una vera e propria rottura del paradigma. Una trasformazione complessiva del sistema socio economico regionale sull’asse dell’innovazione (come dimostra anche la distribuzione finanziaria e l’importanza assunta da Assi molto dettagliati e ricchi di azioni, come il primo), non solo scientifico/tecnologica, ma anche sociale (come si evince dal ruolo che viene attribuito alle politiche sociali ed al terzo settore) che coinvolge imprese, banche, pubblica amministrazione, settore no profit e singoli cittadini, chiamati ad interagire meglio, anche grazie ad una spinta evidente verso il superamento definitivo del digital divide e la creazione di reti telematiche, valorizzando però vocazioni e caratteristiche preesistenti, in una logica evolutiva (per cui anche le vocazioni più critiche, ad es. le aree di crisi industriale, vengono affrontate con interventi mirati ad una loro preservazione evolutiva, rimettendole in linea con la frontiera competitiva). Tale cambiamento atteso viene alimentato anche da una migliore integrazione esterna, sia di tipo commerciale, sia di tipo trasportistico ed infrastrutturale (dove per infrastrutturale si intendono le 7 Si utilizza in questa sede l’approccio di Rossi, Freeman e Lipsey (2004) secondo cui la teoria politica del programma è costituita da due componenti: a) la prima è la teoria dell’impatto (impact theory) che, in fase di valutazione ex-ante, quando cioè gli impatti non sono ancora misurabili, si riferisce alla descrizione del cambiamento atteso in seguito al programma secondo una catena di eventi e nessi causali (dall’azione A ci si aspetta un risultato B); b) la seconda è la teoria di processo (process theory) che descrive i passaggi, le attività da compiere nell’organizzazione e nell’implementazione degli interventi, ed i soggetti che operano nel processo. 89 Regione Basilicata reti logistiche, a anche quelle digitali e di banda larga) che in materia di progetti e piattaforme di ricerca (superando una certa autoreferenzialità storica del sistema regionale della ricerca), in modo da superare la tradizionale chiusura del sistema, che ha impedito di ricevere i giusti stimoli al cambiamento. Dentro questo cambiamento di paradigma, le questioni ambientali sono primarie, non solo in una logica di tutela, ma anche di messa a valore economico, attraverso il turismo, attraverso l’impiantistica per chiudere il ciclo dei rifiuti, attraverso l’efficienza energetica, che consente di recuperare competitività di costo e creare nuovi posti di lavoro, mediante azioni di difesa del territorio, che rilanciano anche opportunità di innovazione tecnologica (nei sistemi di early warning e di coordinamento della Protezione Civile). Teoria del processo: il programma mostra dei nessi interni forti, in termini di numerosi casi di contributo e di sinergia fra gli obiettivi specifici, con riferimento, soprattutto, a quelli “trasversali”, che supportano tutto il sistema, ovvero l’innovazione tecnologica diffusa, la connettività di banda larga ed i relativi servizi, la connettività infrastrutturale interna al territorio (la trama interna delle connessioni e dei servizi di trasporto), l’efficienza della pubblica amministrazione e della sua capacità di gestire i programmi operativi, il miglioramento del contesto scolastico, educativo ed universitario. Tali obiettivi specifici hanno infatti una elevatissima numerosità di situazioni di “contributo” e di “sinergia” con il resto del programma, e la loro esplicita previsione dentro il PO garantisce, dunque, la forte “connettività” interna (e cioè la forte coerenza interna al programma ed ai suoi obiettivi). Dai risultati attesi alle azioni, la coerenza è molto forte, consentendo di rispondere adeguatamente ai risultati attesi (e, d’altra parte, la coerenza fra azioni e risultati attesi esiste già a monte, essendo il PO FESR basato sull’Accordo di Partenariato). Viceversa, sia pur se in un quadro complessivamente positivo, vi sono casi in cui gli output non sembrano efficacemente individuati rispetto alle azioni, e che potrebbero quindi essere sintomatici di difficoltà logiche di traduzione dell’azione nei suoi possibili effetti fisici. Ci si riferisce in particolare all’Asse I, dove la mancata identificazione di indicatori di realizzazione rende le azioni 1.2.1, 1.2.3 e 1.4.1 prive di una misurazione specifica, che, però, sono proprio le azioni di “frontiera” fra ricerca e mercato (azioni di cooperazione internazionale, di partenariato, start up e spin off innovative). Ciò potrebbe riflettere una certa genericità di identificazione dei legami fra produzione di innovazione e sua valorizzazione sul mercato, che poi è il problema fondamentale del sistema innovativo lucano. Così come la genericità di individuazione dei settori di attività delle infrastrutture di ricerca può essere collegato a tale problematica, nella misura in cui c’è difficoltà ad identificare filiere che dalla ricerca applicata vadano fino all’industrializzazione, filiere sulle quali poggerebbero dette 90 Regione Basilicata infrastrutture. Ed in un certo senso, anche l’assenza di misurazione degli output dell’azione 10.5.8, che è mirata ad un potenziamento, seppur meramente strutturale, dell’Università. I soggetti centrali del programma sono, evidentemente, le imprese (protagoniste, oltre che dell’Asse 3, di parti rilevanti degli Assi 1, 2, 4, 6, ma anche di interventi di contesto sulle infrastrutture, sulla logistica, sulla rete informatica, sul capitale umano. A seguire, vi sono i cittadini, destinatari di interventi di digitalizzazione, di servizio on line, di servizi e politiche socio-sanitarie e socioeducative, di potenziamento di alcuni servizi urbani primari (ad es. i trasporti) di utilities (rifiuti, acqua) e di difesa da rischi ambientali, come per l’Asse 5. Un terzo soggetto, più defilato, è l’Amministrazione Pubblica, destinataria di interventi di miglioramento/efficientamento organizzativo ed operativo, a valere sull’Asse 9, di azioni di digitalizzazione e messa on line, sull’Asse 2, e di riqualificazione strutturale (per il sistema educativo) nell’Asse 8. Tuttavia, come anche il partenariato ha fatto notare, la complessità della strategia del PO FESR richiede un altissimo livello di efficientamento e di capacitazione amministrativa, per il quale la dotazione finanziaria dell’Asse 9 appare insufficiente, e per il quale occorre creare azioni di sistema anche con interventi che esulano dai fondi strutturali. Piuttosto lontani e trascurati appaiono, infine, soggetti come le banche, che in qualche modo la strategia cerca di “bypassare”, con la messa a disposizione di strumenti finanziari innovativi o di fondi rotativi, oppure cerca di coinvolgere attraverso il sistema delle garanzie pubbliche, che però richiederebbe una riflessione approfondita circa il suo sostanziale fallimento nel precedente ciclo di programmazione, e forse un redesign, chiamando maggiormente in causa i Confidi, oppure le banche stesse, per ideare strumenti finanziari anche non necessariamente pensati dal programmatore. Ciò che però manca ai soggetti identificati e resi protagonisti dal PO FESR è un approccio di rete più esplicito, cioè un approccio collaborativo: fra imprese e sistema della ricerca, come si è detto, seppure le azioni mirino all’integrazione ed alla collaborazione, alcuni passaggi di processo, per creare tale cooperazione, non sono ancora chiariti. Fra imprese ed imprese: gli approcci di rete, che sono fondamentali per superare situazioni di sottodimensionamento, vengono quasi “occultati”, e poco citati. Fra imprese e cittadini, su aspetti specifici (ad es. il superamento della sindrome di Nimby su alcune azioni ambientali, come la creazione di impiantistica per il recupero dei rifiuti). Tutto ciò richiede, all’interno stesso del processo di attuazione del programma, una più forte implementazione del processo partenariale, come anticipato in precedenza, e di azioni di comunicazione e promozione del programma presso le comunità locali. 91 Regione Basilicata 2. INDICATORI, MONITORAGGIO E VALUTAZIONE Le linee-guida richiedono di valutare il sistema degli indicatori di risultato e realizzazione, sotto la duplice lente: - Della pertinenza e chiarezza; Dei target. A tal fine, è stato utilizzato uno strumento di analisi di tipo matriciale che, per ogni indicatore, ha consentito di apporre dei voti, e dei giudizi sintetici, circa i principali parametri di valutazione degli indicatori. Lo strumento viene qui riportato, in forma illustrativa, per evidenziarne le caratteristiche. Rispetto al primo blocco valutativo, ovvero la pertinenza e chiarezza: Pertinenza Indicatori di risultato Rappresentatività campione (in Chiarezza Robustezza caso di indicatori da survey) (voto e breve commento) Indicatori di output Voti: XXX XX X elevata buona, ma con alcune prescrizioni inadeguata 92 Disponibilità fonti Regione Basilicata Rispetto al secondo blocco, ovvero la quantificazione dei target: Realismo del target Indicatori di risultato Target qualitativi riflettono gli effetti attesi? Pertinenza dei milestones Realismo del milestone Metodologia di calcolo del target degli indicatori di output (voti e brevi descrizioni e commenti) Indicatori di output Voti: XXX XX X elevata buona, ma con alcune prescrizioni inadeguata Alcune precisazione preliminari, però vanno fatte, prima di entrare nel merito dei singoli indicatori. In numerosi Assi, mancano alcuni indicatori di realizzazione obbligatori. In altri casi, non si prevedono indicatori aggiuntivi che potrebbero specificare e misurare l’output di determinate azioni ed in altri casi, infine, il sistema degli indicatori aggiuntivi identificati dal programmatore appare troppo pesante, ed andrebbe sfoltito. Procedendo per ordine, nell’Asse 1: - Mancano gli indicatori di risultato per il Ra 1.5, anche se per tale indicatore la banca-dati del Dps non indica nemmeno la modalità di calcolo, ed alcuni indicatori sono sbagliati sul Ra 1.2: gli addetti Imprese che hanno svolto attività di R&S in collaborazione con enti di 93 Regione Basilicata ricerca pubblici e privati, infatti, non esistono nell’ultima versione del database del Dps, sostituiti dall’incidenza della spesa in R&S sul PIL, separatamente per pubblico e privato; Nell’Asse 2: - Mancano alcuni indicatori di realizzazione comuni, come “investimenti privati combinati a sostegni pubblici” e “popolazione in zone con strategia urbana integrata”; Viceversa, l’indicatore aggiuntivo “numero di scuole incluse in processi di inclusione digitale” appare troppo riduttivo per misurare l’azione 2.3.1, che, per come appare dalla sua descrizione nel PO, ha uno spettro di azione molto ampio, ed anche sul settore dei servizi pubblici digitali, prevede molte azioni, non solo quelle riferite ai servizi didattico/scolastici. Potrebbe quindi essere eliminato; Nell’Asse 3: - - Manca l’indicatore di risultato “investimenti di rischio ed early stage” nel risultato atteso 3.6, ma tale indicatore non è quantificato, come baseline, per la Basilicata, quindi è di difficile e dubbio utilizzo; Manca l’indicatore di realizzazione “investimenti privati combinati al sostegno pubblico”; Nell’Asse 4: - Alcuni indicatori di risultato sono stati omessi, perché non dotati di quantificazione del baseline, in aderenza con indicazioni del Dps; Nell’Asse 5: - L’indicatore di risultato sul rischio incendio è stato omesso, perché non esistono obiettivi specifici in tal senso; Nell’Asse 6: - - Mancano alcuni indicatori di realizzazione comuni: “popolazione addizionale beneficiaria del trattamento delle acque reflue potenziato” e “numero di imprese sostenuto per introdurre nuovi prodotti che costituiscono una novità per il mercato”; Fra gli indicatori di realizzazione aggiuntivi, l’indicatore “numero di reti idriche” appare di scarso interesse informativo; Nell’Asse 7: 94 Regione Basilicata - Nell’obiettivo specifico 7.1, sono stati omessi alcuni indicatori di risultato che non hanno ancora quantificazione del baseline, in linea con le indicazioni del Dps; Mancherebbero gli indicatori di risultato riferito all’obiettivo specifico 7.3, ma al momento detto obiettivo specifico ha un solo indicatore di risultato, il cui baseline non è stato ancora quantificato. Nell’Asse 8: - Manca l’indicatore di realizzazione comune “numero di imprese che ricevono un sostegno finanziario diverso dalle sovvenzioni”; Si suggerisce di inserire un indicatore di realizzazione aggiuntivo per l’azione 10.5.8, ad esempio “numero di interventi realizzati”. Nell’Asse 9: - L’indicatore di realizzazione aggiuntivo “giornate-uomo” appare di povero contenuto informativo, e si suggerisce di eliminarlo, magari sostituendolo con “numero di azioni”. Viceversa, tale indicatore assume importanza nell’Asse Assistenza Tecnica, dove è correttamente presente e quantificato. mento Generale Fondi QSC 2.1 Pertinenza e chiarezza degli indicatori di programma In allegato 2, si riporta l’analisi di dettaglio degli aspetti riferiti a pertinenza, chiarezza, robustezza e disponibilità delle fonti dell’intero sistema di indicatori del PO. Rispetto alle indicazioni sopra riportate, si aggiungono le seguenti: Fra gli indicatori di risultato: - - Va rilevato che la “Specializzazione produttiva nei settori ad alta intensità di conoscenza” ha una quantificazione disponibile a date troppo lontane per poter essere utile, ad es. per attività valutative, perché il gap temporale fra disponibilità e interventi è troppo alta (per la Basilicata, l’ultimo dato disponibile è infatti al 2009); L’indicatore di risultato “Notifiche trasmesse in formato digitale nel processo civile, tributario e penale” non ha una definizione della cadenza temporale di disponibilità, né una baseline definita al momento. Poiché il Ra 2.2 ha altri due indicatori di risultato operativi, si suggerisce di non utilizzate tale indicatore, a meno che le incertezze sulla sua quantificazione non siano rapidamente risolte; 95 Regione Basilicata - - - Gli indicatori “Ricercatori occupati nelle imprese sul totale degli addetti” e “Tasso di natalità delle imprese nei settori ad alta intensità di conoscenza” richiederanno attenzione in fase di interpretazione delle loro evoluzioni. Infatti, la bassa numerosità iniziale potrebbe indurre variazioni molto alte percentuale, a fronte di incrementi in valore assoluto modesti. Una considerazione analoga vale per gli indicatori “Copertura con banda larga ad almeno 30 Mbps” e “a 100 Mbps”, in quanto il baseline è zero (quindi piccoli incrementi di popolazione potrebbero influire in modo notevole sulla variazione percentuale); L’indicatore “Addetti alle imprese e alle istituzioni non profit che svolgono attività a contenuto sociale” è di tipo censuario per cui, a meno che l’Istat non produca innovazioni nell’aggiornamento intercensuario dei suoi indicatori, esso sarà aggiornato solo nel 2021, potendo quindi avere una utilità soltanto in sede di valutazione ex-post del programma. Si suggerisce, dunque, di utilizzare indicatori alternativi, quali ad esempio il numero di unità locali nei settori tipici del no-profit, di fonte Unioncamere-Infocamere; Gli indicatori “popolazione a rischio frane/alluvione” hanno cadenza di aggiornamento quinquennale, e sono quindi difficilmente utilizzabili per un monitoraggio in continuo dei risultati dei programmi, anche se difficilmente possono essere cambiati con indicatori alternativi; Con riferimento agli indicatori di realizzazione: - Alcuni indicatori connessi alla società della conoscenza, come “Numero di Data center realizzati” o “Numero di applicativi e sistemi informativi realizzati” appaiono on universalmente comprensibili da parte di tutti i target di riferimento (cittadini) per gap di conoscenza informatica. Si raccomanda di declinare meglio il titolo dell'indicatore nella fase di comunicazione dello stesso. 2.2 Valori target Con riferimento alla quantificazione dei target e dei milestone (cfr. allegato 2 per la griglia di valutazione completa), pur confermando la correttezza metodologica generale dell’approccio, e considerando però che molti target non son ostati calcolati dal programmatore, nel momento in cui si redige il presente rapporto di valutazione ex ante, si pongono alcune osservazioni critiche di carattere specifico. Con riferimento ai target degli indicatori di risultato: 96 Regione Basilicata - - - “Copertura a 100 mbps”: una copertura pari alla metà della popolazione residente appare eccessivamente ambiziosa, anche considerando gli ostacoli orografici e naturali alla penetrazione della banda larga nel territorio regionale: si suggerisce di ridurre il target; “Addetti alle imprese e alle istituzioni non profit che svolgono attività a contenuto sociale”: il target appare poco ambizioso, e si suggerisce di aumentarlo, anche considerando il fatto che su tale target inciderà una crescita “fisiologica” del ricorso al terzo settore nei prossimi anni, per l’effetto combinato di una crisi economica che prosegue e di un welfare pubblico che si riduce; “Impieghi bancari delle imprese non finanziarie sul PIL”: Alla luce di un credit crunch ancora in atto, il target appare sovradimensionato, in termini di crescita, e si suggerisce di ridurlo. Con riferimento ai target degli indicatori di realizzazione: - - - - - - “Numero di nuovi ricercatori nelle entità sostenute”: Il target appare irrealistico: significherebbe un raddoppio rispetto ai ricercatori che operano già nelle strutture di ricerca migliorate. Si suggerisce di ridurlo; “Numero di unità abitative addizionali con accesso alla banda larga di almeno 30 Mbps”: Il target appare eccessivo, prevedendo oltre il 100% di copertura a fine programma (le abitazioni in Basilicata sono 227.000 nel 2011). Si suggerisce di ridurlo perlomeno fino al numero di abitazioni esistente, e, meglio ancora, un po’ più in basso rispetto a tale numero; “Numero di imprese che ricevono un sostegno”: quando misurato sull’Asse I e soprattutto sull’Asse III, il target appare eccessivamente prudenziale, rispetto alla dotazione finanziaria ed alla pluralità di azioni di sostegno alle imprese. Si suggerisce una più attenta valutazione delle risorse finanziarie disponibili; “Numero di imprese che ricevono un sostegno finanziario diverso dalle sovvenzioni”: il target, misurato sull’Asse III, appare sottodimensionato, rispetto alla strategia di puntare su numerosi strumenti finanziari (garanzie, microcredito, fondi rischi). Si suggerisce di guardare a casi di studio di strumenti finanziari attivati in aree e regioni analoghe, sotto l’azione dei fondi strutturali; “Numero di impianti per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti realizzati”: Il target appare forse troppo ambizioso per le piccole dimensioni del bacino regionale, che difficilmente può sostenere molti impianti di questo genere, in termini di quantità di rifiuti conferiti e di economicità dell’iniziativa. Forse, un numero compreso fra 1 e 2 andrebbe meglio; “Popolazione coperta dai servizi sanitari migliorati”: il target appare sottodimensionato, alla luce del fatto che l’intervento cui si riferisce ambisce a ristrutturare il servizio sanitario 97 Regione Basilicata - territoriale a beneficio di tutta la popolazione, e non ad una quota, seppur importante, di essa: si suggerisce, quindi, di aumentare il target fino ad un livello non di molto lontano da quello totale della popolazione regionale prevista al 2020 (cfr. modello previsionale Istat); “analisi-studi realizzati”: il target appare decisamente sottodimensionato, considerando il fatto che solo le attività di valutazione, nell’intero periodo 2014-2020, saranno ben più di 4; probabilmente, un valore attorno al 10 sarebbe più realistico. 2.3 CAPACITÀ AMMINISTRATIVA, PROCEDURE PER LA RILEVAZIONE DATI E VALUTAZIONE 2.3.1 L’esperienza del passato ciclo di programmazione: lezioni apprese L’intento del valutatore è stato quello di studiare l’esperienza attuativa 2007-13, evidenziandone aspetti virtuosi e criticità, con la finalità di valutare l’adeguatezza dell’attuale sistema rispetto agli standard richiesti dal Ciclo 2014-20 e conseguentemente, in un’ottica di gap analysis, individuare le correzioni necessarie per garantire una struttura organizzativa in grado di favorire un’efficace attuazione del futuro PO. Le principali evidenze emerse dalla valutazione (condotta oltre che tramite analisi desk, anche attraverso interviste ai funzionari regionali) sono: – lo studio dei nuovi regolamenti ha effettivamente evidenziato una serie di innovazioni che dovranno essere tenute in grande considerazione nel definire i futuri modelli attuativi: la concentrazione tematica delle risorse; la raccomandazione di implementare strumenti di sviluppo locale partecipativo; l’introduzione delle condizionalità ex ante ed ex post; l’obbligo di comunicazione elettronica per tutti gli scambi di informazioni tra beneficiari e AdG, AdC e AdA; la possibilità di sospensione dei pagamenti in caso di gravi carenze nei sistemi di gestione e controllo e di monitoraggio; l’introduzione dell’onere di redigere i bilanci annuali per l’Autorità di Certificazione; – in termini di adeguatezza delle risorse umane si è potuto constatare positivamente una qualità elevata delle risorse impiegate, e un’efficace collocazione rispetto alle differenti funzioni. Tuttavia, si è rilevata la mancanza di un percorso di accompagnamento dei funzionari nell’arco del Ciclo di Programmazione finalizzato a mantenere nel tempo a un buon livello di aggiornamento le dimensioni informative e formative e di contrastare la frequente estraneità riscontrata tra i funzionari rispetto al processo complessivo di attuazione e agli obiettivi unitari delle policies. Delle figure di raccordo potrebbero apportare profonde migliorie; 98 Regione Basilicata – nell’ambito dell’implementazione del Por FESR e alla luce di alcune criticità emerse sia nel caso degli Avvisi pubblici, si raccomandano un maggiore sforzo nella semplificazione dei dispositivi attuativi, nell’individuazione di meccanismi di selezione volti a premiare la qualità progettuale e nella riduzione degli oneri amministrativi; – in merito al sistema dei controlli di I livello si è riscontrato nel corso dell’attuazione uno sviluppo evolutivo considerevole, sia in termini di organizzazione che di quantità di strutture e personale coinvolti. Ciò è potuto avvenire anche grazie all'implementazione dei Sistemi Informativi e all'indipendenza che l'Ufficio è riuscito a garantire. Un elemento critico è invece rappresentato dalla informatizzazione del sistema di archiviazione e condivisione delle informazioni che risulta essere solo parziale e che, ha reso più complesse e onerose le operazioni di controllo, rilevandosi solo parzialmente adeguato al quadro regolamentare 2014-20; per quanto concerne il sistema di monitoraggio dei dati, l’analisi dell’esperienza 2007-13 fa registrare un’adeguata definizione dei contenuti, dei processi e delle procedure per il monitoraggio, così come la predisposizione di un’ampia e varia strumentazione per la reportistica necessaria al controllo e alla gestione del programma. Tali fattori rappresentano chiari elementi di replicabilità. La completa adeguatezza del sistema di monitoraggio all’impostazione della programmazione 2014-20 è vincolata all’entrata in funzione del sistema unico di monitoraggio per rendere elettronici tutti i flussi di dati tra beneficiari e autorità responsabili della gestione e del controllo dei programmi, nonché tra le autorità e la CE (ex articoli 15, 6374, 122 e 142 del Regolamento UE n. 1303/2013). La centralità della produzione delle informazioni nel processo di governo e controllo del Programma, avviata nell’arco della programmazione 2007-13, oltre che al massimo coinvolgimento delle strutture regionali connesse al processo di attuazione, rappresenta un efficace punto di partenza per la programmazione 2014-20; – in termini di semplificazione degli oneri amministrativi, l’analisi dell’esperienza attuativa della Regione Basilicata ha delineato un quadro composto da timidi esperimenti. Fra i più significativi si registra la prosecuzione dei servizi connessi alla convenzione con la società Gazzetta Amministrativa per fornire gratuitamente, a tutto il personale politico-amministrativo ed a quello degli Enti Locali una serie di servizi a carattere giuridico fruibili sul sito web www.gazzettaamministrativa.it. Il servizio è accessibile dalla home page del sito istituzionale della Regione Basilicata e risulta essere molto apprezzato dalle amministrazioni locali poiché oltre al beneficio di essere a titolo non oneroso per tutte le amministrazioni, comporta un significativo passo in avanti verso i processi di semplificazione. Un'altra operazione significativa è stata quella di avviare la gara per il potenziamento e la messa in sicurezza del Data Center regionale per ospitare applicazioni e servizi cloud per le Pubbliche Amministrazioni (Anagrafe, Tributi, Catasto, Protocollo, Albo pretorio, Gestione del Personale, Pagamenti della PA, Sito web). Tale operazione – 99 Regione Basilicata consente la messa in sicurezza e l’attivazione dei servizi di disaster recovery e continuità operativa per assicurare la protezione dei dati di valore strategico e la relativa gestione, consente inoltre la realizzazione di un’infrastruttura per la gestione virtualizzata dei sistemi applicativi comunali e l'erogazione dei servizi in modalità cloud computing. Contestualmente ha preso avvio una sperimentazione, su 30 Comuni, per la definizione degli studi fattibilità tecnica ex. art. 50 bis del Codice Amministrazione Digitale per la Continuità Operativa dei dati delle Pubbliche Amministrazioni. È stato altresì avviato nel 2013 il sistema di Posta Elettronica Certificata. La Regione Basilicata è iscritta nell’elenco dei Gestori di PEC del DigitPA per rilasciare una casella di PEC a tutti i cittadini che fanno richiesta, con le seguenti caratteristiche: Casella di 1 GB; Valore legale delle comunicazioni; dimensione massimo dei messaggi 30 MB e numero massimo di destinatari 50. A luglio 2013 è stato avviato il servizio di distribuzione dei token che contengono la firma digitale e la carta nazionale dei Servizi (necessaria per accedere ai servizi della PA nazionale). L’operazione prevede la distribuzione di 25.000 token nei primi tre anni. Solo nell’ultimo trimestre 2013, periodo di effettivo avvio in esercizio dell’operazione, sono stati distribuiti 3841 token. Si evidenzia anche la realizzazione del nuovo Portale dei Servizi della Regione Basilicata, realizzando nuovi strumenti e metodi di comunicazione 2.0. Nell’ambito dell’operazione sono stati implementati nuovi servizi per la trasparenza amministrativa che tramite il sistema open data consentono di visualizzare, ad esempio, i pagamenti della PA nei confronti dei beneficiari pubblici e privati. È stato attivato inoltre, il progetto “Conservazione sostitutiva” che prevede la dematerializzazione e conservazione, con conseguente eliminazione del cartaceo, dei dati clinici ed amministrativi della Regione Basilicata e del Servizio Sanitario Regionale. Da un punto di vista infrastrutturale, nell'ultimo anno di programmazione, molto è stato fatto per favorire le forme d’integrazione tra i sistemi informativi attraverso l’interoperabilità e la cooperazione applicativa. L’innalzamento della qualità dei servizi on line è stato orientato sia a una digitalizzazione dell’attività amministrativa sia ad un potenziamento qualitativo e quantitativo dei servizi al cittadino. 2.3.2 ASSISTENZA TECNICA L’assistenza tecnica è erogata attraverso 17 Esperti Senior e 26 Esperti della Task Force Controlli che nel corso del 2013 hanno svolto attività inerenti la gestione, il monitoraggio, la certificazione e i controlli sulle attività del PO, e 58 unità, di cui 3 dislocate presso il comune di Potenza, che si sono occupati di Risorse Liberate. 