capitolo 10 il controllo dei difetti visibili sui tessuti

Capitolo 10
- Il controllo dei difetti visibili sui tessuti -
CAPITOLO 10
IL CONTROLLO DEI DIFETTI VISIBILI SUI TESSUTI
1.
GENERALITÀ
2.
TERMINOLOGIA E DESCRIZIONE DEI DIFETTI PRESENTI SU UN TESSUTO ORTOGONALE
2.1.
2.2.
2.3.
2.4.
2.5.
2.6.
3.
TERMINOLOGIA E DESCRIZIONE DEI DIFETTI PRESENTI SU UN TESSUTO A MAGLIA
3.1.
3.2.
3.3.
3.4.
3.5.
4.
DIFETTI DEI FILO IN UN TESSUTO ORTOGONALE
DIFETTI NEL SENSO TRA MA
DIFETTI NEL SENSO ORDITO
DIFETTI DOVUTI A, O RESI VISIBILI DOPO, TINTURA , STAMPA , FINISSAGGIO
DIFETTI DI O COLLEGATI CON LE CIMOSE
DIFETTI GENERALI
DIFETTI DEI FILI IN UN TESSUTO A MAGLIA
DIFETTI NEL SENSO DEI RANGHI
DIFETTI NEL SENSO DELLE FILE
DIFETTI DOVUTI A, O RESI VISIBILI DOPO, TINTURA , STAMPA O FINISSAGGIO
DIFETTI GENERALI
APPARECCHIATURE E METODI DI CONTROLLO
1. GENERALITÀ
Scopo della verifica ispettiva è quello di esaminare l’aspetto del tessuto al fine di
quantificare e segnalare i difetti visibili su questo eventualmente presenti, difetti che
possono essere stati acquisiti durante il processo di lavorazione oppure già presenti sul
filato.
Viene definito difetto visibile la “non osservanza di requisiti, essenzialmente visivi, in
relazione all'impiego previsto”.
Un riferimento sulla denominazione e descrizione dei difetti visibili è dato dalla norma
UNI10403 – Tessuti ortogonali, descrizione dei difetti, vocabolario; sostanzialmente
concorde con la norma ISO 8498 e dalla norma UNI10404 – Tessuti a maglia, descrizione
dei difetti, vocabolario; sostanzialmente concorde con la ISO 8499.
2. TERMINOLOGIA E DESCRIZIONE DEI DIFETTI PRESENTI SU UN TESSUTO
ORTOGONALE
In particolare La norma UNI 10403 definisce e descrive i difetti che possono comunemente
apparire durante l'ispezione di pezze di tessuto ortogonale classificandoli nei seguenti
gruppi:
1.
2.
3.
4.
5.
6.
difetti dei filo in un tessuto ortogonale;
difetti nel senso trama;
difetti nel senso ordito;
difetti dovuti a, o resi visibili dopo, tintura, stampa o finissaggio;
difetti di, o collegati con le cimose;
difetti generali.
pag. 1 di 1
Capitolo 10
- Il controllo dei difetti visibili sui tessuti -
2.1. Difetti dei filo in un tessuto ortogonale
1.
fiamma: zona di un filato anormalmente ingrossata, avente estremità affusolata e
diametro di alcune volte maggiore di quello dei filato.
Esempio - Questo difetto è spesso causato da porzioni limitate di stoppino che
arrivano poco stirate nel filato e che non vengono successivamente eliminate in
roccatura.
2.
filamenti rotti: aspetto superficiale peloso, che può essere sia localizzato che
generale, di un tessuto fabbricato con fili continui lisci o a basse torsioni.
Esempio - Questo difetto è causato dalla rottura di singole bave.
3.
filato arricciato: filato avente irregolarità sotto forma di riccioli facilmente estensibili.
Esempio - Questo difetto è spesso causato da deformazioni non volute introdotte in
certe fibre durante lo stiro o dal successivo rilassamento di queste fibre con
formazione di arricciature o riccioli nel filato.
4.
filato stratorto o detorto: tratto di filato che presenta maggiore o minore torsione
rispetto al resto dei filato.
Esempio - Questo difetto può essere causato dalla giunzione testa-coda delle rocche
di trama poste sulla cantrina di alimentazione o da un mancato funzionamento del
dispositivo che impartisce la torsione dei filo.
5.
filo abraso o sfiorato: filo che appare nel tessuto come filo sottile.
Esempio - Questo difetto è spesso causato da abrasione o eccessiva tensione
durante la roccatura o la tessitura che rompe una parte dei filo (ad esempio filamento
di un filo continuo, o di un filato a due capi, che è successivamente trattenuto durante
la tessitura).
6.
filo a più capi: filo di trama o di ordito avente un numero di capi maggiore del
previsto.
Esempio - Questo difetto può essere causato dall'errato inserimento di una rocca in
una partita da ritorcere o da errori di accoppiatura dei fili in fase di binatura/torcitura.
7.
filo barrato: filo che non presenta coloritura uniforme e si evidenzia come una zona
di differente intensità o tono.
Esempio - Questo difetto può essere causato da un'errata miscelazione delle fibre
componenti o da disunitezze di tintura.
8.
filo di diversa lucentezza: filo di trama o di ordito caratterizzato da una lucentezza
diversa rispetto a quella dei fili adiacenti.
Esempio - Questo difetto può essere causato da irregolarità nel corso delle
lavorazioni del filo, per esempio non uniforme distribuzione dell'opacizzante o da fili
con differente contenuto di opacizzante, o differente torsione.
9
filo sottile o grosso: filo di catena o di trama troppo sottile o troppo grosso rispetto
ai fili adiacenti.
10. filo sporco: filo, sia di trama che di ordito, che risulta sporco per olio o altri
contaminanti.
Esempio - Questo difetto può essere causato da contaminazioni del filo prima o
occasionalmente durante la tessitura.
11. filo testurizzato difettoso: tratti di filo voluminizzato che differiscono dai tratti
normali per grado di arricciatura e distorsione dei filamenti.
pag. 2 di 2
Capitolo 10
- Il controllo dei difetti visibili sui tessuti -
Esempio - Questo difetto si forma nel corso del processo di testurizzazione.
12. nodo: ingrossamento locale dovuto ad un nodo nel punto di congiunzione di due capi
di filo.
13. stralucido: filo continuo di aspetto più lucido rispetto ai fili adiacenti.
2.2. Difetti nel senso trama
1.
barratura di tessitura (strabattuta o chiarella): fascia pronunciata nel senso trama
che differisce nella riduzione dei tessuto normale, dove:
- strabattuta è una fascia pronunciata nella quale appare un incremento dei
numero di fili di trama;
- chiarella è una fascia pronunciata nella quale appare una diminuzione dei
numero dei fili di trama.
2.
barratura di trama: fascia della trama con limiti ben definiti e che differisce
nell'aspetto dal tessuto normale adiacente.
Esempio - Questo difetto è spesso causato da variazioni nelle caratteristiche del fili di
trama, ad esempio composizione, titolo, torsione, tensione, differenze di colore del
filato, ecc.
