CONFESERCENTI: NEI PRIMI TRE MESI 415

UIL: COORDINAMENTO LAVORATORI COMPARTO ARTIGIANO
Essere strumento confederale che guarda alla rappresentanza ed alle tutele per i lavoratori
del comparto artigiano è sicuramente più difficile perché se il “punto di riferimento” è
rappresentato da oltre un milione di lavoratori dipendenti da imprese artigiane, raggiungere i
posti di lavoro delle microimprese di settore, specie in Basilicata, è più complicato. Ma la Uil
ci prova. E’ questo il messaggio del coordinamento dei lavoratori del comparto artigiano che
si è riunito nella sede confederale della Uil, coordinamento che oltre alle relazioni sindacali,
alla sottoscrizione degli Accordi Interconfederali per il comparto artigiano, rappresenta il
fulcro operativo in materia di politiche bilaterali del comparto artigiano.
Per la UIL la micro e piccola impresa artigiana è una parte straordinaria del sistema
produttivo, dove la strategia partecipativa ha più motivo di esistere. Infatti - sostiene la Uil il confine tra il datore di lavoro ed il dipendente, che c’è ed è reale, è caratterizzato dalla
consapevolezza - cosciente, consapevole o no- che il fine dell’impresa, cioè la redditività del
lavoro, è fine comune per la difesa dell’impresa e dell’occupazione. In più, la microimpresa è
solo a volte strutturata ma il più delle volte non lo è. Infine, la microimpresa, per sua natura
e dimensionata su presenze umane ridotte. Quindi, le dinamiche relazionali e sociali sono
quelle proprie dei piccoli nuclei sociali. Di qui l’obiettivo del Sindacato di arrivare a quei
“nuclei sociali atomizzati” per essere riconosciuti e ritenuti utili per essere apprezzati e
delegati a rappresentare bisogni e richieste per dare risposte. Sta in questo l’esigenza di
potenziare figure sul territorio con funzione trasversale. I Delegati di Bacino UIL
dell’artigianato e i RLST UIL dell’artigianato sono quindi visti come parte di un disegno ampio
e partecipato di presidio trasversale del territorio. Con professionalità elevate (perché
trasversali), con certezze occupazionali tali da consentire un lavoro che è più una
“professione”. E’ una professione perché è un’attività con orari e metodiche tarate su realtà
diverse e specifiche dell’artigianato.
Nella Uil cresce dunque la consapevolezza che rappresentando anche questi Lavoratori si
rafforza il Sindacato, rappresentando di più e meglio il mondo di chi si avvicina al lavoro,
costruendo impresa od offrendo la propria prestazione manuale e/o intellettuale. Così
facendo si punta ad avvicinare di più quei giovani che hanno bisogno di riconoscere nel lavoro
(prevalentemente) manifatturiero un valore ed un riconoscimento sociale.
La nuova UIL non può essere “quieto vivere”: è turbolenza sociale. Turbolenza su cose
concrete, e soggetto di speranza e di sensibilità partendo dall’essere vicino ai giovani che
entrano nel mondo del lavoro artigiano; ovviamente, favorendo che questo mondo sia ancora
una porta d’accesso importante al mondo del lavoro.
Potenza, 12 marzo 2015
L’Addetto Stampa