12/04 26/4 Oasi Lipu- Palazzo Borromeo

Cesano Maderno – Oasi Lipu e Palazzo Arese Borromeo
12 aprile 2015 – ore 8,00 parcheggio sc. Don Milani
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Localizzazione
Cesano Maderno - Mb
Percorso
Oasi: mattino 4 km – 2 h circa
Palazzo Borromeo: pomeriggio 1 h
Sia la visita all’oasi che la visita al
palazzo Arese Borromeo prevedono
l’accompagnamento di guide.
Abbigliamento e materiali
Indispensabili: scarponcini leggeri
(possibilità di sentieri infangati)
Consigliati: binocolo, macchina
fotografica
Obblighi e Responsabilità
In considerazione dei rischi e dei
pericoli relativi all’attività
escursionistica e alla frequentazione
della montagna, il Gruppo Camosci
fa obbligo ai partecipanti di prendere
visione del programma dell’iniziativa
valutando i materiali occorrenti, le
caratteristiche e le difficoltà in
rapporto alle proprie capacità.
I coordinatori si riservano di valutare
“sul campo” l’idoneità dei
partecipanti, nonché di modificare
l’itinerario in base alle condizioni
ambientali e meteorologiche.
Il Gruppo Camosci declina ogni
responsabilità per eventuali danni
che possono, direttamente o
indirettamente, derivare a persone,
animali e cose, in conseguenza alla
mancata osservanza di tutte le
avvertenze e raccomandazioni
trasmesse dai nostri incaricati.
Utilità
Adriano 3382483053
Renzo 3386957230
Raffaella 3333489004
Daniele 3289774633
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L’OASI LIPU è nata grazie ad una collaborazione tra la Lipu, il Comune di
Cesano Maderno ed il Consorzio Parco
delle Groane. L’area si estende su una
superficie di circa 100 ettari di boschi,
brughiere e zone umide a ridosso di
una zona molto urbanizzata ed
industrializzata costituendo uno dei più
importanti programmi di gestione di
aree boschive seguito dalla Lipu. La
presenza di una rete sentieristica di
quattro km, permette al visitatore di
attraversare tre principali ambienti di
cui è caratterizzata l’oasi: L’area
umida, il querco-carpineto e la
brughiera. Quest’ultima costituisce un
habitat di pregio – poche sono infatti le
brughiere site nel Parco delle Groane –
e prende il nome dalla pianta che lo
caratterizza: il Brugo (Calluna vulgaris) una essenza che ben attecchisce su
terreni poveri ed argillosi, una sorta di “pianta pionera” che apre la strada
alla colonizzazione dell’area di altre piante come betulle e pioppi.
Naturalmente percorrendo l’oasi si è acconpagnati dalla presenza costante
di picchi verdi, cinciarelle, rampichini, codibugnoli e tarabusi. Questa zona
di microhabitat ha come obbiettivo non solo quello di far conoscere alle
persone in visita la varietà di piante italiane che possono essere utilizzte
nei nostri giardini, valida alternativa alle piante esotiche, ma anche quello
di creare con la presenza di arbusti e piante un luogo dove uccelli,
scoiattoli, moscardini e altri piccoli mammiferi possono trovare riparo e
nutrimento.
Il Palazzo Arese Borromeo è la seconda proposta di visita della giornata.
I lavori di costruzione iniziati intorno al ‘500 su idea di Giulio Arese,
vennero completati tra il 1654
e il 1670 dal figlio, conte
Bartolomeo III Arese. Si tratta
di una struttura elegante ma
semplice, quadrangolare. Il
palazzo ha il suo centro nel
cortile interno impreziosito da
una loggia alla genovese sul
lato opposto all’ingresso, che
si affaccia su un vasto giardino
all’italiana. Il palazzo è dotato
come molte altre residenze
nobiliari dell’epoca, di ampie cantine sotteranee un tempo dedicate alla
conservazione del vino. Oltre ai due grandi ambienti ubicati sotto l’ala nord
dell’edificio padronale, esiste, accanto, una struttura molto raffinata e
complessa: la così detta ghiacciaia-vinaia di palazzo Arese Borromeo. Essa
consiste di due vani interrati sovrapposti, quello superiore costituiva la
ghiacciaia vera e propria dove veniva stipato il ghiaccio durante l’inverno;
quello inferiore è formato da un percorso ad anello sul quale si aprono delle
cavità (“grottini”) realizzate per riporvi le botti del vino più pregiato da
tenere in fresco; al centro si trova un pozzo di scolo dell’acqua di fusione
del ghiaccio.