Visita In India - Figlie di Santa Maria della Provvidenza

VISITA IN INDIA DELLE CONSIGLIERE GENERALI
SUOR CARLA FOLINI E SUOR MARIA ANTONIETTA RIPAMONTI
3-26 GENNAIO 2014
Venerdì 3 gennaio
Partenza in volo da Roma alle 14.40. Ci accompagnano all’aereoporto suor Giustina
Valicenti, suor Mariliana Amici e suor Letizia Cerutti. Partono con noi suor Antoni Mary
Samson, che torna a svolgere il suo servizio in patria e suor Scholastica Elias, che troviamo
a Fiumicino proveniente dalla Romania.
Si fa scalo a Dubai negli Emirati Arabi: un aereoporto incredibile per grandezza e
funzionalità. Durante le quattro ore di sosta abbiamo modo di vedere qualcosa della
bellezza di questo aereoporto. Vi abbondano fontane, giardini, decorazioni sontuose e
lussuosi negozi, specchio della ricchezza di questo Paese.
Sabato 4 gennaio
Lasciamo Dubai alle 3.40 di notte, ora locale. Il volo è abbastanza tranquillo, insaporito da
una colazione speciale a base di uova, formaggio e verdura. Godiamo dell’aurora mentre
sorvoliamo l’Oceano a 11.000 metri di altezza: uno spettacolo stupendo tinto di rosso e
giallo oro.
Alle 8.50 (le 4.20 in Italia) atterriamo a Bangalore, nello stato del Karnataka in India, dove
la nostra Congregazione ha iniziato la sua presenza nel 1987. Ad attenderci con un mazzo
di fiori suor Victoria William, suor Betci Clara Moses e suor Maria Pushpam Kurus.
Il viaggio verso la nostra prima Casa in India, Santa Maria in Davis Road, ci permette un
assaggio del traffico di Bangalore, che non ha niente da invidiare al caos delle nostre città.
Sulla porta di Casa un bel gruppo di Sorelle indiane ci attende per i tradizionali riti di
accoglienza, che si concludono in cappella. Con semplicità e gioia il momento dell’incontro
diviene occasione per sentirci unite insieme da Dio.
Dopo il pranzo (un misto italo-indiano, buonissimo) ci ritiriamo per riposare nelle
camerette che le Sorelle hanno preparato per noi.
Domenica 5 gennaio
In India si celebra oggi la solennità dell’Epifania, così la nostra giornata inizia con la
Celebrazione Eucaristica e la rinnovazione dei voti. Sono presenti nella piccola Cappella di
Davis Road anche le Sorelle delle Comunità Blessed Clare Nivas e Shivaji Nagar.
In mattinata partecipiamo anche alla S. Messa nella Parrocchia Santo Spirito, tenuta dai
Redentoristi, che hanno in questa zona anche il Seminario e la Casa Provincializia.
La Chiesa è molto frequentata, gente, che hanno dovuto allestire anche due aree esterne
fornite di sedie e schermi televisivi per seguire le cerimonie. Tutte le domeniche si
susseguono S. Messe in Tamil, inglese e Kanaka. Noi partecipiamo ad una in Tamil,
allietata da canti bellissimi e dalla presenza di tantissimi bambini e giovani nei tradizionali
abiti indiani.
Nel pomeriggio arrivano le Novizie, Sorelle da tutte le Comunità e anche i confratelli
seminaristi Servi della Carità per collaborare ai preparativi per la festa delle Professioni
Perpetue. I parenti delle professe vengono accolti nella Casa Beata Chiara. Le attività in
casa e in chiesa proseguono sino a notte inoltrata.
Lunedì 6 gennaio
È il grande giorno per le nostre Sorelle: suor Arockia Mary Susai, suor Maria Antin Suji
Antony, suor Mary Sweety Kamaliyas, suor Rexsi Manohari Arockiam e suor Sagaya
Mary Pathinathan.
Con grande semplicità tutto è stato preparato per festeggiarle in questo giorno solenne
della Professione Perpetua. Persino la strada che devono percorrere per arrivare in Chiesa
è addobbata con decorazioni fatte di foglie di banano.
Presiede la Concelebrazione Eucaristica Monsignor ----- Arcivescovo di Bangalore,
attorniato da Sacerdoti Redentoristi della Parrocchia del Santo Spirito e da molti
Confratelli Servi della Carità.
I bambini disabili di San Joseph Nivas e Blessed Clara Nivas, nelle loro divise colorate,
aprono la processione d’ingresso spargendo petali di fiori.
