IL COMPORTAMENTO DEL CONSUMATORE

FONTI:
- D. Dalli, S. Romani, "Il comportamento del consumatore" , F. Angeli, 2000
- Keith C. Williams, "Psicologia per il marketing", Il Mulino, 1988
- L. Petruzzellis, J.C. Chebat, "Comportamento del consumatore", Prentice Hall, 2010
SARA ROMANIELLO
SARA RILLI
GABRIELLA DI FALCO
GIULIA ACCORRONI
GIADA GALASSI
CHIARA CECCAROLI
Corso di Marketing progredito - Università du Urbino
1
IL COMPORTAMENTO DEL CONSUMATORE
Come analizzare il comportamento del consumatore?
• Situazioni pratiche (es: venditori)
• Visione teorica: MODELLI
Spiegano COME e PERCHE' il consumatore acquista.
Due visioni:
• POSITIVISTA= prevedere e condizionare il comportamento del consumatore.
• INTERPRETIVISTA= atti di consumo visti come esperienze uniche in quanto
condizionati da situazioni di contesto irripetibili
Corso di Marketing progredito - Università du Urbino
2
VISIONE POSITIVISTA
APPROCCIO COGNITIVO
Le azioni individuali sono il risultato di un processo di elaborazione degli stimoli
ambientali al fine di prendere decisioni d'acquisto.
Il consumatore è un soggetto razionale e attivo, talvolta condizionato da componenti
affettive
E' possibile individuare due correnti:
•
•
MODELLO S-R (anni '60): effetti dell'elaborazione degli stimoli ambientali sul
comportamento d'acquisto.
MODELLO DI ELABORAZIONE DELL'INFORMAZIONE (anni '70): analisi più dettagliata dei
risultati del comportamento d'acquisto.
Corso di Marketing progredito - Università du Urbino
3
MODELLO S-R (Stimolo- Risposta)
HOWARD (1963): le interazioni con l'ambiente determinano effetti durevoli nel comportamento
d'acquisto, facendo risultare l'acquisto successivo meno complesso.
Tre processi:
-Extensive Problem Solving durante il primo acquisto il consumatore considera tutte le
alternative del mercato:
•
•
•
Se c'è predisposizione all'acquisto ricerca informazioni
Sceglie l'alternativa migliore e acquista (influenza di componenti soggettive)
Immagazzina la decisione in memoria (valutazione per acquisti successivi
- Limited Problem Solving in situazioni di riacquisto la predisposizione per alcune alternative
cresce e la ricerca di informazioni non viene più attivata.
-Automatic Response il consumatore è predisposto per un unica alternativa e viene eliminata
la fase di valutazione delle alternative.
Corso di Marketing progredito - Università du Urbino
4
NICOSIA(1966): applicazione di una prospettiva diadica, ossia un processo di scambio tra
impresa e consumatore: le risposte di una parte determinano gli stimoli per l'altra e
viceversa.
- L'impresa emette messaggi
- Il consumatore valuta i messaggi e considera le alternative
- Il consumatore sceglie e acquista
- Attraverso ripetute esperienze d'acquisto il consumatore modifica il suo comportamento,
che costituisce uno stimolo per le imprese.
.
Vantaggi:
- ruolo attivo del consumatore
-il collegamento tra stimoli e risposte è complesso poichè soggettivo.
Svantaggi:
- modello indeterministico: non prevede inizio e fine dell'interazione impresa/cliente
Corso di Marketing progredito - Università du Urbino
5
ENGEL (1968) presenza di un'unità di controllo centrale (memoria), fonte dei ragionamenti
e dei comportamenti.
- Stimoli: input ambientali
- Elaborazione dell'informazione
- Processo decisionale: fasi attivate quando il consumatore decide di modificare il suo
comportamento per aumentare la soddisfazione.
Vantaggi: - focus su processi mentali necessari per risolvere i problemi e non su processi di
apprendimento come i precedenti.
Svantaggi: - non si comprende come e quanto l'ambiente influisca sella decisione.
HOWARD e SHETH (1969) focus su percezione e apprendimento. Interagendo con
l'ambiente e valutando le alternative, il consumatore aumenta progressivamente il suo
apprendimento e dunque la capacità di risolvere i problemi decisionali.
