Umberto Moggioli e la modernità a Venezia Trento, Galleria Civica 19 ottobre 2013 - 26 gennaio 2014 a cura di Alessandro Del Puppo L’attenzione della mostra si focalizza, in particolare, sulla relazione di Umberto Moggioli con l’ambiente di Ca’ Pesaro in un confronto tra il suo lavoro e quello di Umberto Boccioni, Gino Rossi, Arturo Martini, Felice Casorati, Pio Semeghini e Tullio Garbari. La mostra parte da un nucleo riconoscibile di opere dell’artista trentino per aprirsi poi in varie direzioni, in particolar modo affrontando il tema della reinvenzione del paesaggio lagunare. Un'immagine di Venezia minore, ricalcata tramite l'esempio di Gino Rossi sui modelli del grande paesaggismo francese di Pont-Aven e allo stesso tempo una dichiarazione orgogliosa di antiaccademismo e di distacco dalla tradizione veneziana. Snodo centrale la ricostruzione della gloriosa sala che, in occasione della mostra di Ca' Pesaro del 1913, dimostrò la maturità espressiva di un'intera generazione e, con essa, la conflittualità tutta interna al sistema dell'arte, tra aspettative frustrate delle istituzioni e del gusto medio del pubblico e le risposte, stilisticamente sovversive, di un gruppo di giovani ribelli e insofferenti al "tono medio" delle Biennali dell'epoca. La mostra del 1913, di cui cade il centenario, fu a tutti gli effetti l'unico episodio "d'avanguardia" nella Venezia delle prime Esposizioni internazionali a Venezia. Questione centrale, il conflitto tra lo stile formalmente espressionista, cromaticamente saturo, non di rado deforme e la riconoscibilità dei luoghi e dei tipi. Non una mostra che si svolge per affinità o confronti stilistici e formali, quanto per temi. Da questo punto di vista si è pensato anche alla possibilità di portare il percorso fino al presente, cercando di individuare quali sono, oggi, i giovani artisti che lavorano su tematiche simili; quale spazio abbiano, ad esempio, i "contropaesaggi" che narrano i risvolti meno noti dello spazio urbano o della natura. E se Martini o Rossi raffigurano, nel 1913 e nel modo che sappiamo, una prostituta o un vecchio pescatore dal volto corroso dalla salsedine, chi, oggi, persegue simili intenti di spietato reportage. 1. L'invenzione d'un paesaggio Un’ampia introduzione, con una campionatura dei principali temi del nuovo paesaggio veneziano intorno al giovane Moggioli. Due chiavi di lettura: una stilistica (l’à plat del sintetismo francese, e l’antinaturalismo delle Secessioni), l’altra tematica (la scoperta di una Venezia diversa, meno pittoresca, marginale; di qui il collegamento con l’ultima sezione). Gino Rossi Primavera in Bretagna, 1909 olio su cartone, 28,5 x 37,6 cm Treviso, Musei Civici Umberto Moggioli Sera a Mazzorbo, 1913 olio su tela, 119,2 x 184,4 cm Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, Provincia Autonoma di Trento Umberto Moggioli San Francesco del Deserto, 1912 olio su tela, 74,5 x 120,5 cm Trento, Banca Sella Gino Rossi San Francesco del Deserto, 1912-13 olio su cartone, 45 x 72 cm Collezione privata Teodoro Wolf Ferrari San Francesco del Deserto, 1922 olio su tavola, 45 x 58 cm Milano, Fondazione Cariplo Umberto Moggioli Isola del silenzio, 1912 olio su tela, 128 x 150 cm Trento, Istituto Atesino di Sviluppo Umberto Moggioli Cipresso gemello, 1912 olio su tela, 84 x 103 cm Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, Fondazione CARITRO Teodoro Wolf Ferrari Paesaggio con alberi, 1908 tempera su carta, 49x38 cm Venezia, collezione privata Umberto Boccioni Paesaggio, 1907 tempera e pastello su carta, 30,2 x 41,8 cm Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, Provincia Autonoma di Trento Tullio Garbari Salice piangente, 1909 olio su tela, 49,7 x 50 cm Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, Provincia Autonoma di Trento Guido Marussig Il laghetto dei salici, 1909 olio su cartone, 87x71 cm Trieste, Museo Revoltella Tullio Garbari Paesaggio, 1911 olio su cartone, 17 x 34,5 cm Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto Tullio Garbari Paesaggio animato, 1915 olio su tela, 40 x 40 cm Trento, collezione privata Umberto Moggioli Il ponte verde, 1911 olio su tela, 100 x 200 cm Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, Fondazione CARITRO Umberto Moggioli Primavera a Mazzorbo, 1912 olio su tela, 59 x 71 cm Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, Provincia Autonoma di