DOSSIER UPI FVG_GORIZIA Lunedì, 23 giugno 2014 DOSSIER UPI FVG_GORIZIA Lunedì, 23 giugno 2014 Dossier Upi FVG_Gorizia 23/06/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 12 Da Gorizia a Gemona, la giunta spiega la... 23/06/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 12 Le ricette di carta rottamate entro l' anno 23/06/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 14 «Bollette rifiuti, più esenzioni per le famiglie in... 23/06/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 14 «Telesca in città a spiegare la chiusura del Punto... 23/06/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 14 Assunzioni crollate a Gorizia: 14,5% 23/06/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 15 Rischioincendi: scoppia il casopalestre 23/06/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 18 Riaperto il cimitero austroungarico 23/06/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 23 Memorie della Grande guerra in 50 scatti... 23/06/2014 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 14 «Rifiuti, sgravi per le famiglie più povere» 23/06/2014 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 14 Punto nascita, confronto con la Regione 23/06/2014 Messaggero Veneto Pagina 7 Sanità, la riforma spacca il centrodestra 1 2 4 6 7 9 11 13 14 16 18 23 giugno 2014 Pagina 12 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia le polemiche. Da Gorizia a Gemona, la giunta spiega la riforma TRIESTE «È giusto dedicare del tempo a spiegare ai territori l' architettura generale e ogni singolo punto della riforma sanitaria: l' abbiamo fatto nell' ultimo anno e continueremo a farlo». Lo afferma l' assessore alla Salute Maria Sandra Telesca nei giorni in cui imperversano le polemiche sull' annunciata "riscrittura" del sistema sanitario regionale. «Abbiamo lavorato a lungo per giungere a questa formula che garantisce di mantenere servizi di alta qualità ai cittadini del Friuli Venezia Giulia e anzi in qualche caso di alzare gli standard. Abbiamo tenuto conto in modo prioritario dell' interesse del cittadino bisognoso di cure e assistenza, che viene prima di qualunque equilibrio politico o territoriale. Ma proprio perchè abbiamo rispetto delle comunità locali e di chi le rappresenta continueremo ad andare sui territori, soprattutto dove si avvertono dubbi o preoccupazioni» afferma Telesca. Detto, fatto. Già oggi l' assessore incontrerà i sindaci di Gemona e Palmanova, Urbani e Martines. E lo stesso farà la presidente Debora Serracchiani. «Ma continua Telesca chiederemo di incontrare anche i sindaci di Gorizia, San Daniele, Latisana, Cividale, Sacile e Spilimbergo». Sul versante dell' Isontino da dove continuano a piovere critiche durissime come quelle di ieri del forzista Rodolfo Ziberna che accusa la giunta di essere «abile solo nel sopprimere servizi ai cittadini anche dove si rischia la pelle come in sanità» l' assessore regionale ricorda che la provincia conserva «la propria autonomia e la propria azienda sanitaria, che invece il centrodestra voleva chiudere con l' ospedale spoke di GoriziaMonfalcone a garantire i servizi. Per ragioni di sicurezza si chiude il punto nascita di Gorizia ma rimane il percorso nascita e l' ospedale di Gorizia conserva le sue funzioni». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1 23 giugno 2014 Pagina 12 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia Le ricette di carta rottamate entro l' anno Accelerazione sulle prescrizioni online: le tradizionali "rosse" del medico di famiglia spariranno. Risparmio di 5 milioni. di Marco Ballico wTRIESTE Le ricette "rosse", quelle del medico di base per la prescrizione di esami e farmaci, spariranno in Friuli Venezia Giulia entro l' anno. Al loro posto la prenotazione elettronica via computer. Tutto più semplice, tutto più rapido. E, oltre al vantaggio della sicurezza antifalsificazioni, un notevole risparmio, posto che il costo finale di ogni stampata è di 40 centesimi. Un totale di circa 5 milioni all' anno per 12,5 milioni di pratiche. La via del digitale Sulle ricette elettroniche il Ssr regionale, tra gli ultimi ad avviare la dematerializzazione dei documenti sanitari, era stato bacchettato dal ministero dell' Economia. Ma, proprio in linea con il decollo del progetto di riforma, ci sono stati passi da gigante sul piano dell' informatizzazione e della digitalizzazione. Solo due settimane fa, rende noto «con grande soddisfazione» l' assessore regionale