Svantaggi: - enfasi a costrutti teorici piuttosto che di processo
Corso di Marketing progredito - Università du Urbino
6
In sintesi:
• Gli stimoli esterni sono le sollecitazioni che il cliente riceve (prodotti, comunicazione,
passaparola)
• Gli stimoli devono essere percepiti, compresi ed elaborati per creare risposte a livello
individuale (stimolo internalizzato)
• Il consumatore sceglie (processo decisionale)
• Il consumatore può acquistare (risposta) o non scegliere e dunque ricercare altre
informazioni (ricerca).
•
•
La ricerca di informazioni è essenziale
Il consumatore è attivo e in grado di apprendere
Corso di Marketing progredito - Università du Urbino
7
MODELLO DI ELABORAZIONE DELL'INFORMAZIONE
BETTMAN(1970) analizza il processo di elaborazione dell'informazione, esso implica:
- Disponibilità di memoria per immagazzinare i concetti
- Procedure per che elaborano e sviluppano concetti intermedi
- Rete (strutture di nodi che collegano domande a cui il consumatore può rispondere in
modo affermativo o negativo).
Il consumatore è un elaboratore di informazioni: interagisce con l'ambiente, ricerca
informazioni, le elabora e seleziona le alternative → FOCUS sui processi di scelta e non solo
sugli esiti (modelli precedenti).
Tale approccio è definito process tracing: si misura lo sviluppo del processo decisionale per
verificare la direzione che segue il consumatore. Il modello S-R segue invece un approccio
input output: si analizzano i fattori (stimoli e risposte) che condizionano il processo
decisionale.
Corso di Marketing progredito - Università du Urbino
8
STATO ATTUALE DEI MODELLI COGNITIVI
Tali modelli seguono il filone proposto da Bettman.
HOWARD (1963; 1994) attività decisionale è fondamentale per spiegare il comportamento
del consumatore, esso viene spiegato sulla base di processi cognitivi:
- Attenzione e comprensione: comprensione delle informazioni dell'ambiente per creare
nuova conoscenza.
- Memoria: immagazzinamento delle informazioni rilevanti
- Integrazione: associazione delle conoscenze per scegliere tra le alternative.
BROADBENT;1958, TREISMAN;1960, NORMAN;1968 KAHNEMAN;1973
propongono strategie
per spiegare come avviene la selezione degli stimoli presenti nell'ambiente. Gli stimoli
assumono rilievo sulla base degli obiettivi individuali.
Corso di Marketing progredito - Università du Urbino
9
Processi di attenzione portano gli individui a selezionare stimoli, i quali successivamente
vengono poi sottoposti a processi di comprensione.
•
•
•
Organizzazione: comprendere com'è fatto l'ambiente da cui riceviamo gli stimoli
Categorizzazione: indentificare significati e contenuti dello stimolo
Inferenza: creare famigliarità con lo stimolo per perseguire un obiettivo.
Il loro ingresso nella memoria porta ad una valutazione tra due o più alternative e la scelta
di una (intenzione).
Nei nuovi modelli i processi cognitivi del consumatore si basano su conoscenze presenti in
memoria.
Il sistema cognitivo può raccogliere qualsiasi stimolo e trasformarlo in conoscenze → sono
organizzate in memoria in strutture più o meno complesse (network associativi) → aiutano il
consumatore a districarsi in un mondo pieno di stimoli, i quali vanno interpretati al fine di
realizzare scelte di acquisto.
Corso di Marketing progredito - Università du Urbino
10
LA COMPONENTE AFFETTIVA NELLA LETTERATURA DI
STAMPO COGNITIVO
Il comportamento può essere spiegato in maniera esaustiva solo se si fa
riferimento alla componente affettiva.
Ci sono fattori di contesto che impediscono l'applicazione dell'approccio
cognitivo e determinano scelte apparentemente ingiustificabili, che
diventano comprensibili se si considera la sfera affettiva.
COHEN, ARENI (1991) la sfera affettiva è un filtro che si interpone tra variabili
a monte (stimoli) e conseguenze.