Il coro, formato da seminaristi, novizie e suore, alterna canti in tamil, inglese e italiano.
Le Sorelle fanno i loro voti in perpetuo nelle mani di suor Victoria William, delegata della
Superiora Generale, testimoni suor Carla Folini e suor Maria Antonietta Ripamonti.
Al termine ai genitori delle neo professe suor Victoria dona un bel quadro della Madonna
di Provvidenza. Tutto ispira semplicità e solennità.
Dopo la Cerimonia, durata più di due ore, in un salone poco distante i bimbi disabili
dimostrano la loro bravura nella danza, rallegrando il cuore di tutti. Anche il pranzo è
preso con grande semplicità e gioia, senza perdere tempo perché già a metà pomeriggio i
parenti delle Suore venuti da più lontano e arrivati nella notte, devono ripartire per viaggi
che vanno fino a 12-14 ore.
Siano rese grazie al Signore per queste Sorelle.
Martedì 7 gennaio
La giornata inizia molto presto perché alle 5.30 è prevista la partenza in auto verso
Kanyakumari, il distretto del Tamil Nadu più a sud, famoso come la “punta dell’India”. In
questa zona, tra le più colpite dallo tsumani del 2006, precisamente a South
Tamaraikulam, ha sede una nostra Comunità. Ci accompagnano la Delegata suor Victoria
William, suor Pushpam Kurus A. e la Juniores suor Micheal Rani Soosai, originaria di
Kanyakumari.
Il viaggio è molto lungo perché occorre attraversare tutto il Tamil Nadu. Per alleggerirlo è
prevista una sosta a Madurai dove sorge uno dei templi indù più famoso e grande
dell’India, il Meenatchi Temple. Vi giungiamo però troppo tardi perché dalle 12.00 alle
16.00 il tempio è chiuso. Dobbiamo perciò accontentarci di vedere le spettacolari torri che
ne delineano il perimetro. La gente è tanta e molto colorata. Ci sono turisti, ma soprattutto
gruppi di fedeli indù venuti in pellegrinaggio, per lo più a piedi, nei caratteristici costumi.
Si riparte lungo la grande strada nazionale che attraversa tutta l’India, godendosi il
paesaggio così diverso da quello cui siamo abituate. Arriviamo a South Tamaraikulam alle
18.00 circa e ormai è quasi buio. Sotto le alte palme da cocco che circondano la nostra Casa,
ci accolgono con tanta gioia e i tradizionali riti suor Josephine Bonifacia, suor Secil Demel e
le Juniores suor Jaya Seeli Antony Samy, suor Micheal Rani Asir e suor Jenitha Jesie
Chinnapan. Ci hanno atteso per celebrare la S. Messa con noi grazie alla presenza del
Confratello Padre Sathish, missionario negli Stati Uniti in questi giorni in visita alla
famiglia.
Mercoledì 8 gennaio
Le Suore Guanelliane sono a South Tamaraikulam dal 2003, hanno quindi vissuto in prima
linea il terribile evento dello tsumani, accogliendo e confortando centinaia di sfollati. La
Casa, donata perché vi si svolgesse un’opera di carità, apparteneva prima ad un’altra
Congregazione e la Comunità ha mantenuto il nome originario “Panimaya Annai Illam”
(Madonna della Neve). L’Opera invece, inizialmente scuola materna che si è sviluppata
come Scuola per bambini disabili, è stata dedicata a Don Guanella ed è ora riconosciuta
anche dallo Stato. Le Sorelle si occupano anche della Catechesi e collaborano in Parrocchia
per i Centri di condivisione della Parola.
La struttura accoglie 35 minori affetti da varie disabilità psichiche e fisiche, che le nostre
Sorelle, con grande impegno, ogni mattina vanno a raccogliere con un pulmino casa per
casa, percorrendo per circa due ore le non facili strade di Kanyakumari.
Collaborano con loro un insegnate di scuola speciale, una fisioterapista e due assistenti.
In mattinata accompagniamo suor Secil e suor Michael Rani nel giro col pulmino. Piove a
dirotto e questo rende tutto più difficile. Dopo lo tsumani molti hanno potuto ricostruirsi
una casetta in muratura, ma le strade sono rimaste di terra battuta e la pioggia torrenziale
le rende in molti posti difficili da praticare. Impressiona vedere la gioia dei bambini e
l’attenzione con cui le mamme o altri parenti li accompagnano al pulmino sotto la pioggia.
