Giovedì 5 Marzo 2015 "DIO O MAMMONA Cosa ci dicono la Bibbia e i padri della Chiesa relatore: don Mario Fini ore 20,45 Santuario di Santa Maria della Pace del Baraccano piazza del Baraccano 2 - Bologna don Mario Fini è parroco a S. Maria della Misericordia e a Sant'Anna. Attualmente insegna Teologia fondamentale e Teologia dogmatica alla Facoltà Teologica dell'Emilia Romagna. "Non si può servire Dio e il denaro"Papa Francesco Il denaro corrompe, e l'idolatria del danaro allontana da Dio e indebolisce la fede e il pensiero. Non si può servire Dio e il denaro, e ''questo non è comunismo'', quelle di Papa Francesco sono parole che lasciano pochissimo spazio alle interpretazioni e suonano come un pesante giudizio su una maniera spesso troppo disinvolta di gestire risorse finanziarie da parte della Chiesa. Nella messa officiata oggi a Santa Marta, Bergoglio ha affermato che il danaro suscita invidie, gelosie e tormenti e, commentando le parole di san Paolo, ha precisato: "Non si può servire Dio e il denaro". C'è qualcosa "nell' atteggiamento di amore verso il denaro - ha aggiunto - che ci allontana da Dio". Ci sono "tante malattie, tanti peccati, ma Gesù - ha detto - su questo sottolinea tanto". "L'avidità del denaro, infatti, è la radice di tutti i mali". Presi da "questo desiderio", ha constatato il Papa, "alcuni hanno deviato dalla fede e si sono procurati molti tormenti". E con amarezza ha aggiunto: "E' tanto il potere del denaro, che ti fa deviare dalla fede, pure", addirittura "ti toglie la fede: la indebolisce e tu la perdi!". Denaro, superbia e vanità - "Il denaro anche ammala il pensiero, anche ammala la fede e la fa andare per un'altra strada. Da ciò nascono le invidie, i litigi, le maldicenze, i sospetti cattivi, i conflitti di uomini corrotti nella mente e privi della verità, che considerano la religione come fonte di guadagno. 'Io sono cattolico, io vado a Messa, perché quello mi dà un certo status. Sono guardato bene… Ma sotto faccio i miei affari, no? Sono un cultore del denaro'. Il denaro corrompe! Non c'è via di uscita". Se scegli "la via del denaro", ha aggiunto, "alla fine sarai un corrotto". Il denaro, ha detto ancora, "ha questa seduzione di farti scivolare lentamente nella tua perdizione". "'Non puoi servire Dio e il denaro'. Non si può: o l'uno o l'altro! Questo non è comunismo, eh! Questo è Vangelo puro! Queste sono le parole di Gesù! Cosa succede col denaro? Il denaro ti offre un certo benessere all'inizio. Va bene, poi ti senti un po' importante e viene la vanità. E dalla vanità alla superbia, all'orgoglio. Sono tre scalini: la ricchezza, la vanità e l'orgoglio". "Nessuno - ha detto ancora - può salvarsi col denaro!". Tuttavia, ha osservato, "il diavolo prende sempre questa strada di tentazioni: la ricchezza, per sentirti sufficiente; la vanità, per sentirti importante; e, alla fine, l'orgoglio, la superbia: è proprio il suo linguaggio la superbia". l' incontro fà parte del ciclo " I Giovedì del Baraccano" incontri pensati per far riflettere e dialogare
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