3.
creponatura: zona raggrinzita di un tessuto crepe.
Esempio - Questo difetto può essere causato da errore nell'inserimento alternativo di
un filo S ed uno Z quando così richiesto dalla struttura.
4.
effetto reps: costa preminente e visibile nel senso trama.
Esempio - Questo difetto è causato da differenziato rilassamento dei fili di ordito
superiore o inferiore durante una fermata solitamente prolungata del telaio.
5.
segno di recupero del passo: segno caratterizzato da una apparente crettatura o
rilassamento del tessuto.
Esempio - Questo difetto è caratterizzato dalla ricerca della trama correttamente
inserita mediante il detessimento dei tessuto.
6.
taglietto (solco di trama): sottili solchi di trama distribuiti casualmente su tutto il
tessuto o su parte di esso.
Esempio - Questo difetto è causato da variazioni nello svolgimento d'ordito o nel
riavvolgimento del tessuto quando si tesse un tessuto scarsamente stabile.
7.
trama con riccio (riccio di trama, filo asolato): asole sporgenti dei filo di trama.
Esempio - Questo difetto è spesso causato da una insufficiente tensione della trama
durante l'inserzione.
8.
trama doppia: irregolarità nella struttura di tessitura simile per aspetto ad una trama
grossa, ma nella quale i due singoli fili sono discernibili.
Esempio - Questo difetto è causato dall'inserzione di due trame nella medesima
bocca, quando invece ne era richiesta una sola.
9.
trama errata (errore di armatura): filo di trama che non è corrispondente
all'armatura.
Esempio - Questo difetto è causato da un'errata sequenza delle inserzioni di trama.
10. trama falsa: trama nettamente differente da un filo normale di un tessuto.
Esempio - Questo difetto è causato da una mancanza di controllo dei fili.
pag. 3 di 3
Capitolo 10
- Il controllo dei difetti visibili sui tessuti -
11. trama grossa: filo di trama avente grossezza sostanzialmente maggiore di quella
delle trame adiacenti.
Esempio - Questo difetto può essere causato da variazioni di titolo del filo
12. trama lenta o molle: filo di trama che appare leggermente lasco se paragonato ai fili
di trama adiacenti.
Esempio - Questo difetto è causato da un filo di trama che è stato inserito con una
tensione più bassa di quella dei fili adiacenti.
13. trama mancante: assenza di un filo di trama nella intera larghezza dei tessuto.
Esempio - Questo difetto è spesso causato da un'interruzione della alimentazione
della trama, da un dispositivo di arresto della trama difettoso o da un passaggio a
vuoto.
14. trama mescolata: due o più fili di trama con caratteristiche differenti che appaiono
adiacenti l'uno all'altro, non conformi al tessimento richiesto.
Esempio - Questo difetto è spesso causato da mescolanza di lotti di filo.
15. trama ondulata o sinuosa o arcuata: fili di trama che in un tessuto hanno
normalmente una forma a onda all'incirca sinusoidale. Il difetto può estendersi o
meno su tutta la larghezza dei tessuto,
16. trama rientrata: eccesso di filo di trama che è stato inserito per una parte della
larghezza dei tessuto a partire dalle cimose.
Esempio - Questo difetto è spesso causato da una coda libera che viene tessuta
insieme con la trama successiva perché i coltelli non hanno funzionato.
17. trama sfaldata (accumulo di trama): spire dei filato di trama inserite, come tali,
accidentalmente, nel passo.
Esempio - Questo difetto è causato da alcune spire di filato scivolate da una spola di
navetta, tessute nella struttura.
18. trama slegata (trama che trapunta): filo di trama slegata, sul diritto o sul rovescio
dei tessuto, che solitamente si estende per diversi fili di ordito.
Esempio - Questo difetto è causato da una non corretta apertura del passo dovuta
principalmente a fili di ordito aggrovigliati o incollati fra loro.
19. trama sovrapposta: raggruppamento di fili di trama in coppia che si manifesta come
coste nel senso trama.
Esempio - Questo difetto è spesso causato da licci alzati a differenti altezze che
permettono ai fili di trama di venire battuti alternativamente più o meno intensamente.
20. trama tagliata: trama che è stata parzialmente intaccata.
Esempio - Questo difetto è spesso causato da danneggiamenti dovuti al pettine
durante la battuta.
21. trama tesa: filato di trama che si trova sottoposto a una tensione maggiore o che
presenta meno ondulazione delle trame adiacenti a tensione normale.
22. tratto di trama mancante: tratto di filo di trama che è presente solo su parte della
larghezza dei tessuto.
Esempio - Questo difetto è causato dalla rottura o dalla fuoriuscita o prematuro
rilascio di una trama durante l'inserzione.
2.3. Difetti nel senso ordito
pag. 4 di 4
Capitolo 10
- Il controllo dei difetti visibili sui tessuti -
1.
errore di rimettaggio: fili di ordito che non sono conformi allo schema prestabilito di
rimettaggio.
Esempio - Questo difetto è causato da fili che sono passati nelle maglie dei licci in
sequenza errata.
2.
filo grosso: filo di ordito più grosso dei fili adiacenti.
Esempio - Questo difetto è causato dall'inserimento nell'ordito di un filo più grosso o
da un filo con una variazione di titolo di lungo periodo.
3.
filo lento: filo di ordito che appare più ondulato.
Esempio - Questo difetto può essere causato da un filo di catena che è stato tessuto
con una tensione minore di quella dei fili di ordito adiacenti.
4.
filo mancante (filo rotto): filo di catena mancante per una certa lunghezza dei
tessuto.
Esempio - Questo difetto è causato dalla rottura di un filo di catena che non è stato
riparato.
5.
filo sbagliato: filo di ordito che, in un tessuto, è distintamente differente dai fili di
ordito.
6.
filo slegato (filo che trapunta): lunghezza di un filo d'ordito che, in un tessuto,
risultato slegato su due o più fili successivi di trama.
Esempio - Questo difetto può essere causato da una catena molle o da un cartone di
armatura difettoso.
7.
filo sovrapposto: fili di ordito accoppiati, che si manifestano come rigature nel senso
di catena.
Esempio - Questo difetto può essere causato da un elemento di catena che aderisce
al filo attiguo e lo segue nella sua evoluzione.
8.
filo teso. Filo di ordito che presenta nel tessuto meno ondulazioni dei fili adiacenti
normali.
Esempio - Questo difetto è spesso causato da una tensione maggiore applicata su
un singolo filo di ordito durante l'orditura o la tessitura.
9.
portata falsa: sequenza errata dei fili della portata rispetto alla nota di ordito.
Esempio - Questo difetto può essere causato da un errore di disposizione delle
rocche sulla cantra.
10. portata lenta: ondulazione di una zona di tessuto corrispondente ad una sezione di
orditura avente tensione minore rispetto alle altre.
Esempio - Questo difetto può essere causato dalla pendenza errata delle portate
avvolte sull'aspo dell'orditura.
