» BitMat » Tecnologie IL GRUPPO ALMAVIVA PROTEGGE IL DATA CENTER GRAZIE A CHECK POINT di Redazione BitMat Il Gruppo italiano può così erogare in totale sicurezza i propri servizi IT alle imprese e alla PA Almaviva, Case History, Check Point, data center, sicurezza 26/9/2014 Il Gruppo Almaviva, società tecnologica italiana, ha deciso di affidarsi a Check Point per garantire la sicurezza dell’infrastruttura HyperCED, realizzata dall’azienda per offrire servizi IT avanzati ad aziende private e ad un’importante parte della Pubblica Amministrazione Centrale e Locale, oltre ad un sempre più nutrito portafoglio di clienti privati. Dopo un processo di selezione, Il Gruppo AlmavivA ha selezionato le appliance della società israeliana per garantire alla sua infrastruttura i massimi livelli di sicurezza, prestazioni ed affidabilità. In particolare, è stato installato un cluster a due nodi di Check Point 21400 per la parte di infrastruttura dedicata all’area produzione dei servizi ferroviari, di tre cluster a due nodi di CheckPoint 12600 e un cluster a tre nodi di Check Point 9070 per la porzione di infrastruttura che invece serve le altre realtà. La presenza di appliance Check Point VSX -1 permette agli amministratori di gestire in modo uniforme sia la grande maggioranza di macchine virtuali che i server fisici ancora presenti nell’infrastruttura. “Una gestione semplice ed efficace dell’intera infrastruttura dal punto di vista della sicurezza rappresenta per noi un valore inestimabile. Ed è proprio questo aspetto che ci ha spinto a privilegiare le soluzioni Check Point nel corso del tempo”, spiega Marco Barbalinardo, Network Operations Manager di AlmavivA. “L’affidabilità è un elemento su cui non possiamo scendere a compromessi, ed anche le prestazioni ricoprono un ruolo molto importante, visti i grandi volumi di dati che quotidianamente passano per i nostri sistemi. Grazie a Check Point, le aziende e la PA possono svolgere le loro attività in totale tranquillità.” Il Gruppo Almaviva si protegge con le appliance di Check Point I sistemi di Check Point sono stati scelti per mettere in sicurezza l’infrastruttura HyperCed di Almaviva, utilizzata per gestire i servizi It erogati ai clienti e in gran parte composta da server virtualizzati. Semplicità, affidabilità e prestazioni sono i tre criteri che hanno orientato la scelta. Pubblicato il 26 settembre 2014 da Redazione Grandi numeri descrivono il business di Gruppo Almaviva, un fornitore di servizi Ict fra i più importanti in Italia, con 35 sedi nel nostro Paese e 16 all’estero. I grandi numeri sono anche quelli dell’infrastruttura It, cresciuta e mutata nel corso degli anni passando dai 120 server fisici in uso nel 2000 ai 500 host, in massima parte virtuali, presenti in azienda nel 2014. Su queste macchine attualmente girano oltre 620 applicazioni, sfruttate da un numero di utenti variabile e spesso superiore ai 10mila. L’offerta del Gruppo Almaviva comprende servizi Ict e soluzioni basate su cloud, l’outsourcing del Crm e, ancora, soluzioni di analytics e Big Data. In particolare, l’azienda aveva la necessità di proteggere meglio la sua HyperCed, un’infrastruttura creata nel 2010 e utilizzata per fornire servizi ai clienti (una sezione supporta il sistema dei trasporti, in particolare quello ferroviario, mentre l’altra serve gli altri settori, sia imprese private sia Pubblica Amministrazione). HyperCed è dinamica, cioè può espandersi o contrarsi sulla base delle esigenze di risorse da parte dei clienti, a fronte di un costo di servizio flessibile e basato su componenti a prezzo definito. Le appliance Check Point sono state selezionate per garantire alla sua infrastruttura i massimi livelli di sicurezza, prestazioni ed affidabilità. In particolare, è stato installato un cluster a due nodi di Check Point 21400 per la parte dedicata all’area produzione trasporti feroviari, mentre tre cluster a due nodi di CheckPoint 12600 e un cluster a tre nodi di Check Point 9070 sono stati utilizzati per la restante porzione di infrastruttura. Le appliance Check Point VSX-1 permettono agli amministratori di gestire in modo uniforme sia la grande maggioranza di macchine virtuali, sia i server fisici ancora presenti all’interno di HyperCed. L'appliance Check Point 21400 (in alto, l'HyperCed di Gruppo Almaviva) “Le soluzioni Check Point ci garantiscono sicurezza da anni e si sono rivelate all’altezza delle situazioni”, ha dichiarato Marco Barbalinardo, network operations manager di Almaviva”. Dal momento che