Santuario Maria SS. dello Sterpeto A cura di: Padre Gennaro Citera [email protected] http://www.totustuusitalia.it Mercoledì 25 febbraio 2015 | N° 716 Orario Sante Messe Feriali: 07.00-12.00-18.30-20.00 Festivi: 08.30-10.00-11.30-12.30-18.30-20.00 I^ settimana di Quaresima I^ settimana del Salterio Grado: feria - Colore liturgico: viola Prima lettura Gio 3,1-10 Santi del giorno San Gerlando di Agrigento Vescovo Al vescovo Gerlando si deve la riorganizzazione della diocesi di Agrigento dopo la lunga occupazione musulmana che durò dall'829 al 1086. Secondo alcuni studiosi Gerlando era nativo di Besançon e fu nominato primicerio della «Schola cantorum» della chiesa di Mileto (Catanzaro) dal gran conte di Sicilia Ruggero I degli Altavilla. Dopo la riconquista di Agrigento dall'occupazione araba e il ristabilimento della gerarchia ecclesiastica nell'isola, Gerlando fu nominato dallo stesso conte, vescovo della città nel 1088. Venne consacrato a Roma da papa Urbano II. Partecipò al convegno di Mazara del 1098 e battezzò il signore arabo Chamud, chiamato poi Ruggero Achmet. Morì il 25 febbraio 1100. Gli altri Santi del giorno: Sant' Adelelmo di Engelberg Abate Sant' Eustasio di Aosta Vescovo San Luigi Versiglia Vescovo e martire Beata Maria Adeodata Pisani Beato Sebastiano dell’Apparizione Francescano Glossario dei termini Scrupolo. Timore di coscienza infondato o esagerato: pena interiore provocata da un giudizio sbagliato sulla malizia di un atto e sulle sue conseguenze, che si percepiscono sproporzionatamente aggravate. La coscienza scrupolosa ignora la bontà di Dio. E’ il contrario della coscienza lassa, che presta poca attenzione alla gravità del peccato. Ambedue, per eccessi contrari, si oppongono alla coscienza retta. Pillole di saggezza L'onnipotenza di Dio si manifesta soprattutto nel perdono e nella misericordia. San Tommaso D'Aquino I Niniviti si convertirono dalla loro condotta malvagia. Dal libro del profeta Giona In quel tempo, fu rivolta a Giona questa parola del Signore: «Àlzati, va’ a Nìnive, la grande città, e annuncia loro quanto ti dico». Giona si alzò e andò a Nìnive secondo la parola del Signore. Nìnive era una città molto grande, larga tre giornate di cammino. Giona cominciò a percorrere la città per un giorno di cammino e predicava: «Ancora quaranta giorni e Nìnive sarà distrutta». I cittadini di Nìnive credettero a Dio e bandirono un digiuno, vestirono il sacco, grandi e piccoli. Giunta la notizia fino al re di Nìnive, egli si alzò dal trono, si tolse il manto, si coprì di sacco e si mise a sedere sulla cenere. Per ordine del re e dei suoi grandi fu poi proclamato a Nìnive questo decreto: «Uomini e animali, armenti e greggi non gustino nulla, non pascolino, non bevano acqua. Uomini e animali si coprano di sacco e Dio sia invocato con tutte le forze; ognuno si converta dalla sua condotta malvagia e dalla violenza che è nelle sue mani. Chi sa che Dio non cambi, si ravveda, deponga il suo ardente sdegno e noi non abbiamo a perire!». Dio vide le loro opere, che cioè si erano convertiti dalla loro condotta malvagia, e Dio si ravvide riguardo al male che aveva minacciato di fare loro e non lo fece. Parola di Dio «Questa generazione è una generazione malvagia; essa cerca un segno, ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona. Poiché, come Giona fu un segno per quelli di Nìnive, così anche il Figlio dell’uomo lo sarà per questa generazione. Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro gli uomini di questa generazione e li condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone. Nel giorno del giudizio, gli abitanti di Nìnive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona». Parola del Signore Santo Rosario Misteri Gloriosi: 1- La Risurrezione di Gesù 2- L’Ascensione di Gesù al cielo 3- La discesa dello Spirito Santo 4- L’Assunzione di Maria Vergine al cielo 5- L’incoronazione di Maria Regina del cielo 1 Gloria al Padre + 1 Padre Nostro + 10 Ave Maria. A conclusione: Salve Regina + Litanie. Consacrazione a Gesù Misericordioso Misericordiosissimo Salvatore, io mi consacro totalmente e per sempre a Te. Trasformami in un docile strumento della tua Misericordia. O Sangue e Acqua che scaturisci dal Cuore di Gesù come sorgente di Misericordia per noi, confido in Te! Salmo responsoriale Sal 50 Messaggi di Medjugorje Tu non disprezzi, o Dio, un cuore contrito e affranto. Messaggio del 25 aprile 1995 Cari figli! Oggi vi invito all'amore. Figlioli, senza l'amore non potete vivere ne con Dio ne con i fratelli. Perciò vi invito tutti ad aprire i vostri cuori all'amore di Dio che è tanto grande ed aperto per ognuno di voi. Dio, per amore dell'uomo, mi mando in mezzo a voi per mostrarvi la via della salvezza, la via dell'amore. Se prima non amate Dio, non potrete amare il prossimo ne colui che odiate. Perciò, figlioli, pregate e attraverso la preghiera scoprirete l'amore. Grazie per avere risposto alla mia chiamata! Pietà di me, o Dio, nel tuo amore; nella tua grande misericordia cancella la mia iniquità. Lavami tutto dalla mia colpa, dal mio peccato rendimi puro. Crea in me, o Dio, un cuore puro, rinnova in me uno spirito saldo. Non scacciarmi dalla tua presenza e non privarmi del tuo santo spirito. Tu non gradisci il sacrificio; se offro olocàusti, tu non li accetti. Uno spirito contrito è sacrificio a Dio; un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi. Canto al Vangelo (Gl 2,12-13) Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria! Ritornate a me con tutto il cuore, dice il Signore, perché sono misericordioso e pietoso. Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria! Il Vangelo di oggi Lc 11,29-32. A questa generazione non sarà dato che il segno di Giona. + Dal Vangelo secondo Luca In quel tempo, mentre le folle si accalcavano, Gesù cominciò a dire: Signore, che dai per maestro il dolore Tu eri sempre presente con i tuoi pietosi tormenti, cospargendo delle più ripugnanti amarezze tutte le mie delizie illecite per indurmi alla ricerca della delizia che non ripugna. Dove l'avessi trovata, non avrei trovato che te, Signore, te, che dai per maestro il dolore e colpisci per guarire e ci uccidi per non lasciarci morire senza di te. Sant'Agostino
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