Maria Sandra Telesca, meno dell' 1% delle ricette dei circa 1.100 medici generali Fvg veniva emesso in formato elettronico. In quindici giorni siamo già arrivati al 12% e, garantisce l' assessore, «entro l' anno toccheremo il 100%, almeno lì dove non esistono oggettivi problemi legati alla rete informatica». Un nodo che riguarda però solo poche aree del territorio. L' iter In sostanza, nei prossimi mesi la maggior parte dei cittadini si vedrà consegnare dal medico, al posto del solito modulo di colore bianco e rosso, un contrassegno (in via sperimentale, poi anche quello sparirà) da consegnare prima delle visite o per l' acquisto dei medicinali. Nelle farmacie sarà possibile naturalmente verificare online la prescrizione dell' ambulatorio. L' obbligo per legge Nei mesi scorsi una parte della categoria dei medici di famiglia aveva inteso far rientrare il servizio di trasmissione telematica all' interno del nuovo accordo con la Regione, ma dall' assessorato si è ribattuto che non si trattava di una questione negoziale ma di un obbligo stabilito dalla legge ("spending review" del governo Monti) e il caso è rientrato. «Ogni attrito è superato conferma Telesca . I medici stanno aderendo con convinzione e i numeri aumenteranno di settimana in settimana. Ma, già in questa fase, il ministero ha tolto la censura nei nostri confronti». I traguardi Un passaggio, quello della ricetta elettronica, che consente di ampliare collegamenti informatici che sono alla base anche di altre novità della riforma. «Il medico di base va alleggerito nella Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 2 23 giugno 2014 Pagina 12 < Segue Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia burocrazia insiste l' assessore . La meta di più lunga scadenza è il fascicolo sanitario digitale ma, sempre entro l' anno, contiamo di consentire a tutti i cittadini di accedere alle prenotazioni e ai referti degli esami online». Le Aft Il tutto all' interno di una sanità «più accessibile». La riforma punta infatti anche a mettere in rete la medicina generale attraverso le Aft (Aggregazioni funzionali territoriali), un modello organizzativo che consentirà a fasce di popolazione di 2025mila abitanti di ottenere risposte nelle 12 ore diurne, e quindi in una fascia oraria più ampia, non solo dal proprio medico («La scelta fiduciaria non è in discussione»), ma anche da altri professionisti comunque forniti delle informazioni sul paziente. I Cap Un' altra novità, sempre nelle 12 ore giornaliere, saranno i Centri di assistenza primaria (bacino di utenza tra i 10 e i 20mila abitanti), luoghi fisici (sedi già individuate i distretti di Maniago e Sacile) in cui integrare medici di famiglia, specialisti e personale di ospedale e distretti, un team in grado di fornire servizi di prelievo, diagnostica ecografica e radiologica, chirurgia minore, un insieme di risposte alla maggior parte dei problemi di salute risolvibili a livello ambulatoriale. I distretti I Cap, che come le Aft serviranno a contenere gli accessi impropri ai pronto soccorso, saranno in stretto contatto con i distretti (oggi sono 19, verranno ridisegnati variando tra i 60mila e i 100mila abitanti, con l' esclusione delle aree montane). «Non avremo tutto pronto il prossimo 1 gennaio conclude Telesca , ma siamo certi di poter iniziare a costruire una sanità meglio integrata a costo minore». ©RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 3 23 giugno 2014 Pagina 14 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia emendamento di cingolani. «Bollette rifiuti, più esenzioni per le famiglie in difficoltà» Estendere l' abbattimento della tariffa rifiuti per le famiglie in forti difficoltà economiche. È questo uno degli emendamenti più importanti che il Pd presenterà al regolamento sulle imposte comunali per il 2014: regolamento che verrà votato durante il Consiglio comuanle del 30 giugno prossimo. Ad annunciare questa iniziativa è Giuseppe Cingolani, capogruppo del Pd di Gorizia. « I l sindaco r i c o r d a l ' e s p o n e n t e d ' opposizione si era impegnato già un anno fa su questa mia proposta, ma nel regolamento sulle tariffe dei rifiuti elaborato dalla Giunta non ve n' è traccia. L' obiettivo è alzare la soglia che permette di avere diritto agli abbattimenti, fissata a un Isee annuo di 6.448 euro nelle previsioni della Giunta e portata nella mia proposta a 8.238 euro: si tratta di persone che spesso vivono al di sotto della soglia di povertà