MERCATO IMMOBILIARE COMMERCIALE: CAPANNONI Prevalgono le richieste di locazione Sul mercato dei capannoni si segnala un calo delle quotazioni per le soluzioni di nuova costruzione (-4,1% per le soluzioni vicino alle arterie e -4,2% per quelle lontane dalle arterie) e per quelle usate (-5,5% per i capannoni vicino alle arterie e -6,0% per quelli lontani dalle arterie). Anche sul versante della locazioni i canoni sono in diminuzione: per le soluzione nuove si segnala -4,9% se vicino alle arterie e -4,4% se lontano dalle arterie, per le soluzioni usate il ribasso è stato rispettivamente del 4,0% e del 3,6%. La scelta è per immobili in locazione, si prediligono le soluzioni in prossimità di arterie di comunicazione e in buono stato, con impiantistica a norma e soprattutto con un’area di carico e scarico merci. Si insediano attività artigianali oppure attività di vendita all’ingrosso o di deposito e stoccaggio merci. La metratura media degli immobili locati è compresa tra 250 e 750 mq. I tempi di locazione di un capannone si aggirano intorno a 230 gg. Torino Nel secondo semestre del 2013 le quotazioni ed i canoni di locazione dei capannoni sono diminuiti maggiormente sulle tipologie lontane dalle arterie. Le tipologie nuove hanno retto mediamente meglio rispetto a quelle usate. I prezzi dei capannoni di nuova costruzione sono diminuiti del 7% (vicino alle arterie di comunicazione) e dell’8,9% (lontano dalle arterie di comunicazione); i canoni di locazione sono diminuiti rispettivamente del 2,5% e del 6,2%. I prezzi delle tipologie usate hanno registrato una contrazione del 7,4% se posizionate vicino alle arterie e del 7,8% se lontano dalle arterie. I canoni di locazione delle tipologie usate sono diminuiti rispettivamente del 5,9% e del 7,6%. La ricerca dei capannoni, in affitto e in vendita, interessa maggiormente i comuni della provincia di Torino che non la città stessa. Quasi assente la ricerca di capannoni in acquisto dal momento che, su questo segmento, ci si muove soprattutto sulla locazione. Il capannone tipo è situato in prossimità delle arterie di comunicazione, è dotato di un’area di manovra per carico e scarico ed ha un’ampiezza compresa tra 500 e 1000 mq. Le attività che s’insediano sono prevalentemente quelle di produzione, di meccanica e di tipo artigianale. La maggioranza delle richieste si concentra sugli immobili dell’hinterland: Borgaro Torinese, Collegno, Grugliasco, Moncalieri, Rivoli e Settimo. Area Brianza L’area della Brianza grazie al passaggio dell’autostrada A4, della tangenziale est per Bergamo, Brescia e Torino è sempre richiesta dalle aziende, siano esse piccole realtà oppure delle big company. Infatti dal secondo semestre del 2013 si registra un mercato più dinamico con aziende alla ricerca di spazi direzionali e di capannoni da destinare ad attività artigianali. In zona ci sono Siemens, Sap e Cisco che occupano di importanti spazi direzionali e di conseguenza anche le aziende satellite cercano in zona, creando un forte indotto. Presenti anche il “Centro Direzionale Torri Bianche” e il “Centro Direzionale Colleoni” (con quotazioni rispettivamente di 180 € al mq annuo e di 130 € al mq annuo). Il taglio più richiesto sugli uffici è di 100-200 mq. Anche sul segmento dei capannoni si registra una buona domanda: la zona infatti è interessante per la vicinanza alle vie di comunicazione più importanti. I tagli più richiesti sono di 300-500 mq, in buono stato e a norma. Le quotazioni sono di 600-800 € al mq mentre i canoni di locazione sono di 40-50 € al mq annuo. Ad insediarsi sono attività artigianali e società che lavorano per conto terzi. Verona Sul mercato non residenziale di Verona nella seconda parte dell’anno si sono mosse aziende che hanno capitali a disposizione, si sono stipulati soprattutto contratti di locazione. Il mercato dei capannoni ha mostrato stabilità, in relazione sia allo stato dell’immobile sia alla posizione relativa alle arterie di comunicazione. Acquirenti e investitori sono pressoché scomparsi. La quasi totalità Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa delle richieste si concentra sugli affitti, la cui domanda proviene da