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4ª settimana del Tempo ordinario
1-7 febbraio 2015
IL GIORNO DEL SIGNORE
Noi ti lodiamo, Signore Gesù. In questo giorno tu
inviti i molti a ritrovarsi nell'unità di «un cuore
solo e un'anima sola»
e disponi che
nell'amabilità dell'accoglienza, nell'intensità della
preghiera, nella generosità della carità, nella
varietà dei ministeri si manifesti visibilmente il
vero volto della tua Chiesa. Davvero questo è il
giorno della Chiesa popolo dei redenti in
cammino verso l’unità perfetta. Noi ti lodiamo,
Signore Gesù. In questo giorno tu ci convochi
attorno alla mensa, ci fai il dono della tua parola,
del tuo corpo, del tuo servizio. Nel segno
dell’unico pane ci fai superare ogni genere di
barriera e ci costruisci nell’unità dell’amore; nel
segno del pane spezzato ci porti a condividere
ogni cosa; nel pane donato gratuitamente ci
solleciti ad essere disponibili fino a dare la vita
senza nulla aspettare in cambio. Davvero questo
è il giorno dell’Eucaristia in cui rendere grazie al
Padre per l’uomo capace di un nuovo stile di vita.
Noi ti lodiamo, Signore Gesù. In questo giorno tu
ci mandi a coloro che non hanno potuto
rispondere al tuo invito, che non hanno voluto
rispondere, che non hanno neppure sentito la
chiamata e ci fai carico di annunciare a tutti che
Cristo è risorto, la vita vince sulla morte, l’amore
sull’odio, la pace sull’inimicizia. Davvero questo è
il giorno in cui la chiamata diventa missione, il
dono diventa responsabilità e chiede di essere
condiviso.
PREGHIERA PER LA VITA E
GIORNATA NAZIONALE PER LA VITA
Si celebrerà domenica 1 febbraio la giornata per
la vita, per sensibilizzare all’accoglienza e al
rispetto della vita umana. Fuori dalla chiesa sarà
possibile sostenere il Movimento per la vita di
Moncalvo con l’offerta per le primule.
FATTI NUOVI DALLA PAROLA E DALLA DOMENICA
Oggi il Vangelo fa riferimento al ministero di Gesù
nella sinagoga di Cafarnao in giorno di sabato e
all'autorità che emana dal suo insegnamento. Questo
contrasta con le solite tiritere di scribi e dottori della
legge, abituati a parlare molto e a dire poco.
Giustamente l'evangelista Marco fa notare la
particolare percezione della gente semplice che coglie
in Gesù di Nazaret una capacità di insegnamento
diretto, forte ed accessibile. Il riconoscimento di
questa stessa autorità da parte dei demoni, che si
verifica
nell’episodio
della
guarigione
dell'indemoniato, mette in primo piano l'esistenza del
demonio contro chi polemicamente tende a negarla.
Il Vangelo c'insegna a credere nella suprema autorità
di Gesù, il nostro maestro, e ci rivela che insegna
bene solo chi crede veramente in ciò che insegna o
pratica.
L'evangelista, presentandoci Gesù che insegna, ci
avverte anche che Gesù è un ebreo praticante che
assiste il sabato nella sinagoga alla riunione del
popolo credente. E non assiste come semplice
uditore, ma vi partecipa in modo attivo e concreto.
Nell'odierna società la pratica domenicale è
snobbata, derisa e a volte ci lasciamo andare a
critiche ingiuste. È importante intervenire all'incontro
della comunità e celebrare l'eucaristia la domenica.
Ma più di tutto si dovrebbe parteciparvi in modo
attivo, responsabile. La Chiesa siamo tutti, e tutti
abbiamo un ruolo vitale da esercitare, sia nella
celebrazione liturgica come nei diversi ambiti della
vita della comunità. La domenica, poi, fa riferimento
alla risurrezione di Cristo, è il giorno in cui egli agisce
per la vita e per la salvezza dell'uomo; è invito a
vivere in noi quel momento di grazia e ad aprirci in
modo pieno e nuovo all'evento della salvezza.
PRESENTAZIONE DEL SIGNORE
La benedizione delle candele si svolgerà lunedì 2
febbraio La benedizione delle candele è un richiamo
alla Veglia pasquale. Nello stesso giorno viene anche
celebrata la Giornata mondiale della “vita consacrata”
BENEDIZIONE DELLA GOLA
Martedì 3 febbraio al termine della celebrazione delle
ore 17.00 in sant’ Antonio Abate sarà possibile
ricevere la benedizione della gola per intercessione di
san Biagio, vescovo e martire.
4ª DEL TEMPO ORDINARIO
Dt 18,15-20; Sal 94 (95); 1 Cor 7,32-35;
Mc 1,21-28
Insegnava loro come uno che ha
autorità.
1
DOMENICA
Presentazione del Signore (f)
Ml 3,1-4 opp. Eb 2,14-18; Sal 23 (24);
Lc 2,22-40
I miei occhi hanno visto la tua salvezza.
S. Biagio (mf); S. Oscar (mf)
Eb 12,1-4; Sal 21 (22); Mc 5,21-43
Fanciulla, io ti dico: Alzati!
2
LUNEDÌ
LO Prop
S. Antonio
ore 17.00 Boggio Piero (ann.)
