Gazzetta d’Asti | 27 marzo 2015 __________________ INFORMAZIONE RELIGIOSA ________________________________________ 19 Il vescovo alla solennità del 19 marzo nel Santuario cittadino Rivista nazionale pubblicata da oltre 30 anni San Giuseppe, uomo giusto e custode del Redentore “Famiglia domani” in edizioni Gazzetta Ma anche imprenditore artigiano. Il ricordo di padre Marsero Come ogni anno molti fedeli sono convenuti giovedì 19 marzo alle ore 18 nel Santuario di San Giuseppe per la celebrazione della Messa in onore del Santo Patrono della Chiesa nel giorno a lui dedicato. All’altare, unitamente al Vescovo e al vicario, mons. Vittorio Croce, c’era il Provinciale degli Oblati, padre Luigi Testa, e intorno larga rappresentanza di sacerdoti diocesani e giuseppini e di diaconi. Nell’omelia il Vescovo si sofferma sulla personalità di San Giuseppe, il carpentiere di Nazareth, prendendo spunto da questa sua attività manuale per ricordare l’importanza che assume il lavoro nella vita dell’uomo. “E’ Dio stesso - ha detto Padre Francesco - che vuole che l’uomo viva con dignità e quindi il lavoro va inventato, ricercato, perché ce ne sia veramente per tutti”. San Giuseppe è chiamato “uomo giusto”, “uomo fortunato” per aver vissuto, nell’umiltà e nel silenzio, accanto a Maria, sua sposa, e custode di Gesù, come ha ben delineato Giovanni Paolo II nell’Esortazione Apostolica “Redemptoris Custos” del 15 agosto 1989. Ed è sul termine “custode” che si sofferma in particolare il Vescovo, custode inteso come responsabile ad esempio dell’amico, del famigliare, del vicino di casa, dell’ambiente, del bene comune... E chi è custode aiuta, non guarda solo per criticare. “Anche nella Chiesa tutti siano corresponsabili”, dice ancora padre Francesco “custodi, sull’esempio di San Giuseppe, della Chiesa di Dio, di quel Dio che ringrazio chiedendogli di farci diventare sempre più una comunità che guarda al Santo mettendo in pratica i suoi insegnamenti”. Di lavoro si parla anche nelle intenzioni di preghiera in cui si chiede al Signore di sostenere gli artigiani, gli imprenditori oltre che di benedire i papà nel ricordo di San Giuseppe, Padre Putativo di Gesù, uomo ubbidiente alla parola di Dio, fuggito in Egitto con la Sacra Famiglia e quindi profugo proprio come coloro che giornalmente giungono nelle nostre terre. Ad animare l’Eucarestia, con canti scelti con particolare cura, la Corale di San Silvestro di Asti diretta con bravura da suor Franca Rossi che ha proposto all’assemblea anche l’intenso “Vangelo delle Beatitudini”. Nel commosso ricordo di padre Luigi Marsero, recentemente scomparso, anziché il consueto festoso ritrovo del dopo Messa, per volontà del Provinciale, si è scelto di sostenere l’iniziativa “Un sorriso sulla collina del Santo”, mentre un gruppo interessato ai temi del lavoro si è trattenuto, presenti il Vescovo e padre Luigi Testa, con l’imprenditore Lorenzo Orsenigo, fondatore dell’Associazione di Promozione Sociale “San Giuseppe Imprenditore”, costituita a Como il 20 novembre 2012. > Prof.ssa Patrizia Porcellana È uscito il numero 1/2015 della rivista “Famiglia Domani”, Il periodico pubblicato, da oltre 30 anni, a cura dei CPM (Centri di Preparazione al Matrimonio). Dal 2015 l’editore è GAZZETTA D’ASTI srl. Si tratta di un sussidio per le famiglie, i gruppi-famiglia, i coniugi, i fidanzati e tutti coloro che a vario titolo sono impegnati nella pastorale familiare. I numeri sono monografici e ognuno di essi è arricchito da un dossier di 16 pagine. I vari temi sono affrontati in varie prospettive: psicologiche, antropologiche, sociologiche, etiche, spirituali, pastorali, di esperienza