piccoli imprenditori che impiantano attività di artigianato o di deposito e stoccaggio merci. Alle porte della città e dotata di veloci e facili collegamenti con la provincia scaligera, la zona Z.A.I. è sempre la più ricercata e apprezzata. I capannoni sono stati realizzati negli anni ’70 e presentano quotazioni di 500-600 € al mq allo stato originario e di 700-800 € al mq se già ristrutturati, mentre il canone medio di affitto si aggira intorno a 36 € al mq annuo. Interessanti anche le piccole realtà della provincia, tra cui San Giovanni Lupatoto, dove i valori sono inferiori di circa 200 € al mq e 24/30 € al mq annuo per l’affitto. Le richieste sono soprattutto per tipologie vicine ad importanti arterie viarie (tangenziali ed autostrade): In questo periodo dell’anno si sono compravenduti tagli da 300 a 1000 mq con una spesa media di acquisto di 500-600 € al mq e con un canone di locazione di 30 € al mq annuo. Perugia In calo quotazioni e canoni dei capannoni nella seconda parte del 2013 a Perugia. I prezzi sono diminuiti del 6,7% per le soluzioni nuove vicino alle arterie e del 9,8% quelle lontane dalle arterie, le tipologie usate hanno avuto rispettivamente una contrazione del 4% e del 5%. Sul versante delle locazioni si è avuta una contrazione del 3,8% per le soluzioni nuove vicino alle arterie e dell’1,8% per quelle lontano dalle arterie. Per le tipologie usate invece il ribasso è stato dell’1,3% e del 2,2%. La domanda di acquisto è fortemente diminuita ed il mercato è movimentato esclusivamente da artigiani che cercano strutture in locazione. Le richieste si focalizzano su capannoni con un’ampiezza compresa tra 200 e 400 mq, dotati di porte carraie e di un’altezza non inferiore ai 6,20 metri, che permettano facilmente le operazioni di carico e scarico. I capannoni si concentrano soprattutto nell’area di Sant’Andrea delle Fratte e di Ponte San Giovanni. I prezzi di un capannone usato oscillano tra 350 e 400 € al mq, mentre i canoni si attestano tra 30 e 36 € al mq annuo. Prezzi e canoni leggermente più alti si registrano in zona Ponte San Giovanni. Napoli Sostanzialmente stabili i prezzi ed i canoni dei capannoni nella zona di Arenaccia, corso Garibaldi e del Centro Direzionale. La domanda proviene soprattutto da artigiani, impegnati in particolare nel settore della lavorazione della pelle e dell’abbigliamento, e si concentra su metrature comprese tra 50 e 60 mq con tagli massimi da 300 mq. Capannoni con metrature superiori a 1000 mq sono richiesti esclusivamente da cinesi che li utilizzano per la vendita all’ingrosso. Praticamente scomparsa la domanda di capannoni in acquisto, attualmente le richieste si focalizzano sul mercato delle locazioni ed in particolare su strutture posizionate in complessi industriali, preferite ai capannoni isolati. Il 2013 ha visto numerose aziende trasferirsi in capannoni con canoni di locazione più contenuti. Le uniche zone in città dove sono presenti capannoni sono Arenaccia, l’area limitrofa al Centro Direzionale e la zona di corso Meridionale Vasto. I canoni di locazione dell’usato oscillano tra 24 e 36 € al mq annuo, i prezzi sono compresi tra 400 e 750 € al mq. Catania Sul mercato dei capannoni a Catania si registrano variazioni al ribasso dei prezzi e stabilità dei canoni di locazione. Sul versante dei prezzi si registra una contrazione del 7,1% per le soluzioni nuove vicino alle arterie e del 4,5% per quelle lontano dalle arterie. Le soluzioni usate hanno segnalato una contrazione del 5% (vicino alle arterie). La zona a più alta densità di capannoni è quella di Misterbianco alla periferia della città. Infatti in quest’area si concentrano la maggior parte dei capannoni di grandi dimensioni. La richiesta è in genere per soluzioni intorno a 800-1000 mq, ricercati soprattutto da cinesi per svolgere attività di vendita all’ingrosso e al dettaglio di abbigliamento, calzature, oggettistica. Cercano immobili open space, con pochi pilastri, ampie vetrate e parcheggi di pertinenza esclusivi. I canoni di locazione sono di 40-50 € al mq annuo. Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa
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