Bocca Ida e Boggio don Franco
3
MARTEDÌ
LO 4ª set
S. Antonio
ore 17.00 Mortarotti Luigi, moglie, figli e genitori
Lazzarini Francesca (l’amica Carla Galletto)
4
MERCOLEDÌ
LO 4ª set
S. Antonio
ore 17.00 Cabiale Primo e Letizia
Cabiale Angela e fam. Def.
Eb 12,4-7.11-15; Sal 102 (103); Mc 6,16 Un profeta non è disprezzato se non
nella sua patria.
S. Agata (m) Eb 12,18-19.21-24; Sal 47
(48); Mc 6,7-13 Prese a mandarli.
S. Paolo Miki e compagni (m)
Eb 13,1-8; Sal 26 (27); Mc 6,14-29
Quel Giovanni che io ho fatto
decapitare, è risorto.
Eb 13,15-17.20-21; Sal 22 (23); Mc
6,30-34 Erano come pecore che non
hanno pastore.
5ª DEL TEMPO ORDINARIO
Gb 7,1-4.6-7; Sal 146 (147); 1 Cor 9,1619.22-23;
Mc 1,29-39. Guarì molti che erano
affetti da varie malattie.
LO 4ª set
5
GIOVEDÌ
LO 4ª set
6
VENERDÌ
LO 4ª set
7
SABATO
LO 4ª set
8
DOMENICA
LO 1ª set
S. Antonio ore 8.30 Poletto Luigi e Erminia (legato)
S.Francesco ore 11.00 Per la comunità
S. Antonio ore 18.00 Roberto Mario, Erminia, Vittoria e Teresa
Don Francesco Milanese (5° ann.)
S. Antonio
ore 9,30 Trento Luigi
S. Antonio
ore 17.00 Intenzione offerente
S. Antonio
ore 18.00 Cerruti Giovanni e figlio Mario
S. Antonio ore 8.30 Per gli ammalati
S.Francesco ore 11.00 Per la comunità
S. Antonio ore 18.00 Gabba Ornella e Gabba Guido e fam. Def.
Don Mario Acuto
Don Dorino Tappa
L’ANGOLO DELLA GENEROSITA’
Per la Parrocchia: in ricordo di Gangini Sergio (sorella Liliana e familiari) 150; fam Cilione-Battaglia 50; NN 50; NN
50; NN 30; NN 20;
SOTTOSCRIZIONE PER I LAVORI DELLA COSTRUZIONE DEL CAMPO IN ORATORIO
Le spese previste ammontano a 90.000 euro. Offerte: 48640,30; in ricordo di Melissa Damarco (nonni, zii e cugini)100;
in onore di don Bosco 100; NN 300; NN 100; NN 50
BEATA VERGINE MARIA DI LOURDES E GIORNATA DEL MALATO MERCOLEDI’ 11 FEBBRAIO
In sant’Antonio alle ore 17.00 celebrazione della santa Messa animata dall’OFTAL di Moncalvo, con la possibilità di
celebrare il sacramento della Riconciliazione dalle ore 15.00 e dell’Unzione degli infermi nella celebrazione Eucaristica.
La questua di questa santa Messa verrà devoluta a pagare il viaggio a Lourdes ad una persona in necessità. Nella stessa
celebrazione si ricorda la Giornata del Malato al fine di sensibilizzare tutto il popolo di Dio, le Istituzioni sanitarie.
L’Unzione degli Infermi si deve dare agli infermi, dice l'epistola di san Giacomo, perché ne abbiano sollievo e
salvezza. Con ogni premura quindi e con ogni diligenza si deve provvedere al conferimento dell'Unzione a quei
fedeli, il cui stato di salute risulta seriamente compromesso per malattia o vecchiaia. Per valutare la gravità del
male, è sufficiente un giudizio prudente o probabile, senza inutili ansietà; si può eventualmente interpellare un
medico. Prima di un'operazione chirurgica, si può dare all'infermo la sacra Unzione, quando motivo
dell'operazione è un male pericoloso. Agli anziani per l'indebolimento accentuato delle loro forze, si può dare la
sacra Unzione, anche se non risultano affetti da alcuna grave malattia. L'unzione si fa spalmando un po' di Olio
sulla fronte e sulle mani dell'infermo. Questo sacramento conferisce al malato la grazia dello Spirito Santo; tutto
l'uomo ne riceve aiuto per la sua salvezza, si sente rinfrancato dalla fiducia in Dio e ottiene forze nuove contro
le tentazioni del maligno e l'ansietà della morte; egli può così non solo sopportare validamente il male, ma
combatterlo, e conseguire anche la salute, qualora ne derivasse un vantaggio per la sua salvezza spirituale; il
sacramento dona inoltre, se necessario, il perdono dei peccati e porta a termine il cammino penitenziale del
cristiano. Nel sacramento dell'Unzione, esplicitamente legato alla preghiera della fede (cfr. Gc 5, 15), la fede
stessa si esprime e si manifesta; devono prima di ogni altro ravvivarla e manifestarla sia il ministro che
conferisce il sacramento, sia soprattutto il malato che lo riceve; sarà proprio la sua fede e la fede della Chiesa
che salverà l'infermo, quella fede che mentre si riporta alla morte e alla risurrezione di Cristo, da cui il
sacramento deriva la sua efficacia si protende anche verso il regno futuro, di cui il sacramento è pegno e
promessa.