assoluta». «Romoli, un anno fa, non aveva inserito il mio emendamento nel regolamento 2013, ma lo aveva accolto come ordine del giorno, impegnandosi a vagliarne la fattibilità per il 2014. Grazie alla disponibilità operosa degli uffici comunali, abbiamo verificato che l' emendamento è accoglibile per quest' anno: dunque, torneremo alla carica, nella speranza che il sindaco tenga fede all' impegno. C' è da ricordare che le tariffe sui rifiuti possono risultare molto pesanti per le famiglie che si trovano in condizioni di povertà: ad esempio una famiglia di 3 componenti che vive in una casa di 70 metri quadri nel 2014 dovrà pagare ben 230,88 euro». Prosegue Giuseppe Cingolani: «Le famiglie prostrate dalla crisi economica sono sempre di più, e dunque aumenta il numero di coloro che chiedono aiuto. Nel 2012 erano state 200 le persone che avevano ottenuto l' esenzione dalla tariffa rifiuti, aumentate a 459 nel 2013: per venire incontro ai loro bisogni il Comune aveva utilizzato 112mila euro. Nel presentare l' emendamento, quindi, chiederò anche che lo stanziamento annuale previsto a bilancio dal Comune sia ampliato, in modo da garantire la completa copertura delle tariffe pagate dai nuclei familiari che avranno diritto all' abbattimento». Il capogruppo del Pd ha anche un' dea molto chiara sull' argomento. «Il milione in più che il Comune di Gorizia riceverà dalla Regione, notizia dei giorni scorsi, potrà permettere di venire incontro alle famiglie oggettivamente più bisognose». Vedremo ora se lo stimolo del partito democratico verrà preso in Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 4 23 giugno 2014 Pagina 14 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia < Segue considerazione dalla maggioranza. (fra.fa.) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 5 23 giugno 2014 Pagina 14 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia annuncio di rossi (pd) «Telesca in città a spiegare la chiusura del Punto nascita» «Vogliamo vederci chiaro su questa riforma. A cominciare dalla Casa del parto, che per noi è un progetto che deve restare in campo». Dopo Giuseppe Cingolani e Bruno Crocetti, interviene oggi il segretario provinciale del Pd Marco Rossi sull' ormai imminente chiusura del Punto nascita. «Le critiche del centrodestra sono francamente irricevibili: innanzitutto perché Tondo prospettava la chiusura del Punto nascita, in un periodo in cui i parti a Gorizia erano peraltro addirittura più numerosi di oggi, senza prendere impegni a sottoscrivere una convenzione con l' ospedale di Sempeter, e senza impegnarsi in un percorso nascita sul territorio. E poi perché l' inerzia di chi ha ha governato la città in questi anni ha determinato il progressivo impoverimento del nostro ospedale». Ecco perché per il Pd è irrinunciabile la concretizzazione delle garanzie che dalla Regione sono arrivate verso la realizzazione. «Per la prima volta invece un governo regionale si impegna a trasformare la cooperazione transfrontaliera in un impegno concreto per i cittadini: è un impegno storico ma su di esso vigileremo perché irrinunciabile», aggiunge il segretario provinciale del Pd, Marco Rossi. Nelle prossime settimane l' assessore Telesca sarà a Gorizia per spiegare la sua riforma ai cittadini: «Ho apprezzato la disponibilità dell' assessore regionale a venire sul territorio, a breve, per spiegare le ragioni della sofferta decisione: in quella sede però terremo ferme le nostre priorità. La riforma non deve solo garantire la sicurezza ma anche consentire ai goriziani di poter avere di standard più elevato». Un incontro pubblico, dunque. C' è da scommettere che vi parteciperà anche il comitato "Voglio nascere a Gorizia" con toni assai poco pacifici. (fra.fa. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 6 23 giugno 2014 Pagina 14 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia Assunzioni crollate a Gorizia: 14,5% In un anno sono stati 19.708 gli ingressi nel mondo del lavoro, 11.131 nel Monfalconese. Il postofisso è una chimera di Francesco Fain Monfalcone tiene botta, nonostante tutto. Ed è il "motore" delle assunzioni nell' Isontino. Gorizia p a g a d a z i o . L a c i t t à o r m a i è deindustrializzata, il commercio è allo stremo, gradualmente gli uffici statali stanno chiudendo e per i giovani le possibilità di costruirsi un futuro in loco sono ridotte al lumicino. Percentualmente, le entrate nel mondo del lavoro sono calate del 14,5% da un anno