11. portata tesa: zona avente maggiore tensione evidenziata dall'ondulazione dei
tessuto adiacente. Si manifesta in corrispondenza di una sezione di orditura.
Esempio - Questo difetto può essere causato dalla pendenza errata delle portate
avvolte sull'aspo dell'orditura.
12. rigatura di pettine: stretta fascia che corre parallela ai fili di ordito, caratterizzata
dall'esistenza di uno spazio evidente tra due fili adiacenti e non determinata da fili
mancanti.
Esempio - Questo difetto è spesso causato da un pettine imperfetto o consunto o da
un errore di passatura.
pag. 5 di 5
Capitolo 10
- Il controllo dei difetti visibili sui tessuti -
13. segni e tagli di tempiale: serie regolare di sottili rigature adiacenti alle cimose che
può comportare anche rottura o danneggiamento dei fili di ordito, di trama o di
entrambi.
Esempio - Questo difetto è spesso causato da un tempiale danneggiato, non adatto o
mal regolato.
14. sinuosità di ordito: Ondulazioni nell'ordito di un tessuto.
Esempio - Questo difetto è spesso causato da disuniformità di tensione in fase di
orditura.
2.4. Difetti dovuti a, o resi visibili dopo, tintura, stampa, finissaggio
1.
alterazione di colore dei fili di ordito: fili di differente colore rispetto agli adiacenti di
diverse unità non necessariamente contigue.
Esempio - Questo difetto può essere causato da disomogeneità di tintura di uno dei
subbi frazionali.
2.
aspetto scoperto: tessuto con una scarsa copertura (pelo o feltratura) rispetto al
campione.
Esempio - Questo difetto può essere causato da un finissaggio non appropriato.
3.
aspetto troppo coperto: tessuto con una eccessiva copertura (pelo o feltratura)
rispetto al campione.
Esempio - Questo difetto può essere causato da un finissaggio non appropriato.
4.
barrature di colore per fermata macchina: eccesso di colore che forma una fascia
nel senso trama.
Esempio - Questo difetto è spesso causato dalla fermata di una macchina per
stampa o di tintura che permette la penetrazione nel tessuto di una quantità di pasta
maggiore che in condizioni di marcia normali.
5.
bastonatura: lunghi segni che cambiano di posizione irregolarmente in senso
longitudinale sui manufatti tinti o finiti.
Esempio - Questo difetto è causato dalla formazione, durante il processo umido in
corda, di pieghe lungo le quali può verificarsi abrasione o feltratura, imperfetta
penetratone o circolazione delle soluzioni dei bagni e sovraccarico degli apparecchi
di tintura.
6.
bronzatura: lucido colore bronzo sulla superficie del tessuto.
Esempio - Questo difetto può essere causato da eccesso di colorante presente
durante la tintura o da precipitazione del colorante, o da eccessiva temperatura.
7.
centro - cimosa e cimosa - cimosa: differenza di colore/aspetto tra cimosa e centro
della pezza o tra cimosa e cimosa.
Esempio - Questo difetto può essere causato durante le fasi di tessitura, tintura
stampa e finissaggio dei tessuti.
8.
cimatura irregolare: zone aventi cimatura diversa rispetto al resto della pezza.
Esempio - Questo difetto può essere causato da irregolarità del piano di cimatura.
9.
disomogeneità di sanforizzazione (arricciatura, pelle di elefante): deformazione
della superficie dei tessuto con effetto di crettatura, increspatura, arricciamento.
Esempio - Questo difetto può essere causato da un rientro per compressione o per
sovralimentazione quando la retrazione imposta al tessuto è maggiore di quella
pag. 6 di 6
Capitolo 10
- Il controllo dei difetti visibili sui tessuti -
compatibile con la struttura stessa.
10. disuniformità di colore (mai unito): variazione di colore, localizzata o diffusa, che
non è particolarmente orientata nel senso trama o ordito.
Esempio - Questo difetto è spesso causato da irregolare applicazione o penetrazione
del colorante.
11. filo sbagliato per colore: presenza di uno o più fili di catena di colore diverso, in un
articolo tinto in pezza.
Esempio - Questo difetto è causato da singoli fili con differenti caratteristiche
introdotti durante l'orditura e che pertanto reagiscono diversamente durante la tintura
e il finissaggio.
12. insaccatura: zona ondulata che si riscontra periodicamente sulla superficie dei
tessuto e che si presenta con un diverso aspetto lucido/opaco.
Esempio - Questo difetto può essere causato da un non corretto arrotolamento della
pezza e della sottopezza sul cilindro del decatizzo in autoclave.
13. macchia di colore: superficie definita, nel tessuto tinto in pezza, di colore diverso da
quello delle parti adiacenti.
Esempio - Questo difetto è spesso causato da contaminazione con coloranti
concentrati o con ausiliari di tintura.
14. macchia di stampa: area di colore definita che si presenta, non voluta, in uno
stampato.
Esempio - Il difetto è spesso causato da pasta di stampa che cade sul tessuto, o da
contaminazioni da parte dei cilindri di stampa o del quadro.
15. mancanza di colore: mancanza di colore in una zona dei disegno di un tessuto
stampato.
Esempio - Questo difetto è spesso causato da un quadro o cilindro ostruito o da una
difettosa alimentazione del colore.
16. opacizzazione: marcata, non voluta, perdita di lucido delle fibre durante il
trattamento ad umido.
Esempio - Questo difetto può essere causato da alterazioni nella struttura fisica della
fibra durante la lavorazione ad umido.
17. piega: piega molto marcata sul tessuto che non può essere eliminata con un normale
procedimento di stiratura a vapore.
Esempio - Questo difetto può essere causato da pieghe createsi sul tessuto durante i
processi di lavorazione e crea una deformazione pressoché permanente della
struttura stessa dei tessuto.
18. piega morta (piega incisa): segno (impronta) lasciato in un tessuto dopo che la
piega è stata rimossa durante la trasformazione dei tessuto.
Esempio - Questo difetto è il risultato di una distorsione permanente dei fili causata
durante la lavorazione.
19. piega non stampata: zona di tessuto stampato lunga e stretta, normalmente nel
senso ordito e avente i bordi ben definiti, nella quale manca il colore.
Esempio - Questo difetto può essere causato dal fatto che la pezza è passata
attraverso la macchina di stampa con una piega.
20. pilling: piccoli grovigli di fibre sulla superficie di un tessuto.
pag. 7 di 7
Capitolo 10
- Il controllo dei difetti visibili sui tessuti -
Esempio - Questo difetto usualmente causato da abrasione durante processi
prolungati di lavorazione.
21. puntinatura (screziatura): effetto non desiderato di picchiettatura di colore in un
tessuto.
Esempio - Questo difetto è causato da differenze dell'intensità di tintura tra fibre
adiacenti o parti della stessa fibra.
22. replica o stampo: impronta singola o ripetitiva che modifica l'aspetto della superficie
dei tessuto.
Esempio - Questo difetto può essere causato da un fido volante, da una cucitura,
dalla sottopezza, o da altre Impurità presenti sul tessuto, durante i trattamento di
tintura e finissaggio.