Trento Umberto Moggioli Paesaggio asolano, (1914-15) olio su tavola, 50 x 55,7 cm Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, Provincia Autonoma di Trento Umberto Moggioli Campagna a Treporti, 1913 olio su tela, 105 x 136 cm Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, Provincia Autonoma di Trento Umberto Moggioli Vicolo a Burano, (1912) olio su tela, 65 x 115,5 cm Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, Provincia Autonoma di Trento Pieretto Bianco Paese di pescatori, 1910 olio su tela, 115x105 cm Trieste, Museo Revoltella Pio Semeghini Casa incantata (Burano), 1913 olio su tela, 35,5 x 54,5 cm Collezione privata 2. Venezia 1913. Lo scarto dalla norma Questa sezione è pensata come una ricostruzione delle opere che fecero più scalpore in occasione della mostra di Ca’ Pesaro nel 1913. Per molti questa fu la vera prima esperienza d’avanguardia a Venezia. Grazie a questa partecipazione, Casorati abbandonò lo stile realistico e accademico degli anni precedenti, e si accostò a uno stile secessionista e klimtiano. Moggioli, invece, prese le distanze dallo stile più sperimentale di Rossi e Martini e restò sostanzialmente fedele al suo stile. Come nesso per la sezione contemporanea, indicherei la questione generazionale che si fa espressione linguistica: sono giovani artisti che creano il loro stesso linguaggio infrangendo le norme accademiche. Umberto Moggioli Primavera a Mazzorbo, 1913 olio su tela, 155 x 186,5 cm Trento, Banca Sella Gino Rossi Paesaggio asolano (Monfumo), 1912 olio su tela, 71 x 59,5 cm Treviso Musei Civici Gino Rossi Testa di pescatore, 1910 olio su cartone, 36,2 x 28 cm Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, Collezione L.F. Arturo Martini Fanciulla piena d'amore, 1913 gesso, 38 x 21 x 31 cm Treviso, Musei Civici Arturo Martini Ritratto di Omero Soppelsa, 1913 gesso, 55 x 63 x 28,5 cm Treviso, Musei Civici Arturo Martini Due tipi diversi, 1912 litografia a colori Treviso, Musei Civici Arturo Martini Beghina, 1913 cheramografia, 425 x 300 mm Treviso, Musei Civici Arturo Martini Il cespo di rose, 1913 cheramografia, 615 x 445 mm Treviso, Musei Civici Arturo Martini Ritratto d'uomo (Ritratto di Gino Rossi), 1913 cheramografia, 335 x 231 mm Galleria d'arte Moderna e Contemporanea, Udine Felice Casorati Nevicata, 1912 tempera su cartone, 60 x 50 cm Collezione privata, Venezia Felice Casorati Lago di Garda, 1912 olio su tela, 35 x 42 cm Collezione privata Tullio Garbari Primavera trentina, 1913 olio su cartone, 45 x 45 cm Venezia, collezione privata Felice Casorati Le ereditiere (o Le sorelle), 1910 olio su tela, 150 x 120 cm Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, Collezione VAF-Stiftung Felice Casorati Cesare Lionello, 1911 olio su tela, 93 x 85 cm Collezione privata Felice Casorati Due bambine sedute, 1913 tempera su cartone, 60 x 50 cm Collezione privata Ubaldo Oppi Due donne, 1912-13 olio su cartone, 100 x 65 cm Collezione privata Ubaldo Oppi Notturno, 1913 olio su cartone, 100 x 63 cm Venezia, Collezione privata 3. Ritrovarsi, rileggere, reinventare. In questa sezione si presenta il lavoro di alcuni artisti che utilizzano fotografia, video, installazioni tra reportage e ricerca sul paesaggio, con una importante riflessione non banale sul genius loci, fosse veneziano-lagunare o tridentino-montano o altro ancora. Tre le linee guida: 1) le ricerche di matrice land e concettuale, svolte sul territorio veneziano negli anni Settanta, che riscrivono l’idea stessa di paesaggio; 2) l’iconografia dei marginali (qui sintetizzata nel lavoro di Gioli, che però ha altre basi); 3) le varie forme di estetiche relazionali svolte negli ultimi 10 anni. Sirio Luginbühl Amarsi a Marghera, 1970 Video Fabrizio Plessi Waterfall, 1976 videoscultura oppure Water, 1978 videoinstallazione Germano Olivotto Sostituzioni, 1973-1974 Guido Sartorelli Il segno urbano, 1977 400 fotografie mostra alla Bevilacqua La Masa Paolo Gioli Sconosciuti, 1994 stampa in bianco e nero, 30 x 24 cm Guido Guidi Marghera, Via Galvani, 1993 stampa fotografica, 24 x 30 cm artway of thinking (Federica Thiene e Stefania Mantovani) Urban apriamo i muri, 2004-05 oppure Relation:ships, 2003 Cesare Pietroiusti Riserva artificiale, 2003 Francesco Jodice Venezia, the precursors’ legacy #001, 2013 stampa fotografica Luca Vitone cartografia
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