Da sempre i fenomeni celesti hanno appassionato e talvolta spaventato l’uomo. Un posto d’onore è però riservato alle eclissi di Sole, in particolare quelle nelle quali la fase di totalità oscura il cielo al punto da rendere visibili i pianeti più brillanti (Mercurio, Venere e se presente Giove) . Chiunque abbia avuto l’opportunità e la fortuna di osservare una eclisse di Sole, anche se parziale, non può esserne rimasto indifferente. Purtroppo durante quella del 20 Marzo, che ha avuto il culmine intorno alle 10.34, protagoniste nel cielo sono state più le nuvole che Sole e Luna, nonostante questo però non sono mancate le opportunità , durante i rari momenti nei quali il Sole ha fatto capolino bucando le nuvole, di scattare qualche fotografia per immortalare l’evento portandosi a casa un po’ della magia che il passaggio della Luna davanti al disco solare viene a creare. Ricordiamo che le eclissi di Sole avvengono grazie a una sovrapposizione prospettica e non dimensionale in quanto la Luna ha un diametro 400 volte più piccolo del Sole ma è anche 400 volte più vicina, tali rapporti rendono quindi i rispettivi dischi quasi perfettamente sovrapponibili (a volte infatti si verificano eclissi anulari dovute alla maggiore distanza della Luna dalla Terra essendo l’orbita della Luna ellittica e non circolare) , regalando così uno spettacolo unico in tutto il Sistema Solare. Nel fotomontaggio una rappresentazione grafica del fenomeno Nel VCO la percentuale di occultazione è stata di circa il 69% rendendo il calo di luminosità e temperatura appena percettibile. Nella fotografia (a lato) scattata da Oreste Lesca, uno dei soci dell’ Osservatorio Galilei di Suno (www.apan.it) è possibile osservare come si presentava il disco del Sole nella fase di massima eclisse. In molti si sono organizzati in osservazioni di gruppo e didattiche e presso alcune scuole insegnanti hanno tenuto vere e proprie lezioni a ragazzini eccitati e stupefatti di quanto stava accadendo proprio sotto i loro occhi (adeguatamente protetti). Aspettando la prossima eclisse (ancora una volta parziale) del 12 agosto 2026 ricordiamo che l’osservazione del Sole, se non eseguita correttamente e con appositi strumenti e filtri è estremamente pericolosa per la vista, in una frazione di secondo la retina, l’organo sensibile alla luce situato nel fondo dell’occhio, può danneggiarsi an modo permanente ed irreversibile. Una volta tanto la nostra stella ci ha regalato uno spettacolo emozionante, reso ancor più particolare dalla concomitanza con l’equinozio di primavera. Buona primavera a tutti!
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