23. rigatura di racla: striature a fasce sul tessuto determinate da un eccesso di colore o
di spalmatura.
Esempio – Questo difetto può essere causato da una racla usurata o mal
posizionata.
24. rigatura di sezione: rigature di ordito che avvengono ad intervalli regolari su tutta o
parte della larghezza dei tessuto.
Esempio - Questo difetto può essere causato da differenze di tensione entro le
sezioni durante l'orditura sezionale o da differenti tangibilità dei fili o da titolo
differente.
25. righe di smerigliatura o di garzatura: rigature di chiaroscuro nel senso ordito
dovute a differente pelosità.
Esempio - Questo difetto può essere causato da una non omogenea presentazione
del tessuto sui cilindri della smerigliatrice o della garzatrice.
26. riserva di colore: zona di tonalità più chiara rispetto al fondo su tessuti tinti e/o
stampati.
Esempio - Questo difetto può essere causato da un filo parzialmente attaccato alla
superficie del tessuto, da ingrossamenti, nodi che impediscono la penetrazione del
colorante o da sostanze riservanti accidentalmente presenti sul tessuto.
27. salto di rameuse: bordi di tessuto che presentano irregolarità nella larghezza.
Esempio - Questo difetto appare sovente in una pezza che è stata eccessivamente
stirata in larghezza durante il passaggio in rameuse o da una anomalia degli elementi
di trattenuta del tessuto.
28. sbavatura (imbrattarnento): colore che è passato al di fuori dell'area voluta dei
disegno.
Esempio - Questo difetto può essere causato da errata viscosità della pasta di
stampa, da macchina mal regolata o dalla racla danneggiata o mal posizionata o da
migrazione del colore a seguito di trattamento ad umido.
29. scalettatura (gradinatura, scalinatura): disuniformità di aspetto del pelo del tessuto
che presenta un effetto scalare.
Esempio - Questo difetto può essere causato da irregolarità di filato, tessitura,
garzatura e cimatura.
30. scarto angolare (trama storta): condizione dei tessuto nel quale le trame ed i fili di
ordito sono diritti, ma non sono perpendicolari tra loro, per cui formano un angolo
inaccettabile per un determinato tipo di tessuto.
pag. 8 di 8
Capitolo 10
- Il controllo dei difetti visibili sui tessuti -
Esempio - Questo difetto è spesso causato da un controllo inadeguato dei tessuto
durante l'operazione di finissaggio in largo.
31. scarto angolare di stampa (mancanza di dritto filo in stampa): quadratura del
disegno di stampa che non rispetta la perpendicolarità dei fili di ordito e di trama del
tessuto.
32. schiacciamento, ammaccatura: area di compressione localizzata dei tessuto.
Esempio - Questo difetto è spesso causato da strozzatura (spremitura) o
compressione (schiacciamento) o sfregamento del tessuto nelle fasi di lavorazione.
33. segno delle pinze (rameuse): impronte delle pinze che segnano irregolarmente il
tessuto.
Esempio - Questo difetto è spesso causato dalle pinze della rameuse o dalla presa
delle pinze in zone irregolari, che possono causare una riduzione della larghezza
utile dei tessuto.
34. segni di gocce d'acqua: zona più chiara o più scura (lucido/opaco) in un articolo
tinto o stampato.
Esempio - Questo difetto è causato da contaminazione con acqua durante le
lavorazioni.
35. spillatura irregolare: fori della spillatura che segnano irregolarmente il tessuto.
Esempio - Questo difetto può essere causato dagli spilli della rameuse (spianatrice),
incurvati o appiattiti o mal registrati, o da introduzione del tessuto in modo irregolare
e che possono causare una riduzione della larghezza utile del tessuto.
36. stampa fuori registro (rientro di stampa): colori non esattamente posizionati l'uno
rispetto all'altro in un tessuto stampato.
Esempio - Questo difetto può essere causato da una mancanza di collimazione dei
cilindri o dei quadri di stampa.
37. striatura di ordito: deboli variazioni di colore nel senso ordito, aventi varie larghezze
e lunghezze.
Esempio - Questo difetto è spesso causato da variazioni di assorbimento di colorante
nei fili di ordito a causa di un'irregolare sbozzimatura o di scarse uniformità delle
mischie, torsioni irregolari o irregolarità di titolo.
38. testa-coda: cambiamento progressivo di tonalità/aspetto da una estremità all'altra
della pezza.
Esempio - Questo difetto è, di solito, causato da una variazione progressiva del
colore e/o dell’aspetto dovuta ai processi di tintura o di finissaggio.
39. zampe d'oca o di gallina: pieghe di diversa intensità e dimensione che danno un
effetto complessivo di impronte di zampa di uccello.
Esempio - Questo difetto può verificarsi a seguito di un trattamento a umido o da
piegatura senza precauzioni di un tessuto finito.
2.5. Difetti di o collegati con le cimose
1.
cimosa arrotolata (ripiegata): cimosa nella quale i fili di ordito si sono avvolti a
formare una corda.
Esempio - Questo difetto è spesso causato da eccessive tensioni di ordito o da
ripiegamento sulla superficie del tessuto durante la lavorazione di finissaggio.
pag. 9 di 9
Capitolo 10
- Il controllo dei difetti visibili sui tessuti -
2.
cimosa con asole: cimosa nella quale sporgono asole di fili di trama.
Esempio - Questo difetto è spesso causato dalla tensione troppo bassa del filo di
trama o da un mal funzionamento del dispositivo per cimose rientrate.
3.
cimosa danneggiata: Cimosa nella quale due o più fili di ordito adiacenti sono rotti,
eccetto il filo di legatura.
Esempio - Questo difetto è spesso causato da danneggiamento meccanico o da
tensioni di ordito non bilanciate.
4.
cimosa lenta o molle: cimosa che è più lunga dei tessuto adiacente.
Esempio - Questo difetto è sovente causato da mancanza di equilibrio delle tensioni
tra cimosa e tessuto. I fili di cimosa sono stati orditi con tensione più bassa rispetto
agli altri fili.
5.
cimosa sfilacciata (strappata): fili di legatura di cimosa che sono staccati.
Esempio - Questo difetto è spesso causato da una scadente costruzione delle
cimose o da sollecitazioni non appropriate applicate durante la tessitura o la
nobilitazione.
6.
cimosa tesa: cimosa che è più corta dei tessuto adiacente.
Esempio - Questo difetto è spesso causato da un non corretto bilanciamento tra le
cimose ed il resto del tessuto, a causa di una eccessiva tensione di tessimento dei fili
di cimosa.
2.6. Difetti generali
1.
aspetto non conforme: aspetto del tessuto non conforme al campione di riferimento.
2.
asimmetria del disegno: mancanza di simmetria dei disegno nelle due semilarghezze.
3.
batuffolo, svolazzo, grumo: ammasso asimmetrico di fibre della stessa natura,
inserito nel tessuto.
Esempio - Questo difetto può essere causato dall'accumulo di fibre asportate durante
la lavorazione.
4.
cattivo odore: odore sgradevole che non è usualmente associato al tessuto.
