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DOSSIER ­ UPI FVG_GORIZIA
Lunedì, 10 marzo 2014
DOSSIER ­ UPI FVG_GORIZIA
Lunedì, 10 marzo 2014
Dossier ­ Upi FVG_Gorizia
09/03/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 26
Il tabù­confine rischia di far perdere a Gorizia concrete...
09/03/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 47
«Un commissario straordinario per rilanciare il Porto»
09/03/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 47
Sicurezza: la città copi da Modena
09/03/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 50
Giornata ecologica a Doberdò con Legambiente e Provincia
09/03/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 51
«È inutile lo svincolo di via Campi Nadari»
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Caso­Pecol, ricorso al Consiglio di Stato
09/03/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 56
Dvd Forum nei labirinti della mente
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L' èStoriabus fa rotta verso l' altopiano raccontato da Lussu
09/03/2014 Il Piccolo (ed. Gorizia) Pagina 66
Triestina­Udinese illumina il Trofeo Rocco
09/03/2014 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 26
«La sanità transfrontaliera dev' essere il vostro...
09/03/2014 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 28
«Svincolo inutile pagato dal Comune»
09/03/2014 Messaggero Veneto (ed. Gorizia) Pagina 66
Udinese­Triestina, il Rocco si regala il derby
09/03/2014 Primorski dnevnik
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Gorizia
Il tabù­confine rischia di far perdere a Gorizia
concrete opportunità
Dal dibattito è emersa la distanza dal reale convincimento di collaborare con le strutture
sanitarie slovene.
di Roberto Covaz In una delle prime canzoni di
Claudio Baglioni, che s' intitola "Porta
Portese", un jeansinaro chiede all' esitante
giovane cliente: «A ragà...Ma 'sti carzoni li vòi
o nun li vòi?». Parafrasando, il ministro
Lorenzin ieri avrebbe potuto chiedere ai
goriziani: « A r a g à , m a s t a s a n i t à
transfrontaliera la volete o no?».
Chi l' ha capito alzi la mano.
A sentire il primario di Urologia (ed esponente
di spicco dell' Udc) Leonardo Zappalà, sì:
«Qui nella zona confinaria dobbiamo far
collaborare le qualità italiane con quelle
slovene». A sentire invece il già sindaco e
consigliere regionale Gaetano Valenti, no: «Il
potenziamento della nostra azienda sanitaria
p a s s a a t t r a v e r s o a l t r e strade: maggiore
mobilità interna del personale, no ai part time
obbligatori, non perseguire l' utile come unico
obiettivo, no al pieno delle ambulanze in
Slovenia».
Di più ampio orizzonte la dichiarazione di
Giorgio Zauli, direttore scientifico del Burlo
Garofolo di Trieste: «Per noi è fondamentale la
nuova normativa transfrontaliera. In tal modo
potremo intercettare pazienti da Croazia e da
Slovenia. Purché la Regione ci accompagni».
Prima il sindaco Romoli aveva confermato i suoi proverbiali e invidiabili equilibrismi lessicali che hanno
ispirato la creazione della cosiddetta Casa del parto, transfrontaliera anche se non si può dire e
magmatica nei contenuti concreti. Il presidente della Provincia Gherghetta, che sembra sempre più
giovane al pensiero che non ci saranno più le Province, ha giustamente riflettuto sulla vacuità del
parlare di collaborazione sanitaria transfrontaliera nel Goriziano. Mettiamoci un po' di Gect, un po' di
progetti europei e il cocktail dell' incomprensione è servito.
Viene male solo al pensiero che nella prossima campagna elettorale per le elezioni europee la tiritera
della collaborazione transfrontaliera verrà proposta in quantità (effimera) industriale.
Il ministro Lorenzin ieri è stata chiara: tra un po' la normativa europea sui diritti dei pazienti a farsi curare
dove vogliono nella Ue diventerà anche legge italiana. E per Gorizia non ci saranno più alibi. Non solo;
Lorenzin ha anche offerto un paio di buoni consigli a Gorizia affinché provi a trovare una vocazione.
Potenziare le politiche sanitarie nel campo delle patologie mentali (e Gorizia ha una storia da poter
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spendere per riprendersi il futuro) e creare i presupposti per essere attrattiva dal punto di vista del
welfare.
Ovvero, proporre un efficace marketing con un semplice messaggio: venite a Gorizia che qui si sta in
pace, assistiti bene e sicuri.
Lorenzin forse è la reincarnazione di quei dinamici signori austriaci che nel 1870 qui a Görz crearono al
Società per la promozione delle cure climatiche. Nacque così la Nizza austriaca, rigorosamente
transfrontaliera.
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NICOLI (FI) CRITICA L' IMMOBILISMO DI COMUNE E REGIONE.
«Un commissario straordinario per rilanciare il
Porto»
Un Commissario straordinario, come è
accaduto per la A4 e la Villesse­Gradisca, per
bypassare le lungaggini burocratiche e
rilanciare il porto di Monfalcone. A chiederlo al
sindaco, in maniera anche provocatoria, il
capogruppo di Forza Italia in Consiglio,
Giuseppe Nicoli, in una interrogazione. A
Portorosega infatti, nonostante i grandi
sommovimenti dei mesi scorsi, tutto tace: il
progetto dell' escavo, tra riunioni tecniche
varie, non vede ancora la luce e non si vede
nemmeno l' inizio della riflessione sul piano
regolatore, per non parlare delle strategie di
rilancio. Dalle istituzioni locali infatti sarebbero
stati compiuti tutti i passi ma quello che manca
è l' iniziativa da parte della Regione che è
totalmente immobile sul fronte dello scalo
monfalconese. Ed è per questo che Nicoli ha
presentato l' interrogazione in cui, dopo aver
affermato che «per la comunità cittadina,
provinciale e regionale, la sinistra non è stata
ancora capace di prospettare un piano di
sviluppo del porto di Monfalcone sia sotto il
profilo pianificatorio che della governance».
