Due anni di lavori alla base della cupola ellittica del

Due anni di lavori alla base della cupola ellittica del
Santuario per impedire infiltrazioni d'acqua in
profondità e rinforzare la struttura a Vicoforte
RESTAURO E RISANAMENTO CONSERVATIVO DEL CELEBRE EDIFICIO.
DA TEMPO LA CANALETTA DI SCOLO VERSAVA IN CATTIVE CONDIZIONI
Lavori in corso, alla base della celebre cupola ellittica
del Santuario di Vicoforte. Hanno preso il via gli
interventi di restauro e risanamento conservativo,
per una gronda in pietra. L’intervento riguarda il
consolidamento di una canaletta di scolo dell’acqua
della cupola, utilizzando materiali compositi, e avrà
una duplice obiettivo: rinforzare la struttura della
gronda, mediante fasciature, per aumentarne la resistenza
al peso massiccio (per esempio, da neve); consolidare
l’intera superficie della canaletta, per impedire
infiltrazioni di acqua in profondità.
L’intervento durerà, nel suo complesso, due anni. La canaletta di scolo versava da tempo in cattive
condizioni, a causa della continua esposizione a neve, pioggia e sbalzi climatici. Si tratta di un cordone
in pietra lungo 110 metri, che corre lungo l’intera circonferenza della cupola della basilica. I lavori di
consolidamento prevedono tre tipi di interventi: l’applicazione di una rete in carbonio; cerchiature con
nastri “Betontex”; l’applicazione di un’armatura in fibra di carbonio. Durante la fase di lavoro, saranno
due i ponteggi sul fianco del Santuario: uno fisso, accanto al campanile, e uno mobile, che verrà
spostato lungo il cordone.
Il progetto è stato redatto dallo studio di architettura “Claudio Bertano”, con l’approvazione della
Soprintendenza per i Beni architettonici del Piemonte; i lavori verranno eseguiti sotto la guida della
medesima ditta che si era già occupata, negli anni scorsi, del fissaggio delle lastre esterne di
rivestimento della basilica: la società bolognese “Ardea Progetti e Sistemi srl”. I lavori si potranno
svolgere anche grazie a un contributo, per i due anni, donato dalla Fondazione “Cassa di Risparmio di
Cuneo”
m.t.
Da CRONACA DI CUNEO Luglio 2007