L'individuo prova emozioni che influenzano le decisioni (stati affettivi) →
lasciano ricordi (tracce affettive) → possono essere recuperati in memoria
per influenzare comportamenti successivi.
Corso di Marketing progredito - Università du Urbino
11
APPROCCIO COMPORTAMENTISTA
Le cause dei comportamenti dell'individuo dipendono da fattori ambientali, senza dare
rilevanza ai processi mentali. Esso si limita a mettere in relazione stimolo e risposta.
SKINNER (1953), focus sul concetto di apprendimento. Si analizzano i cambiamenti del
comportamento degli individui generati dall'esperienza degli stimoli ambientali.
Il condizionamento è un meccanismo che spiega l'apprendimento.
I processi di condizionamento seguono due approcci:
-Classico (anni '80): dopo una serie di ripetizioni l‘individuo associa uno stimolo(con effetti) a
un altro(senza effetti) al punto in cui il secondo produce effetti simili al primo → il secondo
stimolo da neutro diventa condizionato.
Svantaggi:
- applicato solo a contesti a basso coinvolgimento o a scelte d'acquisto frequenti.
-implica l'utilizzo di variabili cognitive per misurare l‘efficacia del condizionamento
Corso di Marketing progredito - Università du Urbino
12
- Attivo (anni '70): al contrario del modello classico le reazioni agli stimoli consapevoli in
base all'entità dello stimolo e il comportamento precede lo stimolo. Approccio più
vicino alla prospettiva cognitiva.
In ogni situazione esiste una probabilità che un individuo metta in pratica un determinato
comportamento, in ogni situazione esistono possibili reazioni → si ha condizionamento
quando si riescono a manipolare tali reazioni.
I comportamentisti cercano di spiegare il comportamento d'acquisto sulla base degli
stimoli ambientali, mentre i cognitivisti cercano di comprendere come questi stimoli
vengono utilizzati durante il processo decisionale.
APPROCCIO INTERPRETIVISTA (approccio esperienziale)
Importanza di esperienze simboliche e soggettive. Le situazioni di acquisto e di
consumo sono determinate dalla sfera affettiva ed emotiva.
I
consumatori sono dei feelers piuttosto che thinkers, essi consumano molti prodotti per
le sensazioni, emozioni che evocano.
In questo approccio rispetto all'approccio tradizionale l'interazione tra prodotto e
consumatore è essenziale → la prospettiva esperienziale si concentra sul consumo.
Corso di Marketing progredito - Università du Urbino
13
LA COGNIZIONE
E’ un termine attribuito a quei processi mentali che
ci consentono di dare significato al nostro
ambiente e alle nostre esperienze.
Questi processi mentali sono importanti per
l’apprendimento e per la percezione di eventi.
Corso di Marketing progredito - Università du Urbino
14
CHE COS’E’ LA PERCEZIONE?
 Viene definito come un processo complesso per mezzo del quale
la gente seleziona , organizza, interpreta stimoli sensoriali per
giungere ad una rappresentazione del mondo dotata di
significato. (Markin 1974)
LA PERCEZIONE DEL CONSUMATORE DIPENDE NON SOLO DALLA QUALITA’ DEI PRODOTTI
STESSI, MA ANCHE DAGLI ATTRIBUTI CHE IL MARKETER E’ IN GRADO DI DARE AL
PRODOTTO.
Corso di Marketing progredito - Università du Urbino
15
PERCEZIONE
•
•
•
SENSAZIONE
Sensi cinestetici (info sulla posizione degli arti)
S. vestibolari (info sulla posizione della testa,
responsabili dell’equilibrio)
S. Organici ( info sulla pressione, sul dolore)
Soglia Assoluta: minima stimolazione degli organi di senso richiesta prima che ci sia una
qualsiasi esperienza sensoriale
Soglia Differenziale: quantità minima di stimolazione necessaria per distinguere due stimoli
Corso di Marketing progredito - Università du Urbino
16
Percezione
Dati Sensoriali
Esperienza Passata
Blind Test
(Husband,Godfrey)
Il compito del marketer consiste spesso nell’enfatizzare quelle
differenze tra i prodotti che non possono essere immediatamente
visibili al consumatore, o nel minimizzare i confronti sfavorevoli.