all' altro. Più roseo il quadro in quel di Monfalcone dove le assunzioni sono rimaste, grossomodo, le stesse del 2012. A decretare tale andamento sono i dati sull' occupazione messi a disposizione dall' assessore provinciale alle Politiche attive del lavoro, Ilaria Cecot. Nel 2013 le assunzioni sono state, in provincia d i Gorizia, 19.708 mentre le cessazioni hanno raggiunto quota 20.598. Come a dire: non c' è stato turnover riguardo a 890 posti di lavoro. Le assunzioni, poi, sono così ripartite: 11.131 al Centro per l' impiego di Monfalcone, le restanti 8.577 al Cpi d i Gorizia. C ' è u n e l e m e n t o m o l t o interessante. «Delle 11.131 assunzioni monfalconesi, 7.241 riguardano personale maschile e 3.890 personale femminile pari rispettivamente al 65,05% e al 34,95%. Diverso il discorso a Gorizia dove le donne hanno maggiore fortuna spiega l' assessore Cecot . Nel Cpi del capoluogo di provincia sono state "prodotte" 8.532 nuove assunzioni di cui 4.285 rivolte a personale femminile e 4.247 a personale maschile, pari rispettivamente al 50,22% ed al 49,78%. Risulta quindi piuttosto evidente che Monfalcone, pur offrendo maggiore occupazione, penalizza molto le donne, verosimilmente per le peculiarità del tessuto economico del mandamento (prettamente industriale) mentre nel Goriziano la presenza di un settore servizi più sviluppato fornisce alle donne maggiori prospettive occupazionali». Altro dato saliente e che ormai non sorprende più: è scomparso il postofisso. I contratti a tempo indeterminato costituiscono meno del 20% del totale. A trionfare sono così i contratti a tempo determinato, i precari, gli atipici. Illuminante la lettura della tabella a fianco. «È evidente continua Cecot la differenza importante tra contatti a tempo indeterminato e contratti a tempo determinato sia in termini quantitativi sia per la sostanziale mobilità dei primi, presentano una, purchè lieve, flessione negativa alla fine del 2013 per poi risalire e stabilizzarsi nel primo trimestre 2014. Per i tempi determinati va rilevata una significativa variazione in prossimità della stagione estiva (lavoro stagionale) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 7 23 giugno 2014 Pagina 14 < Segue Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia per poi scendere nel quarto trimestre e tornare stabili nel primo trimestre 2014». Ma a quanto assomma il tasso di disoccupazione in provincia d i Gorizia? Va detto che è peggiore rispetto alla media regionale del 6,8%: si attesta infatti sull' 8 per cento tondo tondo. Nel 2011, il tasso non superava il 6,4%. In questo quadro non certamente positivo, a stare peggio sono ancora una volta le donne. La percentuale di disoccupate è del 9,1% (era del 6,9% nell' ultimo trimestre del 2011) contro il 7,1 (era al 5,9% nel 2012) degli uomini. Del resto, spiega la Provincia, persiste la debolezza dell' economia internazionale e del quadro congiunturale nell' areaeuro. In Italia la fase ciclica è rimasta debole anche nei mesi iniziali del 2014: gli scambi con l' estero sostengono ancora l' attività produttiva ma aumentano i disoccupati e la cassa integrazione. ©RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 8 23 giugno 2014 Pagina 15 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia Rischioincendi: scoppia il casopalestre Gentile: «È richiesto il certificato di prevenzione "pomeridiano". Quante strutture ne sono dotate?»Allo Zaccarelli inizia oggi il Memorial Zuliani. Tutto nasce dalla necessità di avere a disposizione il certificato di prevenzione incendi "pomeridiano" per le palestre comunali: c' è, non c' è, come si comporterà il Comune? La questione viene posta in un' interpellanza al sindaco da parte del capogruppo di Forza Italia Fabio Gentile. Il consigliere comunale ricorda che «il decreto legge 69/2013, così come convertito in legge 98/2013, impone per la palestre di dimensioni superiori ai 200 metri quadri, un apposito Cpi (Certificato prevenzione incendi) per le attività pomeridiane. Per le attività scolastiche invece, le palestre dovrebbero essere già dotate di un Cpi per l' attività scolastica». «Tale certificazione aggiuntiva aggiunge Gentile appare un "doppione" di quello che sarebbe già ottenuto per le attività scolastiche mattutine e un inutile appesantimento burocratico che andrebbe a pesare esclusivamente sulle società che usufruiscono di palestre "scolastiche" che sarebbero costrette anche a rivedere eventualmente la loro