10/09/2014 LA RIAPERTURA DEI CONTI Ragioneria – A.A. 2014/2015 1 SOMMARIO La riapertura dei conti – fasi La riapertura generale dei conti L’epilogo delle rimanenze iniziali di magazzino L’epilogo dei risconti attivi e passivi La chiusura dei ratei e delle partite da liquidare Altri fatti amministrativi durante l’esercizio n+1 Ragioneria – A.A. 2014/2015 2 1 10/09/2014 LA RIAPERTURA DEI CONTI La RIAPERTURA DEI CONTI interessa solo i conti di Stato patrimoniale, poiché essi rappresentano le attività, le passività ed il patrimonio netto dell’azienda, che continua la sua attività. La CHIUSURA e la RIAPERTURA DEI CONTI non costituiscono momenti di discontinuità della gestione. I conti di Conto Economico non si riaprono nel nuovo esercizio. La loro sintesi è contenuta nell’unica voce “Utile/Perdita d’esercizio” presente in Stato patrimoniale, anch’essa oggetto di riapertura. Ragioneria – A.A. 2014/2015 3 LA RIAPERTURA DEI CONTI – FASI 1) La riapertura generale dei conti 2) Epilogo delle rimanenze iniziali di magazzino al conto “variazione delle rimanenze” 3) Epilogo dei risconti attivi e passivi 4) La chiusura dei ratei e delle partite da liquidare Ragioneria – A.A. 2014/2015 4 2 10/09/2014 LA RIAPERTURA DEI CONTI – FASI 1/01/n+1: FASE 1, 2, 3 DI RIAPERTURA Operazioni Operazioni dell’anno n dell’anno n+1 FASE 4 DI RIAPERTURA 31/12/n CHIUSURA Ragioneria – A.A. 2014/2015 5 1) LA RIAPERTURA GENERALE DEI CONTI (1/01/anno n+1) L’obiettivo è di porre le basi per iniziare la rilevazione dei fatti amministrativi del nuovo esercizio. “Riaprire” un conto significa metterlo nella stessa posizione di saldo che esso aveva prima della chiusura dei conti al 31/12/n. Si effettua una scrittura inversa a quella della chiusura. Ragioneria – A.A. 2014/2015 6 3 10/09/2014 RIAPERTURA DEI CONTI CON SALDO DARE Diversi a ............... SP Iniziale ............... ............... ............... ............... ............... ............... Immobilizzaz. Immat. Immobilizzaz. Mat. Immobilizzaz. Finanz. Rimanenze Crediti Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzaz. Disponibilità liquide Ratei e risconti Patrimonio netto: Perdite port. a nuovo Perdita dell’esercizio ............... ............... ............... ............... N.B.: per semplicità, sono state riportate le macrocategorie Ragioneria – A.A. 2014/2015 7 RIAPERTURA DEI CONTI CON SALDO AVERE SP Iniziale a ............. Diversi Patrimonio netto: Capitale Riserve Utili portati a nuovo Utile dell’esercizio Fondi per rischi ed oneri TFR Debiti Ratei e risconti Poste rett. attivo: Fondo ammortamento Fondo svalutaz. crediti ............... ............... ............... ............... ............... ............... ............... ............... ............... ............... N.B.: per semplicità, sono state riportate le macrocategorie Ragioneria – A.A. 2014/2015 8 4 10/09/2014 2) L’EPILOGO DELLE RIMANENZE INIZIALI DI MAGAZZINO (1/01/anno n+1) L’obiettivo è quello di - imputare il costo dei beni presenti in magazzino al nuovo esercizio (ad es. per materie che saranno utilizzate o per prodotti che saranno venduti durante il nuovo anno) - chiudere i conti “Rimanenze…” che avevano una funzione transitoria, cioè di collegare 31/12/n1/01/n+1 Ragioneria – A.A. 2014/2015 9 2) L’EPILOGO DELLE RIMANENZE INIZIALI DI MAGAZZINO (1/01/ANNO N+1) Diversi Variazione rimanenze materie prime Variazione rimanenze semilavorati Variazione rimanenze prodotti finiti a ……….. ……….. ……….. Rimanenze materie prime Rimanenze semilavorati Rimanenze prodotti finiti Ragioneria – A.A. 2014/2015 ………. Diversi ……….. ……….. ……….. 