In Italia per un impegno internazionale

IN ITALIA PER UN IMPEGNO INTERNAZIONALE
A cura di Letizia Cavalieri
Facendo servizio civile a Reggio Terzo Mondo (RTM) mi sono accorta sempre di più
di quanto il mondo sia davvero piccolo. Ho compreso quanto le nostre azioni si
riflettano anche lontanissimo da qui e come e quanto noi del Nord possiamo aiutare il
Sud del mondo.
Non che prima non ne avessi percezione, ma entrando in una ONG che opera in
Madagascar, Brasile, Palestina, Kossovo e ora anche in Ucraina, oltre che in Italia,
si arrivano a conoscere i vari meccanismi della progettazione. L’aiuto internazionale,
inoltre, non sembra più un concetto generico, ma si concretizza in tanti piccoli
mattoncini.
La mia presenza a RTM si colloca all’interna dell’ufficio Italia che si occupa
principalmente di sensibilizzazione e raccolta fondi. Quest’anno ho anche avuto
l’opportunità di aiutare la mia referente a scrivere un progetto di sensibilizzazione sul
mercato equo. Progettazione anche in Italia quindi.
Nel mio progetto di servizio civile, oltre le ore che impegno a RTM, sono previste
molte ore al Granello di Senapa, un coordinamento di vari enti (fra cui RTM) che si
occupa di educazione allo sviluppo e alla mondialità. Questo coordinamento
organizza percorsi di sensibilizzazione nelle scuole, nelle parrocchie e in tutti i gruppi
di bambini e giovani che vogliono entrare in contatto con varie problematiche
mondiali, quali l’intercultura, gli stili di vita, il commercio equo e solidale, la pace, il
lavoro minorile, la condizione della donna, la legalità, eccetera.
Il Granello lo vedo un po’ come l’anello di congiunzione fra il lavoro di
progettazione nei Paesi in Via di Sviluppo e l’azione solidale in Italia. E’ la parte del
mio servizio civile che non fa restare l’aiuto internazionale all’estero, ma lo fa
riflettere nella quotidianità di tutti noi. Aiutare i ragazzi e i bambini (e me stessa…) a
prendere coscienza della loro fortuna rispetto ad altri, della rilevanza delle loro azioni
quotidiane e del fatto che possono fare la differenza, focalizzare la loro attenzione sui
problemi che esistono e di cui si parla poco, allargare i loro orizzonti ma anche
stimolare l’attenzione al proprio vicino, suscitare delle domande in loro, mi fa
sperare che può davvero cambiare qualcosa.
(Utopista……!)