ANAAO TOSCANA Mercoledì, 11 febbraio 2015 ANAAO TOSCANA Mercoledì, 11 febbraio 2015 Anaao Toscana 11/02/2015 Corriere Fiorentino Pagina 7 1 Meningite, già trecento le risposte all' appello 11/02/2015 Il Tirreno (ed. Cecina) Pagina 14 2 OGGI IN OSPEDALE Giornata del malato 11/02/2015 Il Tirreno (ed. Cecina) Pagina 16 3 Epatite a scuola, due date per il vaccino 11/02/2015 Il Tirreno (ed. Grosseto) Pagina 17 5 Assostampa: «Mugnai si rilegga la legge» 11/02/2015 Il Tirreno (ed. Grosseto) Pagina 17 6 Sindacati contro l' accorpamento dell' Asl 11/02/2015 Il Tirreno (ed. Lucca) Pagina 14 8 Defibrillatore per la sede dell' Asl 2 11/02/2015 Il Tirreno (ed. Lucca) Pagina 14 9 Un giardino per il servizio psichiatrico 11/02/2015 Il Tirreno (ed. Lucca) Pagina 20 10 «Sanità alla deriva, zitti i sindaci» 11/02/2015 Il Tirreno (ed. PiombinoElba) Pagina 24 12 Cecina, 665 parti l' anno ma l' indolore si fa all' Elba 11/02/2015 Il Tirreno (ed. PiombinoElba) Pagina 24 14 Cardiologia aperta oggi dalle 15 alle 18 11/02/2015 Il Tirreno (ed. Pisa) Pagina 23 15 Migliora il ragazzo con la meningite 11/02/2015 Il Tirreno (ed. Pontedera) Pagina 15 17 Pontederese la sala operatoria del futuro 11/02/2015 Il Tirreno (ed. Pontedera) Pagina 20 19 Poste in chiusura, Cerri in Regione 11/02/2015 Il Tirreno (ed. Pontedera) Pagina 23 21 Boom influenza, pronto soccorso in tilt 11/02/2015 Il Tirreno (ed. Pontedera) Pagina 23 22 Meningite, problemi col farmaco nuova profilassi per 50 ragazzini 11/02/2015 Il Tirreno (ed. Viareggio) Pagina 11 24 Meningite, nuova profilassi per 50 ragazzi 11/02/2015 Il Tirreno (ed. Viareggio) Pagina 24 25 Alla Casa della salute ambulatori aperti 16 ore 11/02/2015 Il Tirreno (ed. Viareggio) Pagina 24 27 La dottoressa Frosini nuova responsabile 11/02/2015 Il Tirreno (ed. Viareggio) Pagina 24 28 Visite ed esami nuove segnalazioni di tempi lunghi 11/02/2015 La Nazione (ed. Arezzo) Pagina 4 29 Due «timoni»al Valdarno 11/02/2015 La Nazione (ed. Arezzo) Pagina 4 D' IPPOLITO DIEGO Ospedale, allarme sull' addio dei luminariE sette reparti da oltre un anno... 11/02/2015 La Nazione (ed. Arezzo) Pagina 5 D' IPPOLITO DIEGO «Battaglia della Usl? E' già persa»Caremani:... 11/02/2015 La Nazione (ed. Arezzo) Pagina 5 11/02/2015 La Nazione (ed. Arezzo) Pagina 5 35 Primo appelloin consiglio GRASSI GIORGIO Nuovo reparto di riabilitazione: sarà operativo alla fine dell'... 11/02/2015 La Nazione (ed. Arezzo) Pagina 15 BENI GIANFRANCO Giuntini: «La razionalizzazione va benema senza penalizzare i... 11/02/2015 La Nazione (ed. Lucca) Pagina 11 11/02/2015 La Nazione (ed. PisaPontedera) Pagina 9 40 Meningite, migliora lo studente MONTI MICHELA Il piccolo Manuel è a casa«Traguardo eccezionale» 11/02/2015 La Nazione (ed. PistoiaMontecatini) Pagina 6 «Basta con i tagli sui farmaci Mettono a rischio la salute» 11/02/2015 La Nazione (ed. PistoiaMontecatini) Pagina 6 L'elisoccorso a breve potrà atterrare anche a Villa di Baggio 11/02/2015 La Nazione (ed. PistoiaMontecatini) Pagina 6 Odontoiatria, la clinica «Lco» guarda al futuro 11/02/2015 La Nazione (ed. Prato) Pagina 10 «L' Asl tuteli i lavoratori dell' ospedale» 38 39 In memoria di Garbini 11/02/2015 La Nazione (ed. PistoiaMontecatini) Pagina 5 36 37 Entra in servizioil pediatra di baseLe visite nella Casadella salute 11/02/2015 La Nazione (ed. Grosseto) Pagina 13 32 34 Pd, vertice con l' assessore Marroni sul futuro dell' azienda 11/02/2015 La Nazione (ed. Arezzo) Pagina 12 30 MONTI MICHELA 41 42 43 44 45 11/02/2015 La Nazione (ed. Prato) Pagina 10 «Vogliamo le macchinette per bevande e merendine» Protesta in... 11/02/2015 La Nazione (ed. Siena) Pagina 2 Ricerca su una forma rarissima di tumore 11/02/2015 La Nazione (ed. Siena) Pagina 3 «Io volontario per amoreHo aiutato tante persone» 11/02/2015 La Repubblica (ed. Firenze) Pagina 4 Ambulatori aperti il sabato: accordo flop La Asl non ha contattato alcun... BESSI SARA 46 47 48 50 11 febbraio 2015 Pagina 7 Corriere Fiorentino Anaao Toscana sanità. Meningite, già trecento le risposte all' appello Oltre 300 chiamate al dipartimento prevenzione dell' Asl 10 di Firenze dopo l' appello a sottoporsi alla profilassi contro la meningite rivolto a chi sabato 31 gennaio è stato allo Yab. Nella discoteca quella sera c' era il diciottenne di Cascina poi ricoverato a Pisa. Non si registrano contagi, ma in almeno un centinaio si sono recati dal medico, alle guardie mediche o a l l ' Asl per la profilassi. Qualcuno è andato anche al pronto soccorso nonostante gli appelli alla calma. Ancora attivi i numeri dell' Asl: 0556933753, 0556933765, 0556933555, 3296507714. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1 11 febbraio 2015 Pagina 14 Il Tirreno (ed. Cecina) Anaao Toscana OGGI IN OSPEDALE Giornata del malato La cappella dell' ospedale di Cecina ospiterà oggi mercoledì 11 febbraio la Giornata mondiale del malato e degli operatori sanitari, che si apre alle 8.30 con una messa presieduta dal vescovo di Volterra monsignor Alberto Silvani. A seguire la conferenza sul tema "Il progetto Francesco: verso un ospedale per una cura integrale basata sui principi della compassione". Parteciperanno il direttore dell' Asl 6 Eugenio Porfido, il sindaco di Cecina Samuele Lippi e altri dirigenti dell' Asl. Al termine la visita ai degenti. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 2 11 febbraio 2015 Pagina 16 Il Tirreno (ed. Cecina) Anaao Toscana Epatite a scuola, due date per il vaccino Nell' incontro con i genitori l' Asl dà rassicurazioni e stabilisce due giorni (domani e il 19) di sedute al distretto sanitario ROSIGNANO Stabilite le due date in cui sarà possibile vaccinare i piccoli alunni eventualmente entrati in contatto con la bambina che ha contratto l' epatite A. Ieri mattina, durante l' incontro fra Asl 6, dirigenza scolastica e genitori dei piccoli che hanno avuto a che fare con la compagna ammalata, il dottor Antonio Lombardi ha infatti dato la disponibilità dell' azienda sanitaria alle vaccinazioni. Le date stabilite sono domani (12 febbraio) e giovedì 19 febbraio, con orario dalle 10 alle 12,30, presso il distretto socio sanitario di Rosignano Solvay in via Aldo Moro. Il faccia a faccia tra azienda sanitaria e famiglie, avvenuto nei locali delle scuole Ernesto Solvay (sede principale del primo corsolo didattico), si è reso necessario dopo che nei giorni scorso lo ricordiamo un' alunna delle elementari Fucini di Castiglioncello ha contratto l' epatite A. La bambina ha avuto un breve ricovero e poi è tornata a casa, ma è chiaro che l' Asl 6 , avvisata dell' accaduto dalla scuola, ha messo in campo la necessaria profilassi. Nella giornata di lunedì sono state individuate e contattate le famiglie degli alunni che sono entrati in contatto con la bambina ammalata e che quindi, sebbene l' Asl abbia sottolineato più volte che l' epatite A è a bassa trasmissibilità, potrebbero averla contratta. In tutto, secondo i calcoli della scuola, sarebbero quasi sessanta. Così ieri mattina il dottor Lombardi (settore prevenzione dell' Asl), ha risposto ai dubbi dei genitori. «Il professionista spiega la dirigente del primo circolo didattico, Tania Pascucci è stato molto esauriente, ha risposto ai genitori, alle loro domande e perplessità, anche se devo dire che le famiglie sono piuttosto serene». L' Asl 6, come ha spiegato Lombardi, ha ripetuto che l' unica forma di profilassi per l' epatite a è rappresentata dal vaccino. E quindi sono state stabilite le date di domani e del 19 febbraio. «I genitori spiega il dottor Antonio Lombardi potranno decidere liberamente se far vaccinare o meno i loro bambini. Per ora è impossibile stabilire quanti si sottoporranno al vaccino». La dirigente Pascucci sottolinea come in realtà la situazione sia piuttosto calma: «Sembra che alcuni genitori termina abbiano già deciso di non fara fare il vaccino ai figli. Chi si presenterà al distretto sanitario, comunque, firmeranno il consenso informato. Nel frattempo, per quelle famiglie che volessero ulteriori chiarimenti, la nostra scuola resta a disposizione». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 3 11 febbraio 2015 Pagina 16 < Segue Il Tirreno (ed. Cecina) Anaao Toscana Anna Cecchini. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 4 11 febbraio 2015 Pagina 17 Il Tirreno (ed. Grosseto) Anaao Toscana Assostampa: «Mugnai si rilegga la legge» la polemica. «Ovvìa: siccome s' è tagliato posti letto ospedalieri in misura anche maggiore rispetto ai parametri richiesti dalla normativa vigente, allora adesso si può rinnovare l' incarico dirigenziale al capo ufficio stampa. Accade alla Asl 9 di Grosseto, con tanto di delibera del direttore generale facente funzioni Daniele Testi (la n. 27 del 28 gennaio 2015) che spiega come le due cose siano legate da nesso consequenziale». Sono le parole del consigliere regionale di Forza Italia Stefano Mugnai sul rinnovo dell' ufficio stampa dell' Asl. Un' uscita, quella del consigliere regionale che ovviamente ha suscitato la risposta dell' Associazione stampa toscana, il sindacato dei giornalisti. «A cosa serva un ufficio stampa lo dimostra lo stesso comunicato del gruppo consiliare di Forza Italia dice Dario Rossi, presidente Gus A informare gli organi di informazione e i cittadini di quanto accade nell' ambito sanitario locale; provi a chiederlo il consigliere Mugnai ai giornalisti di cronaca che con l' ufficio stampa dell' Asl tengono rapporti quotidiani. Un compito ben chiaro e definito da una legge, la 150 del 2000, che provò con qualche limite a normare una esigenza sentita. Se la vada a rileggere, consigliere, potrà imparare qualcosa e capire perché anche il suo gruppo si è dotato di tale struttura». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 5 11 febbraio 2015 Pagina 17 Il Tirreno (ed. Grosseto) Anaao Toscana Sindacati contro l' accorpamento dell' Asl Usb e Nursing Up criticano la riorganizzazione dei servizi e chiedono l' intervento della politica per non perdere professioni. di Gabriele Baldanzi wGROSSETO Ancora due sigle sindacali (Nursing Up e Usb che riuniscono oltre il 50% degli infermieri grossetani) che tornano sul caos Misericordia e sui problemi della sanità maremmana, che attaccano la direzione dell' Asl 9, definendo la situazione attuale «insostenibile». «Setting di degenza stracolmi, servizi di diagnostica e di laboratorio ai limiti del collasso, pronto soccorso sempre sommerso da pazienti accalcati e stremati che stazionano ore e giorni in attesa di cure e di un eventuale posto letto, dove anche i codici rossi non riescono più a trovare adeguate risposte in termini di corretta gestione e appropriato ricovero». Questo scrivono i leader di Nursing Up e Unione sindacale di base è lo scenario dove medici, infermieri e oss devono erogare le proprie prestazioni, «al di fuori di qualsiasi accettabile limite di rischio e con la possibilità di incorrere in drammatici errori». Secondo NU e USB lo scenario descritto dai giornali, quello in cui ogni giorno operano gli infermieri, altro non è c h e « l ' e p i l o g o d i u n a p o l i t i c a sanitaria regionale che, in un' ottica di ripetute e mai terminate riorganizzazioni, di fatto continua a produrre danni e disservizi a fronte di risparmi e tagli che penalizzano solo utenti e operatori». «È ora di sfatare una volta per tutte prosegue il documento la favoletta che diminuendo le risorse sia possibile mantenere inalterato il livello delle prestazioni e dei servizi, tanto più se i tagli coinvolgono sistematicamente operatori e servizi, a fronte di un incremento di dirigenti, quadri e quadri intermedi». Secondo Nursing Up e Usb «siamo ormai prossimi al game over, e di certo non contribuisce ad evitarlo la posizione accondiscendente degli amministratori locali che, per motivi più o meno chiari, non hanno opposto alcuna resistenza allo smantellamento della sanità maremmana. Emblematica è l' ultima presa di posizione di alcuni sindaci che, lungi dall' entrare nel merito delle problematiche che inevitabilmente scaturiranno dall' accorpamento di tre Asl, individuano, come panacea per tutto, la direzione della futura Asl di area vasta a Grosseto». Nelle conclusioni della nota i sindacati degli infermieri si scagliano contro la politica. «Gli amministratori dovrebbero spiegare cosa hanno intenzione di fare per far si che i posti letto tornino a essere sufficienti per la popolazione, cosa intendono fare per far si che i cittadini abbiano una adeguata assistenza sul territorio, cosa intendono fare per far si che medici, infermieri e oss abbiano la possibilità di lavorare in sicurezza. Perché secondo noi accorpare Asl e centrali operative 118 non solo darà un' ulteriore spallata a una sanità sull' orlo del precipizio, ma non produrrà alcun agognato risparmio. È Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 6 11 febbraio 2015 Pagina 17 < Segue Il Tirreno (ed. Grosseto) Anaao Toscana arrivato quindi il momento di smetterla di trincerarsi dietro capziose statistiche del Sant' Anna e di affrontare la realtà per quella che è, soprattutto cercando di capire che la quotidianità vissuta da operatori e utenti è lontana anni luce da quei meri dati statistici». