Progetto di una “Ciclolavatrice”

Francesco Boccardo
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Progetto di una
“Ciclolavatrice”
Partecipazione al concorso:
ABSTRACT
CHI È BERNARDO
Bernardo è il primo esemplare di “ciclolavatrice da viaggio”: un dispositivo da bicicletta per il lavaggio di piccole
quantità di indumenti.
Il suo funzionamento è interamente meccanico e trae l’energia motrice dal movimento della ruota posteriore o
anteriore del mezzo, permettendo al viaggiatore di fare
il bucato evitando noiose soste a lavatoi o lavanderie a
pagamento, ma anzi continuando la sua escursione e
godendosi il panorama.
Il prodotto necessita di alcuni brevi interventi da parte
dell’utente nella fase iniziale e intermedia del lavaggio,
per tutto il resto del processo è autonomo e garantisce il
lavaggio e il risciacquo dei vestiti in meno di un’ora.
Data la forma del suo supporto analoga a quella dei comuni cestini da portapacchi, Bernardo può essere adattato pressochè a qualsiasi bicicletta. Inoltre il vano cilindrico, quando il meccanismo di lavaggio non è attivato,
offre un’area spaziosa dove riporre i bagagli.
L’impiego di componenti comuni al mondo della bicicletta, come ad esempio il sistema a scatto della dinamo,
rendono più semplice l’utilizzo dell’oggetto da parte del
ciclista, e allo stesso tempo ne incrementano l’integrabilità col mezzo, facilitando la sostituzione o riparazione in
caso di guasti.
Il nome del prodotto deriva dalla sua forma cilindrica,
che ricorda la caratteristica fiaschetta di liquore appesa
al collo dei cani da soccorso San Bernardo.
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1 INTRODUZIONE
1.1 Presentazione del progetto
Struttura
La configurazione del prodotto riprende in modo semplificato quella delle normali lavatrici domestiche, è
composto cioè da un cestello metallico (del volume di
circa 5 litri) alloggiato all’interno di una vasca di materiale plastico, la quale è dotata di un coperchio laterale che
permette l’accesso al vano interno per l’introduzione dei
capi da lavare.
Due aperture, una orientata verso l’alto e l’altra verso il
basso, permettono l’introduzione e l’evacuazione dell’acqua per il lavaggio.
Il movimento del cestello, come già detto, è alimentato
in maniera completamente meccanica, e il trasferimento
del moto avviene tramite l’albero flessibile, che permette
di attingere alla rotazione della ruota.
Ho tentato poi di utilizzare il più possibile elementi già
reperibili in commercio, per semplificare l’ingegnerizzazione del prodotto, e soprattutto comuni al mondo della
bicicletta, per favorire l’integrabilità e la facilità di riparazione in caso di guasti.
In particolare ho adottato il sistema a scatto delle dinamo per controllare il contatto del dispositivo con la ruota
della bici, e le piastre di fissaggio dei comuni cestini per
ancorare la lavatrice a portapacchi di diverse forme e dimensioni.
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1.2 Posizioni d’uso
Adattabilità del prodotto
L’adozione dell’albero flessibile come strumento di trasmissione e delle piastre regolabili per l’ancoraggio conferiscono al prodotto un’elevata adattabilità: può essere
montato pressochè su qualsiasi bici che disponga di un
portapacchi, adeguandosi perfettamente alle diverse
geometrie che i telai presentano.
La “ciclolavatrice” si può montare indifferentemente sul
portapacchi posteriore o anteriore del mezzo, nel secondo caso il meccanismo a scatto che provvede alla trasmissione viene montato non sul telaio ma sulla forcella.
E’ proprio quest’ultima configurazione che mi ha ispirato
per il nome e per il logo del prodotto: quand’esso è posizionato nella zona anteriore della bicicletta rassomiglia,
data la sua forma cilidrica, alla caratteristica fiaschetta di
liquore che portano al collo i cani San Bernardo.
