DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE (ai sensi dell’art. 5 – Legge n. 425 del 10/12/1997) CLASSE VA IPAA “B.Ferrarini” Sasso Marconi a.s. 2013 – 2014 Coordinatrice di classe Prof.ssa Anna Maria Balducci INDICE 1. Relazione finale sulla classe 2. Elenco delle tesine 3. Relazione sulle attività di Terza Area 4. Documenti del Consiglio di Classe 4.1 Prospetto del monte ore annuale 4.2 Obiettivi e criteri di valutazione 4.3 Elenco e contenuto dei macromoduli 4.4 Griglie di valutazione relative alla prima, seconda e terza prova scritta e al colloquio 5. Programmi consuntivi 6. Simulazioni di prove di esame svolte 7. Firme dei componenti del Consiglio di classe 1. RELAZIONE FINALE SULLA CLASSE La classe, inizialmente composta da 19 studenti, 14 ragazzi e 5 ragazze, è diminuita di una unità per il ritiro di uno studente avvenuto prima del 15 marzo. Sono presenti 5 studenti ripetenti, non ammessi all’Esame di Maturità dello scorso anno scolastico. Forse a causa della composizione eterogenea la classe non ha mai mostrato una fisionomia precisa dal punto di vista didattico, disciplinare e della socializzazione. Un piccolo gruppo di studenti ha evidenziato interesse e impegno, pur con risultati diversi a seconda di capacità e conoscenze pregresse, mentre altri hanno manifestato scarsa motivazione, eccessiva vivacità ed esuberanza e, in qualche caso, comportamenti indisciplinati. Il profitto è mediamente sufficiente, in pochi casi discreto o buono, maggiormente soddisfacente nelle discipline dell’area professionale di indirizzo. A causa di tale situazione lo svolgimento della programmazione delle varie discipline non è stato sempre regolare, risultando talvolta rallentato o rendendo indispensabile la riduzione o la semplificazione dei contenuti, come nel caso di Italiano e Inglese. In alcune discipline si è evidenziata la necessità di procedere a una didattica basata su esercitazioni in classe, con necessità di verifiche di recupero al fine di favorire il consolidamento di conoscenze e abilità. Nel secondo quadrimestre, a sostegno del profitto e in vista del rafforzamento delle competenze, è stato svolto un corso di recupero in Inglese e un corso di potenziamento in Matematica. Entrambe le attività sono state seguite con buon interesse e sufficiente partecipazione. Nella seconda metà del mese di maggio verrà svolto un corso di potenziamento in Storia, in preparazione all’Esame di Maturità. Si segnala nel complesso una buona propensione verso le attività pratiche, settore nel quale un numero significativo di allievi ha evidenziato talento, capacità e competenze particolarmente promettenti, come indicato anche nella relazione sul Progetto di Terza Area contenuto nel Documento di presentazione della classe. Oltre alle attività di stage gli studenti hanno partecipato al viaggio di istruzione con meta Friuli – Venezia – Giulia. L’intera classe ha partecipato alle seguenti iniziative: - Spettacolo su Giorgio Gaber presso il Teatro del Comune di Sasso Marconi - Visita alla mostra “Body Worlds” presso la Fiera di Bologna - Progetto FIXO – Placement - Giornata di attività pratiche presso la sede Serpieri di Bologna - Spring Festival presso la sede Serpieri di Bologna Alcuni studenti della classe hanno partecipato alle seguenti attività: - “Pane e Carlino” - Progetto di Peer education “Scuole libere dal fumo” - Fiera Cunicola di Vergato Nell’ambito della preparazione specifica della classe all’Esame di Stato sono state svolte 2 simulazioni di Terza Prova relative ai Moduli pluridisciplinari concordati dai docenti in sede di programmazione di classe all’inizio dell’anno scolastico. E’ infatti tradizione consolidata dell’Istituto quella di organizzare contenuti e competenze di diverse discipline in macroprogetti integrati per aiutare gli studenti a comporre conoscenze e abilità in modo coerente e acquisire competenze più complesse. Una ulteriore simulazione di Terza Prova è prevista per il 15 maggio. E’ stata inoltre svolta una simulazione di Prima Prova il 3 maggio mentre una simulazione di Seconda Prova è programmata per il 23 maggio. I moduli pluridisciplinari e i relativi obiettivi in termini di conoscenze, capacità e competenze sono indicati nel Documento insieme ai testi delle simulazioni già svolte, mentre quelli delle simulazioni previste ma non ancora realizzate saranno allegati successivamente. Gli studenti hanno svolto una tesina, il cui contenuto costituirà parte integrante della valutazione delle diverse discipline, unitamente ai risultati delle esperienze di stage. L’elenco delle tesine è indicato nel Documento di presentazione della classe. 2.ELENCO DELLE TESINE CANDIDATO CATTANI Jessica COLZANI Arjuna CUOCCIO Daniele FACCHINI Rachele GABUSI Andrea GUCCINI Alessandro JABIR Amal MACCARELLI Filippo MARIOTTI Manuel MAZZA Manuel PAOLUCCI Nicola PASSARINI Chiara SANDRI Simone SANDROLINI Riccardo SELLERI Davide TAGLIOLI Samuele TENAGLIA Chiara YEA Andualem TITOLO TESINA L’arte dei fiori recisi TUTOR Balducci Recupero degli spazi verdi nei centri urbani Itticoltura Panettiere Sofisticazione Riolo Prodotti tipici della Provincia di Bologna La grappa Mosca Cambiamenti del paesaggio campestre Il cacao Besia Il caffè Balducci Lo storione Morabito Energie rinnovabili Panettiere Il cavallo Besia Il giardino all’italiana Greco Frutticoltura emiliano – romagnola Apicoltura Mosca Usi industriali della canapa Giannelli Il tobacco Balducci Esperienza di stage Oliveri Di Mauro Riolo Giannelli Besia 3.RELAZIONE SUL PROGETTO DI TERZA AREA Anni scolastici 2012/2013 e 2013/2014 Ore complessive 132 A seguito delle modifiche introdotte dalla Riforma Gelmini negli Istituti Professionali, le ore destinate alle attività di Terza Area sono state drasticamente ridotte, passando dalle precedenti 300 annue annue per le classi quarta e quinta a 132, da ripartirsi nell’ultimo biennio. Dette ore sono state suddivise in 80 nel quarto anno e 52 nel quinto anno. E' stato svolto un progetto dal titolo: "Progetti d'impresa", incentrato sulle problematiche relative alla creazione d'impresa, articolato in una fase progettuale, della durata di 16 ore, e in una fase operativa della durata di 116 ore, di cui 80 sono state effettuate nella classe quarta e 36 nella classe quinta. All'interno di questo progetto sono state svolte attività di vario tipo. Innanzitutto, all'interno della disciplina Economia degli Mercati Agricoli, si è partiti da un'analisi del contesto, andando ad analizzare la situazione socio-economica regionale ed in particolare i punti di forza e di debolezza dei settori agricolo, forestale ed alimentare. Questa è stata integrata dall'analisi SWOT sulla difesa del suolo, sulla biodiversità e il paesaggio, al fine di valutare le opportunità e le minacce che si possono presentare nella realizzazione e nello sviluppo dell'idea imprenditoriale nel territorio regionale. Si è quindi passati ad individuare alcune "idee d'impresa" tra gli studenti e a valutare la loro fattibilità, nonché i relativi punti di forza e di debolezza, in base alle “categorie” ad essa correlate: prodotto/servizio, risorse strumentali, organizzazione/risorse umane, localizzazione dell'attività, mercato di riferimento, clienti e potenziali concorrenti, promozione/pubblicità/marketing, forma giuridica, risorse finanziarie/investimenti, adempimenti burocratici, ecc. In queste fase sono state previste le seguenti attività: - introduzione alle problematiche della creazione d'impresa; - preparazione degli incontri: predisposizione di una scheda-ricerca; - lavori di gruppo sulle idee imprenditoriali emerse e compilazione della scheda di prefattibilità. In seguito è stato organizzato il seminario "Dalla passione all'idea - promozione del lavoro autonomo e dell'imprenditorialità", con il supporto della Provincia di Bologna, all'interno della rete Scuola-Territorio-Mondo del Lavoro, tenuto in data 28 gennaio 2014, durante il quale gli studenti delle classi quarta e quinta, suddivisi in gruppi di una decina di persone, si sono incontrati con alcuni testimoni d'impresa e con un referente tecnico di un settore produttivo di loro interesse. Sono stati individuati i seguenti settori: vitivinicolo, verde ed ingegneria naturalistica, ecommerce. Hanno partecipato gli imprenditori: dott. Flavio Cantelli dell'azienda vitivinicola biologica Bortolotti di Zola Predosa, il dott. Aldo Maccaferri esperto di ingegneria naturalistica e web designer, l'agrotecnico Luca Stanghellini, giovane imprenditore di azienda agricola multifunzionale ed il dott. Giuseppe Lia, referente per il settore vitivinicolo della Provincia di Bologna. I testimoni hanno raccontato la propria esperienza, da un lato descrivendo la propria impresa anche attraverso le “categorie” di cui sopra, dall'altro raccontando il proprio percorso personale, le scelte di studio e lavoro, le ragioni per cui sono diventati imprenditori. Il referente tecnico si inserisce in questo racconto informando sul quadro normativo-procedurale di riferimento. Molto significative, in entrambi gli anni scolastici, sono state le esperienze di stage, che hanno interessato la maggior parte del percorso di Terza Area e la cui scelta è stata personalizzata sulla base del percorso formativo espresso dai singoli studenti. I risultati conseguiti in queste attività sono stati di buon livello e, in alcuni casi, eccellenti in termini di partecipazione, impegno e comportamento, confermando la propensione per l'attività pratica di questi ragazzi. Il voto medio conseguito dai ragazzi durante lo svolgimento degli stage ricadrà, come previsto dal progetto, sulle valutazioni disciplinari. La figura professionale formata ha conseguito le seguenti competenze: saper individuare e valorizzare i punti di forza del contesto socio-economico e ambientale in cui si opera; saper eseguire delle istruzioni; saper operare in sicurezza; sapersi inserire in diversi contesti lavorativi; saper essere autonomi e/o lavorare in squadra; saper applicare concretamente in fatti e vicende della vita quotidiana e professionale i fondamentali concetti economici ed agronomici; saper impostare una scheda di prefattibilità relativa allo sviluppo di un progetto d'impresa; aver acquisito la capacità di pianificare strategie d'azione ai fini della creazione di un'impresa; saper formulare previsioni attendibili simulando le varie ipotesi di sviluppo delle attività d'impresa. Le coordinatrici di Terza Area Prof.ssa Lucia Mosca………......…………………… Prof.ssa Silvia Giannelli….….....…………………… Prof.ssa Anna Fantini………......…………………… Sasso Marconi, 12 maggio 2014 4.DOCUMENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE 4.1PROSPETTO DEL MONTE ORE ANNUALE 4.2OBIETTIVI E CRITERI DI VALUTAZIONE 4.3ELENCO E CONTENUTO DEI MACROMODULI 4.4GRIGLIE DI VALUTAZIONE RELATIVE ALLA PRIMA, SECONDA E TERZA PROVA SCRITTA E AL COLLOQUIO 4.1 PROSPETTO DEL MONTE ORE DISCIPLINARE MATERIA Italiano Storia Matematica Inglese Educazione fisica Religione Tecniche di produzione ORE SETTIMANALI Economia dei mercati Ecologia applicata Diritto e legislazione Sostegno 4 2 3 3 2 1 4 (2) 3 (3) 2 3 3 18 Alternativa Religione 1 Economia agraria DOCENTI Prof. Fabio Besia Prof. Fabio Besia Prof.ssa Alessandra Marchetti Prof.ssa A. Maria Balducci Prof.ssa Valentina Morabito Prof.ssa Ilaria Conte Prof.ssa Emanuela Riolo Prof. Francesco Di Mauro Prof.ssa Silvia Giannelli Prof. Adolfo Greco Prof.ssa Lucia Mosca Prof. Pasquale Panettiere Prof. Giovanni P. Marcacci Prof.ssa Anna Fantini Prof. Giovanni Oliveri Prof.ssa Anna Pisani Prof.ssa Anna Fantini 4.2 OBIETTIVI E CRITERI DI VALUTAZIONE Obiettivi trasversali cognitivi • rafforzare le capacità di conoscere e comprendere gli aspetti più significativi degli argomenti trattati • consolidare le capacità di esprimersi in modo adeguato, utilizzando un lessico professionale appropriato e corretto • stimolare la capacità di trasferire in altro contesto le conoscenze e le competenze acquisite • saper costruire elaborati coerenti e corretti nella forma • saper utilizzare anche strumenti diversi dal libro di testo Obiettivi trasversali comportamentali • saper intervenire correttamente nel dialogo educativo • rispetto delle norme scolastiche • saper lavorare con gli altri • saper comunicare e relazionarsi con gli altri • abituarsi ad essere flessibili e autonomi Criteri generali di valutazione La valutazione terrà conto dei seguenti aspetti: • livello di partenza • conoscenza degli argomenti • capacità di analisi • capacità di mettere in relazione fenomeni diversi • conoscenza dei linguaggi specifici delle diverse discipline • capacità critica Scala decimale relativa ai criteri di valutazione: 1–2 Nessuna conoscenza 3–4 Lo studente non ha raggiunto gli obiettivi richiesti. Commette gravi errori. Non sa Individuare i concetti chiave. Utilizza un linguaggio scorretto. 5 Lo studente ha conoscenze frammentarie e superficiali degli argomenti Fondamentali. Usa un linguaggio non sempre corretto e appropriato. Ha conseguito solo alcune delle abilità richieste e commette ancora errori. 6 Lo studente conosce nel complesso gli argomenti fondamentali. Individua i concetti chiave ma non sa collegarli autonomamente. Utilizza un linguaggio complessivamente appropriato. 7–8 Lo studente individua i concetti chiave. Sa analizzare gli aspetti significativi della disciplina. Utilizza un linguaggio corretto e appropriato. Esprime giudizi sufficientemente motivati. 9 – 10 Lo studente individua i concetti chiave e stabilisce collegamenti. Sa analizzare e approfondire gli aspetti significativi della disciplina. Utilizza un linguaggio adeguato e scorrevole. Sa operare scelte in maniera autonoma. Sa rielaborare i contenuti. Esprime giudizi criticamente motivati. Numero e tipi di verifiche Dopo ampia discussione il C.d.C. stabilisce di effettuare, nel trimestre, 2 verifiche per le materie con sola valutazione orale e 3 verifiche per materie con valutazione scritta e orale. Per quanto riguarda il pentamestre, si effettueranno almeno 3 verifiche per le materie con sola valutazione orale e 4 verifiche per materie con valutazione scritta e orale. Le tipologie di valutazione comprendono: interrogazione, breve intervento, relazione, ricerca, test scritto, prova strutturata, prova semistrutturata, prova pratica, elaborato scritto. Carichi di lavoro domestico I docenti del C.d.C. si impegnano a segnalare con anticipo sul registro di classe le date delle verifiche scritte che, nei limiti del possibile, non dovranno sovrapporsi nella stessa mattinata. 