100 Regione Basilicata Gli esperti senior hanno supportato i Responsabili di Linea di Intervento nella gestione e monitoraggio dei progetti che nel corso del 2012 sono aumentati, in termini numerici, del 22% rispetto al 2012. Nel SIMIP sono stati registrati 236 nuovi progetti per una spesa complessiva maggiore di 110.944.436 euro e maggiori IGV (impegni) di 106,61 milioni di euro rispetto al 31/12/2012. Le attività di controllo hanno visto impegnati quasi tutti gli esperti della Task Force Controlli nonché alcuni Senior che hanno effettuato 1.130 controlli amministrativi, per un importo di 134,84 milioni di euro. La spesa campionata, a seguito dell’operazione di campionamento, ammonta a 16,41 milioni di euro. In particolare, il 100% delle operazioni campionate nel 2013 è stato oggetto di controlli in loco. 2.3.3 IL SISTEMA DI MONITORAGGIO E LE PROCEDURE PER LA RACCOLTA DEI DATI All’interno della struttura organizzativa dell’AdG è prevista una specifica posizione organizzativa denominata “Monitoraggio e reporting”. Le posizioni organizzative sono assegnate a personale di categoria “D” e “richiedono, con assunzione diretta di elevata responsabilità di prodotto e di risultato, lo svolgimento di funzioni di direzione di unità organizzative di particolare complessità, caratterizzate da elevato grado di autonomia gestionale e organizzativa”. In particolare la PO “Monitoraggio e reporting” gestisce un team di 6 esperti di Assistenza Tecnica, di cui tre a diretto supporto della struttura AdG e altri tre dislocati operativamente presso i dipartimenti regionali responsabili dell’attuazione del programma. Il raccordo tra la struttura AdG, i dipartimenti e gli stessi beneficiari è garantito da una serie di iniziative gestite dal gruppo “Monitoraggio e reporting”, volte alla diffusione e condivisione delle informazioni, attraverso la predisposizione di circolari, cloud condivisi, azioni di accompagnamento alle procedure adottate. Le procedure relative all’area “Monitoraggio e reporting” risultano codificate e condivise in maniera puntuale e tempestiva, attraverso una manualistica esaustiva che comprende oltre al “Manuale sulle procedure di rendicontazione della spesa, monitoraggio e reporting” (Allegato C al SiGeCo), anche la “Direttiva delle procedure e degli adempimenti connessi all’ammissione a finanziamento e alla realizzazione di operazioni a carattere infrastrutturale cofinanziate dal PO FESR Basilicata 2007/2013” e il “Manuale d’uso del Sistema Informativo di Monitoraggio (SIMIP) per i beneficiari delle operazioni di appalti pubblici a regia regionale finanziate dal PO FESR 101 Regione Basilicata Basilicata 2007/2013”. In un’ottica di semplificazione normativa, tale documentazione assicura il coordinamento tra la normativa comunitaria, nazionale e regionale. Tutta la manualistica inoltre è continuamente aggiornata e resa accessibile attraverso il sito gestito dall’AdG. La conoscenza delle procedure da parte di tutti gli operatori coinvolti, ha permesso inoltre nel corso della passata programmazione di assicurare la tempestività della raccolta dei dati del sistema di monitoraggio, che sono tendenzialmente aggiornati in tempo reale. Infatti, grazie ad un sistema integrato all’interno del sistema di monitoraggio regionale, che replica i controlli sulla qualità e la coerenza dei dati di monitoraggio previsti dall’IGRUE a livello nazionale, gli operatori rilevano immediatamente un’anomalia o un errore di scarto. Questo permette l’aggiornamento dei dati fino all’ultimo momento utile per l’invio degli stessi. Come si evince dai report IGRUE relativi alla validazione dei dati del PO FESR Basilicata 2007/2013 sulla piattaforma MONIT, la trasmissione dei dati di monitoraggio attraverso il protocollo unico di colloquio è sempre avvenuta nei tempi utili per il consolidamento bimestrale degli stessi.Alcuni problemi tecnici emersi inizialmente nell’uso del sistema regionale di monitoraggio da parte di alcuni operatori che utilizzavano macchine a 64bit, sono stati superati evidenziando le rispettive risoluzioni all’interno della pagina di accesso alla procedura. Il sistema informativo di monitoraggio del POR FESR 2007-2013 è il SIMIP (Sistema Informativo di Monitoraggio degli Investimenti Pubblici), implementato a seguito della reingegnerizzazione del sistema informatico di monitoraggio “Catasto Progetti” già in uso presso la Regione Basilicata per la programmazione FESR e FEOGA 2000-2006. In via più generale, e come si evince dalla “Proposta di SI.GE.CO 2014/2020, l’Autorità di Gestione si avvale di procedure e strumenti idonei a garantire la legalità e la regolarità delle operazioni finanziate. Tali procedure sono adeguatamente formalizzate e divulgate anche nei confronti degli eventuali Organismi Intermedi del programma e dei Beneficiari. La propria attività, nonché metodologie e le procedure standard sono codificate in apposita manualistica. Utilizza, inoltre, un sistema di contabilità separata o una codificazione contabile adeguata per tutte le transazioni relative a un intervento qualora l’Autorità di gestione sia anche un beneficiario nell’ambito del programma operativo. Nei rapporti con i beneficiari, utilizza procedure telematiche assicurando una informativa completa sulle opportunità offerte dai fondi e sulle relative procedure di gestione e controllo. D’intesa con l’Autorità di certificazione del programma, prevede misure specifiche di prevenzione delle irregolarità, nonché procedure per il recupero delle risorse indebitamente versate ai beneficiari. Utilizza adeguate procedure di archiviazione dei documenti 102 Regione Basilicata riguardanti le operazioni gestionali, anche su supporti elettronici, in modo da assicurare la tracciabilità dell’iter delle operazioni e la reperibilità dei relativi atti. Un’area di miglioramento può riguardare l'informatizzazione del fascicolo di progetto all’interno dei Sistemi Informativi regionali che, consentirebbe un notevole snellimento delle procedure di socializzazione della documentazione, fatto salvo quanto disposto dai Regolamenti in materia di conservazione e tenuta del fascicolo di progetto. I benefici sarebbero notevoli in termini di tempestività e tracciabilità di tutti gli atti riguardanti l’operazione finanziata. Naturalmente, in tale circostanza, occorrerebbe rivedere i requisiti di sicurezza e di accessibilità per le utenze specifiche. Come detto in precedenza, infatti, sono state attivati account personalizzati per le Unità dell’Autorità di gestione, per gli eventuali Organismi Intermedi, per l’Autorità di certificazione, L'Autorità di audit e per le funzionalità specifiche connesse al ruolo di Beneficiario. 2.3.4 Organizzazione dell'Autorità di gestione Il numero di unità dell'Ufficio dell'Autorità di Gestione è di 93 persone di cui solo il 5% circa è formato da personale interno all'amministrazione regionale. Tale percentuale può essere giustificata considerando che le posizioni organizzative dell'ufficio dell'Adg richiedono “l'assunzione diretta di elevata responsabilità di prodotto e di risultato, lo svolgimento di funzioni di direzione di unità organizzative di particolare complessità, caratterizzate da elevato grado di autonomia gestionale e organizzativa” (art.8, par.1, CCNL del personale del comparto delle Regioni e delle autonomie locali del 31.3.1999). Si ritiene, ad ogni buon conto, che tale numero debba considerarsi perlomeno esiguo vista la tipologia di attività che l'ufficio svolge. Si tratta, infatti, di una struttura in continuo aggiornamento e perfezionamento in termini di competenze, per loro natura estremamente tecniche, che non può contare, per più del 90%, di personale esterno e precario. Basti solo pensare al tema dell’eredità dei saperi, della trasmissione delle conoscenze e della condivisione del valore delle pratiche. Le perplessità del valutatore riguardano anche l'evidenza di come alcune competenze non siano state intercettate in modo del tutto completo, specialmente in un ufficio strategico come quello del Monitoraggio e Reporting: si fa riferimento alle competenze di tipo prettamente statistico, piuttosto carenti. In particolare, nella nuova programmazione, si dovrà fare fronte ad una domanda sempre maggiore di informazioni trasversali, sempre meno collegate a specifiche rilevazioni e indagini di tipo esclusivamente quantitativo, dove l’attività statistica si presenta come valore aggiunto sia a 103 Regione Basilicata livello decisionale sia nel rilevare la risposta e il grado di soddisfazione del beneficiario e dei destinatari finali. In tal senso, consapevoli dell'importanza che la disponibilità di informazioni statistiche riveste per la formulazione e la valutazione delle politiche e per la gestione dei servizi e delle funzioni pubbliche, si auspica, nella nuova programmazione, una maggiore interazione con l'ufficio “Ufficio Sistema Informativo Regionale e Statistica”. In merito alla questione del personale, si vuole, inoltre, evidenziare come per lo svolgimento delle attività connesse al raggiungimento degli obiettivi indicati nel PO, all'esecuzione di adempimenti ed obblighi fissati da disposizioni comunitarie, nonché per esigenze di attuazione di politiche ed interventi comunitari, l'Adg potrà ricorrere, come è già accaduto nelle precedenti programmazioni, a personale regionale assegnato ad altri uffici, previo assenso del dirigente titolare dell'Ufficio presso la quale detto personale presta servizio. In via più generale, si evidenzia come più di 20 strutture, anche se solo parzialmente, lavorano in modo stabile, all'attuazione, alla gestione e alla rendicontazione del PO FESR. Fra queste, un ruolo rilevante lo svolgono alcuni uffici dei dipartimenti regionali. A tal proposito si vuole rendere evidente un'ulteriore aspetto relativo al coordinamento degli interventi: si propone la condivisione delle informazioni relative ai singoli interventi in un'ottica di socializzazione degli obiettivi raggiunti, attraverso la redazione di un report, magari semestrale, che non sia un “RAE intermedio”, ma piuttosto, una evidenza dell’attività che stanno svolgendo i diversi uffici coinvolti nell’attuazione del PO, al fine di evidenziare possibili aree di duplicazione, sovrapposizione, oppure cooperazione. 2.3.5 Organizzazione del sistema di valutazione Al momento in cui si redige il presente Rapporto, la Regione Basilicata è temporaneamente sprovvista del Nucleo Regionale di Verifica e Valutazione degli Investimenti Pubblici, il cui incarico è infatti scaduto a Febbraio 2014. Al fine di poter redigere tale rapporto, la Regione si è avvalsa di un esperto senior del vecchio NRVVIP, il cui incarico è stato assegnato il 23 giugno 2014, con contratto nr. Rep-15629, con scadenza il 23 ottobre 2014. Accanto all’esperto senior del vecchio NRVVIP, sono stati assegnati tre esperti esterni. Le prospettive di ricostituzione del nuovo NRVVIP sono affidate alla DGR nr. 529 del 12.05.2014, con la quale si prevede l’attivazione di una procedura di evidenza pubblica per la selezione di un nuovo NRVVIP in cui, accanto al Direttore, sarà previsto un coordinatore e due esperti senior. Tale configurazione delle cose pone alcune preoccupazioni: 104 Regione Basilicata - - - - La procedura di evidenza pubblica, ancora non attivata, rischia di creare molti ritardi nell’entrata in servizio del nuovo NRVVIP, che si tradurrebbero inevitabilmente in ritardi di attuazione di alcuni obblighi comunitari, come ad esempio la redazione del piano di valutazione per il ciclo 2014-2020, e l’assistenza all’Adg per le attività valutative conseguenti; Ad ogni modo, peri l momento, si configura una “vacatio” rispetto ad un organo obbligatoriamente previsto da una legge nazionale (L. 144/1999) e quindi una inadempienza a carico della Regione; Un Nucleo composto da due soli senior operativi (oltre ad un coordinatore) sembra troppo ridotto numericamente per assorbire tutte le competenze necessarie ad una struttura di valutazione, e richieste sia dalla normativa nazionale che regionale in materia di NRVVIP (competenze di programmazione europea e nazionale, analisi statistico-economica, valutazione ambientale, studi di fattibilità, ecc.); Tale considerazione è accresciuta dal fatto che, come dimostra l’esperienza storica, il NRVVIP regionale non è mai stato beneficiario di interventi di formazione continua ed aggiornamento professionale dei suoi componenti. Il rischio è quindi quello di dotarsi di una struttura troppo piccola e scarsamente funzionale alle esigenze di valutazione della Regione. In tal senso, si suggerisce di rivedere la citata Delibera, incrementare di almeno due unità la composizione del Nucleo, prevedere un budget per la formazione, e nel frattempo realizzare una proroga-ponte, fino all’entrata in servizio della nuova struttura, al fine di evitare una vacatio non lecita, oltre che pericolosa. Quanto al suo posizionamento, evidentemente il nuovo NRVVIP non dovrebbe, a giudizio di chi scrive, essere attesto alla Direzione che si occupa di programmazione e finanze, ma, per necessità di indipendenza funzionale, presso il Dipartimento Presidenza. Come suggerisce l’esperienza del passato, molta attenzione dovrà essere posta ai compiti che il Nucleo dovrà svolgere, evitando scrupolosamente che esso sia riassorbito nell’attività ordinaria dell’ente, oppure su progetti specifici, in funzione impropria di consulenza, ma che sia preservata la sua funzione strategica di assistenza tecnico/metodologica alla programmazione e valutazione di piani, programmi e progetti. In questo senso, la previsione di un nuovo NRVVIP che duri in carica solo 24 mesi, come da DGR sopra citata, appare poco funzionale alla piena esplicazione delle funzioni del Nucleo stesso, chiamato, oltre che a redigere il piano di valutazione, anche a seguirne l’attuazione lungo il ciclo di programmazione. Pertanto, un incarico di durata almeno doppia, che porterebbe tale struttura a ridosso della fine del periodo di programmazione, sarebbe più idoneo. 105 Regione Basilicata 3. Congruenza delle ripartizioni finanziarie La valutazione ex ante sulla coerenza delle allocazioni finanziarie è rivolta innanzitutto alla identificazione della relazione logica tra bisogni, sfide di sviluppo, obiettivi della strategia del programma da un lato, e dall’altro lato le allocazioni finanziarie decise. Sono poi stati considerati altri aspetti, quali la proporzionalità tra allocazioni finanziarie e distanza tra gli obiettivi della strategia Europa 2020, il rispetto dei vincoli di concentrazione delle risorse stabiliti dal regolamento sul fondo sociale, la adeguatezza delle risorse destinate alle strategie di intervento attraverso i nuovi strumenti, come gli ITI. Allocazione finanziaria per Assi ed Obiettivi tematici. Come discusso in altre parti del rapporto di valutazione, la strategia del programma ha portato alla attivazione di 9 assi, più quello dedicato alla assistenza tecnica. Dei nove assi, i primi sette sono dedicati ad un solo obiettivo tematico, la cui numerazione corrisponde a quella degli OT come definita nel regolamento generale, l’ottavo asse si rivolge agli obiettivi tematici 9 e 10, sulla base di una logica di azione discussa altrove nel presente rapporto, e l’ultimo asse tematico, il 9, si rivolge all’obiettivo tematico 11. Il programma, coerentemente al contenuto tematico ed agli orientamenti strategici al livello europeo e nazionale, non dedica risorse al solo obiettivo tematico 8, di competenza esclusiva del fondo sociale. La allocazione finanziaria massima è destinata all’asse 3, che si rivolge all’OT3 promozione della competitività, con circa 69 Meuro di risorse FESR (al netto del cofinanziamento nazionale). Il minimo è destinato all’asse 9, che si rivolge all’OT 11 per la promozione della Capacità istituzionale, con circa 5 Meuro. Tutti gli altri assi ricevono una allocazione finanziaria tra il 9 ed il 15 % del totale. La decisione di attivare assi in direzione di quasi tutti gli obiettivi tematici ha prodotto una relativa frammentazione della allocazione finanziaria, e richiederà un particolare sforzo da parte delle autorità di gestione del programma per stabilire un sistema efficiente ed effettivo di attuazione e di controllo. Di seguito sono discussi nel dettaglio i punti fondamentali. 106 Regione Basilicata Proporzionalità con la intensità dei bisogni identificata nella analisi della situazione economica e sociale regionale. La scelta di attivare quasi tutti gli Obiettivi Tematici è adeguatamente supportata nella analisi strategica, dove si dimostra che le aree critiche di ritardo si possono osservare in tutte le aree identificate dal regolamento, dalla capacità di innovazione, alla estensione del digital divide, alla insufficienza dello sviluppo del sistema delle piccole e medie imprese, alle questioni ambientali ed infrastrutturali. Di conseguenza, le allocazioni finanziarie per asse sembrano correttamente definite. In alcuni casi sembra essere relativamente meno adeguata la relazione tra bisogni identificati ed allocazioni finanziarie, come succede per l’OT6, che sembra relativamente sovra dotato rispetto ai bisogni descritti nella analisi, rispetto all’OT9 che sembra relativamente sotto-dotato. Proporzionalità con la distanza riscontrata tra la situazione regionale e gli obiettivi strategici di Europa 2020. Le allocazioni finanziarie sembrano adeguate rispetto alla situazione osservata nella direzione degli obiettivi strategici di Europa 2020 per i quali la Basilicata registra i ritardi più sostanziali. In particolare riguardo all’obiettivo di una crescita intelligente. Anche in questo caso si può citare un modesto sbilanciamento rispetto agli obiettivi di una crescita sostenibile, ed inclusiva, con gli OT 9 e 10 che potrebbero richiedere una attenzione relativamente più adeguata al fabbisogno. In questo caso tuttavia si deve tenere conto anche dell’intervento programmato con il Fondo Sociale. Nonostante i miglioramenti conseguiti ed i programmi in atto, la Basilicata ha ancora un consistente ritardo nell’accesso alla rete. Il digital divide rispetto alla banda larga è del 20,5% in rete fissa (tale dato è il secondo più grave fra tutte le regioni italiane) mentre quasi l’11% dell’utenza viene coperta solo in modalità wireless. Soddisfazione dei vincoli di concentrazione tematica stabiliti dal regolamento 1301/2013, in particolare per gli obiettivi della crescita intelligente e il sostegno alla creazione di una economia a bassa emissione di carbonio. Analizzando la allocazione finanziaria decisa per i primi quattro OT, si può concludeere che Il PO FESR Basilicata contribuisce in modo adeguato alla soddisfazione degli obblighi di concentrazione tematica delle risorse, stabiliti al livello nazionale e per la categoria di regioni in ritardo di sviluppo dal regolamento 1301/2013, art 4, e concordati al livello nazionale con l’Accordo di Partenariato. 107 Regione Basilicata Allocazioni finanziarie per la attuazione dei nuovi strumenti di investimento territoriale integrato. La Regione Basilicata ha scelto di utilizzare anche il nuovo strumento ITI (investimenti territoriali integrati) per l’attuazione della strategia del PO FESR (art.36 reg. 1303/2013) Si prevedono ITI in complementarietà e sinergia con la strategia per le aree interne, ed ITI a sostegno della crescita intelligente nelle due aree urbane regionali. La allocazione finanziaria prevede la destinazione alla attuazione degli ITI di una quota delle risorse per ciascun asse. Le risorse destinate sembrano relativamente proporzionate alla strategia decisa, che richiederà la attuazione di interventi integrati da tutte le aree del programma. Tra i rischi e /o difficoltà che si possono associare a questa scelta si possono identificare la eccessiva complessità di gestione degli interventi, che richiederanno la creazione di strutture di gestione complesse, per operazioni infrastrutturali, aiuti di stato per lo sviluppo di iniziativa privata, operazioni di formazione di capacità istituzionali. Nella tabella che segue sono sintetizzate le valutazioni sulla adeguatezza della allocazione finanziaria decisa. 108 Regione Basilicata Analisi sinottica della coerenza delle allocazioni finanziarie Asse 1 Ricerca, sviluppo 2 Agenda digitale 3 Competitività 4 Energia e Mobilità Urbana Obiettivo Tematico OT1 rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione; OT2 migliorare l'accesso alle TIC, nonché l'impiego e la qualità delle medesime; promuovere la competitività delle PMI sostenere la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio … promuovere l'adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi; preservare e tutelare l'ambiente e promuovere l'uso efficiente delle risorse; OT3 OT4 5 Adattamento OT5 al cambiamento climatico 6 Tutela OT6 dell'ambiente ed uso efficiente delle risorse Allocazione FESR (solo quota UE) MEuro 47,950 % per OT Criteri di valutazione di coerenza. Alta:++ Media + Bassa – Insufficiente - analisi Strategia obblighi di Strategie di strategica dei Europa 2020 concentrazione sviluppo bisogni art. 4 reg 1301 ITI 11,61% ++ ++ ++ - 49,150 11,90% ++ ++ ++ - 68,950 16,69% + ++ ++ - 67,200 16,27% + + ++ ++ 10,500 2,54% ++ + ++ 67,350 16,31% + + ++ 109 Regione Basilicata Analisi sinottica della coerenza delle allocazioni finanziarie Asse 7 Sistemi di trasporto ed infrastrutture di rete Obiettivo Tematico OT7 promuovere sistemi di trasporto sostenibili … Criteri di valutazione di coerenza. Alta:++ Media + Bassa – Insufficiente - analisi Strategia obblighi di Strategie di strategica dei Europa 2020 concentrazione sviluppo bisogni art. 4 reg 1301 ITI Allocazione FESR (solo quota UE) MEuro % per OT 33,500 8,11% ++ + 0,00% NA NA 31,960 7,51% + + + 15,040 3,87% ++ ++ + 4,916 1,19% + NA NA ++ OT8 promuovere un'occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori; (obiettivo non attivato in PO FESR) OT9 promuovere l'inclusione sociale e combattere la povertà e ogni Inclusione discriminazione; sociale e OT10 investire nell'istruzione, nella 8 potenziamento formazione e nella formazione istruzione professionale per le competenze e l'apprendimento permanente; 9 Capacità OT11 rafforzare la capacità istitutionale istituzionale delle autorità pubbliche … - 110 NA NA Regione Basilicata Analisi sinottica della coerenza delle allocazioni finanziarie Asse Obiettivo Tematico Totale 10 Assistenza Tecnica AT Totale complessivo Allocazione FESR (solo quota UE) MEuro 396,516 % per OT 16,5 4,00%* Criteri di valutazione di coerenza. Alta:++ Media + Bassa – Insufficiente - analisi Strategia obblighi di Strategie di strategica dei Europa 2020 concentrazione sviluppo bisogni art. 4 reg 1301 ITI 100% 413,016 * % sul totale complessivo Concentrazione art. 4. 1.C.i reg 1301/2013 Concentrazione art. 4. 1.C.i.i reg 1301/2013 58,82% 16,95% 111 ++ ++ Regione Basilicata 4. Contributo alla strategia Europa 2020 E’ previsto che i valutatori stimino il contributo del programma alla Strategia Europa 2020. In particolare, le linee-guida suggeriscono di utilizzare un quadro logico che correli i risultati attesi con gli obiettivi di Europa 2020, declinati sulla scala nazionale. Naturalmente, una prima considerazione è quella della portata finanziaria del programma. Con 826 Meuro di dotazione finanziaria, il PO FESR della Basilicata pesa per circa l’1,1% sul totale dei fondi strutturali assegnati all’Italia per l’obiettivo “Investimenti ed occupazione”. Evidentemente, su questa base, l’impatto complessivo del PO FESR sul raggiungimento, a livello nazionale, degli obiettivi di Europa 2020 assegnati al nostro Paese è del tutto marginale, pressoché impalpabile. All’interno di questo modestissimo impatto complessivo, ovviamente, il programma impatta maggiormente su alcuni obiettivi di Europa 2020 e meno su altri. Di seguito, quindi, viene esposto un quadro logico che cerca di dare conto degli effetti differenziali sui singoli obiettivi. Fatto pari a 100 l’impatto globale del programma sull’insieme della Strategia Europa 2020, si sono stimati dunque, anche sulla base dei dati finanziari, gli impatti relativi sui diversi obiettivi. Evidentemente, anche per sua stessa natura, il PO FESR impatta soprattutto sull’innalzamento del tasso di ricerca ed innovazione e sul tasso di occupazione. In misura secondaria, si evidenzia un impatto sulla riduzione delle emissioni climalteranti, mentre gli obiettivi di natura più sociale e sul capitale umano, essendo una competenza principale del FSE, ricevono un contributo più debole da parte del PO FESR. Matrice dei contributi differenziali del PO FESR sui diversi obiettivi di Europa 2020 Obiettivi nazionali di Europa 2020 R&S/PIL: (1,5%) Istruzione universitaria: (26%) Abbandono scolastico: 15,4% (15%) Consumo energie rinnovabili: 49,8% (17%) Risultati attesi che vi si riferiscono principalmente 1.1, 1.2, 1.3, 1.4, 1.5, 2.1, 2.2, 2.3, 3.5, 4.6, 5.1, 5.3 10.5 10.7, 9.3, 9.4, 3.7 4.2, 4.4, 4.6, 6.1 4.1, 4.2, 4.3, 4.4, 4.6, 6.1, 6.5, 6.6 Riduzione tasso di CO2 (-13%) 3.1, 3.2, 3.3, 3.5, 3.6, 3.7, 5.1, 6.1, 6.2, 6.6, Tasso di occupazione: 49,9% (67-69%) 6.7, 6.8 Persone a rischio povertà: +60.000 (2,2 milioni) 3.7, 9.3, 9.4 Impatto differenziale Molto forte Debole Medio-debole Medio Medio-alto Molto forte Medio-debole 112 Regione Basilicata 5. Conclusioni e raccomandazioni In questo capitolo si sintetizzano i principali risultati della valutazione condotta, e le raccomandazioni del valutatore al programmatore, riprendendo le varie parti di cui si compone il presente rapporto. 1. Strategia di programma Dall’esame del programma nel suo insieme, e delle strategie dei singoli Assi, emerge una strategia completa nelle sue componenti principali, ovvero in termini di cambiamento atteso, processo, soggetti protagonisti e il sistema di relazioni fra detti soggetti. Emerge cioè una teoria politica del programma, così sintetizzabile (cfr. par. 1.1.6 per maggiori dettagli): cambiamento atteso: una evoluzione complessiva del sistema socio economico regionale sull’asse dell’innovazione, non solo scientifico/tecnologica, ma anche sociale (come si evince dal ruolo che viene attribuito alle politiche sociali ed al terzo settore) e di comunicazione e relazione (come emerge dal ruolo centrale del potenziamento di rete e servizi Ict, ma anche dalle azioni di proiezione della regione nei contesti esterni – internazionalizzazione e potenziamento logistico e trasportistico) anche grazie ad una spinta evidente verso il superamento definitivo del digital divide, valorizzando però vocazioni, eccellenze e caratteristiche preesistenti nel sistema-regione, in una logica evolutiva, non meramente conservativa. Il che significa, anche, far evolvere asset naturali e culturali in una logica di migliore valorizzazione competitiva, oltre che di più efficace tutela. Processi e soggetti: la congruenza fra fabbisogni, sfide e priorità d’investimento prescelte è generalmente elevata, così come i risultati attesi scelti in base a dette priorità sono generalmente coerenti con le azioni, e queste con gli output, al netto di alcuni problemi specifici di cui si riferirà nel prosieguo. La coerenza interna fra i risultati attesi è elevata, non essendovi casi palesi di duplicazione, incoerenza o contraddittorietà. La coerenza esterna con i principali documenti di rilievo è, tranne osservazioni specifiche, generalmente soddisfacente, ad iniziare dal documento di smart specialisation8, ma anche per quanto riguarda la congruenza con la strategia Europa 2020 (che però, stante la dimensione finanziaria del programma, apporta un contributo debole alla realizzazione, su scala nazionale, dei target quantitativi imposti), il PNR, le raccomandazioni 8 In presenza di due documenti di smart specialisation in circolazione, non unificati nel momento in cui si redige il presente rapporto, ci si riferisce a quello più recente, datato a febbraio, prodotto dal Dipartimento Attività Produttive. 