Bernardo montato sul portapacchi posteriore.
Il nome che ho scelto è nato dunque dall’accostamento
di un nome proprio con un neologismo che esprime la
natura ibrida del prodotto: “Ciclolavatrice Bernardo”.
Il carattere scelto per il logo riprende le linee curve e tondeggianti dell’oggetto, ed un semplice elemento grafico
richiama simbolicamente l’acqua in movimento all’interno dell’oblò della lavatrice.
Bernardo montato sul portapacchi anteriore.
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terza parte | sviluppo concept e prodotto
1.3 Logo
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2 DESCRIZIONE DEL PRODOTTO
2.1 Confronto con le lavatrici domestiche
La velocità di lavaggio
Durante un normale ciclo di lavaggio effettuato da una
lavatrice domestica si possono individuare due principali
gruppi di funzioni:
• Lavaggio / Risciacquo;
LAVAGGIO: 120 - 180 giri / min = 2 - 3 giri / sec
• Centrifuga.
Entrambi prevedono la rotazione del cestello ma, mentre
durante il primo la velocità varia dai 2 ai 3 giri al secondo,
per il ciclo di centrifuga sono necessari fino a 16 giri al
secondo.
CENTRIFUGA: 500 - 1000 giri / min = 8 - 16 giri / sec
Una tale elevata velocità sarebbe stata difficile da implementare sul prodotto, e avrebbe certamente compromesso la stabilità della bicicletta e la sicurezza, date le
notevoli vibrazioni che ne sarebbero derivate.
Ho deciso quindi di lavorare solamente sul ciclo di lavaggio / risciacquo, e omettere la centrifuga, che può
comunque essere rapidamente sostituita da uno strizzamento manuale dei capi lavati.
Considerando che la velocità della bicicletta sarà più o
meno costante, e che la trazione viene presa direttamente dalla ruota del mezzo, ho introdotto nel sistema di
trasmissione un riduttore a vite senza fine che, quando
in funzione, fornisce la velocità adeguata per il lavaggio.
LAVAGGIO: 156 giri / min = 2,6 giri / sec*
CENTRIFUGA: manuale
* a velocità tangenziale di 15 km / h.
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terza parte | sviluppo concept e prodotto
2.2 Principio di funzionamento
Sistema di trazione
Nell’immagine a fianco ho illustrato schematicamente il
sistema di trasmissione del moto dalla ruota (in questo
caso posteriore, ma il funzionamento è analogo se il dispositivo è montato sulla ruota anteriore) al cestello di
lavaggio interno:
• Il meccanismo a scatto “della dinamo”, ancorato saldamente al telaio, viene attivato dall’utente tramite una
piccola leva metallica laterale;
• Quando il meccanismo viene attivato, una molla interna fa ruotare l’anello che trattiene l’asse della ruota di
trasmissione della lavatrice, che viene in questo modo
messa in contatto con la superficie laterale del copertone della bicicletta;
• Non appena la ruota di trasmissione inizia a girare, il
moto rotatorio viene trasmesso tramite l’albero flessibile
alla vite senza fine, situata internamente alla vasca di lavaggio e tenuta in posizione da due cuscinetti a sfera che
riducono al minimo l’attrito;
• L’accoppiamento vite senza fine / ingranaggio costituisce un sistema di demoltiplica che riduce notevolmente l’alto numero di giri derivato dal contatto iniziale
tra una ruota di grandi dimensioni (quella della bici, del
diametro di circa 66 cm) ed una molto più piccola (la ruota di trasmissione, del diametro di circa 2 cm);
• Il cestello, tenuto in asse da due incastri a sfere situati
agli estremi opposti, viene quindi messo in rotazione ad
una velocità analoga a quella di lavaggio delle lavatrici
domestiche.