4.3 ELENCO E CONTENUTO DEI MACROMODULI 1.Vitivinicoltura Materie coinvolte: Tecniche produzioni, Economia dei mercati, Ecologia applicata, Economia agraria, Inglese Argomenti per ciascuna disciplina: Economia dei mercati: il mercato dei prodotti agricoli Inglese: Storia e origine della pianta; le parti della vite: importanza della luce, del suolo e del clima; operazioni nel vigneto: potatura, innesto, tecniche di allevamento e metodi di raccolta: la vinificazione in bianco e in rosso; i marchi di qualità Tecniche produzioni: vendemmia e valutazioni di qualità del prodotto di partenza; ammostamento; vinificazione in rosso e in bianco; correzioni e limpidezza del vino; malattie Ecologia applicata: i principali agenti di malattia della vite: peronospora della vite; muffa grigia o botrite; oidio o mal bianco; principale agente di danno: tignoletta della vite Economia agraria: costo di esercizio delle macchine agricole - Conoscenze: agenti di rischio tecnologie di vinificazione le denominazioni di origine dei vini microlingua - Competenze: saper valutare il momento della raccolta in funzione della qualità del vino. saper individuare i principali parametri della qualità del vino saper impostare il calcolo del costo di esercizio delle macchine agricole - Capacità: tecniche di potatura, innesto, concimazione e altre cure colturali realizzazione di un nuovo impianto interpretazione delle principali analisi di mosto e vino - Metodologie: Lezione frontale Esercitazioni pratiche Corsi integrativi nelle classi III, IV e V di Enologia e tecniche di degustazione Visite aziendali - Materiali didattici: testi in adozione riviste specializzate dispense laboratorio di chimica Tipologia delle prove di verifica utilizzate: - prova strutturata e semistrutturata - prove di laboratorio - risoluzione di problemi quesiti a risposta singola verifiche orali simulazione di III prova d’esame (vedi allegato) 2. Prodotti tipici della provincia di Bologna, certificazioni di qualità e Parmigiano Reggiano Materie coinvolte: Tecniche di produzione, Economia dei mercati, Ecologia applicata, Inglese, Matematica Argomenti per ciascuna disciplina: Tecniche di produzione: il latte, i latti fermentati, il formaggio, il Parmigiano Reggiano Economia dei mercati: i marchi di qualità; valorizzazione dei prodotti tipici Inglese: i Vini dei Colli Bolognesi: la storia, la zona, il Consorzio, il Disciplinare, le varietà; Il latte: composizione e processi di trasformazione; il formaggio; il Parmigiano Reggiano: storia, caratteristiche, zone e fasi di produzione; Ecologia applicata: Principali agenti di malattia: ticchiolatura del melo; oidio o mal bianco. Principali agenti di danno: cocciniglia di San Josè; carpocapsa. Matematica: calcolo dei limiti - Conoscenze: la normativa UE sui marchi disciplinari di produzione dei prodotti tipici riportati microlingua - Competenze: interpretazione delle dinamiche di mercato ai fini della commercializzazione del prodotto di qualità saper operare con i limiti saper riconoscere le principali malattie delle piante - Capacita’ : applicazione dei disciplinari di produzione - Metodologie: lezione frontale visite aziendali - Materiali didattici: - testi in adozione - riviste specializzate - materiali divulgativi di produzione regionale e provinciale - Tipologia delle prove di verifica utilizzate: prove scritte strutturate e semistrutturate relazioni – soluzione di problemi quesiti a risposta singola simulazione di III prova d’esame (vedi allegato) 3. Agenda 2007- 2013 (ex Regolamento UE n.2078/92) Materie coinvolte: Ecologia applicata, Tecnica delle produzioni, Matematica, Storia, Inglese. Argomenti per ciascuna disciplina: Ecologia applicata: Mezzi di lotta: agronomici, meccanici e chimici. La lotta biologica. Tecniche di produzione integrate e agricoltura biologica. Economia dei mercati: sicurezza alimentare; evoluzione della PAC: primo pilastro Storia: le lotte bracciantili del primo dopoguerra e le origini agrarie del fascismo; la politica economica del regime; la politica agraria fascista: il ‘ruralismo’ Matematica: calcolo di derivate; studio di funzioni Inglese: storia ed evoluzione della PAC; Assi dell’Agenda 2007/2013 Conoscenze: - analisi comparata tra agricolture tradizionali, integrate, biologiche - la politica agraria del fascismo - la microlingua Competenze: - saper interpretare ed applicare la normativa in materia, nella consapevolezza - degli impegni conseguenti - saper leggere lo spessore storico del territorio in cui si interviene - saper svolgere uno studio completo di funzioni. Capacità: saper applicare un disciplinare di produzione integrata Metodologie: -lezione frontale -visite aziendali Materiali didattici: - testi in adozione - saggi di riviste specializzate - materiali divulgativi - normativa comunitaria e regionale in materia Tipologia delle prove di verifica utilizzate: - prove strutturate o semistrutturate - verifiche orali - quesiti a risposta singola - simulazione di III prova d’esame (vedi allegato) 4.4 GRIGLIE DI VALUTAZIONE RELATIVE ALLA PRIMA, SECONDA E TERZA PROVA SCRITTA E AL COLLOQUIO ESAME DI STATO ANNO SCOLASTICO 2013-14 I.P.A.A. “B.FERRARINI” GRIGLIA DI CORREZIONE DELLA PRIMA PROVA SCRITTA DI ITALIANO Candidato indicatori Conoscenza dell’argomento e del contesto Tipologia: Competenza ortografica Competenza morfosintattica Competenza lessicale traccia non sviluppata e/o con limitate conoscenze 1 descrittori • pertinenza, qualità e quantità dei contenuti • rispetto delle consegne, traccia parzialmente sviluppata con sufficienti conoscenze 2 traccia ampiamente sviluppata con buone conoscenze 3 • organizzazione, linearità d'argomentazione, coerenza • approfondimento • capacità di analisi e di rielaborazione analisi e interpretazione errate 0 analisi e interpretazione imprecise 1 analisi e interpretazione adeguate 2 analisi e interpretazione precise 3 • correttezza ortografica molti errori ortografici basilari 0 qualche errore ortografico grave ma non basilare 1 qualche errore ortografico non grave 2 nessun errore 3 alcune frasi sono incomprensibili 0 frasi per la maggior parte non formulate correttamente 1 frasi per lo più formulate correttamente 2 frasi formulate correttamente 3 improprietà di linguaggio e lessico errato 0 improprietà di linguaggio e lessico ristretto 1 proprietà di linguaggio e lessico adeguato 2 buona proprietà di linguaggio e lessico ampio 3 conformità del testo con il titolo assegnato e con la destinazione indicata Capacità di analisi e interpretazione livello Punteg gio attribu ito • scorrevolezza dei periodi • correttezza sintattica • adeguatezza lessicale ed espositiva Punteggio attribuito alla prova GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA Nome del candidato……………………………………………………………. Elementi 1.Conoscenza 2.Competenze linguistiche 3.Capacità di attuare collegamenti interdisciplinari 4.Capacità di rielaborazione Livelli • non conosce i temi proposti • conosce superficialmente i temi proposti • conosce adeguatamente i temi proposti • conosce approfonditamente i temi proposti • non segue un ordine logico nello svolgimento e il linguaggio tecnico non è appropriato • commette qualche errore nella logica dello svolgimento e il linguaggio tecnico non è appropriato • svolge il problema con chiarezza e padroneggia il linguaggio tecnico • non sa stabilire collegamenti • sa stabilire collegamenti semplici • sa stabilire adeguati collegamenti • non sa motivare le scelte fatte né sa operare scelte proprie • motiva le scelte fatte e sa operare scelte proprie in maniera adeguata • motiva efficacemente le scelte fatte e sa operare con autonomia e padronanza scelte proprie Punti da attribuire /15 0 3 5 6 0 2 3 0 1 3 0 2 3 TOTALE……………………./15 GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA OBIETTIVI INDICATORI PUNTEGGIO Comprensione ed aderenza al quesito richiesto Parziale Adeguata Completa 1 2 3 Conoscenza ed uso adeguato delle terminologie Imprecisa Sufficiente Adeguata e appropriata 1 2 3 Completezza dell’elaborazione Parziale Sufficiente Adeguata ed articolata 1 2 3 Conoscenza dei contenuti proposti Quasi inesistente Parziale ed incerta Parziale Adeguata Approfondita Approfondita e rielaborata 1 2 3 4 5 6 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO Candidato……………………………………………………………. OBIETTIVI Padronanza del linguaggio INDICATORI Imprecisa e scorretta Scorretta Corretta Corretta e fluida Corretta, fluida e originale Padronanza del contenuto Frammentaria Parziale Completa ma non approfondita Completa e approfondita Completa, approfondita e articolata Parziale e impreciso Non del tutto adeguato Sufficientemente autonomo nelle problematiche fondamentali Autonomo e organizzato Limitati e difficoltosi Sufficientemente adeguati ma non sempre motivati Adeguati e motivati Adeguati, motivati e autonomi Modesta Sufficientemente adeguata ma non motivata Adeguata e motivata Adeguata, motivata e originale Sviluppo delle argomentazioni Raccordi pluridisciplinari Rielaborazione personale PUNTEGGIO 1–2 3–4 5 6 7 1–2 4–7 8 9 – 10 11 1 2 3 4 1 2 3 4 1 2 3 4 PUNT. FINALE 5.PROGRAMMI CONSUNTIVI PROGRAMMA CONSUNTIVO CLASSE 5^ A MATERIA : ITALIANO Prof. FABIO BESIA a.s. 2013-2014 Profilo della classe Per quanto riguarda il programma svolto, in relazione alla produzione scritta, si è impostato un percorso guidato sulle tipologie testuali previste per la I Prova di Italiano dell’esame di Stato. A tale proposito è importante segnalare che, per quanto riguarda la redazione della Tipologia B, nel pieno rispetto delle indicazioni riportate nelle consegne ministeriali (“sviluppa l’argomento scelto […] utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti”) si è lasciata al singolo alunno la facoltà di adottare, tra le varie strategie di redazione proposte, quella ritenuta più corrispondente alle proprie attitudini personali. Tutte le prove scritte di Italiano sono state svolte durante l’anno scolastico secondo le tipologie previste per la I Prova dell’Esame di Stato (a partire dalla somministrazione alla classe della versione 2012/13) e sono culminate nella Simulazione finale svoltasi il 3 maggio 2014. Per quanto riguarda letteratura, il regolare svolgimento del programma ha dovuto fare i conti con le evidenti difficoltà di una parte del gruppo-classe a recepire direttamente le concettualizzazioni storico-letterarie astratte e i riferimenti culturali di carattere generale, oltre che con le più generali problematiche di carattere disciplinare e di frequenza alle lezioni. Per la comprensione delle cornici storico-culturali, si è quindi fatto ricorso a schematizzazioni semplificate durante la fase frontale della lezione, privilegiando, nei limiti del possibile, la fase di approccio diretto al testo e semplificando il contenuto dei Moduli, la cui composizione è stata parzialmente modificata rispetto alla programmazione iniziale. Sono stati inoltre costantemente evidenziati i nessi interdisciplinari con l’insegnamento di Storia. Si è infine tenuto conto del particolare indirizzo di studio (agrario) dell’Istituto. Anche in questo senso va intesa la scelta effettuata in merito al Modulo per Opera (“Fontamara” di I.Silone). Libro di testo in adozione M.Sambugar-G.Salà “Letteratura Modulare 1 e 2”, Ed. La Nuova Italia Finalità disciplinari In base alle indicazioni contenute nei Programmi Ministeriali per il biennio post-qualifica degli Istituti Professionali (G.U. n.1521/7/1994), l'insegnamento di Italiano deve perseguire le seguenti finalità: Educazione linguistica • Sviluppare la capacità di produzione orale e scritta nei generi testuali della relazione e del saggio argomentativo Educazione letteraria • Promuovere il senso della complessità • Promuovere il senso storico • Arricchire la disponibilità ad esperienze di lettura numerose e varie Obiettivi generali disciplinari In base alle indicazioni contenute nei Programmi Ministeriali per il biennio post-qualifica degli Istituti Professionali (G.U. n.1521/7/1994), l'insegnamento di Italiano deve perseguire i seguenti obiettivi generali: Educazione linguistica a) capacità di svolgere una relazione orale b) padronanza delle caratteristiche e tecniche testuali della relazione e del saggio argomentativo c) padronanza procedurale delle diverse fasi di redazione di un testo informativo o argomentativo Educazione letteraria d) abitudine alla lettura autonoma dei testi letterari e) padronanza dei procedimenti di storicizzazione dei testi letterari attraverso il riconoscimento delle caratteristiche formali o tematiche e la comprensione dei nessi con il contesto sociale e culturale f) conoscenza di cornici storico-cronologiche per inquadrare sommariamente i principali eventi letterari. Tra quelli indicati nei Programmi Ministeriali sono stati individuati i seguenti obiettivi generali minimi: a) c) e) f) Livelli minimi di apprendimento In relazione agli obiettivi generali disciplinari selezionati dai Programmi Ministeriali, sono stati stabiliti i seguenti livelli minimi di apprendimento: a) capacità di svolgere una relazione orale. Lo studente è in grado di svolgere autonomamente una relazione utilizzando il lessico specifico c) padronanza procedurale delle diverse fasi di redazione di un testo informativo o argomentativo. Lo studente è in grado di pianificare e redigere le diverse tipologie testuali previste per la I Prova di Italiano dell’Esame di Stato in maniera sufficientemente chiara e senza gravi errori di ortografia e sintassi e) padronanza dei procedimenti di storicizzazione dei testi letterari attraverso il riconoscimento delle caratteristiche formali o tematiche e la comprensione dei nessi con il contesto sociale e culturale. Lo studente è in grado di riconoscere le principali caratteristiche formali e tematiche dei testi letterari considerati f) conoscenza di cornici storico-cronologiche per inquadrare sommariamente i principali eventi letterari. Lo studente è in grado di inquadrare sommariamente i principali autori e le principali opere nei relativi contesti storici, sociali e culturali Criteri generali di valutazione Sulla base delle indicazioni contenute nella programmazione del C.d.C. sono stati stabiliti i criteri generali di valutazione, che hanno tenuto conto dei seguenti aspetti: • • • • • • livello di partenza