Corso di Marketing progredito - Università du Urbino
17
LA PERCEZIONE SELETTIVA
•
•
La nostra percezione degli stimoli , che bombardano i nostri organi di senso, è
altamente selettiva.
L’attenzione è un fattore determinante in rapporto a quanto viene percepito.
FATTORI ESTERNI
•
•
•
•
•
•
Intensità e dimensione
Posizione
Contrasto
Novità
Ripetizione
Movimento
Corso di Marketing progredito - Università du Urbino
18
FATTORI INTERNI
• Interessi
• Bisogni
• Motivazioni
Maggiore è la comprensione dei bisogni e delle aspettative, maggiore sarà , per il
marketer, la possibilità di sviluppare strategie appropriate per i suoi prodotti
Corso di Marketing progredito - Università du Urbino
19
La scelta di una marca non dipende solo dalla consapevolezza di marca, ma anche dalla
collocazione del prodotto in categorie differenti chiamate « set »
INSIEME
CONSAPEVOLEZZA
INSIEME EVOCATO
+
INSIEME INERTE
0
INSIEME NEGATIVO
-
Il concetto di insieme evocato può essere utile come tecnica di mercato perché più
aiutare il marketer a chiarire il posizionamento competitivo del suo prodotto rispetto alla
concorrenza e capire quali prodotti vengono visti dal consumatore come concorrenti
Corso di Marketing progredito - Università du Urbino
20
L’ORGANIZZAZIONE DELLA PERCEZIONE
Gli psicologi della Gestalt dimostrarono che la percezione è un processo dinamico.
«IL TUTTO E’ PIU’ DELLA SOMMA DELLE PARTI»
Corso di Marketing progredito - Università du Urbino
21
1.ORGANIZZAZIONE FIGURA-SFONDO
•
E’ LA PIU’ SEMPLICE E PIU’ IMPORTANTE
•
NON E’ LIMITATA SOLO AGLI STIMOLI VISIVI
•
IL RAPPORTO FIGURA-SFONDO E’ CONDIZIONATO DA ALCUNE PROPRIETA’
CARATTERISTICHE IN BASE ALLE QUALI SI PERCEPISCE, DELL’IMMAGINE QUALE AREA
E’ FIGURA E QUALE E’ SFONDO.
E’ IMPOSSIBILE
VEDERLE ENTRAMBI.
22
Corso di Marketing progredito - Università du Urbino
•
2. IL RAGGRUPPAMENTO
•
QUANDO CI VENGONO PRESENTATI CONTEMPORANEAMENTE STIMOLI DIFFERENTI
TENDIAMO A PERCEPIRLI COME UNA CONFIGURAZIONE
•
GLI ELEMENTI DELLA FIGURA ANCHE SE DIVERSI LI PERCEPIAMO NELLA TOTALITA’ DELLA
SUA STRUTTURA
Corso di Marketing progredito - Università du Urbino
23
3.IL COMPLETAMENTO
•
•
I NOSTRI ORGANI DI SENSO NON CI FORNISCONO INFORMAZIONI COMPLETE MA
NOI RENDIAMO COMPRENSIBILI LE INFORMAZIONI FORNITECI COLMANDO I VUOTI
ESEMPIO TELEFONICO
Corso di Marketing progredito - Università du Urbino
24
4. IL CONTORNO
•
•
I CONTORNI DANNO FORMA AGLI OGGETTI E DI SOLITO SI FORMANO QUANDO VI E’
UN EVIDENTE CAMBIAMENTO DI COLORE E LUMINOSITA’
LA NOSTRA ABILITA’ NEL PERCEPIRE UN CONTORNO E’ LEGATA AL PRINCIPIO DI
COMPLETAMENTO
Corso di Marketing progredito - Università du Urbino
25
Capire adeguatamente l’organizzazione della percezione, può essere d’aiuto
per il marketer quando progetta delle strategie promozionali:
•
Il principio figura-sfondo  per materiale pubblicitario stampato, affissioni per
incanalare l’attenzione del cliente su parti importanti del messaggio
•
Il principio di raggruppamento per incoraggiare o scoraggiare delle
associazioni tra un prodotto e degli attributi fisici
•
Il principio di completamento utilizzato in pubblicità quando si allude a
marche conosciute. Es Schweppes
•
Il principio di contorno importante per il progetto di determinati prodotti .