Esempio - Questo difetto è spesso causato dall'alterazione di resine di finissaggio, da
amidi fermentati, muffe o dalla presenza di altri contaminanti.
5.
colore non conforme: colore del tessuto non conforme al campione di riferimento.
6.
corpi estranei: inclusione non voluta di materiale non tessile.
Esempio - Questo difetto è spesso causato da insufficiente attenzione posta nella
pulizia dei macchinari e dei locali di lavoro.
7.
fibre estranee: fibre differenti per tipo e/o per colore dalle altre fibre della pezza.
Esempio - Questo difetto può essere causato da contaminazione delle pezze ad
opera di fibre estranee che sono incluse nel filo o tessute insieme ad esso.
8.
filo estratto: filo, o fibre a filamenti di un filo, che fuoriescono dal tessuto sotto forma
di un lungo riccio.
Esempio - Questo difetto può essere causato da un filo o fibre o filamenti di un filo,
rimasti agganciati ad un oggetto appuntito e tirati all'esterno della struttura.
pag. 10 di 10
Capitolo 10
9.
- Il controllo dei difetti visibili sui tessuti -
foro: rottura del tessuto in cui due o più fili adiacenti sono stati spezzati.
10. gabbia: zona localizzata del tessuto nella quale è stato alterato o interrotto
incidentalmente l'intreccio dei fili con le trame.
Esempio - Questo difetto è spesso causato dalla presenza di più fili rotti, da un corpo
estraneo, ecc., che hanno alterato il regolare intreccio dei fili con le trame.
11. grana di riso (o buccia di arancia): brevi deviazioni ellittiche di una o più trame
adiacenti che portano come conseguenza differenze localizzate della riflessione della
luce su tessuti solitamente di tipo tela o comunque ad armatura semplice.
Esempio - Questo difetto è spesso causato dall'ordito che è imbozzimato troppo
rigidamente, da diversa tensione di ordito durante la tessitura o da variazioni nella
configurazione dei fili di trama.
12. larghezza (altezza) irregolare: larghezza (altezza) del tessuto non costante.
13. larghezza (altezza) non conforme: larghezza (altezza) del tessuto non conforme al
capitolato di fornitura.
14. macchia: alterazione locale del colore di un tessuto.
Esempio - Questo difetto può essere, ad esempio, causato da contaminazione con
sostanze estranee quali polvere, olio e ruggine, ecc.
15. mano non conforme: mano del tessuto non conforme al campione di riferimento.
16. moirè (marezzatura): ondulazioni chiare e scure.
Esempio - Questo difetto può essere causato dal calore o pressione eccessivi o da
difetti periodici presenti nel filato di trama.
17. ricci lunghi: ricci di un tessuto tipo spugna che risultano più lunghi rispetto ai ricci
normali adiacenti.
Esempio - Questo difetto è comunemente causato da una interferenza alla
formazione dei ricci individuali, provocato da un movimento irregolare delle lame, ecc.
18. ricci mancanti: fascia di tessuto spugna senza riccio.
Esempio - Questo difetto è causato da un difettoso svolgimento della catena di riccio.
19. ricci mischiati: ricci di spugna di colore contrastante che appaiono sul lato sbagliato
dei tessuto.
Esempio - Questo difetto è comunemente causato da una interferenza alla
formazione dei ricci individuali, provocato da un movimento irregolare delle lame, ecc.
20. ricci non voluti: ricci che appaiono su una superficie unita di un tessuto spugna.
Esempio - Questo difetto è causato da un difettoso svolgimento della catena di riccio.
21. riccio o asola: breve tratto di filo di trama o di ordito, che è doppio nel tessuto,
avvolto su se stesso.
Esempio - Questo difetto può essere causato da un filato con tensione insufficiente di
torcitura su se stesso (sia prima che durante la tessitura), da nervosità di torcitura e
da insufficiente azione di vaporizzazione.
22. segni di abrasione: zona di abrasione localizzata.
Esempio - Questo difetto può essere causato da sfregamento o da impatto con una
superficie dura o ruvida.
23. segno di navetta: distorsione nell'armatura o grinza localizzata, di dimensione
pag. 11 di 11
Capitolo 10
- Il controllo dei difetti visibili sui tessuti -
approssimativamente uguale a quella della navetta.
Esempio - Questo difetto può essere causato dalla navetta che venendo intrappolata
nel passo porta allo stiramento dei fili di catena.
24. spostatura: apertura localizzata di fili di ordito o di trama.
Esempio - Questo difetto può essere causato da un'azione meccanica in fase di
tessitura o finissaggio, che deforma localmente la disposizione dell'armatura.
25. strappo: apertura della struttura dei tessuto, nel quale alcuni fili di ordito o di trama, o
entrambi, sono lacerati.
26. tessuto bottonato: piccoli ingrossamenti del filo, visibili sulla superficie dei tessuto.
Esempio - Questo difetto può essere causato da insufficiente cardatura, pettinatura o
filatura delle fibre.
3. TERMINOLOGIA E DESCRIZIONE DEI DIFETTI PRESENTI SU UN TESSUTO A
MAGLIA
La norma UNI 10404 definisce e descrive i difetti che possono comunemente apparire
durante l'ispezione di pezze di tessuto a maglia classificandoli nei seguenti gruppi:
1.
2.
3.
4.
5.
difetti dei fili in un tessuto a maglia;
difetti nel senso dei ranghi;
difetti nel senso delle file;
difetti dovuti a, o resi visibili dopo, tintura, stampa o finissaggio;
difetti generali.
3.1. Difetti dei fili in un tessuto a maglia
1.
fiamma: zona di un filato anormalmente ingrossata, avente estremità affusolata e
diametro di alcune volte maggiore di quello dei filato.
Esempio - Questo difetto è spesso causato da porzioni limitate di stoppino che non
vengono successivamente eliminate in roccatura.
2.
filamenti rotti: aspetto superficiale peloso, che può essere sia localizzato che
generale, di un tessuto fabbricato con fili continui lisci o a basse torsioni.
Esempio - Questo difetto è causato dalla rottura di singole bave.
3.
filato arricciato: filato avente irregolarità sotto forma di riccioli facilmente estensibili
che provocano una distorsione della boccola.
Esempio - Questo difetto è spesso causato da deformazione non volute introdotte in
certe fibre durante lo stiro o dal successivo rilassamento di queste fibre con
formazione di arricciature o riccioli nel filato.
4.
filo abraso o sfibrato: filo che appare nel tessuto come filo sottile.
Esempio - Questo difetto è spesso causato da abrasione o eccessiva tensione
durante la roccatura o la tessitura che rompe una parte del filo (ad esempio un
filamento di un filo continuo o di un filato a più capi, che è successivamente
trattenuto durante la tessitura).
5.
filo di diversa lucentezza: filo di un rango, o di una fila di maglie, caratterizzato da
una lucentezza diversa rispetto a quella dei fili adiacenti.