10 5 10/09/2014 3) L’EPILOGO DEI RISCONTI ATTIVI E PASSIVI (1/01/anno n+1) L’obiettivo è di quello di imputare le quote di costo o le quote di ricavo (stornate nell’esercizio passato) al nuovo esercizio e di chiudere i conti “Risconti attivi” e “Risconti passivi” rilevati in sede di chiusura che avevano una funzione transitoria. Ragioneria – A.A. 2014/2015 11 3) L’EPILOGO DEI RISCONTI ATTIVI E PASSIVI (1/01/ANNO N+1) Parte di competenza dell’anno n 1/01/n+1 CHIUSURA RISCONTO ATTIVO/RISCONTO Parte di competenza dell’anno n+1 PASSIVO 31/12/n RISCONTO ATTIVO/RISCONTO PASSIVO Ragioneria – A.A. 2014/2015 12 6 10/09/2014 3) L’EPILOGO DEI RISCONTI ATTIVI E PASSIVI (1/01/ANNO N+1) Al 31/12/n, le scritture contabili erano state le seguenti: Risconti attivi a Canone di leasing 1.000,00 Affitti attivi a Risconti passivi 2.000,00 Risconti attivi Canone di leasing ……… 1.000,00 Risconti passivi Affitti attivi 2.000,00 1.000,00 2.000,00 ……… Ragioneria – A.A. 2014/2015 13 3) L’EPILOGO DEI RISCONTI ATTIVI E PASSIVI (1/01/ANNO N+1) All’1/01/n+1, le scritture contabili sono le seguenti: Canone di leasing a Risconti attivi 1.000,00 Risconti passivi a Affitti attivi 2.000,00 Canone di leasing 1.000,00 1.000,00 Risconti passivi 2.000,00 Ragioneria – A.A. 2014/2015 Risconti attivi 2.000,00 1.000,00 Affitti attivi 2.000,00 14 7 10/09/2014 4) LA CHIUSURA DEI RATEI E DELLE PARTITE DA LIQUIDARE (durante n+1) L’obiettivo è di quello di chiudere i ratei attivi, ratei passivi e le partite da liquidare al momento della ricezione dei documenti ad essi collegati. Le casistiche esaminate sono le seguenti: a) Ratei attivi; b) Ratei passivi; c) Fatture da ricevere; d) Fatture da emettere. Ragioneria – A.A. 2014/2015 15 A) LA CHIUSURA DEI RATEI ATTIVI Esempio: in data 1/06/n+1, chiusura di un rateo attivo pari a euro 1.000,00 riferito ad interessi attivi semestrali su titoli. Gli interessi indicati sul documento ricevuto dalla banca sono pari a euro 6.000,00. Ragioneria – A.A. 2014/2015 16 8 10/09/2014 A) LA CHIUSURA DEI RATEI ATTIVI Parte di Parte di competenza competenza dell’anno n dell’anno n+1 (euro 1.000,00) (euro 5.000,00) 1/12/n 31/12/n IMPUTAZIONE DI UN RATEO LIQUIDAZIONE INTERESSI 1/06/n+1 Ragioneria – A.A. 2014/2015 17 A) LA CHIUSURA DEI RATEI ATTIVI Al 31/12/n, la scrittura contabile era stata la seguente: Ratei attivi Ratei attivi 1.000,00 Ragioneria – A.A. 2014/2015 a Interessi attivi su titoli 1.000,00 Interessi attivi su titoli 1.000,00 18 9 10/09/2014 A) LA CHIUSURA DEI RATEI ATTIVI All’1/6/n+1, la scrittura contabile è la seguente: Banca c/c attivo Banca c/c attivo a Diversi Interessi attivi su titoli Ratei attivi Interessi attivi su titoli 6.000,00 5.000,00 6.000,00 5.000,00 1.000,00 Ratei attivi 1.000,00 1.000,00 Ragioneria – A.A. 2014/2015 19 B) LA CHIUSURA DEI RATEI PASSIVI Esempio: in data 