Es Automobili , hanno materiali diversi
Corso di Marketing progredito - Università du Urbino
26
LA PERCEZIONE SUBLIMINALE
S’intende la possibilità di recepire informazioni attraverso stimoli sensoriali che risultano al
di sotto della soglia percettiva cosciente.
Nasce intorno fine anni ’50, quando si stanno sviluppando mass media.
Le tecniche:
-piccole immagini inserite all’interno di messaggi pubblicitari stampati
-messaggi uditivi in contesti musicali.
ESISTE?.........O NO?
•
Dagli studi condotti finora, gli effetti di tali messaggi sono considerati di scarsa
rilevanza. Gli eventuali cambiamenti di comportamento non sono imputabili a
tecniche subliminali, ma alla suggestione personale degli individui.
Corso di Marketing progredito - Università du Urbino
27
COME INFLUISCE LA PERCEZIONE SUL MARKETING?
•
•
Il consumatore per giudicare un prodotto utilizza : caratteristiche fisiche e indicatori
sostitutivi (prezzo)
Il marketer deve identificarli
•
•
La percezione è influenzata sia dall’esperienza diretta che dalla passata
Il marketer deve analizzare il mercato prima di intraprendere un cambiamento di
strategia e assicurarsi che funzioni in una reale situazione d’acquisto
•
Il marketer deve tener conto dell’importanza di una piacevole immagine di
prodotto , e aziendale.
Piu’ l’azienda (con i suoi ev.li store) ha un immagine positiva più i suoi prodotti
saranno affidabili e di qualità
•
Corso di Marketing progredito - Università du Urbino
28
QUINDI……
L‘OBIETTIVO FONDAMENTALE E’ COINVOLGERE IL
CONSUMATORE A LIVELLO PERCETTIVO E COGNITIVO
IN MODO TALE DA INDURLO ALLA DECISIONE
D’ACQUISTO…..
Corso di Marketing progredito - Università du Urbino
29
IL PROCESSO DI DECISIONE
Processo di
Decision
Making
La decisione è la scelta di
intraprendere un’azione tra
più alternative considerate
(opzioni), da parte di un
individuo o gruppo (decisore)
Nel processo di decision making possiamo
distinguere due momenti:
• la deliberazione, nella quale il decisore
valuta i pro e i contro della scelta
• la scelta, ovvero la selezione di
un’opzione tra quelle prese in
considerazione
Corso di Marketing progredito - Università du Urbino
30
APPROCCI ALLO STUDIO DELLE DECISIONI
Approccio descrittivo
Si prende in considerazione il fattore
«contesto» in base al quale le
decisioni cambiano:
• Decisioni in situazioni di certezza
• Decisioni in situazioni di rischio
• Decisioni in situazioni di incertezza
E inoltre:
• Variabili funzionali
• Fattori edonici
Approccio normativo
Il consumatore effettua scelte in maniera razionale
Distinguiamo quindi diversi
modelli e schemi
interpretativi…
Corso di Marketing progredito - Università du Urbino
31
MODELLI E SCHEMI INTERPRETATIVI
Sulla base dell’approccio normativo:
• Modello basato sul problem solving
(effettuo la scelta secondo regole e
procedure, Von Neumann e
Morgenstern, 1947)
• Modello dell’utilità attesa (effettuo la
scelta secondo la cosiddetta
«razionalità economica», Peter e
Olsen, 2002)
= SCELTA OTTIMIZZANTE
Mancata
considerazione
dei limiti del
decisore umano!
