Relazione Enrico Marchesini - Consorzio Tutela Vini Valpolicella

Fieragricola Verona, 8 febbraio 2014 ore 10.30
Drosophila suzukii su vite: indicazioni per il futuro
Indagini nei vigneti e nei fruttai del veronese
Enrico Marchesini1, Nicola Mori2
1
Agrea Centro Studi, Via Garibaldi 5/16, 37057 San Giovanni Lupatoto (VR)
[email protected]
2
DAFNAE – sez. Entomologia, Viale dell'Università 16, 35020 Legnaro (PD)
Riassunto:
Drosophila suzukii Matsumura (Spotted Wing Drosophila - SWD), è un nuovo carpofago
appartenente alla famiglia Drosophilidae, originario del sud-est asiatico è stato
recentemente segnalato in Europa ed è particolarmente dannoso ai piccoli frutti e al
ciliegio. Al fine di indagare la biologia, l’ecologia e la dannosità di questo insetto su vite,
durante il biennio 2012-2013, sono state condotte indagini in provincia di Verona (regione
Veneto), dove in prossimità del ciliegio si coltivano vitigni rossi a maturazione mediotardiva. Su 12 vigneti dislocati in zona di alta, media e bassa collina sono stati monitorati
gli adulti di D. suzukii utilizzando bottiglie rosse contenenti aceto di mele, mentre la
presenza di uova, larve e pupe è stata osservata sugli acini utilizzando lo stereo
microscopio. Le indagini sono poi proseguite nei fruttai dove le uve selezionate sono state
messe ad appassire per la produzione dei prestigiosi vini Amarone e Recioto della
Valpolicella.
D. suzukii è risultata presente ed ampiamente diffusa in tutte le aree viticole indagate e nei
vigneti collocati nella fascia di alta collina la densità di popolazione è nettamente superiore
a quella registrata nelle zone collinari e di fondovalle.
La presenza degli adulti è influenzata dalla vicinanza di altre importanti fonti alimentari sia
di piante coltivate che spontanee ed in particolare le ciliegie infestate e lasciate sugli
alberi, non raccolte, hanno costituito una pericolosa fonte di re-infestazione.
Gli attacchi su bacca sono stati molto bassi nella maggior parte dei vigneti monitorati, solo
in alcuni vigneti di alta collina hanno raggiunto il 50% di grappoli colpiti con circa 1,5 acini
danneggiati per grappolo. È stata osservata una preferenza varietale: nell’ambito delle
varietà d’uva a bacca rossa e a maturazione medio-tardiva, le cultivar autoctone Corvina e
Rondinella sono più colpite rispetto alle internazionali Merlot e Cabernet Sauvignon. Il
danno causato da D. suzukii può essere ulteriormente aggravato da D. melanogaster e
dallo sviluppo di muffa grigia e marciume acido.
Dopo la vendemmia gli stadi pre-immaginali di D. suzukii presenti all’interno degli acini
colpiti, hanno proseguito il loro sviluppo nei fruttai dove le uve selezionate sono state
messe a riposo. La temperatura dei locali di conservazione delle uve ha influenzato le
catture degli adulti e i tempi di sviluppo. Dalle indagini condotte emerge che esiste una
stretta relazione tra attacco delle uve nei vigneti e successiva presenza di D. suzukii nei
fruttai. Inoltre è stata confermata la capacità da parte delle femmine di ovideporre su acini
sia turgidi che in appassimento perforando direttamente la buccia e anche la possibilità
delle larve di completare lo sviluppo all’interno dell’acino danneggiato.
Parole chiave: Drosophila suzukii, vite, fruttai, Verona