quotidiana e con testimonianze di vita vissuta. Alcune pagine autogestite possono inoltre venire utilizzate dagli Uffici Famiglia o da altre realtà familiari di tutte le diocesi interessate. L’ottica della rivista è formativa e segue il metodo dei CPM “vedere-giudicare-agire”. Propone approfondimenti, motivazioni, suggerimenti, tracce per la revisione di vita, indica cammini di fede, di ricerca e di preghiera. La rivista è diretta da Anna e Luigi Ghia; direttore responsabile è mons. Vittorio Croce. Famiglia Domani affronta nel 2015 il tema de La donna nella Bibbia: 1/2015 Æ Rut; 2/2015 Æ Ester; 3/2015 Æ Marta; 4/2015 Æ Maria di Magdala. Nel primo numero (1/2015) viene pubblicato anche un articolo del nostro Vescovo, padre Francesco. L’abbonamento annuale (4 numeri di 80 pagine) è stato fissato in euro 23,50 e può essere effettuato tramite conto corrente postale n. 1014947939 intestato a GAZZETTA D’ASTI s.r.l., oppure su conto corrente bancario: IBAN Æ IT 82C 06085 103 000000000 34 200. È anche possibile sottoscrivere un abbonamento cumulativo al settimanale Gazzetta d’Asti più la rivista Famiglia Domani al prezzo agevolato di Euro 80,00. Esercizi spirituali per la Vicaria Monsignor Cavanna Voluto da due papi San Giuseppe modello di obbedienza e di paternità Un Direttorio per le omelie Meditazioni proposte da don Igor Sciolla, parroco di Refrancore Il 16, 17, 18 marzo le Parrocchie della Vicaria Monsignor Cavanna si sono ritrovate a Castello di Annone per 3 serate di esercizi spirituali guidati da don Igor Sciolla, Parroco di Refrancore ed Accorneri. Come ricordato da don Igor, compito e fine degli esercizi spirituali è quello di farci diventare campioni dello spirito, di allenarci a vivere la nostra vita secondo lo Spirito del Signore e, poiché chi si esercita guarda ad un campione come modello, il “campione” a cui siamo stati invitati a prestare attenzione è stato san Giuseppe, lo sposo di Maria e il padre putativo di Gesù. Nei Vangeli sono presenti poche informazioni su san Giuseppe e poco si è scritto su di lui nei secoli scorsi, ma nelle preghiere che la liturgia gli rivolge si afferma che “nella pienezza dei tempi san Giuseppe cooperò al grande mistero della redenzione” e che Dio “ha voluto affidare gli inizi della nostra redenzione alla custodia di san Giuseppe”. Pertanto, don Igor ci ha invitati ad osservare nei “fatti” evangelici quello che le “parole” non dicono: san Giuseppe è stato chiamato a mettere a servizio la sua paternità e chi “serve” non ha bisogno di parlare. I racconti evangelici sono la descrizione fedele di un regolare “servizio”, gli Evangelisti hanno ritenuto superflua ogni “parola” di spiegazione. È vero, in queste 3 serate i “fatti” che sono stati evidenziati e a cui spesso non si presta attenzione hanno messo in luce la vita dell’uomo straordinario che è stato san Giuseppe: la sua obbedienza a Dio, la sua vocazione e la sua paternità Messianica. Grazie per questa nuova iniziativa che ha visto impegnati don Igor quale guida delle 3 meditazioni, i cori parrocchiali di Rocca d’Arazzo, Refrancore-Accorneri e Valenzani che, con i loro canti, hanno animato ciascuno una delle 3 serate e grazie ai parroci della Vicaria che si sono resi disponibili per le confessioni e hanno concelebrato con don Bruno Roggero la Santa Messa di chiusura degli esercizi il terzo giorno. *** Il 19 marzo, per gli Annonesi, ha visto al pomeriggio la Santa Messa nella chiesetta dedicata a san Giuseppe che si trova vicino alle vecchie scuole. La bella giornata di sole primaverile ha permesso alle persone, che non potevano essere accolte nella piccola chie- setta, di partecipare