La storia dell’Accordo CSR 255/2012 La nostra lunga esperienza ci ricorda che il tema degli immigrati, in Italia, è quasi sempre affrontato in modo ideologico, pregiudiziale e incompetente e che il Sistema è sempre meno capace a tutelare i diritti dei più vulnerabili, con conseguente violazione dei diritti fondamentali e compromissione della coesione sociale! Patrizia Carletti Gli Assessori alla Salute delle Regioni e P.A. hanno convenuto, nel 2008, che gli immigrati (circa il 10% della popolazione residente in Italia), svantaggiati nella salute e discriminati nell’accesso ai servizi, meritassero un’attenzione specifica da parte dei SSR, al pari di altre categorie svantaggiate, quali disabili, donne, anziani, malati mentali, detenuti ecc, per cui è stato istituito il Tavolo interregionale “Immigrati e Servizi Sanitari”, con la finalità di promuovere la salute degli immigrati. Tale Tavolo rappresenta un luogo di lavoro istituzionale, l’unico, in cui per la prima volta i Servizi Sanitari Regionali affrontano specificamente la complessa problematica della salute e dell’assistenza sanitaria alla popolazione immigrata, che evidentemente non è riducibile a questioni di costi/rimborsi di prestazioni sanitarie. In merito alla tutela della salute degli immigrati, occorre sottolineare che: 1) l’accesso alle cure per gli immigrati è fortemente condizionato dalla corretta applicazione delle indicazioni normative esistenti da circa un ventennio, coerenti peraltro, con il principio costituzionale del diritto alla salute per tutti, e dal superamento di norme discriminatorie ed escludenti, 2) molte Regioni e P.A. disattendono costantemente quanto previsto dalla normativa Per superare queste difficoltà il Tavolo, ha elaborato il documento “Indicazioni per la corretta applicazione della normativa per l’assistenza sanitaria alla popolazione straniera da parte delle Regioni e Province autonome”, oggetto dell’ l’Accordo Stato – Regioni (Rep. Atti n. 255/CSR), pubblicato in G.U. n. 32 del 7 febbraio 2013, suppl. ord. 9. L’Accordo è il risultato di un lungo e condiviso lavoro, durato circa tre anni, condotto dal Tavolo cui vi partecipano rappresentanti delle Regioni e P.A.,membri del Tavolo della Mobilità sanitaria internazionale, esperti accreditati a livello nazionale ed internazionale sulla salute degli immigrati, tecnici del Ministero della Salute. Inoltre per alcune questioni specifiche ci si è confrontati anche con Ministeri della Giustizia e dell’Interno, Agenzia delle Entrate, nonché con società scientifiche, associazioni esperte di livello nazionale ed internazionale,. L’Accordo è stato ampiamente condiviso anche dal Tavolo della Mobilità Sanitaria internazionale del Coordinamento della Commissione salute che ha il mandato di occuparsi dell’applicazione dei regolamenti comunitari di sicurezza sociale al fine di garantire l’assistenza sanitaria gli assistiti che si spostano all’interno degli Stati membri dell’UE. La Commissione Salute ha espresso parere favorevole sul testo dell’Accordo in tre occasioni: 21 settembre 2011, 14 novembre 2012 in cui ha indicato alcune modifiche che sono state recepite, 17 dicembre 2012. Esso esprime dunque la volontà politica di tutte le Regioni e PA e dello Stato, In merito ai contenuti dell’Accordo va tenuto presente che: 1 - la stragrande maggioranze delle indicazioni presenti nell’Accordo erano pre-esistenti ad esso ma disattese in varie realtà regionali - l’Accordo è l’unico strumento operativo che raccoglie in modo sistematico le regole per l’erogazione dell’assistenza sanitaria agli immigrati presenti in Italia, e impegna le Regioni e PA alla corretta applicazione della normativa da parte delle Regioni e PA. a garanzia della tutela della salute di tutte le persone straniere presenti in Italia - l’Accordo è recente e, come ogni Legge/Accordo può necessitare di regolamenti attuativi o emissione di chiarimenti, via via che si dovesse rilevarne la necessità, così come nei casi dell’iscrizione al SSR di alcune particolari categorie di immigrati (migranti forzati, richiedenti l’emersione da lavoro irregolare, minori) su cui il Tavolo sta lavorando. - E infatti il Tavolo “Immigrati e Servizi sanitari” il luogo competente per il confronto su eventuali criticità che possono presentarsi in alcune territori e di condivisione delle migliori soluzioni operative. - A distanza di circa un anno dall’approvazione, I presunti “ostacoli tecnici” ventilati a vari livelli (regionali e nazionali) sono sormontabili, come sempre accade, in presenza di volontà politica, competenza specifica nella assistenza sanitaria agli immigrati, atteggiamento collaborativo tra le istituzioni. Proprio questi tre ingredienti hanno consentito di attuare l’Accordo superando i pre-esistenti impedimenti per l’iscrizione al SSR da parte dei richiedenti l’emersione dal lavoro nero. E’ infatti dalla collaborazione tra Tavolo Immigrati, Ministero della Salute, Ministero dell’Interno e Agenzia delle Entrate che è stato possibile l’emanazione della Circolare del Ministero della Salute del 24 ottobre 2013 “Procedura di emersione del rapporto di lavoro irregolare”. - Analogamente, il Tavolo in collaborazione con le suddette istituzioni ha elaborato e proposto agli Assessorati alla Salute e al Ministero della Salute la procedura per l’iscrizione del minori STP al SSR e si è in attesa di una circolare da parte del Ministero della Salute Affinché tutto il lavoro svolto dal Tavolo possa diventare un patrimonio comune si fa presente che i verbali di lavoro sono pubblicati nel sito http://ods.ars.marche.it/ gennaio 2014 A cura di: Dottoressa Patrizia Carletti Medico; Coordinatrice Tavolo interregionale “Immigrati e Servizi Sanitari” 2
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