113 Regione Basilicata “country specific” del Consiglio Europeo all’Italia sul PNR e il programma di stabilità italiano, il position paper della Commissione Europea sull’Italia, la programmazione comunitaria, i PON rilevanti (per la parte che si è potuto investigare, poiché molti PON erano ancora in uno stato preliminare di definizione, al momento della redazione del presente rapporto), la programmazione regionale rilevante (ovvero il documento “Sketch of a strategy for Basilicata Region”, prodotto dal Capacity Lab nel 2013, e la relazione programmatica del Presidente della Giunta Regionale per la sessione comunitaria del Consiglio Regionale, di giugno 2014). La filiera logica che presiede alla struttura programmatica è quindi sufficientemente robusta. Anche la logica delle forme di supporto appare generalmente condivisibile, con qualche osservazione molto puntuale (si richiama l’opportunità di utilizzare il fondo regionale per il microcredito a valere sulla misura 3.5.1). Il sistema di gestione e monitoraggio ha assorbito in modo soddisfacente le lezioni dei passati cicli di programmazione, affidandosi anche alla stessa filosofia organizzativa dei cicli passati (una Adg per ogni fondo strutturale, un sistema di monitoraggio composto da personale esterno coordinato da esperti, ecc.) ed appare dunque relativamente “rodato”, al netto di osservazioni specifiche che saranno illustrate di qui a breve. La semplificazione organizzativa dell’ente-Regione, con l’accorpamento di alcuni Assessorati, dovrebbe rendere più semplice ed efficace la gestione del programma, soprattutto sul versante dei primi tre Assi (di competenza di un unico Assessorato) e del loro rapporto con altri fondi, soprattutto con il FSE. Un problema più serio riguarda invece il sistema di valutazione (cfr. infra). I soggetti centrali del programma sono, evidentemente, le imprese (protagoniste, oltre che dell’Asse 3, di parti rilevanti degli Assi 1, 2, 4, 6, ma anche di interventi di contesto sulle infrastrutture, sulla logistica, sulla rete informatica, sul capitale umano. A seguire, vi sono i cittadini, destinatari di interventi di digitalizzazione, di servizio on line, di servizi e politiche socio-sanitarie e socioeducative, di potenziamento di alcuni servizi urbani primari (ad es. i trasporti) di utilities (rifiuti, acqua) e di difesa da rischi ambientali, come per l’Asse 5. Un terzo soggetto è l’Amministrazione Pubblica, destinataria di interventi di miglioramento/efficientamento organizzativo ed operativo, a valere sull’Asse 9, di azioni di digitalizzazione e messa on line, sull’Asse 2, e di riqualificazione strutturale (per il sistema educativo) nell’Asse 8. Tuttavia, come anche il partenariato ha fatto notare, la complessità della strategia del PO FESR richiede un altissimo livello di efficientamento e di capacitazione amministrativa, per il quale la dotazione finanziaria dell’Asse 9 appare insufficiente, e per il quale occorre creare azioni di sistema anche con interventi che esulano dai fondi strutturali. Piuttosto lontani e trascurati appaiono, infine, soggetti come le banche, che in qualche modo la strategia cerca di “bypassare”, con la messa a disposizione di strumenti finanziari innovativi o di fondi rotativi, 114 Regione Basilicata oppure cerca di coinvolgere attraverso il sistema delle garanzie pubbliche, che però richiederebbe una riflessione approfondita circa il suo sostanziale fallimento nel precedente ciclo di programmazione, e forse un redesign, chiamando maggiormente in causa i Confidi, oppure le banche stesse, per ideare strumenti finanziari anche non necessariamente pensati dal programmatore. Se quindi la teoria del programma, nei suoi principali gangli, è relativamente robusta ed è quella che è sopra illustrata, vi sono però diversi aspetti, ad iniziare dalla strategia vera e propria, che meritano di essere guardati con più attenzione critica. Intanto, ciò che manca ai soggetti identificati e resi protagonisti dal PO FESR è un approccio di rete più esplicito, cioè un approccio collaborativo: fra imprese e sistema della ricerca, come si è detto, seppure le azioni mirino all’integrazione ed alla collaborazione, alcuni passaggi di processo, per creare tale cooperazione, non sono ancora chiariti. Fra imprese ed imprese: gli approcci di rete, che sono fondamentali per superare situazioni di sottodimensionamento, vengono quasi “occultati”, e poco citati. Fra imprese e cittadini, su aspetti specifici (ad es. il superamento della sindrome di Nimby su alcune azioni ambientali, come la creazione di impiantistica per il recupero dei rifiuti). Tutto ciò richiede, all’interno stesso del processo di attuazione del programma, una più forte implementazione del processo partenariale, come anticipato in precedenza, e di azioni di comunicazione e promozione del programma presso le comunità locali. Un problema generale riguarda l’elevata numerosità di azioni attivate, che rischia di annacquare, e rendere meno visibile, la strategia del programma, così come è stata delineata. In particolare, fra le azioni che si suggerisce di rivedere per una eventuale eliminazione, sull’OT9, così come è configurato strategicamente nell’Adp, l’azione sul social housing appare lievemente marginale in termini strategici, seppur eleggibile, e forse può essere eliminata, considerando i cospicui fondi alternativi disponibili per questa tematica, ad es. tramite il FIA della CDDPP, ed anche considerando la scarsa “trasversalità” che il suo risultato atteso di riferimento attiva rispetto al resto dei risultati attesi del PO FESR. Sempre sull’OT9, si rileva la questione dell’attivazione dell’azione 9.3.2, che eroga aiuti per le imprese del no-profit, quando già l’Asse III, sulle medesime tematiche, eroga aiuti alla stessa platea. Al fine di evitare duplicazioni, quindi, si suggerisce di spostare tutto il carico degli aiuti al no-profit per le attività sociali identificate a valere sull’azione dell’Asse III, oppure, se si preferisce, su quella dell’Asse 10; Anche la linea sulla biodiversità, composta da due azioni, presenta numerosi spunti per una sua possibile riconsiderazione parziale. La mancata approvazione del PAF, per quanto non sia uno strumento vincolante, priva la Regione di uno strumento programmatico utile per portare a sistema le numerose azioni che si vogliono intraprendere, anche perché, tra l’altro, lo spettro degli interventi è molto ampio. Inoltre, tale spettro si interseca con alcuni interventi previsti dall’azione 6.6.1. 115 Regione Basilicata Infine, alcune modalità delle azioni 6.5.1 e 6.5.2 appaiono più afferenti la valorizzazione competitiva sui mercati turistici apparendo in parte non coerenti con la strategia complessiva del Ra (che mira a proteggere la biodiversità e mettere in collegamento gli areali). Infatti, l’indicatore comune di realizzazione, per la biodiversità, riguarda il miglioramento dello stato di conservazione degli habitat oggetto di intervento, e non la fruizione/valorizzazione economica degli stessi. In tale direzione muovono anche i due indicatori di risultato pertinenti al Ra 6.5. Per tutti i motivi sopra esposti, si ritiene quindi che tali azioni potrebbero essere meglio perseguite nell’ambito del PSR, più che del PO FESR, anche sfruttando il fatto che esse debbono, da Accordo di Partenariato, trovare comunque punti di contatto con il FEASR stesso. Con riferimento al ciclo idrico, l’analisi di contesto sottolinea come la priorità, fra gli interventi destinati alla rete idrica, sia da assegnare alla depurazione. Ci si aspetta, dunque, che anche in termini finanziari, tale priorità vada rispettata, pur nell’esigenza di effettuare interventi lungo tutta la filiera idrica, come da specifica scelta del programmatore. In questo senso, probabilmente, l’intervento di convogliamento e stoccaggio delle acque pluviali, contenuto dentro l’azione 6.3.1, potrebbe essere tralasciato, in modo da destinare più risorse alla depurazione, considerando l’abbondanza di acqua che già la regione ha naturalmente, ed il potenziamento dei sistemi di invaso previsti da altra azione. L’azione 7.3.2 ha senso soprattutto se il centro intermodale di Ferrandina (opera comunque strategica, perché consente di movimentare la produzione agroalimentare del Metapontino) non sarà realizzato attraverso il PON Trasporti. Diversamente, essa potrà essere disattivata o definanziata parzialmente, operando solo alcuni interventi di supporto all’azione del PON Trasporti sull’infrastruttura in questione. In cambio delle azioni che si suggerisce di rivedere, integralmente o parzialmente, altre azioni dovrebbero, a giudizio del valutatore, essere attivate, perché coerenti con la strategia di programma, come sopra definita. Ci si riferisce all’azione 3.7.3, che consentirebbe di mettere a disposizione spazi fisici per il terzo settore regionale, il cui mancato sviluppo dipende spesso proprio dall’assenza di tali spazi, che potrebbero evolvere verso incubatori sociali o fab-lab, o spazi di creatività per l’integrazione sociale, anche con attività laboratoriali; si suggerisce di attivare l’azione 3.4.3, per disporre di strumenti per gli incontri business-to-business, e la 3.4.4, per la realizzazione di basi-dati a supporto delle attività di internazionalizzazione, che oggi sono carenti proprio di informazioni, anche banali (ad es., sulle imprese straniere che cercano partnership con imprese locali). Altre azioni andrebbero meglio specializzate e focalizzate, oppure meglio descritte. Ad esempio: l’azione riferita alle infrastrutture di ricerca, nell’Asse I, appare realmente strategica, perché in grado di mettere in campo piattaforme di ricerca e di condivisione tecnologica e, dall’analisi del 116 Regione Basilicata quadro logico di Asse, è in grado di attivare una molteplicità di relazioni con obiettivi attesi dell’Asse I. In questo senso, sarebbe consigliabile una dettagliata specificazione, nella descrizione dell’azione, degli ambiti e dei settori di ricerca nei quali si intende investire per infrastrutture di ricerca. Ancora: l’azione 3.6.4, per la creazione di fondi di capitale di rischio, non può essere utilizzata come incentivo al reinvestimento degli utili, una modalità che non andrebbe dunque menzionata. Sulle azioni di internazionalizzazione e di attrazione di investimenti, l’azione 3.4.1 va rifocalizzata, in coerenza con l’Adp, sull’erogazione di servizi che, secondo l’Adp stesso, mirano prevalentemente ad insiemi aggregati di imprese, non quindi ad imprese singole. Peraltro, gli incontri business-to-business non sono finanziabili dalla 3.4.1, ma dalla 3.4.3, e quindi tale modalità andrebbe espunta dalla descrizione della 3.4.1; così come dalla descrizione della 3.1.1 andrebbero tolti i sostegni alla mitigazione dell’impatto ambientale, che sono previsti dalla 3.1.2. L’azione 4.2.1, di riduzione dei consumi energetici delle imprese andrebbe, a giudizio del valutatore, specializzata (usando un apposito criterio di selezione delle operazioni) rispetto alle aree industriali scelte, anche in base alla smart specialisation, come priorità per l’attrazione di investimenti, in modo da fornire un intervento che possa costituire un beneficio aggiuntivo per eventuali investitori esterni; gli interventi di realizzazione sulle smart grids hanno senso in base ad un’analisi costi/benefici. Il modesto livello di consumi elettrici di una regione poco popolata e con poche industrie energivore, come la Basilicata, comporta l’opportunità di verificare, in sede di PO FESR, quali interventi previsti sulle smart grids nella regione in questione possano realmente essere realizzati. L’azione di bonifica delle aree inquinate dovrebbe puntare in modo deciso anche alla sua seconda gamba, ovvero alla “realizzazione di infrastrutture per l’insediamento delle imprese”. Tuttavia, la descrizione dell’azione non fa alcuna menzione a specifici progetti di sviluppo e di occupazione su tali aree (anche perché, si presume dall’analisi di contesto, la maggior parte di esse sono micro-aree, o aree legate ad insediamenti estrattivi, non idonee cioè ad accogliere nuovi investimenti) o, quantomeno, ad una mappatura, fra le aree da disinquinare, di quelle potenzialmente idonee ad accogliere tali progetti, e ciò riduce, obiettivamente, l’impatto di tale azione. L’azione 11.6.10 andrebbe riferita strettamente ad interventi di miglioramento della capacità di progettazione/attuazione dei fondi strutturali da parte degli enti locali, evitando altre azioni di accompagnamento, che sono perlopiù di competenza nazionale La strategia territoriale andrebbe meglio focalizzata e dettagliata. Di fatto, è stato possibile effettuare soltanto un abbozzo di analisi di coerenza fra alcuni elementi molto generici della strategia dei due previsti ITI urbani di Matera e Potenza, ma non degli ITI che si prevede di attivare sulle aree interne. Detti interventi di carattere territoriale dovrebbero indicare in modo più dettagliato i meccanismi di supporto ai GAL, le peculiarità-forza, attorno cui costruire un progetto di sviluppo, delle possibili aree interne identificate, e una motivazione per la scelta dei settori di attivazione dei CLLD e degli ITI. 117 Regione Basilicata La fase attuativa dovrà concentrarsi maggiormente sulle relazioni con gli altri fondi strutturali, che il PO, in questa fase, si limita a citare in modo generico. Evidentemente, ciò è anche frutto dell’insufficiente approfondimento sugli strumenti di integrazione di cui sopra (ITI e CLLD) che rappresentano i momenti più importanti della connessione progettuale fra FESR, FSE e FEASR. L’assenza di un documento unico di smart specialisation ha reso oggettivamente molto difficile l’analisi di coerenza con il PO, e, probabilmente, ha indebolito anche il PO, che si richiama, spesso, a tale strategia, in modo generico e poco approfondito. Attenzione va posta, inoltre, sulla coerenza con il PON Competitività (che però al momento della stesura del PO aveva ancora un livello di definizione piuttosto generico), perché la sovrapposizione fra PON e Asse III (ma anche interventi di smart grids) è veramente molto diffusa. In questo senso, il valutatore segnala, come punti di attenzione specifica, le azioni sulle aree di crisi e quelle sui settori emergenti, che prevedono strumenti negoziali, che, per impatto finanziario e possibilità di sviluppare progetti integrati di larga scala, sembrano più idonee ad una conduzione nazionale, con la Regione che può intervenire a supporto. Il valutatore segnala anche la questione dei fondi di rischio, ed in generale degli strumenti finanziari, che, secondo il PON, dovrebbero avere una scala sovraregionale. Tale previsione appare condivisibile, nella misura in cui fondi di dimensione sovraregionale hanno un leverage maggiore, e quindi un impatto potenziale più elevato. L’internazionalizzazione e l’attrazione di investimenti esterni è basata, sulla scala nazionale, su agenzie specializzate e strumenti tecnici già operativi, per cui, anche in tale sede, le azioni di internazionalizzazione previste dal PO FESR, così come l’attrazione di nuovi investimenti, dovrebbero collocarsi ad un livello secondario e di supporto, rispetto alla strategia nazionale, al limite anche riducendo il peso finanziario assegnato a tale risultato atteso (comunque non elevatissimo). A livello più specifico di Asse: - La strategia di Asse I, fortemente spostata sul versante delle imprese e della competizione, per avere successo, richiede una forte integrazione con gli interventi, a valere sull’Asse III, che mirano alla crescita dimensionale e patrimoniale delle imprese regionali, ad oggi, spesso, troppo piccole, troppo sottocapitalizzate e troppo elementari sotto il profilo organizzativo per poter sostenere processi innovativi costosi e richiedenti competenze specifiche che l’imprenditore non ha; - La strategia di attrazione di investimenti, al netto di quanto già detto riguardo all'integrazione con l'omonima azione del PON Competitività, dovrà basarsi su una razionale selezione di poche aree industriali, più attrattive e più collegate con la domanda di infrastrutture ed utilities delle imprese da attrarre, e non potrà quindi essere a pioggia. 118 Regione Basilicata - - Sull'Asse 4, si richiama l'attenzione circa i rischi di ritardo attuativo delle misure legate alla raccolta differenziata (il piano regionale è ancora in fase di aggiornamento). Si raccomanda di ampliare le azioni di sostegno alla mobilità sostenibile anche al di fuori del mero contesto urbano dei due capoluoghi, interessando anche il sistema di trasporti regionale, garantendo la massima integrazione fra azione 4.6.3 e azione 7.3.1; Sull'Asse 8, l'attivazione degli interventi per la scuola e l'università andrebbe fatta in coerenza con le politiche attive di recupero dei NEET (come, in parte, è anche la Youth Guarantee) ed i progetti di alternanza scuola/lavoro portati avanti dalla Direzione Scolastica Regionale. Il partenariato è un altro punto su cui prestare attenzione: esso è stato convocato ed ascoltato lungo la fase di costruzione del programma, ma mancano alcuni aspetti richiamati dal Regolamento Delegato sul partenariato, ovvero l’attivazione di canali “in continuo” di consultazione del documento e confronto, e di divulgazione dei risultati delle consultazioni. Mancano anche le designazioni formali dei rappresentanti da parte degli enti coinvolti nel processo partenariale 2. Indicatori, monitoraggio e valutazione Il sistema degli indicatori presenta ancora alcune (in verità poche) omissioni, nel senso di indicatori non calcolati, ed alcune (anche in questo caso poche) quantificazioni di target sulle quali il valutatore ha fatto alcuni rilievi critici (cfr. paragrafo in questione per maggiori dettagli). Anche sugli indicatori di realizzazione aggiuntivi, i rilievi del valutatore (in termini soprattutto di indicatori da eliminare, al fine di non rendere troppo pesante il sistema) sono piuttosto contenuti. Nell’insieme, al netto delle poche osservazioni fatte, il sistema appare pertinente, chiaro, robusto statisticamente, ed il calcolo di target e milestone è condivisibile. Anche la procedura utilizzata dal programmatore, ovvero la condivisione dei target con i Dipartimenti interessati dalle diverse linee di attività del PO, è condivisibile metodologicamente. Va tuttavia rilevato, anche se ciò deriva da un problema a monte nella base-dati degli indicatori di risultato prodotta dal Dps, che ancora molti indicatori rimangono senza quantificazione, in alcuni casi senza descrizione del metodo di calcolo. Il sistema di gestione, controllo e monitoraggio appare adeguato e “sperimentato” storicamente, come detto dianzi. Vi sono però alcune osservazioni: - Il sistema di monitoraggio fa affidamento su un ristretto numero di persone con competenze statistico-quantitative, che andrebbero quindi potenziate, anche con una formazione ad hoc; 119 Regione Basilicata - - - L’ufficio statistica della Regione non ha rapporti sistematici con l’ufficio di monitoraggio, che invece andrebbero implementati, al fine di trasferire competenze e fornire assistenza specialistica; L’informatizzazione del sistema di archiviazione e condivisione delle informazioni, nell’ambito dei controlli di I livello, risulta essere solo parziale, ed andrebbe completata, così come l'informatizzazione del fascicolo di progetto consentirebbe un notevole snellimento delle procedure di socializzazione della documentazione Il sistema di valutazione, al momento della redazione del presente rapporto, non si basa su un nucleo di valutazione degli investimenti, come configurato dalla l.144/99. La procedura di evidenza pubblica, ancora non attivata, rischia di creare molti ritardi nell'entrata in servizio del nuovo NRVVIP, che si tradurrebbero inevitabilmente in ritardi di attuazione di alcuni obblighi comunitari, come ad esempio la redazione del piano di valutazione per il ciclo 2014-2020, e l'assistenza all'Adg per le attività valutative conseguenti. Per il momento, si configura una "vacatio" rispetto ad un organo obbligatoriamente previsto da una legge nazionale (L. 144/1999). Un Nucleo composto da due soli senior operativi (oltre ad un coordinatore) come quello previsto dalla Regione per il prossimo futuro sembra troppo ridotto numericamente per assorbire tutte le competenze necessarie ad una struttura di valutazione, e richieste sia dalla normativa nazionale che regionale in materia di NRVVIP. Tale considerazione è accresciuta dal fatto che, come dimostra l'esperienza storica, il NRVVIP regionale non è mai stato beneficiario di interventi di formazione continua ed aggiornamento professionale dei suoi componenti. Il rischio è quindi quello di dotarsi di una struttura troppo piccola e scarsamente funzionale alle esigenze di valutazione della Regione. In tal senso, si suggerisce di incrementare di almeno due unità la composizione del Nucleo, prevedere un budget per la formazione, e nel frattempo realizzare uno strumento-ponte, fino all'entrata in servizio della nuova struttura, al fine di evitare una vacatio. 3. Piano finanziario La decisione di attivare assi in direzione di quasi tutti gli obiettivi tematici ha prodotto una relativa frammentazione della allocazione finanziaria, e richiederà un particolare sforzo da parte delle autorità di gestione del programma per stabilire un sistema efficiente ed effettivo di attuazione e di controllo. Anche l’efficientamento della PA, a fronte della gestione di un programma così complesso, avrebbe forse meritato qualche risorsa finanziaria in più a valere sull’Asse 9. 120 Regione Basilicata Detto questo, le allocazioni finanziarie per asse sembrano, in generale, correttamente definite, ed adeguate rispetto alla situazione osservata nella direzione degli obiettivi strategici di Europa 2020 per i quali la Basilicata registra i ritardi più sostanziali. Inoltre, il PO FESR Basilicata contribuisce in modo adeguato alla soddisfazione degli obblighi di concentrazione tematica delle risorse, stabiliti al livello nazionale e per la categoria di regioni in ritardo di sviluppo dal regolamento 1301/2013, art 4, e concordati al livello nazionale con l’Accordo di Partenariato. 121 Regione Basilicata Allegato 1: i quadri logici dei singoli Assi prioritari 122 Regione Basilicata Strategia Asse I Indicatori Asse I 123 Condizioni programmatiche ed esogene Regione Basilicata Strategia Asse I Visione sostegno al rilancio competitivo basato sui fattori supply-side dell’innovazione e della qualità totale, valorizzando, in una logica di smart specialisation, le vocazioni produttive che il territorio già esprime e quelle che può sviluppare, sulla base dei fattori di sviluppo trasversali (ambiente, cultura, infrastrutture materiali e immateriali, servizi e utilities), territorio, riducendo l’attuale output gap e contribuendo a ridurre le sperequazioni sociali e territoriali. Indicatori Asse I Indicatori di impatto che saranno decisi in sede nazionale 124 Condizioni programmatiche ed esogene Che le principali sfide emerse in sede di analisi di contesto vengano gestite, ovvero: -un sostegno a processi di rilancio competitivo basati su innovazione tecnologica, connettività di banda larga, reti e qualità; - una evoluzione del modello di specializzazione produttiva; - un sostegno alla crescita dimensionale e patrimoniale del tessuto produttivo, per renderlo più resiliente a fattori di scarsità di liquidità, legati anche alla restrizione del credito bancario; - un miglior posizionamento commerciale, per evitare un ripiegamento eccessivo su contesti di mercato localistici, accompagnando il sistema regionale verso quei mercati internazionali più dinamici; - riconsolidare la coesione sociale, riassorbendo i fenomeni di esclusione socio-lavorativa più gravi (con riferimento quindi ai giovani, ed in particolare ai NEET, ai disoccupati di lungo periodo, alla popolazione in povertà o a rischio); - tutelare e valorizzare in chiave di sviluppo il patrimonio ambientale e culturale del territorio; - favorire un riequilibrio nei differenziali interni di sviluppo territoriale; - favorire una crescita dell’effetto-città mediante servizi avanzati e un rafforzamento delle reti di città diffusa; - favorire una migliore connettività esterna ed interna, sul versante dei servizi e delle reti di trasporto; - prevenzione dei rischi territoriali e manutenzione degli elementi territoriali più a rischio, e dei manufatti edilizi ed urbanistici che vi insistono. Regione Basilicata Strategia Asse I Indicatori Asse I Condizioni programmatiche ed esogene Indicatori di impatto che saranno decisi in sede nazionale Aggiornamento della SRI; utilizzazione maggiore delle strutture regionali (SB e BI) per rafforzare i legami fra ricerca pubblica ed imprese, in un sistema come quello regionale, in cui la domanda di ricerca è essenzialmente pubblica, tramite la creazione di un'Agenzia per l'Innovazione Regionale; messa a sistema delle tante riforme nazionali dell'Università e dei centri pubblici di ricerca, al fine di formare competenze nel settore della ricerca e dell'innovazione e del suo trasferimento alle imprese (figura mancante), evoluzione del sistema creditizio/finanziario al fine di sostenere meglio la R&S. I e il TT. Crescita dimensionale patrimoniale PMI (tramite Asse III) per poter investire in R&S Obiettivi tematici 1. Rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione 125 Regione Basilicata Strategia Asse I Risultati attesi Indicatori Asse I RA 1.1, Incremento dell’attività di innovazione delle imprese, RA 1.2 Rafforzamento del sistema innovativo regionale e nazionale RA 1.3 Promozione di nuovi mercati per l’innovazione, RA 1.4 Aumento dell’incidenza di specializzazioni innovative in perimetri applicativi ad alta intensità di conoscenza RA 1.5 Potenziamento della capacità di sviluppare l’eccellenza nella R&I - Incidenza della spesa totale per R&S sul PIL Ricercatori occupati nelle imprese N° imprese che hanno svolto attività R&S intra muros in collaborazione con soggetti esterni.(In % su totale imprese) Imprese che hanno svolto attività di R&S in collaborazione con soggetti esterni Specializzazione produttiva nei settori ad alta intensità di conoscenza Tasso di natalità delle imprese nei settori ad alta intensità di conoscenza 126 Condizioni programmatiche ed esogene Regione Basilicata Strategia Asse I Indicatori Asse I 1.1.1 Incentivi a imprese per impiego ricercatori 1.1.2 Sostegno acquisto servizi per l'innovazione tecnologica, organizzativa, commerciale ecc. (voucher) 1.1.3 Sostegno alla valorizzazione economica dell’innovazione - Numero di partenariati permanenti attivati attraverso la sperimentazione e l’adozione di soluzioni innovative nei processi, nei prodotti e nelle formule organizzative, nonché attraverso il finanziamento dell’industrializzazione dei risultati Azioni Risorse 1.1.4 Sostegno ad attività collaborative di R&S 1.2.1 Azioni di sistema per il sostegno alla partecipazione degli attori dei territori a piattaforme di concertazione e reti nazionali di specializzazione tecnologica 1.2.3 Progetti complessi di attività coerenti con S3 (specializzazione centri di ricerca) 1.3.1 Rafforzamento alla domanda di innovazione P.A. (public procurement) 1.3.2 Innovazione sociale (living labs) 1.4.1 sostegno a start up innovative e spin off di ricerca coerenti con i settori di S3 1.5.1 Sostegno ad infrastrutture di ricerca cruciali (integrazione in circuiti e reti internaz., potenziamento strumentale e del capitale umano) 95,9 Meuro - Infrastrutture oggetto di potenziamento e aggiornamento tecnologico Rei e partenariati pubblico-privati attivati Interventi per l’innovazione tecnologica, laboratori di settore Azioni di Precommercial Public Procurement e di Procurement dell’innovazione progetti di innovazione sociale e di elevato contenuto tecnologico progetti pilota Imprese che ricevono un sostegno Numero di nuovi ricercatori negli enti sostenuti Numero di ricercatori che operano in infrastrutture di ricerca migliorate 127 Condizioni programmatiche ed esogene Regione Basilicata Strategia Asse II Indicatori Asse II 128 Condizioni programmatiche ed esogene Regione Basilicata Strategia Asse II Indicatori Asse II Visione sostegno al rilancio competitivo basato sui fattori supply-side dell’innovazione e della qualità totale, valorizzando, in una logica di smart specialisation, le vocazioni produttive che il territorio già esprime e quelle che può sviluppare, sulla base dei fattori di sviluppo trasversali (ambiente, cultura, infrastrutture materiali e immateriali, servizi e utilities), territorio, riducendo l’attuale output gap e contribuendo a ridurre le sperequazioni sociali e territoriali. Indicatori di impatto che saranno decisi in sede nazionale 129 Condizioni programmatiche ed esogene Che le principali sfide emerse in sede di analisi di contesto vengano gestite, ovvero: -un sostegno a processi di rilancio competitivo basati su innovazione tecnologica, connettività di banda larga, reti e qualità; - una evoluzione del modello di specializzazione produttiva; - un sostegno alla crescita dimensionale e patrimoniale del tessuto produttivo, per renderlo più resiliente a fattori di scarsità di liquidità, legati anche alla restrizione del credito bancario; - un miglior posizionamento commerciale, per evitare un ripiegamento eccessivo su contesti di mercato localistici, accompagnando il sistema regionale verso quei mercati internazionali più dinamici; - riconsolidare la coesione sociale, riassorbendo i fenomeni di esclusione socio-lavorativa più gravi (con riferimento quindi ai giovani, ed in particolare ai NEET, ai disoccupati di lungo periodo, alla popolazione in povertà o a rischio); - tutelare e valorizzare in chiave di sviluppo il patrimonio ambientale e culturale del territorio; - favorire un riequilibrio nei differenziali interni di sviluppo territoriale; - favorire una crescita dell’effetto-città mediante servizi avanzati e un rafforzamento delle reti di città diffusa; - favorire una migliore connettività esterna ed interna, sul versante dei servizi e delle reti di trasporto; - prevenzione dei rischi territoriali e manutenzione degli elementi territoriali più a rischio, e dei manufatti edilizi ed urbanistici che vi insistono. Regione Basilicata Strategia Asse II Indicatori Asse II Adozione di un approccio integrato alla questione del digital divide, per cui accanto alle necessarie azioni infrastrutturali, occorre inserire azioni educative e formative all'uso della banda larga, azioni di stimolo alla sua utilzizazione, e servizi on-line più diversificati e utili; utilizzare appieno le risorse finanziarie nazionali già esistenti (come quelle appostate sul Piano Nazionale per la Banda Larga), sviluppo didorsali infrastrutturali esterne alla regione cui connettersi Obiettivi tematici 2. Migliorare l'accesso alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, Nonché l'impiego e la qualità delle medesime Risultati attesi Ra 2.1 "Riduzione dei divari digitali nei territori e diffusione di connettività in banda ultra larga" RA 2.2 "Digitalizzazione dei processi amministrativi e diffusione di servizi digitali pienamente interoperabili " RA 2.3 "Potenziamento della domanda di ICT di cittadini e imprese in termini di utilizzo dei servizi online, inclusione digitale e partecipazione in rete" Condizioni programmatiche ed esogene - - Copertura con banda larga ad almeno 30 Mbps Copertura con banda larga a 100 Mbps . - Grado di utilizzo di Internet nelle famiglie Imprese che hanno utilizzato servizi offerti online dalla PA - Comuni con servizi pienamente interattivi Cittadini che hanno utilizzato il Fascicolo Sanitario Elettronico* Notifiche trasmesse in formato digitale nel processo civile, tributario e penale* 130 Regione Basilicata Azioni Risorse Strategia Asse II 2.1.1 CONTRIBUTO ALL’ATTUAZIONE DEL “PROGETTO STRATEGICO AGENDA DIGITALE PER LA BANDA ULTRALARGA” E DI ALTRI INTERVENTI PROGRAMMATI PER ASSICURARE NEI TERRITORI UNA CAPACITÀ DI CONNESSIONE AD ALMENO 30 MBPS, ACCELERANDONE L’ATTUAZIONE NELLE AREE PRODUTTIVE, NELLE AREE RURALI E INTERNE, NEL RISPETTO DEL PRINCIPIO DI NEUTRALITÀ TECNOLOGICA E NELLE AREE COSENTITE DALLA NORMATIVA COMUNITARIA. 