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10 marzo 2015
La rinaugurazione (inaugurazione per la seconda volta) del Monumento “La Rossa”, che
ricorda gli otto Partigiani uccisi nel campo del fondo “La Rossa” presso Fornace Galotti di
Imola, è un progetto del Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti (C.P.I.A.) curato da
Annalisa Cattani e promosso dai 10 Comuni del Distretto Culturale Imolese, ANPI e CIDRA.
Questo progetto è parte di un programma denominato “QUANDO UN POSTO DIVENTA
LUOGO” elaborato dalla Biblioteca Comunale di Imola, dal CIDRA e dall’ANPI nell’ambito
delle celebrazioni per il 70° Anniversario della Liberazione. Esso consiste nell’associare ad
una Scuola un Monumento del nostro territorio che ricorda antifascisti, partigiani caduti e
quanti combatterono per restituire all’Italia libertà, dignità, democrazia, progresso e giustizia
sociale, pace e lavoro, e affida agli Insegnanti che si sono resi disponibili il compito di
coinvolgere i loro Studenti in un progetto di rinaugurazione del monumento per ricordare ed
elaborare ciò che lo stesso monumento indica come ammonimento.
“LA ROSSA”: la storia.
…1944 ottobre. Il fronte si era fermato per l’esaurirsi della spinta alleata,
stabilizzandosi ad una distanza di cinque o sei chilometri sulla linea Borgo
Tossignano, Riolo Bagni, Rivola; il Battaglione, pur nella strettezza di spazio,
cercò, finché gli fu possibile, di non rinunciare al suo compito, ma le insidie si
accavallavano. La zona era piena di tedeschi; questo consentiva a spie ed
infiltrati di scandagliare le campagne.
…1945 gennaio. Molti partigiani riescono a filtrare attraverso le maglie del
rastrellamento, ma alcuni, assieme ad abitanti della zona, sono catturati.
Gli arrestati sono rinchiusi, dopo essere stati malmenati, in una stanza di Cà
Fontana Vezzolo; di qui vengono poi scortati a Monte Meldola e quindi sulla
strada di Codrignano, dove sono caricati su di un camion e portati alla Rocca di
Imola.
Vengono ancora bastonati tanto che il 12 febbraio Guido Bianconcini muore.
Altri otto: i cugini Paolo Roncassaglia (anni 21-n. a Casola Valsenio) e Antonio
Roncassaglia (anni 20- n. a Riolo Bagni), Attilio Visani (anni 27-n. a
Palazzuolo), Paolo Farolfi (anni 20-n. a Tossignano), Dante Giorgi (anni 20-n. a
Imola), Lorenzo Baldisserri (anni 20-n. a Catelbolognese), Emilio Benedetti
(anni 30-n. a Palazzuolo) e Sergio Ragazzini (Medaglia d’argento al Valor
Militare “alla memoria”, anni 20-n. a Riolo Bagni), sono uccisi il 10 marzo nel
campo del fondo “La Rossa” presso Fornace Galotti di Imola.