11-09-2014 Ragioneria – A.A. 2014/2015 1 ü Fondi per rischi e oneri ü Esempio ü Trattamento di Fine Rapporto ü Destinazione del TFR differenti modalità (scelta del dipendente) ü Rappresentazione in bilancio ü Liquidazione del TFR Ragioneria – A.A. 2014/2015 2 1 11-09-2014 STATO PATRIMONIALE Schema di sintesi ATTIVO PASSIVO A) CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI A) PATRIMONIO NETTO B) IMMOBILIZZAZIONI B) FONDI RISCHIE ONERI C) ATTIVO CIRCOLANTE C) TRATTAMENTO FINE RAPPORTO DI LAVORO D) RATEI E RISCONTI D) DEBITI E) RATEI E RISCONTI Norme di rif.: art. 2424 c.c. Ragioneria – A.A. 2014/2015 3 I FONDI RISCHI E ONERI I fondi per rischi ed oneri accolgono gli accantonamenti destinati a coprire perdite o debiti aventi le seguenti caratteristiche: ü natura determinata ü esistenza certa o probabile ü ammontare o data di sopravvenienza indeterminati alla chiusura dell'esercizio. Le passività che danno luogo ad accantonamenti a fondi per rischi ed oneri sono di due tipi: ü accantonamenti per passività certe, il cui ammontare o la cui data di sopravvenienza sono indeterminate. Si tratta in sostanza di fondi spese (oneri), ossia di costi, spese e perdite di competenza dell’esercizio in chiusura; ü accantonamenti per passività la cui esistenza è solo probabile; si tratta delle cosiddette “passività potenziali ” o fondi rischi. Ragioneria – A.A. 2014/2015 4 2 11-09-2014 I FONDI RISCHI E ONERI La classificazione dei fondi per rischi ed oneri nel bilancio di esercizio deve rispondere al postulato della comprensibilità (chiarezza). In considerazione della loro natura i fondi per rischi ed oneri si distinguono in: ü fondi rischi (passività potenziali); ü fondi per oneri; ü fondi imposte differite; ü fondi di quiescenza e simili. ü NB. NON RIENTRANO TRA I FONDI RISCHI E ONERI LE POSTE RETTIFICATIVE DELL’ATTIVO (FONDI AMMORTAMENTI E FONDI SVALUTAZIONE). Ragioneria – A.A. 2014/2015 5 I FONDI RISCHI E ONERI La voce “Fondi per rischi e oneri” comprende: 1) fondi per trattamento di quiescenza ed obblighi simili 2) fondi per imposte, anche differite 3) altri fondi: § fondo rischi di garanzia § fondi per lavori ciclici di manutenzione e revisione delle navi e degli aeromobili § fondi per operazioni e concorsi a premio Ragioneria – A.A. 2014/2015 6 3 11-09-2014 I FONDI RISCHI E ONERI Il fondo rischi di garanzia Il fondo rischi di garanzia nasce dall’esigenza di coprire le spese che si manifesteranno a seguito delle riparazioni e/o sostituzioni dovute nel periodo di garanzia su prodotti venduti dall’azienda. Motivazione: ü Applicazione del principio della prudenza amministrativa; ü Applicazione del principio della competenza economica; Ragioneria – A.A. 2014/2015 7 I FONDI RISCHI E ONERI Esempio Un’impresa produce e vende computer. Nell’anno 20.1, anno in chiusura, ad esempio in data 15/11/n, l’impresa vende un computer, emette la fattura di vendita, generando un ricavo Crediti verso clienti Ragioneria – A.A. 2014/2015 a Diversi Ricavi di vendita Iva a debito 2.400 2.000 400 8 4 11-09-2014 I FONDI RISCHI E ONERI Esempio Un’impresa produce e vende computer. Nell’anno 20.1, anno in chiusura, ad esempio in data 15/11, l’impresa vende un computer, emette la fattura di vendita, generando un ricavo. Il computer è coperto da garanzia sul malfunzionamento (es. 2 anni) fino al 15/11/20.3. Eventuali riparazioni saranno a carico dell’azienda venditrice (onere). Però, per il principio di competenza economica, se l’impresa pone in essere un’operazione nell’anno 20.1, tutti i costi collegati a quella operazione devono essere imputati all’esercizio 20.1 (esercizio in chiusura! COMPRESO IL COSTO DI RIPARAZIONE FUTURA (LA CUI MANIFESTAZIONE NUMERARIA SARA’ FUTURA), DOVRA’ ESSERE RILEVATO NELL’ESERCIZIO IN CHIUSURA COME ACCANTONAMENTO PER RISCHI E ONERI.) Ragioneria – A.A. 2014/2015 9 I FONDI RISCHI E ONERI La scrittura contabile al 31/12 è la seguente: Accantonamento rischi di garanzia a Fondo rischi di garanzia …… BILANCIO D’ESERCIZIO (SP - PASSIVO) ! B.III) Altri Fondi ……… (C/E) ! B.12) Accantonamenti per rischi (………) Ragioneria – A.A. 2014/2015 