2015_03_05-rassegna

Dipartimento Comunicazione & Immagine
Responsabile - Lodovico Antonini
RASSEGNA STAMPA
Anno XVI - 05/03/2015
A cura di Bruno Pastorelli
entra
entra
entra
entra
Seguici su:
Sommario
.
MF-MILANO FINANZA giovedì 5 marzo 2015
Banchieri accerchiati sui bonus
.
MF-MILANO FINANZA giovedì 5 marzo 2015
I sindacati bancari all'attacco - Oggi nuovo incontro per il rinnovo del contratto nazionale ma il clima è
sempre più teso. Sileoni (Fabi) chiede siano pubblicati gli stipendi dei vertici dell'associazione bancaria
.
IL SOLE 24 ORE giovedì 5 marzo 2015
La Fabi blinda l’area contrattuale
.
CORRIERE DELLA SERA giovedì 5 marzo 2015
Sileoni (Fabi) «Abi vuole smantellare il contratto»
.
IL MESSAGGERO (Tutte le edizioni) giovedì 5 marzo 2015
Sileoni (Fabi): «Intesa a marzo o l'Abi darà il via ai licenziamenti»
.
IL SOLE 24 ORE giovedì 5 marzo 2015
I promotori in cerca di contratto - Agenti di vendita a provvigione ora premono per un accordo collettivo di
categoria
.
BRESCIA OGGI giovedì 5 marzo 2015
CREDITO COOPERATIVO. Profitti in crescita del 10% per la Bcc di Capriolo: impieghi in frenata
.
AGI 4 marzo 2015
Bancari: Fabi, Abi ha gia' accordo con governo per licenziare
.
RADIOCOR 4 marzo 2015
17:35 - Banche: Sileoni (Fabi), 'Abi pronta a smantellare l'area contrattuale
Federazione Autonoma Bancari Italiani via Tevere, 46 00198 Roma - Dipartimento Comunicazione & Immagine
Riservato alle strutture
Dipartimento Comunicazione & Immagine
Responsabile - Lodovico Antonini
RASSEGNA STAMPA
Anno XVI - 05/03/2015
A cura di Bruno Pastorelli – [email protected]
Creval promossa da Banca Akros
.
IL SOLE 24 ORE giovedì 5 marzo 2015
Sui derivati indaga anche la procura di Roma
.
IL SOLE 24 ORE giovedì 5 marzo 2015
La crisi dello spread e il «baratto» banche-Tesoro
.
IL SOLE 24 ORE giovedì 5 marzo 2015
Mps, il Tesoro socio al 4% dopo l’aumento di capitale - Impegno del Mef a non cedere le azioni per 6 mesi
.
IL SOLE 24 ORE giovedì 5 marzo 2015
L’altolà di UnipolSai sull’aeroporto di Firenze
.
IL SOLE 24 ORE giovedì 5 marzo 2015
Mps, il Tesoro socio al 4% dopo l’aumento di capitale - Impegno del Mef a non cedere le azioni per 6 mesi
.
IL SOLE 24 ORE giovedì 5 marzo 2015
La «nuova» Mediolanum spinge sulla raccolta - Doris: «Spero Berlusconi resti nostro azionista» - Patto
Mediobanca? Resterà zoccolo duro
.
IL MESSAGGERO giovedì 5 marzo 2015
Banca Etruria, nuova offerta di Serra - Lettera del 19 febbraio con un nuovo piano Algebris: «No comment»
.
IL MESSAGGERO giovedì 5 marzo 2015
Sofferenze nelle banche - Nicastro: «Ok alla bad bank per istituti piccoli e medi»
.
IL MESSAGGERO giovedì 5 marzo 2015
Mps, il Tesoro manterrà il 4% fino a fine gennaio 2016 –
.c.
.
Return
.