Dall' escavo del canale d' accesso all'
adeguamento della banchina, fino all'
infrastrutturazione delle aree retroportuali: tutto
in alto mare. E Nicoli attacca perchè «ad oggi ­ dice ­ non è chiaro quale sia la strategia della sinistra
per sviluppare questo importante volanco economico anche perchè non ha uno straccio di progettualità
politica in merito». Il consigliere di Forza Italia ironizza da un lato sul presidente della Provincia Enrico
Gherghetta con i suoi «studi con improbabili tunnel sottomarini», dall' altro con il sindaco Silvia Altran
per le sue «sterili ed inefficaci promesse» fino alla regione con assessore delegato e presidente
Serracchiani dai quali arriva «il silenzio più assoluto».
Secondo Nicoli il mercato sta «inesorabilmente condannando il porto di Monfalcone a un declino
costante». Dunque bisogna fare qualcosa per ridare ruolo strategico allo scalo e secondo il consigliere
forzista una delle tante opportunità sarebbe «colta con le autostrade del mare» che rappresentano uno
sviluppo nelle politiche Ue. Una politica che permetterebbe di trasferire gran parte dei traffici Ed è per
questo che Nicoli chiede al sindaco quali inziative sta prendendo e cosa sta facendo per il porto:
«Chiedo al sindaco se intende sollecitare il presidente della Regione affinchè si attivi in tempi brevi alla
risoluzione delle problematiche inerenti la banchina e l' escavo di accesso ­ spiega Nicoli ­ e che
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iniziative intende adottare per risolvere la questione governance». Da ultimo il consigliere forzista
preme su Altran affinche «sia convocato un tavolo di confronto e programmazione alla presenza della
Regione e c on i vertici delle Ferrovie italiane oltre che l' armatore Grimaldi per far partire il progetto
delle autostrade del mare». (g.g.
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Sicurezza: la città copi da Modena
Appello del consigliere provinciale Del Bello e del Siulp. Ascom: più agenti in centro.
Una politica di sicurezza urbana concreta per
Monfalcone basata sul modello dell'
esperienza pilota di Modena. A chiederla a
Provincia e s i n d a c i s o n o i l consigliere
provinciale d e l P d Fabio D e l Bello e i l
sindacato di polizia Siulp. In un momento in cui
la richiesta di sicurezza è elevata, le linee
guida nazionali del progetto di
razionalizzazione della polizia s u s c i t a n o
diverse perplessità. Sul taglio dei 261 presidi
territoriali di tutta Italia, gli enti locali non sono
stati chiamati in causa. Nell' Isontino la
proposta di riforma prevede la soppressione e
l' accorpamento alla questura delle sezioni di
polizia postale e di frontiera terrestre. Il tema
può sembrare estraneo a Monfalcone, ma
come sottolineato dal segretario provinciale
Siulp Giovanni Sammito nell' appello rivolto al
sindaco Altran «la questione non riguarda solo
Gorizia» : « O g g i c h i u d o n o d u e u f f i c i n e l
capoluogo, ma domani potrebbe toccare alla
Polfer o alla Polstrada di Monfalcone», ha
detto, accompagnato dal collega Paolo Vasca.
Accorpando le due sezioni alla questura si
perderebbero le specializzazioni su cui si è
investito nel corso degli anni. Gli agenti
verrebbero utilizzati per servizi generici.
A sostenere la lotta sindacale è Del Bello. In un ordine del giorno chiederà di dare mandato alle
Commissioni consiliari terza e quinta per redigere un programma operativo integrato di sicurezza
urbana.
L' esponente democratico propone lo studio dell' esperienza di Modena. In primis chiede il dialogo
costante tra i soggetti interessati attraverso una miglior definizione dei ruoli e delle competenze
reciproche per i progetti di rassicurazione civica; poi la realizzazione di un Protocollo d' intesa per lo
sviluppo di azioni in materia di sicurezza urbana integrata per contrastare le infiltrazioni della criminalità
organizzata; in terzo luogo la diffusione della responsabilità sociale d' impresa; quindi la riforma delle
normative sugli appalti e, per finire, il contrasto alla violenza di genere sulle donne e quello al bullismo
nelle scuole.
Alla presentazione della proposta è stato invitato anche Paolo Bratina. Il presidente mandamentale di
Ascom­Comfcommercio ha sottolineato: «Noi commercianti siamo in prima linea su questo tema. Da
quando a Monfalcone il commissariato di polizia è stato spostato dal centro, si è avuta una minor
percezione della sicurezza.
Per noi la presenza delle divise è fondamentale». (s.b.
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Giornata ecologica a Doberdò con Legambiente e
Provincia
DOBERDÒ DEL LAGO "Facciamolo con
amore la riduzione, il riuso e il riciclo dei
rifiuti". È il motto coniato in occasione della
giornata organizzata dal Comune in
collaborazione con Legambiente e Provincia di
Gorizia d a l t i t o l o " P u l i a m o i l Carso" i n
programma a Doberdò del Lago. Il ritrovo dei
volontari ­ che dovranno essere muniti di
guanti, scarponcini adeguati e giubbotti
catarifrangenti ­ è fissato per sabato prossimo.