molti dei servizi erogati da HyperCed sono di tipo mission-critical per i clienti, per Almaviva è necessario salvaguardare i livelli di prestazione e agire in modo tempestivo per ripristinarli in caso di deterioramento. “Una gestione semplice ed efficace dell’intera infrastruttura dal punto di vista della sicurezza rappresenta per noi un valore inestimabile”, ha proseguito Barbalinardo. “Ed è proprio questo aspetto che ci ha spinto a privilegiare le soluzioni Check Point nel corso del tempo. L’affidabilità è un elemento su cui non possiamo scendere a compromessi, e anche le prestazioni ricoprono un ruolo molto importante, visti i grandi volumi di dati che quotidianamente passano per i nostri sistemi. Possiamo sicuramente dire che Check Point ci offre la migliore combinazione possibile di questi tre aspetti, diversi fra loro ma ugualmente critici”. 0 0 0 Like SICUREZZA Il Gruppo Almaviva si protegge con le appliance di Check Point Bash Bug è una minaccia alla sicurezza peggiore di Heartbleed Le telecamere Fisheye di Hikvision ci vedono meglio, anche di notte Norman Endpoint Protection 11 blocca il 100% dei malware McAfee punta su sicurezza multi-device e gestione delle password STORIE DI SUCCESSO Il Gruppo Almaviva si protegge con le appliance di Check Point Il VoIP di Colt aiuta Trivago ad abbattere costi e barriere All’Auchan si fa meglio la spesa con le etichette elettroniche Il WiFi di Ruckus supera le barriere della fisica Microsoft e Polycom braccio destro del settore socio-sanitario http://www.ictbusiness.it/...ews/il-gruppo-almaviva-si-protegge-con-le-appliance-di-check-point/33250/1.html#.VCVL1r5H4dU[29/09/2014 10:54:53] Check Point firma la sicurezza del data center di nuova generazione di AlmavivA L’avanzata infrastruttura HyperCED fa ampio uso delle appliance Check Point: affidabilità e semplicità di gestione si abbinano alla massima security Le appliance di security di Check Point Software Technologies Ltd., leader mondiale nella sicurezza Internet, sono state scelte dal Gruppo AlmavivA, il leader italiano nell’Information & Communication Technology, per garantire la sicurezza dell’infrastruttura HyperCED, realizzata dall’azienda per offrire servizi IT avanzati ad aziende private e ad una importante parte della Pubblica Amministrazione Centrale e Locale. Creata nel 2010, HyperCED è un’infrastruttura dinamica in grado di espandersi o contrarsi sulla base delle esigenze di risorse da parte dei clienti, a fronte di un costo di servizio flessibile e basato su componenti a prezzo definito. L’infrastruttura, di livello enterprise e ad alte prestazioni, permette alle aziende di usufruire al meglio delle risorse nello specifico momento in cui se ne ha bisogno. Una sezione dell’infrastruttura, è destinata a gestire i servizi IT a supporto del sistema Trasporti, in particolare quello ferroviario, mentre l’altra serve gli altri clienti. Il Gruppo AlmavivA ha selezionato le appliance Check Point per garantire alla sua infrastruttura i massimi livelli di sicurezza, prestazioni ed affidabilità. In particolare, è stato installato un cluster a due nodi di Check Point 21400 per la parte di infrastruttura dedicata all’area produzione trasporti ferroviari, di tre cluster a due nodi di CheckPoint 12600 e un cluster a tre nodi di Check Point 9070 per la porzione di infrastruttura che invece serve le altre realtà. La presenza di appliance Check Point VSX-1 permette agli amministratori di gestire in modo uniforme sia la grande maggioranza di macchine virtuali che i server fisici ancora presenti nell’infrastruttura. Nel corso degli anni, infatti, con la forte diffusione della virtualizzazione, l’infrastruttura IT di AlmavivA è cambiata radicalmente. Si è passati dai 120 server fisici del 2000 ai 5.500 host – in massima parte virtuali – presenti in azienda nel 2014, su cui girano oltre 620 applicazioni, utilizzate da un numero di utenti variabile, spesso superiore ai 10.000. “Le soluzioni Check Point ci garantiscono sicurezza da anni e si sono rivelate all’altezza delle situazioni”, spiega Marco Barbalinardo, Network Operations Manager di AlmavivA. “HyperCED è un’infrastruttura particolarmente avanzata, assolutamente unica sul mercato italiano: gli aspetti di sicurezza collegati dovevano essere allo stesso livello, ed è stato naturale puntare su dispositivi Check Point.” Alla base di HyperCED c’è l’affidabilità: i servizi che vengono erogati tramite questa infrastruttura sono spesso mission critical con contratti di SLA estremamente