conoscenza degli argomenti capacità di analisi capacità di mettere in relazione fenomeni diversi conoscenza del linguaggio specifico della disciplina capacità critica Contenuti: programmazione modulare Modulo 1 Educazione linguistica Recupero ortografico e morfosintattico. Tecniche relative alla selezione delle informazioni, alla pianificazione e alla redazione dei testi a carattere informativo-argomentativo. Caratteristiche formali delle diverse tipologie testuali previste per la prima prova di Italiano dell’Esame di Stato (analisi del testo, tema di ordine generale, tema di argomento storico, saggio breve, articolo di giornale). Obiettivo specifico: saper pianificare e redigere le diverse tipologie testuali previste per la I Prova di Italiano dell’Esame di Stato. Modulo 2 Storico-culturale: l’età del Decadentismo L’Europa nell’età dell’Imperialismo: colonialismo, nazionalismo, razzismo. Il panorama culturale europeo di fine Ottocento: la reazione antipositivista. La “filosofia della crisi”: Nietzsche, Freud, Bergson. La poetica del Decadentismo: l’”arte per l’arte”. Tipologia dell’”eroe decadente”. Origini e caratteri letterari di Estetismo e Simbolismo. Autori e concezioni poetiche del Simbolismo e dell’Estetismo europei. La figura del “poeta veggente”. La ricezione del Decadentismo in Italia: l’opera di Giovanni Pascoli e Gabriele D’Annunzio. Opere analizzate: C.Baudelaire: “Corrispondenze”. A.Rimbaud: “Vocali”. G.Pascoli: “Il fanciullino”, “La grande Proletaria si è mossa”, “Lavandare”, “Novembre”, “L’assiuolo”, “X Agosto”, “Il gelsomino notturno”. G.D’Annunzio: “Discorso interventista 13 maggio 1915”, “Il ritratto di un’esteta: Andrea Sperelli”, “La pioggia nel pineto”. Obiettivo specifico: saper inquadrare storicamente il Decadentismo riconoscendone il programma culturale. Modulo 3 per Genere: la poesia italiana del Novecento Le trasformazioni socio-culturali del primo Novecento: l’età delle Avanguardie. Il futurismo in Italia. La poesia italiana tra le due guerre: linea novecentista e antinovecentista. L’opera di Giuseppe Ungaretti. L’opera di Umberto Saba. L’Ermetismo. Lo scenario del secondo dopoguerra: Il Neorealismo. La “poesia semplice” e la “poesia-racconto” di Cesare Pavese. Obiettivo specifico: saper ricostruire il panorama generale della produzione poetica italiana del Novecento, riconoscendone i relativi contesti storico-culturali e gli specifici elementi tematicoformali. Opere analizzate: F.T.Marinetti: “Il manifesto del Futurismo”, “Il bombardamento di Adrianopoli” G.Ungaretti: “Il porto sepolto”, “Veglia”, “San Martino del Carso”, “Mattina”, “Soldati”. U.Saba: “Amai”, “La capra”. S.Quasimodo: “Ed è subito sera”, “Alle fronde dei salici”. C.Pavese: “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi”. Modulo 4 per Autore: Eugenio Montale Vita e formazione culturale di Eugenio Montale. Le fasi evolutive della poetica montaliana nelle sue principali raccolte. La visione pessimistica della condizione esistenziale dell’uomo contemporaneo: Montale poeta del “male di vivere”. La concezione montaliana del ruolo del poeta e della poesia nella società contemporanea. Caratteri stilistico-formali della poesia montaliana: linguaggio e metrica. Il correlativo oggettivo. Obiettivo specifico: saper riconoscere i fondamentali caratteri tematici e formali della produzione poetica montaliana. Opere analizzate: E.Montale: “I limoni”, “Meriggiare pallido e assorto”, “Spesso il male di vivere ho incontrato”, “Non chiederci la parola”, “La casa dei doganieri”. Modulo 5 Tematico: Il “romanzo della crisi” Il contesto storico-culturale europeo: il “romanzo della crisi”. Caratteri tematici e stilistici del “romanzo della crisi”: Joyce, Kafka e Proust. Il personaggio dell’ “antieroe”. Il “romanzo della crisi” in Italia: la produzione narrativa di Italo Svevo. Alienazione, disagio esistenziale e crisi d’identità dell’uomo contemporaneo nell’opera narrativa di Svevo. Trama, struttura e tecniche narrative de “La coscienza di Zeno”. La tematica psicanalitica. Lettura e analisi di brani scelti da “La coscienza di Zeno”. Ritratto di un “inetto”: Zeno Cosini. Obiettivo specifico: saper definire le tematiche e gli elementi narratologici del “romanzo della crisi” attraverso l’opera di Italo Svevo. Brani analizzati: I.Svevo-La Coscienza di Zeno: “L’ultima sigaretta”, “Un rapporto conflittuale”, “Il trionfo di Zeno”, “Una catastrofe inaudita”. Modulo 6 per Opera: "Fontamara" di Ignazio Silone La vita e l’impegno politico-letterario di Ignazio Silone. Silone nel contesto culturale e letterario italiano: un precursore del Neorealismo. Il percorso politico-ideologico di Silone dall'antifascismo all'antistalinismo e la genesi di "Fontamara". Caratteristiche stilistiche e narratologiche del romanzo. L’ambientazione storico-sociale del romanzo: la condizione dei braccianti meridionali nell’Italia fascista. Il sistema e la caratterizzazione dei personaggi. Lettura individuale integrale del romanzo da parte degli allievi. Lettura e analisi in classe di brani selezionati del romanzo. Obiettivo specifico: conoscere trama, sistema dei personaggi e cornice storico-sociale del romanzo. Testo analizzato: I.Silone: “Fontamara” Ed. Mondadori. Sasso Marconi, 12/5/2014 Prof. Fabio Besia Gli alunni PROGRAMMA CONSUNTIVO CLASSE 5^ A MATERIA : STORIA Prof. FABIO BESIA a.s. 2013-2014 Profilo della classe Anche per quanto riguarda Storia, il regolare svolgimento del programma ha dovuto fare i conti con le problematiche di carattere generale già ricordate, a cui si sono aggiunte le difficoltà specifiche legate alla difficoltà di una parte del gruppo-classe nel recepire le generalizzazioni teoriche della spiegazione storiografica e di esprimersi utilizzando correttamente il lessico specifico della disciplina. Si è provveduto quindi alla rimodulazione del piano di lavoro iniziale, per cercare di renderlo compatibile alla lentezza dei ritmi di apprendimento. Le tipologie di verifica scritta previste per la III Prova dell’Esame di Stato sono state utilizzate per l’intera durata dell’anno scolastico e all’interno della Simulazione generale prevista per il 23 maggio 2014. Per quanto riguarda la programmazione, va inoltre segnalato che ormai da molti anni nel nostro Istituto, per delibera del Collegio Docenti (come è avvenuto nella quasi totalità degli Istituti Professionali) si è deciso di adeguare le indicazioni ministeriali in tema di scansione cronologica e di storia settoriale alla comune prassi didattica. Si è comunque mantenuta, nell’insegnamento della storia generale del XX secolo, un’attenzione particolare agli aspetti socio-economici e in particolare al ruolo svolto dal settore agricolo, anche sfruttando i collegamenti interdisciplinari con Letteratura (lettura di “Fontamara” di I.Silone). Libro di testo in adozione B.Bolocan, “Tuttoèstoria” vol. I e II Archimede Edizioni Finalità disciplinari In base alle indicazioni contenute nei Programmi Ministeriali per il biennio di post-qualifica degli Istituti Professionali (G.U. n.36 13/2/1997), l'insegnamento della Storia deve perseguire le seguenti finalità prioritarie: • • dare alla Storia l'opportunità di contribuire alla riflessione sul campo professionale approfondire la riflessione metodologica e l'uso della conoscenza storica. Obiettivi generali disciplinari In base alle indicazioni contenute nei Programmi Ministeriali per il biennio di post-qualifica degli Istituti Professionali (G.U. n.36 13/2/1997), l'insegnamento della Storia deve perseguire i seguenti obiettivi didattici generali: a) utilizzare alcuni strumenti del lavoro storico: cronologie, tavole sinottiche, atlanti b) adoperare concetti interpretativi e termini storici in rapporto con gli specifici contesti storici c) padroneggiare gli strumenti concettuali che servono per organizzare temporalmente le conoscenze storiche più complesse d) padroneggiare gli strumenti concettuali interpretativi, che servono per individuare e descrivere persistenze e mutamenti e) saper formulare problemi rispetto a fenomeni storici f) utilizzare procedimenti di spiegazione di fatti storiografici complessi g) usare modelli appropriati per inquadrare, comparare, periodizzare fenomeni storici locali, regionali, continentali e planetari connessi con la storia settoriale h) individuare le molteplici modalità con le quali i fatti storici del settore si collegano con i fatti della storia politica e culturale Tra quelli indicati nei Programmi Ministeriali sono stati individuati i seguenti obiettivi generali minimi: b) f) g) Livelli minimi di apprendimento In relazione agli obiettivi generali disciplinari selezionati dai Programmi Ministeriali, sono stati stabiliti i seguenti livelli minimi di apprendimento: b) adoperare concetti interpretativi e termini storici in rapporto con gli specifici contesti storici: lo studente è in grado di utilizzare correttamente le concettualizzazioni e il lessico specifico di base della disciplina. f) utilizzare procedimenti di spiegazione di fatti storiografici complessi: lo studente è in grado di individuare le principali cause e conseguenze dei fenomeni storici considerati. g) usare modelli appropriati per inquadrare, comparare, periodizzare fenomeni storici locali, regionali, continentali e planetari connessi con la storia settoriale: lo studente è in grado di orientarsi circa i fenomeni storici considerati, collocandoli correttamente nel tempo e nello spazio. Criteri generali di valutazione Sulla base delle indicazioni contenute nella programmazione del C.d.C. sono stati stabiliti i criteri generali di valutazione che hanno tenuto conto dei seguenti aspetti: • • • • • • livello di partenza conoscenza degli argomenti capacità di analisi capacità di mettere in relazione fenomeni diversi conoscenza del linguaggio specifico della disciplina capacità critica Contenuti: programmazione modulare Modulo 1: la seconda rivoluzione industriale e l’età dell’imperialismo Presentazione del programma e riallineamento. Introduzione alla storia del Novecento: il concetto di "secolo breve". La seconda rivoluzione industriale: innovazioni tecnologiche, taylorismo e capitalismo monopolistico. Le trasformazioni nel settore agricolo. La "belle époque" tra mito del progresso e irrazionalismo. L'Età dell'imperialismo: colonialismo, razzismo e antisemitismo. Nascita della società di massa e trasformazioni della struttura sociale. Il decollo industriale italiano: caratteri e limiti. Le trasformazioni dell’agricoltura in Italia e le condizioni di vita nelle campagne: l’emigrazione di massa. Lo scenario politico italiano post-unitario e l’età giolittiana. Obiettivo specifico: saper definire il concetto di imperialismo correlandolo alle trasformazioni economiche, politiche e sociali provocate dalla seconda rivoluzione industriale. Modulo 2: la I guerra mondiale e la Rivoluzione russa La situazione geopolitica in Europa a inizio Novecento. Le origini della I Guerra Mondiale: conflitti imperialistici e questione balcanica. Il sistema delle alleanze e lo scoppio della guerra. Neutralismo e interventismo in Italia. Strategie, fasi e fronti del conflitto. I trattati di pace e le conseguenze politiche, economiche e sociali della I Guerra Mondiale. La Russia zarista tra feudalesimo e capitalismo. La guerra russo-giapponese. Il crollo del regime zarista: la Rivoluzione di Febbraio. Governo provvisorio e Soviet. Lenin e il programma bolscevico: la Rivoluzione di Ottobre. La guerra civile e la nascita dell'U.R.S.S. La politica economica sovietica della NEP. Obiettivo specifico: saper individuare cause e conseguenze della I guerra mondiale dal punto di vista politico, economico e sociale su scala planetaria ed europea. Modulo 3: il fascismo L'Italia nel primo dopoguerra: trasformazioni politiche, economiche e sociali. Crisi del liberalismo e affermazione dei partiti di massa. Mussolini e la nascita del movimento fascista. Le lotte bracciantili del primo dopoguerra e le origini agrarie del fascismo. L'Italia dal "biennio rosso" alla "marcia su Roma". Il delitto Matteotti e l'instaurazione del regime fascista. Il concetto di “totalitarismo”: strumenti di repressione del dissenso e di costruzione del consenso. La politica economico-sociale fascista tra corporativismo e autarchia. La politica agraria fascista: il “ruralismo”. La politica estera fascista: militarismo e imperialismo. Obiettivo specifico: saper definire il concetto di totalitarismo e riconoscere le origini storiche e i caratteri specifici del totalitarismo fascista. Modulo 4: la crisi del ’29, il New Deal e i totalitarismi La crisi del 1929 negli U.S.A. Roosevelt e il New Deal. Le conseguenze economiche, sociali e politiche della "grande crisi" in Europa. L'ascesa al potere di Hitler in Germania. Caratteri del totalitarismo nazista: razzismo e antisemitismo. La costruzione del regime nazista: struttura di potere, repressione del dissenso e costruzione del consenso. L'affermazione del potere di Stalin in U.R.S.S. La collettivizzazione delle campagne. L'industrializzazione forzata e i piani quinquennali. Caratteri del totalitarismo staliniano. Obiettivo specifico: saper confrontare le strategie economico-sociali delle democrazie liberali e dei regimi totalitari. Modulo 5: la II guerra mondiale Verso la II Guerra Mondiale. La guerra d’Etiopia e la guerra civile in Spagna. Il nazifascismo: l’Asse Roma-Berlino. L'Anschluss, la questione dei Sudeti e la Conferenza di Monaco. L'aggressione nazista alla Polonia e lo scoppio del conflitto. Strategie, fasi e fronti della guerra. La lotta di liberazione in Italia. La sconfitta dell'Asse. Il processo di Norimberga e i trattati di pace. Le trasformazioni geopolitiche in Europa. La nascita dell'O.N.U. e dello Stato di Israele. La nascita della Repubblica Italiana e le elezioni del 1948. Obiettivo specifico: conoscere fasi, alleanze e fronti del secondo conflitto mondiale. Sasso Marconi, 12/5/2014 Prof. Fabio Besia Gli alunni - P. A. A. "B.Ferrarini" di Sasso Marconi aggregato I.T.A.S. "A. Serpieri" Bologna A.S. 2013/14 Classe V A Relazione finale Materia: Matematica Insegnante: Alessandra Marchetti La classe è composta da 18 ragazzi, 5 dei quali ripetenti del nostro Istituto. Dal punto di vista disciplinare le lezioni sono avvenute in un clima generalmente collaborativo. La partecipazione e l’impegno sono risultati apprezzabili anche da parte dei diversi studenti che raggiungono a fatica gli obiettivi minimi della disciplina. Il programma preventivo è stato interamente svolto. L'approccio degli argomenti affrontati è stato improntato all'operatività, anche se si è sempre cercato di motivare l'efficacia delle tecniche operative dal punto di vista teorico. L'uso di una tabella per il calcolo delle derivate ha aiutato i ragazzi nell'impadronirsi dell'argomento con minor sforzo. Anche in sede di esame è auspicabile permettere l'uso dei suddetto strumento. Nell'ultimo periodo scolastico sono state svolte alcune ore di potenziamento pomeridiano. Alcuni studenti si sono impegnati con interesse raggiungendo obiettivi apprezzabili. RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE Materia: matematica A.S. 2013/14 Classe VA 1. Contenuti disciplinari, obiettivi (conoscenze, competenze, abilita' e realizzazione esposti per moduli (vedi schede). 