Mensile di Cultura e Informazione I.I.S. “V. Bachelet” - Abbiategrasso (MI) Il Grillo Parlante Numero 3 - Anno 2014 o Il giornalin ricorda ne la Liberazio - 25 Aprile ella serie d e t r a p o im lt U rie” “Fragili Memo e poi oli, tanti altri ar tic agine! tante nuove p Ec co All s ’i gio pieg nter n no rnat ato o; n f a a pe un pe rch zio rt è l a na a ! #STOPA LT EST Indice Articoli #STOPALTEST Massimo Bisotti: “Mai contro-cuore” Il bambino invisibile The man of the blues L’anima vola: tour Una biblioteca oltre ogni limite The Walking Dead (serie TV) Praga e l’imprevisto Perchè la giornata aperta non funziona? Vuoi una palla di Mozart? Summertime - parte 2 Fragili Memorie Il Paese dei Balocchi Voci di Corridoio Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. Pag. LA REDAZIONE: Alessandra Cannadoro Alice Borganti Anna Tamplenizza Aura Ardone Caterina De Rosa Chiara De Marte Chiara Valentinis Fabiola Banfi Il Grillo Parlante Federica Bolciaghi Giulia Scuttari Gloria Cardani Morando Jessica Lupi Kostandina Himollari Maria Gaiera Martina Cattaneo Martina Magatti Micol Russo Miriam Valtorta Mirko Pradelli Riccardo Giampiccolo Sara Tacchini Stefano Pirovano Ringraziamo i docenti: Prof. G. Mereghetti Prof. A. Maffeis Grafica e Impaginazione a cura di Riccardo Giampiccolo - Box Eventi a cura di Fabiola Banfi -1- 2 3 4 5 6 8 9 10 11 11 13 14 15 18 La Bussola Il Grillo Parlante #STOPALTEST: TUTTO DA CAMBIARE [a cura di] Studenti in una lettera a Renzi La protesta degli studenti italiani contro il test d’ingresso continua. In 9mila firmano una lettera aperta indirizzata al premier Renzi per chiedere un nuovo sistema di ammissione e l’abolizione del numero chiuso. Su Twitter seguitissimo l’hashtag #stopaltest: i ragazzi ci mettono la faccia. DI SKUOLA.NET Sono passati già tre giorni dall’8 Aprile, data del tanto temuto quanto contestato test d’ingresso a Medicina e Chirurgia, ma, come scriviamo su Skuola.net, gli studenti non smettono di far sentire la loro voce di protesta: nel loro mirino le numerose irregolarità riscontrate, un numero chiuso troppo ristretto e l’anticipazione del test ad aprile. Così 9mila ragazzi, conosciutisi online grazie all’iscrizione al gruppo su Facebook “Test d’ammissione medicina 2014-2015”, indirizzano una lettera al nuovo premier Matteo Renzi, chiedendo nuove logiche nel sistema di ammissione, con un aumento dei posti disponibili e lo sbarramento al primo anno. Intanto, su Twitter, continua la singolare protesta dei selfie #stopaltest, contro il numero chiuso. LA PROTESTA – La decisione del Ministero dell’Istruzione di spostare il test ai primi di Aprile è mal digerita dagli aspiranti medici. La lettera a Renzi, infatti, sottolinea questa, per i più, ingiustizia, in particolar modo in quanto “si è scelto di porlo due mesi prima dell’esame di stato e soprattutto di mettere gli studenti di fronte a un bivio: il test di medicina o un buon voto di maturità”. Ma non è solo questa scelta al centro del malcontento: le numerose irregolarità riscontrate durante lo svolgimento della prova e ancor di più la fuorviante formula- zione delle domande hanno fatto sì che “la soddisfazione e la certezza di un’adeguata preparazione di molti lasciassero il posto allo smarrimento di chi si vedeva poste domande poco chiare, fuori dagli standard comuni agli anni scorsi”, come testimoniano le parole dei 9mila firmatari. PIU’ POSTI, PIU’ RIGIDITA’ – La prima richiesta formulata dagli aspiranti dottori che quest’anno hanno dato il tutto per tutto davanti al test di Medicina è quella di “un aumento dei posti disponibili al corso di Medicina e Chirurgia da 10.551 a 20.000, bilanciati dall’introduzione di un sistema di verifica che impedisce all’alunno di proseguire all’anno successivo nel caso in cui non siano stati svolti almeno i 2/3 degli esami con una media di 20/30”. NO AL NUMERO CHIUSO – L’avversione al numero chiuso, però, persiste, tanto da spingere a richiedere un “cambiamento del sistema di ammissione. Piuttosto che il classico test, che da diversi anni causa ormai puntuali lamentele, le università italiane offriranno la possibilità dell'immatricolazione a numero aperto, a patto che siano soddisfatti requisiti di frequenza e consegna degli esami, pena l’espulsione dal corso”. Per di più, “il primo anno comprende studi solamente teorici, quali la biologia, la chimica e la fisica, che non richiedono l’impiego di grosse strutture quali ospedali”. E su Twitter impazza l'hashtag #stopaltest: gli aspiranti medici, veterinari e architetti di tutta Italia si fotografano, nella nuova moda del selfie, per metterci la faccia. -2- Il Grillo Lettore Il Grillo Parlante MASSIMO BISOTTI: " Mai contro-cuore" [a cura di] Micol Russo