2 parole sulla sicurezza stradale Molteno 2014

2 parole sulla sicurezza stradale
Dott. Franco Tortorella
ASL di Lecco
Corso specialistico per Polizia Locale
«Codice della Strada – Falsi Documentali
e Sicurezza Urbana»
MOLTENO (LC) venerdì 20/06/2014
Andamento incidenti dal 1934 al 2010
11.078
Picco morti
nel 1972
Picco feriti e
incidenti 2002
La riduzione delle vittime(< 48,5%) non è
proporzionale agli incidenti e feriti ( <29%)
Dati Regionali – trend 2001-2011
LA PRIMA SICUREZZA E’ LEGATA A COMPORTAMENTI
RESPONSABILI ALLA GUIDA. In questi anni si sono sviluppati:
…tutte le soluzioni tecnologiche utili a
PREVENIRE L’INCIDENTE ( ABS, TCS, ESP)
:
presidi atti a proteggere le persone in caso di incidente
per RIDURRE I DANNI DA INCIDENTE
( cinture, casco, airbag, seggiolini)
GIUSTI I CONTROLLI
Dal 1990 al 2012 sono deceduti 713
residenti della Provincia di Lecco
per incidenti stradali
Mortalità da traffico residenti prov. Lecco
60
50
46
51
43
42
41
36
38 35
40
33
31 32
31
27
30
27 27
30
30
26
23
17
20
17
19
11
10
2012
2011
2010
2009
2008
2007
2006
2005
2004
2003
2002
2001
2000
1999
1998
1997
1996
1995
1994
1993
1992
1991
1990
0
INAIL: infortuni accertati 2012
con mezzo di trasporto
INFORTUNI 2012 :
496.079
A) IN OCCASIONE DI LAVORO
- con mezzo di trasporto
- senza mezzo
INFORTUNI MORTALI 2012 :
790
A) IN OCCASIONE DI LAVORO
22.792
406.168
B) IN ITINERE
- con mezzo di trasporto
208
- senza mezzo
381
B) IN ITINERE
- con mezzo di trasporto
50.683
- con mezzo di trasporto
- senza mezzo
16.436
- senza mezzo
15% CON MEZZO DI TRASPORTO
191
10
50% CON MEZZO DI TRASPORTO
Cosa si intende per costi sociali degli incidenti
stradali…circa 28,5 miliardi di euro/anno 2010
• PERDITA DELLA CAPACITÀ PRODUTTIVA
perdita lavoratori, infortunio, inabilità
• COSTI UMANI
morte, danno morale, danno biologico
• COSTI SANITARI
cure, riabilitazione, cronicità
• DANNI MATERIALI E ALTRI
Danni a mezzi o cose,
assicurativi, amministrativi, giudiziari
( 34%)
(15%)
(3%)
(31%)
(17%)
PER OGNI MORTO, SONO CIRCA TRE GLI INVALIDI GRAVI E
20 FERITI CHE NECESSITANO DI RICOVERO OSPEDALIERO
LA PRIMA SICUREZZA E’ LEGATA A
COMPORTAMENTI RESPONSABILI ALLA GUIDA.
LA MAGGIOR PARTE DEGLI INCIDENTI
STRADALI E’ RICONDUCIBILE A
SCONTRO FRONTALE E LATERALE 52,9%
( velocità, sorpasso, precedenza)
TAMPONAMENTO
18,2%
( distanza di sicurezza)
INVESTIMENTO PEDONE
9,1%
( distrazione, velocità, distanze)
USCITA DI STRADA
9,8%
( velocità, perdita di controllo)
URTO CON OSTACOLO ACCID.
8,3%
URTO VEICOLO FERMO/SOSTA
0,9%
( distrazione)
,
SPESSO TRA LORO CORRELATE:
1)
2)
3)
4)
5)
LA DISTRAZIONE ALLA
GUIDA
L’ECCESSO DI VELOCITA’
MANCATA PRECEDENZA
LA MANCANZA DI
DISTANZE DI SICUREZZA
L’ABUSO DI SOSTANZE
ALCOLICHE E DROGHE
il Codice …dalla strada
-
-
-
il "GIALLO LUNGO" che si passa comunque, “se no quello dietro mi viene
addosso” ( ma dietro non c'era nessuno).
la PRECEDENZA DATA ALL'ULTIMO MOMENTO ( tanto con l'ABS la macchina
si arresta subito) e mettendo già 2 ruote oltre la striscia ( “così vedo meglio
per immettermi rapidamente”).
quel SENSO VIETATO IN CENTRO che, “si sa, l'hanno messo per quei 4
residenti, ma tanto a quest'ora non passa nessuno e trovo prima il
parcheggio, invece di fare il giro…”
quelle ROTONDE FATTE A 90 /ORA perchè se no l'ESP ( il controllo di
stabilità) “cosa l'ho pagato a fare sulla macchina nuova?”
quei SORPASSI IN RIGA CONTINUA, perchè “c'è gente che dev'essere in
pensione, lo vedi che non c'hanno niente da fare e vanno piano sulle statali,
dovrebbero ritirargli la patente che questi sono i veri pericolosi!!”
“sono le 8 e devo portare i bambini a scuola, passare in tintoria e alle 8.30 ho
un appuntamento di lavoro...bambini, salite dietro che la mamma NON HA
TEMPO DI ALLACCIARVI AI SEGGIOLINI, forza che ho fretta...”