2.2.1 SOLUZIONI TECNOLOGICHE PER LA DIGITALIZZAZIONE E L’INNOVAZIONE DEI PROCESSI INTERNI DEI VARI AMBITI DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE NEL QUADRO DEL SISTEMA PUBBLICO DI CONNETTIVITÀ 2.2.2 SOLUZIONI TECNOLOGICHE PER LA REALIZZAZIONE DI SERVIZI DI E-GOVERNMENT INTEROPERABILI, INTEGRATI (JOINED-UP SERVICES) E PROGETTATI CON CITTADINI E IMPRESE, E SOLUZIONI INTEGRATE PER LE SMART CITIES AND COMMUNITIES 2.2.3 INTERVENTI PER ASSICURARE L’INTEROPERABILITÀ DELLE BANCHE DATI PUBBLICHE 2.3.1 SOLUZIONI TECNOLOGICHE PER L’ALFABETIZZAZIONE E L’INCUSIONE DIGITALE, PER L’ACQUISIZIONE DI COMPETENZE AVANZATE DA PARTE DELLE IMPRESE E LO SVILUPPO DI NUOVE COMPETENZE ICT (E-SKILLS), NONCHÉ PER STIMOLARE LA DIFFUSIONE E L’UTILIZZO DEL WEB, DEI SERVIZI PUBBLICI DIGITALI E DEGLI STRUMENTI DI DIALOGO, LA COLLABORAZIONE E PARTECIPAZIONE CIVICA IN RETE 98,3 Meuro Indicatori Asse II - Numero di unità abitative addizionali con accesso alla banda larga di almeno 30 mbps - Numero di imprese che ricevono un sostegno - Numero di scuole coinvolte in progetti di inclusione digitale - Numero di Data center realizzati - Numero di applicativi e sistemi informativi realizzati - Numero di banche dati coinvolte 131 Condizioni programmatiche ed esogene Regione Basilicata Strategia Asse III Indicatori Asse III 132 Condizioni programmatiche ed esogene Regione Basilicata Strategia Asse III Visione Indicatori Asse III Condizioni programmatiche ed esogene Che le principali sfide emerse in sede di analisi di contesto vengano gestite, ovvero: -un sostegno a processi di rilancio competitivo basati su innovazione tecnologica, connettività di banda larga, reti e qualità; - una evoluzione del modello di specializzazione produttiva; - un sostegno alla crescita dimensionale e patrimoniale del tessuto produttivo, per renderlo più resiliente a fattori di scarsità di liquidità, legati anche alla restrizione del credito bancario; - un miglior posizionamento commerciale, per evitare un ripiegamento eccessivo su contesti di mercato localistici, accompagnando il sistema regionale verso quei mercati internazionali più dinamici; - riconsolidare la coesione sociale, riassorbendo i fenomeni di esclusione socio-lavorativa più gravi (con riferimento quindi ai giovani, ed in particolare ai NEET, ai disoccupati di lungo periodo, alla popolazione in povertà o a rischio); - tutelare e valorizzare in chiave di sviluppo il patrimonio ambientale e culturale del territorio; - favorire un riequilibrio nei differenziali interni di sviluppo sostegno al rilancio competitivo basato sui fattori supply-side territoriale; dell’innovazione e della qualità totale, valorizzando, in una logica - favorire una crescita dell’effetto-città mediante servizi di smart specialisation, le vocazioni produttive che il territorio già avanzati e un rafforzamento delle reti di città diffusa; esprime e quelle che può sviluppare, sulla base dei fattori di - favorire una migliore connettività esterna ed interna, sul sviluppo trasversali (ambiente, cultura, infrastrutture materiali e versante dei servizi e delle reti di trasporto; immateriali, servizi e utilities), territorio, riducendo l’attuale - prevenzione dei rischi territoriali e manutenzione degli output gap e contribuendo a ridurre le sperequazioni sociali e elementi territoriali più a rischio, e dei manufatti edilizi ed territoriali. Indicatori di impatto che saranno decisi in sede nazionale urbanistici che vi insistono. 133 Regione Basilicata Strategia Asse III Indicatori Asse III Condizioni programmatiche ed esogene Superamento della fase più acuta dell'attuale crisi, al fine di avere un minimo di ripresa dei consumi sui mercati, riordino del sistema nazionale degli incentivi alle imprese, dell'attrazione di investimenti esterni e del sostegno all'internazionalizzazione, riduzione del carico fiscale sulle imprese, mitigazione del Patto di stabilità interno sugli investimenti in grado di trainare anche i soggetti privati e sui pagamenti della PA alle imprese; riforma del mercato del lavoro orientata a flessibilità, ma anche a miglioramento delle competenze richieste dalle imprese ed all'avvio effettivo della Youth Guarantee; condizioni di contesto (infrastrutturali, di servizio reale alle imprese, localizzative, amministrative, di formazione del capitale umano) necessarie per sostenere la crescita competitiva 3. Promuovere la competitività delle piccole e medie imprese, il settore agricolo e il settore della pesca e dell’acquacoltura 134 Regione Basilicata Strategia Asse III Risultati attesi RA 3.1 Rilancio della propensione agli investimenti del sistema produttivo RA 3.2 Sviluppo occupazionale e produttivo in aree territoriali colpite da crisi diffusa delle attività produttive RA 3.3 Consolidamento, modernizzazione e diversificazione dei sistemi produttivi territoriali RA 3.4 Incremento del livello di internazionalizzazione dei sistemi produttivi RA 3.5 Nascita e Consolidamento delle Micro, Piccole e Medie Imprese RA 3.6 Miglioramento dell’accesso al credito , del finanziamento delle imprese RA 3.7 Diffusione e rafforzamento delle attività economiche a contenuto sociale Indicatori Asse III Tasso di innovazione del sistema produttivo Addetti nelle unità locali dei sistemi locali del lavoro definiti in crisi rispetto a inizio periodo Investimenti privati sul PIL Grado di apertura commerciale del comparto manifatturiero Addetti occupati nelle unità locali delle imprese italiane a controllo estero Addetti delle nuove imprese Quota valore fidi globali fra 30.000 e 500.000 euro utilizzati dalle imprese Impieghi bancari delle imprese non finanziarie sul PIL Addetti alle imprese e alle istituzioni non profit che svolgono attività a contenuto sociale 135 Condizioni programmatiche ed esogene Regione Basilicata Strategia Asse III 3.1.1 Consolidamento competitivo base produttiva esistente 3.1.3 Attrazione di investimenti 3.2.1 Rilancio sistemi produttivi in crisi 3.3.1 Specializzazione sistemi produttivi vitali 3.3.2 Supporto allo sviluppo di prodotti e servizi Azioni complementari alla valorizzazione di identificati attrattori culturali e naturali del territorio 3.4.1 Promozione export e attraz. Investimenti 3.4.2 Internazionalizzazione PMI 3.5.1 Sostegno a nascita di nuove imprese 3.6.1 Attivazione fondi rotativi e di garanzia 3.6.4 Contributo allo sviluppo del mercato dei fondi di capitale di rischio per lo start-up 3.7.1 Imprenditorialità sociale Risorse Indicatori Asse III Numero di nuove imprese che ricevono un sostegno Numero di imprese sostenute per introdurre nuovi prodotti che costituiscono una novità per il mercato Numero di imprese che ricevono sovvenzioni Numero di imprese che ricevono un sostegno finanziario diverso dalle sovvenzioni 137,9 Meuro 136 Condizioni programmatiche ed esogene Regione Basilicata Strategia Asse IV Indicatori Asse IV 137 Condizioni programmatiche ed esogene Regione Basilicata Strategia Asse IV Indicatori Asse IV Visione sostegno al rilancio competitivo basato sui fattori supply-side dell’innovazione e della qualità totale, valorizzando, in una logica di smart specialisation, le vocazioni produttive che il territorio già esprime e quelle che può sviluppare, sulla base dei fattori di sviluppo trasversali (ambiente, cultura, infrastrutture materiali e immateriali, servizi e utilities), territorio, riducendo l’attuale output gap e contribuendo a ridurre le sperequazioni sociali e territoriali. Indicatori di impatto che saranno decisi in sede nazionale 138 Condizioni programmatiche ed esogene Che le principali sfide emerse in sede di analisi di contesto vengano gestite, ovvero: -un sostegno a processi di rilancio competitivo basati su innovazione tecnologica, connettività di banda larga, reti e qualità; - una evoluzione del modello di specializzazione produttiva; - un sostegno alla crescita dimensionale e patrimoniale del tessuto produttivo, per renderlo più resiliente a fattori di scarsità di liquidità, legati anche alla restrizione del credito bancario; - un miglior posizionamento commerciale, per evitare un ripiegamento eccessivo su contesti di mercato localistici, accompagnando il sistema regionale verso quei mercati internazionali più dinamici; - riconsolidare la coesione sociale, riassorbendo i fenomeni di esclusione socio-lavorativa più gravi (con riferimento quindi ai giovani, ed in particolare ai NEET, ai disoccupati di lungo periodo, alla popolazione in povertà o a rischio); - tutelare e valorizzare in chiave di sviluppo il patrimonio ambientale e culturale del territorio; - favorire un riequilibrio nei differenziali interni di sviluppo territoriale; - favorire una crescita dell’effetto-città mediante servizi avanzati e un rafforzamento delle reti di città diffusa; - favorire una migliore connettività esterna ed interna, sul versante dei servizi e delle reti di trasporto; - prevenzione dei rischi territoriali e manutenzione degli elementi territoriali più a rischio, e dei manufatti edilizi ed urbanistici che vi insistono. Regione Basilicata Strategia Asse IV Obiettivi tematici Risultati attesi Indicatori Asse IV 4. SOSTENERE LA TRANSIZIONE VERSO UN’ECONOMIA A BASSE EMISSIONI DI CARBONIO IN TUTTI I SETTORI 6. TUTELARE L'AMBIENTE E PROMUOVERE L'USO EFFICIENTE DELLE RISORSE 4.1 Riduzione dei consumi energetici negli edifici e nelle strutture pubbliche o ad uso pubblico 4.2 Riduzione dei consumi energetici e delle emissioni nelle imprese e integrazione di fonti rinnovabili 4.3 Incremento della quota di fabbisogno energetico coperto da generazione distribuita sviluppando e realizzando sistemi di distribuzione intelligenti 4.4 Incremento della quota di fabbisogno energetico coperto da cogenerazione e trigenerazione di energia 4.5 Aumento sfruttamento sostenibile delle bioenergie 4.6 Mobilità sostenibile nelle aree urbane Consumi di energia elettrica della PA per unità di lavoro Consumi di energia elettrica per illuminazione pubblica per superficie dei centri abitati Consumi di energia elettrica delle imprese dell’industria Consumi di energia elettrica delle imprese private del terziario (esclusa la PA) Consumi di energia elettrica coperti da fonti rinnovabili (escluso idro) Consumi di energia coperti da cogenerazione Consumi di energia elettrica coperti con produzione da bioenergie Utilizzo di mezzi pubblici di trasporto da parte di occupati, studenti, scolari e utenti di mezzi pubblici Passeggeri trasportati dal TPL nei Comuni capoluogo di provincia 139 Condizioni programmatiche ed esogene Raccordo stretto con gli interventi previsti a titolo di FEASR su forestazione; rispetto a livello nazionale degli obiettivi della Conferenza di Rio e gli obiettivi prioritari del Settimo Programma d'Azione comunitario sull'Ambiente, approvato a novembre 2013; attento monitoraggio delle attività estrattive rispetto alle falde acquifere sotterranee; presenza di un bacino di di mercato di idmensioni suffiicenti per giustificare la sostenibilità di impianti di trattamento/riciclo dei rifiuti differenziati ubicabili in Basilicata. Regione Basilicata Strategia Asse IV Azioni Risorse dell’eco-efficienza e riduzione di consumi di energia primaria negli edifici e strutture pubbliche 4.2.1 Incentivi finalizzati alla riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas climalteranti delle imprese e delle aree produttive compresa l'installazione di impianti di produzione di energia da fonte rinnovabile per l'autoconsumo 4.3.1 Realizzazione di reti intelligenti di distribuzione dell’energia (smart grids) e interventi sulle reti di trasmissione strettamente complementari, introduzione di apparati provvisti di sistemi di comunicazione digitale 4.4.1: Promozione dell’efficientamento energetico tramite teleriscaldamento e teleraffrescamento e l’installazione di impianti di cogenerazione e trigenerazione 4.5.2: Realizzazione di impianti di trattamento, sistemi di stoccaggio, piattaforme logistiche e reti per la raccolta da filiera corta delle biomasse 4.6.1: Realizzazione di infrastrutture e nodi di interscambio finalizzati all’incremento della mobilità 4.6.3: Sistemi di trasporto intelligenti 4.6.4: Sviluppo delle infrastrutture necessarie all’utilizzo del mezzo a basso impatto ambientale anche attraverso iniziative di charginghub Indicatori Asse IV 4.1.1 Promozione Numero di impianti realizzati Numero di imprese che ricevono un sostegno Capacità addizionale di produzione di energia da fonti rinnovabili Numero di unità abitative con classificazione del consumo energetico migliorata Numero di utenti di energia addizionali collegati a reti intelligenti Lunghezza totale delle linee tramviarie e metropolitane nuove o migliorate Sistema di bigliettazione integrata Numero di impianti di cogenerazione e trigenerazione realizzati numero di impianti oggetto di intervento Sistemi teleriscaldamento e teleraffrescamento realizzati 134,4 Meuro 140 Condizioni programmatiche ed esogene Regione Basilicata Strategia Asse V Indicatori Asse V 141 Condizioni programmatiche ed esogene Regione Basilicata Strategia Asse V Indicatori Asse V Visione sostegno al rilancio competitivo basato sui fattori supply-side dell’innovazione e della qualità totale, valorizzando, in una logica di smart specialisation, le vocazioni produttive che il territorio già esprime e quelle che può sviluppare, sulla base dei fattori di sviluppo trasversali (ambiente, cultura, infrastrutture materiali e immateriali, servizi e utilities), territorio, riducendo l’attuale output gap e contribuendo a ridurre le sperequazioni sociali e territoriali. Indicatori di impatto che saranno decisi in sede nazionale 142 Condizioni programmatiche ed esogene Che le principali sfide emerse in sede di analisi di contesto vengano gestite, ovvero: -un sostegno a processi di rilancio competitivo basati su innovazione tecnologica, connettività di banda larga, reti e qualità; - una evoluzione del modello di specializzazione produttiva; - un sostegno alla crescita dimensionale e patrimoniale del tessuto produttivo, per renderlo più resiliente a fattori di scarsità di liquidità, legati anche alla restrizione del credito bancario; - un miglior posizionamento commerciale, per evitare un ripiegamento eccessivo su contesti di mercato localistici, accompagnando il sistema regionale verso quei mercati internazionali più dinamici; - riconsolidare la coesione sociale, riassorbendo i fenomeni di esclusione socio-lavorativa più gravi (con riferimento quindi ai giovani, ed in particolare ai NEET, ai disoccupati di lungo periodo, alla popolazione in povertà o a rischio); - tutelare e valorizzare in chiave di sviluppo il patrimonio ambientale e culturale del territorio; - favorire un riequilibrio nei differenziali interni di sviluppo territoriale; - favorire una crescita dell’effetto-città mediante servizi avanzati e un rafforzamento delle reti di città diffusa; - favorire una migliore connettività esterna ed interna, sul versante dei servizi e delle reti di trasporto; - prevenzione dei rischi territoriali e manutenzione degli elementi territoriali più a rischio, e dei manufatti edilizi ed urbanistici che vi insistono. Regione Basilicata Strategia Asse V Obiettivi tematici Indicatori Asse V 5. Promuovere l’adattamento al cambiamento climatico, la prevenzione e la gestione dei rischi Risultati attesi 5.1 Riduzione del rischio idrogeologico e di erosione costiera 5.3 Riduzione del rischio incendi e rischio sismico Popolazione esposta a rischio frane Popolazione esposta a rischio alluvione Indice di rischio sismico 143 Condizioni programmatiche ed esogene Raccordo stretto con gli interventi previsti a titolo di FEASR su forestazione; rispetto a livello nazionale degli obiettivi della Conferenza di Rio e gli obiettivi prioritari del Settimo Programma d'Azione comunitario sull'Ambiente, approvato a novembre 2013; sviluppo di reti scientifiche e tecnologiche con le eccellenze mondiali in materia di monitoraggio ed early warning dei rischi; utilizzo pieno delle risorse nazionali (ad es. del FSC) relative alla messa in sicurezza del territorio e destinazione di maggiori risorse a tali fini Regione Basilicata Strategia Asse V Indicatori Asse V Azioni 5.1.1 Interventi di messa in sicurezza e per l’aumento della resilienza delle infrastrutture nei territori più esposti a rischio idrogeologico e di erosione costiera 5.1.2 Manutenzione straordinaria del reticolo idraulico, delle reti discolo e sollevamento acque, laminazione delle piene e stabilizzazione delle pendici, utilizzando , ove possibile, infrastrutture verdi 5.1.3 Interventi di realizzazione, manutenzione e rinaturalizzazione di infrastrutture verdi e servizi ecosistemici 5.1.4 Integrazione e sviluppo di sistemi di prevenzione, anche attraverso meccanismi e reti digitali interoperabili di allerta precoce 5.3.1 Integrazione e sviluppo di sistemi di prevenzione, anche attraverso reti digitali interoperabili di coordinamento operativo precoce 5.3.2 Interventi di microzonazione e di messa in sicurezza sismica degli edifici strategici e rilevanti pubblici/privati ubicati nelle aree maggiormente a rischio 5.3.3 Recupero e allestimento degli edifici pubblici strategici destinati ai Centri funzionali e operativi Superficie totale dei suoli riabilitati Superficie degli habitat beneficiari di un intervento volto a raggiungere un migliore stato di conservazione Numero di sistemi e applicativi informatici Numero di edifici oggetto di intervento Studio di microzonazione 144 Condizioni programmatiche ed esogene Regione Basilicata Strategia Asse V Risorse Indicatori Asse V 21 Meuro 145 Condizioni programmatiche ed esogene Regione Basilicata Strategia Asse VI Indicatori Asse VI 146 Condizioni programmatiche ed esogene Regione Basilicata Strategia Asse VI Indicatori Asse VI Visione sostegno al rilancio competitivo basato sui fattori supply-side dell’innovazione e della qualità totale, valorizzando, in una logica di smart specialisation, le vocazioni produttive che il territorio già esprime e quelle che può sviluppare, sulla base dei fattori di sviluppo trasversali (ambiente, cultura, infrastrutture materiali e immateriali, servizi e utilities), territorio, riducendo l’attuale output gap e contribuendo a ridurre le sperequazioni sociali e territoriali. Indicatori di impatto che saranno decisi in sede nazionale 147 Condizioni programmatiche ed esogene Che le principali sfide emerse in sede di analisi di contesto vengano gestite, ovvero: -un sostegno a processi di rilancio competitivo basati su innovazione tecnologica, connettività di banda larga, reti e qualità; - una evoluzione del modello di specializzazione produttiva; - un sostegno alla crescita dimensionale e patrimoniale del tessuto produttivo, per renderlo più resiliente a fattori di scarsità di liquidità, legati anche alla restrizione del credito bancario; - un miglior posizionamento commerciale, per evitare un ripiegamento eccessivo su contesti di mercato localistici, accompagnando il sistema regionale verso quei mercati internazionali più dinamici; - riconsolidare la coesione sociale, riassorbendo i fenomeni di esclusione socio-lavorativa più gravi (con riferimento quindi ai giovani, ed in particolare ai NEET, ai disoccupati di lungo periodo, alla popolazione in povertà o a rischio); - tutelare e valorizzare in chiave di sviluppo il patrimonio ambientale e culturale del territorio; - favorire un riequilibrio nei differenziali interni di sviluppo territoriale; - favorire una crescita dell’effetto-città mediante servizi avanzati e un rafforzamento delle reti di città diffusa; - favorire una migliore connettività esterna ed interna, sul versante dei servizi e delle reti di trasporto; - prevenzione dei rischi territoriali e manutenzione degli elementi territoriali più a rischio, e dei manufatti edilizi ed urbanistici che vi insistono. Regione Basilicata Strategia Asse VI Obiettivi tematici Risultati attesi Indicatori Asse VI Integrazione massima con gli interventi del PSR destinati alla biodiversità; azioni efficaci di promozione turistica dei siti naturali e culturali presso target di mercato ben selezionati, in particolare su mercati esteri specifici; adozione di un approccio equilibrato fra promozione turistica dei siti naturali e culturali ed eccessivi flussi in ingresso, che comporterebbero un degrado dei siti stessi; azioni promosse con altre regioni limitrofe per attivare itinerari transregionali. 6. Tutelare l'ambiente e promuovere l'uso efficiente delle risorse Ra 6.1: Ottimizzazione gestione rifiuti urbani secondo la gerarchia comunitaria Ra 6.2: Restituzione all'uso produttivo di aree inquinate Ra 6.3: Miglioramento del servizio idrico integrato Ra 6.4: Mantenimento e miglioramento della qualità dei corpi idrici Ra 6.5: Contribuire ad arrestare la perdita di biodiversità terrestre e marina, anche legata al paesaggio rurale e mantenendo e ripristinando i servizi ecosistemici; Ra 6.6: Miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio nelle aree di attrazione naturale; Ra 6.7: Miglioramento delle condizioni e degli standard di offerta e fruizione del patrimonio culturale, nelle aree di attrazione; Ra 6.8: Riposizionamento competitivo delle destinazioni turistiche Condizioni programmatiche ed esogene Raccolta differenziata dei rifiuti urbani Rifiuti urbani smaltiti in discarica per abitante Aree bonificate su totale delle aree Popolazione equivalente urbana servita da depurazione Dispersione della rete di distribuzione Corpi idrici in buono stato di qualità Percentuale di superficie degli habitat con un migliore stato di conservazione Tasso di turisticità nei parchi nazionali e regionali Indice di domanda culturale del patrimonio statale Indice di domanda culturale del patrimonio statale e non statale Turismo nei mesi non estivi 148 Regione Basilicata Azioni Strategia Asse VI Indicatori Asse VI 6.1.1 Realizzare le azioni previste nei piani di prevenzione e promuovere la diffusione di pratiche di compostaggio domestico e di comunita’ 6.1.2 Realizzare i migliori sistemi di raccolta differenziata ed un’adeguata rete di centri di raccolta 6.1.3 Rafforzare le dotazioni impiantistiche per il trattamento e per il recupero anche di energia ai fini della chiusura del ciclo di gestione 6.2.1 Bonifica di aree inquinate e realizzazione di infrastrutture per l’insediamento di imprese da collegare a progetti di sviluppo e occupazione 6.3.1 Potenziare le infrastrutture di captazione, adduzione, distribuzione, fognarie e depurative per usi civili 6.3.2 Interventi di miglioramento\ripristino delle capacità di invaso 6.3.3 Installazione dei sistemi di monitoraggio delle perdite di rete e di contabilizzazione dei consumi 6.4.1 Misure innovative in materia di risparmio idrico, depurazione per il contenimento dei carichi inquinanti, riabilitazione dei corpi idrici degradati attraverso un approccio ecosistemico 6.4.2 Integrazione e rafforzamento dei sistemi informativi di monitoraggio della risorsa idrica 6.4.3 Infrastrutture per il pretrattamento, stoccaggio e riutilizzo delle acque reflue depurate 6.4.4 Infrastrutture per il convogliamento e lo stoccaggio delle acque pluviali 6.5.1 Azioni previste nei Prioritized Action Framework (PAF) e nei Piani di gestione della Rete Natura 2000 6.5.2 Interventi per ridurre la frammentazione degli habitat e mantenere il collegamento ecologico e funzionale 6.6.1 Interventi per la tutela e la valorizzazione di aree di attrazione naturale di rilevanza strategica 6.7.1 Interventi per la tutela, la valorizzazione e la messa in rete del patrimonio culturale, materiale e immateriale 6.8.1 Sostegno alla diffusione della conoscenza e alla fruizione del patrimonio culturale, materiale e immateriale Capacità addizionale di riciclaggio dei rifiuti Numero di centri di raccolta realizzate Numero di impianti per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti realizzati Popolazione addizionale servita dall'approvvigionamento idrico potenziato Numero di reti idriche realizzate Numero di interventi di monitoraggio della risorsa idrica Numero di interventi in materia di risparmio idrico e depurazione Numero di applicativi e sistemi informatici realizzati Numero di infrastrutture per il pretrattamento e stoccaggio Aree oggetto di intervento Numero di imprese che ricevono un sostegno Superficie degli habitat beneficiari di un intervento volto a raggiungere un migliore stato di conservazione Aree oggetto di intervento Risorse 149 Condizioni programmatiche ed esogene Regione Basilicata Strategia Asse VII Indicatori Asse VII 150 Condizioni programmatiche ed esogene Regione Basilicata Strategia Asse VII Indicatori Asse VII Visione sostegno al rilancio competitivo basato sui fattori supply-side dell’innovazione e della qualità totale, valorizzando, in una logica di smart specialisation, le vocazioni produttive che il territorio già esprime e quelle che può sviluppare, sulla base dei fattori di sviluppo trasversali (ambiente, cultura, infrastrutture materiali e immateriali, servizi e utilities), territorio, riducendo l’attuale output gap e contribuendo a ridurre le sperequazioni sociali e territoriali. Indicatori di impatto che saranno decisi in sede nazionale 151 Condizioni programmatiche ed esogene Che le principali sfide emerse in sede di analisi di contesto vengano gestite, ovvero: -un sostegno a processi di rilancio competitivo basati su innovazione tecnologica, connettività di banda larga, reti e qualità; - una evoluzione del modello di specializzazione produttiva; - un sostegno alla crescita dimensionale e patrimoniale del tessuto produttivo, per renderlo più resiliente a fattori di scarsità di liquidità, legati anche alla restrizione del credito bancario; - un miglior posizionamento commerciale, per evitare un ripiegamento eccessivo su contesti di mercato localistici, accompagnando il sistema regionale verso quei mercati internazionali più dinamici; - riconsolidare la coesione sociale, riassorbendo i fenomeni di esclusione socio-lavorativa più gravi (con riferimento quindi ai giovani, ed in particolare ai NEET, ai disoccupati di lungo periodo, alla popolazione in povertà o a rischio); - tutelare e valorizzare in chiave di sviluppo il patrimonio ambientale e culturale del territorio; - favorire un riequilibrio nei differenziali interni di sviluppo territoriale; - favorire una crescita dell’effetto-città mediante servizi avanzati e un rafforzamento delle reti di città diffusa; - favorire una migliore connettività esterna ed interna, sul versante dei servizi e delle reti di trasporto; - prevenzione dei rischi territoriali e manutenzione degli elementi territoriali più a rischio, e dei manufatti edilizi ed urbanistici che vi insistono. Regione Basilicata Strategia Asse VII Indicatori Asse VII Condizioni programmatiche ed esogene La Regione dipende, per la sua accessibilità, da hub strategici e reti TEN collocate fuori dalla regione stessa, ma limitrofe. Il successo dell'OT dipende in modo cruciale dal potenziamento e sviluppo degli hub e delle reti TEN extraregionali di riferimento per la regione (hub portuali ed aeroportuali di Napoli, Salerno, Pontecagnano, Bari, Taranto, Gioia Tauro, rete di Alta Capacità NA-BA, sviluppo di snodi intermodali a servizio anche della Basilicata) Dentro i due capoluoghi, adozione di un approccio integrato all'intero metabolismo urbano, e, fra i diversi Comuni della regione, di un approccio di rete, che fornisca sistemi di trasporto sostenibile ad una rete di realtà, superando una eccessiva focalizzazione sul baricentro dei due Comuni capoluogo, e favorendo maggiori collegamenti intermedi. Obiettivi tematici 7. Promuovere sistemi di trasporto sostenibili ed eliminare le strozzature nelle principali infrastrutture di rete 152 Regione Basilicata Strategia Asse VII Indicatori Asse VII Risultati attesi Ra 7.1: Potenziamento dell’offerta ferroviaria e miglioramento del servizio in termini di qualità e tempi di percorrenza Ra 7.3: Potenziamento ferroviario regionale, integrazione modale e miglioramento dei collegamenti multimodali con i principali nodi Ra 7.4: Rafforzamento delle connessioni con la rete globale delle aree interne Traffico ferroviario generato da porti, interporti e aeroporti Capacità potenziale treni/giorno Tempi effettivi di percorrenza Passeggeri trasportati Indice del traffico di merci Indice di accessibilità: Tempi di percorrenza verso i nodi urbani per tipologia di area 153 Condizioni programmatiche ed esogene Regione Basilicata Strategia Asse VII 7.1.1: Completare Azioni Risorse le infrastrutture strategiche relative agli archi e ai nodi della rete centrale europea ed in particolare i “Grandi Progetti” ferroviari 7.3.1 Potenziare i servizi di trasporto pubblico regionale ed interregionale su tratte dotate di domanda potenziale significativa 7.3.2 Potenziare i collegamenti plurimodali di porti, aeroporti e interporti con la rete globale (“ultimo miglio”) e favorendo una logica di unitarietà del sistema 7.4.1 Rafforzare le connessioni dei centri agricoli e agroalimentari Indicatori Asse VII - Lunghezza totale delle linee ferroviarie ricostruite o rinnovate; - Lunghezza totale delle strade ricostruite o rinnovate; - Numero sistemi bigliettazione integrata 67 Meuro 154 Condizioni programmatiche ed esogene Regione Basilicata Strategia Asse VIII Indicatori Asse VIII 155 Condizioni programmatiche ed esogene Regione Basilicata Strategia Asse VIII Indicatori Asse VIII Visione sostegno al rilancio competitivo basato sui fattori supply-side dell’innovazione e della qualità totale, valorizzando, in una logica di smart specialisation, le vocazioni produttive che il territorio già esprime e quelle che può sviluppare, sulla base dei fattori di sviluppo trasversali (ambiente, cultura, infrastrutture materiali e immateriali, servizi e utilities), territorio, riducendo l’attuale output gap e contribuendo a ridurre le sperequazioni sociali e Indicatori di impatto che saranno decisi in sede territoriali. nazionale 156 Condizioni programmatiche ed esogene Che le principali sfide emerse in sede di analisi di contesto vengano gestite, ovvero: -un sostegno a processi di rilancio competitivo basati su innovazione tecnologica, connettività di banda larga, reti e qualità; - una evoluzione del modello di specializzazione produttiva; - un sostegno alla crescita dimensionale e patrimoniale del tessuto produttivo, per renderlo più resiliente a fattori di scarsità di liquidità, legati anche alla restrizione del credito bancario; - un miglior posizionamento commerciale, per evitare un ripiegamento eccessivo su contesti di mercato localistici, accompagnando il sistema regionale verso quei mercati internazionali più dinamici; - riconsolidare la coesione sociale, riassorbendo i fenomeni di esclusione socio-lavorativa più gravi (con riferimento quindi ai giovani, ed in particolare ai NEET, ai disoccupati di lungo periodo, alla popolazione in povertà o a rischio); - tutelare e valorizzare in chiave di sviluppo il patrimonio ambientale e culturale del territorio; - favorire un riequilibrio nei differenziali interni di sviluppo territoriale; - favorire una crescita dell’effetto-città mediante servizi avanzati e un rafforzamento delle reti di città diffusa; - favorire una migliore connettività esterna ed interna, sul versante dei servizi e delle reti di trasporto; - prevenzione dei rischi territoriali e manutenzione degli elementi territoriali più a rischio, e dei manufatti edilizi ed urbanistici che vi insistono. Regione Basilicata Strategia Asse VIII Obiettivi tematici Risultati attesi Indicatori Asse VIII Condizioni programmatiche ed esogene 9. Promuovere l’inclusione sociale, combattere la povertà e ogni forma di discriminazione Utilizzo efficace delle risorse nazionali attuali (ad es. social card sperimentale) e di quelle potenziali (ad esempio, il progetto di Naspi contenuto nel Jobs Act) mettendole a sistema . Revisione dei programmi di inclusione sociale regionale (cioè del vecchio Copes) alla luce dei loro risultati e della loro compatibilità con le nuove politiche 2014-2020 dei fondi strutturali, orientandoli, dunque, verso un maggior contenuto attivo e di occupabilità/inserimento lavorativo. 