DOSSIER Martedì, 25 novembre 2014 DOSSIER Martedì, 25 novembre 2014 Articoli 25/11/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 19 «Tiare, sono soltanto 600 gli occupati» 25/11/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 19 Appello alla Regione dal Kulturni Dom 25/11/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 19 Ditte non pagate, Provincia pronta a riconvocare un tavolo 25/11/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 20 «Tavolare, colpita solamente Gorizia» 25/11/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 20 Mostra fotografica di Isonzo Soca sul Secolo Lungo 25/11/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 20 Ricordata la deportazione degli ebrei 25/11/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 21 Nuovo centrorifiuti: lavori terminati manca solo il collaudo 25/11/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 21 Violenza sulle donne: l' Isontino si mobilita 25/11/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 23 Allarme dell' Ascom: «Negozi in agonia» 25/11/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 23 In 10 anni persi il 70% dei triestini 25/11/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 23 La piscina riapre, da domani attiva la segreteria 25/11/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 24 «L' amianto ha causato la morte di 72 cantierini» 25/11/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 33 «Redipuglia, stazione mal collegata» 25/11/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 34 Sì alla fusione, ma al voto solo il 10% 25/11/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 36 Riaprono le cannoniere del San Michele 25/11/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 36 Violenza sulle donne, focus con gli studenti 25/11/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 40 La telecamera reinventa l' arte di Luigi Spazzapan 25/11/2014 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 26 Corso Italia, si allargherà la pista ciclabile 25/11/2014 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 26 Violenza sulle donne, 310 casi 25/11/2014 Primorski Tiare, e vedno brez plaila 1 3 4 5 7 8 9 11 13 15 17 18 20 21 22 24 25 26 28 29 25 novembre 2014 Pagina 19 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia «Tiare, sono soltanto 600 gli occupati» La previsione era di mille posti di lavoro. L' assessore Cecot e i sindacati: «Ci aspettavamo un impatto ben diverso»COMMERCIO »A UN ANNO DALL' APERTURA. di Francesco Fain Era il 5 dicembre dello scorso anno. "Tiare shopping" aprì a Villesse dopo mille vicissitudini. Ci fu una conferenza stampa alla mattina, prima dell' Opening party previsto in serata che vide la partecipazione di 700 persone. Herman Gewert, managing director di Inter Ikea centro group (Iicg), dichiarò: «Abbiamo investito 200 milioni di euro e creato più di 1.000 posti di lavoro». Previsioni che noi pubblicammo e che erano state formulate già in un comunicato stampa del 28 marzo 2012 dove c' era il seguente inciso: «Si stima che il progetto possa generare circa 1.000 posti di lavoro diretti e indiretti, senza considerare l' impatto positivo sul commercio e sulle attività economiche della regione». Insomma, un quadro positivo in una provincia agonizzante dal punto di vista economico e occupazionale. Sono state previsioni rispettate? A sentire i sindacati, no. Secondo i segretari provinciali della Cgil Paolo Liva e della Cisl Umberto Brusciano il dato si attesta sulle 600 unità. «Ci aspettavamo di più, inutile negarlo», aggiunge amaramente Liva. La crisi si fa sentire anche sulla grande distribuzione. Peraltro, su questi dati si innestano quelli della Provincia che ha assistito a un calo consistente di assunzioni a "Tiare shopping". Almeno quelle che sono passate e continuano a passare attraverso i Centri per l' impiego (i vecchi uffici di collocamento) della Provincia. I dati, forniti dall' assessore provinciale alle Politiche attive del lavoro Ilaria Cecot, sono impietosi. Nell' arco del 2013 si sono rivolte negli uffici 40 ditte richiedenti i profili più attinenti alla loro attività: sondaggi che hanno portato all' assunzione di 300 persone. «Per quanto riguarda il 2014 sottolineano l' assessore Cecot e la responsabile del servizio Politiche del Lavoro della Provincia Elena Ciancia hanno richiesto, sino ad oggi, i servizi di preselezione 26 ditte per un totale di 38 assunzioni». In buona sostanza, si è assistito a un crollo di assunzioni, ridotte praticamente a un decimo rispetto all' anno prima. Numeri che fanno dire all' assessore Cecot che Tiare shopping «non ha avuto, purtroppo, l' impatto socioeconomico che speravamo avesse. Non nascondo che, in fase di previsione, pensavamo di trovarci a numeri ben più consistenti relativi alle assunzioni. Peraltro, la gran parte di questi contratti sono a tempo determinato: postifissi non ce ne sono o costituiscono rarissime eccezioni». L' assessore ripete concetti a lei cari che aveva già illustrato nel luglio scorso, in occasione della presentazione dei dati sull' occupazione. «Analizzando poi in profondità il fenomeno, si scoprono altri aspetti non Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 1 25 novembre 2014 Pagina 19 < Segue Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia propriamente positivi rammenta l' assessore Cecot come, ad esempio, il fatto che al centro commerciale di Villesse quasi tutti i contratti sono precari, a tempo determinato, della durata di pochi mesi. In molti casi contratti aperti a dicembre a fine gennaio erano già stati chiusi, e diversi lavoratori si sono licenziati ritenendo non adeguate le condizioni di lavoro. Abbiamo anche notato un esagerato ricorso allo strumento dei voucher. Malgrado questo, attraverso il nostro ufficio a Tiare, cerchiamo come Provincia di promuovere assunzioni, stabilizzazioni e tirocini, e qualche risultato positivo lo otteniamo». «C' è anche da tenere in considerazione aggiunge la dirigente della Provincia, Elena Ciancia che nel 2014 ci sono state chiusure di punti vendita e/o riduzioni di personale che hanno portato ad una diminuzione degli addetti». ©RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2 25 novembre 2014 Pagina 19 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia fondi alla cultura. Appello alla Regione dal Kulturni Dom «L' attività culturale a Gorizia è stata sempre un fiore all' occhiello, basti pensare che, secondo gli indici nazionali, nel nostro territorio si va molto a teatro, al cinema, ai concerti e si acquistano parecchi libri. Questi dati hanno negli ultimi anni consentito a Gorizia di rientrare nella top ten dei capoluoghi di provincia per quanto riguarda la qualità della vita, secondo lo speciale elenco proposto regolarmente a livello nazionale dal quotidiano economico "Il Sole 24 Ore"». Inizia così un intervento di Igor Komel, presidente del Kulturni dom di Gorizia. Che aggiunge: «Il Kulturni dom, nell' ambito della celebrazione del 33° anniversario d' attività, preso atto della non invidiabile situazione della cultura goriziana, si pone una semplice ma meditata domanda: non dovrebbe forse essere salvaguardato, sostenuto e sviluppato il nostro patrimonio culturale, ovvero ciò che ci viene riconosciuto a livello nazionale come nostra ricchezza? Essa è dovuta in gran parte al carattere multinazionale di un numero qualificato di associazioni culturali italiane, slovene e friulane, che svolgono un importante ruolo sociale, educativo e d' aggregazione nel territorio. Da questo punto di vista, il Kulturni dom di Gorizia nel 33° anno d' attività, sente il dovere di rivolgere un appello, in particolar modo alla Regione anche ad altre istituzioni pubbliche nazionali, a favore della salvaguardia del nostro patrimonio culturale e delle sue strutture organizzative. I tagli finanziari alle attività promosse dai vari enti e associazioni di Gorizia, in particolare quelli che coinvolgono le attività teatrali e musicali, così come la non adeguata valorizzazione del loro ruolo in ambito regionale, possono indebolire il contesto sociale della nostra città». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 3 25 novembre 2014 Pagina 19 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia casoappalti. Ditte non pagate, Provincia pronta a riconvocare un tavolo C' è un' altra questione che riemerge periodicamente quasi fosse un fiume carsico: quello delle ditte non pagate per i lavori di realizzazione del parco commerciale di Villesse. Non più tardi dell' 8 novembre scorso, sono tornate a tuonare le aziende. A prendere posizione fu, nella fattispecie, la Ediltecnica di Gruaro. «La proprietà Villesse shopping center srl (controllata al 100% da Inter Ikea) ci ha pagato con delega passiva fino all' apertura del centro commerciale. Era il 5 dicembre 2013 e abbiamo ricevuto solo il 40% dell' importo totale dei lavori, mentre ormai sono 12 mesi che il centro Tiare è aperto e funzionante», attaccò la ditta. «E periodicamente giungono ai nostri uffici altre sollecitazioni di questo tipo», fa sapere l' assessore provinciale Ilaria Cecot. Che aggiunge: «Ho già sensibilizzato il presidente Enrico Gherghetta affinché riconvochi il tavolo con tutti i soggetti interessati in tempi brevi. Mi risulta che, passati parecchi mesi, non tutte le posizioni sono state regolarizzate. Si tratta di realtà che hanno lavorato e, quindi, devono essere pagate per quanto fatto», scandisce l' assessore provinciale. Ad oggi, non si è riusciti ancora a fare chiarezza su chi non ha pagato ovvero chi è il responsabile di questa ingarbugliata e poco edificante vicenda: nemmeno le ditte e gli operai che abbiamo interpellato nei mesi scorsi hanno saputo dirci con chiarezza a che livello si sono fermati i pagamenti. Per qualcuno la colpa è ascrivibile a Inter Ikea centre group, per altri ad Arco Immobiliare, per altri ancora la responsabilità è di Tradelek passando per Alfa Contract srl. Ma i diretti interessati smentiscono ogni addebito. E allora si parla di subfornitori e di subsub fornitori che non avrebbero onorato gli impegni con altre ditte e altri lavoratori. Insomma, un sistema di scatole cinesi di cui è difficile venire a capo. (fra.fa. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 4 25 novembre 2014 Pagina 20 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia «Tavolare, colpita solamente Gorizia» Interrogazione di Ziberna (Fi) alla presidente Serracchiani: «Mi auguro ci sia un ripensamento» «Non si può che condividere la chiave di lettura che di tutto ciò danno i cittadini, cioè che questa scelta corrisponda alla volontà della presidente Serracchiani e della sua Giunta di punire l' unico Comune capoluogo non guidato da un sindaco di sinistra, dopo averlo penalizzato negli altri ambiti tra i quali quello sanitario». Il consigliere regionale forzista Rodolfo Ziberna attacca sul trasferimento dell' Ufficio Tevolare a Gradisca d' Isonzo. E annuncia di aver presentato una nuova (l' ennesima) interrogazione alla governatrice, «auspicando scrive un ripensamento che consenta di sedersi ad un unico tavolo con Comune, Tribunale, Ordini e Albi professionali per condividere una scelta che corrisponda veramente agli interessi di tutti e non solo a quelli della presidente Serracchiani». Chi vivrà, vedrà. Intanto, Ziberna attacca la Giunta regionale che, a sua detta, «ha adottato la linea ad essa più consona, cioè quella di negarsi al confronto con le istituzioni del territorio, infischiarsene degli interesse e delle richieste della comunità per imporre le decisioni scelte. A ciò si aggiunge ora la nota direttore generale Roberto Finardi, indirizzata alle organizzazioni sindacali con cui trasmette, a titolo di informativa preventiva, la proposta di modifica all' allegato A alla Dgr 1612/2013 e avente ad oggetto l' accorpamento, con decorrenza 1° gennaio 2015, degli uffici tavolari di Gorizia e di Gradisca d' Isonzo. In pratica attacca l' esponente di Forza Italia su tutto il territorio regionale solo la sede di Gorizia verrebbe trasferita, la quale peraltro era già stata posta sottoorganico in proporzione alle altre. Ogni considerazione svolta da tecnici induce a ritenere che le ragioni del trasferimento non stanno certo nella scelta di contenere i costi perché la sede di Gorizia, se non si intendono svolgere opere di manutenzione, rimarrebbe vuota, non acquisibile e destinata al deterioramento, costringendo contestualmente categorie e cittadini a recarsi fuori proprio mentre, apparendo tutto ciò ancor più inverosimile alla luce dell' ovvia necessità di assicurare la maggior vicinanza possibile invece alla sede del Tribunale, cioè Gorizia. Con diverse interrogazioni ho reiteratamente chiesto ragione alla presidente Serracchiani ed alla sua Giunta del motivo di tale decisione ma non c' è stato verso di una ottenere una risposta». Ecco perché Ziberna ha scelto di effettuare una nuova interrogazione visto che il tema è al centro dell' attenzione e sono già oltre 1.200 le firme raccolte. (fra.fa. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 5 25 novembre 2014 Pagina 20 < Segue Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 6 25 novembre 2014 Pagina 20 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia santa chiara. Mostra fotografica di Isonzo Soca sul Secolo Lungo Si chiama "Il Secolo lungo" ed è la mostra fotografica realizzata da Isonzo Soca con il Comune di Gorizia, con il contributo di Fondazione Carigo e Transmedia e con il patrocinio della Provincia di Gorizia. L' importante iniziativa culturale si svolgerà dal 28 novembre al 25 gennaio nella suggestiva cornice del museo di Santa Chiara. I testi sono curati da Dario Stasi, da Antonella Gallarotti e da Anna di Gianantonio. I crediti fotografici provengono dalla fototeca dei Musei provinciali di Gorizia, dal Goriski Muzej, dall' archivio di Isonzo Soca, dal Primorski Dnevnik, dalla collezione Spanghero, dal centro di ricerca storica "Gasparini", dalle Edizioni della Laguna e dalla Biblioteca statale isontina. La digitalizzazione delle fotografie storiche è stata effettuata dal Photolaboratorio di Carlo Scaluzero, l' Atlante storico è stato curato da Michele Di Bartolomeo, le fotografie del pannello panoramico sono di Agostino Colla e Marko Vogric mentre il progetto grafico è stato curato da Alchimia. Leopoldo De Gironcoli e Auro Accurso si sono occupati dell' allestimento. Sarà esposta anche la stella rossa della Transalpina messa a disposizione dal Goriki Muzej di Nova Gorica. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 7 25 novembre 2014 Pagina 20 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia cerimonia in sinagoga. Ricordata la deportazione degli ebrei Si è svolta ieri mattina alla sinagoga di via Ascoli, organizzata dall' Associazione Amici di Israele, la commemorazione della deportazione della Comunità ebraica di Gorizia. Sono passati 71 anni dalla notte del 23 novembre 1943, quando una squadra delle SS caricò su un camion tutti gli ebrei che riuscì a trovare nell' exghetto di via Ascoli e trasferirli momentaneamente nelle carceri di via Barzellini, e nei giorni seguenti trasferirli al carcere del Coroneo di Trieste. Furono poi avviati con un treno il 7 dicembre verso il campo di concentramento di Auschwitz. Quasi la metà non superò la prima selezione e furono destinati alle camere a gas. Tornarono soltanto i due più giovani e una comunità ebraica non riuscì più a ristabilirsi nella nostra città, determinando una grave perdita nel suo tessuto sociale, culturale ed economico. Ha officiato la cerimonia il rabbino capo di Trieste Di Martino, alla presenza tra gli altri del questore Piovesana e dei comandanti dei Carabinieri e della Finanza, e a conclusione degli interventi delle autorità locali presenti, il vicesindaco Sartori, l' assessore provinciale alla cultura Portelli, la senatrice Fasiolo e dell' arcivescovo di Gorizia monsignor Redaelli i quali in vario modo hanno rimarcato la necessità di mantenere viva la memoria di ciò che è avvenuto soprattutto riguardo alle nuove generazioni e nel difficile momento attuale in cui nuovamente si cerca di creare separazioni, differenze e muri nei confronti dell' altro, del diverso, dello straniero. Il rabbino ha sottolineato inoltre che nella abissale vicenda della Shoà è venuta mancare nell' Europa, custode delle radici giudaicocristiane, l' idea di humanitas, e quindi quella del concetto dell' uomo come persona, divenuto semplice oggetto disumanizzato da reprimere come si trattasse di una normale opera di disinfestazione. Alla lettura dei nomi delle persone deportate nei rastrellamenti avvenuti in quei giorni, è seguita la deposizione della corona ai piedi della lapide, affissa nella corte della sinagoga, con un minuto di teso e commosso silenzio. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 8 25 novembre 2014 Pagina 21 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia Nuovo centrorifiuti: lavori terminati manca solo il collaudo Del Sordi: «Spero che entro Natale riusciremo ad aprirlo» Il Comune ha investito una cifra vicina a mezzo milione. «La struttura è completata. Anzi, vi dirò di più: la stiamo già utilizzando a livello sperimentale. Per l' inaugurazione e la definitiva apertura dobbiamo attendere che si concluda la trafila burocratica relativa ai collaudi. Per il resto, ci siamo». Francesco Del Sordi, assessore comunale all' Igiene urbana, scandisce i tempi dell' apertura del nuovo centro rifiuti di via Gregorcic, una sorta di maxiecopiazzola che entrerà in funzione a pieno regime entro la fine dell' anno. I lavori, dicevamo, sono pressoché conclusi e hanno comportato un esborso complessivo di poco inferiore al mezzo milione di euro. «Mi auguro che entro Natale riusciremo ad aprire la struttura. Ripeto: resta soltanto la parte burocratica da espletare», sottolinea ancora Del Sordi. Ricordiamo che l' area interessata è di circa quattromila metri quadrati: una superficie considerevole e all' interno della quale è stata realizzata una nuova viabilità per consentire un accesso ottimale da parte dei cittadini (al contrario di quanto succedeva nel vecchio impianto di via Brigata Sassari con un accesso a dir poco "avventuroso"). In particolare, è stata costruita una rampa in salita alla quale si potrà accedere direttamente con l' auto per poter poi scaricare dall' alto il materiale da conferire. Altri dati salienti: per il nuovo centro di raccolta il Comune di Gorizia ha stanziato una cifra di 75mila euro, cui si aggiungono altri 425mila messi a disposizione dall' amministrazione regionale per arrivare a un totale di mezzo milione di euro. È prevista anche la possibilità di un utilizzo "intercomunale" del nuovo centro che potrà dunque essere sfruttato anche dai cittadini di Savogna. «Sono stati effettuati ha spiegato anche di recente l' assessore comunale all' Ambiente Francesco Del Sordi importanti interventi di adeguamento e ammodernamento del capannone, oltre all' asfaltatura completa dell' area che sarà fruibile anche dai mezzi pesanti». L' area di via Gregorcic dove sorge l' impianto si estende, dicevamo, su circa 4mila metri quadrati: per consentire l' immediata fruibilità all' utenza, è stato realizzato un nuovo sistema di viabilità interna, compresa una rampa in pendenza, che permetterà di scaricare con facilità i rifiuti da conferire nella struttura. Fra i nuovi macchinari installati, una pesa elettronica con pedana da 8 metri capace di accogliere anche camion e un macchinario per la riduzione volumetrica del verde, che triturerà il legno Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 9 25 novembre 2014 Pagina 21 < Segue Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia in scaglie, facilitando la successiva trasformazione in compensato e pellet. Il nuovo centro, che si affiancherà alle Isole Conai, sarà di fatto una ecopiazzola di grandi dimensioni e permetterà ai cittadini di conferire anche metalli, olii esausti, vetro e pneumatici. Ma vediamo qual è la ripartizione dell' investimento: 75mila euro sono stati ricavati direttamente nelle pieghe del bilancio comunale, mentre i restanti 425mila sono frutto di un finanziamento erogato per il progetto dalla Regione. La rinnovata struttura potrà essere utilizzata anche dalle utenze non domestiche, a partire da commercianti e artigiani. E l' ex inceneritore che sorge a pochi passi? «L' edificio è in buone condizioni complessive, sarebbe un peccato non riutilizzarlo ha evidenziato qualche tempo fa l' assessore . Si potrebbero smontare i forni e riconvertirlo, in qualche maniera, rimanendo sempre nell' ambito del trattamento dei rifiuti». Francesco Fain ©RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 10 25 novembre 2014 Pagina 21 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia firmato un protocollo d' intesa. Violenza sulle donne: l' Isontino si mobilita Cene antispreco a Gorizia e Gradoprovincia. Continuano le cene antispreco alimentare. Domani (ora di cena) sarà la volta della Trattoria Vecia Gorizia (via San Giovanni, 14) a Gorizia e del Ristorante Caneo (Strada del Caneo, 1) a Fossalon di Grado. Il primo proporrà il seguente menù: polenta e formadi, polpettine di lesso in salsa, panada, strangolapreti e salsina di Montasio, filettini di pescato in conserva di aceto, bollito rinnovato e riccioli di patate pastellati e infine il Futizon. Per prenotazioni: [email protected] 0481 32424. Per il Ristorante Caneo prenotazioni: [email protected] 0431 884 426. Per info sul programma completo cliccare su: www.facciamoloconamore.it Una firma che riportare un timido sorriso sul volto di una donna. In vista della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne (fissata per oggi), nella sala del consiglio provinciale è stato firmato un protocollo d' intesa per il coordinamento delle azioni che tendono a salvaguardare il benessere fisico ma anche psicologico del genere femminile. Nonostante siano passati secoli da quando le tribù relegavano il gentil sesso in una posizione d' inferiorità rispetto al maschio, sembra proprio che la società moderna non abbia ancora abbandonato quegli istinti discriminatori e di brutale aggressività che la donna subisce quotidianamente da parte dell' uomo. «Fin quando la condanna sociale non verrà presa seriamente in considerazione, non si potrà trovare un deterrente abbastanza forte che permetta di sconfiggere queste azioni spietate. È importante creare una rete di collaborazione in grado di contrastare la violenza di genere, sempre più presente nella nostra città», ha spiegato l' assessore provinciale