WWF Pisa - Domenica 9 Marzo 2014 Trekking: da Monteverdi Marittimo alla Badia di San Pietro in Palazzuolo Capogita : Enrico Barsotti (3289048772) Ritrovo alla sede (Via C. Marchesi, Pisa) ore 8.15: i partecipanti procederanno autonomamente con auto proprie lungo la SP 206 in direzione Cecina fino alla località “le Badie” dove, appena superato il passaggio a livello al Km.9, nel grande parcheggio sulla sinistra si incontreranno con il capogita (ore 9.00) Grado di difficoltà: bassa; lunghezza del percorso 6 Km, dislivello circa 400 m., durata effettiva del trekking 3h; Equipaggiamento: calzature da trekking, pranzo al sacco. Percorso auto (circa 1h): Dalle “Badie”, si prosegue verso Cecina sempre lungo la SP 206: poco prima dell’abitato di S.P.Palazzi, ad una rotatoria si seguono le indicazioni per Volterra, imboccando dopo poco la SP 68 della Val di Cecina; la si percorre fino a Casino di Terra, dove si gira a destra per Canneto e Monteverdi, paese dal quale è prevista la partenza dell’escursione. Descrizione del percorso: lasciata l’auto in paese (350 metri s.l.m.), si procede in direzione sud lungo la strada che dopo 10’ si lascia per imboccare in discesa sulla sinistra un’ampia traccia corrispondente all’antico percorso medievale verso la Badia; superato il torrente Massera (120 m.), e il podere il Mulino si risale velocemente fino a raggiungere la strada asfaltata del Lodano, diretta a Follonica; attraversatala, si continua a salire superando il podere Monteverdello; all’altezza del pod. Caletta (254 m.), si segue il sentiero sulla sinistra con segnali biancorossi, lungo il crinale, prima in direzione sud poi ovest, raggiungendo dopo poco le maestose rovine della Badia (303 m.); il percorso del ritorno segue a ritroso quello dell’andata. Al termine breve visita del centro storico di Monteverdi. Notizie storiche: Nelle disperse langhe meridionali della Provincia di Pisa, al confinar delle valli del Cecina e del Cornia, si ergono i significativi resti della potente Abbazia di San Pietro, antesignana degli insediamenti abitativi medievali dell’intero contado di Monteverdi. Come si evince da varie ricerche storiche (tra cui in particolare quelle condotte da A.Colletti e F.Alunno, con relativa pubblicazione di testo nel 2010), l’attuale localizzazione non coincide con quella originaria, che vari documenti, e recenti scavi, pongono in località Badivecchia, presso il podere S.Valentino; in questo luogo fu fondata nel 754 d.C. dal feudatario pisano (di origine longobarda) Walfredo, considerato, peraltro senza certa prova, capostipite della casata della “Gherardesca”; solo verso la fine del XII sec. I monaci dell’ordine benedettino si spostarono sul colle posto ad oriente dell’abitato monteverdino, edificandovi chiesa, chiostro, locali abitativi e una torre di guardia, per poi spostarsi all’interno del castello dopo la metà del ‘500, sotto l’egida dell’abbazia di Vallombrosa.
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