Foglietto S.Messa 01 marzo 2015

5. Signore, nella visita alle famiglie incontriamo tanti problemi e difficoltà,
ma anche tante speranze e desideri di bene. Dona oggi la tua
consolazione, e sul domani la tua benedizione.
Preghiamo
Tutti: Mostraci il tuo volto, Signore.
Cel.: Padre buono, ci hai tanto amato da darci il tuo Figlio Gesù e da
accompagnarci con la sua Parola. Ci affidiamo a Te, sicuri di essere
accolti. Per Cristo nostro Signore.
Tutti: Amen.
domenica 01 marzo
ore 09,30 incontro genitori quarte elementari
martedì 03 marzo
ore 20,30 gruppo biblico: il libro di Ester (tutti i martedì)
mercoledì 04 marzo
ore 18.00 in ascolto del Vangelo della domenica (tutti i mercoledì)
venerdì 06 marzo
ore 15.00 Via Crucis
ore 20.00 Riflessione sulla Passione (sera di digiuno)
domenica 08 marzo
ore 09,30 incontro genitori seconde elementari
Solidarietà
- generi alimentari per la Caritas
(proposta anche ai bambini dalle catechiste)
Celebrazione eucaristica:
sabato
domenica e festivi
martedì e venerdì
mercoledì e giovedì
ore 18.30
ore 09.00 - ore 11.00
ore 19.00
ore 08.30
Adorazione eucaristica:
giovedì
domenica
dalle ore 18.30 alle ore 19.30
dalle ore 17.30 alle ore 18.30
Confessioni:
sabato
dalle ore 16.00 alle ore 18.30
Parrocchia Regina Pacis - [email protected]
www.reginapacismodena.it
«Gesù prese con sé Pietro,
Giacomo e Giovanni
e li condusse su un alto monte.»
(MARCO 9,2)
Uno strano dialogo e una scomoda rivelazione…
Pietro, forse anche orgoglioso per la risposta pronta, aveva appena
dichiarato la sua piena convinzione: il maestro straordinario che stava
seguendo era certamente il Messia atteso da tempo: “Tu sei il Cristo!”.
Ma si era ribellato quando Gesù aveva spiegato che il Cristo doveva
soffrire, essere rifiutato, dare la vita per risorgere: “Ma stiamo
scherzando!”… Parole che gli si erano soffocate in gola: “Se qualcuno
vuol venire dietro a me, prenda anche lui la sua croce e mi segua”.
Il disorientamento era totale! Invece di un imperatore, un crocifisso?!?
Invece di un Dio rassicurante da tenersi buono pagando qualche tassa un
Dio che possiamo incontrare in quella umanità con la quale abbiamo a
che fare tutti i giorni, quella che popola le nostre giornate, che urtiamo
sui marciapiedi, che non possiamo evitare in casa. Quella umanità che
urla ogni momento i suoi bisogni e le sue fragilità, messa in croce da
egoismi e indifferenze, da povertà e malattie.
Pietro si ritrova sul monte, da sempre luogo di rivelazione.
Proprio quella umanità prende ora una figura diversa, nuova. Senza
questa umanità, mai avremmo potuto vedere, toccare, ascoltare il Figlio
di Dio. Ma senza l’esperienza della trasfigurazione e della risurrezione,
mai avremmo potuto intravvedere nell’uomo Gesù la bellezza della vita
divina, mai avremmo potuto pensare che quella vita divina abita la
nostra umanità, e che a quella vita siamo invitati.
L’esperienza della Trasfigurazione svela, proprio nel senso che toglie
quel velo che nasconde la bellezza della nostra vita e la bellezza
dell’amore con cui Dio ci cerca. Lui, se deve scegliere tra noi e il Figlio,
sceglie noi: per Pietro, per noi e per la nostra salvezza, per Pietro, per
noi e per la nostra felicità (beati…) lo stesso Cristo ha dato la sua vita.
Preghiamo.
O Dio, Padre buono, che non hai risparmiato il tuo Figlio unigenito, ma
lo hai dato per noi peccatori; rafforzaci nell'obbedienza della fede, perché
seguiamo in tutto le sue orme e siamo con lui trasfigurati nella luce della tua
gloria. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e
regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Tutti: Amen.
Dal libro della Genesi.