10 5 11-09-2014 STATO PATRIMONIALE Schema di sintesi ATTIVO PASSIVO A) CREDITI VERSO SOCI PER VERSAMENTI ANCORA DOVUTI A) PATRIMONIO NETTO B) IMMOBILIZZAZIONI B) FONDI RISCHIE ONERI C) ATTIVO CIRCOLANTE C) TRATTAMENTO FINE RAPPORTO DI LAVORO D) RATEI E RISCONTI D) DEBITI E) RATEI E RISCONTI Norme di rif.: art. 2424 c.c. Ragioneria – A.A. 2014/2015 11 TRATTAMENTO FINE RAPPORTO DI LAVORO Storicamente il TFR ha sempre rappresentato un elemento retributivo aggiuntivo corrisposto ai lavoratori dipendenti al momento della cessazione del rapporto di lavoro. Il sistema pensionistico italiano ha, però, subito dagli anni novanta un processo di riforma per contenere la spesa pensionistica al fine di garantirne la sostenibilità. Dal 1° gennaio 2007 ciascun lavoratore dipendente può scegliere di destinare il proprio TFR maturando (futuro) alle forme pensionistiche complementari o mantenere il TFR presso il datore di lavoro. In relazione all’anzianità contributiva maturata presso gli enti di previdenza obbligatoria si aprono diverse possibilità di scelta per i lavoratori. Ragioneria – A.A. 2014/2015 12 6 11-09-2014 TRATTAMENTO FINE RAPPORTO DI LAVORO DESTINAZIONE TFR (SCELTA a cura del dipendente) : 1. AZIENDE CON MENO DI 50 DIPENDENTI (≤ 49) a)Gestione aziendale del TFR (Caso 1) b)Trasferimento a fondo di previdenza complementare(Caso 2) 2. AZIENDE CON ALMENO 50 DIPENDENTI (≥ 50) a)Trasferimento a fondo di previdenza complementare(Caso 2) b)Trasferimento al fondo di tesoreria INPS (Caso 3) Ragioneria – A.A. 2014/2015 13 TRATTAMENTO FINE RAPPORTO DI LAVORO CASO 1) Gestione aziendale del TFR (solo per aziende con meno di 50 dipendenti). q Accantonamento TFR al 31/12: le regole di contribuzione sono quelle del Codice Civile, art. 2120 r Accantonamento TFR a Debiti per TFR …… (SP - PASSIVO) ! C) TFR ……… (C/E) ! B.9.c) TFR (………) Ragioneria – A.A. 2014/2015 14 7 11-09-2014 TRATTAMENTO FINE RAPPORTO DI LAVORO CASO 2) Trasferimento TFR ai fondi di previdenza complementare (tutte le imprese). q Determinazione periodica (es. trimestrale: 31/3, 30/6, 30/9, 31/12) dell’accantonamento TFR: le regole di contribuzione minima obbligatoria sono quelle del Codice Civile, art. 2120 a) Liquidazione r Accantonamento TFR a Debiti verso fondo prev. integrativa …… b) Versamento (es. 16 del mese successivo al trimestre ! 16/4, 16/7, …) r Debiti verso fondo prev. Integrativa a Banca c/c …… Ragioneria – A.A. 2014/2015 15 TRATTAMENTO FINE RAPPORTO DI LAVORO q In caso di contribuzione volontaria ulteriore a carico del datore di lavoro (contribuzione stabilita dal Fondo pensione) r Oneri Sociali a Debiti verso fondo prev. integrativa …… q Rappresentazione in Bilancio (SP - PASSIVO) ! D.14) ALTRI DEBITI ……… (C/E) ! B.9.c) TFR (………) (C/E) ! B.9.b) ONERI SOCIALI (………) Ragioneria – A.A. 2014/2015 16 8 11-09-2014 TRATTAMENTO FINE RAPPORTO DI LAVORO CASO 3) Trasferimento TFR al fondo Tesoreria INPS (solo per aziende con almeno 50 dipendenti). q Determinazione periodica mensile dell’accantonamento TFR: le regole di contribuzione sono quelle del Codice Civile, art. 2120 a) Liquidazione r Accantonamento TFR a Debiti verso fondo di Tesoreria INPS …… b) Versamento (entro il 16 del mese successivo) r Debiti verso fondo di Tesoreria INPS a Banca c/c …… Ragioneria – A.A. 2014/2015 17 TRATTAMENTO FINE RAPPORTO DI LAVORO q Rappresentazione in Bilancio (SP - PASSIVO)! D.13) Debiti verso enti previdenziali ……… (C/E) B.9.c) TFR (………) ! Ragioneria – A.A. 2014/2015 18 9 11-09-2014 TRATTAMENTO FINE RAPPORTO DI LAVORO LIQUIDAZIONE DEL TFR: CASO 1: IL TFR VIENE LIQUIDATO AL DIPENDENTE DALL’AZIENDA AL MOMENTO DELLA CESSAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO. CASO 2: IL TFR VIENE LIQUIDATO AL DIPENDENTE DAL FONDO DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE AL MOMENTO DEL RAGGIUNGIMENTO DELLA PENSIONE. CASO 3: IL TFR VIENE ANTICIPATO DALL’AZIENDA AL DIPENDENTE AL MOMENTO DELLA CESSAZIONE DEL RAPPORTO DI LAVORO, FINO A CONCORRENZA DEL DEBITO MENSILE DELL’AZIENDA VERSO L’INPS. Ragioneria – A.A. 2014/2015 19 10
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