2. Indice dei moduli svolti: tempi di modulo 1 : disequazioni modulo 2 : funzioni modulo 3 : limiti e funzioni continue modulo 4 : calcolo differenziale 3. Libro di testo adottato: M. Re Fraschini, G. Grazzi, C. Spezia : “Analisi” Ed. Atlas Sasso Marconi, 9 maggio 2014 docente il (Alessandra Marchetti) i classe rappresentanti di Modulo 1 : disequazioni CONTENUTI : richiami su disequazioni di I grado e di II grado disequazioni fratte e di grado superiore al II sistemi di disequazioni disequazioni modulari disequazioni irrazionali OBIETTIVI : saper riconoscere e saper risolvere i vari tipi di disequazioni saper risolvere sistemi di disequazioni OBIETTIVI MINIMI: saper risolvere i vari tipi di disequazioni e di sistemi di disequazioni in casi semplici METODOLOGIA : lezioni frontali, lezioni dialogate VERIFICA : scritta : esercizi concordati di graduale difficoltà orale : discussione collettiva, colloqui individuali con esercizi applicativi RECUPERO : in itinere Modulo 2 : funzioni CONTENUTI : definizione di funzione reale di una variabile reale intervalli, intorni di un punto e dell’infinito classificazione delle funzioni determinazione del dominio di funzioni analitiche proprietà delle funzioni: periodicità, parità e disparità studio del segno di una funzione ricerca eventuali punti d' intersezione con gli assi inizio bozza di grafico di funzione OBIETTIVI : saper definire una funzione saper classificare funzioni saper determinare il dominio di funzioni analitiche saper riconoscere le proprietà di una funzione saper impostare una bozza di grafico OBIETTIVI MINIMI: saper classificare funzioni saper determinare il dominio di funzioni analitiche in casi semplici saper riconoscere le proprietà di una funzione METODOLOGIA : lezioni frontali, lezioni dialogate VERIFICA : scritta : esercizi concordati di graduale difficoltà orale : discussione collettiva, colloqui individuali con esercizi applicativi RECUPERO : in itinere Modulo 3 : limiti e funzioni continue CONTENUTI : unità 1 :limiti definizioni di limite verifiche, in base alla definizione appropriata, dell’esattezza di limiti limite destro e limite sinistro teorema dell’unicità del limite teorema della permanenza del segno teorema del confronto teoremi relativi al calcolo di limiti forme indeterminate limiti notevoli unità 2 :funzioni continue definizione di funzione continua in un punto continuità delle funzioni elementari punti di discontinuità OBIETTIVI : comprendere il concetto di limite saper verificare semplici limiti conoscere i principali teoremi sui limiti saper calcolare limiti di funzioni conoscere la definizione di funzione continua sapere quali sono le funzioni continue OBIETTIVI MINIMI: comprendere il concetto di limite saper calcolare semplici limiti di funzioni sapere quali sono le funzioni continue METODOLOGIA : lezioni frontali, lezioni dialogate VERIFICA : scritta : esercizi concordati di graduale difficoltà orale : discussione collettiva, colloqui individuali con esercizi applicativi RECUPERO : in itinere Modulo 4 : calcolo differenziale CONTENUTI : unità 1 :derivate delle funzioni in una variabile definizione di rapporto incrementale e suo significato geometrico definizione di derivata e suo significato geometrico derivata delle principali funzioni elementari teoremi relativi alle regole di derivazione calcolo di derivate derivate di ordine superiore al primo equazione della retta tangente ad una curva unità 2 :alcuni teoremi del calcolo differenziale (senza dimostrazioni) teorema di Lagrange teorema di Rolle teorema di De L’Hospital unità 3 :studio completo del grafico di una funzione crescenza e decrescenza di una funzione massimi e minimi assoluti e relativi regola pratica per la determinazione dei massimi e dei minimi relativi di funzioni derivabili concavità verso l’alto e concavità verso il basso in un punto punti di flesso regola pratica per la determinazione dei punti di flesso di funzioni derivabili asintoti verticali, orizzontali, obliqui studio completo di funzione e relativa rappresentazione grafica OBIETTIVI : comprendere il concetto di derivata saper operare con le derivate saper determinare massimi e minimi di una funzione saper determinare i punti di flesso di una funzione saper rappresentare graficamente semplici funzioni OBIETTIVI MINIMI : comprendere il concetto di derivata saper operare con le derivate: saper determinare massimi e minimi di una funzione saper determinare i punti di flesso di una funzione saper rappresentare graficamente semplici funzioni razionali METODOLOGIA : lezioni frontali, lezioni dialogate uso di tabella per il calcolo di derivate VERIFICA : scritta : esercizi concordati di graduale difficoltà orale : discussione collettiva, colloqui individuali con esercizi applicativi RECUPERO : in itinere, sportello didattico IPAA “B.Ferrarini” - Sasso Marconi a.s 2013/2014 Classe 5AAS Materia Inglese Docente prof.ssa Anna Maria Balducci Relazione sulla classe La classe, composta inizialmente da 19 studenti, poi diventati 18 per un ritiro avvenuto prima del 15 marzo, ha sempre dimostrato nel complesso poco interesse verso la materia e impegno non costante nello svolgimento dei compiti assegnati. Proprio a causa di tale incostanza si è dovuto rinunciare a svolgere una parte dei contenuti del Modulo di Civiltà indicati nel Piano preventivo e anche il resto della programmazione è stato semplificato e sostanzialmente svolto attraverso esercitazioni in classe. Il profitto è stato nel complesso appena sufficiente, soprattutto per quanto riguarda la comprensione e produzione orale. Nel secondo quadrimestre è stato svolto un corso di recupero breve per colmare almeno in parte le carenze registrate in sede di scrutinio di primo quadrimestre. Due studenti hanno ottenuto risultati buoni. Una certa vivacità ed esuberanza da parte di un gruppo di allievi ha reso talvolta faticoso e poco proficuo lo svolgimento delle lezioni. Programma consuntivo In conformità con quanto emerso ed esplicitato nel corso della riunione per materie e dei Consigli di classe si indicano i seguenti obiettivi disciplinari. Obiettivi generali - Ampliare il lessico sia da un punto di vista generale che di settore - Aumentare la conoscenza della cultura dei paesi in cui si parla la lingua studiata, stimolando il confronto con la realtà del nostro paese - Migliorare la capacità di comprensione di testi scritti e orali di genere vario e di natura sia generale che specifica attraverso l’analisi degli elementi costitutivi di tali testi e al capacità di esposizione orale e scritta di tali testi, rispettando le regole di organizzazione del testo, di completezza di contenuto e adeguatezza del lessico - Migliorare la capacità espressiva orale in generale e di tipo espositivo in particolare, in previsione del colloquio orale dell’Esame di Stato Obiettivi minimi - Dimostrare una conoscenza ricettiva degli argomenti trattati - Conoscere e usare un lessico semplice ma appropriato - Individuare i nuclei di significato dei documenti esaminati, con l’aiuto di materiale di supporto e della guida dell’insegnante e saper esporre questi elementi in forma scritta e orale comprensibile Metodi: lezione interattiva, lavoro a coppie Strumenti: libro di testo, fotocopie, testi da Internet, sussidi audiovisivi Recupero: in itinere, studio individuale con materiale aggiuntivo, sportello e corso di recupero 1. INDICE DEI MODULI IN PROGRAMMA Modulo 1. La vitivinicoltura Modulo 2. I prodotti tipici e la certificazione di qualità Modulo 3. La politica agraria comunitaria Modulo 4. Civiltà 2. LIBRI DI TESTO ADOTTATI “Sow and reap” di Bianco e Gentile Ed. Reda “The Picture of Dorian Gray” di O.Wilde (versione italiana) MODULO N°1 TITOLO: La vitivinicoltura ORE: 30 COLLEGAMENTI PLURIDISCIPLINARI: vedi Macromodulo corrispondente CONTENUTI SVOLTI: storia e origine della pianta; le parti della vite,i processi e le fasi di crescita; le malattie; il vigneto e relative operazioni; importanza della luce, del suolo e del clima; la vinificazione; lo champagne;; i marchi di qualità; lessico relativo agli argomenti svolti OBIETTIVI RAGGIUNTI: 1. Conoscere gli argomenti trattati nei loro aspetti essenziali con conoscenza ricettiva del lessico specifico relativo 2. Saper cogliere gli elementi fondamentali dei testi di natura tecnica esaminati 3. Saper sintetizzare gli aspetti essenziali degli argomenti trattati in modo sufficientemente corretto e con lessico appropriato in forma scritta e orale OBIETTIVI MINIMI: 1 e 2 VERIFICA: 2 verifiche scritte e 1 verifica orale MODULO N°2 TITOLO: I prodotti tipici e la certificazione di qualità ORE: 30 COLLEGAMENTI PLURIDISCIPLINARI: vedi Macromodulo corrispondente CONTENUTI SVOLTI: l’industria agro –alimentare; le caratteristiche e la composizione del latte; i derivati: il burro; il formaggio; le varietà inglesi di formaggio; caratteristiche, zone e fasi di produzione del Parmigiano Reggiano; il suo valore nutrizionale; i vini dei Colli Bolognesi: la storia, la zona, il Consorzio, il Disciplinare, le qualità;; lessico relativo agli argomenti trattati OBIETTIVI RAGGIUNTI: 1. Conoscere gli argomenti trattati nei loro aspetti essenziali con conoscenza ricettiva del lessico specifico relativo 2. Saper cogliere e sintetizzare gli elementi fondamentali dei testi di natura tecnica trattati 3. Acquisire consapevolezza nei confronti della problematica della certificazione di qualità e dei suoi risvolti economici e culturali OBIETTIVI MINIMI: 1 e 3 VERIFICA: 2 verifiche scritte MODULO N°3 TITOLO: La Politica Agraria Comunitaria ORE: 18 COLLEGAMENTI PLURIDISCIPLINARI: vedi Macromodulo corrispondente CONTENUTI SVOLTI: l’agricoltura sostenibile; dall’agricoltura integrata a quella biologica; la politica agraria comunitaria: Agenda 2007 – 2013; lessico relativo agli argomenti trattati OBIETTIVI RAGGIUNTI: 1. Conoscere gli argomenti trattati nei loro aspetti essenziali con conoscenza ricettiva del lessico specifico relativo 2. Saper cogliere e sintetizzare gli elementi fondamentali dei testi di natura tecnica trattati 3. Acquisire sensibilità e consapevolezza verso tematiche di natura europea Lo svolgimento del modulo verrà completato entro la fine delle lezioni. OBIETTIVI MINIMI: 1 e 2 VERIFICA: 1 verifica scritta e 1 verifica orale MODULO N°4 TITOLO: Civiltà ORE: 20 COLLEGAMENTI PLURIDISCIPLINARI: Italiano e Storia” CONTENUTI SVOLTI: “The Picture of Dorian Gray”: l’età Vittoriana: fasi e caratteristiche; estetismo e decadentismo; O.Wilde: biografie e opere; lettura integrale in lingua italiana; lettura e analisi di brani scelti in lingua originale; visione del film; lessico relativo agli argomenti trattati OBIETTIVI RAGGIUNTI: 1. Conoscere gli argomenti trattati nei loro aspetti essenziali con conoscenza ricettiva del lessico specifico relativo 2. Approfondire tematiche di natura etica, sociale e storica: la diversità,il conformismo, il totalitarismo 3. Approfondire la conoscenza di aspetti socio-culturali del paese di cui si studia la lingua 4. Acquisire consapevolezza nei confronti di alcuni aspetti dell’analisi stilistica riferita a diversi canali di comunicazione: testo narrativo,film OBIETTIVI MINIMI: 1 e 2 VERIFICA: 2 verifiche scritte e 1 verifica orale La revisione e l’approfondimento di argomenti di tipo strutturale e linguistico verranno effettuati, se necessario, facendo riferimento al materiale presente nel libro di testo in uso nella classe quarta: “Success” di Comryns Carr, Parsons e Riley – Vol.2 – Ed. Pearson Longman 5. DESCRITTORI E GRIGLIE DI VALUTAZIONE In conformità ai criteri generali di valutazione adottati dal Consiglio di classe e a quelli particolari relativi all’area linguistica si indicano i seguenti parametri di valutazione: 1. Comprensione globale del messaggio e di particolari informazioni esplicitate 2. Produzione di testi appropriati al contesto e aderenti al quesito posto 3. Uso corretto d elle strutture morfosintattiche di base 4. Vocabolario e pronuncia I voti attribuiti sono da 1 a 10 secondo la seguente tabella: Inesistente Grav.insuf. Insuff. 