Aprile 2014 nuovo.pub

Mensile di informazione della comunità di Piario
Aprile 2014 - numero 218
Angelo Balduzzi: Con il naso all’insù
In questo numero:
 Vivere a schiena diritta.
 Al voto il 25 maggio…
 Uomini e donne capaci di Vangelo.
 Calendario pastorale mese di aprile.
 Attività dell’Oratorio.
 Filo diretto con la scuola.
 Guardando qui e la…
 Il Consiglio Comunale del 26 febbraio.
 Chi rompe? E chi paga?
 Nelson Mandela.
 Pallavolo news.
 Dighèt del bù?
 La posta.
 Kultur –quiz.
VIVERE A “SCHIENA DIRITTA”. CHI LO INSEGNA AI GIOVANI?_________________
N
on c’è mestiere o meglio, missione, più difficile che quella di genitore. Una missione che nessuna scuola
può insegnare, che si coltiva nell’amore della famiglia, quella vera, ma anche nella consapevolezza di trovarsi
ad essere “maestri” di vita per i propri figli. Maestri con l’esempio, oltre che con le parole.
Oggi giorno, questo compito, sembra ancora più difficile a causa di tante variabili pseudo educative e a causa
delle tante traversie che l’istituzione famiglia è costretta a subire dalle mode, dalle mutate aspettative sociali e,
non ultimo, dalle infinite e false comodità che hanno invaso la nostra vita quotidiana e che si vanno
dimostrando, in svariati casi, dei lacci, dei vincoli e degli impedimenti per instaurare con i propri figli quel
dialogo e quell’attenzione che portano ad uno stile educativo indispensabile per una loro crescita consapevole e
sana di ragazzi, quindi di giovani e, di conseguenza, di futuri adulti.
Sulla stessa difficile strada si trovano gli insegnanti e, in genere, tutti gli educatori che incontrano ed hanno a
che fare con le giovani generazioni.
Quale stile educativo vogliamo dare a questi giovani?
Questa impegnativa riflessione, mi è stata suggerita dalla lettura in una rivista, della lettera che Abraham
Lincoln (16° Presidente degli Stati Uniti d’America dal 1861 al 1865) inviò all’insegnante di suo figlio.
Nonostante siano passati molti anni da questo scritto, mi pare che se ne possano cogliere le verità e gli
insegnamenti fondamentali che travalicano le epoche rimanendo basilari per intendere una vita che sa guardare
in faccia a ciò che incontra e sa affrontare, con responsabilità, le scelte inderogabili che il suo volgere impone.
“Caro professore, lei dovrà insegnare al mio ragazzo che non tutti gli uomini sono giusti, non tutti dicono la verità; ma
la prego anche di dirgli pure che per ogni malvagio c’è un eroe, per ogni egoista c’è un leader generoso.
Gli insegni, per favore, che per ogni nemico ci sarà anche un amico e che vale molto di più una moneta guadagnata con
il lavoro che una moneta trovata.
Gli insegni a perdere, ma anche a saper godere della vittoria, lo allontani dall’invidia e gli faccia riconoscere l’allegria
profonda di un sorriso silenzioso.
Lo lasci meravigliare del contenuto dei suoi libri, ma anche distrarsi con gli uccelli del cielo, i fiori dei campi, le colline
e le valli.
Nel gioco con gli amici, gli spieghi che è meglio una sconfitta onorevole di una vergognosa vittoria, gli insegni a credere
in se stesso, anche se si ritrova solo contro tutti.
Gli insegni ad essere gentile e duro con i duri e a non accettare le cose solamente perché le hanno accettate anche gli
altri.
L’eco del “Sapèl Né”
Gli insegni ad ascoltare tutti, ma nel momento della verità, a decidere da solo.
Fondato
da Gianni Micheletti
Gli insegni a ridere quando è triste e gli spieghi che qualche volta anche i veri
Anno 14/19- n. 218/152
uomini piangono.
Aprile 2014
Gli insegni ad ignorare le folle che chiedono sangue e a combattere anche da solo
Pubblicazione mensile
contro tutti, quando è convinto di aver ragione.
Direttore Responsabile:
Lo tratti bene, ma non da bambino, perché solo con il fuoco si tempra l’acciaio.
Giuliano Todeschini
Gli faccia conoscere il coraggio di essere impaziente e la pazienza di essere
Hanno collaborato a questo numero:
coraggioso.
Don Eros, Dario Cortiana, L’Oratorio,
Gli trasmetta una fede sublime nel Creatore ed anche in se stesso, perché solo così
Giorgia Zanoletti, Chiara Imberti,
Anna Guerini, Alessandro Teruzzi.
può avere fiducia negli uomini.
So che le chiedo molto, ma veda che cosa può fare, caro maestro”.
Corrispondenza:
Impegnativo quanto chiede il Sig. Lincoln all’insegnate di proprio figlio ma,
non dimentichiamo che, noi adulti, indipendentemente dalla professione
che svolgiamo, siamo tutti “insegnanti” per i giovani.
Giuliano Todeschini
L’eco del “Sapèl Né”
presso Giuliano Todeschini
Via Bologna 3 - 24020 Piario (BG)
e-mail: [email protected]
Registrazione
Tribunale di BG n. 33 del 6.7.2001
già n. 8 del 4.3.1996
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AL VOTO IL 25 MAGGIO PER LE EUROPEE E PER LE AMMINISTRATIVE.
ANTICIPAZIONI___________________________________________________
Un appuntamento molto importante quello che ci aspetta domenica 25 maggio, per il
quale, per la prima volta in un’unica sessione, saremo chiamati ad esprimere il nostro
voto per eleggere i rappresentati presso il Parlamento Europeo ed il Sindaco con la
nuova amministrazione per il nostro Comune.
Il voto accorpato, deciso dal Consiglio dei Ministri, permetterà di risparmiare sui
costi,tenendo conto dei principi di riduzione della spesa pubblica e concentrando in
un'unica giornata le operazioni di voto.
Alle urne per il rinnovo dei Consigli comunali e l’elezione dei sindaci sono chiamati 174
Comuni bergamaschi. Oltre al capoluogo, quattro i paesi sopra i 15 mila abitanti:
Dalmine, Seriate, Albino e Romano di Lombardia. L’eventuale turno di ballottaggio, che
non riguarderà il nostro Comune, sarà l’8 giugno.
Fissata la data, in Parlamento prosegue l’iter per l’approvazione del disegno di legge
Delrio, che stabilisce alcune regole per la formazione dei futuri Consigli comunali. Attualmente in Senato, il
decreto sugli enti locali sarà approvato entro fine mese, in modo che anche la Camera possa licenziarne il testo,
in via definitiva, entro il 7 aprile, termine ultimo segnalato dagli uffici per permettere lo svolgimento della
prossima tornata elettorale del 25 maggio, tenendo conto della nuova normativa.
Numerosi candidati sono in attesa dei provvedimenti definitivi, anche per la composizione delle liste (che vanno
chiuse entro il 25 aprile). Il testo che andrà in aula al Senato prevede: la possibilità di un terzo mandato per i
sindaci dei Comuni sotto i 3 mila abitanti; la conferma, nei Comuni sotto i 3 mila abitanti, dei Consigli
comunali a dieci componenti (12 per i Comuni sopra i 3 mila abitanti) più il sindaco e il ripristino della Giunta
nei Comuni sotto i mille abitanti. Novità anche per le Giunte. Si conferma il numero di due assessori nei
Comuni fino a 3 mila abitanti e di quattro nei Comuni fino a 10 mila abitanti. Questo per quanto concerne le
ultime notizie normative ma, volendo andare un po’ oltre, ho incontrato il Sig. Sindaco per tastare il polso delle
situazione futura a Piario, in vista del rinnovo dell’Amministrazione.
Le vicissitudini della “politica nazionale hanno allontanato drasticamente la gente dall’impegno politico” dice il Sindaco;
“nei nostri Comuni la politica va lasciata a casa – non abbiamo mai guardato alla tessera che un cittadino aveva in tasca- ci
si confronta sulle idee per amministrare la cosa pubblica”.
Alla mia domanda se intende ricandidarsi mi ha risposto: “Devo dire che alcuni giovani partecipano alle riunioni il che
significa che, se riusciremo a creare una squadra con nuovi inserimenti, allora potrei ricandidarmi…
Come mi piacerebbe che ci fosse anche un altra lista perché le elezioni con una lista sola, hanno il sapore di poca
partecipazione, problema che esiste in vari Comuni.