1/3/n+1, chiusura di un rateo passivo pari a euro 1.000,00 riferito ad interessi passivi trimestrali su mutui, al momento del ricevimento del documento contabile da parte della banca. Gli interessi indicati sul documento sono pari a euro 3.000,00. Ragioneria – A.A. 2014/2015 20 10 10/09/2014 B) LA CHIUSURA DEI RATEI PASSIVI Parte di Parte di competenza competenza dell’anno n dell’anno n+1 (euro 1.000,00) (euro 2.000,00) 31/12/n 1/12/n IMPUTAZIONE DI UN RATEO LIQUIDAZIONE INTERESSI 1/03/n+1 Ragioneria – A.A. 2014/2015 21 B) LA CHIUSURA DEI RATEI PASSIVI Al 31/12/n, la scrittura contabile era stata la seguente: Interessi passivi su mutui a Interessi passivi su mutui 1.000,00 Ragioneria – A.A. 2014/2015 Ratei passivi 1.000,00 Ratei passivi 1.000,00 22 11 10/09/2014 B) LA CHIUSURA DEI RATEI PASSIVI All’1/3/n+1, la scrittura contabile è la seguente: Diversi Interessi passivi su mutui Ratei passivi a 3.000,00 2.000,00 1.000,00 Ratei passivi Interessi passivi su mutui 2.000,00 Banca c/c attivo 1.000,00 Banca c/c attivo 1.000,00 3.000,00 Ragioneria – A.A. 2014/2015 23 C) LA CHIUSURA DELLE FATTURE DA RICEVERE Esempio: in data 20/01/n+1, chiusura delle fatture da ricevere al ricevimento del documento contabile. Il valore delle materie prime è pari a euro 3.000,00. La scrittura contabile al 31/12/n era stata la seguente: Acquisti materie prime a Fornitori c/fatture da ricevere Acquisti materie prime 3.000,00 3.000,00 Fornitori c/fatture da ricevere 3.000,00 N.B. non si prende in considerazione l’aspetto fiscale IVA Ragioneria – A.A. 2014/2015 24 12 10/09/2014 C) LA CHIUSURA DELLE FATTURE DA RICEVERE La scrittura contabile al 20/01/n+1 è la seguente: Fornitori c/fatture da ricevere a Fornitori Fornitori Fornitori c/fatture da ricevere 3.000,00 3.000,00 3.000,00 3.000,00 N.B. non si prende in considerazione l’aspetto fiscale IVA Ragioneria – A.A. 2014/2015 25 D) LA CHIUSURA DELLE FATTURE DA EMETTERE Esempio: in data 20/01/n+1, chiusura delle fatture da emettere all’emissione del documento contabile. Il valore dei prodotti venduti è pari a euro 3.000,00. La scrittura contabile al 31/12/n era stata la seguente: Clienti c/fatture da emettere a Vendita prodotti finiti Clienti c/fatture da emettere 3.000,00 3.000,00 Vendita prodotti finiti 3.000,00 N.B. non si prende in considerazione l’aspetto fiscale IVA Ragioneria – A.A. 2014/2015 26 13 10/09/2014 D) LA CHIUSURA DELLE FATTURE DA EMETTERE La scrittura contabile al 20/01/n+1 è la seguente: Clienti Clienti 3.000,00 a Clienti c/fatture da emettere 3.000,00 Clienti c/fatture da emettere 3.000,00 3.000,00 N.B. non si prende in considerazione l’aspetto fiscale IVA Ragioneria – A.A. 2014/2015 27 ALTRI FATTI AMMINISTRATIVI DURANTE L’ESERCIZIO n+1 A. Utilizzo fondo ammortamento B. Utilizzo fondo svalutazione crediti C. Utilizzo fondo rischi ed oneri Ragioneria – A.A. 2014/2015 28 14 10/09/2014 A) UTILIZZO DEL FONDO AMMORTAMENTO Il fondo ammortamento viene utilizzato in occasione della vendita dei cespiti collegati. Ogni cespite ha un suo “valore netto contabile” (V.N.C.), ossia la differenza tra costo d’acquisto del cespite e fondo ammortamento ad esso collegato. Esempio: costo storico - f.do ammortamento = V.N.C. Tre situazioni possibili: a) Prezzo vendita = V.N.C. b) Prezzo vendita < V.N.C. c) Prezzo vendita > V.N.C. Ragioneria – A.A. 2014/2015 29 A) PREZZO DI VENDITA = V.N.C. Esempio: vendita di un impianto del costo storico di euro 25.000,00 al prezzo di vendita di euro 10.000,00 (+ IVA 20%). Al momento della vendita, l’impianto era ammortizzato per euro 15.000,00. Credito v/cliente: 10.000,00 + 20% di 10.000,00 = Iva a debito: 20% di 10.000,00 = Costo storico: - Fondo ammortamento: Valore netto contabile: Prezzo di vendita: Plusvalenza/Minusvalenza Ragioneria – A.A. 2014/2015 12.000,00 2.000,00 25.000,00 (15.000,00) 10.000,00 10.000,00 0 30 15 10/09/2014 A) PREZZO DI VENDITA = V.N.C. Diversi a Diversi 27.000,00 Clienti Fondo ammortamento impianti 12.000,00 15.000,00 Impianti 25.000,00 Iva a debito 2.000,00 Ragioneria – A.A. 2014/2015 31 A) PREZZO DI VENDITA = V.N.C. Clienti 12.000,00 15.000,00 Impianti 25.000,00 Ragioneria – A.A. 2014/2015 F.do amm. impianti 25.000,00 15.000,00 Iva a debito 2.000,00 32 16 10/09/2014 B) PREZZO DI VENDITA < V.N.C. Esempio: vendita di un impianto del costo storico di euro 25.000,00 al prezzo di vendita di euro 8.000,00 (+ IVA 20%). Al momento della vendita, l’impianto era ammortizzato per euro 15.000,00. Credito v/cliente: 8.000,00 + 20% di 8.000,00 = Iva a debito: 20% di 8.000,00 = Costo storico: - Fondo ammortamento: Valore netto contabile: Prezzo di vendita: Minusvalenza 9.600,00 1.600,00 25.000,00 (15.000,00) 10.000,00 8.000,00 2.000,00 Ragioneria – A.A. 2014/2015 33 B) PREZZO DI VENDITA < V.N.C. Diversi Clienti Fondo ammortamento impianti Minusvalenza alienazione impianti a 9.600,00 15.000,00 2.000,00 Impianti Iva a debito Ragioneria – A.A. 2014/2015 26.600,00 Diversi 25.000,00 1.600,00 34 17 10/09/2014 B) PREZZO DI VENDITA < V.N.C. F.do amm. impianti Minusvalenza al. impianti Clienti 9.600,00 15.000,00 Impianti 25.000,00 25.000,00 15.000,00 2.000,00 Iva a debito 1.600,00 Ragioneria – A.A. 2014/2015 35 c) PREZZO DI VENDITA > V.N.C. Esempio: vendita di un impianto del costo storico di euro 25.000,00 al prezzo di vendita di euro 11.000,00 (+ IVA 20%). Al momento della vendita, l’impianto era ammortizzato per euro 15.000,00. Credito v/cliente: 11.000,00 + 20% di 11.000,00 = Iva a debito: 20% di 11.000,00 = Costo storico: - Fondo ammortamento: Valore netto contabile: Prezzo di vendita: Plusvalenza: Ragioneria – A.A. 2014/2015 13.200,00 2.200,00 25.000,00 (15.000,00) 10.000,00 11.000,00 1.000,00 36 18 10/09/2014 C) PREZZO DI VENDITA > V.N.C. Diversi a 28.200,00 Diversi 13.200,00 Clienti Fondo ammortamento 15.000,00 impianti Impianti 25.000,00 Plusvalenza 1.000,00 alienazione impianti Iva a debito 2.200,00 Ragioneria – A.A. 2014/2015 37 C) PREZZO DI VENDITA > V.N.C. Clienti 13.200,00 F.do amm. impianti 15.000,00 15.000,00 25.000,00 Plusvalenza al. impianti 1.000,00 Ragioneria – A.A. 2014/2015 Impianti 25.000,00 Iva a debito 2.200,00 38 19 10/09/2014 B) UTILIZZO DEL FONDO SVALUTAZIONE CREDITI Il fondo svalutazione crediti viene utilizzato nell’esercizio in cui si rilevano le perdite su crediti, ossia quando vi è lo “stralcio dei crediti”. Le situazioni possibili sono le seguenti: a) il fondo svalutazione crediti precostituito è capiente per coprire la perdita; b) il