1–2 3-4 5 Comprensione Produzione Competenza grammaticale Proprietà lessicale Sufficiente 6 Discreto 7 Buono 8 Ottimo 9 - 10 La sufficienza viene attribuita quando il contenuto è pertinente al quesito e l’esposizione, scritta e orale, è comprensibile, anche se sono presenti errori formali che non compromettono comunque la comunicazione del messaggio. Sasso Marconi, 12 maggio 2014 L’insegnante Gli studenti ISTITUTO PROFESSIONALE “BENITO FERRARINI” di SASSO MARCONI EDUCAZIONE FISICA Anno scolastico 2013/2014 Classe VA 2 ore settimanali Docente: VALENTINA MORABITO Testo adottato: Nessun testo adottato. La parte teorica è stata svolta tramite appunti e fotocopie fornite dall’insegnante ma la gran parte del programma è stata svolta tramite attività pratiche. La classe è composta da 18 alunni. La maggior parte della classe si è dimostrata, durante l’intero anno scolastico, interessata alla materia. Qualcuno non è particolarmente propenso all’attività motoria e non sempre è arrivato a scuola con l’abbigliamento adeguato per poter svolgere attività fisica. Per tali alunni è stato deciso di approfondire alcuni argomenti della teoria e chiedere di consegnare delle tesine scritte e di riportare ciò che avevano appreso tramite una interrogazione orale. La risposta degli alunni a tale richiesta è stata positiva dunque non vi sono state insufficienze nel primo quadrimestre e, al momento, non ve ne sono nemmeno nel secondo. Programma svolto : • Basket: spiegazione delle regole del gioco; fondamentali tecnici; primo approccio al gioco: situazioni di gioco semplificate. Situazioni di gioco reale: partita. • Pallamano: spiegazione delle regole del gioco; fondamentali tecnici; primo approccio al gioco: situazioni di gioco semplificate. Situazioni di gioco reale: partita. • Rugby e Football americano: spiegazione delle regole del gioco; fondamentali tecnici; primo approccio al gioco: situazioni di gioco semplificate. Situazioni di gioco reale: partita. • Pallavolo: spiegazione delle regole del gioco; fondamentali tecnici; primo approccio al gioco: situazioni di gioco semplificate. Situazioni di gioco reale: partita. • Atletica Leggera: spiegazione di tutte le discipline incluse e dei regolamenti all’interno delle discipline; prove pratiche di corsa di resistenza, corse di velocità, staffette, salto in lungo e getto del peso. Programma da svolgere: • Calcio a 5: spiegazione delle regole del gioco; fondamentali tecnici; primo approccio al gioco: situazioni di gioco semplificate. Situazioni di gioco reale: partita. Sasso Marconi , lì 7/05/2014. Istituto Professionale per l’Agricoltura e l’Ambiente “B. FERRARINI” Sasso Marconi (Bo) RELAZIONE FINALE della classe V A Disciplina: Insegnamento della Religione Cattolica Anno scolastico 2013/14 Prof.ssa Conte Ilaria La classe è composta da cinque alunni maschi. Dal 28 ottobre 2013 l’alunno Yea Andualem non partecipa alle lezioni di religione, poiché nella giornata di lunedì è impegnato nel progetto PIAFST. Gli studenti sin dall’inizio hanno mostrato interesse verso tutte le tematiche proposte, partecipando attivamente al dialogo educativo. Il comportamento nei confronti dell’insegnante è risultato sempre corretto. Il clima di dialogo e rispetto reciproco ha permesso di raggiungere risultati più che buoni. PROGRAMMA SVOLTO 1.I giovani e la fede. 2.Rapporto tra fede e scienza. 3.Visione di alcune testimonianze sulle donne vittime di violenza in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. 4.Visione della vita ed escatologia nelle religioni monoteiste e nelle religioni orientali. 5.Visione del film “La rosa bianca” di Marc Rothemund in occasione della Giornata della memoria. 6.Concezione cristiano cattolica del matrimonio e della famiglia. Sesto comandamento: non commettere atti impuri. Il valore della castità. La sessualità nelle religioni. 7. Etica e bioetica. Aborto, fecondazione assistita, pena di morte, suicidio, eutanasia. 8.Testimoni della fede nel XX secolo: San Giovanni XXIII, San Giovanni Paolo II, Madre Teresa di Calcutta. 9. “La cosa più grande del mondo” di Enrico Drummond, commento all’Inno alla carità di San Paolo (1Cor 13). CRITERI E STRUMENTI DI VALUTAZIONE La valutazione è stata determinata soprattutto dalla partecipazione e dal coinvolgimento dagli alunni durante il periodo scolastico. Sasso Marconi, 07-05-2014 Docente Conte Ilaria Istituto di Istruzione Superiore – A. Serpieri (Bologna) ISTITUTO PROFESSIONALE “BENITO FERRARINI” di SASSO MARCONI TECNICHE PRODUZIONE: TRASFORMAZIONE E VALORIZZAZIONE Anno scolastico 2013/2014 Classe VA 4 ore settimanali (2 di compresenza) Docente: EMANUELA BENEDETTA RIOLO Testo adottato: TECNOLOGIE AGRARIE Giuseppe Sicheri; ED Hoepli La classe è composta da 18 alunni, di cui 5 ripetenti. Durante l’arco scolastico gli alunni hanno mostrato un buon interesse alla materia, anche se lo studio degli argomenti non è sempre stato costante, questa mancanza si è evidenziata principalmente e sin dall’inizio, in alcuni studenti ripetenti, mentre il resto della classe ha seguito con buoni profitti scolastici gli insegnamenti impartiti in classe, ma, anche in questo caso, fanno eccezione due studenti, che hanno una valutazione insufficiente sin dal primo quadrimestre, e, nonostante le molteplici sollecitazioni, non solo non hanno recuperato le insufficienze del primo quadrimestre, ma hanno mostrato un quasi totale disinteresse per la materia nel secondo quadrimestre, in tutte e tre le valutazioni proposte ( orale, scritto e pratica). Programma svolto : Dettaglio dei contenuti: L’industria enologica Vendemmia e valutazione di qualità del prodotto di partenza. Il mosto e i microrganismi del mosto. L’anidride solforosa; La vinificazione. Correzione del vino. La limpidezza del vino: intorbidamenti, precipitazioni, stabilizzazione Difetti e malattie del vino. Invecchiamento del vino. L’imbottigliamento. Classificazione dei vini . Vini DOC dell’Emilia e dei Colli Bolognesi. L’industria lattiero-casearia Il latte. Il burro. Il formaggio. Produzioni tipiche dell’Emilia: Parmigiano Reggiano. Reflui del settore lattiero-caseario Programma da svolgere: Dettaglio dei contenuti L’industria olearia L’olio d’oliva. Locali e macchine dell’oleificio. Le lavorazioni sull’olio. Composizione, caratteristiche e rettificazione dell’olio. L’olio d’oliva dal punto di vista dell’alimentare. Produzioni tipiche e confronto con altri tipi di oli. Sottoprodotti dell’industria olearia. Laboratorio: vedi programma Prof. Francesco Di Mauro (2 ore settimanali) Sasso Marconi , lì IPAA FERRARINI DI SASSO MARCONI Programma consuntivo di ESERCITAZIONI di tec. produzione anno scolastico: 2013-14 classe 5° di Di Mauro Francesco analisi del mosto e del vino Esecuzione delle seguenti determinazioni: • • • • • ZUCCHERI del MOSTO, con il sistema densimetrico BABO e rifrattometrico ZEISS; ZUCCHERI del VINO, con il sistema chimico FEHLING; ACIDITÀ del MOSTO e del VINO, con il sistema per neutralizzazione; GRADO ALCOLICO, con l'uso dell'ebulliometro di MALLIGAND. ACIDITÀ VOLATILE, con il sistema per distillazione in corrente di vapore (CAZENAVE); analisi del latte Esecuzione delle seguenti determinazioni: • • • • • stato di CONSERVAZIONE, con l'uso della soluzione alcolica di alizarina; ACIDITÀ, con il sistema per neutralizzazione; sostanze PROTEICHE, con il sistema STEINEGGER; DENSITÀ del LATTE e del SIERO, con l'uso del lattodensimetro di QUEVENNE; MATERIA GRASSA, con l'uso del butirrometro di GERBER. analisi del burro Esecuzione delle seguenti determinazioni: • UMIDITÀ. analisi dell’olio Esecuzione delle seguenti determinazioni: • FLUORESCENZA alla luce di Wood; • GRADO TERMOSOLFORICO. Sasso Marconi, 12 – 05 – 2013. ________________________ Di Mauro Francesco Studenti: _________________________________________________________________ Istituto Professionale per l'Agricoltura e l'Ambiente FERRARINI Sasso Marconi a. s. 2013-2014 RELAZIONE FINALE DI ECONOMIA AGRARIA classe V AOS Nel corso dell'anno scolastico, la classe V A ha mantenuto un atteggiamento, nei confronti dell'attività didattica, complessivamente piuttosto superficiale e di scarso impegno, nonostante si evidenzino alcune punte isolate di eccellenza. Ho cercato quindi di svolgere diverse esercitazioni in classe, sia a gruppi che singolarmente, su ogni argomento affrontato, ma i risultati nelle verifiche non sono stati soddisfacenti per tutta la classe. Ciò ha richiesto lo svolgimento di verifiche o di interrogazioni di recupero, cosa che ha notevolmente rallentato l'attività didattica. Nella classe si evidenziano diversi livelli di padronanza relativamente agli indici economici trattati. Solo una piccola parte li padroneggia con sicurezza, mentre la grande maggioranza della classe evidenzia una certa fragilità nel condurre calcoli di una certa complessità, che tende a compensare con uno studio mnemonico. Lo svolgimento del programma è stato quindi piuttosto rallentato e limitato agli argomenti essenziali. Sasso Marconi, 7 maggio 2014 Istituto Professionale per l'Agricoltura e l'Ambiente FERRARINI Sasso Marconi a. s. 2013-2014 PROGRAMMA CONSUNTIVO DI ECONOMIA AGRARIA classe V AOS prof.ssa Silvia Giannelli 1. Lo svolgimento del programma di Economia agraria è stato incentrato sui calcoli economici di convenienza , cioè sul raggruppamento dei costi in relazione ad uno specifico processo aziendale (ad esempio una coltura o un processo di trasformazione) ai fini delle decisioni e delle analisi aziendali. Vorrei puntualizzare che la trattazione teorica di ogni argomento è stata ridotta all'essenziale, mentre ampio spazio è stato dato ad esercitazioni di calcoli contestualizzati ad aziende agricole, seguiti da riflessioni sui risultati raggiunti. 2. Indice dei moduli svolti: modulo 1 - Il costo di esercizio delle macchine agricole modulo 2 - Il costo di produzione modulo 3 - Il valore di trasformazione 3. Il libro di testo adottato è: P. Rebasti, T. Nardi - ECONOMIA CONTABILITA' e gestione dell'azienda agraria - Marietti Scuola , Torino 1997 MODULO N.1 AGRICOLE IL COSTO DI ESERCIZIO DELLE MACCHINE PERIODO : tre mesi CONTENUTI Calcolo dei costi costanti e dei costi variabili relativi alle trattrici e agli attrezzi aziendali. Calcolo del costo orario d'esercizio e del costo annuo, curva del costo orario. Giudizio di convenienza all’acquisto di una macchina aziendale. Calcolo del numero minimo di ore di utilizzo della macchina per cui l’acquisto diventa conveniente, per via aritmetica e per via grafica. Argomenti dove è stato possibile realizzare un collegamento pluridisciplinare E' stato possibile realizzare collegamenti con il macromodulo relativi ai prodotti tipici. OBIETTIVI: - conoscere la composizione del costo di esercizio di una macchina agricola; - saper calcolare il costo di esercizio di una macchina agricola; - comprendere l'andamento del costo orario in funzione dell'utilizzo della macchina; - saper esprimere un giudizio di convenienza sul ricorso a servizi esterni. OBIETTIVI MINIMI: - conoscere la composizione del costo di esercizio di una macchina agricola; - saper esprimere un giudizio di convenienza all'acquisto di una macchina agricola. METODI, MEZZI E STRUMENTI: Lezioni frontali dialogate, esercitazioni di calcolo e, in particolare, un' esercitazione di calcolo di detti costi relativa ad un' azienda costruita insieme, svolta in classe. VERIFICA: Due verifiche scritte e una orale. MODULO N.2 IL COSTO DI PRODUZIONE PERIODO : tre mesi CONTENUTI: Il costo di produzione, definizione e classificazione dei costi. Costo di produzione parziale: il margine lordo di contribuzione. Scelte nell'ordinamento colturale. Il costo totale di produzione, criteri per il calcolo. Argomenti dove è stato possibile realizzare un collegamento pluridisciplinare: La redazione di un costo di produzione è intrinsecamente interdisciplinare, permettendo di effettuare una "summa" dell'Agronomia generale e delle Coltivazioni erbacee. I collegamenti sono stati curati relativamente alle coltivazioni erbacee, oltre a questi si è focalizzata l'attenzione sui criteri di scelta da adottare per valutare la convenienza ad aderire ad un disciplinare di produzione o ad un regolamento UE. OBIETTIVI: scelte relative all'ordinamento colturale: saper individuare i criteri di scelta del riparto colturale; saper scegliere la coltura più conveniente tra colture alternative (a costanza di investimenti); saper calcolare il costo di una determinata attività aziendale tenendo conto di tutti i fattori che intervengono in detto processo produttivo; saper impostare la scelta di convenienza relativamente all'adesione ad un disciplinare di produzione o ad un regolamento UE; conoscere gli strumenti per agire sulla forbice prezzi-costi. OBIETTIVI MINIMI : - saper calcolare il costo di una determinata attività aziendale tenendo conto di tutti i fattori che intervengono in detto processo produttivo. - saper impostare la scelta di convenienza relativamente all'adesione ad un disciplinare di produzione o ad un regolamento UE. METODI, MEZZI, STRUMENTI Lezioni frontali dialogate ed esercitazioni di calcolo di margini lordi e di costi di produzione, di colture sia erbacee che arboree, relativamente alla stessa azienda costruita nel modulo 1 e ad altre aziende. VERIFICA Tre verifiche scritte e una verifica orale. MODULO N. 3 IL VALORE DI TRASFORMAZIONE PERIODO : due mesi CONTENUTI Il valore di trasformazione: significato e criteri per il calcolo. Il prezzo di trasformazione. Giudizio economico di convenienza alla trasformazione. Economia delle industrie trasformatrici: giudizio economico di convenienza. Calcolo del valore di trasformazione dell'uva in vino. Economia del bestiame: calcolo del valore di trasformazione dei foraggi in latte e in carne, calcolo del costo di produzione del latte. Argomenti dove è stato possibile realizzare un collegamento interdisciplinare: i collegamenti interdisciplinari necessari sono con le Industrie agrarie e la Zootecnia. In relazione ai macromoduli, sono stati effettuati collegamenti con la vitivinicoltura ed il Parmigiano- Reggiano. OBIETTIVI conoscere la composizione del valore di trasformazione; saper calcolare un valore di trasformazione; saper esprimere il giudizio economico di convenienza rispetto ad un processo di trasformazione; saper individuare la destinazione economica di un bene più conveniente; OBIETTIVI MINIMI - conoscere la composizione del valore di trasformazione; - saper esprimere il giudizio economico di convenienza rispetto ad un processo di trasformazione. METODI, MEZZI, STRUMENTI Lezioni frontali dialogate, esercitazioni di calcolo del valore di trasformazione dell'uva in vino, dei foraggi in latte e carne e del costo di produzione del latte. VERIFICA Una verifica scritta e una orale. DESCRITTORI E GRIGLIE DI VALUTAZIONE I parametri presi in considerazione ai fini della valutazione sono stati i seguenti: - conoscenza degli argomenti trattati; - capacità di esporre correttamente e di padroneggiare il linguaggio tecnico; - saper impostare in modo autonomo la trattazione di un argomento, analizzando criticamente un problema; - capacità di rielaborazione personale; - rispetto delle consegne. La soglia di sufficienza è data dal raggiungimento dei punti 1, 2 e 5. Sasso Marconi, 7 maggio 2014 L' insegnante prof.ssa Silvia Giannelli Istituto di Istruzione Superiore – A. Serpieri ISTITUTO PROFESSIONALE “B. FERRARINI” di Sasso Marconi Relazione finale di Economia dei Mercati Agricoli Classe 5A - Anno scolastico 2013/2014 Svolgimento dell’attività didattica L'attività didattica si è svolta regolarmente rispettando i tempi previsti; non sempre però è stato possibile creare un clima di lavoro condiviso a causa della scarsa motivazione allo studio di un gruppo di allievi. Le aree tematiche sono state affrontate con maggiore o minore approfondimento in relazione ai tempi e ai progressi