Chiedo a tutti coloro che potrebbero essere interessati a partecipare, di farsi avanti”.
Questo è quanto, per ora, possiamo anticipare in vista della tornata elettorale che avrà luogo tra circa due mesi.
Nel prossimo numero, quando le date avranno già scandito i termini per la presentazione delle liste, potremo
farvi conoscere i candidati ed i programmi che proporranno all’elettorato per accreditarsi il voto ed ambire al
governo del paese.
Giuliano Todeschini
SEGNALAZIONE
Giungono segnalazioni che in questi giorni, nel nostro paese, si aggirano due persone che di porta in porta promuovono in modo convinto i servizi di una nota azienda di distribuzione dall'energia elettrica (e non solo). Intendiamoci: non sono malintenzionati ma, secondo le indicazioni ricevute, tendono a "forzare" la firma di un
documento asserendo che "tanto poi ci può ripensare...". Anche questo è vero, ma deve essere fatto entro 10
giorni! Il consiglio è di rivolgersi a persone competenti di fiducia prima di apporre qualunque firma
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DONNE E UOMINI CAPACI DI VANGELO_________________________________
E veniamo al cuore della lettera pastorale del nostro Vescovo, la terza parte, dove viene dichiarato il motivo , la
ragione per cui l’ha scritta per tutti noi. L’obiettivo non è di aumentare il numero di adulti cristiani che frequentano la
catechesi, ma di rinnovare e risvegliare la consapevolezza che la fede in Gesù Cristo, Crocifisso e Risorto, trasforma in
maniera decisamente migliore la vita di ogni uomo e donna. Su questo sfondo il Vescovo sottolineata la prospettiva a
partire dalla quale rinnovare la catechesi degli adulti: la vita delle persone, di ogni singola persona, è il luogo serio di
una catechesi non dottrinale (pur necessaria), ma esistenziale. La vita raccontata, ma soprattutto vissuta, è questo luogo.
IL PANE PER LA VITA E PER LA FEDE
Il mio parroco diceva che per un cristiano sono necessarie due cose: L’Eucarestia domenicale e la catechesi
settimanale. Tutto il resto è di più. Il rischio che corriamo nelle nostre Comunità è di vivere del resto, più che
del necessario.
Il motivo di questa lettera
L’obiettivo di questa lettera non è di aumentare il numero di adulti cristiani che frequentano la catechesi, ma è
quello di risvegliare e rinnovare la consapevolezza che la fede in Cristo Gesù, Crocifisso e Risorto, interpella,
illumina, trasforma in maniera decisamente migliore la vita dell’uomo, di ogni uomo, di tutta l’umanità. Questa
consapevolezza è trasmessa in modo particolarmente organizzato a bambini e fanciulli, ma fatica a trovare
modalità significative ed efficaci per raggiungere giovani e adulti. Le iniziative in questa direzione sono molte e
diversificate, ma gli esiti sembrano poco rappresentativi. Non si tratta di quantità, ma di distanza: la distanza tra
la fede in Gesù Cristo e la vita quotidiana nei suoi tanti aspetti: la percezione di sé, le relazioni, l’attività umana,
la conoscenza, il limite, il bene e il male…
La dottrina cristiana
La dottrina cristiana di un tempo, normalmente tenuta dal parroco la domenica pomeriggio, non raggiungeva
tutti i cristiani; dal punto di vista quantitativo, forse ne raggiungeva meno di quelli che oggi sono coinvolti dalle
proposte di una Parrocchia. La sua efficacia non era determinata dal numero delle persone coinvolte o dalla
bravura del parroco (che pur faceva la differenza), ma dal contesto in cui veniva proposta: un contesto in cui
tutto parlava a tutti di quella fede che solo alcuni approfondivano nella dottrina insegnata dal parroco. Oggi non
è scomparsa la dottrina e neppure il parroco: dicevamo che le proposte si sono addirittura moltiplicate. Non
mancano i catechismi e un’ampia offerta di mezzi e metodi anche per adulti. Quello che è mutato
profondamente, con conseguenze rilevanti, è il contesto, come ricordavamo prima. Il contesto non parla più
della fede in Gesù Cristo o ne parla in un modo profondamente diverso rispetto ad un passato che si allontana
velocemente. Gli anziani sono testimoni significativi di questo: da una parte rimpiangono e cercano di
trattenere le forme della fede della loro giovinezza e maturità, dall’altra hanno assimilato rapidamente una
cultura che non fa più della fede la sua sorgente ispiratrice. Sotto questo profilo, la riproposizione di forme
tradizionali, che mantiene una sua capacità di conservazione e trasmissione della fede, non è sufficiente a
corrispondere all’esigenza di un rapporto significativo tra la fede e la vita e qualche volta è esposta al rischio di
marcare maggiormente la distanza o di alimentare una fede stravolta rispetto al Vangelo.
Prendere sul serio la vita
Un’osservazione da prendere molto sul serio è questa: proprio perché la vita appare il luogo decisivo della
proposta della fede, non dobbiamo immaginare che un adulto cresca nella fede semplicemente attraverso una
proposta ben organizzata di trasmissione di contenuti, di conoscenze, di idee: una riorganizzazione ben
strutturata della catechesi degli adulti ha certamente il suo valore, ma esige una considerazione della vita nella
sua pregnanza, unicità e valore, bellezza e drammaticità, possibilità e limite, che si esprima in maniera molto
concreta e percepibile da parte di chi dice di essere cristiano e dalla Comunità cristiana nel suo insieme. La vita
delle persone, di ogni singola persona, è il luogo serio di una catechesi non dottrinale (pur necessaria), ma
esistenziale. La vita raccontata, ma soprattutto vissuta, è questo luogo. Proporre luoghi dove sia possibile
raccontare e condividere la vita, nella sua quotidianità e nei suoi momenti più significativi, è la prospettiva che
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mi sembra corrispondere alle esigenze che abbiamo individuato. E’ in questa prospettiva che potremo rileggere
e rinnovare, se necessario, le nostre proposte di catechesi degli adulti. E’ pure in questa prospettiva che
dovremmo immaginare la figura del catechista degli adulti: non solo e soprattutto un esperto e nemmeno
soltanto un testimone, ma un adulto credente che condivide con altri l’amore per la vita fermentandola del
messaggio e della Grazia evangelici.
L’ affresco meraviglioso
Vorrei, a questo punto, soffermarmi sull’immagine che accompagna la lettera. Si tratta della rappresentazione
del Discorso della Montagna, dipinta dal Beato Angelico nel Convento di San Marco a Firenze. La scena
rappresenta con efficacia immediata la figura di Gesù Maestro: seduto più in alto, attira su di sé l’ascolto dei
suoi, disposti in cerchio davanti a Lui. Gli sguardi, le mani e la posizione del loro corpo comunicano la
concentrazione totale rivolta all’insegnamento e alla persona del Maestro. Senza essere irriverenti, questa
immagine rappresenta il desiderio di ogni catechista o predicatore della Parola di Dio e se vogliamo di ogni
insegnante o educatore o genitore. Ma vi è un particolare che trasforma questa rappresentazione e la rende
unica: sono le aureole dorate che circondano il capo di undici degli ascoltatori, mentre rimane in ombra quella
di uno, che pure ascolta, anche se dipinto quasi del tutto
nascosto. L’aureola rappresenta una santità che si alimenta
all’ascolto di Cristo Maestro: si tratta della vita nuova che Gesù
inaugura e insegna a partire dal grande affresco delle Beatitudini
e poi per tutti i capitoli del Discorso della Montagna, la cui
portata supera i confini stessi della fede. Ma la stessa aureola
rappresenta anche e ancora di più la relazione che già si è
stabilita tra Gesù e i suoi e tra loro e Gesù: una relazione che
precede l’insegnamento stesso; una relazione che è frutto di un
incontro decisivo non semplicemente con un Maestro, anche il
più grande, ma con un uomo riconosciuto come Dio, il Figlio di
Dio. L’oscurità dell’aureola di Giuda, non anticipa il suo
tradimento, non dice un’indisponibilità all’ascolto, ma rivela
l’assenza di questa relazione esistenziale e decisiva con quel
Maestro che è anche il Signore.
La fede e l’incontro
E’ vero che la fede è cammino, sempre cammino; la fede è qualcosa di vivo, mai definitivamente compiuta o
posseduta; la fede è una storia di purificazione attraverso il crogiuolo della vita, dell’oscurità del male e del
dolore, della Grazia misericordiosa: ma è ancor prima intuizione coltivata, inquietudine ineludibile, ricerca
appassionata e finalmente scoperta, meraviglia, stupore, dono, incontro. La fede è relazione con Lui.