Massimo Bisotti, autore de “Foto/grammi dell'anima” e “La luna blu”, ha appena terminato la stesura del suo ultimo lavoro: “Il quadro mai dipinto”. Il primo romanzo sopracitato rappresenta una sorta di esplorazione spirituale che spesso desta paura nella vita di ogni uomo; timore generato dalla vertiginosa voragine che rappresenta l'Io ignoto ma sincero di tutti noi. “Spesso ci ubriachiamo di impegni per non ritrovarci faccia a faccia con noi stessi, in un mondo in cui sembra non ci sia più spazio per i sentimenti, se non per quelli, disinvolti e virtuali, che si mettono in piazza sui social network” . Proprio con questa frase egli esordisce nella seconda copertina del libro che, attraverso la narrazione di brevi e concisi racconti fiabeschi, dimostra quanto le imperfezioni dell'uomo, le sue libere imperfezioni, possano rendere la vita meno faticosa e rifletterne l'incondizionata accettazione. L'essere umano tende inesorabilmente a costruire delle maschere di superiorità e distacco che, di fronte allo specchio della propria anima, tendono a sgretolarsi: si può andare controvento, contro-tempo, ma mai contro-cuore. “Essere” significa accettare se stessi ed è controproducente desistere dal farlo. Come si può vivere una vita alla stregua della sopportazione, della finzione? Pur nella diversità strutturale, i due romanzi sono ancorati ad uno stesso ponte: L'amore, analizzato nelle sue formidabili e innumerevoli sfaccettature.“La luna blu” rappresenta proprio quel ponte che separa, ma al contempo unisce, sogno e realtà: Meg(la prota- gonista), George(il sogno) e Demian(la realtà) sono i personaggi di tale trattato psico-esistenziale. Una storia apparentemente irreale che passa, però, in secondo luogo lasciando spazio alle incalzanti riflessioni dell'autore sullo spessore della vita, offrendoci così una visione profonda e sofferta di ciò che molto spesso tentiamo di nascondere: le mille sfumature dell'Anima. Attraverso questo iter onirico, Bisotti ripercorre tappe fondamentali della vita di ogni uomo trasformandole in parole che arrivano dirette alle terminazioni nervose traducendosi in aumento del battito cardiaco. “Brucia di più che cosa? La menzogna o la verità? Hai paura che io non ti ami? Per questo hai paura di amarmi? Da piccolo avevo paura che il cielo mi cadesse sulla testa ma non per questo ho scelto di smettere di guardarlo. Ogni scelta comporta una rinuncia e chi non sa a cosa rinunciare probabilmente o non sceglierà mai niente, facendo scegliere gli altri al suo posto, o farà sempre scelte che non costano fatica. Le scelte che non costano fatica sono prive d'amore. L'amore senza le sue gambe resta nelle parole. Posso risparmiare sulla luce ma mai sull'amore perchè non so spegnere tutte le stelle che ho dentro”. -3- Continua nella pagina seguente... Il Grillo Parlante Il Grillo Lettore mente innamorata e un cuore saggio apprezzeranno sicuramente i romanzi sopracitati, attendendo ansiosamente “Il quadro mai dipinto” la cui pubblicazione è prevista per il 6 maggio 2014 in edizione Mondadori. Come in ogni circostanza e occasione, ciò che conferisce valore all'esperienza è proprio la nostra disponibilità ad accoglierne le parti migliori accettandone anche i difetti, la nostra predisposizione sentimentale (forse occasionale) che rinnova la prospettiva da cui osservare: una “IL BAMBINO INVISIBILE” di Marcello Foa con Manuel Antonio [a cura di] Sara Tacchini Manuel è un bambino di sei anni che ha purtroppo perso la madre quando era molto piccolo e il padre non l’ha mai conosciuto. Per questo vive a Sant’Elena, un piccolo villaggio del Cile, con un’uomo che lui chiama “el mi abuelito”, ovvero “il mio nonnino” in spagnolo. Con loro vivono anche la compagna di suo nonno, una donna di nome Rachel e Carmen, una bambina un anno più grande di Manuel e con la quale lui passa le sue giornate. La vita di Manuel però non è tranquilla e serena come si può dedurre da queste prime righe e come la vita di ogni bambino di sei anni dovrebbe essere, ma purtroppo subisce dall’uomo che lui chiama nonno violenze di ogni tipo; basta un niente che subito quest’uomo si toglie la cinta dei pantaloni e inizia a picchiarlo con una violenza inaudita. Come se non bastasse, nessuno si accorge della sua esistenza, nessuno gli chiede se ha bisogno di qualcosa, se sta bene. Gli altri bambini del villaggio non lo considerano e lui si ritrova spesso da solo. Allora lui si rifugia nel bosco intorno al villaggio dove si sente amato dalla natura che lo circonda. Scopre di essere particolarmente bravo a cacciare insetti e piccoli animaletti e di riuscire ad arrampicarsi sugli alberi con molta naturalezza. Finisce col passare sempre più tempo nel bosco e quando