della classe. Profilo medio della classe Interesse – partecipazione Complessivamente la classe ha seguito con sufficiente interesse; non è mancato tuttavia qualche momento di "stanchezza" e di scarsa partecipazione alle lezioni. Livello di preparazione conseguito dalla classe La classe presenta un profitto individuabile in due fasce di studenti: una prima, piuttosto ristretta, che ha seguito un percorso positivo, fatto di sufficiente attenzione, tempi di studio adeguati e progressivi, uso del linguaggio specifico in crescita e puntualità rispetto alle scadenze; i risultati sono valutabili dal più che sufficiente al discreto, in funzione delle diverse caratteristiche individuali. L'altra parte della classe ha seguito con interesse alterno: il lavoro individuale non è stato sempre adeguato, svolto, a volte, in modo frettoloso e a ridosso delle scadenze. La preparazione, appena sufficiente, a volte scarsa, è frutto, in alcuni casi, di un impegno discontinuo, in altri, di un apprendimento più mnemonico che ragionato. La preparazione complessiva appare modesta, perché è mancata, per molti, la rielaborazione personale dei contenuti affrontati o la ricerca di risultati personali. Sasso Marconi, 15 /05/2014 Firma del docente ______________________________ ECONOMIA DEI MERCATI AGRICOLI Anno scolastico 2013/14 Docente: Lucia Mosca Testo adottato: Mercati agroalimentari e sistema economico di Borghi F. , Torquati B.M. e Vivo G. Reda Edizioni Ore settimanali di lezione: 2 Contenuti disciplinari Modulo 1 MERCATO DEI PRODOTTI AGRICOLI - - Modulo 2 VALORIZZAZIONE DEI PRODOTTI AGRICOLI - Concetto di bene economico e di utilità, Mercato, domanda e offerta, elasticità della domanda e dell'offerta, Formazione del prezzi sui mercati e principali forme di mercato, Caratteristiche dei mercati agricoli, Cooperazione in agricoltura: cooperative e organizzazioni di produttori agricoli, Contratti di produzione e mercati a termine, Forme di integrazione: integrazione orizzontale, verticale e mista, Marketing: generalità e obiettivi, pianificazione strategica, ricerche di marketing, strategie di differenziazione e di posizionamento, politica dei prezzi, processo di comunicazione, business plan, Mercato e politiche di sostegno al settore agricolo: le principali tappe della Politica Agricola Comunitaria e la riforma della PAC 2014/2020. Commercializzazione dei prodotti agricoli e agroalimentari, Certificazione per i prodotti alimentari di qualità: i marchi di qualità, Igiene degli alimenti (Regolamento CE 852/2004), Tracciabilità alimentare (Regolamento CE 178/2002), Etichettatura degli alimenti, Qualità e protezione dei prodotti tipici locali. Obiettivi disciplinari 4. conoscere il processo organizzativo e distributivo nel settore dei prodotti agroalimentari; 5. conoscere gli strumenti e le misure atte a favorire la promozione e la valorizzazione delle qualità agroalimentari; 6. individuare, sulla base di criteri qualitativi, storico-tradizionale o di legame con il territorio, le principali tipologie di prodotti-strumenti differenziati presenti nel sistema produttivo locale. Verifiche La verifica del raggiungimento degli obiettivi di ciascun modulo è avvenuta attraverso domande flash e verifiche sommative. Le prime hanno accompagnato lo svolgimento dei singoli moduli per il controllo “in itinere” del processo d’apprendimento, mentre le seconde, consistenti in prove orali, quesiti a risposta singola, quesiti a risposta multipla, sono state oggetto di valutazione del profitto. Valutazione La valutazione, espressa in decimi, utilizzando la scala dei valori dallo zero al dieci, ha tenuto conto dei seguenti elementi: livello di conoscenza e di comprensione dei contenuti, capacità di interpretare e risolvere i quesiti estimativi, capacità critica, uso di linguaggio tecnico e uso dei materiali e strumenti adatti, capacità di sintesi, competenza (capacità di trattare in modo mirato, preciso, in sequenza logica ed ordinata gli aspetti del quesito proposto). Come elementi di valutazione sono stati anche considerati l'impegno, la progressione rispetto ai livelli di partenza, l’interesse e la partecipazione al dialogo educativo, la puntualità nelle consegne, la costanza nell'impegno e la regolarità nella frequenza. Metodologie adottate I contenuti sono stati affrontati con lezione frontali il più possibile dialogate per un maggiore coinvolgimento dei ragazzi. Modalità di recupero Richiami e collegamenti costanti con gli argomenti già svolti; adozione di qualunque altra modalità di recupero in accordo con quanto previsto dal P.O.F. e in ottemperanza alla normativa vigente. Strumenti didattici Gli strumenti di did$$$attici utilizzati sono stati seguenti: libro di testo, consultazione siti internet, appunti, fotocopie, altri testi di consultazione. Gli alunni sono stati invitati alla stesura di appunti personali in grado di coadiuvare e approfondire le tematiche affrontate nel libro di testo. Sasso Marconi, 15/05/2014 Firma del docente ___________________________ Gli alunni _________________________________ _________________________________ ISTITUTO PROFESSIONALE PER L’AGRICOLTURA “B. FERRARINI” - A.S. 2013/2014 - CLASSE VA - CORSO DI ECOLOGIA APPLICATA - PROF. PANETTIERE RELAZIONE FINALE La maggior parte degli studenti della classe, fin dall’inizio dell’anno scolastico, ha dimostrato di non possedere in modo adeguato i prerequisiti necessari per il livello scolastico in cui si trovano, sia dal punto di vista delle conoscenze prettamente scientifiche di tipo biologico-naturale, sia per quelle scientifiche di tipo fisico-matematico. In particolare, diversi alunni dimostrano evidenti carenze nelle conoscenze teorico-formali e nell’uso di termini appropriati e attinenti le materie delle scienze biologiche-naturali. Debole e ridotto risulta anche l’utilizzo del necessario linguaggio, articolato e formale, completo di termini, al fine di produrre argomentazioni e analisi esaustive. Accanto a queste diffuse carenze pregresse, sono anche evidenti difficoltà generalizzate per quanto riguarda l’impegno, l’interesse e soprattutto la motivazione. Pochi alunni si differenziano dal gruppo classe partecipando con sufficiente interesse e impegno alle attività. Tuttavia, dal punto di vista delle abilità specifiche e operative, emergono in alcuni alunni risorse e competenze di tipo pratico-concreto. Buono risulta lo spirito di osservazioni dei contesti reali e in particolare dell’ambiente naturale e agrario, anche nei dettagli. Diversi alunni, riescono a mettere in atto apprendimenti, con meno difficoltà e più motivazione, se posti a diretto contatto con l’esperienza concreta e in contesti reali, piuttosto che con modelli teorici e strettamente formali. A tal proposito nel corso dell’anno ho ritenuto opportuno effettuare modifiche alle strategie didattiche utilizzate, diversificando i vari interventi, scegliendo principalmente metodi didattici di tipo induttivo, con alternanze fra lezioni dialogate e contestualizzazione delle problematiche affrontate. Ho cercato di ridurre al minimo le lezioni di tipo frontale, poiché, data la caratteristica generale della classe, non favoriscono apprendimenti adeguati e ne migliorano la loro motivazione. Purtroppo la mancanza, in questo istituto, di adeguate strumentazioni e apparecchiature, di un laboratorio attrezzato di biologia e di una adeguata struttura di gestione delle colture per quanto riguarda la fitopatologia e i relativi trattamenti fitoterapici, ha rappresentato un elemento di forte difficoltà per strutturare al meglio un approccio didattico di tipo pratico-attivo. Naturalmente i tempi di svolgimento, la quantità e il livello di approfondimento degli argomenti sono stati adeguati, in itinere, al regime di apprendimento della classe. Pertanto il programma svolto risulta modificato rispetto a quello preventivato: ridotto nei contenuti e con l’aggiunta di una parte più consistente a carattere generale, contente argomenti di riepilogo di biologia e di elementi generali di fitopatologia. Questa modifica si è resa necessaria per poter recuperare in parte la carenza di prerequisiti iniziali. Nel corso dell’anno si è reso, inoltre, necessario in diverse occasioni ripetere gli argomenti precedentemente trattati. In conclusione, tenendo conto di quanto detto sopra, il profitto medio della classe può essere considerato soddisfacente. Segnalo, però, negli ultimi periodi un moderato calo, apparentemente generalizzato, dell’interesse e nella motivazione. Dal punto di vista della comportamento, la classe risulta particolarmente vivace, ma tutto sommato rispettosa e corretta. Anche se alcune volte si sono create delle situazioni di difficoltà al limite del rispetto delle regole ciò è derivato più dalla loro incontenibile ed esuberante vivacità, piuttosto che da una volontà di commettere scorrettezze o mancanze di rispetto. La maggior difficoltà nella gestione della classe è comunque rappresentata dalla forte esigenza di alcuni alunni di uscire dagli spazi dell’aula per andare preferibilmente all’aperto, sulle colture o di svolgere attività manuali o comunque con approcci diversificati. ARGOMENTI SVOLTI - Parte generale 1): ELEMENTI DI BIOLOGIA E DI ECOLOGIA APPLICATA. Ripasso generale di Biologia: caratteristiche principali dei sistemi viventi. Ecosistemi naturali ed agroecosistemi: caratteristiche e differenze. 2): LE PIANTE E LE LORO AVVERSITÀ: ELEMENTI GENERALI DI FITOPATOLOGIA Le piante e i loro meccanismi di autodifesa, resistenza passiva e resistenza attiva. La malattia e i danni: condizioni necessarie, sintomatologia, epidemiologia. Differenza tra agenti di malattia e agenti di danno. Tipi di malattia: da fattori non biologici, fattori biologici non viventi, da fattori infettivi e parassitari. 3): DIFESA E LOTTA Mezzi di lotta: agronomici e meccanici, chimici. La lotta biologica. Tecniche di produzione integrate e agricoltura biologica. Parte specifica Gli argomenti che seguono riguardano qualche esempio dei principali agenti di patogeni e di danno di alcune colture, trattati come segue: identificazione/sintomatologia; cenni del ciclo biologico; principali metodi di lotta 1): LA VITE Principali agenti di malattia: peronospora della vite; botrite o muffa grigia; oidio o mal bianco. Principali agenti di danno: tignoletta della vite. 2): IL MELO Principali agenti di malattia: ticchiolatura del melo; oidio o mal bianco. Principali agenti di danno: afide grigio del melo; cocciniglia di San Jose; carpocapsa; 3): CEREALI VERNINI ED ESTIVI Principali agenti di malattia: Oidio o mal bianco; ruggine nera o lineare; ruggine gialla o striata; ruggine bruna; carie del frumento. Principali agenti di danno: afidi dei cereali; piralide del mais. 4): ALCUNE ORTIVE: POMODORO E PATATA Principali agenti di malattia: peronospora della patata e del pomodoro, marciume anulare della patata, septoriosi del pomodoro. Principali agenti di danno: dorifora della patata, nottue, cimice verde del pomodoro. DIRITTO E LEGISLAZIONE AGRARIA ANNO SCOLASTICO 2013/14 CLASSE 5 ° - PROFESSIONALE IPAAS FERRARINI SASSO MARCONI Programma svolto per il documento del 15 maggio 2014 ( Prof. Avvocato MATERIA Libro di testo GIOVANNI P. MARCACCCI ) Diritto e legislazione agraria Autori Vari Il diritto Agrario 2° Ediz Edizioni Simone Sussidi didattici utilizzati Codice civile e dell’ambiente Testi consigliati : Help ! Hilfe ! Ajuda ! Aiuto ! – Sanità e Linea Gotica , JP Marcacci GRB , 2011 ; Recuperanti e riciclanti delle due guerre Mondiali, J.P. Marcacci GRB , 2014 ; Dispense PSR - Agenda 2007 – 2013 1) OBIETTIVI Quelli fissati nella programmazione di inizio anno nel consiglio di classe e nelle riunioni per materia o dipartimento : in particolare Conoscenza della legislazione Agraria italiana ed Europea 2) METODOLOGIA DI INSEGNAMENTO e SUSSIDI DIDATTICI lezione frontale interattiva con l’ausilio di video e lettura di norme - uso del testo del codice civile letture del quotidiano – uso personal computer e internet - 3) CRITERI E METODI DI VERIFICA e VALUTAZIONE Colloqui articolati con domande aperte e chiuse valutazioni sommative quadrimestrali. Griglie di valutazione e criteri comuni al consiglio di classe. 4 ) In relazione al progetto sulla Memoria dei fatti storici di guerra e resistenza sul nostro Appennino si analizza in classe i testi “Help ! Hilfe ! Ajuda ! Aiuto ! – Sanità e Linea Gotica – scritto da due insegnanti della scuola , e “ Recuperanti e riciclanti delle 2 guerre mondiali” ,scritto da J.P. Marcacci,in relazione alla giornata della memoria della “shoah” del 27 gennaio 2014 ed in relazione al programma interdisciplinare di storia del 900. Pag. 1 Modulo 1 - L’IMPRENDITORE ore 10 1) L’ imprenditore commerciale e agricolo 2) Il piccolo imprenditore ed il coltivatore diretto Modulo 2 - L’IMPRENDITORE AGRICOLO ore 10 1) attività essenzialmente agricole 2) attività agricole per connessione e attività agricole atipiche 1) l’imprenditore agricolo ed i fattori terra e lavoro Modulo 3 - L’AZIENDA 1) impresa e azienda 2) cessione azienda – avviamento e divieto di concorrenza 3) l’azienda agricola ore 10 Modulo 4 LA LEGISLAZIONE IN AGRICOLTURA 1) premesse storiche 2) I contratti agrari ( legge 203/82 ) 3) I contratti associativi agrari 4) La prelazione legale agraria 4) Ministero delle risorse agricole 5) Il lavoro in agricoltura 6) L’agriturismo ore 20 Modulo 5 1) 2) 3) 4) L’EUROPA e L’AGRICOLTURA ore 10 PAC - Politica Agricola Comunitaria ( pag. 473-480 Simone ) - Il regolamento ex CEE N° 2078 /1992 ( ex agenda 2000) – il FEOGA Agenda 2014 – 2020– Piano Sviluppo Regione ( PSR) Emilia Romagna Prip – Pal - Asse 1 - Misura 112 : insediamento giovani agricoltori PARTECIPAZIONE AI SEGUENTI MODULI INTER-MULTI -DISCIPLINARI CON STORIA : a ) PAC - Agenda 2014 /20- PSR Emilia Romagna b) Modulo speciale : - Lavoro a gruppi sui testi : Help ! Hilfe ! Ajuda ! Aiuto ! – Sanità e Linea Gotica GRB EDIZ, 2011; Recuperanti e riciclanti delle 2 guerre Mondiali, JP Marcacci GRB , 2014. Film didattici : Uomini contro – Franco Rosi 1970 e La grande Guerra Monicelli ,1959 Viaggio Istruzione : Visita a Re di puglia , Risiera S Sabba ,Foiba di Basovizza 6) HANDICAP : programmazione per obiettivi minimi . In particolare saper individuare le seguenti categorie : imprenditore grande e piccolo . Impr. Agricolo, Distinguere impresa e azienda . Riconoscere un contratto agrario ed infine saper riconoscere PAC - Agenda 2014 /20- PSR Emilia Romagna programmazione differenziati: come da delibere CDC SASSO MARCONI, 15.05.2014 ( Prof. Avvocato ) GIOVANNI P. MARCACCI IPAA “B.FERRARINI” SASSO MARCONI 1° SIMULAZIONE DI TERZA PROVA a.s. 2013 – 2014 MACROMODULO 1: VITIVINICOLTURA 13 dicembre 2013 Inizio della prova: ore 9.00 Durata della prova: 4 ore Candidato/a…………………………………………… MATERIE Tecniche di produzione Economia dei mercati Ecologia applicata Economia agraria Inglese PUNTEGGIO 15 15 15 15 15 Tipologia delle prove: quesiti risposta singola con numero massimo di righe per quesito, domande di comprensione e produzione su testo, soluzione di problemi. Il punteggio finale è dato dalla media tra i punteggi delle singole materie. E’ consentito l’uso del dizionario bilingue. Candidato__________________________________Data____________________ ECONOMIA AGRARIA 1. Sulla base dei seguenti dati calcola il numero minimo di ore di lavoro necessarie perché l’acquisto di una vendemmiatrice meccanica semovente ad aste bloccante diventi conveniente: - prezzo di acquisto: € 100 00 - valore di recupero: 30% - potenza del motore: 100CV - vita prevista: 10 anni - tariffa oraria di noleggio: € 210 (max 15 righe) ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… 2. A tuo parere, in che modo si può valutare la convenienza economica alla raccolta meccanica di un vigneto? Quali parametri puoi prendere in considerazione? (max 5 righe) ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ISTITUTO PROFESSIONALE PER L’AGRICOLTURA E L’AMBIENTE “B. FERRARINI“ SASSO MARCONI - A.S. 2013/2014 SIMULAZIONE TERZA PROVA – ESAME DI STATO MATERIA: ECOLOGIA APPLICATA 2 DOCENTE: P. PANETTIERE 1) In riferimento ad una viticoltura ubicata in una zona pianeggiante di fondo valle nel territorio comunale di Sasso Marconi, il candidato illustri sinteticamente quali possono essere le principali avversità delle piante ed imposti brevemente una strategia di difesa adeguata. ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------2) In una vitigno ubicato in un territorio di una calda regione meridionale, nel periodo invernale si notano negli anfratti e nelle spaccature della corteccia delle piante la presenza di crisalide di lepidottero. Il candidato indichi di quale fitofago trattasi e illustri sinteticamente le tecniche di campionature che occorre predisporre nei mesi successivi e le relative soglie di intervento. ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Istituto di Istruzione Superiore – A. Serpieri (Bologna) ISTITUTO PROFESSIONALE “BENITO FERRARINI” di SASSO MARCONI Prima simulazione della terza prova scritta di TECNICHE PRODUZIONE: TRASFORMAZIONE E VALORIZZAZIONE A. s. 2013/2014 Tipologia B: quesiti a risposta singola (per ogni quesito formulare la risposta in un massimo di 12 righe) Cognome e Nome______________________________________________________________________ 1. L’alunno descriva le modalità di immissione e l’azione dell’anidride solforosa nel mosto ____________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ 2. l’alunno descriva i vari sistemi di vinificazione che vengono usati, in base alle finalità produttive dell’azienda. ____________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ ____________________________________________________________________________________ Istituto di Istruzione Superiore – A. Serpieri (Bologna) ISTITUTO PROFESSIONALE “BENITO FERRARINI” di SASSO MARCONI Seconda simulazione della terza prova scritta di Istituto di Istruzione Superiore – A. Serpieri ISTITUTO PROFESSIONALE “B. FERRARINI” di Sasso Marconi Prima Simulazione della Terza prova scritta di Economia dei Mercati - A.s. 2013/14 Tipologia B: Quesiti a risposta singola (per ogni quesito formulare la risposta in un massimo di 12 righe) Cognome e Nome_________________________________________________________ - Dopo aver messo in rilievo le finalità e il funzionamento delle cooperative di trasformazione dei prodotti agricoli, il candidato si soffermi ad illustrarne i vantaggi e gli svantaggi. ....................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................….............................. ....................................................................................................................................................................... .........................................................................................................…........................................................... ....................................................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................... .............................................................…....................................................................................................... ....................................................................................................................................................................... ................................….................................................................................................................................... ....................................................................................................................................................................... ........................................................................................................................................................... - Il candidato, dopo aver spiegato cos'è un contratto di produzione, illustri i vantaggi che si raggiungono con la stipulazione di tale contratto. ...................................................................................................................................................................... ......................................................................................................................................…............................. ...................................................................................................................................................................... ..........................................................................................................…......................................................... ...................................................................................................................................................................... ...................................................................................................................................................................... ................................................................…................................................................................................... ...................................................................................................................................................................... ....................................…............................................................................................................................... ............................................................................................................................................................... SIMULAZIONE TERZA PROVA – MACROMODULO 1 – a.s. 2013/2014 Name……………………………………….. Date………………… Grapevine structure and function: photosynthesis Grapevines, like other green plants, have the capacity to manufacture their own food by capturing the energy within sunlight and converting it to chemical energy. This multi-stage process is called photosynthesis and occurs in chloroplasts, highly specialized organelles containing molecules called chlorophyll, which are abundant in leaf cells. Leaves provide a large sunlight receptor surface, an abundance of specialized cells containing many chloroplasts, numerous stomata to enable uptake of atmospheric carbon dioxide, and a vascular system to transport water and nutrients into the leaf and export food out. The products of photosynthesis are generally referred to as photosynthates, which include sugar, mostly sucrose, and other carbohydrates. Starch is the principal form of food energy that the vine stores in reserve for later use. Photosynthates are the food energy used to fuel plant growth and maintain plant function. The allocation of photosynthates to different parts of the vine is described in terms of ‘sources’ and ‘sinks’. Leaves are the sources of photosynthates, and any plant part – such as shoots, fruit or roots – or metabolic process that utilizes photosynthates is considered a sink. The amounts of food materials moved to different points of need varies through the season, depending upon photosynthate production and demand from the various plant parts. Answer the following questions (70 – 100 words) 1. Describe the process of photosynthesis in grapevines ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… 2. Describe grapevine parts and their function ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………… ISTITUTO PROFESSIONALE AGRO – AMBIENTALE “B.FERRARINI” SASSO MARCONI 2° SIMULAZIONE DI TERZA PROVA a.s. 2013 – 2014 MACROMODULO 2: PRODOTTI TIPICI DELLA PROVINCIA DI BOLOGNA, CERTIFICAZIONI DI QUALITA’ E PARMIGIANO REGGIANO 12 marzo 2014 Inizio della prova: ore 9.00 Durata della prova: 4 ore Candidato/a……………………………………………… MATERIE Tecnica delle produzioni Economia dei mercati Ecologia applicata Matematica Inglese PUNTEGGIO Punti 15 Punti 15 Punti 15 Punti 15 Punti 15 Il punteggio finale è dato dalla media tra i singoli punteggi Tipologia di prova: quesiti a risposta singola con un numero massimo di righe a quesito, domande di comprensione e produzione su testo, soluzione di problemi. E’ consentito l’uso del dizionario bilingue. Istituto d'Istruzione Superiore – A. Serpieri ISTITUTO PROFESSIONALE “B. FERRARINI” di Sasso Marconi Seconda Simulazione della Terza prova scritta di Economia dei Mercati - a.s. 2013/14 Tipologia B: Quesiti a risposta singola (per ogni quesito formulare la risposta in un massimo di 12 righe) Cognome e Nome_________________________________________________________ 7. Il candidato spieghi l'utilità delle ricerche di marketing e descriva brevemente i metodi per raccogliere le informazione. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................. ..................................................................................................................................................... 1) Il candidato individui, tra i prodotti identificati da marchi comunitari, almeno un prodotto presente nel sistema produttivo locale. ........................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................ ........................................................................................................................................................ ................................................................................................................................................... Istituto di Istruzione Superiore – A. Serpieri (Bologna) ISTITUTO PROFESSIONALE “BENITO FERRARINI” di SASSO MARCONI Istituto di Istruzione Superiore – A. Serpieri (Bologna) ISTITUTO PROFESSIONALE “BENITO FERRARINI” di SASSO MARCONI Seconda simulazione della terza prova scritta di TECNICHE PRODUZIONE: TRASFORMAZIONE E VALORIZZAZIONE A. s. 2013/2014 Tipologia B: quesiti a risposta singola (per ogni quesito formulare la risposta in un massimo di 12 righe) Cognome e Nome_____________________________________________________________________ 1. Descrivi le fasi di produzione del formaggio D.O.P. Parmigiano Reggiano. ____________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ 2. Parla dei principi generali per il razionamento per la produzione di Parmigiano Reggiano. ____________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ ISTITUTO PROFESSIONALE PER L’AGRICOLTURA E L’AMBIENTE “B. FERRARINI“ SASSO MARCONI - A.S. 2013/2014 II SIMULAZIONE TERZA PROVA – ESAME DI STATO MATERIA: ECOLOGIA APPLICATA 2 DOCENTE: P. PANETTIERE ALUNNO____________________________________ 3) I cereali estivi e vernini: indica le caratteristiche generali e descrivi in modo sintetico i sintomi delle principali fitopatologie relative ad almeno tre agenti di malattia e un agente di danno. _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ 4) Le malattie fungine: caratteristiche generali e strategia di lotta. _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ _______________________________________________________________ ______________________________________________________________ _____________________________________________________________ MATEMATICA Nome e Cognome_________________________________________ Studia la seguente funzione rappresentandone un probabile grafico y= 2x− 1 x+3 MATEMATICA Nome e Cognome_________________________________________ Calcola i seguenti limiti : o o (7x− 2 ) (3x 4 +x 2 ) 2x 3 +x 4 − 1 4 o o 3 3x − x + 2 x 3− 3x 2 − 1 x 4− x x 2 +x− 6 2 o o x − 2x− 15 √x²+5x+ 1− √x²+1 √x − 2 o x− 4 x 3− 5x 4 4 o x − 2x 1 5x 2 x ( ) 1+ o Seconda simulazione di Terza Prova A.S. 2013/2014 Name……………………………………. Date……………………………….. Milk and milk products The dairy industry involves processing raw milk into products such as consumer milk, butter, cheese, yoghurt, condensed milk, dried milk and ice-cream, using processes such as chilling, pasteurization and homogenization. Milk is the opaque, white liquid secreted by female mammals as food for their young during lactation. It contains proteins, lactose, fat, minerals, water, small quantities of vitamins and other substances in different percentages according to the breed of the cow. One of the main products of milk is liquid milk. During milking, handling and transportation, milk may become contaminated with germs that cause disease to man; moreover, microorganisms contained in raw milk may cause it to curdle or to become sour to the taste. It is therefore necessary to process it. The procedures which milk normally undergoes before being sold are pasteurization, UHT sterilization and homogenization. Pasteurization is a process by which milk is heated to 72°C for fifteen seconds or to 65°C for half an hour and then cooled rapidly; this has the effect of killing tubercolosis bacteria. UHT sterilization is a process by which milk is prepared for human consumption by heating in sealed airtight containers to kill all bacteria. Sterilized milk is available as whole, semi-skimmed or skimmed; it is milk with a shelf-life of six months, though, when opened, it should be kept cold and used as ordinary pasteurized milk. Homogenization is a process by which milk is made more digestible by breaking up the fat droplets into smaller particles which are distributed throughout the milk evenly. Answer the following questions (70 – 100 words) 1. What is the difference between milk and liquid milk? ………………………………………………………………………………………………………………………… …………………..