BOZZA - CONGIUNTURA 1 SEM.2014

SPAGNA
CONGIUNTURA
1º semestre 2014
Agenzia ICE - Ufficio di Madrid
Data di realizzazione: ottobre 2014
INDICE
DATI MACROECONOMICI
3
COMMERCIO ESTERO SPAGNA / MONDO
7
Composizione merceologica
7
Distribuzione geografica
9
INVESTIMENTI ESTERI SPAGNA / MONDO
10
Investimenti esteri in Spagna
− Principali paesi investitori
− Distribuzione settoriale
− Distribuzione geografica degli IDE in Spagna
10
11
12
13
Investimenti spagnoli all’estero
− Principali paesi ricettori
− Distribuzione settoriale
− Distribuzione delle zone di origine degli IDE spagnoli all’estero
13
13
14
15
COMMERCIO ESTERO SPAGNA / ITALIA
16
Importazioni spagnole di prodotti italiani
17
Esportazioni spagnole verso l’Italia
18
INVESTIMENTI CON L’ITALIA
19
Investimenti italiani in Spagna
19
Investimenti spagnoli in Italia
19
Ufficio ICE di Madrid: Congiuntura –1º semestre 2014
2
DATI MACROECONOMICI
Principali indicatori economici
(A)
(variazioni percentuali su base annua)
2012
2013
2014
1º trim.
PIL nominale (valori in milioni di €)
1.029.279 1.022.988 256.586
PIL reale (var %)
-1,6
-1,2
0,5
Consumi privati (var %)
-2,8
-2,1
1,7
Consumi pubblici (var %)
-4,8
-2,3
-0,2
Investimenti fissi lordi (var %)
-7,0
-5,1
-1,2
-3,9
2,2
10,9
Beni strumentali (var%)
-9,7
-9,6
-8,6
Edilizia (var%)
Domanda interna
0,7
-4,1
-2,7
(contributi alla crescita del PIL in %)
Tasso di inflazione / media del periodo (%)
2,4
1,4
0,0
Tasso di disoccupazione
25,9
24,8
26,1
(% sulla popolazione attiva)
I(1)
2º trim
2014
(2)
2015
(2)
257.476 1.030.500 1.057.000
1,2
1,3
2,2
2,4
2,1
2,6
1,1
0,2
-0,7
1,2
0,8
3,0
8,6
7,2
6,6
-3,4
-4,0
-0,1
1,9
1,5
2,1
0,2
0,0
0,5
24,5
24,5
22,5
(1) Dati stimati
(2) Dati di previsione per l’intero anno
Fonte: INE (base 2008) dati 2012/2013/1º-2º trim.2014 // dati 2014/2015 previsioni FUNCAS (Fundación de las
Cajas de Ahorros) dell’11 settembre 2014.
Nel secondo trimestre del 2014, l’economia spagnola ha accelerato il passo concatenando
quattro periodi di crescita intertrimestrale positiva. Alla base di tale andamento si trovano la
riduzione del livello di indebitamento del settore privato, lo slancio della domanda interna ed
una migliore performance del mercato del lavoro.
Sulla base dei dati della Contabilità nazionale spagnola (base 2008) pubblicati dall’INE (Istituto
spagnolo di Statistica) nel periodo aprile/giugno 2014, il PIL ha registrato una crescita
intertrimestrale dello 0,6%, superando di due decimi quella del primo trimestre. L’analisi su base
annua indica un tasso positivo dell’1,2% che consolida, pertanto, la crescita del primo trimestre
(0,5%) ed interrompe la serie negativa iniziatasi nel terzo trimestre del 2011.
La ripresa economica del paese è diventata più dinamica di quanto previsto dai principali
organismi internazionali che hanno rivisto al rialzo le loro precedenti stime. Infatti, il FMI e
l’OCSE fissano all’1,2% l’incremento del PIL spagnolo nel 2014 e all’1,6% nel 2015; tassi più
elevati sono stati annunciati dal governo Rajoy e dalla Banca Centrale spagnola che prevedono
aumenti dell’1,3% per l’anno in corso e del 2% per il 2015. Anche la CE migliora i suoi dati,
prospettando aumenti dell’1,1% nel 2014 e del 2,1% nel 2015.
Previsioni andamento del PIL spagnolo (variazione media annua in percentuale)
Data
Data
ENTI
2014
2015
2014
aggiornamento
aggiornamento
Governo spagnolo
settembre 2014
1,3
2,0
aprile 2014
1,2
Banca centrale
luglio 2014
1,3
2,0
marzo 2014
1,2
spagnola
CE
maggio 2014
1,1
2,1
febbraio 2014
1,0
FMI
luglio 2014
1,2
1,6
aprile 2014
0,9
OCSE
settembre 2014
1,2
1,6
novembre 2013
0,5
2015
1,8
1,7
1,7
1,0
1,0
(A)
A partire da settembre 2014, è stato adottato dagli Stati membri dell'Unione Europea il nuovo sistema europeo dei
conti nazionali e regionali - Sec2010 - in sostituzione del Sec95. I dati riportati nella presente nota congiunturale non
incorporano la nuova revisione in quanto, al momento di redigere la stessa, non sono stati completati, da parte
dell’entità compotente, i lavori di adattamento necessari.
Ufficio ICE di Madrid: Congiuntura –1º semestre 2014
3
Nel contesto di queste nuove previsioni, è necessario evidenziare −riprendendo le parole del
ministro spagnolo dell’Economia, Luis de Guindos− che la Spagna non è immune alla
decelerazione subita dall’Unione Europea negli ultimi trimestri. Pertanto, sarà necessario
attendere gli sviluppi a breve e medio termine per confermare o meno il consolidamento della
ripresa economica spagnola.
Nell’analisi disaggregata della domanda interna, il consumo privato ha segnato nel primo e
secondo trimestre del 2014, crescite su base annua dell’1,7% e del 2,4% rispettivamente. Si
conferma, pertanto, il trend espansivo iniziatosi negli ultimi mesi del 2013 (+0,7%). I primi dati
relativi al periodo luglio/settembre indicano, tuttavia, una certa decelerazione per il commercio
al dettaglio che ha subito lo scorso mese di luglio una flessione su base mensile dello 0,2%.
Altri indicatori, come l’immatricolazioni di autovetture, hanno registrato, invece, un ritmo molto
dinamico. Infatti, sulla base dei dati della locale Direzione Generale del Traffico, le nuove
immatricolazioni sono cresciute su base annua del 15,3% nel mese di agosto, spinte dalle
azioni di supporto attivate dal governo (Plan PIVE). Spicca, inoltre, il trend positivo delle vendite
delle grandi aziende che, nel mese di luglio, hanno registrato un incremento su base annua del
2% (2,5% nel mese di giugno). Si è verificato, altresì, a partire dal mese di maggio un
andamento leggermente espansivo del consumo energetico.
La spesa pubblica ha segnato una variazione tendenziale(B) dell’1,1% nel secondo trimestre
del 2014, contro la flessione di due decimi del primo trimestre. L’andamento su base
intertrimestrale riflette un tasso di crescita del 4,4% nel primo trimestre che si è ridotto allo 0,1%
nel periodo aprile/giugno.
Il miglioramento del clima di fiducia imprenditoriale, insieme al positivo andamento del
portafoglio ordini provenienti dall’estero e alla ripresa della domanda interna, hanno stimolato
gli investimenti fissi lordi che sono cresciuti, su base annuale, dell’1,2% nel secondo
trimestre del 2014, contro la flessione dell’1,2% del primo trimestre. A tale andamento hanno
contribuito i buoni risultati ottenuti dai beni strumentali che, a partire dal quarto trimestre del
2013, hanno segnato crescite significative (+9,5% - 4º trim 2013; +10,9% - 1º trim 2014; +8,6%
- 2º trim 2014).
