Al Policlinico nuovo robot che consente d`eseguire interventi di

Ufficio Stampa, Rapporti con i Media e Relazioni Esterne
Comunicato AOU n. 09/2015
Modena, 27 febbraio 2015
Comunicato stampa
SANITA’ ALL’AVANGUARDIA. S’ARRICCHISCE LA DOTAZIONE TECNOLOGICA PROVINCIALE
Al Policlinico nuovo robot che consente d’eseguire interventi di
grande precisione per l’impianto di protesi al ginocchio e all’anca
Il sistema, utilizzabile su pazienti selezionati, combina TAC e chirurgia computerassistita e offre grandi vantaggi nel recupero della funzionalità. La disponibilità del
robot per entrambe le aziende sanitarie favorisce la formazione di giovani chirurghi
"Molto più accurato, meno invasivo, con tempi di recupero per i pazienti significativamente
ridotti e riduzione delle complicazioni post-operatorie." Sono le parole del professor Fabio
Catani direttore della Struttura Complessa di Ortopedia e Traumatologia del Policlinico di
Modena con le quali, con soddisfazione e non senza emozione, sintetizza i risultati che
consente di ottenere il nuovo Robot RIO System della Mako Stryker acquisito
dall’Azienda Ospedaliero – Universitaria e da alcuni mesi in funzione a pieno regime, dopo
avere completato la prevista fase sperimentale. ”La nuova tecnologia potrà essere
utilizzata su casi selezionati per la protesi di ginocchio, ad esempio, a quanti necessitano
di una protesi parziale e non totale”.
I tanti punti di forza del robot sono stati presentati questa mattina agli organi
d’informazione durante una conferenza stampa alla quale, tra gli altri hanno partecipato i
direttori di Ausl e Policlinico di Modena, rispettivamente Mariella Martini e Licia
Petropulacos, Anselmo Campagna direttore sanitario del Policlinico di Modena ed Eugenio
Rossi Urtoler, direttore del dipartimento di ortopedia e traumatologia dell’Ausl di Modena.
Il sistema, il primo di questo tipo presente in Italia in una struttura pubblica, assicura livelli
di precisione e di sicurezza sino ad ora mai raggiunti. Rispetto alle tecniche chirurgiche
tradizionali (artroscopia, osteotomia, protesi), la Chirurgia Computer Assistita Robotizzata
permette una maggiore precisione. Il nuovo robot, per questo tipo di interventi, sul piano
tecnologico, rappresenta la frontiera più avanzata. Il robot si basa sulla combinazione di
un piano chirurgico pre-operatorio (ottenuto con una TAC) e consente di ottenere la
massima personalizzazione dell’impianto protesico; è, infatti, possibile compiere la
scansione tridimensionale della regione anatomica in cui andrà inserita la protesi e quindi
eseguire l'intervento con una tecnologia a braccio robotico con strumenti integrati chirurgici
“intelligenti” ad alta definizione.
"Si tratta di un’acquisizione molto importante che arricchisce la dotazione tecnologica non
solo del Policlinico ma dell'intera rete ospedaliera provinciale. Nei prossimi mesi, a
dimostrazione che anche in quest’ambito l'integrazione è una realtà, Policlinico e Azienda
Usl rafforzeranno la collaborazione condividendo la piattaforma. Aggiungo che
l'acquisizione, frutto di un accordo con l'azienda produttrice permette il costante
aggiornamento, sia dell'hardware che del software, fa diventare il Policlinico il primo
ospedale pubblico italiano dotato dell'innovativo sistema di chirurgia robotica computerassistita per la chirurgia protesica dell’anca e del ginocchio" ha evidenziato il direttore
generale del Policlinico di Modena, Licia Petropulacos.
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Comunicato AOU n. 09/2015
“Ci troviamo di fronte a un positivo esempio di come attrezzature di assoluta qualità
possano diventare un patrimonio dell’intera comunità modenese e non solo di una
struttura. L’utilizzo virtuoso delle piattaforme robotiche oltre a consentire di offrire a un
numero sempre superiore di pazienti interventi realizzati con le tecnologie più moderne,
consente, come già avviene a Baggiovara nel campo della chirurgia mini-invasiva, di far
utilizzare l’attrezzatura a professionisti provenienti da aziende diverse. Da ultimo, aspetto
non meno rilevante, è possibile aumentare il numero di chirurghi, in grado di impiegare al
meglio queste tecnologie” ha aggiunto il direttore generale dell’Azienda Usl di Modena,
Mariella Martini.
“E' una nuovissima tecnologia che si affianca alle capacità umane ed organizzative già
presenti nella realtà ortopedica modenese ed un’altra occasione di collaborazione tra le
diverse sedi di cura delle patologie dell'anca e del ginocchio – ha commentato Eugenio
Rossi Urtoler, Direttore del Dipartimento di Ortopedia e Traumatologia dell’Azienda USL
di Modena - Sicuramente una acquisizione importante, sia per l' esecuzione pratica che
per lo studio di queste articolazioni”.
A seguito dell'impiego del robot il Policlinico è divenuto uno dei 5-6 ospedali a livello
europeo più avanzati in questo tipo di chirurgia mininvasiva. La nuova tecnologia
permetterà di rafforzare la tradizione ortopedica modenese, da sempre di altissimo livello,
costituendo, inoltre, un ottimo esempio d’integrazione, perché sarà tutta la rete provinciale
a usufruire in via primaria di questa innovazione.
I dati di attività
Nei primi 11 mesi del 2014 sono stati 100 i pazienti che hanno ricevuto una protesi di
ginocchio al Policlinico. Nello stesso periodo sono stati 210 i pazienti che hanno
ricevuto una protesi all’anca (15 revisioni). Dalla sua attivazione il robot ha impiantato
20 protesi di ginocchia e mercoledì 4 febbraio 2014 è stata impiantata la prima protesi
d’anca con la nuova metodica. L’età media della protesica d’anca per la donna è circa 68
anni e 66 anni per la donna mentre la media di sopravvivenza in Emilia - Romagna per
l’anca a 10 anni dall’intervento è del 97% e per il ginocchio è del 96%.
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