Potremmo dire con semplicità che l’esistenza della Comunità cristiana scaturisce dall’incontro con Lui, per
opera dello Spirito, e con ricchezza di esperienze, parole, segni, introduce, favorisce, rende riconoscibile e
possibile ad altri l’incontro con Lui, creduto come maestro, l’Atteso, il Figlio di Dio. La catechesi è espressione
di questa convinzione e condizione per nutrirla: è certamente conoscenza, ma una conoscenza che nasce
dall’amore per Lui e che alimenta questo amore. E’ consapevolezza progressiva della ricchezza esistenziale,
della trasformazione della vita e della storia, della liberazione e della speranza che scaturiscono da Lui. Una
Comunità cristiana non può fare a meno della catechesi rivolta agli adulti che la compongono: viene meno la
possibilità stessa che essa esista come Comunità cristiana. Dobbiamo però riconoscere che molte persone che
partecipano alla vita della Comunità, molti che stanno sulla soglia della Comunità stessa, molti che hanno
ricevuto il Battesimo da bambini, devono esser posti nella condizione di poter sperimentare, di poter rinnovare
questo incontro decisivo con Gesù, il Vivente. Scriveva nel 1984 il Cardinal Martini: “ Questa è la condizione
fondamentale per parlare di catechesi degli adulti: la catechesi suppone che sia avvenuto un incontro tra Gesù e la libertà
dell’uomo. …Se manca l’evento iniziale dell’annuncio del Vangelo, della provocazione e dell’assenso della libertà, la
catechesi rimane senza punto di aggancio. Diventa riflessione e trasmissione organica di un dato di cui non si è colta la carica
originaria. Si trasforma allora in ammaestramento, indottrinamento, trasmissione di abitudini e di comportamenti cristiani
senza riferimento vitale al fatto che li fonda e li giustifica come comportamenti cristiani”.
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CALENDARIO PASTORALE per il MESE DI APRILE 2014_______________
GIOVEDÌ 3 APRILE
ore 20.30 Via crucis vicariale presso il canale di Gromo s.Giacomo
VENERDI’ 4 APRILE
Ore 7.30 Preghiera con i ragazzi - Ore 16.30 Preghiera con i preadolescenti
Ore 20.30 Adorazione eucaristica
DOMENICA 6 APRILE
Ore 15 Incontro dei Cresimandi con il Vescovo a Sotto il Monte
GIOVEDI’ 10 APRILE
Ore 20.30 Incontro genitori cresimandi
VENERDI’ 11 APRILE
Ore 7.30 Preghiera con i ragazzi - Ore 16.30 Preghiera con i preadolescenti
Ore 20.30 In chiesa parrocchiale via Crucis animata dai ragazzi e dai preadolescenti
DA VENERDI 11 A MERCOLEDI’ 16 APRILE
Visita e/o comunione agli ammalati
LA SETTIMANA SANTA
DOMENICA 13 APRILE ‘Domenica delle Palme e della Passione del Signore’
ore 9.55 benedizione degli ulivi in piazza Micheletti e processione verso la parrocchiale.
LUNEDI’ 14 APRILE
ore 15 Confessioni ragazzi/e - ore 16 Confessioni preadolescenti e adolescenti
Ore 20.30 Confessioni vicariali per adolescenti ad Ardesio
MARTEDÌ’ 15 APRILE
ore 20.30 Confessioni per gli adulti a Villa d’Ogna con la preparazione comunitaria.
TRIDUO PASQUALE
GIOVEDÌ 17 APRILE
ore 20.30 Messa in Coena Domini con lavanda dei piedi ai comunicandi e Adorazione eucaristica dopo la Messa
VENERDÌ 18 APRILE
ore 10 Preghiera con i ragazzi - ore 10.30 Preghiera con i preadolescenti
ore 15 Via Crucis a s. Rocco animata dall’oratorio e dagli adolescenti.
ore 20.30 Azione Liturgica
SABATO 19 APRILE
Dalle 9.30 alle 11.00 e dalle 15 alle 18 Confessioni per i giovani
e gli adulti
ore 21.00 Veglia pasquale nella notte con la partecipazione
dei cresimandi, dei loro padrini e madrine e dei loro genitori.
Durante la veglia benedizione della uova pasquali.
DOMENICA 20 APRILE Pasqua di Resurrezione.
Ore 10 S. Messa solenne con la presenza del Coro Praenestinus.
Durante la Messa benedizione delle uova pasquali.
Ore 18 S. Messa
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TEMPO DI PASQUA
LUNEDI’ 21 APRILE ore 10 S. Messa
DOMENICA 27 APRILE Domenica della Divina Misericordia.
Canonizzazione del beato papa Giovanni XXIII e del beato papa Giovanni Paolo II.
Dopo la S. Messa della 10 pomeriggio comunitario presso il parco di Monza
MARTEDI’ 29 APRILE
Ore 15.00 Incontro chierichetti
DOMENICA 4 MAGGIO
Ore 10 Corteo festoso per le vie del paese e a seguire S. Messa con la celebrazione delle Prime Comunioni.
ATTIVITÀ IN ORATORIO___________________________________
D
omenica 2 marzo Piario si è svegliato dal torpore invernale grazie a una bella giornata di
sole e alle tante mascherine che hanno attraversato le strade del paese lanciando coriandoli e
stelle filanti in gran quantità: tanti bambini mascherati, (erano 77) accompagnati dai genitori e da Don Eros che,
per l’occasione, si era mascherato da Arlecchino. Dopo la consueta sfilata per le vie del paese, i ragazzi, si sono
riuniti nuovamente in Oratorio per un’abbondante merenda con cioccolata, torte e dolci preparate da mamme
e nonne. E’ stata premiata la mascherina più carina: il mitico “ELVIS” e a seguire sono stati estratti altri premi
tra le altre mascherine presenti e quasi tutti i bambini hanno ricevuto un piccolo dono. È stato un bel
pomeriggio trascorso in allegria e in compagnia. Ringraziamo tutti coloro che sono intervenuti e che hanno
collaborato accompagnando i bambini o portando i dolci per la merenda.
Diamo appuntamento a tutti domenica 13 aprile per la:
5° edizione della MERENDANDANDO
passeggiata lungo il fiume Serio, la pineta e S.Rocco con soste per la merenda.
Lunghezza totale circa Km. 6 (non adatto a passeggini e carrozzelle).
Partenza dall’oratorio di Piario alle ore 14,30.
Iscriversi entro venerdì 11 aprile 2014 presso: Oratorio di Piario (sabato e domenica dalle 14,30 alle
18,00); Don Eros; Lavanderia Giuliana – Piario; Inviando una e-mail a: [email protected]
Bambini fino alla 1° elementare compresa GRATIS 
Ragazzi fino alla 3° media compresa € 3,00
Ragazzi delle superiori e adulti € 5,00.
In caso di pioggia, faremo merenda presso la tensostruttura.
Speriamo che le mamme non si stanchino delle nostre continue richieste di dolci, ma sappiamo che sono tutte
delle ottime pasticcere, quindi, anche questa volta, chiediamo il loro aiuto per il dolce.
Il consiglio dell’Oratorio
COMPITI IN BIBLIOTECA? ___________________________________________
L
a Biblioteca Comunale di Piario vorrebbe organizzare uno spazio compiti rivolto a coloro che vogliono
avere un sostegno nei compiti o semplicemente svolgere i compiti in compagnia.
A tale proposito la Biblioteca rivolge l'attenzione ad adulti e giovani che vogliono regalare un po' del loro
tempo. Cerchiamo volontari che possano affiancare ed aiutare i ragazzi in questo progetto.
Informazioni:
L'attività di volontariato potrà essere attestata come credito formativo. Per chi fosse interessato può contattare
la Biblioteca., e-mail [email protected] telefono 0346-21422.
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FILO DIRETTO CON LA SCUOLA
___________
In gita con la scuola
La scuola secondaria di primo grado di Clusone ha programmato una gita istruttiva per le
classi prime. La meta di quest’anno è stata particolarmente interessante: in visita a Brescia
e al museo di Santa Giulia. Inizialmente gli alunni si sono recati con il corpo docente al
museo dove si sono divisi per classe con varie guide. La mia classe (1^C) per prima cosa ha
ascoltato la storia del monastero costruito dall’ultimo re longobardo Desiderio e dalla
moglie Ansa per la figlia Anselperga che aveva deciso di farsi monaca.