Per quanto riguarda gli investimenti fissi lordi nel settore delle costruzioni, i dati relativi al
secondo trimestre del 2014 indicano un comportamento meno contrattivo con variazioni
tendenziali del -3,4% contro il –8,6% dei due trimestri precedenti. Inoltre, l’analisi
dell’andamento intertrimestrale registra, per la prima volta negli ultimi anni, una crescita dello
0,9% (-3,2% nel 1º trim. 2014). Sembrerebbe, pertanto, che la fase critica di riassetto del
settore sia stata superata.
Sul fronte della produzione, spicca il trend positivo del settore servizi che, nei primi due
trimestri del 2014 ha segnato crescite su base annua dello 0,9% e dell’1,5% rispettivamente.
Positivi anche i dati dell’industria manifatturiera con incrementi dell’1,5% e dell’1,4% nei periodi
suindicati. Il settore primario è passato da tassi di crescita positivi del 7,4% nel primo trimestre
a segnare una flessione dello 0,5% nel secondo trimestre. Per quanto riguarda, infine, le
costruzioni il tasso negativo dell’8,1% del primo trimestre 2014 si è ridotto al –3,1% nel periodo
immediatamente successivo.
Il tasso di disoccupazione si è attestato nel secondo trimestre del 2014 al 24,5% della
popolazione attiva, contro il 25,9% del primo trimestre. Le previsioni per l’intero 2014 oscillano
tra un minimo del 24,5% ed un massimo del 25,5%. La forbice per l’anno successivo è prevista
tra il 22,4% e il 24%.
(B)
Variazione tendenziale o variazione su base annua: variazione in termini percentuali rispetto allo
stesso periodo dell’anno precedente.
Ufficio ICE di Madrid: Congiuntura –1º semestre 2014
4
Per regioni, i tassi di disoccupazione più elevati colpiscono l’Andalusia (34,7% nel secondo
trimestre del 2014) e le Isole Canarie (32,7%). Dal lato opposto si trovano le regioni di Navarra
(15,9%) e Paesi Baschi (16,1%).
Spagna - Tasso di disoccupazione
(% sulla popolazione attiva)
28,0
26,9
27,0
26,1
25,8
25,7
25,9
25,7
26,0
24,8
24,4
24,2
25,0
24,5
24,0
23,0
.
tr i
m
rim
.
II
It
14
20
20
III
IV
tri
m
tr i
m
.
.
.
II
tr i
m
rim
.
It
tri
m
13
III
IV
tr i
m
.
.
.
tr i
m
II
20
12
It
rim
.
22,0
Fonte: INE – Istituto spagnolo di Statistica
L’IPC-Indice dei Prezzi al Consumo si è posizionato nel mese di agosto 2014 al –0,5%,
segnando una flessione di due decimi rispetto al mese precedente. Le previsioni oscillano tra
un minimo del –0,1% ed un massimo dello 0,5% per il 2014 e tra lo 0,5% e l’1,1% per l’anno
successivo.
Andamento IPC
2,5
2,1
2,0
1,7
1,8
1,4
1,5
1,5
1,0
0,2
0,5
0,3
0,4
0,2
0,3
0,2
0,0
0,1
0,0
agos
to
luglio
o
giugn
io
m agg
aprile
o
marz
febbr
aio
aio
genn
bre
-0,5
2014
dicem
m br e
nove
re
o tto b
br e
sette
m
agos
to
luglio
o
giugn
io
m agg
aprile
2013
-1,0
-0,3
-0,1
-0,1
-0,5
Fonte: INE – Istituto spagnolo di Statistica
Ufficio ICE di Madrid: Congiuntura –1º semestre 2014
5
Secondo i dati pubblicati dalle autorità spagnole, il deficit pubblico, in termini di contabilità
nazionale, ha raggiunto fino a maggio del 2014 i 24.418 milioni di euro (2,35% del PIL), contro i
27.441 milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente (2,68% del PIL).
Nell’analisi per singole amministrazioni, quella centrale ha registrato nei primi cinque mesi
dell’anno in corso un deficit di 23.635 milioni di euro (2,27% del PIL) migliorando, pertanto, i dati
dell’identico periodo 2013 (-26.849 milioni di euro). Il deficit delle Comunità Autonome (regioni)
ha subito, invece, un peggioramento, passando dai 4.259 milioni di euro del periodo
gennaio/maggio 2013 agli attuali 6.220 milioni di euro (0,60% del PIL). Le regioni con maggiori
volumi di deficit in percentuale sul PIL regionale sono state: Extremadura (1,50%), Navarra
(1,24%), Murcia (0,96%), Catalogna (0,81%), Andalusia (0,81%), Castilla-La Mancha (0,76%) e
Aragona (0,68%). Infine, i conti della Previdenza sociale hanno registrato un surplus di 5.437
milioni di euro, valore che migliora di oltre il 48% i risultati ottenuti nei primi cinque mesi del
2013.
Il debito pubblico spagnolo ha superato, a partire da maggio del 2014, i mille miliardi di euro,
attestandosi nel mese di luglio a 1.005.714 milioni di euro. Le previsioni per questo parametro
indicano quote di oltre il 100% del PIL nel 2014 ed una crescita sostenuta per i prossimi anni.
Infine, nello scenario politico spagnolo del primo semestre del 2014 spicca l’abdicazione del
re Juan Carlos I, in favore del figlio che è stato proclamato nuovo re di Spagna con il nome di
Felipe VI. Da ricordare, inoltre, i risultati delle elezioni europee che hanno colpito fortemente i
due partiti maggioritari PP (Partito Popular) e PSOE (Partito Socialista) che, insieme, non
hanno raggiunto il 50% dei voti, contro quote di circa 80% nelle elezioni del 2009. Altre novità di
queste elezioni sono state le crescite ottenute dai partiti di centro-sinistra e, in particolare, dalla
nuova formazione politica PODEMOS che ha mantenuto negli ultimi mesi l’andamento
espansivo e potrebbe incidere negativamente sulle posizioni dei partiti maggioritari. Da
ricordare che nel 2015 si svolgeranno in Spagna elezioni regionali e comunali ed elezioni
generali.
Infine, il problema politico più rilevante che deve affrontare la Spagna nei prossimi mesi è la
domanda di independenza della Catalogna, che mantiene il già annunciato referendum sulla
secessione per il mese di novembre 2014.
Ufficio ICE di Madrid: Congiuntura –1º semestre 2014
6
COMMERCIO ESTERO SPAGNA / MONDO
I dati provvisori relativi al primo semestre del 2014 confermano il progressivo rallentamento
dell’export locale già evidenziatosi negli ultimi due anni. Infatti, fino a giugno 2014 le vendite
spagnole sono cresciute dello 0,5%, contro il 4,8% dello stesso periodo del 2013. Le
importazioni hanno registrato, invece, un incremento del 5,3%, attestandosi sui 131,1 milioni di
euro. Questo incremento dell’import riveste particolare importanza, dopo le flessioni subite negli
ultimi due anni, e risponde all’incipiente recupero della domanda interna.