Le Suore ci raccontano della fatica che si è dovuto fare per convincere alcune famiglie a
offrire qualcosa di meglio ai loro bambini. Si è dovuti andarli a cercare grazie alle
segnalazioni dei parroci o di persone amiche, oggi invece la voce passa da una famiglia
all’altra e sono i genitori che si presentano alla nostra Casa chiedendo aiuto.
Quando rientriamo, scopriamo che la corrente è stata tolta per tutto il giorno. C’è un
piccolo apparecchio che fornisce luce alla Comunità, ma non è sufficiente per la Scuola.
Così i piccoli locali sono semibui. Ma nonostante tutto, portati in braccio quelli che hanno
più difficoltà, i bambini ci offrono il loro benvenuto con canti e danze, accompagnati dalla
flebile musica registrata su un telefonino. I loro sorrisi fanno più luce del sole.
Nel pomeriggio li torniamo a salutare prima che ripartano col pulmino, acquistato da poco
anche grazie alle offerte raccolte dal Centro Luce della Provvidenza (CILP onlus). La
pioggia non accenna a smettere.
Con suor Victoria, suor Pushpam e suor Secil ci rechiamo in visita dal Vescovo Mons.
Peter Remigius, presso la sede della Diocesi di Kottar, nella città di Nagarcoil. Ci accoglie
con grande gentilezza e affabilità. Con lui abbiamo modo di salutare anche padre Felix
George, attuale cancelliere, insegnante a Roma di diverse nostre Consorelle.
Una breve visita la facciamo poi alla basilica di San Francesco Saverio, primo missionario
della diocesi di Kottar, dove sono conservate le reliquie anche del primo indiano
Devasahayam Pillai beatificato alcuni anni fa proprio in questa basilica con la presenza di
Monsignor Amato.
È ormai buio, ma le Sorelle non vogliono lasciarci partire senza averci mostrato una delle
meraviglie di Kanyakumari: Mukkadal, la punta dell’India dove si incontrano tre mari
Lo spettacolo delle onde e dei monumenti costruiti in questo punto, compreso il
memoriale dello tsumani, nonostante il buio è impressionante. Tantissima la gente e le
bancarelle, davvero uno luogo unico al mondo.
Al rientro a casa, la cena fraterna, ricca di semplicità e gioia, conclude la nostra giornata e
la nostra permanenza a South Thamarikulam.
Giovedì 9 gennaio
Alle tre le Sorelle già sono al lavoro in cucina: preparano la colazione e il pranzo per noi,
così da permetterci di partire molto presto, alle 4.30, verso Cuddalore.
Risaliamo il Tamil Nadu, costeggiando questa volta l’Oceano Indiano. La pioggia ci
accompagna, ma solo per qualche ora. Verso le 8.30 vorremmo fermarci per fare colazione
e abbiamo modo di sperimentare la grande ospitalità indiana. Vista una chiesa, suor
Pushpam chiede di potersi fermare nel cortile a mangiare e invece il parroco ci apre le
porte di casa, ci offre una camera dove poter andare al bagno e la sua cucina dove sedersi.
La signora che l’aiuta ci procura piatti e bicchieri e prepara il caffè indiano per tutti.
Il viaggio continua ancora per qualche ora verso la prima tappa: il grande Santuario di
Nostra Signora della Salute a Vailankanni. Bellissima la basilica, di un biancore accecante,
dove accorrono ai piedi della Madonna non solo cattolici, ma anche induisti e
mussulmani. D’altra parte è stata proprio la Vergine a voler apparire qui compiendo i
primi miracoli in favore di persone indù.
Dopo la preghiera riprendiamo il viaggio attraverso i villaggi e lunghi tratti di terreno
coltivato a riso o utilizzato per il pascolo di capre e mucche.
Cuddalore ci accoglie quando ormai sono quasi le 19.00, con un traffico caotico e
assordante. Serenità e quiete troviamo invece nella nostra Casa, all’Ostello Divine
Providence, dove ci attendono suor Mary Chinnappan, suor Arputha Mari Maria Dass, la
Junior suor Gnana Siron Mani Jesudoss e quattro giovani Aspiranti.
Dopo i riti di accoglienza e una danza di benvenuto delle Aspiranti, concludiamo insieme
la giornata con la Santa Messa, celebrata nella piccola cappella della Comunità dal
Confratello padre S. Periyanayaga Samy.
Salutiamo e ringraziamo infine suor Pushpam, che deve rientrare a Bangalore con il
pulmann, affrontando un’altra notte di viaggio.
