Intervista a Raffaele Sala

Raffaele Sala – suono in presa diretta, missaggio audio
Di cosa ti sei occupato nella produzione del film?
Mi sono occupato dei vari aspetti che riguardano la parte sonora: registrazione in presa
diretta dei dialoghi, missaggio e equalizzazione in post produzione; inoltre ho composto
insieme ad Alessandro [Sala, ndr] il brano iniziale del film. Ho seguito le riprese di ogni scena
con microfono, registratore e cuffie per cercare di catturare nel miglior modo possibile i
dialoghi dei personaggi, spesso anche in posizione improbabili perché l’attrezzatura non
comparisse nell’inquadratura. Non è stato semplicissimo: fermare le riprese ogni volta che i
rumori di sottofondo creavano un problema per la comprensione delle voci è stato un po’
snervante.
Avevi già lavorato in passato ad una produzione audiovisiva?
Questa è stata la mia prima esperienza, e nonostante sia stata positiva mi ha aiutato a capire
che l'attività che sento davvero mia non è quella di fonico ma il suonare dal vivo o il registrare
musica in studio. In ogni caso non cambierei mai quest’esperienza, anche perché certi giorni
di riprese sono stati fin troppo divertenti.
Qual è stato un momento particolarmente difficile per te durante le riprese di Non
Scordarti? E quale invece ti è risultato più naturale, divertente, appagante?
Il momento più difficile è stato sicuramente quello della post produzione. Ci sono aspetti
dell'audio che durante le riprese, per stanchezza o altro, sembrano perfetti, poi li riascolti e
dici “Bè, forse non erano così perfetti come si pensava” e quindi devi lavorarci per migliorarli. I
momenti più divertenti bene o male c’erano sempre, da questo punto di vista non mi posso
lamentare!
Sotto quali aspetti pensi che Non Scordarti possa essere importante e interessante per
il pubblico, e per il cinema di oggi in generale?
Credo che uno degli aspetti più interessanti di questo film – e spero il pubblico riesca a
coglierlo - sia l’ironia di certi momenti nonostante la situazione, certamente non facile, in cui è
ambientata la storia. Credo che tutto questo sia un valore aggiunto del film. Non è facile
parlare di una storia ambientata subito dopo un sisma, però la gente dovrebbe poter vedere
che non c’è stata solo disperazione e le persone non sono rimaste inerti ad osservare le case
crollare, ma hanno continuato, anche se con difficoltà, a mantenere il sorriso, e questo a mio
parere in un film del genere deve essere mostrato.