BILANCIA COMMERCIALE SPAGNOLA (valori in milioni di euro)
Agroalimentare
(bevande
incluse)
Beni di
Consumo
Mat. prime, prod.
industriali, beni
strumentali
TOTALE
Anno
Export
Var %
Import
Var %
Saldo
2011
2012
2013*
1º sem 2014
2011
2012
2013*
1º sem 2014*
2011
2012
2013*
1º sem 2014*
2011
2012
2013*
1º sem 2014*
31.743
35.053
36.368
19.340
30.941
32.170
34.313
17.018
152.546
158.892
163.559
82.908
215.230
226.115
234.240
119.265
10,5
10,4
3,8
5,8**
9,1
4,0
28.050
28.942
28.202
13.901
39.638
37.698
36.218
19.397
195.454
191.305
185.774
97.849
263.141
257.946
250.195
131.148
9,9
3,1
-2,6
-0,4**
-2,5
-4,9
-3,9
13,4**
12,4
-2,1
-2,9
4,7**
9,6
-2,0
-3,0
5,3**
3.693
6.111
8.166
5.439
-8.697
-5.528
-1.905
6,7
1,5**
17,6
4,2
2,9
-0,9**
15,2
5,1
3,6
0,5**
-42.908
-32.413
-22.215
-14.941
-47.911
-31.831
-15.955
-11.883
Copertura
%
113,17
121,11
128,96
139,13
78,06
85,34
94,74
78,05
83,06
88,04
81,79
87,66
93,62
90,94
* Dati provvisori.
** Variazione rispetto all’identico periodo del 2013.
Fonte: Estacom (Statistiche di commercio estero dell'ICEX España Exportación e Inversiones).
Il deficit della bilancia commerciale spagnola è passato dai 5,8 miliardi di euro del periodo
gennaio/giugno 2013 agli attuali 11,9 miliardi di euro ed i tasso di copertura si è ridotto di 4,4
punti percentuali (90,9% contro il 95,3% dei primi sei mesi di 2013).
Composizione merceologica
Nel ranking merceologico dell’export spagnolo del primo semestre 2014, i veicoli da trasporto
continuano ad occupare la prima posizione con un valore di 17.012 milioni di euro ed un
leggero incremento di otto decimi, tasso quest’ultimo notevolmente inferiore a quello
registratosi nello stesso periodo del 2013 (+18,9%). L’andamento delle esportazioni di
apparecchiature e componenti per veicoli, terza componente della graduatoria, è stato più
dinamico (+2,9%) raggiungendo gli 8.120 milioni di euro.
Al secondo posto si trovano i prodotti chimici in senso lato che, nei primi sei mesi del 2014,
hanno subito una flessione dell’1,2%, attestandosi sui 14.951 milioni di euro.
Ufficio ICE di Madrid: Congiuntura –1º semestre 2014
7
Completano le prime cinque posizioni, i combustibili e lubrificanti (7.569 mln €) che hanno
segnato un decremento dell’1,5% ed i prodotti ortofrutticoli freschi e congelati (6.297 mln
€) che sono cresciuti, invece, dell’1,2%. Da evidenziare, infine, il forte rallentamento delle
esportazioni di abbigliamento che sono passate da tassi superiori al 16% nel primo semestre
del 2013 all’attuale 4,5%.
Ranking merceologico dell’export spagnolo
*
1º semestre 2014 (valori in milioni di euro)
Mln € Var % 14/13**
Nº
Prodotto
1
Veicoli da trasporto
17.012
0,8
14.951
-1,2
2
Prodotti chimici
3
Apparecchiature, componenti per veicoli
8.120
2,9
4
Combustibili/lubrificanti
7.569
-1,5
5
Prodotti ortofrutticoli freschi e congelati
6.297
1,2
6
Prodotti siderurgici
5.334
-0,3
7
Abbigliamento
3.955
4,5
8
Macchinari e materiale elettrici
3.403
0,3
9
Prodotti non lavorati
2.562
-22,8
10
Prodotti semilavorati metallici non ferrosi
2.374
4,1
TOTALE
119.265
0,5
% Tot.
14,3
12,5
6,8
6,3
5,3
4,5
3,3
2,9
2,1
2,0
100,0
Ranking merceologico dell’import spagnolo
*
1º semestre 2014 (Valori in milioni di euro)
Nº
Prodotto
Mln € Var % 14/13**
1
Combustibili, lubrificanti
27.619
-3,4
2
Prodotti chimici
18.160
1,0
3
Apparecchiature, componenti per veicoli
11.740
15,8
4
Veicoli da trasporto
6.749
26,2
5
Abbigliamento
5.458
16,2
6
Elettronica/informatica
5.091
7,5
7
Prodotti siderurgici
4.828
0,2
8
Macch./mat. elettrico
3.642
10,8
9
Prodotti non lavorati
3.556
-7,9
10
2.077
-13,7
Preparati alimentari vari TOTALE
131.148
5,3
% Tot.
21,1
13,8
9,0
5,1
4,2
3,9
3,7
2,8
2,7
1,6
100,0
* Dati provvisori.
** Variazione rispetto all’identico periodo 2013.
Prodotti chimici: chimica organica, inorganica, agrochimica, farmachimica, materie prime e semimanufatti in
plastica, caucciù, smalti ceramici, pitture e vernici, sappone e detersivi, chimica alimentare e altri prodotti chimici.
Prodotti non lavorati: minerali metallici e non metallici, legno, vetro, mat. prime per l’industria della carta, rame,
zinco.
Preparati alimentari vari: alimentazione infantile, caccao, cereali, caffè, tè, infusioni, gelati, zuppe ... altri.
Fonte: Estacom (Statistiche di commercio estero dell'ICEX España Exportación e Inversiones).
Per quanto riguarda le importazioni, i combustibili e lubrificanti, nonostante le flessioni del
primo semestre del 2013 (-6,2%) e del 2014 (-3,4%), continuano a capeggiare il ranking con un
valore di 27.619 milioni di euro. Seguono i prodotti chimici con 18.160 milioni di euro ed un
incremento dell’1%. Al terzo posto si trovano le apparecchiature e componenti per veicoli
(11.740 mln €) che, insieme ai veicoli da trasporto (6.749 mln €), hanno registrato andamenti
molto dinamici con crescite del 15,8% e del 26,2% rispettivamente. Seguono i prodotti di
abbigliamento con 5.458 milioni di euro ed un significativo aumento del 16,2%.
Ufficio ICE di Madrid: Congiuntura –1º semestre 2014
8
Distribuzione geografica
L’export spagnolo verso il mondo (119.265 mln €) ha registrato nel primo semestre del 2014
una crescita dello 0,5% rispetto allo stesso periodo del 2013. L’andamento è stato positivo nelle
aree americana (12.704 mln € /+1,3%) e asiatica (10.984 mln € /+2,2%), mentre quella africana
(8.336 mln €) ha subito una flessione dell’1,1%. Le vendite spagnole all’Unione Europea hanno
registrato un aumento del 2,6%, attestandosi sui 75.904 milioni di euro, valore che rappresenta
il 63,6% del totale dell’export locale.
*
Ranking CLIENTI – Export spagnolo – 1º semestre 2014 (valori in milioni di euro)
Nº
Paese
Mln € Var. % 14/13**
% Tot.
18.882
-2,3
15,8
1
Francia
12.758
5,6
10,7
2
Germania
8.690
8,6
7,3
3
Portogallo
8.397
-0,1
7,0
4
Italia
8.383
1,9
7,0
5
Regno Unito
5.073
12,3
4,3
6
Stati Uniti d’America
13,3
3,3
3.899
7
Paesi Bassi
3.043
-1,8
2,6
8
Belgio
2.973
6,9
2,5
9
Marocco
-1,1
2,0
2.413
10
Turchia
TOTALE MONDO
119.265
0,5
100,0
* Dati provvisori.