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 7 11 febbraio 2015 Pagina 14 Il Tirreno (ed. Lucca) Anaao Toscana Defibrillatore per la sede dell' Asl 2 LUCCA Domani alle 14 nell' auditorium dell' Asl 2 a Monte San Quirico la Uil Fpl e Opes formazione organizzano una cerimonia di commemorazione e consegna di un defibrillatore per il centro amministrativo di Monte S.Quirico per ricordare l' amico Verano Garbini a due anni dalla sua scomparsa . Parteciperanno la direzione aziendale dell' Asl e il segretario regionale Uil Fpl Mario Renzi . Dopo la spiegazione dell' utilizzo del defibrillatore a cura dell' infermiera Simona Bonelli del 118, seguirà un corso teorico pratico intitolato Pillole di primo soccorso, dalle 15,30 alle 18,30. Presenterà l' iniziativa il segretario provinciale Uil Fpl Lucca Pietro Casciani e il corso vedrà la partecipazione del dottor Alessandro Di Vito, medico del pronto soccorso, per i principi di primo soccorso, della dottoressa Sonia Remafedi, direttrice corsi Oss dell' azienda ospedaliera u n i v e r s i t a r i a p i s a n a s u l l ' argomento "Il soccorso, come comportarsi nella pratica quotidiana?". E della dottoressa L a u r a C r e s p i n medico d e l d i p a r t i m e n t o materno infantile di Lucca sulla tematica "Il corpo estraneo nelle vie respiratorie nell' adulto e nel bambino". Non sarà un incontro su tematiche sindacali, ma un corso per aiutare a gestire le situazioni di emergenza e urgenza e ridurre al minimo i danni. Proprio per questo è rivolto ai dipendenti Asl, sia amministrativi che tecnico sanitari. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 8 11 febbraio 2015 Pagina 14 Il Tirreno (ed. Lucca) Anaao Toscana L' INIZIATIVA. Un giardino per il servizio psichiatrico LUCCA Tutto ha avuto inizio da una chiacchierata, un confronto di opinioni a proposito della struttura di Spdc (eervizio psichiatrico di diagnosi e cura) dell' ospedale San Luca. Sia Enrico Marchi, già direttore del reparto e attuale presidente del Lions Club Lucca le Mura che Fiorenza Fanicchi, presidente dell' Avo, associazione dei volontari ospedalieri pur apprezzando la bella struttura nella nuova collocazione, hanno notato come lo spazio esterno a disposizione dei pazienti sia in effetti meno grande e più cementificato rispetto al giardino presente nel vecchio Campo di Marte. Considerando la valenza che aveva per i pazienti il verde annesso al reparto dell' ex Campo di Marte, entrambi hanno osservato come questo cambiamento non poteva che essere un fattore negativo per i degenti. Che fare? La questione è stata segnalata all' attuale direttore del servizio Roberto Sarlo e la dirigenza e i tecnici hanno convenuto che qualcosa, in effetti, si sarebbe potuto fare per migliorare la situazione: arricchire di verde e di arredi gli spazi per costituire così un vero e proprio giardino. E' nata un' idea e dall' idea un progetto: con il contributo del dottor Guerra (socio Lions) e del dottor Lorenzoni, entrambi esperti di agronomia e arredi degli spazi verdi, è stato eseguito un sopralluogo e avviato uno studio di fattibilità. Le due associazioni si sono quindi impegnate per raccogliere fondi per contribuire alla realizzazione del progetto. Ecco allora che è stata organizzata una cena sociale nei locali dei donatori di sangue di Lunata. I fondi raccolti rappresentano l' inizio del contributo all' allestimento del giardino, e durante lo svolgimento dell' incontro è stato proiettato il rendering che prevede fioriere, altri elementi di arredo e piante. Anche i donatori hanno voluto collaborare alla realizzazione dell' evento non solo con la disponibilità della sala, ma con la preziosa collaborazione dei loro esperti in cucina. Più di 150 persone, tra soci ed amici hanno trascorso una serata in qualche modo unica, una vera e propria gara di solidarietà. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 9 11 febbraio 2015 Pagina 20 Il Tirreno (ed. Lucca) Anaao Toscana «Sanità alla deriva, zitti i sindaci» Simonetti (Molazzana) bacchetta i colleghi: «Un silenzio assordante, come se tutto andasse bene nell' assistenza» di Nicola Bellanova wMOLAZZANA Se la "patata bollente" degli assistenti sociali sta per volgere al suo lieto fine, lo stallo in tema di politiche sanitarie preoccupa non poco. A lanciare il sasso è Rino Simonetti sindaco di Molazzana e assessore al sociale per l' Unione Comuni Garfagnana. L' ex medico barghigiano non usa certo giri di parole, denunciando l' apatia dei suoi colleghi primi cittadini, che contrasta con l' attivismo e il fermento in altre aree limitrofe: «Dopo la provocazione di tipo squisitamente politico fatta dal sindaco di Sillano, Roberto Pagani e la sua autocandidatura a presidente dell' Articolazione dei sindaci, da dicembre non si è più parlato di servizi sanitari nella Valle, né di ospedale e né di servizi territoriali. Evidentemente, per qualcuno non ci sono problemi, o meglio ci sono ma si conoscono le soluzioni». Un silenzio assordante che preoccupa Simonetti che, alla luce delle recenti indicazioni e proposte di riordino del sistema sanitario regionale, rischierebbe di vedere la Valle del Serchio accorpata a Lucca, Massa, Pisa e Livorno. Un disegno di legge è pronto, per ridurre le attuali dodici Asl a sole tre macrounità. E il presidente della commissione regionale sanità, il coreglino Marco Remaschi, sta percorrendo in lungo in largo la Toscana per spiegare i progetti ed ascoltare proposte: «Gli unici che non hanno chiamato Remaschi sono stati i miei colleghi sindaci dell' Articolazione zonale della Valle del Serchio attacca Simonetti . Questo silenzio fa contenti i sindaci della Piana che continuano a fare i loro interessi, il direttore dell' Asl Polimeni e la Regione che risparmia. I sindaci della Mediavalle guardano con diffidenza quelli della Garfagnana, e viceversa. «Sembra che qui non abbiamo nessun problema, e si sta facendo una brutta figura dal punto di vista politico primo verso i cittadini, e poi con le altre istituzioni. E penso che questo stallo vada bene a qualcuno, visto che sembra che nessuno voglia occuparsi di sanità. Stiamo facendo una figura meschina, e tutti pensano al proprio orticello». L' Articolazione zonale non ha ancora un presidente eletto, anche se Marco Bonini, scelto pro tempore a guidare l' organismo intercomunale, sta lavorando faccia a faccia con l' Asl e i territori. Però, le schermaglie, secondo Simonetti, restano e sono deleterie: «La Conferenza dei Sindaci era stata convocata il 2 febbraio, e annullata con poco preavviso, senza motivazioni. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 10 11 febbraio 2015 Pagina 20 < Segue Il Tirreno (ed. Lucca) Anaao Toscana Così non si fa programmazione, e quando saremo nell' Area Vasta, la Valle rischierà la marginalità assoluta». La nota positiva, invece, è la positiva situazione del settore sociale. Infatti, l' Unione Comuni Garfagnana ha adottato lo schema di gestione associata con l' Asl, che diverrà operativo non appena tutti i consigli comunali avranno delegato l' ex Comunità montana: «Sarebbe opportuno che anche in Mediavalle si facesse lo stesso afferma Simonetti , visto che il servizio coprirà tutto il territorio della zona distretto». Intanto, altra buona notizia, la vicenda delle sette assistenti sociali sballottate tra un ente e l' altro con contratti a termine, sta per trovare una soluzione positiva. Tra qualche settimana una cooperativa ad hoc che si occupa di sociale dovrebbe assorbire le donne e garantire la continuità assistenziale. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 11 11 febbraio 2015 Pagina 24 Il Tirreno (ed. Piombino Elba) Anaao Toscana OSPEDALE»SERVIZI MAI ATTIVATI. Cecina, 665 parti l' anno ma l' indolore si fa all' Elba Ci sono i numeri ma l' epidurale è ferma, l' Asl assicura: «Via entro l' estate» Il Polo Materno Infantile affidato a Benetti, altri primari cecinesi in partenza di Andrea Rocchi CECINA I numeri sono questi. Ospedale di Cecina: 665 parti l' anno, Piombino meno di 400, Elba poco più di 100. Eppure nei giorni scorsi a Portoferraio è stato eseguito il primo "parto indolore" con la tecnica dell' epidurale. Una tecnica già ampiamente in uso altrove, a Livorno sperimentata dal 2010. Ciò nonostante a Cecina, dove il dipartimento maternoinfantile è sempre stato ritenuto una sorta di fiore all' occhiello della sanità in area Asl 6, del parto indolore non se ne parla. O meglio. Non lo si pratica, perché in realtà se ne parla da anni. Inutilmente. Già dall' inizio del 2000, sotto la direzione Scura, quando gli orientamenti aziendali sembravano essere quelli della costituzione, proprio a Cecina, di un polo maternoinfantile di riferimento con l' introduzione, appunto, della partoanelgesia. Se guardiamo negli archivi Asl 6, poi, scopriamo che esiste una delibera la 369 che propone l' attivazione del parto indolore per il primo semestre 2007. Poi, coi direttori generali che si sono succeduti, il parto con questa particolare anestesia è rimasto sulla carta. Tanto che lo stesso governatore Rossi, in visita nel nostro ospedale, ebbe a dire che non era una priorità. E il precedente diggì Monica Calamai non lo ritenne fattibile (costi e personale), salvo poi avviare la sperimentazione cinque anni fa proprio a Livorno. Insomma, la GinecologiaOstetricia, pur di fronte a buoni numeri (nel 2008 si sfiorò quota 900 parti), non è mai stata completamente al riparo dalle "oscillazioni" nelle valutazioni di Monterotondo. Ed oggi che la Regione ha fissato nuovi tetti per l' accreditamento dei punti nascite, anche Cecina deve guardarsi intorno, sebbene Piombino ed Elba abbiano numeri decisamente inferiori. Perché allora attivare il servizio in un ospedale con poco più di cento parti l' anno? L' Asl fa sapere che non ci sono particolari problemi per predisporre l' epidurale anche nel nostro ospedale, che si tratta esclusivamente di questioni organizzative. Per questo si è deciso di partire prima a Portoferraio, poi a Piombino e Cecina. In realtà i problemi potrebbero essere connessi al personale. E non tanto agli anestesisti, ma alle ostetriche che non sarebbero in numero sufficiente. E comunque secondo l' Asl 6 entro l' estate anche Cecina avrà l' epidurale. Intanto si segnalano nuovi movimenti di primari. Dopo il pensionamento del pediatra Samuele Gragnani, sostituito da Gianluca Benetti (che guida l' unità complessa CecinaPiombinoElba), la direzione Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 12 11 febbraio 2015 Pagina 24 < Segue Il Tirreno (ed. Piombino Elba) Anaao Toscana aziendale ha affidato allo stesso Benetti la responsabilità su base provinciale del Dipartimento Materno Infantile che era dello stesso Gragnani. Inoltre è data per imminente la partenza di un altro direttore, il responsabile dell' unità operativa di Medicina Alessandro Pampana che recentemente ha vinto un concorso per un' altra azienda sanitaria. Nell' epoca dei primari a "scavalco", o meglio, dei superprimari che ormai guidano unità operative complesse su più zone (Cecina, Piombino, Elba), la politica in questi giorni rilancia il concetto dell'"ospedale in rete". Lo ha ribadito il sindaco di Cecina Lippi, lo hanno sostenuto anche alcuni sindacati. La rete per rispondere alla riorganizzazione