10. Investire nell’istruzione, formazione e formazione professionale, per le competenze e l’apprendimento permanente Utilizzo ed integrazione con il programma FESR delle risorse nazionali per il piano-scuola; integrazione efficace con le misure previste dal FSE; revisione del sistema di formazione ed orientamento professionale in coerenza con le prescrizioni dello Youth Guarantee Ra 9.3: Aumento/ consolidamento/ qualificazione dei servizi e delle infrastrutture di cura socio-educativi rivolti ai bambini e dei servizi di cura rivolti a persone con limitazioni dell’autonomia Ra 9.4: Riduzione del numero di famiglie con particolari fragilità sociali ed economiche in condizioni di disagio abitativo Ra 10.5: Innalzamento dei livelli di competenze, di partecipazione e di successo formativo nell’istruzione universitaria e/o equivalente Ra 10.7: Aumento della propensione dei giovani a permanere nei contesti formativi e miglioramento della sicurezza e della fruibilità degli ambienti scolastici Bambini tra zero e fino al compimento dei 3 anni che hanno usufruito dei servizi per l’infanzia Anziani trattati in assistenza domiciliare socioassistenziale Famiglie in condizioni di disagio abitativo Tasso di istruzione universitaria Quota di edifici in possesso del documento di valutazione dei rischi 157 Regione Basilicata Strategia Asse VIII 9.3.1 Finanziamento piani di investimento per Comuni associati Azioni Risorse per realizzare nuove infrastrutture o recuperare quelle esistenti (asili nido, centri ludici, servizi integrativi prima infanzia, ludoteche e centri diurni per minori, comunità socioeducative) 9.3.2 Aiuti per sostenere gli investimenti nelle strutture di servizi socio educativi per la prima infanzia 9.3.5 Piani di investimento in infrastrutture per Comuni associati e aiuti per sostenere gli investimenti privati nelle strutture per anziani e persone con limitazioni nell’autonomia 9.3.8 Finanziamento investimenti per la riorganizzazione e il potenziamento dei servizi territoriali sociosanitari, di assistenza primaria e sanitari non ospedalieri 9.4.1 Interventi di potenziamento del patrimonio pubblico e privato esistente e di recupero di alloggi di proprietà dei Comuni e ex IACP per incrementare la disponibilità di alloggi sociali 9.4.4 Sostegno all’adeguamento infrastrutturale per il miglioramento dell’abitare a favore di persone con disabilità e gravi limitazioni nell’autonomia 10.5.7 Interventi infrastrutturali per l’innovazione tecnologica e laboratori di settore e per l’ammodernamento delle sedi didattiche 10.5.8 Intervento per l’edilizia universitaria – campus, tra cui l’accessibilità alle persone con disabilità 10.7.1 Interventi di riqualificazione degli edifici scolastici Indicatori Asse VIII Capacità dell'infrastruttura per l'assistenza all'infanzia o l'istruzione sostenuta Popolazione coperta dai servizi sanitari migliorati Numero di imprese che ricevono un sostegno Edifici pubblici o commerciali costruiti o ristrutturati in zone urbane Abitazioni ripristinate in zone urbane Capacità dell’infrastruttura per l’assistenza all’infanzia o istruzione sostenuta 94 Meuro 158 Condizioni programmatiche ed esogene Regione Basilicata Strategia Asse IX Indicatori Asse IX 159 Condizioni programmatiche ed esogene Regione Basilicata Strategia Asse IX Indicatori Asse IX Visione sostegno al rilancio competitivo basato sui fattori supply-side dell’innovazione e della qualità totale, valorizzando, in una logica di smart specialisation, le vocazioni produttive che il territorio già esprime e quelle che può sviluppare, sulla base dei fattori di sviluppo trasversali (ambiente, cultura, infrastrutture materiali e immateriali, servizi e utilities), territorio, riducendo l’attuale output gap e contribuendo a ridurre le sperequazioni sociali e territoriali. Indicatori di impatto che saranno decisi in sede nazionale 160 Condizioni programmatiche ed esogene Che le principali sfide emerse in sede di analisi di contesto vengano gestite, ovvero: -un sostegno a processi di rilancio competitivo basati su innovazione tecnologica, connettività di banda larga, reti e qualità; - una evoluzione del modello di specializzazione produttiva; - un sostegno alla crescita dimensionale e patrimoniale del tessuto produttivo, per renderlo più resiliente a fattori di scarsità di liquidità, legati anche alla restrizione del credito bancario; - un miglior posizionamento commerciale, per evitare un ripiegamento eccessivo su contesti di mercato localistici, accompagnando il sistema regionale verso quei mercati internazionali più dinamici; - riconsolidare la coesione sociale, riassorbendo i fenomeni di esclusione socio-lavorativa più gravi (con riferimento quindi ai giovani, ed in particolare ai NEET, ai disoccupati di lungo periodo, alla popolazione in povertà o a rischio); - tutelare e valorizzare in chiave di sviluppo il patrimonio ambientale e culturale del territorio; - favorire un riequilibrio nei differenziali interni di sviluppo territoriale; - favorire una crescita dell’effetto-città mediante servizi avanzati e un rafforzamento delle reti di città diffusa; - favorire una migliore connettività esterna ed interna, sul versante dei servizi e delle reti di trasporto; - prevenzione dei rischi territoriali e manutenzione degli elementi territoriali più a rischio, e dei manufatti edilizi ed urbanistici che vi insistono. Regione Basilicata Strategia Asse IX Indicatori Asse IX Depauperamento di risorse professionali nelle PPAA dovuto ai processi di blocco del turn over e alle conseguenze del Patto di stabilità; Tempi lunghi per l'acquisizione di risorse fresche, dovuti a procedure concorsuali; scarsa chiarezza in ordine alle competenze ed ai ruoli, attribuibile al processo di riforma delle istituzioni, del Titolo V della Costituzione e della riforma degli enti locali. Ritardi nell'entrata in operatività dell'Agenzia nazionale per la Coesione, che porterebbero a ritardi di coordinamento con le REgioni ed i Ministeri titolari di PO Obiettivi tematici 11. RAFFORZARE LA CAPACITÀ ISTITUZIONALE DELLE AUTORITÀ PUBBLICHE E DELLE PARTI INTERESSATE E UN'AMMINISTRAZIONE PUBBLICA EFFICIENTE Risultati attesi Ra 11.6: Miglioramento della governance multilivello e delle capacità degli organismi coinvolti nella attuazione e gestione dei programmi operativi Condizioni programmatiche ed esogene - Progetti e interventi cofinanziati che rispettano i crono-programmi di attuazione e un tracciato unico completo - Quota di interventi con tempi di attuazione superiori ai valori di riferimento indicati da VISTO 161 Regione Basilicata Strategia Asse IX Indicatori Asse IX 11.6.3 Azioni di rafforzamento della trasparenza e della Azioni Risorse capacità di accompagnamento e attuazione dei programmi e delle strategie S3 11.6.5 Implementazione dei “Piani di miglioramento tecnico-amministrativo” 11.6.6 Miglioramento, diffusione e l’applicazione di metodi di valutazione appropriati (ex-ante, in itinere ed ex-post) e il rafforzamento delle competenze e le capacità del Sistema Nazionale di Valutazione e dei Nuclei di Valutazione 11.6.10 Accompagnamento del processo di riforma degli Enti locali anche attraverso azioni per la riqualificazione del personale amministrativo degli enti coinvolti - Giornate-uomo - Rapporti di valutazione prodotti - Piani per il miglioramento tecnicoamministrativo realizzati - Azioni realizzate 9,8 Meuro 162 Condizioni programmatiche ed esogene Regione Basilicata Allegato 2: la griglia di valutazione degli indicatori di programma - Valutazione di pertinenza, chiarezza, robustezza e delle fonti Pertinenza Chiarezza Robustezza Disponibilità fonti Indicatori di risultato 1.A.1.2 Incidenza della spesa totale per R&S sul PIL ASSE I- XXX L'indicatore permette di verificare l'influenza diretta delle azioni realizzate [ supporto partecipazione alle piattaforme e reti di ricerca] sull'obiettivo specifico [accrescere la propensione alla R&S] XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è inequivocabilmente definito. 1.A.1.2 ASSE I- XXX L'indicatore permette di Addetti Imprese verificare l'influenza diretta che hanno svolto delle azioni realizzate [ attività di R&S in supporto partecipazione alle collaborazione con piattaforme e reti di ricerca] enti di ricerca sull'obiettivo specifico pubblici e privati (*) [accrescere la propensione alla R&S] XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è inequivocabilmente definito. 1.B.1.1 ASSE I- XXX L'indicatore permette di verificare l'influenza diretta Ricercatori occupati delle azioni realizzate [ nelle imprese sul accrescere i progetti di ricerca totale degli addetti da parte delle imprese] sull'obiettivo specifico [rafforzare l'investimento in R&S da parte delle imprese] XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è inequivocabilmente definito. 1.B.1.1 ASSE I- XXX L'indicatore permette di verificare l'influenza diretta delle azioni realizzate [ accrescere i progetti di ricerca da parte delle imprese] sull'obiettivo specifico [rafforzare l'investimento in R&S da parte delle imprese] XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è inequivocabilmente definito. Imprese che hanno svolto attività di R&S in collaborazione con soggetti esterni 163 XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. XX Il grado di robustezza dell'indicatore appare discreto. La piccola base occupazionale di addetti alla R&S aziendali potrebbe però far oscillare notevolmente l'indicatore, anche a fronte di piccole variazioni asoslute XX Il grado di robustezza dell'indicatore appare discreto. La piccola base occupazionale di addetti alla R&S aziendali potrebbe però far oscillare notevolmente l'indicatore, anche a fronte di piccole variazioni asoslute XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. XXX La disponibilità delle fonti ha cadenza annuale XXX La disponibilità delle fonti ha cadenza annuale XXX La disponibilità delle fonti ha cadenza annuale XXX La disponibilità delle fonti ha cadenza annuale Regione Basilicata Pertinenza Chiarezza Robustezza Disponibilità fonti XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è inequivocabilmente definito. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. X La quantificazione per la Basilicata non è disponibile a cadenze sufficientemente aggiornate XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. XX Il grado di robustezza dell'indicatore appare discreto. La piccola numerosità delle imrpese nei settorii n questione potrebbe però far oscillare notevolmente l'indicatore, anche a fronte di piccole variazioni assolute XX Non esiste ancora una quantificazione, anche se secondo il Dps dal 2015 tale indicatore avrà aggiornamento annuale XX Poiché la baseline è zero, l'indicatore, nei primi anni, potrebbe avere incrementi esplosivi, a fronte di piccoli numeri di popolazione servita XXX La disponibilità delle fonti ha cadenza annuale XX Poiché la baseline è zero, l'indicatore, nei primi anni, potrebbe avere incrementi esplosivi, a fronte di piccoli numeri di popolazione servita XXX La disponibilità delle fonti ha cadenza annuale Indicatori di risultato 1.B.1.3 1.B.1.4 2..A.2.1 2.A.2.1 Specializzazione produttiva nei settori ad alta intensità di conoscenza** Tasso di natalità delle imprese nei settori ad alta intensità di conoscenza* ASSE I- XXX L'indicatore permette di verificare l'influenza diretta delle azioni realizzate [ accrescere i progetti di ricerca da parte delle imprese] sull'obiettivo specifico [rafforzare l'investimento in R&S da parte delle imprese] ASSE I- XXX L'indicatore permette di verificare l'influenza diretta delle azioni realizzate [ accrescere i progetti di ricerca da parte delle imprese] sull'obiettivo specifico [rafforzare l'investimento in R&S da parte delle imprese] Copertura con banda larga ad almeno 30 Mbps ASSE II - XXX L'indicatore permette di verificare l'influenza diretta delle azioni realizzate [ infrastutturazione di rete] sull'obiettivo specifico [riduzione del digital divide] Copertura con banda larga a 100 Mbps ASSE II - XXX L'indicatore permette di verificare l'influenza diretta delle azioni realizzate [ infrastutturazione di rete] sull'obiettivo specifico [riduzione del digital divide] XX L'indicatore ha un titolo chiaro, iniequivocabilmente definito, ma appare non universalmente comprensibile da parte di uno dei target di riferimento (cittadini) per gap di conoscenza informatica. Si raccomanda di declinare il titolo dell'indicatore nella fase di comunicazione dello stesso. XX L'indicatore ha un titolo chiaro, iniequivocabilmente definito, ma appare non universalmente comprensibile da parte di uno dei target di riferimento (cittadini) per gap di conoscenza informatica. Si raccomanda di declinare il titolo 164 Regione Basilicata Pertinenza Chiarezza Robustezza Disponibilità fonti Indicatori di risultato dell'indicatore nella fase di comunicazione dello stesso. 2.B.2.3 2.B.2.3 2.C.2.2 2.C.2.2 Grado di utilizzo di Internet nelle famiglie Imprese che hanno utilizzato servizi offerti online dalla PA Comuni con servizi pienamente interattivi Cittadini che hanno utilizzato il Fascicolo Sanitario Elettronico ASSE II - XXX L'indicatore permette di verificare l'influenza diretta delle azioni realizzate sull'obiettivo specifico. La riduzione gap di partecipazione alla società dell'informazione delle famiglie, infatti, rappresenta un buon indicatore per valutare il potenziamento in termini di partecipazione, di inclusione digitale e di accesso ai servizi on line. Asse II XXX L'indicatore permette di verificare l'influenza diretta delle azioni realizzate sull'obiettivo specifico. La diffusione dei servizi PA da parte delle imprese, infatti, presenta un buono strumento informativo per valutare il potenziamento in termini di competitività (es. e-commerce) e di adeguatezza al mercato globale delle stesse. ASSE II - XXX L'indicatore permette di verificare l'influenza diretta delle azioni realizzate [ iperoparatività dei sistemi] sull'obiettivo specifico [iperoparatività dei servizi]. ASSE II - XXX L'indicatore permette di verificare l'influenza diretta delle azioni realizzate [ iperoparatività dei sistemi] sull'obiettivo specifico [iperoparatività dei servizi]. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. XXX La disponibilità delle fonti ha cadenza annuale XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. XXX La disponibilità delle fonti ha cadenza annuale XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. 165 XXX La disponibilità delle fonti ha cadenza annuale. XX Non esiste ancora una quantificazione, anche se secondo il Dps dal 2015 tale indicatore avrà aggiornamento Regione Basilicata Pertinenza Chiarezza Robustezza Disponibilità fonti Indicatori di risultato annuale 2.C.2.2 ASSE II - XXX L'indicatore permette di verificare l'influenza diretta delle azioni realizzate [iperoparatività dei sistemi] sull'obiettivo specifico [iperoparatività dei servizi]. E' da osservare che tale indicatore Notifiche trasmesse permette di verificare la in formato digitale diffusione della cultura del nel processo civile, digitale sia all'interno di classi tributario e penale professionali specifiche (es. avv., dott. comm., etc.), per le quali appare più agevole la promozione degli stumenti digitali, sia tra i singoli cittadini (es. autotutela in ambito tributario), per i quali si registra una maggiore difficoltà di approccio. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. 3.A.3.1 ASSE III - XXX L'indicatore permette di Addetti delle nuove verificare la ricaduta in termini imprese di natalità imprendioriale e di nuova occupazione delle azioni realizzate. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. 3.A.3.2 Quota dei lavoratori che percepiscono sussidi di politica del lavoro passiva. ASSE III - XXX L'indicatore permette di misurare con una certa precisione gli effetti di riduzione dell'area della crisi industriale XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. Investimenti privati sul PIL ASSE III - XXX L'indicatore permette di verificare la ricaduta in termini di modernizzazione e diversificazione delle azioni realizzate. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. 3.B.3.3 166 X Non è diponibile la cadenza delle fonti informative XX Non esiste ancora una quantificazione, anche se secondo il Dps dal 2015 tale indicatore avrà aggiornamento annuale XX Non esiste XXX ancora una Il grado di robustezza quantificazione, dell'indicatore appare anche se secondo buono. Non si ravvisa il Dps dal 2015 tale alcuna criticità rispetto indicatore avrà alla possibilità di aggiornamento indebita influenza. annuale XXX Il grado di robustezza XXX La dell'indicatore appare disponibilità delle buono. Non si ravvisa fonti ha cadenza alcuna criticità rispetto annuale. alla possibilità di indebita influenza. Regione Basilicata Pertinenza Chiarezza Robustezza XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. XX L'indicatore ha un titolo chiaro, anche se è difficile discriminare, fra gli addetti del noprofit, quelli che svolgono effettivamente attività sociali ,e quelli che invece svolgono attività di supporto (ad. amministrazione). Per cui, l'indicatore è una proxy, anche se affidabile, dell'effettivo bacino occupazionale del terzo settore XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente Disponibilità fonti Indicatori di risultato 3.B.3.4 Grado di apertura commerciale del comparto manifatturiero ASSE III - XXX L'indicatore permette di verificare la ricaduta in termini apertura ai mercati esteri e di internazionalizzazione delle azioni realizzate. 3.A.3.4 Addetti occupati nelle unità locali delle imprese italiane a controllo estero ASSE III - XXX L'indicatore permette di verificare la ricaduta in termini apertura ai mercati esteri e di internazionalizzazione delle azioni realizzate. 3.A.3.1 Tasso di innovazione del sistema produttivo ASSE III - XXX L'indicatore permette di verificare la ricaduta in termini di propensione all'investimento delle azioni realizzate. 3.A.3.7 Addetti alle imprese e alle istituzioni non profit che svolgono attività a contenuto sociale ASSE III - XXX L'indicatore permette di verificare la ricaduta in termini di capacità occupazionale nel settore dei servizi alla persona delle azioni realizzate. 3.A.3.6 Quota valore fidi globali fra 30.000 e 500.000 euro utilizzati dalle imprese ASSE III - XXX L'indicatore permette di verificare la ricaduta in termini di dinamiche creditizie nel mercato locale delle azioni realizzate. 3.A.3.6 Impieghi bancari delle imprese non finanziarie sul PIL ASSE III - XXX L'indicatore permette di verificare la ricaduta in termini di dinamiche creditizie nel 167 XXX La disponibilità delle fonti ha cadenza annuale. XXX La disponibilità delle fonti ha cadenza annuale. XX La disponibilità delle fonti ha cadenza triennale. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. X La disponibilità delle fonti ha cadenza decennale. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. XXX La disponibilità delle fonti ha cadenza annuale. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa XXX La disponibilità delle fonti ha cadenza annuale. Regione Basilicata Pertinenza Chiarezza Robustezza Disponibilità fonti Indicatori di risultato mercato locale delle azioni realizzate. 4.B.4.2 Consumi di energia elettrica coperti con produzione da bioenergie 4.B.4.2 Consumi di energia elettrica delle imprese dell’industria 4.B.4.2 Consumi di energia elettrica delle imprese private del terziario (esclusa la PA) 4.C.4.1 Consumi di energia elettrica della PA per unità di lavoro Asse IV XXX L'indicatore permette di verificare l'influenza diretta delle azioni realizzate sull'obiettivo specifico. Il livello dei consumi rinvenienti da biomasse, infatti, presenta un buono strumento informativo per la riduzione le emissioni di gas climalteranti. Asse IV XXX L'indicatore permette di verificare l'influenza diretta delle azioni realizzate sull'obiettivo specifico. Il livello dei consumi parte delle imprese industriali, infatti, presenta un buono strumento informativo per la riduzione degli stessi e delle emissioni di gas climalteranti. Asse IV XXX L'indicatore permette di verificare l'influenza diretta delle azioni realizzate sull'obiettivo specifico. Il livello dei consumi parte delle imprese terziarie, infatti, presenta un buono strumento informativo per la riduzione degli stessi e delle emissioni di gas climalteranti. Asse IV XXX L'indicatore permette di verificare l'influenza diretta delle azioni realizzate sull'obiettivo specifico. Il livello dei consumi parte della PA in relazione alla produttività di servizi pubblici, infatti, presenta un buono strumento informativo per la riduzione comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. XXX La disponibilità delle fonti ha cadenza annuale. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. XXX La disponibilità delle fonti ha cadenza annuale. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. XXX La disponibilità delle fonti ha cadenza annuale. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. XXX La disponibilità delle fonti ha cadenza annuale. 168 Regione Basilicata Pertinenza Chiarezza Robustezza Disponibilità fonti Indicatori di risultato degli stessi e le emissioni di gas climalteranti. 4.C.4.1 4.D.4.3 4.E.4.6 Asse IV XXX L'indicatore permette di verificare l'influenza diretta Consumi di energia delle azioni realizzate elettrica per sull'obiettivo specifico. Il livello illuminazione dei consumi per pubblica pubblica per illuminazione in relazione alla superficie dei centri superficie servita, infatti, abitati presenta un buono strumento informativo per la riduzione degli stessi e le emissioni di gas climalteranti. Asse IV XXX L'indicatore permette di verificare l'influenza diretta Consumi di energia delle azioni realizzate elettrica coperti da sull'obiettivo specifico. Il livello fonti rinnovabili dei consumi rinvenienti da fonti (escluso idro) rinnovabili, infatti, presenta un buono strumento informativo per il grado di realizzazione di sistemi integrati e di distribuzione intelligente. Asse IV XXX Utilizzo di mezzi L'indicatore permette di pubblici di verificare l'influenza diretta trasporto da parte delle azioni realizzate di occupati, sull'obiettivo specifico. Il livello studenti, scolari e di occupazione per tipologie di utenti di mezzi viaggiatori dei mezzi pubblici pubblici permette di conoscere il grado di mobilità urbana intermodale. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. XXX La disponibilità delle fonti ha cadenza annuale. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. XXX La disponibilità delle fonti ha cadenza annuale. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. XXX La disponibilità delle fonti ha cadenza annuale. 169 Regione Basilicata Pertinenza Chiarezza Robustezza Disponibilità fonti Indicatori di risultato 4.E.4.6 4.G.4.4 5.A.5.1 5.A.5.1 5.B.5.3 Passeggeri trasportati dal TPL nei Comuni capoluogo di provincia Consumi di energia coperti da cogenerazione* Asse IV XXX L'indicatore permette di verificare l'influenza diretta delle azioni realizzate sull'obiettivo specifico. Il livello di occupazionedel TPL permette di conoscere il grado di mobilità urbana intermodale in termini di sostenibilità. Asse IV XXX L'indicatore permette di verificare l'influenza diretta delle azioni realizzate sull'obiettivo specifico. Il livello dei consumi rinvenienti da cogenerazione, infatti, presenta un buono strumento informativo per l'utilizzo di energia ad alto rendimento. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. XXX La disponibilità delle fonti ha cadenza annuale. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. XXX La disponibilità delle fonti ha cadenza annuale. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. Popolazione esposta a rischio frane ASSE V - XXX L'indicatore permette di verificare la ricaduta in termini riduzione del rischio idrogeologico. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. Popolazione esposta a rischio alluvione ASSE V - XXX L'indicatore permette di verificare la ricaduta in termini riduzione del rischio idrogeologico. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. ASSE V - XXX L'indicatore permette di verificare la ricaduta in termini riduzione del rischio sismico. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. Indice di rischio sismico* 170 X La disponibilità delle fonti ha cadenza quinquennuale, rendendo tale indicatore utile, perlopiù, per valutazioni ex post X La XXX disponibilità delle Il grado di robustezza fonti ha cadenza dell'indicatore appare quinquennuale, buono. Non si ravvisa rendendo tale alcuna criticità rispetto indicatore utile, alla possibilità di perlopiù, per indebita influenza. valutazioni ex post X La XXX disponibilità delle Il grado di robustezza fonti ha cadenza dell'indicatore appare quinquennuale, buono. Non si ravvisa rendendo tale alcuna criticità rispetto indicatore utile, alla possibilità di perlopiù, per indebita influenza. valutazioni ex post Regione Basilicata Pertinenza Chiarezza Robustezza Disponibilità fonti Indicatori di risultato 6.A.6.1 6.A.6.1 6.B.6.3 6.B.6.3 6.B.6.4 Raccolta differenziata dei rifiuti urbani Rifiuti urbani smaltiti in discarica per abitante Popolazione equivalente urbana servita da depurazione Dispersione della rete di distribuzione Corpi idrici in buono stato di qualità* ASSE VI- XXX L'indicatore permette di verificare l'influenza diretta delle azioni realizzate di promozione del riuso e della raccolta differenziata sull'obiettivo specifico [incremento di pratiche di compostaggio domestico e di comunità] ASSE VI- XXX L'indicatore permette di verificare l'influenza diretta delle azioni per l'introduzione del Green Public Procurement sull'obiettivo specifico [incremento di pratiche di compostaggio domestico e di comunità] ASSE VI- XXX L'indicatore permette di verificare l'influenza diretta delle azioni di potenziamento infrastutturale nel settore dell'acqua reflue sull'obiettivo specifico [uso efficiente della risorsa idrica] ASSE VI- XXX L'indicatore permette di verificare l'influenza diretta delle azioni di potenziamento infrastutturale e di monitoraggio nel settore dell'acqua sull'obiettivo specifico [uso efficiente della risorsa idrica] ASSE VI- XXX L'indicatore permette di verificare l'influenza diretta delle azioni di convogliamento e stoccaggio il risparmio idrico sull'obiettivo specifico [uso efficiente della risorsa idrica]. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. XXX La disponibilità delle fonti ha cadenza annuale. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. XXX La disponibilità delle fonti ha cadenza annuale. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. XX La disponibilità delle fonti ha cadenza triennale. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. XX La disponibilità delle fonti ha cadenza triennale. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. XXX La disponibilità delle fonti ha cadenza annuale. 