Rassegna stampa - Science South Tyrol

Data: 25/03/2015 | Fonte: Alto Adige | Pagina: 32 | Categoria: unibz
A Capo Verde per aiutare i contadini
Thomas Bringhenti ha studiato clima e coltivazioni. L’expertise unibz al servizio della cooperazione
◗ BOLZANO
Dall’Alto Adige a Capo Verde,
per un agronomo, il passo è
lungo: ambiente e, di conseguenza, coltivazioni non sono
agli antipodi come i due territori, ma poco ci manca. Thomas Bringhenti, laureando in
Scienze Agrarie e Agroambientali, però, non è spaventato
dalle sfide.
Per questo ha deciso di raccogliere il materiale per scrivere la propria tesi di laurea proprio su un progetto di cooperazione allo sviluppo avviato
sull’isola africana.
Thomas, bolzanino, ha trascorso tre mesi a Capo Verde –
perlopiù sull’isola di Santiago,
la maggiore dell’arcipelago da agosto a novembre dello
scorso anno.
«Il mio obiettivo era analizzare il clima e le caratteristiche
del suolo dell'isola di Santiago
e come questi influenzino il ciclo colturale del banano. Si
tratta di una pianta che deve
essere irrigata abbondantemente e ciò, ovviamente, comporta notevoli costi», spiega lo
studente. Lo scopo è elaborare
strategie per migliorare il bilancio idrico delle coltivazioni
di banana e aiutare così i contadini locali.
Thomas ha raccolto dati anche sulla tessitura del suolo,
ovvero quanta sabbia e argilla
questo contenga. «Sono informazioni importanti per valutare quant’acqua rimane imprigionata nel terreno o scorre
via», afferma.
Il progetto a Capo Verde è finanziato dalla Provincia Autonoma di Bolzano e nasce grazie alla volontà di Franz Egger,
docente all’Istituto agrario di
Ora. «Unibz mette a disposizione degli operatori agricoli
locali l’expertise dei suoi ricercatori e docenti», sottolinea il
prof. Massimo Tagliavini, relatore della tesi di Thomas Brin-
Thomas Bringhenti durante il suo soggiorno studio a Capo Verde (Foto Unibz)
Altri progetti in Ghana. In India si studiano i contadini di montagna
Oltre al progetto sull’isola di
Capo Verde, la Facoltà di
Scienze e Tecnologie ne segue
un altro in Ghana e uno in
India.
Al primo lavora uno studente
di dottorato di origini ghanesi
che ricerca per migliorare la
tecnica di concimazione
azotata delle piante di cacao
grazie alla consociazione con
leguminose. Ciò permette di
favorire la crescita e lo
sviluppo delle piante senza
bisogno di usare sostanze
chimiche, nell’ottica di
un’agricoltura
più sostenibile dal punto di
vista ambientale.
Il secondo invece è un accordo
tra UNIBZ ed EURAC con il Teri
Institute, fondato
dal premio Nobel Rajendra
Pachauri, per formare e
sostenere - per mezzo della
creazione di cooperative - i
contadini di alta
montagna della
regione indiana dell’Himachal
Pradesh.
Il professor Massimo Tagliavini
ghenti e referente di Facoltà
per i progetti di cooperazione
allo sviluppo.
«Al centro del progetto è anche la raccolta di dati sulla crescita delle piante di banana e
dei polloni (radici verticali
ndr.) per assicurare il ricambio
delle piante. Ciò serve per controllare i tempi di raccolta e
non concentrare la produzio-
ne solo in un periodo».
Il progetto cui Thomas ha
partecipato, ha contribuito ad
aprire un canale di dialogo
con la locale università. È
pronto un accordo per lo
scambio di studenti.
«Il valore aggiunto di queste
collaborazioni - evidenzia il
prof. Tagliavini - è garantito
dal fatto che gli studenti posso-
Documento generato da Marta Colasanti il 25/03/2015 alle 08:24:31
Powered by TCPDF (www.tcpdf.org)
Thomas Bringhenti al lavoro in un campo
no mettersi alla prova in un
settore diverso da quello in cui
potrebbero svolgere tirocini in
Alto Adige e allargare così le loro prospettive».
Questo ampliamento degli
orizzonti professionali è evidente nel percorso di Thomas
Bringhenti. «Aver potuto accumulare esperienza preziosa
sul campo, mi chiarito le idee
su quello che vorrò studiare in
futuro», racconta Thomas che,
terminata la tesi, cercherà di
essere ammesso a un master
in agronomia tropicale proprio in Germania.
«Mi piacerebbe specializzarmi e in futuro lavorare nel
mondo della cooperazione,
nei Paesi del Sud del mondo».
©RIPRODUZIONERISERVATA
Pagina 1/1