Dopo di che abbiamo ascoltato la storia evolutiva dell’arte del ritratto, partendo dalle accurate, ma un po’
“ritoccate“ (come le foto di adesso), statue degli imperatori e consoli romani, passando per l’arte costruttiva
medievale (che consiste nel creare un volto in base a documenti scritti della persona) fino ad arrivare all’arte
espressiva moderna che non rispecchia puramente i lineamenti del soggetto, ma li modifica con colori e forme
che ricordano molto l’arte astratta.
Dopo questo passaggio storico nell’arte del ritratto, ci siamo soffermati su un tema spesso ignorato nei dipinti,
affreschi, statue ecc... : l’acconciatura dei soggetti. Ebbene, il modo in cui le persone ritratte si pettinavano ci
permette di risalire alla loro epoca. Difatti, se vediamo una statua romana maschile con i capelli a ciuffi tutti
dallo stesso lato, pensiamo subito all’epoca Neroniana, mentre, se immaginiamo una donna greca con i capelli
morbidi e corti stretti in una fascia sulla testa ci balena in testa, l’idea della Venere Alata. Dopo la spiegazione
della guida, siamo passati ad un divertente laboratorio che consisteva nel disegnare, su un foglio raffigurante un
personaggio senza capelli, l’acconciatura che ritenevamo appropriata.
La tappa successiva, sempre accompagnati dalla guida, è stata la visita all’area romana della quale avevamo
parlato passando dai sarcofaghi accurati alle teste di imperatore (infatti ai tempi della caduta dell’ impero
romano d’occidente, quando facevano fuori un imperatore alla settimana per risparmiare tempo sulla creazione
delle statue, gli artisti avevano avuto l’inventiva di creare un corpo di bronzo e di riprodurre solo le teste degli
imperatori da cambiare nel tempo sul corpo di bronzo).
Dopo la pausa pranzo le classi si sono divise nuovamente e hanno fatto una visita all’interno del centro storico di
Brescia, anch’esso di origine romana (difatti tale città ha una forma rettangolare per via della precisione negli
angoli retti dei romani). Per prima cosa ci siamo recati alla parte forse più famosa di Brescia: il foro romano con
la basilica (l’attuale tribunale) e il tempio dedicato a Giove, re degli dei, Giunone, moglie di Zeus dea dei
matrimoni, del parto e della fedeltà coniugale e Minerva, dea dell’intelligenza. Abbiamo poi visitato il duomo
romano e quello moderno, poi l’orologio con il ciclo lunare, i segni zodiacali e tutte le ventiquattro ore scritte
con i numeri romani e l’antica porta di ingresso di Brescia che apriva una strada per passare da Milano a Verona.
E’ stata una gita interessante e istruttiva e consiglio vivamente di visitare Brescia e il museo di Santa Giulia.
Pre-Expo
Per far conoscere meglio agli studenti della scuola secondaria di primo grado di Clusone, è stata indetta una
conferenza, in collaborazione con l’ing. Ivano Penna che ha gentilmente preso parte a questa iniziativa promossa
dal consiglio ragazzi e dal sindaco Cabrini Lorenzo. Durante tale discussione, l’ing. Penna, ha illustrato a noi
studenti, cosa sia l’Expo (domanda che spesso mette in crisi anche gli adulti), ossia un esposizione universale di
idee che coinvolge attualmente 145 paesi ufficiali. L’ing. Penna ha accennato alla storia dell’Expo. L’Expo nasce
a Londra nel 1851 ma l’esposizione universale più conosciuta è sicuramente quella di Parigi nel 1889 che, per
l’occasione, costruì la famosa Torre Eiffel. L’Expo, nella storia, si è tenuto ogni cinque anni (eccetto Roma
1942, ovviamente a causa della guerra) e dura generalmente sei mesi. Il tema di Milano 2015 sarà
l’alimentazione corretta, l’ecologia, la sostenibilità nei paesi del terzo mondo e lo sfruttamento tecnologico a
favore dell’ ecosistema (non a caso è stata scelta l’ Italia). L’obiettivo principale rimane però quello di
promuovere l’economia nazionale e valorizzare le nostre tradizioni. Per fare ciò verrà, infatti instaurato un
sistema di infrastrutture, una “cittadella ecologica” e un giardino botanico, pronto ad accogliere milioni di
turisti. La mascotte di questa edizione dell’ expo sarà Foody, un simpatico ometto creato con undici alimenti che
ricorda vagamente la celebre opera di Giuseppe Arcimboldo.
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Vado a scuola
Per sensibilizzare sui temi del diritto all’istruzione e invogliare i ragazzi della scuola secondaria di primo grado
di Clusone a svolgere il tragitto verso la scuola a piedi, il giorno 20/03/14 è stato proiettato al cinema “ Garden
“ il film “ Vado a scuola “ di Pascal Plisson. Tale film racconta le storie vere di quattro ragazzini che ogni giorno
per arrivare a scuola percorrono lunghi viaggi, spesso pericolosi. Iniziando da Jackson, 10 anni, dell’Africa, che
ogni giorno compie con la sorellina quindici chilometri nella savana per due ore, con il pericolo degli elefanti;
Zahira, 11 anni, del Marocco, che tutti i lunedì impiega quattro ore per raggiungere il collegio dove rimarrà per
tutta la settimana; Carlito, 11 anni, della Patagonia, che a cavallo, percorre le aride distese dell’ Argentina con
la sorellina per venticinque chilometri; Samuel, 11 anni, dell’India, che affetto da una malattia che gli paralizza
le gambe, tutti i giorni percorre otto chilometri su una carrozzina creata con una sedia di plastica e due ruote
della bici, spinto dai fratelli minori. Il film è stato molto avvincente, con una fotografia accurata facilitata dalla
bellezza dei luoghi. Una frase del film che mi ha colpito molto e che riassume i principi e il desiderio di istruirsi
a ogni costo di questi quattro ragazzi è: “L’operaio conosce 300 parole, il padrone 1000: per questo è lui il
padrone “.
Anna Guerini
GUARDANDO QUA E LA…___________________________________________
I l “buligare” del risveglio primaverile, quest’anno parecchio anticipato, mi pare abbia influenzato anche il
muoversi di alcuni lavori che avrete notato senz’altro anche voi.
Essendo un po’ curioso di sapere, anche a vostro beneficio, ho cercato di documentarmi e di chiedere
informazioni per potervele vendere a buon prezzo.
Il monumento ai caduti
Passando davanti al Municipio si sarà notato che si stanno mettendo in atto alcuni lavori di sistemazione e di
ripulitura del monumento. Della necessità di un intervento, avevamo raccolto la segnalazione inviataci da un
nostro lettore (mese di dicembre). Ora il Comune, con mezzi propri, sta provvedendo alla pulitura del
travertino, alla sistemazione del giardinetto antistante e al ripristino della illuminazione notturna. Saranno
contenti i caduti, ma anche noi che li ricordiamo così, con migliorato decoro.
Asfaltata la strada della pineta
Lavori meravigliosi anche all’interno della pineta. E’ stata infatti asfaltata la strada che, dal parcheggio
dell’Ospedale, conduce alla fattoria denominata “Conigliera” e poi prosegue fino al chiosco nella pineta.
I lavori, eseguiti dalla ditta Legrenzi per conto della Comunità Montana V.S.S., rientrano nell’ambito della
realizzazione del tratto di pista ciclabile che, dal ponte sulla statale per Clusone, attraversa la pineta e si collega
al tragitto già realizzato che, da dietro l’Opsedale, conduce a Villa d’Ogna. Tra l’altro, c’è anche da segnalare la
fase di completamento di un altro tratto di ciclabile, quello che da Via Sorgente scende passando davanti alla
“Fonte” e, lambendo la “casa colonica”, si porta sulla riva destra del fiume Serio, attraversato da un nuovo ponte
in ferro che conduce alla località “Campignano”, in Comune di Parre.
Tutti tratti interessanti, che saranno a presto ben percorribili, con lo scopo di invitarci a camminare e a renderci
partecipi delle bellezze naturali che abbiamo anche nel nostro territorio. Buona passeggiata!
La pista ciclabile sta franando
Chi frequenta questa bellissima passeggiata lungo il fiume Serio, avrà notato già da qualche tempo che, nei
pressi del Fontanino di S.Alberto, la forza e l’insistenza delle acque del Serio, sono arrivate a scavare il poco
consistente materiale da riporto che sostiene il passaggio della pista ciclabile, andando progressivamente ad
erodere il terreno fino ormai al manto di copertura di asfalto.
