12 02 15 Il.Giornale Monza arresti per assalti portavalori

MILANO CRONACA 9
Giovedì 12 febbraio 2015 il Giornale
L’OPERAZIONE Milano crocevia dei viaggi della speranza
Presi i «tour operator» dei clandestini
Permettevano agli eritrei di raggiungere Svezia e Norvegia. Pensando a tutto: dai documenti al viaggio
Paola Fucilieri
La havala, un sistema di trasferimentodidenarobasatosulla parola data e molto diffuso in
Africa,valevaperpochissimiprivilegiati.Meticolosieprudentifino all’inverosimile, prima di avviare«lapratica»,siaccertavano
infatti sempre su internet che la
cifra pattuita, fosse giunta puntualmente tramite Moneygram
o Western Union. Quindi - con
una velocità da contabili di lungocorso,moltoavvezziasmistare banconote ma privi di alcuna
cautelanelrapportarsiconilgenere umano di cui non avevano
a cuore che il portafogli - procedevano con il trasporto di eritrei
disposti a pagare dai 250 ai 1300
euro pur di lasciare l’Italia e costruirsi un futuro nel nord Europa, Svezia e Norvegia in testa.
L’indaginedellasezione«criminalità straniera e prostituzione»
dellasquadramobilehascopertoedocumentato,dalsettembre
2013, 17 viaggi che hanno coinvolto almeno 200 degli eritrei
chestazionanonellazonadiPorta Venezia in attesa del «passaggiodella speranza». «Tuttaviase
c’èchiilpassaggiovaacercarseloc’èpurechistazionafuoridallestrutturediaccoglienzaperoffrirlo quel passaggio» precisa il
dirigente della Mobile Alessandro Giuliano. Che, insieme agli
investigatoridirettidalcommissariocapoPaoloLisiecoordinatidallaProcuradiMonza,hapotutoarestare14persone(leordinanze di custodia cautelare
emesseperòsono25eriguardanopersonericercateintuttaEuropa,ndr)accusatediassociazione per delinquere finalizzata al
favoreggiamento dell’immigra-
I numeri
200
Sono gli eritrei passati dalla
Lombardia dal 2013. La maggiorpartedilorohastazionato
in Porta Venezia.
zione clandestina. Un gruppo
criminaledieritreiedetiopiche,
partendo dai paesi africani, raggiungevano l’Italia, e aggancia-
250-1300 14
Sonolecifreineurotracuioscillava il prezzo del cosiddetto
«passaggio» della speranza
con tanto di documenti falsi
Le persone finora arrestate.
Tuttavia le ordinanze di custodia cautelare emesse sono in
tutto 25
vanopotenzialiclientigiàinSicilia, dove erano appena sbarcati.
L’operazione Sahel è partita dopocheaMonzaèstataintercetta-
taun’autoconabordo5eritrei.Il
brasiliano alla guida, incaricato
di accompagnarli al sicuro, ha
fornito importanti elementi agli
PLAUSO DELL’UGL
Collaborazione in Svizzera
per far fronte all’emergenza
PROFUGHI
Un corteo
di rifugiati eritrei
a Milano
inquirenti monzesi che a quel
punto hanno affidato il caso ai
poliziottimilanesi chegià si erano occupati con successo dei
«passeur». L’organizzazione
scoperta è rivelata così una vera
epropria«rete»prontaafornire,
naturalmentesolodavantialdenarosonante,untitolodiviaggio
contraffattoe,qualoranonfosse
statosufficienteapassareilconfine,unpassaportofalsofattoconfezionareearrivaredaAtene(doveèstataeseguitounodegliarresti di ieri, ndr) e che, accompa-
INTERCETTAZIONI
Dalle telefonate emerge
la disperazione, ma
anche molta indifferenza
gnato da un visto di Schengen,
poteva permettere di arrivare a
destinazione senza intoppi.
UnavoltagiuntiaMilanoglistranieriinattesadelpassaggiovenivano «parcheggiati» in un noto
bardiviaTadinooinunappartamento di viale Molise. Tutte o
quasi le chiamate telefoniche
versoicellularideipasseurvenivanofatteda unphonecenter di
via Cadibona.