Venerdì 10 gennaio
A Cuddalore la Comunità S. Maria della Provvidenza è stata aperta nel 2005 per
collaborare con i Servi della Carità. Nell’ottobre 2009 è stato inaugurato l’Ostello Divine
Providence, per giovani studentesse universitarie che attualmente ospita 200 ragazze. La
Casa oggi accoglie inoltre quattro giovani aspiranti alla vita religiosa.
Grazie alla collaborazione di un generoso insegnante laico guanelliano, il signor
Savarimuthu, sono state infine aperte tre scuole serali-doposcuola per bambini e ragazzi
che hanno bisogno di aiuto per affrontare l’impegno scolastico.
Durante la giornata abbiamo modo di visitare l’Ostello, il Seminario Minore dei Servi della
Carità, dedicato a San Giuseppe e il loro orfanotrofio, il “Don Guanella Boys Home”.
Prima di pranzo condividiamo con le ragazze dell’Ostello la cerimonia del Pongal, che
celebrano insieme prima di tornare a casa per le vacanze previste in occasione di questa
festa tradizionale, dedicata al ringraziamento per le primizie del raccolto.
In serata partecipiamo alla S. Messa presso la Parrocchia Sagaya Matha (Madre del
Soccorso) e visitiamo due dei tre doposcuola sostenuti dalla Congregazione e coordinati
da laici guanelliani. Sono semplici locali affittati allo scopo, nei quali ragazzi delle zone
più povere trovano l’aiuto di bravi insegnanti per poter continuare lo studio con profitto.
Dopo cena l’ultimo festoso incontro all’Ostello, ricco di canti e di danze.
Sabato 11 gennaio
Partenza alle prime ore dell’alba per giungere presto a Kumbakonam dove sono presenti
due nostre Comunità: la Casa San Luigi Guanella (la prima con questo nome) aperta nel
dicembre 2012 e la Bethany Home, Centro della Diocesi per i Sacerdoti Anziani.
A Casa San Luigi Guanella ci attendono con gioia grande suor Christina Santiago e le
Juniores suor Arockia Rani Thanislas e suor Jennifer William. Esse operano nella pastorale
della Parrocchia Nostra Signora della Provvidenza, guidata dai Confratelli. Alla
parrocchia fanno capo 18 Cappelle sparse nei villaggi intorno. Le Suore aiutano in
particolare per la catechesi dei ragazzi, la preparazione ai sacramenti degli adulti, la
biancheria della Chiesa, la visita agli ammalati, le celebrazioni nelle varie Cappelle, il
doposcuola serale e la mensa dei poveri domenicale. Con loro visitiamo la parrocchia.
In mattinata ci raggiunge suor Lourdu Mary Manica Susai che, con suor Mary
Chinnappan e la junior suor Lilly Flora Ambrose si occupa dei Sacerdoti anziani alla
Bethany Home. Con lei andiamo a salutare il Vescovo di Kumbakonam, Mons. F. Antony e
visitiamo la loro Casa. Oltre alla cura dei 4 preti anziani ospitati, suor Lourdu svolge da
circa un anno attività di pastorale sabato e domenica presso la parrocchia Bambin Gesù a
Kuthalam, distante diversi chilometri, dove si sta studiando la possibilità di una nuova
presenza. Suor Mary Chinnappan invece insegna per alcune ore e si occupa della gestione
contabile della vicina Scuola della Diocesi.
Nel pomeriggio, allietato dalla visita di alcuni ragazze del doposcuola che ci offrono un
saggio della loro abilità nella danza, ci rechiamo in visita dalle Suore del Carmelo, di cui fa
parte anche una zia di suor Christina. È un bel momento di fraterna condivisione. Un
saluto veloce anche a suor Rosaria, suora missionaria calabrese, che ha condiviso i primi
passi delle nostre Sorelle a Kumbakonam.
Domenica 12 gennaio
La Santa Messa in Parrocchia, celebrata dal Confratello padre John Bosco, è resa ancora
più festosa dalla presenza di un battesimo. Dura quasi due ore ed è ricca di canti e di gesti
di sincera partecipazione.
Abbiamo poi modo di vedere alcune delle Cappelle alla cui cura collaborano anche le
nostre Consorelle. Sono villaggi poveri, le famiglia cristiane una minoranza, ma in
ciascuna è scelto un responsabile laico, che si occupa della cura della cappella, della recita
quotidiana del S. Rosario e di comunicare al parroco tutto le notizie inerenti la piccola
comunità cristiana. Grande è la gioia all’arrivo delle suore, soprattutto tra i bambini.