alla Santa Messa, nello spazio antistante attrezzato con qualche posto per sedere. La chiesetta, proprietà del comune di Castello di Annone, è stata costruita nel 1932/33 a spese del marchese Oreste Medici del Vascello. Nel libro di Francesco Mai “Annone illustrato nelle sue Chiese” si ricorda una processione in onore di san Giuseppe per le vie del paese (1950) e la devozione a san Giuseppe degli annonesi e di don Laguzzi (1944): “san Giuseppe ha salvato Annone e Annone riconoscente ha tributato al grande Santo un tributo senza precedenti ... “. Nella chiesetta di san Giuseppe erano anni che non veniva celebrata la Santa Messa. Ci auguriamo di ritrovarci tutti qui il 19 marzo del prossimo anno e, come riporta F. Mai nel suo libro riferendosi ai festeggiamenti dedicati al santo nel 1950 e riportati nel bollettino parrocchiale, “attorno a lui (san Giuseppe) una gran folla in festa e musiche e canti. Molta commozione e grande entusiasmo...” . Un po’ di quella commozione devono averla provata le persone presenti che hanno rivissuto con nostalgia quei momenti passati! A finire uno scambio di saluti e un piccolo rinfresco per tutti all’esterno della cappella con un grazie particolare a tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione di questa coinvolgente giornata di spiritualità e di convivialità. > Marina Maggiora L’omelia «non è un sermone su un tema astratto», né «un’occasione, per il predicatore, di affrontare argomenti completamente slegati dalla celebrazione liturgica e dalle sue letture, o per far violenza ai testi previsti dalla Chiesa, contorcendoli per adattarli ad un’idea preconcetta», non è «un puro esercizio di esegesi biblica», «non dev’essere impiegata come tempo di testimonianza personale del predicatore», non deve limitarsi ad esprimere «semplicemente la storia personale dell’omileta», né deve ridursi ad un carattere «puramente moralista o indottrinante». Con queste parole il guineano Robert Sarah, a capo della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei sacramenti dal novembre 2014, ha introdotto il Direttorio omiletico (Libreria Editrice Vaticana), fresco di stampa. Il cardinale ha spiegato che il direttorio «non nasce senza un perché» ed ha citato, al proposito, quanto scritto da Papa Francesco nella esortazione apostolica Evangelii Gaudium (135): «Molti sono i reclami in relazione a questo importante ministero e non possiamo chiudere le orecchie. L’omelia è la pietra di paragone per valutare la vicinanza e la capacità d’incontro di un Pastore con il suo popolo. Di fatto - proseguiva il Papa - sappiamo che i fedeli le danno molta importanza; ed essi, come gli stessi ministri ordinati, molte volte soffrono, gli uni ad ascoltare e gli altri a predicare. E’ triste che sia così». Il direttorio è composto da 156 paragrafi, articolati in due parti. Nella prima, intitolata «L’omelia e l’ambito liturgico», si descrive - spiega il decreto - «la natura, la funzione e il contesto peculiare dell’omelia»; nella seconda parte, «Ars praedicandi», «vengono esemplificate le coordinate metodologiche e contenutistiche che l’omileta deve conoscere e di cui tener conto nel preparare e pronunciare l’omelia. Chiavi di lettura, in modo indicativo e non esaustivo, sono proposte per il ciclo domenicale-festivo della Messa a partire dal cuore dell’anno liturgico (Triduo e Tempo Pasquale, Quaresima, Avvento, Natale, Tempo durante l’anno), con accenni anche alle Messe feriali, di matrimonio ed esequiali; in questi esempi sono applicati i criteri evidenziati nella prima parte del Direttorio, ossia la tipologia tra Antico e Nuovo Testamento, l’importanza del brano evangelico, l’ordinamento delle letture, i nessi tra liturgia della Parola e liturgia eucaristica, tra messaggio biblico ed eucologia, tra celebrazione e vita, tra ascolto di Dio e della concreta assemblea». 