programmazione sportiva in attesa del nuovo certificato. Peraltro, tale assolvimento rappresenta indubbiamente una nuova e non necessaria spesa per l' amministrazione comunale». Tutte queste premesse per arrivare all' interrogazione vera e propria. In sostanza, l' esponente forzista chiede a sindaco e assessore competente se fossero a conoscenza della nuova normativa e se hanno pensato già di metterla in attuazione oppure hanno già contattato il comando dei vigili del fuoco al fine di avere chiarimenti. Non solo. Gentile vuole sapere se tutte le palestre scolastiche di proprietà del Comune di Gorizia sono in possesso, come è previsto per legge, del Cpi per le attività sportive scolastiche. In ultimo chiede quali sono le intenzioni del Comune per il futuro, nel caso in cui dovesse risultare assolutamente necessario il "doppio Cpi" mattino/pomeriggio, in merito alla programmazione degli spazi e degli orari concessi alle società sportive che svolgono attività nelle palestre di proprietà del comune di Gorizia. Nei mesi scorsi, a chiedere chiarezza (una volta per tutte) sui certificati antiincendio era stata l' associazione di genitori "Essere cittadini" che si batte affinché venga prestata la giusta attenzione al tema dell' edilizia scolastica da parte dei Comuni ma anche della Provincia. «Visto che ogni giorno i nostri figli frequentano queste scuole, ci sarebbe piaciuto leggere, per esempio, quali e quante scuole Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 9 23 giugno 2014 Pagina 15 < Segue Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia non hanno ancora il Cpi (Certificazione prevenzione incendi)». (fra.fa. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 10 23 giugno 2014 Pagina 18 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia Riaperto il cimitero austroungarico È di nuovo visitabile il sito di FoglianoRedipuglia. Visintin soddisfatto tira un «sospiro di sollievo» di Luca Perrino wFOGLIANO REDIPUGLIA A poco più di due mesi di distanza dall' avvio di lavori tanto necessari ed improrogabili, quanto tormentati e costellati da mille polemiche, ha riaperto i battenti ed è nuovamente visitabile il cimitero austroungarico di Fogliano Redipuglia. Una riapertura attesa, auspicata da molti, chiesa a più voci nelle ultime settimane, epilogo di un' azione di protesta che aveva visto in primo piano l' organizzazione dei "Sentieri di pace" della Pro Loco. Non erano i lavori alla struttura, come detto ormai indispensabili per dare decoro e sicurezza alla stessa, ad essere stati al centro delle lamentele, quanto la loro lentezza e l' organizzazione di un cantiere che avrebbe potuto lasciar spazio ugualmente alle visite, sempre numerose, specie nell' anno in cui si celebra il centenario della Grande Guerra. Ed invece, dal 16 aprile scorso, il cimitero è stato sprangato, sigillato, tanto che la Pro Loco, con il sostegno dell' amministrazione comunale, è ricorsa al montaggio di un palco esterno per permettere ai visitatori di salirci e svolgere lo sguardo ed il pensiero alle tombe dei militari caduti. In quell' occasione ci fu tensione con gli esponenti della direzione del Sacrario e successivamente il coordinatore dei "Sentieri di pace", Franco Visintin, si era rivolto addirittura al prefetto di Gorizia, sollecitando un intervento che ponesse fine a tanti disagi. Oggi il palco esterno sarà rimosso e sarà pace tra le due fazioni contrapposte in una battaglia che abbraccia tutto il sistema di accoglienza dei visitatori in quello che è il luogo simbolo della prima guerra mondiale. Un luogo che spesso appare dimenticato, fin troppo trascurato e ciò nonostante gli sforzi che la Pro Loco profonde per far si che tutto sia all' altezza della situazione. Ne è la prova i lavori di riatto della stazione ferroviaria di Redipuglia. Il cimitero ospita 14.550 salme di soldati caduti in questa zona durante il conflitto 19151918. I lavori eseguiti in questi mesi hanno riguardato il ripristino del muro di cinta con relativa pitturazione, la messa in sicurezza dell' arco della cancellata di ingresso, la risistemazione dell' area che ospita l' altare ed un radicale trattamento anti muschio di tutte le tombe per evitare lo sgretolamento. «Non possiamo che tirare un sospiro di sollievo commenta Visintin e sperare che in un prossimo futuro simili interventi vengano svolti con una maggiore coordinazione, con una maggiore elasticità, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 11 