** Variazione rispetto all’identico periodo 2013.
Fonte: Estacom (Statistiche di commercio estero dell'ICEX España Exportación e Inversiones).
Per paesi, i principali clienti della Spagna sono stati nell’ordine Francia, Germania, e Portogallo,
seguiti da Italia e Regno Unito. Nella gradutoria dei primi cinque mercati dell’export spagnolo,
spiccano gli incrementi delle vendite al Portogallo (+8,6%) e alla Germania (+5,6%) e la
flessione subita dalla Francia (-2,3%). Le vendite al mercato italiano sono rimaste pressoché
inviariate (-0,1%).
Le importazioni spagnole del primo semestre 2013 sono cresciute a buon ritmo nell’area
europea che ha registrato un aumento dell’8,7%, percentuale che raggiunge il 10,2% se viene
considerata soltanto la zona UE.
*
Ranking FORNITORI – Import spagnolo – 1º semestre 2014 (valori in milioni di euro)
Nº
Paese
Mln € Var. % 14/13**
% Tot.
15.964
16,3
12,2
1
Germania
6,9
11,3
14.800
2
Francia
9.007
11,4
6,9
3
Cina
7.827
7,1
6,0
4
Italia
5.321
6,6
4,1
5
Stati Uniti d’America
5.246
11,2
4,0
6
Paesi Bassi
4.974
-0,5
3,8
7
Algeria
4.937
8,4
3,8
8
Regno Unito
4.935
4,0
3,8
9
Portogallo
3.709
-15,9
2,8
10
Russia
TOTALE MONDO
131.148
5,3
100,0
* Dati provvisori.
** Variazione rispetto all’identico periodo 2013.
Fonte: Estacom (Statistiche di commercio estero dell'ICEX España Exportación e Inversiones).
Ufficio ICE di Madrid: Congiuntura –1º semestre 2014
9
Le vendite comunitarie alla Spagna hanno raggiunto, nei primi sei mesi del 2014, i 69.807
milioni di euro, valore che rappresenta il 53,2% del totale dell’import spagnolo, quota simile a
quella dello stesso periodo 2013.
Le importazioni provenienti dal continente americano (14.566 mln €) hanno registrato un
decremento dell’1,6%, pur evidenziando andamenti differenziati per zone. Infatti, gli acquisti
spagnoli di prodotti nordamericani sono cresciuti del 3,8%, raggiungendo i 5.762 milioni di euro;
mentre quelli originari del Latinoamerica hanno subito un calo del 4,8% passando dai 9.252
milioni di euro del primo semestre 2013 agli attuali 8.804 milioni di euro.
Le importazioni spagnole di prodotti asiatici si sono attestate sui 22.589 milioni di euro, valore
che incrementa del 4,5% quello raggiunto nel primo semestre del 2013. Gli acquisti spagnoli di
prodotti africani (14.329 mln €) hanno subito, invece, una flessione di circa il 4%.
Nella classificazione dei principali fornitori per singoli paesi, Germania (15.964 mln €), Francia
(14.800 mln €) e Cina (9.007 mln €) occupano le prime tre posizioni con andamenti positivi e
crescite a due cifre per i prodotti tedeschi (+16,3%) e cinesi (+11,4%). Segue l’Italia con un
valore di 7.827 milioni di euro ed un incremento di oltre il 7%. Tassi positivi anche per gli Stati
Uniti d’America, quinto fornitore, che ha segnato un aumento del 6,6%, raggiungendo i 5.321
milioni di euro. Da evidenziare, inoltre, i buoni risultati ottenuti da Paesi Bassi (+11,2%) e
Regno Unito (+8,4%).
INVESTIMENTI ESTERI SPAGNA / MONDO
L’analisi di seguito riportata è incentrata sulle tipologie di investimento che hanno incidenza
effettiva sul sistema produttivo spagnolo. Gli investimenti provenienti da società di gestione di
attivi finanziari le c.d. ETVE (acronimo di “Entidades de Tenencia de Valores Extranjeros”) che
rispondono quasi esclusivamente a strategie di ottimizzazione fiscale da parte di società estere,
non vengono considerati nelle sezioni relative alla distribuzione geografica e settoriale degli
investimenti. Riteniamo, inoltre, necessario evidenziare che tutti i dati relativi ai flussi di
investimento (in entrata ed uscita) pubblicati dalle fonti ufficiali spagnole hanno carattere
provvisorio e sono sottoposti ad un continuo processo di revisione ed integrazione.
Investimenti esteri in Spagna
I dati relativi al primo semestre del 2014 registrano una forte contrazione degli investimenti
esteri. Infatti, gli IDE lordi si sono attestati sui 4.955 milioni di euro, segnando un decremento
superiore al 44% rispetto allo stesso periodo del 2013. I flussi netti hanno avuto un andamento
simile (-42,1%), passando dai 6.404 milioni di euro dei primi sei mesi del 2013 agli attuali 3.711
milioni di euro.
Investimenti esteri in Spagna
1º semestre 2012
*
(valori milioni di euro)
Lordi
Netti
Lordi
Netti
Invest. Totali
7.796
-11.311
8.899
6.404
1º semestre 2014
Lordi
Netti
Mln € % 14/13** Mln € % 14/13**
-44,3
3.711
-42,1
4.955
-esclusi ETVE
6.864
4.741
6.612
4.492
4.431
-33,0
3.228
-28,1
931
-16.052
2.287
1.913
524
-77,1
483
-74,8
- ETVE
1º semestre 2013
*
Dati provvisori.
** Variazione rispetto all’identico periodo 2013.
ETVE acronimo di “Entidades de Tenencia de Valores Extranjeros” (investimenti provenienti da società di
gestione di attivi finanziari).
Fonte: DataInvex – Ministerio de Economía y Competitividad.
Ufficio ICE di Madrid: Congiuntura –1º semestre 2014
10
Il miglioramento del clima di fiducia degli investitori esteri, avvenuto nel 2013, sembra aver
risentito, nel primo semestre del 2014, dell’incertezza politica che affronta attualmente il paese,
soprattutto per la questione relativa alll’independenza della Catalogna. Da segnalare che
questa regione ha subito nel periodo gennaio/giugno 2014 una riduzione di circa il 59% dei
capitali esteri in entrata.
Sarà necessario attendere i dati annuali per valutare l’effettiva incidenza dei problemi interni e
della decelerazione dell’attività economica dell’UE sui flussi di IDE in Spagna.
Principali paesi investitori
I dati relativi al primo semestre del 2014 riflettono andamenti negativi per le principali aree
geoeconomiche di provenienza dei capitali esteri investiti in Spagna. Infatti, l’UE ha segnato
flessioni intorno al 45%, riducendo, inoltre, la sua quota che è passata da percentuali superiori
all’80% nei primi sei mesi del 2013 a posizionarsi intorno al 67%. Da evidenziare, altresì, la
perdita di quota dell’area OCSE che si è attestata all’84% contro il 91,6% del periodo
gennaio/giugno 2013. Hanno registrato, invece, forti incrementi i capitali provenienti da paradisi
fiscali (+124,5%), mentre quelli latinoamericani sono rimasti quasi invariati.
*
Distribuzione IDE lordi in entrata per aree geoeconomiche (valori in milioni di euro)
1º semestre 2014
1º semestre 2013
Mln €
% sul Tot. % 14/13**
Mln €
% sul Tot.
