DIPARTIMENTO SALUTE MENTALE- DIPENDENZE PATOLOGICHE DIREZIONE Decisione Numero 7 del 20/02/2015 OGGETTO:aggiornamento del regolamento attuativo della L.R. 7.2013, in materia di tirocini formativi, approvato con decisione n. 47 del 23 Giugno 2014 Il Direttore VISTA la deliberazione aziendale n. 46 in data 25.03.2003 s.m. e, in particolare, l’allegato 24 che prevede, alla lettera A) punto 3, “l’assegnazione agli aventi titolo seguiti dal Dipartimento di Salute Mentale di: sussidi, contributi economici, borse lavoro, incentivi terapeutico-riabilitativi, assegni di frequenza a corsi di orientamento e formazione e di altri eventi economici in applicazione di disposizione di legge, nonché di indirizzi, direttive e criteri stabiliti dalla Regione e dalla Direzione Generale”. VISTA la deliberazione n. 190 del 12/10/2010 ad oggetto: “Nomina del Direttore del Dipartimento Salute Mentale”. PRESO ATTO delle seguenti fonti normative: - Legge Regionale n. 7.2013, “Disposizioni in materia di tirocini. Modifiche alla legge regionale 1 agosto 2005, n. 17 (Norme per la promozione dell’occupazione, della qualità, sicurezza e regolarità del lavoro) - Deliberazioni di Giunta Regionale n. 1256, 1471, 1472 e 2024 dell’anno 2013, sempre in materia di tirocini formativi. Considerata la propria decisione n. 47 del 23.06.2014, con cui si è approvato il regolamento attuativo della L.R. 7.2013 in materia di tirocini formativi. Preso atto della esperienza condotta in questi primi 6 mesi di applicazione e del confronto continuo con il mondo della cooperazione sociale, che si occupa sia dell’inserimento dei tirocini formativi nelle proprie strutture, sia della gestione dei laboratori protetti presenti in diversi distretti della provincia, da cui sono emersi i seguenti spunti di riflessione: L’applicazione della Legge Regionale 7.2013, considerando quali tirocini formativi anche i percorsi realizzati nei laboratori socio-occupazionali, finisce per snaturarli, non riconoscendone la vera natura, che è quella di strumento di recupero socio-riabilitativo; L’inserimento lavorativo successivo è solo una possibilità, non una certezza; molti di questi percorsi non riescono, a causa della gravità delle condizioni cliniche dell’utente, ad evolvere verso un percorso lavorativo; svolgono comunque una utile funzione di stabilizzazione delle condizioni dell’utente, nei confronti del quale possono essere esperite altre tipologie di intervento (sulle condizioni abitative, sulla socializzazione, etc.); L’inadeguatezza dello strumento ex LR 7.2013 è particolarmente evidente quando vi sia da dare applicazione, come richiesto dalla Regione, alla certificazione da parte degli enti di formazione delle competenze acquisite, competenze che per certi utenti non verrebbero mai acquisite; Si produrrebbe quindi una duplice tipologia di effetti indesiderati: sul piano dell’appropriatezza dell’intervento, che verrebbe snaturato per farlo coincidere con un intervento pensato per il mondo del lavoro, con rilevanti effetti di disorientamento nei confronti dell’utente; sul piano economico, in quanto l’applicazione delle regole previste dalla LR 7.2013 produrrebbe maggiori costi relativamente alle indennità da corrispondere agli utenti (almeno 100.000 € annui) ed alla certificazione delle competenze (€ 200, corrisposti impropriamente dalla Regione agli enti certificatori, per ogni tirocinio). Rilevata conseguentemente la necessità, sulla base delle motivazioni di cui sopra, di approvare rilevanti modifiche all’assetto del regolamento, che possono essere così sintetizzate: - Definizione di una categoria contigua, ma distinta, di percorsi, tipici dell’area della salute mentale e dipendenze patologiche, non classificabili in senso stretto come inserimenti lavorativi, bensì come percorsi socio-riabilitativi, eventualmente, ma non necessariamente, propedeutici rispetto ad un possibile, futuro tirocinio formativo; - Individuazione dei luoghi tipici in cui questa categoria di percorsi viene attivata nei c.d. laboratori protetti, storicamente presenti nel territorio provinciale a seguito della attivazione di gare d’appalto che hanno dato luogo a diversi contratti di servizio localizzati in diversi distretti dell’azienda (Modena, Castelfranco Emilia, Sassuolo, Vignola, Pavullo); - Individuazione di modalità standard di gestione dei percorsi socio-riabilitativi (ammontare dell’incentivo terapeutico-riabilitativo, durata del percorso, finalità e destinatari dello stesso, etc.); Accertata inoltre la opportunità, al fine di promuovere il maggior numero di tirocini formativi e percorsi socio-riabilitativi, di gestire in maniera flessibile la materia delle assicurazioni (RCT ed INAIL), facendo salvo il principio che in via ordinaria queste vengono assicurate dal soggetto ospitante (principio che ha innovato la materia, visto che in passato la prassi era che tali assicurazioni erano a carico dell’AUSL), ma prevedendo che in determinati casi, in particolare per quelle cooperative che ospitano più soggetti, si preveda di rimborsare alle stesse le spese relative alle assicurazioni RCT ed INAIL, eventualmente a mezzo della sottoscrizione di apposite convenzioni, oppure, quale alternativa ultima, rimborsando il soggetto promotore (attualmente il Consorzio di Solidarietà Sociale). Ritenuto, in tale ottica, anche al fine di ampliare il numero di distretti che ospitano laboratori protetti, di approvare la convenzione con la Coop Sociale La Zerla, cooperativa attiva nel territorio del Distretto di Mirandola. Ritenuto di approvare, quale parte integrante del presente atto, i seguenti documenti: - Nuovo Regolamento su tirocini formativi (ex L.R. 7.2013) e percorsi socio-riabilitativi - Convenzione con Cooperativa La Zerla SU PROPOSTA del Direttore Amministrativo del DSM.DP. dr. Giacomo Bertoncini. Decide a) di approvare il nuovo regolamento su tirocini formativi (ex L.R. 7.2013) e percorsi socioriabilitativi, in allegato alla presente decisione quale sua parte integrante; b) di approvare la convenzione con la Coop La Zerla, in allegato alla presente decisione quale parte integrante della stessa; c) di trasmettere copia della presente decisione ai Direttori di struttura complessa e semplice delle UU.OO. di Salute Mentale Adulti, Dipendenze Patologiche e Neuropsichiatria Infantile, al Responsabile dell’Ufficio Infermieristico e Tecnico del DSM.DP, ai Responsabili Amministrativi dei Distretti, al Direttore del Dipartimento Territorio-Ospedale, al Direttore Socio-Sanitario, al Servizio Affari Generali e Legali, al Collegio Sindacale. Il Direttore del Dipartimento Salute Mentale Dr. Fabrizio Starace
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