si rende conto che nessuno si accorge della sua mancanza prende una decisione drastica, ma necessaria per la sua vita: scappa definitivamente nel bosco e lì ricostruisce la sua vita. Mangia quello che riesce a cacciare o raccogliere, gli alberi sono i suoi nuovi amici, dorme sul terreno duro e freddo e si lava nel ruscello che scorre nelle vicinanze. Per alcuni può sembrare una situazione assurda, ma per lui è il paradiso. Ogni tanto sente la mancanza degli esseri umani e per questo torna nelle vicinanze del villaggio, ma nessun posto è più accogliente del suo bosco. Una signora di nome Maria lo accoglie in casa sua quando si rompe un braccio cadendo da un albero, ma una volta guarito Manuel rinuncia al cibo caldo e al comodo letto della casa di Maria per tornare nel bosco. È l’unico posto in cui si sente davvero amato, tanto che ci vive per circa quattro anni. Questo libro racconta la storia vera di Manuel Antonio Bragonzi, co-autore del libro. Ovviamente non vi dirò come finisce la sua storia, ma lascio a voi la curiosità di scoprirlo. -4- Arte & Musica Il Grillo Parlante The Man Of The Blues [a cura di] Matteo Bettani Questa storia appartiene a molto tempo fa; era il 30 aprile 1945 quando Ripley, cittadina del Surrey (UK) diede i natali a uno dei più grandi chitarristi di tutti i tempi. Questa è la storia di Eric Clapton. La sua carriera ebbe inizio da giovanissimo esibendosi per le strade della città, anche se più volte meditò l’idea di abbandonare la chitarra poiché trovava difficile suonarla. La passione per il Blues però lo spinse a continuare e ancora molto giovane, si unì agli Yardbirds assieme a musicisti del calibro di Jimmy Page e Jeff Beck. Poco tempo dopo, trascorse un periodo con i BluesBreakers di John Mayall, un altro grande del genere, fino a che insieme a due amici e fantastici musicisti, Jack Bruce e Ginger Baker, fondò i Cream. Nella Londra di fine anni ’60 i Cream furono come una tempesta inaspettata di Blues e Hard Rock: sound mai sentiti, riff mai sentiti e soprattutto, la chitarra di Eric che sembrava ruggire in incredibili assoli. Non a caso sui muri della città comparve la scritta “Clapton is God”; nessuno poteva credere che un mortale suonasse in quel modo. Purtroppo, verso la fine dei mitici “Sixties” i Cream si sciolsero e Clapton intraprese la carriera solista. Non ebbe però vita facile: entrò più volte in un vortice fatto di alcool e droghe che lo misero al tappeto, anche se seppe più volte rialzarsi. La svolta arrivò nel 1974 quando pubblicò 461 Ocean Boulevard, disco nel quale risuona anche la cover di “I Shot The Sheriff” di, un ancora sconosciuto, Bob Marley. Disco dopo disco Clapton si affermò di nuovo sulla scena musicale, ma la vita gli chiese il prezzo più alto che si possa pagare: il 20 marzo 1991, il figlio Conor di 4 anni morì cadendo, a causa di una finestra lasciata aperta, dal 53esimo piano di un grattacielo. Per Eric fu un ritorno all’oblio dal quale uscì soltanto trovando conforto nella musica; l’anno seguente infatti, registrò “Unplugged” il quale contiene “Tears In Heaven” (dedicata a Conor) e soprattutto una versione da brividi di “Layla”, un classico che vi consiglio di ascoltare! Sono molti altri i dischi che consacrarono la sua leggenda, e per altro, recentemente ha rilasciato il suo ultimo album “Old Sock”, nel quale spicca la collaborazione con l’ex Beatle, Paul McCartney. Che aggiungere? 69 anni di pura leggenda, Blues e di quel suono inconfondibile che personalmente non smetterò mai di apprezzare. Del resto Roger Waters, frontman dei Pink Floyd è stato chiaro a riguardo: “Non si può credere di essere Eric Clapton solo perché si ha una buona chitarra tra le mani. Non funziona così”. -5- Il Grillo Parlante Arte & Musica L’ANIMA VOLA: IL TOUR [a cura di] Fabiola Banfi Più di due ore e mezza di concerto quelle di Elisa sul palco del Mediolanum forum di Assago, il 24 marzo. Entrando sulle note di Ecco che, inizia cantando molte tra le tracce del nuovo album, tutte in italiano. Una scelta un po’ egoista, la chiama scherzosamente Elisa, ma frutto di un impellente bisogno di esprimere ciò che esse racchiudono. Numerosi gli effetti scenografici, diversi per ogni canzone, così come numerosi i cambi d’abito. Il palco è a forma di E riflessa e presenta, oltre allo schermo di fondo, altri schermi più piccoli e mobili che vengono spostati per il palco, talvolta uno per ogni estremità, talvolta a formare un cubo al centro. Con L’anima vola è riprodotto l’effetto del video della canzone, la cantante si muove e lascia andare le braccia e lo schermo ne inquadra il movimento con un effetto tale che, quando le braccia si alzano, numerosissime altre sembrano seguirle in un movimento