Il pranzo è condiviso nella piccola Casa San Luigi con il parroco, il confratello padre
Arputharaj, ordinato solo l’anno scorso, e diversi parenti delle nostre Suore, native di
questa zona, venuti a salutare suor Victoria William e noi.
Nel pomeriggio ci rechiamo a prendere visione del terreno acquistato in vista di una
futura Opera, che il Vescovo vedrebbe bene dedicata ai disabili. Poi continuiamo il
cammino, guidate da suor Lourdu, verso la parrocchia di Kuthalam, dove ci attende il
parroco, padre Arockiadoss. Mentre andiamo passiamo a visitare alcune delle Cappelle
che fanno capo alla parrocchia di Gesù Bambino. In alcune i ragazzi sono riuniti per
prepararsi al concorso di danza indetto dalla Parrocchia e ci offrono un saggio delle loro
capacità. Anche qui le famiglie cristiane sono una minoranza nei diversi villaggi e la
Cappella diviene luogo di incontro e di preghiera affidata a catechisti laici responsabili.
Quando arriviamo a Khutalam, che si trova nella diocesi di Tanjur, è ormai buio e tutto è
pronto per la S. Messa preceduta dalla processione con la statua del Gesù Bambino di
Praga, di cui si sta celebrando la novena, e la recita del S. Rosario. Partecipiamo coinvolte
dalla sentita partecipazione dei fedeli presenti, tornando a Kumbakonam molto tardi.
Lunedì 13 gennaio
Il viaggio verso Chennai, inizia quando è ancora buio. Con noi, oltre a suor Victoria, viene
suor Christina Santiago, mentre suor Michael Rani rientra a Bangalore in autobus. Lungo
la strada abbiamo modo di vedere molte donne intente a pulire lo spazio fuori di casa e a
bruciare rifiuti e cose vecchie: oggi è la vigilia di Pongal, la festa del ringraziamento, e
tutto deve essere pulito e purificato. L’ingresso di casa viene poi adornato con fiori e
figure tradizionali disegnati sul pavimento.
La piccola casa di Chennai, la “Sacred Heart Illam”, dove abitano suor Savariammal
Devasagayam e le Juniores suor Johncy Loyona Mudiappan e suor Joseph Jeya Juli Paul
Ray, ci accoglie con la caratteristica torre dove troneggiano le statue del Sacro Cuore, cui è
dedicata la comunità, della Madonna della Salute e di Sant’Antonio di Padova. Proprio di
fronte sorge un piccolo tempio indù.
Siamo a Chennai dal 2006 e abbiamo inizialmente collaborato in una Casa per malati
mentali. Le Sorelle prestano oggi la loro opera in aiuto alla pastorale della Parrocchia della
Santissima Eucaristia e si occupano in particolare della catechesi e della visita agli
ammalati. La zona è una periferia della città e ospita molte famiglie che vivono in estrema
povertà.
Martedì 14 gennaio
Oggi è il giorno del Pongal. Partecipiamo alla S. Messa in parrocchia che è preceduta dalla
tradizionale cerimonia durante la quale viene preparato il riso che poi verrà distribuito a
tutti al termine della celebrazione.
Il parroco, come è avvenuto in tutte le parrocchie dove siamo state, ci presenta alla
comunità e ci fa dono di un quadro con un ostensorio in metallo dorato.
Le celebrazioni si svolgono attualmente in un capannone, bene addobbato, che viene usato
anche per il catechismo e la scuola, in cui insegna anche una nostra Sorella. A fianco però
hanno iniziato la costruzione della Chiesa, cui collaborano tutte le famiglie cristiane.
Dopo la celebrazione condividiamo la mensa del Pongal e poi visitiamo alcuni terreni, che
potrebbero essere acquistati in vista di una futura opera. Un piccolo appezzamento, vicino
alla Casa, è già di nostra proprietà e le Sorelle desiderano costruirvi almeno una tettoia
dove poter accogliere durante il giorno i bambini più poveri.
Nel pomeriggio le Sorelle ci guidano a visitare alcuni luoghi sacri di Chennai: la cattedrale
di San Tommaso, primo evangelizzatore dell’India, dove si conserva la sua tomba e il
Monte di San Tommaso, che sovrasta la città.
In questo santuario dal 19 dicembre scorso, sono conservate anche le reliquie di san Luigi
Guanella e della Beata Chiara Bosatta, in un luogo appositamente predisposto che offre
alla venerazione dei fedeli le reliquie di centinaia di santi.