Dalle 8 alle 13. Ai bambini l' occorrente verrà
dato prima dell' orario di partenza davanti al
municipio di via Roma. Alle 13 pastasciutta
per i partecipanti al centro visite Gradina. L'
appuntamento per la pulizia del Carso viene
considerato un momento importante per l'
attività del paese per combattere il dilagante
fenomeno dell' abbandono dei rifiuti che
preoccupa l' amministrazione. Il materiale è
spesso nascosto tra la vegetazione.
Doberdò è un territorio vasto per superficie e
soprattutto di passaggio. Sulla provinciale è
facile che l' abbandono avvenga ai lati della
s t r a d a , d e t u r p a n d o l ' ambiente c h e è
sottoposto a vincolo paesaggistico poiché
ricade nella zona "Sic" (sito di interesse
comunitario) e nella Riserva naturale. (ci.vi.
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«È inutile lo svincolo di via Campi Nadari»
C O R M O N S « L a giunta P a t a t m e n t e : l o
svincolo di via Campi Nadari non è stato
realizzato con soldi della Provincia, ma con
quelli di avanzo del Comune. Non solo dunque
c h i e d e a l l a Provincia l' abbattimento del
cavalcavia di Saldarini, ma realizza una nuova
opera faraonica inutile in via Campi Nadari
dandone la colpa alla stessa Provincia: siamo
davvero al colmo con questa
amministrazione».
Il capogruppo di Terra Cormonese in
Consiglio comunale Mario Riz non lesina duri
attacchi alla giunta sul tema del nuovo svincolo
nei pressi della zona industriale. «Siamo al
paradosso ­ sottolinea ­ il sindaco Patat chiede
a l l a Provincia d i a b b a t t e r e l ' e c o m o s t r o
rappresentato dal cavalcavia della ferrovia a
Saldarini, mentre 500 metri più avanti la sua
giunta ha appena realizzato una inutile e
dannosa cattedrale nel deserto consistente nel
mega svincolo che da via Vino della Pace si
immette su via Campi Nadari. Sono stati
buttati via soldi pubblici per un' opera inutile,
che causa solo occupazione di suolo agricolo
e cementificazione del territorio, alla faccia del
tanto conclamato spirito ambientalista della
giunta Patat».
I lavori sono inoltre fermi da mesi, i pali della luce rimangono nel mezzo della strada con pericolo per i
residenti che comunque devono passare, e l' asfalto si sta già sbriciolando.
«L' assessore Nardin ha affermato sulla stampa che lo svincolo si è dovuto realizzare in questo modo
perché così è stato imposto dalla Provincia che ha anche finanziato l' opera ­ afferma Riz ­. Abbiamo
chiesto al sindaco la corrispondenza intercorsa sulla vicenda fra Comune e Provincia: ebbene abbiamo
scoperto che l' opera non è stata finanziata dalla Provincia, ma con avanzo di amministrazione del
Comune. La Provincia non ha posto alcun vincolo nella realizzazione, ma ha autorizzato l' opera così
come proposta dal Comune».
«Evidentemente l' assessore Nardin non solo non conosce le fonti di finanziamento delle opere che
realizza, ma cerca anche di scaricare maldestramente su altri le responsabilità dei propri errori ­ Riz
conclude amaro ­ "Era opportuno e necessario stralciare questo inutile svincolo dal progetto generale, e
spostare i soldi sulla realizzazione dei marciapiedi anche sul tratto di via Isonzo che da Saldarini va
verso Gorizia. Invece, grazie a Nardin e Patat, non abbiamo i marciapiedi ed abbiamo una cattedrale
nel deserto in più».
Matteo Femia.
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Caso­Pecol, ricorso al Consiglio di Stato
Isontina Ambiente rilancia: «I legali si sono offerti di farlo gratuitamente, dopo la
sentenza negativa da parte del Tar»Da domani all' Unitre corsi gratuitiCORMONS.
È stato quasi completamente rinnovato il
Consiglio Direttivo dell' Università della Terza
età di Cormons. La nuova direzione resterà in
carica fino al marzo del 2017. Al riconfermato
presidente Michele Di Maria si sono aggiunti
come vicepresidente Fulvio Soica, segretario
Primo Bernardis, tesoriere Ottorino Franco,
direttrice dei corsi Verena Zuch, vicedirettore
Luciano Camaur, consiglieri Nicolino Godeas
e Lucina Filiput; revisori dei conti sono stati
eletti Carlo Plet, Pietro Basso e Ennio Tortul. I
rappresentanti degli sssociati sono Eliana
Orzan e Renzo Turus come titolari, Nella
Guendalini e Gioacchino Azzella come
sostituti.
Il prossimo appuntamento che vedrà
protagonista l' Unitre (che quest' anno ha
sfondato il muro dei mille iscritti, record
assoluto dalla fondazione dell' associazione)
sarà "Unitre...aperta". A partire da domani e
fino alla chiusura dell' anno accademico
2013/14 infatti tutti i cittadini potranno iscriversi
gratuitamente e frequentare i corsi desiderati
per conoscere meglio l' Unitre cormonese e le
sue attività. (m.f.
) di Francesco Fain wCORMONS L' avevamo
adombrato il 23 febbraio scorso. Fra le vie d'
uscita possibili per uscire dalle sabbie mobili del caso­Pecol dei Lupi c' era un nuovo ricorso. E, alla
fine, un nuovo ricorso contro il decreto regionale che ha chiuso le porte ad un' eventuale riapertura della
discarica cormonese ci sarà: la vicenda approderà non più al Tar, bensì al Consiglio di Stato.