rallentato. Iniziano poi le canzoni degli album precedenti. Ad un certo punto le coriste salgono sul palco vestite da geisha e, spargendo petali per il palco, si dispongono intorno a un pianoforte, anch’esso in sintonia con l’atmosfera per il suo un design un po’ onirico. E infine giunge Elisa, vestita con un kimono rosso, cantando al piano un pezzo tratto dalla Madama Butterfly, un ricordo dell’infanzia, dichiara poi ai giornalisti. I colpi di scena non sono finiti, sulle note di Rock your soul Elisa e le coriste, allineate, alzano un telo bianco che si muove adagio dietro di loro; a completare delle bolle di sapone si alzano delicatamente, stagliandosi con i loro riflessi sul telo bianco. Una pausa e si sente la voce registrata della cantante recitare una parte del primo articolo della Costituzione e ringraziare e incitare l’Italia: grazie […]alla mia Italia, a tutto quello che ha e soprattutto a quello che non capisce di avere, e che non difende abbastanza. E parla del suo disco, di come sia stato difficile ma allo stesso tempo emozionante scrivere nella sua lingua. E ringrazia tutti quelli che non si abbattono, che hanno il coraggio di ricominciare, di andare avanti nonostante le difficoltà, di fare e di cambiare. E con una cantante così come può l’Italia non brillare? Un concerto sold out e gli applausi scroscianti che sembrava non si sarebbero mai fermati e aumentavano davanti alla commozione di Elisa, che li ascoltava senza riuscire a parlare. C’è poi stato il momento delle canzoni a scelta del pubblico. Fever, Joy e Sometime ago sono state decise da Elisa, che le ha accennate cantando solo voce e chitarra, insieme al compagno Andrea Rigonat, chitarrista della band. Giunge poi sul palco con uno strano bastone, che picchia come in una musica tribale, e lei e le coriste cantano A prayer, suonando dei bonghi. Siamo ormai quasi alla fine, ancora poche canzoni e poi arriva il momento di salutarci. Le luci si accendono, Elisa presenta tutta la band e insieme lasciano il palco sulle note di Get up stand up di Bob Marley. -6- Arte & Musica Il Grillo Parlante Pissarro. L’anima dell’impressionismo 21 febbraio – 2 giugno 2014 Scuderie del Castello Visconteo, Pavia. La mostra permette di conoscere la vita e l’opera di Pissarro, importante artista impressionista. Nelle opere il suo sguardo è rivolto verso la quotidianità, verso personaggi e paesaggi umili e discreti. Sono una trentina le opere esposte, tra cui "Boulevard Montmartre: Mardi Gras" e "Place du Théâtre-Français, effet du soleil" e sono accompagnate da video proiezioni e fragranze disperse nelle sale. Il costo del biglietto ridotto (da 14 a 18 anni) è di €13, inoltre è possibile partecipare a visite guidate gratuite ogni giovedì alle 18.00. Piero Manzoni 1933-1963 26 marzo- 2 giugno 2014 Palazzo Reale, Milano Dopo poco più di cinquant’anni dalla sua morte, Milano inaugura una mostra dedicata a Piero Manzoni, un’artista che, nella sua breve vita, ha lasciato un importante segno nella storia dell’arte. Le sue opere hanno stravolto il concetto stesso di arte, grazie alle sue provocazioni ironiche (Merda d'artista) e alle meno note ricerche sul cromatismo. Un centinaio sono le opere raccolte, realizzate in soli sette anni di carriera, a cui sono accostati documentari originali, fotografie, manifesti e lettere. Il biglietto intero ha il costo di € 11,00 e comprende l’audioguida. 100% original design 7-27 aprile 2014-Palazzo Reale, Milano. La mostra fa parte di un progetto chiamato Be Original, che evidenzia l’importanza della creatività e dell’originalità. Essa è una selezione di numerosi oggetti, disposti in nove differenti sale, che hanno segnato la storia del design dal ’45 fino ad oggi. L’ingresso è gratuito. -7- Al di là della Siepe Il Grillo Parlante UNA BIBLIOTECA OLTRE OGNI LIMITE [a cura di] Fabiola Banfi Si è svolta il 2 aprile la Giornata mondiale dell'autismo, istituita dall’Onu nel 2007, per diffondere la conoscenza su una sindrome complessa e riguardo cui ancora molto c’è da scoprire. Per questo uno degli scopi della giornata era anche la ricerca. Ma l’elemento principiale era sicuramente la conoscenza sia da parte degli insegnanti sia dei genitori e la sensibilizzazione . Troppo spesso le differenze o le difficoltà incomprese fanno dei bambini, le persone più delicate e preziose della nostra società, delle vittime spesso inconsapevoli. Moltissime città hanno ospitato convegni, attività e iniziative e tra queste anche Abbiategrasso. Si è tenuto un incontro all’Annunciata, durante il quale sono stati presentati vari progetti. Ai discorsi è seguita la pratica, perché non basta la teoria, bisogna imparare ad agire. Il primo progetto, “Parola alla musica”, è una