20 __________________________________________ INFORMAZIONE RELIGIOSA ________________ 27 marzo 2015 | Gazzetta d’Asti In luglio a Roma la convocazione nazionale Pellegrinaggio diocesano Festa del Ringraziamento dei gruppi alla Sindone del Rinnovamento nello Spirito C’è tempo fino al 29 marzo per iscriversi al Pellegrinaggio Diocesano in occasione dell’ostensione della Sindone, previsto per lunedì 27 aprile. I partecipanti potranno visitare la sindone e raccogliersi in preghiera, assistendo poi alla messa delle 18.30 presieduta dal vescovo Francesco Ravinale nella Basilica di Maria Ausiliatrice. E’ possibile prenotarsi presso la propria parrocchia, alla Curia Vescovile (Rosa 0141 592176), agli Uffici Pastorali (diacono Pier Luigi 0141 532444). Il costo del viaggio in autobus è di 10 euro. Partenza nel pomeriggio. Chi volesse raggiungere Torino in auto e partecipare comunque al pellegrinaggio deve telefonare ai numeri indicati per poter ottenere il pass d’ingresso. Domenica 15 marzo i Gruppi del Rinnovamento nello Spirito della nostra Diocesi si sono ritrovati per la ormai tradizionale “Festa del Ringraziamento”. E’ l’appuntamento annuale che vede riuniti tutti i Gruppi del Rinnovamento che fanno memoria grata del 14 marzo 2002, giorno in cui c’è stata l’approvazione dello Statuto che riconosce al movimento l’ecclesialità da parte della Conferenza Episcopale Italiana, ma è anche il giorno che vede riuniti i Gruppi presenti in diocesi come una sola grande famiglia per ringraziare il Signore del cammino che durante l’anno lo Spirito Santo ha donato e per chiedere nuova grazia per il tempo futuro. L’incontro è iniziato con una preghiera comunitaria carismatica per invocare lo Spirito Santo a cui hanno fatto seguito le parole di esortazione del presidente Salvatore Martinez che, attraverso un video messaggio, ha fatto una rilettura degli avvenimenti più importanti che hanno segnato il cammino di quest’ultimo anno. Nel rilanciare la sfida e le responsabilità, Martinez ha tracciato le indicazioni per un popolo in cammino attraverso cinque paletti indicatori, le cinque C, che segnano il percorso del RnS: C come Cristo, come Comunione, come Comunità, come Carismi, come Carità. Sono state proiettate poi le immagini che hanno documentato tutte le principali attività e gli incontri che i nostri Gruppi hanno vissuto nel corrente anno e il pomeriggio si è concluso con la Celebrazione Eucaristica, presieduta dal nostro Vescovo. E’ stato un tempo di grazia in cui si sono rinsal- Uova di Pasqua per l’asilo Anfossi In occasione dell’imminente Santa Pasqua gli Amici dell’Opera Milliavacca organizzano una vendita di uova di cioccolato per raccogliere fondi per l’apertura di una Sezione Primavera all’interno della scuola dell’infanzia “Asilo Anfossi”. Se vuoi dare il tuo contributo, prenota sin da ora il tuo uovo di cioccolato e spargi la voce tra i tuoi amici! Puoi scegliere tra uova da 250 g al cioccolato al latte con peluche (al costo di 10 euro) e uova da 250 g al cioccolato fondente (al costo di 8 euro) Gli Amici dell’Opera Milliavacca, tel e fax: 0141 321996, e-mail:[email protected], sito internet:www.amiciopera.com. Incontri pastorali del vescovo • Venerdì 27 alle 21 nella parrocchia di Montafia incontra i cresimandi. ndi. • Sabato 28 a Villanova - Madonnina nella casa del pellegrino alle 155 incontra l’associazione Aquila e Priscilla e alle 21 presenzia alla festa per la