«Peraltro ­ annuncia il presidente di Isontina Ambiente, Luciano Zanotto ­ i legali si sono offerti di
procedere gratuitamente».
Di questo (e di molto altro) si è parlato nel corso dell' ultima assemblea dei soci, ovvero dei sindaci dei
25 Comuni isontini. «Una via sarà quella del ricorso al Consiglio di Stato ­ fa eco Guido Germano
Pettarin, assessore comunale di Gorizia alle Società partecipate ­. Lo faremo per ragioni cautelative».
La seconda strada, invece, la illustra Zanotto.
«Chiederemo alla Regione come chiudere "baracca". Ovvero, chiederemo alla giunta Serracchiani di
indicarci una via d' uscita visto che questa situazione di stand by non fa bene a nessuno.
Ripresenteremo richiesta per l' ottenimento dell' Aia, l' Autorizzazione integrata ambientale. In pratica,
come ho spiegato di recente, chiederemo di poter riempire la discarica in tutta la sua volumetria. A quel
punto ­ spiega Zanotto ­ l' impianto verrebbe chiuso e bonificato. Per riempire Pecol dei Lupi si
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potrebbero utilizzare materiali inerti o il contenuto del sacco giallo, ovvero rifiuti urbani. A quel punto,
sfido chiunque a dirci "no" visto che si tratta di materiali assolutamente non inquinanti. Anche perché l'
alternativa è costosa.
Per colmare il buco bisognerebbe ricorrere a terra o ghiaia e mi risulta che questi materiali abbiano un
certo costo. Chi paga?
» Nei giorni scorsi, aveva preso posizione pure lo studio legale Bertolissi che aveva presentato il ricorso
al Tribunale amministrativo regionale per conto di Isontina Ambiente: ricorso che era stato dichiarato
illegittimo per difetto di notifica e che, sostanzialmente, chiedeva di "cassare" il decreto della Regione
per arrivare alla riapertura della discarica cormonese di Pecol dei Lupi. «Quanto affermato dal Tar del
Friuli Venezia Giulia corrisponde a un originale orientamento, tutt' altro che consolidato, di quel giudice.
Per completezza, noi difensori abbiamo prodotto una articolata memoria, depositata in data 11 febbraio,
con allegati numerosi documenti, in cui abbiamo chiarito ­ si legge in una nota degli avvocati Bertolissi,
Francesca Mazzonetto e Carlo Mongiat ­ i termini del problema, relativo al luogo della notifica di un
ricorso da proporre nei confronti della Regione. È appena il caso di osservare che la legge si esprime
altrimenti, rispetto a quanto affermato dal Tar».
Come si ricorderà, la sentenza del Tar era imperniata proprio sul difetto di notifica alla Regione «Il
Tribunale amministrativo regionale per il Friuli Venezia Giulia (sezione prima), definitivamente
pronunciando sul ricorso, lo dichiara inammissibile. Condanna il ricorrente al rimborso delle spese e
competenze giudiziali che liquida in 1.500 euro a favore della Provincia. Nulla per le spese nei confronti
della Regione, non costituita. Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall' autorità amministrativa.
Così deciso in Trieste nella camera di consiglio del 12 febbraio 2014 con l' intervento dei magistrati
Umberto Zuballi (presidente, estensore), Enzo Di Sciascio (consigliere), Manuela Sinigoi (primo
referendario)», questo il passaggio focale della sentenza.
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GORIZIA.
Dvd Forum nei labirinti della mente
Cominciata la 13.a edizione del Dvd Forum,
quest' anno intitolata "I labirinti della mente.
Alfred Hitchcock e Christopher Nolan a
confronto". Organizzata dall' associazione Eva
(Events and Visual Arts) con la partecipazione
dell' Assessorato provinciale alle Politiche
giovanili e del Forum giovani provinciale,
nonché il contributo della Fondazione Carigo,
la manifestazione è rivolta alle persone dai 14
ai 29 anni, ma coinvolge anche insegnanti,
educatori e appassionati del cinema. Quest'
anno la rassegna si svolge sottoforma di
l a b o r a t o r i o a l C e n t r o comunicazioni
multimediali giovanili di via Diaz 5 a Gorizia, in
cinque incontri con cadenza settimanale.
Accanto alle lezioni tenute dalla direttrice
artistica Elisa Battistella, ci saranno gli
interventi di esperti del settore, come Sara
Martin, docente al Dams di Gorizia, c h e
metteranno a confronto i due cineasti, efficaci
narratori della psiche umana. L' assessore
Federico Portelli «Il Forum Giovani, dove i
numerosi iscritti seguiranno il corso, si è
recentemente arricchito di nuova
strumentazione grazie ai contributi della
Provincia, leader partner del progetto europeo
Youth Adrinet».
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L' èStoriabus fa rotta verso l' altopiano raccontato da
Lussu
'14­'18.
«Sull' Altipiano, comprese le bombarde pesanti da trincea,
non v' erano meno di mille bocche da fuoco. Un
tambureggiamento immenso, fra boati che sembravano uscire
dal ventre della terra, sconvolgeva il suolo. La stessa terra
tremava sotto i nostri piedi.
Quello non era tiro d' artiglieria. Era l' inferno che si era
scatenato. Trombe di terra, sassi e frantumi di corpi si
elevavano, altissimi, e ricadevano lontani.