Dato che è difficile far capire al fiume di stare un poco più in là e di non insistere proprio in quel tratto, sarà
indispensabile intervenire al più presto onde evitare pericoli, ma soprattutto l’eventualità che parte della pista
frani verso il fiume.
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Sentito il Sindaco, che è al corrente dell’inconveniente, pare che il problema sia da attribuirsi all’impresa che
ha effettuato, tempo fa, lavori alla presa del canale e che, ultimati gli stessi, non abbia più ripristinato a dovere i
grossi massi che proteggevano il ciglio della strada dalla forza della corrente.
Accertati i “colpevoli” ora restiamo in attesa, per il bene di tutti, che si sistemi l’inconveniente non
dimenticando che il Serio, proprio perché è serio, non aspetta le lungaggini burocratiche ma continua
imperterrito il proprio corso andando ad erodere quanto di fragile trova sulla propria strada.
Giuliano Todeschini
CONSIGLIO COMUNALE: 26 FEBBRAIO 2014
__________________
I
l Consiglio Comunale si è riunito, per la prima volta nel 2014 e per una delle ultime volte
prima delle ormai prossime elezioni amministrative, alla presenza di 7 consiglieri comunali.
Questi gli argomenti all’ordine del giorno:
1. Approvazione dei verbali della seduta precedente: adempimento obbligatorio, è
stato approvato all’unanimità approvando così i verbali relativi alle deliberazioni adottate nella seduta del 27
dicembre 2013.
2. Regolamento presidi assistenziali: a seguito di alcune modifiche - apportate alla Legge Regionale
3/2008 relativa alla compartecipazione alla spesa nel caso di accesso ai servizi sociali - che entreranno in
vigore solo dopo la conclusione della sperimentazione in atto presso alcuni Comuni, è stato modificato il
regolamento dei servizi sociali ed assistenziali. Approvato all’unanimità.
3. Regolamento per la misurazione e la valutazione della performance. Approvazione: a seguito
dell’introduzione della cosiddetta riforma Brunetta ed alla luce di tutte le precisazioni ed integrazioni
intervenute, viste le linee guida dell’Associazione Nazionale dei Comuni d’Italia in materia di ciclo della
performance, è stato approvato all’unanimità il regolamento per la gestione del sistema di misurazione ed
valutazione della performance organizzativa ed individuale.
4. Conferimento in Anita S.r.l. delle reti e degli impianti di proprietà del comune costituenti
l'esercizio gas nel territorio comunale: la normativa in merito alla distribuzione del gas metano
prevede che gli enti locali effettuino una nuova gara ad evidenza pubblica per l’affidamento del servizio. Il
corrispettivo spettante al comune dipenderà dal valore delle reti di proprietà dello stesso; tale valore sarà
determinato secondo un differente criterio che terrà conto del relativo capitale investito netto (RAB)
riconosciuto dall'AEEG oppure del Valore Industriale Residuo, calcolato invece sulla base del costo di
ricostruzione a nuovo, nel caso che le stesse siano di proprietà del gestore uscente. Valutati tutti gli aspetti
economici e l’opportunità di procedere all’aumento di capitale di Anita S.r.l. (che detiene a sua volta la
maggioranza in Unigas, ossia l’attuale gestore delle reti del metanodotto) attraverso il conferimento degli
impianti, il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità il punto all’ordine del giorno.
5. Approvazione del regolamento di organizzazione e funzionamento dello sportello unico
per le attività produttive (SUAP): a seguito della nomina del nuovo responsabile del SUAP e valutata la
necessità di regolamentare la materia, il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità il regolamento in
oggetto.
6. Ampliamento centro sportivo comunale - delibera di indirizzo: a seguito dell’approvazione da
parte della Giunta Comunale del progetto definitivo ed esecutivo per l’ampliamento del centro sportivo
comunale, il Consiglio Comunale ha deliberato di dare mandato al responsabile dell’ufficio tecnico
comunale di avviare il procedimento ad evidenza pubblica per l’affidamento dei lavori. All’unanimità.
Dario Cortiana
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CHI ROMPE? E CHI PAGA? ___________________________________________
D ue domande provocatorie. La prima senza risposta precisa, la seconda con risposta certa: tutti noi.
Sto parlando delle numerose angherie combinate dai soliti ignoti (un gruppo di ragazzi di già collaudata
esperienza in queste cose) che, per l’ennesima volta, hanno rotto e rovinato deliberatamente e senza alcun
limite, le attrezzature e il chiosco presso il Parco giochi, nel corso degli ultimi mesi.
Un’area che il Comune ha chiuso temporaneamente per poter effettuare i lavori di ripristino e che è stata
riaperta nella terza settimana di marzo.
Ho sentito il Sig. Sindaco per conoscere l’entità dei danni e su cosa si intenda fare.
Ecco quanto mi ha riferito:
Oltre ai tetti (casetta ed ingresso) che abbiamo appena sistemato in questi giorni, abbiamo avuto altri danni come la
rottura di cestini dei rifiuti, il continuo intasamento del lavabo dei servizi (tanto da farlo togliere per l'impossibilità a
tenerlo stappato), la rottura delle stecche in legno della protezione laghetto, la demolizione dell'altalena (sostituita lo
scorso anno) soprattutto perché usata da adulti e non dai ragazzi max 12 anni. Per ultimo è stata scardinata la porta e
danneggiato il cancelletto d’ingresso. La cifra per la riparazione dei soli danni, altalena esclusa, è di circa 3.000 Euro.
Non dimentichiamo che, costantemente, il servizio igienico viene imbrattato di feci fino a limite delle piastrelle. Ho
fatto preparare un cancello in ferro per poterlo chiudere … Ora, dopo aver sistemato tutto, abbiamo disposto la
riapertura con orario 8 – 23. Tre minuti prima della chiusura, entra in funzione il lampeggiante. Non è stato possibile
ripristinare la sirena, anch’essa danneggiata, perché arrecava disturbo a coloro che abitano nelle case vicine…
Di fronte all’ennesima conta di questi atti di vandalismo e soprattutto di fronte alla constatazione della
mancanza del minimo di rispetto di quanto è stato messo a disposizione della comunità, mi pare indispensabile
porsi qualche interrogativo e studiare una strategia educativa, anche forte, al fine di perseguire i responsabili e
condurli a ragionare sulla scorrettezza delle proprie azioni e sul danno arrecato alla comunità. (Magari anche
con il recupero delle spese sostenute per le riparazioni).
Non diciamo che sono le solite ragazzate! Questa, permettetemi, è la solita e semplicista assoluzione, che
ovviamente, non sfiora nemmeno il problema e se ne lava le mani in virtù di un “moderno” e comodo lassismo,
del quale già da tempo stiamo, nostro malgrado, raccogliendone i frutti.
Chi deve, o dovrebbe far capire a questi ragazzi il rispetto delle cose pubbliche, il loro utilizzo corretto e, non
ultimo, il senso civico che deve essere alla base del comportamento corretto anche del ragazzo? Tutti noi ma, in
particolare, la famiglia.
Tutti questi ragazzi hanno una famiglia: perché in casa non interrogarsi sull’operato dei propri figli quando sono
fuori? Per il genitore attento e sensibile non saranno certo domande inquisitorie il chiedere al proprio figlio:
dove sei stato, con chi? Ti sei divertito? Cosa hai fatto? E , magari, trovare anche il momento per sottolineare e
richiamare l’attenzione del ragazzo sulla assoluta negatività di questi atti vandalici a scapito della comunità.
La nostra comunità, quella che, “caro ragazzo”, ti fornisce a prezzo assolutamente stracciato, la scuola, la
palestra, il campo di calcio, quello di pallavolo, l’oratorio, la piazza, il parco giochi…, tutti luoghi di socialità e
di aggregazione perché tu cresca bene e sereno, assieme ai tuoi compagni... sono tutte cose che vanno
rispettate! Perché oggi le utilizzi tu e, domani, hanno lo stesso diritto di utilizzarle gli altri e non di trovarle
danneggiate.
Non voglio farla lunga, ma mi sono permesso soltanto di suggerire sotto voce, qualche idea.
Senza voler essere giustizialista, tuttavia, sarebbe indispensabile anche la collaborazione di chi ha visto, o vede,
gli autori di questi atti vandalici e riferisca a chi di dovere, senza remore ma con senso civico, altrimenti saremo
sempre nella stessa situazione di non individuare mai i colpevoli, ne tantomeno ridurli a ragione dei loro
comportamenti scorretti.
