5ª settimana del Tempo ordinario 8–14 febbraio 2015 L'AMORE NON SI IMPONE MI HAI VISITATO, SIGNORE La sofferenza ha visitato il mio corpo e il tempo si è fermato attorno a me. Davanti a me una danza di visi pietosamente sorridenti impegnati a farmi scordare le mie ferite. Odore forte di medicine. Oltre la finestra un albero: i rami nudi contro il cielo. Forte la tentazione di lasciarmi andare. Difficile lottare contro l'inedia, l'inappetenza, la febbre che non cessa... Gli occhi stanchi e la testa pesante mi impediscono anche solo di sfogliare un giornale. Mi hai visitato, Signore. Mi sento fuori da tutto, in disparte e solo. Mi resta soltanto la forza di pregare. Lunghe preghiere nella notte, preghiere spontanee: «Sia fatta, Signore, la tua volontà». Col passare dei giorni ho visto spuntare le gemme sui rami già nudi contro il cielo; ho sentito, dentro, la tua voce dirmi che non sono solo, che tu vegli ogni giorno accanto al mio letto di dolore. Sovente nella sua vita Gesù si è preso cura di tutti e ha cercato di rendere felici tutti con la sua misericordia. Per questo ha fatto dei miracoli. Ma a chi voleva essere guarito ha sempre chiesto di credere in Lui. Questa fede, però, non l'ha mai forzata. Non l'ha mai imposta. Per evitare che gli uomini fossero costretti a credere in Lui, proibiva persino ai demoni di dire chi lui fosse realmente: il Figlio di Dio. Questo, perché Dio si avvicina a noi nella semplicità di una proposta d'amore. E l'amore non s'impone, ma si propone. La guerra è distruzione e morte. Eppure qualcuno nelle retrovie lavora per la vita e si consuma rischiando. Così quando gli italiani subirono la sconfitta a Caporetto suor Pasqua, infermiera di sala operatoria, si trovò sola perché i medici erano fuggiti. Non potè fare altro che amputare a un soldato la gamba intaccata dalla cancrena. Quella operazione chirurgica avrebbe dato la guarigione al poveretto. Quando gli austriaci arrivarono, non credettero ai loro occhi. Eppure suor Pasqua è meglio di un medico. La lasciarono continuare... a fare miracoli. Questo è amore. E come Gesù si era preso cura di tutti e poi si era ritirato sul monte, solo, a pregare il Padre suo, così suor Pasqua quando, anni dopo, le vogliono dare una medaglia, se ne sta in chiesa a ringraziare Gesù per ciò che aveva potuto fare lasciandosi guidare da lui. Mettiamoci anche noi sulla scia di Gesù, con semplicità, senza la pretesa di emergere o essere famosi, ma solamente con l’intenzione e lo scopo di servire e rendere felici le persone che incontriamo. Oggi. GIORNATA NAZIONALE PER LA VITA Il Movimento e il Centro aiuto alla vita di Moncalvo ringraziano con gratitudine particolare per la sensibilità e la generosità nell’aver accolto le primule della “Vita”. Il ricavato è stato di 1086 euro . • Ricorre in questa settimana la giornata mondiale del malato: siamo vicini ad ogni infermo, possa egli sperimentare la nostra tenerezza. 5ª DEL TEMPO ORDINARIO Gb 7,1-4.6-7; Sal 146 (147); 1 Cor 9,1619.22-23; Mc 1,29-39 Guarì molti che erano affetti da varie malattie. 8 DOMENICA LO 1ª set S. Antonio ore 8.30 Per gli ammalati S.Francesco ore 11.00 Per la comunità S. Antonio ore 18.00 Gabba Ornella e Gabba Guido e fam. Def. Don Pierluigi Acuto Don Dorino Tappa Gn 1,1-19; Sal 103 (104); Mc 6,53-56 Quanti lo toccavano venivano salvati. 9 LUNEDÌ LO 1ª set S. Antonio ore 17.00 Selva Sante e Rosa Coggiola Stefano e def. fa. Coggiola S. Scolastica (m) Gn 1,20–2,4a; Sal 8; Mc 7,1-13Trascurando il comandamento voi osservate la tradizione degli uomini. 