Tutto il terreno tremava sotto i nostri piedi.
Un terremoto sconvolgeva la montagna.
» Da "Un anno sull' Altopiano". L' opera più nota di Emilio
Lussu, un classico assoluto della Grande guerra e d e l l a
stessa memorialistica di quel conflitto, testimonia e rammenta
la dilaniante e spaventosa conflagrazione che travolse il
plateau che si trovava sul confine tra il Regno d' Italia e l'
Impero degli Asburgo.
Dai primi duelli di artiglieria tra i forti Verena e Campolongo
ed i pezzi imperialregi da 30,5 cm del giugno '15, alla
Strafexpedition, all' immane ed insensata carneficina dell'
Ortigara, per arrivare alla quarta battaglia dei tre Monti (metà
1918) L' Altopiano di Asiago fu epicentro di combattimenti in
nulla secondi
a quelli del fronte isontino. E arriverà proprio qui sabato 15 l'
èStoriabus, il pulmann storico­turistico che viaggia nel tempo
e nella memoria e che quest' anno propone percorsi storico­
culturali attraverso i luoghi della Prima guerra mondiale, per
ricordarne, cent' anni dopo, battaglie e accadimenti che
segnarono indeleb
ilmente la memoria collettiva. L' altopiano di Asiago è sede di
uno dei più grandi sacrari militari italiani, il Sacrario militare di
Asiago­Leiten. Luogo di riposo di oltre cinquantamila salme
sia italiane che austroungariche e completato da una cappella,
il sacrario ospita anche un piccolo museo nel quale sono
esposti cimeli e materi
ale rinvenuto sull' Altopiano. Accanto alle sofferenze dei
soldati di entrambi gli schieramenti, costretti a farsi la guerra
in trincee poste in media a 1000 metri sul livello del mare, il
tour ripercorrerà anche la tragica esperienza dei profughi dell'
Alto vicentino, quasi ottantamila persone costrette a lasciare
ogni loro avere e a chiedere rifugio sino a Campobasso. Infine si visiterà Asiago, il piccolo capoluogo
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dell' Altopiano, ricostruito nel 1921 dopo essere stato letteralmente ann
ichilito dagli eventi bellici. «Era un paese di montagna» scriveva Mario Rigoni Stern «dico era perché
nel 1916 la guerra lo ha prima incendiato e poi distrutto e raso al suolo; e anche se tra il 1919 e il 1922 è
stato ricos
truito, ora non è più quello». Un' altra città simbolo e martire della Grande guerra civile europea, di cui
scrissero Kafka, Hemingway, Kipling, il cui Ossario monumentale è tomba di quasi sessantamila soldati. I partecipanti saranno accompagnati in questo viaggio nel tempo e nella
memoria dal commento storico di Pierluigi Lodi. Partenza alle 8.30 dal piazzale Martiri della Libertà d'
Italia (stazione centrale dei treni) di Gorizia con ri
entro previsto nel pomeriggio. èStoriabus è parte del progetto Carso 2014+, promosso dalla Provincia
di Gorizia e organizza
to dall' associazione èStoria. Per informazioni: [email protected], 0481.539 210.
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Triestina­Udinese illumina il Trofeo Rocco
Presentata ieri a Gorizia la classica internazionale del calcio giovanile di primavera. In
calendario anche Italia­Brasile.
di Luigi Murciano wGRADISCA D' ISONZO
Subito una riedizione del derby regionale
Triestina­Udinese, ormai soltanto un ricordo
fra i "grandi". E poi, come anticipavamo ieri,
nientemeno che un baby antipasto "mundial":
Italia­Brasile come gara inaugurale, giovedi 24
aprile alle 18 allo stadio "Colaussi". L' urna è
stata decisamente amica del Torneo
Internazionale Allievi "Città di Gradisca".
La popolare kermesse calcistica giovanile ha
ufficialmente iniziato ieri la sua nuova
avventura con la cerimonia del sorteggio dei
gironi, svoltasi nella sede goriziana d e l l a
Fondazione Carigo. Più forte della crisi, il
vento del Mundialito organizzato da
associazione Trofeo Città di Gradisca, Itala
San Marco e Coni continua dunque a soffiare
sul Friuli Venezia Giulia e la macroregione di
Alpe Adria. Quest' anno torna alla sua classica
collocazione dal 24 aprile all' 1 maggio.
Una infallibile vetrina dei campioni di domani
che da ormai quasi tre decenni continua a
portare in regione, ma anche nelle vicine
Austria e Slovenia, la crema del calcio
giovanile internazionale. Tre degli ultimi
diamanti "sgrezzati"? Il milanista El Shaarawi,
Muriel dell' Udinese, l' interista Kovacic. Ma la
lista, come noto, è interminabile: Pirlo, De Rossi, Schevcenko, Stankovic, Maicon.
La doppia manifestazione (Trofeo Nereo Rocco e Torneo delle Nazioni) ieri si è tolta i primi veli con una
certezza mica da poco: a dispetto dei tempi di magra, il numero di formazioni al via rimane il più alto di
sempre, ben 28, eguagliando un record che era stato toccato e mai più ripetuto nel decennio
precedente. Merito dello sviluppo che gli organizzatori stanno infondendo al Torneo delle Nazioni, la
kermesse parallela sorta nel 2004 per celebrare l' allargamento dei confini Ue e che oggi festeggia il
decennale allargandosi addirittura a 4 continenti, con 12 nazionali under 16 (fra cui l' eccezionale
partecipazione del Brasile, per la prima volta in Europa con quella rappresentativa) a sfidarsi in Austria,
Slovenia e Italia. Contemporaneamente, prosegue la lunga e suggestiva storia del Trofeo intitolato al
"paròn" Nereo Rocco, con 16 squadre di club ai blocchi di partenza.