La cena è con i confratelli del Seminario Maggiore, dove condividiamo una allegra serata
con i seminaristi. I Servi della Carità hanno in Chennai anche la sede della Divine
Providence Province, una Scuola Speciale per disabili e una Scuola serale. La domenica il
seminario si apre all’accoglienza di anziani senza fissa dimora, offrendo loro pasti caldi e
l’opportunità di lavarsi.
Mercoledì 15 gennaio
Alle prime luci dell’alba si parte verso Eluru, in Andhra Pradesh, lo Stato confinante con il
Tamil Nadu dove attualmente ci sono forti tensioni sociali a causa della prevista scissione
del territorio in due regioni indipendenti.
Il viaggio è lungo, ma ci permette di vedere diversi volti della campagna indiana, dove
predomina la coltivazione del riso e molti villaggi.
Poco prima di Eluru breve sosta a Vatluru, dove attendono per salutarci all’inizio del viale
che porta alla parrocchia del Sacro Cuore i confratelli padre P. Peter Joseph e padre M.
Peter Sebastian con alcuni ragazzi e ragazze.
Le Sorelle ci accolgono alla Vianney Prema Nilayam, la Casa per sacerdoti anziani e malati
della diocesi che è situata all’interno del cortile della Sede Vescovile. Qui le Suore sono
presenti dal 2008.
Suor Mary Victoria Arul Samy, suor Prabha Antony Samy e suor M. Esther Francis hanno
preparato i tradizionali riti di accoglienza con le giovani che seguono nello studio e che si
preparano per divenire aspiranti.
La Casa attualmente ospita solo due sacerdoti anziani, un altro malato verrà a breve.
Nel pomeriggio ci rechiamo a salutare il Vescovo di Eluru, Mons. Jaya Rao Polimera,
ordinato solo l’anno scorso, che ci accoglie con molta cordialità e visitiamo la vicina
parrocchia.
A cena siamo attese dai Confratelli della Parrocchia Sacro Cuore, che gestiscono anche un
piccolo centro per ragazzi con problemi famigliari.
Giovedì 16 gennaio
Suor Christina rientra a Bangalore con l’autista.
Dopo colazione andiamo a visitare la Scuola dove insegna suor Prabha, una bella struttura
diretta da una suora del PIME.
Tutta questa zona è stata evangelizzata dai sacerdoti del PIME, che tutt’ora hanno diverse
attività. In particolare le Sorelle ci conducono a visitare il Centro professionale dove opera
fratel Enrico, un missionario italiano presente in India da 40 anni. La falegnameria è molto
ben attrezzata e abbiamo modo di vedere alcuni dei loro bellissimi lavori.
Nel pomeriggio ci rechiamo a salutare i confratelli del seminario minore nella vicina
località di Koppaka e a visitare il terreno ricco di alberi di mango che il Vescovo di Eluru
ora defunto, mons. John Molagada ha donato alla nostra Congregazione perché si possa
aprire una nuova opera.
Venerdì 17 gennaio
Salutate le Consorelle si riparte in aereo per Bangalore e con il taxi raggiungiamo la
comunità di Blessed Clara Nivas. L’accoglienza festosa dei bambini disabili è
commovente.
Ci accolgono le Sorelle suor Emelda Selvaray e suor Powlin Mary Yakgobu e le Juniores
suor Helen Sobitha Lenadimai, suor Sarita Gole, suor Francy Nirmala Jude con le sei
postulanti.
Il Centro, aperto nel 2002, è molto bello e la festa di saluto un vero spettacolo di suoni,
colori e danze. Non manca però un breve momento di preghiera tutti insieme nella piccola
cappella con i bambini molto raccolti e silenziosi.
Attraversata la strada possiamo salutare i confratelli nella Casa sede di noviziato e dello
studentato di filosofia, che ospita anche una casa per anziani raccolti dalla strada. Il Padre
Maestro, padre A. Adaikalam, ci accompagna poi nella sede della Delegazione in Davis
Road, dove celebra per noi la S. Messa in italiano.
Sabato 18 gennaio
Nella piccola auto a tre ruote, guidata da Sanjveei il nostro autista, con suor Victoria ci
rechiamo al Santuario di Shivaji Nagar, dove una piccola comunità di nostre Consorelle
collabora dal 2008 all’accoglienza dei pellegrini e alla catechesi degli adulti che si
convertono al cattolicesimo. Sono ad accoglierci suor Betsi Clara Moses e le Juniores suor
Arockia Mary Lazer e suor Usha Rani Gadidesi.
Partecipiamo alla piccola processione eucaristica che ogni sabato precede la Santa Messa,
cui assistiamo ammirate per la numerosa e fervorosa presenza di moltissime persone.