Se qualcuno ha qualche idea migliore ce la faccia conoscere.
Giuliano Todeschini
11
NELSON MANDELA: UN EROE DELLA LOTTA PER I DIRITTI DEI NERI __________
V orremmo fare conoscere, anche a voi lettori, la storia di un personaggio importante come Nelson
Mandela e il modo in cui ha lottato contro l’apartheid. Scriviamo una breve introduzione perché possiate
conoscere (a grandi linee) la politica che, quando Nelson Mandela iniziò la sua lotta per i diritti dei neri,
caratterizzava l’Africa meridionale. Il Sud-Africa fu colonizzato fin dalla seconda metà del XVII sec. da olandesi
e francesi, che si fusero a formare la popolazione boera, che creò persino un proprio idioma, detto afrikaans,
derivato dall’olandese. Nel 1814, la Gran Bretagna si impossessò di questa colonia e incoraggiò l’immigrazione
dei propri cittadini, che divennero la maggioranza della popolazione bianca.
Nel 1961 il Sud-Africa divenne un Paese completamente indipendente. Nacque così una politica
segregazionista, detta apartheid (che in afrikaans significa “separazione”), che garantì la supremazia degli inglesi, i
quali sfruttarono pesantemente gli altri gruppi sociali esistenti in Sud-Africa. L’apartheid cessò solo nel 1994,
quando fu finalmente riconosciuta parità di diritti civili e politici rispetto ai bianchi. Oggi il Sud-Africa è una
repubblica parlamentare.
NELSON MANDELA
Rolihlahla Mandela nacque nel 1918. La sua famiglia proveniva da una tribù del Capo Est del
Sudafrica. Quando andò a scuola i suoi insegnanti gli diedero il nome inglese di “Nelson
Mandela” e gli insegnarono della superiorità degli inglesi.
Anni dopo Mandela diventò un avvocato e con un altro avvocato , Oliver Tambo, fece delle
campagne contro l’apartheid in generale ma in particolare in Sudafrica. Nelson Mandela fu
vice-presidente di un partito politico chiamato “Congresso Nazionale Africano”(ANC). Come Gandhi aveva
fatto nel passato e Martin Luther King stava facendo negli USA, l’ANC adottò una politica di resistenza pacifica
all’apartheid ma ci fu molta violenza verso le persone nere. Nel 1960 questo partito divenne illegale ma Nelson
Mandela non fermò le sue attività e fu arrestato.
Durante il suo processo Mandela disse: “Ho avuto a cuore un ideale di una democrazia e di una società libera
dove tutte le persone vivono insieme in armonia e con uguali opportunità. Questa è un’idea per cui spero di
vivere e che spero di riuscire a raggiungere. Ma se è necessario, è un ideale per cui sono preparato a morire.”
Perse la causa. Nel 1964 fu sentenziato a vita in prigione.
La violenza relativa all’apartheid continuò e nel 1967 la comunità internazionale impose sanzioni al Sudafrica.
Uno degli eventi violenti che ebbero luogo mentre Nelson Mandela era in prigione fu l’Insurrezione dei
bambini di Soweto.Il 16 Giugno 1976 venti bambini scolari neri furono uccisi dalla polizia bianca durante una
dimostrazione pacifica fuori dalla loro scuola. Alcuni dei bambini uccisi avevano soltanto 12 anni. La
dimostrazione si svolse perché il governo disse che tutti i bambini dovevano parlare afrikaans a scuola. È parlata
soprattutto dagli africani bianchi, dai sudafricani di colore e da alcune persone nere.
Nel 1980 Tambo iniziò una campagna internazionale per liberare Nelson Mandela e, nel
1990, il presidente del Sudafrica, FW de Klerk, finalmente sollevò il veto sull’ANC e liberò
Nelson Mandela dopo 27 anni di prigione. L’ANC e il Partito Nazionale bianco, sotto de
Klerk, iniziò a discutere una nuova democrazia multi-raziale per il Sudafrica. La violenza
continuò ma Mandela e FW de Klerk continuarono a incontrarsi e a discutere e, a dicembre
1993, furono entrambi vincitori del Premio Nobel della Pace. A maggio 1994 per la prima volta nella storia del
Sudafrica, tutte le razze votarono nelle elezioni democratiche e Mandela fu eletto
presidente. Robben Island, dove Nelson Mandela fu imprigionato, è ora un Sito
Patrimonio dell’ Umanità. E’, come l’uomo stesso, un simbolo internazionale della lotta
per i diritti umani. Nel 2002, il 16 Giugno, l’anniversario della Ribellione dei bambini di
Soweto, una memoria e un museo furono aperti vicino al posto dove i bambini
morirono. Oggi, il 16 Giugno, è la “Giornata Nazionale della Gioventù”. Dopo 95 anni
di lotta per i diritti dei neri, Nelson Rolihlahla Mandela è morto il 5 Dicembre 2013.
Chiara Imberti e Giorgia Zanoletti
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Periscopio
a cura di Giuliano Todeschini
Quello che vi propongo questo mese, è una riflessione dello scrittore Ferdinando Camon, apparsa su Avvenire
nel dicembre dello scorso anno. Il tema è piuttosto importante e impegnativo e va alla ricerca della saggezza, e
proprio per questo, vale la pena di una riflessione.
Mandela, o della saggezza
“Tutti possono migliorare a dispetto di tutte le circostanze e raggiungere il successo, se hanno passione”: memorabile frase di
Mandela. Ma non è vera per tutti, purtroppo. Ci sono situazioni in cui chi avanza non merita, e chi merita non avanza.
Nelson vuol dire che bisogna creare una società in cui valgono quelle condizioni: questo è giusto, questa, e solo questa è la
buona politica. “L’educazione è l’arma più potente per cambiare il mondo”: perciò se il mondo è sbagliato, i padri lo correggono allevando figli preparati a correggerlo. Per la corruzione è così. Per la mafia. Per l’evasione. Per la disonestà fiscale. I
figli sono la leva con cui i padri cambiano la storia.
“Essere liberi non significa lottare per la propria libertà, ma anche per la libertà degli altri”: sei libero se sei tra i liberi,
quando in Sudafrica i bianchi erano liberi e i neri no, neanche i bianchi erano liberi. Imponendo lo schiavismo erano schiavi.
“Odiare è come bere veleno sperando che uccida il nemico”: e invece il veleno uccide te. Chi odia si avvelena la vita. Una vita
trascorsa nell’odio è una vita bloccata, è una morte. Questa massima stronca un’altra massima: “La vendetta è un piatto che
si serve freddo”, e un’altra ancora: “Siediti sulla riva del fiume, prima o poi vedrai passare il cadavere del tuo nemico”.
Mangiare freddo e star seduto lungo un fiume non sono un bel mangiare né un bel modo di passare le giornate. Per venire ai
miei colleghi che scrivono libri, e incontrano critici invidiosi che li stroncano senza motivo, il consiglio è: continuate a scrivere, non fermatevi a polemizzare col critico, perché questo è l’interesse suo e non il vostro.
“A fare la storia sono le persone comuni”: alcuni pensano che lo Sterminio sia stata colpa di uno solo. Il Grande che comanda
è un vento che scuote il mare, sul mare i popoli galleggiano come sugheri. Non è così. Dopo Levi, sono venuti Hilberg e Goldhagen a dimostrare che il vero problema fu l’obbedienza della massa. La guerra di Omero era uno scontro di eroi, le guerre
mondiali furono scontri di popoli. Il popolo è fatto di persone comuni. Sono queste che contano. Che lavorano. Che pagano.
Che votano. E’ a queste che dobbiamo parlare.
LETTERA APERTA DI UN PADRE A UN FIGLIO________________________________________
Un nostro gentile lettore, che ringrazio, ci ha inviato questo scritto, tratto da una rivista. Direi che può essere
un buon spunto di riflessione per tutti.
Se un giorno mi vedrai vecchio: se mi sporco quando mangio e non riesco a vestirmi … abbi pazienza, ricorda il tempo che
ho trascorso ad insegnartelo.
Se quando parlo con te ripeto sempre le stesse cose … non mi interrompere … ascoltami, quando eri piccolo dovevo
raccontarti ogni sera la stessa storia finché non ti addormentavi.
Quando non voglio lavarmi non biasimarmi e non farmi vergognare … ricordati quando dovevo correrti dietro inventando
delle scuse perché non volevi fare il bagno.