23 giugno 2014 Pagina 18 < Segue Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia tenendo conto proprio delle esigenze di chi macina chilometri per arrivare a Redipuglia e, magari, deporre un fiore laddove riposano i resti di un congiunto. Credo che c' è il bisogno di simili accortezze per far si che questa zona possa essere all' altezza di un luogo sacro, simbolo di una pagina di storia, ma anche volano di sviluppo turistico che ha costantemente bisogno di attenzioni particolari e non di pressapochismo, come purtroppo assistiamo». ©RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 12 23 giugno 2014 Pagina 23 Il Piccolo (ed. Gorizia) Gorizia MOSTRA AL "BRATUZ" Memorie della Grande guerra in 50 scatti dei soci del Cifi Si apre oggi alle 18 al kulturni center Loje Bratu "Aspetti della religiosità e della memoria n e l l a P r i m a Guerra Mondiale 19141918", percorso realizzato dal Circolo fotografico isontino in Italia e Slovenia. Una cinquantina gli scatti in bianco e nero e a colori realizzati dai soci negli ossari e cimiteri dove vennero sepolti, alla fine del conflitto, soldati italiani, austroungarici e tedeschi. I soci del Cifi Gigliola Colausig, Agostino Colla, presidente del sodalizio, Antonio Fabris, tesoriere, Tullio Marega, Tarcisio Scappin, Carlo Tavagnutti e Giovanni Viola, hanno realizzato un' indagine fotografica sul territorio da Redipuglia a Oslavia e Timau, a Caporetto, Tolmino e Gorjansko.Di particolare effetto, accanto a riproduzioni di cartoline d' epoca di collezionisti privati, anche delle gigantografie di 1.80 x 60 centimetri. «Nelle Tre Venezie spiega Antonio Fabris , vi è una fitta trama di segni che celebra sia i caduti e le unità d' appartenenza, sia i luoghi dove si svolsero le molte e cruente battaglie». Complessi monumentali di diverse dimensioni e importanza voluti dal fascismo per sottolineare il mito dell' evento bellico, che oggi rappresentano un percorso della memoria in Friuli Venezia Giulia e Slovenia. Una specificità di questo territorio, unica in Italia, ben raccontata della mostra. Di particolare interesse le fotografie di Giovanni Viola del tempio ossario di Timau, costruito nel 1936 riconvertendo un precedente santuario del Santissimo Crocifisso in luogo di raccolta delle spoglie sparse nei piccoli cimiteri di guerra della Carnia. Un intervento di trasformazione al quale parteciparono artisti che decorano con dipinti e mosaici l' interno e l' esterno dell' edificio. La chiesa venne circondata su tre lati da un porticato dove sono tumulate le spoglie di 1763 caduti. L' esposizione, corredata da esaustive didascalie, è aperta da lunedì e venerdì dalle 17 alle 19, fino al 4 luglio. Per informazioni rivolgersi al numero 340.0504180. Margherita Reguitti. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 13 23 giugno 2014 Pagina 14 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Gorizia «Rifiuti, sgravi per le famiglie più povere» Il Pd presenterà in consiglio comunale un emendamento per abbattere ulteriormente la tariffa. Estendere l' abbattimento della tariffa rifiuti per le famiglie in forti difficoltà economiche: è uno degli emendamenti più importanti che il Pd presenterà al regolamento sulle imposte comunali che sarà votato nel consiglio comunale del 30 giugno. «Il sindaco Romoli si era impegnato già un anno fa su questa mia proposta ricorda il capogruppo del Pd Giuseppe Cingolani , ma nel regolamento sulle tariffe dei rifiuti elaborato dalla giunta non v' è traccia. L' obiettivo è alzare la soglia che permette di avere diritto agli abbattimenti, fissata a un Isee annuo di 6.448 euro nelle previsioni della giunta e portata nella mia proposta a 8.238 euro: si tratta di persone che spesso vivono al di sotto della soglia di povertà assoluta. Il sindaco un anno fa non aveva inserito il mio emendamento nel regolamento 2013, ma lo aveva accolto come ordine del giorno, impegnandosi a vagliarne la fattibilità per il 2014. Grazie alla disponibilità degli uffici comunali, abbiamo verificato che l' emendamento è accoglibile per quest' anno, dunque torneremo alla carica, nella speranza che il sindaco tenga fede all' impegno». «Le tariffe sui rifiuti possono risultare molto pesanti per le famiglie che si trovano in condizioni di povertà sottolinea Cingolani : una famiglia di tre componenti che vive in una casa di 70 metri quadri nel 2014 dovrà pagare ben 230,88 euro. Le famiglie prostrate dalla crisi sono sempre di più, e aumenta