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Schizzi per il calcolo della velocità di rotazione
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terza parte | sviluppo concept e prodotto
2.3 Vista in sezione
La vista in sezione permette di vedere come il cestello
metallico è mantenuto in asse dai due incastri opposti
(campiti in rosso). Tali incastri non sono permanenti,
ovvero mantengono in posizione il cestello senza però
fissarlo alla scocca: due perni conici di materiale plastico
si introducono, quando la lavatrice è chiusa, nelle sedi
dei due incastri, muniti di sfere per minimizzare l’attrito,
e stabilizzano l’asse per pressione.
Questo sistema permette non soltanto di accedere agevolmente al vano interno del dispositivo, potendo aprire
completamente la scocca tramite il tappo laterale, ma
anche di rimuovere con facilità il cestello, per operazioni
di manutenzione o pulizia oppure per adibire Bernardo
ad uso di bauletto, quando non si è in viaggio e si necessita di un vano dove riporre gli oggetti di uso quotidiano
piuttosto che una lavatrice.
Si possono notare inoltre i due tappi di gomma, nell’immagine in questione in posizione aperta, che permettono l’introduzione dell’acqua e del sapone per il lavaggio
e la loro evacuazione a procedimento ultimato. La posizione di queste due aperture non è casuale: quella superiore è posta in modo da essere agevolmente controllata
senza scendere dalla bicicletta, e la sua altezza dal suolo
rende semplice il riempimento della vasca presso le comuni fontanelle pubbliche. Quella inferiore invece è posta sul lato sinistro, lato dove è comunemente montato
il cavalletto della bicicletta, in questo modo, lasciandola
aperta mentre la bici è parcheggiata, si è certi di far defluire all’esterno tutto il liquido.
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2.4 Rendering
Panoramica del prodotto chiuso
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terza parte | sviluppo concept e prodotto
Il prodotto aperto
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Il prodotto montato
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terza parte | sviluppo concept e prodotto
740 mm
195 mm
300 mm
2.5 Quote di massima
Misure del prodotto montato
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3 UTILIZZO
3.1 Sequenza d’uso
Storyboard
La ciclolavatrice non viene ancora utilizzata.
Il viaggiatore ha assicurato la ciclolavatrice al portapacchi posteriore, e sta effettuando il proprio viaggio.
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terza parte | sviluppo concept e prodotto
La ciclolavatrice è piena di vestiti puliti, ordinati all’interno della
sacca di cotone.
Dopo un certo periodo di tempo, urge il bisogno di cambiarsi i vestiti maleodoranti.
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All’interno di Bernardo sono presenti i vestiti sporchi appena
cambiati, e quelli politi rimanenti nella sacca.
Il ciclista estrae dalla ciclolavatrice la sacca dei vestiti puliti e si cambia, riponendo gli indumenti sporchi in fondo. Successivamente riporrà la sacca nella vasca, effettuando una sorta di “ciclo” degli indumenti.
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terza parte | sviluppo concept e prodotto
Bernardo è pieno di vestiti da lavare.
Dopo essersi cambiato altre volte, il viaggiatore nota di aver terminato la scorta di vestiti.
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La ciclolavatrice viene riempita con acqua e sapone.
A questo punto inizia il ciclo di lavaggio: l’utente riempie d’acqua la ciclolavatrice da una fontanella pubblica, sono
sufficienti circa 3 litri d’acqua. Poi aggiunge il detersivo, possibilmente ecologico, ed attiva il meccanismo a scatto che
mette in funzione il sistema di trazione.
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terza parte | sviluppo concept e prodotto
I vestiti in rotazione all’interno di Bernardo.
Il viaggiatore può continuare il suo viaggio, mentre Bernardo pensa al bucato. Dopo circa 30 minuti il lavaggio è ultimato.
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L’acqua sporca viene scaricata all’esterno.
Passato il tempo necessario per il lavaggio, variabile a discrezione del viaggiatore, il ciclista svuota la lavatrice aprendo
il tappo inferiore e inclinando la bicicletta. Posssibilmente lo svuotamento verrà effettuato in un tombino di scolo.
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terza parte | sviluppo concept e prodotto
Bernardo riempito nuovamente d’acqua.