171 Regione Basilicata Pertinenza Chiarezza Robustezza Disponibilità fonti XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. XX La disponibilità delle fonti ha cadenza annuale, anche se al momento la baseline non è definita XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. XXX La disponibilità delle fonti ha cadenza annuale. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. XX La disponibilità delle fonti ha cadenza triennale. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. XXX La disponibilità delle fonti ha cadenza annuale. Indicatori di risultato 6.C.6.6 6.C.6.7 6.C.6.7 Tasso di turisticità nei parchi nazionali e regionali ** Indice di domanda culturale del patrimonio statale Indice di domanda culturale del patrimonio statale e non statale 6.C.6.8 Turismo nei mesi non estivi 6.D.6.5 Percentuale di superficie degli habitat con un migliore stato di conservazione ** 6.E.6.2 Aree bonificate su totale delle aree ASSE VI- XXX L'indicatore permette di verificare l'influenza diretta delle azioni di valorizzazione del patrimonio naturale sull'obiettivo specifico [tutela ambientale attraverso la valorizzazione turistica ed economica]. ASSE VI- XXX L'indicatore permette di verificare l'influenza diretta delle azioni di valorizzazione del patrimonio storico-culturale sull'obiettivo specifico [tutela del patrimonio culturale attraverso la messa in rete e la valorizzazione]. ASSE VI- XXX L'indicatore permette di verificare l'influenza diretta delle azioni di valorizzazione del patrimonio storico-culturale sull'obiettivo specifico [tutela del patrimonio culturale attraverso la messa in rete e la valorizzazione]. ASSE VI- XXX L'indicatore permette di verificare l'influenza diretta delle azioni tese alla reealizzazione dei sistemi turistici sull'obiettivo specifico [tutela del patrimonio culturale attraverso la messa in rete e la valorizzazione]. ASSE VI- XXX L'indicatore permette di verificare l'influenza diretta delle azioni di salvaguardia ambientale sull'obiettivo specifico [tutela della biodiversità]. ASSE VI- XXX L'indicatore permette di verificare l'influenza diretta delle azioni di recupero dei siti inquinati sull'obiettivo specifico [riqualificazione ambientale]. X L'indicatore non è definito, nella bancadati del Dps, in termini di formula di calcolo XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. 172 XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. XX La disponibilità delle fonti ha cadenza annuale, anche se al momento la baseline non è definita XXX La disponibilità delle fonti ha cadenza annuale. Regione Basilicata Pertinenza Chiarezza Robustezza Disponibilità fonti X L'indicatore non è definito, nella bancadati del Dps, in termini di formula di calcolo XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. X I dati non sono disponibili. L'indicatore rientra tra quelli individuati dal DPS, ma non sono disponibili ulteriori informazioni. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. XXX La disponibilità delle fonti ha cadenza annuale XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. XXX La disponibilità delle fonti ha cadenza annuale XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. XXX La disponibilità delle fonti ha cadenza annuale XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. XXX La disponibilità delle fonti ha cadenza annuale XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. XXX La disponibilità delle fonti ha cadenza annuale Indicatori di risultato 7.B.7.4 Indice di accessibilità: Tempi di percorrenza verso i nodi urbani per tipologia di area* 7.D.7.1 ASSE VII - XXX L'indicatore permette di Indice del traffico di verificare la ricaduta in termini merci di logistica interna regionale e di collegamento alle 4 direttrici prioritarie. ASSE VII - XXX L'indicatore permette di verificare la ricaduta in termini mobilità interna regionale. ASSE VIII - XXX L'indicatore permette di Bambini tra zero e verificare l'influenza diretta fino al compimento 9.A.9.3 e delle azioni realizzate [ dei 3 anni che 9.C.9.3 aumento dei servizi alla hanno usufruito dei persona] sull'obiettivo specifico servizi per l’infanzia [miglioramento dei servizi di cura e di conciliazione] ASSE VIII - XXX L'indicatore permette di Anziani trattati in verificare l'influenza diretta 9.A.9.3 e assistenza delle azioni realizzate [ 9.C.9.3 domiciliare socioaumento dei servizi alla assistenziale persona] sull'obiettivo specifico [miglioramento dei servizi di cura e di conciliazione] ASSE VIII - XXX L'indicatore permette di verificare l'influenza diretta Famiglie in 9.B.9.4 e delle azioni realizzate [ condizioni di 9.C.9.3 sperimentazione di nuove disagio abitativo forme abitative] sull'obiettivo specifico riduzione del diagio abitativo] ASSE VIII - XXX L'indicatore permette di verificare l'influenza diretta delle azioni realizzate [ Tasso di istruzione 10:00 investimenti infrastutturali in universitaria edifici scolastici e formativi] sull'obiettivo specifico [promozione di ogni forma di apprendimento] 173 Regione Basilicata Pertinenza Chiarezza Robustezza Disponibilità fonti Indicatori di risultato 10:00 Quota di edifici in possesso del documento di valutazione dei rischi ASSE VIII - XXX L'indicatore permette di verificare l'influenza diretta delle azioni realizzate [ investimenti infrastutturali in edifici scolastici e formativi] sull'obiettivo specifico [promozione di ogni forma di apprendimento] XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare Disponibile entro il buono. Non si ravvisa 2015 alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. Progetti e interventi cofinanziati che rispettano i crono11:11:06 programmi di attuazione e un tracciato unico completo* ASSE IX - XXX L'indicatore permette di verificare l'influenza diretta delle azioni realizzate [ attività di accompangamento, ricerca e studi] sull'obiettivo specifico [rafforzamento della capacità istituzionale] XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. XXX L'indicatore, basandosi sul sistema di XXX monitoraggio che Il grado di robustezza sarà popolato dai dell'indicatore appare dati buono. Non si ravvisa dell'avanzamento alcuna criticità rispetto di attuazione, sarà alla possibilità di aggiornato just in indebita influenza. time e direttamente disponibile da parte dell'AdG. Quota di interventi con tempi di attuazione 11:11:06 superiori ai valori di riferimento indicati da VISTO* ASSE IX - XXX L'indicatore permette di verificare l'influenza diretta delle azioni realizzate [ attività di accompangamento, ricerca e studi] sull'obiettivo specifico [rafforzamento della capacità istituzionale] XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare Non ancora buono. Non si ravvisa disponibile. alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. Indicatori di output 1.A- 1.B Numero di imprese che cooperano con istituti di ricerca ASSE I - XXX L'indicatore comune appare pertinente all'azione, in quanto permette di monitorare la propensione alla ricerca da parte delle imprese del territorio. 174 XXX L'indicatore, basandosi sul sistema di XX monitoraggio che Il grado di robustezza sarà popolato dai dell'indicatore appare dati buono. Non si ravvisa dell'avanzamento alcuna criticità rispetto di attuazione, sarà alla possibilità di aggiornato just in indebita influenza. time e direttamente disponibile da parte dell'AdG. Regione Basilicata Pertinenza Chiarezza Robustezza Disponibilità fonti Indicatori di risultato Numero di ricercatori che operano in infrastrutture di ricerca migliorate ASSE I - XXX L'indicatore comune appare pertinente all'azione, in quanto permette di monitorare il grado di attrattività delle strutture di ricerca e la propensione all'integrazione in circuiti internazionali ed europei. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. 1.B Numero di nuovi ricercatori nelle entità sostenute ASSE I - XXX L'indicatore comune appare pertinente all'azione, in quanto permette di monitorare il grado di attrattività delle strutture di ricerca e la propensione all'integrazione in circuiti internazionali ed europei. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. 1.B Numero di imprese sostenute per introdurre nuovi prodotti che costituiscono una novità per il mercato ASSE I - XXX L'indicatore comune appare pertinente all'azione, in quanto permette di monitorare il processo di sviluppo indistriale e di valorizzazione economica delle attività di ricerca. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. 1.B Investimenti privati combinati al sostegno pubblico in progetti di R&S o innovazione* ASSE I - XXX L'indicatore comune appare pertinente all'azione, in quanto permette di monitorare la propensione alla realizzazione di partnariati pubblico-privati nel settore della ricerca. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. 1.A 175 XXX L'indicatore, basandosi sul sistema di monitoraggio che sarà popolato dai dati dell'avanzamento di attuazione, sarà aggiornato just in time e direttamente disponibile da parte dell'AdG. XXX L'indicatore, basandosi sul sistema di monitoraggio che sarà popolato dai dati dell'avanzamento di attuazione, sarà aggiornato just in time e direttamente disponibile da parte dell'AdG. XXX L'indicatore, basandosi sul sistema di monitoraggio che sarà popolato dai dati dell'avanzamento di attuazione, sarà aggiornato just in time e direttamente disponibile da parte dell'AdG. XXX L'indicatore, basandosi sul sistema di monitoraggio che sarà popolato dai dati dell'avanzamento Regione Basilicata Pertinenza Chiarezza Robustezza Disponibilità fonti Indicatori di risultato di attuazione, sarà aggiornato just in time e direttamente disponibile da parte dell'AdG. 2.A. 2.B Numero di unità abitative addizionali con accesso alla banda larga di almeno 30 Mbps ASSE II - XXX L'indicatore comune appare pertinente all'azione, in quanto permette di monitorare il processo di evoluzione e di ampliamento dell'infrastruttura di rete a banda larga e/o ultralarga Numero di imprese che ricevono un sostegno ASSE II XXX L'indicatore permette di monitorare adeguatamente l'avanzamento dell'azione, dando informazioni siginificative circa la copertura dei segmenti indicati nella descrizione dell'azione. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. 176 XXX L'indicatore presenta un buon grado di robustezza, in quanto la sua quantificazione dipende dalla concentrazione di unità abitative sul territorio regionale, che, escluse le due città capoluogo e pochi altri centri,non presenta valori elevati . Nelle aree a più alto tasso di concentrazzione di unità abitative l'accesso alla banda larga è già di almeno 30 Mbps. Per tale ragione appare evidente che l'indicatore non potrà essere indebitamente influenzato da outlier o da valori estremi. XXX L'indicatore, basandosi sul sistema di monitoraggio che sarà popolato dai dati dell'avanzamento di attuazione, sarà aggiornato just in time e direttamente disponibile da parte dell'AdG. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. XXX L'indicatore, basandosi sul sistema di monitoraggio che sarà popolato dai dati dell'avanzamento di attuazione, sarà Regione Basilicata Pertinenza Chiarezza Robustezza Disponibilità fonti Indicatori di risultato 1.B 3.A/3.B/ 3.C 4.B. 6.C ASSE I XXX L'indicatore permette di monitorare adeguatamente l'avanzamento delle azioni correlate, in quanto offre significative indicazioni in merito al sostegno in termini di propensione alla ricerca da parte delle imprese del territorio. ASSE III XXX L'indicatore comune permette di monitorare adeguatamente l'avanzamento delle azioni correlate, in quanto offre significative indicazioni in merito al sostegno in termini di creazione, di riorganizzazione e di consolidamento del tessuto produttivo regionale. ASSE IV XXX L'indicatore permette di monitorare adeguatamente l'avanzamento delle azioni correlate, in quanto offre significative indicazioni in merito al sostegno in termini di efficienza energetica e di utilizzo di energie rinnovabili da parte delle imprese. ASSE VI XXX L'indicatore permette di monitorare adeguatamente l'avanzamento delle azioni correlate, in quanto offre significative indicazioni in merito al sostegno in termini di ampliamento e diversificazione dell'offerta turistica. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. 177 aggiornato just in time e direttamente disponibile da parte dell'AdG. Regione Basilicata Pertinenza Chiarezza Robustezza Disponibilità fonti Indicatori di risultato 9.C. 2.B 2.C. Numero di scuole coinvolte in progetti di inclusione digitale Numero di Data center realizzati ASSE VIII XXX L'indicatore permette di monitorare adeguatamente l'avanzamento delle azioni correlate, in quanto offre significative indicazioni in merito al sostegno in termini di miglioramento delle performance delle imprese sociali (operatori privati). ASSE II - X L'indicatore permette di monitorare compiutamente la partecipazione dei singoli Istituti Scolastici tesa all'aumento dell'alfabetizzazione e delle competenze informatiche presso le giovani genrazioni. Tuttavia, appare troppo riduttivo per misurare l’azione 2.3.1, che, per come appare dalla sua descrizione nel PO, ha uno spettro di azione molto ampio, ed inoltre non fornisce alcune indicazioni rispetto i target specifici dei cittadini svantaggiati e dei residenti nelle aree rurali. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. XX L'indicatore ha un ASSE II - XX titolo chiaro, L'indicatore indicato iniequivocabilmente rappresenta adeguatamente definito, ma appare l'avanzamento verso il risultato non universalmente previsto in termini comprensibile da parte infrastrutturali. Si segnala che di tutti i target doi non è previsto alcun indicatore riferimento (cittadini) che possa dare indicazioni circa per gap di conoscenza la diffusione dell'identità informatica. Si digitale per l'intera popolazione, raccomanda di condizione necessaria per declinare il titolo l'accesso ai servizi interattivi. dell'indicatore nella fase di comunicazione dello stesso. 178 XXX L'indicatore, basandosi sul sistema di XXX monitoraggio che Il grado di robustezza sarà popolato dai dell'indicatore appare dati buono. Non si ravvisa dell'avanzamento alcuna criticità rispetto di attuazione, sarà alla possibilità di aggiornato just in indebita influenza. time e direttamente disponibile da parte dell'AdG. XXX L'indicatore, basandosi sul XXX sistema di Il grado di robustezza monitoraggio che dell'indicatore appare sarà popolato dai buono. Non si ravvisa dati alcuna criticità rispetto dell'avanzamento alla possibilità di di attuazione, sarà indebita influenza. aggiornato just in [valore obiettivo 1] time e direttamente disponibile da parte dell'AdG. Regione Basilicata Pertinenza Chiarezza Robustezza Disponibilità fonti XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. XXX L'indicatore, basandosi sul sistema di monitoraggio che sarà popolato dai dati dell'avanzamento di attuazione, sarà aggiornato just in time e direttamente disponibile da parte dell'AdG. Indicatori di risultato ASSE II - XXX L'indicatore permette di monitorare adeguatamente l'avanzamento dell'azione, dando informazioni siginificative circa la copertura dei segmenti indicati nella descrizione dell'azione. XX L'indicatore ha un titolo chiaro, iniequivocabilmente definito, ma appare non universalmente comprensibile da parte di tutti i target doi riferimento (cittadini) per gap di conoscenza informatica. Si raccomanda di declinare il titolo dell'indicatore nella fase di comunicazione dello stesso. ASSE V - XXX Numero di L'indicatore appare pertinente applicativi e sistemi 2.C. in quanto offre indicazioni in /5.B/6.B informativi meritoall'implementazione realizzati della dotazione tecnologico di sistemi di prevenzione e monitoraggio. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. ASSE VI - XXX L'indicatore appare pertinente in quanto offre indicazioni in merito al miglioramento del monitoraggio della rete idrica. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. 179 XXX L'indicatore, basandosi sul sistema di XXX monitoraggio che Il grado di robustezza sarà popolato dai dell'indicatore appare dati buono. Non si ravvisa dell'avanzamento alcuna criticità rispetto di attuazione, sarà alla possibilità di aggiornato just in indebita influenza. time e direttamente disponibile da parte dell'AdG. XXX L'indicatore, basandosi sul sistema di XXX monitoraggio che Il grado di robustezza sarà popolato dai dell'indicatore appare dati buono. Non si ravvisa dell'avanzamento alcuna criticità rispetto di attuazione, sarà alla possibilità di aggiornato just in indebita influenza. time e direttamente disponibile da parte dell'AdG. Regione Basilicata Pertinenza Chiarezza Robustezza Disponibilità fonti Indicatori di risultato 2.C. 3.B 3.B/3.C Numero di banche dati coinvolte ASSE II - XXX L'indicatore risulta essere pertinente in qunto misura il numero di servizi di egovernment coinvolti nel processo di integrazione e interoperabilità e, quindi, fornisce indicazioni circa la complessità e la completezza del sistema di servizi che si realizza. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. Numero di imprese sostenute per introdurre nuovi prodotti che costituiscono una novità per il mercato ASSE III XXX L'indicatore permette di monitorare adeguatamente l'avanzamento delle azioni correlate, in quanto offre significative indicazioni in merito al sostegno all'internazionalizzazione del tessuto produttivo regionale. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. Numero di imprese che ricevono sovvenzioni ASSE III XXX L'indicatore comune permette di monitorare adeguatamente l'avanzamento delle azioni correlate, in quanto offre significative indicazioni in merito alla capacità di innovazione e di internazionalizzazione del tessuto produttivo regionale. 180 XXX L'indicatore, basandosi sul sistema di monitoraggio che XXX sarà popolato dai Il grado di robustezza dati dell'indicatore appare dell'avanzamento buono. di attuazione, sarà aggiornato just in time e direttamente disponibile da parte dell'AdG. XXX L'indicatore, basandosi sul sistema di XXX monitoraggio che Il grado di robustezza sarà popolato dai dell'indicatore appare dati buono. Non si ravvisa dell'avanzamento alcuna criticità rispetto di attuazione, sarà alla possibilità di aggiornato just in indebita influenza. time e direttamente disponibile da parte dell'AdG. XXX L'indicatore, basandosi sul sistema di XXX monitoraggio che Il grado di robustezza sarà popolato dai dell'indicatore appare dati buono. Non si ravvisa dell'avanzamento alcuna criticità rispetto di attuazione, sarà alla possibilità di aggiornato just in indebita influenza. time e direttamente disponibile da parte dell'AdG. Regione Basilicata Pertinenza Chiarezza Robustezza Disponibilità fonti Indicatori di risultato Numero di imprese che ricevono un sostegno finanziario diverso dalle sovvenzioni ASSE III XXX L'indicatore comune permette di monitorare adeguatamente l'avanzamento delle azioni correlate, in quanto offre significative indicazioni in merito al sostegno in termini di creazione, di riorganizzazione e di consolidamento del tessuto produttivo regionale. Numero di impianti realizzati ASSE IV XXX L'indicatore appare pertinente poichè offre significative indicazioni in merito alla realizzazione di impianti di produzione di bioenergie, in particolare quelli da biomasse. 4.C. Capacità addizionale di produzione di energia da fonti rinnovabili ASSE IV XXX L'indicatore comune appare pertinente poichè offre significative indicazioni in merito alla realizzazione di impianti di produzione di bioenergie, in particolare quelli da biomasse. XX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono, anche se dipende dal dimenzionamento degli impianti realizzati 4.C. Numero di unità abitative con classificazione del consumo energetico migliorata ASSE IV XXX L'indicatore comune appare pertinente, in quanto offre indicazioni sul patrimonio edilizio pubblico a titolarietà regionale con miglioramente della classificazione energetica. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. 3.B/3.D 4.A. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è inequivocabilmente definito. 181 XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. XXX L'indicatore, basandosi sul sistema di monitoraggio che sarà popolato dai dati dell'avanzamento di attuazione, sarà aggiornato just in time e direttamente disponibile da parte dell'AdG. XXX L'indicatore, basandosi sul sistema di monitoraggio che sarà popolato dai dati dell'avanzamento di attuazione, sarà aggiornato just in time e direttamente disponibile da parte dell'AdG. XXX L'indicatore, basandosi sul sistema di monitoraggio che sarà popolato dai dati dell'avanzamento di attuazione, sarà aggiornato just in time e direttamente disponibile da parte dell'AdG. XXX L'indicatore, basandosi sul sistema di monitoraggio che sarà popolato dai dati dell'avanzamento Regione Basilicata Pertinenza Chiarezza Robustezza Disponibilità fonti Indicatori di risultato di attuazione, sarà aggiornato just in time e direttamente disponibile da parte dell'AdG. 4.D. 4.E. 4.E. ASSE IV XXX Numero di utenti di L'indicatore comune appare energia addizionali pertinente poichè offre collegati a reti significative indicazioni in intelligenti merito all'accesso a sistemi energetici locali fondati su tecniche avanzate ITC. Lunghezza totale delle linee tramviarie e metropolitane nuove o migliorate ASSE IV XXX L'indicatore appare pertinente poichè offre significative indicazioni in merito alla realizzazione di linee di trasporto locale/urbano accessibili, meno impattanti sotto il profilo ambientale e intermodali. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. Sistema di bigliettazione integrata ASSE IV XXX L'indicatore appare pertinente poichè offre significative indicazioni in merito allo sviluppo di TPL integrati. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. 182 XXX L'indicatore, basandosi sul sistema di XXX monitoraggio che Il grado di robustezza sarà popolato dai dell'indicatore appare dati buono. Non si ravvisa dell'avanzamento alcuna criticità rispetto di attuazione, sarà alla possibilità di aggiornato just in indebita influenza. time e direttamente disponibile da parte dell'AdG. XXX L'indicatore, basandosi sul sistema di XXX monitoraggio che Il grado di robustezza sarà popolato dai dell'indicatore appare dati buono. Non si ravvisa dell'avanzamento alcuna criticità rispetto di attuazione, sarà alla possibilità di aggiornato just in indebita influenza. time e direttamente disponibile da parte dell'AdG. XXX L'indicatore, basandosi sul sistema di XXX monitoraggio che Il grado di robustezza sarà popolato dai dell'indicatore appare dati buono. Non si ravvisa dell'avanzamento alcuna criticità rispetto di attuazione, sarà alla possibilità di aggiornato just in indebita influenza. time e direttamente disponibile da parte dell'AdG. Regione Basilicata Pertinenza Chiarezza Robustezza Disponibilità fonti Indicatori di risultato Numero di impianti di cogenerazione e trigenerazione realizzati ASSE IV XXX L'indicatore appare pertinente in relazione al persiguimento della priorità connessa all'incremento della quota di fabbisogno energetico coperto da cogenerazione. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. 4.G Numero di impianti oggetto di intervento ASSE IV XXX L'indicatore appare pertinente in relazione al persiguimento della priorità connessa all'incremento della quota di fabbisogno energetico coperto da cogenerazione. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. 4.G ASSE IV XXX L'indicatore appare pertinente Sistemi in relazione al persiguimento teleriscaldamento e della priorità connessa alla teleraffrescamento realizzazione di sistemi realizzati alimentati da energie in linea con le innovazioni tecnologiche più avanzate. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. 4.G 5.A Superficie totale dei suoli riabilitati ASSE V - XXX L'indicatore comune appare pertinente in quanto offre indicazioni in merito all'abbattimento del rischio idrogeologico e di erosione costiera. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. 183 XXX L'indicatore, basandosi sul sistema di monitoraggio che sarà popolato dai dati dell'avanzamento di attuazione, sarà aggiornato just in time e direttamente disponibile da parte dell'AdG. XXX L'indicatore, basandosi sul sistema di monitoraggio che sarà popolato dai dati dell'avanzamento di attuazione, sarà aggiornato just in time e direttamente disponibile da parte dell'AdG. XXX L'indicatore, basandosi sul sistema di monitoraggio che sarà popolato dai dati dell'avanzamento di attuazione, sarà aggiornato just in time e direttamente disponibile da parte dell'AdG. XXX L'indicatore, basandosi sul sistema di monitoraggio che sarà popolato dai dati dell'avanzamento Regione Basilicata Pertinenza Chiarezza Robustezza Disponibilità fonti Indicatori di risultato di attuazione, sarà aggiornato just in time e direttamente disponibile da parte dell'AdG. 5.A/6.D 5.B 5.B Superficie degli habitat beneficiari di un intervento volto a raggiungere un migliore stato di conservazione ASSE V - XXX L'indicatore comune appare pertinente in quanto offre indicazioni in merito all'abbattimento del rischio idrogeologico e di erosione costiera. ASSE VI - XXX L'indicatore appare pertinente in quanto offre indicazioni in merito alla corretta fruizione dei siti di interesse naturalistico. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. Numero di edifici oggetto di intervento ASSE V - XXX L'indicatore appare pertinente in quanto offre indicazioni in merito alla riduzione del rischio sismico. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. Studio di microzonazione ASSE V - XXX L'indicatore appare pertinente in quanto offre indicazioni in merito alla riduzione del rischio sismico. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. 184 XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. XXX L'indicatore, basandosi sul sistema di monitoraggio che sarà popolato dai dati dell'avanzamento di attuazione, sarà aggiornato just in time e direttamente disponibile da parte dell'AdG. XXX L'indicatore, basandosi sul sistema di XXX monitoraggio che Il grado di robustezza sarà popolato dai dell'indicatore appare dati buono. Non si ravvisa dell'avanzamento alcuna criticità rispetto di attuazione, sarà alla possibilità di aggiornato just in indebita influenza. time e direttamente disponibile da parte dell'AdG. XXX L'indicatore, basandosi sul sistema di XXX monitoraggio che Il grado di robustezza sarà popolato dai dell'indicatore appare dati buono. Non si ravvisa dell'avanzamento alcuna criticità rispetto di attuazione, sarà alla possibilità di aggiornato just in indebita influenza. time e direttamente disponibile da parte dell'AdG. Regione Basilicata Pertinenza Chiarezza Robustezza Disponibilità fonti Indicatori di risultato 6.A XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. ASSE VI - XXX L'indicatore comune appare Capacità pertinente in quanto offre addizionale di indicazioni in merito alla riciclaggio dei rifiuti riduzione della produzione di rifiuti urbani non differenziati. ASSE VI - XXX L'indicatore appare pertinente in quanto offre indicazioni in merito alla riduzione della produzione di rifiuti urbani non differenziati. 6.A Numero di centri di raccolta realizzate 6.A ASSE VI - XXX L'indicatore appare pertinente Numero di impianti in quanto offre indicazioni in per il trattamento e meritoal miglioramento in lo smaltimento dei termini di trattamento e rifiuti realizzati smaltimento dei rifuiri solidi urbani. 6.B Popolazione addizionale servita dall'approvigionam ento idrico potenziato* XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. ASSE VI - XXX L'indicatore comune appare pertinente in quanto offre indicazioni in merito alla qualità del servizio di erogazione idrica. 185 XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. XXX L'indicatore, basandosi sul sistema di monitoraggio che sarà popolato dai dati dell'avanzamento di attuazione, sarà aggiornato just in time e direttamente disponibile da parte dell'AdG. XXX L'indicatore, basandosi sul sistema di monitoraggio che sarà popolato dai dati dell'avanzamento di attuazione, sarà aggiornato just in time e direttamente disponibile da parte dell'AdG. XXX L'indicatore, basandosi sul sistema di monitoraggio che sarà popolato dai dati dell'avanzamento di attuazione, sarà aggiornato just in time e direttamente disponibile da parte dell'AdG. XXX L'indicatore, basandosi sul sistema di monitoraggio che sarà popolato dai dati dell'avanzamento Regione Basilicata Pertinenza Chiarezza Robustezza Disponibilità fonti Indicatori di risultato di attuazione, sarà aggiornato just in time e direttamente disponibile da parte dell'AdG. Numero di reti idriche realizzate ASSE VI - XXX L'indicatore appare pertinente in quanto offre indicazioni in merito al miglioramento della rete idrica in termini di riduzione perdite, capacità di accumulo e qualità del servizio. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. 6.B Numero di interventi di monitoraggio della risorsa idrica ASSE VI - XXX L'indicatore appare pertinente in quanto offre indicazioni in merito al miglioramento della rete idrica in termini di riduzione perdite, capacità di accumulo e qualità del servizio. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. 