Giornata diocesana della gioventù “Asti God’s Talent”. • Domenica 29 presiede alle 10.15 sul sagrato del santuario di S. Giuseppe la benedizione degli ulivi a seguire la processione e alle 10.30 in Cattedrale la Concelebrazione; alle 15 a Castagnole Monferrato partecipa all’inaugurazione della piazza dedicata al defunto parroco don Giacomo Cauda. • Martedì 31 alle 17.30 nella chiesa della Consolata celebra l’Eucaristia; alle 18.45 nella sede della Caritas diocesana (via del Soccorso, 3) inaugura l’emporio solidale della Caritas. • Mercoledì 1° alle 17 nella parrocchia di Capriglio celebra l’Eucaristia nell’anniversario della nascita di Mamma Margherita. • Giovedì 2 alle 9.15 in Cattedrale presiede la celebrazione dell’Ora Media seguita dalla Concelebrazione della Messa Crismale; alle 11.50 al Foyer delle famiglie partecipa al pranzo con i sacerdoti, diaconi e religiosi; alle 18 in Cattedrale presiede la Concelebrazione nella Cena del Signore; alle 21 a Castagnole Monferrato presenzia alla Passiùn di Gesù Crist. • Venerdì 3 in Cattedrale presiede alle 8 la Liturgia delle Ore; alle 18 la celebrazione della Passione; alle 21 presiede la Via Crucis cittadina dalla Casa Madre Mazzarello (via Conte Verde, 182) alla parrocchia di San Giovanni Bosco (in caso di pioggia si svolgerà nella parrocchia di S. Giovanni Bosco). • Sabato 4 in Cattedrale alle 8 presiede la Liturgia delle Ore; alle 15 è a disposizione per le confessioni; alle 21.30 presiede la Veglia Pasquale con il conferimento dei sacramenti dell’iniziazione cristiana a cinque adulti. • Domenica 5 celebra l’Eucaristia del giorno di Pasqua alle 10.30 in Cattedrale e alle 18 nella Collegiata di S. Secondo. Il vescovo dà udienza venerdì 27, mercoledì 1 e venerdì 3 dalle 9 alle 12. dati tra di noi i vincoli della fraternità ed è aumentato il desiderio di servire la Chiesa e i fratelli. Ora sta a noi rendere manifesto il “programma” che Papa Francesco ha designato per tutto il Rinnovamento allo Stadio Olimpico di Roma il 1 giugno 2014. “Voi siete nati da una volontà dello Spirito Santo come una “corrente di grazia nella Chiesa e per la Chiesa”. Questa è la vostra definizione: una corrente di grazia…Questo è il vostro percorso: evangelizzazione, ecumenismo spirituale, cura dei poveri e dei bisogno- si e accoglienza degli emarginati. E tutto questo sulla base dell’adorazione! Il fondamento del Rinnovamento è adorare Dio!” L’occasione è stata utile per ricordare ai presenti e in questo caso a tutti i lettori, che sono aperte le iscrizioni per la 38ª Convocazione Nazionale dei gruppi e delle comunità del Rinnovamento nello Spirito, per la quale nuovamente si svolgerà allo Stadio Olimpico di Roma nei giorni 3-5 luglio con la visita di Papa Francesco e come tema il versetto (cf 1 Pt 2, 9) «Popolo di Dio: proclama le Sue opere meravigliose!». Un grande evento di evangelizzazione dove tutti sono chiamati a partecipare: quanti erano allo Stadio lo scorso anno e quanti attendono di essere invitati sull’eco di questa meravigliosa esperienza. Si prepara una grande effusione dello Spirito, un’altra meravigliosa pagina della storia ecclesiale che Papa Francesco, per primo, ci aiuterà a scrivere. Per informazioni e prenotazioni chiamare i numeri 3923359213- 3923252479. MEDITANDO LA PAROLA DOMENICA 29 MARZO - DOMENICA DELLE PALME - ANNO B LETTURE: Mc 11,1-10; Is 50,4-7; Sal 21; Fil 2,6-11; Mc 14,1-15,47 Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato? In questo giorno il numero e la lunghezza delle letture consiglia un’ omelia davvero breve. Allora mi limito a una riflessione un po’ generale su alcuni aspetti della Settimana Santa. La liturgia di questa settimana è pensata per accompagnare quasi ora per ora gli ultimi giorni di vita di Gesù sino alla passione, morte e risurrezione: per questo motivo la Domenica delle Palme si apre con la memoria dell’ingresso di Gesù in Gerusalemme che precede e di fatto apre la Messa; il vangelo del Lunedì Santo si apre con l’espressione ‘sei giorni prima della Pasqua...’ e così via. Questa domenica mentre ci riporta, all’inizio della celebrazione, a pochi giorni dall’Ultima cena, nella lettura del ‘Passio’ ci invita a meditare il dramma della Passione. È il proverbiale passaggio ‘‘dall’Osanna al crucifige’’, che rimane uno dei misteri più grandi non meno dell’amico che tradisce. La stessa folla che festeggia con sincero entusiasmo l’arrivo di Gesù a dorso di un asinello, (che non era la cavalcatura dei poveracci bensì quella del re in tempo di pace): «Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide! Osanna nel più alto dei cieli!» pochi giorni dopo non saprà far meglio che urlare a Pilato di condannare lui e liberare Barabba: «Che cosa volete dunque che io faccia di quello che voi chiamate il re dei Giudei?». Ed essi di nuovo gridarono: «Crocifiggilo!». Pilato diceva loro: «Che male ha fatto?». Ma essi gridarono più forte: «Crocifiggilo». Son passati solo pochi giorni, che cosa è successo? Come si spiega tanta riverenza un giorno e tanto disprezzo nell’altro? Forse è una sorta di ‘bipolarità morale’ dell’essere umano capace di passare, a volte, in un batter d’occhio, da slanci di generosità a atteggiamenti meschini e riprovevoli... Anche ai tempi della predicazione di Gesù la folla era per lo più entusiasta e seguiva il Signore da ogni dove e poi, strada facendo, a mano a mano che Gesù parla della necessità di prendere su di sé la croce per chi vuole seguirlo, più d’uno si allontana. Anche per gli apostoli la Settimana Santa ha avuto momenti critici in quantità, dalla gaffe di Giuda che riprende Maria di Betania per aver speso per un profumo ciò che poteva essere usato ‘per i poveri’, alle goffe promesse di eterna fedeltà di Pietro nell’ultima cena, al sonno profondo di Pietro, Giacomo e Giovanni nell’orto degli ulivi, al triplice rinnegamento ancora del principe degli apostoli... La persona di Gesù e la sua drammatica vicenda hanno scombussolato tutto e tutti, in quei giorni forse solo Maria ha retto all’urto degli eventi, subito dietro la Maddalena e anche Giovanni che fugge come tutti all’arresto di Gesù ma per lo meno si presenta ai piedi della croce, ‘unico superstite’ tra i Dodici di cui si sono perse le tracce. I Dodici avevano lasciato tutto e in fretta per seguire Gesù: non era certo la generosità che era mancata in Galilea tre anni prima. Il primo annuncio della Passione aveva già scalfito le loro sicurezze ed era stato una sorta di campanello d’allarme che in parte aveva avuto delle risposte e dei segnali di speranza nell’episodio della Trasfigurazione. Tuttavia pare che a parte Giuda, tutti gli altri siano andati all’Ultima cena immaginando di ‘mangiare la Pasqua’ e niente più, e quindi si può in parte capire che il precipitare degli eventi li abbia colti non solo di sorpresa, ma di più. Di fronte a questi fatti, più che puntare il dito su Giuda o su Pietro meditiamo in silenzio insieme alla nostra comunità sull’amore straordinario e totale di Gesù che ‘… pur essendo nella condizione di Dio, non ritenne un privilegio l’essere come Dio, ma svuotò se stesso e (…) umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte, e a una morte di croce.’ (cfr. seconda lettura).. > Don Roberto Zappino
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