Per la fase di risciacquo è necessario riempire nuovamente il dispositivo ad una fontanella...
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I vestiti nella fase di risciacquo.
...e pedalare ancora per qualche minuto.
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terza parte | sviluppo concept e prodotto
L’acqua di risciacquo viene scaricata all’esterno.
Ultimato il risciacquo il viaggiatore svuota un altra volta la lavatrice. I vestiti sono lavati.
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La ciclolavatrice vuota.
Il viaggiatore dovrà occuparsi di strizzare i vestiti, prima di stenderli.
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terza parte | sviluppo concept e prodotto
Bernardo rifornito nuovamente di vestiti puliti.
A fine giornata, il ciclista potrà stendere i suoi vestiti lavati, in attesa di riempire nuovamente la sacca e ripartire, rifornito
di indumenti puliti, per un altra giornata di viaggio.
Per il lavaggio dei suoi vestiti il viaggiatore non ha dovuto fermarsi ad una lavanderia o a un fiume, ma ha potuto continuare, salvo alcune brevi soste, il suo itinerario.
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4 COMPONENTI
4.1 Componenti principali
Dentro l’oggetto
1. Riduttore a vite senza fine: imprime la corretta velocità di lavaggio al cestello.
2. Albero flessibile: trasmette omocineticamente, ovvero senza perdita di velocità, il moto rotatorio dalla ruota
della bici al cestello. La sua flessibilità permette di adattare la lavatrice alle diverse geometrie che le biciclette e
i portapacchi presentano.
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3. Meccanismo a scatto: mette a contatto la rotella di
trasmissione con il copertone della bicicletta durante il
lavaggio. E’ un comune dispositivo a molla della dinamo,
ancorato tramite un supporto metallico al telaio.
4. Piastre di fissaggio: permettono un saldo ancoraggio
del dispositivo al portapacchi della bicicletta. Sono le
stesse che vengono utilizzate per il montaggio dei cestelli.
5. Incastri a sfere: quando la lavatrice è chiusa, manengono per pressione il cestello interno in asse. Quando il
tappo laterale è aperto permettono di rimuovere facilmente il cestello dalla vasca, dato che non sono fissaggi
permanenti.
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terza parte | sviluppo concept e prodotto
4.2 Riduttore a vite senza fine
Per ridurre l’elevata velocità di rotazione che viene trasferita dal pneumatico in movimento alla rotella laterale
della dinamo ho impiegato un sistema a vite senza fine
accoppiato ad una corona dentata montata attorno al
cestello.
Tale meccanismo ha lo scopo di trasferire moto e momento torcente con elevato rapporto tra due assi perpendicolari non intersecantisi.
Influiscono su questo rapporto l’inclinazione del filetto
della vite e il numero dei denti dell’ingranaggio. La trasmissione del movimento è di norma dato dalla vite, definita “conduttrice”, e questo permette di mantenere una
situazione statica all’uscita del sistema. In parole povere:
“la ruota non può muovere la vite”.
Accoppiamento vite senza fine / corona dentata.
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Sezione della scocca del prodotto lungo il piano di rotazione della ruota dentata.
4.3 Albero flessibile
Questo componente permette di trasmettere omocineticamente, cioè senza perdita di velocità, il moto rotatorio tra due tra due assi che non sono direttamente fissati
uno all’altro.
E’ composto da un cavo metallico flessibile, ma con alta
resistenza alla torsione, che ruota all’interno di una guaina protettiva.
Per ridurre al minimo l’attrito, la copertura dentro la quale ruota il cavo è riempita di lubrificante e chiusa ermeticamente agli estremi.
Le differenze di inclinazione tra l’asse motore e quello
messo in moto che questo sistema permette sono notevoli: esistono macchinari specifici, principalmente per
lavorazioni di incisione o intaglio, nei quali ad un motore remoto fisso è collegato un albero flessibile, che permette di lavorare con maggiore libertà di movimento e
precisione.