OCSE
3.718
83,9
-38,6
6.059
91,6
UE27
2.969
67,0
-45,1
5.407
81,8
UE15
2.954
66,7
-44,5
5.321
80,5
448
10,1
0,4
446
6,7
AMERICA LATINA
PARADISI FISCALI
211
4,8
124,5
94
1,4
TOTALE MONDO
4.431
100,0
-33,0
6.612
100,0
* Dati provvisori - ETVE escluse.
** Variazione rispetto all’identico periodo 2013.
Fonte: DataInvex – Ministerio de Economía y Competitividad.
*
Investimenti lordi produttivi in Spagna - Ranking per paesi 1º semestre 2014
(valori in milioni di euro)
Paesi d’origine ultima dell’investimento “ultimate beneficial owner”
Nº Paesi
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
LUSSEMBURGO
PAESI BASSI
FRANCIA
STATI UNITI D’AMERICA
GIAPPONE
CANADA
REGNO UNITO
CINA
VENEZUELA
GERMANIA
17. ITALIA
TOTALE GLOBALE
1º semestre 2014
Mln €
% Totale
749
16,9
453
10,2
384
8,7
374
8,4
316
7,1
292
6,6
291
6,6
287
6,5
240
5,4
156
3,5
44
4.431
1,0
100,0
% 14/13**
15,8
-25,6
-67,8
-2,1
519,6
300,0
-69,0
9.466,7
75,2
-44,3
-68,1
-33,0
1º semestre 2013
Mln €
% Totale
647
9,8
617
9,3
1.194
18,1
382
5,8
51
0,8
73
1,1
939
14,2
3
0,0
137
2,1
280
4,2
138
6.612
2,1
100,0
* Dati provvisori - ETVE escluse.
** Variazione rispetto all’identico periodo 2013.
Fonte: DataInvex – Ministerio de Economía y Competitividad.
Ufficio ICE di Madrid: Congiuntura –1º semestre 2014
11
Il Registro spagnolo degli investimenti presenta per i flussi dei capitali in arrivo, oltre ai dati
relativi ai paesi d’origine immediata dell’investimento, quelli relativi ai paesi d’origine del titolare
ultimo degli investimenti (in terminologia inglese “ultimate beneficial owner”). Questa seconda
classifica, utilizzata nella presente nota congiunturale, riveste un maggiore interesse dato che
permette di saltare la catena di società intermediarie che il gruppo investitore potrebbe avere in
altri paesi ed arrivare, pertanto, a conoscere l’effettiva provenienza dell’investimento.
Il ranking dei principali investitori è capeggiato dal Lussemburgo che, con un valore di 749
milioni di euro, ha registrato un incremento del 15,8% rispetto al primo semestre del 2013.
L’andamento è stato, invece, negativo per i Paesi Bassi (453 mln € / -25,6%), la Francia (384
mln € / -67,8%) e gli USA (374 mln € / -2,1%). Completa la graduatoria delle prime cinque
posizioni il Giappone con 316 milioni di euro ed un forte incremento rispetto ai primi sei mesi del
2013. Da evidenziare, inoltre, l’aumento dei capitali cinesi investiti in Spagna. Infatti, da valori di
3 milioni di euro nel periodo gennaio/giugno 2013 si è passati agli attuali 287 milioni di euro.
Gli investimenti italiani in Spagna hanno subito una flessione del 68%, attestandosi sui 44
milioni di euro, contro i 138 milioni di euro della prima metà del 2013.
Distribuzione settoriale degli investimenti esteri in Spagna
La distribuzione settoriale degli IDE nel primo semestre del 2014 colloca al primo posto l’attività
immobiliare che, con un valore di 845 milioni di euro, rispecchia i primi segnali di miglioramento
del settore. Al secondo posto si trova il settore finanziario ed assicurativo cha ha subito una
forte flessione, passando dai 2,1 miliardi di euro del periodo gennaio/giugno 2013 agli attuali
683 milioni di euro. Segue l’industria manifatturiera che ha ridotto del 39% gli investimenti in
entrata, attestandosi sui 681 milioni di euro; le attività manifatturiere che hanno ricevuto i
maggiori volumi di capitali esteri sono state: la fabbricazione di prodotti farmaceutici (226,3 mln
€), la produzione di bibite (181,5 mln €) e l’idustria chimica (106,6 mln €).
*
Distribuzione settoriale degli investimenti lordi esteri in Spagna (valori milioni di euro)
**
CNAE
01 al 03
05 al 09
10 al 33
35
36 al 39
41 al 43
45 al 47
49 al 53
55 al 56
58 al 63
64 al 66
68
69 al 75
77 al 82
Altri
TOTALE
Settore
Agricoltura, zootecnia, silvicultura e pesca
Industrie estrattive
Industria manifatturiera
Fornitura energ. elettr. gas, vapore, aria condizionata
Distribuzione acqua, gestione di rifiuti...
Edilizia
Comm. ingrosso e dettaglio, ripar.autoveicoli, motocicli
Trasporto e magazzinaggio
Ind. alberghiera e ristorazione
Servizi di informazione e comunicazione
Settore finanziario ed assicurativo
Attività immobiliare
Att. professionali, scientifiche e tecniche
Attività amministrative e servizi di supporto
Mln €
81
5
681
39
36
287
528
156
91
599
683
845
108
140
153
4.431
2014
% Tot. %14/13
1,8
268,2
0,1
-28,6
15,4
-39,0
0,9
-76,4
0,8
620,0
6,5
-57,9
11,9
16,6
3,5
-43,7
2,1
-70,3
13,5
517,5
15,4
-68,2
19,1
123,5
2,4
-28,5
3,2
-52,1
3,5
-70,3
100,0
-33,0
2013
Mln € % Tot.
22
0,3
7
0,1
1.116
16,9
165
2,5
5
0,1
682
10,3
453
6,9
277
4,2
306
4,6
97
1,5
2.145
32,4
378
5,7
151
2,3
292
4,4
516
7,8
6.612 100,0
* Dati provvisori - esclusi ETVE (Società di gestione di attivi finanziari).
** Codici CNAE 2009/versione spagnola della classificazione NACE (National Classification of Economic Activities).
Fonte: DataInvex – Ministerio de Economía y Competitividad.
Ufficio ICE di Madrid: Congiuntura –1º semestre 2014
12
Distribuzione geografica degli investimenti esteri in Spagna
Per quanto riguarda la distribuzione geografica degli IDE all’interno del territorio spagnolo, la
regione di Madrid, con 3.038,8 milioni di euro (-16,5%), continua ad essere la principale
destinazione dei capitali esteri e ha rappresentato, nel primo semestre del 2014, il 68,6% del
totale investito nel Paese. Al secondo posto si trova la Catalogna che ha subito una forte
flessione (-58,7%), passando dai 1.268 milioni di euro del primo semestre del 2013 agli attuali
523,2 milioni di euro. Seguono nel ranking: i Paesi Baschi (233,4 mln € /+93,2%), la regione di
Castilla y León (113,8 mln € /+45%) e le Isole Canarie che hanno raggiunto i 110 milioni di euro,
contro i 7,5 milioni di euro dei primi sei mesi del 2013.
Investimenti spagnoli all’estero
Nel primo semestre del 2014, gli investimenti spagnoli all’estero hanno avuto andamenti
negativi con decrementi del 39,8% nei valori lordi (6.633 mln €) e del 40,4% in quelli netti (4.910
mln €).
Tale andamento è stato determinato, in particolare, dal forte calo che ha colpito gli investimenti
realizzati dalle ETVE (società di gestione di attivi finanziari) che hanno segnato flessioni
superiori al 90% sia nei valori lordi (416 mln €), sia in quelli netti (63 mln €).