10 MARTEDÌ LO 1ª set S. Antonio ore 17.00 Intenzione offerente 11 B. Vergine Maria di Lourdes Gn 2,4b-9.15-17; Sal 103 (104); Mc MERCOLEDÌ LO 1ª set 7,14-23 Ciò che esce dall’uomo è quello che rende impuro l’uomo. Gn 2,18-25; Sal 127 (128); Mc 7,24-30 12 GIOVEDÌ I cagnolini sotto la tavola mangiano le LO 1ª set briciole dei figli. Gn 3,1-8; Sal 31 (32); Mc 7,31-37 13 VENERDÌ Fa udire i sordi e fa parlare i muti. S. Antonio ore 17.00 Per gli ammalati Barellieri e dame OFTAL defunti Ss. Cirillo e Metodio (f) At 13,46-49; Sal 116 (117); Lc 10,1-9 La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai. S. Antonio 6ª DEL TEMPO ORDINARIO Lv 13,1-2.45-46; Sal 31 (32); 1 Cor 10,31−11,1; Mc 1,40-45. La lebbra scomparve da lui ed egli fu purificato. LO 1ª set 14 SABATO LO Prop 15 DOMENICA LO 2ª set S. Antonio S. Antonio ore 9,30 Per le vocazioni ore 17.00 Feruglio Francesco Saverio ore 18.00 Cerruti Silvia Cambiaso Valentina (da un’amica Giovanna) Nicolosi Gabriele Iovanna Emanuela Novak Valentina (Trigesima) S. Antonio ore 8.30 Intenzione offerente S.Francesco ore 11.00 Per la comunità S. Antonio ore 18.00 Consorelle dell’Addolorata vive e defunte Monticone Margherita Ratto Pietro e Maria L’ANGOLO DELLA GENEROSITA’ Per la Parrocchia: in ricordo di Lazzarini Francesca 100; fam Sensorio 50; fam Masoero 30; NN 100; NN 50; NN 30; NN 20; SOTTOSCRIZIONE PER I LAVORI DELLA COSTRUZIONE DEL CAMPO IN ORATORIO Le spese previste ammontano a 90.000 euro. Offerte: 9290,30; in ricordo di Novak Valentina 50 (Iraide); NN 100 BEATA VERGINE MARIA DI LOURDES E GIORNATA DEL MALATO MERCOLEDI’ 11 FEBBRAIO In sant’Antonio alle ore 17.00 celebrazione della santa Messa animata dall’OFTAL di Moncalvo, con la possibilità di celebrare il sacramento della Riconciliazione dalle ore 15.00 e dell’Unzione degli infermi nella celebrazione Eucaristica. La questua di questa santa Messa verrà devoluta a pagare il viaggio a Lourdes ad una persona in necessità. Nella stessa celebrazione si ricorda la Giornata del Malato al fine di sensibilizzare tutto il popolo di Dio, le Istituzioni sanitarie. L’Unzione degli Infermi si deve dare agli infermi, dice l'epistola di san Giacomo, perché ne abbiano sollievo e salvezza. Con ogni premura quindi e con ogni diligenza si deve provvedere al conferimento dell'Unzione a quei fedeli, il cui stato di salute risulta seriamente compromesso per malattia o vecchiaia. Per valutare la gravità del male, è sufficiente un giudizio prudente o probabile, senza inutili ansietà; si può eventualmente interpellare un medico. Prima di un'operazione chirurgica, si può dare all'infermo la sacra Unzione, quando motivo dell'operazione è un male pericoloso. Agli anziani per l'indebolimento accentuato delle loro forze, si può dare la sacra Unzione, anche se non risultano affetti da alcuna grave malattia. L'unzione si fa spalmando un po' di Olio sulla fronte e sulle mani dell'infermo. Questo sacramento conferisce al malato la grazia dello Spirito Santo; tutto l'uomo ne riceve aiuto per la sua salvezza, si sente rinfrancato dalla fiducia in Dio e ottiene forze nuove contro le tentazioni del maligno e l'ansietà della morte; egli può così non solo sopportare validamente il male, ma combatterlo, e conseguire anche la salute, qualora ne derivasse un vantaggio per la sua salvezza spirituale; il sacramento dona inoltre, se necessario, il perdono dei peccati e porta a termine il cammino penitenziale del cristiano. Nel sacramento dell'Unzione, esplicitamente legato alla preghiera della fede (cfr. Gc 5, 15), la fede stessa si esprime e si manifesta; devono prima di ogni altro ravvivarla e manifestarla sia il ministro che conferisce il sacramento, sia soprattutto il malato che lo riceve; sarà proprio la sua fede e la fede della Chiesa che salverà l'infermo, quella fede che mentre si riporta alla morte e alla risurrezione di Cristo, da cui il sacramento deriva la sua efficacia si protende anche verso il regno futuro, di cui il sacramento è pegno e promessa.
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