scuola di musica per ragazzi e bambini autistici, il 5 aprile, invece, è stato inaugurato un nuovo spazio della biblioteca chiamato Una Biblioteca Oltre Ogni Limite, dedicato, citando la locandina, alla fragilità e disabilità. Già precedentemente, nel mese di febbraio, si era tenuta nei sotterranei del castello visconteo una mostra, che esponeva fotografie e testimonianze, dal titolo Le persone con disabilità ieri oggi domani. Particolare attenzione nella nuova sezione della biblioteca è data alla sindrome autistica, ciò si evince già dal titolo dell’iniziativa, scritto sul manifesto utilizzando la tecnica della comunicazione aumentativa e alternativa, che favorisce una comunicazione che va oltre le parole. Come recita la costituzione: ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità, di godere delle arti e di partecipare al progresso scientifico ed ai suoi benefici. Tutto ciò per insegnarci qualcosa che già dovremmo sapere tutti, ma che purtroppo va ribadito ancora troppo spesso, non ci sono debolezze più deboli o pregi più pregevoli, o ancor peggio, più o meno degni; le diversità o le difficoltà non rendono le persone scomode presenze né ospiti della società. No, bisogna che la società sia a misura d'uomo, ma di ogni uomo. E la giornata non deve essere solo un fatto commovente del momento, il problema non si esaurisce dopo ventiquattro’ore, ma è la vita, giorno dopo giorno, di moltissime persone, costrette talvolta a vivere ai margini della società, messe da parte o sole. Ed è importante la ricerca e la sensibilizzazione, ma non per modificare lì dove non c’è bisogno di correzione ma di accoglienza, che sola rende veramente la vita delle persone migliori. -8- Al di là della Siepe Il Grillo Parlante The Walking Dead (serie tv) [a cura di] Mirko Pradelli Ci sono opere cartacee ( Libri e fumetti ) che spesso e volentieri vengono “stuprate” da film o serie tv. The Walking Dead ne è un esempio. Il fumetto si basa sui rapporti interpersonali che si vengono a creare durante una “apocalisse zombie”. I non morti sono solo una cornice, il dipinto lo fanno i personaggi, i sopravvissuti. C'è chi cerca di continuare a vivere secondo una morale e c'è chi si lascia andare seguendo la via dell'istinto, della sopravvivenza priva di pietà verso il prossimo. La serie tv ( della quale si è appena conclusa la quarta stagione ) sembrava inizialmente seguire fedelmente il fumetto, ma si è distaccata dall'opera originaria ben presto, per offrire allo spettatore qualcosa di diverso, ma non necessariamente migliore. The Walking Dead non è una trasposizione orrenda e nemmeno una brutta serie tv, ma ha dei difetti enormi. Difetti imperdonabili. La prima stagione è probabilmente la migliore, le altre tre stagioni invece tentano di emulare la “caratterizzazione dei personaggi” presente nel fumetto ( anche se ci sono alcuni personaggi che ho apprezzato di più nella serie che nel fumetto, ma sono rarissimi casi, il Governatore, ad esempio ) arrivando invece a creare situazioni da soap opera o addirittura episodi fini a se stessi, noiosi e inutili. E una serie tv che pecca in questo è già morta ( Dopotutto parla di zombie.. ). Vi sono colpi di scena ed episodi sparsi in tutte le stagioni che salvano la qualità complessiva della serie, ma sono troppo pochi. I finali di stagione sono realizzati in modo pessimo, e cosa c'è di più importante, in una serie tv, del finale di stagione? Nulla. Gli sceneggiatori su carta hanno sicuramente realizzato una buona storia ma su schermo il tutto non funziona a parer mio. Troppi tempi morti ( potrei fare una seconda battuta ma.. no ) e troppi episodi filler. Insomma, The Walking Dead è una serie che si lascia guardare ma che purtroppo soffre di una sceneggiatura lenta e claudicante. Se cercate serie tv recenti degne di essere ricordate e non solo guardate indirizzatevi verso Il Trono di Spade o verso Breaking Bad. -9- Il Grillo Parlante Tra i Banchi di Scuola PRAGA E L’IMPREVISTO [a cura di] Riccardo Giampiccolo Ultimo anno, ultima gita, ultimi respiri di libertà prima del fatidico esame conclusivo... Praga era il desiderio di interrompere con lo studio, di “staccare la spina”, era il desiderio di vivere la scuola come ho sempre desiderato: alla ricerca del confronto, dell’emozione e dello stupore; avrei fatto il possibile per non farmeli mancare, avrei utilizzato ogni mezzo per accaparrarmi pur soltanto una minuscola occasione, che potesse compensare quella mancanza avvertita, ma mai... mai avrei pensato di essere travolto dalla bellezza. L’imprevisto si mostra così il protagonista indiscusso di questo viaggio... sì un VIAGGIO, la cui reale meta mi è stata chiara solo in chiusura; ogni previsione e programma veniva ostacolato dalla sua mano esperta che inseriva all’interno di quelle ore una sfida, una blanda, ma preziosa sfida . La provocazione mi era evidente: “Cosa puoi fare quando ciò che prevedi non corrisponde alla realtà?”