Cesano Maderno – Oasi Lipu e Palazzo Arese Borromeo 12 aprile 2015 – ore 8,00 parcheggio sc. Don Milani . . Localizzazione Cesano Maderno - Mb Percorso Oasi: mattino 4 km – 2 h circa Palazzo Borromeo: pomeriggio 1 h Sia la visita all’oasi che la visita al palazzo Arese Borromeo prevedono l’accompagnamento di guide. Abbigliamento e materiali Indispensabili: scarponcini leggeri (possibilità di sentieri infangati) Consigliati: binocolo, macchina fotografica Obblighi e Responsabilità In considerazione dei rischi e dei pericoli relativi all’attività escursionistica e alla frequentazione della montagna, il Gruppo Camosci fa obbligo ai partecipanti di prendere visione del programma dell’iniziativa valutando i materiali occorrenti, le caratteristiche e le difficoltà in rapporto alle proprie capacità. I coordinatori si riservano di valutare “sul campo” l’idoneità dei partecipanti, nonché di modificare l’itinerario in base alle condizioni ambientali e meteorologiche. Il Gruppo Camosci declina ogni responsabilità per eventuali danni che possono, direttamente o indirettamente, derivare a persone, animali e cose, in conseguenza alla mancata osservanza di tutte le avvertenze e raccomandazioni trasmesse dai nostri incaricati. Utilità Adriano 3382483053 Renzo 3386957230 Raffaella 3333489004 Daniele 3289774633 . . L’OASI LIPU è nata grazie ad una collaborazione tra la Lipu, il Comune di Cesano Maderno ed il Consorzio Parco delle Groane. L’area si estende su una superficie di circa 100 ettari di boschi, brughiere e zone umide a ridosso di una zona molto urbanizzata ed industrializzata costituendo uno dei più importanti programmi di gestione di aree boschive seguito dalla Lipu. La presenza di una rete sentieristica di quattro km, permette al visitatore di attraversare tre principali ambienti di cui è caratterizzata l’oasi: L’area umida, il querco-carpineto e la brughiera. Quest’ultima costituisce un habitat di pregio – poche sono infatti le brughiere site nel Parco delle Groane – e prende il nome dalla pianta che lo caratterizza: il Brugo (Calluna vulgaris) una essenza che ben attecchisce su terreni poveri ed argillosi, una sorta di “pianta pionera” che apre la strada alla colonizzazione dell’area di altre piante come betulle e pioppi. Naturalmente percorrendo l’oasi si è acconpagnati dalla presenza costante di picchi verdi, cinciarelle, rampichini, codibugnoli e tarabusi. Questa zona di microhabitat ha come obbiettivo non solo quello di far conoscere alle persone in visita la varietà di piante italiane che possono essere utilizzte nei nostri giardini, valida alternativa alle piante esotiche, ma anche quello di creare con la presenza di arbusti e piante un luogo dove uccelli, scoiattoli, moscardini e altri piccoli mammiferi possono trovare riparo e nutrimento. Il Palazzo Arese Borromeo è la seconda proposta di visita della giornata. I lavori di costruzione iniziati intorno al ‘500 su idea di Giulio Arese, vennero completati tra il 1654 e il 1670 dal figlio, conte Bartolomeo III Arese. Si tratta di una struttura elegante ma semplice, quadrangolare. Il palazzo ha il suo centro nel cortile interno impreziosito da una loggia alla genovese sul lato opposto all’ingresso, che si affaccia su un vasto giardino all’italiana. Il palazzo è dotato come molte altre residenze nobiliari dell’epoca, di ampie cantine sotteranee un tempo dedicate alla conservazione del vino. Oltre ai due grandi ambienti ubicati sotto l’ala nord dell’edificio padronale, esiste, accanto, una struttura molto raffinata e complessa: la così detta ghiacciaia-vinaia di palazzo Arese Borromeo. Essa consiste di due vani interrati sovrapposti, quello superiore costituiva la ghiacciaia vera e propria dove veniva stipato il ghiaccio durante l’inverno; quello inferiore è formato da un percorso ad anello sul quale si aprono delle cavità (“grottini”) realizzate per riporvi le botti del vino più pregiato da tenere in fresco; al centro si trova un pozzo di scolo dell’acqua di fusione del ghiaccio.
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