su base regionale e garantire l' attuale stato dei servizi. Però a Cecina c' è grande preoccupazione perché, oltre ai cronici problemi delle liste d' attesa lunghissime, alla riorganizzazione dei laboratori di analisi, c' è il timore che si vadano progressivamente perdendo alcuni servizi e si riduca ulteriormente anche l' attività chirurgica a scapito di altre aree. Con i rapporti fra istituzioni (vedi il recente scontro coi sindaci elbani) divenuti sempre più tesi. ©RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 13 11 febbraio 2015 Pagina 24 Il Tirreno (ed. Piombino Elba) Anaao Toscana Cardiologia aperta oggi dalle 15 alle 18 Secondo appuntamento con la campagna nazionale Cardiologie aperte promossa dall'Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri e dalla fondazione Per il tuo cuore HCD (Heart Care Foundation). Oggi dalle 15 alle 18 sarà allestito un ambulatorio cardiologico (per elettrocardiogramma, visita e misurazione della pressione arteriosa) al quale qualsiasi cittadino potrà accedere direttamente senza prenotazione e senza pagamento del ticket, per consentire una rapida valutazione d e l rischio cardiovascolare. La novità di quest'anno è il servizio aggiuntivo dell'iniziativa Bancomheart (Banca del cuore), una banca dati accessibile on line, con accesso riservato, da qualunque dispositivo con connessione ad internet. In casi selezionati il tracciato elettrocardiografico potrà essere archiviato in internet su una cassaforte virtuale spiegano i dottori Testa e Venturini (nella foto) e disponibile per la consultazione da parte del paziente o di un sanitario di sua fiducia collegandosi al sito www.bancadelcuore.it. Digitando Pin, codice fiscale e password sarà garantita la privacy del paziente, che potrà avere a disposizione un elettrocardiograma da utilizzare secondo necessità e ovunque si trovi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 14 11 febbraio 2015 Pagina 23 Il Tirreno (ed. Pisa) Anaao Toscana Migliora il ragazzo con la meningite Scoppiano intanto polemiche sulla profilassi tra i clienti di una palestra di Cascina. CASCINA Sta meglio lo studente di 17 anni, che frequenta l' istituto Pesenti di Cascina, colpito dalla meningite. Ieri è stato trasferito in corsia a malattie infettive, la situazione appare in lento ma progressivo miglioramento. D o p o l ' a p p e l l o d e l l ' Asl d i F i r e n z e a i frequentatori della discoteca Yab di Firenze nella notte tra il 31 gennaio e il primo febbraio a rivolgersi ai medici per avviare la profilassi, sono state oltre 300 le telefonate, provenienti non solo da Firenze ma pure da altre parti d' Italia, arrivate al servizio di igiene e sanità pubblica dell' Azienda sanitaria di Firenze. Secondo i titolari del locale notturno, prontamente contattati dai medici d e l l a prevenzione, sono circa 5/600 le persone che quella notte hanno frequentato la discoteca. Riguardo alle telefonate arrivate all' Asl sono state delle più variegate, dalla richiesta di spiegazioni circa la veridicità del comunicato stampa ai sintomi della malattia. A tutti l' Asl ha fornito informazioni sulla opportunità di effettuare la profilassi e con quali modalità, compresi i soggetti già vaccinati per qualche ceppo di meningococco, notizie su farmaci disponibili, posologia, controindicazioni ed effetti collaterali. Anche diversi medici curanti hanno chiesto conferma sulla profilassi e sulla modalità e tipologia di antibiotici da prescrivere. Stessa situazione alla scuola di Cascina: molti genitori, non convinti delle spiegazioni avute in questi giorni, si sono rivolti al medico curante e si sono fatti prescrivere l' antibiotico per la profilassi. Intanto, dopo che l' Asl stessa aveva spiegato di avere inziato la profilassi anche tra i clienti di una palestra di Fornacette frequentata dallo studente, è stato spiegato che il giovane svolgeva attività sportiva in un' altra palestra, a Cascina. Qui non tutto sembra andato alla perfezione. «Frequento la palestra di Cascina abitualmente e la settimana precedente ho fatto il corso di zumba dalle 18 alle 19 in concomitanza con il ragazzo che ha avuto problemi di meningite. Domenica all' ora di pranzo ho ricevuto una telefonata da un' amica che frequenta la palestra e che "occasionalmente" aveva saputo che ci dovevamo recare all' Asl di Pisa per la prevenzione per la meningite. Sono andata a Pisa nell' incertezza, senza sapere altro, aspetto per circa un' ora e per fortuna "incontro" le dottoresse che gentilmente mi spiegano che dalla sera precedente stanno contattando tutti coloro che erano stati in palestra nella stessa fascia oraria del ragazzo. Dopo un po' riesco a capire che sono stati chiamati solo coloro che erano in possesso del budge ed avevano timbrato Né io né diverse altre mie compagne e compagni non avevamo il budge che "pare" venga consegnato dopo diverse settimane dall' iscrizione. Di ciò ne era ovviamente a conoscenza la palestra che non si è chiaramente preoccupata di informarci», racconta una cittadina, Daniela. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 15 11 febbraio 2015 Pagina 23 < Segue Il Tirreno (ed. Pisa) Anaao Toscana Ieri la palestra ha inviato un sms alla cliente per invitarla ad allenarsi. «Subito dopo ho chiamato per esprimere il mio disappunto per non essere stata informata e mi rispondono che la responsabilità è mia perché una volta entrata in palestra dovevo avvertire della mia presenza. Dove è il senso di responsabilità?», chiede la cliente della palestra che avrebbe gradito un' attenzione ben diversa da parte del personale della palestra nei confronti di tutta la clientela. ©RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 16 11 febbraio 2015 Pagina 15 Il Tirreno (ed. Pontedera) Anaao Toscana Pontederese la sala operatoria del futuro Lampade, armadi, lettino, sgabello robotizzato e apparecchiature comunicano informaticamente tra loro. PONTEDERA Nello splendido scenario rinascimentale di Villa La Quiete a Firenze è stata presentata "Opera", la sala operatoria del futuro, frutto di un progetto di ricerca e innovazione realizzato da un gruppo di aziende toscane e cofinanziato dalla Regione Toscana e realizzato insieme all' Istituto Superiore Sant' Anna di Pontedera e alle Università di Pisa e Firenze. Un progetto realizzato in stretta collaborazione tra le aziende e le gli enti di ricerca, che ha portato all' installazione del prototipo nell' area dell' ospedale di Careggi a Firenze che rimarrà a disposizione della struttura per almeno tre anni. Tutte le componenti della sala operatoria (lampade, armadi, lettino, sgabello robotizzato d e l c h i r u r g o , a p p a r e c c h i a t u r e mediche) comunicano informaticamente tra loro, scambiandosi dati per interpretare ed adattarsi alla particolare operazione chirurgica che si svolge nella sala. Tutti gli strumenti, tutti i singoli ferri vengono identificati e tracciati in modo che nulla manchi e che nulla sia disperso; così come le persone che entrano in sala operatoria sono identificate e controllate ai varchi per garantire la sicurezza estrema. La domotica, la robotica e l' informatica integrata sono messe al servizio della sicurezza del paziente e dell' efficienza della sala operatoria con un forte abbattimento dei tempi morti e quindi una riduzione dei costi di gestione. Il chirurgo resta, ovviamente, centrale ma viene supportato dalle macchine che gli offrono inoltre, in tempo reale, le informazioni sul paziente derivante dalla cartella clinica e lo mettono in collegamento con un' aula didattica dove gli studenti di medicina possono seguire l' intervento. Il centro dell' innovazione nella realizzazione delle sale operatorie del futuro passa per la Toscana e per la Valdera in particolare. Primo tra tutti l' istituto di biorobotica dell' Istituto Superiore Sant' Anna di Pontedera, responsabile della progettazione, dello sviluppo e dell' integrazione dei sistemi robotici, che ad esempio trasportano i ferri chirurgici o che aiutano il chirurgo nell' operazione, controllandone i parametri fisiologici attraverso dei sensori wireless posti negli abiti per intervenire in caso di affaticamento. Td Group, azienda pisana, si è occupata della progettazione e della realizzazione di tutta l' infrastruttura informatica definita "OperaCore", che permette la comunicazione automatica tra le varie macchine della sala operatoria gestendo tutti i passi dell' intervento attraverso complessi processi informatici. Nell' ambito del progetto, l' azienda di Perignano "Robot System Automation" ha costruito e integrato i Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 17 11 febbraio 2015 Pagina 15 < Segue Il Tirreno (ed. Pontedera) Anaao Toscana sistemi di automazione e robotica applicata, e il sistema di interazione tra il personale medico/infermieristico e "Opera" utilizzando apparecchiature che si controllano senza toccare schermi o pulsanti, per poter così garantire il mantenimento delle condizioni di sterilità per il personale chirurgico. Di Pontedera anche uno dei promotori del progetto, il dottor Paolo Tacchi, responsabile della ditta capofila Emac con sede in Liguria e in Toscana, che ha curato la parte di coordinamento e progettazione del layout della sala. ©RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 18 11 febbraio 2015 Pagina 20 Il Tirreno (ed. Pontedera) Anaao Toscana Poste in chiusura, Cerri in Regione Il sindaco va da Rossi per tentare di scongiurare la serrata dell' ufficio a Ponteginori. MONTECATINI VALDICECINA Un intero comune in lotta contro la chiusura dell' ufficio postale, e per una maggiore copertura sanitaria di base. Un' assemblea pubblica gremita si è tenuta infatti lunedì sera per parlare di dottori e uffici postali. Presente nella sostanza l' intero consiglio comunale e una nutrita folla di cittadini, almeno un centinaio. Nondimeno la direttrice della Società della Salute Sabina Ghilli e due medici del distretto. Tutti riuniti al teatro di Ponteginori. «Per quanto riguarda la questione del medico di famiglia riferisce il sindaco di Montecatini Valdicecina Sandro Cerri abbiamo avuto una discussione fruttuosa, dato che i rappresentanti delle istituzioni sanitarie si sono impegnati, d' accordo con il nuovo medico, a fare più presenza sia all' ambulatori odi Montecatini che di Ponteginori, dunque siamo soddisfatti su questo punto». Oggi nel comune di Montecatini operano due medici d i f a m i g l i a , i l dottor Pier Giovanni Fabiani e la dottoressa Elena Ardenghi, fresca di incarico, la quale dall' inizio di dicembre 2014 ha aperto lo studio in via della Stazione a Saline di Volterra ed oltre alla frazione della città etrusca si occupa anche di Ponteginori e Montecatini Valdicecina. «La dottoressa Ardenghi veniva due volte alla settimana a Ponteginori, due volte a Montecatini continua il sindaco Cerri dai prossimi giorni verrà tre volte e tre volte, aumenterà un giorno, sia a Montecatini, sia a Ponteginori». Se agli strappi relativi alla carenza di assistenza sanitaria si mette in qualche modo una toppa, ciò non avviene per quanto riguarda la soppressione dell' ufficio postale di Ponteginori e la drastica riduzione di orario di quello di Montecatini (quest' ultimo dovrebbe stare aperto, secondo il piano di razionalizzazione di Poste Italiane, solo tre giorni alla settimana). La popolazione è a dir poco infuriata con Poste. «Ci impegneremo a fare tutto il possibile per scongiurare questa chiusura dice il sindaco di Montecatini sebbene ritenga che i margini di trattativa siano ristrettissimi, ma ci proveremo. Oggi, noi come altri comuni colpiti dai tagli sciagurati degli uffici postali, su richiesta di Uncem siamo stati convocati in Regione per parlare della questione col presidente Rossi». Ricordiamo che l' uffici postale di Ponteginori serve una popolazione comunale di oltre mille persone, con utenti provenienti anche da fuori comune, ed è strategicamente collocato su quella Sr 68 che collega Volterra a Cecina. «Ma la situazione sul versante ufficio postale è drammatica, e da Pisa ci hanno detto che non ci sono margini di manovra, è assurdo» dice nettamente il sindaco Sandro Cerri. Se così fosse, in alcuni casi, per spedire una raccomandata occorrerà