*
Invest. Totali
-esclusi ETVE
- ETVE
Investimenti spagnoli all’estero (valori milioni di euro)
1º semestre 2012 1º semestre 2013
1º semestre 2014
Lordi
Netti
Lordi
Netti
Lordi
Netti
%14/13**
Mln €
Mln €
%14/13***
*
6.508 -14.956 11.022
8.243
6.633
-39,8
4.910
-40,4
5.096
-1.335
6.712
4.555
6.217
-7,4
4.847
6,4
4.309
3.688
416
-90,3
63
-98,3
1.412 -13.621
* Dati provvisori ** Variazione % rispetto all’identico periodo 2013
Fonte: DataInvex – Ministerio de Economía y Competitividad.
Gli investimenti produttivi (esclusi ETVE) hanno avuto, invece, un trend meno contrattivo con
decrementi del 7,4% nei flussi lordi (6.217 mln €) e crescite del 6,4% in quelli netti (4.847 mln €).
Principali paesi ricettori
Nel primo semestre del 2014, la distribuzione geografica degli investimenti spagnoli all’estero
ha registrato importanti variazioni.
*
Distribuzione IDE lordi in uscita per aree geoeconomiche (valori in milioni di euro)
1º semestre 2014
1º semestre 2013
Mln €
% sul Tot.
% 14/13**
Mln €
% sul Tot.
OCSE
3.192
51,3
-28,7
4.474
66,7
UE 27
609
9,8
-81,3
3.251
48,4
UE 15
504
8,1
-84,2
3.188
47,5
AMERICA DEL NORD
2.417
38,9
667,3
315
4,7
AMERICA LATINA
873
14,0
-57,9
2.072
30,9
ALTRI PAESI AMERICANI
1.971
31,7
31,7
10
0,1
PARADISI FISCALI
2.054
33,0
1.733,9
112
1,7
TOTALE MONDO
6.217
100,0
-7,4
6.712
100,0
* Dati provvisori - esclusi ETVE.
** Variazione % rispetto all’identico periodo 2013
Fonte: DataInvex – Ministerio de Economía y Competitividad.
Ufficio ICE di Madrid: Congiuntura –1º semestre 2014
13
Infatti, sulla base dei dati provvisori di fonte spagnola, l’America del Nord ed altre zone
americane (America Latina esclusa) hanno attirato fortemente l’interesse dei capitali spagnoli
nel primo semestre del 2014, rappresentando nel loro complesso il 70,6% del totale degli IDE in
entrata. Da evidenziare, inoltre, la crescita degli investimenti realizzati in paradisi fiscali che
sono passati dai 112 milioni di euro del periodo gennaio/giugno 2013 a superare i 2 miliardi di
euro nel primo semestre del 2014. Il peso del’UE sul totale degli investimenti spagnoli all’estero
si è ridotto, invece, drasticamente, attestandosi a quote inferiori al 10%.
Nel ranking dei principali paesi ricettori degli IDE locali spiccano gli Stati Uniti che hanno
ricevuto 2.383 milioni di euro, volume che risponde per la maggior parte agli investimenti
realizzati nel settore finanziario (1.926 mln €). Al secondo posto si trovano le isole Cayman con
1.969 milioni di euro ed una notevole crescita, seguite dal Brasile (455 mln €) ed i Paesi Bassi
(157 mln €).
*
Investimenti lordi spagnoli all’estero - Ranking paesi ricettori (valori in milioni di euro)
1º semestre 2014
1º semestre 2013
Nº Paesi
Mln €
% Totale
%14/13**
Mln €
% Totale
1. STATI UNITI D’AMERICA
2.383
38,3
727,4
288
4,3
2. ISOLE CAYMAN
1.969
31,7
19.590
10
0,1
3. BRASILE
455
7,3
-9,2
501
7,5
4. PAESI BASSI
157
2,5
-61,9
412
6,1
5. REGNO UNITO
145
2,3
-82,7
836
12,5
6. ITALIA
144
2,3
-47,4
274
4,1
7. COLOMBIA
142
2,3
-38,0
229
3,4
8. CILE
97
1,6
-6,7
104
1,5
9. NORVEGIA
83
1,3
6,4
78
1,2
73
1,2
-16,1
87
1,3
10. PERU
TOTALE GLOBALE
6.217
100,0
-7,4
6.712
100,0
* Dati provvisori, esclusi gli ETVE
** Variazione % rispetto all’identico periodo 2013
Fonte: DataInvex – Ministerio de Economía y Competitividad.
Gli investimenti spagnoli in Italia hanno raggiunto, nel primo semestre del 2014, i 144 milioni di
euro, segnando una flessione del 47,4% rispetto all’identico periodo 2013. La quota italiana sul
totale dei capitali spagnoli in uscita è passata dal 4,1% all’attuale 2,3%.
Distribuzione settoriale
Nel primo semestre del 2014, il 76,7% degli investimenti spagnoli all’estero si è concentrato in
due settori. Infatti, le attività finanziarie ed assicurative, con un valore di 2.660 milioni di euro,
hanno rappresentato il 42,8% del totale; le industrie estrattive si sono attestate sui 2.100 milioni
di euro, raggiungendo una quota di circa il 34%. Tra queste ultime spicca l’estrazione di petrolio
greggio (2.090 mln €).
Al terzo posto si trova il commercio che, nel periodo in esame, si è attestato sui 435 milioni di
euro, di cui più dell’80% corrisponde alle attività all’ingrosso. Ta queste ultime le più dinamiche
sono state quelle relative a prodotti farmaceutici, abbigliamento e calzature e prodotti chimici.
La maggior parte delle restanti voci hanno avuto andamenti negativi, particolarmente rilevanti
nell’industria manifatturiera (374 mln €) che ha ridotto del 73,5% i valori raggiunti nel primo
semestre del 2013. Tra le poche attività manifatturiere che hanno registrato andamenti positivi,
nella prima metà del 2014, si trova quella alimentare che ha segnato un incremento del 17,7%.
Ufficio ICE di Madrid: Congiuntura –1º semestre 2014
14
*
Distribuzione settoriale degli investimenti lordi spagnoli all’estero (valori milioni di euro)
**
CNAE
01 al 03
05 al 09
10 al 33
35
36 al 39
41 al 43
45 al 47
49 al 53
55 al 56
58 al 63
64 al 66
68
69 al 75
77 al 82
Altri
TOTALE
Settore
Agricoltura, zootecnia, silvicultura e pesca
Industrie estrattive
Industria manifatturiera
Fornitura energ. elettrica, gas, vapore, aria condizionata
Distribuzione acqua, gestione di rifiuti...
Edilizia
Comm. ingrosso e dettaglio, ripar.autoveicoli, motocicli
Trasporto e magazzinaggio
Ind. alberghiera e ristorazione
Servizi di informazione e comunicazione
Settore finanziario ed assicurativo
Attività immobiliare
Att. professionali, scientifiche e tecniche
Attività amministrative e servizi di supporto
1º semestre 2014 1º semestre 2013
Mln € % Tot.
Mln €
% Tot.
17
0,3
18
0,3
2.108
33,9
272
4,1
374
6,0
1.413
21,1
118
1,9
904
13,5
6
0,1
4
0,1
213
3,4
809
12,1
435
7,0
298
4,4
75
1,2
91
1,4
14
0,2
4
0,1
47
0,8
120
1,8
2.660
42,8
2.572
38,3
89
1,4
130
1,9
20
0,3
51
0,8
13
0,2
15
0,2
29
0,5
11
0,2
6.217 100,0
6.712
100,0
* Dati provvisori, esclusi gli ETVE
** Codici CNAE 2009 / versione spagnola della classificazione NACE (National Classification of Economic Activities)
Fonte: DataInvex – Ministerio de Economía y Competitividad.
