SUD SUDAN - Webdiocesi

“Signore,
quando mai ti abbiamo visto affamato
e ti abbiamo dato da mangiare,
o assetato e ti abbiamo dato da bere?”
(Mt 25)
PROGETTI SOLIDALI
(2014)
AF-14 / SUD SUDAN (Renk), emergenza profughi Sud Sudan
La situazione
Sudan
Popolazione
33.000.000 ab.
Superficie
2.376.000 kmq
Capitale
Khartoum
Religioni
islam, culti africani tradizionali,
cristianesimo
Lingue
arabo, lingue locali
Analfabetismo
43%
Acqua potabile
75%
Medici
9 su 100.000 ab.
Speranza di
vita
57 anni
ISU
138 (Italia = 20)
Dal 15 dicembre 2013 la Repubblica del Sud Sudan, la più giovane nazione del mondo, nata il 9
luglio 2011 dopo anni di guerra civile, è pericolosamente in bilico. Lo spettro della "guerra civile"
è riapparso dopo anni di relativa calma e faticosa ricostruzione: dal 9 gennaio 2005, con il trattato di pace firmato dal governo del Sudan e dall'Splm (Sudan people liberation movement), la
gente del Sud Sudan aveva potuto finalmente sperimentare "assenza di bombardamenti aerei e
di fuoco d'artiglieria pesante". Le strade erano state progressivamente sminate, e qualcuno aveva addirittura iniziato a seminare e piantare.
I "giovani" (il 70% della popolazione ha meno di 30 anni) non avevano mai vissuto la "pace", perché la guerra civile, iniziata nel 1955, temporaneamente sospesa dal '72 all'83, aveva fatto oltre
2 milioni di morti tra l'83 e il 2005. Senza entrare nel merito del conflitto – originato dall'emarginazione sofferta dal popolo sud sudanese durante il condominio egiziano-britannico ed esacerbato dallo sfruttamento selvaggio delle risorse naturali, anzitutto del petrolio – va sfatato un luogo
comune: che la guerra in Sud Sudan sia "tribale".
Certamente l'isolamento sofferto dalla popolazione, che ha sopravvissuto per troppi anni con
servizi sanitari ed educativi essenziali, garantiti dalle chiese, dai missionari/e, e da alcune ong,
non ha aiutato l'incontro e la convivialità delle differenze etniche.
La violenza scoppiata a fine 2013 è stata provocata da mire presidenziali e conflitti personali di
capi militari che hanno vestito panni da "politici" senza smettere di essere capi di milizie. Ognuno di loro aveva ancora le proprie truppe nell'esercito nazionale, un esercito frammentato e
totalmente privo di coesione.
L'intervento
In Sud Sudan, come ci testimonia sr Piera dalla missione, è emergenza profughi: nello stato di
Upper Nile, infatti, è incessante l'arrivo di rifugiati in fuga da bombardamenti e scarsità di cibo.
Nelle ultime 3 settimane circa 35.000 rifugiati provenienti dallo stato sudanese di Blue Nile hanno cercato asilo in Sud Sudan, dopo un viaggio segnato da difficoltà e sofferenze di ogni tipo.
Il gran numero di nuovi arrivi sta accrescendo la pressione sulla già difficile situazione umanitaria in questa regione del Sud Sudan. Le sfide più critiche consistono nel fornire una quantità di
acqua potabile sufficiente per tutti i rifugiati e nel prevenire le malattie. Le precarie condizioni
delle strade, inoltre, rallentano la fornitura dell'assistenza.
Includendo i nuovi arrivati, il Sud Sudan attualmente accoglie circa 150.000 rifugiati sudanesi. Di
questi oltre 105.000 si trovano nello stato di Upper Nile, mentre altri 47.000 si trovano in insediamenti più a ovest, nello stato di Unity.
In collaborazione con...
sr Piera De Munari (Comboniana)
 [email protected][email protected]
Ufficio Diocesano per la Pastorale Missionaria - Piazza Duomo, 2 (VI) - tel. 0444 226546/7
Lo Stato del Sud Sudan, con capitale Juba, indipendente dal 9 luglio 2011.