alle pari opportunità, Ilaria Cecot. Molte volte si sente parlare di donne che vengono massacrate e uccise dal marito o l' ex compagno, ma il vero problema è ciò che accade in casa, un luogo dove la voce si disperde e le mura non lasciano trasparire gli orrori che ne rimbalzano all' interno. «Il maltrattamento di solito peggiora nel tempo e avviene da parte di un uomo che la donna ama. Le vittime di questi soprusi finiscono per chiudersi in loro stesse, senza chiedere aiuto. Per dare una risposta alla fragilità di queste situazioni dobbiamo imparare a conoscerci, a migliorare l' ascolto di una comunità davvero violenta», ha precisato l' assessore Ilaria Cecot. Se da una parte i dati che arrivano sembrano preoccupare sempre più l' Isontino, dall' altro lato l' ottimismo delle associazioni di volontariato onlus "Da donna a donna" e "Sos Rosa" appare in tutta la sua forza nelle iniziative che Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 11 25 novembre 2014 Pagina 21 < Segue Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia verranno proposte nei prossimi mesi nel nostro territorio. «Da gennaio gli incontri di gruppo sulla comunicazione assertiva faranno comprendere ai partecipanti quali atteggiamenti evitare nelle relazioni di coppia, senza aggredire l' altro verbalmente». Ma non è tutto, perché la rete provinciale contro la violenza sulle donne arriverà anche nelle scuole: «Fin da piccoli bisogna imparare a rispettare le altre persone e sono molto contenta di vedere un grande impegno. Sarà possibile fare tanto per le vittime dei maltrattamenti», ha affermato Elisabetta Medeot, Presidente della commissione provinciale pari opportunità. Oltre ai rappresentanti delle associazioni di volontariato e dei vari enti coinvolti tra cui l' Ass isontina, il servizio sociale dei Comuni dell' Alto Isontino e Basso Isontino, la Prefettura, la Questura, il Comando provinciale dei carabinieri di Gorizia, la Fondazione Carigo e l' Ufficio scolastico regionale, hanno dato il loro parere anche i membri della delegazione che si occupa di sostenere le donne contro la violenza di genere in Turchia e che hanno assistito al battesimo del "Codice rosa", un percorso speciale di accoglienza e assistenza che da oggi verrà attivato nel Pronto soccorso dell' ospedale di Gorizia. «Il codice rosa vuole aiutare le donne, ma punta a tutelare anche i minori, gli anziani e tutte quelle categorie in difficoltà. Dopo Grosseto, Gorizia e Monfalcone sono i secondi centri antiviolenza in Italia e primi nella nostra regione», ha concluso Elisabetta Medeot. Uscire dalla violenza sembra impossibile, ma forse con l' impegno e la costanza sarà possibile rivedere sul volto di ogni donna un nuovo sorriso. Valentina Princic. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 12 25 novembre 2014 Pagina 23 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia Allarme dell' Ascom: «Negozi in agonia» Il presidente Bratina chiede un Consiglio straordinario e imputa al Comune «troppi impegni non mantenuti»COMMERCIO»CONVEGNO SUL COMPARTO. di Laura Borsani Monfalcone richiede una riqualificazione di carattere eccezionale. La china imboccata consegna una realtà che non sconta solo una crisi economica frutto dell' effettoglobalizzazione, ma anche di una specifica criticità locale. Parole del presidente dell' Ascom, Paolo Bratina, che ieri al convegno promosso dall' associazione al Kinemax, ha scandito: «Siamo al capolinea. O ci si ferma, o si riparte». La sua proposta è stata chiara: la richiesta di un Consiglio straordinario, da indire entro dicembre, dedicato ai problemi del commercio cittadino, al fine di assumere provvedimenti concreti per sostenere il comparto. Bratina ha osservato: «I monfalconesi sono stanchi del degrado, non riconoscono più la loro città, vedono deprezzarsi i propri immobili, e il centro non viene frequentato. È una città cambiata di etnia ed è aumentata la paura. I centri commerciali sono mortali per le nostre piccole attività, ma ci sono anche problemi di arredo urbano, viabilità e parcheggi, nonchè sociali e di immagine per i quali Monfalcone è rimasta al palo. Non è un' accusa, è piuttosto l' ennesimo appello a intervenire e a fare presto. Servono una volontà e un impegno determinati, servono risposte certe. Ciascuno di noi, amministratori pubblici ma anche commercianti, siamo chiamati a fare la propria parte». Bratina ha parlato di «impegni non mantenuti» di fronte alle esigenze avanzate dalla categoria: «È necessario ha detto stabilire una sinergia tra i diversi soggetti coinvolti, evitando di ridursi ad una improduttiva e pericolosa guerra tra poveri». L' elemento preoccupante è rappresentato dalle numerose chiusure dei negozi: «Molti peraltro ha aggiunto Bratina non si arrendono perchè non hanno alternative. Sono sempre più rari, del resto, i marchi che vogliono investire sul nostro territorio». Quindi ha concluso: «La linea di apertura nei confronti dell' amministrazione è stata ponderata e responsabile, ma non è una cambiale in bianco. Riformulo pertanto l' invito a recuperare risorse dando priorità al rilancio della città e del suo commercio». Dall' Ascom sono giunte anche le proposte. Su tutto sono stati presentati due progetti, la realizzazione di una App e di un ebook per la promozione delle attività economiche ed eventi finanziato dalla Regione, e un piano di marketing territoriale realizzato con il contributo finanziario della Camera di commercio. Un progetto, quest' ultimo, di respiro provinciale, che coinvolge i Centri commerciali naturali, per mettere a rete i negozi. Sono intervenuti quindi gli architetti Francesco Morena e Michela Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 13 25 novembre 2014 Pagina 23 < Segue Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia Urban. Per Morena va messo a punto un programma di sviluppo urbanistico diviso in fasi a breve, medio e lungo termine: «Bisogna intervenire sulle ferite di questa città per invertire la tendenza e avviare un processo virtuoso». Tra le criticità ha indicato la piazza, troppo vasta, proponendo l' installazione di "padiglioni" di diverse tipologie. Sul tappeto poi il rapporto tra la città, gli spazi verdi e le sue connessioni. Morena ha in primis proposto di sfruttare il sedime ferroviario di Fincantieri per realizzare una pista ciclabile. E ancora, il recupero della passeggiata di via Valentinis intervenendo anche sul tratto opposto al circolo. Urban ha illustrato le esperienze già collaudate in particolare nel Nord Europa in ordine allo sfruttamento delle "Zone 30" nelle aree pedonali dei centri cittadini, sulla scorta di quanto fatto per Corso del Popolo, per favorire la fruizione e la frequentazione di utenze diverse. ©RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 14 25 novembre 2014 Pagina 23 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia In 10 anni persi il 70% dei triestini I giovani maggiori frequentatori dell' Emisfero, centro storico appannaggio dei pensionati. I dati snocciolati ieri in occasione del convegno promosso dall' Ascom al Kinemax, frutto del sondaggio eseguito dall' Ires di Udine, con il ricercatore Gianluca Masotti, hanno fornito la misura della situazione in cui versa la città. A partire dal fatto che negli ultimi dieci anni Monfalcone ha perso circa il 70 per cento della clientela triestina. Il questionario proposto ha riguardato un campione complessivo di 505 intervistati, maggiorenni, residenti in Friuli Venezia Giulia, e di origine italiana. La maggior parte degli