Com’eravamo Il 12 febbraio la classe 1^ media ha allestito una mostra intitolata “Com’eravamo”. Nelle settimane precedenti all’allestimento i ragazzi della classe prima sono stati incaricati dalla prof.ssa Marianna Pinna di svolgere una ricerca del materiale che riguardasse la vita dei nostri nonni. Il lavoro si è svolto dopo la formazione dei gruppi, ciascuno dei quali ha trattato un argomento. G. e F.: il calcio, i modi di dire sardi e una raccolta di illustrazioni. A. e M.: la scuola, le feste baruminesi e il lavoro. M.: la panificazione. E.: i vestiti tipici sardi, la chiesa e i cibi tipici sardi. C.: la pesca. R.: i mesi in sardo, il lavoro e la panificazione. Ciascun gruppo ha svolto la ricerca di oggetti, immagini, foto e con questi materiali sono stati predisposti cartelloni e banchi d’esposizione. La visita a Casa Zapata nella sezione etnografica (in collaborazione con le operatrici della Fondazione Barumini – Sistema cultura) e i laboratori didattici sulla produzione di pane e pasta (presso il Centro di Promozione culturale Giovanni Lilliu) e sulla produzione dei dolci (a casa dei genitori di un’alunna) hanno permesso di acquisire nuove conoscenze e produrre materiali utili per la mostra che, riguardando il passato, è stata intitolata ‘’COME ERAVAMO’’. La mattina del 12 febbraio la mostra è stata aperta al pubblico delle scuole di Barumini e a tutti gli interessati. I ragazzi hanno accompagnato tutti i partecipanti illustrando i loro lavori, e completando la visita con le foto proiettate nella L.I.M. Il pomeriggio era dedicato soprattutto ai genitori della classe prima. In seguito alla mostra c’è stato un rinfresco. Per i ragazzi questa mostra è stata un’esperienza e un insegnamento che ha arricchito le conoscenze nostre e altrui. Questi ragazzi hanno lavorato duramente per questo laboratorio, ma sono stati gratificati dalla sua riuscita. Questa esperienza ci piacerebbe rifarla. (M.Z. & A.P.) Zoom su alcuni lavori S., M. e L. hanno trattato gli argomenti sugli strumenti musicali (Cumenti Soniaus), sui giochi antichi (Is giogus antigus) e i mezzi di trasporto (Cumenti si moviaus) e hanno riprodotto con immagini ed elaborati questi argomenti su tre cartelloni. Cercando informazioni su internet abbiamo potuto osservare che gli strumenti musicali, i giochi e i mezzi di trasporto che si utilizzavano prima erano gli stessi descritti dai nostri genitori, nonni e bisnonni. Gli strumenti tradizionali e utilizzati una volta erano: is launeddas (strumento che richiede la tecnica della respirazione circolare, composto da tre canne) su sonetu (in italiano noto come la fisarmonica, viene tenuto fra le braccia e appoggiato sulle gambe: questo permette al suono di fuoriuscire) su sulitu (strumento a fiato, è lo strumento più antico che abbiamo in Sardegna; esistono due tipi di flauto, ovvero il flauto classico e lo zufolo, che sarebbe il flauto che utilizzavano i pastori per le greggi). I giochi che si facevano un tempo erano: nascondino (praticato ancora oggi) penconeddu (in italiano noto come campana, ancora praticato oggi) biccus (consiste nel lanciare dei sassolini in aria e prenderne altri sistemati in una superficie piana) luna monta (in italiano nota come cavallina, consiste nel saltare un compagno accovacciato davanti al saltatore) sa murra (dichiarata illegale nei luoghi pubblici perché si scommetteva in alcolici, denaro e a volte mettevano pure a rischio la loro vita). Prima si spostavano con: asini buoi con carretti cavalli. Questi mezzi non servivano solo per spostarsi ma anche per trasportare merci. (M.M. & S.F.)
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