Distribuzione delle zone di origine degli investimenti spagnoli all’estero
Per quanto riguarda, infine, le zone di origine dei capitali spagnoli nel primo semestre del 2014,
spicca la Comunità di Madrid con una quota del 50% del totale, seguita da Cantabria (33%),
Catalogna (9,5%), Paesi Baschi (2,2%) e Galizia (2%).
Ufficio ICE di Madrid: Congiuntura –1º semestre 2014
15
COMMERCIO ESTERO SPAGNA / ITALIA
La bilancia commerciale bilaterale Spagna/Italia, sulla base dei dati di fonte spagnola, ha
registrato saldi negativi per l’Italia a partire dal 2011. Tale deficit ha segnato, nel primo
semestre del 2014, una forte riduzione attestandosi sui 570 milioni di euro, contro i 1.091
milioni di euro dello stesso periodo dell’anno precedente.
Questa contrazione risponde ai buoni risultati ottenuti dalle vendite italiane, che sono cresciute
del 7,1%, e alla stagnazione dell’export spagnolo che si è ridotto di un decimo.
BILANCIA COMMERCIALE SPAGNA/ITALIA (Valori in milioni di euro)
Import
Export
Anno
spagnolo
Var %
spagnolo
Var %
dall’Italia
verso l’Italia
2011
1.143
9,1
3.851
15,2
2012
1.133
-0,9
3.876
0,6
Agroalimentare
(bevande incluse)
2013*
1.097
-3,2
3.803
-1,9
1º sem. 2014*
538
1,7**
2.192
21,8**
2011
4.086
-1,5
2.699
-0,9
2012
4.153
1,6
2.798
3,7
Beni di Consumo
2013*
3.695
-11,0
2.693
-3,8
1º sem. 2014*
1.929
7,0**
1.344
-2,3**
2011
12.094
2,8
10.992
5,4
Mat. prime, prod.
2012
10.856
-10,2
10.125
-7,9
industriali, beni
2013*
9.807
-9,7
9.922
-2,0
strumentali
1º sem. 2014*
5.360
7,6**
4.860
-7,0**
2011
17.323
2,1
17.542
6,4
2012
16.142
-6,8
16.798
-4,2
TOTALE
2013*
14.600
-9,6
16.419
-2,3
1º sem. 2014*
7.827
7,1**
8.397
-0,1**
Saldo per
l’Italia
-2.708
-2.743
-2.706
-1.654
1.387
1.355
1.002
585
1.102
731
500
-219
-656
-1.819
-570
* Dati provvisori.
** Variazione % rispetto all’identico periodo 2013
Fonte: Estacom (Statistiche di commercio estero dell'ICEX España Exportación e Inversiones).
Il commercio tra i due paesi si concentra nel macrocomparto delle materie prime, prodotti
industriali e beni strumentali che, nei primi sei mesi del 2014, ha rappresentato il 68,5% delle
vendite italiane al mercato spagnolo ed il 57,9% di quelle spagnole verso l’Italia. I beni di
consumo sono, per l’Italia, il secondo gruppo dell’interscambio con una quota del 24,6% del
totale; per la Spagna rappresentano il 16%.
Per quanto riguarda il commercio agroalimentare, spicca il forte aumento delle vendite
spagnole al mercato italiano (+21,8%) che è passato dai 1.799 milioni di euro della prima metà
del 2013 ai 2.192 milioni di euro dell’identico periodo 2014. L’export agroalimentare italiano ha
segnato una leggera crescita dell’1,7%. Il saldo di questo comparto, nettamente favorevole alla
Spagna, è quello che giustifica lo squilibrio della bilancia commerciale italiana.
L’Italia si colloca al quarto posto nel ranking dei fornitori della Spagna, preceduta da Germania,
Francia e Cina. La quota italiana sul totale import spagnolo è rimasta pressochè invariata,
attestandosi a circa il 6%. Anche nella graduatoria dei clienti dell’export spagnolo, l’Italia
occupa la quarta posizione, dietro la Francia, la Germania e il Portogallo. Il peso dell’Italia sul
totale delle esportazioni locali è del 7%.
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Importazioni spagnole di prodotti italiani
Sulla base dei dati provvisori del primo semestre del 2014, i prodotti chimici, con un valore di
1.173 milioni di euro, capeggiano il ranking merceologico delle importazioni spagnole di
prodotti italiani con una quota del 15%. Tra i prodotti chimici più richiesti dal mercato locale si
trovano le materie prime e i semilavorati in plastica (348 mln €), la farmachimica (262 mln €) e
la chimica organica (187 mln €).
IMPORTAZIONI SPAGNOLE DI PRODOTTI ITALIANI
Ranking merceologico per settori – 1º semestre 2014* (valori in milioni di euro)
% sul totale
Settori merceologici
Mln €
Var.% 14/13**
export italiano
1. Prodotti chimici 1.173
2,4
15,0
2. Apparecchiature, componenti per veicoli
795
22,3
10,2
3. Prodotti siderurgici
545
12,6
7,0
4. Combustibili e lubrificanti
426
-27,6
5,4
5. Autovetture
320
58,4
4,1
6. Abbigliamento
284
-10,4
3,6
7. Materie tessili
246
8,8
3,1
8. Macchine e materiale elettrico
214
6,5
2,7
9. Prod. semilavorati metallici non ferrosi
204
10,9
2,6
10. Attrezzature per collettività
178
-6,8
2,3
TOTALE export italiano verso la Spagna
7.827
7,1
100,0
(incluse le voci non riportate in tabella)
* Dati provvisori
** Variazione % rispetto all’identico periodo 2013
Prodotti chimici: chimica organica, inorganica, agrochimica, farmachimica, materie prime e semimanufatti
di plastica, caucciù, smalti ceramici, pitture e vernici, sappone e detersivi, chimica alimentare e altri prodotti chimici.
Fonte: Estacom (Statistiche di commercio estero dell'ICEX España Exportación e Inversiones).
Al secondo posto si trovano le apparecchiature e componenti per veicoli con un valore di 795
milioni di euro ed un forte incremento del 22,3%. Seguono nell’ordine i prodotti siderurgici che
hanno registrato un aumento del 12,6%, attestandosi sui 545 milioni di euro ed i combustibili e
lubrificanti che hanno subito, invece, un calo del 27,6% passando dai 588 milioni di euro del
primo semestre del 2013 agli attuali 426 milioni di euro.
Meritano un particolare riferimento le vendite italiane di autovetture che hanno registrato un
aumento del 58,4% raggiungendo i 320 milioni di euro (202 mln € nel 1º sem.2013).
Da segnalare, inoltre, l’incremento dei prodotti semilavorati metallici non ferrosi che sono
cresciuti di circa l’11%, attestandosi sui 204 milioni di euro. L’andamento è stato
particolarmente positivo per quelli in alluminio che, con un valore di 118 milioni di euro, hanno
segnato un aumento del 16,8%. Le vendite italiane di materie tessili e di materiale elettrico
hanno registrato incrementi dell’8,8% e del 6,5% rispettivamente.
Dal lato opposto, oltre ai combustibili e lubrificanti già citati, si collocano i prodotti di
abbigliamento (-10,4%) che hanno subito cali sia nel segmento femminile (188 mln € / -6%) che
in quello dell’intimo e dei costumi da bagno (15 mln € / -65%). L’abbigliamento maschile (81 mln
€) è riuscito, invece, ad aumentare le vendite di circa il 9,5%. Le attrezzature per collettività,
infine, sono passate dai 191 milioni di euro del primo semestre del 2013 agli attuali 178 milioni
di euro, essendo il segmento della ristorazione (46 mln € / -36%) il responsabile del calo
dell’intero settore.