Gn 22,1-2.9a.10-13.15-18
In quei giorni, Dio mise alla prova Abramo e gli disse: «Abramo!». Rispose:
«Eccomi!». Riprese: «Prendi tuo figlio, il tuo unigenito che ami, Isacco, va’ nel
territorio di Mòria e offrilo in olocausto su di un monte che io ti indicherò». Così
arrivarono al luogo che Dio gli aveva indicato; qui Abramo costruì l’altare, collocò
la legna. Poi Abramo stese la mano e prese il coltello per immolare suo figlio. Ma
l’angelo del Signore lo chiamò dal cielo e gli disse: «Abramo, Abramo!». Rispose:
«Eccomi!». L’angelo disse: «Non stendere la mano contro il ragazzo e non fargli
niente! Ora so che tu temi Dio e non mi hai rifiutato tuo figlio, il tuo unigenito».
Allora Abramo alzò gli occhi e vide un ariete, impigliato con le corna in un
cespuglio. Abramo andò a prendere l’ariete e lo offrì in olocausto invece del figlio.
L’angelo del Signore chiamò dal cielo Abramo per la seconda volta e disse:
«Giuro per me stesso, oracolo del Signore: perché tu hai fatto questo e non hai
risparmiato tuo figlio, il tuo unigenito, io ti colmerò di benedizioni e renderò molto
numerosa la tua discendenza, come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul
lido del mare; la tua discendenza si impadronirà delle città dei nemici. Si diranno
benedette nella tua discendenza tutte le nazioni della terra, perché tu hai
obbedito alla mia voce».
Parola di Dio.
Tutti: Rendiamo grazie a Dio.
Ant.: Camminerò alla presenza del Signore
nella terra dei viventi.
Ho creduto anche quando dicevo:
«Sono troppo infelice».
Agli occhi del Signore è preziosa
la morte dei suoi fedeli.
Sal 115
Ant.:
Ti prego, Signore, perché sono tuo servo;
io sono tuo servo, figlio della tua schiava:
tu hai spezzato le mie catene.
A te offrirò un sacrificio di ringraziamento
e invocherò il nome del Signore.
Ant.:
Adempirò i miei voti al Signore
davanti a tutto il suo popolo,
negli atri della casa del Signore,
in mezzo a te, Gerusalemme.
Ant.:
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani.
Rm 8,31b-34
Fratelli, se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? Egli, che non ha
risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha consegnato per tutti noi, non ci donerà
forse ogni cosa insieme a lui? Chi muoverà accuse contro coloro che Dio
ha scelto? Dio è colui che giustifica! Chi condannerà? Cristo Gesù è morto,
anzi è risorto, sta alla destra di Dio e intercede per noi!
Parola di Dio.
Tutti: Rendiamo grazie a Dio.
Lode e onore a te, Signore Gesù!
Dalla nube luminosa, si udì la voce del Padre:
«Questi è il mio Figlio diletto: ascoltatelo».
Lode e onore a te, Signore Gesù.
Dal vangelo secondo Marco.
Mc 9,2-10
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse
su un alto monte, in disparte, loro soli. Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti
divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe
renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù.
Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui;
facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Non sapeva,
infatti, che cosa dire, perché erano spaventati. Venne una nube che li coprì con
la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato:
ascoltatelo!». E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno,
se non Gesù solo, con loro. Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non
raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo
fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa
volesse dire risorgere dai morti.
Parola del Signore.
Tutti: Lode a Te o Cristo.
PREGHIERA DEI FEDELI
Cel.: La preghiera cristiana, suscitata dalla fede, apre un varco verso la luce
anche nelle situazioni più oscure. Sappiamo che al di là vi è il Cristo
glorioso. Preghiamo dicendo: Mostraci il tuo volto, Signore.
1. Signore, un giorno hai chiesto ad Abramo di lasciare la sua terra per
mettersi in cammino verso la terra promessa. Dona alla tua Chiesa la
stessa fede per camminare dentro la storia ed essere luogo di speranza
per tutta l’umanità.
Preghiamo
2. Signore, in questo tempo di quaresima tu ci nutri con il dono della tua
Parola. Donaci intelligenza per ascoltarla e disponibilità per viverla nel
nostro quotidiano.
Preghiamo
3. Signore, in te ogni promessa trova compimento. Ti preghiamo per le
attese dei piccoli, dei poveri, degli ammalati, e perché ogni uomo trovi
un lavoro, una casa, un amico.
Preghiamo
4. Signore, a Pietro, Giacomo e Giovanni hai fatto vivere l’esperienza della
contemplazione e della gioia. Aiuta la nostra comunità a coltivare il dono
della preghiera, dell’ascolto e della testimonianza.
Preghiamo