Esempio - Questo difetto può essere causato da irregolarità nel corso delle
pag. 12 di 12
Capitolo 10
- Il controllo dei difetti visibili sui tessuti -
lavorazioni del filo per esempio non uniforme distribuzione dell'opacizzante o da fili
con differente contenuto di opacizzante, o differente torsione.
6.
filo sottile o grosso: filo troppo sottile o troppo grosso rispetto ai fili adiacenti.
Esempio - Questo difetto è causato da irregolarità della massa lineare o titolo dei filo
o da differente torsione.
7.
filo sporco: un singolo filo macchiato da sporcizia, olio o altri contaminanti.
Esempio - Questo difetto può essere causato da contaminazioni del filo prima o
occasionalmente durante la tessitura.
8.
filo testurizzato difettoso: tratti di filo voluminizzato che differiscono dai tratti
normali per grado di arricciatura e distorsioni dei filamenti.
Esempio - Questo difetto si forma nel corso del processo di testurizzazione.
9.
nodo: ingrossamento locale dovuto ad un nodo nel punto di congiunzione di due capi
di filo.
3.2. Difetti nel senso dei ranghi
1.
armatura errata: errore di selezione degli aghi, di alimentazione dei fili o di
regolazione dei punto di maglia in un tessuto a maglia in trama.
2.
barratura: fascia di uno o più ranghi di un tessuto, con limiti ben definiti che corrono
su tutta la larghezza di un tessuto o in spirale in un tessuto tubolare, il cui aspetto
differisce dal tessuto normale adiacente.
Esempio - Questo difetto è causato da un imperfetto controllo delle condizioni di
immagliatura o da variazioni delle caratteristiche del filo. In alcuni casi compare solo
dopo tintura.
3.
caduta di lavoro: rottura nella struttura del tessuto su una certa zona.
Esempio - Difetto causato dal distacco totale o parziale dei tessuto dagli aghi a causa
dell'interruzione dell'alimentazione del filo.
4.
curvatura o sinuosità: curvatura o sinuosità dei ranghi di un tessuto che si estende
su tutta o su parte della larghezza di un tessuto.
Esempio - Questo difetto è spesso causato da un errato tensionamento durante la
tessitura o da una non corretta operazione di finissaggio.
5.
difetto di placcatura (vanisè): inversione della posizione reciproca di due o più fili
immagliati con tecnica di placcatura.
Esempio - Difetto che si verifica con maggiore frequenza in tessuti realizzati con
componenti elastomeriche.
6.
filo doppio: filo accidentalmente immagliato in sovrapposizione al filo normale.
Esempio - Questo difetto può essere causato da un groviglio di roccatura o da un filo
vagante.
7.
filo errato: filo di un tessuto a maglia in trama diverso dal filo normale per
composizione, spessore, fibra o colore.
8.
filo mancante: filo mancante nella struttura dei tessuto.
9.
segno di fermata: fascia di più ranghi le cui maglie hanno caratteristiche differenti da
quelle dei tessuto normale adiacente.
pag. 13 di 13
Capitolo 10
- Il controllo dei difetti visibili sui tessuti -
Esempio - Questo difetto è causato dall'arresto della macchina e quindi dalle
conseguenti variazioni della tensione del filo.
10. tratto fitto o rado: lunghezza notevole di tessuto in cui la densità delle maglie è
maggiore o minore di quella del resto del tessuto stesso.
Esempio - Questo difetto è causato da prolungate variazioni nel processo di
immagliatura, quali l'avviamento a macchina fredda, le variazioni di alimentazione dei
fili e/o dell'avvolgimento del tessuto.
3.3. Difetti nel senso delle file
1.
armatura errata: errore nella catena o nel programma di comando su un telaio a
maglia in catena.
2.
filo errato: filo di un tessuto a maglia in catena, diverso dal filo normale per
composizione, spessore, fibra o colore.
3.
filo mancante: rigatura nel senso della catena di un tessuto a maglia in catena, in cui
mancano alcune gettate.
Esempio - Questo difetto è causato da un filo di catena rotto o che non si immaglia.
4.
filo teso: una o più file di maglia di un tessuto a maglia in catena, in cui le gettate
appaiono più corte di quelle delle file normali adiacenti.
Esempio - Questo difetto è causato da una tensione eccessiva su uno o più fili di
catena.
5.
filo vagante: parte di filo di un tessuto a maglia in catena che è stato immagliato in
modo non corretto.
Esempio - Il difetto è provocato da un filo rotto e quindi immagliato a caso in file di
maglia adiacenti.
6.
infilatura errata: fili di catena che non si conformano allo schema di infilatura
previsto.
7.
pizzicatura: una o più aperture piccole che compaiono occasionalmente in una fila di
maglie.
Esempio - Questo difetto è causato dal cattivo funzionamento di un ago che forma
accidentalmente delle maglie trattenute.
8.
rigatura d'ago: fila di maglie formata con densità differente dalle file di maglia
adiacenti.
Esempio - Questo difetto è causato da un ago difettoso o sporco.
9.
smagliatura: una o più file di maglia consecutive in una maglia in trama, in cui le
maglie si sono smagliate e si evidenziano solo fili diritti.
Esempio - Il difetto è causato dalla rottura di una maglia che, essendo sottoposta a
certe tensioni durante la tessitura, provoca uno smagliamento delle altre maglie della
stessa fila o delle file in ranghi precedenti.
10. spiralità: distorsione di un tessuto a maglia in trama nel quale le file di maglie sono
visibilmente inclinate rispetto ai ranghi.
3.4. Difetti dovuti a, o resi visibili dopo, tintura, stampa o finissaggio
pag. 14 di 14
Capitolo 10
- Il controllo dei difetti visibili sui tessuti -
1.
barrature di colore per fermata macchina: eccesso di colore che forma una fascia
nel senso della larghezza.
Esempio - Questo difetto è spesso causato dalla fermata di una macchina per
stampa o di tintura che permette la penetrazione nel tessuto di una quantità di pasta
maggiore che in condizioni di marcia normali.
2.
bastonatura: lunghi segni che cambiano di posizione irregolarmente in senso
longitudinale sui manufatti tinti o finiti.
Esempio - Questo difetto è causato dalla formazione, durante il processo umido in
corda, di pieghe lungo le quali può verificarsi abrasione o feltratura, imperfetta
penetrazione o circolazione delle soluzioni dei bagni e sovraccarico degli apparecchi
di tintura.
3.
bronzatura: lucido colore bronzo sulla superficie dei tessuto.
Esempio - Questo difetto può essere causato da eccesso di colorante presente
durante la tintura o da precipitazione del colorante, o da eccessiva temperatura.
4.
centro-cimosa e cimosa-cimosa: Differenza di colore/aspetto tra cimosa e centro
della pezza o tra cimosa e cimosa.
Esempio - Questo difetto può essere causato durante le fasi di tessitura, tintura,
stampa e/o finissaggio di un tessuto.
5.
cimatura irregolare: zone aventi cimatura diversa rispetto al resto della pezza.
Esempio - Questo difetto può essere causato da irregolarità del piano di cimatura.