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Esportazioni spagnole verso l’Italia
I prodotti chimici occupano la prima posizione nelle vendite spagnole al mercato italiano con
una quota sul totale del 16,4% (1.377 mln €) ed un decremento del 6,2% rispetto ai valori del
primo semestre del 2013. Al secondo posto si collocano i veicoli da trasporto che hanno
registrato, invece, un aumento del 19,4% raggiungendo i 1.071 milioni di euro.
Seguono i grassi e oli che hanno segnato nella prima metà del 2014 una forte crescita
(+189,7%), attestandosi sui 617 milioni di euro.
ESPORTAZIONI SPAGNOLE VERSO L’ITALIA
Ranking merceologico per settori – 1º semestre 2014* (valori in milioni di euro)
Var.%
% sul totale
Settori merceologici
Mln €
14/13**
import italiano
1. Prodotti chimici 1.377
-6,2
16,4
2. Veicoli da trasporto
1.071
19,4
12,8
3. Grassi e oli
617
189,7
7,3
4. Prodotti non lavorati 424
0,0
5,0
5. Abbigliamento
398
4,2
4,7
6. Prod. ortofrutticoli freschi e congelati
383
-10,3
4,6
7. Prodotti siderurgici
346
-21,5
4,1
8. Combustibili e lubrificanti
304
-55,7
3,6
9. Pesce, molluschi e crostacei freschi e congelati
280
0,0
3,3
10. Apparecchiature, componenti per veicoli
271
8,0
3,2
TOTALE import italiano di prodotti spagnoli
8.397
-0,1
100,0
(incluse le voci non riportate in tabella)
* Dati provvisori
Prodotti chimici: chimica organica, inorganica, agrochimica, farmachimica, materie prime e semimanufatti
di plastica, caucciù, smalti ceramici, pitture e vernici, sappone e detersivi, chimica alimentare e altri prodotti chimici.
Prodotti non lavorati: minerali metallici e non metallici, legno, vetro, mat. prime per l’industria della carta, rame,
inco.
Fonte: Estacom (Statistiche di commercio estero dell'ICEX España Exportación e Inversiones).
Completano le prime cinque posizioni i prodotti non lavorati che mantengono i valori del primo
semestre 2013 (424 mln €) ed i prodotti di abbigliamento (398 mln €) che hanno registrato un
incremento del 4,2%.
Nell’analisi dell’andamento dell’export spagnolo verso il mercato italiano, hanno subito
andamenti declinanti i combustibili e lubrificanti che hanno più che dimezzato il loro valore,
passando dai 686 milioni di euro del primo semestre del 2013 agli attuali 304 milioni di euro. Da
segnalare, inoltre, le flessioni a due cifre che hanno colpito i prodotti siderurgici (346 mln € / 21,5%) ed i prodotti ortofrutticoli freschi e congelati (383 mln € / -10,3%).
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INVESTIMENTI CON L’ITALIA
Investimenti italiani in Spagna
Nel primo semestre del 2014, gli investimenti italiani in Spagna hanno raggiunto un valore di
43,5 milioni di euro, segnando una flessione del 68% rispetto allo stesso periodo dell’anno
precedente.
Per settori di attività, i capitali italiani hanno privilegiato lo sviluppo di progetti immobiliari che
sono passati dai 2,1 milioni di euro dei primi sei mesi del 2013 ai 15,5 milioni di euro raggiunti
nello stesso periodo del 2014. Al secondo posto si collocano le attività di supporto alle imprese
con 4,7 milioni di euro (733.200 euro nel 1º sem. 2013). Segue il commercio all’ingrosso con
valori intorno ai 4,4 milioni di euro, sensibilmente inferiori a quelli del periodo gennaio/giugno
2013 (121,4 mln €); le attività all’ingrosso più favorite dagli investimenti italiani nel primo
semestre del 2014 sono state: il commercio di macchine utensili, che ha ricevuto 1,6 milioni di
euro, e quello di legno e materiali per l’edilizia con 1,2 milioni di euro.
Da segnalare, inoltre, gli investimenti italiani realizzati nella fabbricazione di macchinari e
apparecchiature (3,2 mln €), tra cui spiccano cuscinetti, ingranaggi e organi di trasmissione (2,2
mln €). Con valori intorno ai 3 milioni di euro si collocano, inoltre, le attività immobiliari, essendo
la compravendita di beni immobili la componente più rilevante (2 mln €).
Segue il commercio al dettaglio che ha segnato una notevole crescita, passando dai 138.210
euro del primo semestre del 2013 agli attuali 2,6 milioni di euro. La vendita di articoli di
abbigliamento in esercizi specializzati ha assorbito la quasi totalità degli investimenti italiani
realizzati in questo settore. Hanno registrato anche un forte dinamismo le attività dei servizi di
alloggio e di ristorazione con valori superiori ai 2,4 milioni di euro, concentrati per la quasi
totalità negli alloggi per vacanze e altre strutture per brevi soggiorni.
Le regioni spagnole che hanno ricevuto il maggior volume di capitali italiani nel primo semestre
del 2014 sono state: Catalogna (18,7 mln €), Isole Canarie (12,1 mln €) e Madrid (7,9 mln €).
Seguono nel ranking Isole Baleari (2,5 mln €) e Comunità Valenciana (1,1 mln €).
Investimenti spagnoli in Italia
Nel primo semestre del 2014, gli investimenti spagnoli in Italia hanno registrato un forte
decremento (-47,4%), passando dai 274 milioni di euro del periodo gennaio/giugno 2013 agli
attuali 144,2 milioni di euro. Tale andamento ha ridotto la quota italiana sul totale degli IDE
locali in uscita, che è passata dal 4,1% all’attuale 2,3%.
L’industria alimentare, ed in particolare le attività di lavorazione delle granaglie, è stata il
principale ricettore dei capitali spagnoli con 63,5 milioni di euro ed una quota sul totale del 44%.
Segue il settore metallurgico che, nel periodo in esame, ha raggiunto i 36,5 milioni di euro; tra le
attività metallurgiche spiccano la produzione di alluminio (19,3 mln €) e la siderurgia (17,2 mln
€).
Altre attività rilevanti nella graduatoria degli investimenti spagnoli in territorio italiano sono state
il commercio al ingrosso di articoli di abbigliamento e calzature (25,3 mln €) e quello al dettaglio
di articoli di abbigliamento in esercizi specializzati (9 mln €); le attività immobiliari relative
all’affitto e gestione di immobili di proprietà o in leasing (5 mln €); la produzione di energia
eolica (2 mln €).
La Comunità di Madrid, con 109,4 milioni di euro, ha rappresentato il 75,9% del totale dei
capitali spagnoli investiti in Italia nel primo semestre del 2014. Al secondo posto si trovano i
Paesi Baschi (19,2 mln €) seguiti da Catalogna (9,2 mln €), Comunità Valenciana (5 mln €) e
Aragona (1,5 mln €).
Ufficio ICE di Madrid: Congiuntura –1º semestre 2014
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ICE – Agenzia per la promozione all’estero e
l’internazionalizzazione delle imprese italiane – ufficio di Madrid
Agustín de Betancourt, 3
28003 Madrid
Tel.: +34 91 597 47 37 Fax: +34 91 556 81 46
E-mail: [email protected]
Ufficio ICE di Madrid: Congiuntura –1º semestre 2014
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