Folto il parterre di autorità ieri al vernissage: il deputato e presidente del Coni regionale Giorgio
Brandolin, l' assessore regionale Sara Vito, l' assessore allo Sport della Provincia d i Gorizia Vesna
Tomsic, il vicepresidente della Fondazione Carigo, Roberto Collini, il consigliere della Figc regionale
Vincenzo Cisilin. Tutti concordi nel sottolineare quel miracolo di volontariato sì, ma altamente
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Il Piccolo (ed. Gorizia)
Gorizia
professionale, che si rinnova ogni anno per mettere in piedi una macchina organizzativa delicatissima; e
nell' evidenziare anche quello spirito transfrontaliero, di incontro fra i popoli e le giovani generazioni, che
il Mundialito riesce sempre a conservare. E che meriterebbe forse una maggiore visibilità a livello
nazionale.
Nel corso della cerimonia, più volte è stato ricordato con commozione Elvio Ferigo, indimenticabile
presidente provinciale del Coni appena scomparso.
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Messaggero Veneto (ed.
Gorizia)
Gorizia
«La sanità transfrontaliera dev' essere il vostro
futuro»
Il ministro della salute ieri in città per il convegno del Nuovo Centrodestra «Bisogna
investire sulle eccellenze e muoversi in una dimensione europea»LA VISITA»IN
PROVINCIA E IN COMUNE.
«Qui più che altrove deve essere giocata la
partita della libera circolazione dei cittadini per
motivi di salute». Per questo il ministro della
salute, Beatrice Lorenzin, ha scelto proprio
Gorizia p e r p r e s e n t a r e l a p o s i z i o n e d e l
g o v e r n o s u l l a d i r e t t i v a comunitaria d i
riferimento, entrata in vigore lo scorso ottobre.
L' esponente del governo Renzi è stata tra i
relatori di un convegno sulla sanità
transfrontaliera che, organizzato dal comitato
provinciale isontino del Nuovo Centrodestra
(partito al quale è transitata la stessa Lorenzin
dopo lo sfaldamento del Pdl), ha richiamato
n e l l a s a l a d e l c o n s i g l i o provinciale c i r c a
duecento persone.
Presenti anche il presidente della Provincia
Gherghetta, l' assessore regionale Sara Vito e
il direttore generale dell' Azienda sanitaria
isontina, Gianni Cortiula.
«I termini della direttiva possono costituire una
gigantesca opportunità di sviluppo per le
strutture sanitarie di regioni come Piemonte,
Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia,
Trentino ed Emilia Romagna facilmente
raggiungibili anche da altre nazioni confinanti ­
ha sottolineato Lorenzin ­. Qui, possiamo
contare su centri d' eccellenza all' avanguardia
e certificati: dobbiamo vendere questo sistema, promuoverlo, valorizzarlo e trovare le risorse per
investire in nuove forme di ricerca scientifica». L' obiettivo, piuttosto ambizioso, è di fare dell' Italia «la
California d' Europa, sfruttando il fattore climatico favorevole, le strutture di wellness, l' immagine dell'
alimentazione sana, nel tentativo di intercettare utenti over 65 provenienti anche dall' estero ­ ha
sottolineato Lorenzin ­. Se noi non abbiamo la capacità di sfruttare queste direttive per investire sulle
nostre eccellenze e portarci quindi verso una dimensione esterna, è ovvio che rischiamo di non essere
protagonisti di questa Europa, ma di essere una provincia dell' estremo sud dell' Europa.
Quindi bisogna valorizzare queste risorse di eccellenza, aprirle anche alle nuove tecnologie, coordinare
il territorio con i distretti industriali e le reti ospedaliere per potersi veramente accettare questa sfida
dove il Friuli non ha proprio niente da temere ma da investire».
Come in altre parti d' Italia, a Gorizia si è fatto davvero poco in questi anni per promuovere le pur
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Messaggero Veneto (ed.
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Gorizia
innumerevoli eccellenze sanitarie all' esterno, così come lettera morta ­ o quasi ­ sono rimasti i tentativi
di collaborazione con le strutture della vicina Slovenia.
Grandi aspettative sono riposte nell' attività del Gect, che proprio nelle prossime settimane presenterà
una serie di progetti legati proprio alla salute e fondati sulle normative per la libera circolazione dei
pazienti: «A Lorenzin ho evidenziato il momento cruciale per lo sviluppo della sanità transfrontaliera nel
nostro territorio ­ ha detto il sindaco Romoli ­, chiedendole di esserci vicina: a marzo riusciremo a
presentare dei progetti che dovranno essere esaminati dai governi italiano e sloveno».
Romoli non ha risparmiato neppure una stoccata al governo regionale, reo di aver penalizzato l'
Isontino: «Il sistema sanitario regionale non tiene più, ha bisogno di scelte coraggiose che la presidente
Serracchiani si rifiuta di fare, speriamo solo fino alle elezioni europee: queste riguardano in particolare il
taglio dei doppioni che stanno diventando intollerabili per un bilancio in affanno», ha aggiunto il primo
cittadino.
