Benefit ambientale: da Indeco e Ecombiente solo metà del dovuto

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Latina
Sabato 7 Marzo 2015
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Benefit ambientale:
da Indeco e Ecombiente
solo metà del dovuto
Il caso
Attività istituzionali,
la spesa non convince
Una spesa di 140mila euro in
attività istituzionali da chiarire.
È il 13 ottobre scorso, quando
l'allora direttore generale, Rino
Monti, sigla una determina per
quella cifra, parlando di
«manifestazioni e iniziative che
in tutto l'anno coinvolgono enti
pubblici e privati, fondazioni,
ordini e associazioni di
categoria, nonché di
volontariato sociale e culturale»,
e di «valore socio- culturale delle
iniziative per famiglie e
socializzazione per i più giovani,
e veicolano i valori dello sport, la
sicurezza, l'impegno sociale».
Segue l'elenco di associazioni,
agenzie di viaggio, di
comunicazione, di sicurezza.
Secondo però il consigliere del
Pd, Fabrizio Porcari, che ha
portato il caso in commissione
Trasparenza, «mancano i
riferimenti delle fatture e si dice
che le prestazioni non erano
disponibili sul mercato
elettronico, ma non si spiega
quali». Il presidente Omar
Sarubbo ha presentato un'altra
determina, in questo caso per
l'acquisto urgente di gasolio da
riscaldamento. «Ma l'arrivo
dell'inverno è in genere un
evento programmabile».
Sugli impianti lite in commissione, Pansera: «Rida non ha
l’Aia per 400 mila ton». Altissimi: «Falso, l’ok scade solo nel 2022»
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RIFIUTI
Un benefit ambientale pagato solo a metà. In piazza del Popolo
non si fanno i conti sui rifiuti solo
sulle uscite, ovvero sui soldi che
escono in costi di conferimento a
Rida o altri soggetti, ma pure sulle mancate entrate, già poche di
per sé. Il Comune di Latina, essendo territorio ospitante una discarica, ottiene il benefit ambientale dagli altri soggetti che conferiscono rifiuti. Ma nel 2014, se dovevano entrare 428.041 euro, alla
fine ne sono giunti solo 240.813.
Per la precisione, da Indeco
225.573 euro contro 328.883 euro, e da Ecoambiente 15.240 euro
contro 99.157 euro. Il resto? È
previsto in entrata nel 2015, pur
essendo benefit ambientali del
2014. Lo si evince dall'apposita
determina del settore Ambiente
del 10 febbraio, e pubblicata ieri.
Tutta colpa dei gestori? Non esattamente. Intanto, l'accertamento
si basa proprio su dati forniti dai
gestori stessi. Che "girano" il benefit ambientale mano a mano
che incamerano i canoni di conferimento. Ma, per fare un esempio, a Ecoambiente mancano in
entrata qualcosa come 9,8 milioni di euro di antichi, o recenti, canoni di conferimento (e anche
oneri post gestione) ancora da introitare: "Sono 3,8 milioni di euro
da Latina Ambiente, 1,5 milioni
di euro da Anzio, 1,7 milioni di
euro da Nettuno e altre somme
da altri soggetti, enti pubblici o
anche privati - ricorda l'ad Pierpaolo Lombardi - la società riversa il benefit ambientale mano a
mano che il cliente paga: io mi limito solo a girarlo". Un altro grattacapo per il Comune di Latina,
alle prese con le spese: il Piano
economico e finanziario non solo non è ancora pronto, ma alcune voci sono ora addirittura finite sotto la lente d'ingrandimento
dell'Avvocatura di piazza del Popolo, come le detrazioni per i fa-
mosi 352mila euro di mutui per
acquisto mezzi (fondi Docup), e il
taglio ai servizi, per capire se incidano sul contratto o meno. Un tema emerso ieri in commissione
Ambiente, seduta nella quale l'assessore Alberto Pansera ha anche relazionato sull'incontro avuto lunedì con il suo omologo della Regione, Michele Civita. E qui
scoppia il caso: "La Rida Ambiente di Aprilia - ha affermato Pansera - non ha ancora l'autorizzazione finale per trattare 409mila
tonnellate, ma sta ancora a
220mila. L'ho chiesto durante
l'incontro in Regione con Civita e
ce lo hanno confermato". Peccato però che l'Aia ci sia, e risalga al
20 giugno scorso. E c'è scritto
409.200 tonnellate all'anno. L'ad
di Rida, Fabio Altissimi, precisa:
"Abbiamo adempiuto a tutte le
prescrizioni, e anche versato le fidejussioni" e, relativamente alla
scadenza citata nell'Aia, il 9 febbraio 2015, in quanto aveva durata sincrona a quella del 2009, Altissimi spiega ancora: "Per decreto, la durata delle autorizzazioni
è stata aumentata: la nostra scade quindi nel 2022". "Tutto questo - conclude Altissimi - sarà forse sfuggito agli assessori...". Infine, si registra, 48 ore fa, l'autorizzazione della Regione all'ampliamento anche per Indeco, per la
stessa quantità, 25mila tonnellate, autorizzata a Ecoambiente
dieci giorni fa.