6.B Numero di interventi in materia di risparmio idrico e depurazione ASSE VI - XXX L'indicatore appare pertinente in quanto offre indicazioni in merito al miglioramento della rete idrica in termini di riduzione perdite, capacità di accumulo e qualità del servizio. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. 6.B 186 XXX L'indicatore, basandosi sul sistema di XXX monitoraggio che Il grado di robustezza sarà popolato dai dell'indicatore appare dati buono. Non si ravvisa dell'avanzamento alcuna criticità rispetto di attuazione, sarà alla possibilità di aggiornato just in indebita influenza. time e direttamente disponibile da parte dell'AdG. XXX L'indicatore, basandosi sul sistema di XXX monitoraggio che Il grado di robustezza sarà popolato dai dell'indicatore appare dati buono. Non si ravvisa dell'avanzamento alcuna criticità rispetto di attuazione, sarà alla possibilità di aggiornato just in indebita influenza. time e direttamente disponibile da parte dell'AdG. XXX L'indicatore, basandosi sul sistema di XXX monitoraggio che Il grado di robustezza sarà popolato dai dell'indicatore appare dati buono. Non si ravvisa dell'avanzamento alcuna criticità rispetto di attuazione, sarà alla possibilità di aggiornato just in indebita influenza. time e direttamente disponibile da parte dell'AdG. Regione Basilicata Pertinenza Chiarezza Robustezza Disponibilità fonti Indicatori di risultato 6.B 6.C /6.E 7.B /.c Numero di infrastrutture per il pretrattatmento e stoccaggio ASSE VI - XXX L'indicatore appare pertinente in quanto offre indicazioni in meritoal miglioramento della risorsa idrica. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. Aree oggetto di intervento ASSE VI - XXX L'indicatore appare pertinente in quanto offre indicazioni in meritoal miglioramento in termini di trattamento e smaltimento dei rifuiri solidi urbani. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. Lunghezza totale delle strade di nuova costruzione ASSE VII XXX L'indicatore comune appare pertinente in quanto permette il monitoraggio in termini infrastutturali tesi al rafforzamento delle connessioni tra le aree interne e la rete globale. Sistema di bigliettazione integrata ASSE VII XXX L'indicatore appare pertinente poichè offre significative indicazioni in merito allo sviluppo di TPL integrati. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente 187 XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di XXX L'indicatore, basandosi sul sistema di monitoraggio che sarà popolato dai dati dell'avanzamento di attuazione, sarà aggiornato just in time e direttamente disponibile da parte dell'AdG. XXX L'indicatore, basandosi sul sistema di monitoraggio che sarà popolato dai dati dell'avanzamento di attuazione, sarà aggiornato just in time e direttamente disponibile da parte dell'AdG. XXX L'indicatore, basandosi sul sistema di monitoraggio che sarà popolato dai dati dell'avanzamento di attuazione, sarà aggiornato just in time e direttamente disponibile da parte dell'AdG. XXX L'indicatore, basandosi sul sistema di monitoraggio che sarà popolato dai dati Regione Basilicata Pertinenza Chiarezza Robustezza Disponibilità fonti Indicatori di risultato definito. 7.D 9.A/10 9.A Lunghezza totale delle linee ferroviarie ricostruite o rinnovate Capacità dell'infrastruttura per l'assistenza all'infanzia o l'istruzione sostenuta Popolazione coperta dai servizi sanitari migliorati ASSE VII XXX L'indicatore comune appare pertinente in quanto permette il monitoraggio in termini infrastutturali tesi al rpotenziamento dell'offerta ferroviaria. ASSE VIII XXX L'indicatore comune permette di monitorare adeguatamente l'avanzamento delle azioni correlate, in quanto offre significative indicazioni in merito alla risposta ai bisogni di particolari target di popolazione. ASSE VIII - XXX L'indicatore comune appare pertinente all'azione, in quanto permette di monitorare le attività migliorative degli ambienti scolastici in termini di dotazione didattica e di accessibilità per gli studenti con abilità ridotta. ASSE VIII XXX L'indicatore comune permette di monitorare adeguatamente l'avanzamento delle azioni correlate, in quanto offre significative indicazioni in merito all'accesso ai servizi 188 indebita influenza. dell'avanzamento di attuazione, sarà aggiornato just in time e direttamente disponibile da parte dell'AdG. XXX L'indicatore, basandosi sul sistema di XXX monitoraggio che Il grado di robustezza sarà popolato dai dell'indicatore appare dati buono. Non si ravvisa dell'avanzamento alcuna criticità rispetto di attuazione, sarà alla possibilità di aggiornato just in indebita influenza. time e direttamente disponibile da parte dell'AdG. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. XXX L'indicatore, basandosi sul sistema di monitoraggio che sarà popolato dai dati dell'avanzamento di attuazione, sarà aggiornato just in time e direttamente disponibile da parte dell'AdG. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. XXX L'indicatore, basandosi sul sistema di monitoraggio che sarà popolato dai dati dell'avanzamento Regione Basilicata Pertinenza Chiarezza Robustezza Disponibilità fonti Indicatori di risultato sanitari di territorio. 9.B. 9.B. 11 di attuazione, sarà aggiornato just in time e direttamente disponibile da parte dell'AdG. Edifici pubblici o commerciali costruiti o ristrutturati in zone urbane ASSE VIII XXX L'indicatore comune permette di monitorare adeguatamente l'avanzamento delle azioni correlate, offrendo indicazioni circa la dotazione di edifici pubblici da destinare a forme innovativie di alloggio, anche a carattere assistenziale Abitazioni ripristinate in zone urbane ASSE VIII XXX L'indicatore comune permette di monitorare adeguatamente l'avanzamento delle azioni correlate, offrendo indicazioni circa la dotazione di edifici pubblici da destinare a forme innovativie di alloggio, anche a carattere assistenziale Giornate/uomo ASSE IX - X L'indicatore appare pertinente all'azione, ma appare di scarso contenuto informativo rispetto all'avanzamento fisico delle azioni cui le giornate-uomo si riferiscono. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. 189 XXX L'indicatore, basandosi sul sistema di XXX monitoraggio che Il grado di robustezza sarà popolato dai dell'indicatore appare dati buono. Non si ravvisa dell'avanzamento alcuna criticità rispetto di attuazione, sarà alla possibilità di aggiornato just in indebita influenza. time e direttamente disponibile da parte dell'AdG. XXX L'indicatore, basandosi sul sistema di XXX monitoraggio che Il grado di robustezza sarà popolato dai dell'indicatore appare dati buono. Non si ravvisa dell'avanzamento alcuna criticità rispetto di attuazione, sarà alla possibilità di aggiornato just in indebita influenza. time e direttamente disponibile da parte dell'AdG. XXX L'indicatore, basandosi sul sistema di XXX monitoraggio che Il grado di robustezza sarà popolato dai dell'indicatore appare dati buono. Non si ravvisa dell'avanzamento alcuna criticità rispetto di attuazione, sarà alla possibilità di aggiornato just in indebita influenza. time e direttamente disponibile da parte dell'AdG. Regione Basilicata Pertinenza Chiarezza Robustezza Disponibilità fonti Indicatori di risultato 11 11 11 AT-X Piani di miglioramento tecnicoamministrativo implementati ASSE IX - XXX L'indicatore appare pertinente all'azione, in quanto permette di monitorare le attività di potenziamento delle competenze delle amministrazione coinvolte nell'attuazione del programma. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. Analisi/studi realizzati ASSE IX - XXX L'indicatore appare pertinente all'azione, in quanto permette di monitorare la realizzazione di attività di valutazione degli effetti e dei risultati attesi degli interventi. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. Azioni realizzate ASSE IX - XXX L'indicatore appare pertinente all'azione, in quanto permette di monitorare le azioni volte a integrare in modo ottimale le opportunità oltre che quelle tese alla riqualificazione del personale interno. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di indebita influenza. Sistemi informativi/Banche dati realizzate ASSE AT - XXX L'indicatore appare pertinente all'azione, in quanto permette di monitorare le attività di monitoraggio nell'attuazione del programma. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente XXX Il grado di robustezza dell'indicatore appare buono. Non si ravvisa alcuna criticità rispetto alla possibilità di 190 XXX L'indicatore, basandosi sul sistema di monitoraggio che sarà popolato dai dati dell'avanzamento di attuazione, sarà aggiornato just in time e direttamente disponibile da parte dell'AdG. XXX L'indicatore, basandosi sul sistema di monitoraggio che sarà popolato dai dati dell'avanzamento di attuazione, sarà aggiornato just in time e direttamente disponibile da parte dell'AdG. XXX L'indicatore, basandosi sul sistema di monitoraggio che sarà popolato dai dati dell'avanzamento di attuazione, sarà aggiornato just in time e direttamente disponibile da parte dell'AdG. XXX L'indicatore, basandosi sul sistema di monitoraggio che sarà popolato dai dati Regione Basilicata Pertinenza Chiarezza Robustezza Disponibilità fonti Indicatori di risultato AT-X AT-X Rapporti di Valutazione prodotti/ Studi e Ricerche Campagne di comunicazione integrate ASSE AT - XXX L'indicatore appare pertinente all'azione, in quanto permette di monitorare le attività di monitoraggio nell'attuazione del programma. ASSE AT - XXX L'indicatore appare pertinente all'azione, in quanto permette di monitorare le attività di comunicazione e di diffusione del programma. definito. indebita influenza. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. XXX L'indicatore, basandosi sul sistema di XXX monitoraggio che Il grado di robustezza sarà popolato dai dell'indicatore appare dati buono. Non si ravvisa dell'avanzamento alcuna criticità rispetto di attuazione, sarà alla possibilità di aggiornato just in indebita influenza. time e direttamente disponibile da parte dell'AdG. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. XXX L'indicatore, basandosi sul sistema di XXX monitoraggio che Il grado di robustezza sarà popolato dai dell'indicatore appare dati buono. Non si ravvisa dell'avanzamento alcuna criticità rispetto di attuazione, sarà alla possibilità di aggiornato just in indebita influenza. time e direttamente disponibile da parte dell'AdG. 191 dell'avanzamento di attuazione, sarà aggiornato just in time e direttamente disponibile da parte dell'AdG. Regione Basilicata Pertinenza Chiarezza Robustezza Disponibilità fonti Indicatori di risultato AT-X AT-X Voti: XXX XX X Azioni di informazione e comunicazione realizzate ai diversi livelli istituzionali Giornate uomo ASSE AT - XXX L'indicatore appare pertinente all'azione, in quanto permette di monitorare le attività di comunicazione e di diffusione del programma. ASSE AT - XXX L'indicatore appare pertinente all'azione, in quanto permette di monitorare le attività di monitoraggio nell'attuazione del programma. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. XXX L'indicatore, basandosi sul sistema di XXX monitoraggio che Il grado di robustezza sarà popolato dai dell'indicatore appare dati buono. Non si ravvisa dell'avanzamento alcuna criticità rispetto di attuazione, sarà alla possibilità di aggiornato just in indebita influenza. time e direttamente disponibile da parte dell'AdG. XXX L'indicatore ha un titolo chiaro, facilmente comprensibile ed è iniequivocabilmente definito. XXX L'indicatore, basandosi sul sistema di XXX monitoraggio che Il grado di robustezza sarà popolato dai dell'indicatore appare dati buono. Non si ravvisa dell'avanzamento alcuna criticità rispetto di attuazione, sarà alla possibilità di aggiornato just in indebita influenza. time e direttamente disponibile da parte dell'AdG. elevata buona, ma con alcune prescrizioni inadeguata 192 Regione Basilicata - Valutazione dei target Indicatori Realismo del target Pertinenza dei milestones Realismo del milestone Metodologia di calcolo del target degli indicatori di output Indicatori di risultato 1.A.1.2 1.A.1.2 1.B.1.1 1.B.1.1 1.B.1.3 1.B.1.4 3.A.3.7 2.A.2.1 ASSE I XXX Incidenza della spesa totale Il target appare realistico per R&S sul PIL sulla base delle azioni, della dotazione finanziaria e delle azioni previste Addetti Imprese che hanno svolto attività di R&S in ASSE I collaborazione con enti di Non calcolato ricerca pubblici e privati (*) ASSE I XXX Ricercatori occupati nelle Il target appare realistico imprese sul totale degli sulla base delle azioni, della addetti dotazione finanziaria e delle azioni previste Imprese che hanno svolto ASSE I attività di R&S in X XX collaborazione con soggetti Il target appare realistico esterni Specializzazione produttiva nei settori ad alta intensità di conoscenza** Tasso di natalità delle imprese nei settori ad alta intensità di conoscenza* Non applicabile ASSE I XXX Il calcolo del target è Non applicabile basato sulla serie storica dell'indicatore. Non applicabile Non applicabile Non applicabile Non applicabile ASSE I Non calcolato ASSE I XXX Il calcolo del target è Non applicabile basato sulla serie storica dell'indicatore. ASSE I XXX Il calcolo del target è Non applicabile basato sulla serie storica dell'indicatore. ASSE I Non calcolato Non applicabile Non applicabile ASSE I Non calcolato ASSE I Non calcolato Non applicabile Non applicabile ASSE I Non calcolato Non applicabile ASSE II XXX Il calcolo del target è Non applicabile basato sulla serie storica dell'indicatore. Non applicabile ASSE II XXX Non applicabile Il calcolo del target è basato sulla serie storica Copertura con banda larga ad almeno 30 Mbps ASSE II XXX Il target appare realistico sulla base delle azioni, della dotazione finanziaria e degli investimenti medi necessari al raggiungimento del target. Copertura con banda larga a 100 Mbps ASSE II XX Il target appare piuttosto sovradimensionato 193 Regione Basilicata Indicatori Realismo del target Pertinenza dei milestones Realismo del milestone Metodologia di calcolo del target degli indicatori di output dell'indicatore. 2.B.2.3 ASSE II XXX Grado di utilizzo di Internet Il target appare realistico nelle famiglie sulla base delle azioni e della dotazione finanziaria. Non applicabile 2.B.2.3 Imprese che hanno utilizzato servizi offerti online dalla PA ASSE II XXX Il target appare realistico sulla base delle azioni e della dotazione finanziaria. Non applicabile Comuni con servizi pienamente interattivi ASSE II XXX Il target appare realistico sulla base delle azioni e della dotazione finanziaria. Non applicabile Cittadini che hanno utilizzato il Fascicolo Sanitario Elettronico ASSE II XX Il target appare abbastanza realistico sulla base delle azioni e della dotazione finanziaria, anche se non sconta pienamente la composizione della popolazione residente che 2.C.2.2 2.C.2.2 194 Non applicabile ASSE II XXX Il calcolo del target è basato sulla serie storica dell'indicatore, sulla Non applicabile crescita delle competenze digitali della popolazione e sull'incremento del procedure amministrative on line (es. CUD on line) ASSE II XXX Il calcolo del target è basato sulla serie storica dell'indicatore, sulla crescita delle Non applicabile competenze digitali della popolazione e sull'incremento del procedure amministrative on line (es. richieste certificati) ASSE II XXX Il calcolo del target è Non applicabile basato sulla serie storica dell'indicatore. ASSE II XXX Il calcolo del target è Non applicabile sulla crescita delle competenze digitali della popolazione. Regione Basilicata Indicatori Realismo del target Pertinenza dei milestones Realismo del milestone Metodologia di calcolo del target degli indicatori di output appare sempre più anziana. 2.C.2.2 3.A.3.1 3.A.3.2 3.B.3.3 3.B.3.4 3.A.3.4 3.A.3.1 Notifiche trasmesse in formato digitale nel processo civile, tributario e penale Addetti delle nuove imprese Addetti nelle unità locali dei sistemi locali del lavoro definiti in crisi rispetto a inizio periodo ASSE II XXX Il target appare realistico sulla base delle azioni e della dotazione finanziaria. Non applicabile ASSE III Non calcolato Non applicabile ASSE III Non calcolato Non applicabile ASSE III XXX Il target appare realistico Investimenti privati sul PIL sulla base delle azioni, della dotazione finanziaria e degli interventi previsti, ASSE III XXX Grado di apertura Il target appare realistico commerciale del comparto sulla base delle azioni, della manifatturiero dotazione finanziaria e degli interventi previsti. ASSE III XXX Addetti occupati nelle unità Il target appare realistico locali delle imprese italiane sulla base delle azioni, della a controllo estero dotazione finanziaria e degli interventi previsti. ASSE III XXX Tasso di innovazione del Il target appare realistico sistema produttivo sulla base delle azioni, della dotazione finanziaria e degli interventi previsti. 195 ASSE II XXX Il calcolo del target è Non applicabile sulla crescita delle competenze digitali della popolazione. ASSE III Non applicabile Non calcolato Non applicabile Non applicabile Non applicabile Non applicabile Non applicabile Non applicabile Non applicabile Non applicabile Non applicabile ASSE III Non calcolato ASSE III XXX Il calcolo del target è basato sulla serie storica dell'indicatore. ASSE III XXX Il calcolo del target è basato sulla serie storica dell'indicatore. ASSE III XXX Il calcolo del target è basato sulla serie storica dell'indicatore. ASSE III XXX Il calcolo del target è basato sulla serie storica dell'indicatore. Regione Basilicata Indicatori 3.A.3.7 Addetti alle imprese e alle istituzioni non profit che svolgono attività a contenuto sociale Realismo del target Asse III XX Il target appare poco ambizioso, alla luce del più che probabile incremento che il Terzo Settore avrà nei prossimi anni, parallelamente all'impoverimento della società 3.A.3.6 ASSE III XXX Quota valore fidi globali fra Il target appare realistico 30.000 e 500.000 euro sulla base delle azioni, della utilizzati dalle imprese dotazione finanziaria e degli interventi previsti. 3.A.3.6 Impieghi bancari delle imprese non finanziarie sul PIL ASSE III XX Alla luce di un credit crunch ancora in atto, il target appare sovradimensionato Consumi di energia elettrica coperti con produzione da bioenergie ASSE IV XXX Il target appare realistico sulla base delle azioni, della dotazione finanziaria e dell'integrazione con il fondo FEASR per la valorizzazione della filiera bosco-legnoenergia. 4.B.4.2 196 Pertinenza dei milestones Non applicabile Non applicabile Non applicabile Non applicabile Realismo del milestone Metodologia di calcolo del target degli indicatori di output ASSE III XXX Il calcolo del target è Non applicabile basato sulla serie storica dell'indicatore. ASSE III XXX Il calcolo del target è basato sulla serie storica dell'indicatore alla Non applicabile luce delle misure messe in campo a diverso livello per facilitare l'accesso al credito da parte delle PMI. ASSE III XXX Il calcolo del target è basato sulla serie storica dell'indicatore alla Non applicabile luce delle misure messe in campo a diverso livello per facilitare l'accesso al credito da parte delle PMI. ASSE IV XXX Il calcolo del target è Non applicabile basato sulla serie storica dell'indicatore. Regione Basilicata Indicatori 4.B.4.2 4.B.4.2 4.C.4.1 4.C.4.1 4.D.4.3 4.E.4.6 4.E.4.6 Realismo del target ASSE IV XXX Il target appare realistico Consumi di energia sulla base delle azioni, della elettrica delle imprese dotazione finanziaria e della dell’industria concentrazione degli interventi nelle agglomerati industriali. ASSE IV Consumi di energia XXX elettrica delle imprese Il target appare realistico private del terziario sulla base delle azioni, della (esclusa la PA) dotazione finanziaria e degli interventi previsti. ASSE IV XXX Consumi di energia Il target appare realistico elettrica della PA per unità sulla base delle azioni, della di lavoro dotazione finanziaria e degli interventi previsiti. ASSE IV Consumi di energia XXX elettrica per illuminazione Il target appare realistico pubblica per superficie dei sulla base delle azioni, della centri abitati dotazione finanziaria e degli interventi previsiti. ASSE IV XXX Consumi di energia Il target appare realistico elettrica coperti da fonti sulla base delle azioni, della rinnovabili (escluso idro) dotazione finanziaria e degli interventi previsiti. ASSE IV XXX Utilizzo di mezzi pubblici di Il target appare realistico trasporto da parte di sulla base delle azioni, della occupati, studenti, scolari e dotazione finanziaria e dal utenti di mezzi pubblici grado di interoperatività dele azione previste. ASSE IV XXX Passeggeri trasportati dal Il target appare realistico TPL nei Comuni capoluogo sulla base delle azioni, della di provincia dotazione finanziaria e dal grado di interoperatività dele azione previste. 197 Pertinenza dei milestones Non applicabile Realismo del milestone Metodologia di calcolo del target degli indicatori di output ASSE IV XXX Il calcolo del target è Non applicabile basato sulla serie storica dell'indicatore. ASSE IV XXX Il calcolo del target è basato sulla serie storica dell'indicatore. ASSE IV XXX Il calcolo del target è basato sulla serie storica dell'indicatore. ASSE IV XXX Il calcolo del target è basato sulla serie storica dell'indicatore. ASSE IV XXX Il calcolo del target è basato sulla serie storica dell'indicatore. Non applicabile Non applicabile Non applicabile Non applicabile Non applicabile Non applicabile Non applicabile Non applicabile Non applicabile ASSE IV XXX Il calcolo del target è Non applicabile basato sulla serie storica dell'indicatore. Non applicabile ASSE IV XXX Il calcolo del target è Non applicabile basato sulla serie storica dell'indicatore. Regione Basilicata Indicatori Realismo del target Pertinenza dei milestones Realismo del milestone Metodologia di calcolo del target degli indicatori di output Consumi di energia coperti da cogenerazione* ASSE IV Non calcolato Non applicabile Non applicabile Popolazione esposta a rischio frane ASSE V XXX Il target appare realistico sulla base delle azioni, della dotazione finanziaria e la densità di popolazione residente nell aree più a rischio. Non applicabile Non applicabile 5.A.5.1 Popolazione esposta a rischio alluvione ASSE V XXX Il target appare realistico sulla base delle azioni, della dotazione finanziaria e la densità di popolazione residente nell aree più a rischio. Non applicabile Non applicabile 5.B.5.3 Indice di rischio sismico* ASSE V Non calcolato Non applicabile Non applicabile Raccolta differenziata dei rifiuti urbani ASSE VI XXX Il target appare realistico sulla base delle azioni e della dotazione finanziaria Non applicabile Non applicabile 6.A.6.1 Rifiuti urbani smaltiti in discarica per abitante ASSE VI XXX Il target appare realistico sulla base delle azioni e della dotazione finanziaria Non applicabile Non applicabile 6.B.6.3 ASSE VI XXX Il target appare realistico Popolazione equivalente sulla base delle azion, della urbana servita da dotazione finanziaria, della depurazione concentrazione della popolazione residente e del costo medio delle operazioni. Non applicabile ASSE VI XXX Il calcolo del target è Non applicabile basato sulla serie storica dell'indicatore 4.G.4.4 5.A.5.1 6.A.6.1 198 ASSE IV Non calcolato ASSE V XXX Il calcolo del target è basato delle azioni, della dotazione finanziaria e la densità di popolazione residente nelle aree più a rischio. ASSE V XXX Il calcolo del target è basato delle azioni, della dotazione finanziaria e la densità di popolazione residente nelle aree più a rischio. ASSE V Non calcolato ASSE VI XXX Il calcolo del target è basato sulla serie storica dell'indicatore ASSE VI XXX Il calcolo del target è basato sulla serie storica dell'indicatore Regione Basilicata Indicatori 6.B.6.3 6.B.6.4 6.C.6.6 6.C.6.7 6.C.6.7 6.C.6.8 6.D.6.5 6.E.6.2 7.B.7.4 Realismo del target ASSE VI XXX Dispersione della rete di Il target appare realistico distribuzione sulla base delle azion, della dotazione finanziaria e del costo medio delle operazioni. Corpi idrici in buono stato ASSE VI di qualità* Non calcolato Tasso di turisticità nei ASSE VI parchi nazionali e regionali Non calcolato ** ASSE VI XXX Indice di domanda Il target appare realistico culturale del patrimonio sulla base delle azioni, della statale dotazione finanziaria e del trend di domanda turistica. ASSE VI XXX Indice di domanda Il target appare realistico culturale del patrimonio sulla base delle azioni, della statale e non statale dotazione finanziaria e del trend di domanda turistica. ASSE VI XXX Il target appare realistico Turismo nei mesi non estivi sulla base delle azioni, della dotazione finanziaria e del trend di destagionalizzazione della domanda turistica. Percentuale di superficie degli habitat con un ASSE VI migliore stato di Non calcolato conservazione ** ASSE VI XXX Aree bonificate su totale Il target appare realistico delle aree sulla base delle azion, della dotazione finanziaria e del costo medio delle operazioni. Indice di accessibilità: Tempi di percorrenza verso ASSE VII i nodi urbani per tipologia Non calcolato di area* 199 Pertinenza dei milestones Non applicabile Non applicabile Non applicabile Non applicabile Non applicabile Realismo del milestone Metodologia di calcolo del target degli indicatori di output ASSE VI XXX Il calcolo del target è Non applicabile basato sulla serie storica dell'indicatore ASSE VI Non applicabile Non calcolato Non applicabile ASSE VI Non calcolato ASSE VI XXX Il calcolo del target è Non applicabile basato sulla serie storica dell'indicatore ASSE VI XXX Il calcolo del target è Non applicabile basato sulla serie storica dell'indicatore Non applicabile ASSE VI XXX Il calcolo del target è Non applicabile basato sulla serie storica dell'indicatore Non applicabile Non applicabile Non applicabile ASSE VI XXX Il calcolo del target è Non applicabile basato sulla serie storica dell'indicatore Non applicabile Non applicabile ASSE VI Non calcolato ASSE VII Non calcolato Regione Basilicata Indicatori Realismo del target Pertinenza dei milestones Realismo del milestone 7.D.7.1 Indice del traffico di merci ASSE VII XXX Il target appare realistico sulla base delle azioni e della dotazione finanziaria. 9.A.9.3 e 9.C.9.3 Bambini tra zero e fino al compimento dei 3 anni che hanno usufruito dei servizi per l’infanzia ASSE VIII XXX Il target appare realistico sulla base delle azioni e della dotazione finanziaria. Non applicabile Non applicabile 9.A.9.3 e 9.C.9.3 Anziani trattati in assistenza domiciliare socio-assistenziale ASSE VIII XXX Il target appare realistico sulla base delle azioni e della dotazione finanziaria. Non applicabile Non applicabile Famiglie in condizioni di disagio abitativo ASSE VIII XXX Il target appare realistico sulla base delle azioni e della dotazione finanziaria. Non applicabile Non applicabile 9.B.9.4 e 9.C.9.3 200 Non applicabile Non applicabile Metodologia di calcolo del target degli indicatori di output ASSE VII XXX Il calcolo del target è basato sulla serie storica dell'indicatore, rettificato dalla anadata a regime degli interventi realizzati in materia a valere sul PO FESR 2007/2013. ASSE VIII XXX Il calcolo del target è basato sulla serie storica dell'indicatore e sulla rilevazione delle richieste di iscrizione non soddifatte negli ultimi anni. ASSE VIII XXX Il calcolo del target è basato sulla serie storica dell'indicatore, corretta dalla valutazione della presnza di comparteciapazione economica da parte degli utenti in situazione di povertà crescente nella popolazione over 65. ASSE VIII XXX Il calcolo del target è basato sulla serie storica dell'indicatore. Regione Basilicata Indicatori 10:00 10:00 11:11:06 11:11:06 AT Tasso di istruzione universitaria Quota di edifici in possesso del documento di valutazione dei rischi Progetti e interventi cofinanziati che rispettano i crono-programmi di attuazione e un tracciato unico completo* Quota di interventi con tempi di attuazione superiori ai valori di riferimento indicati da VISTO* Progetti e interventi cofinanziati che rispettano i crono-programmi di attuazione e un tracciato unico completo* Realismo del target Pertinenza dei milestones Realismo del milestone Metodologia di calcolo del target degli indicatori di output ASSE VIII XXX Il target appare realistico sulla base delle azioni e della dotazione finanziaria. Non applicabile ASSE VIII XXX Il calcolo del target è basato sulla serie storica dell'indicatore, Non applicabile rettificato dai dai delle immatricolazioni e dalle istanze di richiesta di borse di studio da parte degli student in Basilicata. ASSE VIII Non calcolato Non applicabile Non applicabile ASSE VIII Non calcolato ASSE IX Non calcolato Non applicabile Non applicabile ASSE IX Non calcolato ASSE IX Non calcolato Non applicabile Non applicabile ASSE IX Non calcolato ASSE IX Non calcolato Non applicabile Non applicabile ASSE IX Non calcolato Non applicabile ASSE I XXX Il calcolo del target è basato sulla rilevazione delle Non applicabile imprese potenzialmente cooperanti con istituti di ricerca per settore di attività. Indicatori di output 1.A- 1.B Numero di imprese che cooperano con istituti di ricerca ASSE I XXX Il target appare realistico sulla base delle azioni e della dotazione finanziaria. 201 Regione Basilicata Indicatori Realismo del target 1.A ASSE I Numero di ricercatori che XXX operano in infrastrutture di Il target appare realistico ricerca migliorate sulla base delle azioni e della dotazione finanziaria. 