fondo svalutazione crediti non risulta capiente per coprire la perdita. Ragioneria – A.A. 2014/2015 39 a) IL FONDO SVALUTAZIONE CREDITI E’ CAPIENTE Esempio: incasso di un credito di euro 15.000,00 per euro 6.000,00. La differenza è inesigibile e coperta con il fondo svalutazione crediti, che risulta capiente. La scrittura contabile è la seguente: Diversi a Clienti 15.000,00 Banca c/c attivo 6.000,00 Fondo svalutazione 9.000,00 crediti Banca c/c attivo 6.000,00 Ragioneria – A.A. 2014/2015 Fondo svalut. crediti 9.000,00 ………. Clienti 15.000,00 15.000,00 40 20 10/09/2014 b) IL FONDO SVALUTAZIONE CREDITI NON E’ CAPIENTE Esempio: incasso di un credito di euro 15.000,00 per euro 6.000,00. La differenza è inesigibile ed è coperta con il fondo per euro 7.000,00. La scrittura contabile è la seguente: Diversi a Clienti 15.000,00 Banca c/c attivo 6.000,00 Fondo svalutazione 7.000,00 crediti Perdita su crediti 2.000,00 Ragioneria – A.A. 2014/2015 41 b) IL FONDO SVALUTAZIONE CREDITI NON E’ CAPIENTE Banca c/c attivo 6.000,00 Perdita su crediti 2.000,00 Ragioneria – A.A. 2014/2015 Fondo svalut. crediti 7.000,00 7.000,00 Clienti 15.000,00 15.000,00 42 21 10/09/2014 C) UTILIZZO DEL FONDO RISCHI ED ONERI Il fondo rischi ed oneri viene utilizzato nel momento in cui si manifesta l’evento per il quale, in sede di chiusura al 31/12/n, si era effettuato l’accantonamento. Tale evento, durante l’esercizio n+1, ha prodotti dei costi, che vengono coperti mediante l’utilizzo di un fondo precostituito. In sede di chiusura, le passività che danno luogo ad accantonamenti a fondi per rischi ed oneri sono di due tipi: accantonamenti per passività certe, il cui ammontare o la cui data di sopravvenienza sono indeterminate. Si tratta in sostanza di fondi spese (oneri), ossia di costi, spese e perdite di competenza dell’esercizio in chiusura; accantonamenti per passività la cui esistenza è solo probabile; si tratta delle cosiddette “passività potenziali ” o fondi rischi. Ragioneria – A.A. 2014/2015 43 C) UTILIZZO DEL FONDO RISCHI ED ONERI Di seguito, viene considerato il caso dell’utilizzo di un fondo rischi. Esempio: utilizzo del fondo rischi di garanzia in concomitanza di una riparazione presso un centro di assistenza autorizzato di un prodotto precedentemente venduto ed in garanzia. Il costo per l’assistenza è pari a euro 100,00 + iva 20%. Ragioneria – A.A. 2014/2015 44 22 10/09/2014 C) UTILIZZO DEL FONDO RISCHI ED ONERI Esempio: l’azienda riceve dal centro di assistenza autorizzato la fattura per la riparazione di un prodotto in garanzia. Il costo di riparazione è pari a euro 100,00 (+ IVA 20%) La scrittura contabile di contabilizzazione della fattura è la seguente: Diversi a Fornitori Spese di riparazione 120,00 100,00 prodotti in garanzia Iva a credito Spese ripar. prod. gar. 20,00 Iva a credito Fornitori 20,00 100,00 120,00 Ragioneria – A.A. 2014/2015 45 C) UTILIZZO DEL FONDO RISCHI ED ONERI La scrittura contabile di utilizzo del fondo è la seguente: Fondo rischi di garanzia a Spese di riparazione prodotti in garanzia Fondo rischi di garanzia 100,00 Ragioneria – A.A. 2014/2015 ……… 100,00 Spese ripar. prod. gar. 100,00 100,00 46 23
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