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Gorizia)
Gorizia
«Svincolo inutile pagato dal Comune»
Cormòns: Riz all' attacco sull' opera di via Campi Nadari «Buttati soldi pubblici dando
responsabilità alla Provincia»
C O R M Ò N S « L a giunta P a t a t m e n t e : l o
svincolo di via Campi Nadari non è stato
realizzato con soldi della Provincia, ma con
quelli di avanzo del Comune. Non solo dunque
c h i e d e a l l a Provincia l' abbattimento del
cavalcavia di Saldarini, ma realizza una nuova
opera faraonica inutile in via Campi Nadari
dandone la colpa alla stessa Provincia: siamo
davvero al colmo con questa
amministrazione».
Il capogruppo di Terra Cormonese in consiglio
comunale Mario Riz non lesina duri attacchi
alla giunta sul tema del nuovo svincolo nei
pressi della zona industriale. «Siamo al
paradosso ­ sottolinea ­, il sindaco Patat
chiede alla Provincia di abbattere l' ecomostro
rappresentato dal cavalcavia della ferrovia a
Saldarini, mentre 500 metri più avanti la sua
giunta ha appena realizzato una inutile e
dannosa cattedrale nel deserto consistente nel
mega­svincolo che da via Vino della Pace si
immette su via Campi Nadari. Sono stati
buttati via soldi pubblici per un' opera inutile,
che causa solo occupazione di suolo agricolo
e cementificazione del territorio, alla faccia del
tanto conclamato spirito ambientalista della
giunta Patat».
I lavori sono inoltre fermi da mesi, i pali della luce rimangono nel mezzo della strada con pericolo per i
residenti che comunque devono passare, e l' asfalto si sta già sbriciolando.
«L' assessore Nardin ha affermato sulla stampa che lo svincolo si è dovuto realizzare in questo modo
perché così è stato imposto dalla Provincia che ha anche finanziato l' opera ­ afferma Riz ­. Abbiamo
chiesto al sindaco la corrispondenza intercorsa sulla vicenda fra Comune e Provincia: ebbene abbiamo
scoperto che l' opera non è stata finanziata dalla Provincia, ma con avanzo di amministrazione del
Comune. La Provincia non ha posto alcun vincolo nella realizzazione, ma ha autorizzato l' opera così
come proposta dal Comune».
«Evidentemente l' assessore Nardin non solo non conosce le fonti di finanziamento delle opere che
realizza, ma cerca anche di scaricare maldestramente su altri le responsabilità dei propri errori ­
conclude Riz amaro ­. Era opportuno e necessario stralciare questo inutile svincolo dal progetto
generale, e spostare i soldi sulla realizzazione dei marciapiedi anche sul tratto di via Isonzo che da
Saldarini va verso Gorizia.
Invece, grazie a Nardin e Patat, non abbiamo i marciapiedi ed abbiamo una cattedrale nel deserto in
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Gorizia
più».
Matteo Femia.
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Messaggero Veneto (ed.
Gorizia)
Gorizia
il torneo.
Udinese­Triestina, il Rocco si regala il derby
Dal 24 aprile il tradizionale torneo di Gradisca. E nel Nazioni la novità è il Brasile.
GRADISCA D' ISONZO É nata ufficialmente l'
edizione numero 29 del Torneo internazionale
"Città di Gradisca"­ Trofeo Nereo Rocco. Nella
sede della Fondazione Cassa di Risparmio a
Gorizia si è svolta ieri la presentazione dei
quattro gironi (16 squadre partecipanti) della
manifestazione che rappresenta una delle più
prestigiose vetrine giovanili di calcio, riservata
alla categoria allievi under 17 .
Il sorteggio si è subito divertito a mettere di
fronte nel girone A l' Udinese e la Triestina in
un derby che fin d' ora promette scintille. La
caccia al Couritiba , campione del 2013,
partirà ufficialmente il 24 aprile mentre la finale
sarà disputata l' 1 maggio.
In concomitanza con il Rocco si disputerà il
Torneo delle Nazioni, che continmua ad
assumere sempre maggiore interesse e valore
tecnico. Quest' anno gli organizzatori hanno
fatto il colpo grosso portando a Gradisca il
Brasile. La formazione carioca sarà subito l'
avversaria dell' Italia nella partita inaugurale.
Alla cerimonia di ieri sono interventi il
presidente del Comitato organizzatore Franco
Bonanno, il presidente del Coni regionale
Giorgio B r a n d o l i n , i l sindaco d i G r a d i s c a
Franco Tommasini, il rappresentante della
Figc regionale Vincenzo Cisilin, l' assessore regionale Sara Vito, l' assessore provinciale Vesna Tomsic,
il rappresentante della Fondazione Carigo Roberto Collini e il presidente regionale del settore regionale
scolastico Giovanni Messina.
Negli interventi sono stati messi in risalto gli enormi sforzi fatti a livello di organizzazione.
C' è grande orgoglio per quello che si è riusciti a fare perché la collaborazione tra gli enti e l e
associazioni è stata ottimale e i due tornei, che si annunciano di grande spessore, daranno a Gradisca,
alla Provincia e alla Regione una prestigiosa vetrina internazionale.
Ai due tornei prendono parte 28 squadre: 16 di club e 12 squadre nazionali. Tra le curiosità la presenza
della squadra colombiana del Deportivo Cali, la formazione in cui ha esordito l' attaccante dell' Udinese
Muriel.
Torneo Rocco. Gruppo A: Udinese, Chivas Messico, Triestina Rijeka. Gruppo B: Napoli, Etoile Lusitana,
Hellas Verona, Midtjylland. Gruppo C: Empoli, Couritiba, Padova, Stella Rossa.
