Road Map - L`anello del monte Caucaso

PERCORSO CAUCASO TRAIL
Si parte da Barbagelata in prossimità dell’incrocio tra la Provinciale 56 e la strada che scende dalla chiesa nuova.
Si percorrono circa 400 m di asfalto in direzione Passo della Scoglina sino a prendere a dx in corrispondenza di un cippo
in ricordo dei partigiani e poco dopo (abbandonando L’Alta Via) a sn dove il percorso continua lungo una sterrata con
segnavia “triangolo rosso pieno”, “quadrato rosso pieno” e AVML. Si oltrepassa una catasta di legna ed una sbarra
per proseguire in leggera salita poi alla curva ampia a dx in discesa superando una fonte.
Poco dopo un ripido strappo in salita.
Si continua poi lungo sterrata immersa in bella faggeta sino al Passo Stre Burche (postazione P1) (2,150 km., 1109 m.),
ove trascuriamo la deviazione a sn segnata da due tondi azzurri.
In breve arriviamo ad un ulteriore bivio (postazione P2) dove trascuriamo la sterrata che va a dx per proseguire seguendo
l’indicazione triangolo rosso pieno e la direzione Monte Caucaso. La carrareccia, ripida all’inizio, alterna tratti agevoli in
lieve pendenza a tratti anche di lunghezza notevole per la pendenza. Il fondo è buono a parte la presenza di qualche
radice.
Si arriva presso un colletto a quota 1210 m. sul bordo del versante sud del Caucaso (3,3 km – postazione P3).
Si gira a dx per risalire per pendio e raggiungere l’anticima ovest del Caucaso (1237 m., tetto massimo del percorso),
segnata da una croce in ferro.
Da qui si scende stando sul lato nord, passando con alcuni tratti ripidi su traccia talvolta incerta, attraverso una faggeta,
sino a giungere in direzione ovest sino al Passo di Pietra Cavallina (1046 m).
Il passaggio e la prosecuzione del percorso sono poco più avanti del Passo stesso, in prossimità di un cartello dove si
effettua una brusca svolta a 180° (postazione P4).
Si continua su sentiero panoramico ma stretto, dapprima in orizzontale poi in ripida e tecnica discesa quando il sentiero
entra in un caratteristico toboga, racchiuso tra muri a secco al cui termine si procede a sn dove il sentiero riparte non più
racchiuso da muri a secco.
Si supera un tratto fangoso in orizzontale e poi in discesa superando a dx un trogolo per animali, continuando per ampia
traccia in lieve discesa che si riporta sul crinale sud dell’anticima stessa sino al Passo Croci (834 m.).
Dal Passo (postazione P5) si procede ancora per poco in direzione sud, per svoltare poi bruscamente a dx, presso una
vaga staccionata.
Si scende entrando poi in un castagneto, delimitato da filo spinato, lungo un’ampia mulattiera che alterna tratti ripidi a tratti
orizzontali sino a giungere in mezzo alle case di Pian del Pero 676 m. dove procediamo a sn imboccando una stradetta
(postazione P6 con punto ristoro – cancello rientro).
Pochissimo dopo altro bivio dove prendiamo a sn lungo una sterrata.
Al primo bivio evidente si sta a sn (non segnalato!) per arrivare dapprima in lieve salita poi in piano sino al casolare di
Casa Spina 740 m (postazione P7). Qui termina la strada sterrata e il percorso prosegue svoltando bruscamente a sn
(segnalare bene, cartello errato), imboccando un largo sentiero che sale a tornanti sui prati a fianco del casolare. Si
supera uno strappo iniziale fino a raggiungere il crinale presso una pannello fotovoltaico, si sale ancora poco verso il
crinale fino ad innestarsi in un sentiero in piano di un acquedotto.
Dopo poco si incontra un bivio dove si prende il sentiero in discesa sulla dx che attraversa tutto il versante ovest del
Monte Rocio in lieve discesa. In questo tratto, che attraversa una suggestiva cerreta (dove sono stati eseguiti lavori di
miglioramento forestale) bisogna prestare attenzione in quanto il sentiero è stretto e affaccia su un versante ripido; in
breve si raggiungono i ruderi di cascina Rocio (734 m.); poco dopo il sentiero si allarga a carrareccia e raggiunge il
poggio dove è situata la cappella di S. Rocco 690 m. con ampio panorama sulla Fontanabuona.
Dalla cappella di S. Rocco la carrareccia si allarga a sterrata in lieve discesa con buon fondo e prosegue in discesa sino
al bivio di quota 620 m. dove si incrocia la sterrata che proviene da Moconesi (postazione P8).
Si continua a sn in salita per ampia sterrata pietrosa con pendenza abbastanza impegnativa (2 km al 10% circa) che
percorre tutto il versante sud del Caucaso tra boschetti e zone più aperte fino a raggiungere uno spazio con tavolini e
panche in ardesia (Piani di Struvega 840 m) (postazione P9 con punto ristoro).
Si continua ancora sulla sterrata senza particolari variazioni altimetriche per passare sul versante est del Caucaso dove
la strada si restringe a carrareccia. In prossimità di un cartello (consorzio intercomunale) nonché del segnavia triangolo
rosso pieno (postazione P10) 845 m dai Piani di Struvega, abbandoniamo la sterrata e svoltiamo bruscamente a sn
per una traccia lungo il crinale che ci porta in breve (180 m circa) presso una recinzione dove a quota 900 svoltiamo a dx
fiancheggiando la recinzione stessa.
Procediamo per ampio tratto su mulattiera parallela alla sterrata sottostante in un bel contesto panoramico sino ad alzarsi
progressivamente per poi risalire con alcuni tornati e svolte tra quinte di roccia e boschetti di pino e giungere con un bel
tratto panoramico al passo dell’Acquapendente 1075 m (postazione P11). Si attraversa il rivo e si segue ora la
mulattiera in salita segnata da tre tondi rossi che fiancheggia il rivo stesso su mulattiera malandata; dopo poco si svolta a
dx sempre sul medesimo segnavia superando rocce arrotondate e portandosi presso un poggio panoramico (1112 m.),
dove ci ricongiungiamo all’anello ciclistico del Caucaso. Con attenzione, superiamo un tratto precipite e in ripida discesa
nel bosco arriviamo a Pianlungo 1010 m. (sorgenti dell'Aveto). Continuiamo in leggera discesa per fiancheggiare poi
l'Aveto stesso sul lato dx per poi attraversarlo più volte con alcuni guadi seguendo sempre i segnavia tre tondi rossi a
triangolo. In ultimo si risale a dx un pendio per portarsi al Passo Volta 975 m. presso un pilone dell'alta tensione
(postazione P12). Non scendiamo per la sterrata ma proseguiamo sino ad arrivare al crinale stesso, che percorriamo con
attenzione con numerosi saliscendi sino a giungere in breve al Passo della Scoglina 922 m (postazione P13).
Prendiamo a sn la S.P. 56 seguendola sul lato sn (indicazioni Alta Via per circa 200 m, sino ad individuare l'evidente
cartello ligneo dell'Alta Via.
Si risale nella faggeta (postazione P14) dapprima per sentiero ripido e scavato dall'acqua, poi per traccia meno acclive per
sbucare sulla provinciale di Barbagelata all'altezza della strada discendente dalla chiesa dove risaliamo (arrivo
1120m.)