Spaccato di un albero flessibile.
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Esploso di un albero flessibile Bosch.
Albero flessibile collegato a un motore fisso.
Albero flessibile collegato a un comune trapano.
terza parte | sviluppo concept e prodotto
4.4 Meccanismo a scatto
Il meccanismo a scatto utilizzato per attivare il sistema di
trazione, insieme alle placche di fissaggio, è un componente che ho scelto perchè già diffuso nel mondo della
bicicletta come supporto per la dinamo.
Una scelta di questa tipo rende più immediato l’utilizzo
del prodotto da parte dell’utente, minimizza i costi di ingegnerizzazione ed aumenta l’integrabilità della lavatrice con il mezzo.
Il dispositivo è composto da tre pezzi di lamiera piegata
ed una molla. Quando attivato, il componente cilindrico
interno scatta e ruota sul suo asse di un angolo massimo
di 30°, inclinando mettendo a contatto con il pneumatico la ruota di trasmissione.
Dettaglio del meccanismo a scatto del prodotto.
Una comune dinamo della bicicletta.
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Dettaglio del meccanismo a scatto della dinamo.
4.5 Piastre di fissaggio
Per ancorare Bernardo al portapacchi ho adottato il sistema di fissaggio normalmente utilizzato per i cestini da
bicicletta.
Tale sistema sfrutta due placche metalliche forate, una
fissata alla scocca della ciclolavatrice, posta al di sopra del
portapacchi, ed una libera, posta al di sotto, attraverso le
quali passano due viti. Avvitando due dadi autobloccanti
sulle viti si stringe la piastra inferiore contro quella superiore, fissando tutta la struttura al portapacchi.
I fori praticati sulle placche sono allungati, per poter regolare la posizione delle viti ed adattare il sistema a diverse biciclette.
Tra le piastre e il portapacchi ho inserito due ulteriori
lamine di gomma, di forma analoga a quelle di metallo,
per aumentare l’aderenza.
Piastra di fissaggio fornita insieme ai cestini da bicicletta.
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Dettaglio del sistema di fissaggio del prodotto.
terza parte | sviluppo concept e prodotto
4.6 Incastri a sfere
Per consentire la rimozione del cestello dalla scocca in
modo da facilitare la sua pulizia, ho utilizzato un incastro
a sfere, situato in un incavo cilindrico del cestello.
Questo sistema lavora a pressione, funziona soltanto
quando i pioli conici fissati alla scocca premono negli incastri, quando, cioè, la lavatrice è chiusa.
Quando invece il coperchio è aperto il cestello è libero e
può essere facilmente estratto dalla scocca per il lavaggio o eventualmente per utilizzare Bernardo come un
bauletto portabagagli.
Tale meccanismo inoltre limita al minimo l’usura da attrito e le vibrazioni.
I mozzi delle ruote della bici girano su sfere.
Due gabbie coniche con sfere di diverso diametro.
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Sezione trasversale della scocca. In bianco è evidenziato l’incastro.
Schema di funzionameno di un giunto omocinetico, è molto
simile al principio dell’incastro a sfere.
5 TARGET
5.1 A chi è rivolto?
Il cicloviaggiatore
La categoria di utenti che ho considerato come ipotetico
target per Bernardo è quella dei cosiddetti “cicloviaggiatori”.
Il cicloviaggiatore, come suggerisce la parola stessa, è
una persona che coniuga la passione del viaggio con
quella del ciclismo. Egli fa parte di una categoria di appassionati ben definita, una sorta di “tribù” che reinterpreta completamente il concetto stesso del viaggiare:
nel suo caso non si tratta di spostarsi da una destinazione all’altra, ma di essere sempre viaggiatore, in ogni
istante, quando arriva a destinazione e quando è in sella.