Andrea Apruzzese
© RIPRODUZIONE RISERVATA
La discarica di Borgo Montello
Licenziata dopo 25 anni di lavoro
si incatena sotto la sede dell’Ara
IL CASO
Maria Pattaro
si è
incatenata
ai cancelli
della sede
dell’Ara
LA PROTESTA
DEI COLLEGHI
DELLA FLAI CGIL
IERI MATTINA
IN VIA
DON MINZONI
E' stata licenziata dopo 25 anni di
lavoro all'Ara, l'associazione regionale degli allevatori di Latina, Anna Maria Pattaro che ieri mattina
si è incatenata davanti la sede dell'
associazione in Via Don Minzoni,
ora gestita dalla Coldiretti. Insieme ad Anna Maria è stata licenziata anche un'altra collega, anche lei
iscritta alla Flai Cgil di Latina, Patrizia Giannini, e altri tre colleghi
nel Lazio. «Eravamo nel pieno della contrattazione sindacale - spiega Anna Maria - abbiamo anche
firmato un accordo con cui abbiamo, responsabilmente, accettato
la riduzione dello stipendio e il
blocco degli scatti di anzianità rinunciando a circa 200 euro al mese. Dopo neanche una settimana è
arrivata la lettera di licenziamento». Oltre al danno, anche la beffa:
«La motivazione nella lettera di li-
Rappresentanze sindacali, la Cisl
vince alla Asl. Attesa per gli eletti
LE ELEZIONI
E’ stata lotta all’ultimo voto, ora
sarà all’ultima preferenza. I seggi per le rappresentanze sindacali unitarie alla Asl sono stati definiti, anche se in via ufficiosa, solo ieri, ma servirà martedì per conoscere gli eletti. Sono state elezioni “vere” e partecipate, con il
74% degli aventi diritto che si è
presentato alle urne nell’azienda
pubblica più grande della provincia.
I RISULTATI
Alla Cisl va il 28,8% dei consensi
che consente di conquistare 10
dei 36 seggi a disposizione. Subito dopo c’è la Uil che ottiene il
21,6% e 8 seggi. Bene il Nursind,
sindacato che riunisce gli infermieri, che con il 20,3% conquista
7 eletti e fa meglio della Cgil che
ottiene il 17,6% ed elegge 6 rappresentanti. Ne vanno 2 alla Fsi
che ferma la sua corsa al 6,2% dei
voti. Conquistano un seggio ciascuno l’Usb - che era all’esordio
assoluto - forte del 3% ottenuto.
Alla Fials basta l’1,9%, mentre all’Ugl addirittura appena lo 0,7%
che grazie ai “resti” fa scattare
un eletto per questa organizzazione sindacale.
blici, in misura superiore al numero degli iscritti». Un evidente
atto di fiducia. Soddisfazione per
com’è andato l’esordio è stata
espressa anche dall’Usb.
LE CURIOSITA’
OSTETRICHE
Si votava al “Goretti” e negli altri
ospedali del territorio, ma anche
nelle sedi amministrative dell’azienda sanitaria. La Cisl ha ottenuto il primato di voti ad Aprilia, Cori, all’ospedale di Latina,
alla sede di Latina Fiori, a Sezze e
Terracina. La Uil è al primo posto, invece, al poliambulatorio di
piazza Celli, a Latina, a Priverno,
Gaeta, Formia e Minturno. Il
Nursind, invece, ottiene il primato nel solo seggio di Fondi. Si conoscerà appunta martedì, invece, la nuova “squadra” della Rsu.