……………………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………. ………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………………. 2. Describe the steps involved in making cheese ……………………………………………………………………………………………………………………. …………………………………………………………………………………………………………………….. …………………………………………………………………………………………………………………….. …………………………………………………………………………………………………………………….. …………………………………………………………………………………………………………………….. …………………………………………………………………………………………………………………….. …………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………….…………………… …………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… I.P.A.A. "B.Ferrarini" – Sasso Marconi Simulazione prima prova di Italiano Esami di Stato A.S. 2013/2014 Cl.5^ A Tipologia a: Analisi del testo Giovanni Pascoli, "Il gelsomino notturno" E s'aprono i fiori notturni nell'ora che penso a' miei cari. sono apparse in mezzo ai viburni le farfalle crepuscolari. 5 Da un pezzo si tacquero i gridi: là sola una casa bisbiglia. Sotto l'ali dormono i nidi, Come gli occhi sotto le ciglia. Dai calici aperti si esala 10 l'odore di fragole rosse. Splende un lume là nella sala. Nasce l'erba sopra le fosse. Un'ape tardiva sussurra, trovando già prese le celle. 15 La Chioccetta per l'aia azzurra va col suo pigolio di stelle. Per tutta la notte s'esala l'odore che passa col vento. Passa il lume su per la scala; 20 brilla al primo piano: s'è spento... E' l'alba: si chiudono i petali un poco gualciti; si cova, dentro l'urna molle e segreta, non so che felicità nuova. 1. Comprensione del testo Spiega la motivazione per cui Pascoli scrisse questa poesia e illustrane il nucleo tematico. 2. Analisi del testo 2.1 Illustra, facendo anche opportuni riferimenti al testo della poesia, la rappresentazione della Natura in Pascoli. 2.2 Individua nella poesia un esempio di sinestesia e di analogia, spiegandone il significato. 2.3 Ricopia e dividi in sillabe il v.9 e il v.10, identificandone la tipologia e individuando le eventuali figure metriche presenti. 2.4 Individua e ricopia due esempi di enjambement. 3. Interpretazione complessiva e approfondimenti Giovanni Pascoli è stato l’autore italiano che ha più profondamente aderito alle espressioni poetiche del Simbolismo europeo. Esponi a tal proposito la concezione della poesia espressa da Pascoli ne "Il fanciullino" e illustra le scelte formali che caratterizzano la sua produzione poetica. Tipologia b: Redazione di un "saggio breve" o di un "articolo di giornale" Consegne Sviluppa l'argomento scelto o in forma di "saggio breve" o di "articolo di giornale”, utilizzando, in tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del "saggio breve", argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell' "articolo di giornale", indica il titolo dell'articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l'articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. 1. Ambito artistico-letterario Argomento: Linea novecentista e antinovecentista nella poesia italiana. Documenti E.Montale “I limoni” Ascoltami, i poeti laureati si muovono soltanto fra le piante dai nomi poco usati: bossi ligustri o acanti. Io, per me, amo le strade che riescono agli erbosi fossi dove in pozzanghere mezze seccate agguantano i ragazzi qualche sparuta anguilla: le viuzze che seguono i ciglioni, discendono tra i ciuffi delle canne e mettono negli orti, tra gli alberi dei limoni. […] G.Ungaretti “Il porto sepolto” Vi arriva il poeta e poi torna alla luce con i suoi canti e li disperde Di questa poesia mi resta quel nulla d’inesauribile segreto U.Saba “Amai” Amai trite parole che non uno osava. M’incantò la rima fiore amore, la più antica difficile del mondo. Amai la verità che giace al fondo, quasi un sogno obliato, che il dolore riscopre amica. Con paura il cuore le si accosta, che più non l’abbandona. Amo te che mi ascolti e la mia buona carta lasciata al fine del mio gioco. 2. Ambito socio-economico Argomento: La globalizzazione: problemi e prospettive. Documenti Nelle ere della meccanica, avevamo operato un'estensione del nostro corpo in senso spaziale. Oggi, dopo oltre un secolo di impiego tecnologico dell'elettricità, abbiamo esteso il nostro stesso sistema nervoso centrale in un abbraccio che, almeno per quanto concerne il nostro pianeta, abolisce tanto il tempo quanto lo spazio, trasformandolo in una sorta di villaggio globale. M.McLUHAN "Gli strumenti del comunicare" 1964 Non dobbiamo opporre più l'universale alle patrie (familiari, regionali, nazionali), ma legare queste ultime concentricamente e integrarle all'universo globale della patria Terra. Non bisogna più opporre un futuro radioso a un passato di servitù e di superstizione. Ogni cultura ha la sua virtù, la sua esperienza, la sua saggezza, ma anche le sue carenze e le sue ignoranze. È nel proprio passato che un gruppo umano trova l'energia per affrontare il presente e preparare il futuro. E. MORIN "Educare per l'era planetaria" 2004 Esistono due modi di concepire lo sviluppo globale nel mondo contemporaneo. Secondo il primo, profondamente influenzato dalla teoria della crescita economica e dai valori su cui questa si basa, lo sviluppo consiste essenzialmente in un aumento rapido e costante del Prodotto nazionale interno lordo pro capite, con l'eventuale preoccupazione di ripartire equamente i frutti dell'espansione. È quella che io definisco la concezione "economista" dello sviluppo. I valori e la cultura svolgono in essa un ruolo secondario.. Ma è possibile anche concepire lo sviluppo come un processo destinato ad accrescere la libertà di ognuno nel raggiungimento degli obiettivi che persegue. Si tratta in questo caso della concezione da me definita "emancipatrice" dello sviluppo - in cui la ricchezza materiale non è altro che una funzione del sistema di valori e in cui il progresso socioeconomico è determinato da quello culturale. A. SEN "Globalizzazione e libertà" 2002 Non c'è voluto molto perché si spegnesse l'eccitazione ispirata dalla lettura eccessivamente entusiasta della globalizzazione, rivelando le crepe e le spaccature che si celano dietro l'aspetto lucente. Negli ultimi anni, qui in Occidente abbiamo avuto sempre più la percezione di un'altra faccia del villaggio globale, dove il divario economico è sempre più ampio e sempre più ridotte sono le scelte culturali. Si tratta di un villaggio in cui alcune multinazionali, lungi dal voler livellare e uniformare le regole del gioco con lavoro e tecnologia per tutti, stanno invece sfruttando i Paesi più poveri per ottenere guadagni inimmaginabili N. KLEIN "No logo" 2001 3. Ambito storico-politico Argomento: I totalitarismi del XX secolo. Documenti I regimi autocratici del passato non furono mai così orrendi come le dittature totalitarie dei nostri tempi [...] I sistemi fascisti e comunisti sono nati in risposta a una serie di crisi senza precedenti e hanno mostrato una tendenza continua, per quanto intermittente, a diventare sempre più "totalitari". I lineamenti, o tratti fondamentali, che vengono generalmente ritenuti comuni alle dittature totalitarie sono sei. La "sindrome", o insieme di elementi reciprocamente connessi, della dittatura totalitaria comprende un'ideologia, un partito unico guidato da un singolo uomo, una polizia terroristica, un monopolio delle comunicazioni, un monopolio degli armamenti e, infine, un'economia diretta centralmente. C.FRIEDRICH - Z.BRZEZINSKI "La dittatura totalitaria" 1956 Lo stato totalitario è lo stato delle masse; esso è diverso da ogni altro stato. Esso è obbligato a cambiare tutto [...] distrugge ogni potenziale forma di opposizione politica e instaura un centro di potere che è al di sopra e al di là di ogni attacco. Nessun altro stato della storia può essere paragonato allo stato totalitario, ed ora è facile capire perché: non è mai esistito uno stato che sia riuscito a distruggere in tale misura la struttura sociale, e non vi è mai stata un'altra epoca che offrisse, come quella attuale, le possibilità tecniche di [...] distruggere ogni germe di raggruppamento, soffocare la libertà di parola e di stampa. E.LEDERER "Lo stato delle masse" 1967 La propaganda totalitaria perfeziona la tecnica della propaganda di massa. Al centro del movimento è il motore che lo fa marciare, il capo [...] Egli rappresenta il movimento in maniera completamente diversa da quella dei normali dirigenti di partito; si assume personalmente la responsabilità per qualsiasi azione [...] Questa responsabilità totale è il più importante aspetto organizzativo del cosiddetto "principio del capo" (fuhrerprinzip), secondo cui ogni funzionario, oltre ad essere nominato da lui, ne è la diretta incarnazione e ogni ordine emana da tale fonte onnipresente. La completa identificazione del capo con ogni subalterno e il monopolio della responsabilità per qualsiasi azione sono i segni più vistosi della profonda differenza esistente tra un capo totalitario e un comune dittatore o despota. H.ARENDT "Le origini del totalitarismo" 1951 La teoria classica del totalitarismo, che ha avuto il merito di attirare l'attenzione su problemi di grande rilievo come quelli posti dall'analogia delle tecniche di gestione del potere in regimi per altri versi assai differenti [...] non consente di discriminare a sufficienza tra fenomeni come lo stalinismo e il fascismo che, se presentano analogie nel funzionamento del sistema politico, differiscono radicalmente nei contenuti della loro azione, cioè nelle loro conseguenze sulla struttura socio-economica. E.SACCOMANI "Le interpretazioni sociologiche del fascismo" 1977 4. Ambito tecnico-scientifico Argomento: Domande senza risposta? Finalità e limiti della scienza. Documenti Noi sentiamo che, persino nell'ipotesi che tutte le possibili domande scientifiche abbiano avuto risposta, i nostri problemi vitali non sono ancora neppure sfiorati. Certo, allora non resta più domanda alcuna; e appunto questa è la risposta. [...] Su ciò, di cui non si può parlare, occorre tacere. L.WITTGENSTEIN "Tractatus logicophilosophicus" 1921 Viviamo in un mondo che ci disorienta con la sua complessità. Vogliamo comprendere ciò che vediamo intorno a noi e chiederci: Qual è la natura dell'universo? Qual è il nostro posto in esso? Da che cosa ha avuto origine l'universo e da dove veniamo noi? [...] Perché l'universo si dà la pena di esistere? Se però perverremo a scoprire una teoria completa, essa dovrebbe essere col tempo comprensibile a tutti nei suoi principi generali, e non solo a pochi scienziati. Noi tutti - filosofi, scienziati e gente comune - dovremmo allora essere in grado di partecipare alla discussione del problema del perché noi e l'universo esistiamo. Se riusciremo a trovare la risposta a questa domanda, decreteremo il trionfo definitivo della ragione umana: giacché allora conosceremmo la mente di Dio. S.HAWKING "Dal Big Bang ai buchi neri" 1988 La scienza ha iniziato un dialogo fruttuoso con la natura, ma lo sbocco di questo dialogo è stato dei più sorprendenti. Esso ha rivelato all'uomo una natura passiva e morta, una natura che si comporta come un automa, che, una volta programmato, segue eternamente le regole scritte sul suo programma. In questo senso il dialogo con la natura ha isolato l'uomo dalla natura, piuttosto di metterlo a più stretto contatto con essa. Uno dei più grandi successi della ragione umana è diventato una triste verità. La scienza è stata vista come una cosa che disincanta tutto ciò che tocca. I.PRIGOGINE - I.STENGERS "La nuova alleanza - Metamorfosi della scienza" 1981 E' un'idea che si impone grazie alla sola forza della sua coerenza logica. E' la conclusione a cui necessariamente conduce la ricerca dell'autenticità. L'antica alleanza è infranta; l'uomo finalmente sa di essere solo nell'immensità indifferente dell'Universo da cui è emerso per caso. Il suo dovere, come il suo destino, non è scritto in nessun luogo. A lui la scelta tra il Regno e le tenebre. J.MONOD "Il caso e la necessità" 1970 Tipologia c: Tema di argomento storico La I Guerra Mondiale, con i suoi terribili massacri, ha segnato una fondamentale cesura nella storia del nostro Paese, influenzando in larga misura le vicende dell'intero XX secolo. Illustra le conseguenze della “Grande Guerra” sul piano politico ed economico-sociale, mettendo in rilievo soprattutto gli elementi di crisi e di destabilizzazione che posero le basi per l’affermazione del regime fascista. Tipologia d: Tema di ordine generale Le campagne e i paesaggi d’Italia recano ancora le tracce di un antico rapporto con l’agricoltura che il processo d’industrializzazione non è fortunatamente riuscito a cancellare. Il mondo agricolo è visto tuttora dall’opinione pubblica come depositario di saperi e culture tradizionali, ma in realtà è stato investito anch’esso dall’innovazione tecnologica, che ne sta profondamente modificando i caratteri. Valuta l’importante ruolo che l’agricoltura può ancora svolgere sul piano economico, sociale ed ambientale nel nostro Paese, evidenziandone le possibili prospettive di sviluppo. COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE NOME MATERIA FIRMA Conte Ilaria Religione Morabito Valentina Educazione fisica Besia Fabio Italiano e Storia Balducci Anna Maria Inglese Marchetti Alessandra Matematica Giannelli Silvia Riolo Emanuela Economia azienda agraria Tecniche di produzione e trasformazione Mosca Lucia Economia mercati agricoli Panettiere Pasquale Ecologia ambientale Marcacci Giovanni P. Diritto e legislazione Esercitazioni di tecniche di produzione e trasformazione Esercitazioni di economia dell’azienda agraria Di Mauro Francesco Greco Adolfo Fantini Anna Oliveri Giovanni Pisani Anna Sostegno Sostegno Sostegno Fantini Anna Alternativa R.C. Data……………………………….. Firma del coordinatore ….……………………………….. timbro della scuola Firma del Dirigente Scolastico ……………………………………..
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