6.
cimosa irregolare: cimosa incollata su una larghezza maggiore di 1,5 cm, oppure
festonata.
Esempio - Difetto causato da irregolare applicazione della colla o da sbordatura
irregolare.
7.
cimosa ispessita: cimosa talmente rigida da ridurre l'estensibilità dei tessuto su
fasce laterali, con conseguenti allentamenti incontrollati nella fascia centrale dei
tessuto.
Esempio - Il difetto è causato da una eccessiva applicazione di colla sulle cimose.
8
cimosa ripiegata: piega nel senso della lunghezza del tessuto in prossimità della
cimosa, caratterizzata da una differenza di colore rispetto al resto del tessuto stesso,
o da un diverso aspetto della superficie o da entrambi.
Esempio - Il difetto è causato dalla cimosa che è stata ripiegata sull'altezza utile del
tessuto durante il trattamento.
9.
disomogeneità di sanforizzazione (arricciatura, pelle di elefante): deformazione
della superficie dei tessuto con effetto di crettatura, increspatura, arricciamento.
Esempio - Questo difetto può essere causato da un rientro per compressione o per
sovralimentazione quando la retrazione imposta al tessuto è maggiore di quella
compatibile con la struttura stessa.
10. disuniformità di colore (mai unito): variazione di colore o di effetto di superficie che
può essere localizzata o diffusa, e non particolarmente orientata in un senso o
nell'altro dei tessuto.
Esempio - Questo difetto è spesso causato da irregolare applicazione o penetrazione
del colorante.
11. garzatura eccessiva: peluria superficiale eccessiva accompagnata o meno da danni
alla struttura di base.
pag. 15 di 15
Capitolo 10
- Il controllo dei difetti visibili sui tessuti -
Esempio - Il difetto è causato da una cattiva regolazione della garzatrice o da
irregolare alimentazione del tessuto.
12. garzatura irregolare. Irregolarità estetiche di un tessuto felpato in cui sono presenti
aree di eccessiva e/o insufficiente garzatura.
Esempio - Il difetto può essere causato da variazioni nella struttura di un tessuto o
durante lavorazioni precedenti alla garzatura o da mancanza di controllo della
garzatrice.
13. macchia di colore: superficie definita, nel tessuto tinto in pezza, di colore diverso da
quello delle parti adiacenti.
Esempio - Questo difetto è spesso causato da contaminazione con coloranti
concentrati o con ausiliari di tintura.
14. macchia di stampa: area di colore definita che si presenta, non voluta, in uno
stampato.
Esempio - Il difetto è spesso causato da pasta di stampa che cade sul tessuto, o da
contaminazione da parte dei cilindri di stampa o del quadro.
15. mancanza di colore: mancanza di colore in una zona del disegno di un tessuto
stampato.
Esempio - Questo difetto è spesso causato da un quadro o cilindro ostruito o da una
difettosa alimentazione del colore.
16. opacizzazione: marcata, non voluta, perdita di lucido delle fibre durante il
trattamento a umido.
Esempio - Questo difetto può essere causato da alterazioni nella struttura fisica della
fibra durante la lavorazione ad umido.
17. piega: Piega molto marcata sul tessuto che non può essere eliminata con un
normale procedimento di stiratura a vapore.
Esempio - Questo difetto può essere causato da pieghe createsi sul tessuto durante
i processi di lavorazione e crea una deformazione pressoché permanente della
struttura dei tessuto. Possono presentarsi in maniera casuale o sistematica in
posizione centrale nei tessuti aperti.
18. piega morta: segno lasciato in un tessuto dopo che la piega è stata rimossa durante
la trasformazione del tessuto.
Esempio - Questo difetto è il risultato di una distorsione dei fili causata durante la
lavorazione, spesso visibile solo dopo lo stiro in confezione.
19. piega non stampata: in un tessuto stampato, piega ben definita mancante di
colorazione.
Esempio - Il difetto è causato dal passaggio di una piega del tessuto durante la
stampa.
20. pilling: piccoli grovigli di fibre presenti sulla superficie di un tessuto.
Esempio - Il difetto è generalmente causato da una abrasione durante processi
prolungati di lavorazione.
21. polvere di colore: grappolo di colore puntiforme.
Esempio - Questo difetto è spesso causato da contaminazione con coloranti o
ausiliari di tintura in alta concentrazione.
22. puntinatura (screziatura): effetto non desiderato di picchiettatura di colore in un
pag. 16 di 16
Capitolo 10
- Il controllo dei difetti visibili sui tessuti -
tessuto.
Esempio - Il difetto è causato da differenza dell'intensità di tintura tra fibre adiacenti o
parti della stessa fibra.
23. replica o stampo: impronta singola o ripetitiva che modifica l'aspetto della superficie
del tessuto.
Esempio - Questo difetto può essere causato da un filo volante, da una cucitura,
dalla sottopezza o da altre impurità presenti sul tessuto, durante i trattamenti di
tintoria e finissaggio.
24. rigatura di colore: fascia longitudinale, costituita in larghezza da più file di maglie,
avente intensità di colore diversa dal tessuto normale.
Esempio - Il difetto è causato da una distorsione delle file di maglie, provocata
durante la tessitura e/o un trattamento a umido.
25. rigatura di racla: striature a fasce sul tessuto determinate da un eccesso di colore o
di spalmatura.
Esempio - Questo difetto può essere causato da una racla usurata o mai posizionata.
26. righe di smerigliatura o di garzatura: rigature di chiaroscuro in senso longitudinale
dovute a differente pelosità.
Esempio - Questo difetto può essere causato da una non omogenea presentazione
del tessuto sui cilindri della smerigliatrice o della garzatrice.
27. riserva di colore: zona di tonalità più chiara rispetto al fondo su tessuti tinti e/o
stampati.
Esempio - Questo difetto può essere causato dalla migrazione del colorante durante
l'asciugatura o da una minore penetrazione attorno ad un ispessimento durante la
tintura in foulard, o da sostanze riservanti accidentalmente presenti sul tessuto.
28. sbavatura (imbrattamento): colore che è passato al di fuori dell'area voluta dei
disegno.
Esempio - Questo difetto può essere causato da errata viscosità della pasta di
stampa, da macchina mal regolata, dalla racla danneggiata o mal posizionata o da
migrazione dei colore a seguito di trattamenti ad umido.
29. schiacciamento, ammaccatura, stralucido: area di compressione localizzata dei
tessuto.
Esempio - Questo difetto è spesso causato da strozzatura (spremitura) o
compressione (schiacciamento) o sfregamento del tessuto nelle fasi di lavorazione,
talvolta con formazione di una zona più lucida.
30. segni di gocce d'acqua: zona più chiara o più scura (lucido/opaco) in un articolo
tinto o stampato.
Esempio - Questo difetto può essere causato da contaminazione con acqua durante
le lavorazioni.
31. spillatura o pinzatura irregolare: impronte delle pinze o degli spilli che segnano
irregolarmente il tessuto.
Esempio - Questo difetto può essere causato dagli spilli della rameuse o dalla presa
delle pinze in zone irregolari, che possono causare una riduzione della larghezza
utile dei tessuto.