rigorosi. In questo senso, ogni segnale di deterioramento delle prestazioni deve essere individuato e trattato nel modo più veloce ed efficace possibile, in modo che i servizi restino di livello assoluto. “Una gestione semplice ed efficace dell’intera infrastruttura dal punto di vista della sicurezza rappresenta per noi un valore inestimabile. Ed è proprio questo aspetto che ci ha spinto a privilegiare le soluzioni Check Point nel corso del tempo”, spiega ancora il manager. “L’affidabilità è un elemento su cui non possiamo scendere a compromessi, ed anche le prestazioni ricoprono un ruolo molto importante, visti i grandi volumi di dati che quotidianamente passano per i nostri sistemi. Possiamo sicuramente dire che Check Point ci offre la migliore combinazione possibile di questi tre aspetti, diversi fra loro ma ugualmente critici.” Add a comment... Comment Facebook social plugin http://www.datamanager.it/..._medium=rss&utm_campaign=check-point-firma-sicurezza-data-center-nuova-generazione-almaviva[26/09/2014 14:08:26] Check Point protegge il data center AlmavivA HyperCED 26 Settembre 2014 Scritto da Cristiano Sala Il gruppo Gruppo AlmavivA, attivo nel settore dell'Information & Communication Technology, sceglie le appliance di security Check Point Software Technologies per raggiungere elevati standard di sicurezza per l'infrastruttura HyperCED. Parliamo di un ambiente realizzato per offrire servizi IT avanzati ad aziende private e ad una importante parte della Pubblica Amministrazione Centrale e Locale. HyperCED è stato creato nel 2010, basandosi sui concetti di espandibilità, scalabilità e disponibilità del servizio. L'intera struttura è in grado di modulare le proprie capacità sulla base delle esigenze di risorse da parte dei clienti, a fronte di un costo di servizio flessibile e basato su componenti a prezzo definito. La disponibilità di componenti e di un'architettura di livello enterprise ad alte prestazioni permette alle aziende di usufruire al meglio delle risorse nello specifico momento in cui se ne ha bisogno. Durante la progettazione e nelle fasi di finalizzazione, il Gruppo AlmavivA ha selezionato le appliance Check Point per garantire elevati livelli di sicurezza, prestazioni ed affidabilità. In particolare, è stato installato un cluster a due nodi di Check Point 21400, per la parte di infrastruttura dedicata all'area produzione trasporti ferroviari, di tre cluster a due nodi Check Point 12600 e un cluster a tre nodi Check Point 9070, per la porzione di infrastruttura che invece serve le altre realtà. La presenza di appliance Check Point VSX-1 permette agli amministratori di gestire in modo uniforme sia la grande maggioranza di macchine virtuali che i server fisici ancora presenti nell'infrastruttura. Nel corso degli anni, infatti, con la forte diffusione della virtualizzazione, l'infrastruttura IT di AlmavivA è cambiata radicalmente. Si è passati dai 120 server fisici del 2000 ai 5.500 host, in massima parte virtuali, presenti in azienda nel 2014, su cui girano oltre 620 applicazioni, utilizzate da un numero di utenti variabile, spesso superiore ai 10.000. Alla base di HyperCED c'è l'affidabilità, i servizi che vengono erogati sono spesso mission critical, con contratti di SLA estremamente rigorosi. In questo senso, ogni segnale di deterioramento delle prestazioni deve essere individuato e trattato nel modo più veloce ed efficace possibile, in modo che i servizi restino di alto livello. Marco Barbalinardo, Network Operations Manager di AlmavivA Le soluzioni Check Point ci garantiscono sicurezza da anni e si sono rivelate all'altezza delle situazioni. HyperCED è un'infrastruttura particolarmente avanzata, assolutamente unica sul mercato italiano: gli aspetti di sicurezza collegati dovevano essere allo stesso livello, ed è stato naturale puntare su dispositivi Check Point. Una gestione semplice ed efficace dell'intera infrastruttura dal punto di vista della sicurezza rappresenta per noi un valore inestimabile. Ed è proprio questo aspetto che ci ha spinto a privilegiare le soluzioni Check Point nel corso del tempo. L'affidabilità è un elemento su cui non possiamo scendere a compromessi, ed anche le prestazioni ricoprono un ruolo molto importante, visti i grandi volumi di dati che quotidianamente passano per i nostri sistemi. Possiamo sicuramente dire che Check Point ci offre la migliore combinazione possibile di questi tre aspetti, diversi fra loro ma ugualmente critici. 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