Gruppo D: Milan, Colo Colo, Ryukei Kashiwa,Deportivo Cali.
Torneo delle Nazioni. Gruppo A: Brasile, Israele, Italia, Zambia.
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Messaggero Veneto (ed.
Gorizia)
Gorizia
Gruppo B: Cina, Messico, Slovenia, Usa. Gruppo C: Cile, Croazia, Egitto, Giappone.
Marco Silvestri.
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Primorski dnevnik
Gorizia
Odprtje razstave rusko­gabrske umetnice pospremili
z malinami miru
V gorikem Kulturnem domu so veraj
mednarodni dan ena poastili z odprtjem
razstave likovnice ruskega rodu Irine Ganieve,
ki e nekaj let ivi v Gabrjah. Dogodek so
obogatili s predstavitvijo delovanja zadruge
Zajedno­Insieme, ki v Bratuncu pri Srebrenici
goji maline in druge gozdne sadee, iz njih pa
proizvaja izvrstne sokove in marmelade. Na
odprtju razstave je Ganievo po pozdravu
ravnatelja Kulturnega doma Igorja Komela
predstavil Vili Prini; uvodoma je poudaril, da je
svoja dela e razstavila v mnogih galerijah v
Italiji, Avstriji, Franciji, Rusiji, Ukrajini in e
trikrat v ZDA. »Irina Ganieva je rojena na
skrajnem severu Rusije, tudirala je v Sankt
Petersburgu in v Vladivostoku. V Italijo se je
preselila v zaetku devetdesetih let prejnjega
stoletja. Povsod, kjer je razstavljala, so njena
dela naletela na izjemno dober sprejem med
ljubitelji slikarstva. Njena dela se nahajajo tudi
v prestinih zasebnih zbirkah. O njej so zelo
pozitivne ocene izrekli tudi tevilni likovni
kritiki,« je poudaril Prini in pojasnil, da je
rusko­gabrska umetnica sicer slikarka­
samouk, a za sabo ima e kakih tirideset
samostojnih in skupinskih razstav. V prejnjih
letih se je najraje posveala tihoitjem in
mojstrskemu upodabljanju konj, specializirala se je v zidnih poslikavah, zadnje ase pa se najraje
posvea slikanju z manj poudarjeno figuralnostjo. S prihodom v Italijo se je sreala z zahodnimi
umetnikimi tokovi. »Najbr bo lo tudi za sluaj ali za usodno nakljuje, toda se od tistega trenutka naprej
pot Irine Ganieve ponotranji in se usmeri v razvejane umetnike vode. Istoasno je obutila potrebo po
prebiranju, razumevanju in doumevanju slikarskih vein, kar jo je po vsej verjetnosti napotilo v
poglobljeno sooanje z duhovnostjo, ki jo je privedlo do poudarjene elje do slikanja. V tem svojstvu se je
avtorica podala v razne smeri z stalnim iskanjem lastnega sloga, lastne likovne poti. Na koncu je po
daljem premisleku izbrala slog, ki je obenem preprost, a tudi vznemirljiv,« je povedal Prini, potem pa
sta likovni umetnici estitala sovodenjska upanja Alenka Florenin in pokrajinski odbornik Federico
Portelli. Na odprtju razstave je bila prisotna tudi Rada arkovi, ena izmed ustanoviteljev zadruge
Zajedno­Insieme iz Bratunca v Bosni in Hercegovini. Veraj dopoldne je delovanje zadruge predstavila v
hipermarketu Ipercoop v nakupovalnem srediu Tiare v Vileu, popoldne pa je obiskala e Kulturni dom po
zaslugi sodelovanja, ki ga je slovenski kulturni hram pred leti vzpostavil z zadrugo Coop Consumatori
Nordest. Zadrugo Zajedno­Insieme je deseterica lanov, veinoma ensk srbske in bonjake narodnosti,
ustanovila leta 2003. Takrat so si zadali dva cilja: ponuditi ljudem vir dohodka in obenem utrjevati soitje
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Primorski dnevnik
Gorizia
med pripadniki etninih skupin, ki jih je razdelila vojna. Zaetno so pridelane sadee prodajali grosistom,
potem so se lotili e njihove predelave, saj marmelade in sokovi zagotavljajo veji izkupiek za vloeno delo.
Proizvode zadruge Zajedno­Insieme z blagovno znamko »Frutti di pace« prodajajo tudi v nekaterih
trgovinah v Furlaniji­Julijski krajini. Na Gorikem jih je mogoe dobiti v solidarnostnih trgovinah
Equomondo v Ulici Bellinzona v Gorici, Benkadì v tarancanu, E'qua v Krminu, v marketu Ipercoop v
srediu Tiare v Vileu in po novem e v marketu Coop v Ulici Lungo Isonzo Argentina v Gorici; ravno v
slednjem so veraj prodali vse marmelade, vendar zagotavljajo, da bodo v prihodnjih dneh police spet
polne. Verajnje odprtje je sklenil Igor Komel; navezal se je na dogodke v Ukrajini in opozoril, kako so se
v Kulturnem domu ob dnevu ena zbrali Slovenci in Italijani, ruska umetnica in predstavnica bosanske
zadruge. »Soitje med narodi je oitno mogoe, « je sklenil Komel in izrazil eljo, da bi se im prej tega
zavedali tudi tam, kjer v zadnjih dneh vse glasneje rolja oroje. (dr)
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