intervistati, ossia circa il 70%, è inoltre di genere femminile. Il campione è stato a sua volta suddiviso in due "categorie": 355 persone interpellate sono frequentatrici del Centro commerciale Emisfero, mentre 150 sono frequentatrici del centro cittadino. E qui si evidenzia un primo elemento significativo: il Centro commerciale richiama soprattutto giovani fino ai 30 anni (il 34,1%, a fronte di un 25,3% che frequentano il centro storico). Il centro cittadino è invece appannaggio dei pensionati (il 28% sono ultra60enni e solo il 16,9% si recano al Centro commerciale). Il 90% circa di entrambe le "categorie" di consumatori è inoltre composto da persone residenti nella provincia di Gorizia. I monfalconesi, tuttavia, dimostrano di apprezzare ancora il centro storico, scelto dal 52,7% degli intervistati (di cui il 25% residente nelle vie centrali), a fronte di un 26,8% di residenti monfalconesi che frequenta il Centro commerciale. A incidere, però, su questo confronto è sempre la maggiore presenza in centro città delle pensionate. Altro dato: circa il 60% dei frequentatori del Centro commerciale è composto dalla "Città Comune", vale a dire da monfalconesi, ronchesi e staranzanesi. Risulta, comunque, un punto di forza a favore del commercio al dettaglio: la qualità offerta è ritenuta positiva sia dai frequentatori del centro storico (71,4%) che da quelli del Centro commerciale (57,5%). Un indicatore significativo della professionalità degli operatori commerciali, ma anche delle potenzialità ancora da sfruttare. Veniamo ai giudizi. Il centro storico è peggiorato negli ultimi dieci anni secondo l' 82% dei suoi frequentatori ed il 78,6% dei frequentatori del Centro commerciale. I motivi sono unanimi: sono scomparsi gli esercizi storici, sostituiti da quelli etnici. In generale, pur sottolineando tutti che non vi Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 15 25 novembre 2014 Pagina 23 < Segue Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia siano pregiudizi di sorta nei confronti degli immigrati, si ritiene tuttavia l' integrazione socioculturale scarsa o assente: lo pensa il 69,3% dei frequentatori del centro storico e il 62,5% dei frequentatori del Centro commerciale.(la.bo. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 16 25 novembre 2014 Pagina 23 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia parte la gestione di "arca" La piscina riapre, da domani attiva la segreteria Dopo tre mesi di chiusura per il mancato accordo tra Comune e il gestore General Services e l' accelerazione dell' appalto per la gestione, passata alla società Arca, domani la piscina comunale di Bistrigna riaprirà i battenti per quanto riguarda le operazioni di segreteria, le informazioni e soprattutto le iscrizioni ai corsi. Gli orari di segreteria saranno i seguenti: da mercoledì a venerdì dalle 10 alle 13.30 e dalle 17 alle 20, sabato dalle 10 alle 13.30. È stato predisposto anche un indirizzo mail per richiedere informazioni: arcanuoto. [email protected]. Secondo i programmi, lunedì primo dicembre le vasche saranno accessibili per la ripresa delle attività, ma il termine è subordinato alla perfetta riuscita degli interventi che Arca Nuoto ha programmato. Dunque si parte, mentre si sono già fatte avanti le società natatorie, in relazione alla prenotazione degli spaziacqua, seguendo i criteri pianificati nell' ambito del bando di gara. Hanno preso contatti la Rari Nantes, ma anche l' Unità cinofila di Trieste. La ripresa dell' attività della piscina comunale seguirà sostanzialmente l' organizzazione passata, nel rispetto delle condizioni stabilite dal bando di gara. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 17 25 novembre 2014 Pagina 24 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia «L' amianto ha causato la morte di 72 cantierini» Solo due casi dubbi secondo i consulenti Alessandro Brollo e Franco Furlan nell' udienza del maxiprocesso bis in via di svolgimento in tribunale a Gorizia. di Franco Femia Si parlato delle cause che hanno portato al decesso di 72 lavoratori dell' ex Italcantieri nell' udienza di ieri al processo bis per le morti di amianto che si celebra al tribunale di Gorizia. L' anatomo patologo Alessandro Brollo, consulente del pubblico ministero e in minor parte il dottor Franco Furlan ha esaminato una per una le autopsie effettuate ai lavoratori spiegandone la causa della morte, causa che nella quasi totalità è da ascrivere all' assunzione della fibra killer. Solo in un paio di casi Brollo, che ha operato nel settore della medicina del lavoro all' ospedale di Monfalcone in équipe con il dottor Claudio Bianchi, ha espresso il ragionevole dubbio che la morte sia stata causata principalmente da altre patologie come gravi cardiopatie che hanno portato all' edema polmonare acuto pur in presenza di un mesetelioma. Sebbene sia stato evidenziato come talvolta alcune patologie, anche gravi, sono causate da neoplasie polmonarie provocate all' asbestosi. Per il resto è stato un lungo elenco di freddi dati clinici che hanno evidenziato come l' assunzione di amianto sia la causa prima della morte dei cantierini. Fibra che ha provocato meseteliomi alla pleura, neoplasie e carcinomi. E a inchiodare l' amianto sono state non solo le placche rilevate nella pleura, in certi casi di un certo spessore, ma soprattutto la presenza di migliaia, in un caso fino a 184mila in un grammo, di corpi di asbestosi presenti nel tessuto polmonare. E i dati a livello internazionale indicano che sono sufficienti 10mila corpi per stabilire la presenza dell' asbestosi. È stato una volta di più evidenziato che il rischio è altissimo in chi ha avuto un' alta esposizione all' amianto. Si è parlato anche di altre malattie come il cancro alla laringe che recentissimi studi collegano all' assunzione dell' amianto anche se, ha detto Brollo, la prima causa di morte resta il fumo. Con la deposizione dei due consulenti si sono conclusi i testi indicati dalla pubblica accusa sostenuta in questo processo dai pm Vaentina Bossi e Laura Collini. Toccherà ora ai testi della parte civile e della difesa che saranno sentiti a partire dalla prossima udienza fissata per il 26 gennaio dal giudice monocratico Nicola Russo. In questo procedimento, che viaggia più spedito del primo anche perché sono state acquisite al fascicolo del giudice le prove documentali del primo maxiprocesso, sono imputati di omicidio colposo 14 ex dirigente dell' allora Italcantieri e tre responsabili della ditte esterne. Anche i testimoni sono in Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 18 25 novembre 2014 Pagina 24 < Segue Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia misura ridotta: il pm ne ha indicati una quarantina contro i quasi 500 del primo processo, del quale a 15 mesi dalla conclusione si attende ancora la deposizione della motivazione della sentenza. Il prossimo 19 maggio inizierà, sempre al tribunale del capoluogo isontino la prima udienza del terzo processo per la morte da amianto riguardante 40 cantierini con imputati sempre i vertici dell' ex Italcantieri e rappresentanti delle ditte esterne. ©RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 19 25 novembre 2014 Pagina 33 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia «Redipuglia, stazione mal collegata» Pro loco e Sentieri di Pace: va favorito l' arrivo dei visitatori sui luoghi della guerra. REDIPUGLIA Con la realizzazione del nuovo e molto visitato museo multimediale, sorto mesi fa alla stazione ferroviaria di Redipuglia, e