. Nel frattempo quello che mi interessava era comprendere il comportamento del mio professore: Praga l’aveva vista un milione di volte, ma la sua ricerca era solo all’inizio, tanto da correre per essere testimone il prima possibile di quello che la città poteva donargli. Questo è stato quello che ho avvertito, questo è stato il mio stupido razionale pensiero, che ha privato e che priva quella tensione di tutto. E allora, inspiegabilmente, mi sentivo attratto anche io da quello stesso desiderio e ho cominciato a correre al suo fianco, abbracciando così la sfida dell’imprevisto. La meraviglia era in ogni ponte, in ogni fiotto, che la Moldava ci regalava, in ogni forma, luce e colore: niente mi era familiare, tutto era una scoperta. Ed è grazie a questo metodo che ho saputo vivere e apprezzare veramente Praga come mai avevo fatto prima con una città: cercando me stesso in quell’atmosfera e in quella bellezza. Praga ha saputo raccontare di me sia nella sua opprimente tristezza (occupazione nazista, ghetto ebraico, le vicende legate alla “Primavera di Praga” e a Jan Palach ecc.) sia in ogni singolo elemento che la fanno valere e rendere unica; ha saputo parlarmi da amica e comprendermi, mi ha reso testimone del suo segreto e fortunato per la sua tenerezza. Se Praga ha saputo fare ciò, allora sono convinto che anche il mondo intero saprà esserne in grado... e allora non aspetto altro che essere travolto ancora dall’imprevisto, per accrescere maggiormente la percezione di me. - 10 - Tra i Banchi di Scuola Il Grillo Parlante Perche’ la giornata aperta non funziona? [a cura di] Riccardo Giampiccolo Sarò breve e diretto. Anni e anni di Giornate Aperte, ma mai nessuna che sia stata in linea con l’idea per la quale esiste: una giornata in cui ognuno può imparare dall’altro, un prezioso spazio di crescita e di condivisione... una “scuola fatta da noi per noi”. E allora perchè non funziona? Perchè la maggiorparte degli studenti desidera, ma non si mette in gioco. Perchè purtroppo non esiste rispetto per il lavoro degli altri e non esiste consapevolezza di ciò che si vive, tanto da sprecare stupende occasioni come questa. L’esito non certamente positivo di quella organizzata pochi mesi fa è da attribuire non solo ai rappresentanti, ma agli studenti in generale: l’assenza di collettivi non è giustificabile! Gli alunni sono stati invitati in diverse occasioni a proporrne e a proporsi, ma si è preferito lasciar correre, per il motivo già descritto precedentemente. E’ impensabile e scorretto (la giornat aperta è di tutti) che 4 persone possano da sole organizzare attività per più di mille ragazzi. Ma sicuramente quest’esperienza vissuta è un’importante lezione: prendere in mano la situazione è l’unico modo per viverla correttamente... se gli studenti tengono a questo spazio, devono essere protagonisti... tutti! Vuoi una palla di Mozart? [a cura di] Chiara Valentinis Jessica Lupi Bando alla malizia, stiamo solo parlando degli afrodisiaci cioccolatini austriaci che gli alunni delle classi 4B, 4C e 4D del liceo scientifico hanno potuto assaporare tra una sosta e l’altra nella magnifiche città di Salisburgo e Vienna. Permeate di stile Rococò fuso ad una cultura di innovazione, sono state fonte d’ispirazione per molti pensieri che noi, da brave reporter, abbiamo raccolto. Ve le proponiamo in tutte le loro sfumature, tra ironia e noia, (grandi) aspettative e desiderio di assaggiare stinco, birra viennesi e una fetta della famosa Sacher Torte. Ecco allora, senza filtri, le parole di alcuni giovani viaggiatori. - 11 - Continua nella pagina seguente... Il Grillo Parlante Tra i Banchi di Scuola 24 Marzo 2014, alle ore 5.30 ci siamo trovati tutti davanti alla scuola – Dopo due ore di viaggio le Alpi sembrano condite con della panna montata quasi finita – Il sole lambisce prati verdi, è l’unico segno di una primavera in arrivo – Quasi le 10.30, la vista si riapre su cime innevate e “castelletti” fortificati – Ore 11: siamo al confine austriaco, sembra che la neve sia stata confinata tutta qua – Ci aspettiamo di visitare città particolari, con caratteristiche che ci facciano stupire. Speriamo di essere accontentati – Spero in una bella birra! – È sempre emozionante conoscere nuovi modi di pensare, di vivere – Grandi aspettative, soprattutto dalla Sacher! – Siamo spaventate dalle lunghe camminate che faremo – È la prima uscita didattica all’estero con i miei compagni – Cercherò di trarre spunto da tutto ciò che vedrò – Un viaggio, anche