1.B ASSE I X Il target appare irrealistico: Numero di nuovi ricercatori significherebbe un raddoppio nelle entità sostenute rispetto ai ricercatori che operano già nelle strutture di ricerca migliorate 1.B Numero di imprese sostenute per introdurre nuovi prodotti che costituiscono una novità per il mercato ASSE I XXX Il target appare realistico sulla base delle azioni e della dotazione finanziaria. 202 Pertinenza dei milestones Realismo del milestone Metodologia di calcolo del target degli indicatori di output ASSE I XXX Il calcolo del target è basato sulla rilevazione dei Non applicabile Non applicabile ricercatori potenzialmente impegnati nei centri di ricerca oggetto degli interventi. ASSE I - XXX ASSE I - XXX Il dato appare L'indicatore realistico e, in appare pertinente, quanto tale, in quanto esprime può essere ASSE I lo stato di raggiunto in XXX avanzamento e il sede di Il calcolo del target è grado di riesame. Si basato sulla avvicinamento ai osserva, rilevazione dei target dell'Asse I. inoltre, che ricercatori Lo stesso, infatti, essendo potenzialmente esprime un buon disponibile il impegnati nei centri indicatore del dato in modo di ricerca oggetto grado di capacità continuativo lo degli interventi. in R&S, stesso può innovazione orientare le especializzazione. fasi centrali del riesame. ASSE I - XXX ASSE I - XXX L'indicatore Il dato appare appare pertinente, realistico e, in in quanto esprime quanto tale, ASSE I lo stato di può essere XXX avanzamento e il raggiunto in Il calcolo del target è grado di sede di basato sulla avvicinamento ai riesame. Si ponderazione della target dell'Asse I. osserva, dotazione Lo stesso, infatti, inoltre, che finanziariacon esprime un buon essendo l'investimento medio indicatore del disponibile il da parte di ogni capacità da parte dato in modo singola impresa nel delle imprese in continuativo lo settore. termini di stesso può innovazione sia nei orientare le prodotti sia nei fasi centrali del mercati. riesame. Regione Basilicata Indicatori 1.B 2.A. 2.B 1.B Investimenti privati combinati al sostegno pubblico in progetti di R&S o innovazione* Realismo del target ASSE I Non calcolato Pertinenza dei milestones Non applicabile ASSE II - XXX L'indicatore appare pertinente, in quanto esprime ASSE II lo stato di X Numero di unità abitative avanzamento e il Il target appare eccessivo, addizionali con accesso alla grado di prevedendo oltre il 100% di banda larga di almeno 30 avvicinamento ai copertura a fine programma Mbps target dell'Asse II. (le abitazioni in Basilicata sono Lo stesso, infatti, 227.000 nel 2011) esprime un buon indicatore della riduzione dei divari digitali territoriali. ASSE II Non applicabile Non calcolato Numero di imprese che ricevono un sostegno ASSE I X Il target appare sottodimensionato, rispetto alla dotazione finanziaria ed alla pluralità di azioni di sostegno alle imprese dell'Asse I 203 ASSE I - XXX L'indicatore appare pertinente, in quanto esprime lo stato di avanzamento e il grado di avvicinamento ai target dell'Asse I. Lo stesso, infatti, esprime un buon indicatore del capacità da parte delle imprese in termini di innovazione. Realismo del milestone Metodologia di calcolo del target degli indicatori di output Non applicabile ASSE I Non calcolato ASSE II - X Il dato appare sovradimensio nato. ASSE II XXX Il calcolo del target è basato sulla rilevazione delle unità abitative censite sul territorio Non applicabile ASSE II Non calcolato ASSE I - XXX Il dato appare realistico e, in quanto tale, può essere raggiunto in sede di riesame. Si osserva, inoltre, che essendo disponibile il dato in modo continuativo lo stesso può orientare le fasi centrali del riesame. ASSE I XXX Il calcolo del target è basato sulla ponderazione della dotazione finanziariacon l'investimento medio da parte di ogni singola impresa nel settore. Regione Basilicata Indicatori 3.A/3.B/3.C 4.B. 6.C Realismo del target Pertinenza dei milestones Realismo del milestone Metodologia di calcolo del target degli indicatori di output ASSE III X Il target appare sottodimensionato, rispetto alla dotazione finanziaria ed alla pluralità di azioni di sostegno alle imprese dell'Asse III ASSE III - XXX L'indicatore appare pertinente, in quanto esprime lo stato di avanzamento e il grado di avvicinamento ai target dell'Asse III. Lo stesso, infatti, esprime un buon indicatore del capacità da parte delle imprese in termini di competitività e internazionalizzazi one. ASSE III - XXX Il dato appare realistico e, in quanto tale, può essere raggiunto in sede di riesame. Si osserva, inoltre, che essendo disponibile il dato in modo continuativo lo stesso può orientare le fasi centrali del riesame. ASSE III XXX Il calcolo del target è basato sulla ponderazione della dotazione finanziaria con l'investimento medio da parte di ogni singola impresa nel settore. ASSE IV XXX Il target appare realistico sulla base delle azioni, della dotazione finanziaria e dell'investimento medio da parte di ogni singola impresa. Non applicabile ASSE VI XXX Il target appare realistico sulla base delle azioni, della dotazione finanziaria e dell'investimento medio da parte di ogni singola impresa. ASSE VI - XXX L'indicatore appare pertinente, in quanto esprime lo stato di avanzamento e il grado di avvicinamento ai target dell'Asse VI. Lo stesso, infatti, esprime un buon indicatore del capacità da parte delle imprese in termini di efficienza energetica. 204 ASSE IV XXX Il calcolo del target è basato sulla ponderazione della Non applicabile dotazione finanziariacon l'investimento medio da parte di ogni singola impresa nel settore. ASSE VI - XXX Il dato appare realistico e, in quanto tale, ASSE VI può essere XXX raggiunto in Il calcolo del target è sede di basato sulla riesame. Si ponderazione della osserva, dotazione inoltre, che finanziariacon essendo l'investimento medio disponibile il da parte di ogni dato in modo singola impresa nel continuativo lo settore. stesso può orientare le fasi centrali del Regione Basilicata Indicatori Realismo del target Pertinenza dei milestones Realismo del milestone Metodologia di calcolo del target degli indicatori di output riesame. ASSE VIII - XXX L'indicatore appare pertinente, in quanto esprime lo stato di avanzamento e il grado di avvicinamento ai target dell'Asse VIII. Lo stesso, infatti, esprime un buon indicatore del capacità da parte delle imprese sociali in termini di innovazione. 9.C. ASSE VIII XXX Il target appare realistico sulla base delle azioni, della dotazione finanziaria e dell'investimento medio da parte di ogni singola impresa. 2.B ASSE II Numero di scuole coinvolte XXX in progetti di inclusione Il target appare realistico digitale sulla base delle azioni e della dotazione finanziaria. Non applicabile 2.C. ASSE II XXX Il target appare realistico sulla base delle azioni e della dotazione finanziaria. Non applicabile Numero di Data center realizzati 205 ASSE VIII - XXX Il dato appare realistico e, in quanto tale, può essere raggiunto in sede di riesame. Si osserva, inoltre, che essendo disponibile il dato in modo continuativo lo stesso può orientare le fasi centrali del riesame. ASSE VIII XXX Il calcolo del target è basato sulla ponderazione della dotazione finanziariacon l'investimento medio da parte di ogni singola impresa nel settore. ASSE II XXX Il calcolo del target è Non applicabile basato sulla rilevazione degli Istituti scolastici censite sul territorio. ASSE II XXX Il calcolo del target è pari ad 1 e Non applicabile rappresenta la precondizione per la realizzazione di altre azioni collegate. Regione Basilicata Indicatori Realismo del target ASSE II XXX Il target appare realistico sulla base delle azioni e della dotazione finanziaria. 2.C. /5.B/6.B Numero di applicativi e sistemi informativi realizzati Pertinenza dei milestones Realismo del milestone Metodologia di calcolo del target degli indicatori di output ASSE II - XXX L'indicatore appare pertinente, in quanto esprime lo stato di avanzamento e il grado di avvicinamento ai target dell'Asse II. Lo stesso, infatti, esprime un buon indicatore del livello di digitalizzazione e di interoperatività dei processi amministrativi. ASSE II - XXX Il dato appare realistico e, in quanto tale, può essere raggiunto in sede di riesame. Si osserva, inoltre, che essendo disponibile il dato in modo continuativo lo stesso può orientare le fasi centrali del riesame. ASSE II XXX Il calcolo del target è basato sulla previsione del numero di strumenti di dialogo nessari alla realizzazione dell'interopratività tra le banche dati. ASSE V XXX Il target appare realistico sulla base delle azioni, della dotazione finanziaria e la densità di popolazione residente nell aree più a rischio. Non applicabile ASSE VI XXX Il target appare realistico sulla base delle azioni, della dotazione finanziaria e del costo dell'intervento medio. Non applicabile 206 ASSE V XXX Il calcolo del target è basato sulla previsione del Non applicabile numero di strumenti di dialogo nessari alla realizzazione dell'interopratività tra le banche dati. ASSE VI XXX Il calcolo del target è basato sulla Non applicabile previsione del numero di strumenti di dialogo nessari alla realizzazione dell'obiettivo. Regione Basilicata Indicatori 2.C. 3.B Realismo del target Pertinenza dei milestones ASSE II - XXX L'indicatore appare pertinente, in quanto esprime lo stato di avanzamento e il grado di avvicinamento ai target dell'Asse II. Lo stesso, infatti, esprime un buon indicatore del livello di digitalizzazione e di interoperatività dei processi amministrativi. Numero di banche dati coinvolte ASSE II XXX Il target appare realistico sulla base delle azioni e della dotazione finanziaria. Numero di imprese sostenute per introdurre nuovi prodotti che costituiscono una novità per il mercato ASSE III - XXX L'indicatore appare pertinente, in quanto esprime lo stato di ASSE III avanzamento e il XXX grado di Il target appare realisticosulla avvicinamento ai base delle azioni, della target dell'Asse III. dotazione finanziaria e Lo stesso, infatti, dell'investimento medio da esprime un buon parte di ogni singola impresa. indicatore del capacità da parte delle imprese in termini di competitività e innovazione. 207 Realismo del milestone ASSE II - XXX Il dato appare realistico e, in quanto tale, può essere raggiunto in sede di riesame. Si osserva, inoltre, che essendo disponibile il dato in modo continuativo lo stesso può orientare le fasi centrali del riesame. ASSE III - XXX Il dato appare realistico e, in quanto tale, può essere raggiunto in sede di riesame. Si osserva, inoltre, che essendo disponibile il dato in modo continuativo lo stesso può orientare le fasi centrali del riesame. Metodologia di calcolo del target degli indicatori di output ASSE II XXX Il calcolo del target è basato sulla rilevazione delle banche dati disponibili da rendere interoperative. ASSE III XXX Il calcolo del target è basato sulla ponderazione della dotazione finanziaria con l'investimento medio da parte di ogni singola impresa nel settore. Regione Basilicata Indicatori Realismo del target Pertinenza dei milestones Numero di imprese che ricevono sovvenzioni ASSE III - XXX L'indicatore appare pertinente, in quanto esprime lo stato di avanzamento e il ASSE III grado di XXX avvicinamento ai Il target appare realisticosulla target dell'Asse III. base delle azioni, della Lo stesso, infatti, dotazione finanziaria e esprime un buon dell'investimento medio da indicatore del parte di ogni singola impresa. capacità da parte delle imprese in termini di competitività e internazionalizzazi one. Numero di imprese che ricevono un sostegno finanziario diverso dalle sovvenzioni ASSE III X Il target appare sottodimensionato, rispetto alla strategia di puntare su numerosi strumenti finanziari (garanzie, microcredito, fondi rischi) Non applicabile 4.A. Numero di impianti realizzati ASSE IV XXX Il target appare realistico sulla base delle azioni, della dotazione finanziaria e del costo dell'intervento medio. Non applicabile 4.C. Capacità addizionale di produzione di energia da fonti rinnovabili ASSE IV Non calcolato Non applicabile 3.B/3.C 3.B/3.D 208 Realismo del milestone Metodologia di calcolo del target degli indicatori di output ASSE III - XXX Il dato appare realistico e, in quanto tale, può essere raggiunto in sede di riesame. Si osserva, inoltre, che essendo disponibile il dato in modo continuativo lo stesso può orientare le fasi centrali del riesame. ASSE III XXX Il calcolo del target è basato sulla ponderazione della dotazione finanziaria con l'investimento medio da parte di ogni singola impresa nel settore. ASSE III XXX Il calcolo del target è basato sulla ponderazione della Non applicabile dotazione finanziaria con l'investimento medio da parte di ogni singola impresa nel settore. ASSE IV XXX Il calcolo del target è pari ad 1, basato Non applicabile sulla parametrazione della dotazione finanziaria e del costo di un intervento medio. Non applicabile ASSE IV Non calcolato Regione Basilicata Indicatori Realismo del target Pertinenza dei milestones Realismo del milestone Metodologia di calcolo del target degli indicatori di output ASSE IV XXX Il target appare realistico sulla base delle azioni, della dotazione finanziaria e del costo dell'intervento medio. ASSE IV - XXX L'indicatore appare pertinente, in quanto esprime lo stato di avanzamento e il grado di avvicinamento ai target dell'Asse IV. Lo stesso, infatti, offre informazioni circa il miglioramento in termini energetici del patrimonio abitativo pubblico e privato. ASSE IV - XXX Il dato appare realistico e, in quanto tale, può essere raggiunto in sede di riesame. Si osserva, inoltre, che essendo disponibile il dato in modo continuativo lo stesso può orientare le fasi centrali del riesame. ASSE IV XXX Il calcolo del target è basato sulla parametrazione delle unità abitative censite sul territorio e la dotazione finanziaria. 4.C. Numero di unità abitative con classificazione del consumo energetico migliorata 4.D. ASSE IV XXX Numero di utenti di energia Il target appare realistico addizionali collegati a reti sulla base delle azioni, della intelligenti dotazione finanziaria e del costo dell'intervento medio per rete intelligente. Non applicabile ASSE IV XXX Lunghezza totale delle linee Il target appare realistico tramviarie e metropolitane sulla base delle azioni, della nuove o migliorate dotazione finanziaria e sul costo medio per Km. ASSE IV - XXX L'indicatore appare pertinente, in quanto esprime lo stato di avanzamento e il grado di avvicinamento ai target dell'Asse IV. Lo stesso, infatti, permette di analizzare l'aumento della mobilità in ambito urbano. 4.E. 209 ASSE IV XXX Il calcolo del target è basato sulla Non applicabile popolazione residente nei territorio collegati a reti intelligenti. ASSE IV - XXX Il dato appare realistico e, in quanto tale, può essere raggiunto in ASSE VI sede di XXX riesame. Si Il calcolo del target è osserva, basato sulla inoltre, che dotazione finanziaria essendo rispetto al costo disponibile il medio per Km. dato in modo continuativo lo stesso può orientare le fasi centrali del riesame. Regione Basilicata Indicatori 4.E. 4.G 4.G 4.G 5.A Sistema di bigliettazione integrata Numero di impianti di cogenerazione e trigenerazione realizzati Numero di impianti oggetto di intervento Sistemi teleriscaldamento e teleraffrescamento realizzati Superficie totale dei suoli riabilitati Realismo del target Pertinenza dei milestones Realismo del milestone Metodologia di calcolo del target degli indicatori di output ASSE IV XXX Il target appare realistico sulla base delle azioni e della dotazione finanziaria. Non applicabile ASSE IV XXX Il calcolo del target è pari ad 1 e Non applicabile rappresenta la precondizione per il conseguimento dell'obiettivo. ASSE IV Non calcolato ASSE IV - XXX L'indicatore appare pertinente, in quanto esprime lo stato di avanzamento e il grado di avvicinamento ai target dell'Asse IV. Lo stesso, infatti, esprime un buon indicatore sul percorso intrapreso teso ad accrescere della quota del fabbisogno energetico soddisfatta da cogenerazione. ASSE IV - XXX Il dato appare realistico e, in quanto tale, può essere raggiunto in sede di riesame. Si osserva, ASSE IV inoltre, che Non calcolato essendo disponibile il dato in modo continuativo lo stesso può orientare le fasi centrali del riesame. ASSE IV Non calcolato Non applicabile Non applicabile ASSE IV Non calcolato ASSE IV Non calcolato Non applicabile Non applicabile ASSE IV Non calcolato ASSE V XXX Il target appare realistico sulla base delle azioni, della dotazione finanziaria e del costo dell'intervento medio. ASSE V - XXX L'indicatore appare pertinente, in quanto esprime lo stato di avanzamento e il grado di avvicinamento ai target dell'Asse V. Lo stesso, infatti, esprime un buon indicatore sul percorso ASSE V - XXX Il dato appare realistico e, in quanto tale, può essere raggiunto in sede di riesame. Si osserva, inoltre, che essendo disponibile il dato in modo ASSE V XXX Il calcolo del target è basato sulla parametrazione della dotazione finanziaria e del costo dell'intervento medio. 210 Regione Basilicata Indicatori Realismo del target Pertinenza dei milestones intrapreso teso alla prevenzione dei rischi e alla mitigazione dei cambiamenti climatici. 5.A/6.D Superficie degli habitat beneficiari di un intervento volto a raggiungere un migliore stato di conservazione ASSE V XXX Il target appare realistico sulla base delle azioni, della dotazione finanziaria e del costo dell'intervento medio. ASSE VI XXX Il target appare realistico sulla base delle azioni, della dotazione finanziaria e del costo dell'intervento medio. 211 Realismo del milestone Metodologia di calcolo del target degli indicatori di output continuativo lo stesso può orientare le fasi centrali del riesame. ASSE V - XXX L'indicatore appare pertinente, in quanto esprime lo stato di avanzamento e il grado di avvicinamento ai target dell'Asse V. Lo stesso, infatti, esprime un buon indicatore sul percorso intrapreso teso alla prevenzione dei rischi e alla mitigazione dei cambiamenti climatici. ASSE V - XXX Il dato appare realistico e, in quanto tale, può essere raggiunto in sede di riesame. Si osserva, inoltre, che essendo disponibile il dato in modo continuativo lo stesso può orientare le fasi centrali del riesame. Non applicabile ASSE V XXX Il calcolo del target è basato sulla Non applicabile parametrazione della dotazione finanziaria e del costo dell'intervento medio. ASSE V XXX Il calcolo del target è basato sulla parametrazione della dotazione finanziaria e del costo dell'intervento medio. Regione Basilicata Indicatori 5.B 5.B 6.A 6.A Realismo del target Pertinenza dei milestones Numero di edifici oggetto di intervento ASSE V XXX Il target appare realistico sulla base delle azioni, della dotazione finanziaria e la densità di popolazione residente nell aree più a rischio. Non applicabile Studio di microzonazione ASSE V XXX Il target appare realistico sulla base delle azioni e della dotazione finanziaria. Non applicabile Capacità addizionale di riciclaggio dei rifiuti ASSE VI XXX Il target appare realistico sulla base delle azioni, della dotazione finanziaria e della disponibilità di rifiuti reciclabili. ASSE VI - XXX L'indicatore appare pertinente, in quanto esprime lo stato di avanzamento e il grado di avvicinamento ai target dell'Asse VI. Lo stesso, infatti, offre informazioni circa il miglioramento della gestione del ciclo dei rifiuti. Numero di centri di raccolta realizzate ASSE VI XXX Il target appare realistico sulla base delle azioni, della dotazione finanziaria e del costo dell'intervento medio. Non applicabile 212 Realismo del milestone Metodologia di calcolo del target degli indicatori di output ASSE V XXX Il calcolo del target è basato sulla Non applicabile rilevazione delle unità abitative censite sui territori maggiormente a rischi specifici. ASSE V XXX Il calcolo del target è Non applicabile pari ad 1 e rappresenta la precondizione per altri piani collegati. ASSE VI - XXX Il dato appare realistico e, in quanto tale, può essere raggiunto in ASSE VI sede di XXX riesame. Si Il calcolo del target è osserva, basato sulla capacità inoltre, che degli impianti e sui essendo dati disponibili di disponibile il rifiuti reciclabili dato in modo continuativo lo stesso può orientare le fasi centrali del riesame. ASSE VI XXX Il calcolo del target è basato sulla parametrazione della dotazione finanziaria Non applicabile e del costo dell'intervento medio, al netto dei tempi necessari per tutto l'iter di realizzazione. Regione Basilicata Indicatori Realismo del target Pertinenza dei milestones Realismo del milestone Metodologia di calcolo del target degli indicatori di output 6.A Numero di impianti per il trattamento e lo smaltimento dei rifiuti realizzati ASSE VI X Il target appare forse troppo ambizioso per le piccole dimensioni del bacino regionale Non applicabile ASSE VI XXX Il calcolo del target è basato sulla parametrazione della dotazione finanziaria Non applicabile e del costo dell'intervento medio, al netto dei tempi necessari per tutto l'iter di realizzazione. 6.B Popolazione addizionale servita dall'approvigionamento idrico potenziato* ASSE VI Non calcolato Non applicabile Non applicabile ASSE VI Non calcolato ASSE VI - XXX L'indicatore appare pertinente, in quanto esprime lo stato di avanzamento e il grado di avvicinamento ai target dell'Asse VI. Lo stesso, infatti, offre informazioni circa il miglioramento della gestione del ciclodell'acqua. ASSE VI - XXX Il dato appare realistico e, in quanto tale, può essere raggiunto in sede di riesame. Si osserva, inoltre, che essendo disponibile il dato in modo continuativo lo stesso può orientare le fasi centrali del riesame. ASSE VI XXX Il calcolo del target è basato sulla parametrazione della dotazione finanziaria e del costo dell'intervento medio. Non applicabile ASSE VI XXX Il calcolo del target è basato sulla Non applicabile parametrazione della dotazione finanziaria e del costo dell'intervento medio. 6.B 6.B Numero di reti idriche realizzate Numero di interventi di monitoraggio della risorsa idrica ASSE VI XXX Il target appare realistico sulla base delle azioni, della dotazione finanziaria e del costo dell'intervento medio. ASSE VI XXX Il target appare realistico sulla base delle azioni, della dotazione finanziaria e del costo dell'intervento medio. 213 Regione Basilicata Indicatori 6.B 6.B 6.C /6.E Realismo del target Pertinenza dei milestones Numero di interventi in materia di risparmio idrico e depurazione ASSE VI XXX Il target appare realistico sulla base delle azioni, della dotazione finanziaria e del costo dell'intervento medio. Non applicabile Numero di infrastrutture per il pretrattatmento e stoccaggio ASSE VI XXX Il target appare realistico sulla base delle azioni, della dotazione finanziaria e del costo dell'intervento medio. Non applicabile Aree oggetto di intervento ASSE VI XXX Il target appare realistico sulla base delle azioni, della dotazione finanziaria e del costo dell'intervento medio. Non applicabile 214 Realismo del milestone Metodologia di calcolo del target degli indicatori di output ASSE VI XXX Il calcolo del target è basato sulla parametrazione della dotazione finanziaria Non applicabile e del costo dell'intervento medio, al netto dei tempi necessari per tutto l'iter di realizzazione. ASSE VI XXX Il calcolo del target è basato sulla parametrazione della dotazione finanziaria Non applicabile e del costo dell'intervento medio, al netto dei tempi necessari per tutto l'iter di realizzazione. ASSE VI XXX Il calcolo del target è basato sulla parametrazione della dotazione Non applicabile finanziaria, del costo dell'intervento medio e della superficie potenzialemente interessata. Regione Basilicata Realismo del target Pertinenza dei milestones Realismo del milestone Metodologia di calcolo del target degli indicatori di output ASSE VII XXX Lunghezza totale delle Il target appare realistico strade di nuova costruzione sulla base delle azioni, della dotazione finanziaria e sul costo medio per Km. ASSE VII - XXX L'indicatore appare pertinente, in quanto esprime lo stato di avanzamento e il grado di avvicinamento ai target dell'Asse VII. Lo stesso, infatti, esprime un buon indicatore del livello di rafforzamento dei collegamenti alle reti principali di traporto. ASSE VII - XXX Il dato appare realistico e, in quanto tale, può essere raggiunto in sede di riesame. Si osserva, inoltre, che essendo disponibile il dato in modo continuativo lo stesso può orientare le fasi centrali del riesame. ASSE VIII XXX Il calcolo del target è basato sulla dotazione finanziaria rispetto al costo medio per Km. Indicatori 7.B 7.C 215 Regione Basilicata Realismo del target Pertinenza dei milestones ASSE VII XXX Lunghezza totale delle linee Il target appare realistico ferroviarie ricostruite o sulla base delle azioni, della rinnovate dotazione finanziaria e sul costo medio per Km. ASSE VII - XXX L'indicatore appare pertinente, in quanto esprime lo stato di avanzamento e il grado di avvicinamento ai target dell'Asse VII. Lo stesso, infatti, esprime un buon indicatore del livello di completamento della rete ferroviaria interoperativa. Indicatori 7.D 9.A/10 9.A Capacità dell'infrastruttura per l'assistenza all'infanzia o l'istruzione sostenuta ASSE VIII XXX Il target appare realistico sulla base delle azioni e della dotazione finanziaria. Popolazione coperta dai servizi sanitari migliorati ASSE VIII X Il target appare sottodimensionato, alla luce dell'estensione territoriale regionale che i nuovi servizi sanitari territoriali dovranno avere 216 Realismo del milestone ASSE VII - XXX Il dato appare realistico e, in quanto tale, può essere raggiunto in sede di riesame. Si osserva, inoltre, che essendo disponibile il dato in modo continuativo lo stesso può orientare le fasi centrali del riesame. ASSE VIII - XXX ASSE VIII - XXX Il dato appare L'indicatore realistico e, in appare pertinente, quanto tale, in quanto esprime può essere lo stato di raggiunto in avanzamento e il sede di grado di riesame. Si avvicinamento ai osserva, target dell'Asse inoltre, che VIII. Lo stesso, essendo infatti, offre disponibile il informazioni circa dato in modo il miglioramento continuativo lo del livello di servizi stesso può destinati orientare le all'istruzione e alla fasi centrali del conciliazione. riesame. Non applicabile Metodologia di calcolo del target degli indicatori di output ASSE VIII XXX Il calcolo del target è basato sulla dotazione finanziaria rispetto al costo medio per Km. ASSE VIII XXX Il calcolo del target è basato sulla serie storica dell'indicatore e sulla popolazione target. ASSE VIII XXX Il calcolo del target è Non applicabile basato sulla popolazione residente target. Regione Basilicata Indicatori Realismo del target Pertinenza dei milestones Realismo del milestone Metodologia di calcolo del target degli indicatori di output ASSE VIII - XXX L'indicatore appare pertinente, in quanto esprime lo stato di avanzamento e il grado di avvicinamento ai target dell'Asse VIII. Lo stesso, infatti, offre informazioni circa il miglioramento del livello di servizi destinati ai servizi alla persona. ASSE VIII - XXX Il dato appare realistico e, in quanto tale, può essere raggiunto in sede di riesame. Si osserva, inoltre, che essendo disponibile il dato in modo continuativo lo stesso può orientare le fasi centrali del riesame. ASSE VIII XXX Il target è pari ad una porzione della consistenza degli edifici pubblici da destinare ad attività di inclusione sociale. Edifici pubblici o commerciali costruiti o ristrutturati in zone urbane ASSE VIII XXX Il target appare realistico sulla base delle azioni e della dotazione finanziaria. Abitazioni ripristinate in zone urbane ASSE VIII XXX Il target appare realistico sulla base delle azioni e della dotazione finanziaria. Non applicabile 11 Giornate/uomo ASSE IX XXX Il target appare realistico sulla base delle azioni e della dotazione finanziaria. Non applicabile 11 Piani di miglioramento tecnico-amministrativo implementati ASSE IX XXX Il target appare realistico sulla base delle azioni e della dotazione finanziaria. Non applicabile Analisi/studi realizzati ASSE IX XXX Il target appare realistico sulla base delle azioni e della dotazione finanziaria. 9.B. 9.B. 11 217 Non applicabile ASSE VIII XXX Il calcolo del target è Non applicabile basato sulla rilevazione degli alloggi privati in aree urbane. ASSE IX XXX Il calcolo del target è Non applicabile basato sulla rilevazione costo lordo giornaliero per unità lavorativa. ASSE IX XXX Il calcolo del target è basato sulla Non applicabile rilevazione del fabbisogno di miglioramento tecnicoamministrativo. ASSE IX XXX Non applicabile Il calcolo del target è basato sulla rilevazione del Regione Basilicata Indicatori Realismo del target Pertinenza dei milestones Realismo del milestone Metodologia di calcolo del target degli indicatori di output fabbisogno di miglioramento tecnicoamministrativo. 11 Azioni realizzate ASSE IX XXX Il target appare realistico sulla base delle azioni e della dotazione finanziaria. 218 Non applicabile ASSE IX XXX Il calcolo del target è basato sulla Non applicabile rilevazione del fabbisogno di miglioramento tecnicoamministrativo.
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