Le intercettazioni riportate nell’ordinanza trasudano da una
partedisperazione,dall’altraindifferenza, interesse esclusivamenteeconomico.«Luièdavvero povero, non ha nulla, anche
questisoldiglielihodatiiofacendo una raccolta,non ci crederai.
Queisoldichehaichiestoinqualche modo è riuscito ad averli e
ora li ha tutti» dice un intermediario a un passeur. «Meglio così» risponde impassibile l’altro
senza scomporsi.
«Nelgiornoincuisihannonotiziedi
nuovimortiinmare,lapoliziadistato ha sferrato un duro colpo a questitrafficantidipersonedimostrando grande professionalità, preparazione e conoscenza del fenomenocriminaleedelleculturedeisoggettisuiqualihannoeffettuatolungheecomplesseindagini».Ilsindacato «Ugl polizia di stato» plaude al
lavorodellasquadramobilediMilanoinun comunicato.«(...)l’Osservatorio nazionale uffici immigrazione, organismo di natura sindacale
inserito nell’Ugl polizia dio stato,
ha avviato contatti con il Corpo Federale Guardie di Confine Svizzere
finalizzato a uno scambio di conoscenze inerenti le varie legislazioneintemad’immigrazione,suicontrollidi frontiera, nonchè a verificare le intenzioni dei nostri “vicini” in
ordine al contrasto alla spregevole
attività illecita di favoreggiamento
dell’immigrazione clandestina»
Monza Sei arresti
Rapine e omicidio: in cella la banda dei portavalori
Ilnucleoinvestigativodeicarabinieri del gruppo di Monza ha arrestato
unapericolosissimabandadirapinatori che assaltavano i furgoni portavalori.Ilgiphaemessounamisuradicustodiacautelare nei confrontidi 13 persone(dicuiseigiàincarcere)perireatidi
associazioneadelinquere,favoreggiamentopersonale,portodiarmiclandestine,rapinapluriaggravata,ricettazione, sequestro di persona, tentato omicidio, detenzione e spaccio sostanze
stupefacenti,nonchédetenzionedisegni distintivi, in uso alle forze di polizia.
Determinati e pericolosissimi: il capo uccise un militare dell’Arma
Le indagini sono partite ad agosto
scorso, quando il nucleo investigativo
haavviatoaccertamentidopounarapina pluriaggravata a un furgone portavalori, davantiall’ufficio postale diCesano Maderno, che aveva fruttato ai
malviventi 120mila euro. A ottobre,
graziealleintercettazionidelleconversazionidiunpluripregiudicato,leindagini dei carabinieri hanno subìto una
accelerazione. L’analisi del traffico telefonico e i servizi di osservazione, in-
sieme al controllo e ai pedinamento
hanno consentito di identificare vari
componenti della banda.
Da quel momento i carabinieri sono
stati impegnati in un costante monitoraggiodelgruppoe,il3novembrescorso hanno sventato l’assalto armato a
un furgone portavalori diretto all’ufficio postale di Mariano Comense, individuandoancheunabaselogisticadella banda in provincia di Varese sodalizio, localizzata in provincia di Varese.
QUARTO OGGIARO
Anziana colpita alla nuca per 200 euro: sta bene
Come ce l’abbia fatta a restare integra ancora non si capisce. Deve essere
però di una fibra speciale la pensionata
italiana di 76 anni che ieri a Quarto Oggiaro è riuscita a cavarsela dopo che dei
balordi l’avevano colpita alla nuca facendolacadereaterra.Èaccadutoinvia
Carlo Perini, intorno alle 13. L’anziana
stava camminando per strada quando
unpaiodiragazzonidell’EstEuropa,dopo averla notata, le sono arrivati alle
spalle e le hanno sferrato un colpo alla
testa. Tutto per strapparle 200 euro che
lapoverettaavevanellaborsettaequindi fuggirsene via, lasciandola a terra.
Sul posto, oltre alla polizia, è giunta
un’ambulanza che ha trasportato la
donnaalvicinoospedaleSacco.Imedici hanno constatato che l’anziana stava
bene e che era solo in preda a un forte
stato di choc.