Accanto alla Chiesa la cappella dell’Adorazione, molto frequentata.
Condiviso il pranzo con le Sorelle, rientriamo a Casa S. Maria attraversando il caotico
traffico di Bangalore. Nel tardo pomeriggio nuova sosta a Shivaji Nagar per salutare il
parroco, prima di proseguire per St. Joseph Nivas, alla periferia opposta della città.
Arriviamo che è ormai buio, ma le Sorelle e le Novizie non rinunciano a darci il benvenuto
con i tradizionali riti di accoglienza e una bellissima danza nella suggestiva cornice del
cortile interno della Casa.
St. Joseph Nivas è stata aperta nel 2001, vi hanno sede il noviziato, una Scuola Speciale per
disabili, un Ostello per giovani universitarie e, a breve, la prima nostra Casa per anziani in
India.
Domenica 19 gennaio
Si riparte per una visita speciale in compagnia di suor Betci Clara e suor Rexsi Manohari
Arockiam. Raggiungiamo le Kadambur Hills, una zona montuosa del Tamil Nadu dove ha
sede un Centro di solidarietà aperto da una associazione indiana con l’aiuto di Mani Tese.
Padre S. Antonysamy ci illustra le attività svolte nei numerosi villaggi della zona a favore
di disabili e anziani.
Il lungo viaggio ci permette di vedere ampi squarci della foresta indiana e dei suoi
abitanti: in particolare scimmie, pavoni e cervi.
Ritornando verso il Karnataka, nel tardo pomeriggio arriviamo al Centro per malati
mentali, Nazareth Illam, gestito dai Confratelli, dove pernottiamo.
Lunedì 20 gennaio
Il viaggio riprende verso Mysore, una antica città ricca di storia.
In periferia i Servi della Carità hanno una Casa per aspiranti, dove ci accolgono con
grande gioia.
Visita speciale al Palazzo Reale di Mysore, sede dei Marhaja, bellissimo per l’architettura e
le decorazioni. Nel vasto giardino vivono anche alcuni elefanti, ora usati a vantaggio dei
turisti.
Sosta anche alla bella Chiesa di Santa Filomena prima di ripartire verso Bangalore, dove
arriviamo in serata a St. Joseph Nivas.
Martedì 21 gennaio
La Comunità di St. Joseph è composta attualmente da suor M.Pushpan Kurus Antony,
suor G. Jeyamalini Arulappan, suor M. Delphin Sebastian, suor Lawrance Mary
Mariadass, suor Shanthi Soosai Raj con le Juniores suor Jancy Rani, suor Kulandai Therese,
suor Maria Claudia, suor Arockia Mary M., suor Jaculine Mary e suor Jeya Rani. Sono
inoltre in questo periodo qui le tre neo professe perpetue suor Mary Sweety, suor Arockia
Mary S. , suor Maria Antin Suji e suor Antoni Mary Samson appena rientrata dall’Italia. Le
Novizie sono 11.
La giornata è dedicata alla Scuola Speciale per disabili, con i quali condividiamo un
bellissimo momento di festa. Sono ragazzi e ragazze provenienti dalle zone vicine, che le
nostre suore vanno a prendere con un pulmino. Molti di essi provengono da famiglie
povere o con un solo genitore.
Nel pomeriggio andiamo anche noi a riaccompagnarli alle loro case.
Visitiamo con interesse la Casa di Riposo, di cui si stanno ultimando i lavori. Resta ancora
molto da fare, ma l’inaugurazione avverrà venerdì 24, memoria di San Francesco di Sales.
Mercoledì 22 gennaio
I lavori in preparazione all’inaugurazione fervono intorno a noi.
Stanno già arrivando alcune Sorelle dalle altre comunità per aiutare nei preparativi.
Tra loro è giunta anche suor Mariammal Irudayasamy , rientrata dall’Afganistan per un
periodo di riposo e gli Esercizi Spirituali.
La Casa è tutto un fermento di gioia, nonostante il tanto lavoro.
Giovedì 23 gennaio
La preparazione al grande giorno continua con gioia e tanto impegno.
Con suor Shanti ci rechiamo a portare gli inviti per l’inaugurazione ai responsabili
dell’Università, privata ma riconosciuta dallo Stato, dove studiano le ragazze dell’Ostello
di St. Joseph Nivas. La struttura universitaria è grandissima e sorge sull’altro lato della
strada che fiancheggia la nostra Casa. Accoglie attualmente quasi tremila studenti, ma un
edificio non è ancora stato inaugurato e lo spazio attorno consente ulteriori ampliamenti.
