Comunicato stampa_Convegno Nazionale

Comunicato stampa
Convegno nazionale “Guardiamoci dentro”
Una riflessione sul carcere in Italia
Torino, 25 febbraio 2015 presso Campus Luigi Einaudi e
26 febbraio 2015 presso Foyer del Teatro Regio
Torino, 25 febbraio 2015 – La nostra Costituzione, all’articolo 27, afferma che la pena non deve
rappresentare soltanto una sanzione bensì deve tendere alla riabilitazione. La pena è dunque in
funzione del recupero – o dell’assunzione – di responsabilità individuale e sociale ed una
condizione indispensabile per rinsaldare il rapporto del detenuto con la società. Il convegno
“Guardiamoci dentro”, aperto oggi a Torino al Campus Luigi Einaudi e che continua domani 26
febbraio al Foyer del Teatro Regio, è organizzato dalla Compagnia di San Paolo per fare il punto
della situazione con i principali soggetti nazionali che lavorano nel carcere.
Nel corso della giornata di oggi, dopo le introduzioni e la presentazione del progetto Logos
dell’Ufficio Pio della Compagnia di San Paolo, si sono sviluppati quattro temi: 1) Il senso della
pena in relazione al quadro normativo, 2) Volontari, cooperative e personale penitenziario: come
lavorare insieme, 3) La pena del non lavoro: azioni di contrasto e 4) Il territorio come risorsa, a
quali condizioni? Alle 21,30 al Piccolo Regio, lo spettacolo realizzato e interpretato dai detenuti
della Casa Circondariale Lorusso e Cotugno di Torino “Ognuno ha la sua legge uguale per tutti”
con il coordinamento registico di Claudio Montagna dell’associazione Teatro e società.
Domani giovedì 26 febbraio dopo l’intervento del Vice Ministro della Giustizia Enrico Costa due
tavole rotonde, la prima alle 11,00 dal titolo “Carceri: luoghi (in)credibili e ponti verso l’esterno” e
la seconda alle 14,30 su “L’esperienza delle Fondazioni: modelli e prospettive di intervento”. Alle
18 visita al Museo Le Nuove e alle 19 presso Le Nuove lo spettacolo “La favola bella” realizzato e
interpretato da detenuti della Casa di Reclusione Rodolfo Morandi di Saluzzo (CN) con la regia di
Grazia Isoardi dell’associazione Voci Erranti. In occasione del convegno, nelle due sedi sono
allestite due esposizioni di immagini e oggetti che rappresentano le attività svolte nelle carceri del
Piemonte, molte delle quali rese possibili da contributi della Compagnia di San Paolo. Al Teatro
Regio di Torino fino al 1° marzo 2015 e presso il Campus Universitario Luigi Einaudi nei giorni del
convegno.
Nell’ambito delle iniziative a favore della popolazione carceraria, l’impegno della Compagnia di
San Paolo conta una molteplicità di interventi in diverse direzioni con contributi che arrivano
complessivamente a 13,4 milioni di euro, di cui 6 milioni sono stati investiti tra il 2011 e il 2014
con Progetto Libero. A questi si aggiungono gli importi assegnati dall’Ufficio Pio per oltre 2
milioni di euro relativi al progetto Logos, che quest’anno compie dieci anni ed è rivolto ai detenuti
in uscita dal carcere, e ad altri interventi in sostegno alle necessità primarie dei detenuti della casa
circondariale “Lorusso e Cutugno”.
Il Presidente della Compagnia di San Paolo Luca Remmert ha dichiarato: “La missione della
Compagnia è lo sviluppo della comunità nel suo insieme. Il mondo carcerario ne fa parte a pieno
titolo e le sue sorti riguardano tutti, anche chi sta “fuori”. Garantire un adeguato livello di dignità
a queste persone è un dovere morale e un principio sancito dalla nostra Costituzione. Ma occorre
andare oltre. Noi siamo convinti che offrire ai detenuti e alle detenute adeguate opportunità per
riabilitarsi, per acquistare o riacquistare dignità e onore, pur nella severità necessaria e
imprescindibile della pena, contribuisca in modo concreto e duraturo alla sicurezza sociale e di
conseguenza al beneficio di tutta la comunità. Non a caso per il convegno abbiamo scelto due sedi
fortemente simboliche, l’accademia e il teatro, luoghi dove si coltiva nella misura più alta e
profonda la crescita personale e professionale dell’individuo.”
L’impegno della Compagnia in tema di carcere e post carcere è motivato, oltre che da un forte
riferimento ai principi dell’art. 27 della Costituzione, dalla funzione di prevenzione della recidiva.
Da anni la Compagnia orienta pertanto la sua azione verso le opportunità di formazione e
l’occupazione dentro gli istituti penitenziari e verso il reinserimento sociale di detenuti a fine pena.