Quando vedi la mia ignoranza per le nuove tecnologie, dammi il tempo necessario e non guardarmi con quel sorrisetto
ironico ho avuto tutta la pazienza per insegnarti l’abc; quando ad un certo punto non riesco a ricordare o perdo il filo del
discorso … dammi il tempo necessario per ricordare e se non ci riesco non ti innervosire ….. la cosa più importante non è
quello che dico ma il mio bisogno di essere con te ed averti li che mi ascolti.
Quando le mie gambe stanche non mi consentono di tenere il tuo passo non trattarmi come fossi un peso, vieni verso di me
con le tue mani forti nello stesso modo con cui io l’ho fatto con te quando muovevi i tuoi primi passi.
Quando dico che vorrei essere morto … non arrabbiarti un giorno comprenderai che cosa mi spinge a dirlo. Cerca di capire
che alla mia età non si vive, si sopravvive.
Un giorno scoprirai che nonostante i miei errori ho sempre voluto il meglio per te che ho tentato di spianarti la strada.
Dammi un po’ del tuo tempo, dammi un po’ della tua pazienza, dammi una spalla su cui poggiare la testa allo stesso
modo in cui io l’ho fatto per te. Aiutami a camminare, aiutami a finire i miei giorni con amore e pazienza in cambio io ti
darò un sorriso e l’immenso amore che ho sempre avuto per te.
Ti amo figlio mio
13
PALLAVOLO NEWS_________________________________________________
B
entornati cari tifosi del Rinnova Piario! La fine dei campionati si sta avvicinando ma, non per questo, la
passione si affievolisce! Alcune squadre hanno ancora poche partite da disputare, altre qualcuna in più e una
addirittura ha addirittura concluso gli incontri da disputare. In questo articolo vi spiegheremo l’andamento,
come di consueto, di tutte le compagini pallavolistiche di questo piccolo paese.
Vi parlo un po’ delle giovanissime, come secondo allenatore. Rispetto ai mesi passati, hanno saputo
mantenere l’impeto e la concentrazione disputando delle buone partite contro avversari di livello alto e spesso
formati da atlete più grandi. Questa progressione è il segno di un miglioramento rispetto al girone di andata,
dove con lo stesso avversario le nostre ragazze non sono riuscite a conquistare neanche un punto; fatto che nelle
ultime due partite è avvenuto! Il buon clima all’interno della squadra sicuramente aiuta; sia durante gli
allenamenti che nelle partite; dove il sestetto in campo e la panchina devono attuare la regola del: “uno per tutti
e tutti per uno!”. L’aiuto reciproco ed il sostegno nei momenti di difficoltà è una peculiarità tipica della
pallavolo, che ha nello stare in gruppo ed affidarsi ad esso il proprio punto cardine. Le nostre ragazze stanno
applicando questo principio e speriamo che continuino a farlo!
Ora “passiamo la palla” alle Miniallieve, ce ne parla l’atleta Martina Filisetti. “Questo mese è andato piuttosto
bene: in queste quattro settimane, nonostante due sconfitte siamo riuscite a vincere un set contro il Fiorano e
contro il Cene abbiamo ribaltato il risultato dell’andata, vincendo 2 a 1. Oltre le solite infortunate che si stanno
riprendendo lentamente, anche il nostro capitano è fermo e non potrà giocare le prossime due partite. Volevo
anche ricordarvi che il 5 aprile giocheremo in casa e spero che veniate a tifare per noi! Sfortunatamente c’è stata
una perdita nella famiglia della nostra allenatrice: noi miniallieve e tutta la società le siamo molto vicine.”
La squadra dell’Under 16 è l’unica che fino ad ora ha concluso il campionato, piazzandosi al penultimo posto.
Dopo la vittoria nell’ultima partita analizzata, la squadra non è riuscita, purtroppo, a replicare il risultato
positivo, trovando quattro sconfitte nelle altrettante partite. Il bilancio finale non è comunque da considerarsi
completamente negativo, perché nelle ragazze si è vista la buona volontà e l’impegno in un campionato “che
non fa sconti a nessuno”. Questa rinnovata voglia può e deve essere un punto di ripartenza per ciascuna delle
atlete nella partecipazione al prossimo campionato, qualunque esso sia. Gli allenatori potranno sicuramente
sfruttare questo tempo libero dalle partite ufficiali per disputare amichevoli ed incontri con altre squadre, per
testare con maggiore efficacia il nuovo spirito del gruppo.
Ora le allieve. Dopo il piccolo “cedimento” avuto nei mesi scorsi, le nostre beniamine hanno saputo ritrovare la
grinta e la voglia di vincere che le contraddistingue, trovando buoni risultati nelle ultime quattro partite
disputate. I tifosi , gli allenatori e i genitori sono molto contenti di questo; rimane soltanto il dispiacere per quel
piccolo “passo falso” che non le ha mantenute nelle posizioni alte della classifica. Il motivo di questo è anche da
imputare alla natura del campionato, dove le squadre di testa sono molto competitive e si distanziano di
pochissimi punti l’una dall’altra, e dove perdere due o tre partite vale molto. La speranza per le nostre giovani
donne è che, oltre al talento di cui sono dotate, dia una mano anche la fortuna, colpendo le avversarie con
alcune sconfitte strategiche e dando la possibilità alle api di “volare in alto”!
Sentiamo ora l’opinione di Danka, che ha appena ereditato la gestione della squadra della Terza Divisione.
“Dopo aver ricevuto da Ploda il testimone e aver quindi
assunto il ruolo di primo allenatore della terza divisione, ho
capito da subito che l’impegno da dedicare deve essere al
110%. Come ripetiamo da inizio stagione, questa squadra è
compatta, come gruppo, e di buon livello, come capacità. Il
gruppo è però eterogeneo e per quanto singolarmente ogni
giocatrice può essere bravissima, in uno sport di squadra
come la pallavolo, l’individuo non fa la differenza. Io e
Nunzio lavoreremo sodo per creare un buon feeling di gioco
tra le ragazze, aiutandoci anche con analisi video e
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allenamenti personalizzati per ruolo, con la presenza di diversi allenatori. Sappiamo che l’entusiasmo non andrà
a scomparire: spalla a spalla con le ragazze otterremo ottime soddisfazioni. Ci aggiorniamo al prossimo mese
per comunicare se queste soddisfazioni troveranno riscontro
anche sul campo.”
Ed è sempre Danka che ci racconta il mese di marzo delle
Allieve: “C’è un modo di dire che recita: ‘Marzo pazzerello,
guarda il sole e prendi l’ombrello’. Sono 3 le partite
disputate questo mese e anche le nostre Young si sono
adeguate a quel vecchio adagio, e han regalato tre incontri, a
dir poco ‘pazzerelli’. L’8 marzo abbiamo affrontato in casa
l’AlzaNese, vincendo per 3-0, con degli ottimi parziali, e
concludendo la partita donando alle avversarie una mimosa,
in occasione della festa della donna. Forse ricorderete che dopo uno splendido girone di andata, le ragazze
avevano vissuto un momento difficile all’inizio del ritorno, subendo alcune inattese sconfitte. Ma a marzo arriva
la primavera, e con essa tornano anche le api! Ed ecco infatti che contro l’OroVolleyNembro le Young
disputano una partita infinita, di due ore, lottando con i denti fino alla fine e sconfiggendo le avversarie con un
ottimo 3-2. Una partita spettacolare che ha lasciato soddisfatti noi allenatori, ma anche il pubblico e le ragazze
stesse. Ma questo non è nulla se confrontato con la partita del 22 marzo: le Young si sono trovate ad affrontare
a Piario il forte Seriana Volley, che svetta nella cima del campionato avendo subito una sola sconfitta, da inizio
stagione. Dopo un pessimo primo set, sembrava che il destino della partita fosse già segnato, ma le Allieve di
Piario hanno voluto dimostrare di voler vendere cara la propria pelle, e hanno conquistato il secondo ed il terzo
set, tra il tripudio del pubblico e lo smarrimento delle avversarie. Il Seriana ha poi reagito di esperienza,
riconquistando il 4 set e riportando così il risultato sul pareggio. Ma è nel Tie Break che le Young han giocato
tutte le loro carte vincendo il set e lasciando il Seriana ad 8 punti. Immensa la gioia di tifosi e di noi allenatori,
per l’ottenimento di un risultato tanto sperato ma tanto difficile. Orgoglio Young, complimenti! Concludo con
un in bocca al lupo alla nostra seconda allenatrice, Mari, che nel corso di una partita ha avuto un brutto
infortunio e sarà immobilizzata sul divano per 30 giorni, in compagnia di un’ingessatura e del telecomando della
tv! Guarisci presto!”
