5. Signore, nella visita alle famiglie incontriamo tanti problemi e difficoltà, ma anche tante speranze e desideri di bene. Dona oggi la tua consolazione, e sul domani la tua benedizione. Preghiamo Tutti: Mostraci il tuo volto, Signore. Cel.: Padre buono, ci hai tanto amato da darci il tuo Figlio Gesù e da accompagnarci con la sua Parola. Ci affidiamo a Te, sicuri di essere accolti. Per Cristo nostro Signore. Tutti: Amen. domenica 01 marzo ore 09,30 incontro genitori quarte elementari martedì 03 marzo ore 20,30 gruppo biblico: il libro di Ester (tutti i martedì) mercoledì 04 marzo ore 18.00 in ascolto del Vangelo della domenica (tutti i mercoledì) venerdì 06 marzo ore 15.00 Via Crucis ore 20.00 Riflessione sulla Passione (sera di digiuno) domenica 08 marzo ore 09,30 incontro genitori seconde elementari Solidarietà - generi alimentari per la Caritas (proposta anche ai bambini dalle catechiste) Celebrazione eucaristica: sabato domenica e festivi martedì e venerdì mercoledì e giovedì ore 18.30 ore 09.00 - ore 11.00 ore 19.00 ore 08.30 Adorazione eucaristica: giovedì domenica dalle ore 18.30 alle ore 19.30 dalle ore 17.30 alle ore 18.30 Confessioni: sabato dalle ore 16.00 alle ore 18.30 Parrocchia Regina Pacis - [email protected] www.reginapacismodena.it «Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte.» (MARCO 9,2) Uno strano dialogo e una scomoda rivelazione… Pietro, forse anche orgoglioso per la risposta pronta, aveva appena dichiarato la sua piena convinzione: il maestro straordinario che stava seguendo era certamente il Messia atteso da tempo: “Tu sei il Cristo!”. Ma si era ribellato quando Gesù aveva spiegato che il Cristo doveva soffrire, essere rifiutato, dare la vita per risorgere: “Ma stiamo scherzando!”… Parole che gli si erano soffocate in gola: “Se qualcuno vuol venire dietro a me, prenda anche lui la sua croce e mi segua”. Il disorientamento era totale! Invece di un imperatore, un crocifisso?!? Invece di un Dio rassicurante da tenersi buono pagando qualche tassa un Dio che possiamo incontrare in quella umanità con la quale abbiamo a che fare tutti i giorni, quella che popola le nostre giornate, che urtiamo sui marciapiedi, che non possiamo evitare in casa. Quella umanità che urla ogni momento i suoi bisogni e le sue fragilità, messa in croce da egoismi e indifferenze, da povertà e malattie. Pietro si ritrova sul monte, da sempre luogo di rivelazione. Proprio quella umanità prende ora una figura diversa, nuova. Senza questa umanità, mai avremmo potuto vedere, toccare, ascoltare il Figlio di Dio. Ma senza l’esperienza della trasfigurazione e della risurrezione, mai avremmo potuto intravvedere nell’uomo Gesù la bellezza della vita divina, mai avremmo potuto pensare che quella vita divina abita la nostra umanità, e che a quella vita siamo invitati. L’esperienza della Trasfigurazione svela, proprio nel senso che toglie quel velo che nasconde la bellezza della nostra vita e la bellezza dell’amore con cui Dio ci cerca. Lui, se deve scegliere tra noi e il Figlio, sceglie noi: per Pietro, per noi e per la nostra salvezza, per Pietro, per noi e per la nostra felicità (beati…) lo stesso Cristo ha dato la sua vita. Preghiamo. O Dio, Padre buono, che non hai risparmiato il tuo Figlio unigenito, ma lo hai dato per noi peccatori; rafforzaci nell'obbedienza della fede, perché seguiamo in tutto le sue orme e siamo con lui trasfigurati nella luce della tua gloria. Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, che è Dio, e vive e regna con te, nell’unità dello Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli. Tutti: Amen. Dal libro della Genesi. Gn 22,1-2.9a.10-13.15-18 In quei giorni, Dio mise alla prova Abramo e gli disse: «Abramo!». Rispose: «Eccomi!». Riprese: «Prendi tuo figlio, il tuo unigenito che ami, Isacco, va’ nel territorio di Mòria e offrilo in olocausto su di un monte che io ti indicherò». Così arrivarono al luogo che Dio gli aveva indicato; qui Abramo costruì l’altare, collocò la legna. Poi Abramo stese la mano e prese il coltello per immolare suo figlio. Ma l’angelo del Signore lo chiamò dal cielo e gli disse: «Abramo, Abramo!». Rispose: «Eccomi!». L’angelo disse: «Non stendere