inteso come puro spostamento, è un inizio, è un nuovo sguardo su una realtà sconosciuta, a volte insicura o forse selvaggia – Siamo andati alle Miniere del sale, abbiamo fatto molte esperienze avventurose e inaspettate – Vienna, ich liebe dich! – Un viaggio è un’avventura che ti cuce qualcosa addosso e che ti lega a chi lo vive con te – Il nostro inglese sta migliorando, l’italiano peggiora, e il tedesco se abbiamo fame lo mastichiamo – Vienna in particolare mi ha colpito con la sua arte, la sua storia e la sua gente; mi ha lasciato un segno indelebile – Il cibo dell’hotel di Salisburgo era stupefacente (ironico) – Fisicamente siamo disagiati, ma il viaggio in pullman diventa piacevole grazie ad una chitarra ed a una can- zone... – Non so – Viaggiare per confrontarci, per stupirsi e lasciarsi meravigliare – C’era un brodo che era la fine del mondo (ironico) – Abbiamo visto solo alcuni posti – Selfies scattati sul pullman, dormite a lungo termine, litigi a mezzanotte, brodini poco soddisfacenti, una birra di troppo, arrabbiatura dei professori, concerti improvvisati con una chitarra, spazzole dimenticate, formazione di nuove amicizie e male ai piedi. Torno a casa più felice – Vienna merita di essere visitata per l’enorme varietà di correnti e stili – Un viaggio è una nuova vita, nella tua vita. - 12 - Il Cantastorie Il Grillo Parlante SUMMERTIME - PARTE 2 [a cura di] Giulia Scuttari Mi risvegliai di soprassalto quando sentii partire Tommaso, il più grande e il single più disperato tra tutti noi. ad altissimo volume una suoneria che rim«Cos’avete comprato?» chiesi, ignorando Tombombò per tutta la camera. Era il cellulare di maso. «Pizza e birra. Pranziamo qui» mi rimio fratello, il quale rispose dopo circa tredici spose Mauro. Così iniziava un’altra giornata di squilli, il tempo di svegliarsi e di capire in quale vacanza e alla sera, dopo numerosi tuffi, bagni pianeta si trovasse. «Pronto? Pronto? Cosa? Chi? No, ha sbagliato numero. Eh? Non conoe spuntini, ci ritrovammo ancora un po’ ubriachi sco nessun Nunzio Maria! No ha sbagliato!» e a camminare per le vie secondarie di Rimini riattaccò. «Va’ a quel paese!» disse infine. che, ovviamente, erano vuote. Buongiorno, pensai. Erano le otto e quindici di «Guardate questa casa» disse Luca, mio framattina e probabilmente avevamo dormito quat- tello. Più che una casa, era uno stabilimento tro ore. Il giro tra i locali della sera prima non vecchio, disabitato, in cui potevamo notare le aveva prodotto alcuna conquista, come tutti noi, scale antincendio sul fianco. «Dobbiamo salire invece, speravamo. Quindi, per consolarci, ci sul tetto» propose Andrea che, senza aspettare eravamo buttati a capofitto sull’alcol. Mi aspetuna risposta, scavalcò il muretto e in un batter tavo tante altre serate come quella. d’occhio si trovava già all’interno della proprietà. I miei compagni di avventura dormivano ancora, «Ma sei pazzo?» chiesi. Se ci avessero beccato nonostante l’incidente col cellulare di mio frasaremmo finiti dentro. «Tu lo sei. Muoviti nano» tello, che si era già riaddormentato. Decisi di al- disse. Alla fine mi convinsi, o forse l’alcol lo fece zarmi e andare subito in spiaggia, per per me. Mi arrampicai anche io su quel muretto, approfittare di un po’ di pace senza quei casini- corremmo su per le scale e raggiungemmo fasti dei miei amici. Il mare, il venticello e i bamcilmente il tetto piatto dello stabilimento. Avebini che giocavano con la sabbia riuscirono a vamo ai piedi della città, a una quindicina di tranquillizzarmi e a farmi passare gli effetti delmetri d’altezza. La vista era meravigliosa. Le l’alcol della sera prima. luci entravano in contrasto con il mare nero Dopo quattro o cinque ore, in cui, nel frattempo sullo sfondo. Urlammo di gioia e in quell’istante mi ero divorato un paio di cruciverba interi e tre ci sentivamo forti e capaci di affrontare tutto nella vita. ghiaccioli, vidi arrivare i miei amici uno dopo l’altro. Tommaso, Mauro, Luca e Andrea. Avevano delle facce stravolte e tenevano in mano dei sacchetti bianchi. «Ben arrivati» dissi. «Zitto, nano» mi rispose - 13 - Il Grillo Parlante Il Cantastorie FRAGILI MEMORIE [a cura di] Mirko Pradelli Ultimo episodio di "Fragili Memorie" Episodio 5: Doppelganger << Quando ti consegnerai alla polizia William?>> << Presto credo..>> << Fallo il prima possibile. Hai problemi, gravi problemi, sia psicologici che di alcolismo. Forse il giudice mostrerà un minimo di clemenza.>> <<... Ci penserò.>> << Lo spero per te William, lo spero davvero.