Per lui la bicicletta non è soltanto un mezzo di trasporto,
ma è la sintesi della voglia di essere parte dei popoli e dei
luoghi che attraversa, un modo per trasformare la strada
in uno spazio da scoprire, ricreando piccole frontiere e
assaporando lentamente ogni tratto dell’itinerario che
assume, così, una sua fisicità umana, radicalmente lontana da quella meccanica dei mezzi motorizzati.
Il viaggiatore in bicicletta, sia quello che avanza lento,
sereno e meditativo sia quello che si alza nervoso sui
pedali alla ricerca della performance e di chilometri da
bruciare, è tutto sommato un moderno esploratore, un
“avventuriero”, e come tale va alla ricerca di scenari inaspettati, incontri fortuiti, in un’epoca in cui è possibile
sapere e vedere in anticipo, on-line, anche i più piccoli
dettagli delle mete di viaggio.
Non c’è un’età precisa: il cicloviaggiatore può essere il ragazzo in viaggio di maturità o il nonno in pensione, sono
sufficienti la voglia e un minimo di prestanza fisica.
Un potenziale utente.
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terza parte | sviluppo concept e prodotto
5.2 Dove si colloca?
Lo scenario di mercato
Sebbene la categoria di utenza presa in considerazione
sia un segmento decisamente di nicchia, esiste un vasto
panorama di prodotti pensati per le necessità di chi ne
fa parte. Talmente vasto che molti degli oggetti che si
possono trovare superano il limite di “prodotto specializzato” e scadono nel genere di “gadget”.
Comunque, utili o meno che siano, i prodotti pensati per
i cicloviaggiatori sono generalmente oggetti che tentano di portare sulla bicicletta le attività domestiche: esistono prodotti per cucinare (A. Stoviglie in titanio, Optimus, 35€; B. Fornelletto ultraleggero, Optimus, 80€), per
dormire anche a -15°C (C. Sacco a pelo Hudson, Trespass,
55€), per fare luce (D. Torcia a dinamo, Nakao, 8€), per
caricare il cellulare o il lettore mp3 (E. Caricatore eolico,
HYmini, 45€), per ascoltare la musica (F. Stereo impermeabile da bicicletta che si colloca nello spazio per la borraccia iHome2go, iHome, 99€), e tanti altri.
Esistono poi una serie di prodotti specifici progettati per
semplificare le attività del viaggio in bicicletta: contachilometri elettronici con incorporato il GPS (G. Computer
da bici Forerunner 305, Garmin, 298€), tende supercompatte (H. Tenda che sfrutta il mezzo come supporto Bikamper, Topeak, 190€), multi-attrezzi contenenti ogni
tipo di utensile (I. Multi-attrezzo con 26 diversi utensili
Alien II , Topeak,45€), eccetera.
La “Ciclolavatrice Bernardo” si collocherebbe in questo
scenario, per portare sulla bicicletta anche l’attività del
lavare gli indumenti.
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A
B
E
C
D
F
G
H
I
5.3 Quanto costa?
Analisi comparativa dei prezzi
Per il calcolo del prezzo del prodotto mi sono basato su un
analisi incrociata dei prodotti generici da viaggio e delle lavatrici portatili già esistenti.
Per quanto riguarda l’equipaggiamento da viaggio, ho notato come i prezzi di questo tipo di prodotti, generalmente,
si aggirino su una media che non supera la soglia dei 100€,
fatta eccezione per le attrezzature altamente tecnologiche.
Un’analisi di benchmarking sulle lavatrici portatili mi ha
permesso di individuare una netta distinzione di prezzo tra
prodotti a funzionamento manuale e prodotti che coinvolgono l’uso di energia elettrica (più cari, e destinati principalmente all’uso in campeggio), indipendentemente dal
volume di lavaggio.
Nella fase di progettazione ho tentato dunque di disegnare
i pezzi in modo da mantenere il più basso possibile l’impiego di materiale e l’uso di tecnologie produttive costose.