con la sua trasformazione in centro organizzativo del turismo legato alla Grande Guerra, che trova sede proprio nella storica Regia Stazione, si allarga l' area visitabile e di interesse riconducibile alle vestigia del Primo conflitto mondiale. Porta d' ingresso della Grande Guerra nel Friuli Venezia Giulia, almeno per il centenario, come viene ricordato quest' anno. Con questo allargamento dell' area dedicata ai visitatori, che arrivano da tutt' Italia e non solo, appare sempre più sentito il bisogno di migliorare la struttura viaria pedonale, prevedendo i passaggi, con la realizzazione di un ponticello sul Canale de Dottori, tra i parcheggi interni al Sacrario e quelli esterni sulla strada regionale 305. Ma si tratta anche di favorire la mobilità, con i mezzi pubblici dell' Azienda provinciale trasporti e con la previsione di una fermata, a richiesta, proprio davanti alla stazione. Quest' ultimo servizio andrebbe incontro anche alle esigenze delle scolaresche, che avrebbero la possibilità di arrivare in treno a Sagrado, Ronchi dei Legionari nord e Monfalcone e raggiungere in pullman l' area del Sacrario italiano, del cimitero austroungarico e del centro visite della stazione. Un sistema di orari combinati in coincidenza sarebbe veramente utile e soprattutto in linea con i tanto acclamati appelli a utilizzare i mezzi pubblici. Una richiesta in tal senso, avanzata dalla Pro Loco e dall' organizzazione dei "Sentieri di pace", guidate rispettivamente da Alessio Bellotto e Franco Visintin, è stata formalizzata in questi giorni al sindaco di Fogliano Redipuglia Calligaris, al presidente della Provincia Gherghetta e a quello dell' Apt Polli. «Chiediamo ai nostri interlocutori grande attenzione precisano Bellotto e Visintin per dare sempre maggior impulso a questa opportunità di crescita culturale ed economica della zona». (lu.pe. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 20 25 novembre 2014 Pagina 34 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia Sì alla fusione, ma al voto solo il 10% Restituiti 80 questionari su 800 distribuiti a San Pier e 70 su 700 a Begliano. SAN CANZIAN D' ISONZO L' ipotesi di una fusione dei Comuni non dispiace agli abitanti di San Canzian d' Isonzo e San Pier d' Isonzo. Perlomeno a quelli che hanno risposto al questionario distribuito dal Comitato per la fusione di San Canzian, San Pier e Turriaco. Degli 800 questionari distribuiti a San Pier, ne sono tornati indietro 80, e dei 700 fatti circolare a Begliano ne sono stati restituiti 70. Si tratta, quindi, del 10% dei questionari in entrambi i casi, mentre il primo tentativo di sondaggio delle opinizioni della popolazione non è stato effettuato a Turriaco. Per il coordinatore del Comitato, il segretario del Circolo Pd di San Canzian d' Isonzo, Claudio Fratta, l' esito dell' iniziativa è stato però «molto buono, forse meglio delle aspettative sia in termini di numeri sia di risultato». Ha riportato compilato il questionario circa il 10% delle famiglie coinvolte, dato che si equivale appunto nei due paesi. La prospettiva di un risparmio nei costi della gestione della macchina comunale è stata condivisa da quasi tutti i partecipanti, secondo quanto riferisce Fratta. I cittadini che hanno risposto hanno indicato come prioritaria la riduzione dei costi, avendo una sola figura di sindaco, con la riduzione delle tre attuali giunte a una sola e la riorganizzazione della macchina amministrativa con la razionalizzazione delle figure apicali del personale. «Intanto c' è una novità in fatto di maggior contributi ai Comuni che si fondono afferma Fratta , perché la nuova proposta di legge regionale in materia di riorganizzazione degli enti locali destina al nuovo Comune che si viene a creare dalla fusione un fondo di 600mila euro in 5 anni, vantaggio non da poco in questo momento». Sono state, inoltre, parecchie le note scritte sui questionari riguardanti la rappresentatività dei territori e la necessità di avere come adesso gli sportelli al pubblico aperti in tutti e tre i Comuni. «Questa è anche l' idea del Comitato ribadisce Fratta , cioé quella di mantenere gli sportelli per i cittadini come avviene oggi e la rappresentatività di ogni realtà territoriale senza cambio di nome». La stragrande maggioranza di chi ha risposto ai questionari vede quindi in modo positivo, secondo Fratta, un' eventuale fusione che porta a risparmi in termini di costi della politica e una semplificazione delle norme e della struttura organizzativa. «Compito del Comitato adesso sarà quello di informazione e coinvolgimento con future altre iniziative», conclude il coordinatore. Laura Blasich. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 21 25 novembre 2014 Pagina 36 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia Riaprono le cannoniere del San Michele Dopo 10 anni di lavori per mettere in sicurezza le gallerie. L' assessore Cernic: una risorsa per il turismo dell' Isontino. di Stefano Bizzi w SAGRADO Riaprono le cannoniere del Monte San Michele. Concluso l' intervento di messa in sicurezza all' interno della Zona Sacra, dopo oltre un decennio di inagibilità, da venerdì mattina le gallerie di Cima 3 scavate dai soldati italiani tra il settembre del 1916 e l' agosto del 1917 saranno rese di nuovo accessibili al pubblico. I lavori da 400mila euro affidati dalla Provincia lo scorso giugno avrebbero dovuto concludersi a metà settembre, ma le insistenti piogge, e le conseguenti infiltrazioni d' acqua, hanno impedito agli operai dell' impresa Cei di rispettare il cronoprogramma iniziale di 100 giorni. «L' intervento è stato rallentato, però è andato tutto bene sottolinea con soddisfazione l' assessore provinciale al Turismo e alla pianificazione del territorio Mara Cernic . È un segno concreto del Progetto Carso 2014+. Purtroppo il Patto di stabilità ci ha costretti a dilatare i tempi. Anche se non con il ritmo che speravamo, le opere si stanno però facendo. Le cannoniere saranno una risorsa turistica per l' Isontino. La filosofia che ci accompagna è che accanto all' idea del sacrificio e della Pietas, si deve promuovere il territorio. Questo è il periodo migliore dell' anno per visitare il Carso. In autunno i suoi colori sono stupendi». Un po' meno "stupende" di come erano prima della messa in sicurezza sembrano essere invece le gallerie. Tra transenne da rimuovere e segnaletica di sicurezza appesa alle pareti, a sbirciare dalle bocche dei fuco delle cannoniere, l' area sembra essere stata irrimediabilmente violentata. Gran parte delle volte sono state "impacchettate" e snaturate. I turisti d' ora in avanti non correranno più rischi, ma viene da domandarsi se ne valesse davvero la pena? A difendere i visitatori da eventuali crolli saranno delle maglie a rete ancorate alla roccia. Da un punto di vista strettamente estetico, ricordano dei fili elettrici che si accavallano tra loro in maniera casuale. Danno una sensazione di disordine, ma, a differenza del cemento armato, almeno le reti permettono ancora di vedere la pietra originale. Rimangono quindi meno impattanti delle opere murarie realizzate per sostenere i punti più critici della grotta artificiale. Non basta: due delle otto postazioni di batteria del San Michele, adesso hanno anche una quarta parete che le chiude e le divide dal resto del sito. Il progetto completo di riqualificazione del San Michele vale 2,7 milioni e prevede anche la costruzione di un "Museo ipogeo multimediale" nell' area sottostante il posteggio. Il visitatore dovrebbe iniziare il suo percorso da lì per poi risalire direttamente nelle cannoniere passando da un tunnel a doppia altezza. L' idea è dare al turista la Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 22 25 novembre 2014 Pagina 36 < Segue Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia sensazione di trovarsi nel mezzo della battaglia tra spari e bagliori di esplosioni. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 23 25 novembre 2014 Pagina 36 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia GRADISCA. Violenza sulle donne, focus con gli studenti GRADISCA Aiutare le donne in difficoltà a spezzare l' isolamento, far crescere la consapevolezza collettiva, tenere alta l' attenzione su ogni forma di violenza di genere. Anche Gradisca d' Isonzo celebrerà oggi la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Diverse le azioni in programma sul territorio con la regia della Provincia, della Commissione provinciale Pari opportunità e il coordinamento dal Servizio Welfare in collaborazione con i Centri antiviolenza del territorio isontino. Per puntare il focus sull' educazione al rispetto del genere la giornata sarà organizzata oggi nella Corte Marco d' AvianoPalazzo Torriani, via Ciotti 49, in orario scolastico dalle 10.30 alle 12.30. L' iniziativa prenderà vita con la performance di lettura di Serena Finatti e l' accompagnamento musicale di Andrea Venier. Filo narrante sarà il battito del cuore che darà spunto ai partecipanti e agli studenti dell' Isis Brignoli per un momento partecipativo di discussione e non solo. La Biblioteca comunale di Gradisca d' Isonzo propone per tutto il periodo dell' iniziativa una selezione accurata di titoli di libri e film per riflettere assieme sul delicato tema del femminicidio. Un corner della biblioteca sarà dedicato alla fruizione di queste opere. Il progetto è curato da Francesca Colombi assessore al Welfare per il Comune di Gradisca d' Isonzo, Luciana Beninati bibliotecaria, Anna Zuttion docente per l' Isisi "Brignoli", Mariarosa Marcuzzi ed Ernesta Sergiacomi dell' UdiUnione donne in Italia sezione di GradiscaSoso Rosa, e Serena Finatti (per la parte artistica). (l.m. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 24 25 novembre 2014 Pagina 40 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia fanni canelles a gradisca. La telecamera reinventa l' arte di Luigi Spazzapan Indagare l' opera d' arte attraverso la telecamera, darne una lettura diversa, ulteriore, instaurare un rapporto più profondo con la stessa, reinterpretandola e creandone, a sua volta, un' altra completamente nuova. Su queste coordinate si muove il laboratorio cinematografico e multimediale organizzato dalla galleria Spazzapan di Gradisca e coordinato dall' artista video e regista triestino Manuel Fanni Canelles che ha prodotto, assieme ai partecipanti del laboratorio, il trittico video "La cura", lavoro ultimo del ciclo "Senza tela", che domani verrà presentato alla Spazzapan (in foto) alle 18. Partendo dall' osservazione e dallo studio di tre nature morte di Luigi Spazzapan, già pensate come fermo immagine dallo stesso Spazzapan, Fanni Canelles ha letteralmente sezionato, quasi chirurgicamente, gli elementi narrativi dei dipinti, ricomponendoli materialmente in un set cinematografico. I video presentano, in maniera progressiva, il processo di trasformazione di un corpo, da un' originaria e suggestiva pratica purificativa ai successivi tentativi di controllo. La pittura di Spazzapan viene così monopolizzata dalla ripresa video, lo sguardo non è più fisso ma un continuo divenire di sovrapposizioni ed intrecci, di movimenti inattesi, di modificazioni introdotte in fase di postproduzione. Una vera e propria contaminazione tra generi quella creata da Fanni Canelles che porta ad una riflessione sull' elemento naturale e la sua manomissione, fino a che punto la rappresentazione può diventare qualcos' altro e "La cura" farsi patologia, nell' arte come nella vita. (c.f. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 25 25 novembre 2014 Pagina 26 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Gorizia Corso Italia, si allargherà la pista ciclabile Continuerà quella di corso Verdi, sarà riqualificato lo spazio davanti alla Provincia: via libera della giunta a inizio 2015URBANISTICA»LA CITTÀ CHE CAMBIARiordino regionale: domani in Provincia un documento di Fi. Sarà la delicata questione del riordino del sistema Regione Autonomie locali per l' individuazione degli Ambiti locali ottimali (Ato) a dare sostanza alla prossima riunione del consiglio provinciale, convocata per le 17.30 di domani. L' istanza sarà portata avanti dal consigliere di Forza Italia Giuseppe Nicoli, al fine di fare il punto sul provvedimento emanato dalla giunta regionale lo scorso 4 luglio per determinare «l' esercizio associato di funzioni da parte delle unioni territoriali intercomunali e la riallocazione delle funzioni amministrative». L' intento è di far corrispondere gli Ato, in un' ottica della riduzione della spesa pubblica, ai distretti sanitari, agli ambiti socio assistenziali e alla zonizzazione del Piano di governo del territorio. In un documento sul tema, in vista della scomparsa delle Province, Nicoli proponeva una Ato tra Gorizia, Trieste, Aquileia, Fiumicello e Grado, con piani di fusione per i Comuni minori. La seduta consiliare procederà con interrogazioni e interpellanze. Si parlerà quindi del provvedimento numero 6 di variazione di assestamento generale al bilancio di previsione 2014. A seguire, l' approvazione della rinegoziazione del mutuo con la Cassa Depositi e prestiti e la convenzione per l' affidamento del servizio di tesoreria (si provvederà ad un' integrazione). (e.m. ) Entra nel vivo l' iter che porterà alla riqualificazione di corso Italia. «Nei prossimi giorni annuncia il sindaco Ettore Romoli, indossando i panni di assessore ai lavori pubblici incontrerò il team di professionisti che nei mesi scorsi si è aggiudicato la gara per la progettazione definitiva ed esecutiva dell' intervento di restyling del corso, con in primo piano l' allargamento della pista ciclabile». Si tratta di una tappa propedeutica all' approvazione della progettazione definitiva, che potrebbe ottenere il via libera della giunta già nei primi mesi del 2015: «Dopo la redazione del progetto preliminare, ci siamo seduti attorno a un tavolo con i portatori d' interesse, per ascoltare consigli e suggerimenti ed eventualmente intervenire sulla prima redazione riprende il sindaco . Le istanze sono tante e molto differenti: siamo in attesa di capire come la nuova ipotesi progettuale varia il disegno preliminare». Il tratto di corso Italia sotto la lente d' ingrandimento è quello che dalla farmacia All' Orso bianco arriva sino al parco della Rimembranza: si tratta sostanzialmente del primo stralcio dell' intero intervento di Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 26 25 novembre 2014 Pagina 26 < Segue Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Gorizia riqualificazione, che sarà dunque portato a compimento in due distinte fasi, con la seconda fase dei lavori che interesseranno la parte del corso che sfocia in piazzale Saba. Ad aggiudicarsi la progettazione del primo stralcio della riqualificazione di corso Italia era stata l' associazione temporanea di impresa con lo studio padovano Galli e gli architetti triestini Paolo Zelco, Luciano Lazzari e Fabio Zlatich, che nei prossimi giorni dunque presenteranno i primi elaborati progettuali al sindaco e ai responsabili dell' ufficio tecnico