il numero di coloro che chiedono aiuto. Nel 2012 erano state 200 le persone che avevano ottenuto l' esenzione dalla tariffa rifiuti, aumentate a 459 nel 2013: per venire incontro ai loro bisogni il Comune aveva utilizzato 112mila euro. Chiederò anche che lo stanziamento annuale previsto a bilancio dal Comune sia ampliato, in modo da garantire la completa copertura delle tariffe pagate dai nuclei familiari che avranno diritto all' abbattimento. Il milione in più che il Comune riceverà dalla Regione permetterà di venire incontro alle famiglie più bisognose». Le scelte dovranno essere definite entro la prima metà di questa settimana visto che il 25 giugno è il termine per la presentazione degli emendamenti ai regolamenti sulle imposte. L' auspicato alleggerimento della pressione fiscale è reso possibile dal nuovo riparto regionale ufficializzato mercoledì scorso nella riunione del Consiglio delle autonomie locali presieduta proprio da Romoli: si sono "sbloccate" risorse pari a 42 milioni derivanti dai trasferimenti dello Stato alla Regione. Per Gorizia dovrebbero essere messi a disposizione un milione e 20 mila euro. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 14 23 giugno 2014 Pagina 14 < Segue Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Gorizia Oltre a scongiurare la reintroduzione dell' addizionale Irpef, si punta a ridurre le aliquote della Tasi e si sta valutando la possibilità di introdurre esenzioni in base alle fasce di reddito. Oggi è prevista sul tema una riunione di maggioranza. (pi.ta. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 15 23 giugno 2014 Pagina 14 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Gorizia Punto nascita, confronto con la Regione Si cerca una mediazione: Ziberna propone un vertice tra Serracchiani, Telesca, Romoli e rappresentanti dell' Isontino «Un incontro tra la presidente della Regione Serracchiani, l' assessore alla salute Telesca e i rappresentanti del territorio isontino: il sindaco R o m o l i , i consiglieri r e g i o n a l i d i maggioranza e opposizione, e anche altri e s p o n e n t i d e l "sistemaGorizia" , c o m e i l presidente della Provincia Gherghetta. Un confronto diretto per valutare se resta un margine di manovra per trovare delle soluzioni che non puniscano, ancora una volta, il territorio e la sanità isontina, a cominciare dal Punto nascita». È a proposta operativa lanciata ieri dal vicecapogruppo in consiglio regionale di Forza Italia, nonché ex assessore comunale goriziano, Rodolfo Ziberna: «Ne parlerò subito anzitutto con il sindaco sottolinea Ziberna : urge un incontro faccia a faccia tra giunta regionale e territorio per ribadire che Gorizia non può continuare a subire. Contestualmente, intendiamo avviare un confronto anche nell' ambito della commissione regionale. Sono convinto che si possano trovare convergenze con forze politiche, come Sel, che non vedono favorevolmente questo approccio dell' amministrazione regionale che continua a tagliare i servizi solo a determinati territori, in primis quello goriziano, all' insegna del disequilibrio». Un dialogo, quello con i vertici regionali, che non si profila tra i più sereni alla luce della pioggia di critiche che il centrodestra continua a riversare sulla governatrice: «Dopo il disinteresse della Serracchiani per il Tribunale di Gorizia e la Brigata Pozzuolo, ecco la scure sulla sanità della Venezia Giulia e di Gorizia in particolare tuona Ziberna . Il capoluogo isontino è la città più penalizzata, perché "rea" di avere un capace sindaco di centrodestra. Il buon senso avrebbe imposto di eliminare i doppioni. La Serracchiani afferma di volerlo fare, ma non lo fa e così i doppioni rimangono, perché evidentemente tutelati politicamente, anche se costosissimi e inutili: le cliniche universitarie, la neurochirurgia e cardiochirurgia di Udine e Trieste sono solo un esempio. Invece, la giunta di sinistra ha voluto chiudere il punto nascita di Gorizia, come toccasana di tutti i mali». «Appare evidente a chiunque la volontà di gratificare alcuni e punire altri insiste il vicecapogruppo di Forza Italia . Prima la Regione ha minato le basi del reparto rendendone precaria la guida, non rinforzando medici e ostetriche e pertanto facendo crollare il numero delle nascite. Poi ha raccolto i frutti Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 16 23 giugno 2014 Pagina 14 < Segue Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Gorizia della