Si votava anche negli altri enti
pubblici, ma quello della sanità
resta il campo di “battaglia” sempre più atteso in termini di risultati. Soddisfazione è stata espressa dalla funzione pubblica Cisl:
«I primi dati evidenziano che otteniamo il consenso di tantissime lavoratrici e lavoratori pub-
La federazione nazionale dei collegi ostetriche (Fnco) ha eletto i
vertici per il triennio 2015-2017.
Alla guida è stata eletta Maria Vicario, di Napoli, mentre nel comitato centrale trova spazio anche Marilisa Coluzzi di Latina,
«esperta in diritto, comunicazione ed euro progettazione» - si
legge nella nota diffusa dalla
Fnoc, in servizio al “Goretti”.
Giovanni Del Giaccio
© RIPRODUZIONE RISERVATA
AL VOTO IL 74%
DEGLI AVENTI
DIRITTO. IL SINDACATO
OTTIENE 10 SEGGI,
LA UIL SEGUE CON 8
POI NURSIND E CGIL
cenziamento è "motivo oggettivo",
cioè la mancanza di attività, ma
posso assicurare che non è vero.
Anzi lunedì abbiamo perfino un incontro a Pontinia in cui spiegare
alcune nuove disposizioni agli allevatori. Inoltre scrivono che non sono riusciti a trovare un altro posto
dove inserirmi, e lo stesso vale per
la mia collega».
Le lettere inviate anche alla Regione e all'Ara Lazio dagli allevatori
che noi abbiamo seguito che si sono detti contrariati dal provvedimento. «Ma l'Ara non ha avuto
NEL LAZIO LETTERE
A CINQUE DIPENDENTI
DELL’ASSOCIAZIONE
REGIONALE ALLEVATORI
«MA IO NON MOLLO
PROTESTA A OLTRANZA»
scrupoli e ci ha mandato a casa, ecco da dove nasce la mia protesta».
"Come un femminicidio", si legge
in uno dei manifesti che Anna Maria ha affisso in via Don Minzoni
«perché è un licenziamento discriminatorio - protesta la Pattaro inoltre il lavoro di cui mi occupo
andrà ad aumentare visto che tutte
le aziende del lattiero-caseario
hanno adesso l'obbligo di iscrizione all'associazione». Anna Maria
si è sempre occupata del settore
bufalino e nel corso degli anni gli
iscritti sono aumentati di ben 50
unità, erano 10, ora sono 60.
«Continuerò la protesta fino a
quando ce la farò - spiega la Pattaro - non voglio arrendermi perché
l'obbiettivo che voglio raggiungere
è la ripresa della contrattazione
sindacale perché voglio tornare a
lavorare e mi opporrò al licenziamento in tutte le sedi possibili».
Francesca Balestrieri
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La visita al Messaggero
In Regione
Audizione mercoledì
sull’atto aziendale
E’ prevista per mercoledì
prossimo l’audizione di
Michele Caporossi, direttore
generale della Asl, in Regione.
Il manager, da un anno alla
guida dell’azienda sanitaria
pontina, illustrerà l’atto
aziendale e le strategie per il
territorio. Lo aspetta al “varco”
Giuseppe Simeone, consigliere
regionale di Forza Italia, tra i
più critici rispetto alle attività
portate avanti in questo
periodo dalla Asl. «Avremo
finalmente la possibilità di
ascoltare direttamente dalla
voce del direttore generale dice - le ragioni di scelte
che erano e restano scellerate
sul piano della qualità, della
quantità e dell'efficienza dei
servizi erogati dalla sanità
pontina». Simeone parla di
«libro dei sogni» inattuabile.
Baby giornalisti in redazione
Giornalisti in erba: gli alunni della quinta elementare del plesso
Giuseppe Garibaldi di Borgo Santa Maria (Istituto Comprensivo
Fabiano di Borgo Sabotino) hanno visitato ieri la redazione di
Latina del Messaggero accompagnati dalle insegnanti Roberta
Stivali, Lucia Policastro e Teresa Giangrande. I ragazzi hanno
tempestato i cronisti di domande, ma hanno voluto anche
dimostrare di essersi preparati a dovere: il lavoro di mesi è stato
condensato in due grandi tabelloni ricchi di disegni, didascalie,
pagine di giornale e articoli ritagliati e incollati che ora
campeggiano in redazione. Per i baby giornalisti un primo
passo: si preparano a varare un giornalino scolastico.