>> William uscì dall'ufficio dello psichiatra con la testa vuota, gli occhi stanchi, la bocca asciutta. Due mesi dopo Lo specchio. Un uomo. Il suo riflesso. Sotto la pelle, attraverso i muscoli e fra le ossa, nascosti come topi in un'antica villa, vi sono dubbi, segreti, peccati e paure. Ma William vedeva solo il suo volto, barba ben curata, pelle abbronzata, occhi vispi, capelli ordinati. Nella stanza accanto, sul letto, riposava la donna con la quale aveva iniziato una relazione da qualche settimana. << William, tesoro, inizia il programma che volevi vedere!>> << Arrivo Charlotte.>> Diede un ultimo sguardo al suo riflesso ( Doppelganger ) poi andò a sdraiarsi sul letto. << Scusami, c'è ancora pubblicità.. ma perchè le fanno così lunghe?>> << Non preoccuparti, a me piacciono le pubblicità. >> rispose lui. << Sei un tipo strano Willy, ma mi piaci>> Lui la baciò dolcemente, poi si concentrò sulla tv. “Assaggiate la nuova bibita a base di ananas e preparatevi a conoscere un nuovo livello di bontà! Ananix, per te e per la tua famiglia!” << Ma che ca**o!>> << Che c'è William?>> Chiese Charlotte preoccupata. Nella pubblicità una donna e il suo bambino stavano bevendo un po' di Ananix e qualcosa nella testa di William esplose. << Maria? Brandon?>> << Chi??>> Le vibrazioni dell'aria, il battito del cuore, onde sonore che sconvolgono sentimenti altrimenti nascosti. Un uomo privo di tutto, cerca il tutto nel nulla. << Mia moglie! Mio figlio! Sono vivi, Charlotte! Sono vivi!>> - 14 - Il Grillo Parlante Il Paese dei Balocchi Fac Diff ic ile ile Da LORO non ce lo saremmo aspettato ... - Insegnante: B. ... Hai un evento!! No.... Hai molti eventi! - Insegnante: Lessing è un autore dell’Illuminismo... Studente: Ah... ma alla fine è tornato? Insegnante: Ma cosa? Chi? Studente: Torna a casa Lessing (lassie) - Insegnante: Una volta ero buona... ora sono come la peperonata alle 5 di mattina! - Insegnante: Ambarabacciciccoccò chi interrrogo oggi non lo so.. ... Ma neanche da noi! - Insegnante: Ditemi una parola che sapete che abbia il suo “sch”.. - Studente: Shrek! - Insegnante: All’alba bocccccceròòòòò, bocceròò, boccccceeeeeeeeeeeeeeròòòòòòòòòò! - Insegnante: Sapete qual è il colmo per gli studenti? Sedersi su banchi di nebbia... - Studente: No prof. è ridere a questa battuta! - 15 - Il Grillo Parlante Il Paese dei Balocchi Orizzontali Verticali 2. Famoso hotel - 5. Gonfio,dolente - 9. Si mescolano per una buona mescita - 10. Urlare a Londra - 13. Locomotiva inglese - 15. Presto in centro - 16. Anticipa un'eventualita' - 17. Quello d'Este nacque nel 1407 - 20. Sigla Canton Ticino - 21. Parte terminale dell'apparato digerente - 22. Ruggisce a Londra - 25. Arbusto delle eritroxilacee - 27. Antica scrittura del IV -IX secolo - 29. Agisce sull'altrui volontà - 32. Grosseto - 33. Nipote di Abramo - 34. Espresione algebrica - 35. Il chicco che soffocò Anacreonte - 37. Vendita pubblica - 38. Fiume calabro - 41. Istituto Tecnico Torinese - 42. La fi ne delle orme - 43. Costruiva selle da soma 46. Leo...senza testa - 47. L'armatura della volta - 48. Accoglie il palazzo Fulcis (sigla) - 49. Numerati - 50. Animale favoloso che ricorda il lupo - 51. Si usa per formare aggettivi alterati 52. Primo periodo dell'era terziaria o cenozoica 1. Inventò la reticella ad incandescenza - 2. Riproduce l'Umano - 3. Lo stato di Lomè - 4. Grasso di maiale - 5. Nella pera - 6. Natale - 7. Il sassofonista Claudio - 8. Simbolo dell’Iridio 11. Si può perdere - 12. E' folto in riva allo stagno - 14. Unione Europea -18. Sigla di Napoli - 19. Può esserlo il drink - 20. La filosofia ufficiale della Chiesa cattolica - 23. Trasparente come il vetro - 24. Tela per vele o tela resistentissima - 25. Un tipo di spettacolo comico - 26. Saluto hawaiano - 28. Il verso della rana - 30. Sigla di Imperia - 31. Cosi e detto l'Albero del Paradiso o del Cielo - 36. L'ultimo nato di una covata - 39. Attrezzo ginnico - 40. E' sempre fastidiosa - 43. Proprieta' personali - 44. L'antico Teverone - 45. La contengono certi cosmetici. 47. Mezzo coccio - 48. Un pezzo di banana 49. La Benemerita (sigla) - 50. Simbolo del Cerio - 16 - Il Paese dei Balocchi Il Grillo Parlante Soluzioni del Numero precedente: Facile Difficile - 17 - Il Grillo Parlante Voci di Corridoio Iscrivetevi alla pagina Facebook ufficiale del Grillo: Il Grillo Parlante - Bachelet Info e Contatti Copyright I contenuti degli articoli, i disegni e tutte le opere di carattere intellettuale sono diretta creazione dell’autore indicato, salvo dove espressamente dichiarato. Vuoi dire la tua? Hai qualcosa di divertente da condividere? Hai qualche ideale per la testa che vuoi comunicare? Fai una fischiatina all’indirizzo: [email protected] No Kappa Questo Giornalino partecipa alla resistenza contro l’imbarbarimento postmoderno della lingua italiana. ILGRILLOPARLANTE - 18 -
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