Articoli
MF-MILANO FINANZA giovedì 5 marzo 2015
Banchieri accerchiati sui bonus
Federazione Autonoma Bancari Italiani via Tevere, 46 00198 Roma - Dipartimento Comunicazione & Immagine
Riservato alle strutture
Dipartimento Comunicazione & Immagine
Responsabile - Lodovico Antonini
RASSEGNA STAMPA
Anno XVI - 05/03/2015
A cura di Bruno Pastorelli – [email protected]
Federazione Autonoma Bancari Italiani via Tevere, 46 00198 Roma - Dipartimento Comunicazione & Immagine
Riservato alle strutture
Dipartimento Comunicazione & Immagine
Responsabile - Lodovico Antonini
RASSEGNA STAMPA
Anno XVI - 05/03/2015
A cura di Bruno Pastorelli – [email protected]
.
MF-MILANO FINANZA giovedì 5 marzo 2015
Nicastro (Unicredit): in Italia 350 miliardi di npl
di Francesca Gerosa
I crediti deteriorati delle banche italiane sono attesi a 350 miliardi di euro a fine 2014. Lo ha dichiarato ieri
Roberto Nicastro, direttore generale di Unicredit , in audizione al Senato: «Si tratta di 750 mila miliardi delle
vecchie lire, è una cifra impressionante che assorbe moltissimo capitale». Secondo i dati Fmi, le banche italiane
hanno 330 miliardi di crediti anomali, ossia prestiti che saranno rimborsati in ritardo o per nulla. Questa cifra,
che corrisponde a circa un quinto del pil italiano, è triplicata dal 2007. Per circa 180 miliardi si tratta di
sofferenze, cioè di crediti che hanno minori chance di essere ripagati. Ci sono enormi depositi delle famiglie
italiane per finanziare queste posizioni e ciò rappresenta una «zavorra pesantissima» per lo sviluppo e la
crescita. Nicastro ha spiegato che il livello dei crediti incagliati è così alto a causa della crisi economica, che in
Italia è più profonda rispetto alla media dell'Eurozona, e per via dei tempi di recupero dello smobilizzo di
queste masse, che sono molto dilazionati rispetto agli altri Paesi Ue. Perciò, secondo il banchiere di Unicredit
, è necessario intervenire con una riforma delle procedure che, a costo zero, migliori i tempi e l'efficacia nel
recupero dei crediti problematici. Una procedura fallimentare dura in media sette anni e l'escussione di una
garanzia circa tre; al contempo i tassi di recupero bassi rendono estremamente incerto il valore degli attuali
350 miliardi di crediti problematici. C'è poi grande difficoltà a far incontrare domanda e offerta nel mercato
dei crediti problematici. In particolare, ha osservato Nicastro, si pone il problema del «pricing gap», per cui il
prezzo d'acquisto proposto dai grandi investitori risulta troppo basso rispetto ai valori di carico iscritti nei
bilanci delle banche. Su 350 miliardi, ne sono stati venduti meno di 10 e a prezzi bassissimi. Urge quindi una
riforma delle procedure che darebbe grandi benefici per l'economia reale in un momento in cui si sta assistendo
a segnali di ripresa dell'economia, «per cui i benefici collegati alla liberazione di capitale, a partire dalla
capacità di incrementare i finanziamenti a imprese e famiglie, sarebbero esponenziali», ha dichiarato Nicastro.
Il governo italiano sta studiando la possibilità di creare una bad bank, ossia una società munita di garanzie
statali cui trasferire i crediti deteriorati, di cui azionisti le stesse banche o altri investitori privati. Non tutte le
banche, però. Unicredit e Intesa Sanpaolo hanno già detto di non essere interessate al progetto. «Per risolvere
il problema delle sofferenze bancarie Unicredit ha creato una struttura interna e dunque non ha interesse a
una bad bank di sistema», ha ribadito il direttore generale di piazza Gae Aulenti. (riproduzione riservata)
Return
.