I dirigenti delle facoltà che incontriamo (farmacia, ingegneria e scienze infermieristiche) ci
accolgono con cortesia e dimostrano di apprezzare il servizio che il nostro Ostello offre alle
giovani. Esse sono ora una trentina e provengono in maggioranza da altri Stati: Kerala,
Tamil Nadu e Andhra Pradesh.
La Casa per anziani non è ancora terminata, ci vorranno ancora un paio di mesi di lavoro
per completare tutti gli impianti e le rifiniture, ma gli operai lavorano intensamente per
presentarla meglio che possono il giorno dell’inaugurazione.
Nel pomeriggio arriva un bel gruppo di confratelli seminaristi per aiutare le Suore e le
Novizie nelle pulizie più impegnative e soprattutto negli addobbi necessari per la festa. Il
loro lavoro continua sino a notte inoltrata e, per alcune, non termina che all’alba.
Durante la notte la nuova struttura splende per i fili di lampadine colorate che l’adornano.
Venerdì 24 gennaio
Il giorno dell’inaugurazione, memoria liturgica di San Francesco di Sales, inizia presto,
quando è ancora semibuio. Il Confratello padre John Bosco, venuto appositamente da
Kumbakonam viaggiando tutta la notte, presenzia alla preghiera di benedizione del locale
destinato alla cucina, che si conclude con un rito tradizionale di augurio. I fornelli
vengono inaugurati lasciando traboccare il latte da una pentola nuova, come auspicio di
sovrabbondanza di prosperità e di gioia.
Alle 10.20 accogliamo l’Arcivescovo di Bangalore, Monsignor Bernard Moras, che
presiederà i riti di inaugurazione. Sono convenute tutte le Sorelle di Bangalore e una
rappresentanza di tutte le altre Comunità dell’India. Sono inoltre presenti molti
Confratelli, sacerdoti e seminaristi, parenti delle Suore, amici e tutti coloro (dall’Architetto
ai manovali) che hanno contribuito alla costruzione della Casa.
Dopo il taglio del nastro, compiuto insieme, su invito del Vescovo, da suor Victoria, suor
Carla e suor Maria Antonietta, all’ingresso principale, si scoprono due lapidi ricordo. In
processione si entra poi nella nuova Cappella. All’inizio della solenne concelebrazione
eucaristica si benedice l’acqua con cui vengono aspersi tutti i presenti e tutti i locali della
Casa, in cui si recano diversi sacerdoti accompagnati dalle Suore.
Prima dell’offertorio, mons. Moras consacra l’altare e introduce in un’apposita fessura le
reliquie dei nostri santi.
Al termine suor Carla porge un breve saluto, esprimendo sentimenti di gratitudine per
l’esperienza fatta in questa visita in India e suor Maria Antonietta legge il messaggio
inviato dalla Superiora Generale, madre Serena. Suor Betci Clara traduce fedelmente in
inglese per permettere a tutti di comprendere.
Conclude la cerimonia inaugurale, un momento di incontro nel salone, con un cantopreghiera delle Novizie guanelliane e una breve esibizione degli ospiti di St. Joseph Nivas:
i bambini della Scuola Speciale e le ragazze dell’Ostello. Il saluto finale è di suor Victoria,
che ringrazia tutti e in particolare la Provvidenza Divina che ha permesso di portare
avanti questa nuova Opera di bene.
Tutti sono inviatati a condividere il semplice e fraterno pasto nel cortile antistante la
nuova Casa, all’ombra dei tendoni decorati appositamente preparati.
Con gioia si conclude questo giorno speciale, rendendo grazie a Dio con il S. Rosario e il
canto dei vespri nella nuova Cappella.
Sabato 25 gennaio
L’ultimo giorno del nostro soggiorno in India trascorre veloce tra qualche spesa e i
numerosi saluti a tutte le Sorelle. Lasciamo Bangalore partendo dalla Casa dove siamo
arrivate: Santa Maria della Provvidenza. Il tempo è volato, ma tutto è stato un dono di
grazia.
Domenica 26 alle 10.25 parte l’aereo che ci riporterà a Roma, pieni gli occhi, la mente e
soprattutto il cuore delle meraviglie di bene che il Signore continua a compiere per noi.
Ringraziamo di cuore tutte le Sorelle per la fraterna e calda accoglienza e auguriamo loro
di continuare a seminare sui sentieri fioriti della carità, profumati di loto e di sandalo.