Noi siamo…
quelli del Pegaso
2008
2005
“Chi salva una vita,
salva un mondo intero”
UN SIMBOLO PER LA POLIZIA LOCALE
VEDI
PAPA’…
QUELLO
E’ MIO
AMICO…
...la mia amica strada
ATTO D’INDIRIZZO
Consulta
della
Sicurezza
Stradale
“Azioni di prevenzione sui rischi alcol correlati per un codice etico di comunità”
Le presenti buone norme comportamentali sono rivolte a quanti, a vario titolo, sono
impegnati nell’organizzazione e nella gestione di eventi e/o manifestazioni che
contemplino la somministrazione di bevande alcoliche. Si deve ritenere interesse
comune il buon esito delle iniziative, correlato ad un clima relazionale positivo,
garantito anche dal controllo della somministrazione di alcolici e dalla prevenzione di
situazioni di rischio.
Gli organizzatori, i responsabili dell’evento ed il personale di staff devono avere
un’adeguata conoscenza della normativa vigente in materia, in modo da poter garantire
una corretta informazione, in particolare sui limiti correlati alla guida, individuare le
situazioni di rischio ed intervenire tempestivamente ed in maniera efficace.
Si declinano pertanto alcune azioni preventive.
-
-
BUONE NORME per
 EVENTI
 MANIFESTAZIONI
con
SOMMINISTRAZIONE
DI SOSTANZE ALCOLICHE
-
-
Evitare nella denominazione e pubblicizzazione della manifestazioni e/o feste
l’utilizzo di titoli o immagini che richiamino prodotti alcolici (es., festa della birra,
festa del vino)
Promuovere i drinks e cocktail analcolici, ad esempio con un prezzo vantaggioso
rispetto agli alcolici o con forme accattivanti di pubblicizzazione
Garantire una corretta e idonea informazione sulla natura alcolica o analcolica dei
cocktail offerti
Prevedere l’offerta di “ birra analcolica” in modo da assicurare un’alternativa al
consumo di alcol
Favorire la possibilità di scelta tra dosaggi differenziati nella quantità (es., birra da
25 cc, vino al bicchiere)
Evitare incentivi commerciali finalizzati ad incrementare il consumo di bevande
alcoliche (es. quote fisse per bere, sconti cumulativi 3x2, giochi alcolici)
Prevedere la possibilità di consumo di bibite analcoliche e di acqua
Curare la comunicazione mediante messaggi chiari e ripetuti da parte dei dj, dei
gruppi musicali, di testimonial sui rischi derivanti dall’abuso di alcol in particolare
correlato alla guida
Controllare gli ingressi, evitando l’introduzione di alcolici dall’esterno;
Cessare la somministrazione di alcolici almeno un’ora prima della fine dell’evento,
dandone preventiva comunicazione
Prevedere una zona di relax ove sia possibile “stemperare” l’eventuale stato di
ebbrezza alcolica per evitare che il soggetto si ponga subito alla guida
Condividere azioni di prevenzione nell’ambito della manifestazione, favorendo
l’attuazione di iniziative mirate alla conoscenza del rischio (es. unità mobile,
misurazioni alcolemia, distribuzione di materiale informativo).
Permangono infine i comportamenti da porre in essere in adempimento alle norme
vigenti in materia:
- esporre in maniera visibile i cartelli di divieto di somministrazione di bevande
alcoliche ai minori di 16 anni e le tabelle alcolimetriche ministeriali;
- richiedere un documento d’identità per il controllo dell’età
- non somministrare alcolici a coloro che siano in evidente stato di ebbrezza alcolica;
- garantire una sufficiente disponibilità di etilometri per permettere l’automisurazione
dell’alcolemia.
Noi ricordiamo i
nostri morti…
Il mese di maggio ci
vede sui cigli delle
nostre strade per un
momento di
raccoglimento e anche
per richiamare
l'attenzione delle nostre
comunità ad
impegnarsi, ognuno nel
proprio ambito e per il
ruolo che ricopre, per
limitare il più possibile
le tragedie sulle strade.
VIII EDIZIONE
Stiamo lavorando per una nuova edizione
Gruppo di Lavoro 2014
Polizie Locali Mandello,
Casatenovo, Molteno,
Bosisio
Insegnanti
Lions Club Castello B.za
Laghi
Si propone la nuova metodologia condivisa tra gli educatori della Rete Nazionale
•
RIFIUTARE I SOLI INTERVENTI PUNTUALI DEL COSIDETTO “ESPERTO”
•
GARANTIRE LA CONTINUITÀ D’INTERVENTO TRA EDUCATORE E COMUNITA’
•
COINVOLGERE SEMPRE GLI AMMINISTRATORI ED LE ASSOCIAZIONI
•
VALORIZZARE IL RUOLO EDUCATIVO DELLA POLIZIA LOCALE E FF.OO
•
L’OBIETTIVO PRINCIPALE È MODIFICARE LA PERCEZIONE DEL RISCHIO
•
NON PARTIRE DALLA CONOSCENZA MA UTILIZZARE LE “PORTE EMOZIONALI”
MULTA NON QUIA DIFFICILIA SUNT
NON AUDEMUS ,
SED QUIA NON AUDEMUS
SUNT DIFFICILIA.
“Non perché le cose sono difficili non osiamo
farle, ma perché non osiamo farle…
sono difficili”
Seneca