comunale. La prima parte dell' intervento costerà complessivamente 2,7 milioni di euro. Il progetto preliminare, redatto dall' architetto Paola Rigonat Hugues, prevedeva il mantenimento delle piste ciclabili, con un' impostazione che dovrebbe ricalcare quella attuale, eccezion fatta per il tratto che va dalla citata farmacia All' Orso bianco fino alla Botteguccia: l' ipotesi prevedeva di realizzare il tratto ciclabile direttamente sulla carreggiata, con l' eliminazione di sei posti auto. Un' idea che aveva fatto storcere il naso ai commercianti, i quali da sempre lamentano la carenza di parcheggi in centro, e che potrebbe essere dunque rivista negli elaborati che porteranno alla redazione del progetto definitivo. Il piano di riqualificazione prevede l' inserimento di una pista ciclabile bidirezionale in continuità con quelle realizzate in corso Verdi, con la valorizzazione dello spazio davanti all' edificio della Provincia, che sarà attrezzato con sedute. Non dovrebbe mutare invece l' imprinting relativo alla scelta dei materiali: la pavimentazione dei controviali sarà dunque con tutta probabilità realizzata in lastre di pietra d' Aurisina o repen lungo i fronti edilizi (in corrispondenza degli attuali marciapiedi) e in lastre di porfido nello spazio rimanente fino alle aiuole. Per entrambi i materiali si prevede la posa di lastre di larghezza di 34 centimetri con spessore di 6 centimetri per la pietra d' Aurisina o repen e 4/6 per il porfido. Il fondo stradale rimarrà, invece, d' asfalto, ma sarà utilizzato un bitume speciale con pigmenti di porfido che contribuirà a dare al selciato una colorazione più bruna, meno scura. Ottenuto il via libera alla progettazione definitiva ed esecutiva, i lavori stando al cronoprogramma di massima elaborato dagli uffici potrebbero scattare già la prossima estate, per concludersi approssimativamente in un anno, dunque nel 2016, per la parte relativa al primo stralcio. Christian Seu. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 27 25 novembre 2014 Pagina 26 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Gorizia Violenza sulle donne, 310 casi Giornata mondiale: presentati i dati 2013 e le iniziative che partono oggi. Oggi ricorre la Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, come ogni anno dal 1999. E come nelle precedenti edizioni tocca constatare che, anche in provincia di Gorizia, le donne abusate psicologicamente o picchiate sono sempre centinaia all' anno, nonostante le attività di sensibilizzazione sul problema. Per questo ieri in Provincia è stato firmato un nuovo protocollo d' intesa per il coordinamento delle azioni a contrasto della violenza domestica e di genere. E in questa occasione sono stati presentati i dati dell' Osservatorio provinciale sulla violenza sulle donne relativi al 2013: si tratta di 310 persone accolte, di cui 146 mamme di minori. Il tipo di violenza riscontrata è psicologica nel 93,55% del campione, fisica nel 54,52%, economica nel 34,52%, sessuale nel 6,13% e a causa dello stalking nel 16,45%. Si tratta di donne italiane nel 77,42% dei casi. Secondo i dati di Sos rosa, che opera a Gorizia e a Gradisca d' Isonzo, fino a oggi sono state accolte 89 donne, di cui 53 al primo accesso. Lo scorso anno in tutto sono stati 104 e i casi di violenza fisica 62, mentre quella psicologica era presente nella totalità delle donne presentatesi. l' associazione Da donna a donna di Ronchi ha accolto, fino al 18 novembre, 157 persone. Nel contesto sono state illustrate anche varie iniziative culturali e informative che si terranno in provincia oggi e nei prossimi giorni. Alla conferenza stampa c' erano l' assessore alle pari opportunità della Provincia di Gorizia, Ilaria Cecot, la consigliera di parità della Provincia di Gorizia, Fulvia Raimo, e i rappresentanti dei vari enti firmatari: l' Ass 2 Isontina, il servizio sociale dei Comuni di Alto e Basso Isontino, la Prefettura, la Questura e il Comando provinciale dei Carabinieri di Gorizia, il Tribunale e la Procura del Tribunale per i minorenni di Trieste, le università di Udine e di Trieste, le associazioni di volontariato onlus "Da donna a donna" e Sos Rosa, la Fondazione Carigo e l' Ufficio scolastico regionale Ambito V. All' incontro di ieri era presente anche una delegazione turca, nell' ambito di un progetto di supporto alle istituzioni turche per contrastare la violenza di genere in Turchia. Emanuela Masseria. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 28 25 novembre 2014 Primorski Gorizia Tiare, e vedno brez plaila »Sram vas bodi! Zahtevamo svoj de nar!« Tako je aprila pred nakupovalnim sre diem Tiare vpilo okrog 300 delavcev pod jetij, ki so sodelovala pri gradnji gigantske ga komercialnega objekta v Vileu. Protestni shod, ki so mu sledile druge manje de monstracije, so priredili zaradi zamud pri iz plailu za delo, ki so ga opravili po naroilu drube Arco. Trdili so, da so jim naroniki skupno dolni e kakih 20 milijonov evrov, v primeru neizplaila pa naj bi tvegali steaj. Polemike so se nato polegle; gorika pokra jina je ustanovila »krizno omizje« in kazalo je, da so odgovorni zaeli s poravnavo dol gov. Vse v redu, torej? »Zgleda, da ne. Zadnje ase ponovno prejemamo pritobe podjetnikov, ki naj bi e vedno akali na plailo,« je povedala pokra jinska odbornica Ilaria Cecot, po kateri je od bor o tem problemu e razpravljal prejnjo sredo. »Predsednika sem pozvala, naj po novno sklie sreanje s prefekturo in drugi mi ustanovami, ki so sodelovale pri ome njenem omizju. eprav gre za odnose med zasebnimi podjetji, nam za delavce ne mo re biti vseeno,« je dejala Cecotova. Da pro blem podizvajalcev, ki so gradili Tiare, e zda le ni reen, je v teh dneh ponovno opozo ril tudi deelni svetnik Rodolfo Ziberna. Predstavnik stranke Forza Italia krivi deel no upravo, da ni posredovala in zahtevala po ravnave dolgov. Po njegovih informacijah naj bi leti skupno znaali kar 80 milijonov evrov. Iz drube VSC, ki je lastnik centra Tiare, so vekrat sporoili, da so izpolnili vse pogod bene obveznosti do drube Arco, ki je bila poverjena, da zgradi in izroi nakupovalno sredie naroniku, in da so opravili vsa pla ila neposredno tej drubi ali pa preko »pa sivnega pooblastila«. »Za postopek "pasiv nega pooblastila" se je VSC odloila zato, da bi zagotovila pravilno plaevanje podizva jalskih podjetij, seveda vedno v mejah zne ska, ki ga je bila dolna drubi Arco. S tem postopkom pa ni bil a sprejeta nobena obveza do podizvajalcev; posledino VSC ne more odgovarjati za pogodbe, ki so jih sklenili tre tji subjekti,« so pojasnili. Center Tiare, ki bo 5. decembra praz noval eno leto, je bil dolgo asa predmet po lemik. Nasprotniki so se bali, da bo trgovi ne v mestnih srediih obsodil na zaprtje, drugi so trdili, da gre za veliko zaposlitveno prilonost. »Podatkov o tem, koliko ljudi res dela v nakupovalnem srediu, nimamo. Na zaetku jih je bilo morda res tiso, upote vati pa je treba, da je letos prilo do zaprtja nekaterih prodajaln in znianja tevila za poslenih. Preko naih uradov za zaposlova nje je leta 2013 in 2014 prilo do zaposlitve 338 ljudi, v glavnem pa je lo za pogodbe za doloen as, za katere ne vemo, ali so bile ob novljene. Ugotovili smo tudi, da je veliko po seganja po t.i. voucherjih , pri katerih nima mo monosti zbiranja podatkov in nadzora,« je povedala Cecotova ter izpostavila vlogo po krajinskega urada za zaposlovanje in toke InfoJob, ki deluje v centru Tiare. (Ale Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 29
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