Simon (1955) introduce il concetto di
«razionalità limitata» distinguendo:
• Modello del garbage can (scelte secondo
dinamiche casuali)
• Modello politico (dimensione collettiva dei
processi decisionali dove diverse coalizioni
di elementi negoziano tra loro per
raggiungere i propri obiettivi)
= SCELTA SODDISFACENTE
Corso di Marketing progredito - Università du Urbino
32
IN SOSTANZA…
il processo decisionale consta di una sequenza di operazioni mentali cognitive e conative da
uno stato di conoscenza iniziale ad uno finale che porta il consumatore a scegliere mediante
un insieme di attività volte a raccogliere, comparare e ricombinare tra loro un certo numero
di informazioni. (Payne, Bettman e Johnson , 1992)
L’elaborazione delle
informazioni è data dalle
risorse cognitive coinvolte
nel processo decisionale
Corso di Marketing progredito - Università du Urbino
LA VARIABILE
PRINCIPALE RIGUARDO
IL COMPORTAMENTO
D’ACQUISTO E LE
DECISIONI A ESSO
SOTTOSTANTI È IL LIVELLO
DEL COINVOLGIMENTO
DEL CONSUMATORE
33
MODELLI DI VALUTAZIONE E DI ACQUISTO

Alto coinvolgimento:
Basso coinvolgimento:
Modello di Ajzen e Fishbein
(razionalità limitata)
Convinzioni
personali
Credenze
normative
Modello di Ehrenberg e Goodhart
(acquisto ripetuto)
Attitudini
Norme
soggettive
Intenzioni
d’acquisto
Acquisto
Conoscenza
Acquisto
ripetuto
Prova
Entrambi i modelli però non riescono a spiegare
comportamenti come gli acquisti d’impulso, la
ricerca della varietà come nel brand switching (il
piacere e il gusto di cambiare i propri acquisti
anche in presenza di soddisfazione del cliente).
Corso di Marketing progredito - Università du Urbino
34
DECISIONI DI MARCA: brand loyalty, brand
routine o brand switching?
Nel momento della decisione d’acquisto, le alternative a disposizione e le fonti informative sono
al quanto differenziate sulla base di diversi elementi come:
• Pubblicità
• Brochure informative
• Internet (forum, social network, siti web)
In base a questi
• Personale di vendita
parametri i processi
• Passaparola(WOM, word of mouth
decisionali vengono
negativo o positivo)
distinti in estensivi,
e sulla base di diversi fattori come:
limitati, routinari o
• Obiettivi dei consumatori
abituali
• Livello di attenzione
• Percezione e uso della memoria
Corso di Marketing progredito - Università du Urbino
35
L’acquisto è la risposta ad un problema che scaturisce dalla percezione di un bisogno.
PROCESSO D’ACQUISTO
FASI DEL PROCESSO D’ACQUISTO
1
PERCEZIONE DEL
PROBLEMA
2
3
RICERCA
VALUTAZIONE E SCELTA
DELLE INFORMAZIONICorso di Marketing
DELLE
ALTERNATIVE
progredito
- Università du Urbino
4
ACQUISTO
E
CONSUMO
36
1.PERCEZIONE DEL PROBLEMA
SCATURISCE DAL RICONOSCIMENTO DI UNO
STATO DI
TENSIONE
INSODDISFAZIONE
PRIVAZIONE
PORTA A
ATTIVARSI PER
RISOLVERE IL
PROBLEMA
Ricercare
informazioni
Corso di Marketing progredito - Università du Urbino
RINUNCIARE
TEMPORANEAMENTE
O DEL TUTTO
37
2.RICERCA DELLE INFORMAZIONI
LA RICERCA DELLE INFORMAZIONI PUÒ ESSERE
ATTIVA
PASSIVA
TRAMITE
FONTI
ESTERNE
FONTI
INTERNE
ESPERIENZA
PERSONALI
(amici,parenti…)
Informazione esterna più
affidabile. Usata nella fase
terminale del processo per
valutare il prodotto.
INTENSIFICARSI
DELL’ATTENZIONE
COMMERCIALI
(pubblicità…)
Utilizzate nelle fasi
iniziali del processo
per conoscere il
prodotto.
LO SCOPO È CONOSCERE
L’INSIEME
DELLE
38
Corso di Marketing progredito
- Università
du UrbinoALTERNATIVE PRESENTI SUL MERCATO!!
