I tagli di Grasso e Boldrini sugli stipendi dei dipendenti della Camera e del Senato Domani i due uffici di presidenza imporranno i tetti per tutti i livelli. Nessuno supererà i 240 mila euro "Basta trattative" Limiti retributivi annui dei dipendenti in servizio DATI IN EURO Consiglieri parlamentari 240.000 Stenografi Senato 172.000 Documentaristi, ragionieri e tecnici di Camera, segretari Senato Segretari Camera e coadiutori Senato Collaboratori tecnici Camera Assistenti Senato, operatori tecnici e assistenti Camera 166.000 115.000 106.000 99.000 Le21 siglecherappresentano, a vario titolo e con vari orientaROMA. L ' appuntamento è per domattina, Piero Grasso e Laura menti, funzionari e impiegati Boldrini non sentono ragioni. non si rassegnano. E si preparaNiente deroghe, bastarinvii, alla no a una valanga di ricorsi dafine la scure dovrà abbattersi sui vanti al giudice del lavoro. I più dipendenti diCameraeSenato.E agguerriti chiederanno «i dandi questi tempi non potrebbe av- ni» conseguenti ai tagli a ciascuvenire diversamente. Le prote- no dei 21 deputati componenti ste, le minacce di mobilitazione dell'Ufficio di presidenza della dei 799 di Palazzo Madama e dei Camera e ai 17 del Consiglio di 1.600 di Montecitorio, perfino le presidenza del Senato. In soldodiffide legali di queste settimane ni, un piano di riorganizzazione vengono neutralizzate. Alle 11, complessiva che porterà entro in contemporanea nei due palaz- dicembre all'unificazione delle zi, si riuniranno i rispettivi uffici due amministrazioni con 0 "ruodi presidenza. All'ordinedelgior- lo unico dei dipendenti del Parlano, l'approvazione unilaterale mento", l'accorpamento dei serdell'accordo — che dunque in vizi, con un risparmio che entro il realtà accordo non è—sul riordi- 2018 dovrebbe aggirarsi attorno no delle retribuzioni proposto a ai 60 milioni alla Camera e 36 al luglio. Due messi di attesa posso- Si abbatte la scure no bastare, la norma e la tabella sui 2400 funzionari dei tagli entrano in vigore. CARMELO LOPAPA del Parlamento Senato. In che modo? Questo il punto. Per far saltare l'operazione, nessuno delle 21 sigle sindacali dei due palazzi ha sottoscritto i dieci articoli, la Cgil del Senato non si è presentata nemmeno agli incontri con i vicepresidenti ValeriaFedeli (Senato) eMarina Sereni (Camera), benché entrambe Pd. Un sindacato dei funzionari di Montecitorio, l'Osa, si è spinto oltre, dando incarico a un avvocato affinché inviasse formale diffida ai deputati dell'ufficio di presidenza «dall'adozione di provvedimenti unilaterali volti all'introduzione di tetti intermedi, che non trovano riferimento nell'ordinamento generale». È la minaccia di azioni legali, appunto. Con la motivazione allegata che avrebbero potuto accettare l'introduzione del tetto massimo di 240 mila euro (al netto dei contributi previdenziali) per i consiglieri parlamentari, una trentina alla Camerae unaventina al Senato. Ma non i "sotto tetti", cioè i limiti massimi che adesso, e per la prima volta, vengono introdotti anche per tutte le qualifiche intermedie e più basse. 1172 mila euro per gli stenografi del Senato, i 166 mila per documentaristi e ragionierietecnici,i 115milaper segretari di Camera e coadiutori del Senato, i 106 mila per i collaboratori tecnici della Camera e infine i 99 mila euro per gli assistenti (cioè i commessi) dei due rami del Parlamento. Non si pò- tra andare oltre dal primo gennaio 2015.1 più colpiti, com'è ovvio, i vertici delle due amministrazioni: i segretari generali di Montecitorio, Ugo Zampetti, e Palazzo Madama, Elisabetta Serafin, che finora avevano percepito una retribuzione complessiva annua da 478 mila euro al lordo degli oneri previdenziali. Loro sì, vedranno quasi dimezzato lo stipendio. Ma i tagli, fanno notare dalle presidenze, incideranno solo sul 40 per cento dei dipendenti. Per il semplice fatto che quelle retribuzioni limite che verranno intaccate vengono percepite solo dopo 22-23 anni di servizio. Resta il fatto che per molti — come da tabella di fianco—si va ben oltre la soglia di retribuzione media di un parlamentare ( 120 mila euro l'anno). Solo alla Camera, 81 funzionari hanno unaretribu- zione lorda tra i 270 e i 370 mila euro annui, altri 83 appena sotto, tra 170 e 2 70 mila. Dopo il voto all'unanimità o quasi di domani il testo diventa operativo, ma la battaglia non finisce. E a poco è valsa l'introduzione ali ' articolo 5 di "incentivi di produttività" destinati a incoraggiare e pre- Boldrini: chi si oppone al nostro piano ha perso ormai il senso della realtà miare i più volenterosi. Tant'è. E siccome una delle eventualità più probabili è l'esodo di tanti dei "penalizzati", ecco l'altra stretta: chi deciderà di andar via nei prossimidue anni per sottrarsi ai tagli, avendo maturato il minimo di servizio, subirà la tratte- nuta di solidarietà già prevista dalla legge di stabilità di due anni fa. «Abbiamo cercato di coinvolgere i sindacati in tutti i modi — spiegava l'altro giorno il presidente Boldrini alla stampa estera—Abbiamo fatto tagli più drastici ai vertici e meno nelle fasce intermedie. Prenderemo decisioni equilibrate. Se i sindacati non si rendono conto di questo vuol dire che hanno perso il senso della realtà». Allo stesso modo la pensa il suo collega del Senato, Grasso, il quale non si è sottratto a incontri informali con le rappresentanze dei dipendenti anche nei giorni scorsi. Ma non c'è stato nulladafare, le posizioni sono rimaste immutate. Le diffide e le carte bollate non sono state ritirate. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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