mettersi in macchina e guidare per almeno trenta chilometri Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 19 11 febbraio 2015 Pagina 20 < Segue Il Tirreno (ed. Pontedera) Anaao Toscana tra curve e tornanti. Gianni Bianchi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 20 11 febbraio 2015 Pagina 23 Il Tirreno (ed. Pontedera) Anaao Toscana Boom influenza, pronto soccorso in tilt Nove ore di attesa per una novantenne, protesta la famiglia. L' Asl: «Tempi dilatati per il picco di accessi» EMPOLI Una novantenne con una sospetta frattura del bacino resta nove ore in pronto soccorso a Empoli, nello spazio riservato allo "sbarellamento", prima di essere sistemata in un letto nell' area "osservatorio breve". E la famiglia si arrabbia: «È scandaloso». L' Asl 11 respinge le accuse, sottolineando che la paziente non è mai stata "abbandonata". E spiega che «in questo periodo c' è un boom di accessi al pronto soccorso dovuti all' influenza. Questo inevitabilmente crea un sovraccarico di lavoro per il personale e un dilatamento dei tempi di attesa». L' anziana empolese è entrata al pronto soccorso del San Giuseppe a mezzogiorno di lunedì scorso: «Ed è rimasta per dodici ore "parcheggiata" spiega il nipote, Sandro Petrillo . Una situazione inaccettabile per un giovane, figuriamoci per una novantenne. In più non ci hanno neanche fatto passare per darle qualcosa da mangiare. L' hanno abbandonata». L' azienda sanitaria ricostruisce così il caso: «Nel corso della giornata, la donna è stata sottoposta a tutti gli esami del caso, compresa la diagnostica radiologica. L' iter si è concluso dopo le 20, quando l' ortopedico ha stabilito che non era necessario l' intervento chirurgico, decidendo però di trattenerla in osservazione per effettuare nuovamente l' emocromo a distanza di dodici ore dal primo esame. Stamani (ieri, ndr) dopo aver trascorso la notte nell' area "osservatorio breve" è stata nuovamente visitata dal medico». Poi l' Asl chiarisce: «In tutti i pronto soccorso non è prevista la consumazione di pasti. La signora è stata nutrita attraverso la flebo; e, come tutti gli altri, ha ricevuto the e biscotti due volte al giorno. Tuttavia ci preme sottolineare che durante la permanenza in pronto soccorso l' anziana è rimasta negli appositi spazi riservati allo "sbarellamento": non c' è stato alcun abbandono». L' attesa però alla luce anche dell' età della paziente è stata indubbiamente lunga: «Ci scusiamo per gli eventuali disagi, ma purtroppo l' influenza ha fatto registrare un forte aumento degli accessi (probabilmente in parte anche impropri, ndr) al pronto soccorso. Inevitabilmente i tempi di attesa di allungano. Si tratta di una situazione contingente: facciamo del nostro meglio assicura l' azienda sanitaria empolese ma allo stesso tempo chiediamo anche la collaborazione dei cittadini». (f.t. ) Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 21 11 febbraio 2015 Pagina 23 Il Tirreno (ed. Pontedera) Anaao Toscana Meningite, problemi col farmaco nuova profilassi per 50 ragazzini L' azienda ha comunicato che l' efficacia è a rischio ma le pasticche erano già state somministrate Il dottor Filidei assicura: «Non c' è nessun pericolo, decisione presa a scopo precauzionale» di Francesco Turchi wEMPOLI Il farmaco utilizzato per la profilassi potrebbe non essere efficace. E così l' Asl 1 1 d e c i d e i n v i a precauzionale di richiamare una cinquantina di ragazzini, ai quali saranno somministrate u l t e r i o r i d o s i d e l l o s t e s s o medicinale, ovviamente di lotti diversi rispetto a quelli giudicati "a rischio". Dopo la tragedia, la psicosicontagio e il dolore, la meningite fulminante che è costata la vita al tredicenne Giovanni Locci di Bassa, causa un incidente lungo il percorso di profilassi, al quale sono stati sottoposti i compagni di classe dello sfortunato ragazzino, ma anche i suoi insegnanti, i familiari, i coetanei che salivano sullo stesso scuolabus e tutti coloro che, in generale, erano stati a stretto contatto con lui nell' ultima settimana. Nella maggior parte dei casi si tratta di pasticche, con le dosi che variano a seconda, per esempio, dell' età e del peso; più raramente di sciroppo. Il problema in questo caso deriva dal farmaco utilizzato dai medici sui cinquanta amici di Giovanni. Subito dopo la somministrazione, infatti, come ha spiegato l' azienda sanitaria empolese, la casa farmaceutica ha fatto sapere che alcuni lotti non avevano superato il test di efficacia. In buona sostanza, potevano non funzionare nel migliore dei modi. E tra i lotti in questione c' erano anche proprio quelli somministrati per la profilassi a Cerreto Guidi. Di conseguenza l' Asl ha deciso di avvertire le famiglie dei cinquanta bambini e di somministrare ulteriori dosi (di altri lotti), per garantire l' effetto: «In pratica spiega Paolo Filidei direttore dell' unità operativa prevenzione malattie trasmissibili dell' Azienda sanitaria locale di Empoli non era assicurata l' efficacia delle pasticche, perché era stati riscontrati possibili problemi di assorbimento: c' era il rischio cioè che non si sciogliessero bene una volta arrivate nello stomaco». Tuttavia «i bambini ai quali avevamo somministrato quel farmaco assicura Filidei non corrono alcun rischio: semplicemente dovranno prendere altre quattro pasticche in due giorni, a distanza di dodici ore l' una dall' altra». Tutto questo riguarda esclusivamente i ragazzini perché a giovani e adulti è stato somministrato un altro Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 22 11 febbraio 2015 Pagina 23 < Segue Il Tirreno (ed. Pontedera) Anaao Toscana tipo di farmaco. Giovanni Locci è morto sabato mattina all' ospedale di Empoli per una sepsi meningococcica. Nelle prossime ore si saprà grazie alle analisi svolte dal laboratorio dell' ospedale pediatrico Meyer di Firenze di quale "ceppo" si tratta. Lo sfortunato tredicenne era vaccinato per il "C", ma ne esistono molti altri tipi. La notizia del decesso aveva fatto scattare la psicosi, con centinaia di persone che si erano rivolte alle strutture sanitarie con il timore di un contagio. Fin dalle ore immediatamente successive al decesso del tredicenne, era stata messa in piedi una specie di "unità di crisi" per affrontare la situazione, con Comune, Asl e forze dell' ordine che avevano lavorato in stretta collaborazione per affrontare una situazione delicata. E i familiari, gli insegnanti, i compagni di classe di Giovanni erano stati sottoposti a profilassi: almeno 80 persone in tutto secondo i primi dati forniti dall' Asl 11 che nell' ultima settimana erano state a stretto contatto con lo sfortunato tredicenne. Tuttavia, per cercare di dare la massima assistenza e informazione alla popolazione, l' Asl aveva messo a disposizione tre ambulatori (due punti informativi e uno riservato alla somministrazione di farmaci) nel distretto di Cerreto Guidi, dove complessivamente si erano recate nella sola giornata di sabato oltre duecento persone. Ma un centinaio di cittadini si erano rivolti direttamente all' ospedale San Giuseppe di viale Boccaccio a Empoli, per chiedere maggiori delucidazioni su quanto accaduto e sugli eventuali pericoli per la popolazione. A tutto questo si aggiungono le centinaia di telefonate ricevute dall' azienda sanitaria con richieste di informazioni sulla meningite. Proprio anche alla luce di questa situazione l' Asl sottolinea a più riprese che «la decisione di sottoporre nuovamente alla profilassi i bambini è stata presa in via precauzionale» e che «i lotti somministrati non sono assolutamente pericolosi». ©RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 23 11 febbraio 2015 Pagina 11 Il Tirreno (ed. Viareggio) Anaao Toscana Meningite, nuova profilassi per 50 ragazzi Inaspettato prolungamento della profilassi dopo la meningite fulminante che è costata la vita al tredicenne Giovanni Locci a Empoli. Il farmaco utilizzato non ha superato il test di efficacia e così l' Asl 11 ha deciso in via precauzionale di richiamare una cinquantina di ragazzini, ai quali saranno somministrate ulteriori dosi dello stesso medicinale, ovviamente di lotti diversi rispetto a quelli giudicati "a rischio". Coinvolti i compagni di classe dello sfortunato ragazzino, ma anche i suoi insegnanti, i familiari, i coetanei che salivano sullo stesso scuolabus e tutti coloro che, in generale, erano stati a stretto contatto con lui nell' ultima settimana. Nella maggior parte dei casi si tratta di pasticche, con le dosi che variano a seconda, per esempio, dell' età e del peso; più raramente di sciroppo. Intanto, dopo dopo l' appello del 18enne di Cascina colpito da meningite e che nella notte tra il 31 gennaio e l' 1 febbraio scorsi era stato nella discoteca fiorentina Yab, l' Asl di Firenze ha ricevuto oltre 300 le telefonate, provenienti non solo da Firenze, ma anche da altre parti d' Italia: a tutti sono state fornite informazioni sulla profilassi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 24 11 febbraio 2015 Pagina 24 Il Tirreno (ed. Viareggio) Anaao Toscana Alla Casa della salute ambulatori aperti 16 ore Tutto pronto nell' edificio C del Campo di Marte per accogliere i medici di base Servizio dalle 8 alle 24 grazie anche alla riorganizzazione della guardia medica di Fabrizio Tonelli wLUCCA L' assistenza territoriale a una svolta. Sarà inaugurata sabato la Casa della salute al Campo di Marte e nelle settimane immediatamente successive saranno attivati gli ambulatori dei medici d i medicina g e n e r a l e p e r t u t t e e t r e l e aggregazioni funzionali territoriali della Piana. Ambulatori che resteranno aperti dalle 8 alle 24, grazie anche al contributo delle guardie mediche, le cui ore saranno parzialmente stornate proprio per essere di supporto a questa nuova attività. I cittadini avranno quindi la possibilità di usufruire di assistenza medica in un arco di tempo molto lungo, 16 ore, coperto dai medici attraverso una turnazione che dovrà comunque garantire la presenza in ambulatorio e la possibilità di effettuare visite domiciliari. Viene insomma avviata una sperimentazione di sistema integrato tra medici d i medicina generale e medici della continuità assistenziale (ex guardia medica) e servizio infermieristico delle cure primarie per l' ambito territoriale di Lucca e Pescaglia. Tra l' altro proprio in questa ottica il servizio di guardia medica è stato rivisto e l' ambulatorio specifico del Campo di Marte chiude alle 24. Dopo quell' ora il medico effettua solo le visite domiciliari. Una sperimentazione che come detto punta a recuperare ore di servizio da destinare agli ambulatori della medicina di base. Il progetto interessa quindi le Aft di Lucca Nord, Lucca Ovest e Lucca Sud. Il cittadino dovrà far sempre riferimento al suo medico di famiglia e sarà lui, eventualmente, a coinvolgere i colleghi della guardia medica. L' inaugurazione di sabato servirà alla direzione generale dell' Asl per mostrare che la macchina è pronta, dopo che nelle ultime settimane si è lavorato intensamente, completando l' allestimento dei locali e mettendo a punto la diversa cartellonistica in modo da agevolare i cittadini utenti. Non solo sono stati predisposti i locali, gli ambulatori dove opereranno i medici di base, ma è tutto pronto per fare sì che la Casa della salute cominci gradualmente a popolarsi anche con gli infermieri per l' assistenza domiciliare e per la medicina d' iniziativa, il servizio sociale, con ambulatori e uffici completi di computer. La Casa della salute troverà spazio nell' edificio C del Campo di Marte che già ospita numerose attività, prima fra tutte la sezione di cure intermedie con 14 posti letto che dovrebbero essere presto raddoppiati e che rappresentano una importante valvola di sfogo per quei pazienti che dopo il ricovero al San Luca Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 25 11 febbraio 2015 Pagina 24 < Segue Il Tirreno (ed. Viareggio) Anaao Toscana non sono ancora in gradi di tornare a casa o per altri che necessitano di cure e terapie che devono essere svolte in ambiente ospedaliero. Ci sono anche svariati altri servizi attivi nell' edificio C: la riabilitazione territoriale, appunto la continuità assistenziale, il servizio tossicodipendenze, la medicina dello sport, la diabetologia e le malattie metaboliche. C' è inoltre il Pua Coad, ovvero il punto unico di accesso centrale operativa per l' assistenza distrettuale e le sedi di alcune associazioni di volontariato. A regime si prevede di dotare la struttura anche di un polo radiologico di base. ©RIPRODUZIONE RISERVATA. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 26 11 febbraio 2015 Pagina 24 Il Tirreno (ed. Viareggio) Anaao Toscana La dottoressa Frosini nuova responsabile PRONTO SOCCORSO. La dottoressa Fabiana Frosini è la nuova responsabile del pronto soccorso dell' ospedale San Luca. Il direttore generale dell' Asl 2 Joseph Polimeni le ha infatti attribuito l' incarico dopo il pensionamento del primario Marco Rossi, avvenuto alla fine di dicembre. Un incarico di sostituzione previsto dalle norme contrattuali. Alla dottoressa Frosini è quindi affidata la direzione della struttura complessa "pronto soccorso e medicina d' urgenza" in attesa dell' espletamento del concorso per la nomina del nuovo direttore, per il quale deve essere attivata la procedura in ambito Estav. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 27 11 febbraio 2015 Pagina 24 Il Tirreno (ed. Viareggio) Anaao Toscana IL DISAGIO. Visite ed esami nuove segnalazioni di tempi lunghi LUCCA Nuove segnalazioni sui tempi lunghi al pronto soccorso. Una donna racconta la sua odissea. «Sono arrivata al San Luca dice alle 17,15 con un dolore addominale e il sospetto di una appendicite. Dopo avermi preso la pressione e i parametri sono rimasta seduta su una poltrone, per la mancanza di barelle, fino alle 23,30 in attesa di essere presa in esame. Quindi mi hanno fatto l' ecografia e all' 1,30 sono uscita dall' ospedale. Il mio non vuole essere un atto di accusa verso il personale, che si è prodigato in una serata di grande afflusso. Ma è evidente che ci sono poche persone al lavoro. «Ho seguito il caso aggiunge la donna di una anziana di 82 anni che è arrivata alle 13 e a cui è stata fatta l' ecografia insieme a me a mezzanotte. E prima di andare via mi hanno dato anche il bollettino per pagare il ticket per gli esami che mi sono stati fatti». Scrive invece Massimo Piagentini: «Ho telefonato al Cup, per prenotare una risonanza magnetica a mio padre. La prima data disponibile nella nostra zona (quindi all' ospedale di Castelnuovo, è il 9 settembre. Idem all' ospedale San Luca, mentre alla casa di cura privata convenzionata "Barbantini", l' attesa scende miracolosamente al 3 aprile, data che ho prenotato. Questo stato di cose, che secondo me è di una gravità inaudita, dato che colpisce persone malate ed economicamente non benestanti (quelli possono prenotare in un centro medico privato, e nel giro di 2 giorni si tolgono il pensiero). Aggiungo che, per scrupolo, ho provato a telefonare anche all' ospedale Versilia, ma lì la situazione è ancora peggiore: non sono in grado, ad oggi, di fornire appuntamenti per l' esame in questione». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 28 11 febbraio 2015 Pagina 4 La Nazione (ed. Arezzo) Anaao Toscana Due «timoni»al Valdarno L A USL è una: e il principio comincia ad essere palpabile. Perfino sulla questione dei primari. Dal Valdarno, con uno sforzo non da poco, Franco Lelli guida ad esempio sia il reparto di ginecologia della Gruccia (di cui è titolare) che quello di Arezzo. E sempre dal Valdarno Massimo Gialli conduce sia il plesso della Gruccia che il San Donato. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 29 11 febbraio 2015 Pagina 4 La Nazione (ed. Arezzo) Anaao Toscana Ospedale, allarme sull' addio dei luminariE sette reparti da oltre un anno senza primario Dopo Sbrana e Cariti probabile partenza di Bolognese. Ecco le situazioni ancora aperte. di DIEGO D' IPPOLITO ALBERTO PIERINI LI CONVOCANO per la Nazionale della sanità. Sbrana addirittura a Chicago, in una sorta di All Stars della robotica e della chirurgia. Cariti, ex responsabile di ginecologia, a Careggi, nella corazzata delle corsie fiorentina. E lì potrebbe presto dare il benvenuto a Leonardo Bolognese, uno dei numeri uno in Italia nella cardiologia e in pole position nel concorso per il nuovo primario fiorentino. Una fuga? No, promozioni: ma che si lasciano alle spalle l' allarme che il livello della sanità aretina perda qualche colpo. Specie se accompagnato con un periodo di passaggio delicato: ad un anno dal nostro allarme sui reparti senza primari titolari qualcosa è stato fartto ma ci sono ancora otto reparti in certa di autore. Otto tendenti a nove. Perché se davvero il professor Bolognese dovesse prendere la via di Firenze a quel punto si aprirebbe un altro «buco» imbarazzante. Le altre caselle da riempire sono Geriatria, Neurologia,. Medicina n u c l e a r e , M a l a t t i e infettive più Pronto Soccorso e Anestesia dell' ospedale della Gruccia. Più naturalmente ginecologia da quando Cariti ha preso il treno per Firenze e che ora è guidato, insieme alla Gruccia, da Franco Lelli. E non solo. Al San Donato manca un direttore del plesso: da tasnti mesi a frane le funzionik è Massimo Gialli, che già ha sulle spalle la guida prorpio della Gruccia. Non si tratta, lo ripetiamo a scanso di equivoci, di un problema di qualità dei sostituti. Perché quanti via via hanno fatto le veci dei primari vacanti sono sempre stati fior di professionisti. Ma il problema sta nella stabilità e anche nella guida almeno nel medio periodo di un' equipe, difficile quando nonhai ancora l' investitura definitiva ad andare avanti. NEL MEZZO CI SONO state tante variabili. Una il blocco dei concorsi, che di certo non ha agevolato la Usl nel bruciare le tappe. Un' altra sono i tempi abbastanza complessi sul piano burocratico. Nei fatti, ci dicono dalla Usl, i bandi sono partiti e in quialche caso vicini, vicinissimi al traguardo. Quello che hanno tagliato alcune nomine di peso. Esempi? Marco Martini che ha ottenuto la guida di Pediatria. O la Medicina, che nel giro di qualche mese ha riempito due caselle grosse: ad Arezzo lanciando Gino Parca e in Valdarno facendo pendere l' ago della bilancia verso Paolo Pagni. Due scelte che hanno rotto il clima di provvisorietà fatalmente creatosi in due strutture chiave. Risolta anche la questione chirurgia: il nuovo primario è Graziano Ceccarelli. Che però era il secondo nel concorso, portato in testa da una delibera sottoscritta da Desideri e dai direttori sanitario e amministrativo. E contro la quale è scattato il ricorso del «primo, Marco De Prizio: professionisti di qualità ma è chiaro resta il rischio di creare in un reparto un clima da separati in casa. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 30 11 febbraio 2015 Pagina 4 < Segue La Nazione (ed. Arezzo) Anaao Toscana Un problema nel problema. Che si va ad unire all' addio senza strappi ma per puri motivi di pensione di alcuni protagonisti della più recente stagione ospedaliera aretina: come Marcello Caremani, per anni primario di malattie infettive, o di Paolo Zolo, che ha guidato a lungo la neurologia. Alternanze fisiologiche. Il direttore generale Desideri da mesi giura che l' ospedale resta nel mirino dei migliori professionisti italiani e che il livello non scenderà di un millimetro. Aiuto: e se entrassero anche loro nell' orbita della nazionale sanitaria? D' IPPOLITO DIEGO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 31 11 febbraio 2015 Pagina 5 La Nazione (ed. Arezzo) Anaao Toscana «Battaglia della Usl? E' già persa»Caremani: «Siamo a rischio frenata» «Eccellenze: è normale facciano il salto, va garantita una continuità» A CHE PUNTO è la discussione sulla riforma delle Asl? «C' è stato un incontro la settimana passata con la quarta commissione e il consiglio dgli enti locali dove onestamente non erano presenti molti i comuni presenti e alcuni come. Ci hanno chiesto un parere perchè ovviamente hanno bisogno del nostro voto, ma io ho espresso tutte le perplessità che ho». Quali? «E' una legge che doveva essere confrontata con gli enti locali, gli operatori sanitari e i sindacati per ricevere consigli, suggerimenti e critiche». Solamente il consiglio regionale potrà emendare la legge? «Non mi pare che l' opposizone abbia interesse perchè fondamentalmente era favorevole già tempo fa. perchè ad esempio il centro destra era farvorevole così come il centrosinistra, quindi la legge passerà. Le dico di più, appena sarà possibile non ci saranno 6 aziende ma solo 3 e saranno Siena, Pisa e Firenze.». Perchè ha questa sensazione? «All' inizio saranno 6 perchè la legge non prevede fusione con le aziende universitarie, ma appena verrà modificata saranno tre soltanto perchè è quello che vuole Rossi dall' inizio» Quindi portiamo avanti una battaglia inutile? «Quello che le sto dicendo, si percepisce dagli interventi non solo del governatore Rossi, ma anche dai suoi direttori dei servizi». Secondo lei il nostro ospedale rischia di perdere altre sue punte di diamante? «A volte è normale che le grandi eccellenze facciano il salto da Arezzo a Firenze. Nel caso di Bolognese ci sono anche dei motivi familiari. Se vincerà, Leonardo non lascerà una struttura povera, ma una unità operativa di alto livello. Ha portato e costruito uno staff. Il problema rimane quello di essere in grado di mantenere le eccellenze che abbiamo. Dobbiamo incentivare i concorsi da direttori che ad onor del vero, Desideri ha messo in programma.». Torniamo alla riforma. davvero porterà razionalizzazione? «Dato che non avremo direttori ma commissari la sanità toscana sarà ferma per 4 o 5 anni. Dicono che è la migliore del mondo ed è vero, ma in questo modo la fermiao. I ritardi che porteranno saranno irrimediabili.». Che ne pensa del dibattito a distanza tra il calcit e il presidente della regione Enrico Rossi? «Ha ragione Sassoli perchè lui esprime il parere dei cittadini di Arezzo che hanno costruito e finanziato dei servizi. Se Sassoli s i incatena con lui si incateneranno altri cittadini e anche io» La convince la spiegazione di Marrone sulla robotica aretina? «La mia preoccupazione è che la robotica sia uno specchietto per le allodole come lo è il pensare di far litigare Arezzo con Grosseto.». Cosa può realmente fare un comune all' interno di Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 32 11 febbraio 2015 Pagina 5 < Segue La Nazione (ed. Arezzo) Anaao Toscana questo dibattito? «Alzare la guardia e dire quello che pensa. Lo dico apertamente, al consiglio degli enti locali, mi sono trovato in linea con il sindaco 5stelle di Livorno che pensa le mie stesse cose». Secondo lei si tratta di una riforma rivolta alla razionalizzazione o è semplicemente un cambiamento degli equilibri di potere? «Prima è toccato ai rifiuti poi all' acqua, ora alla sanità e poi infine alle case popolari. Questo si chiama centraslismo regionale. Gli enti locali verrano svuotati del loro potere decisionale». Diego D' Ippolito. D' IPPOLITO DIEGO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 33 11 febbraio 2015 Pagina 5 La Nazione (ed. Arezzo) Anaao Toscana LA RIFORMA NEI PROSSIMI GIORNI IN CITTA' IL TENTATIVO DI SPEZZARE UNA LANCIA PER LA SEDE. MA LA SCELTA SARA' FATTA DOPO LE ELEZIONI. Pd, vertice con l' assessore Marroni sul futuro dell' azienda UN VERTICE sul futuro della Usl. Un vertice politico, con il partito democratico che ha messo a fuoco quanto si giochi in questa partita e quindi prova a spezzare una lancia sul futuro della sede. Un vertice che si terrà in città nei prossimi giorni, a quello che risulta su iniziativa del segretario provinciale Massimiliano Dindalini. E che avrà un ospite di peso: l' assessore regionale Luigi Marroni, già in questi giorni più volte in provincia anche se per motivi puramente istituzionali. A questo appuntamento prenderanno parte non solo i rappresentanti del Pd nelle istituzioni locali ma anche parlamentari, consiglieri e l' assessore regionale Vincenzo Ceccarelli. Scenario? Marrone certo verrà a spiegare che non si tratta di penalizzare una zona rispetto ad un' altra, qualunque sia la decisione sulla futura sede dell' area vasta, ma di rilanciare i servizxi. E si troverà di fronte chi premerà per non segnare una ulteriore retrocessione della città, già colpita dalla perdita della Soprintendenza. Nei fatti la riforma voluta dal governatore Enrico Rossi non avrà tempi brevi, almeno sul piano della scelta della sede. Che sicuramente slitterà a dopo le elezioni, anche se sale la richiesta che questo anello venga piantato prima. Prossimi passaggi? SARANNO TERMINATE le audizioni da parte della commissione sanità, che poi sarà chiamata ad approvare la delibera. Che a quel punto andrà in consiglio regionale, a caccia della definitiva approvazione. Ma una delibera senza «nomi». Perché al centro ci si sarà lo spirito della manovra: quello di una riorganizzazione complessiva dei servizi nell' ambito dell' area vasta e di dipartimenti interaziendali. Un involucro dentro il quale poi calare, in una seconda fase, an che l' individuazione delle sedi operative. E' chiara la riduzione da 12 Usl a 3 ma anche il mantenimento di tre aziende universitarie. Con Arezzo a chiedere siano diversificate le sedi, mantenendo qui la Usl visto che quella universitaria sarà fatalmente agganciata a Siena. Qui, all' inizio di una partita ancora tutta da giocare. Alpi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 34 11 febbraio 2015 Pagina 5 La Nazione (ed. Arezzo) Anaao Toscana Primo appelloin consiglio MARCELLO Caremani aveva già lanciato nei mesi scorsi una voce preoccupata sul futuro della sanità aretina: l' occasione era stata quella della presentazione nella sala del consiglio comunale da parte del direttore generale Enrico Desideri d e l q u a d r o d i avanzamento della sanità aretina. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 35 11 febbraio 2015 Pagina 12 La Nazione (ed. Arezzo) Anaao Toscana TERRANUOVA LA USL GARANTISCE TEMPI CERTI PER L' OPERAZIONE. IN CORSO LA RISTRUTTURTAZIONE DEI LOCALI. Nuovo reparto di riabilitazione: sarà operativo alla fine dell' estate NUOVA reparto di riabilitazione e Casa della Salute. A settembre saranno funzionanti, se i tempi ovviamente saranno rispettati, come ha annunciato il direttore generale dell' Asl8 Enrico Desideri. Tempistica che induce all' ottimismo. Una struttura con duplice servizio molto importante, necessaria, dell' Asl8 attesa ormai da anni, che sarà di grande aiuto e sostegno ai cittadini bisognosi. L' ambiente è in fase di ristrutturazione, per un costo complessivo di circa 2.500.000 , finanziamento disposto dalla Regione. In questo specifico caso, come ha spiegato anche il direttore generale Desideri, si tratta di un duplice passo avanti. Primo, perché si aumenta l' offerta nel settore della riabilitazione, la quale è considerata, purtroppo, la cenerentola della sanità italiana. Il centro di riabilitazione di Terranuova diventerà un servizio all' avanguardia nel suo genere, come del resto era considerato anche negli anni precedenti ai lavori di ristrutturazione ed ammodernamento. L' altro aspetto è quello che a Terranuova avremo anche la nuova Casa della Salute, altro servizio tanto atteso. Quindi, al piano terra ci sarà il centro ambulatoriale di riabilitazione collegato con il centro ospedaliero, al piano superiore sarà allestita la Casa della Salute. Il cantiere è stato aperto i primi giorni di gennaio, il termine dei lavori è previsto per il prossimo mese di settembre. E' ovvio che la tempistica sarà condizionata da come procederanno i lavori, che al momento vanno avanti, e tutto lascia intendere che i tempi saranno rispettati. L' impresa che ha vinto la gara è di Modena, una ditta molto quotata. Questi due aspetti del lavoro delle strutture mediche, sono compresi nel riassetto generale. Si tratta di un centro moderno della riabilitazione, in particolare la nuova Casa della Salute, come ha rimarcato il direttore dei distretti Valdarno, Anna Domenichelli. Ci saranno larghi spazi, con sale pediatriche, per visite specialistiche e tutto quanto necessario per rispondere in pieno alle necessità e ai bisogni dei degenti. Il 2015 sarà, quindi, anche l' anno del completamento di importanti progetti. Giorgio Grassi. GRASSI GIORGIO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 36 11 febbraio 2015 Pagina 15 La Nazione (ed. Arezzo) Anaao Toscana CAPRESE. Entra in servizioil pediatra di baseLe visite nella Casadella salute A CAPRESE MICHELANGELO incontro nella sala del consiglio comunale per presentare il nuovo servizio di pediatria di base, organizzato dall' amministrazione comunale al quale hanno partecipato il rappresentante dell' Asl e la pediatra. I numerosi genitori presenti hanno accolto con favore l' attivazione di questo servizio anche nel territorio di Caprese. «Fino ad oggi ci sono state sempre difficoltà a ricoprire il ruolo di pediatra in certi territori ha dichiarato il rappresentante dell' Asl o r a rispondiamo positivamente alla richiesta di disponibilità avanzata più volte da questa amministrazione». Il servizio sarà attivato nella Casa della salute di Caprese. Già dal ieri ha preso servizio la pediatra dottoressa Pascuzzi, che riceverà ogni secondo e ultimo martedì del mese. Inoltre gli altri giorni presterà servizio nelle strutture di Pieve Santo Stefano e Anghiari, garantendo quindi una presenza certa e continua in un ambito ristretto e comunque raggiungibile facilmente. «Come amministrazione dice il sindaco Paolo Fontana non posso che esprimere soddisfazione per l' attenzione dimostrata dai vertici dell' Asl». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 37 11 febbraio 2015 Pagina 13 La Nazione (ed. Grosseto) Anaao Toscana Giuntini: «La razionalizzazione va benema senza penalizzare i piccoli ospedali» Il sindaco di Massa interviene sui rischi della riforma sanitaria. di GIANFRANCO BENI «LA RAZIONALIZZAZIONE va bene purché non vada a penalizzare gli ospedali più piccoli. Sotto questo aspetto vigileremo attentamente». Così il sindaco di Massa Marittima Marcello Giuntini interviene sull' argomento principe che in questi giorni investe la sanità interprovinciale con il varo di un' Asl unica fra Grosseto, Siena e Arezzo. Di sicuro una riforma di questo calibro non potrà portare ad una nuova riduzione di posti letto e di personale medico e paramedico, specie in quei territori periferici che già hanno pagato fortemente in fatto di tagli e di accorpamenti verso strutture più grandi. Tre, a giudizio di Giuntini, gli aspetti principali da tenere in considerazione. Il primo, l' assoluto rispetto degli indirizzi contenuti nei Patti Territoriali siglati nel 2013 ove, fra le altre cose, si parla d i sanità territoriale, di casa della salute e della conclusione dell' intervento strutturale in atto da diversi anni all' Ospedale S. Andrea. Il secondo, riguarda il timore di andare verso una struttura per dipartimenti. A questo proposito Giuntini pretende assolute garanzie dal momento che le vecchie esperienze vissute con l' avvento dei dipartimenti farebbero tornare alla memoria certi rischi per il mantenimento sia dei piccoli ospedali che della generale sanità sul territorio. Terzo aspetto infine, il rafforzamento del ruolo dei distretti, visto che con l' accorpamento delle Asl il distretto finisce per diventare il primo interlocutore e il referente immediato per i sindaci. «TUTTE queste argomentazioni, ricorda Giuntini, le ho espresse sia in sede istituzionale di conferenza provinciale dei sindaci alla presenza dell' assessore regionale Luigi Maroni che in sede politica al Forum della Sanità recentemente organizzato dal Pd». Al di là delle giuste preoccupazioni che investono il territorio ci sono comunque da registrare, precisa Giuntini, le dichiarazioni abbastanza tranquillizzanti espresse direttamente dall' assessore regionale Maroni. «Almeno per i prossimi cinque o sei anni c' è la garanzia di non ritornare indietro in fatto di qualità e quantità dei servizi sanitari in tutte le strutture ospedaliere, comprese quelle più piccole». Per il momento dunque una piccola boccata d' ossigeno in attesa di quello che verrà in futuro. Giuntini promette comunque di restare vigile e di mantenere alto il rispetto dei patti territoriali a suo tempo sottoscritti da Regione, Provincia, Comuni, Asl 9, Comunità Montana e altri enti. «A RISCHIO non c' è tanto Massa Marittima con il suo ospedale , conclude Giuntini resta da vedere se questa riorganizzazione sarà in grado di dare le necessarie garanzie al territorio salvaguardando così gli interessi di tutti. Non solo di realtà più forti come appunto Follonica e Massa, ma anche di quelle più deboli quali Monterotondo e Montieri». BENI GIANFRANCO Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 38 11 febbraio 2015 Pagina 11 La Nazione (ed. Lucca) Anaao Toscana ASL CERIMONIA, DONAZIONE E CORSO. In memoria di Garbini DOMANI alle 14 presso l' Auditorium Asl 2 del Centro direzionale di Monte S. Quirico, la Uil Fpl lucca e Opes formazione organizzano una cerimonia di commemorazione e consegna di un defibrillatore per il centro amministrativo di Monte S.Quirico per ricordare l' amico Verano Garbini a due anni dalla sua scomparsa. Parteciperanno la direzione aziendale, le autorità cittadine e il segretario Regionale Uil Fpl Toscana Mario Renzi. Dopo la spiegazione dell' utilizzo del defibrillatore a cura dell' infermiera Simona Bonelli del 118, seguirà un corso teorico pratico su «Pillole di primo soccorso» dalle 15,30 alle 18,30. Presenti il segretario provinciale Uil Fpl Lucca Pietro Casciani e i dottori Alessandro Di Vito, Sonia Remafedi e Laura Crespin. Il corso è gratuito e sarà rilasciato attestato di partecipazione dall' Opes Formazione. E' obbligatorio inviare la scheda di partecipazione. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 39 11 febbraio 2015 Pagina 9 La Nazione (ed. Pisa Pontedera) Anaao Toscana Meningite, migliora lo studente E' stato trasferito in corsia. La preoccupazione degli amici. MIGLIORA il 17enne affetto da meningite. Il ragazzo di Cascina, studente dell' Istituto Pesenti sta meglio anche se secondo i medici non sarebbe definitivamente fuori pericolo'. La diagnosi è arrivata venerdì scorso: meningite meningococcica cioè la forma di malattia che attacca il sistema nervoso provocata da un batterio, il meningococco, ed è l' unica forma che può portare epidemie con un contatto diretto, saliva o sangue, e prolungato. Il batterio ha un periodo di incubazione di circa 10 giorni, 4 di media, prima di scatenare i suoi devastanti effetti. Infatti, così come avvenuto per il giovane cascinese, inizialmente può apparire come una normale influenza. Dopo un paio di giorni di cure antibiotiche endovena, il paziente sembrava aver superato la prima fase critica. Positiva la reazione renale e le macchie epidermiche sono iniziate a diminuire. E così il giovane paziente è stato trasferito in corsia nel reparto di Malattie infettive. GLI AMICI del Pesenti e gli insegnanti, sempre aggiornati grazie alle loro visite frequenti a Cisanello, raccontano: «Domenica e lunedì lo hanno tenuto sotto osservazione nel reparto di terapia intensiva. Adesso le sue condizioni stanno finalmente tornando a migliorare e sembra stabilizzato. Se continuasse così concludono , presto verrà trasferito in corsia. Siamo tutti vicini a lui e alla sua famiglia e non vediamo l' ora che si rimetta e torni in classe». Intanto, l' Asl è presa d' assedio. Notizia di questi giorni è che il ragazzo, nel fine settimana precedente alla diagnosi di meningite, sia andato in due discoteche toscane. Venerdì 30 era al Boccaccio di Bientina e sabato 31 allo Yab' di Firenze. Nonostante la profilassi sia stata già fatta a 285 persone, tra compagni di classe, insegnanti, personale scolastico, medici che hanno prestato le cure, amici di palestra e scuola guida, l' allarme non è cessato. Solo ieri l' appello dell' Azienda Sanitaria di Firenze che allerta i circa 600 ragazzi che il 31 gennaio, da mezzanotte alle quattro del mattino, si trovavano allo Yab. Chi era nel locale deve contattare il proprio medico, la guardia medica o l' Asl (la mattina allo 055.6933753, 055.6933765, 055.6933555 o al numero di reperibilità 329.6507714.)». Ma il tempo scorre, lo scadere del periodo d' incubazione potrebbe già essere terminato e la profilassi inutile. I.S. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 40 11 febbraio 2015 Pagina 5 La Nazione (ed. Pistoia Montecatini) Anaao Toscana Il piccolo Manuel è a casa«Traguardo eccezionale» Festa a Candeglia per il ritorno del «Sindaco» IL PICCOLO Manuel, il bambino di 4 anni e mezzo che lotta da tempo contro un tumore al cervello e che è stato in fin di vita per diverse settimane al Meyer di Firenze tenendo col fiato sospeso tutta la comunità pistoiese, continua a compiere i suoi piccoli «miracoli» quotidiani. Ieri pomeriggio grazie agli eccezionali miglioramenti ottenuti in poche settimane, il piccolo ha fatto finalmente ritorno a casa, nella sua cameretta, tra i suoi giochi, circondato dall' affetto dei suoi cari. Quell' unico «posto del cuore» in cui ogni bambino dovrebbe stare, a Candeglia dove tutti lo chiamano «sindaco». E se fin dall' inizio abbiamo paragonato Manuel ad un leone, eravamo certi di non sbagliare. Il piccolo ha dimostrato con questo nuovo traguardo, andando contro ogni previsione, che i bambini hanno poteri eccezionali. Nonostante il lungo coma e i gravi danni subiti ai reni Manuel è tornato a muoversi. Non solo, il piccolo ora comunica con scioltezza e sopporta benissimo la dialisi che dovrà fare per tre giorni a settimana. «I medici sono ottimisti racconta la zia Valentina Melani, ormai portavoce ufficiale dei genitori di Manuel, Andrea e Alessia, insieme a Federico Flori con il quale è stata creata la pagina facebook dedicata . Esattamente quattro mesi fa quando Manuel è stato ricoverato stavamo per dirgli addio e invece oggi ci ritroviamo a raccontare del suo ritorno a casa. Il piccolo muove le braccia e le gambe, si strizza gli occhini e pulisce il naso. La strada è ancora lunga e complicata prosegue Manuel dovrà fare dialisi ai reni, tenere sotto controllo la pressione ma soprattutto dovrà lottare contro il tumore. In breve tempo il bimbo sarà sottoposto ad una nuova risonanza magnetica per capire a che punto siamo con la malattia. E' stato bellissimo sentirlo al telefono mentre mi diceva che stava tornando a casa». In città, lo ricordiamo, era scattata una vera e propria gara di solidarietà per sostenere la famiglia nei giorni più bui. Dal mondo del basket, che tanto ama il piccolo Manuel, grande tifoso della Giorgio Tesi, alle scuole che hanno consegnato centinaia di disegni per il piccolo, alle parrocchie e le famiglie che hanno organizzato momenti di preghiera. ORA però non c' è spazio per la tristezza, per quello che è stato. Ora c' è solo la felicità per questi genitori che possono riabbracciare il loro unico figlio tra le mura di casa. Chissà che entro breve il piccolo non ci stupisca ancora una volta facendo ritorno nell' altro luogo che tanto adora: il palazzetto. «Non so quando Manuel potrà tornare a vedere il basket dice la zia Non so esattamente come si devono comportare in questo periodo». Quello che è certo, senza ombra di dubbio, è che l' accoglienza al Palacarrara sarà sicuramente strepitosa. Forza grande Manuel! Michela Monti. MONTI MICHELA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 41 11 febbraio 2015 Pagina 6 La Nazione (ed. Pistoia Montecatini) Anaao Toscana «Basta con i tagli sui farmaci Mettono a rischio la salute» «LA SPESA farmaceutica negli ultimi tre anni è diminuita di oltre 5 milioni e mezzo grazie anche al calo d e i p r e z z i d e i medicinali e l ' a p p r o p r i a t e z z a prescrittiva». Sandra Palandri, presidente della Federfarma di Pistoia, sindacato dei farmacisti, non ci sta. Secondo la categoria non è comprensibile la richiesta della dirigenza dell' Asl 3 riguardo la spesa farmaceutica visti i sacrifici già compiuti sul settore nel territorio provinciale. Non solo, secondo Palandri ulteriori «contenimenti» sui farmaci rischierebbero d i p e g g i o r a r e l a s i t u a z i o n e d e i r i c o v e r i ospedalieri provocando quindi ulteriori costi all' azienda sanitaria. «Sembra che tutti i problemi di bilancio dell' Asl 3 derivino dalla spesa farmaceutica territoriale, definita ancora troppo alta tuona Sandra Palandri . Dati alla mano, questa è la voce di spesa che ha subito percentualmente i maggiori tagli negli ultimi tre anni. Il monitoraggio e il controllo di questa voce di spesa è pressoché totale, facilitato ancor di più dalla ricetta dematerializzata, la cui introduzione nella nostra provincia è avvenuta due mesi fa e consente un notevole risparmio all' ente oltre ad un controllo immediato sul prescrittore (medico) e il dispensatore (farmacista). Altrettanto non si può affermare su altri capitoli di spesa bacchetta , che sforano annualmente il budget di spesa preventivato e non hanno strumenti così efficaci di verifica e di controllo». La Federfarma si appella anche ad una recente pronuncia della corte dei conti in merito. «COME ha affermato recentemente ulteriori tagli alla spesa farmaceutica potrebbero mettere a rischio i livelli essenziali di assistenza spiega , dal momento che, come in altre zone è avvenuto, a queste restrizioni potrebbero associarsi una maggiore morbilità, un aumento delle recidive soprattutto nei pazienti cronici con patologie importanti, ed il conseguente aumento dei ricoveri ospedalieri, causando davvero una crescita consistente dei costi per l' Asl, oltre che disservizi e diminuzione del bene salute per i cittadini». «LE FARMACIE sul territorio, assorbendo questi pesanti tagli, hanno comunque finora garantito un servizio prezioso e continuativo nei confronti della popolazione conclude Palandri , servizio che potrebbero non essere più in grado di mantenere in presenza di forme improprie di distribuzione e ulteriori tagli, soprattutto nelle zone rurali e più disagiate: il sindacato ritiene più utile un confronto tra le categorie interessate, in modo da condividere scelte e obiettivi anziché insistere su forme di contenimento della spesa di dubbia efficacia e spesso controproducenti». Michela Monti. MONTI MICHELA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 42 11 febbraio 2015 Pagina 6 La Nazione (ed. Pistoia Montecatini) Anaao Toscana L'elisoccorso a breve potrà atterrare anche a Villa di Baggio CON L'ARRIVO della bella stagione a Villa di Baggio verrà realizzata una zona di atterraggio per l'elisoccorso. Si tratta di un accordo storico raggiunto lo scorso giovedì tra gli enti coinvolti nell'opera e il comitato del paese. Le prime richieste, per la realizzazione del progetto erano state inoltrate dal Comitato tra il 2002 e il 2003. Fino ad oggi perrò la zona di atterraggio era rimasta soltanto un'ipotesi da valutare. Pochi giorni fa, invece, c'è stato il sopralluogo decisivo sulla zona individuata che si trova in località Greti, a Bussotto. Erano presenti tutti i soggetti interessati alla realizzazione dell'opera: oltre ai rappresentati delle Proloco e dei vari Comitati di zona, (Candeglia, Villa di Baggio, Santomoro, Iano) hanno preso parte anche Piero Paolini direttore delle emergenzeurgenze per l'Asl 3, Angelo Biagini responsabile della Protezione Civile, il geometra Protti per il Comune di Pistoia e, in rappresentanza di Publiacqua che nell'area ha un impianto di depurazione, Luca Teghini. «Una questione datata che trova finalmente una risposta positiva grazie anche al grande interessamento dell'amministrazione comunale e in particolare dell'assessore Mario Tuci che si è molto impegnato per il raggiungimento di tale obiettivo scrive il Comitato di Villa di Baggio . Questo accordo di progetto, che per la sua realizzazione vedrà la collaborazione è un grande passo avanti, che porterà un servizio di grande valore e utilità alla popolazione residente nella valle». I pochi lavori necessari per creare la zona di atterraggio inizieranno con la bella stagione. Si tratta di tagliare qualche albero e sistemare il terreno in modo che possa ospitare l'elisoccorso in sicurezza. Michela Monti Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 43 11 febbraio 2015 Pagina 6 La Nazione (ed. Pistoia Montecatini) Anaao Toscana Odontoiatria, la clinica «Lco» guarda al futuro «LCO» (Le Cliniche odontoiatriche) è sbarcata a Pistoia, unica sede in tutta la Toscana, con la direzione sanitaria d e l dottor Vincenzo La Scala. «Lco» è una rete di cliniche, nove in tutta Italia, che uniscono la professionalità dei medici alla qualità del servizio. Si tratta di strutture complete che sfruttano metodologie e tecnologie all'avanguardia affidate a professionisti del settore che hanno a disposizione i macchinari più innovativi. Il tutto affidato ad una gestione imprenditoriale di primissimo livello. E' questa, infatti, l'idea da cui è nato il progetto «Lco», un'unione di imprenditori e medici odontoiatri per offire il miglior servizio ai clienti. Le cliniche, infatti, sono convenzionate con varie casse assistenziali, fatto che consente ai pazienti di poter usufruire di specialisti e cure di alto livello a prezzi accessibili: una risposta agli interventi low cost effettuati all'estero. La clinica «Lco» di Pistoia (via del Roccon Rosso 27) è strutturata con dieci postazioni, due delle quali adibite alla chirurgia. L'offerta di cure e interventi è ad ampio raggio: vengono effettuati, infatti, interventi che vanno dalla semplice igiene orale, alla chiIrurgia implantare e alle protesi. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 44 11 febbraio 2015 Pagina 10 La Nazione (ed. Prato) Anaao Toscana SINDACATO CGIL «L' Asl tuteli i lavoratori dell' ospedale» «È TRA I diritti degli operatori della salute poter esercitare la propria professione in un ambiente che sia sicuro e al riparo da aggressioni e non si ricorda, tra i doveri, essere bersaglio di offese o, peggio, di percosse». È partendo da questo principio che Lorenzo Pancini per la Cgil e Sandro Lamucchi per Funzione pubblica Cgil valutano «increscioso quanto accaduto nella notte tra venerdì e sabato scorso quando un infermiere e una tirocinante sono rimasti feriti poiché aggrediti da un utente del servizio in evidente stato di alterazione». I sindacalisti stigmatizzano «l' incapacità dell' Asl 4 a ganrantire la sicurezza sul posto di lavoro», considerando anche il fatto che «l' aggressore fosse già conosciuto per fatti analoghi». «Già nell' agosto scorso la Cgil e la Cgil sanità, in una lettera a firma congiunta, avevano richiesto l' applicazione delle norme per la sicurezza in pronto soccorso ricordano Pancini e Malucchi . Tra queste si deve ricordare un' attenzione particolare alle vie di accesso e alle uscite di sicurezza, ad oggi problema evidente vista la permeabilità del Pronto Soccorso all' ingresso indesiderato ed ingiustificato di persone moleste e non autorizzate. Le richieste avanzate erano in linea con i dettati normativi così come con il semplice buon senso e avevano lo scopo di garantire la sicurezza dell' ambiente di lavoro per gli operatori del Pronto Soccorso così come per gli utenti del servizio. Il fatto che a distanza di sei mesi ancora non si siano date risposte convincenti e fattive non si spiega altrimenti l' aggressione di venerdì notte rimarca l' inoperosità dell' Asl 4 che non appare troppo scossa dalle aggressioni subìte dai propri collaboratori». Per i sindacalisti è «improrogabile la convocazione di un tavolo di confronto sulle criticità già a conoscenza dell' Asl tra cui un intervento immediato sulle vie di accesso al pronto soccorso». E se non ci saranno risposte, si prevedono iniziative e forme di protesta. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 45 11 febbraio 2015 Pagina 10 La Nazione (ed. Prato) Anaao Toscana «Vogliamo le macchinette per bevande e merendine» Protesta in ospedale Disagi per pazienti ed utenti, soprattutto la notte. UTENTI dell' ospedale di Galciana sul piede di guerra contro la scomparsa dei distributori automatici di merendine e bevande dai piani del «Santo Stefano». Le lamentele sono ormai all' ordine del giorno. I cittadini si rivolgono in prima battuta ai portieri nella hall del presidio ospedaliero per chiedere spiegazioni manifestando a chiare parole il loro disagio per l' assenza delle macchinette. Disagio che si acuisce principalmente quando il bar, che si trova al primo piano dell' ospedale, chiude la notte e nel primo pomeriggio della domenica. «È un grave disagio soprattuto per chi come me deve fare le notti e non si sa proprio dove poter andare a prendere un caffè o qualcosa di caldo dice il familiare di una paziente Prima almeno si poteva scendere al piano terra e andare nel poliambulatorio, adesso da questa zona dell' ospedale è stata tolta. E poi anche i costi sono differenti rispetto al bar, alla macchinetta si poteva risparmiare. Sappiamo che ne è rimasta una nella sala d' attesa del pronto soccorso, ma per raggiungerla si deve uscire dall' ospedale ne fare il giro esterno o provare a passare dai corridoi interni del pronto soccorso. E di notte non credo che sia il massimo. Oppure sappiamo che uno dei distributori è piazzato nel sottosuolo dove ci sono gli spogliatoi dei dipendenti. Ma in teoria gli utenti e i pazienti non possono accedervi». Solo in teoria, perché pare che qualcuno dei non autorizzati sia stato trovato nel sottosuolo con preoccupazione dei dipendenti che qui hanno spogliatoi con gli armadietti. LE PROTESTE dei cittadini sono giunte anche al Centro diritti del malato e al suo presidente Fabio Baldi. «È una situazione che ci sta particolarmente a cuore afferma Baldi tanto che abbiamo scritto al direttore generale Edaordo Majno perché venga convocato un incontro con l' Asl, la Gesat e i vigili del fuoco». La presenza dei vigili del fuoco è fondamentale in quanto pare che la spiegazione della rimozione dei distributori automatici nfornita dalla Asl sia da imputare a una loro disposizione per questioni di sicurezza. «Ma vogliamo vederci chiaro conclude il presidente Baldi I cittadini e gli operatori subiscono un grave disagio». Sara Bessi. BESSI SARA Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 46 11 febbraio 2015 Pagina 2 La Nazione (ed. Siena) Anaao Toscana MICHELE MAIO GUIDA L' EQUIPE DI IMMUNOTERAPIA ONCOLOGICA. Ricerca su una forma rarissima di tumore «UNO STUDIO globale (con pochi centri selezionati nel mondo a sperimentarlo) che già nel 2016 dirà se vale la pena l' utilizzo dell' immunoterapia nella cura del glioblastoma». A presentare la grande ricerca uno studio di fase due, su una popolazione di pazienti tutti affetti da uno specifico tipo di tumore , scattata a fine gennaio alle Scotte, è il dottor Michele Maio, alla guida dell' èquipe di Immunoterapia Oncologica dell' Aou Senese, unico reparto interamente dedicato all' onco immunologia nella sanità pubblica italiana. Il glioblastoma è una forma rarissima di tumore al cervello, con un' incidenza di 2 casi ogni 100mila persone. «Abbiamo trattato i primi quattro pazienti a gennaio spiega il dottor Maio e ne inseriremo altri nei prossimi mesi. Saranno oltre 100 in tutto il mondo i pazienti arruolati nella sperimentazione entro l' estate, per cui si arriverà ai primi risultati dello studio già l' anno prossimo. Si tratta di una una sperimentazione clinica d i f a s e d u e , c h e prevede la somministrazione di una nuova molecola che agisce sul sistema immunitario, per renderlo fortemente reattivo contro il tumore. I pazienti che possono essere inseriti nella sperimentazione sono quelli che hanno già effettuato, senza successo, il trattamento standard previsto e cioè una combinazione tra radioterapia e chemioterapia». Il nuovo anticorpo è diretto contro una molecola chiamata PD1, ed è stato ideato partendo dagli ottimi risultati ottenuti nell' utilizzo dell' immunoterapia in altre forme di tumori, tra cui melanoma e cancro al polmone. «L' immunoterapia aggiunge l' immunooncologa Anna Maria Di Giacomo ha iniziato a mostrare efficacia anche nel controllare metastasi a livello di sistema nervoso centrale e, per questo motivo, è stato disegnato uno studio proprio su un tumore primitivo del sistema nervoso centrale. Il glioblastoma, infatti, è un tumore difficilmente aggredibile chirurgicamente perchè tende a infiltrarsi e, oltre al trattamento medico standard , non ci sono altre possibilità terapeutiche in grado di migliorare la sopravvivenza dei pazienti». Sarà Siena la sede di questa sperimentazione perchè nell' ospedale senese è presente un team multidisciplinare di alta specialità nel settore delle neuroscienze. «Per questo studio aggiunge Maio collaboriamo con la Neurochirurgia del dottor Giuseppe Oliveri con la neurologa Barbara Batani, la Neuroradiologia con il dottor Alfonso Cerase e, per l' Anatomia patologica, con la dottoressa Clelia Miracco.La particolarità dell' immunoterapia non è solo di sperare di poter ottenere la regressione della malattia ma anche di aumentare la sopravvivenza dei pazienti». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 47 11 febbraio 2015 Pagina 3 La Nazione (ed. Siena) Anaao Toscana MISERICORDIA. «Io volontario per amoreHo aiutato tante persone» Claudio Borgogni è il coordinatore del trasporto degli organi. E POI C' È IL GRANDE cuore del volontariato. Non un modo di dire, seppur di comune e largo uso. Perché se l' operatore della Misericordia, ad esempio, si dice nasca con la buffa' in origine i fratelli' giravano con un cappuccio che aveva lo scopo di tenere celato il volto del benefattore, poiché il bene doveva essere fatto in forma anonima e dunque operi a volto coperto, il battito del suo cuore rimbomba ed è unico fine di un servizio sociale e salvifico. Claudio Borgogni è uno dei tanti volontari a disposizione, non 24 ma 48 ore al giorno', dell' Arciconfraternita senese. E, quale coordinatore del trasporto organi, ne ha viste tante passare davati agli occhi, ma ha anche percorso altrettante strade, rincorrendo una speranza di vita. «Il 17 dicembre 2010 ci fu una grande nevicata racconta . L' ospedale chiama dicendo che c' era la possibilità di un espianto a Firenze e quindi la necessità di trasportare un cuore e un polmene a Siena. Dissi al professor Maccherini che in quelle condizioni ci potevano volere ore solo per fare viale Bracci. Era impossibile arrivare a Firenze. Riuscimmo a far slittare l' espianto di 12 ore, per la mattina successiva. Le condizioni erano migliorate ma quando arrivammo a Bargino trovammo l' Autopalio completamente bloccata fino a Firenze Certosa (oggi Impruneta). Allora i vigili urbani di San Casciano Val di Pesa ci portarono sulla strada vecchia e riuscimmo a raggiungere Careggi. Arrivammo ma fu difficile e rischioso. Per il ritorno allora, anche pensando al cuore che ha tempi urgenti di consegna, pensammo di ricorrere all' elicottero: la missione si concluse con il cuore che arrivò così intorno alle 16 alle Scotte; il polmone invece andò via strada». Una corsa contro il tempo che è nelle corde vitali di chi vive soccorrendo e, in questo caso, trasporta organi vitali. Ma non solo: «La mossa fondamentale precisa Borgogni è il coordinamento sinergico fra tutti: noi dei trasporti come le strutture sanitarie, le forze dell' ordine e l' istituzione stradale. Siamo un pezzettino di questa lunga catena umana che da solo non significa nulla né porta da alcuna parte». Ma è un pezzettino, il volontariato, senza cui la catena umana stessa non funziona: perché se il medico fa la parte protagonista salvando la vita, senza l' organo non c' è vita da salvare. Un ruolo dunque, quello del volontario 1857 questo il numero sul cartellino identificativo di Claudio Borgogni , da comprimario ma che nel secondo piano trova il suo pieno senso e la soddisfazione più grande: «Non ci si aspetta alcun ringraziamento; facciamo il nostro servizio e la gioia più grande è portarlo a termine. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 48 11 febbraio 2015 Pagina 3 < Segue La Nazione (ed. Siena) Anaao Toscana Fa piacere a me sapere che ho potuto aiutare qualcuno. Mi è capitato di portare un cuore ad un vicino di casa: commovente certo, ma bellissimo. Quando torno a casa dopo un servizio non solo solito raccontare: quello che ho fatto lo so ed è lì la ricompensa. Come quando esco per una missione non penso mai se ce la farò: qui bisogna prevedere l' imprevedibile. Non si può non farcela, tutto deve girare perfettamente. Un organo non arriva a destinazione? Un grande colpo per chi l' ha messo a disposizione, ma pensiamo a chi non lo riceverà: un colpo forse vitale! Non può accadere». «La missione del volontario del soccorso Borgogni sintetizza in poche ponderatissime parole è fatta forse di tanta fortuna ma anche, un po' (ironicamente parlando), di scrupolosità ed esperienza. E soprattutto è una grande opera comune, fatta di tanti pezzetti che solo insieme realizzano il tutto». p.t. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 49 11 febbraio 2015 Pagina 4 La Repubblica (ed. Firenze) Anaao Toscana Ambulatori aperti il sabato: accordo flop La Asl non ha contattato alcun medico L' intesa stretta dalla Regione per alleggerire i pronto soccorso Il costo dell' operazione: i professionisti verrebbero pagati 27 euro all' ora MICHELE BOCCI SABATO scorso nessuna azienda sanitaria toscana ha chiesto a i medici di famiglia di aprire gli ambulatori per evitare accessi impropri al pronto soccorso. L' accordo siglato il 29 gennaio da assessorato e dottori evidentemente non è stato giudicato utile dalle direzioni sanitarie, almeno in questa occasione. Intanto in giro non c' è molta voglia di spendere soldi e poi evidentemente, ma è una cosa che nessuno dice apertamente, la misura non è ritenuta adeguata per ridurre la pressione sui dipartimenti di emergenza degli ospedali. In questi giorni i pronto soccorso toscani restano molto impegnati, un po' come avviene ormai da dicembre a questa parte. I motivi sono vari e riguardano tutto il sistema sanitario italiano. Non è solo una questione di influenza, che quest' anno è stata molto diffusa, ma anche di accessi impropri, di aumento dei casi complessi, di diminuzione dei posti letto e del personale sanitario negli ospedali. Un mix esplosivo che mette più o meno in difficoltà le strutture a seconda dei giorni. L' idea di far lavorare i medici di famiglia è stata del presidente della Regione Enrico Rossi, che inizialmente aveva annunciato su Facebook una loro presenza nel week end. L' assessorato ha subito lavorato alla questione, convocando i professionisti, ed ha messo in piedi un accordo che prevede l' apertura degli ambulatori solo al sabato mattina ed il pagamento di 27 euro l' ora ai dottori (la stessa tariffa della guardia medica). Si trattava di uno schema quadro, che poi le Asl avrebbero potuto rendere operativo a seconda delle loro esigenze. Dopo averlo chiuso, la Regione ha espresso la sua gratitudine ai professionisti e parlato di rafforzamento del servizio sanitario regionale in vista del picco dell' influenza atteso per metà febbraio. Tutti contenti insomma, anche se già allora nelle aziende c' era qualcuno che riteneva non troppo utile avere gli ambulatori dei medici di famiglia aperti una mattina per ridurre gli accessi ai pronto soccorso, che del resto sono alti anche durante la settimana, quando gli studi lavorano. E in effetti per ora nessuno ha attivato il servizio straordinario e c' è da scommettere che non avverrà nemmeno nei prossimi week end. Alla fine l' accordo ha segnato un successo per i sindacati dei medici di famiglia, che inizialmente hanno dettato le loro condizioni per chiuderlo, poi si sono guadagnati la gratitudine dell' assessorato, dove godono già di una alta considerazione, e il tutto senza lavorare ore in più. Del resto anche in questa categoria di professionisti due settimane fa in molti erano convinti che la misura non sarebbe stata particolarmente efficace ma Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 50 11 febbraio 2015 Pagina 4 < Segue La Repubblica (ed. Firenze) Anaao Toscana hanno comunque accettato di chiudere l' accordo. L' influenza a livello nazionale ha raggiunto il picco, cioè il maggior numero di malati, già un paio di settimane fa. In Toscana invece la settimana scorsa l' incidenza è salita ancora e c' è da aspettarsi che il calo arrivi proprio in questi giorni. Nella nostra regione la malattia stagionale ha colpito molto meno che in altre, come ad esempio il Veneto e l' Emilia Romagna, dove il numero di malati per ogni mille abitanti a gennaio è stato quasi doppio. © RIPRODUZIONE RISERVATA La scorsa settimana l' incidenza dell' influenza è salita e c' è da aspettarsi che il calo stia arrivando. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 51
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