la mano contro il ragazzo e non fargli niente! Ora so che tu temi Dio e non mi hai rifiutato tuo figlio, il tuo unigenito». Allora Abramo alzò gli occhi e vide un ariete, impigliato con le corna in un cespuglio. Abramo andò a prendere l’ariete e lo offrì in olocausto invece del figlio. L’angelo del Signore chiamò dal cielo Abramo per la seconda volta e disse: «Giuro per me stesso, oracolo del Signore: perché tu hai fatto questo e non hai risparmiato tuo figlio, il tuo unigenito, io ti colmerò di benedizioni e renderò molto numerosa la tua discendenza, come le stelle del cielo e come la sabbia che è sul lido del mare; la tua discendenza si impadronirà delle città dei nemici. Si diranno benedette nella tua discendenza tutte le nazioni della terra, perché tu hai obbedito alla mia voce». Parola di Dio. Tutti: Rendiamo grazie a Dio. Ant.: Camminerò alla presenza del Signore nella terra dei viventi. Ho creduto anche quando dicevo: «Sono troppo infelice». Agli occhi del Signore è preziosa la morte dei suoi fedeli. Sal 115 Ant.: Ti prego, Signore, perché sono tuo servo; io sono tuo servo, figlio della tua schiava: tu hai spezzato le mie catene. A te offrirò un sacrificio di ringraziamento e invocherò il nome del Signore. Ant.: Adempirò i miei voti al Signore davanti a tutto il suo popolo, negli atri della casa del Signore, in mezzo a te, Gerusalemme. Ant.: Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani. Rm 8,31b-34 Fratelli, se Dio è per noi, chi sarà contro di noi? Egli, che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha consegnato per tutti noi, non ci donerà forse ogni cosa insieme a lui? Chi muoverà accuse contro coloro che Dio ha scelto? Dio è colui che giustifica! Chi condannerà? Cristo Gesù è morto, anzi è risorto, sta alla destra di Dio e intercede per noi! Parola di Dio. Tutti: Rendiamo grazie a Dio. Lode e onore a te, Signore Gesù! Dalla nube luminosa, si udì la voce del Padre: «Questi è il mio Figlio diletto: ascoltatelo». Lode e onore a te, Signore Gesù. Dal vangelo secondo Marco. Mc 9,2-10 In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse su un alto monte, in disparte, loro soli. Fu trasfigurato davanti a loro e le sue vesti divennero splendenti, bianchissime: nessun lavandaio sulla terra potrebbe renderle così bianche. E apparve loro Elia con Mosè e conversavano con Gesù. Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Rabbì, è bello per noi essere qui; facciamo tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Non sapeva, infatti, che cosa dire, perché erano spaventati. Venne una nube che li coprì con la sua ombra e dalla nube uscì una voce: «Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!». E improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno, se non Gesù solo, con loro. Mentre scendevano dal monte, ordinò loro di non raccontare ad alcuno ciò che avevano visto, se non dopo che il Figlio dell’uomo fosse risorto dai morti. Ed essi tennero fra loro la cosa, chiedendosi che cosa volesse dire risorgere dai morti. Parola del Signore. Tutti: Lode a Te o Cristo. PREGHIERA DEI FEDELI Cel.: La preghiera cristiana, suscitata dalla fede, apre un varco verso la luce anche nelle situazioni più oscure. Sappiamo che al di là vi è il Cristo glorioso. Preghiamo dicendo: Mostraci il tuo volto, Signore. 1. Signore, un giorno hai chiesto ad Abramo di lasciare la sua terra per mettersi in cammino verso la terra promessa. Dona alla tua Chiesa la stessa fede per camminare dentro la storia ed essere luogo di speranza per tutta l’umanità. Preghiamo 2. Signore, in questo tempo di quaresima tu ci nutri con il dono della tua Parola. Donaci intelligenza per ascoltarla e disponibilità per viverla nel nostro quotidiano. Preghiamo 3. Signore, in te ogni promessa trova compimento. Ti preghiamo per le attese dei piccoli, dei poveri, degli ammalati, e perché ogni uomo trovi un lavoro, una casa, un amico. Preghiamo 4. Signore, a Pietro, Giacomo e Giovanni hai fatto vivere l’esperienza della contemplazione e della gioia. Aiuta la nostra comunità a coltivare il dono della preghiera, dell’ascolto e della testimonianza. Preghiamo
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