Passiamo ora alle libere, con le parole del primo allenatore, Gazzaniga Mattia: “Le libere stanno vivendo un
momento un po’ difficile: nelle ultime partite hanno alternato momenti di bel gioco e momenti di
deconcentrazione, che ne hanno condizionato i risultati contro avversarie alla loro portata. È difficile tirare su il
morale dopo queste due inaspettate sconfitte, ma bisogna farlo, c’è bisogno di ritrovare quella grinta che si è un
po’ persa, speriamo di ritrovarla!”
Dopo questa rapida panoramica delle squadre, vi lasciamo un piccolo calendarietto delle ultime partite che
verranno giocate in casa, pressa la palestra comunale di Piario. Non perdete occasione per venire a trovarci:
non ve ne pentirete!
Alessandro Teruzzi
Data
Ora
Squadra di casa
Squadra ospite
mar 01 apr
21.00
RINNOVA PIARIO.IT
-
ELIVOLLEY ROVETTA
3D
mer 02 apr
21.15
RINNOVA PIARIO.IT
-
OR. FIOBBIO BPM
LF
sab 05 apr
19.00
RINNOVA YOUNG
-
BOCCALEONE PALL.
YNG
sab 05 apr
15.00
POLISCALVE SPORT B
-
RINNOVA PIARIO.IT
MAF
sab 26 apr
19.00
RINNOVA YOUNG
-
CONCA PRESOLANA
YNG
mar 29 apr
21.00
RINNOVA PIARIO.IT
-
VOLLEY FIORANO
3D
mar 06 mag
21.00
RINNOVA PIARIO.IT
-
IMMACOLATA ALZANO
3D
Categoria
15
LA
POSTA_______________________________________________
Ecco la posta che abbiamo ricevuto questo mese.
Gentile redazione ho scoperto con piacere che nel numero del vostro giornale presente a questo link
(http://www.comune.piario.bg.it/materiale/documenti/vivere-a-piario/eco_sapel_ne/ldsn-201306.pdf) avete citato
un mio articolo. Volevo ringraziarvi e complimentarmi per il giornale che ho trovato utile oltre che molto vicino al lettore dal punto di vista umano. Mi sembra un giornale che si pone nell'ottica di dare non solo informazioni ma supporto
a chi legge e questo non sempre è semplice quale connubio. Pertanto ancora complimenti e grazie!
Dott.ssa Sibilla Giangreco
Psicologa / Psicoterapeuta
cell. [email protected]
Quando ho trovato e letto questa Mail, mi sono a dir poco meravigliato, in quanto mai avrei pensato che il nostro giornale potesse essere letto fino all’estremo dello “stivale”. Questo è il frutto di Internet e della capacità di
questo potente mezzo di mettere in comunicazione utenti, tra loro anche sconosciuti, dai più disparati posti del
globo. L’articolo a cui fa riferimento la Dr.ssa Giangreco,(psicologa che opera ad Enna), era stato pubblicato
nel numero 208 del giugno 2013 con il titolo “Pensieri scaccia crisi”. Si tratta di una bella riflessione della psicologa, corredata da 10 interessanti suggerimenti per far fronte allo sconforto della crisi che si concludeva con la
confortante frase:”se non ho scacciato la crisi dai vostri pensieri, spero almeno di avervi lasciato un sorriso”.
Con lo stesso spirito con cui concludeva il suo articolo, gentil.ma dott.ssa, io l’ho girato, con affetto, ai miei
lettori ed ora, la sua Mail, mi riempie di un sorriso di soddisfazione per l’apprezzamento di cui ci onora.
Grazie dei suoi pensieri e grazie per i complimenti.
Il direttore
Giuliano Todeschini
Dighèt del bù?
a cura de Giulià Tudeschì
Le ossa sono la struttura dell’apparato scheletrico che da consistenza al nostro corpo.
Partendo da questo concetto in dialetto bergamasco “òss” intende anche l’essenza, la sostanza importante di
una cosa.
Se il medico traumatologo viene chiamato “ol dutùr di òss”, nel linguaggio comune quando si dice “portà fò i
òss” (portare fuori le ossa), indica uscire da una situazione difficile, anche per malattia, nella quale si è incappati. Essere invece “dòma dè pèl e òss” (solo di pelle e ossa) non è un bel segno, meglio certo un bel viso paffuto
e colorito che “èss öna braca de òss” (essere una manciata di ossa). Non siano permalosi i “magri” moderni,
perché queste locuzioni nostrane non erano offensive ma, nella loro schiettezza e ironia, si celava anche un invito al ragazzo in crescita, a svegliarsi, a spicciarsi, a crescere e svilupparsi.
Essere “ün òss dür de pelà” (essere un osso duro da pelare) significa avere un carattere scorbutico, difficile.
Se uno invece viene definito “balòss fina sö l’òss” (astuto fino all’osso) vuol dire che bisogna starci molto attenti. Attenti anche al lusso, perché “ol tròp botèp l’ischeèssa l’òss del còl” (le troppe comodità, rompono
l’osso del collo). La vita, si sa, non è sempre in discesa, tant’è che il proverbio sentenzia: “nó gh’è carne sènza
òss” (non c’è carne senza osso). A tavola i palati fini sanno che “la carne dré a l’òss l’è la piö buna” (la carne
migliore è vicino all’osso).
E, per concludere, quando la sorte si accanisce si dice che “ü desfürtünàt al tróa i òss pó ‘n de la polènta” (uno sfortunato trova gli ossi anche nella polenta). Che sgabola!
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BACHECA DEL RICICLO
Ringrazio a nome della Parrocchia di Piario le due signore che ci hanno dato una rete a doghe, un asse da
stiro, una cassettiera e un tavolino da fumo che provvederemo a sistemare nei locali affittati nei mesi estivi.
Rimangono ancora valide le richieste per un FRIGORIFERO, un LAVANDINO CON MOBILETTO, un
ARMADIO richiesti nei mesi scorsi.
Questa “bacheca del riciclo” nelle mie intenzioni vuole essere un riferimento per chi ha degli oggetti usati
ma in buono stato che in casa danno fastidio ma che spiace buttare e anche nell’altro senso di chi ha una
necessità ma non vuole o non può acquistare in negozio.
A buon prezzo ce li leviamo dai piedi e per poco o niente qualcun altro li può continuare a usare e siamo
contenti in due.
Grazie dell’attenzione.
Giorgio
KULTUR QUIZ “CURIOSITÀ CURIOSE” N.156____________________________
a cura di Giuliano Todeschini
Diamo la soluzione del Kultur quiz n. 155 pubblicato sul numero 216 del mese scorso.
1.
2.
3.
4.
Di chi era rimasta vedova Giuditta? Di Manasse.
Qual è la sua città? Betulia.
Come si chiama il comandante supremo dei nemici assiri che ella decapitò? Oloferne.
A quanti anni morì Giuditta? 105.
Quattro risposte sono giunte in redazione tutte esatte. Si è quindi proceduto all’estrazione del vincitore
che è risultata Jessica Fantoni. A lei vanno i nostri complimenti ed il premio il palio, un bel libro. Complimenti
anche a tutti gli altri partecipanti. Vado ora a proporre il Kultur quiz n.156 ricordando che la data ultima di
presentazione delle soluzioni da inviarsi alla Redazione, è il 25 Aprile (per la risposta si può ritagliare il riquadro sottostante e inviare la soluzione a Redazione de L’Eco del Sapèl Né” via Bologna n.3 – 24020 PIARIO,
oppure tramite e-mail a: [email protected].) Buon lavoro!
----------------------------------------------------------------L’oggetto del Kultur quiz di questo mese riguarda alcune notizie di storia recente.
Ecco le domande a cui dare una risposta:
1. Chi è il giornalista e scrittore che teneva la rubrica televisiva intitolata “Il fatto quotidiano” e qual è l’anno della scomparsa ________________________________
2. Chi fu eletto a Presidente della Confindustria nel 2008? _______________________
3. Come si chiama il sito Internet di informazione politica, sociale e di costume, fondato da
Roberto d’Agostino? __________________________________________
4. Qual è l’anno di fondazione della prima “Banca dei poveri” (Grameen Bank) e chi è il
fondatore? __________________________________________________________
Nome e cognome
Via
n.
Paese
Tel
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18