sua fatica distruttiva decidendo di chiuderlo, senza tenere conto che il punto nascita di Gorizia è il più sicuro in regione e tra i più sicuri in Italia. Il voler fare il blitz nel periodo estivo, quando l' attenzione dei cittadini è meno alta, la dice lunga sulla consapevolezza di fare qualcosa di ingiusto e di sporco. Naturalmente, tutto ciò accade con il benestare entusiasta delle sinistra aggiunge Ziberna , inebriata dalla vittoria di Renzi ed indifferente a ciò che chiedono i cittadini, e della Cgil, rivelatasi per quello che è, ovvero strumentale esclusivamente alla sinistra e non già ai lavoratori e tantomeno ai cittadini. Dove sono i presìdi in piazza Oberdan con bandiere e fischietti? Macché! Il nuovo ordine è di non disturbare il conducente. È certo che Forza Italia a Gorizia come in Regione darà battaglia per evitare questo scempio alla sanità ed al nostro territorio». Piero Tallandini. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 17 23 giugno 2014 Pagina 7 Messaggero Veneto Gorizia Sanità, la riforma spacca il centrodestra Se Forza Italia contesta la proposta, Ncd apre. Colautti: «Sbagliato bocciare la bozza, va discussa con responsabilità» UDINE La riforma sanitaria che andrà in aula entro il 10 luglio spacca l' opposizione in consiglio regionale. Se Forza Italia, infatti, spara ad alzo zero contro la bozza presentata da Debora Serracchiani e Maria Sandra Telesca, il Nuovo Centrodestra apre invece a una riforma «non più rinviabile» e attacca chi boccia senza mezzi termini il progetto di riordino del comparto. Non è un appoggio incondizionato, quello garantito dagli alfaniani, ma «un atteggiamento di responsabilità nell' analizzare punti di forza e di debolezza», come spiegato dal capogruppo in consiglio regionale Alessandro Colautti. «L' approccio di alcune forze politiche ha detto che cassano nella totalità la bozza mi sembra poco serio. Vorrei ricordare, infatti, come un avvio di riforma fosse già stato iniziato nella precedente legislatura e adesso non possiamo dire, semplicemente perché siamo all' opposizione, che mettere mano al sistema sia sbagliato. La riforma del sistema sanitario non è più rinviabile, la maggioranza aveva il dovere di presentare la propria proposta e lo ha fatto. Adesso sediamoci attorno a un tavolo e analizziamo con senso di responsabilità le parti che vanno bene e quelle che devono essere modificate». Un' apertura di credito, quindi, profondamente diversa dal "niet" espresso a più riprese da Fi. «Sicuramente nella bozza ci sono dei punti d' ombra prosegue il capogruppo legati, ad esempio, a una maggiore e necessaria chiarezza per stabilire i compiti dei diversi ambiti ed eliminare i doppioni, ma alimentare le paure delle persone per motivazioni politiche è del tutto sbagliato. La realtà è che abbiamo il dovere di riformare la sanità per salvare il sistema chiamato Regione. La demagogia è pericolosa e mi auguro davvero che tutte le opposizioni siano unite nell' affrontare con serietà una delle più grandi scommesse del Fvg perché se non dovessimo riformare il sistema correremmo il serio rischio di arrivare ad un punto tale in cui non potremmo più garantire la copertura economica dei servizi sanitari erogati». Il progetto di riordino del sistema salute, secondo Colautti, si deve inserire nel progetto di riforma del Titolo V della Costituzione al vaglio del Senato e in cui «verranno finalmente inseriti, su proposta del Ncd, i costi standard validi per tutte le Regione potendo così premiare gli enti virtuosi». L' assessore Telesca, da parte sua, ha annunciato da oggi una serie di incontri sul territorio per presentare agli enti locali i punti salienti della formula ideata dalla giunta. «Abbiamo lavorato a lungo per Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 18 23 giugno 2014 Pagina 7 < Segue Messaggero Veneto Gorizia giungere a questa formula ha detto ma proprio perché abbiamo rispetto delle comunità locali e di chi le rappresenta continueremo ad andare sui territori, come fatto nel corso dell' ultimo anno, soprattutto dove si avvertono dubbi o preoccupazioni». Oggi, pertanto, Serracchiani e Telesca incontreranno distintamente i sindaci di Gemona e Palmanova, mentre, precisa Telesca, «chiederemo di incontrare i primi cittadini di Gorizia, San Daniele, Latisana, Cividale, Sacile e Spilimbergo». Mattia Pertoldi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 19
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