32. stampa fuori registro: colori non esattamente posizionati l'uno rispetto all'altro in un
tessuto a maglia stampato.
pag. 17 di 17
Capitolo 10
- Il controllo dei difetti visibili sui tessuti -
Esempio - Questo difetto può essere causato da una mancanza di collimazione dei
cilindri o dei quadri di stampa.
33. testa-coda: cambiamento progressivo di tonalità/aspetto da una estremità all'altra
della pezza.
Esempio - Questo difetto è, di solito, causato da una variazione progressiva del
colore l’aspetto dovuta ai processi di tintura o di finissaggio.
34. zampe d'oca o di gallina: pieghe di diversa intensità e dimensione, somiglianti alle
impronte delle zampe di un uccello.
Esempio - Questo difetto può verificarsi a seguito di un trattamento a umido o da
piegatura senza precauzioni di un tessuto finito.
3.5. Difetti generali
1.
aspetto non conforme: aspetto del tessuto non conforme al campione di riferimento.
2.
batuffolo: ammasso asimmetrico di fibre, della stessa natura del filo impiegato,
inserito nel tessuto.
Esempio - Questo difetto può essere causato dall'accumulo di fibre asportate durante
la lavorazione.
3.
cattivo odore: odore sgradevole che non è usualmente associato al tessuto.
Esempio - Questo difetto è spesso causato dalla alterazione di resine di finissaggio,
da amidi fermentati, muffe o dalla presenza di altri contaminanti.
4.
colore non conforme: colore del tessuto non conforme al campione di riferimento.
5.
corpi estranei. inclusione non voluta di materiale non tessile.
Esempio - Questo difetto è spesso causato da insufficiente attenzione posta nella
pulizia dei macchinari e dei locali di lavoro.
6.
fibre estranee: fibre differenti per tipo e/o per colore dalle altre fibre della pezza.
Esempio - Questo difetto può essere causato da contaminazione delle pezze ad
opera di fibre estranee che sono incluse nel filo o tessute insieme ad esso.
7.
filo tirato: fili, o fibre o filamenti di un filo che fuoriescono dal tessuto sotto forma di
un lungo riccio.
Esempio - Questo difetto può essere causato da un filo, o fibre o filamenti di un filo
agganciati da un oggetto appuntito e tirati all'esterno della struttura.
8.
foro: rottura del tessuto in cui una o più file di maglie adiacenti sono state spezzate.
Esempio - Il difetto può avere numerose cause, tra le quali. manipolazione del
tessuto senza precauzioni, elementi difettosi della macchina (quali cilindri di
avvolgimento), danni chimici, danni dovuti a insetti o danni sopravvenuti durante il
finissaggio (quali mancanza di controllo durante la gasatura, taglio, ecc.).
9.
increspatura (raggrinzitura): effetto tridimensionale regolare di un tessuto che gli
impedisce di giacere in piano.
Esempio - Il difetto è causato da distorsione della maglia, da rilassamento irregolare
del filo o da restringimento.
10. larghezza (altezza) irregolare: larghezza (altezza) dei tessuto non costante.
11. larghezza (altezza) non conforme: larghezza (altezza) dei tessuto non conforme al
pag. 18 di 18
Capitolo 10
- Il controllo dei difetti visibili sui tessuti -
capitolato di fornitura.
12. macchia: alterazione locale del colore di un tessuto.
Esempio - Questo difetto può essere, ad esempio, causato da contaminazione con
sostanze estranee quali polvere, olio, o ruggine, ecc.
13. mano non conforme: mano del tessuto non conforme al campione di riferimento.
14. moirè (marezzatura): ondulazioni chiare e scure.
Esempio - Questo difetto può essere causato dal calore o pressione eccessivi o da
difetti periodici presenti nel filato.
15. scarto angolare: ranghi che si presentano diritti ma troppo obliqui rispetto alle
cimose dei tessuto.
Esempio - Il difetto è causato da un avvolgimento disuguale durante l'operazione di
tessitura o dalla mancanza di allineamento delle cimose durante l'operazione di
finissaggio su tutta la larghezza.
16. scoppio, taglio: presenza in un tessuto di più maglie singole danneggiate.
Esempio - Il difetto è causato dagli elementi della tessitura che danneggiano il filo
durante la formazione della maglia. è possibile che il difetto divenga visibile soltanto
successivamente alle tensioni provocate in fase di finissaggio.
17. segni di abrasione. zona di abrasione localizzata.
Esempio - Questo difetto può essere causato da sfregamento o da impatto con una
superficie dura o ruvida.
18. segni di sporcizia: sporcamenti localizzati di una pezza, solitamente limitati ai bordi
e alle pieghe.
Esempio - Questo difetto può essere causato dalla deposizione di sporco durante i
periodi di attesa tra le fasi di lavorazione (spesso aggravata da attrazione di cariche
elettrostatiche).
19. segno di impressione, segno di goffratura: piccola superficie del tessuto in rilievo
Esempio - Il difetto è causato dall'impronta di imperfezioni quali ingrossi, in presenza
di una tensione di avvolgimento eccessiva.
20. tessuto bottonato: piccoli ingrossamenti dei filo visibili sulla superficie dei tessuto.
Esempio - Questo difetto può essere causato da insufficiente cardatura, pettinatura o
filatura delle fibre.
4. APPARECCHIATURE E METODI DI CONTROLLO
La verifica ispettiva dei tessuti viene effettuata per mezzo di specule, munite di sistema di
trazione del tessuto a velocità variabile, l’esame viene effettuato illuminando il tessuto con
una sorgente luminosa diretta posta sopra l’operatore, montata parallelamente alla
superficie da ispezionare; la sorgente luminosa è solitamente costituita da lampade
fluorescenti che possano assicurare un livello di illuminazione della superficie del tessuto
di almeno 1000 lux. Spesso correda l’apparecchiatura di controllo un sistema informatico
atto alla registrazione e classificazione dei difetti.
Da non molti anni sono disponibili apparecchiature di controllo non molto diverse da quelle
descritte in precedenza ove però l’individuazione e classificazione dei difetti è effettuata da
sistemi a laser o videocamere anziché da un operatore umano. Tali sistemi quale ad
esempio il Fabriscan della Zellweger Uster sono attualmente affidabili solo su tessuti
pag. 19 di 19
Capitolo 10
- Il controllo dei difetti visibili sui tessuti -
greggi o di colore chiaro unito.
La presenza di difetti in un tessuto non compromette automaticamente il livello qualitativo
dello stesso. I fornitori ed i compratori tessili dovranno anzitutto raggiungere un accordo
sulla presenza di un difetto, una volta accettata questa presenza si dovrà trovare un
accordo sui limiti del difetto e sulle tolleranze permesse a tale scopo, tenendo conto
dell'utilizzo finale previsto per quel tessuto.
Le procedure applicate dalle aziende di controllo possono essere varie, talvolta anche in
funzione del destinatario finale del prodotto che spesso è il Committente della stessa
azienda di controllo.
pag. 20 di 20