35€
80€
45€
55€
99€
190€
8€
250€
45€
Un calcolo finale dei volumi dei materiali utilizzati, moltiplicato per il loro prezzo ed un fattore indicativo atto a simulare le spese di produzione e distribuzione, ha confermato
l’obiettivo che mi ero posto: un prezzo di vendita inferiore
agli 80€, in modo da collocare il prodotto nel panorama di
mercato ad un costo abbordabile ma che rispecchi il suo
valore di lavatrice da viaggio non - elettrica e comunque
non completamente manuale.
Tabella ripresa dalla ricerca di benchmarking (pag. 24)
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6 MATERIALI E TECNOLOGIE
6.1 Esploso
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terza parte | sviluppo concept e prodotto
6.2 Scocca e coperchio
MATERIALI:
• Scocca e coperchio: Polipropilene
• Serratura: Acciaio inossidabile
PPRODUZIONE:
• Scocca: Stampaggio rotazionale
• Coperchio: Stampaggio a iniezione con costampaggio della serratura
• Serratura: Reperibile in commercio
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terza parte | sviluppo concept e prodotto
6.3 Cestello e supporti
MATERIALI:
• Acciaio inossidabile
PPRODUZIONE:
• Vasca: Piegatura, foratura, punzonatura, saldatura
• Supporti: Piegatura, foratura
• Meccanismo a scatto: Reperibile in commercio
• Viti e dadi: Reperibili in commercio
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6.4 Altri componenti
MATERIALI:
• Guarnizioni, tappi e piastre di aderenza: Gomma SBR
• Pioli conici, ingranaggi e ruota di tramissione: Poliammide
• Incastri a sfere: Vari
• Albero flessibile: Vari
PPRODUZIONE:
• Tappi e piastre di aderenza: Stampaggio a iniezione
• Altri: Repereibili in commercio
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7 PACKAGING
7.1 Extras
Sapone ecologico e sacca di cotone
Come già illustrato nello storyboard, per l’utilizzo di Bernardo vengono coinvolti due elementi esterni al prodotto:
• Detersivo
• Sacca di cotone
Ho pensato che tali elementi potrebbero essere inclusi
nella confezione di vendita di Bernardo, in modo da rendere l’oggetto subito utilizzabile a pieno senza l’acquisto
di prodotti aggiuntivi.
La sacca per gli indumenti sporchi consisterà in una sacca economica di cotone, acquistata da terzi e personalizzata con una semplice stampa del logo.
Per il detergente, invece, verrà incluso nel packaging un
campione di detersivo ecologico, in modo da invogliare
l’utente ad utilizzare questo tipo di sapone per non inquinare l’ambiente durante l’uso della ciclolavatrice.
I detersivi ecologici garantiscono una detergenza dei
capi paragonabile a quella ottenuta con i saponi sintetici grazie all’impiego di tensioattivi vegetali di esclusiva
origine naturale. Sono completamente e rapidamente
biodegradabili nell’ambiente.
Nel libretto di istruzioni sarà illustrato come utilizzare
questi elementi “extra” , ed in particolare verranno elencati i punti vendita principali dove poter comprare il sapone ecologico, una volta terminato il campione fornito
nella confezione.
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terza parte | sviluppo concept e prodotto
7.2 Ipotesi di packaging
Dentro la scatola
Il packaging di Bernardo sarà sobrio e minimalista, realizzato il più possibile con imballaggi riciclati.
Oltre al prodotto in sè, montato solo in parte per ridurre
l’ingombro, saranno inclusi nella scatola anche:
• Manuale di istruzioni: con spiegazioni dettagliate su
come ultimare il montaggio, come fissare il dispositivo
sui diversi portapaccchi, come compiere il processo di lavaggio. Un attenzione particolare sarà riservata per una
parte che educhi l’utente ad utilizzare detersivi ecologici
durante il viaggio;
• Un campione di sapone ecologico;
• Sacca di cotone: personalizzata con il logo del prodotto, per facilitare il “ciclo” degli indumenti.
Un ipotesi di imballaggio è illustrata nel rendering a fianco.
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