MF-MILANO FINANZA giovedì 5 marzo 2015
Banche, maglie strette sui bonus - Sarà più difficile sfuggire ai limiti ai compensi previsti
dalle recenti norme Ue. Sotto la lente soprattutto indennità e benefit che si aggiungono ai
salari. Ma adesso il Regno Unito si prepara allo scontro
di Francesco Ninfole
Sarà più difficile per i banchieri sfuggire alle norme Ue sui bonus, attraverso pratiche diffuse soprattutto nel
Regno Unito. I banchieri da tempo hanno trovato modi per aggirare i limiti definiti dalla direttiva Crd4, che
impongono alle retribuzioni variabili di non superare quelle fisse.
Il principio è semplice: le banche giudicano alcune tipologie di compenso come fisse, anche se in realtà hanno
le caratteristiche di una retribuzione variabile. Così il tetto massimo per i bonus diventa più alto. Per bloccare
queste prassi ieri l'Eba ha messo in consultazione linee guida sulle remunerazioni che definiscono gli elementi
necessari per considerare un compenso fisso o variabile.
Al termine della consultazione, che durerà tre mesi, le autorità nazionali dovranno aderire ai principi o, in caso
contrario, dovranno spiegare le ragioni del dissenso. Ed è a questo punto che diventerà probabile lo scontro
Federazione Autonoma Bancari Italiani via Tevere, 46 00198 Roma - Dipartimento Comunicazione & Immagine
Riservato alle strutture
Dipartimento Comunicazione & Immagine
Responsabile - Lodovico Antonini
RASSEGNA STAMPA
Anno XVI - 05/03/2015
A cura di Bruno Pastorelli – [email protected]
ma anche a farsi carico di 20 dipendenti dell'istituto istituto basandoli ad Arezzo e di 40 di Etruria Informatica.
Quest'ultima ultima, controllata della banca è presieduta da Lorenzo Rosi, ex numero uno dell'Etruria Etruria.
Il passo in avanti di Algebris pronto a un intervento ad ampio raggio che potrebbe riguardare quindi un
perimetro più largo, non avrebbe ancora ricevuto una risposta formale. Secondo l'iter iter saranno i commissari
ad esprimersi, ma solo dopo aver avuto l'avallo avallo di Bankitalia, specie se Sora e Pironti dovessero accettare
la proposta di cooperazione ampia. Sembra che il disegno di Serra punti anche a reclutare partner che possano
ricapitalizzare l'Etruria Etruria facendola uscire dalle secche. «Non ho nulla da aggiungere alla nota fatta», è
stata la risposta da- ta ieri dal finanziere italo- londinese, a margine della convention di Banca Mediolanum, ai
cronisti che chiedevano aggiornamenti sulla sua richiesta di un rinvio dell'audizione audizione in Consob in
relazione alla riforma delle Popolari. r. dim.
Return
.
IL MESSAGGERO giovedì 5 marzo 2015
Sofferenze nelle banche - Nicastro: «Ok alla bad bank per istituti piccoli e medi»
Sofferenze bancarie record nel 2014 e zavorra pesantissima per la crescita economica italiana. A lanciare
l'allarme allarme è il direttore generale di Unicredit, Roberto Nicastro, che sottolinea anche come una bad
bank possa aiutare a risolvere proprio il problema delle sofferenze. «La massa di crediti deteriorati in Italia ha
ormai raggiunto livelli assolutamente record e la stima per fine anno (2014) è di 350 miliardi di euro», ha detto
Nicastro in un'audizione audizione alla Commissione Finanze del Senato, sottolineando che «questo è un
enorme problema, una zavorra, perché assorbono enorme liquidità, capitale e prevengono la possibilità di
riallocare questo capitale a nuovo sviluppo». Il direttore generale di Unicredit ha spiegato che il livello delle
sofferenze è così alto per due motivi: «La crisi economica, che in Italia è stata la più profonda nell'eurozona
eurozona», e poi perché «i tempi di recupero di queste masse sono più lunghi e dilatati rispetto ad altri paesi
europei», in media 7 anni la durata di una procedura fallimentare. E per superare lo scoglio di tutte queste
sofferenze, il progetto del governo per una bad bank «va nella direzione giusta per le banche piccole e medie»,
ha osservato il manager milanese.
Return
.