PaFu
CRIMINALI A novembre due banditi
vennero arrestati dopo una rapina
in una sala scommesse di Paderno
Dugnano (nella foto un’immagine
ripresa dalle telecamere interne)
Il giorno successivo, vicino al Centro
Commerciale«Fiordaliso»diRozzano,
è stata fatta fallire un’altra rapina a un
furgone portavalori. In quella circostanza, con un blitz, i carabinieri hanno arrestato 4 malviventi. Tra questi il
capo era un latitante e in passato aveva
ucciso proprio un militare dell’Arma
per cui venne condannato all’ergastolo,ancheseinseguitolapenaglierastatacondonata.Inquell’occasioneimilitarihannorecuperatouningentequantitativo di armi da fuoco, molte delle
quali clandestine e da guerra, nonché
giubbotti anti-proiettile, materiale per
camuffarsi, droga e veicoli rubati.
Il 29 novembre sono stati arrestati
duedei componenti della banda,subitodopounarapinanellasalascommesse Snai di Paderno Dugnano, recuperando il denaro rapinato (16mila euro
circa), e altre armi da fuoco, tra cui una
clandestina.Unulteriorearrestoc’èstatoil22dicembre,quandosonostatesequestrateancora2armidafuocoillegalieunchiloemezzodihashish.Leindagini si sono poi concentrate su alcuni
episodicriminalidelpassatoelacuiresponsabilitàèdaaddebitareallabanda
inquestione.Traquestiancheunarapina aggravata commessa in Svizzera.
BREVI
Carabinieri
Dieci arresti
in meno di 48 ore
Dieci arresti in due giorni per i
carabinieri di Milano. Questo il
bilancio dei carabinieri di Milano tra lunedì e martedì. Il 9 febbraio, alle 18.30, in via Marco
D’Agrate,alCorvetto,unmarocchino di 26 anni è stato trovato
con 40 grammi di eroina. Alle
20.30,inviaZuretti(zonastazione Centrale), un pregiudicato
italiano55enneèstatoarrestato sotto gli occhi della madre
77enne che vive con lui e che
l’uomo aveva appena picchiato. Alle 23 è toccata a 2 spacciatorialbanesi,sorpresiinviaGola, al Ticinese, mentre cedevano dosi di marijuana a un marocchino. Alla stessa ora in via
Palizzi, a Musocco, i militari
hanno catturato un palermitano di 46 anni, sorpreso mentre
tentava di allontanarsi su uno
scooter appena rubato a un ragazzo del Bangladesh. Martedì alle 2 di notte è finito in manetteunbrasiliano24enneevasodaidomiciliariperprostituirsi. Alle 16 in via da Cermenate,
un marocchino 46enne è stato
bloccatomentrecedevaunadosedihashish:addossoavevaaltri 30grammi dello stesso stupefacentee10grammidicocaina. Infine, nell’arco della giornata,icarabinieridelnucleoinvestigativo,hannolocalizzatoe
arrestato tre ricercati, sui quali
pendevano altrettante esecuzioniperlacarcerazionedefinitiva: un egiziano 36enne, accusato di ricettazione; un italiano
di Desio, per il possesso di attrezzi da scasso; un rapinatore
milanesedi23anniconunresiduo pena di 3 anni.
Via Washington
Colpo al supermarket
Romeni in manette
Dueromenidi19e26annisono
stati arrestati martedì alle 15
dopo una rapina in un supermercato di via Washington. Ad
allertarela polizia èstato il personale di vigilanza del negozio
che ha notato e tentato di bloccare i due giovani mentre rubavano150eurodilametteealcune confezioni di cibo. Arrivati
sulpostogliagentihannomesso in manette i due romeni con
l’accusa di rapina, il personale
del supermercato aggredito
non ha riportato ferite.
Piazza Sant’Agostino
Armato di forbice
assalta una banca
Era armato di una forbice il giovane italiano che, a volto scoperto, ieri alle 11.30 ha rapinato l’agenzia di piazza Sant’Agostino della banca di Brescia. Il
ragazzo ha minacciato una impiegatapuntandolecontrouna
forbice,quindisdièfattoconsegnare 2mila euro ed è scappato. Sul posto la polizia