3.VALUTAZIONE E SCELTA DELLE ALTERNATIVE
DOPO AVER INDIVIDUATO LE ALTERNATIVE PRESENTI SI STABILISCONO I
CRITERI DI VALUTAZIONE
SI INDIVIDUANO, CIOÈ , LE CARATTERISTICHE CHE IL BENE DOVREBBE POSSEDERE PER
SODDISFARE I BISOGNI DEL CONSUMATORE.
SULLA BASE DI QUESTI CRITERI DI VALUTAZIONE, E DELL’IMPORTANZA LORO ATTRIBUITA, SI
PERVIENE AD UNA
SCELTA
Corso di Marketing progredito - Università du Urbino
39
4.ACQUISTO E CONSUMO
Dopo la scelta il consumatore dovrà decidere QUANDO e DOVE acquistare
FATTORI INFLUENZANTI
PERSONALI
Umore del
momento
SOCIALI
-Numero di
persone presenti
-Tipologia di
persone presenti
AMBIENTALI
-Dimensioni
-Colore
-Atmosfera
Corso di Marketing progredito - Università du Urbino
TEMPO
PERSONALE DI
VENDITA
-Disponibilità
-Fluidità
40
4.ACQUISTO E CONSUMO
PER COMPRENDERE AL MEGLIO IL CONSUMATORE BISOGNA ANALIZZARE NEL DETTAGLIO LE
PRATICHE DI CONSUMO
In base alla dimensione individualistica ed allo scopo dell’attività sono state
individuate quattro modalità di consumo
Consumo come
esperienza
Consumo come
integrazione
Consumo come
gioco
Consumo come
classificazione
Qualora si
sottolineino gli
aspetti edonici ed
estetici di tale
attività
Riferendosi al
significato simbolico
che gli oggetti
apportano all’identità
dell’individuo
Il consumo ha
come obiettivo
primario la
socializzazione
I prodotti comunicano
simbolicamente la
posizione che il
consumatore ha nella
società
Un individuo può, però, deviare da questi classici modelli di consumo dando
41
di Marketing «consumo
progredito - Università
du Urbino
origine al Corso
cosiddetto
compulsivo».
• Consumo cronico e
ripetitivo (in risposta
allo stress, emozioni o
situazioni spiacevoli)
I messaggi puntano a
enfatizzare l’immagine
associata all’uso del prodotto
per risvegliare/sottolineare
l’effetto che esso può avere
sul consumatore
Corso di Marketing progredito - Università du Urbino
• Consumo patologico
(effetti decisamente
negativi sia dal punto di
vista sociale che
individuale).
Ricorso alle avvertenze:
messaggi che puntano a
ridurre tali comportamenti
ponendo enfasi sulle
conseguenze negative di
tali consumi.
42
L’USO DELLE AVVERTENZE mira all’interiorizzazione
del messaggio da parte del consumatore che
avviene sulla base di tre dimensioni:
• Codifica (conversione del messaggio in una
rappresentazione mentale)
• Comprensione (processo influenzato dalle
caratteristiche del messaggio e da quelle del
destinatario, come la motivazione e la capacità di
elaborare le informazioni)
• Adeguamento (cambio di atteggiamento)
Corso di Marketing progredito - Università du Urbino
43
EFFICACIA DELLE AVVERTENZE
Affinché l’individuo elabori le informazioni è necessario:
1.VARIARE IL CONTENUTO
2.AUMENTARE LE DIMENSIONI DEI CARATTERI IMPIEGATI
3.COMBINARE TESTO E IMMAGINI D’EFFETTO
4.ADATTARE I MESSAGGI AI DIVERSI SEGMENTI DI RIFERIMENTO
5. AFFIDABILITÀ DELLA FONTE SULLA BASE DI TRE COMPONENTI:
AUTOREVOLEZZA, AFFIDABILITÀ E ATTRATTIVA.
6. CONTENERE RIFERIMENTI PERSONALI PER UN MAGGIORE
Corso di Marketing progredito
du Urbino
COINVOLGIMENTO
DEL- Università
CONSUMATORE,
COME «TU» O «IL TUO»
44
GRAZIE PER L’ATTENZIONE!
Corso di Marketing progredito - Università du Urbino
45