IL MESSAGGERO giovedì 5 marzo 2015
Mps, il Tesoro manterrà il 4% fino a fine gennaio 2016 –
`Già assunto l'impegno impegno Assemblee il 14 aprile per aumento e nuovo cda formale sull'aumento
aumento di capitale da 3 miliardi convocando per martedì 14 aprile le assemblee ordinaria e straordinaria per
la nomina del nuovo consiglio di amministrazione, visto che l'attuale attuale è in scadenza, e per il via libera al
piano di rafforzamento patrimoniale. Intanto il Tesoro, che da luglio avrà il 4% del capitale, si impegna a
mantenerlo fino a fine gennaio 2016. Come anticipato dal Messaggero di martedì scorso, ieri pomeriggio il cda
presieduto da Alessandro Profumo ha approvato il bilancio 2014 chiuso con una perdita di 5,3 3 miliardi, a
causa di 7,8 8 miliardi di rettifiche, e messo sulla rampa di lancio la manovra di ricapitalizzazione che fa parte
del piano sul capitale concordato con la Bce per coprire lo shortfall (deficit) di 2,1 1 miliardi emerso a seguito
del comprensive assessment. Il cda ha inoltre sostituito David Manuel Martinez, patron di Fintech Advisory,
primo azionista con il 4,5 5%, dimessosi giorni fa con la motivazione del sopraggiungere di impegni gravosi: al
suo posto è stato cooptato Christian Whamond, dal 2012 direttore corporate credit di Fintech e direttore di
Fintech Europe che completerà tra poco più di un mese il mandato, salvo venga confermato. Prendendo la
parola in cda, il manager avrebbe espresso il compiacimento per l'incarico incarico che svolgerà. Intanto il
primo luglio il Tesoro potrebbe ricevere una azioni Mps pari al 4% del capitale. È l'ipotesi ipotesi indicata al
termine del cda che ha determinato il numero di azioni da assegnare al Tesoro per il pagamento degli interessi
2014 sui Monti bond: si tratta di circa 449 milioni di azioni ordinarie. A titolo di esempio, l'istituto istituto
Federazione Autonoma Bancari Italiani via Tevere, 46 00198 Roma - Dipartimento Comunicazione & Immagine
Riservato alle strutture
Dipartimento Comunicazione & Immagine
Responsabile - Lodovico Antonini
RASSEGNA STAMPA
Anno XVI - 05/03/2015
A cura di Bruno Pastorelli – [email protected]
precisa che di fronte a un aumento di capitale da effettivi 3 miliardi e un prezzo delle azioni Mps alla data del
lancio dell'aumento aumento in linea con i valori attuali, «la quota di pertinenza del ministero dell'Economia
Economia dopo il completamento dell'aumento aumento sarebbe del 4% circa». Il ministero, aggiunge la
banca, «si è reso di- sponibile ad impegnarsi fino al 180? giorno successivo al primo luglio 2015 (data in cui
riceverà le azioni, ndr) a non effettuare operazioni di vendita delle azioni ricevute», in modo da allinearsi alla
prassi del mercato e riducendo per un ragionevole periodo di tempo le potenziali conseguenze negative sul
titolo legate al possibile effetto di eccesso di offerta sul mercato. Dopo il consiglio, il presidente della fondazione
Marcello Clarich ha incontrato i rappresentanti di Fintech e di Btg Pactual (i tre soci hanno stretto un patto sul
9%). La riunione, alla quale ha preso parte l'head head hunter Korn Ferry, avrebbe esaminato le possibili
candidature per il nuovo cda, che dovrebbe essere portato da 12 a 14 membri: al patto ne spetteranno sette, di
cui tre donne. «Quando comunicheremo i nomi ci sarà qualche bella sorpresa», ha detto Clarich riferendosi
proprie alle quote rosa.
Torquato Tasso
A re malvagio consiglier peggiore.
.c.
.
Return
Federazione Autonoma Bancari Italiani via Tevere, 46 00198 Roma - Dipartimento Comunicazione & Immagine